Inserisci l'e-mail con la quale ti sei registrato su FISCOeTASSE.com
Entra con le tue credenziali BusinessCenter o SiteCenter. Password dimenticata?
Il Sistema di Gestione COVID-19 nasce dall’idea di fornire alle aziende un utile strumento – una sorta di cassetta degli attrezzi – che assicuri la corretta gestione del rischio legato alla diffusione del virus SARS-CoV-2 negli ambienti di lavoro.
Si tratta di un vero e proprio sistema di gestione per il rischio legato al contagio da COVID-19 – verificato da auditor esperti – applicabile da aziende di tutti i settori di attività.
È stato sviluppato seguendo la struttura ISO dell’ultima revisione delle norme, quali ad esempio la 9001, la 14001 e la 45001 alle quali può integrarsi, ma al contempo risulta autonomo e completo: può quindi essere adottato sia da aziende già certificate, sia da aziende che non hanno ancora sviluppato un sistema di gestione ISO.
Una delle maggiori spinte che hanno portato gli autori – consulenti aziendali in materia di sicurezza sul lavoro con esperienza nelle più svariate categorie merceologiche, dalla logistica alla ristorazione, passando per gli uffici amministrativi e i servizi di cura della persona – è rappresentata da quanto indicato sulla circolare n. 22 del 20 maggio 2020 dell’INAIL, nella quale viene stabilito che il contagio da SARS-CoV-2 sul luogo di lavoro è considerato come infortunio e, in quanto tale, soggetto a liquidazione.
Il documento chiarisce inoltre che «[…] la responsabilità del datore di lavoro è ipotizzabile solo in caso di violazione della legge o di obblighi derivanti dalle conoscenze sperimentali o tecniche, che nel caso dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 si possono rinvenire nei protocolli e nelle linee guida governativi e regionali di cui all’articolo 1, comma 14 del decreto-legge 16 maggio 2020, n.33 […]».
Il Sistema di Gestione COVID-19 può essere considerato come la naturale evoluzione del manuale La gestione del rischio COVID-19, redatto dagli stessi autori, che ha seguito di pari passo l’evolversi dell’epidemia e il conseguente aggiornamento normativo.
È stato studiato affinché le aziende possano dimostrare l’avvenuta applicazione di tutte le misure riportate nei protocolli e nelle linee guida governative, ed è facilmente adattabile alle normative regionali.
Per il datore di lavoro rappresenta uno scudo, in quanto fornisce tutte le evidenze necessarie a superare eventuali controlli da parte di enti preposti (quali ad esempio INAIL o Dipartimento di Igiene e Prevenzione delle Aziende Sanitaria competenti) o a eventuali audit di terze parti (come clienti o enti di certificazione).
Le soluzioni proposte nel Sistema di Gestione COVID-19 sono adattabili alla specificità di ogni tipologia di azienda, dalla più semplice alla più complessa, sia nel caso in cui un’impresa sia dotata di un Sistema di Gestione ISO, sia che non l’abbia ancora implementato.
Sono presenti dei preziosi allegati in formato word:
(COMPOSIZIONE del SISTEMA)
Codice |
Tipologia |
Titolo |
Manuale del Sistema di Gestione Covid-19 |
||
|
|
Moduli |
M_01 |
Modulo |
Allegato DVR COVID-19 |
M_02 |
Modulo |
Allegato 5 integrazione DVR – Piano Programmatico delle misure attuate e da attuare |
M_03 |
Modulo |
Allegato 6 integrazione DVR – Comitato Aziendale prevenzione contagio COVID-19 |
M_04 |
Modulo |
Allegato 6 integrazione DVR - Comitato Impresa Edile prevenzione contagio COVID-19 |
M_05 |
Modulo |
Allegato 7 integrazione DVR - Protocollo aziendale |
M_05c |
Modulo |
Allegato 7 integrazione DVR - Protocollo aziendale_Cantiere |
M_06 |
Modulo |
Registro pulizie e sanificazione_Ufficio |
M_07 |
Modulo |
Registro pulizie e sanificazione_Mezzi |
M_08 |
Modulo |
Registro sanificazione straordinaria_mezzi |
M_09 |
Modulo |
Scheda registrazione programma pulizia |
M_10 |
Modulo |
Verbale Comitato COVID 19 |
M_11 |
Modulo |
Autodichiarazione COVID 19_Lavoratori |
M_12 |
Modulo |
Autodichiarazione COVID 19 |
M_13 |
Modulo |
Nomina Preposto COVID-19 |
M_14 |
Modulo |
Normativa applicabile |
M_15 |
Modulo |
Elenco documenti SGS_Integrato COVID-19 |
M_16 |
Modulo |
Protocollo e procedure |
M_17 |
Modulo |
Elenco documenti SGCOVID-19 |
M_18 |
Modulo |
Gestione turni |
M_19 |
Modulo |
Check List Giornaliera_COVID-19 |
M_19bis |
Modulo |
Check List Settimanale_COVID-19 |
M_20 |
Modulo |
Politica Gestione Rischio COVID-19 |
M_21 |
Modulo |
Organigramma Gestione Rischio COVID-19 |
M_22 |
Modulo |
Piano AUDIT COVID-19 |
M_23 |
Modulo |
Rapporto di AUDIT COVID-19 |
M_24 |
Modulo |
Rapporto NC da AUDIT COVID-19 |
M_25 |
Modulo |
Considerazioni da AUDIT COVID-19 |
M_26 |
Modulo |
Nomina Coordinatore COVID-19 |
M_27 |
Modulo |
Analisi di contesto |
M_28 |
Modulo |
Obbiettivi Aziendali COVID-19 |
M_29 |
Modulo |
Misure specifiche COVID-19 POS |
M_30 |
Modulo |
Nomina Covid Manager COVID-19 |
|
|
Procedure |
P_01 |
Procedura |
Procedura Generale di Gestione Rischio COVID-19 - DL, Dirigenti e Preposti |
P_02 |
Procedura |
Procedura di verifica Gestione Rischio COVID-19 - DL, Dirigenti e Preposti |
P_03 |
Procedura |
Procedura di verifica Gestione Rischio COVID-19 - DL, Dirigenti e Preposti - Cantiere |
P_04 |
Procedura |
Procedura Gestione Rischio COVID-19 - Lavoratori |
P_05 |
Procedura |
Procedura Gestione Rischio COVID-19 - Lavoratori - Cantieri |
P_06 |
Procedura |
Allegato al DUVRI Procedura Gestione Rischio COVID-19 |
P_07 |
Procedura |
Procedura Gestione del rischio COVID-19_Attività di pulizie |
P_08 |
Procedura |
Allegato 3 integrazione DVR – Piano di Emergenza Rischio COVID-19 |
P_09 |
Procedura |
Procedura INAIL Gestione del rischio COVID-19 INFORMATIVA LAVORO AGILE – 25 febbraio 2020 |
P_10 |
Procedura |
Procedura lavoratori-Ingresso in azienda |
P_11 |
Procedura |
Gestione del lavoratore fragile e del rientro del lavoratore ospedalizzato per COVID-19 |
P_12 |
Procedura |
Gestione del lavoratore che inizi ad accusare sintomi riconducibili al COVID-19 |
P_13 |
Procedura |
Diffusione delle informazioni inerenti alle misure COVID-19 ai lavoratori |
P_14 |
Procedura |
Scelta, consegna, verifica corretto utilizzo e smaltimento DPI COVID-19 |
P_15 |
Procedura |
Estratto Protocollo Aziendale |
P_16 |
Procedura |
Procedura di Gestione Rischio COVID-19 Figli in età scolare |
P_17 |
Procedura |
Procedura di Gestione Contatti stretti |
|
|
Istruzioni |
I_01 |
Istruzione |
Istruzioni operative per l’addetto al controllo della temperatura corporea |
I_02 |
Istruzione |
Istruzione operativa utilizzo mascherina |
I_03 |
Istruzione |
Istruzione operativa utilizzo guanti |
I_04 |
Istruzione |
Istruzione operativa utilizzo mascherine chirurgiche |
I_05 |
Istruzione |
Opuscolo informativo “CORRETTO LAVAGGIO DELLE MANI” Ministero Salute |
I_06 |
Istruzione |
Opuscolo Informativo Lavoratori |
I_07 |
Istruzione |
Istruzioni Preposto gestione COVID-19 |
I_08 |
Istruzione |
COVID_19_Istruzione lavoratori rientro in Italia |
I_09 |
Istruzione |
COVID_19_Istruzione Gestione contatto stretto lavoratori |
I_10 |
Istruzione |
COVID_19_Informativa contatto stretto lavoratori |
|
|
Segnaletica |
S_01 |
Segnaletica |
Raccomandazioni COVID-19 Ministero della Salute |
S_02 |
Segnaletica |
Numeri Verdi Regionali e Numeri di Pubblica Utilità |
S_03 |
Segnaletica |
Consigli Istituto Superiore Della Sanità Nuovo Coronavirus – Ambienti chiusi |
S_04 |
Segnaletica |
Affollamento area break |
S_05 |
Segnaletica |
Massimo affollamento |
S_06 |
Segnaletica |
Raccomandazioni COVID-19 MIT |
S_07 |
Segnaletica |
Corretta procedura lavaggio mani, S10_Opuscolo informativo “LAVAGGIO MANI” Ministero Salute |
S_08 |
Segnaletica |
Distanza di sicurezza |
S_09 |
Segnaletica |
Numeri di emergenza |
S_10 |
Segnaletica |
Opuscolo informativo “LAVAGGIO MANI” Ministero Salute |
S_11 |
Segnaletica |
Cartello riepilogo misure COVID-19 |
S_12 |
Segnaletica |
Obbligo usare mascherina |
S_13 |
Segnaletica |
Gel disinfettante |
S_14 |
Segnaletica |
Cartello accessi ita-ing |
S_15 |
Segnaletica |
Cartello attesa_ITA_ENG |
S_16 |
Segnaletica |
Cartello informativo COVID-19 |
S_17 |
Segnaletica |
Cartello ingresso mensa COVID-19 |
Questo volume affronta in modo completo ed esaustivo il mondo dei software per piccoli business.
L’approccio è originale: pratico, e insieme sistematico, con l’intento di facilitare la conoscenza e l’uso di questi strumenti.
Il testo si rivolge soprattutto - ma non solo - a start-up, PMI, consulenti; partendo da un’analisi delle problematiche connesse con l’innovazione in azienda, si propone di accompagnare i lettori in un percorso di trasformazione digitale attraverso la scoperta e la selezione ragionata dei moltissimi software a disposizione.
L’obiettivo finale è aiutare a soddisfare le necessità aziendali in tempi brevi e con gli strumenti giusti, semplici ed economici: di grande importanza a questo fine è l’inventario ragionato finale, che contiene più di 550 tool e ne indica le particolarità, le funzioni e i costi.
Bernardo Mannelli
si occupa di comunicazione digitale in Confindustria Firenze. Esperto di software online e di strumenti per il business, ha collaborato con Murate Idea Park, Digital Magics, Nana Bianca. Speaker, formatore e docente in gestione strategica degli strumenti digitali presso aziende, associazioni, incubatori e acceleratori d’impresa. È fondatore di toolperstartup.com, il blog in cui vengono selezionati, analizzati e raccolti i migliori tool digitali per piccoli business.
Capitolo 1 – Trasformazione digitale e tool
1.1 Prima di cominciare
1.2 Strumenti di digital transformation
1.3 I tool
1.4 L’agonia delle suite enterprise
1.5 Il ciclo di vita dei software
1.6 I modelli di prezzo
1.7 Il movimento no-code
Capitolo 2 – Scegliere lo strumento giusto
2.1 Molti tool, un solo stack: cos’è uno stack tecnologico e perché serve
2.2 Valutare la tecnologia presente
2.3 Salvate il soldato IT
2.4 Il framework per la gestione dello stack
2.5 Il problema del sottoutilizzo degli stack
Capitolo 3 – I tool in azienda
3.1 Dal centralismo alla collaborazione. Shadow IT
3.2 Il quadrante IT
3.3 Il quadrante IT collaborativo
3.4 I modelli di adozione della tecnologia nelle aziende
3.5 Convincere i dipendenti
3.6 Costruire un Digital Asset Management in casa
Capitolo 4 – Prospettive, analisi, esperienze
4.1 App revolution: l’uomo, i tool e il cambiamento. Come le app hanno rivoluzionato la cultura, la vita e il lavoro dell’essere umano
4.2 Organizzazione, produttività e tool
4.3 Tool dedicati all’influencer marketing
4.4 Telegram, da applicazione di messaggistica a ecosistema di comunicazione
4.5 Case History, lo stack tecnologico di un’agenzia di online marketing, l’esempio di Loop
Inventario ragionato dei tool
Advertising
Analytics
Audio
Chatbot
Content curation
Corsi online
CRM
Customer care
Dati
Design
Ecommerce
Email marketing
Engagement
Finanza
Form e survey
Gestionale
Growth hacking
Immagini
Influencer marketing
Instant Messaging
Landing page
Listening
Marketing automation
Naming/idea
Produttività
Project Management
Raccolte di tool
SEO
Siti web
Social media
Video
Webinar e video conferenze
Indice dei tool
L’autore
Le voci
Il Codice della Crisi di Impresa e dell’Insolvenza ha introdotto importanti novità in tema di adempimenti e responsabilità a carico degli Amministratori e dell’Organo di Controllo, cui è affidato, ora, il compito di monitorare non solo le condizioni di continuità aziendale ma anche la sostenibilità economica e finanziaria dell’impresa nel breve termine nonché di verificare l’adeguatezza degli assetti organizzativi dell’azienda, al fine dell’emersione tempestiva della crisi.
Sindaci e Revisori saranno chiamati a vigilare sull’operato degli amministratori e verificare lo stato di salute dell’azienda, con l’incarico di segnalare all’Organo Amministrativo i fondati indizi della crisi.
Compiti e responsabilità sempre maggiori per i professionisti incaricati delle attività di vigilanza e controllo, i quali, per poter svolgere adeguatamente il proprio incarico, dovranno sviluppare competenze di natura gestionale e finanziaria.
Il volume fornisce agli amministratori ed ai membri degli organi di controllo (Sindaci e Revisori) un prezioso vademecum per l’espletamento delle attività di verifica, completo di:
• facsimili di verbali dell’organo di Controllo per monitorare la rilevazione degli indici, nonché per predisporre le comunicazioni all’organo amministrativo e/o all’Organismo di Composizione della Crisi d’Impresa (OCRI).
• Check list che guida nell’individuazione delle principali informazioni da acquisire per la verifica dell’adeguatezza dell’assetto organizzativo e l’elaborazione veloce e sintetica degli indicatori di crisi.
Questa nuova edizione è aggiornata con il Documento C.N.D.C.E.C. Indici di allerta - vers. 10/2019 e con il Decreto Correttivo al Codice della Crisi (D.lgs. 26 ottobre 2020, n. 147).
Inoltre, il volume include anche “INDICI DI ALLERTA”, l’applicativo di calcolo e check list per amministratori, sindaci e revisori (D.Lgs. 12 gennaio 2019, n. 14).
Daniela Savi
Dottore Commercialista in Piacenza, revisore e membro di collegi sindacali in società quotate e non quotate. È docente sul tema de “la ristrutturazione del debito” e di “pianificazione gestionale” per le aziende. Svolge da anni attività di consulenza societaria e di pianificazione aziendale per imprese, nonché di advisor in operazioni di risanamento economico-finanziario e ristrutturazione di aziende in crisi. Autrice di articoli e relatrice in convegni in materia di crisi d’impresa, ha realizzato il software “Indici di Allerta” (edizioni Maggioli). Svolge attività di attestatrice, curatore fallimentare, commissario liquidatore e commissario giudiziale, nonché di consulente per il Tribunale.
Capitolo 1 Il nuovo Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza alla luce delle raccomandazioni e dei regolamenti comunitari
1.1. La rilevazione tempestiva della crisi
1.2. I soggetti coinvolti
1.3. I nuovi limiti dimensionali per la nomina dell’Organo di Controllo o del Revisore e l’adeguamento degli statuti
1.4. La decorrenza delle disposizioni
Capitolo 2 I doveri degli Organi Amministrativi e degli Organi di Controllo o revisione per la prevenzione della crisi
2.1. I doveri dell’imprenditore e degli Amministratori per la rilevazione tempestiva della crisi
2.2. I doveri dell’Organo di Controllo e del Revisore per la rilevazione tempestiva della crisi
Capitolo 3 La verifica dell’adeguatezza del sistema organizzativo e amministrativo-contabile
3.1. Assetti organizzativi e assetti amministrativo-contabili
3.2. L’adeguatezza dell’assetto organizzativo
3.3. L’adeguatezza dell’assetto amministrativo-contabile secondo le Norme di comportamento del Collegio Sindacale, anche alla luce della riforma sulla crisi d’impresa
3.4. Gli strumenti di programmazione e controllo adeguati al monitoraggio dei risultati aziendali e della prevedibile evoluzione
3.5. La valutazione dell’adeguatezza dei sistemi organizzativi, amministrativi e contabili per la rilevazione tempestiva della crisi da parte dell’Organo di Controllo
Capitolo 4 Gli strumenti di allerta e gli obblighi di segnalazione
4.1. I soggetti coinvolti: Organo Amministrativo, Collegio Sindacale, Revisore contabile, società di revisione
4.2. L’obbligo di segnalazione a carico dell’Organo di Controllo
4.3. L’obbligo di segnalazione a carico dei Creditori qualificati
4.4. L’efficacia delle disposizioni, l’ambito di applicazione e le esclusioni
4.5. L’obbligo di informativa a favore dell’Organo di Controllo posto a carico degli intermediari finanziari in caso di revoca o revisione degli affidamenti
Capitolo 5 Gli indici di allerta per l’Organo di Controllo ed il Revisore
5.1. Le attività di vigilanza dell’Organo di Controllo in merito all’equilibrio aziendale ed al prevedibile andamento delle attività
5.2. Relazione sulla gestione, rendiconto finanziario e indici di bilancio
5.3. Gli indici significativi ai sensi dell’art. 13 C.C.I.I.
5.4. Gli indicatori “tempestivi” ai sensi dell’art. 24 C.C.I.I.
5.5. Le prospettive di continuità aziendale per l’esercizio in corso
5.6. Gli altri segnali: i fondati indizi della crisi e le prospettive di continuità
5.7. Altre disposizioni
Capitolo 6 Indicatori della crisi per i Creditori pubblici qualificati
Capitolo 7 La periodicità dei controlli e la tempestiva rilevazione degli indizi della crisi
7.1. La periodicità dei controlli
7.2. La verifica periodica degli indicatori significativi e tempestivi
7.3. La verifica annuale dell’Organo di Controllo e del Revisore
Capitolo 8 Le segnalazioni dell’Organo di Controllo
8.1. La segnalazione tempestiva all’Organo Amministrativo dell’esistenza di fondati indizi della crisi
8.2. La segnalazione all’O.C.R.I.
Capitolo 9 Procedura di allerta e di composizione assistita della crisi
9.1. L’O.C.R.I. (Organismo di Composizione della Crisi d’Impresa)
9.2. La procedura di allerta
9.3. Il procedimento di composizione assistita della crisi
9.4. Misure protettive e cautelari a favore del debitore nel procedimento di composizione assistita della crisi d’impresa
9.5. L’istituzione dell’elenco nazionale dei soggetti sottoposti alle misure di allerta
Capitolo 10 Le responsabilità dell’Organo Amministrativo e dell’Organo di Controllo
10.1. Le responsabilità dell’imprenditore e degli Amministratori ai fini della rilevazione tempestiva della crisi
10.2. Le responsabilità dell’Organo di Controllo e del Revisore ai fini della rilevazione tempestiva della crisi
Capitolo 11 Gli indici di allerta del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili
Introduzione
11.1. Il documento del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti
11.2. Il sistema degli indici: la lettura combinata degli artt. 13 e 24 C.C.I.I.
11.3. Gli indicatori di squilibri economici, patrimoniali e finanziari (art. 13 C.C.I.I.)
11.3.1. L’approccio gerarchico e “a scalare”
11.3.2. Patrimonio netto negativo
11.3.3. Il tasso di copertura a servizio del debito (D.S.C.R.)
11.3.4. Gli indici settoriali individuati dal C.N.D.C.
11.3.5. Un caso esemplificativo
11.4. Le altre condizioni: la verifica dei ritardi reiterati dei pagamenti e delle prospettive di continuità
11.5. L’approccio gerarchico e combinato: una visione d’insieme
11.6. Gli indicatori “speciali” e “specifici” di cui all’art. 13 C.C.I.I. comma 3°
11.7. La periodicità del calcolo degli indici di crisi
11.8. La segnalazione di allerta secondo il C.N.D.C.E.C.
11.9. Il Documento “La Revisione Legale nelle “nano-imprese” – Riflessioni e strumenti operativi”
Conclusioni
Allegati
Formulari e modelli
1. Fac-simile verbale di verifica periodica dell’Organo di Controllo degli indici di equilibrio economico, patrimoniale, finanziario e della continuità d’impresa
2. Prospetto indicatori per le verifiche dell’Organo di Controllo da allegare al verbale periodico (annuale o trimestrale)
3. Fac-simile verbale di verifica dell’Organo di Controllo relativo all’adeguatezza dell’assetto organizzativo
4. Fac-simile verbale di verifica dell’Organo di Controllo sull’adeguatezza e sul funzionamento del sistema amministrativo-contabile
5. Fac-simile verbale di verifica dell’Organo di Controllo per la segnalazione di gravi indizi della crisi all’Organo Amministrativo
6. Fac-simile richiesta dell’Organo di Controllo agli istituti finanziari ai sensi dell’art. 14 C.C.I.I.
7. Fac-simile comunicazione dell’Organo di Controllo per la segnalazione di gravi indizi della crisi all’Organo Amministrativo
8. Fac-simile verbale di verifica dell’Organo di Controllo delle soluzioni individuate e delle azioni intraprese dall’Organo Amministrativo (con la presenza dell’Organo Amministrativo) – PARTE I
9. Fac-simile verbale di verifica dell’Organo di Controllo delle soluzioni individuate e delle azioni intraprese dall’Organo Amministrativo – PARTE II
10. Fac-simile verbale di verifica dell’Organo di Controllo dell’adozione delle soluzioni individuate e delle azioni intraprese dall’Organo Amministrativo – PARTE III
11. Fac-simile verbale di verifica dell’Organo di Controllo delle soluzioni individuate e delle azioni intraprese dall’Organo Amministrativo (in caso di assenza o mancata risposta dell’Organo Amministrativo)
12. Fac-simile comunicazione dell’Organo di Controllo per la segnalazione di gravi indizi della crisi all’O.C.R.I.
13. Fac-simile paragrafo da inserire in Nota Integrativa per gli indicatori specifici
14. Fac-simile di attestazione del professionista indipendente degli indicatori specifici
15. Fac-simile di attestazione del Collegio Sindacale, del Sindaco Unico o del Revisore ai fini dell’archiviazione del procedimento di allerta presso l’O.C.R.I. in caso di esistenza di crediti verso lo Stato
16. Fac-simile di attestazione del professionista indipendente (in caso di assenza di Organo di Controllo) ai fini dell’archiviazione del procedimento di allerta presso l’O.C.R.I. in caso di esistenza di crediti verso lo Stato
Check list
1. Vigilanza sull’adeguatezza e sul funzionamento dell’assetto organizzativo (Norma n. 3.5.)
2. Vigilanza sull’adeguatezza e sul funzionamento del sistema amministrativo-contabile (Norma n. 3.7.)
3. Vigilanza sull’adeguatezza e sul funzionamento del sistema amministrativo-contabile ai fini della rilevazione tempestiva della crisi (art. 2086 c.c. e art. 14 C.C.I.I.) – Controllo annuale
4. Vigilanza sull’adeguatezza e sul funzionamento del sistema amministrativo-contabile ai fini della rilevazione tempestiva della crisi (art. 2086 c.c. e art. 14 C.C.I.I.) – Controllo periodico
5. Prospetto indicatori di allerta e indizi della crisi (art. 13 C.C.I.I.)
6. Informazioni per la verifica degli indici di allerta
Glossario e tabelle di sintesi
1. Tabella di sintesi degli indicatori di crisi (artt. 13, 15 e 24 C.C.I.I.)
2. Tabella per la determinazione dei flussi di cassa – fabbisogno finanziario (sintetico)
- Indici settoriali - C.N.D.C.
Normativa
1. Decreto legislativo 12 gennaio 2019, n. 14 – Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza in attuazione della legge 19 ottobre 2017, n. 155 (aggiornato al Decreto Correttivo) (estratto)
2. Decreto legislativo 26 ottobre 2020, n. 147 – Disposizioni integrative e correttive a norma dell’articolo 1, comma 1, della legge 8 marzo 2019, n. 20, al decreto legislativo 12 gennaio 2019, n. 14, recante codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza in attuazione della legge 19 ottobre 2017, n. 155 (estratto)
3. Decreto legge 8 aprile 2020, n. 23, conv. con mod. dalla legge di conversione 5 giugno 2020, n. 40 – Misure urgenti in materia di accesso al credito e di adempimenti fiscali per le imprese, di poteri speciali nei settori strategici, nonché interventi in materia di salute e lavoro, di proroga di termini amministrativi e processuali (c.d. Decreto Liquidità) (estratto)
4. Decreto legge 19 maggio 2020, n. 34, conv. con mod. in legge 17 luglio 2020, n. 77 – Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all’economia, nonché di politiche sociali connesse all’emergenza epidemiologica da Covid-19 (c.d. Decreto Rilancio) (estratto)
Documentazione CNDCEC
1. Norme di comportamento del Collegio Sindacale di società non quotate – 18 dicembre 2020 – Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili (estratto)
2. Guida operativa Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti – Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Roma – maggio 2015
3. Gli indici dell’allerta – Documento Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili – 20 ottobre 2019
Bibliografia
Applicativo di calcolo e check list per Amministratori, Sindaci e Revisori (d.lgs. 12 gennaio 2019, n. 14) – Manuale d’uso
Questo libro è uno strumento pratico, un manuale che racchiude l’esperienza professionale dell’autrice nel campo della strategia digitale.
Nasce dal desiderio di condividere le proprie conoscenze per poter aiutare professionisti e aziende nel loro progetto di comunicazione su Facebook e Instagram.
Il volume parte dagli elementi di base, facendo luce gradualmente sugli strumenti che permettono di utilizzare Facebook in modo strategico.
Sono illustrate e approfondite le tecniche per la creazione di contenuti, per l’impostazione di campagne pubblicitarie e per la misurazione dei risultati.
Esiste una regola magica per il successo su Facebook?
Il libro risponderà a questa e a molte altre domande, fornendo suggerimenti e riflessioni per poter gestire al meglio la comunicazione aziendale.
Roberta Pinna
Social Media Strategist e ADV Expert. Co-Founder di Iperhub, Turismo Sostenibile e di Prossimità (Yallers Italia, Borghi Italiani). Consulente freelance, crea e gestisce strategie digitali, focalizzandosi principalmente sull’utilizzo degli strumenti di business offerti da Facebook e Instagram. Collabora con diverse agenzie sul territorio nazionale, organizza e gestisce la comunicazione di diversi eventi del settore digitale. È docente in corsi di formazione professionale e speaker ad eventi di settore.
Capitolo 1 Facebook per aziende e professionisti
1.1 Numeri e storia. L’evoluzione della piattaforma
1.2 I predecessori di Facebook
1.3 Benvenuto Facebook
1.4 Facebook in Italia
1.5 Come è cambiato l’uso della piattaforma
1.5.1 La fase embrionale
1.5.2 La fase evolutiva
1.5.3 La fase esplosiva
1.5.4 La fase del lockdown
1.6 Facebook è una grande risorsa di business: tutto quello che devi sapere
1.7 Perché essere presenti su Facebook
1.8 Chi vede cosa? Come funziona l’algoritmo di Facebook
1.8.1 Facebook non è gratis
1.8.2 Facebook è uno degli strumenti di vendita, ma da solo non funziona
1.8.3 Non basta pubblicare post, ma bisogna monitorare
1.9 Facebook nella costellazione dei social media
Che cosa hai imparato in questo capitolo?
Facebook Shops
Capitolo 2 Facebook strategy
2.1 Lo stato della strategia digitale in Italia
2.2 Verso una definizione di strategia digitale
2.3 I vantaggi di una strategia digitale
2.4 Come individuare gli obiettivi
2.5 La Social Metrics Map
2.6 Gli step per la creazione di una strategia: ascolto, analisi, definizione e misurazione dei risultati
2.7 Tipologie di analisi preliminari alla strategia di marketing digitale
2.7.1 Analisi di marca e brand equity
2.7.2 Analisi dei benchmark
2.7.3 Analisi SWOT
2.8 L’importanza del web listening
2.9 Analisi del target
2.9.1 Definizione del primo pubblico di riferimento (prime prospect)
2.10 Alcune tipologie di strategia
2.10.1 Promuovere un e-commerce
2.10.2 Promuovere un brand con più punti vendita
2.10.3 Fidelizzare, fare up-selling e creare una community
2.10.4 Pagine globali
Che cosa hai imparato in questo capitolo?
Capitolo 3 Content marketing per Facebook
3.1 A cosa serve il content marketing su Facebook
3.2 Tipologie di post e strumenti di pubblicazione
3.3 Verso una definizione strategica di piano editoriale
3.3.1 Il calendario editoriale
3.3.2 Racconta una storia: semplificare per amplificare
3.3.3 La Youtility
3.4 Perché differenziare i contenuti in base alla piattaforma
3.5 Il copy per i post Facebook
3.6 I chat bot
3.7 Real time marketing
Che cosa hai imparato in questo capitolo?
Creative hack: che cosa sono e come utilizzarli in modo efficace
Capitolo 4 Le piattaforme di business
4.1 Il Business Manager
4.1.1 I vantaggi di Business Manager
4.1.2 A chi si rivolge il Business Manager
4.1.3 Come impostare il Business Manager
4.2 Creator Studio
4.2.1 Libreria dei contenuti
4.2.2 Come creare un post
4.2.3 Dati statistici
4.2.4 Che cosa è il video Cross-Posting
4.2.5 Creator Studio per Instagram
4.3 Business Suite
4.3.1 Business Suite da mobile
4.4 La dashboard per professionisti
Che cosa hai imparato in questo capitolo?
Capitolo 5 Advertising Strategy
5.1 Facebook Ads: definizione e numeri
5.2 I vantaggi di Facebook Ads
5.3 I 3 livelli delle campagne Facebook
5.3.1 Campagna
5.3.2 Gruppi di inserzioni
5.3.3 Inserzioni
5.4 Business Manager, un breve ripass
5.5 Gli obiettivi della campagna Facebook Ads
5.5.1 Notorietà
5.5.2 Considerazione
5.5.3 Conversione
5.6 Promozione di un singolo post (boost su contenuto in evidenza)
5.7 Strategia di offerta
Che cosa hai imparato in questo capitolo?
Influencer Marketing Strategy
Capitolo 6 I risultati che contano
6.1 La misurazione dei risultati
6.2 Obiettivi e metriche correlate
6.2.1 Awareness
6.2.2 Engagement
6.2.3 Conversion
6.2.4 Adoption e Advocacy
6.3 Come creare un social media report
6.3.1 Definizione degli obiettivi
6.3.2 Definizione del destinatario
6.3.3 Caratteristiche di un report
6.3.4 Scelta del periodo di tempo
6.3.5 Scelta delle metriche da includere
Che cosa hai imparato in questo capitolo?
Contest su Facebook e Instagram: tutto ciò che c’è da sapere
Appendice L’impatto del Covid-19 sui social
La risposta di Facebook for Business alla pandemia
Case study: #AstaBeneficaBerritta
Come non farsi trovare impreparati in caso di crisi
Conclusioni
Facebook: prospettive e sfide future
Nuova piattaforma social privat
Un supporto per le piccole imprese
Ancora più vicini grazie alla Realtà Aumentata
Aggiornamento continuo
L’autrice
Le voci
eBook in pdf di 101 pagine sugli aspetti economici e giuridici delle reti di impresa per superare la crisi:
Questo testo partendo dall’analisi de l contesto economico attuale che in seguito alla diffusione della pandemia da coronavirus ha creato una profond a crisi economica cercherà di dimostrare che le imprese piccole sono in genere le più esposte alle situazioni di contrazione dell’economia e che le ridotte dimensioni spesso le rend ono più vulnerabili delle grandi. La rete di imprese può essere una valida risposta a questi problemi.
Il testo nella prima parte cercherà di mettere in rilievo:
La seconda parte affronta le reti di impresa da un punto di vista giuridico e contrattualistico, soffermandosi in particolare sui se guenti aspetti:
Il ragionamento che si intende sviluppare nel documento è quello che in un contesto come quello di ipercompetizione che caratterizza l’attuale fase economica non è possibile stare sul mercato da soli e questo vale anche per le grandi aziende che hanno bisogno di collaborare con i propri fornitori e vale ancor di più per le PMI che spesso soffrono di scarsa competitività.
Le reti di impresa sono un giusto compromesso tra flessibilità decisionale e organizzativa e interazione esterna per poter fare investimenti, crescere e avere migliori performance.
Per finalità diverse gli autori hanno citato e commentato analisi fatte da istituti e centri di ricerca; questo potrebbe sembrare una ripetizione ma in realtà ciò è funzionale e indispensabile ad approfondire le tesi da ciascuno sviluppate.
Introduzione
1. Come operano le crisi economiche sul tessuto macroeconomico e microeconomico
1.1 L’andamento delle imprese durante la seconda ondata
1.2 Il punto essenziale riguarda l’incertezza
1.3 Gli interventi del legislatore durante la pandemia per attenuare la crisi
2. La gestione delle imprese dopo il Covid 19
2.1 Cosa cambierà oltre al lavoro e all’organizzazione
3. La dimensione aziendale che giustifica le aggregazioni e le reti di impresa
3.1 Perché conviene fare rete il caso dell’innovazione e la ricerca
4. Evidenza empirica sui contratti di rete
4.1 Le limitate dimensioni aziendali rallentano la trasformazione digitale del business
4.2 Le reti di impresa i benefici economici
4.3 Ulteriori evidenze empiriche sulle performance per le imprese in rete
5. Breve storia della rete
5.1 L’Europa; small business act, entrepreneurship and Sme’s
5.2 Il succedersi delle leggi sul contratto di rete di impresa
5.3 Causa, oggetto e scopo della rete
5.4 Il contratto di rete. Elementi obbligatori ed elementi facoltativi
5.5 La rappresentanza della rete; responsabilità limitata?
5.6 La rete soggetto
5.7 La fiscalità della rete
6. La rete oggi e le sue possibili declinazioni
6.1 Diamo i numeri; PMI in Eu ed in Italia, numerosità e caratteristiche
6.2 Le reti; numerosità e caratteristiche
6.3 Quali ambiti per le reti
6.3.1 Partecipazione delle reti agli appalti pubblici
6.3.2 Il contratto di rete per le imprese agricole
6.3.3 I contratti di sviluppo
6.4 Incentivi fiscali alle reti
7. I punti di forza della rete
7.1 Il contratto di rete per il lavoro: gestione dei lavoratori, distacco e codatorialità
7.1.1 premesse
7.1.2. La normativa
7.1.3. Il distacco
7.1.4 La codatorialità
7.1.5 Assunzione congiunta
7.1.6 In conclusione
7.2 Il contratto di rete e la Sostenibilità; Le reti per il welfare e per l’ambiente
7.2.1 La sostenibilità ed i goals Onu 2030
7.2.2 Le reti di impresa per la sostenibilità ambientale
7.2.3. Le reti per il welfare
7.3 Le reti per la internazionalizzazione. La internazionalizzazione per la rete: il GEIE
8. La rete come risposta alla crisi economica
8.1 La rete con causale di solidarietà
8.2 I professionisti nella rete
8.2.1 La rete di professionisti e le limitazioni normative
8.3 Reti e blockchain
8.4 Collaborazione e fiducia per lo sviluppo delle reti
Bibliografia
Sitografia Normativa
Appendice normativa
Decreto legge 10 febbraio 2009, n. 5
“Organization Theory and Design” di Richard Daft si conferma un vero classico del management: insostituibile strumento per l’insegnamento della teoria organizzativa, prezioso punto di riferimento per la gestione d’azienda.
Edizione dopo edizione, il testo ha saputo rinnovarsi, incorporando e accompagnando gli sviluppi nella teoria e nella prassi di management, e al tempo stesso ha conservato le caratteristiche che ne hanno decretato il duraturo successo: la capacità di offrire un quadro equilibrato e attuale del pensiero organizzativo, l’integrazione tra schemi di riferimento teorico e risultati di ricerca, la puntuale osservazione di concreti modelli di organizzazione aziendale e di esempi di processo decisionale.
In questa nuova edizione il testo è stato profondamente innovato sul piano dei contenuti, con particolare attenzione ai temi della trasformazione digitale, dell’etica e della sostenibilità; e stato inoltre interamente rivisto nei casi e negli esempi citati.
L’edizione italiana è arricchita con una serie di casi aziendali originali tratti dal contesto italiano ed europeo.
Richard L. Daft
è Brownlee O. Currey jr. Professor of Management e Principal Senior Lecturer alla Owen Graduate School of Management della Vanderbilt University.
Presentazione della settima edizione italiana
Prefazione
Autore
Parte I Organizzazione e management
Capitolo 1 Organizzazioni e progettazione organizzativa
La teoria organizzativa in azione
Temi
Obiettivi del capitolo
Sfide attuali
Che cos’è un’organizzazione?
Definizioni
Dalle multinazionali alle organizzazioni non profit
L’importanza delle organizzazioni
Le dimensioni della progettazione organizzativa
Dimensioni strutturali
Fattori contingenti
Risultati di performance ed efficacia
L’evoluzione della progettazione organizzativa
Prospettive storiche
Contingenze cruciali
Modelli organici e modelli meccanici a confronto
L’emergere della tendenza al modello “senza capi”
Schema del libro
Livelli di analisi
Piano del libro
Piano di ciascun capitolo
Uno sguardo sull'Europa – Dallara: l’eccellenza made in Italy gareggia sulle auto da corsa
Glossario
Domande per la discussione
Quaderno di lavoro
Misurazione delle dimensioni organizzative
Parte II Obiettivi strategici e architetture organizzative
Capitolo 2 Strategia, progettazione organizzativa ed efficacia
Obiettivi del capitolo
Il ruolo della direzione strategica nella progettazione organizzativa
Il fine organizzativo
Progetto strategico
Obiettivi operativi
Obiettivi conflittuali
L’importanza degli obiettivi
Due quadri di riferimento per la selezione della strategia e della struttura
Le strategie competitive di Porter
La tipologia strategica di Miles e Snow
Come le strategie influiscono sulla struttura organizzativa
Altri fattori contingenti che influenzano la struttura organizzativa
La rilevazione dell’efficacia organizzativa
Definizione dell’efficacia organizzativa
Chi sceglie?
Approccio degli obiettivi
Approccio basato sulle risorse
Approccio dei processi interni
Approccio dei costituenti strategici
Un modello di efficacia integrato
Uno sguardo sull'Europa – Virgin Active e il settore del fitness nel Regno Unito
Glossario
Domande per la discussione
Quaderno di lavoro
Identificazione delle preferenze in termini di obiettivi
Capitolo 3 Elementi fondamentali della struttura organizzativa
Obiettivi del capitolo
Struttura organizzativa
Approccio alla struttura basato sulla condivisione delle informazioni
Centralizzazione e decentralizzazione
Condivisione verticale delle informazioni
Condivisione delle informazioni e collaborazione orizzontale
Coordinamento relazionale
Alternative di progettazione organizzativa
Attività di lavoro necessarie
Relazioni di reporting
Opzioni per il raggruppamento delle attività
Strutture funzionali, divisionali e per area geografica
Struttura funzionale
Struttura funzionale con collegamenti orizzontali
Struttura divisionale
Struttura per area geografica
Struttura a matrice
Condizioni per la matrice
Punti di forza e di debolezza
Strutture a rete e outsourcing
Come funziona la struttura
Punti di forza e di debolezza
Strutture olocratiche basate sui team
Caratteristiche
Punti di forza e di debolezza
Applicazioni della progettazione organizzativa
Mescolare e combinare
Allineamento strutturale
Uno sguardo sull'Europa – La struttura organizzativa di Ferrero tra globalizzazione ed internazionalizzazione
Sintomi di inadeguatezza strutturale
Glossario
Domande per la discussione
Quaderno di lavoro
Voi e la struttura organizzativa
Parte III Elementi di progettazione dei sistemi aperti
Capitolo 4 L’ambiente esterno
Obiettivi del capitolo
L’ambiente dell’organizzazione
L’ambiente di riferimento
L’ambiente generale
L’ambiente internazionale
L’ambiente che cambia
Complessità
Dinamismo
Un modello di valutazione
Adattarsi a complessità e dinamismo
Aggiungere posizioni e unità organizzative
Costruire relazioni
Differenziazione e integrazione
Processi di management organici e meccanici
Pianificazione, previsione e rapidità di risposta
Un modello per adattarsi a complessità e dinamismo
Dipendenza dalle risorse finanziarie
Influenzare le risorse finanziarie
Stabilire relazioni formali
Influenzare i settori chiave
Modello di integrazione organizzazione-ambiente
Uno sguardo sull'Europa – Dalla Germania la rivoluzione dell’e-commerce con Zalando
Glossario
Domande per la discussione
Quaderno di lavoro
Organizzazioni da cui dipendete
Capitolo 5 Relazioni interorganizzative
Obiettivi del capitolo
Ecosistemi organizzativi
La competizione è morta?
L’evoluzione del ruolo del management
Modello interorganizzativo
Dipendenza dalle risorse
Tipologie di relazioni di dipendenza dalle risorse
Implicazioni di potere
Network collaborativi
Perché collaborare?
Da avversari a partner
Ecologia delle popolazioni
Che cosa ostacola l’adattamento?
Modello organizzativo e nicchia di mercato
Il processo di cambiamento ecologico
Strategie di sopravvivenza
Istituzionalismo
L’approccio istituzionale e la progettazione organizzativa
Somiglianza istituzionale
Uno sguardo sull'Europa – La spagnola Zara e il just in time applicato al settore del fashion
Glossario
Domande per la discussione
Quaderno di lavoro
La Shamatosi
Capitolo 6 Progettazione organizzativa per l’ambiente internazionale
Obiettivi del capitolo
L’ingresso nell’arena globale
Le motivazioni di un’espansione globale
La gestione degli stadi di sviluppo internazionale
L’espansione globale attraverso alleanze internazionali e acquisizioni
Le sfide della progettazione globale
Maggiore complessità e differenziazione
Maggiore esigenza di coordinamento
Trasferimento della conoscenza e innovazione rovesciata
Progettare la struttura per adattarsi alla strategia globale
Strategie per sviluppare le opportunità globali o locali
Divisione internazionale
Struttura globale divisionale per prodotto
Struttura globale divisionale geografica
Struttura globale a matrice
Ulteriori meccanismi di coordinamento globale
Team globali
Pianificazione centrale
Espansione dei ruoli di coordinamento
I vantaggi del coordinamento
Modello transnazionale
Uno sguardo sull'Europa – In tutto il mondo la bellezza parla francese con Sephora
Glossario
Domande per la discussione
Quaderno di lavoro
Prodotto negli Stati Uniti?
Capitolo 7 Progettazione organizzativa per l’impatto sociale: organizzazioni a duplice scopo, sostenibilità aziendale ed etica
Obiettivi del capitolo
Progettare l’organizzazione a duplice scopo
Far fronte alla sfida
Progettazione organizzativa per raggiungere il duplice obiettivo del benessere sociale e del risultato commerciale
Responsabilità sociale d’impresa
Il movimento ambientalista
La tripla linea di fondo
Il capitalismo consapevole
Servire gli stakeholder dell’organizzazione
Servire la base della piramide
Le conseguenze del fare del bene
Progettare una struttura per l’attuazione di un programma di sostenibilità
Utilizzare un’unità distinta o includere tutti?
Coinvolgere gli stakeholder esterni
Uno sguardo sull'Europa – L’economia circolare in Unicoop Firenze: la revisione dei processi di lavoro per potenziare la sostenibilità dei punti vendita
Definire obiettivi, misure e ricompense
Progettazione organizzativa a sostegno dei valori etici
Le fonti dei principi etici individuali
Etica organizzativa
Struttura e sistemi formali
L’etica aziendale in un ambiente globale
Glossario
Domande per la discussione
Quaderno di lavoro
Qual è il vostro livello di maturità etica?
Parte IV Elementi di progettazione interna
Capitolo 8 Progettazione organizzativa per le tecnologie manifatturiere e per i servizi
Obiettivi del capitolo
Tecnologia “core” manifatturiera
Aziende manifatturiere
Strategia, tecnologia e prestazioni
La fabbrica intelligente
La personalizzazione di massa
Performance e implicazioni strutturali
Sopravvivere a tecnologie estremamente complesse
Complessità tecnologica estrema
Le organizzazioni ad alta affidabilità
Tecnologia “core” per i servizi
Aziende di servizi
Progettare le organizzazioni di servizi
Tecnologia ausiliaria a livello di unità
Varietà
Analizzabilità
Il modello di riferimento
Varietà
Analizzabilità
Progettazione delle unità organizzative
Interdipendenza del flusso di lavoro tra le unità
Tipi di interdipendenza
Priorità
Implicazioni strutturali
Uno sguardo sull'Europa – Gucci ArtLab: innovazione tecnologica e artigianalità per il successo competitivo
Glossario
Domande per la discussione
Quaderno di lavoro
La tecnologia nel flusso di lavoro delle piccole
Capitolo 9 Progettazione organizzativa per le organizzazioni digitali e analisi dei big data
Obiettivi del capitolo
L’esplosione dell’informazione digitale
Condotti e piattaforme: una nuova forma organizzativa
Due tipologie
Assunti fondamentali
Suggerimenti per la progettazione delle organizzazioni piattaforma
L’analisi dei big data
Requisiti dei big data
Big data e struttura organizzativa
L’intelligenza artificiale
Le decisioni prese dall’intelligenza artificiale sono oggettive?
Un coach che ti dà delle “spinte gentili” per migliorare le tue decisioni?
Il controllo algoritmico può diventare il vostro nuovo capo
Implicazioni dell’intelligenza artificiale per la progettazione organizzativa
Altre applicazioni digitali nelle organizzazioni
L’analisi delle reti sociali
Knowledge management
L’impatto digitale sulla progettazione organizzativa
Uno sguardo sull'Europa – Cromology voices: LinkedIn come leva per ‘dare voce’ ai collaboratori e sostenere l’engagement
Glossario
Domande per la discussione
Quaderno di lavoro
Produzione e big data: organizzare il progetto
Capitolo 10 Dimensioni organizzative, ciclo di vita e declino
Obiettivi del capitolo
Dimensioni organizzative: grande è meglio?
Spinte alla crescita
Il dilemma delle grandi dimensioni
Ciclo di vita organizzativo
Stadi dello sviluppo del ciclo di vita
Caratteristiche organizzative e ciclo di vita
Dimensioni organizzative, burocrazia e controllo
Che cos’è la burocrazia?
Dimensione e controllo strutturale
La burocrazia in un mondo che cambia
Organizzazioni temporanee
Altri approcci per ridurre la burocrazia
Burocrazia e altre forme di controllo organizzativo
Controllo burocratico
Controllo di mercato
Controllo di clan
Declino organizzativo
Definizione e cause
Un modello degli stadi del declino organizzativo
Uno sguardo sull'Europa – Tra declino e turnaround: la crisi del colosso finlandese della telefonia Nokia
La redazione del bilancio 2020 risente in maniera sostanziale dei numerosi provvedimenti di natura economica emanati a seguito dell’emergenza pandemica.
Questo volume vuole essere uno strumento di raccolta e di analisi di tutte le peculiarità di cui il professionista e il responsabile amministrativo dell’impresa deve tenere conto per la contabilità e la chiusura del bilancio 2020.
In questo lavoro sono presi in esame gli interventi normativi e le interpretazioni che di essi hanno fornito l’Organismo italiano di contabilità (OIC), il Consiglio nazionale e la Fondazione dell’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili e dell’Assonime.
Per ciascun provvedimento viene proposta una breve sintesi delle norme che, ad avviso degli autori, sono più significative, dato che incidono direttamente o indirettamente sugli elementi del bilancio.
L’analisi delle novità introdotte dal legislatore ha dimostrato che ci troviamo di fronte ad un fenomeno assolutamente sconosciuto nella storia della disciplina italiana riguardante la redazione del bilancio: vengono introdotte delle deroghe alle norme che sono alla base del significato stesso di “bilancio”.
Si tratta di modifiche temporanee, legate, però, ad un evento (la pandemia) la cui durata non è prevedibile.
Il volume fornisce dei suggerimenti di tipo operativo, senza trascurare alcuni spunti di riflessione relativi alla corretta applicazione delle regole dettate dalla dottrina economico-aziendale italiana.
Il testo è aggiornato con le ultime modifiche alla normativa civilistica vigente in tema di bilanci e le interpretazioni di prassi.
Gianfranco Capodaglio
già Professore ordinario di Economia aziendale presso l’Università di Bologna, Dottore commercialista e Revisore legale. Autore di numerose pubblicazioni scientifiche e professionali e relatore in convegni e seminari in Italia e all’estero.
Vanina Stoilova Dangarska
PhD in Contabilità e analisi presso la University of National and World Economy di Sofia (Bulgaria). Collaboratore esterno presso l’Università di Bologna. Dottore commercialista e Revisore legale. Autore di numerose pubblicazioni scientifiche e professionali e relatore in convegni e seminari in Italia e all’estero.
Lauretta Semprini
PhD in Programmazione e controllo presso l’Università di Macerata. Docente di ruolo in Economia aziendale presso l’ITES R. Valturio di Rimini. Collaboratore esterno presso l’Università di Bologna. Autore di numerose pubblicazioni scientifiche e professionali e relatore in convegni e seminari in Italia e all’estero.
INTRODUZIONE
1 SINTESI DELLE NORME ADOTTATE NEL 2020 PER FAR FRONTE ALLA CRISI PANDEMICA
1 Lo sviluppo dell’emergenza sanitaria in Italia ed i provvedimenti restrittivi adottati dal Governo
La prima ondata
La seconda ondata
I rapporti con l’estero
2 Gli interventi del Governo a sostegno delle imprese per mitigare gli effetti economici della crisi sanitaria
Il Decreto “Cura Italia”
Il Decreto “Liquidità”
Il Decreto “Rilancio”
Il Decreto “Agosto”
Il Decreto “Ristori”
Il Decreto “Ristori bis”
Il Decreto “Ristori ter”
Il Decreto “Ristori quater”
La legge 18 dicembre 2020, n. 176 di conversione dei decreti “Ristori”
Il Decreto “Natale”
La Legge di bilancio 2021
3 Il disegno complessivo del legislatore italiano ed i suoi effetti sulla normativa riguardante il bilancio
4 Disposizioni normative che incidono direttamente o indirettamente sulla redazione del bilancio
4.1 Decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18 (c.d. “Cura Italia”) e Legge di conversione 24 aprile 2020, n. 27
Articolo 55 (D.L. “Cura Italia”) – Misure di sostegno finanziario alle imprese
Articolo 56 (D.L. “Cura Italia”) – Misure di sostegno finanziario alle micro, piccole e medie imprese colpite dall’epidemia di Covid-19
Articolo 64 (D.L. “Cura Italia”) – Credito d’imposta per le spese di sanificazione degli ambienti di lavoro
Articolo 65 (D.L. “Cura Italia”) – Credito di imposta per botteghe e negozi
Articolo 106 (D.L. “Cura Italia”) – Norme in materia di svolgimento delle assemblee di società ed enti
4.2 Decreto-legge 8 aprile 2020, n. 23 (c.d. “Liquidità”) e Legge di conversione 5 giugno 2020, n. 40
Articolo 6 (D.L. Liquidità) - Disposizioni temporanee in materia di riduzione del capitale
Articolo 7 (D.L. Liquidità) - Disposizioni temporanee sui principi di redazione del bilancio
Articolo 8 (D.L. Liquidità) - Disposizioni temporanee in materia di finanziamenti alle società
Articolo 12-ter (D.L. “Liquidità”) – Disposizioni in materia di beni di impresa
Articolo 30 (D.L. “Liquidità”) – Credito d’imposta per l’acquisto di dispositivi di protezione nei luoghi di lavoro
4.3 Decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34 (c.d. “Rilancio”) e Legge di conversione 17 luglio 2020, n. 77
Articolo 24 (D.L. “Rilancio”) – Disposizioni in materia di versamento dell’IRAP
Articolo 25 (D.L. “Rilancio”) – Contributo a fondo perduto
Articolo 26 (D.L. Rilancio) – Rafforzamento patrimoniale delle imprese di medie dimensioni
Articolo 28 (D.L. “Rilancio”) – Credito d’imposta per i canoni di locazione degli immobili a uso non abitativo e affitto d’azienda
Articolo 38-quater (D.L. “Rilancio”) – Disposizioni transitorie in materia di principi di redazione del bilancio
Articolo 119 (D.L. “Rilancio”) – Incentivi per efficientamento energetico, sisma bonus, fotovoltaico e colonnine di ricarica di veicoli elettrici
Articolo 120 (D.L. “Rilancio”) – Credito d’imposta per l’adeguamento degli ambienti di lavoro
Articolo 121 (D.L. “Rilancio”) – Trasformazione delle detrazioni fiscali in sconto sul corrispettivo dovuto e in credito d’imposta cedibile
Articolo 122 (D.L. “Rilancio”) – Cessione dei crediti d’imposta riconosciuti da provvedimenti emanati per fronteggiare l’emergenza da Covid-19
Articolo 125 (D.L. “Rilancio”) – Credito d’imposta per la sanificazione e l’acquisto di dispositivi di protezione
Articolo 176 (D.L. “Rilancio”) – Tax credit vacanze
Articolo 229 (D.L. “Rilancio”) – Misure per incentivare la mobilità sostenibile
4.4 Decreto-legge 14 agosto 2020, n. 104 (c.d. “Agosto”) e Legge di conversione 13 ottobre 2020, n. 126
Articolo 60 (c.d. decreto “Agosto”) – Sospensione degli ammortamenti per il 2020
Articolo 77 (D.L. “Agosto”) - Misure urgenti per il settore turistico
Articolo 110 (c.d. decreto “Agosto”) – Rivalutazione dei beni di impresa e partecipazioni
4.5 Decreto-legge 28 ottobre 2020, n. 137 (c.d. “Ristori”) e Legge di conversione 18 dicembre 2020, n. 176
Articolo 1 (D.L. “Ristori”) – Contributo a fondo perduto da destinare agli operatori IVA dei settori economici interessati dalle nuove misure restrittive
Articolo 1-bis (D.L. “Ristori”) – Contributo a fondo perduto da destinare agli operatori IVA dei settori economici interessati dalle nuove misure restrittive del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 3 novembre 2020
Articolo 8 (D.L. “Ristori”) - Credito d’imposta per i canoni di locazione degli immobili a uso non abitativo e affitto d’azienda
Articolo 8-bis (D.L. “Ristori”) - Credito d’imposta per i canoni di locazione degli immobili a uso non abitativo e affitto d’azienda per le imprese interessate dalle nuove misure restrittive di cui al DPCM del 3 novembre 2020
4.6 Legge 30 dicembre 2020, n. 178 del (Legge di bilancio 2021)
Articolo 1, comma 66 e ss (Legge di bilancio 2021) – Superbonus 110%
Articolo 1, comma 83 (Legge di bilancio 2021) – Riallineamento dell’avviamento e delle altre attività immateriali
Articolo 1, commi 248 e ss (Legge di bilancio 2021) – Moratoria PMI
Articolo 1, comma 263 (Legge di bilancio 2021) – Rafforzamento patrimoniale delle imprese di medie dimensioni
Articolo 1, comma 266 (Legge di bilancio 2021) – Disposizioni temporanee in materia di riduzione del capitale
Articolo 1, comma 602 (Legge di bilancio 2021) - Credito d’imposta per i canoni di locazione degli immobili a uso non abitativo e affitto d’azienda
5 Schemi riepilogativi delle norme a sostegno delle imprese
2 INTERVENTI NORMATIVI CHE INCIDONO DIRETTAMENTE SULLA REDAZIONE DEL BILANCIO
1 Disposizioni transitorie in materia di principi di redazione del bilancio (art. 2423-bis c.c.), con particolare riferimento alla continuità aziendale
1.1 Fatti successivi intervenuti dopo la chiusura dell’esercizio
1.2 La deroga al principio riguardante la continuità aziendale disposta dall’art. 7 del decreto-legge 8 aprile 2020, n. 23
1.3 Le modifiche della deroga al principio riguardante la continuità aziendale disposte dall’art. 38-quater del Decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34
Il documento interpretativo n. 8 dell’OIC
L’ambito soggettivo di applicazione delle disposizioni
Le informazioni da inserire in nota integrativa ed il controllo dell’esistenza dei presupposti per la continuazione dell’attività da parte del revisore legale
1.4 Possibili conseguenze sul principio di prudenza e sulla comparabilità
2 Disposizioni transitorie in materia di valutazioni di bilancio (art. 2426 c.c.)
2.1 Considerazioni generali sul principio di competenza economica
2.2 Documento OIC sui metodi di ammortamento
2.3 La rivalutazione dei beni d’impresa
2.4 La sospensione degli ammortamenti
Il rapporto fra processo di ammortamento e “valore durevolmente inferiore” degli immobilizzi materiali ed immateriali
I riflessi sulla valutazione delle rimanenze
3 Effetti sulla rappresentazione veritiera e corretta (art. 2423 c.c.)
3 INTERVENTI NORMATIVI CHE INCIDONO INDIRETTAMENTE SULLA REDAZIONE DEL BILANCIO
1 Interventi che mirano a sospendere i pagamenti e ad aiutare ad ottenere nuovi finanziamenti
1.1 Sospensione delle rate dei finanziamenti e dei canoni di leasing
La sospensione delle rate dei finanziamenti
La sospensione dei canoni di leasing
1.2 Sospensione temporanea della postergazione dei finanziamenti effettuati dai soci
1.3 Crediti d’imposta in caso di aumenti di capitale
2 Interventi che forniscono aiuti alle imprese sotto forma di crediti d’imposta e contributi a fondo perduto
2.1 I contributi pubblici con particolare riferimento a quelli in conto esercizio
2.2 Esonero dal versamento del saldo IRAP 2019 e dell’acconto IRAP 2020
2.3 Contributi a fondo perduto
2.4 Trasformazione delle imposte anticipate, anche se non iscritte in bilancio, in crediti d’imposta
2.5 Crediti d’imposta a fronte del sostenimento di determinate spese e possibilità della loro cessione
3 Interventi che tendono al potenziamento del mercato di sbocco delle imprese
3.1 Il bonus vacanze
3.2 Il bonus mobilità
3.3 Il superbonus edilizio 110%
Conclusioni
Technologies, and digital technologies in particular, are now generally considered one of the driving forces of change and indeed the dominant ordering principle in every organisation - from start-ups to large corporations and public administrations.
This book invites the reader to reflect on the concept of the organisation by proposing multifaceted theories and methodological choices on the role of technological evolution in organisation change.
Using a historical interpretation lens, the book enables greater understanding of technological change in social institutions from the intrinsically interdisciplinary perspective of organisational theory.
With the description of case studies and concrete experience, it sheds light on the fact that digital technologies are potential resources for organisation design and, at the same time, are conditioned by the behaviours, perceptions and knowledge of the individuals who adopt them.
On the basis of a socio-technical approach, this book contributes to identifying a correct approach to the problems of managing digital technologies by avoiding the traps of rhetorical innovation and uncritical acceptance of what mainstream managerial discourse takes for granted.
The hope is that the debate presented in this book will long continue.
Roberta Cuel (Ph.D.)
is Associate Professor of Organization Studies and Human Resource Management in the Department of Economics and Management, University of Trento. Her research interests and teaching activities include the impacts of ICT on organisations, intangible assets and knowledge, routines and practices, as well as on teams and communities.
Aurelio Ravarini (Ph.D.)
is Associate Professor of Organization Studies and Human Resource Management in the Department of Integrated Enterprise Management, Università C. Cattaneo - LIUC, Castellanza. His research interests and teaching activities include digital transformation, strategic information systems, and information systems development.
Luisa Varriale (Ph.D.)
is Associate Professor of Organization Studies and Human Resource Management in the Department of Sport Science and Wellbeing, University of Naples “Parthenope”. Her research and teaching activities include the fields of event management, mentoring relationships, knowledge sharing and creation, e-learning and e-teaching, and sustainability.
Il volume ha come oggetto la cooperative compliance nel sistema tributario domestico e unionale.
Il regime di adempimento collaborativo rappresenta un modello nuovo, moderno e dinamico di interlocuzione tra impresa e amministrazione finanziaria, originariamente sviluppatosi nei Paesi di matrice anglosassone e poi “recepito” dall’OCSE che, a partire dal 2008, ha obliterato un ambizioso programma finalizzato a promuoverne l’adozione in tutti i Paesi membri alla luce di standard approvati di comune accordo.
In Italia, la normativa in materia è stata varata con il D.Lgs. 5 agosto 2015, n. 128, che ha formalmente introdotto nel nostro ordinamento il regime di adempimento collaborativo.
La novità legislativa costituisce un punto epocale di svolta nei rapporti tra imprese e fisco.
Nel manuale si illustrano, come necessaria “apertura”, i tratti principali che caratterizzano il rapporto collaborativo tra Fisco e contribuente, facendo riferimento altresì alla genesi e all’evoluzione della tax compliance.
La parte centrale del Volume riguarda l’approfondimento della cooperative compliance con un taglio non soltanto dottrinale ma anche pratico, arricchito da Case Study di particolare rilevanza in tema di tax control framework.
L’esposizione viene completata da un approfondimento dei temi in materia di accordi preventivi per le imprese a vocazione internazionale nonché dall’analisi del D.Lgs. 30 luglio 2020, n. 100, con il quale è stata finalmente data attuazione alla direttiva UE n. 2018/822 del Consiglio, recante modifica della direttiva n. 2011/16/UE in materia di scambio automatico obbligatorio di informazioni nel settore fiscale relativamente ai meccanismi transfrontalieri soggetti all’obbligo di notifica (c.d. direttiva DAC6).
Arricchiscono il lavoro, rendendolo “unico” nel suo genere, un ampio approfondimento dei reati tributari, con un particolare risalto al modello organizzativo 231 “integrato” per la gestione del rischio fiscale, nonché il tema del rischio della reputazione societaria in ambito di commercio internazionale.
La parte conclusiva è dedicata ai regimi doganali di favore come l’AEO e la figura dell’Esportatore Autorizzato che, se opportunamente utilizzati, si “intrecciano” con il regime di adempimento collaborativo in una sorta di “stretta di mano” figurativa tra amministrazione finanziaria e contribuente business.
STUDIO AC
AC Avvocati e Commercialisti è uno studio legale e tributario, particolarmente attento alle esigenze della propria Clientela, in grado di offrire un’assistenza di qualità e multi disciplinare, grazie alle diverse specializzazioni ed esperienze dei singoli Professionisti. In particolare, lo Studio fornisce assistenza in relazione a tutti gli aspetti del Diritto Societario, Commerciale e Tributario affiancando le imprese in tutte le fasi della loro attività comprendendo altresì l’assistenza in sede di verifica e contenzioso tributario. Lo Studio si distingue a livello nazionale per l’ampia produzione pubblicistica, in special modo nel comparto delle imposte indirette ed internazionale.
Presentazione, di Alessandro Bucchieri
Prefazione
1 La gestione del rischio fiscale e tax compliance: genesi e rapporto Fisco-contribuente
1 Introduzione
2 Il rapporto Amministrazione finanziaria-contribuente
2.1 Il rapporto Amministrazione finanziaria-contribuente nel panorama europeo
2.2 L’evoluzione del principio (nazionale e unionale) del legittimo affidamento
2.3 La “possibilità” di un accordo inteso come modulo negoziale per la definizione preventiva delle liti tributarie
3 La gestione del rischio fiscale
3.1 Il sistema di controllo interno
3.2 Il rischio fiscale
3.2.1 Il rischio fiscale ordinario e straordinario
3.2.2 Il rischio inerente e residuo: l’iter di valutazione
4 Il tax control framework
4.1 La mappatura dei rischi
4.2 La struttura del modello di gestione del rischio fiscale
4.3 La valutazione del tax control framework
2 Sistemi di gestione dei rischi delle imprese
1 Sistemi di gestione dei rischi aziendali già conosciuti
1.1 Modello 231
1.2 Modello 262
1.3 Sarbanes-Oxley Act
2 Gestione del rischio fiscale nei settori imprenditoriali
2.1 Settore bancario
2.2 Settore finanziario
2.3 Settore assicurativo
2.4 Settore industriale
3 Il sistema del controllo interno
3.1 CoSO Framework in prospettiva di Blockchain
3.2 I componenti del SCI
3.2.1 L’ambiente di controllo (control environment)
3.2.2 Il processo di valutazione del rischio (risk assessment)
3.2.3 Le attività di controllo (control activities)
3.2.4 Il sistema informativo e i processi di gestione correlati (information & communication)
3.2.5 Il monitoraggio (monitoring activities)
4 Il processo di tax risk management: caratteristiche
4.1 Pianificazione delle attività
4.2 Identificazione e valutazione dei rischi
4.2.1 Rischio fiscale ordinario e straordinario
4.2.2 Rischio inerente e rischio residuo
4.3 Trattamento dei rischi
4.4 Monitoraggio dei rischi
4.5 Piani di azione
4.6 Reporting
4.7 Comunicazione e formazione
3 La cooperative compliance
1 Premessa
2 L’origine del concetto di cooperative compliance
2.1 La cooperative compliance come risposta all’incertezza della normativa fiscale
2.1.1 Trattamento fiscale dell’uncertain tax position alla luce del nuovo principio IFRIC23
2.2 I benefici di un sistema di cooperative compliance – la spinta innovativa del Piano “Colao”
3 I modelli di gestione del rischio fiscale – Caratteristiche e struttura
3.1 L’assetto del modello di gestione del rischio fiscale e la sua efficacia – Principi e linee guida
3.1.1 Gli standard ISO 31000
3.1.2 I nuovi “assetti organizzativi, amministrativi e contabili” imposti all’imprenditore con la riforma sulla crisi di impresa
3.1.3 Il ruolo della corporate governance nella gestione del rischio fiscale
3.2 I principi OCSE sulla corporate governance
3.3 Il modello di Enterprise Risk Management
4 Le origini internazionali della cooperative compliance
4.1 OCSE 2008, Study into the Role of Tax Intermediaries
4.2 OCSE 2013, Co-operative Compliance: A Framework. From Enhanced Relationship to Co-operative Compliance
4.3 OCSE 2016, Co-operative Tax Compliance, Building Better tax control framework
5 Prospettive di sviluppo della cooperative compliance internazionale – Il progetto ICAP
5.1 Country by country reporting
6 Il regime di adempimento collaborativo in Italia
6.1 Il progetto pilota
6.2 La delega fiscale: cooperative compliance e disciplina dell’abuso del diritto
6.3 Il D.Lgs. n. 128/2015 – Finalità ed oggetto
6.4 Requisiti soggettivi
6.4.1 I gruppi di imprese
6.4.2 La disciplina dell’interpello sui nuovi investimenti
6.5 Requisiti oggettivi
7 Aspetti procedimentali
7.1 Presentazione della domanda
7.2 Svolgimento della procedura
7.3 Interlocuzioni costanti e preventive
7.4 Formalizzazione delle posizioni assunte nel corso della procedura
7.5 Adempimenti di chiusura del periodo di imposta
7.6 Modifica delle posizioni assunte nel corso delle interlocuzioni preventive
7.7 Clausole di esclusione e revoca del regime
7.8 Pubblicazione elenchi relativi ad operazioni di pianificazione fiscale aggressiva
8 Impegni dell’Amministrazione finanziaria e del contribuente
8.1 Impegni dell’Amministrazione finanziaria
8.2 Impegni del contribuente
8.3 Responsabilità dei funzionari dell’Agenzia delle Entrate
9 Effetti e benefici derivanti dall’adesione al regime
4 Tax control framework: esempi pratici di applicazione
1 Obiettivi del TCF e steps applicativi
2 Processi da testare per il TCF
3 La declinazione applicativa del TCF
4 La compliance IVA e gli effetti della digitalizzazione
5 Gli accordi preventivi per le imprese con attività internazionale: case study
1 Inquadramento normativo
1.1 Le origini e la prassi
2 APA e transfer pricing
2.1 Premesse
2.2 Dati statistici
3 Case study: il gruppo e la società Alfa
3.1 Presentazione della società
3.2 La riorganizzazione del modello di business
3.3 Il piano d’azione: riconversione del modello di business, transfer pricing e APA
3.4 I punti cardine del piano
3.4.1 L’analisi funzionale
3.4.2 Exit tax
3.4.3 Il rischio di stabile organizzazione
3.5 L’implementazione del nuovo modello di transfer pricing
3.6 La presentazione dell’istanza per l’APA
3.6.1 Le attività di pre-filing
3.6.2 Il filing
6 Lo scambio automatico di informazioni: l’avvio della DAC6
1 Introduzione
2 Analisi della Direttiva DAC6
2.1 Gli elementi distintivi del meccanismo transfrontaliero
2.2 Obbligo di comunicazione: ambito soggettivo ed oggettivo
2.3 I livelli di recepimento della disciplina MDR/DAC6 nel contesto internazionale
3 Il processo di implementazione della Direttiva DAC6 in Italia: il D.Lgs. 100/2020
3.1 Cosa si intende per meccanismo transfrontaliero? Definizioni e caratteristiche
3.2 Soggetti tenuti all’obbligo di comunicazione: definizione e ambito di applicazione
3.3 Gli obblighi di comunicazione del meccanismo da parte di contribuente e intermediario: articolo 3
4 Le sfide derivanti dalla Direttiva DAC6
7 Riforma dei reati tributari, responsabilità amministrativa degli enti e compliance aziendale
1 Premessa: dal sostegno alla compliance alla riforma dei reati tributari
2 Modifiche alla disciplina dei reati tributari e della responsabilità amministrativa degli enti
2.1 Il decreto legge 26 ottobre 2019, n. 124, convertito in legge 19 dicembre 2019, n. 157
2.2 Il decreto legislativo 14 luglio 2020, n. 75, di recepimento della direttiva (UE) 2017/1371, relativa alla lotta contro la frode che lede gli interessi finanziari dell’Unione mediante il diritto penale (c.d. “direttiva PIF”).342
2.3 Il rinnovato assetto penal-tributario nazionale
2.3.1 Dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti
2.3.2 Dichiarazione fraudolenta mediante altri artifici
2.3.3 Dichiarazione infedele
2.3.4 Omessa dichiarazione
2.3.5 Emissione di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti
2.3.6 Occultamento o distruzione di scritture contabili
2.3.7 Indebita compensazione
2.3.8 Sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte
2.4 “Focus” di approfondimento: la direttiva (UE) 2018/1673 (VI direttiva Antiriciclaggio)
3 Applicabilità della confisca “allargata” (art. 240-bis codice penale) ai delitti in materia di imposte sui redditi ed IVA
4 Reati tributari e responsabilità amministrativa degli enti
4.1 Cause di esclusione della responsabilità
4.2 Sanzioni
4.3 Sequestro e confisca “per equivalente” nei confronti dell’ente
4.4 Il problema del ne bis in idem
5 Direttive operative della Guardia di Finanza: la circolare n. 216816 del 1° settembre 2020
8 Il rischio reputazionale delle società nell’ottica del risk management
1 La reputazione aziendale quale asset strategico
1.1 Premesse ed inquadramento generale. Il significato di “buon nome” o corporate reputation
1.2 Il processo di formazione della reputazione aziendale e la relativa valutazione
2 La gestione del rischio reputazionale
3 Case study: la Kevin Nyerere LTD e la vision in tema di corporate reputation
4 I vantaggi della certificazione doganale. Operatore economico autorizzato (AEO-Authorised economic operator)
4.1 Premesse e introduzione
5 Lo status di esportatore autorizzato: le 4 ragioni del sì al regime agevolativo
Gli Autori
Il testo vuole essere una guida pratica con cui orientare il lettore, in modo da padroneggiare la complessa disciplina del contratto di agenzia e di tutti i risvolti amministrativi, contabili, fiscali e previdenziali che riguardano l’attività quotidiana del professionista, ma anche dell’azienda di cui fa parte o del consulente che lo assiste.
Ciascun argomento è esaminato con il supporto della più recente documentazione di prassi dell’Amministrazione finanziaria ed alla luce delle pronunce giurisprudenziali più significative.
L’esposizione è impostata con taglio operativo ed arricchita da esempi, tabelle di riepilogo e schemi di atti, che rendono le informazioni contenute nella trattazione ancora più fruibili e di pronta assimilazione.
Questa edizione tiene conto:
› della recente giurisprudenza,
› delle attuali norme di determinazione del reddito (TUIR) e della disciplina IVA,
› dell’aggiornamento di aliquote e contributi Enasarco.
› AEC Industria 30.07.2014
› AEC Commercio integrato 2009 integrato al 29.03.2017
Si garantisce l’aggiornamento online delle tematiche affrontate fino al 28 febbraio 2021.
Cristina Rigato
Nasce a Padova, dove attualmente svolge la professione di dottore commercialista e revisore legale presso lo Studio di cui è fondatrice. Svolge attività di consulenza in ambito aziendale, societario, fiscale, contabile e di internazionalizzazione dell’impresa ed è autrice versatile con all’attivo oltre 30 volumi e più di 250 articoli per riviste specializzate nel settore tributario e contabile.
1 Codice civile e Accordi Economici Collettivi (AEC)
1.1 Caratteristiche del rapporto di agenzia
1.2 Articoli del codice civile in materia di rapporto di agenzia
1.3 Disciplina europea della figura dell’agente di commercio
1.4 Accordi economici collettivi (AEC)
1.4.1 Applicazione degli AEC a soggetti non iscritti al sindacato stipulante
1.4.2 Applicabilità degli AEC agli agenti stranieri operanti all’estero
1.4.3 Rinvio agli AEC per agenti operativi all’estero
1.4.4 Testo del contratto con l’agente straniero
1.4.5 Applicazione territoriale delle norme collettive
1.4.6 Pareri giurisprudenziali
2 Aspetti contrattuali
2.1 Aspetti generali e clausole del contratto d’agenzia
2.2 Forma del contratto: prova scritta del contratto di agenzia
2.3 Generalità delle parti
2.4 Premessa
2.5 Definizioni ed oggetto contrattuale
2.6 Potere di rappresentanza
2.7 Monomandatarietà/plurimandatarietà
2.8 Zona ed esclusiva
2.9 Doveri della casa mandante
2.10 Compiti e poteri dell’agente
2.11 Condizioni di vendita, raccolta ed inoltro ordini
2.12 Volume d’affari minimo
2.13 Obbligo d’informazione
2.14 Assistenza alla clientela
2.15 Clienti direzionali
2.16 Attività promozionale
2.17 Campionari
2.18 Provvigioni e rimborsi spesa
2.19 Sconti e dilazioni di pagamento
2.20 Riscossione crediti
2.21 Deposito
2.22 Diritto alla provvigione
2.23 Formazione
2.24 Durata
2.25 Periodo di prova
2.26 Patto di prova nel contratto di agenzia
2.27 Impedimento per malattia ed infortunio
2.28 Sospensione per gravidanza e puerperio
2.29 Cessazione
2.30 Indennità sostitutiva del preavviso
2.31 Cessione dell’azienda da parte della casa mandante
2.32 Conferimento dell’azienda da parte dell’agente
2.33 Trasformazione della società mandante
2.34 Fusione della società mandante
2.35 Fallimento della casa mandante
2.36 Contratto di subagenzia
2.37 Patto di non concorrenza e art. 1751-bis c.c.
2.38 Violazione del patto di non concorrenza
2.39 Accordi di segretezza nel rapporto di agenzia
Fac-simile accordo di segretezza
2.40 Rispettivi obblighi di informazione tra agente e preponente
2.41 Documenti e materiale da fornire
2.42 Campionari
2.43 Esclusiva e clienti direzionali
2.44 Variazioni all’esclusiva
2.45 Esclusiva a favore dell’agente
2.46 Esclusiva a favore del preponente agente monomandatario
2.47 Esercizio in una determinata zona
2.48 Clienti direzionali
2.49 Violazione dell’esclusiva
2.50 Obbligo di promuovere contratti
2.51 Recesso
Fac-simile risoluzione di contratto di agenzia da parte della ditta preponente sulla base degli AEC
Fac-simile risoluzione di contratto di agenzia da parte della ditta preponente o dell’agente sulla base dell’art. 1750 c.c.
2.52 Inquadramento riassuntivo delle principali clausole contrattuali
2.53 Iscrizione Rea e Registro delle Imprese
3 Indennità di fine rapporto
3.1 Indennità di cessazione del rapporto
3.2 Indennità di fine rapporto e codice civile
3.3 Indennità suppletiva di clientela
3.3.1 Indennità suppletiva di clientela nel settore commercio
3.3.2 Indennità suppletiva di clientela e AEC
3.4 L’indennità meritocratica
4 Casistiche particolari
4.1 Affari successivi con clienti procurati dall’agente
4.2 Ambito territoriale dell’agente e cliente con strutture situate in luoghi diversi
4.3 Ammissibilità di modifiche contrattuali tacite
4.4 Cessione del contratto e indennità di cessazione del rapporto
4.5 Clausole vessatorie nel contratto di agenzia
4.6 Continuazione del contratto di agenzia a termine
4.7 Inadempimento degli obblighi informativi
4.8 Luogo di esecuzione della prestazione di agenzia internazionale
4.9 Modifica unilaterale contratto di agenzia
4.10 Obbligo di agire con lealtà e buona fede
4.11 Pagamenti corrisposti all’agente
4.12 Reclami su inadempienze contrattuali dell’agente
4.13 Remunerazioni di attività collaterali
4.14 Scioglimento del contratto di agenzia a tempo determinato
4.15 Subentro nel contratto di agenzia
4.16 Violazione dell’obbligo di informazione e recesso per giusta causa
4.17 Clausola risolutiva espressa relativa al mancato raggiungimento degli obiettivi di vendita
5 Contratto internazionale
5.1 Generalità
5.2 Lingua
5.3 La legge applicabile
5.4 Disciplina degli eventuali inadempimenti contrattuali
5.5 Principali contratti nel commercio internazionale
5.6 Contratti di agenzia
5.7 Il contratto di agenzia in Europa
5.8 Contratti di agenzia internazionali: Cina
5.9 Licensing agreements
5.10 Joint venture contracts
5.11 Equity joint venture agreement
5.12 Lettera d’intenti
5.13 Esempi di clausole contrattuali in lingua inglese
6 IVA
6.1 Documento di trasporto (DDT)
6.1.1 Beni in conto deposito
6.1.2 Beni in conto campionario
6.1.3 Tentata vendita
6.2 Fatturazione
6.2.1 Somme escluse dall’IVA
6.3 Autoconsumo e prestazioni a titolo gratuito
6.4 Indennità di fine rapporto del contratto di agenzia e IVA
6.4.1 Indennità sostitutiva di preavviso
6.4.2 Indennità per la risoluzione del rapporto (FIRR)
6.4.3 Indennità suppletiva di clientela
6.5 Rimborso spese
6.6 Detraibilità dell’IVA
6.6.1 Detrazioni per beni e servizi utilizzati promiscuamente
6.6.2 Normativa sulle detrazioni
6.7 Autovetture
6.7.1 Utilizzo promiscuo dell’autovettura
6.8 Indetraibilità dell’IVA
6.9 Spese di albergo, ristorante, bar
6.10 Servizi di ristorazione offerti durante fiere
6.11 Spese di rappresentanza
6.12 Omaggi
6.13 Campionari
6.14 Provvigioni riscosse dagli eredi dell’agente
6.15 Comunitaria 2010
6.16 Cessioni intracomunitarie
6.17 Prestazioni di servizi
6.18 Esportazioni (cessioni extracomunitarie)
6.19 Importazioni
6.20 Territori che non applicano la normativa comunitaria IVA e accise
7 Imposte dirette
7.1 Provvigioni attive e passive
7.2 Imputazione fiscale delle provvigioni
7.3 Indennità sostitutiva di preavviso
7.4 Indennità per la cessazione del rapporto di agenzia
7.5 Indennità suppletiva di clientela
7.5.1 Aspetti fiscali
7.6 Principali costi specifici e direttamente afferenti all’attività di agente
7.6.1 Autovetture
7.6.2 Deducibilità dei canoni di leasing delle autovetture
7.6.3 Telefoni portatili e radiotelefoni
7.6.4 Spese di rappresentanza
7.6.5 Alberghi e ristoranti
7.6.6 Omaggi
7.6.7 Campionari
7.7 Regimi contabili
8 Ritenute d’acconto sulle provvigioni
8.1 Tipologia di rapporti su cui si applica la ritenuta
8.2 Soggetti percettori esclusi dalla ritenuta
8.3 Base imponibile
8.4 Misura della ritenuta di acconto
8.5 Riduzione della base imponibile al 20%
8.5.1 Requisito della continuità per beneficiare della ritenuta in misura ridotta
8.6 Scomputo delle ritenute di acconto subite anche in assenza della certificazione
8.7 Certificazione delle ritenute (C.U.)
9 IRAP
9.1 Disciplina generale IRAP
9.1.1 Soggetti, aliquota, base imponibile
9.1.2 Deduzioni dalla base imponibile per società di capitali ed enti commerciali
9.1.3 Deduzioni dalla base imponibile per imprenditori individuali, professionisti e società di persone
9.1.4 Deduzione forfetaria 10%
9.2 Contenzioso IRAP: agenti-rappresentanti e promotori senza organizzazione
9.3 Il contenzioso IRAP
9.3.1 Istanza di rimborso IRAP
Fac-simile istanza di rimborso IRAP
9.3.2 Ricorso rimborso IRAP
9.3.3 Mediazione tributaria
9.3.4 Ricorso alla Commissione tributaria
9.3.5 Controdeduzioni in appello
9.3.6 Ricorso in appello
9.4 Il processo tributario
9.4.1 Ricorso per Cassazione
10 Aspetti previdenziali
10.1 Enasarco
10.2 Contribuzione previdenziale
10.3 Previdenza Enasarco
10.3.1 Obbligo di iscrizione
10.3.2 Modalità di iscrizione
10.3.3 Contributi obbligatori
10.3.4 FIRR
10.4 Prestazioni integrative di previdenza Enasarco
10.4.1 Contributi per nascita o adozione
10.4.2 Contributi per maternità
10.4.3 Contributi a pensionati Enasarco ospitati in Case di riposo
10.4.4 Contributi per spese funerarie
10.4.5 Contributi per colonie estive
10.4.6 Premi studio per il conseguimento di un obiettivo scolastico/accademico
10.4.7 Premi per tesi di laurea in materia di contratto di agenzia e di previdenza integrativa
10.4.8 Assegno per deficit permanente
10.4.9 Erogazioni straordinarie
Bibliografia
Contenuti aggiuntivi