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Un completo eBook in pdf di 560 pagine sugli aspetti:
delle imprese edili. Con Formule, tabelle ed esempi.
IV° Edizione - marzo 2023
Aggiornato con:
Capitolo 1 – Gli aspetti giuridici
1.1. Oggetto dell’attività e qualificazione giuridica dell’imprenditore edile
1.2. Forma giuridica: impresa individuale, impresa societaria e associazione in partecipazione
Allegato A – Contratto di associazione tra imprenditore e capitalista per un’operazione
1.3. Forma giuridica: impresa individuale, impresa familiare
1.4. Forma giuridica: impresa coniugale
1.5. Forma giuridica: società di fatto e società irregolare
1.6. Forma giuridica: società in nome collettivo e società in accomandita semplice
1.7. Forma giuridica: società per azioni
1.8. Forma giuridica: società a responsabilità limitata
1.9. Forma giuridica: s.r.l. unipersonale
1.10. Forma giuridica: s.r.l.s
1.11. Forma giuridica: scelta del tipo di società
Allegato A – Tabella di raffronto tra la s.n.c. e la s.a.s
Allegato B – Tabella di raffronto tra la s.r.l. e la s.p.a
1.12. Consorzi: motivazioni per la costituzione
1.13. Consorzi: disposizioni civilistiche per i consorzi con attività esterna
Allegato A – Atto costitutivo di consorzio per la partecipazione a gare ed appalti sui mercati nazionali ed esteri e con accentramento degli acquisti
Allegato B - Estratto di contratto di consorzio con Ufficio Appalti ed Acquisti
1.14. Raggruppamento temporaneo tra imprese edili per un singolo affare
Allegato A – Mandato collettivo speciale con rappresentanza
1.15. Differenze tra associazione in partecipazione, consorzio e raggruppamento temporaneo tra imprese per un affare
Allegato A – Differenze tra associazione in partecipazione, consorzio con attività esterna e raggruppamento temporaneo tra imprese per un affare
1.16. Differenze tra consorzi, società consortili e raggruppamenti temporanei
1.17. Cooperative di lavoro
Capitolo 2 – Gli adempimenti costitutivi
2.1. Piani d’impianto dell’impresa edile
2.2. Piano degli investimenti a lungo termine
Allegato A – Piano degli investimenti a lungo termine della costituenda “A” s.p.a
2.3. Preventivo del risultato economico
Allegato A – Preventivo economico della costituenda “A” s.p.a.(1)
2.4. Preventivo finanziario
Allegato A – Preventivo finanziario della costituenda “A” s.p.a
2.5. Altri adempimenti costitutivi: iscrizione all’Agenzia delle entrate
Allegato A – Stralcio della tabella ATECO 2007 (Classificazione delle attività economiche)
2.6. Altri adempimenti costitutivi: pagamento dell’imposta di registro
2.7. Altri adempimenti costitutivi: la P.E.C., l’iscrizione al registro delle imprese e la comunicazione unica
2.8. Altri adempimenti costitutivi: i libri contabili obbligatori
Allegato A – Termini degli adempimenti costitutivi per tipo di società e per i consorzi
Allegato B – Libri legali e fiscali obbligatori per impresa, società e associazioni
Allegato C – Libri fiscali obbligatori per tipo di consorzio
2.9. Semplificazioni contabili
2.10. Tenuta e conservazione dei libri contabili
Tabella A – Bollatura e /o numerazione dei libri legali e fiscali
2.11. Termini di conservazione dei registri e della documentazione contabile
Allegato A – Tabella termini di conservazione delle scritture contabili
Allegato B – Tabella termini di controllo dichiarazioni fiscali
2.12. Apertura e chiusura dei cantieri edili
Capitolo 3 – La gestione
3.1. Premessa
3.2. Preventivi di gestione
3.3. Preventivo finanziario
3.4. Semplificazione e procedura unificata amministrativa nel settore edile
Tabella A – Istruzioni per l’adozione della documentazione unificata
Allegato A – Quadro delle definizioni uniformi
3.5. Acquisto di terreni - aree fabbricabili
Allegato A – Controdichiarazione all’atto di compravendita di area edificabile
3.6. Costruzione su suolo comune diventa proprietà comune per accessione
3.7. Vendita di immobile abusivo
3.8. Clausola penale, caparra confirmatoria e caparra penitenziale
Allegato A – Tabella sinottica delle differenze tra clausola penale, caparra confirmatoria e caparra penitenziale
3.9. Vendita di immobili con riserva di proprietà
3.10. Permuta di area edificabile con appartamenti e locali
3.11. Contratto di appalto
3.11.1. Contratto di appalto e contratto di somministrazione di lavoro
Allegato A – Diritti ed obblighi dell’appaltante
Allegato B – Diritti ed obblighi dell’appaltatore
3.11.2. Contratto di appalto, quello di subfornitura e la solidarietà verso i lavoratori e gli enti previdenziali
Allegato A – Responsabilità del committente o dell’appaltatore verso i dipendenti
3.11.3. Contratto di appalto e revisione prezzi
3.12. Vendita di appartamenti
3.13. Consegna differita dell’immobile dal venditore al compratore
3.14. Contratto per persona da nominare, cessione del contratto e contratto a favore di terzi nella compravendita immobiliare
3.15. Preliminare di vendita e preliminare di preliminare
Allegato A – Schema di contratto preliminare di vendita di immobile da costruire (a cura della Scuola di Notariato della Lombardia)
Allegato B – Verbale di consegna appartamento
3.16. Effetti della trascrizione del contratto preliminare: privilegio del promissario acquirente sul bene immobile
3.17. Responsabilità contrattuale del promittente venditore nella reiterata vendita dello stesso immobile ad un terzo
3.18. Fideiussione, Fondo di solidarietà e Fondo di garanzia nella vendita d’immobili
3.19. Preminenza delle clausole presenti nel contratto definitivo rispetto a quelle contenute nel preliminare
3.20. Vendita tramite agenzie immobiliari
3.21. Locazione con patto di futura vendita vincolante solo per l’acquirente (rent to buy) – aspetti giuridici
3.22. Locazione finanziaria di immobile abitativo
3.23. Interessi automatici sui crediti commerciali e professionali
Allegato A – Saggio d’interesse sui crediti commerciali e professionali
Allegato B – Tabella sinottica del provvedimento legislativo (d.lgs. 9 ottobre 2002, n. 231)
3.24. Interessi nei contratti pubblici
3.25. Contratto di subfornitura
Allegato A – Tabella sinottica della subfornitura
3.26. La responsabilità del costruttore e la prescrizione dell’azione del committente nei suoi confronti
3.27. Contributo di costruzione e oneri di urbanizzazione
Allegato A – Oneri di urbanizzazione primaria e secondaria
Allegato B – Casi di esonero dal pagamento del contributo di costruzione (art. 17, comma3, del d.P.R. 6 giugno 2001, n. 380)
Allegato C – Determinazione del contributo di costruzione e la destinazione d’uso del fabbricato (art. 19, del d.P.R. 6 giugno 2001, n. 380)
3.28. Contributo per le gare ai lavori pubblici
Allegato A – Contributi per partecipare alle gare di lavori pubblici (art. 1, c. 67, della l. 23 dicembre 2005, n. 266)
3.29. Detrazione degli interessi sul mutuo per l’abitazione principale
Allegato A – Casi di detraibilità o meno degli interessi su mutui ipotecari
Capitolo 4 – La contabilità
4.1. Premessa
4.2. Norme che disciplinano la redazione del bilancio d’esercizio
Allegato A – Società obbligate ad adottare gli IAS/IFRS
4.3. Soggetti interessati alla redazione del bilancio CEE
4.4. Principi fiscali di determinazione del reddito e loro divergenza con quelli civilistici
Allegato A – Prospetto di decorrenza della deducibilità di costi e spese secondo il TUIR (d.P.R. n. 917/1986) e il codice civile
4.5. Modifica dei criteri civilistici e fiscali di valutazione
Allegato A – Comunicazione di mutamento del criterio di valutazione
4.6. Condizioni e contenuto del bilancio in forma abbreviata
Allegato A – Stato patrimoniale in forma abbreviata
Allegato B – Conto economico in forma abbreviata (art. 2435-bis del d.lgs. 6/2003)
Allegato C – Clausole generali e principi di redazione del bilancio
4.7. Condizioni e contenuto del bilancio delle micro-imprese
Allegato A – Parametri ed obblighi connessi alle classi dimensionali delle imprese
4.8. Contenuto della nota integrativa
4.9. Relazione sulla gestione
4.10. Rendiconto finanziario
4.11. Approvazione del bilancio nella s.r.l
Allegato A – Scheda adempimenti da osservare per l’approvazione del bilancio nella s.r.l. (questa tabella è redatta supponendo che la decisione dei soci sia stata adottata secondo il metodo assembleare)
Allegato B – Rappresentazione grafica degli adempimenti connessi al bilancio d’esercizio delle S.r.l
4.12. Piano dei conti
Allegato A – Conti specifici da inserire nel piano dei conti di un’impresa edile
Allegato B – Tabella dei coefficienti di ammortamento “Gruppo XVI Industrie edili”
4.13. Scritture di gestione
4.14. Contabilità industriale o analitica o dei costi: concetti generali
4.15. Contabilità industriale o analitica o dei costi: le configurazioni di costo
4.16. Contabilità industriale o analitica o dei costi: 1° sistema di rilevazione
4.17. Contabilità industriale o analitica o dei costi: 2° sistema di rilevazione
4.18. Contabilità industriale o analitica o dei costi: 3° sistema di rilevazione
4.19. Scritture dell’associazione in partecipazione a carattere finanziario
4.20. Scritture dell’associazione in partecipazione a carattere economico-tecnico. 1a convenzione: ripartizione periodica dei costi e dei ricavi
4.21. Scritture dell’associazione in partecipazione a carattere economico-tecnico: 2a convenzione: ripartizione finale dei costi e dei ricavi
4.22. Rilevazione contabile delle opere e dei servizi su ordinazione
Allegato A – Indice del Principio contabile OIC Documento 16/2016 n. 23 – Lavori in corso su ordinazione
Allegato B – Definizione dei costi di commessa
Allegato C – Definizione dei ricavi di commessa
4.23. Valutazione delle opere e dei servizi su ordinazione: criterio dello stato di avanzamento
Allegato A – Metodi o parametri per la determinazione dello stato d’avanzamento (OIC Documento 12/2016, n. 23)
Allegato B – Procedura consigliata per l’applicazione del criterio dello stato d’avanzamento (ripresi dal Par. 60, del Principio contabile OIC - Documento 12/2016, n. 23)
Allegato C – Rappresentazione in bilancio dei valori relativi alle opere ultrannuali in corso di esecuzione – criterio dello stato di avanzamento (ripresi dal Par. 24-30,
e da 38 a 39, del Principio contabile OIC - Documento 12/2016, n. 23)
4.24. Valutazione delle opere e dei servizi su ordinazione: criterio della commessa completata
4.25. Maggiorazioni di prezzo nelle commesse ultrannuali
Allegato A – Tipologie di maggiorazioni di prezzo nelle commesse ultrannuali (ripresi dai par. 86-89, del Principio contabile OIC Documento 08/2014 n. 23)
4.26. Costi di commessa, pre-operativi e sostenuti dopo la chiusura della commessa ultrannuale
4.27. Contabilizzazione dei costi di sicurezza nelle commesse pubbliche
Allegato A – Glossario dei piani di sicurezza
Allegato B – Costi di sicurezza
4.28. Rimanenze di materiali, rettifiche di ricavi o costi dopo la chiusura delle commesse e ritenute a garanzia nelle commesse ultrannuali
4.29. Perdite probabili nelle commesse ultrannuali
4.30. Proventi ed oneri finanziari nelle commesse ultrannuali
4.31. Contabilità dei consorzi con attività commerciale
Capitolo 5 – Gli aspetti tributari dell’impresa edile: l’imposizione diretta
5.1. Differente tassazione tra aziende individuali e aziende familiari
5.2. Tassazione delle società di persone
5.3. Tassazione delle società di capitali in capo alla società erogante ed ai soci
Allegato A1 – Tassazione utili prodotti a partire dall’esercizio successivo a quello in corso al 31 dicembre 2007, corrisposti da società di capitali residente a società di
capitali (per partecipazioni qualificate e non)
Allegato A2 – Tassazione utili prodotti a partire dall’esercizio successivo a quello in corso al 31 dicembre 2016, corrisposti da società di capitali residente a società di
capitali (per partecipazioni qualificate e non)
Allegato B1 – Tassazione utili prodotti a partire dall’esercizio successivo a quello in corso al 31 dicembre 2007 e sino al 31 dicembre 2011, corrisposti da società di capitali
residente a persona fisica, in possesso di partecipazioni non qualificate
Allegato B2 – Tassazione utili, corrisposti dal 2012 al 30 giugno 2014, da società di capitali residente a persona fisica, in possesso di partecipazioni non qualificate
Allegato B3 – Tassazione utili, corrisposti dal 1° luglio 2014 al 31 dicembre 2016, da società di capitali residente a persona fisica, in possesso di partecipazioni non
qualificate
Allegato B4 – Tassazione utili, prodotti dal 1° gennaio 2017 al 31 dicembre 2017, da società di capitali residente a persona fisica, in possesso di partecipazioni non
qualificate
Allegato B5 – Tassazione utili, prodotti dal 1° gennaio 2018, da società di capitali residente a persona fisica, in possesso di partecipazioni qualificate e non
Allegato C1 – Tassazione utili prodotti a partire dall’esercizio successivo a quello in corso al 31 dicembre 2007, corrisposti da società di capitali residente a persona fisica, in possesso di partecipazioni qualificate
Allegato C2 – Tassazione utili prodotti a partire dall’esercizio successivo a quello in corso al 31 dicembre 2016 sino al 31 dicembre 2017, corrisposti da società di capitali residente a persona fisica, in possesso di partecipazioni qualificate
Allegato D – Tassazione stratificata per anno degli utili di società di capitali
5.4. Gli interessi passivi ed il ROL
Allegato A – Calcolo degli interessi deducibili e del ROL
Allegato B – La deducibilità degli interessi passivi
5.5. Interessi passivi relativi all’acquisto o alla costruzione in proprio di beni strumentali
5.6. Interessi passivi sugli immobili costruiti per la vendita (immobili merce)
5.7. Interessi passivi per le commesse ultrannuali
5.8. Interessi passivi e immobili patrimonio
Allegato A – Deducibilità degli interessi passivi sugli immobili
5.9. Momento di effettuazione delle operazioni nell’imposizione diretta, nell’IVA e nelle imposte di registro
Allegato A – Tabella momenti impositivi ai fini dell’IVA e delle II.DD
5.10. Momento di deducibilità del costo: clausola penale
5.11. Criterio di competenza: i costi sostenuti dopo l’esercizio di realizzo del ricavo
5.12. Correlazione dei componenti positivi e negativi del reddito imponibile nell’esecuzione di opere per conto di terzi
5.13. Richieste di maggiorazione di prezzo nell’ambito delle opere ultrannuali
5.14. Rimanenze valutate a costi specifici: confronto con il valore normale
5.15. Deducibilità delle imposte e delle sanzioni
Allegato A – La deducibilità dei tributi nella determinazione del reddito d’impresa
5.16. Valutazione delle rimanenze: materie prime e materiali vari
5.17. Valutazione delle rimanenze nel 1° periodo di formazione
5.18. Valutazione delle rimanenze nei periodi successivi
Allegato A – Sintesi della normativa sul valore delle rimanenze (art. 92, d.P.R. 22 dicembre 1986, n. 917)
5.19. Valutazione delle rimanenze: fabbricati costruiti
Allegato A – Elenco dei costi che partecipano alla determinazione delle rimanenze dei fabbricati (circ. Min. 26 novembre 1981, n. 40/9/4056)
5.20. Valutazione delle rimanenze: fabbricati in corso di costruzione
5.21. Valutazione delle rimanenze: opere e servizi in esecuzione di contratti d’appalto
Allegato A – Prospetto delle opere, forniture e servizi in corso di esecuzione (art. 93, comma 6, del d.P.R. 22 dicembre 1986, n. 917)
Allegato B – Riepilogo dei prospetti concernenti la valutazione delle opere e servizi in corso di esecuzione (art. 93, comma 6, del d.P.R. 22 dicembre 1986, n. 917). 340
Allegato C – Esempio di compilazione del prospetto delle opere in corso di esecuzione (art. 93, comma 6, d.P.R. 22 dicembre 1986, n. 917)
Allegato D – Valutazione delle opere e servizi secondo la norma civilistica e quella fiscale
Allegato E – Imputazione fiscale dei corrispettivi per l’appaltatore e per il committente nelle opere pluriennali
5.22. Struttura del c/economico in relazione alle rimanenze d’esercizio
5.23. Oneri di urbanizzazione e imposizione diretta
5.24. Provvigioni all’intermediario nei contratti di appalto di durata pluriennale
5.25. Locazione con patto di futura vendita vincolante per ambedue le parti
5.26. Locazione con patto di futura vendita vincolante solo per l’acquirente (rent to buy) – aspetti fiscali
5.27. Plusvalenza derivante dalla vendita di immobili non nell’esercizio di attività commerciale
5.28. Ritenuta fiscale subita sui lavori di manutenzione
5.29. La rinuncia alla caparra confirmatoria da parte del cliente
5.30. Cenni sull’IRAP – Imposta regionale sulle attività produttive
Capitolo 6 – Gli aspetti tributari dell’impresa edile: l’imposizione indiretta
6.1. Generalità
Allegato A – Le cessioni di beni e le prestazioni di servizi nelle imprese edili
6.2. Norme specifiche dell’IVA e dell’imposta di registro per le imprese edili
6.3. Norme specifiche ricorrenti per le imprese edili
Allegato A – Tabella delle caratteristiche delle abitazioni di lusso (d.m. 2 agosto 1969)
6.4. Fabbricato “venuto a esistenza” e suo momento di ultimazione
6.5. Individuazione dell’immobile ai fini fiscali: area edificabile o fabbricato?
6.6. Individuazione dell’immobile ai fini fiscali: area edificabile o terreno agricolo?
6.7. La tassazione delle aree edificabili
6.8. Assegnazione di beni e di azienda ai soci
6.9. Valutazione automatica (prezzo-valore) delle vendite di abitazioni
Allegato A – Moltiplicatori fissi per la valutazione automatica degli immobili (d.m. 14 dicembre 1991, si applicano sulle rendite catastali rivalutate)
Allegato B – Atti soggetti o meno all’accertamento di valore
Allegato C – Valore normale dei fabbricati secondo l’Agenzia delle entrate
Allegato D – Norme tecniche per la determinazione della superficie catastale delle unità immobiliari a destinazione ordinaria (d.P.R. 23 marzo 1998, n. 138, Allegato C)
6.10. Alcune pronunce dell’Agenzia delle entrate sul prezzo valore
6.11. Dicotomia tra prezzo in preliminare e prezzo in atto definitivo
6.12. Pronunce della Corte di Cassazione sull’accertamento di valore nelle compravendite immobiliari
6.13. Pertinenze della prima casa soggette al prezzo valore e altre pertinenze
6.14. Agevolazioni fiscali per l’acquisto della prima casa e delle pertinenze
Allegato A – Casi di ammissione o di impedimento all’acquisto di casa con l’aliquota IVA del 4%
6.15. Valutazione delle vendite di immobili diversi dalle abitazioni
6.16. Donazione di fabbricati
6.17. Locazione di appartamenti e di fabbricati strumentali
Allegato A – Immobili strumentali per natura: categorie
Allegato A/1 – Immobili a destinazione speciale
Allegato A/2 – Immobili a destinazione particolare
Allegato B – Immobili destinati ad uso di civile-abitazione
Allegato C – Categorie fittizie (vedasi circ. dell’Agenzia del Territorio dell’11 aprile 2006, n. 3/T)
Allegato D – Quadro generale delle categorie (d.P.R. 23 marzo 1998, n. 138, Allegato B)
Allegato E – Prospetto IVA e imposta di registro sui contratti di locazione immobiliare
6.18. Acconti prima dell’atto di compravendita di fabbricati
Allegato A – Trattamento di IVA e di imposta di registro degli acconti e del saldo
6.19. Restituzione di acconti per recesso del cliente
Allegato A – Trattamento IVA della restituzione di acconti per recesso del cliente
6.20. Contratto per persona da nominare, cessione del contratto e contratto a favore di terzi
6.21. Caparra e penale
Allegato A – La tassazione applicabile ai contratti preliminari (Alternatività IVA-Registro)
6.22. Interessi su mutui e per dilazione di pagamento
6.23. Permuta di area edificabile con fabbricati: momento impositivo
6.24. Tassazione dei contratti con riserva di proprietà
6.25. Fatturazione sospesa, fatturazione elettronica e scissione dei pagamenti
6.26. Responsabilità dell’applicazione di aliquota IVA e dichiarazione di destinazione dei beni acquistati
Allegato A – Dichiarazione per l’applicazione dell’aliquota IVA del 4% (circ. del 2 marzo 1994, n. l/E, a fine par. 14)
Allegato B – Dichiarazione per l’applicazione dell’aliquota IVA del 10% (circ. del 2 marzo 1994, n. 1/E, a fine par. 14)
6.27. Documento di trasporto
6.28. Inversione contabile
Allegato A – Lo schema dell’inversione contabile
Allegato B – Tabella d’individuazione delle attività rientranti nel settore edile
Allegato C – Premessa/Clausola per la richiesta della inversione contabile
Allegato D – Prospetto sull’inversione contabile in edilizia in ordine alle prestazioni individuate dall’articolo 17, sesto comma, lett. a), del d.P.R. 26/10/1972, n. 633.. 449
Allegato E – Domande e risposte sull’inversione contabile in edilizia in ordine alle prestazioni individuate dall’articolo 17, sesto comma, lett. a-ter), del d.P.R. 26/10/1972, n. 633
6.29. Rettifica dell’IVA sull’acquisto di beni ammortizzabili ............................................................ 454
Allegato A – Operazioni esenti (ai sensi dell’art. 10, nn. 8), 8-bis), 8-ter), del d.P.R. 26 ottobre 1972, n. 633)
Allegato B – La rettifica dell’IVA nella vendita e nella locazione di fabbricati
6.30. Rimborsi o compensazioni infrannuali o annuali d’IVA
Allegato A – Determinazione dell’aliquota media delle operazioni
Allegato B – Modalità di compensazione dell’IVA
6.31. IVA sugli acquisti di beni finiti e materie prime
Allegato A – Tabella aliquote IVA per gli acquisti delle imprese edili
6.32. Prestazioni chieste a professionisti
6.33. Riserve e somme all’affidatario di appalti pubblici
6.34. Fatturazione dei consorzi e dei raggruppamenti temporanei d’imprese per l’esecuzione di opere
6.35. Lavori soggetti ad aliquote diverse
6.36. Fabbricati non ultimati: vendita e lavori di completamento
6.37. Manutenzione ordinaria e interventi di recupero
Allegato A – Classificazione tra interventi di manutenzione ordinaria, di manutenzione straordinaria, di restauro e risanamento conservativo e di ristrutturazione edile (circ. 24 febbraio 1998, n. 57/E, del Ministero delle Finanze)
Allegato B – Le aliquote dell’IVA negli interventi di recupero
6.38. Manutenzione e fornitura di beni significativi
6.39. Opere di recupero edilizio e relative cessioni di fabbricati
6.40. Opere di urbanizzazione e IVA
6.41. Appalti commissionati e ricevuti dalle imprese edili
Allegato A – Tabella aliquote IVA su lavori appaltati da un’impresa edile
Allegato B – Tabella aliquote IVA su lavori appaltati ad un’impresa edile
6.42. Subappalti e successioni di più appaltanti nelle costruzioni
Allegato A – Trattamento IVA di prestazioni effettuate da imprese edili
6.43. Lavori e cessioni di fabbricati nell’edilizia residenziale pubblica
Allegato A – Edifici non compresi nell’edilizia residenziale pubblica
6.44. Complesso edilizio comprendente più edifici
6.45. Costruzioni in zone direzionali
6.46. Fabbricati realizzati senza permesso di costruire
6.47. Cambio di destinazione d’uso dell’immobile tra preliminare e rogito notarile
6.48. Cessione, costruzione e ristrutturazione di fabbricati strumentali
6.49. L’aliquota dell’IVA nella costruzione di capannoni
Allegato A – Codici Ateco delle imprese appaltatrici per lavori d’installazione di impianti in edifici, rientranti nel regime di inversione contabile
Allegato B – Prestazioni rientranti nella nozione di “completamento di edifici”, rientranti nell’inversione contabile
Allegato C – Imponibilità all’IVA delle cessioni di fabbricati strumentali per natura
6.50. Le ritenute e l’inversione contabile negli appalti e subappalti
6.51. Cessioni di beni immobili: IVA e/o imposta di registro
Allegato A – Prospetto aliquote IVA e/o imposta di registro sui contratti di compravendita immobiliare
Appendice
Allegato A – Schema n. 1 per la redazione del rendiconto finanziario: Flusso della gestione reddituale determinato con il metodo indiretto
Allegato B – Schema n. 2 per la redazione del rendiconto finanziario: Flusso della gestione reddituale determinato con il metodo diretto
Allegato C – Contenuto e struttura del rendiconto finanziario
Allegato D – Classificazione dei flussi finanziari
Allegato E – Casi particolari di flussi finanziari
Allegato F – Informazioni in calce al rendiconto finanziario
Formula di Contratto preliminare di compravendita, pubblicata su “Il Sole 24 Ore” di lunedì 24 settembre 2007 (redatta in collaborazione con il Consiglio notarile di Milano)
Contratto tipo di appalto privato per opere edilizie relative ad immobili civili di proprietà condominiale
Camera di commercio di Roma - Contratto tipo per manutenzione di impianto termico centralizzato con nomina del terzo responsabile
Contratto tipo per manutenzione di impianto termico centralizzato
Bibliografia
Il volume, pdf di 378 pagine, affronta, in maniera sistematica e completa, la materia dei Consorzi e delle Società consortili, gruppi di piccole e medie imprese legate fra loro da rapporti di fornitura e collaborazione.
Aggiornato con la giurisprudenza più recente.
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Dallo start-up alla gestione giornaliera, sono approfonditi, per ogni fase della vita societaria:
I continui riferimenti alla prassi, alla normativa e alla dottrina, danno al lettore i punti chiave per orientarsi nella complessità della tematica, anche alla luce delle modifiche intervenute nel corso del 2022 e di questo primo trimestre del 2023.
Il volume mantiene il suo approccio operativo, grazie all’uso di schemi, tabelle, esemplificazioni pratiche.
1 – Aspetti giuridici
1.1 – I consorzi: nozioni e norme applicabili
1.2 – La natura giuridica del consorzio
1.3 – I soggetti dei consorzi
1.4 – L’istituzione di un’organizzazione in comune
1.5 – I consorzi con attività esterna
1.6 – L’oggetto dei consorzi
1.7 – La concorrenza
1.8 – La forma e il contenuto del contratto
1.9 – La durata del consorzio
1.10 – Il controllo sull’attività dei singoli consorziati
1.11 – Le deliberazioni consortili
1.12 – Le modificazioni del contratto nei consorzi e nelle società consortili
1.13 – Gli organi preposti al consorzio
1.14 – Il recesso, l’esclusione del consorziato e il consorzio con un unico socio
1.15 – Il trasferimento o il conferimento dell’azienda partecipante al consorzio
1.16 – Le cause di scioglimento del consorzio
1.17 – La rappresentanza dei consorziati
1.18 – Il fondo consortile
1.19 – I contributi, le quote e la percentuale sugli utili dell’affare
1.20 – Il consorzio e la liquidazione giudiziale
1.21 – La responsabilità del consorzio verso i terzi
1.22 – La situazione patrimoniale del consorzio
1.23 – La forma dell’atto di adesione al consorzio
Allegato A – Domanda d’iscrizione al Consorzio
Allegato B – Fac-simile della procedura da seguire per l’iscrizione in un consorzio
1.24 – L’ispezione giudiziale ed il consorzio
1.25 – Differenze tra i consorzi e i gruppi
1.26 – Differenze tra i consorzi e le associazioni in partecipazione
1.27 – Differenze tra i consorzi e i cartelli
1.28 – Differenze tra i consorzi, le società consortili e i raggruppamenti temporanei
Allegato A – Differenze tra associazioni in partecipazione, consorzi con attività esterne e raggruppamenti temporanei tra imprese per un affare
1.29 – Differenze tra i consorzi e le cooperative
1.30 – Differenze tra i consorzi ed i condominii complessi
1.31 – Differenze tra i consorzi ed i GEIE
1.32 – I consorzi atipici
1.33 – I consorzi negli appalti di lavori pubblici
1.34 – I consorzi stabili
1.35 – I consorzi obbligatori
1.36 – I controlli dell’autorità governativa
1.37 – Il consorzio può essere imprenditore?
1.38 – La clausola compromissoria nel contratto di consorzio
1.39 – L’iscrizione di un consorziato a due consorzi concorrenti
1.40 – Le società consortili
1.41 – La società in nome collettivo
1.42 – La società in accomandita semplice
1.43 – La società per azioni
1.44 – La società a responsabilità limitata
1.45 – Le società consortili miste
1.46 – La responsabilità dei consorziati nella società consortile
1.47 – L’utile nei consorzi e nelle società consortili
1.48 – La trasformazione dei consorzi e delle società consortili
1.49 – La riduzione del capitale sociale per recesso di un socio in una società consortile
1.50 – L’ispezione giudiziale e la società consortile
1.51 – I termini di prescrizione nei consorzi con attività esterna e nelle società consortili
2 – Gli adempimenti costitutivi
2.1 – L’iscrizione all’Agenzia delle Entrate
2.2 – L’iscrizione nel registro delle imprese
2.3 – Il versamento del 25% del capitale sottoscritto
2.4 – Il pagamento dell’imposta di registro
2.5 – Gli adempimenti presso l’ufficio del registro delle imprese e la relativa modulistica e documentazione
Allegato A – Tabella termini adempimenti costitutivi per consorzi e società consortili
2.6 – I libri contabili secondo le norme civilistiche
2.7 – I libri contabili secondo le norme fiscali
Allegato A – Libri fiscali obbligatori per tipo di consorzio
2.8 – Le motivazioni per la tenuta della contabilità ordinaria
2.9 – Le semplificazioni fiscali
2.10 – Le norme civilistiche sulla bollatura, tenuta e conservazione dei libri contabili
2.11 – Le norme tributarie sulla numerazione, tenuta e conservazione dei libri contabili
Allegato A – Bollatura e /o numerazione dei libri legali e fiscali
Allegato B – Tabella termini di conservazione delle scritture contabili
Allegato C – Tabella termini di controllo dichiarazioni fiscali
2.12 – Le penalità per gli omessi adempimenti costitutivi
2.13 – L’iscrizione dei consorzi e delle società consortili all’albo delle imprese artigiane
3 – La contabilità
3.1 – I registri dell’IVA: il registro degli acquisti
3.2 – I registri dell’IVA: il registro delle fatture
Allegato A – Termini di emissione e registrazione delle fatture, nonché modalità di liquidazione dell’imposta
3.3 – I registri dell’IVA: il registro dei corrispettivi
3.4 – Il registro dei beni ammortizzabili
3.5 – Il libro dei soci
3.6 – Il libro degli inventari
3.7 – Il libro giornale
3.8 – La contabilità di magazzino
3.9 – La redazione del bilancio
Allegato A – Clausole generali e principi di redazione del bilancio
3.10 – Il pareggio nei bilanci di consorzio
3.11 – Il piano dei conti
3.12 – Le condizioni e il contenuto del bilancio in forma abbreviata
3.13 – Le condizioni e il contenuto del bilancio delle micro-imprese
Allegato A – Parametri ed obblighi connessi alle classi dimensionali delle imprese
3.14 – Il contenuto della nota integrativa
3.15 – La relazione sulla gestione
3.16 – Il rendiconto finanziario
3.17 – Approvazione del bilancio nella S.R.L
Allegato A – Scheda adempimenti da osservare per l’approvazione del bilancio nella S.R.L
3.18 – Le scritture di costituzione dei consorzi e delle società consortili
3.19 – Le scritture dell’impresa consorziata all’atto della costituzione del consorzio e della società consortile
3.20 – Le scritture di gestione dei consorzi commerciali e delle società consortili
3.21 – Le scritture di chiusura dei consorzi commerciali e delle società consortili
3.22 – Le scritture dei consorziati di un consorzio commerciale
3.23 – Le scritture dei consorzi non commerciali
3.24 – Le scritture di un consorzio munito di rappresentanza
3.25 – Metodi di determinazione delle quote annuali dei consorziati
4 – L’IVA
4.1 – La normativa dell’Iva relativa ai consorzi
4.2 – I consorzi commerciali e l’IVA
4.3 – I consorzi non commerciali e l’IVA
4.4 – I contributi, le quote e l’IVA
4.5 – Il riaddebito dei costi, sostenuti dal consorzio, alle imprese consorziate
4.6 – Il riaddebito dei costi, secondo la giurisprudenza
Allegato A – Prospetto regime IVA dei costi sostenuti nei consorzi con attività esterna
4.7 – I consorzi e le operazioni esenti
4.8 – La detrazione dell’IVA sui costi dei consorzi commerciali
Allegato A – Prospetto di deducibilità ai fini delle II.DD. e di detraibilità dell’IVA per i mezzi di trasporto
4.9 – I consorzi bancari
4.10 – I consorzi di sviluppo industriale
4.11 – I consorzi e la gestione di rottami e rifiuti
4.12 – La detrazione dell’IVA sui costi dei consorzi non commerciali
4.13 – Il momento di effettuazione delle operazioni ai fini dell’IVA per i consorzi commerciali
4.14 – Il momento di effettuazione delle operazioni ai fini dell’IVA per i consorzi non commerciali Allegato A – Tabella momento impositivo con pagamenti diversi dal contante
4.15 – La fattura elettronica: le modalità della trasmissione
4.16 – La fattura elettronica: la trasmissione al SdI e i controlli sui file
4.17 – La fattura elettronica: la domiciliazione
4.18 – La fattura elettronica: la data di emissione e di ricezione
4.19 – I consorzi: le operazioni per proprio conto e quelle per conto dei consorziati
4.20 – La fatturazione dei consorzi ad imprese per l’esecuzione di opere pubbliche
4.21 – La società consortile subentrante al raggruppamento temporaneo di imprese
4.22 – Il volume d’affari, le liquidazioni periodiche e la dichiarazione annuale
Allegato A – I consorzi, le società consortili e l’imponibilità ai fini dell’IVA
Allegato B – Termini di liquidazione periodica dell’IVA
4.23 – La liquidazione dell’IVA di gruppo per le società consortili
4.24 – L’esigibilità differita dell’IVA non è consentita tra il consorzio ed i consorziati
4.25 – L’inversione contabile (reverse-charge): generalità
4.26 – L’inversione contabile ed i consorzi
4.27 – L’inversione contabile nelle prestazioni dei consorziati verso i consorzi aggiudicatari di commesse di P.A., tenuti ad emettere fatture in regime di scissione di pagamenti
5 – Le imposte sul reddito
5.1 – La normativa dell’IRES relativa ai consorzi
5.2 – La soggettività ai fini dell’IRES dei consorzi e delle società consortili
5.3 – Le differenze tra i consorzi commerciali e non ai fini dell’IRES
5.4 – La base imponibile dei consorzi commerciali e non
5.5 – Le plusvalenze e le minusvalenze dei consorzi commerciali e non
5.6 – Le sopravvenienze attive e passive dei consorzi commerciali e non
5.7 – La ritenuta dell’IRES operata sugli interessi, ecc. dagli istituti di credito, sui contributi di cofinanziamento erogati dagli enti pubblici e sui bonifici disposti dai contribuenti per beneficiare di oneri deducibili
5.8 – Il riporto delle perdite d’esercizio nei consorzi commerciali e non
5.9 – Il riporto delle perdite per i consorzi esenti dall’IRES
5.10 – I principi fiscali che guidano la deduzione di spese e di oneri dei consorzi commerciali e non
5.11 – Gli obblighi ai fini della dichiarazione dei redditi dei consorzi commerciali e non.
5.12 – I contributi, le quote e l’IRES
5.13 – I contributi versati ai consorzi e l’imposizione fiscale dei consorziati
5.14 – I contributi pubblici (in conto esercizio) ai consorzi
5.15 – I contributi pubblici (in conto capitale) ai consorzi
5.16 – I contributi erogati ai consorzi e la ritenuta fiscale
5.17 – Il momento di effettuazione delle operazioni ai fini della imposizione diretta
Allegato A – Tabella momenti impositivi ai fini dell’IVA e delle II.DD
5.18 – La contabilità separata dei consorzi non commerciali ai fini delle II.DD. e ai fini dell’IVA
5.19 – La deduzione di costi ed oneri non suscettibili di diretta imputazione all’attività istituzionale o all’attività commerciale
5.20 – La contabilità forfettaria dei consorzi non commerciali
5.21 – Convenienza fiscale di un consorzio a qualificarsi commerciale o non commerciale
Allegato A – Tabella per la collocazione conveniente di un consorzio ai fini IRES
5.22 – Le società consortili e l’IRES
5.23 – Gli utili dei consorzi e delle società consortili non sono tassati se
Allegato A – Tabella di raffronto ai fini IRES tra i consorzi commerciali e non (*)
5.24 – La tassazione transitoria all’IRES degli utili percepiti dai consorzi
5.25 – L’imponibilità all’IRES del reddito imputato dai consorzi e dalle società consortili ai consorziati
Allegato A1 – Tassazione utili prodotti a partire dall’esercizio successivo a quello in corso al 31 dicembre 2016, corrisposti da società di capitali residente a società di capitali (per partecipazioni qualificate e non)
Allegato B1 – Tassazione utili, prodotti dal 1° gennaio 2018, da società di capitali residente a persona fisica, in possesso di partecipazioni qualificate e non
Allegato C1 – Tassazione reddito proveniente da società di capitali in capo ai soci residenti in Italia
Allegato E – Tassazione stratificata per anno degli utili di società di capitali
5.26 – La trasparenza fiscale del reddito delle società consortili aventi come soci altre società
5.27 – Il regime di esenzione delle plusvalenze delle società consortili
5.28 – Le società non operative
5.29 – Il credito d’imposta per i redditi esteri
5.30 – Il consolidato nazionale
5.31 – Interessi passivi e calcolo del ROL
5.31.1 – Normativa propedeutica da osservare
5.31.2 – Soggetti obbligati ed esonerati dalla normativa
5.31.3 – Deducibilità degli interessi passivi
5.31.4 – Interessi rilevanti ai fini del ROL
5.31.5 – Interessi passivi inclusi nel costo dei beni
5.31.6 – Gestione caratteristica e ROL
5.31.7 – L’eccedenza degli interessi passivi a riporto e le imposte anticipate
5.31.8 – L’eccedenza del ROL a riporto
Allegato A – Calcolo degli interessi deducibili e del ROL
Allegato B – Evoluzione negli anni dei dati per la deducibilità degli interessi passivi
5.32 – Gli interessi passivi ed il consolidamento nazionale
5.33 – La deducibilità delle spese generali in presenza di redditi esenti delle società consortili
5.34 – L’imposta regionale sulle attività produttive
5.35 – I termini di presentazione del bilancio e della dichiarazione dei redditi dei consorzi e delle società consortili
Allegato A – Termini di deposito della situazione patrimoniale o del bilancio nel registro delle imprese e di presentazione della dichiarazione dei redditi dei consorzi e delle società consortili
6 – Le agevolazioni fiscali
6.1 – La normativa
6.2 – Le agevolazioni ai fini dell’IRES
6.3 – Le agevolazioni fiscali dei consorzi e delle società consortili tra le piccole e medie imprese nonché delle società consortili miste
Allegato A – Requisiti dei consorzi e delle società consortili per accedere ai benefici della l. 21 maggio 1981, n. 240
Allegato B – Attività dei consorzi e delle società consortili di cui all’art. 1, della l. 21 maggio 1981, n. 240 (si veda l’art. 6 della stessa legge)
Gli aspetti civilistici e fiscali degli Influencer; eBook in pdf di 131 pagine
Il presente e-book nasce dall’idea di Davide, Maria Lucia e Carlo di realizzare una guida che sia di supporto principalmente ad Avvocati e Dottori commercialisti, ma anche VIP agent, i quali si trovino quotidianamente a dover assistere influencer e celebrities nella pianificazione delle loro attività.
Nel corso, infatti, della loro attività professionale è capitato più volte di dover assistere influencer, modelle e celebrities nella loro pianificazione fiscale nazionale ed internazionale. Ed è proprio sul lavoro, nel momento in cui gli autori si sono dovuti “sporcare le mani” che è nata l’idea di scrivere un e-book ove affrontare, ancorché preliminarmente, le maggiori tematiche fiscali che coinvolgono il mondo delle celebrities.
Hanno deciso di partire dagli influencer.
La “sfida influencer” è sembrata la più stimolante non fosse altro perché al momento della pubblicazione dell'ebook, non pare esistano sul mercato contributi significativi, i quali affrontino lato domestico ed internazionale le maggiori tematiche fiscali che un influencer si trova a dover affrontare nello svolgimento della propria professione.
All’interno del presente e-book, anche al fine di rendere più scorrevole e piacevole la lettura e contestuale comprensione,sono stati realizzati schemi grafici, i quali dovrebbero aiutare tutti coloro i quali si approcceranno alla materia per la prima volta ovvero non “maneggino con cura” la materia tributaria.
Un ringraziamento alla nostra collaboratrice Alessandra Ruocco la quale, con professionalità, pazienza e dedizione ha supportato gli autori nella realizzazione di tutti i grafici del presente e-book i quali costituiscono parte fondamentale della nostra idea di fare divulgazione scientifica.
Sintesi
1. Gli influencer: una categoria poco “catalogabile”
2. La collaborazione tra influencer e brand
2.1 Il diritto di immagine e il diritto di sfruttamento dell’immagine
2.2 Le modalità di collaborazione
2.3 I contratti di sponsorizzazione e di endorsement
2.4 Il contratto di “affiliate marketing"
3. Le imposte degli influencer
3.1 Cessione del diritto di sfruttamento dell’immagine
3.1.1 Profili reddituali. Cenni introduttivi
3.1.2 Compensi dell’influencer: redditi da lavoro dipendente
3.1.3 Compensi dell’influencer: redditi da lavoro autonomo
3.1.4 Posizioni dell’Amministrazione finanziaria
3.1.5 Compensi dell’influencer: redditi diversi
3.1.6 Ritenute applicate
3.1.7 Profili IVA. Cenni introduttivi
3.1.8 Presupposto soggettivo IVA
3.1.9 Presupposto oggettivo IVA
3.1.10 Presupposto territoriale IVA
3.1.11 Posizione dell’Amministrazione finanziaria
3.2 I Banner pubblicitari
3.2.1 Profili reddituali
3.2.2 Ritenute applicate
3.2.3 Profili IVA
4. Fuori dai confini domestici
4.1 Premessa
4.2 Influencer non residenti
4.3 Influencer residenti
4.4 Regimi fiscali attrattivi e influencer
5. Tax Planning
5.1 L’utilizzo delle “STAR COMPANY”
5.1.1 Star company localizzata in Italia
5.1.2 Star company localizzata all’estero
5.2 Influencer agency
6. Conclusioni
7. Appendice
7.1 La Prassi amministrativa in materia di cessione dello sfruttamento dell’immagine
7.1.1 Risoluzione n. 255/E del 2 ottobre 2009
7.1.2 Risposta ad Interpello n. 139 del 3 marzo 2021
7.1.3 Risposta ad interpello n. 700 dell’11 ottobre 2021
7.2 La Prassi amministrativa in materia di banner pubblicitari
7.2.1 Risoluzione n. 209/E del 18 novembre 2003
Bibliografia
Dottrina
Prassi amministrativa
Giurisprudenza
Il controllo di gestione nelle imprese alberghiere; eBook in pdf di 121 pagine.
Aspetti peculiari e strumenti di controllo nel settore alberghiero
L’albergo è un'impresa ricettiva che fornisce un alloggio previo pagamento, utilizzato solitamente per soggiorni di breve durata e specialmente dai turisti.
In senso molto più stretto l’impresa alberghiera può essere definita come un complesso di beni, persone e servizi organizzati per erogare prestazioni ricettive in uno o più stabili.
Le imprese alberghiere per fornire un prodotto turistico globale in grado di soddisfare in maniera competitiva le differenziate esigenze della clientela, sono caratterizzate al loro interno dalla presenza di numerose aree funzionali semplici e complesse e comunque tra loro complementari.
Pertanto, al pari di ogni impresa, anche le strutture alberghiere sono realtà, il cui livello è influenzato da numerose variabili, quali ad esempio: la dimensione, la struttura amministrativa, le modalità erogazione dei servizi, la collocazione geografica, la varietà dei servizi, nonché la tipologia di clientela.
Tutte le tipologie di imprese sono realtà complesse ed il grado di complessità può dipendere da svariati fattori: livello dimensionale, assetto della governance, tipologia di processo produttivo o di erogazione del servizio, mercato di sbocco, settore in cui si compere, eccetera.
Il caso dell’impresa alberghiera rispecchia pienamente questo mix di situazioni quali influenza della zona di ubicazione, tipologie di canali distributivi, livello dimensionale, categoria, appartenenza o meno ad un gruppo. Ma è soprattutto, la moltitudine di servizi erogati, dal servizio base di alloggio a quelli di ristorazione, wellness, mice, ecc., che rendono l’impresa alberghiera una struttura multiservizio, una realtà industriale complessa e multidivisionale.
Da qui sempre più frequentemente sorge la necessità di un monitoraggio attento sia della contribuzione complessiva che delle marginalità di ogni singola unità di business.
All’interno di questo contesto, il controllo della gestione diventa, quindi, un punto fondamentale per una corretta valutazione dell’andamento dell’attività d’impresa e per la definizione e programmazione delle decisioni da assumere.
Ogni forma di controllo per essere efficace deve porsi obiettivi ed ottenere risultati. Essa non può essere fine a sé stessa ma deve permettere di anticipare eventi ed accadimenti, produrre miglioramenti e permettere azioni correttive.
Le attività di controllo debbono anche essere efficienti e quindi tempestive, direi quasi immediate. A poco servirebbe intervenire in modo tardivo seppur mirato e preciso.
Poiché l’attività svolta deve essere economicamente sostenibile, l’impianto e la gestione di un sistema di controllo, che certamente hanno un costo, devono determinare maggiori marginalità (utili) o risparmi di costo tali da giustificarne con sufficiente margine l’esistenza.
Gli strumenti del controllo di gestione sono il budget, ovvero un sistema più o meno articolato, complesso e integrato di previsione e la contabilità analitica, cioè un sistema di rilevazioni consuntive più dettagliate con più informazioni rispetto alla contabilità generale.
Qual è il momento migliore per strutturare un sistema di controllo di gestione? il controllo di gestione non è un salvagente, ma un metodo di navigazione.
Questa metafora serve a evidenziare l’idea che la programmazione del viaggio andrebbe fatta prima di lasciare il porto, e non quando si perde l’orientamento.
Ovviamente, non bisogna mai dimenticarsi che prima un’azienda implementa il proprio sistema decisionale e prima acquisirà un maggior controllo sul proprio destino futuro
L’obiettivo di questo lavoro, previa una premessa sulla tecnica ed i contenuti del controllo di gestione è, quindi, quello di sviluppare un semplice approccio metodologico ad una attività di controllo di gestione all’interno delle imprese alberghiere che consenta al management di attuare coerenti azioni di pianificazione passando attraverso una chiara lettura dei dati gestionali.
Ronald Harry Coase, economista inglese, ha scritto “Tortura abbastanza a lungo i dati e confesseranno qualunque cosa”
1. Il controllo di gestione.
1.1 Definizione.
1.2 Scopo del controllo.
1.3 Oggetto del Controllo.
1.4 Schema del controllo.
1.5 Unità di Controllo.
1.6 Tempistiche del Controllo.
1.7 Processo necessario.
1.8 Utilità e Fasi
2. La contabilità analitica.
2.1 Definizione.
2.2 Oggetto e Finalità.
2.3 Valori della contabilità analitica.
2.4 Classificazione dei costi
2.4.1 Speciali e Comuni
2.4.2 Variabili e Fissi
2.4.3 Discrezionali e non discrezionali
2.4.4 Effettivi, Ipotetici e Figurativi
2.5 Configurazioni di costo.
2.5.1 Direct Cost
2.5.2 Full cost
2.5.3 Costo complessivo.
2.5.4 Costo economico tecnico.
2.6 Procedure di rilevazione.
2.6.1 Sistema A.B.C.
2.6.2 Cost Driver
2.6.3 Sviluppo del processo di un sistema ABC.
2.6.4 Considerazioni sul metodo ABC.
3. Il budget economico.
3.1 Aspetti generali e definizione di budget
3.2 Processo di formazione.
3.3 Consigli per redigere un budget aziendale efficace.
4. Caratteristiche dell’impresa alberghiera.
4.1 Rigidità dell’offerta.
4.2 Problematiche gestionali dei servizi alberghieri
4.3 Struttura dei costi
4.4 Articolazione in reparti o Aree di Affari
4.4.1 Il servizio di ricevimento (reception)
4.4.2 Il servizio governante e pulizia (housekeeping)
4.4.3 Le aree funzionali: “non service departments”
4.4.4 Il servizio ristorante e bar-breakfast
4.5 Il Pricing Alberghiero.
5. Il controllo di gestione nell’impresa alberghiera.
5.1 Premessa.
5.2 Fase 1: programmazione.
5.3 Fase 2: Redazione del budget
5.4 Fase 3: Misurazione e reporting.
5.5 Fase 4: Valutazione dei risultati
6. Il budget per l’impresa alberghiera.
6.1 l’importanza di fare un budget
6.2 Costruzione del budget
6.2.1 Budget Ricavi
6.2.2 Budget dei Costi
6.2.3 Determinazione della Room cost
6.2.4 il Budget finanziario.
7. Gli indici della contabilità analitica.
7.1 Definizione.
7.2 Margine operativo Lordo.
7.3 EBITDA.
7.4 Utile lordo.
7.5 Utile Netto.
7.6 G.O.P. Gross Operating Profit
8. Break even analysis dell’impresa alberghiera.
8.1 Break Even Point: definizioni
8.2 Applicazione Break Even al Controllo di Gestione.
9. Strumenti operativi: il modello U.S.A.L.I.
9.1 Introduzione al modello.
9.2 Scopi e finalità.
9.3 Applicazione del modello.
9.3.1 La definizione dei centri di responsabilità.
9.3.2 L'imputazione dei ricavi e dei costi ai centri
9.3.3 Peculiarità del centro operativo “Camere”
9.4 Vantaggi del modello.
9.5 Impostazione del Budget
9.6 Controllo di Gestione.
9.7 Esempio Modelli di report
10. Indicatori di performance.
10.1 Kpi - Definizione.
10.2 Tasso di occupazione OCC.
10.3 Ricavo medio per camera ADR.
10.4 Ricavo medio per camera disponibile REVPAR.
10.5 GOPPAR.
10.6 RSE Efficienza delle vendite.
10.7 REVPAC.
10.8 REVPOR.
10.9 COSTPAR.
10.10 Altri indici
11. Cenni sul controllo di gestione sul food & beverage.
12. Controllo di gestione: il report finale.
13. Profit management-efficienza-performance.
13.1 Significato di Profit Management
13.2 Efficienza del Profit Management
13.3 Vantaggi del Profit Management
13.4 Ricerca della migliore performance.
Conclusioni
Bibliografia.
L'alleanza fra imprese permette di realizzare sinergie di gruppo ed economie di scala: per questo sono sempre più frequenti gli accordi di collaborazione, finalizzati a disciplinare i rapporti tra due o più aziende oppure a regolare lo svolgimento di determinate fasi dell'attività d'impresa.
Le strategie di partnership, tanto in periodi di crisi quanto in periodi di crescita, costituiscono ormai un modo di gestire il business interiorizzato e comune a molti manager ed imprenditori. Il volume esamina tali accordi, privilegiando le tipologie più diffuse, ovvero i consorzi e le società consortili senza tuttavia tralasciare altre forme, di respiro più ampio e internazionale - come le ATI, il GEIE, le Joint Ventures e i Trust - ovvero di taglio nazionale e di sempre maggior diffusione, come le reti d'imprese.
La trattazione - che tiene conto della più recente produzione giurisprudenziale in materia - è improntata alla praticità operativa, grazie alla presenza di schemi, tabelle, grafici e, soprattutto, di oltre 60 formule e facsimile degli atti menzionati, scaricabili anche online, per la personalizzazione e la stampa.
Cinzia De Stefanis, Giornalista economica, autrice di numerosissimi volumi e articoli per editori specializzati e per le principali testate giornalistiche che si occupano di impresa ed economia.
Antonio Quercia, Dottore commercialista e revisore contabile in Bari. Si occupa, in particolare, di consulenza aziendale e tributaria. Esplica incarichi di consulente tecnico presso il Tribunale di Bari. È autore di testi di diritto tributario e societario.
Parte I I consorzi e le società consortili
1 I consorzi
1.1 Introduzione
1.2 L’utilità
1.3 Le varie categorie di consorzi
1.4 La classificazione dei consorzi
1.5 I tipi di consorzio previsti dal codice civile
1.5.1 I consorzi con attività interna
1.5.2 I consorzi con attività esterna
1.5.3 Disciplina giuridica del consorzio
1.5.3.1 Forma contrattuale e durata del consorzio
1.5.4 Le società consortili
2 Le regole generali applicabili a tutti i consorzi (con attività interna ed esterna)
2.1 La costituzione
2.1.1 La forma del contratto
2.1.2 Il contenuto del contratto
2.2 Le modifiche del contratto
2.3 Il funzionamento del consorzio
2.4 L’amministrazione
2.5 Le delibere consortili
2.6 La figura dei consorziati
2.7 Lo scioglimento del consorzio
3 I consorzi con attività esterna
3.1 Le caratteristiche
3.2 La disciplina legislativa
3.3 Iscrizione nel registro imprese
3.3.1 Modalità di deposito dell’estratto del contratto consortile presso il registro delle imprese
3.4 Il funzionamento del consorzio
3.4.1 La nomina dei componenti l’organo amministrativo
3.4.2 Obblighi
3.4.3 Le responsabilità
3.4.4 Cessazione e revoca degli amministratori
3.5 Il fondo consortile
3.6 La situazione patrimoniale
3.6.1 Le modalità di deposito della situazione patrimoniale presso il registro delle imprese
3.7 Lo scioglimento
3.7.1 orme relative alla liquidazione stabilite nel contratto
4 La società consortile
4.1 L’utilità
4.2 La forma
4.3 La costituzione e i conferimenti
4.4 Lo scopo consortile
4.5 I contributi nella società consortile
4.6 Ingresso, esclusione e recesso dei soci
4.7 La ripartizione dell’utile
4.8 L’amministrazione
4.9 La durata
4.10 L’assemblea
4.11 Lo scioglimento
4.12 Responsabilità delle società consortili
4.12.1 L’orientamento della Corte di Cassazione
4.12.2 Società consortili di capitali costituite per l’esecuzione dei lavori aggiudicati ai soci riuniti in associazione temporanea di impresa da una stazione appaltante pubblica
4.13 La società consortile mista
4.14 I consorzi per l’internazionalizzazione
4.14.1 Le nuove finalità dei consorzi per l’internazionalizzazione
4.14.2 Novità finanziarie
4.14.3 Tipologie di consorzi per l’internazionalizzazione
4.14.4 Classificazione dei consorzi per l’internazionalizzazione
4.14.5 Forma giuridica e tipologia di consorzio
4.15 Il consorzio qualità
4.15.1 L’utilità
4.15.2 I servizi del consorzio di qualità
4.16 I consorzi artigiani
4.16.1 Le forme associative di cooperazione tra imprese artigiane
4.16.2 I vantaggi del consorzio tra imprenditori artigiani
4.16.3 Le leggi regionali: aiuti per lo sviluppo dei consorzi tra artigiani
Parte II La società consortile di persone, società in nome collettivo e in accomandita semplice
5 La società consortile in nome collettivo
5.1 La costituzione di società consortile in nome collettivo
5.1.1 Forma dell’atto costitutivo
5.1.2 Contenuto essenziale dell’atto costitutivo
5.1.2.1 Ragione sociale
5.1.2.2 Sede della società
5.1.2.3 Oggetto sociale
5.1.2.4 Conferimenti di ciascun socio, valore e modo di valutazione
5.1.2.5 Prestazioni cui sono obbligati i soci d’opera (se vi sono)
5.1.2.6 Durata della società, anche se l’obbligatorietà di questo requisito è discussa
5.2 Mancanza di requisiti integrabili dalle norme di legge
5.3 Il contenuto eventuale dell’atto costitutivo
5.4 Formazione del capitale sociale
5.4.1 Conferimenti in genere
5.4.2 Conferimenti in denaro
5.4.3 Conferimenti di beni in natura
5.4.4 Conferimenti di crediti
5.4.5 Conferimenti d’opera
5.5 La nullità o annullabilità dell’atto costitutivo
5.5.1 Nullità
5.5.2 Annullabilità
5.5.2.1 Effetti dell’annullabilità
5.6 Iscrizione atto costitutivo nel registro imprese
6 La società consortile in accomandita semplice
6.1 La costituzione della società consortile in accomandita semplice
6.1.1 Il contenuto dell’atto di costituzione
6.1.2 Il contenuto eventuale dell’atto costitutivo
6.1.3 Formazione del capitale sociale
6.2 La forma dell’atto costitutivo
6.2.1 Iscrizione nel registro delle imprese
6.2.1.1 Controllo dell’ufficio del registro imprese (art. 2189, c. 2, c.c.)
6.3 La nullità e l’annullabilità del contratto di società
6.3.1 Nullità
6.3.2 Annullabilità
6.3.2.1 Effetti dell’annullabilità
Parte III Società consortile a responsabilità limitata
7 La società consortile a responsabilità limitata
7.1 Le tre diverse tipologie di srl
7.2 Il contenuto dell’atto costitutivo della Srl ordinaria
7.2.1 La costituzione per atto unilaterale
7.2.2 La sede sociale
7.2.3 L’oggetto sociale
7.2.4 La durata della società
7.2.5 Il capitale sociale
7.2.6 L’iscrizione nel registro delle imprese
7.2.7 I finanziamenti dei soci
7.2.8 L’emissione di titoli di debito
7.2.9 Le quote di partecipazione
7.2.9.1 Il trasferimento delle partecipazioni
7.2.10 L’amministrazione e il controllo contabile
7.2.10.1 Il consiglio di amministrazione non collegiale
7.2.11 Il metodo assembleare
7.2.12 La distribuzione di competenze tra soci e amministratori
7.2.13 La disciplina della responsabilità degli amministratori
7.2.14 Il recesso e l’esclusione del socio
7.3 La società a responsabilità semplificata
7.3.1 Vantaggi e svantaggi nella scelta della società a responsabilità semplificata
Parte IV Il contratto di rete
8 Il contratto di rete
8.1 Reti di imprese
8.1.1 I quattro aspetti da valutare nella fase costitutiva
8.1.2 Perché le imprese fanno rete
8.2 Il contratto di rete: le principali caratteristiche
8.2.1 La procedura per la costituzione on line del contratto di rete
8.2.2 I contenuti obbligatori del contratto di rete
8.2.3 I contenuti facoltativi del contratto di rete
8.2.4 La forma del contratto di rete
9 La bollatura obbligatoria o facoltativa dei libri sociali delle società consortili
9.1 Compiti bollatura
9.2 Bollatura facoltativa
9.3 Libri sociali delle società per azioni e cooperative consortili
9.4 Libri sociali della società consortili a responsabilità limitata
9.5 La modulistica da utilizzare
9.6 Numerazione e bollatura
9.7 Versamento tassa annuale
9.7.1 Versamento rapportato al capitale sociale
9.8 Competenza territoriale alla bollatura
9.8.1 Oggetto della bollatura
9.8.2 Altri libri e registri previsti dalla riforma
9.8.3 I libri sociali obbligatori per i consorzi di garanzia collettiva Fidi
9.8.4 Modalità di predisposizione di libro o registro oggetto della bollatura
9.8.5 Registro contabilità lavori pubblici
9.8.6 Numerazione dei libri e la modulistica da utilizzare
10 Diritto annuale 2022
10.1 Diritto annuale per le imprese iscritte e annotate nel registro delle imprese
10.2 Soggetti obbligati al pagamento del diritto
10.3 Cessazione dell’obbligo del pagamento del diritto
10.4 Determinazione dell’importo del diritto annuale
10.5 Imprese iscritte nella sezione ordinaria
10.6 Imprese iscritte nella sezione speciale
10.7 Imprese non residenti
10.8 Riduzione diritto annuale 2022
Parte V Associazione temporanea d’impresa – GEIE
11 Le varie forme giuridiche di collaborazione
11.1 Generalità
11.2 La differenza fra la figura del socio e quella di “joint venturer” o di “impresa riunita”
11.3 Il livello di complessità dell’alleanza
11.4 Le caratteristiche di una “joint venture” italiana
11.5 Una graduatoria
12 L’associazione temporanea di imprese
12.1 Generalità
12.2 Caratteristiche e utilità
12.2.1 Le finalità del raggruppamento (o associazione) temporanea
12.3 La natura giuridica dell’associazione temporanea tra imprese
12.4 Appalti privati
12.4.1 Associazione temporanea d’impresa con rilevanza interna
12.4.2 Il contratto di mandato
12.4.3 La forma e gli elementi del mandato collettivo
12.5 Raggruppamenti temporanei di imprese più “flessibili’’
Disciplina civilistica e fiscale della cessione e affitto d'azienda o di un suo ramo;
eBook in pdf di 136 pagine completo di Case study
Parte I - Cessione d’azienda o di ramo d’azienda
Premessa
1. La cessione d’azienda nel Codice civile
1.1 Ramo di impresa e ramo d’azienda
1.2 La nozione di azienda nella giurisprudenza della Corte di Giustizia UE
1.3 Individuazione dell’azienda e pensiero dell’Agenzia delle Entrate
1.4 La forma dell’atto di cessione
1.5 La successione nei contratti
1.6 Profili contabili
2. La cessione d’azienda nel diritto tributario
2.1 Cessione d’azienda o trasferimento di beni: il trasferimento del marchio
2.2 Cessione diretta o indiretta di azienda
3. Cessione d’azienda con costituzione di rendita vitalizia
4. Cessione di azienda con patto di riservato dominio
4.1 Risoluzione del contratto
4.2 Recupero imposte versate
5. Trattamento contabile dei marchi
6. Tassazione ai fini dell’imposta di registro
6.1 Valore di cessione
6.2 Avviamento: metodi di valutazione
6.3 Cessione di azienda e contratti di leasing
7. Successione dei contratti nella cessione di azienda
8. Passaggio dei dipendenti nella cessione di azienda
8.1 Aziende con più di 15 dipendenti
8.2 Aziende in crisi
8.3 La tutela dei lavoratori e la conservazione dei diritti del lavoratore
8.4 Il Trattamento di Fine rapporto
9. Responsabilità del cessionario nella cessione d’azienda
10. Case study: analisi della prassi contabile nella cessione d’azienda
11. Contratto di cessione d’azienda: facsimile
Parte II - Affitto d’azienda o di ramo d’azienda
Premessa
12. L’affitto di azienda nel Codice civile
13. Rent to buy d’azienda
14. Affitto di azienda e liquidazione giudiziale
15. L’affitto di azienda nel Codice della crisi e dell’insolvenza
16. Disciplina contabile
17. Affitto d’azienda e imposizione diretta
17.1 Cessione dell’unica azienda affittata da parte dell’ex imprenditore individuale
17.2 Cessioni di beni durante il periodo di affitto d’azienda e conguaglio
17.3 Contratti di leasing nell’affitto di azienda
17.4 Credito di imposta canoni locazione affitto di immobili e di azienda
18. Affitto d'azienda e l'imposta sul valore aggiunto
18.1 L'applicazione della norma antielusiva
19. Responsabilità dell’affittuario nell’affitto d’azienda
20. Contratto di affitto di azienda
Giochi e scommesse: disciplina e adempimenti amministrativi e fiscali; eBook in pdf di 494 pagine.
Muovendo dalla disamina del complesso quadro giuridico, si è cercato di esaminare in maniera attenta il modello d’imposizione fiscale della raccolta delle giocate allo scopo di evidenziarne i tratti fondamentali e i profili di criticità in rapporto, in particolar modo, ai principi fondamentali della materia tributaria e, in dettaglio, ai principi costituzionalmente sanciti di riserva di legge e capacità contributiva.
Quello che ci interessa nel presente lavoro è di sviluppare un utile approfondimento intorno a tutta la disciplina che regola la tassazione di tali proventi conseguiti attraverso la gestione della raccolta del gioco lecito mettendo anche in evidenza taluni limiti che la normativa di settore purtroppo evidenzia.
È noto come la crescita del “fatturato” derivante dalla raccolta dei giochi e delle scommesse pubbliche – al netto delle criticità derivanti dalla diffusione della pandemia da Covid-19 – sia andata, via via, amplificandosi nel corso degli ultimi anni e come, di pari passo, sia analogamente cresciuto anche l’interesse erariale nei riguardi di tale fenomeno.
In tale contesto, si è pure appalesata la crescita, purtroppo parallela e complementare, di molteplici e variegati fenomeni illeciti destinati ad assumere, nonostante il ragguardevole impegno dimostrato dagli Enti competenti, sempre maggior rilevanza anche a causa dell’irrefrenabile sviluppo conosciuto negli ultimi tempi dai sistemi informatici e telematici capaci di garantirne un’ampia ed incontrollabile diffusione territoriale di qualsiasi “conoscenza”.
Vi è, come si è cercato di evidenziare, un problema non solo di carattere “evolutivo”, ma soprattutto di carattere normativo che scaturisce dallo scarso interesse dimostrato in relazione alla materia del gioco in generale, circostanza questa che ha determinato la stratificazione, negli anni, di una disciplina di settore farraginosa, non adeguata e, per diversi aspetti, superficiale con riguardo ad un fenomeno, quello ludico, che ha importantissime implicazioni, non solo storiche e socio-culturali, ma anche economiche e finanziarie, peraltro di assoluto rilievo.
Nella sua comune accezione il gioco è inteso come una competizione con finalità ricreativa che si conclude con la vittoria di singoli o di gruppi secondo determinate regole. Il tema, sul piano giuridico generale, è stato oggetto di ampio dibattito dottrinale (sia in materia civile che amministrativa) dove sono stati compiuti vari tentativi per trovare una nozione comune che consentisse, tra l’altro, di stabilire una linea di demarcazione tra le due figure di gioco di scommessa; linea di demarcazione che, come rilevato dai più importanti studiosi di diritto civile applicato alla materia in esame, non esiste in ragione del fatto che deve convenirsi sull’unitarietà della figura di modo che sia opportuno parlare di contratto di gioco e scommessa.
Sotto il profilo giuridico, convergono sulla materia tutte le discipline. Si interessa del gioco anzitutto il Legislatore del codice penale (artt. 718-723 c.p.), prevedendo sanzioni penali per l’esercizio di giochi d’azzardo in luoghi pubblici o aperti al pubblico e per l’esercizio abusivo di giochi non d’azzardo. Più rilevante ai fini che ci occupano in questo lavoro è la disciplina amministrativa e regolamentare prodotta in maniera disarticolata, e senza alcuna logica sistematica, rinvenibile in una moltitudine di provvedimenti di vario rango sparsi qua e là nell’ambito del nostro ordinamento normativo.
Sul piano privatistico, il tema del gioco è trattato dal codice civile (artt. 1933-1935 c.c.), laddove il Legislatore prevede, in via generale, che le obbligazioni che originano da attività di gioco o scommessa prive di autorizzazione non siano tutelate da azione legale, e che neppure si debba restituire quanto ricevuto a titolo di pagamento. In base al codice civile, alla riconducibilità tra le obbligazioni naturali dei rapporti giuridici di gioco fanno eccezione le obbligazioni attinenti alle competizioni sportive ed alle lotterie legalmente autorizzate.
Di qui, dunque, la distinzione tra giochi che l’ordinamento vieta ed il cui divieto risulta assistito da una sanzione penale, giochi non vietati, ma i cui rapporti obbligatori sono, tuttavia, sprovvisti di piena tutela sotto il profilo civilistico e giochi autorizzati che originano rapporti obbligatori perfetti e che trovano la loro disciplina nella legislazione speciale di settore.
L’esistenza dei menzionati divieti e la conseguente necessita di apposite autorizzazioni per l’esercizio del gioco hanno fatto sì che lo svolgimento della relativa attività sia da sempre stato caratterizzato da un regime di monopolio legale o di diritto, strumentale a consentire il mantenimento di un attento controllo sull’intero settore.
Sotto il profilo tributario, il presente lavoro ha innanzitutto permesso di rilevare come inizialmente il modello di tassazione dei giochi sia stato basato sull’archetipo del monopolio fiscale, in cui lo Stato operando in tale regime ha applicato prezzi ben superiori rispetto a quelli che si formerebbero in regime di concorrenza perfetta.
A tale imposizione sotto forma di monopolio fiscale, che affonda le proprie radici nella tradizione storica del nostro ordinamento tributario e che ha da sempre connotato il gioco del lotto, si sono affiancate, in tempi più recenti, forme di imposizione strutturate in modo diverso, che discostandosi in modo più o meno marcato dai caratteri tipici del monopolio fiscale, tendono ad attribuire rilievo allo svolgimento dell’attività di gioco in se considerata e al coordinamento dei fattori della produzione. In buona sostanza si sta verificando il denunciato superamento del monopolio fiscale a vantaggio di meccanismi di tassazione più confacenti al mondo dei giochi.
Ciò è avvenuto, tuttavia, sulla base di una normazione che, nel tempo, si è stratificata in modo eterogeneo ed asistematico, al di fuori di un disegno unitario e in assenza di principi generali di settore o, comunque, di norme strumentali volte a regolare la fase di attuazione del prelievo fiscale secondo meccanismi comuni ed omogenei.
In questo contesto si inseriscono, poi, le evoluzioni connesse alla rivoluzione digitale degli ultimi decenni, che hanno visto la nascita e la crescente diffusione dei giochi online, in cui l’elevato tasso di competitività del mercato ha, di fatto, indotto il Legislatore tributario ad attuare forme di prelievo fiscale relativamente modeste, specie se poste a confronto con quelle operate sui giochi c.d. tradizionali.
I tentativi, invero alquanto deludenti, posti in essere dal Legislatore tributario di operare la corretta imposizione in relazione ad attività imprenditoriali di raccolta delle giocate di vario tipo, quali vicende espressive di forza economica evidenziano, peraltro, come la riserva monopolistica allo svolgimento dell’attività appaia anche strumentale al perseguimento di finalità di finanziamento delle spese pubbliche, sotto forma di devoluzione all’Erario di parte dei corrispettivi delle operazioni commerciali.
Muovendo dalla disamina del complesso quadro giuridico dianzi illustrato, si è cercato di esaminare in maniera attenta il modello d’imposizione fiscale della raccolta delle giocate allo scopo di evidenziarne i tratti fondamentali e i profili di criticità in rapporto, in particolar modo, ai principi fondamentali della materia tributaria e, in dettaglio, ai principi costituzionalmente sanciti di riserva di legge e capacità contributiva.
Tralasciando ogni considerazione intorno all’esatta qualificazione giuridica delle molteplici fattispecie illecite perpetrabili nel comparto in esame, quello che ci interessa nel presente lavoro è di sviluppare un utile approfondimento intorno a tutta la disciplina che regola la tassazione di tali proventi conseguiti attraverso la gestione della raccolta del gioco lecito mettendo anche in evidenza taluni limiti che la normativa di settore purtroppo evidenzia. Emergono, infatti, dei profili di criticità, di carattere normativo e regolamentare, che, ove non esattamente considerati, sono in grado, come vedremo, di inficiare l’attività svolta dalla competente Amministrazione dei Monopoli a tutela del settore e a beneficio del corretto esercizio del gioco pubblico da parte di tutti i soggetti operanti nella filiera.
PREMESSA
1. IL RILIEVO DEL SETTORE DEI GIOCHI E DELLE SCOMMESSE IN ITALIA
1.1 Evoluzione storica del fenomeno ludico
1.2 Il peso economico del settore dei giochi e delle scommesse
1.3 Le entrate erariali generate dal comparto dei giochi pubblici
1.4 I profili giuridici del gioco e delle scommesse
1.5 Gli aspetti sociali del gioco d’azzardo. Prescrizioni ai fini della prevenzione, riduzione e contrasto dei fenomeni di gioco compulsivo
2. LA DISCIPLINA GIURIDICA IN MATERIA DI GIOCHI E SCOMMESSE
2.1 La definizione del gioco e della scommessa
2.2 L’obbligazione civile del gioco: brevi cenni sulla disciplina codicistica
2.2.1 Il contratto di gioco in generale
2.2.2 Il contratto di gioco organizzato
2.2.3 Il Totalizzatore
2.3 Breve ricognizione della struttura giuridica dei singoli giochi pubblici
2.4 La disciplina amministrativa del gioco pubblico (cenni)
2.5 (Segue…) Le fonti della disciplina amministrativa del gioco pubblico
2.6 (Segue…) La competenza degli enti locali in materia di giochi
2.7 La disciplina tributaria del gioco pubblico (cenni)
2.8 Il gioco vietato: cenni sulle fattispecie penalmente rilevanti
3. IL MONOPOLIO STATALE IN MATERIA DI GIOCHI E SCOMMESSE
3.1 Il regime di monopolio
3.2 La legittimità costituzionale del monopolio sui giochi
3.3 Il regime monopolistico che sottende l’organizzazione e l’esercizio dei giochi e delle scommesse. Le ragioni dell’intervento statale in materia di giochi e scommesse
3.4 La compatibilità del sistema italiano dei giochi e delle scommesse con la disciplina europea
3.5 Il cardine del sistema italiano: l’affidamento in concessione
3.5.1 Brevi cenni sul concetto di concessione amministrativa
3.5.2 La concessione di servizio pubblico ed il genus della concessione di servizi di matrice europea
3.5.3 Il sistema concessorio ed autorizzatorio in materia di giochi e scommesse
3.5.4 La scelta del concessionario
3.5.5 L’esecuzione del rapporto di concessione
3.5.6 I Modelli del sistema concessorio
3.5.7 I canali distributivi del gioco pubblico
3.6 Il portafoglio italiano dei giochi pubblici con vincite in denaro
3.7 Registro unico degli operatori del gioco pubblico
4. L’APPARATO AMMINISTRATIVO DEDICATO AL SETTORE DEI GIOCHI
4.1 Gli organi dello Stato cui sono conferite le funzioni statali in materia di giochi e scommesse
4.1.1 L’Agenzia delle Accise, Dogane e dei Monopoli
4.1.2 La Guardia di Finanza
4.1.3 La Sogei
4.2 I poteri ispettivi
5. APPARECCHI DA INTRATTENIMENTO
5.1 Le caratteristiche principali del settore
5.1.1 Introduzione
5.1.2 Il mercato degli apparecchi da gioco
5.1.3 La filiera del gioco pubblico mediante apparecchi da intrattenimento
5.1.4 Elenco degli operatori del settore del gioco c.d. “RIES”
5.1.5 La gestione telematica degli apparecchi da divertimento e intrattenimento
5.2 Evoluzione della regolamentazione degli apparecchi da intrattenimento
5.3 (Segue…) L’evoluzione del regime autorizzatorio degli apparecchi da gioco
5.4 Le Amusement With Price (AWP)
5.4.1 Definizioni e caratteristiche generali degli apparecchi di cui all’art. 110, comma 6 lett. a) del T.U.L.P.S., meglio noti come AWP, newslot o Slot Machines. Principali differenze rispetto alle VLT144
5.4.2 I soggetti che svolgono attività funzionali alla raccolta del gioco praticato mediante apparecchi AWP
5.4.3 (Segue) I poteri del concessionario di Stato
5.4.4 Procedure amministrative sottese al rilascio degli atti autorizzatori
5.4.5 Le procedure amministrative di gestione degli apparecchi in argomento.
5.4.6 La manutenzione ordinaria e straordinaria degli apparecchi da gioco tra le vicende connesse alla gestione degli apparecchi
5.4.7 Locali pubblici dove è consentita l’installazione delle AWP/VLT. Contingentamento apparecchi da gioco e limiti numerici alla loro installazione
5.4.7.1 Criteri per la determinazione dei parametri numerico quantitativi
5.4.7.2 Tipologia dei punti di vendita presso i quali è consentita la raccolta di gioco
5.4.7.3 Luoghi autorizzati
5.4.7.4 Parametri numerico quantitativi per l’installabilità di apparecchi di cui all'articolo 110, comma 6 del T.U.L.P.S.
5.4.7.5 Prescrizioni per l'installazione degli apparecchi
5.4.7.6 Sanzioni comminate per il superamento dei parametri numerico quantitativi
5.4.7.7 Ulteriori obblighi imposti dagli enti locali.
5.4.8 Gli obblighi espositivi ed il divieto di riprodurre il gioco del poker
5.4.9 Divieto di partecipare al gioco pubblico per i minori di 18 anni
5.4.10 Le procedure amministrative connesse all’apertura, svolgimento, modificazione e cessazione delle attività economiche connesse al gioco lecito.
5.4.10.1 Luoghi sensibili e distanze minime
5.4.10.2 Orari di funzionamento
5.4.11 Tessera sanitaria
5.5 Le Video Lottery Terminal (VLT)
5.5.1 Definizione degli apparecchi di cui all’art. 110, comma 6 lett. b) del T.U.L.P.S., meglio noti come VLT, videoterminali o videolotteries
5.5.2 La filiera delle VLT
5.5.3 Procedure amministrative sottese al rilascio degli atti autorizzatori
5.5.3.1 Cenni sull’affidamento delle attività e delle funzioni per la realizzazione e conduzione della parte della rete telematica relativa ai sistemi di gioco VLT
5.5.3.2 Certificazione dei sistemi di gioco e dei giochi attraverso la valutazione di conformità alle regole tecniche di cui al Decreto Direttoriale 4 aprile 2017
5.5.3.3 Installazione dei videoterminali
5.5.4 Locali pubblici dove è consentita l’installazione delle AWP/VLT. Contingentamento apparecchi da gioco e limiti numerici alla loro installazione
5.6 Divieto di installazione degli apparecchi che consentano ai clienti di giocare sulle piattaforme di gioco messe a disposizione dai concessionari on-line (c.d. Totem)
5.7 Sanzioni amministrative (art. 110, comma 9, T.U.L.P.S.)
5.7.1 Produzione o importazione di apparecchi non corrispondenti alle caratteristiche e prescrizioni
5.7.2 Produzione o importazione di apparecchi sprovvisti dei titoli autorizzatori
5.7.3 Distribuzione, installazione o utilizzo di apparecchi non corrispondenti alle caratteristiche e prescrizioni
5.7.4 Utilizzo di apparecchi conformi alle caratteristiche e prescrizioni, corrispondendo vincite diverse da quelle ammesse
5.7.5 Distribuzione, installazione o utilizzo di apparecchi privi dei titoli autorizzatori
5.7.6 Reiterazione delle violazioni relative alla produzione, importazione, distribuzione, installazione o utilizzo di apparecchi non corrispondenti alle caratteristiche e prescrizioni, alla produzione, importazione, distribuzione, installazione o utilizzo di apparecchi privi dei titoli autorizzatori, all’utilizzo di apparecchi conformi alle caratteristiche e prescrizioni, corrispondendo vincite diverse da quelle ammesse
5.7.7 Mancata apposizione dei titoli autorizzatori sull’apparecchio
5.7.8 Luoghi di gioco sprovvisti delle prescritte autorizzazioni ex artt. 86 e 88 del T.U.L.P.S.
5.7.9 Distribuzione, installazione o utilizzo di videoterminali non rispondenti alle caratteristiche e prescrizioni
5.7.10 Produzione, distribuzione, installazione o messa a disposizione di apparecchi destinati a qualunque forma di gioco non rispondenti alle caratteristiche
5.7.11 Riepilogo Sanzioni amministrative apparecchi (art. 110, comma 9, T.U.L.P.S.)
5.8 Sanzioni amministrative diverse da quelle contemplate nell’art. 110, comma 9, T.U.L.P.S
5.8.1 Partecipazione al gioco da parte dei minori di anni 18, utilizzo degli apparecchi AWP e VLT e ingresso dei minori nelle aree dedicato al gioco
5.8.2 Divieto di contrarre con soggetti non iscritti nell’elenco RIES
5.8.3 Superamento dei parametri numerico quantitativi
5.9 La disciplina fiscale degli apparecchi con vincite in denaro. Il regime di esenzione IVA
6. IL PRELIEVO ERARIALE UNICO
6.1 Genesi ed evoluzione storica del tributo
6.2 La natura giuridica del prelievo erariale unico
6.3 La capacità contributiva
6.4 La fattispecie tributaria
6.4.1 Presupposto di fatto
6.5 Il profilo soggettivo della fattispecie tributaria
6.5.1 Il soggetto passivo dell’imposta: il concessionario
6.5.2 Profili soggettivi dei fenomeni patologici. La gestione degli apparecchi da gioco in assenza del prescritto nulla osta
6.5.3 (Segue) La gestione illecita degli apparecchi da gioco muniti del prescritto nulla osta
6.5.4 La solidarietà tributaria nel PREU
6.5.5 (Segue…) La responsabilità patrimoniale dei terzi nella fase attuativa del tributo
6.6 Lo schema impositivo. Modalità di assolvimento del prelievo erariale unico sugli apparecchi da divertimento e intrattenimento con vincita in denaro
6.7 Termini e modalità relativi alle comunicazioni cui sono tenuti i concessionari di rete per la determinazione del prelievo erariale unico (PREU), sugli apparecchi da intrattenimento con vincita in denaro
6.8 La determinazione dell’imposta tra casi fisiologici e patologici
6.8.1 Le AWP: casi particolari (fisiologici) di determinazione della base imponibile del periodo contabile
6.8.2 (Segue…) Casi particolari (fisiologici) di determinazione della base imponibile dell’anno solare
6.8.3 (Segue…) Le regole di determinazione della base imponibile nei casi patologici
6.8.4 Le VLT
6.9 La fase dinamica dell’imposta
6.9.1 Aspetti del meccanismo applicativo dell’imposta: liquidazione, versamenti, rimborsi e comunicazione
6.9.2 Fase liquidatoria e accertativa
6.10 Il PREU e le imposte sui redditi
7. I GIOCHI A BASE SPORTIVA
7.1 Il modello concessorio in materia di scommesse
7.1.1 Le scommesse offerte nei punti retail distribuiti sul territorio italiano
7.1.2 La raccolta delle scommesse con partecipazione a distanza: il fenomeno dei “punti di vendita ricarica” (PVR)
7.1.3 Divieto di installazione degli apparecchi che consentano ai clienti di giocare sulle piattaforme di gioco messe a disposizione dai concessionari on-line (c.d. Totem)
7.2 La disciplina delle scommesse su eventi sportivi diversi dalle corse dei cavalli e su eventi non sportivi: le scommesse a quota fissa
7.2.1 Premessa
7.2.2 L’oggetto delle scommesse a quota fissa su eventi sportivi diversi dalle corse dei cavalli e su eventi non sportivi: il palinsesto
7.2.3 Le scommesse a quota fissa ammesse
7.2.4 Le modalità di gioco
7.2.5 Il totalizzatore nazionale
7.2.6 I luoghi di raccolta delle scommesse
7.3 (Segue…) Le scommesse a totalizzatore e i concorsi pronostici
7.3.1 Premessa
7.3.2 Oggetto e modalità di partecipazione dei concorsi pronostici
7.3.4 Modalità di gioco, rimborsi e riscossione delle vincite
7.3.4 Ripartizione della posta di gioco
7.3.5 I luoghi di raccolta delle scommesse
7.3.6 I concorsi pronostici: il Totocalcio
8. I GIOCHI A BASE IPPICA
8.1 La disciplina delle scommesse relative alle corse dei cavalli
8.2 La gestione del settore ippico ed il trasferimento di funzioni dall’UNIRE al Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali
8.2.1 Nascita e declino dell’UNIRE
8.2.2 Il subentro del MIPAAF
8.3 Le tipologie di scommesse sulle corse dei cavalli effettuabili ed il palinsesto ippico
8.4 L’accettazione delle scommesse
9. L’IMPOSTA UNICA SUI CONCORSI PRONOSTICI E SULLE SCOMMESSE
9.1 Introduzione
9.2 Genesi ed evoluzione storica del tributo. Le contraddizioni e le incoerenze che hanno accompagnato l’istituzione dell’imposta unica sui giochi
9.3 Analisi ragionata sulla natura tributaria dei prelievi erariali applicati sui giochi e sulle scommesse
9.3.1 Brevi considerazioni sulla nozione di tributo e dei suoi elementi fondamentali
9.3.2 La natura giuridica delle quote di prelievo
9.3.3 Per una sicura collocazione dell’imposta unica
9.4 Un tributo dalla duplice ratio
9.5 La capacità contributiva nell’imposta unica
9.5.1 Il profitto delle scommesse
9.5.2 Brevi considerazioni sul principio della capacità contributiva
9.5.3 Un’unica imposta per una duplice capacità contributiva
9.6 L’imposta unica e l’illusione fiscale
9.7 Analisi della struttura del tributo
9.7.1 Il presupposto di fatto
9.7.2 Soggetti del tributo
9.7.3 Base imponibile ed aliquota d’imposta: complessità e contraddizioni dell’imposta
9.8 L’attuazione dell’imposta. Le fasi dell’accertamento e della riscossione nell’imposta sui giochi
9.8.1 I metodi di determinazione dell’imponibile
9.8.2 Riflessi sul sistema tributario in generale della nuova base imponibile accertata ai fini dell’imposta unica
9.8.3 L’imponibilità dei giochi svolti in violazione della normativa civilistica, amministrativa e penale
9.9 Sanzioni
9.10 L’imposta unica e l’imposta sui redditi
10. I GIOCHI NUMERICI A QUOTA FISSA
10.1 I giochi numerici a quota fissa: premessa
10.2 Il gioco del Lotto
10.2.1 Caratteristiche del gioco
10.2.2 La disciplina di riferimento
10.2.3 Il gioco opzionale denominato “Simbolotto”
10.2.4 Il Lotto istantaneo
10.3 Il gioco “10eLOTTO”
10.3.1 Premessa
10.3.2 Caratteristiche e modalità del gioco
10.3.3 Le formule di gioco opzionale
10.3.3.1 La formula di gioco opzionale denominata “NUMERO ORO”
10.3.3.2 La formula di gioco opzionale denominata “DOPPIO ORO”
10.3.3.3 La formula di gioco opzionale denominata “EXTRA”
10.3.4 Le vincite conseguibili
10.3.4.1 Le vincite al 10eLOTTO
10.3.4.2 Le vincite al gioco opzionale “NUMERO ORO”
10.3.4.3 Le vincite al gioco opzionale “DOPPIO ORO”
10.3.4.4 Le vincite al gioco opzionale “EXTRA”
10.4 Il gioco “MillionDAY”
10.4.1 Disciplina e caratteristiche del gioco
10.4.2 Modalità e tipologie di giocata
10.4.3 Vincite conseguibili
10.5 La raccolta delle giocate
10.5.1 I punti di raccolta delle giocate
10.5.2 L’apertura di ricevitorie per la raccolta del gioco del Lotto
10.5.3 Incremento degli utili del gioco del Lotto destinati ai beni culturali
10.5.4 Raccolta on-line delle giocate
10.6 Le modalità di pagamento delle vincite
10.7 Profili di natura tributaria
10.7.1 La fiscalità del gioco del Lotto
10.7.2 Il prelievo alla fonte sulle vincite al Lotto
10.7.3 Le ritenute sulle vincite
10.7.4 Qualificazione tributaria del costo del biglietto di partecipazione al gioco del Lotto
10.7.5 Regime di esenzione IVA delle prestazioni rese da terzi in favore del concessionario necessarie e indispensabili alla raccolta delle giocate
10.7.6 Il pro-rata Iva in caso di esercizio congiunto di attività di rivendita di Tabacchi e giochi
10.7.7 Registrazione e trasmissione telematica dei corrispettivi per gli aggi relativi al gioco del Lotto
10.7.8 Codici tributo per il versamento, mediante il modello F24 Accise, delle somme una tantum e dei diritti di scritturazione in materia di rivendite di generi di monopolio e delle ricevitorie del gioco del Lotto
11. I GIOCHI NUMERICI A TOTALIZZATORE NAZIONALE
11.1 Premessa
11.2 Il SuperEnalotto
11.2.1 Premessa
11.2.2 Svolgimento del gioco
11.2.3 Procedura per la richiesta dell’autorizzazione alla raccolta
11.2.4 Modalità di pagamento delle vincite
11.3 Il gioco complementare denominato “SuperStar”
11.3.1 Premessa
11.3.2 Disciplina di riferimento
11.4 Il “SiVinceTutto SuperEnalotto”
11.4.1 Premessa
11.4.2 Svolgimento del gioco
11.4.3 Modalità di pagamento delle vincite
11.5 Eurojackpot
11.5.1 Premessa
11.5.2 Modalità di gioco
11.6 Vinci per la vita - WinforLife
11.6.1 Premessa
11.6.2 Vinci per la vita – WinforLife Classico
11.6.3 Vinci per la vita – WinforLife Grattacieli
11.6.4 Vinci per la vita – WinforLife VinciCasa
11.7 Profili di natura tributaria
11.7.1 Notazioni di carattere comune
11.7.2 La “tassa sulla fortuna” o “diritto sulla vincita”
12. IL GIOCO DEL BINGO E LE LOTTERIE NAZIONALI
12.1 Il Bingo
12.1.1 Caratteristiche del gioco in sala
12.1.2 La disciplina normativa
12.1.3 Modalità di svolgimento del gioco in sala
12.1.4 Premi e pagamento delle vincite
12.1.5 Apertura di una ricevitoria e servizi connessi
12.1.6 Il Bingo telematico
12.1.7 Profili fiscali del gioco del Bingo
12.2 Le Lotterie nazionali
12.2.1 Introduzione
12.2.2 Le Lotterie nazionali “ad estrazione istantanea”
12.2.3 Le Lotterie nazionali “ad estrazione istantanea telematiche”
12.2.4 Le Lotterie nazionali “tradizionali”. Cenni regolamentari e disciplina normativa di riferimento
12.2.5 Profili di carattere fiscale
12.2.6 (Segue…) La tassa sulle vincite delle Lotterie
12.2.7 (Segue…) Trattamento ai fini IVA degli aggi dei ricevitori
13. GIOCHI (A DISTANZA) DI ABILITÀ, CARTE, SORTE A QUOTA FISSA
13.1 I giochi di abilità a distanza
13.1.1 Premessa
13.1.2 Disciplina di svolgimento e partecipazione ai giochi a distanza
13.1.3 Trattamento fiscale dei giochi di abilità a distanza
14. L’IMPOSIZIONE DIRETTA E INDIRETTA DEL FENOMENO LUDICO
14.1 Il trattamento fiscale delle vincite da gioco
14.1.1 Introduzione
14.1.2 Il caso delle vincite conseguite all’estero da cittadini residenti su piattaforme di bookmaker esteri
14.1.3 Le vincite conseguite in Case da gioco situate all’estero
14.1.4 Le vincite conseguite fuori dal circuito legale
14.2 Il regime sostitutivo di cui all’art. 30, D.P.R. 29 settembre 1973, n. 600: l’imposta sulle vincite
14.3 L’imposta sul valore aggiunto in materia di giochi: l’esenzione
14.3.1 Cenni sull’evoluzione storica del regime di esenzione IVA nel mondo dei giochi
14.3.2 Le difficoltà connesse dalla regolamentazione Iva del gioco d’azzardo
14.3.3 L’attuale regime IVA in materia di giochi e scommesse
14.3.4 Il regime Iva degli apparecchi da gioco ex art. 110 T.U.L.P.S.
14.3.5 L’applicabilità dell’esenzione Iva alle attività illegali di raccolta delle giocate tramite gli apparecchi e congegni ex art. 110 T.U.L.P.S.
14.3.6 L’attività di collaborazione nella raccolta di somme di denaro giocate mediante apparecchi da gioco ex art. 110 T.U.L.P.S.
14.3.7 Trattamento Iva dell'attività di procacciamento della clientela e di conclusione di contratti di gioco a distanza
14.3.8 Il regime Iva delle prestazioni di verifica obbligatoria di conformità delle piattaforme di gioco a distanza
14.3.9 Il regime Iva della fornitura di terminali di gioco
14.3.10 Obbligo di memorizzazione elettronica dei corrispettivi relativi alla vendita di biglietti di lotterie istantanee
14.4 La rilevanza ai fini delle II.DD. e dell’Iva dei valori rilevati in tema di PREU e di Imposta unica
14.4.1 Premessa
14.4.2 Riflessi sul sistema tributario in generale della nuova base imponibile accertata ai fini dell’Imposta unica
14.4.3 (Segue…) Con riguardo alla nuova base imponibile accertata ai fini del PREU
BIBLIOGRAFIA
L'opera si compone di due tomi che, attraverso un taglio pratico, trattano le diverse fattispecie contrattuali che vedono come protagonista l'impresa, con particolare attenzione all'utilizzo e al coinvolgimento delle nuove tecnologie nell'ambito dell'attività negoziale.
In particolare, il primo tomo si occupa della disciplina dei contratti dell'imprenditore quali, quelli relativi alla cessione delle partecipazioni sociali e dell'azienda, i patti parasociali, i contratti di produzione di beni e di erogazione dei servizi e i contratti di distribuzione, per approdare poi alla casistica riguardante la proprietà intellettuale e settori che vedono una sempre maggiore applicazione di tecnologia e innovazione come, per esempio, i contratti informatici e gli smart contract.
Il secondo tomo si occupa dei numerosi contratti bancari, dei modelli organizzativi che l'impresa è chiamata ad adottare, completandosi di un'ultima parte dedicata alla gestione del contenzioso, che si sviluppa principalmente in contesti stragiudiziali, quale l'arbitrato societario.
L'opera offre un quadro completo delle prassi negoziali più frequenti e delle clausole contrattuali maggiormente utilizzate, offrendo suggerimenti operativi.
A cura di Andrea Sirotti Gaudenzi - Maggioli Editore - 1.440 pagine
Indice sistematico
Prefazione
Introduzione
PARTE I L’IMPRESA E LE SOCIETÀ
Capitolo I – L’imprenditore, i contratti commerciali e i problemi di classificazione
1. L’imprenditore
1.1. Nozione
1.2. L’esercizio di attività economica
1.3. L’attività di produzione o di scambio
1.4. La professionalità e l’organizzazione
1.5. L’imprenditore commerciale
1.6. Lo scopo di lucro
1.7. L’acquisto della qualifica di imprenditore
1.8. La contrapposizione tra imprenditore e consumatore
2. La gestione dell’impresa
2.1. L’imprenditore come «capo dell’impresa»
2.2. L’assetto «adeguato»
2.3. Tutela delle condizioni di lavoro
3. I contratti commerciali come categoria autonoma
3.1. Premesse: la necessaria presenza dell’imprenditore
3.2. Riferimenti storici: il codice di commercio del 1882
3.3. Attualità della categoria dei contratti commerciali
Capitolo II – L’esercizio di impresa in forma societaria
1. Il contratto di società: analisi degli aspetti caratterizzanti
1.1. Inquadramento del fenomeno societario
1.2. Il contratto di società: fondamento normativo
1.3. Requisiti fondamentali
1.4. Segue: il conferimento da parte dei soci di beni o servizi: la dotazione patrimoniale
1.5. Segue: l’esercizio in comune di una attività economica
1.6. Segue: la divisione degli utili
2. Preliminare del contratto di società (pactum de ineunda societate)
2.1. Premesse
2.2. I requisiti
3. Dalla nozione unitaria di contratto di società ai diversi modelli societari
3.1. Cenni preliminari
3.2. Criteri di classificazione dei diversi tipi sociali
3.3. Cenni alle caratteristiche più rilevanti delle diverse tipologie societarie
3.4. Società di persone
3.5. Società di capitali
3.6. La società cooperativa
3.7. Società di mutua assicurazione (c.d. mutua assicuratrice)
4. Start-up e piccole e medie imprese (PMI) innovative: definizione e requisiti
4.1. Cenni preliminari
4.2. Start-up innovativa e incubatore certificato: profili caratterizzanti
4.3. Piccole e medie imprese innovative: profili di rilievo
Capitolo III – La cessione delle partecipazioni sociali
1. Introduzione
1.1. Inquadramento
1.2. La “reale” consistenza economica della partecipazione
1.3. Le garanzie fornite dal cedente
2. L’interpretazione del contratto di cessione delle quote della società: questioni pratiche
2.1. Clausola nel preliminare
2.2. La riserva di proprietà
3. Le controversie in materia di cessione delle quote di partecipazione
3.1. Premesse
3.2. La soluzione offerta dalla Suprema Corte
3.3. L’azione revocatoria
Capitolo IV – L’associazione in partecipazione
1. La disciplina dell’associazione in partecipazione nel codice civile
1.1. Nozione dell’istituto
1.2. La prestazione di lavoro
1.3. Pluralità di associazioni
1.4. Diritti e obbligazioni dei terzi
2. I rapporti tra associante e associato
2.1. I diritti dell’associante e dell’associato
2.2. Divisione degli utili e delle perdite
3. Il contratto di cointeressenza
3.1. Definizione
3.2. Partecipazione agli utili e alle perdite
Capitolo V – Joint venture e contratti di rete
1. Prolegomeni
1.1. Dagli esempi della pratica commerciale alla tipizzazione normativa
1.2. Un “modello” comunitario
2. La joint venture
2.1. Premesse
2.2. Le forme di joint venture
3. Il contratto di rete
3.1. Cenni introduttivi
3.2. La disciplina
3.3. L’istituzione di un fondo patrimoniale comune e di un organo comune
3.4. L’iscrizione nel Registro delle imprese
Capitolo VI – I patti parasociali
1. Inquadramento del fenomeno: tra tipicità e atipicità dell’istituto
1.1. Introduzione
1.2. Tipologie di patti parasociali
1.3. L’impegno a “trasmettere” i vincoli derivanti dai patti parasociali a futuri titolari delle quote: un caso controverso
1.4. L’assunzione di impegni nei confronti della società
1.5. I patti contenuti nello statuto: cenni critici
2. La disciplina codicistica
2.1. Cenni introduttivi
2.2. Tipologia dei patti previsti dal codice civile
2.3. Forma
2.4. Pubblicità dei patti parasociali
2.5. Durata dei patti parasociali disciplinati dal codice civile
3. I patti parasociali nelle società quotate e nelle società che le controllano
3.1. La disciplina dettata dal T.U.F.
3.2. I patti oggetto della disciplina
3.3. La durata dei patti
4. Patti parasociali e patti leonini
4.1. Premesse
4.2. Le opzioni put nell’analisi della Suprema Corte
4.3. Ipotesi particolari
5. Questioni di diritto internazionale privato
5.1. Cenni introduttivi
5.2. Un caso pratico
6. Le controversie in materia di patti parasociali
6.1. La competenza ratione materiae delle sezioni specializzate
6.2. Il problema dei patti parasociali “atipici”
Capitolo VII – Cessione, usufrutto e affitto d’azienda
1. L’azienda
1.1. La nozione d’azienda nel codice civile
1.2. Le imprese soggette a registrazione: oneri relativi ai contratti
2. La cessione d’azienda
2.1. Premesse
2.2. Segue: il ramo d’azienda
2.3. Alienazione dell’azienda e divieto di concorrenza
2.4. La successione nei contratti
2.5. Crediti e debiti
2.6. La riforma del 2021 in tema di composizione negoziata per la soluzione della crisi d’impresa
3. Usufrutto e affitto d’azienda
3.1. Premesse metodologiche
3.2. L’usufrutto dell’azienda
3.3. L’affitto dell’azienda: inquadramento
3.4. Segue: le spese
3.5. Segue: questioni operative legate alle controversie
4. La circolazione dell’azienda e le sorti della ditta
4.1. L’obbligo di trasferimento congiunto all’azienda
4.2. Il trasferimento per atto tra vivi
4.3. Il trasferimento mortis causa
PARTE II I CONTRATTI DELL’IMPRENDITORE
Capitolo VIII – Il contratto commerciale internazionale: problemi di diritto applicabile e di giurisdizione
1. Le norme di diritto internazionale privato e i contratti commerciali
1.1. L’origine del diritto internazionale privato
1.2. La nozione attuale di diritto internazionale privato
1.3. La disciplina nazionale
1.4. L’ordinamento applicabile
1.5. Criteri di collegamento e rinvio (cenni)
1.6. I limiti: l’ordine pubblico e le norme di applicazione necessaria
1.7. Il conflitto di giurisdizioni
2. La legge applicabile
2.1. Introduzione
2.2. La Convenzione di Roma
2.3. Il regolamento «Roma I»
2.4. Segue: i contratti conclusi con i consumatori
2.5. Contratto individuale di lavoro
2.6. Disposizioni imperative e legge del contratto
2.7. Esistenza, validità e forma
2.8. La vendita internazionale
2.9. Tendenze all’autoregolamentazione nel commercio internazionale
2.10. Segue: i Principi UNIDROIT
2.11. Segue: gli Incoterms
3. La giurisdizione
3.1. Premesse
3.2. Il foro generale del convenuto
3.3. Il richiamo al «sistema di Bruxelles»
3.4. Accettazione e deroga della giurisdizione
3.5. Azioni reali relative a immobili siti all’estero
3.6. Questioni preliminari
3.7. Pendenza di un processo straniero (la «litispendenza internazionale »)
3.8. Momento determinante della giurisdizione
3.9. Giurisdizione volontaria
3.10. La competenza giurisdizionale e la tutela cautelare
3.11. Rilevabilità del difetto di giurisdizione
3.12. Legge regolatrice del processo
4. Problemi applicativi: il limen tra responsabilità contrattuale e responsabilità extracontrattuale nei rapporti tra soggetti di diversi ordinamenti. Conseguenze sulla giurisdizione
4.1. Premesse
4.2. La clausola di proroga di giurisdizione
4.3. La qualificazione della domanda come criterio determinante della giurisdizione
Capitolo IX – I contratti di produzione di beni e di erogazione di servizi
1. Introduzione
1.1. La locatio-conductio
1.2. La locatio operis intesa come schema da cui sono derivati appalto e contratto d’opera
1.3. Nuove figure di contratti di produzione
2. L’appalto
2.1. Premesse
2.2. Nozione
2.3. Subappalto (cenni)
2.4. Forma del contratto di appalto
2.5. Determinazione del corrispettivo
2.6. Fornitura della materia
2.7. Le variazioni all’opera
2.8. Segue: le variazioni al progetto: il regime probatorio
2.9. Verifiche in corso d’opera
2.10. L’appalto a regia
2.11. Onerosità o difficoltà dell’esecuzione
2.12. Verifica (“collaudo”) e pagamento
2.13. Difformità e vizi dell’opera
2.14. Recesso unilaterale dal contratto
2.15. Impossibilità di esecuzione dell’opera
2.16. Perimento o deterioramento della cosa
2.17. Morte dell’appaltatore e diritti degli eredi
2.18. Diritti degli ausiliari dell’appaltatore verso il committente
2.19. Prestazione continuativa o periodica di servizi
2.20. La soluzione delle dispute: appalto e arbitrato
3. Il subappalto
3.1. Introduzione
3.2. Responsabilità dei subappaltatori
4. Il contratto d’opera
4.1. La “locazione delle opere” del codice del 1865
4.2. Definizione
4.3. Prestazione della materia
4.4. Esecuzione dell’opera
4.5. Corrispettivo
4.6. Difformità e vizi dell’opera
4.7. Recesso unilaterale dal contratto
4.8. Impossibilità sopravvenuta della esecuzione dell’opera
5. Il contratto d’opera intellettuale
5.1. Cenni introduttivi
5.2. Mancanza di iscrizione all’albo
5.3. Esecuzione dell’opera
5.4. Compenso e spese
5.5. Responsabilità del prestatore d’opera
5.6. Recesso
6. Il contratto di engineering
6.1. Nozione
6.2. Inquadramento
6.3. Analogie e differenze rispetto all’appalto
6.4. Analogie e differenze rispetto al contratto d’opera
6.5. La tesi del contratto di engineering inteso come figura negoziale da distinguere sia dall’appalto che dal contratto d’opera
6.6. Liceità della società di engineering
7. Il contratto di outsourcing
7.1. Premesse
7.2. Esternalizzazione e cessione di ramo di azienda
7.3. Outsourcing ed enti pubblici
8. La subfornitura
8.1. Introduzione
8.2. Nozione
8.3. Forma e contenuto del contratto
8.4. Divieto di interposizione
8.5. Responsabilità del subfornitore
8.6. Nullità di clausole
8.7. Proprietà del progetto
8.8. Abuso di dipendenza economica
8.9. La “dipendenza tecnologica”
8.10. Conciliazione e arbitrato
8.11. Subfornitura e fallimento
8.12. La subfornitura nei rapporti con la Pubblica Amministrazione
9. I contratti a oggetto informatico
9.1. Premesse terminologiche
9.2. I contratti di utilizzazione dell’hardware
9.3. I contratti di fornitura del software
9.4. I contratti di assistenza e manutenzione
9.5. Il danno informatico (cenni)
10. La finanza di progetto
10.1. Considerazioni preliminari
10.2. Project financing e altri strumenti di coinvolgimento dei capitali privati nel settore delle opere pubbliche
10.3. I soggetti coinvolti nel project financing
continua.. vedi presentazione allegata
Guida operativa allo smobilizzo dei crediti commerciali verso la Pubblica Amministrazione; eBook in pdf di 53 pagine.
Il tema dei ritardi con i quali la Pubblica Amministrazione paga il corrispettivo delle forniture di beni e servizi è da diversi anni un punto di rilievo nelle analisi sulla situazione economica del nostro Paese e si mostra essere una tematica di estrema attualità, soprattutto se contestualizzata in un orizzonte storico-politico ed economico di forti cambiamenti come quello in cui ci troviamo a vivere, segnato dalla fase post pandemica, che ha svelato le lacune prodotte da sempre maggiori tagli effettuati negli anni a danno alle finanze della sanità pubblica, dallo scoppio del conflitto russo-ucraino, che ha dato inizio a un periodo di forti incertezze politiche a cui ha fatto immediato seguito l’aumento vertiginoso dei costi delle materie prime e la conseguente battuta d’arresto della crescita e dell’attività delle imprese italiane ed europee, e dall’aumento dell’inflazione, arrivata a toccare valori che si pensavano ormai propri solo degli anni ’80.
L’argomento investe diversi e sostanziali aspetti del rapporto tra imprese e amministrazioni pubbliche e si pone naturalmente anche nei rapporti tra imprese private, benché nella prima ipotesi assuma una particolare valenza e gravità: difatti, le aziende che stipulano contratti con la Pubblica Amministrazione si trovano a dover sostenere, non solo, costi inerenti alla attività tipica d’impresa (fissi e variabili) ma, altresì, oneri aggiuntivi, riconducibili alle ripercussioni economico finanziarie prodotte da una dilazione temporale che, passivamente e inevitabilmente, sono destinare a subire tra il momento della consegna dei beni e servizi al committente (le cui spese sono, in massima parte, già state sostenute) e quello di effettivo incasso del corrispettivo, il quale può avvenire anche con diversi mesi di ritardo.
La tematica ha assunto, poi, con gli anni rilevanza ancor maggiore, soprattutto, in relazione a una spiacevole prassi adottata da talune Amministrazioni di ritardare il collaudo delle opere al fine di dilatare ulteriormente tempi di pagamento andati già ben oltre i termini statuiti ex lege.
Il tutto ha provocato nelle casse delle imprese creditrici delle P.A. preoccupanti crisi di liquidità, rese ancor più gravi da cicli economici con andamenti altalenanti e frequentemente inclini a produrre risultati negativi: in particolare, il mancato rispetto dei termini di pagamento contrattualmente convenuti con le imprese fornitrici ha portato queste ultime a incontrare grosse difficoltà sia nell’onorare i debiti contratti con i propri fornitori “a monte” che a ottemperare al tempestivo versamento delle imposte dovute, costringendo spesso le imprese all’indebitamento.
Il testo vuole essere un utile supporto operativo allo smobilizzo dei suddetti crediti commerciali verso la Pubblica Amministrazione.
Premessa
1. Il ritardo nei pagamenti della PA nel nostro Paese: lo status quo
2. La certificazione dei crediti verso le PA
2.1 Breve excursus normativo: l’art. 9, co. 3-bis, D.L. n. 185/2008
2.1.1 Ambito soggettivo e oggettivo di applicazione della norma
2.2 I crediti oggetto di certificazione
2.2.1 La compensazione dei crediti con le somme iscritte a ruolo
2.3 La funzione della certificazione dei crediti verso le P.A.
2.4 Le modifiche e integrazioni alla disciplina primaria
2.4.1 L’introduzione della disciplina sulla tracciabilità dei pagamenti
2.4.2 La cessione del credito
2.4.3 Il D.M. n. 259/2012
2.4.4 L’art. 28- quinquies del D.P.R. n. 602/1973
2.4.5 Il D.M. 14 gennaio 2014
2.5 Risvolti contabili e fiscali della pratica compensativa
3. La compensazione dei crediti maturati dai professionisti verso la P.A.
3.1 Le novità alla disciplina primitiva introdotte dall’art. 20-ter del D.L. n. 50/2022
3.2 I crediti compensabili
3.3 Aspetti operativi
4. La procedura di certificazione dei crediti verso la Pubblica Amministrazione
4.1 L’ambito applicativo della Piattaforma dei Crediti Commerciali
4.1.1 La certificazione dei crediti commerciali verso la P.A.
4.1.2 Il monitoraggio dei debiti commerciali della P.A.
4.1.3 Il monitoraggio dello stock di debiti commerciali residui
4.1.4 I crediti oggetto di certificazione
4.1.5 Le P.A. a cui richiedere la certificazione
4.2 Il processo di certificazione tramite la Piattaforma dei Crediti Commerciali
4.2.1 L’accreditamento alla Piattaforma dei Crediti Commerciali
4.2.2 L’istanza di certificazione dei crediti commerciali
4.2.3 L’eventuale istanza di nomina di un commissario ad acta
4.2.4 Il rilascio della certificazione dei crediti commerciali
4.2.5 I crediti certificati estinti per ridefinizione
4.3 Le modalità di utilizzo dei crediti certificati
4.3.1 La cessione del credito certificato
4.3.2 La richiesta di anticipazione del credito certificato
4.3.3 La compensazione del credito certificato
4.3.4 L’utilizzo della certificazione ai fini del rilascio del DURC
4.4 Le Faq dei creditori
4.5 Le Faq della Pubblica Amministrazione
4.6 Le Faq delle banche
4.7 Focus: La certificazione dei crediti derivanti da prestazioni professionali
Se fino all'inizio degli anni 2000, per un ritardo del nostro Paese rispetto al resto dei Paesi industrializzati e forse anche a causa di un quadro normativo non chiaro, le operazioni di M&A tra attività professionali - quindi compravendita di quelle realtà per il cui esercizio è richiesta l'iscrizione ad un albo o collegio - erano poche e riguardavano in prevalenza passaggi generazionali o professionisti prossimi alla pensione che non avevano pianificato al proprio interno il passaggio di consegne, oggi si assiste ad un crescente aumento di professionisti che alla "visione professionale" ne sovrappongono una più spiccatamente imprenditoriale. Nascono sempre più frequentemente progetti che prevedono l'aggregazione di più realtà professionali con l'obiettivo di raggiungere economie di scala, applicando logiche industriali, sulle attività ripetitive e standardizzabili - come quelle tipicamente contabili piuttosto che la tenuta dei cedolini paga - e al tempo stesso di integrare competenze e specializzazioni diverse.
In questo contesto gli autori del libro rappresentano sicuramente un punto di riferimento in Italia in qualità di Advisor e non si limitano più all'attività di valutazione/negoziazione/contrattualistica, ma elaborano veri e propri progetti che indicano, per esempio, dove e cosa comprare, quali competenze selezionare, quale ruolo prevedere per il dominus, etc. Questi progetti, comprensivi di una componente economico-finanziaria, vanno poi presentati al sistema bancario, che li deve finanziare, e agli stessi professionisti che verranno aggregati. All'interno di questo quadro l'opera si pone l'obiettivo di informare e guidare il professionista che voglia pensare gradualmente al passaggio generazionale o alla cessione del proprio studio, così come a porre in essere operazioni di acquisizione, sui principali passi da compiere. Il testo infatti, dopo l'esposizione della prassi in Italia e in Europa inizia l'analisi degli aspetti fiscali, civilistici e contrattuali legati alle operazioni di M&A di studi professionali, per poi passare alla vera e propria valutazione dello studio.
A completamento dell'opera gli autori hanno riportato alcuni casi pratici, rapportati ai problemi concreti affrontati nella loro attività professionale, ed un intero case study, disponibile anche in versione integrale come materiale online. MPO & PARTNERS SRL Mpo è una società di consulenza costituita da Dottori Commercialisti, Revisori Legali e Avvocati, specializzata nella strutturazione e facilitazione di operazioni di aggregazione ed acquisizione di attività professionali. Per primi in Italia hanno creato un metodo valutativo e un modello contrattuale specifici per l'M&A di studi professionali, riconosciuti a livello nazionale.
I clienti sono professionisti che operano nei settori economico-giuridico-contabili (Commercialisti, Consulenti del Lavoro), legali (Avvocati), sanitari (Dentisti).
L'offerta di servizi comprende: Valutazione dello Studio; Individuazione della controparte; Strutturazione economico-finanziaria-legale-tributaria dell'operazione; Redazione della contrattualistica; Risoluzione contenzioso tra soci; Consulenza specialistica in tutti gli ambit delle aggregazioni tra professionisti; Scouting potenziali partner e due diligence su pacchetto clienti. In virtù della loro esperienza collaborano attraverso editoriali e pubblicazioni con le principali testate economiche italiane e tengono convegni sulla materia in tutta Italia.
Premessa
1. La prassi in Italia con uno sguardo all'Europa
1.1 La prassi in Europa: i concetti di "affiancamento" e di "attività ripetitiva e standardizzata"
1.2 La prassi in Italia
1.3 Le operazioni di M&A di Studi professionali: le operazioni singole e le operazioni strutturate
1.4 Gli effetti delle aggregazioni
1.5 Focus: l'M&A professionale nel settore dentale
1.5.1 Il contesto in cui operano gli Studi Dentistici ed i vantaggi delle operazioni M&A
1.5.2 Lo stato attuale del mercato M&A di Studi Dentistici
1.6 Focus: l'M&A professionale nel settore legale
2. Gli aspetti fiscali nelle operazioni M&A di Studi professionali
2.1 Le differenza tra M&A di Studi professionali e aziende
2.2 La cessione del "Pacchetto Clienti"
2.3 La cessione del marchio
2.4 La cessione dei cespiti
2.5 I compensi per il patto di non concorrenza (articolo 2125 del codice civile)
2.6 L'apporto della clientela in un'associazione professionale
2.7 La trasformazione/conferimento dello Studio associato in S.T.P.
3. La valutazione dello Studio professionale in ottica di cessione
3.1 La valutazione dello Studio del Commercialista/Consulente del Lavoro
3.1.1 Il metodo finanziario
3.1.2 Il metodo dei multipli di transazioni comparabili e l'analisi di regressione
3.1.3 L'effetto della pandemia da covid-19 sul valore degli Studi di Commercialisti e Consulenti del Lavoro
3.2 La valutazione dello Studio legale
3.3 La valutazione dello Studio odontoiatrico
4. La reale natura delle operazioni di acquisizione/cessione di uno Studio professionale
4.1 La progettualità che attiva le operazioni di aggregazione professionale
4.1.1 Il professionista vicino all'età pensionabile
4.1.2 Il professionista cinquantenne
4.1.3 Il giovane professionista
4.2 La natura aggregativa dell'operazione di cessione/acquisizione di uno Studio professionale
4.2.1 L'attività di affiancamento/canalizzazione del professionista aggregato (cedente)
4.2.2 Il principio di continuità gestionale
5. Gli aspetti civilistici e contrattuali delle operazioni di aggregazione professionale
5.1 Le ragioni di uno storico disinteresse normativo: bipartizione fra attività imprenditoriale e attività professionale
5.2 L'imprenditorializzazione dell'attività professionale: l'orientamento normativo e giurisprudenziale comunitario
5.3 L'art. 54, comma 1-quater, del T.U.I.R.: sua matrice fiscale e necessità di una giustificazione civilistica dell'operazione di cessione
5.4 La risoluzione n. 108/2022 dell'Agenzia delle Entrate - Direzione Centrale Normativa e Contenzioso
5.5 La sentenza n. 2860/2010 della Corte di Cassazione
5.6 ll contratto di cessione di Studio professionale: il suo oggetto ed il principio di continuità fra vecchia e nuova gestione
5.7 Le condizioni peculiari delle operazioni di aggregazione professionale
5.8 Alcuni casi pratici
5.9 Il contratto di aggregazione tramite fusione/incorporazione: cenni sulle principali clausole contrattuali/statutarie
5.9.1 Le categorie di quote - diritti particolari delle partecipazioni
5.9.2 Trasferimento di quote
5.9.3 Recesso del socio
6. Statistiche sul mercato M&A degli Studi di Commercialisti e Consulenti del Lavoro (a cura di MpO Centro Studi)
6.1 Profilo dei Dominus cedenti
6.2 Profilo degli Studi ceduti
6.3 Le operazioni
7. Le richieste di consulenza da parte dei professionisti
7.1 La riorganizzazione dello Studio in vista del passaggio generazionale
7.2 Gli aspetti da non trascurare quando si crea una S.t.p. o uno Studio Associato
7.3 Il recesso del socio
7.4 Il recruiting/headhunting
7.5 La non chiara disciplina civilistica e fiscale
8. La valutazione di uno studio contabile e fiscale attraverso il metodo dei multipli di transazioni comparabili e l'analisi di regressione - un case study
8.1 Storia del Target e ragioni della cessione
8.2 L'operazione e l'acquirente
8.3 La valutazione del Target con il metodo dei multipli
8.3.1 L'analisi della clientela
8.3.2 Mansionario
8.3.3 Conto economico normalizzato
8.3.4 Rating studio
8.3.5 Analisi di regressione
8.4 I flussi di cassa ed il business plan
8.5 La conclusione dell'operazione e la cessione del Target