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Il foglio di calcolo excel RAVVEDIMENTO OPEROSO 2025 si presenta aggiornato con le novità normative e con il nuovo tasso di interesse legale pari al 2,00% a far data dal 01/01/2025, previsto dal Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 10 dicembre 2024 (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 294 del 16-12-2024), che modifica la misura del saggio degli interessi legali di cui all'articolo 1284 codice civile.
Il prodotto si presenta aggiornato, accorpando in un unico Tool la duplice modalità di calcolo e le differenti sanzioni applicabili, prevista per le violazioni commesse fino al 31 agosto 2024 e per quelle commesse a far data dal 01 settembre 2024 (D.Lgs. 87/2024).
Note operative:
Il TOOL RAVVEDIMENTO OPEROSO 2025 è lo strumento operativo, pratico ed irrinunciabile, per determinare gli importi dovuti nei casi di versamento tardivo di imposte, tramite l'istituto del ravvedimento operoso (art. 13 D.Lgs. 18 dicembre 1997 nr. 472).
Realizzato da un professionista per le esigenze operative dello studio e delle aziende, è concepito in maniera intuitiva e di semplice utilizzo anche per gli operatori meno esperti in Excel.
La versione 2025 è arricchita di diverse ed importanti novità funzionali:
Il contenuto di molti campi è selezionabile con l'ausilio di menù a tendina, che evitano la possibilità di errore da parte dell'operatore.
Il Tool è fornito con la sezione "Codici Tributo" preimpostata con i codici di più frequente utilizzo.
La sezione è comunque implementabile/modificabile dall'utente in tutte quelle circostanze in cui tale operazione si rendesse necessaria (istituzione di nuovi codici tributo, soppressione o modifica di codici preesistenti, etc.).
Il Tool è strutturato in sei sezioni:
E' possibile navigare tra le varie sezioni del Tool utilizzando i link (pulsanti) posti nella parte alta di ciascuna sezione.
Il Tool è fornito con la sezione "Codici Tributo" preimpostata con i codici di più frequente utilizzo.
La sezione è comunque implementabile/modificabile dall'utente in tutte quelle circostanze in cui tale operazione si rendesse necessaria (istituzione di nuovi codici tributo, soppressione o modifica di codici preesistenti, etc.). Si raccomanda, ad ogni modifica di codice tributo, di avviare la macro "Aggiorna ARCHIVIO C.T." attivabile tramite apposito pulsante posto in alto a sinistra della sezione (tale operazione è indispensabile per rendere fruibili le variazioni apportate sia per il calcolo del ravvedimento che per la stampa del modello F24).
Per ciascun codice tributo è indispensabile, per il completo funzionamento del Tool, inserire nell'apposita riga anche i corrispondenti codici tributo per sanzioni ed interessi (questi ultimi liddove versati separatamente dall'imposta principale).
La sezione dedicata ai Codici Tributo accoglie separatamente i codici tributo per Imposte da quelli per Sanzioni e per Interessi (per il corretto caricamento di nuovi codici tributo utilizzare i tasti funzionali in alto nell'apposita sezione).
Una particolare attenzione va rivolta nel caricare quei codici tributo della sezione ENTI LOCALI per i quali la normativa prevede che l'importo delle sanzioni ed interessi vanno corrisposti utilizzando il solo codice tributo per imposta (IMU e TASI ad esempio). In tal caso è sufficiente non compilare le due colonne (codici correlati) "sanzioni" ed "interessi" in corrispondenza del codice tributo per imposte.
E' possibile (non obbligatorio per la funzionalità del Tool) caricare in questa sezione di archivio i nominativi dei contribuenti per i quali si richiede il calcolo del ravvedimento e la stampa del relativo modello F24.
Inserire i dati richiesti nelle apposite caselle con sfondo verde (violazioni fino al 31/08/2024) o azzurro (violazioni da 01/09/2024).
Il foglio di calcolo è dotato di numerosi controlli di congruità che prevengono anomalie tipo: “Errata digitazione codice tributo” – “Anomala, incongrua o errata indicazione delle date”.
Le anomalie riscontrate sono immediatamente evidenziate con segnalazione di errore in prossimità della cella ove esso è riscontrato.
Fintanto che le anomalie non vengono rimosse, il calcolo del ravvedimento non viene fornito.
Il calcolo del ravvedimento non viene visualizzato, inoltre, in caso di compilazione di riga incompleta (presenza di solo codice tributo o di solo importo).
Tool in excel per lo sviluppo automatico del piano di ammortamento dei cespiti aziendali, con criteri civilistici e fiscali.
E’ possibile gestire fino a 100 cespiti, e per ognuno di essi viene indicato:
I dati fornito consentono di ottenere il piano di ammortamento, che è formato dalle seguenti informazioni:
L’insieme dei cespiti è poi riepilogato in una scheda che restituisce i valori di bilancio aggregati secondo le voci delle Immobilizzazioni immateriali e materiali, ulteriormente distinti nelle categorie previste dall’art. 2424 c.c.
REQUISITI TECNICI
Il foglio di calcolo è progettato per funzionare con Microsoft® Excel® dalla versione 2007 in poi; per il corretto funzionamento del foglio di calcolo è necessario che le Macro siano abilitate.
Aiuti e crediti d'imposta tra Quadro RS e Quadro RU nei Modelli di Dichiarazione dei redditi 2024;
Un'utile guida all’esposizione dei contributi e dei crediti d’imposta nelle dichiarazioni dei redditi riferite al periodo d’imposta 2023.
Aggiornato con il provvedimento del 28 febbraio 2024 di approvazione dei Modelli Redditi e Normativa e Prassi di luglio 2024
eBook in pdf di 71 pagine.
Per rispondere all’emergenza economica e sanitaria che ha colpito l’Europa, il nostro governo è stato autorizzato a fornire diversi incentivi economici a famiglie ed imprese, per sopperire alle difficoltà economiche dettate dalle chiusure nazionali ed internazionali che si sono susseguite nell’arco degli ultimi anni.
Il Governo italiano ha iniziato a mettere in atto il PNRR nella seconda metà del 2021. Il Piano dovrà essere portato a compimento e rendicontato entro la fine del 2026.
Per le famiglie sono stati previsti incentivi quali, ad esempio, il bonus vacanze, contributi per il servizio di trasporto sostenibile, crediti d’imposta per la mobilità elettrica.
Per le imprese e i professionisti sono stati introdotte misure che vanno dai contributi a fondo perduto per chi ha subito cali di fatturato rispetto all’esercizio precedente, a svariati crediti d’imposta per far fronte alle spese sostenute nel periodo emergenziale, quali, ad esempio, il credito per l’acquisto di dispositivi di protezione individuale, per la messa in sicurezza degli ambienti di lavoro, etc.
Tra le principali novità segnaliamo che nel quadro RU è stata prevista l’indicazione dei dati relativi agli importi maturati dei nuovi crediti d’imposta introdotti dal 2022 (tra questi, si segnalano le agevolazioni riconosciute a favore delle imprese per fronteggiare la crisi energetica) e sono state aggiornate le informazioni richieste nella sezione IV in riferimento ai crediti Formazione 4.0, Ricerca, Sviluppo e Innovazione e agli Investimenti in beni strumentali.
L’intento degli autori è di fornire una guida all’esposizione dei contributi/crediti d’imposta nelle dichiarazioni dei redditi riferite al periodo d’imposta 2023.
1. Contributi a fondo perduto
1.1 Indicazioni di carattere generale
2. Crediti d’imposta e quadro RU
2.1 Indicazioni di carattere generale
2.2 Dati relativi ai crediti d’imposta rientranti nel piano transizione 4.0
2.3 Caso pratico – Prenotazione credito 4.0 beni immateriali
3. Quadro RS: prospetto Aiuti di Stato
3.1 Regole di compilazione prospetto aiuti di Stato
3.2 Quadro RS e contributi a fondo perduto
3.3 L’impresa unica nel rigo RS402
4. Incentivi e crediti d’imposta nel Modello Redditi 2024: esempi di compilazione
4.1 Credito d’imposta per incentivare l'installazione di impianti di compostaggio presso i centri agroalimentari - art. 1 commi da 831 a 834 L. 234/2021; art.1 c. 270 L.197/2022
4.2 Credito d’imposta in favore di imprese turistiche per canoni di locazione di immobili - art. 5 D.L. 4/2022
4.2.1 Esempio compilazione quadro RU
4.2.2 Esempio compilazione quadro RS
4.3 Credito d’imposta per l'IMU in favore del comparto del turismo - art. 22 D.L. 21/2022
4.3.1 Esempio compilazione quadro RU
4.3.2 Esempio compilazione quadro RS
4.4 Credito d’imposta per l’acquisto di carburanti per l’esercizio dell’attività agricola e della pesca (terzo trimestre 2022) - art. 7 del decreto-legge 9 agosto 2022 n. 115
4.4.1 Esempio utilizzo del credito di imposta e compilazione quadro RU
4.5 Credito d’imposta per l’acquisto di carburanti per l’esercizio dell’attività agricola e della pesca (quarto trimestre 2022) - art. 2 del decreto-legge 23 settembre 2022 n. 144
4.6 Credito d’imposta per imprese esercenti attività agricola pesca e agromeccanica per l’acquisto di gasolio e benzina (primo trimestre 2023) - Art. 1 commi 45 – 50 L. 197/2022
4.6.1 Esempio compilazione quadro RU
4.6.2 Esempio compilazione quadro RS
4.7 Credito d’imposta per la realizzazione o l’ampliamento di infrastrutture informatiche finalizzate al potenziamento del commercio elettronico (Reg. UE 702/2014) - Art. 1 comma 131 L. n. 178 del 2020 (Provv. 20/05/2022 punto 3.3 lett. a)
4.7.1 Esempio compilazione quadro RU
4.7.2 Esempio compilazione quadro RS
4.8 Credito d’imposta per la realizzazione o l’ampliamento di infrastrutture informatiche finalizzate al potenziamento del commercio elettronico (de minimis) - Art. 1 comma 131 L. n. 178 del 2020 (Provv. 20/05/2022 punto 3.3 lett. b e c)
4.9 Bonus investimenti pubblicitari - Art. 57-bis D.L. 50/2017
4.9.1 Esempio compilazione quadro RU
4.9.2 Esempio compilazione quadro RS
4.10 Campagne pubblicitarie affidate a leghe e società sportive - art. 81 D.L. 104/2020; art. 10 D.L. 73/2021; art. 9 D.L. 4/2022; art.1 comma 615 L.197/2022 art. 37 D.L. 75/2023
4.10.1 Utilizzo credito di imposta ed esempio compilazione quadro RU
4.11 Tabella crediti residui
4.12 Crediti energia e gas 2022
4.12.1 Credito d’imposta imprese energivore
4.12.2 Credito d’imposta imprese diverse dalle energivore
4.12.2.1 Caso pratico compilazione Modello Redditi 2024
4.12.3 Crediti d’imposta per le imprese gasivore
4.12.4 Crediti d’imposta per le imprese diverse dalle gasivore
4.13 Crediti energia e gas 2023
4.13.1 Credito d’imposta imprese non energivore
4.13.1.1 Caso pratico compilazione Modello Redditi 2024
4.13.2 Credito d’imposta imprese energivore
4.13.3 Credito d’imposta imprese non gasivore
4.13.4 Credito d’imposta imprese gasivore
4.13 Termini di utilizzo dei crediti energia e gas
Con il provvedimento n. 68514 del 28.02.2024 l’Agenzia delle Entrate ha approvato il modello di dichiarazione Redditi SC 2024, riferito all’anno di imposta 2023.
Il Pacchetto contiene le Circolari del Giorno di approfondimento disponibili anche in ABBONAMENTO ANNUALE sulle novità del modello redditi Società di capitali SC/2024 e relativa check-list per la raccolta dei documenti:
La Circolare e la check-list fanno parte dell'Abbonamento Circolare del Giorno.
Pacchetto 2 eBook in pdf:
Premessa
1. Cenni sul sistema tributario
1.1 Spese ed entrate dell’apparato statale
1.2 Principi costituzionali
1.3 Suddivisione delle entrate tributarie
1.4 Elementi costitutivi del tributo
2. Obblighi dichiarativi
2.1 Dichiarazione tributaria
2.2 Natura giuridica della dichiarazione
2.3 Fedeltà e completezza della dichiarazione
2.4 Il pagamento delle imposte
2.5 La riscossione coattiva
2.6 Irreperibilità del contribuente
3. Natura del fenomeno evasivo
3.1 Il fenomeno dell’evasione fiscale
3.2 Differenza tra evasione ed elusione fiscale
3.3 L’evasione da riscossione
3.4 Differenza tra evasione dichiarativa ed evasione da riscossione
3.5 Le stime dell’evasione fiscale
3.6 Gli illeciti fiscali e i reati tributari
4. Il sistema penale tributario
4.1 Il D.Lgs. n. 74 del 2000
4.2 Il dolo specifico di evasione
4.3 Differenza tra dolo specifico e dolo generico in ambito penale tributario
4.4 Ambito oggettivo e soggettivo del sistema penale tributario
4.5 Il delitto tentato nel sistema penale tributario
5. Nozioni base del sistema penale tributario
5.1 Concetto di “fatture o altri documenti per operazioni inesistenti”
5.2 Concetto di “elementi attivi o passivi”
5.3 Concetto di “dichiarazione”
5.4 Concetto di “fine di evadere le imposte” e di “fine di consentire a terzi l’evasione”
5.5 Concetto di “imposta evasa” e di “soglie di punibilità"
5.6 Concetto di “operazioni simulate oggettivamente e soggettivamente"
5.7 Concetto di “mezzi fraudolenti”
5.8 Prospetto di sintesi
6. Le novità apportate al sistema penale tributario dal Decreto Fiscale 2020
6.1 Sintesi dell’evoluzione normativa del sistema punitivo tributario
6.2 Relazione governativa
6.3 Sintesi delle novità
7. Novità nei reati dichiarativi
7.1 Dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti
7.2 Dichiarazione fraudolenta mediante altri artifici
7.3 Dichiarazione infedele
7.4 Omessa dichiarazione 6
8. Novità nei reati in materia di documenti
8.1 Emissione di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti
8.2 Occultamento o distruzione di documenti contabili
9. Reati tributari non modificati
9.1 Omesso versamento di ritenute dovute o certificate
9.2 Omesso versamento di IVA
9.3 Indebita compensazione
9.4 Sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte
9.5 Responsabilità del consulente
10. Applicabilità della confisca per “sproporzione"
10.1 Confisca prevista dall’art. 240-bis del codice penale
10.2 Perimetro applicativo della confisca “allargata”
10.3 Reati tributari colpiti dalla confisca “per sproporzione”
11. Responsabilità amministrativa degli enti in ambito penale tributario
11.1 Il D.Lgs. n. 231/2001
11.2 Operatività del sistema “231”
11.3 Estensione della responsabilità degli enti ai reati tributari
12. Pagamento del debito tributario quale causa di non punibilità
12.1 L’art. 13 del D.Lgs. n. 74/2000
12.2 Modifiche introdotte dal D.L. n. 124/2019
12.3 Orientamento giurisprudenziale
13. Prescrizione nei reati tributari
13.1 Il termine di prescrizione come causa di estinzione dei reati
13.2 Novità nella prescrizione dei reati tributari
14. Novità introdotte dalla riforma Cartabia
14.1 Causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto
14.2 Udienza predibattimentale nei procedimenti a citazione diretta
15. Novità introdotte dal D.L. n. 34/2023 (Decreto bollette)
15.1 Causa speciale di non punibilità per i reati tributari
16. Il sistema sanzionatorio amministrativo
16.1 Architettura normativa di riferimento
16.2 Principi generali
16.3 Cause di non punibilità
16.4 Criteri di determinazione della sanzione
16.5 Il concorso di persone e il c.d. autore mediato
16.6 Il ravvedimento operoso
16.7 Il procedimento di irrogazione
16.8 Decadenza e prescrizione
16.9 Ipoteca e sequestro conservativo
16.10 Impianto sanzionatorio
17. Violazioni agli obblighi dichiarativi
17.1 Omessa presentazione della dichiarazione
17.2 Dichiarazione infedele
17.3 Dichiarazione inesatta e/o incompleta
18. Violazioni agli obblighi relativi alla fatturazione, documentazione e registrazione
18.1 Violazioni agli obblighi di fatturazione e di registrazione di operazioni imponibili
18.2 Violazioni agli obblighi di fatturazione e di registrazione di operazioni non imponibili o esenti
18.3 Violazioni per mancata emissione di ricevute fiscali, scontrini fiscali o documenti di trasporto
18.4 Violazioni agli obblighi di mancata regolarizzazione degli acquisti
19. Violazioni alla contabilità e alla documentazione fiscale
19.1 Omessa tenuta/conservazione di scritture, libri, registri e documenti
19.2 Rifiuto di esibire documenti e registri
20. Violazioni in materia di riscossione
20.1 Omesso, insufficiente o tardivo versamento
20.2 Violazioni in materia di compensazioni
20.3 Versamenti relativi alle ritenute alla fonte
20.4 Incompletezza dei documenti di versamento
21. Tregua fiscale
21.1 Definizione agevolata delle somme dovute a seguito del controllo automatizzato delle dichiarazioni (L. n. 197/2022, art. 1, commi da 153 a 159)
21.2 Regolarizzazione delle irregolarità formali (L. n. 197/2022, art. 1, commi da 166 a 173)
21.3 Ravvedimento speciale delle violazioni tributarie (L. n. 197/2022, art. 1, commi da 174 a 178)
21.4 Adesione agevolata e definizione agevolata degli atti del procedimento di accertamento (L. n. 197/2022, art. 1, commi da 179 a 185)
21.5 Definizione agevolata delle controversie tributarie (L. n. 197/2022, art. 1, commi da 186 a 205)
21.6 Conciliazione agevolata fuori udienza (L. n. 197/2022, art. 1, commi da 206 a 212)
21.7 Rinuncia agevolata dei giudizi tributari pendenti innanzi alla Corte di cassazione (L. n. 197/2022, art. 1, commi da 213 a 218)
21.8 Regolarizzazione degli omessi pagamenti di rate dovute a seguito di acquiescenza, accertamento con adesione, reclamo o mediazione e conciliazione giudiziale (L. n. 197/2022, art. 1, commi da 219 a 221)
21.9 Stralcio dei debiti fino a euro 1.000 affidati agli agenti della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2015 (L. n. 197/2022, art. 1, commi da 222 a 230)
21.10 Definizione agevolata dei carichi affidati agli agenti della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022 (L. n. 197/2022, art. 1, commi da 231 a 252)
Appendice normativa
Bibliografia
Premessa
1. I principali bonus edilizi
1.1 Ecobonus
1.2 Bonus facciate
1.3 Superbonus 110%
2. Vantaggi fiscali
2.1 Fruizione diretta della detrazione
2.2 Sconto in fattura
2.3 Cessione del credito
2.4 Piattaforma cessione crediti
3. Principali novità introdotte dalla Legge 11 aprile 2023, n. 38 di conversione, con modificazioni, del Decreto-legge 16 febbraio 2023, n. 11
3.1 Divieto di acquisto dei crediti fiscali derivanti da bonus edilizi da parte della Pubblica Amministrazione
3.2 Divieto di esercitare l’opzione per fruire dello sconto in fattura e della cessione del credito
3.3 Esonero dalla responsabilità solidale per il cessionario
3.4 Compensazione dei crediti d’imposta con i debiti fiscali
4. Quadro generale delle possibili condotte illecite fiscali
4.1 Dolo specifico di evasione
4.2 Concetto di “fatture o altri documenti per operazioni inesistenti”
4.3 Concetti di “imposta evasa” e di “soglie di punibilità”
4.4 Concetto di “operazioni simulate oggettivamente e soggettivamente”
4.5 Concetto di “mezzi fraudolenti”
4.6 Dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti
4.7 Dichiarazione fraudolenta mediante altri artifici
4.8 Emissione di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti
4.9 Indebita compensazione
5. Situazioni patologiche che possono configurare un reato
5.1 Interventi fatturati e non effettuati
5.2 Interventi effettuati e sovraffatturati
5.3 Interventi effettuati da soggetto diverso dall’emittente fattura
5.4 Utilizzo in compensazione di credito non spettante o inesistente
6. Pagamento del debito tributario quale causa di non punibilità
7. Prescrizione nei reati tributari
8. UIF – Fattori di rischio ed elementi sintomatici di possibili operatività illecite
8.1 Comunicazione del 10 novembre 2020
8.2 Comunicazione del 11 febbraio 2021
8.3 Comunicazione del 11 aprile 2022
9. Ulteriori ipotesi di reato configurabili
9.1 Associazione per delinquere
9.2 Truffa e truffa aggravata
9.3 Indebita percezione di erogazioni pubbliche
9.4 Riciclaggio
9.5 Autoriciclaggio
9.6 Abusiva attività finanziaria
10. Misure cautelari reali adottabili
10.1 Sequestro preventivo diretto
10.2 Sequestro preventivo per equivalente
10.3 Sequestro preventivo in capo al terzo estraneo al reato
10.4 Sequestro dei crediti come prodotto del reato e sequestro impeditivo
10.5 Sequestro dei crediti nel cassetto fiscale
11. Misure cautelari personali adottabili
11.1 Misure coercitive
11.2 Misure interdittive
12. Casi pratici
Appendice normativa
Il rischio penale nei Bonus edilizi: disamina delle possibili condotte illecite connesse ai bonus fiscali in materia edilizia con alcuni esempi di casistiche particolari; eBook in pdf di 252 pagine.
Testo aggiornato al Decreto-legge 16 febbraio 2023, n. 11, convertito con modificazioni dalla Legge 11 aprile 2023, n. 38.
Panorama sul regime sanzionatorio tributario penale e amministrativo alla luce delle novità introdotte da:
eBook in pdf di 306 pagine.
L’autore si prefigge l’obiettivo di dare al lettore un quadro d’insieme chiaro ed esauriente, del regime sanzionatorio tributario e delle ripercussioni a cui il contribuente può andare incontro in caso vengano poste in essere condotte ritenute dal legislatore contra legem. Nonostante la trattazione parta da un contesto piuttosto teorico, grazie all’ausilio di numerose tabelle esemplificative e all’inserimento di molti casi pratici il lettore viene condotto all’interno delle reali fattispecie delittuose.
Come noto nel nostro ordinamento la violazione di obblighi tributari determina l’irrogazione di sanzioni che a seconda della gravità della violazione commessa, o per meglio dire in forza del maggiore danno che il contribuente ha arrecato o intendeva arrecare alla collettività, possono distinguersi in:
L’impianto sanzionatorio amministrativo si fonda su tre norme in vigore dal 1° aprile 1998, che riguardano:
Con particolare riguardo all’irrogazione delle sanzioni amministrative, nel testo trova ampio spazio il tema della c.d. “tregua fiscale”, ovvero quel pacchetto di misure agevolative a beneficio dei contribuenti introdotte nell’ordinamento fiscale dalla Legge 29 dicembre 2022, n. 197 (legge di Bilancio 2023).
Passando poi all’impianto sanzionatorio penale, la norma di riferimento per tutte le fattispecie di reato tributario previste in Italia è il D.Lgs. 10 marzo 2000, n. 74.
Sia il sistema sanzionatorio amministrativo che quello penale sono stati rivisitati dal D.Lgs. 24 settembre 2015, n. 158 ed ulteriori ed importanti modifiche sono state apportate dal Decreto fiscale collegato alla legge di Bilancio 2020 (il D.L. 26 ottobre 2019, n. 124, convertito con modificazioni dalla Legge 19 dicembre 2019, n. 157).
Difatti, con riferimento ai temi trattati in questo testo, la disciplina penale tributaria è stata oggetto di numerosi cambiamenti. Le modifiche riguardano un tendenziale aumento delle pene delle diverse fattispecie criminose e in taluni casi l’introduzione di soglie di punibilità più basse.
Le novità, però, non si fermano qui.
Di particolare rilievo, infatti, risulta essere l’applicazione ad alcuni reati tributari e solo in previsione di determinati casi specifici della confisca “per sproporzione” o “allargata” (art. 240-bis c.p.), istituto in precedenza previsto e disposto esclusivamente come misura di prevenzione patrimoniale a contrasto della criminalità organizzata di stampo mafioso (pertanto nei casi di estrema gravità quali l’associazione di tipo mafioso, la riduzione in schiavitù, la tratta di esseri umani e così via).
A ciò si aggiunge l’estensione del sistema di responsabilità degli enti previsto dal D.Lgs. 8 giugno 2001, n. 231 a determinate ipotesi delittuose previste dal D.Lgs. n. 74/2000, ovverosia alle seguenti fattispecie:
Con il recepimento nell’ordinamento nazionale della direttiva (UE) 2017/1317 (c.d. “direttiva PIF” - direttiva per la protezione degli interessi finanziari) attraverso il D.Lgs. 14 luglio 2020 n. 75, seguito con disposizioni correttive e integrative dal D.Lgs. 4 ottobre 2022, n. 156, il catalogo dei reati tributari presupposto del D.Lgs. n. 231/2001 è stato ampliato comprendendo ora anche le seguenti ipotesi delittuose:
Il decreto attuativo della direttiva PIF ha inoltre modificato l’art. 6 del D.Lgs. 10 marzo 2000, n. 74 (ulteriormente corretto ad opera del D.Lgs. 4 ottobre 2022, n. 156), prevedendo l’ipotesi del tentativo nei reati di tipo dichiarativo (articoli nn. 2, 3 e 4 del D.Lgs. n. 74/2000) quando le condotte delittuose:
Nel testo si evidenziano, in aggiunta, alcune novità introdotte dalla c.d. “riforma Cartabia” (D.Lgs. 10 ottobre 2022, n. 150 sulla riforma del processo penale e disciplina della giustizia riparativa) che hanno impattato su taluni aspetti del sistema penale tributario, ad esempio attraverso le modifiche apportate alla disciplina della causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto di cui all’art. 131-bis c.p..
Infine, con la recentissima pubblicazione in Gazzetta Ufficiale n. 124 del 29 maggio 2023 della Legge 26 maggio 2023, n. 56, che ha convertito (con modificazioni) il D.L. 30 marzo 2023, n. 34 (c.d. “Decreto Bollette”), ha trovato spazio nel sistema penale tributario anche una nuova causa speciale di non punibilità per taluni reati tributari, che si può concretizzare al manifestarsi di una serie di circostanze e condizioni.
Come già espresso nella precedente edizione di questo libro, rimane il convincimento che l’attuale sistema fiscale italiano risulti eccessivamente frammentato e talvolta disomogeneo (il nostro sistema fiscale, come rimarcato da autorevole dottrina, necessita oramai della creazione di testi unici).
Premessa
1. Cenni sul sistema tributario
1.1 Spese ed entrate dell’apparato statale
1.2 Principi costituzionali
1.3 Suddivisione delle entrate tributarie
1.4 Elementi costitutivi del tributo
2. Obblighi dichiarativi
2.1 Dichiarazione tributaria
2.2 Natura giuridica della dichiarazione
2.3 Fedeltà e completezza della dichiarazione
2.4 Il pagamento delle imposte
2.5 La riscossione coattiva
2.6 Irreperibilità del contribuente
3. Natura del fenomeno evasivo
3.1 Il fenomeno dell’evasione fiscale
3.2 Differenza tra evasione ed elusione fiscale
3.3 L’evasione da riscossione
3.4 Differenza tra evasione dichiarativa ed evasione da riscossione
3.5 Le stime dell’evasione fiscale
3.6 Gli illeciti fiscali e i reati tributari
4. Il sistema penale tributario
4.1 Il D.Lgs. n. 74 del 2000
4.2 Il dolo specifico di evasione
4.3 Differenza tra dolo specifico e dolo generico in ambito penale tributario
4.4 Ambito oggettivo e soggettivo del sistema penale tributario
4.5 Il delitto tentato nel sistema penale tributario
5. Nozioni base del sistema penale tributario
5.1 Concetto di “fatture o altri documenti per operazioni inesistenti”
5.2 Concetto di “elementi attivi o passivi”
5.3 Concetto di “dichiarazione”
5.4 Concetto di “fine di evadere le imposte” e di “fine di consentire a terzi l’evasione”
5.5 Concetto di “imposta evasa” e di “soglie di punibilità"
5.6 Concetto di “operazioni simulate oggettivamente e soggettivamente"
5.7 Concetto di “mezzi fraudolenti”
5.8 Prospetto di sintesi
6. Le novità apportate al sistema penale tributario dal Decreto Fiscale 2020
6.1 Sintesi dell’evoluzione normativa del sistema punitivo tributario
6.2 Relazione governativa
6.3 Sintesi delle novità
7. Novità nei reati dichiarativi
7.1 Dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti
7.2 Dichiarazione fraudolenta mediante altri artifici
7.3 Dichiarazione infedele
7.4 Omessa dichiarazione 6
8. Novità nei reati in materia di documenti
8.1 Emissione di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti
8.2 Occultamento o distruzione di documenti contabili
9. Reati tributari non modificati
9.1 Omesso versamento di ritenute dovute o certificate
9.2 Omesso versamento di IVA
9.3 Indebita compensazione
9.4 Sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte
9.5 Responsabilità del consulente
10. Applicabilità della confisca per “sproporzione"
10.1 Confisca prevista dall’art. 240-bis del codice penale
10.2 Perimetro applicativo della confisca “allargata”
10.3 Reati tributari colpiti dalla confisca “per sproporzione”
11. Responsabilità amministrativa degli enti in ambito penale tributario
11.1 Il D.Lgs. n. 231/2001
11.2 Operatività del sistema “231”
11.3 Estensione della responsabilità degli enti ai reati tributari
12. Pagamento del debito tributario quale causa di non punibilità
12.1 L’art. 13 del D.Lgs. n. 74/2000
12.2 Modifiche introdotte dal D.L. n. 124/2019
12.3 Orientamento giurisprudenziale
13. Prescrizione nei reati tributari
13.1 Il termine di prescrizione come causa di estinzione dei reati
13.2 Novità nella prescrizione dei reati tributari
14. Novità introdotte dalla riforma Cartabia
14.1 Causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto
14.2 Udienza predibattimentale nei procedimenti a citazione diretta
15. Novità introdotte dal D.L. n. 34/2023 (Decreto bollette)
15.1 Causa speciale di non punibilità per i reati tributari
16. Il sistema sanzionatorio amministrativo
16.1 Architettura normativa di riferimento
16.2 Principi generali
16.3 Cause di non punibilità
16.4 Criteri di determinazione della sanzione
16.5 Il concorso di persone e il c.d. autore mediato
16.6 Il ravvedimento operoso
16.7 Il procedimento di irrogazione
16.8 Decadenza e prescrizione
16.9 Ipoteca e sequestro conservativo
16.10 Impianto sanzionatorio
17. Violazioni agli obblighi dichiarativi
17.1 Omessa presentazione della dichiarazione
17.2 Dichiarazione infedele
17.3 Dichiarazione inesatta e/o incompleta
18. Violazioni agli obblighi relativi alla fatturazione, documentazione e registrazione
18.1 Violazioni agli obblighi di fatturazione e di registrazione di operazioni imponibili
18.2 Violazioni agli obblighi di fatturazione e di registrazione di operazioni non imponibili o esenti
18.3 Violazioni per mancata emissione di ricevute fiscali, scontrini fiscali o documenti di trasporto
18.4 Violazioni agli obblighi di mancata regolarizzazione degli acquisti
19. Violazioni alla contabilità e alla documentazione fiscale
19.1 Omessa tenuta/conservazione di scritture, libri, registri e documenti
19.2 Rifiuto di esibire documenti e registri
20. Violazioni in materia di riscossione
20.1 Omesso, insufficiente o tardivo versamento
20.2 Violazioni in materia di compensazioni
20.3 Versamenti relativi alle ritenute alla fonte
20.4 Incompletezza dei documenti di versamento
21. Tregua fiscale
21.1 Definizione agevolata delle somme dovute a seguito del controllo automatizzato delle dichiarazioni (L. n. 197/2022, art. 1, commi da 153 a 159)
21.2 Regolarizzazione delle irregolarità formali (L. n. 197/2022, art. 1, commi da 166 a 173)
21.3 Ravvedimento speciale delle violazioni tributarie (L. n. 197/2022, art. 1, commi da 174 a 178)
21.4 Adesione agevolata e definizione agevolata degli atti del procedimento di accertamento (L. n. 197/2022, art. 1, commi da 179 a 185)
21.5 Definizione agevolata delle controversie tributarie (L. n. 197/2022, art. 1, commi da 186 a 205)
21.6 Conciliazione agevolata fuori udienza (L. n. 197/2022, art. 1, commi da 206 a 212)
21.7 Rinuncia agevolata dei giudizi tributari pendenti innanzi alla Corte di cassazione (L. n. 197/2022, art. 1, commi da 213 a 218)
21.8 Regolarizzazione degli omessi pagamenti di rate dovute a seguito di acquiescenza, accertamento con adesione, reclamo o mediazione e conciliazione giudiziale (L. n. 197/2022, art. 1, commi da 219 a 221)
21.9 Stralcio dei debiti fino a euro 1.000 affidati agli agenti della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2015 (L. n. 197/2022, art. 1, commi da 222 a 230)
21.10 Definizione agevolata dei carichi affidati agli agenti della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022 (L. n. 197/2022, art. 1, commi da 231 a 252)
Appendice normativa
Bibliografia
Con provvedimento dell’Agenzia delle Entrate del 28.02.2023 è stato approvato il modello "Redditi" SC 2023, da presentare nell’anno 2023 da parte delle società di capitali ed enti commerciali, per il periodo d’imposta 2022.
Il Pacchetto contiene le Circolari del Giorno di approfondimento disponibili anche in ABBONAMENTO ANNUALE sulle novità del modello redditi Società di capitali SC/2023 e relativa check-list per la raccolta dei documenti:
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Con il provvedimento del 28.02.2023 l’Agenzia delle Entrate ha approvato il modello di dichiarazione Redditi SP 2023, riferito all’anno di imposta 2022.
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Con il provvedimento del 06.02.2023 l’Agenzia delle Entrate ha approvato il modello di dichiarazione Redditi PF 2023, da presentare nell’anno 2023 da parte delle persone fisiche con riferimento ai redditi relativi al periodo d’imposta 2022.
Il Pacchetto contiene le Circolari del Giorno di approfondimento disponibili anche in ABBONAMENTO ANNUALE sulle novità del modello redditi PF 2023 e relativa check-list per la raccolta dei documenti:
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eBook di 92 pagine in pdf comprensivo di Normativa, sulla disciplina dell’ACE e i chiarimenti di prassi medio tempore forniti dall’amministrazione finanziaria anche alla luce dei modelli dichiarativi - e delle relative istruzioni - approvati dall’Agenzia delle Entrate.
Aggiornato con le indicazioni per i modelli dichiarativi 2023
L’Aiuto alla Crescita Economica (ACE), introdotto nel nostro ordinamento fiscale dal D.L. 6 dicembre 2011, n. 2011, è stato oggetto, nel corso del 2017, di un profondo restyling. In particolare, la legge di bilancio 2017 ha modificato le modalità di applicazione dell’agevolazione alle persone fisiche e alle società di persone, rendendola più omogena a quella prevista per i soggetti IRES. Inoltre, a seguito della riforma del bilancio attuata con il d.lgs. 18 agosto 2015, n. 139 e la conseguente normativa di coordinamento delle basi imponibili IRES e IRAP prevista dall’art. 13-bis del D.L. 30 dicembre 2016, n. 244, sono state profondamente riviste le disposizioni attuative dell’incentivo. Il D.M. 14 marzo 2012 è stato abrogato e sostituito dal D.M. 3 agosto 2017.
L’incentivo era stato poi abrogato dalla legge di bilancio del 2019 con decorrenza dal periodo d'imposta 2019, garantendo solo la possibilità di utilizzo delle eccedenze pregresse di ACE non utilizzate alla fine del periodo di imposta 2018. Contestualmente, in sostituzione dell’ACE era stato introdotto un diverso incentivo la cd. Mini-IRES, che si sostanziava in una riduzione dell’aliquota ordinaria IRES dal 24% al 15% in presenza di utili reinvestiti in incrementi occupazionali e nuovi investimenti. La complessità del meccanismo agevolativo del nuovo incentivo aveva, poi, spinto il legislatore a rimodularne le regole applicative, procedendo a una riscrittura integrale della disciplina con l’art. 2 del DL n. 34/2019.
In tale sede, il calcolo del beneficio era stato ancorato unicamente all’incremento patrimoniale derivante dalla non distribuzione degli utili.
La legge di bilancio 2020 ha ripristinato la situazione ante legge di bilancio 2019, abrogando, dal periodo di imposta 2019, la Mini-IRES e "riattivando" contestualmente la disciplina ACE, seppur con riduzione dell'aliquota percentuale per il calcolo del rendimento nozionale del nuovo capitale proprio che scende all’1,3%.
Il D.L. 25 maggio 2021 n. 73, c.d. “Sostegni-bis” ha, da ultimo, introdotto, tra le misure di sostegno alle imprese colpite dall’emergenza da COVID-19, un rafforzamento dell’agevolazione ACE, limitatamente al periodo d’imposta 2021, denominato “ACE innovativa 2021”. Come si avrà modo di approfondire, l’agevolazione prevede l’applicazione di un coefficiente di rendimento nozionale sull’incremento di capitale proprio 2021 del 15% (a condizione che tale incremento sia “conservato” almeno sino alla fine del 2023).
Nel testo, si riepiloga la disciplina dell’ACE e i chiarimenti di prassi medio tempore forniti dall’amministrazione finanziaria evidenziando le novità introdotte dal D.L. “Sostegni-bis”, anche alla luce dei modelli dichiarativi - e delle relative istruzioni - approvati dall’Agenzia delle Entrate.
Premessa
Ratio dell’incentivo
1. Ambito soggettivo
1.1 Soggetti beneficiari
1.2 Soggetti esclusi
2. I presupposti dell’agevolazione
2.1 Rendimento nozionale del capitale
2.2 Esistenza di “nuovo capitale proprio”
3. La determinazione della base ACE per i soggetti IRES
3.1 Variazioni in aumento
3.1.1 I conferimenti in denaro
3.1.2 Accantonamenti a riserva di utili
3.1.3 L’incremento patrimoniale per le start up
3.1.4 Sterilizzazione dell’incremento per la consistenza dei titoli e valori mobiliari
3.1.5 Irrilevanza delle rettifiche operate in sede di FTA dei “Nuovi OIC”
3.1.6 Rettifiche fiscali per le Stabili Organizzazioni
3.2 Variazioni in diminuzione
3.3 Limite del Patrimonio Netto
3.4 Il meccanismo di applicazione
3.5 L’ACE nei regimi opzionali del consolidato e della trasparenza fiscale
3.5.1 ACE e consolidato nazionale
3.5.2 ACE e trasparenza fiscale
3.6 L’ACE e le operazioni straordinarie
3.6.1 ACE e conferimento d’azienda
3.6.2 ACE e fusione
3.6.3 ACE e scissione
3.6.4 ACE e trasformazione
4. La determinazione della base ACE per i soggetti IRPEF
4.1 Modalità di calcolo della base ACE
4.1.1 Soggetti IRPEF “da sempre” in contabilità ordinaria
4.1.2 Soggetti IRPEF “non” da sempre in contabilità ordinaria
5. La disciplina antielusiva
5.1 Operazioni sterilizzate
5.1.1 Operazioni infragruppo
5.1.2 Operazioni extra-gruppo
5.2 Decorrenza della “nuova” disciplina antielusiva e clausola di salvaguardia
5.3 Disapplicazione della disciplina antielusiva
5.3.1 Interpello probatorio
6. Trasformazione delle eccedenze ACE in credito d’imposta IRAP
6.1 La trasformazione delle eccedenze ACE per i soggetti IRES e IRPEF
6.2 La trasformazione delle eccedenze ACE in caso di consolidato e trasparenza fiscale
7. L’ “ACE innovativa 2021”
7.1 Determinazione del beneficio
7.2 Modalità di fruizione del beneficio
7.3 I casi di restituzione del beneficio
7.4 Il provvedimento attuativo
7.5 Il calcolo della Super ACE nei modelli dichiarativi 2022
7.6 La “gestione” della “Super ACE” nei modelli dichiarativi 2023
Normativa
Decreto legge n. 201 del 6 dicembre 2011, [c.d. "Decreto Monti"]
Legge n. 160 del 27 dicembre 2019, [c.d. "Legge di bilancio 2020"]
D.M. 3 agosto 2017 - Revisione delle disposizioni attuative in materia di aiuto alla crescita economica (ACE)
Decreto legge 25 maggio 2021, n. 73 [c.d. "Decreto Sostegni-bis"]