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Il foglio di calcolo excel RAVVEDIMENTO OPEROSO 2025 si presenta aggiornato con le novità normative e con il nuovo tasso di interesse legale pari al 2,00% a far data dal 01/01/2025, previsto dal Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 10 dicembre 2024 (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 294 del 16-12-2024), che modifica la misura del saggio degli interessi legali di cui all'articolo 1284 codice civile.
Il prodotto si presenta aggiornato, accorpando in un unico Tool la duplice modalità di calcolo e le differenti sanzioni applicabili, prevista per le violazioni commesse fino al 31 agosto 2024 e per quelle commesse a far data dal 01 settembre 2024 (D.Lgs. 87/2024).
Note operative:
Il TOOL RAVVEDIMENTO OPEROSO 2025 è lo strumento operativo, pratico ed irrinunciabile, per determinare gli importi dovuti nei casi di versamento tardivo di imposte, tramite l'istituto del ravvedimento operoso (art. 13 D.Lgs. 18 dicembre 1997 nr. 472).
Realizzato da un professionista per le esigenze operative dello studio e delle aziende, è concepito in maniera intuitiva e di semplice utilizzo anche per gli operatori meno esperti in Excel.
La versione 2025 è arricchita di diverse ed importanti novità funzionali:
Il contenuto di molti campi è selezionabile con l'ausilio di menù a tendina, che evitano la possibilità di errore da parte dell'operatore.
Il Tool è fornito con la sezione "Codici Tributo" preimpostata con i codici di più frequente utilizzo.
La sezione è comunque implementabile/modificabile dall'utente in tutte quelle circostanze in cui tale operazione si rendesse necessaria (istituzione di nuovi codici tributo, soppressione o modifica di codici preesistenti, etc.).
Il Tool è strutturato in sei sezioni:
E' possibile navigare tra le varie sezioni del Tool utilizzando i link (pulsanti) posti nella parte alta di ciascuna sezione.
Il Tool è fornito con la sezione "Codici Tributo" preimpostata con i codici di più frequente utilizzo.
La sezione è comunque implementabile/modificabile dall'utente in tutte quelle circostanze in cui tale operazione si rendesse necessaria (istituzione di nuovi codici tributo, soppressione o modifica di codici preesistenti, etc.). Si raccomanda, ad ogni modifica di codice tributo, di avviare la macro "Aggiorna ARCHIVIO C.T." attivabile tramite apposito pulsante posto in alto a sinistra della sezione (tale operazione è indispensabile per rendere fruibili le variazioni apportate sia per il calcolo del ravvedimento che per la stampa del modello F24).
Per ciascun codice tributo è indispensabile, per il completo funzionamento del Tool, inserire nell'apposita riga anche i corrispondenti codici tributo per sanzioni ed interessi (questi ultimi liddove versati separatamente dall'imposta principale).
La sezione dedicata ai Codici Tributo accoglie separatamente i codici tributo per Imposte da quelli per Sanzioni e per Interessi (per il corretto caricamento di nuovi codici tributo utilizzare i tasti funzionali in alto nell'apposita sezione).
Una particolare attenzione va rivolta nel caricare quei codici tributo della sezione ENTI LOCALI per i quali la normativa prevede che l'importo delle sanzioni ed interessi vanno corrisposti utilizzando il solo codice tributo per imposta (IMU e TASI ad esempio). In tal caso è sufficiente non compilare le due colonne (codici correlati) "sanzioni" ed "interessi" in corrispondenza del codice tributo per imposte.
E' possibile (non obbligatorio per la funzionalità del Tool) caricare in questa sezione di archivio i nominativi dei contribuenti per i quali si richiede il calcolo del ravvedimento e la stampa del relativo modello F24.
Inserire i dati richiesti nelle apposite caselle con sfondo verde (violazioni fino al 31/08/2024) o azzurro (violazioni da 01/09/2024).
Il foglio di calcolo è dotato di numerosi controlli di congruità che prevengono anomalie tipo: “Errata digitazione codice tributo” – “Anomala, incongrua o errata indicazione delle date”.
Le anomalie riscontrate sono immediatamente evidenziate con segnalazione di errore in prossimità della cella ove esso è riscontrato.
Fintanto che le anomalie non vengono rimosse, il calcolo del ravvedimento non viene fornito.
Il calcolo del ravvedimento non viene visualizzato, inoltre, in caso di compilazione di riga incompleta (presenza di solo codice tributo o di solo importo).
Guida in pdf sulla nuova sanatoria fiscale 2018-2022, per i soggetti ISA aderenti al Concordato Preventivo Biennale (CPB)
Aggiornato alle regole del D.L. n. 167 in GU il 14.11.2024 con la riapertura dei termini per l'adesione al concordato preventivo
eBook in pdf di 52 pagine.
Ti segnaliamo il Foglio excel che effettua la simulazione d l ravvedimento speciale, o ravvedimento tombale, "Ravvedimento Tombale soggetti ISA aderenti CPB (Excel)"
1. Contesto normativo di riferimento
2. Requisiti per accedere alla sanatoria fiscale
3. Imposta sostitutiva dei redditi e relative addizionali
4. Imposta sostitutiva dell’Irap
5. Tabelle di raccordo e confronto
6. Termini e modalità di versamento imposta sostitutiva
7. Conseguenze sanatoria: accertamenti ridotti
8. Differimento termini di accertamento
9. Appendice normativa
Guida in pdf sui profili operativi del Concordato preventivo biennale (CPB), una nuova opportunità per contribuenti e fisco.
Aggiornato alle regole del D.L. n. 167 in GU il 14.11.2024 con la riapertura dei termini per l'adesione
eBook in pdf di 67 pagine.
La guida definitiva al Concordato Preventivo Biennale (CPB), un istituto di innovazione fiscale introdotto dal D.Lgs. 13/2024.
Questo ebook offre un approccio pratico e approfondito per orientare professionisti e imprese nella gestione del rapporto con il fisco. Aggiornato alle disposizioni del D.L. 167/2024 e arricchito con analisi operative, è lo strumento ideale per chi desidera sfruttare al meglio le opportunità di tax compliance.
(Registrazione del Corso in diretta del svolto il 26.09.2024)
In collaborazione con il Commercialista Telematico
L’attesa circolare n. 18/2024 emanata nella serata del 17 settembre lascia aperti ancora troppi dubbi sull’adesione al concordato preventivo biennale. Facciamo il punto sugli aspetti critici della misura dopo l’intervento del Fisco.
Il corso è aperto a tutti gli interessanti e in particolare si rivolge a:
Giancarlo Modolo
Dottore Commercialista iscritto all’ODCEC di Milano.
Si occupa in particolare di consulenza aziendale direzionale (organizzazione, ristrutturazioni aziendali e progettazione di sistemi di controllo operativo funzionale, realizzazione di modelli organizzativi di cui alla D.Lgs. 231/2001), corsi di formazione manageriale, check-up operativi per singole aree (fisco – società – lavoro – assicurazioni) e mini-revisioni settoriali.
E’ stato membro della commissione Diritto Tributario Nazionale e presidente della commissione Ambiente, Ecologia ed Energia per l’ODCEC di Milano.
E’ autore di numerose pubblicazioni di settore. Per CommercialistaTelematico è pubblicista, relatore e tra gli esperti che rispondono ai quesiti dei lettori nell’apposita rubrica.
Non è previsto accreditamento.
Utile file in excel che consente il conteggio dell’IMU sulla base delle tipologia di beni posseduti (abitazioni, immobili strumentali, immobili rurali, aree fabbricabili e terreni), per l'anno 2024.
Il file considera la detrazione per figli a carico prevista per le abitazioni principali nonché le possibili riduzioni e/o maggiorazioni alle aliquote ordinarie previste.
A supporto del file:
Il file richiede Microsoft Excel 2007 (o successivi) o equivalente (Non funziona su MAC)
ATTENZIONE: Per l'utilizzo del foglio excel, al primo avvio è richiesto un codice di sblocco che verrà inviato via email (si consiglia di controllare eventualmente anche lo spam).
Immobili e conti correnti esteri: come gestire i propri investimenti all’estero
eBook in pdf di 37 pagine.
In un contesto in cui le frontiere finanziarie si sono notevolmente allentate, gli investimenti immobiliari all'estero e la gestione di conti bancari internazionali si presentano come opzioni promettenti per gli individui in cerca di ampliamento delle proprie sfere di investimento e crescita patrimoniale.
Queste opportunità consentono una diversificazione degli asset e offrono un'alternativa alla tradizionale strategia di investimento basata esclusivamente sul mercato nazionale.
La presente Guida esamina, adottando come filo conduttore l’operatività, le modalità di indicazione nella dichiarazione dei redditi delle persone fisiche di due degli investimenti che moltissime persone possiedono all’estero: i conti correnti e gli immobili.
Avere conti correnti e immobili all’estero ha delle implicazioni fiscali sia da un punto di vista di pagamento di imposte sia da un punto di vista di indicazione in un quadro della dichiarazione dei redditi (Quadro RW) che è necessario conoscere per non incorrere in comportamenti che possono essere sanzionati da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Nel corso di questa guida si daranno indicazioni operative sia sulle questioni da tenere presenti in relazione alla parte reddituale, ma anche per quanto riguarda il monitoraggio fiscale, disciplina che richiede in determinati casi l’indicazione informativa nel quadro RW della dichiarazione ed il pagamento delle imposte patrimoniali.
Premessa
1. Tassazione dei redditi esteri in Italia
1.1 Quadro normativo
1.2 La residenza delle persone fisiche
1.2.1 Criteri di individuazione della residenza fiscale delle persone fisiche
1.3 Trasferimento della residenza in paradisi fiscali
1.4 La residenza nelle Convenzioni contro le doppie imposizioni
1.5 La tassazione dei soggetti residenti per i redditi prodotti all’estero
1.6 La doppia imposizione
1.7 Le Convenzioni internazionali
2. I redditi degli immobili esteri
2.1 Premessa
2.2 Disciplina interna
2.2.1 Immobili non produttivi di reddito
2.2.2 Immobile non locato e lo Stato estero prevede una tassazione
2.2.3 Immobile locato e lo Stato estero non prevede una tassazione
2.2.4 Immobile locato e lo Stato estero prevede una tassazione
2.2.5 Disallineamento dei periodi d’imposta
2.2.6 Cedolare secca - esclusione
2.3 Convenzioni internazionali contro le doppie imposizioni
2.4 La cessione degli immobili esteri per i soggetti non imprenditori
2.5 Credito per le imposte pagate all’estero
2.6 Esempi di indicazione nel modello REDDITI
2.6.1 Immobile concesso in locazione in Germania
2.6.2 Immobile sfitto in Francia
2.6.3 Immobile sfitto in un Paese che tassa gli immobili con criteri catastali
2.7 L’IVIE per gli immobili esteri
2.7.1 Soggetti passivi
2.7.2 Aliquota e base imponibile
2.7.3 Esclusione dall’IRPEF degli immobili esteri non locati
2.7.4 Determinazione dell’imposta e del credito di imposta
2.7.5 Versamento, liquidazione, accertamento e riscossione
2.7.6 Esempio calcolo IVIE
2.8 Documentazione da preparare per chi effettua gli adempimenti fiscali
3. I redditi dei conti correnti all’estero
3.1 Premessa
3.2 Disciplina interna
3.3 Convenzioni internazionali contro le doppie imposizioni
3.4 Credito per le imposte pagate all’estero
3.5 Indicazione nel modello REDDITI
3.5.1 Interessi di conto corrente
3.6 L’IVAFE per i conti correnti esteri
3.6.1 Ambito oggettivo
3.6.2 Aliquota e base imponibile
3.6.3 Conti correnti e depositi di risparmio
3.6.4 Credito di imposta
3.6.5 Versamento, liquidazione, accertamento e riscossione
3.6.6 Aliquota dello 0,4% sui prodotti finanziari in Stati black list
3.6.7 Esempio di calcolo IVAFE
3.7 Documentazione da preparare per chi effettua gli adempimenti fiscali
4. Il quadro RW per immobili e conti correnti esteri
4.1 Il quadro RW
4.1.1 il nuovo quadro W nel modello 730
4.2 Esonero dalla compilazione del quadro RW specifici per i conti correnti e gli immobili
4.2.1 Esonero per gli immobili esteri che non hanno subito variazioni
4.2.2 Esonero per conti correnti e depositi esteri
4.3 Esempi di compilazione del modello REDDITI
4.3.1 Immobile in un Paese europeo
4.3.2 Immobile in un Paese extra UE
4.3.3 Immobile in comproprietà
4.3.4 Conto corrente in comproprietà
Riferimenti normativi
Legislazione
Prassi
IVIE e IVAFE 2024: Guida pratica alla compilazione del quadro RW.
Nell'ebook un'analisi delle novità e la guida alla compilazione dei quadri dei modelli fiscali.
eBook in pdf di 40 pagine.
Esordio della nuova casella per dichiarare il valore delle cripto-attività detenute all'estero alla luce dell'introduzione della nuova imposta. Raddoppio dell'aliquota d'imposta per gli investimenti finanziari nei paradisi fiscali, e aumento dell'imposta sulle seconde case all'estero.
Queste le novità 2024 in materia di IVAFE, IVIE e obblighi dichiarativi.
Da quest'anno sarà poi possibile utilizzare anche il modello 730 anche per le imposte dovute su investimenti finanziari e immobili all'estero, come pure per le cripto-attività, senza più la necessità di dover presentare il quadro aggiuntivo RW del modello Redditi.
Nell'ebook un'analisi delle novità e la guida alla compilazione dei quadri dei modelli fiscali.
Premessa
1. Residenza e obblighi dichiarativi
1.1 La verifica della residenza
1.2 La lista dei paradisi fiscali
1.3 Anagrafe degli italiani all'estero e assenza dall'Italia
2. L'obbligo di monitoraggio
2.1 I soggetti obbligati
2.2 Le esenzioni per i lavoratori all'estero
2.3 Monitoraggio anche in caso di disinvestimento in corso d'anno
2.4 La disponibilità dei beni
2.5 Le attività da dichiarare
2.6 Le attività intestate a società estere
2.7 Gli obblighi di dichiarazione in caso di controllo indiretto
2.8 Il titolare effettivo
2.9 Casi particolari
3. L'IVAFE
3.1 Depositi e conti correnti esteri tra monitoraggio e tassazione
3.2 Le regole per i conti correnti
3.3 L'aliquota per gli altri investimenti
3.4 La base imponibile
3.5 Il credito per le imposte pagate all'estero
4. L'IVIE
4.1 Nuove aliquote per il 2024
4.3 I soggetti tenuti al pagamento
4.4 In caso di immobili intestati a soggetti giuridici
4.5 La base imponibile
4.6 Le regole contro la doppia tassazione
4.7 Documenti da conservare per il credito d’imposta
5. L'imposta sulle cripto-attività
6. Il monitoraggio
6.1 La compilazione del quadro RW
6.2 La compilazione del quadro W del modello 730
7. Calcolo e versamento delle imposte
7.1 Rigo imposte dovute modello Redditi
7.2 IVAFE
7.2.1 Il versamento
7.3 IVIE
7.3.1 Il versamento
7.4 Imposta cripto-attività
7.4.1 Il versamento
7.5 Sezione Versamenti e residui modello 730
Guida alla Compilazione del Quadro RW - Speciale Dichiarazione dei Redditi 2024
Nell'ebook in pdf di 108 pagine, esempi pratici di compilazione del quadro RW.
Il quadro RW è stato istituito ai fini del monitoraggio delle attività detenute all’estero dai soggetti fiscalmente residenti in Italia. Tale quadro deve essere compilato dai contribuenti che detengono investimenti all’estero e attività estere di natura finanziaria sia a titolo di proprietà sia a fronte di qualunque altro diritto reale.
Sui valori indicati in tale quadro il contribuente, se sussistono i requisiti previsti dalla norma, assolve inoltre le imposte patrimoniali ossia l’Imposta sul valore degli immobili all’estero (IVIE) e l’Imposta sul valore dei prodotti finanziari dei conti correnti e dei libretti di risparmio detenuti all’estero (IVAFE).
Indispensabile supporto per contribuenti, consulenti fiscali e operatori del settore, l'eBook spiega passo dopo passo come gestire le complessità legate alla dichiarazione delle attività finanziarie estere, incluse criptoattività e polizze estere, nonché le implicazioni di IVIE, IVAFE e le nuove imposte sulle cripto.
Caratteristiche dell'eBook:
1. Soggetti obbligati al monitoraggio fiscale
1.1 La mera disponibilità
2. Titolare effettivo
2.1 L’approccio look through per i titolari effettivi di società paradisiache
3. Attività estere detenute tramite un trust
3.1 La disciplina ante D.Lgs. 90/2017
3.2 La disciplina post D.Lgs. 90/2017 e post D.Lgs. 125/2019
4. La Polizza Estera
5. Gli esempi della C.M. 38/E/2013
6. Esoneri soggettivi
7. Esoneri oggettivi
8. Cripto attività (criptovalute incluse)
8.1 Indicazioni valevoli fino al periodo d’imposta 2022
8.2 Indicazioni valevoli dal periodo d’imposta 2023
9. Gli investimenti
10. Le attività estere di natura finanziaria
10.1 La presunzione di fruttuosità
11. Gli importi in valuta estera
12. Valorizzazione degli investimenti e delle attività di natura finanziaria e patrimoniale
12.1 Gli immobili
12.2 Gli immobili che non hanno subito variazioni nel corso dell’anno precedente
12.3 Le attività finanziarie e le cripto attività
12.4 Il Prospetto di riepilogo per l’Amministrazione finanziaria
13. La compilazione del quadro
13.1 IVAFE
13.2 IVIE
13.3 Imposta sulle cripto attività
14. Esempi di compilazione del quadro
15. Periodi di accertamento
16. La presunzione di reddito
17. Sanzioni e ravvedimento operoso del quadro RW
17.1 Il ravvedimento operoso
18. Il ravvedimento dell’IVIE, dell’IVAFE e delle CRIPTO ATTIVITÀ
Modello Redditi 2024 Quadro RW
Il Pacchetto contiene i seguenti 2 eBook, venduti anche singolarmente, sulle modalità di indicazione dei redditi esteri nella dichiarazione 2023:
La presente Guida in pdf di 84 pagine esamina, adottando come filo conduttore l’operatività, le modalità di indicazione nella dichiarazione dei redditi delle persone fisiche delle principali categorie reddituali ottenute all’estero da tali persone.
Aggiornato al Decreto sulla Fiscalità Internazionale e al provv. AdE del 28.02.2024 n. 68472
La presente guida in pdf di 99 pagine, esamina, adottando come filo conduttore l’operatività, le modalità di tassazione per le persone fisiche delle principali categorie reddituali ottenute all’estero da tali persone.
Tale modalità di tassazione sarà esaminata analizzando quesiti concreti riguardanti tutte le categorie reddituali che è possibile incontrare percependo redditi dall’estero.
Premessa
1. Tassazione dei redditi esteri in Italia
1.1 Quadro normativo
1.2 La residenza delle persone fisiche
1.2.1 Criteri di individuazione della residenza fiscale delle persone fisiche
1.3 Trasferimento della residenza in paradisi fiscali
1.4 La residenza nelle Convenzioni contro le doppie imposizioni
1.5 La tassazione dei soggetti residenti per i redditi prodotti all’estero
1.6 La doppia imposizione
1.7 Le Convenzioni internazionali
2. I redditi di lavoro dipendente
2.1 Principi generali
2.1.1 Criteri generali di tassazione secondo la normativa italiana
2.1.2 I lavoratori frontalieri
2.1.3 Frontalieri in Svizzera con nuovo regime fiscale
2.1.4 Le retribuzioni convenzionali
2.1.5 Addizionale del 10% per i dirigenti del settore finanziario
2.2 Convenzioni contro le doppie imposizioni
2.3 Credito per le imposte pagate all’estero
2.4 Indicazione del reddito nel quadro RC del modello REDDITI
2.4.1 Redditi tassati nei modi ordinari o secondo le retribuzioni convenzionali
2.4.2 Redditi dei lavoratori frontalieri
2.5 Territorialità dei redditi di lavoro dipendente incerta in epoca COVID
2.6 Prestazioni rese in via straordinaria in remote working
3. I redditi degli immobili esteri
3.1 Premessa
3.2 Reddito degli immobili situati all’estero
3.2.1 Immobili non produttivi di reddito
3.2.2 Immobile non locato e lo Stato estero prevede una tassazione
3.2.3 Immobile locato e lo Stato estero non prevede una tassazione
3.2.4 Immobile locato e lo Stato estero prevede una tassazione
3.2.5 Disallineamento dei periodi d’imposta
3.2.6 Cedolare secca - esclusione
3.3 Convenzioni internazionali contro le doppie imposizioni
3.4 La cessione degli immobili esteri per i soggetti non imprenditori
3.5 Convenzioni internazionali contro le doppie imposizioni
3.6 Credito per le imposte pagate all’estero
3.7 Indicazione nel modello REDDITI
3.7.1 Immobile concesso in locazione in Spagna
3.7.2 Immobile in Svizzera adibito ad abitazione principale non di lusso
3.7.3 Immobile concesso in locazione in Germania
4. Pensioni
4.1 Premessa
4.2 Le Convenzioni contro le doppie imposizioni
4.3 Modalità di tassazione
4.4 Credito per le imposte pagate all’estero
4.5 Rimborso delle imposte applicate all’estero
4.6 Indicazione del reddito nel quadro RC del modello REDDITI
4.6.1 Pensione tassata nei modi ordinari
4.6.2 Pensione tassata nei modi ordinari e non applicazione ritenute dal Paese erogante
4.6.3 Pensione tassata nei modi ordinari e applicazione ritenute dal Paese erogante
5. I dividendi
5.1 Criteri di territorialità
5.2 Convenzioni contro le doppie imposizioni
5.3 Dividendi esteri derivanti da partecipazioni non black list
5.3.1 Principio del netto frontiera
5.3.2 Percezione diretta dei dividendi di fonte estera
5.4 Credito per le imposte pagate all’estero
5.5 Dividendi esteri derivanti da partecipazioni black list
5.5.1 Rilevanza del periodo di maturazione per i dividendi da Paesi black list
5.5.2 Disapplicazione della tassazione integrale dei dividendi
5.5.3 Detassazione degli utili provenienti da soggetti a fiscalità privilegiata
5.5.4 Dividendi distribuiti da società conduit
5.5.5 Distribuzione degli utili da parte della CFC
5.5.6 Affrancamento degli utili delle partecipate a regime privilegiato
5.6 Indicazione in dichiarazione
5.6.1 Dividendo da Stato a fiscalità ordinaria
5.6.2 Dividendo percepito direttamente all’estero
6. Gli interessi e altri redditi di capitale
6.1 Imposizione sui redditi di fonte estera
6.2 Credito per le imposte pagate all’estero
6.3 Convenzioni contro le doppie imposizioni
6.4 Indicazione in dichiarazione
6.4.1 Interessi di conto corrente
6.4.2 Obbligazioni estere
7. Il credito per le imposte pagate all’estero
7.1 Premessa
7.2 Redditi di fonte estera per i quali compete il credito
7.3 Concorso del reddito alla formazione del reddito complessivo
7.4 Imposte estere accreditabili
7.4.1 Imposta non espressa in euro
7.4.2 Carattere definitivo dell’imposta estera
7.4.3 Documentazione dell’imposta estera pagata
7.5 Determinazione del credito per le imposte pagate all’estero
7.5.1 Quota d’imposta italiana
7.5.2 Limite dell’imposta netta
7.6 Periodo d’imposta in cui deve essere richiesta la detrazione
7.7 Per country limitation
7.8 Redditi che concorrono solo parzialmente alla formazione della base imponibile italiana
7.9 Indicazione in dichiarazione
8. Il monitoraggio fiscale
8. Il monitoraggio fiscale
8.1 Il quadro RW
8.1.1 Soggetti tenuti alla compilazione del quadro RW
8.1.2 Ambito oggettivo
8.1.3 Attività estere di natura finanziaria
8.1.4 Attività patrimoniali situate all’estero
8.1.5 il nuovo quadro W nel modello 730
8.2 Valori da indicare all’interno del quadro RW
8.3 Importi in valuta estera
8.4 Esonero dalla compilazione del quadro RW
8.4.1 Esonero per gli immobili esteri che non hanno subito variazioni
8.5 Esempi di compilazione del modello REDDITI
8.5.1 Immobile in un Paese europeo
8.5.2 Immobile in un Paese extra UE
8.5.3 Immobile in comproprietà
8.5.4 Conto corrente in comproprietà
8.5.5 Obbligazioni
9. Le imposte patrimoniali estere
9.1 IVIE
9.1.1 Soggetti passivi
9.1.2 Aliquota e base imponibile
9.1.3 Esclusione dall’IRPEF degli immobili esteri non locati
9.1.4 Abitazione principale all’estero
9.1.5 Determinazione dell’imposta e del credito di imposta
9.1.6 Versamento, liquidazione, accertamento e riscossione
9.1.7 Esempio calcolo IVIE
9.1.8 Brexit ed effetti sull’IVIE
9.2 IVAFE
9.2.1 Ambito oggettivo
9.2.2 Aliquota e base imponibile
9.2.3 Conti correnti e depositi di risparmio
9.2.4 Credito di imposta
9.2.5 Versamento, liquidazione, accertamento e riscossione
9.2.6 Aliquota dello 0,4% sui prodotti finanziari in Stati black list
9.2.7 Imposta sul valore delle cripto-attività
9.2.8 Esempi di calcolo IVAFE
Riferimenti normativi
Legislazione
Prassi
Premessa
1. Tassazione redditi esteri: obblighi e questioni operative
1. Soggetto non residente, redditi prodotti all’estero e dichiarazione dei redditi in Italia
2. Non residente e mancata cancellazione dall’AIRE
3. Obblighi dei non residenti
4. Presentazione della dichiarazione dei redditi in caso di residenza fiscale all’estero
5. Detrazione assicurazione estera
2. Redditi di lavoro dipendente
6. Reddito da società estera e tassazione
7. Conversione in euro imposte estere
8. Lavoro prestato all’estero
9. Indicazione in dichiarazione di lavoro dipendente in Danimarca
10. Reddito estero e tassazione tramite le retribuzioni convenzionali
11. Compensi ricevuti in Austria
12. Redditi da soggetto residente a San Marino e modello redditi PF
13. Lavoro dipendente all’estero e adempimenti
14. Reddito di lavoro dipendente estero e credito imposte estere
15. Reddito di lavoro dipendente UK e modalità di tassazione
16. Reddito di lavoro dipendente estone
17. Reddito di lavoro dipendente Inghilterra e Norvegia
18. Trasferimento in Svizzera
19. Lavoro da remoto svolto in Italia per datore di lavoro estero
3. I redditi per gli immobili all’estero
20. Cessione immobile estero
21. Detenzione immobile estero ed obblighi dichiarativi in Italia
22. Plusvalenza immobile estero
23. Acquisto e locazione di immobile in Francia
24. Tassazione affitto londinese
4. Le pensioni
25. Pensione estera canadese e tassazione
26. Pensione argentina
5. I dividendi
27. Dividendi in Lussemburgo e tassazione
28. Dividendi azioni estere
6. Altri redditi
29. Diritto d’autore estero e tassazione
30. Partecipazione monegasca
31. Compensi a lavoratore autonomo estero e ritenuta
32. Borsa di studio estera
33. Redditi da trading online
34. Partecipazione qualificata e tassazione SCI
35. Tassazione titoli azionari esteri
36. Polizza estera e tassazione
37. Deputato europeo
38. Plusvalenza quota societaria
39. Partecipazione società di persone estera
40. Cessione partecipazione estera
41. Tassazione valuta estera
42. Attività professionale all’estero
43. Vincita al casinò di San Marino
44. Lavoro autonomo all’estero
45. Possesso di partecipazione all’estero e adempimenti
46. Vendita azioni società
47. Polizza assicurativa Svizzera
7. Monitoraggio fiscale e patrimoniali estere
48. Brexit ed IVIE
49. Immobile estero ed RW
50. Conti correnti esteri ed RW
51. Conti correnti esteri e obblighi dichiarativi
52. Contribuente residente in zone limitrofi ed RW
53. Donazione immobile ed RW
54. Detenzione investimenti esteri ed obblighi dichiarativi
55. Amministratore società estera ed RW
56. RW e frontalieri
57. Mancata compilazione del quadro RW e ravvedimento
58. Partecipazione società estera ed RW
59. Finanziamenti infruttiferi ed RW
60. Conti correnti cointestati e deleghe di firma
61. Cassetta di sicurezza all’estero
Riferimenti normativi
Check list conformità per facilitare il compito dei professionisti chiamati a rilasciare il visto di conformità fiscale sul credito di imposta collegato ai Bonus edilizi e Superbonus 110%.
Check list aggiornata con documento di ricerca FNC del 19.04.2021 e integrato con decreto anti-frodi (DL 157/2021) e inserimento check list bonus facciate.
Il file recepisce le check list proposte dal CNDCEC sia per gli interventi di efficientamento energetico, sia per l’adeguamento sismico. Il file riporta anche un indice della documentazione da raccogliere per facilitare (al commercialista) la creazione del dossier da conservare per eventuali controlli.
IL DL 34/2020 aveva potenziato le detrazioni fiscali per gli interventi di efficientamento energetico e/o adeguamento antisismico degli edifici (cosiddetto “super bonus 110%).
La normativa consente, al fine di evitare il problema di incapienza delle detrazioni rispetto al proprio reddito, di optare per la cessione del credito a soggetti terzi (fornitori o banche) o di richiedere lo sconto diretto sul corrispettivo dei lavori ai fornitori.
Per poter optare per lo sconto sul corrispettivo o per la cessione del credito di imposta è necessario richiedere il rilascio di un visto di conformità del credito spettante da parte di un professionista abilitato.
In particolare, il visto dovrà attestare la conformità dei dati relativi alla documentazione che attesta la sussistenza dei presupposti che danno diritto al superbonus.
Il presente file excel costituisce una checklist-guida per la predisposizione dei controlli necessari per il rilascio del visto di conformità di cui al comma 11 dell’art. 119 del DL 34/2020 con le indicazioni dei documenti che è opportuno raccogliere.
L'applicativo è stato integrato con ulteriori check-list per altri bonus edilizi e comprende le seguenti check-list:
Le check-list sono conformi agli standard approvati dal consiglio nazionale dei dottori commercialisti.
Le check-list sono integrate con la lettera di incarico per il rilascio del visto e la certificazione finale da consegnare al cliente.
L’utilizzo del file presuppone una adeguata competenza fiscale da parte dell’utente.
Il visto di conformità è rilasciato ai sensi dell’articolo 35 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241, dai soggetti indicati alle lettere a) e b) del comma 3 dell’articolo 3 del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 luglio 1998, n. 322, e dai responsabili dell’assistenza fiscale dei centri costituiti dai soggetti di cui all’articolo 32 del citato decreto legislativo n. 241 del 1997.
Pertanto il software è rivolto a tali soggetti:
Il file richiede Microsoft Excel 2010 o superiore.