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Utile formulario sui Consorzi e sociatà consortili, scaricabili in word e personalizzabili
1. Atto costitutivo e statuto di consorzio
2. Schema di contratto di consorzio tra cooperative di produzione e lavoro per l’assunzione di appalti di lavori
3. Atto costitutivo di consorzio per la disciplina della produzione e del collocamento del prodotto delle aziende consorziate
4. Schema di contratto di consorzio fra imprese artigiane
5. Schema di regolamento interno del consorzio artigiano «A»
6. Statuto-tipo di consorzio con attività esterna
7. Statuto del consorzio obbligatorio nazionale di raccolta e trattamento oli e grassi vegetali ed animali esausti
Il Manuale, dopo un breve quadro normativo introduttivo che spazia dalla legislazione europea a quella italiana, si focalizza in prima battuta sulla disciplina societaria dedicata alle Start up innovative.
Il testo approfondisce il percorso della Start up dalla sua costituzione fino ad arrivare all’eventuale cancellazione dalla sezione speciale del Registro delle Imprese.
Particolare rilievo viene dato al tema delle Start up innovative con vocazione sociale, nonché alle modalità di finanziamento come Crowdfunding, Business angel, Venture capital ed eventuali interventi pubblici a sostegno.
L’opera prosegue, poi, l’analisi degli aspetti giuslavoristici legati a questa particolare forma d’Impresa e all’istituto del work for equity.
Vengono, inoltre, scandagliati i tratti salienti della disciplina fiscale in materia di Start up innovativa, le agevolazioni previste e le peculiari condizioni per l’accesso agli incentivi per l’investimento in Start up; non manca la trattazione sulle cause di decadenza del regime agevolativo e gli aspetti dichiarativi.
Infine, gli autori analizzano anche un’ipotetica fase di crisi attraverso l’esame della disciplina del sovraindebitamento e delle procedure di allerta e di composizione assistita della crisi.
Roberto Bianchi
Laureato in Economia aziendale presso l’Università “Bocconi” di Milano, ha frequentato il “Master universitario in Diritto tributario dell’impresa – MDT” – Università “Bocconi” di Milano. Dottore Commercialista e Revisore Legale in Ravenna e Bologna. È Docente a contratto di Diritto tributario presso l’Università La Sapienza di Roma, l’Università LUISS di Roma e l’Università Luigi Bocconi di Milano. È, inoltre, Docente a contratto di Diritto tributario internazionale e italiano presso SUPSI di Lugano. Autore di pubblicazioni e di numerosi articoli. Svolge un’intensa attività convegnistica e formativa.
Carlotta Favretto
Consulente presso lo Studio legale associato MGG Avvocati, Assistente di cattedra in Diritto pubblico presso università.
Maurizio Ragno
Avvocato e Dottore Commercialista, ha conseguito il Dottorato di Ricerca in Diritto commerciale presso l’Università Commerciale “L. Bocconi”. Autore di numerose pubblicazioni in materia di Diritto societario e di Diritto dei mercati finanziari.
1 Quadro normativo di riferimento
1.1 Considerazioni introduttive
1.2 Iniziative UE a favore dell’innovazione e delle imprese innovative
1.3 Decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179
1.4 Successive modifiche ed integrazioni delle previsioni del D.L. n. 179/2012
2 Nozione di start-up innovativa
2.1 Forma giuridica e residenza
2.2 Non ammissione delle quote o delle azioni a negoziazione su mercati regolamentati o MTF
2.3 Recente costituzione e valore massimo della produzione
2.4 Vincoli alla distribuzione di dividendi
2.5 Oggetto sociale
2.6 Mancato coinvolgimento in pregresse operazioni straordinarie
2.7 Indici sintomatici di innovatività
3 Deroghe al diritto societario
3.1 Osservazioni preliminari
3.2 Atto costitutivo e sue modificazioni
3.3 Riduzione del capitale per perdite
3.4 Superamento del divieto di sollecitazione ed emissione di “categorie” di quote
3.5 Operazioni sulle proprie partecipazioni
3.6 Emissione di strumenti finanziari partecipativi
3.7 Trasferimento delle quote di s.r.l.
3.8 Considerazioni finali sulle deroghe al diritto societario
4 Iscrizione delle start-up innovative nella relativa sezione speciale del registro delle imprese
4.1 Domanda d’iscrizione nella sezione speciale del registro delle imprese
4.2 Controlli previsti in sede di iscrizione
4.3 Effetti dell’iscrizione e oneri pubblicitari delle start-up iscritte nella sezione speciale
4.4 Aggiornamento delle informazioni iscritte nel registro delle imprese e dichiarazione di mantenimento dei requisiti
4.5 Modifiche statutarie
4.6 Verifiche “dinamiche” da parte dell’ufficio del registro delle imprese
4.7 Cancellazione delle start-up innovative dalla sezione speciale
4.8 Cenni sulla responsabilità per auto-dichiarazioni non rispondenti al vero
5 Start-up innovative a vocazione sociale
5.1 Nozione di start-up innovativa a vocazione sociale
5.2 Imprese sociali
5.3 Cooperative sociali
5.4 Società benefit
5.5 Disposizioni specifiche applicabili alle SIAVS
6 Finanziamento delle start-up innovative
6.1 Difficoltà di finanziamento delle start-up
6.2 Business angel
6.3 Venture capital
6.4 Crowdfunding
6.5 Finanziamenti e altri interventi pubblici di sostegno
7 Aspetti giuslavoristici e work for equity
7.1 Considerazioni introduttive
7.2 Il contratto a termine e di somministrazione
7.3 Remunerazione e agevolazioni per dipendenti e collaboratori
7.4 Il ruolo della contrattazione collettiva
7.5 Il monitoraggio sulla funzionalità promozionale e prospettive future
8 Le start-up innovative: agevolazioni fiscali
8.1 Premessa
8.2 Tratti salienti della disciplina fiscale in materia di start-up innovative
8.3 Le agevolazioni fiscali previste per le start-up innovative
8.4 Peculiari condizioni per l’accesso agli incentivi fiscali all’investimento in start-up
8.5 Cause di decadenza dal regime agevolativo
8.6 Aspetti dichiarativi afferenti l’investimento in start-up innovative
8.7 L’impatto dei provvedimenti dell’epoca pandemica sugli investimenti nelle start-up innovative
9 “Crisi” delle start-up innovative
9.1 Considerazioni introduttive
9.2 Disciplina del sovraindebitamento nella L. n. 3/2012
9.3 Disciplina del sovraindebitamento nel Codice della crisi e dell’insolvenza dell’impresa
9.4 Procedure di allerta e di composizione assistita della crisi
Bibliografia
La quinta edizione del volume contiene la trattazione degli aspetti giuridici e del regime fiscale del commercio elettronico, ed è aggiornata al D.Lgs. n.45/2020 e alle note esplicative del cosiddetto “Pacchetto IVA E-commerce”, in vigore dal prossimo 1° luglio 2021.
Con il supporto di tabelle ed esempi per facilitare la consultazione, il Manuale chiarisce le fattispecie più complesse relative alla gestione dei tributi, con particolare attenzione all’IVA, senza tralasciare la tassazione diretta e alle implicazioni fiscali collegate ai principali contratti dell’e-commerce, come quelli di housing e di hosting, ma anche alle forme contrattuali già esistenti adattate alle transazioni online, come la compravendita.
Il testo dedica un capitolo alla fatturazione ed archiviazione elettronica, obbligatoria dal 1° gennaio 2019 e al futuro del sistema dei cookies, destinato a mutare profondamente nel breve periodo.
Eventuali aggiornamenti (qualora intervengano successivamente alla pubblicazione) saranno inseriti fra il "Materiale online" già disponibile per il presente volume.
Benedetto Santacroce
Pubblicista, Avvocato tributarista in Roma, collabora assiduamente con importanti quotidiani e riviste del settore. Ha sviluppato la sua preparazione professionale dapprima in seno all’Amministrazione finanziaria e, poi, in seno alla Commissione Europea – Direzione Generale della Fiscalità e Unione Doganale. Docente presso l’Università telematica “Niccolò Cusano”.
Simona Ficola
Dottore commercialista in Roma, specializzata in materia tributaria, collabora con importanti quotidiani e riviste del settore. Membro della Centro Studi Telos e della Commissione Responsabilità Sociale di Impresa dell’Ordine dei dottori commercialisti ed esperti contabili di Roma. Ha sviluppato la sua esperienza professionale in ambito di Iva e commercio elettronico, partecipando a diversi convegni e corsi di formazione.
1 Il commercio elettronico e i modelli gestionali
1.1 Le diverse forme del commercio elettronico
1.1.1 Distinzione in base ai soggetti operanti nel sistema
1.1.2 Distinzione in base alle modalità di consegna dei beni commercializzati
1.2 Caratteristiche e modalità della vendita on-line
1.3 Le regole per il commercio elettronico diretto. Cenni
1.3.1 Alcuni beni e servizi oggetto del commercio elettronico
1.4. La riforma per il commercio elettronico indiretto e i suoi modelli di gestione
1.4.1 Vendita diretta tramite sito web
1.4.2 Vendita tramite marketplace
1.4.3 Vendita tramite rete di vendita
2 Aspetti giuridici del commercio elettronico
2.1 La regolamentazione del commercio elettronico
2.1.1 L’attività di commercio elettronico
2.2 Il commercio elettronico e la tutela del consumatore
2.2.1 Tutela del consumatore in Italia
2.3 Il contratto stipulato fra le parti: e-contract
2.3.1 I modi di conclusione del contratto telematico
2.3.2 La forma del contratto telematico e la firma digitale
2.3.3 La tutela del consumatore: diritto di recesso e altre forme di garanzia
2.4 La privacy del consumatore
2.5 Le comunicazioni commerciali e il c.d. spamming
2.6 Responsabilità dell’ISP - Internet service provider
2.6.1 Il “sistema” della responsabilità
2.7 La direttiva europea 2011/83/Ue sui diritti dei consumatori, in particolare sulle attività di commercio elettronico
3 Principali contratti tipici del commercio elettronico
3.1 Premessa
3.2 Evoluzione del diritto contrattuale in ambito internazionale
3.2.1 I Principles of european contract Law (Pe L) e i requisiti del contratto concluso per via elettronica
3.2.2 I Principi UnIdROIT
3.2.3 Dalla Model Law on electronic commerce del 1996 alla United nation convention on the Use of electronic communications in International contracts del 2005 (c.d. convenzione Un ITRAL sull’e-contracting)
3.3 Le diverse forme contrattuali nel commercio elettronico
3.3.1 Il contratto di housing
3.3.2 Il contratto di hosting
3.3.3 I contratti telematici in senso stretto
3.4 Il software nelle sue varie forme contrattuali
3.4.1 Acquisto di software come pacchetto standardizzato
3.4.2 Acquisto di software come prodotto su commissione (c.d. software personalizzato)
3.4.3 Modalità di trasferimento del software e relativi aspetti fiscali
3.4.4 Acquisto del software e del diritto di riprodurlo e distribuirlo
3.4.5 Altre ipotesi residuali
4 Il commercio elettronico e i rapporti con il Fisco
4.1 Premessa
4.2 Gli orientamenti a livello internazionale
4.2.1 Orientamento dell’OCSE
4.2.2 L’Organizzazione Mondiale per il Commercio - OMC.77
4.3 Norme europee sul commercio elettronico
4.3.1 Le modalità di pagamento per via elettronica
4.4 Gli ultimi lavori della Commissione Ue
5 Il commercio elettronico e la fiscalità diretta: cenni
5.1 Premessa
5.2 Una panoramica sulle singole fattispecie connesse alla tassazione diretta
5.2.1 La stabile organizzazione
5.2.2 La localizzazione del reddito e il concetto di residenza
5.2.3 Il problema del transfer pricing
5.2.4 Le royalties
5.2.5 Il fenomeno della disintermediazione
5.2.6 Alcuni esempi pratici
6 Il commercio elettronico e la fiscalità indiretta
6.1 Premessa
6.2 L’imposta sul valore aggiunto
6.3 L’Iva e il commercio elettronico
6.4 L’Iva e il commercio elettronico indiretto
6.5 L’Iva e il commercio elettronico diretto
6.5.1 Il luogo di fornitura e la territorialità delle prestazioni
6.5.2 I beni c.d. virtuali e i servizi
6.5.3 Conclusioni
6.6 La posizione dell’Unione europea
6.7 L’Iva, la digital economy e i rapporti infragruppo
7 La normativa comunitaria per la tassazione Iva del commercio elettronico diretto
7.1 Premessa
7.2 Definizione
7.3 La disciplina Iva
7.4 Il Regime speciale e il DLgs 45/2020
8 Il commercio elettronico indiretto e la nuova disciplina IVA
8.1 Premessa. Obiettivi e strategie della riforma IVA dell’e-commerce
8.2 Le vendite a distanza ante 1° luglio 2021
8.3 Le vendite a distanza post 1° luglio 2021
8.3.1 Vendite a distanza sotto soglia
8.3.2 Vendite a distanza sopra soglia
8.4 Casi pratici esaminati dalla Commissione UE
8.5 La centralità del ruolo delle piattaforme elettroniche nell’ambito delle vendite a distanza
8.5.1 Ambito oggettivo
8.5.2 Ambito soggettivo
8.6 Obblighi e adempimenti del marketplace
8.7 Implicazioni pratiche della disciplina IVA del marketplace
9 I regimi speciali OSS ed IOSS
9.1 Quadro generale dei cambiamenti. Dal MOSS all’OSS e l’introduzione dell’IOSS
9.2 OSS – Regime UE (the Union Scheme)
9.2.1 OSS – Regime non UE (the Non-Union Scheme)
9.3 IOSS – Regime di importazione (the Import Scheme)
10 Certificazione delle operazioni e-commerce
10.1 Fatturazione elettronica
10.1.1 Indirizzo del destinatario
10.1.2 Controlli Preventivi prima dell’invio della fattura
10.1.3 Mancato superamento dei controlli
10.1.4 Il recapito della fattura
10.1.5 Come gestire la ricezione: la registrazione dell’indirizzo telematico
10.2 Corrispettivi telematici
10.2.1 Soggetti obbligati
10.2.2 Decreto Ministeriale del 10 maggio 2019: esoneri
10.2.3 Regole di processo
10.2.4 Strumenti di memorizzazione e invio
10.2.5 Crediti di imposta per adeguamento tecnologico
11 E-commerce e dogane: nuovi processi di sdoganamento semplificato e progetto easy free back
11.1 Introduzione – immissioni in libera pratica ed IVA d’importazione
11.2 Gli impatti del pacchetto IVA e-commerce sulla normativa doganale
11.3 Le spedizioni di modico valore in dogana – il regolamento UE n. 1186/09 sulle franchigie doganali
11.4 Le formalità di importazione per le spedizioni di basso valore – profili tecnici e dichiarativi (il mod. H7)
11.5 Reimportazioni in esenzione ex art. 203 CDU ed easy free back
12 Le attività di controllo delle Amministrazioni finanziarie
12.1 Attività di controllo nell’era del commercio digitale
12.2 Recenti sviluppi verso una tassazione equa e semplice dell’economia digitale
12.3 L’indirizzo dell’Unione europea: lo scambio automatico di informazioni tra gli Stati membri ed i controlli su ricavi generati dalle vendite attraverso le piattaforme digitali
12.3.1 Un piano di ben 25 azioni: COM (2020) 312 “An Action Plan For Fair And Simple Taxation Supporting The Recovery Strategy”
12.3.2 La buona governance fiscale nell’UE (COM 313)
12.3.3 Proposta di emendamento alla Direttiva 2011/16/UE sulla cooperazione amministrativa nel settore fiscale (COM 314)
12.3.4 La nuova Direttiva 2021/514 (DAC7) e obblighi di comunicazione a carico dei gestori delle piattaforme digitali
12.4 Attività di controllo sulle società con residenza fiscale estera e i nuovi concetti di una stabile organizzazione
12.5 I problemi connessi alla esterovestizione
12.6 Accertamenti induttivi ed indagini finanziarie
13 FOCUS “Presente e futuro dei cookie nell’e-commerce”
13.1 I cookie, tipologie e funzioni
13.1.1 I cookie tecnici
13.1.2 I cookie analitici
13.1.3 I cookie di profilazione
13.2 Il quadro di riferimento europeo
13.2.1 La Direttiva ePrivacy, il Regolamento UE n. 679/2016 (“GDPR”)
13.2.2 L’Opinion dell’European Data Protection Board (“EDPB”) sul consenso
13.2.3 La proposta di Regolamento e-Privacy
13.3 Il Quadro di riferimento nazionale
13.3.1 Le Linee guida del Garante
13.3.2 Le nuove Linee guida del Garante
13.4 I precedenti giurisprudenziali
13.5 L’applicazione nei portali di e-commerce
13.6 Conclusioni
14 Casi operativi
14.1 L’iter fiscale di una vendita via Internet
14.2 Alcuni esempi
14.2.1 Operatore nazionale soggetto passivo d’imposta
14.2.2 Operatore nazionale privato consumatore finale
14.2.3 Tabella riepilogativa
14.3 Il caso dell’editoria
Riferimenti normativi, di prassi, di dottrina e di giurisprudenza
Materiali on line
Il volume si propone come strumento di analisi delle problematiche connaturate a due eventi “traumatici” - seppur di origine opposta fra loro - nella vita di una società, con particolare riguardo agli sviluppi ed alle conseguenze, anche di ordine processuale, che ne discendono.
La trattazione esamina in primo luogo l’istituto del recesso del socio, con gli opportuni risvolti fiscali e, nella seconda parte del volume, l’esclusione del socio di società di persone, di cooperative e di Srl.
A conclusione, una corposa sezione di formule e schemi di atti, riportati anche on line per consentirne la compilazione personalizzata e la stampa.
La trattazione, sebbene approfondita e condotta alla luce dei più recenti orientamenti dottrinali e giurisprudenziali, conserva comunque un taglio eminentemente pratico-operativo che ne agevola la consultazione.
Luca Giannini
Avvocato sin dal 1993, attualmente Docente di Industrial Property Rights presso la Link Campus University di Roma, già Professore Straordinario di Diritto Privato presso la medesima Università. Attualmente Docente di Diritto commerciale internazionale presso la Fusp di Rimini. Docente presso l’Accademia del Lusso di Roma. Docente presso l’Istituto Modartech di Pontedera presso la Fondazione Piaggio. Autore di numerose pubblicazioni in tema di Diritto societario e diritto della Moda. Partecipa in qualità di relatore a Convegni nelle citate materie.
PARTE I – IL RECESSO DEL SOCIO
1 Il recesso del socio
1.1 Natura e finalità dell’istituto
1.2 Le cause del recesso secondo l’art. 2285 c.c.
1.2.1 Recesso come termine del contratto sociale a tempo indeterminato
1.2.2 La giusta causa
1.2.3 Le ipotesi di recesso contemplate dal contratto sociale
1.3 Il recesso del socio minore o incapace
1.4 L’efficacia del recesso
1.4.1 La decorrenza
1.4.2 L’efficacia “interna” rispetto agli altri soci
1.4.3 L’efficacia “esterna” del recesso e la sua opponibilità ai terzi
1.4.4 La revocabilità del recesso
1.5 Le forme e le modalità di esercizio del diritto di recesso
1.6 Le conseguenze per il socio uscente
1.7 La “liquidazione” della quota del socio receduto
1.7.1 I criteri di liquidazione dettati dal codice civile
1.7.2 La determinazione in concreto del valore della quota
1.7.3 Il termine di prescrizione dei crediti del socio receduto
1.8 L’accertamento giudiziale della legittimità del recesso
1.8.1 La compromettibilità in arbitri delle controversie riguardanti il recesso
2 Il recesso del socio di spa e di srl
2.1 Il recesso nelle spa
2.1.1 L’istituto del recesso nella legge di riforma del 2003
2.1.2 Le cause di recesso previste dal codice civile
2.1.3 Le previsioni statutarie in tema di recesso del socio
2.1.4 La revoca della delibera di legittimazione del recesso e lo scioglimento della società: esclusione del recesso ed inefficacia del medesimo
2.1.5 La legittimazione all’esercizio del diritto di recesso
2.1.6 Le conseguenze per il recedente
2.1.6.1 Il c.d. recesso “parziale”
2.1.7 Termini e modalità di esercizio del diritto di recesso
2.1.8 La liquidazione delle azioni e i diritti del socio uscente
2.1.8.1 La valutazione delle azioni di società non quotate nei mercati regolamentati
2.1.8.2 La valutazione delle azioni di società quotate nei mercati regolamentati
2.1.8.3 I criteri di liquidazione previsti dallo statuto
2.1.9 La procedura di liquidazione
2.1.9.1 Opzione di acquisto delle azioni del socio recedente da parte degli altri titolari di azioni e di obbligazioni convertibili in azioni
2.1.9.2 Offerta delle azioni non optate a soggetti terzi
2.1.9.3 Acquisto da parte della società
2.1.9.4 Le possibili deroghe al procedimento di liquidazione tipizzato dal legislatore
2.1.9.5 L’eventuale delibera di riduzione del capitale sociale e/o di scioglimento della società ex art. 2437-quater comma 6 c.c.
2.2 Il recesso nelle srl
2.2.1 La srl nella riforma del d.lgs. 6/2003
2.2.2 I casi di recesso legislativamente previsti
2.2.3 Ipotesi di recesso previste dall’atto costitutivo. Rinvio
2.2.4 Legittimazione all’esercizio del diritto
2.2.5 Termini e modalità del recesso
2.2.6 Effetti del recesso
2.2.7 La valutazione della quota del socio
2.2.8 La liquidazione della quota uscente
2.2.8.1 Acquisto della quota da parte degli altri soci
2.2.8.2 Acquisto della quota da parte di terzi
2.2.8.3 Il rimborso della quota
2.3 Registrazione contabile delle operazioni di liquidazione della quota del receduto
2.3.1 Liquidazione della quota nelle società di persone
2.3.2 Registrazione delle operazioni di liquidazione della quota nelle società di capitali
2.3.3 Registrazione delle operazioni contabili di liquidazione nelle scritture contabili dell’ex socio
2.4 Risvolti fiscali del recesso. Cenni
2.4.1 Brevi cenni in tema di tassazione del reddito delle società e dei soci
2.4.2 Regime fiscale del recesso. Recesso tipico e atipico
2.4.2.1 Imposizione diretta sulla liquidazione in caso di recesso tipico
2.4.2.2 Il recesso dalle società di persone
2.4.2.3 Il recesso dalle società di capitali
2.4.3 Imposizione diretta sulla liquidazione in caso di recesso atipico
2.4.3.1 Cessione delle quote da parte di persona fisica, imprenditore o società di persone. Differenze del regime fiscale applicabile
2.4.4 Acquisto delle azioni da parte della società: imposizione per il receduto e imposizione per la società in seguito alla cessione
2.4.5 Recesso del socio ed imposta sul reddito delle società
2.4.6 Deducibilità della somma liquidata al receduto
PARTE II – L’ESCLUSIONE DEL SOCIO
1 L’ esclusione del socio di società di persone
1.1 Definizione e natura giuridica dell’istituto
1.2 L’esclusione volontaria
1.2.1 La violazione degli obblighi imposti al socio dalla legge o dal contratto sociale
1.2.2 Il venir meno dell’affectio societatis ed il socio “rissoso”
1.2.3 Uso indebito del patrimonio comune e l’ostacolo al raggiungimento dello scopo sociale
1.2.4 L’opposizione alla modifica dell’atto costitutivo e il dissidio insanabile tra i soci
1.2.5 Il rifiuto di prestare garanzie in favore della società
1.2.6 Le altre cause previste dall’art. 2286 c.c.
1.3 Esclusione del socio di snc
1.4 Esclusione del socio di sas
1.5 L’esclusione e la revoca del socio amministratore
1.6 L’esclusione del socio deliberata in fase di liquidazione della società
1.7 Disciplina applicabile nel caso di società composta da due soli soci. La risoluzione del contratto sociale disposta dal giudice
2 L’esclusione ipso iure del socio
2.1 La ratio dell’istituto
2.2 La dichiarazione di fallimento del socio
2.3 La liquidazione della quota sociale da parte del creditore particolare del socio
3 Aspetti procedurali
3.1 Il procedimento legale di esclusione
3.2 La delibera sociale di esclusione
3.3 La comunicazione al socio della sua esclusione
4 La fase di opposizione
4.1 Il giudizio di opposizione promosso dal socio escluso
4.2 L’istanza di sospensione dell’efficacia della delibera di esclusione
4.3 Ammissibilità della tutela cautelare d’urgenza ex art. 700 c.p.c.
4.4 La decisione del giudice di merito
4.4.1 L’accoglimento dell’opposizione ed il risarcimento del danno in favore del socio illegittimamente escluso
4.5 La compromettibilità in arbitri del contenzioso relativo all’esclusione
4.5.1 Ritualità od irritualità dell’arbitrato
5 Le conseguenze dell’esclusione
5.1 La liquidazione della quota del socio escluso
5.1.1 Determinazione del valore della quota del socio che abbia conferito beni o prestato la propria opera in favore della società
5.2 Rilevanza dell’avviamento ai fini della liquidazione
5.3 Il valore delle “operazioni in corso”
5.4 Il soggetto obbligato al pagamento del valore di liquidazione della quota. Cenni
5.5 La responsabilità del socio escluso per le obbligazioni sociali
6 L’esclusione del socio di società cooperative
6.1 La riforma del diritto societario ed il nuovo art. 2533 c.c.
6.2 La delibera di esclusione e la comunicazione della stessa
6.3 Conseguenze dell’esclusione ed effetti sui rapporti mutualistici pendenti
6.4 L’opposizione giudiziale all’esclusione
6.4.1 Giurisdizione e competenza. L’arbitrato
6.5 Annullamento e revoca della delibera di esclusione
7 L’esclusione del socio di srl
7.1 La disciplina novellata dell’esclusione nella srl. Origine e ratio legis
7.2 I casi di esclusione. L’atto costitutivo e l’autonomia negoziale
7.3 Il procedimento di esclusione
7.4 Il rimborso della quota e il rinvio alla disciplina del recesso
FORMULARIO
Recesso
1 Lettera di recesso per causa prevista nel contratto sociale
2 Lettera di recesso per giusta causa
3 Comunicazione di recesso da società a tempo indeterminato
4 Quietanza di pagamento della quota di liquidazione
5 Comunicazione del recesso motivato da cause inderogabili
6 Comunicazione del recesso motivato da cause derogabili
7 Comunicazione del recesso per causa statutariamente prevista
8 Comunicazione del recesso da spa chiusa costituita a tempo indeterminato
9 Ricorso al Tribunale per la nomina di un esperto che provveda alla determinazione del valore di liquidazione delle azioni (art. 2437-ter c.c.)
10 Offerta in opzione delle azioni del socio receduto agli altri azionisti
11 Atto di esercizio del diritto di opzione e di prelazione sulle azioni non optate
12 Comunicazione di assegnazione delle azioni
13 Collocamento delle azioni presso terzi
14 Comunicazione di rimborso delle azioni al socio receduto
15 Verbale di assemblea straordinaria avente ad oggetto la riduzione del capitale sociale a seguito del recesso
16 Comunicazione del recesso motivato da cause inderogabili
17 Comunicazione del recesso motivato da cause statutariamente previste
18 Lettera di contestazione del valore di rimborso della quota
19 Ricorso al Tribunale per la nomina di un esperto che provveda alla determinazione del valore di liquidazione della partecipazione
20 Offerta di acquisto della quota del recedente rivolta agli altri soci
21 Accettazione dell’offerta della quota del socio uscente
22 Offerta della quota del socio receduto a soggetti terzi
23 Comunicazione del rimborso della partecipazione del recedente
24 Verbale di assemblea straordinaria avente ad oggetto la riduzione del capitale sociale a seguito del recesso
Esclusione
25 Schema di atto di citazione avente ad oggetto l’opposizione all’esclusione
26 Schema di atto di citazione volto ad ottenere l’esclusione giudiziale del socio
27 Schema di istanza di sospensione dell’efficacia della deliberazione di esclusione
28 Clausola di atto costitutivo contemplante i casi di esclusione
29 Diffida al socio moroso per i conferimenti in danaro
30 Diffida al socio per sopravvenuta inefficacia o scadenza della garanzia
31 Clausola che prevede la messa in vendita della quota del socio moroso
Il Manuale approfondisce le norme del Codice Civile attraverso gli orientamenti della dottrina e della giurisprudenza ed il ricorso a frequenti tabelle di sintesi degli adempimenti civilistici. L'analisi fiscale verte soprattutto sulle problematiche connesse alle imposte dirette e indirette, risolte con il supporto della prassi ministeriale. Ampio spazio è poi dedicato agli aspetti economico-patrimoniali delle operazioni liquidatorie ed alla loro rappresentazione nel bilancio di esercizio, con numerosi esempi di scritture contabili. L'Opera è completata da uno Scadenzario, sia per le società di persone che di capitali.
Online: un utilissimo Formulario personalizzabile, la principale normativa e prassi del settore e una corposa raccolta giurisprudenziale (Massimario notarile, Massimario e sentenze con testo integrale della Corte di Cassazione, Ordinanze della Corte costituzionale).
Questa edizione è aggiornata con le istruzioni generali dei modelli Redditi SC, SP e ENC 2021 per il 2020 e con le più recenti pronunce di legittimità in materia, tra cui:
Renato Dammacco Dottore Commercialista e Revisore Contabile, è inoltre Autore di numerose pubblicazioni specializzate.
Salvatore Dammacco Dottore Commercialista e Revisore Contabile, Consulente tecnico e Perito del giudice, nonché Autore di numerose pubblicazioni specializzate.
1 Aspetti giuridici
1.1 La normativa civilistica sulla liquidazione delle società
1.2 Il significato giuridico della liquidazione
1.3 Le cause di scioglimento delle società di persone
1.4 Le cause di scioglimento delle società di capitali
1.5 Configurabilità della concorrenza sleale nella società in liquidazione
1.6 La deliberazione societaria relativa allo stato di liquidazione
1.7 Le deliberazioni assembleari compatibili con la liquidazione
1.8 Le modifiche di capitale della società in liquidazione
1.9 L’accertamento della causa di scioglimento da parte dei sindaci
1.10 Gli aspetti generali del procedimento di liquidazione
1.11 I poteri e gli obblighi degli amministratori dopo lo scioglimento
All. 1 - Gli obblighi degli amministratori in occasione della liquidazione della società
1.12 La nomina dei liquidatori non è soggetta a verbalizzazione notarile
1.13 Il regime pubblicitario degli atti inerenti la nomina dei liquidatori
1.14 La revoca dei liquidatori
1.15 Le dimissioni dei liquidatori
1.16 I poteri dei liquidatori
All. 2 - Prospetto dei poteri dei liquidatori
1.17 La responsabilità civilistica dei liquidatori
All. 3 - Prospetto dei doveri dei liquidatori
1.18 La responsabilità civilistica dei soci
1.19 La liquidazione della società e la cessione dei beni in blocco
1.20 I diritti e i doveri dei soci durante la liquidazione
1.21 I diritti e i doveri del collegio sindacale durante la liquidazione
All. 4 - Gli adempimenti dei sindaci durante la vita della società
All. 5 - I doveri dei sindaci in fase di liquidazione
1.22 Il bilancio finale di liquidazione e sua impugnazione
1.23 Il termine per impugnare il bilancio finale di liquidazione
1.24 La cancellazione della società dal Registro delle imprese e il deposito dei libri sociali
1.25 Il computo dei termini nella liquidazione
1.26 La partecipazione alla fusione di società in liquidazione
1.27 La trasformazione di società in liquidazione
1.28 Il termine per la liquidazione giudiziale di una società prima liquidata volontariamente
1.29 L’esclusione del socio in fase di scioglimento della società
1.30 L’ordine dei privilegi nella liquidazione
All. 6 - Prospetto dell’ordine dei privilegi sui beni mobili e immobili
1.31 La revoca dello stato di liquidazione
1.32 La liquidazione e la procura alle liti
1.33 La legittimazione processuale prima e dopo la cancellazione della società in liquidazione
1.34 La cancellazione di società di persone dal Registro delle imprese e la responsabilità verso i creditori
1.35 L’ordinanza della Corte Costituzionale: l’effetto estintivo di società di persone è analogo a quello di società di capitali; la cancellazione della società produce la sua estinzione irreversibile anche sul piano processuale
1.36 La cancellazione di società di persone dal Registro delle imprese dopo la formazione del giudicato
1.37 La cancellazione di società di capitali dal Registro delle imprese e la responsabilità verso i creditori
1.38 La cancellazione di società dal Registro delle imprese in pendenza di giudizio intrapreso dalla stessa
1.39 La cancellazione dal Registro delle imprese della cancellazione di società di capitali
1.40 La cancellazione di una società dal Registro delle imprese e la sua liquidazione giudiziale
1.41 La legittimazione attiva della società cancellata dal Registro delle imprese a chiedere la liquidazione giudiziale
1.42 La cessazione delle società di persone senza la formale procedura di liquidazione
1.43 Lo scioglimento di società di capitali senza l’intervento notarile
All. A - Schema dell’iter procedurale per lo scioglimento della s.r.l. senza l’intervento notarile
1.44 La prassi sullo scioglimento di società di capitali senza l’intervento notarile
All. 7 - Tabella casi di ricorso a meno alla procedura di liquidazione semplificata di società di capitali e società cooperative
1.45 La relazione dello schema di Riforma del diritto societario sullo scioglimento e sulla liquidazione
All. 8 - Riepilogo degli adempimenti civilistici nella liquidazione delle società di capitali
2 La contabilità
2.1 I libri contabili
All. 1 - Tabella libri legali e fiscali obbligatori per tipo di impresa
2.2 Il passaggio dalla contabilità semplificata a quella ordinaria: i valori dell’attivo
All. 2 - Tabella bollatura e/o numerazione dei libri legali e fiscali
2.3 Il passaggio dalla contabilità semplificata a quella ordinaria: i valori del passivo
2.4 La procedura contabile della liquidazione delle società di capitali
2.5 Il rendiconto della gestione o conto degli amministratori
All. 3 - Rendiconto della gestione o conto degli amministratori (stato patrimoniale e conto economico tradizionali)
All. 4 - Rendiconto della gestione o conto degli amministratori (stato patrimoniale e conto economico secondo normativa UE)
2.6 Il bilancio (o inventario) iniziale di liquidazione nelle società di persone
2.7 La situazione dei conti nelle società di capitali
2.8 Il bilancio (o inventario) iniziale di liquidazione nelle società di capitali
All. 5 - Schema di raffronto tra bilancio (o inventario) di liquidazione e rendiconto degli amministratori
2.9 Le differenze tra il conto della gestione e il bilancio iniziale di liquidazione
2.10 Le attività e passività che affiorano o sono cancellate con il bilancio iniziale di liquidazione
All. 6 - Attività e passività che emergono o si estinguono nel bilancio iniziale di liquidazione
2.11 I criteri di valutazione delle poste dell’attivo nel bilancio iniziale di liquidazione
2.12 I criteri di valutazione delle poste del passivo nel bilancio iniziale di liquidazione
2.13 Il fondo per costi ed oneri di liquidazione
All. 7 - Dinamica del “Fondo per costi ed oneri di liquidazione” nel primo bilancio annuale di liquidazione (da inserire nella Nota integrativa)
2.14 I conti particolari della procedura di liquidazione
2.15 La prassi delle scritture contabili nella liquidazione
2.16 Le scritture contabili nella liquidazione: esemplificazioni
2.17 I bilanci d’esercizio durante la liquidazione
2.18 Il conto economico durante la liquidazione
All. 8 - Il conto economico nei bilanci intermedi secondo l’O.I.C.
2.19 Il primo bilancio d’esercizio dopo la messa in liquidazione della società
All. 9 - Tabella variazione valori dello stato patrimoniale dal bilancio d’esercizio ante liquidazione a quello post liquidazione
All. 10 - Conti economici consolidati dei due periodi di liquidazione: ante e post messa in liquidazione
All. 11 - Conto economico dalla messa in liquidazione a fine esercizio
All. 12 - Stato patrimoniale consolidato (tipo tradizionale – per le società di persone)
All. 13 - Stato patrimoniale e conto economico consolidati (tipo UE – per le società di capitali)
2.20 I bilanci d’esercizio durante la liquidazione, con prosecuzione di attività dell’azienda
2.21 Il bilancio finale di liquidazione
2.22 La presenza di crediti, altre attività e debiti nello stato patrimoniale finale di liquidazione
2.23 Il piano di riparto
All. 14 - Bilancio finale di liquidazione e piano di riparto di s.r.l.
All. 15 - Riepilogo costi e ricavi degli esercizi di liquidazione o conto economico della liquidazione
All. 16 - Dettaglio risultati di esercizio durante la liquidazione
All. 17 - Bilancio finale di liquidazione di s.n.c.
All. 18 - Piano di riparto di s.n.c.
2.24 Le sopravvenienze attive e passive dopo il deposito del bilancio finale di liquidazione
2.25 Il riepilogo degli adempimenti contabili nella liquidazione
All. 19 - Tabella riepilogativa degli adempimenti contabili
2.26 La revoca della liquidazione
3 Le comunicazioni e gli adempimenti agli enti
3.1 L’Ufficio del Registro delle imprese
All. 1 - Prospetto adempimenti c/o la Camera di commercio nella liquidazione di società di capitali, cooperative e consortili
All. 2 - Prospetto adempimenti c/o la Camera di commercio nella liquidazione di società di persone
All. 3 - Prospetto adempimenti c/o la Camera di commercio nella liquidazione di consorzi
3.2 L’Ufficio del Registro delle imprese: le risposte di Unioncamere sullo scioglimento delle società
3.3 L’Agenzia delle entrate – Ufficio del Registro
All. 4 - Mod. 69. Richiesta di registrazione
3.4 L’Agenzia delle entrate
3.5 L’Agenzia delle entrate: la variazione dei criteri di valutazione
3.6 La cancellazione d’ufficio dal Registro delle imprese
3.7 La cancellazione d’ufficio dall’Agenzia delle entrate
3.8 Il deposito dei libri sociali
3.9 Lo scadenzario degli adempimenti
All. 5 - Scandenzario degli adempimenti di liquidazione per le società di capitali
All. 6 - Scadenzario degli adempimenti di liquidazione per le società di persone
4 Gli aspetti fiscali: adempimenti generali
4.1 L’IVA nella liquidazione
4.2 L’imposta di registro e la tassa sulle CC.GG.
4.3 Il diritto annuale della Camera di commercio
4.4 La normativa sull’imposizione diretta durante la liquidazione
4.5 La decorrenza della liquidazione
4.6 I periodi d’imposta durante la liquidazione
4.7 La criticità della decorrenza fiscale della liquidazione rispetto a quella civilistica
4.8 La modulistica della dichiarazione dei redditi da adottare in sede di liquidazione
4.9 La tassazione delle società di persone durante la liquidazione
4.10 La tassazione delle società di capitali durante la liquidazione
All. 1 - Schema di dichiarazione redditi società di capitali
4.11 La tassazione separata dei redditi conseguiti dai soci-persone fisiche
All. 2 - Prospetto delle condizioni per la tassazione separata del reddito di liquidazione
4.12 Le plusvalenze e le minusvalenze ante e post liquidazione
4.13 Il riporto delle perdite nella liquidazione
All. 3 - Prospetto della compensazione orizzontale (nell’anno) ammessa tra redditi e perdite
All. 4 - Prospetto della compensazione verticale (nel corso degli anni) ammessa tra redditi e perdite
All. 5 - Prospetto della compensazione perdite e utili in sede di liquidazione delle società
4.14 Il reddito tassabile dal riparto dell’attivo
All. 6 - Somme e beni non costituenti utili nella liquidazione delle società di capitali
4.15 Gli acconti d’imposta nella liquidazione
4.16 La definitività dei redditi nella liquidazione
4.17 I termini di pagamento e di presentazione delle dichiarazioni
4.18 L’IRAP e la liquidazione
4.19 La dichiarazione dei redditi della società di persone cessata senza la formale procedura di liquidazione
4.20 La dichiarazione dei sostituti d’imposta e quello dell’IVA durante la liquidazione
4.21 La dichiarazione integrativa per il periodo d’imposta precedente all’anno di messa in liquidazione
4.22 La revoca della liquidazione
4.23 L’Agenzia delle entrate e le sopravvenienze attive e passive dopo la cancellazione dal Registro delle imprese
5 Gli aspetti fiscali: la responsabilità fiscale dopo la cancellazione della società
5.1 La cancellazione della società nelle more del contenzioso fiscale
5.2 La cancellazione della società durante un giudizio di contenzioso tributario
5.3 La cartella esattoriale notificata alla società estinta
5.4 La reviviscenza per 5 anni della società cancellata dal Registro delle imprese, ma solo ai fini fiscali
5.5 L’effetto estintivo delle società di persone è analogo a quello delle società di capitali
5.6 La Corte Costituzionale: è legittimo il differente termine di estinzione delle società ai fini civilistici e ai fini fiscali
5.7 Lo ius superveniens e l’irretroattività delle norme sulle società estinte
5.8 La responsabilità fiscale dei liquidatori e degli amministratori
5.9 La responsabilità solidale nella cessione da liquidazione del patrimonio
5.10 La prescrizione della responsabilità dei liquidatori
5.11 Il sequestro preventivo finalizzato a confisca per equivalente
5.12 La responsabilità fiscale dei soci
5.13 Alcune norme penali sui reati tributari
5.14 La responsabilità penale del liquidatore per omesso versamento di imposte e per omessa presentazione di dichiarazioni fiscali
5.14.1 Giurisprudenza: configurabilità del reato di omesso versamento di IVA e di ritenute certificate
5.14.2 Giurisprudenza: reato di omesso versamento di IVA e sanzione amministrativa
5.14.3 Giurisprudenza: formula da utilizzare in assenza di reato
5.14.4 Giurisprudenza: con riferimento alla data di insediamento nella carica di amministratore o di liquidatore
5.14.5 Giurisprudenza: con riferimento alla generica crisi economica e alla crisi di liquidità
5.14.6 Giurisprudenza: con riferimento alla difesa avanzata dell’esistenza di forza maggiore
5.14.7 Giurisprudenza: giustificazioni da produrre per sfuggire al reato di omesso versamento delle imposte
5.14.8 Giurisprudenza: con riferimento al termine di prescrizione della dichiarazione dei redditi
5.15 Lo ius superveniens e le nuove soglie di omesso versamento di imposte
5.16 I rimborsi delle imposte alle società cessate
5.17 Il rimborso dell’IVA e della tassa di CC.GG. non riportato nel bilancio finale di liquidazione
5.18 Il rimborso dell’IVA da dichiarazione omessa
5.19 L’istanza di autovalutazione per disapplicare la normativa delle società non operative durante la liquidazione
5.20 L’interpello (o ruling) probatorio nella liquidazione
All. 1 - Indirizzi di PEC e PEL
All. 2 - Grafico della procedura dell’istanza di interpello
Formulario
1. Delibera del Consiglio di Amministrazione che accerta la causa di scioglimento
2. Verbale di assemblea straordinaria per messa in liquidazione di società di capitali
3. Verbale di assemblea per messa in liquidazione di società di persone
4. Verbale di consegna dei beni e del rendiconto ai liquidatori
5. Ricorso al Presidente del Tribunale per la nomina dei liquidatori
6. Relazione dei liquidatori al bilancio annuale dopo la messa in liquidazione della società
7. Istanza d’interpello probatorio per il riconoscimento di periodo di “non normale svolgimento dell’attività”
8. Verbale di assemblea per riparto parziale
9. Verbale di assemblea ordinaria che approva il bilancio di liquidazione
10. Relazione dei liquidatori al bilancio finale di liquidazione
11. Relazione del collegio sindacale al bilancio finale di liquidazione
12. Istanza per rilascio di certificato di non opposizione al bilancio finale di liquidazione
13. Attestato rilasciato da ogni socio per accettazione bilancio finale di liquidazione
14. Nota di trasmissione bilancio finale di liquidazione all’Agenzia delle entrate
15. Revoca dello stato di liquidazione
Il testo mira ad analizzare gli aspetti civilistici, fiscali ed il funzionamento dello strumento del Crowdfunding, con l’obiettivo di costituire un valido sussidio sia per quanti volessero presentare un progetto, sia per potenziali investitori che invece desiderano meglio approfondire l’argomento.
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Verranno forniti suggerimenti pratici ed operativi, nonché un’illustrazione degli strumenti e risorse online più utili per lanciare efficacemente la raccolta fondi.
Si partirà da un’analisi del fenomeno, con l’illustrazione di casi operativi, successivamente si illustreranno le diverse forme di Crowdfunding, e le piattaforme più diffuse, analizzandone le caratteristiche peculiari.
Un apposito capitolo illustrerà l’attuale quadro normativo che è stato oggetto nel 2019 di importanti modifiche specie alla disciplina dell’Equity Crowdfunding. Essendo il Crowdfunding uno strumento altamente innovativo, non sempre vi sono specifiche disposizioni tributarie che lo regolamentano, pertanto, a tali problematiche ed alle agevolazioni fiscali fruibili sarà dedicato un apposito approfondimento. L’ultimo capitolo presenterà dei suggerimenti operativi per impostare con successo la propria campagna.
La stessa può suddividersi in una fase pre-lancio ed una fase di lancio, per ognuna vi sono delle attività da svolgere per raggiungere gli obiettivi di raccolta prefissati. Si fornirà uno schema che illustra per ogni fase i compiti da portare a termine, illustrandone successivamente i principali.
Sintesi
Premessa
Premessa all’edizione del 2021
1. Il Crowdfunding
1.1 Il Crowdfunding
1.2 La diffusione del Crowdfunding in Italia
1.2.1 La diffusione del Crowdfunding in Italia
1.2.2 Prospettive future del Crowdfunding
1.2.3 Il Crowdfunding al tempo del Covid-19
1.2.4 Chance di successo di un’operazione di Crowdfunding
1.2.5 La Matematica del Crowdfunding – Le catene di Markov quale modello esplicativo della dinamica di diffusione della campagna
1.3 Le diverse tipologie di Crowdfunding: 4 casi concreti
1.3.1 Donation/Reward based Crowdfunding
1.3.2 Peer to Peer Crowdfunding (Social Lending)
1.3.3 Equity Crowdfunding
1.3.4 Forme Ibride di Crowdfunding
1.3.5 Il ruolo delle Call nel Crowdfunding
2. Le piattaforme di Crowdfunding – peculiarità e criteri di scelta
2.1 Le piattaforme di Crowdfunding a livello mondiale
2.1.1 Kickstarter, Usa. (www.kickstarter.com)
2.1.2. Indiegogo, Usa (http://www.indiegogo.com)
2.1.3 Crowdfunder, Usa. (www.crowdfunder.com)
2.1.4 RocketHub, Usa. (www.rockethub.com)
2.1.5 CircleUp, Usa. (www.circleup.com)
2.1.6 FundedByMe, Svezia. (www.fundedbyme.com)
2.1.7 Ulule, Francia. (www.ulule.com)
2.1.8 Symbid, Olanda. (www.symbid.com)
2.1.9 GoFundMe, Usa. (www.gofundme.com)
2.1.10 Patreon, Usa. (www.patreon.com)
2.1.11 Seedrs, Uk. (www.seeder.com)
2.2 Le piattaforme di Crowdfunding italiane
2.2.1 Derev, Italia. (http://www.derev.com)
2.2.2 Produzioni dal Basso, Italia. (http://www.produzionidalbasso.com)
2.2.3 Kapipal, Italia. (http://www.kapipal.comw)
2.2.4 Mamacrowd by SiamoSoci S.r.l., Italia. (http://www.mamacrowd.com)
2.2.5 Starteed, Italia. (http://www.starteed.com)
2.3 Considerazioni sulla scelta della Piattaforma
2.3.1 Come Kickstarter sceglie i progetti migliori – la forza dell’algoritmo.
2.4 Considerazioni sulla sostenibilità economica delle piattaforme
3. Quadro Normativo del Crowdfunding
3.1 Introduzione
3.2 Cenni sulla Normativa Usa – Il JOBS Act
3.3 Il quadro normativo europeo attuale – Il Regolamento UE 2020/1503
3.3.1 Breve analisi del Regolamento UE 2020 n. 1503 del 7 ottobre 2020
3.4 Le diverse regolamentazioni dei singoli stati membri della UE
3.4.1 Regno Unito
3.4.2 Francia
3.4.3 Spagna
3.4.4 Germania
3.4.5 Olanda
3.5 Il Quadro Normativo in Italia
3.5.1 Gli art. 50 quinquies e 100 ter del TUF ed i Regolamenti Attuativi
3.5.2 Le modifiche normative apportate dal Regolamento Consob n. 21110/2019
3.5.3 La tutela degli investitori – le deroghe alla MIFID 2
3.5.4 La normativa applicabile alle altre tipologie di Crowdfunding
4. Profili Fiscali del Crowdfunding
4.1 Premessa Metodologica
4.2 il trattamento fiscale del Reward-based Crowdfunding
4.2.1 L’imposizione tributaria diretta ed indiretta
4.2.2 Agevolazioni fiscali ammissibili
4.3 Agevolazioni fiscali e Profili tributari dell’Equity-Crowdfunding
4.3.1 Detrazione fiscale del 30% sull’investimento valida ai fini IRPEF e/o IRES
4.3.2 La nuova agevolazione tributaria del 50% introdotta dal “Decreto Rilancio”
4.3.3 Profili tributari relativi all’IVA ed alle Imposte dirette
5. Il Crowdfunding di Successo - Suggerimenti
5.1 Introduzione
5.2 Realizzare una Campagna di Crowdfunding
5.2.1 L’applicazione Trello.com
5.2.2 Studio di Prefattibilità
5.2.3 Apertura di un conto di e-mail marketing e gestione del marketing,
5.2.4 Costruire una rete di “Influencer” che supportino il progetto
5.2.5 Foto e Video
5.2.6 Strutturare una campagna di E-mail Marketing
5.2.7 Creare la Landing Page ed i profili social
5.2.8 Come strutturare tatticamente i Reward della Campagna
5.2.9 Il Lancio e le attività successive
Appendice Normativa:
Modelli
eBook in pdf di 232 pagine sui Paradisi fiscali.
L’agenda politica internazionale degli Stati a fiscalità avanzata e delle organizzazioni internazionali appare sempre più incentrata sul tema del potenziamento e del rafforzamento della cooperazione amministrativa e dello scambio di informazioni, quali strumenti di contrasto alla frode e all’evasione fiscale internazionale.
In tale contesto, è evidente la necessità - sia a livello unionale che internazionale - non solo di rafforzare le azioni di contrasto delle politiche fiscali delle giurisdizioni non cooperative e i centri internazionali offshore che rifiutino di adottare i principi di trasparenza e di scambio delle informazioni, ma anche di esortare gli Stati a incentivare l’adozione di good tax governance, fondata necessariamente sui principi di trasparenza, efficace scambio di informazioni e fair tax competition.
Le priorità politiche nella fiscalità internazionale sono attualmente incentrate nell’assicurare che l’imposta sia versata nel luogo in cui gli utili e il valore vengono generati, al fine di ristabilire la fiducia nell’equità dei regimi di imposizione e consentire ai governi di esercitare la loro sovranità fiscale. La conflittualità tra politiche fiscali nazionali in competizione tra di loro (manifestatasi anche a livello unionale) ha indotto i singoli Stati, a bassa intensità fiscale, a sviluppare strumenti di aggiustamento macroeconomico sostitutivi rispetto ai meccanismi di politica monetaria, che si sostanziano in pratiche concorrenziali fiscali sleali volte ad attirare capitali e assets con la conseguente erosione della base imponibile in danno di altri paesi.
Tali asimmetrie impositive sono state sfruttate dalle organizzazioni criminali che collocano le diverse fasi della loro attività illecita nella giurisdizione che offre i maggiori vantaggi fiscali, le maggiori garanzie di impunità e le migliori occasioni per l’occultamento degli assets.
Nel dicembre 2019, il Consiglio europeo, in relazione alla più recente lista UE delle giurisdizioni non cooperative a fini fiscali, ha invitato tutti i paesi membri ad attuare, a partire dal 1 gennaio 2021, misure di difesa efficaci in ambito fiscale ed extrafiscale, volte a proteggere i gettiti fiscali degli Stati membri e contrastare la frode fiscale, l’evasione fiscale e il fenomeno BEPS. Lo stesso Consiglio nelle conclusioni del 18 febbraio 2020 ha dichiarato che «L’UE e gli Stati membri possono applicare misure di difesa efficaci e proporzionate, tanto nel settore fiscale quanto in quello non fiscale, nei confronti delle giurisdizioni non cooperative, fino a quando queste figurino nella lista».
Il piano elaborato dal legislatore europeo di contrasto ai reati fiscali, ai fenomeni BEPS, al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo è ambizioso, in quanto non solo investe una materia, soprattutto quella fiscale, che presenta ancora asimmetrie impositive tra i vari ordinamenti nazionali, ma che coinvolge una molteplicità di soggetti istituzionali (alcuni dei quali non sono neanche stati istituiti) e i cui ruoli, nell’ambito del nuovo dispositivo di contrasto, non sono ancora stati definiti; a ciò si aggiunga che la gestione delle informazioni, sia in ambito fiscale che AML/CFT, viene affidato a diverse piattaforme che, in concreto, devono essere rese tra di loro interoperabili.
La Commissione europea ha recentemente dichiarato di voler rimuovere le scappatoie presenti nella legislazione europea che permettono ad alcuni paesi una pianificazione fiscale aggressiva, anche a livello unionale, attraverso l’adozione di una serie di misure per rafforzare l’efficacia delle direttive europee in materia di antiriciclaggio, di contrasto all’elusione fiscale e di scambio automatico obbligatorio di informazioni nel settore fiscale.
Questo testo vuole esaminare tutti gli aspetti critici ed operativi connessi a questi spunti normativi e regolamentari.
Introduzione.
1. Origine e natura dei “cosiddetti” paradisi fiscali - Ranieri Razzante.
1.1 Il tentativo di una definizione “acquisibile”
1.2 I paradisi “diversi” e “aggiuntivi”
2. Normative di riferimento - Fulvio Fontana.
2.1 Definizione di paradiso fiscale. La genesi in sede OCSE nel 1998.
2.2 Le Raccomandazioni del GAFI/FATF in materia antiriciclaggio.
2.3 La normativa di riferimento in ambito comunitario.
2.4 La normativa interna di contrasto ai paradisi fiscali
3. I principali paradisi fiscali europei - Tommaso Solazzo.
3.1 Mercato unico, concorrenza, dumping fiscale e "paradisi fiscali" interni all'Unione.
3.2 Le pratiche fiscali dannose all’interno dell’Unione: una questione irrisolta.
3.3 Il “pacchetto fiscale 2020”
3.4 La comunicazione della Commissione sulla buona governance fiscale.
3.5 Contrasto alla concorrenza fiscale sleale e alle pratiche fiscali dannose: il "Codice di condotta"
3.6 Le prospettive di riforma del "Codice di condotta"
3.7 Le criticità di alcuni Stati membri
3.7.1 Cipro.
3.7.2 Irlanda.
3.7.3 Lussemburgo.
3.7.4 Malta.
3.7.5 Paesi Bassi
3.7.6 Ungheria.
4. I principali paradisi fiscali al di fuori dell’Unione europea - Marco Letizi
4.1 Premessa.
4.2 I principali criteri distintivi di un paradiso fiscale.
4.3 L’azione di contrasto dell’OCSE ai paradisi fiscali e ai regimi fiscali preferenziali dannosi
4.4 Le azioni di contrasto dell’Unione europea contro il fenomeno dell’erosione della base imponibile e trasferimento degli utili e i rapporti con i paesi terzi
4.5 Interrelazioni tra disciplina fiscale e normativa antiriciclaggio in tema di scambio delle informazioni e il dispositivo europeo sulla condivisione delle informazioni
4.6 I principali paradisi fiscali al di fuori dell’Unione europea.
4.7 Verso un modello di assessment integrato.
4.7.1 Il Caso “Montenegro”
4.7.2 Il caso “Albania”
5. I rapporti con il segreto bancario ed il segreto fiduciario - Gino Mazzone.
5.1 Gli aspetti economico-finanziari e la politica di ciascun Paese forgiano il segreto bancario e fiduciario domestico.
5.2 Il segreto bancario e fiduciario: la necessità di conciliare questi istituti nella lotta all’evasione fiscale, al riciclaggio ed al terrorismo internazionale.
5.3 L’intestazione fiduciaria nell’evoluzione del “segreto fiduciario” internazionale.
5.4 La rivoluzione copernicana del segreto bancario e fiduciario: arriva la direttiva DAC 6 in attesa di certezze normative
6. I rapporti con la normativa antiriciclaggio e la responsabilità degli enti, in particolare le società off-shore: profili penalistici - Andrea Mattarella.
Bibliografia.
Una puntuale commistione tra disposizioni civilistiche e tributarie con una particolare attenzione sia alle disposizioni del Codice civile in tema di stato patrimoniale e conto economico, sia alle regole contabili impartite dall’Organismo Italiano di Contabilità e, infine, alle norme contenute nel TUIR che disciplinano la determinazione del reddito d’impresa per i soggetti IRES: per ogni componente reddituale, per ogni particolare disciplina il punto di partenza è l’inquadramento civilistico, in seconda battuta quello contabile per arrivare al commento, all’approfondimento tributario con il supporto della dottrina più qualificata e della giurisprudenza di legittimità.
L’opera fornisce risposte a chi ha la necessità di verificare un particolare problema e a chi vuole inquadrare una tematica più ampia: la combinazione tra questi due approcci soddisfa tutte le esigenze di formazione specialistica.
Le singole tematiche non vengono introdotte da minuziosi e asettici resoconti di legislazione ma inquadrandole nei loro contenuti sostanziali: l’opera costituisce una sorta di trattato specialistico e organico delle questioni strutturali della disciplina contabile e fiscale delle componenti del reddito di impresa.
Risalto particolare viene attribuito alle novità introdotte dalla recenti disposizioni tributarie e, nel contempo, si è provveduto ad aggiornare le disposizioni civilistiche e quelle inerenti i principi contabili di riferimento con un’attenta analisi della prassi ministeriale, della dottrina e della giurisprudenza di legittimità più attuale.
La struttura del testo, nel suo complesso, privilegia gli aspetti sia operativi che divulgativi e abbiamo affidato al “Case study” l’analisi delle tematiche più complesse per meglio comprenderne gli aspetti contabili e tributari delle singole componenti del reddito d’impresa.
Paolo Parisi
Avvocato tributarista e societario, pubblicista, formatore e docente di diritto tributario presso la “Scuola Nazionale dell’Amministrazione - Presidenza del Consiglio dei Ministri” e presso la “Scuola di Polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza”, specializzato nel diritto tributario/societario nazionale e internazionale comparato è relatore da oltre 25 anni in molti corsi, seminari e master di formazione specialistica professionale di fiscalità domestica e internazionale curati dalle più importanti Scuole di formazione, da ordini, associazioni professionali e di categoria.
1 Presupposti impositivi e determinazione del reddito
1.1 Presupposti impositivi e imputazione temporale
1.1.1 Premessa
1.1.2 Presupposti impositivi
Ambito soggettivo
Criterio della commercialità
1.2 Soggettività passiva all’IRES
1.2.1 Premessa
1.2.2 Società di capitali
1.2.3 Enti commerciali
1.2.4 Enti non commerciali
Enti di tipo associativo
1.2.5 Trust
1.2.6 Organismi di investimento collettivo del risparmio (OICR)
1.2.7 Soggetti non residenti
1.3 Residenza fiscale dei soggetti IRES
1.3.1 Premessa
1.3.2 Sede legale
1.3.3 Sede di direzione effettiva
1.3.4 Esterovestizione societaria
Esterovestizione e abuso del diritto
1.4 Determinazione del reddito imponibile per i soggetti OIC adopters
1.4.1 Premessa
1.4.2 Principio di derivazione rafforzata
Ambito soggettivo
Irrilevanza dei processi valutativi
Nozione di qualificazione
Nozione di classificazione
Imputazione temporale
Limiti fiscali e prevalenza del TUIR sulla derivazione rafforzata
1.5 Determinazione del reddito imponibile per i soggetti IAS/IFRS adopters
1.5.1 Premessa
1.5.2 Derivazione rafforzata per i soggetti IAS adopters
Rilevanza fiscale diretta di componenti reddituali
Processo di first time adoption (FTA) dei principi contabili internazionali
Altre disposizioni di coordinamento
1.6 Determinazione dell’imposta
1.6.1 Premessa
1.6.2 Riduzioni, maggiorazioni e addizionali dell’IRES
Maggiorazione per le società di comodo e in perdita sistematica
Addizionale IRES per le imprese che operano nei settori del petrolio e dell’energia
Addizionale IRES per il materiale pornografico e di incitamento alla violenza (c.d. “porno tax”)
1.6.3 Detrazioni dall’IRES
1.7 Redditi prodotti da soggetti non residenti
1.7.1 Premessa
1.7.2 Determinazione del reddito prodotto in Italia
Determinazione del reddito di società ed enti non residenti
Determinazione del reddito di società ed enti non residenti con stabile organizzazione in Italia
Determinazione del reddito di società ed enti non residenti senza stabile organizzazione in Italia
Determinazione del reddito di enti non commerciali non residenti
2 Principi di determinazione del reddito d’impresa
2.1 Reddito di impresa e principi contabili
2.1.1 Premessa
2.1.2 Inquadramento tributario
Soggetti passivi e principi contabili
Attività produttive di reddito d’impresa
Determinazione del reddito d’impresa
2.2 Principi di determinazione del reddito di impresa
2.2.1 Premessa
2.2.2 Principio di competenza
Correlazione costi-ricavi, certezza e determinabilità
Deroghe al principio di competenza
Imputazione a periodo
Correzione di errori contabili
2.2.3 Principio di inerenza
Inerenza quantitativa
Deroghe al principio dell’inerenza
2.2.4 Principio di derivazione rafforzata
2.3 Perdite dei soggetti IRES
2.3.1 Premessa
2.3.2 Inquadramento tributario
Compensazione limitata
Riporto delle perdite precluso
Perdite con proventi e redditi esenti
Perdite realizzate nei primi tre periodi di imposta
Scomputo delle perdite in sede di accertamento
Scomputo delle perdite nel consolidato
Perdita determinata in accertamento
Cessione infragruppo delle perdite fiscali
Perdite da partecipazione in società di persone
2.4 Operazioni in valuta estera
2.4.1 Premessa
2.4.2 Operazioni in valuta estera e principi contabili
2.4.3 Inquadramento tributario
Contabilità plurimonetaria
Saldi delle stabili organizzazioni
Tassi di cambio
2.5 Determinazione del costo
2.5.1 Premessa
2.5.2 Determinazione del costo e principi contabili
2.5.3 Inquadramento tributario
Elementi costitutivi del costo
Beni oggetto di rivalutazione
Obbligazioni e titoli similari
Azioni, quote e strumenti similari
Valutazione dei titoli al costo ammortizzato
Variazione dei criteri di valutazione
2.6 Patent box: detassazione di intangibles
2.6.1 Premessa
2.6.2 Inquadramento tributario
Ambito soggettivo e opzione
Ambito oggettivo
Documentazione idonea
Reddito detassato
2.7 Tonnage tax: reddito a forfait di derivazione marittima
2.7.1 Premessa
2.7.2 Inquadramento tributario
Ambito soggettivo
Ambito oggettivo
Opzione
Determinazione del reddito forfetario
2.8 Società cooperative
2.8.1 Premessa
2.8.2 Inquadramento tributario
Banche di credito cooperativo
Cooperative agricole
Cooperative di produzione e lavoro
Ristorni
Cooperative sociali
Imprese marittime
2.9 Società non operative
2.9.1 Premessa
Cause di esclusione
Cause di disapplicazione
Test di operatività
Reddito minimo presunto
Società di gestione immobiliare e OMI
2.10 Foreign tax credit: recapture delle imposte pagate all’estero
2.10.1 Premessa
2.10.2 Determinazione del credito d’imposta
Redditi prodotti all’estero
Reddito complessivo
Imposta italiana e riporto del credito in avanti o all’indietro
Imposte pagate all’estero
Richiesta del credito d’imposta in dichiarazione
Consolidato nazionale e redditi di fonte estera
Consolidato mondiale e redditi di fonte estera
2.11 Controlled Foreign Companies: redditi delle società estere controllate
2.11.1 Premessa
2.11.2 Direttiva ATAD 1 e CFC rules
Tax rate effettivo estero e passive income
Unica esimente
Procedura di interpello
Dichiarazione e scritture contabili della società controllante residente
CFC rule e consolidato nazionale
Società collegate
2.11 Exit tax ed entry tax: trasferimento della residenza verso o dall’estero
2.11.1 Premessa
2.11.2 Trasferimento della sede sociale all’estero e residenza fiscale: exit tax
Fattispecie realizzative
Perdite e riserve in sospensione d’imposta
Tassazione immediata o rateizzazione dell’imposta
Fattispecie decadenziali
Trasferimento della sede sociale in Italia e residenza fiscale: entry tax
Fattispecie realizzative
Valore di mercato
3 Componenti positivi di reddito d’impresa
3.1 Ricavi
3.1.1 Premessa
3.1.2 Ricavi e principi contabili
3.1.3 Ricavi “tipici”
3.1.4 Ricavi “assimilati”
3.1.5 Risarcimenti
3.1.6 Contributi
Contributi in conto esercizio
Contributi in conto interessi
Contributi in conto canoni di leasing
3.1.7 Beni destinati a finalità extra-imprenditoriali
Cessioni di beni non considerate “destinazione a finalità estranee”
3.1.8 Tassazione dei ricavi
3.2 Plusvalenze patrimoniali
3.2.1 Premessa
3.2.2 Plusvalenze e principi contabili
3.2.3 Inquadramento tributario
3.2.4 Plusvalenza e rateizzazione
3.2.5 Cessione a titolo oneroso
Rideterminazione del costo fiscalmente riconosciuto
Cessione di azienda
Trasferimenti d’azienda a titolo gratuito
Cessione di partecipazioni
3.2.6 Risarcimenti per perdita o danneggiamento di beni
3.2.7 Assegnazione ai soci o destinazione extra-imprenditoriale di beni patrimoniali
3.2.8 Trasferimento all’estero della residenza
3.2.9 Riallineamento dei maggiori valori
3.3 Plusvalenze esenti: participation exemption
3.3.1 Premessa
3.3.2 Partecipazioni e principi contabili
3.3.3 Inquadramento tributario
Ambito soggettivo
Ambito oggettivo
Struttura del regime PEX
Holding period
Partecipazioni iscritte tra le immobilizzazioni finanziarie
Residenza fiscale
Esercizio di imprese commerciali
Operazioni straordinarie e continuità dei requisiti oggettivi
Percentuale di esenzione
Determinazione delle plusvalenze
3.4 Sopravvenienze attive
3.4.1 Premessa
3.4.2 Sopravvenienze e principi contabili
3.4.3 Inquadramento tributario
Sopravvenienze attive “proprie”
Sopravvenienze attive “assimilate”
Cessione del contratto di leasing
Fattispecie non costituenti sopravvenienze attive
3.5 Dividendi
3.5.1 Premessa
3.5.2 Distribuzione degli utili e il Codice civile
3.5.3 Proventi da partecipazioni e principi contabili
3.5.4 Inquadramento tributario
Dividendi e assimilati
3.6 Interessi attivi
3.6.1 Premessa
3.6.2 Interessi attivi e principi contabili
3.6.3 Inquadramento tributario
Modalità di imposizione e principio della competenza
Rimborsi d’imposta
3.7 Proventi immobiliari
3.7.1 Premessa
3.7.2 Immobili e principi contabili
3.7.3 Inquadramento tributario
Immobili patrimonio
3.8 Variazioni delle rimanenze
3.8.1 Premessa
3.8.2 Variazioni delle rimanenze e principi contabili
Determinazione delle rimanenze per i soggetti IAS
3.8.3 Inquadramento tributario
Criteri di determinazione per i beni fungibili
3.9 Opere, forniture e servizi di durata ultrannuale
3.9.1 Premessa
3.9.2 Rimanenze ultrannuali e principi contabili
3.9.3 Inquadramento tributario
Durata ultrannuale dell’opera
3.10 Valutazione dei titoli
3.10.1 Premessa
3.10.2 Titoli e principi contabili
Titoli immobilizzati
Titoli non immobilizzati
Svalutazione titoli
3.10.3 Inquadramento tributario
Criteri convenzionali
Imprese IAS adopters
4 Componenti negativi di reddito d’impresa
4.1 Spese per prestazioni di lavoro
4.1.1 Premessa
4.1.2 Inquadramento tributario
Fabbricati
Trasferte
Partecipazione agli utili
Fringe benefit
Deducibilità del costo del personale
4.2 Compensi spettanti agli amministratori di società
4.2.1 Premessa
4.3 Inquadramento tributario
Delibera assembleare
Trattamento di fine mandato
Assicurazioni per il rischio morte o infortuni dell’amministratore
Compensi “reversibili”
Amministratori non residenti
4.4 Interessi passivi
4.4.1 Premessa
4.4.2 Inquadramento tributario
Principio di inerenza
Deducibilità sino al periodo di imposta 2018
Deducibilità a partire dal periodo di imposta 2019
Consolidato fiscale
Tonnage tax
Deduzione per i soggetti IRPEF
4.5 Oneri fiscali e contributivi
4.5.1 Premessa
4.5.2 Inquadramento tributario
IVA
IRAP
4.5.3 Imposte deducibili per cassa
4.5.4 Imposte deducibili per competenza
4.6 Oneri di utilità sociale
4.6.1 Premessa
4.6.2 Inquadramento tributario
Welfare aziendale
Erogazioni liberali in denaro
Deducibilità in misura percentuale sul reddito
Erogazioni liberali in natura
4.7 Minusvalenze patrimoniali, sopravvenienze passive e perdite
4.7.1 Premessa
4.7.2 Inquadramento tributario
Minusvalenze
Perdite patrimoniali e perditi su crediti
4.7 Ammortamenti dei beni materiali e immateriali
4.8.1 Premessa
4.8.2 Inquadramento tributario
Beni materiali
Beni immateriali
Rivalutazione dei beni d’impresa
Sospensione degli ammortamenti 2020
Il Sistema di Gestione COVID-19 nasce dall’idea di fornire alle aziende un utile strumento – una sorta di cassetta degli attrezzi – che assicuri la corretta gestione del rischio legato alla diffusione del virus SARS-CoV-2 negli ambienti di lavoro.
Si tratta di un vero e proprio sistema di gestione per il rischio legato al contagio da COVID-19 – verificato da auditor esperti – applicabile da aziende di tutti i settori di attività.
È stato sviluppato seguendo la struttura ISO dell’ultima revisione delle norme, quali ad esempio la 9001, la 14001 e la 45001 alle quali può integrarsi, ma al contempo risulta autonomo e completo: può quindi essere adottato sia da aziende già certificate, sia da aziende che non hanno ancora sviluppato un sistema di gestione ISO.
Una delle maggiori spinte che hanno portato gli autori – consulenti aziendali in materia di sicurezza sul lavoro con esperienza nelle più svariate categorie merceologiche, dalla logistica alla ristorazione, passando per gli uffici amministrativi e i servizi di cura della persona – è rappresentata da quanto indicato sulla circolare n. 22 del 20 maggio 2020 dell’INAIL, nella quale viene stabilito che il contagio da SARS-CoV-2 sul luogo di lavoro è considerato come infortunio e, in quanto tale, soggetto a liquidazione.
Il documento chiarisce inoltre che «[…] la responsabilità del datore di lavoro è ipotizzabile solo in caso di violazione della legge o di obblighi derivanti dalle conoscenze sperimentali o tecniche, che nel caso dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 si possono rinvenire nei protocolli e nelle linee guida governativi e regionali di cui all’articolo 1, comma 14 del decreto-legge 16 maggio 2020, n.33 […]».
Il Sistema di Gestione COVID-19 può essere considerato come la naturale evoluzione del manuale La gestione del rischio COVID-19, redatto dagli stessi autori, che ha seguito di pari passo l’evolversi dell’epidemia e il conseguente aggiornamento normativo.
È stato studiato affinché le aziende possano dimostrare l’avvenuta applicazione di tutte le misure riportate nei protocolli e nelle linee guida governative, ed è facilmente adattabile alle normative regionali.
Per il datore di lavoro rappresenta uno scudo, in quanto fornisce tutte le evidenze necessarie a superare eventuali controlli da parte di enti preposti (quali ad esempio INAIL o Dipartimento di Igiene e Prevenzione delle Aziende Sanitaria competenti) o a eventuali audit di terze parti (come clienti o enti di certificazione).
Le soluzioni proposte nel Sistema di Gestione COVID-19 sono adattabili alla specificità di ogni tipologia di azienda, dalla più semplice alla più complessa, sia nel caso in cui un’impresa sia dotata di un Sistema di Gestione ISO, sia che non l’abbia ancora implementato.
Sono presenti dei preziosi allegati in formato word:
(COMPOSIZIONE del SISTEMA)
Codice |
Tipologia |
Titolo |
Manuale del Sistema di Gestione Covid-19 |
||
|
|
Moduli |
M_01 |
Modulo |
Allegato DVR COVID-19 |
M_02 |
Modulo |
Allegato 5 integrazione DVR – Piano Programmatico delle misure attuate e da attuare |
M_03 |
Modulo |
Allegato 6 integrazione DVR – Comitato Aziendale prevenzione contagio COVID-19 |
M_04 |
Modulo |
Allegato 6 integrazione DVR - Comitato Impresa Edile prevenzione contagio COVID-19 |
M_05 |
Modulo |
Allegato 7 integrazione DVR - Protocollo aziendale |
M_05c |
Modulo |
Allegato 7 integrazione DVR - Protocollo aziendale_Cantiere |
M_06 |
Modulo |
Registro pulizie e sanificazione_Ufficio |
M_07 |
Modulo |
Registro pulizie e sanificazione_Mezzi |
M_08 |
Modulo |
Registro sanificazione straordinaria_mezzi |
M_09 |
Modulo |
Scheda registrazione programma pulizia |
M_10 |
Modulo |
Verbale Comitato COVID 19 |
M_11 |
Modulo |
Autodichiarazione COVID 19_Lavoratori |
M_12 |
Modulo |
Autodichiarazione COVID 19 |
M_13 |
Modulo |
Nomina Preposto COVID-19 |
M_14 |
Modulo |
Normativa applicabile |
M_15 |
Modulo |
Elenco documenti SGS_Integrato COVID-19 |
M_16 |
Modulo |
Protocollo e procedure |
M_17 |
Modulo |
Elenco documenti SGCOVID-19 |
M_18 |
Modulo |
Gestione turni |
M_19 |
Modulo |
Check List Giornaliera_COVID-19 |
M_19bis |
Modulo |
Check List Settimanale_COVID-19 |
M_20 |
Modulo |
Politica Gestione Rischio COVID-19 |
M_21 |
Modulo |
Organigramma Gestione Rischio COVID-19 |
M_22 |
Modulo |
Piano AUDIT COVID-19 |
M_23 |
Modulo |
Rapporto di AUDIT COVID-19 |
M_24 |
Modulo |
Rapporto NC da AUDIT COVID-19 |
M_25 |
Modulo |
Considerazioni da AUDIT COVID-19 |
M_26 |
Modulo |
Nomina Coordinatore COVID-19 |
M_27 |
Modulo |
Analisi di contesto |
M_28 |
Modulo |
Obbiettivi Aziendali COVID-19 |
M_29 |
Modulo |
Misure specifiche COVID-19 POS |
M_30 |
Modulo |
Nomina Covid Manager COVID-19 |
|
|
Procedure |
P_01 |
Procedura |
Procedura Generale di Gestione Rischio COVID-19 - DL, Dirigenti e Preposti |
P_02 |
Procedura |
Procedura di verifica Gestione Rischio COVID-19 - DL, Dirigenti e Preposti |
P_03 |
Procedura |
Procedura di verifica Gestione Rischio COVID-19 - DL, Dirigenti e Preposti - Cantiere |
P_04 |
Procedura |
Procedura Gestione Rischio COVID-19 - Lavoratori |
P_05 |
Procedura |
Procedura Gestione Rischio COVID-19 - Lavoratori - Cantieri |
P_06 |
Procedura |
Allegato al DUVRI Procedura Gestione Rischio COVID-19 |
P_07 |
Procedura |
Procedura Gestione del rischio COVID-19_Attività di pulizie |
P_08 |
Procedura |
Allegato 3 integrazione DVR – Piano di Emergenza Rischio COVID-19 |
P_09 |
Procedura |
Procedura INAIL Gestione del rischio COVID-19 INFORMATIVA LAVORO AGILE – 25 febbraio 2020 |
P_10 |
Procedura |
Procedura lavoratori-Ingresso in azienda |
P_11 |
Procedura |
Gestione del lavoratore fragile e del rientro del lavoratore ospedalizzato per COVID-19 |
P_12 |
Procedura |
Gestione del lavoratore che inizi ad accusare sintomi riconducibili al COVID-19 |
P_13 |
Procedura |
Diffusione delle informazioni inerenti alle misure COVID-19 ai lavoratori |
P_14 |
Procedura |
Scelta, consegna, verifica corretto utilizzo e smaltimento DPI COVID-19 |
P_15 |
Procedura |
Estratto Protocollo Aziendale |
P_16 |
Procedura |
Procedura di Gestione Rischio COVID-19 Figli in età scolare |
P_17 |
Procedura |
Procedura di Gestione Contatti stretti |
|
|
Istruzioni |
I_01 |
Istruzione |
Istruzioni operative per l’addetto al controllo della temperatura corporea |
I_02 |
Istruzione |
Istruzione operativa utilizzo mascherina |
I_03 |
Istruzione |
Istruzione operativa utilizzo guanti |
I_04 |
Istruzione |
Istruzione operativa utilizzo mascherine chirurgiche |
I_05 |
Istruzione |
Opuscolo informativo “CORRETTO LAVAGGIO DELLE MANI” Ministero Salute |
I_06 |
Istruzione |
Opuscolo Informativo Lavoratori |
I_07 |
Istruzione |
Istruzioni Preposto gestione COVID-19 |
I_08 |
Istruzione |
COVID_19_Istruzione lavoratori rientro in Italia |
I_09 |
Istruzione |
COVID_19_Istruzione Gestione contatto stretto lavoratori |
I_10 |
Istruzione |
COVID_19_Informativa contatto stretto lavoratori |
|
|
Segnaletica |
S_01 |
Segnaletica |
Raccomandazioni COVID-19 Ministero della Salute |
S_02 |
Segnaletica |
Numeri Verdi Regionali e Numeri di Pubblica Utilità |
S_03 |
Segnaletica |
Consigli Istituto Superiore Della Sanità Nuovo Coronavirus – Ambienti chiusi |
S_04 |
Segnaletica |
Affollamento area break |
S_05 |
Segnaletica |
Massimo affollamento |
S_06 |
Segnaletica |
Raccomandazioni COVID-19 MIT |
S_07 |
Segnaletica |
Corretta procedura lavaggio mani, S10_Opuscolo informativo “LAVAGGIO MANI” Ministero Salute |
S_08 |
Segnaletica |
Distanza di sicurezza |
S_09 |
Segnaletica |
Numeri di emergenza |
S_10 |
Segnaletica |
Opuscolo informativo “LAVAGGIO MANI” Ministero Salute |
S_11 |
Segnaletica |
Cartello riepilogo misure COVID-19 |
S_12 |
Segnaletica |
Obbligo usare mascherina |
S_13 |
Segnaletica |
Gel disinfettante |
S_14 |
Segnaletica |
Cartello accessi ita-ing |
S_15 |
Segnaletica |
Cartello attesa_ITA_ENG |
S_16 |
Segnaletica |
Cartello informativo COVID-19 |
S_17 |
Segnaletica |
Cartello ingresso mensa COVID-19 |
Questo volume affronta in modo completo ed esaustivo il mondo dei software per piccoli business.
L’approccio è originale: pratico, e insieme sistematico, con l’intento di facilitare la conoscenza e l’uso di questi strumenti.
Il testo si rivolge soprattutto - ma non solo - a start-up, PMI, consulenti; partendo da un’analisi delle problematiche connesse con l’innovazione in azienda, si propone di accompagnare i lettori in un percorso di trasformazione digitale attraverso la scoperta e la selezione ragionata dei moltissimi software a disposizione.
L’obiettivo finale è aiutare a soddisfare le necessità aziendali in tempi brevi e con gli strumenti giusti, semplici ed economici: di grande importanza a questo fine è l’inventario ragionato finale, che contiene più di 550 tool e ne indica le particolarità, le funzioni e i costi.
Bernardo Mannelli
si occupa di comunicazione digitale in Confindustria Firenze. Esperto di software online e di strumenti per il business, ha collaborato con Murate Idea Park, Digital Magics, Nana Bianca. Speaker, formatore e docente in gestione strategica degli strumenti digitali presso aziende, associazioni, incubatori e acceleratori d’impresa. È fondatore di toolperstartup.com, il blog in cui vengono selezionati, analizzati e raccolti i migliori tool digitali per piccoli business.
Capitolo 1 – Trasformazione digitale e tool
1.1 Prima di cominciare
1.2 Strumenti di digital transformation
1.3 I tool
1.4 L’agonia delle suite enterprise
1.5 Il ciclo di vita dei software
1.6 I modelli di prezzo
1.7 Il movimento no-code
Capitolo 2 – Scegliere lo strumento giusto
2.1 Molti tool, un solo stack: cos’è uno stack tecnologico e perché serve
2.2 Valutare la tecnologia presente
2.3 Salvate il soldato IT
2.4 Il framework per la gestione dello stack
2.5 Il problema del sottoutilizzo degli stack
Capitolo 3 – I tool in azienda
3.1 Dal centralismo alla collaborazione. Shadow IT
3.2 Il quadrante IT
3.3 Il quadrante IT collaborativo
3.4 I modelli di adozione della tecnologia nelle aziende
3.5 Convincere i dipendenti
3.6 Costruire un Digital Asset Management in casa
Capitolo 4 – Prospettive, analisi, esperienze
4.1 App revolution: l’uomo, i tool e il cambiamento. Come le app hanno rivoluzionato la cultura, la vita e il lavoro dell’essere umano
4.2 Organizzazione, produttività e tool
4.3 Tool dedicati all’influencer marketing
4.4 Telegram, da applicazione di messaggistica a ecosistema di comunicazione
4.5 Case History, lo stack tecnologico di un’agenzia di online marketing, l’esempio di Loop
Inventario ragionato dei tool
Advertising
Analytics
Audio
Chatbot
Content curation
Corsi online
CRM
Customer care
Dati
Design
Ecommerce
Email marketing
Engagement
Finanza
Form e survey
Gestionale
Growth hacking
Immagini
Influencer marketing
Instant Messaging
Landing page
Listening
Marketing automation
Naming/idea
Produttività
Project Management
Raccolte di tool
SEO
Siti web
Social media
Video
Webinar e video conferenze
Indice dei tool
L’autore
Le voci