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Le agevolazioni per l'acquisto della prima casa.
Guida 2025 con regole e bonus aggiornati
eBook in pdf di 79 pagine.
Confermati i requisiti degli immobili, dei proprietari e delle dichiarazioni al rogito per ottenere gli sconti d’imposta per l'acquisto della prima casa, ma più tempo a disposizione per chi deve vendere quella che già si possiede. Grazie alla legge di Bilancio per il 2025 il termine è stato infatti raddoppiato da uno a due anni.
Confermato il bonus del 50% per chi acquista un immobile oggetto di interventi di riqualificazione. Ampliata anche la possibilità di ottenere le agevolazioni da parte dei cittadini residenti all'estero grazie alla nuova formulazione delle disposizioni specifiche. In vigore fino al 31 dicembre 2027 la possibilità per i giovani con meno di 36 anni di ottenere mutui fino al 80% del valore per l'acquisto della prima casa.
Nell’ebook le novità dell’anno, la lista dettagliata di tutto quello che è necessario per usufruire delle agevolazioni. Presenti anche una guida alla lettura del rogito, alcune delle più recenti sentenze della Cassazione e documenti di prassi dell’Agenzia delle entrate a chiarimento dei casi più controversi.
Premessa
1. Immobili e residenza
1.1 La classificazione catastale
1.2 Gli immobili in costruzione
1.3 Niente sconti per gli immobili collabenti
1.4 L’ubicazione
1.4.1 La residenza
1.4.2 L’attività lavorativa
1.4.3 Militari e poliziotti
1.4.4 I residenti all’estero
1.5 Le pertinenze
1.5.1 Categorie catastali e numero massimo
1.6 Gli acquisti successivi
2. I requisiti soggettivi
2.1 Una sola “prima casa”
2.2 Requisiti da verificare per ciascun futuro proprietario
2.3 La comunione dei beni
2.4 Le dichiarazioni da rendere in atto
2.5 Gli acquisti in separazione
2.6 Gli altri immobili nello stesso Comune
2.7 In caso di agevolazioni già utilizzate
2.8 Donazioni e successione agevolate non impediscono l'agevolazione
2.9 La prima casa per i figli minori
3. Le imposte sull’acquisto
3.1 Gli atti soggetti all’imposta di registro
3.2 I calcoli
3.2.1 Limite ai poteri di controllo delle Entrate
3.3 Le altre imposte dovute al rogito
3.4 L’acquisto all’asta
3.5 Gli acquisti dal costruttore
3.6 Preliminare e imposte
Contratto-tipo preliminare di compravendita immobiliare
4. L’acquisto in cantiere
4.1 Comprare casa sulla carta
4.2 Fideiussione e polizza
4.3 Contratto preliminare sempre dal notaio
4.4 Le regole per l’appalto
4.5 I beni finiti
4.6 La costruzione delle pertinenze
4.7 IVA ridotta e detrazione IRPF
4.8 I tempi di realizzazione
5. Le agevolazioni per gli immobili riqualificati da impresa
5.1 Gli immobili ristrutturati da impresa
5.1.1 Le regole in caso di comproprietà
5.2 Il sismabonus acquisti
5.3 Le autorizzazioni per i lavori
5.4 La documentazione
6. Le agevolazioni per il mutuo
6.1 Tassi e le agevolazioni sulle imposte
6.2 Il Fondo di Garanzia Mutui Prima Casa
6.3 La detrazione degli interessi
6.3.1 Le voci detraibili
6.3.2 Niente residenza per i militari
6.3.3 Diritto alla detrazione in caso di trasferimento per lavoro
6.3.4 Agevolazione anche in caso di inagibilità per sisma
6.3.5 La detrazione per gli anziani in casa di cura
6.4 I costi effettivi
7. Il rogito
7.1 Regolarità e verifiche
7.2 La struttura dell’atto
7.3 Le indicazioni necessarie
7.4 La planimetria
7.5 Prezzo
7.6 Garanzie del venditore
7.7 Dichiarazioni ai fini delle agevolazioni prima casa
8. Perdita dell’agevolazione e recupero delle imposte
8.1 Quando si perde l‘agevolazione
8.2 I casi di forza maggiore
8.3 Due anni di tempo per vendere e per riacquistare
8.4 La ripresa del decorso dei termini
8.5 La tempistica dei controlli
8.6 Le sanzioni
8.7 Quando si può evitare la sanzione
Domande & Risposte
Appendice Normativa
Questo volume, giunto alla seconda edizione, si presenta come una guida pratica e aggiornata sulla biblioteconomia, utile per quanti intendono partecipare ai concorsi pubblici per bibliotecari e collaboratori bibliotecari, ma anche per coloro che necessitano di una panoramica sulla formazione professionale e l’organizzazione bibliotecaria nel suo complesso.
› Storia del libro, bibliografia e bibliologia
› Sistema bibliotecario in Italia e normativa di riferimento
› Organizzazione Ministero Cultura
› Diritto d’autore
› Servizi e spazi delle biblioteche
› Catalogazione, classificazione e soggettazione
› Biblioteca digitale
› Marketing e promozione dei servizi
› Elementi di Archivistica
› Elementi di Diritto amministrativo
› Pubblico impiego
› Anticorruzione, trasparenza e privacy
› Contratti pubblici (online)
› Ordinamento e servizi degli enti locali
La prima parte del testo fornisce alcuni cenni sulla storia del libro, analizza il sistema bibliotecario in Italia, in particolare le varie tipologie degli istituti bibliotecari, l’articolazione e le competenze del Ministero della Cultura e l’amministrazione dei beni librari. Segue una sezione dedicata alle biblioteche pubbliche, in particolare sul personale, gli spazi, i servizi della biblioteca, la gestione delle collezioni, la catalogazione, la gestione degli eventi culturali.
Questa nuova edizione contiene una sezione dedicata agli elementi di archivistica (l’archivio, il ciclo vitale, la gestione, la strutturale, le norme, l’organizzazione in Italia), il glossario, la bibliografia e un’appendice con materiali e documenti utili. L’ultima parte contiene alcuni elementi del Diritto amministrativo (gli atti, i provvedimenti e il procedimento amministrativi, il rapporto di pubblico impiego, l’anticorruzione e la trasparenza, la privacy, e l’ordinamento e servizi degli enti locali) e, infine, una selezione di prove ufficiali di concorsi già svolti. Ogni parte è corredata da una selezione di quiz con risposta commentata. Nella sezione online, raggiungibile seguendo le istruzioni riportate in fondo al libro, sono disponibili: una breve sezione sui Contratti pubblici, un simulatore di quiz.
Brunella Garavini
Laureata in Conservazione dei Beni Culturali, ha un Diploma in Archivistica, paleografia e diplomatica, svolge da vent’anni la professione di Bibliotecaria presso una biblioteca di ente locale.
PARTE PRIMA
STORIA DEL LIBRO E DELLE BIBLIOTECHE, BIBLIOTECONOMIA
Capitolo 1
La storia del libro
1.1 Alle origini del libro
1.2 Le caratteristiche del libro antico
1.3 La catalogazione del libro antico
1.4 I manoscritti in biblioteca
1.5 La bibliologia
1.6 Elementi di bibliografia
Capitolo 2
Storia delle biblioteche
2.1 Le biblioteche nel mondo antico
2.2 Le biblioteche nel periodo tardo antico e medievale
2.3 Il Rinascimento e l’invenzione della stampa
2.4 L’età moderna
2.5 Le biblioteche tra Ottocento e Novecento
2.6 L’IFLA e l’AIB
• Quesiti commentati relativi ai Capitoli 1 e 2
• Soluzioni ai quesiti relativi ai Capitoli 1 e 2
• Esercizi relativi ai Capitoli 1 e 2
• Soluzioni agli esercizi relativi ai Capitoli 1 e 2
Capitolo 3
Le tipologie delle biblioteche in Italia
3.1 Le biblioteche pubbliche statali
3.2 Le biblioteche pubbliche (public libraries)
3.3 Le biblioteche delle Università (academic libraries)
3.4 Le biblioteche scolastiche
3.5 Altre biblioteche
3.6 Le biblioteche in Italia: una fotografia
3.7 La storia delle biblioteche in Italia
3.8 La Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze
3.9 La Biblioteca Nazionale Centrale di Roma
Capitolo 4
La normativa generale di riferimento
4.1 La Costituzione italiana
4.2 Il Codice dei beni culturali e del paesaggio
4.3 Il deposito legale
4.4 La legge sulla promozione e il sostegno alla lettura (L. 13 febbraio 2020, n. 15)
4.5 Le normative regionali
Capitolo 5
Il Ministero della cultura
5.1 La storia e le competenze del MIC
5.2 L’organizzazione del Ministero
Capitolo 6
L’amministrazione dei beni librari nell’organizzazione del Ministero della cultura
6.1 La Direzione generale Biblioteche e istituti culturali
6.2 Le Soprintendenze archivistiche e bibliografiche
6.3 Istituti centrali e uffici con finalità particolari
6.4 Le biblioteche pubbliche statali
6.5 L’organizzazione interna delle biblioteche pubbliche statali e la gestione dei servizi al pubblico (D.P.R. 5 luglio 1995, n. 417)
Capitolo 7
Il diritto d’autore in biblioteca
7.1 La tutela del diritto d’autore
7.2 Tipi di diritti previsti dalla L. n. 633/1941
7.3 La SIAE
7.4 Il pubblico dominio, le licenze open e l’open access
• Quesiti commentati relativi ai Capitoli da 3 a 7
• Soluzioni ai quesiti relativi ai Capitoli da 3 a 7
• Esercizi relativi ai Capitoli da 3 a 7
• Soluzioni agli esercizi relativi ai Capitoli da 3 a 7
Capitolo 8
La biblioteca pubblica
8.1 Il Manifesto IFLA/UNESCO per le biblioteche pubbliche
8.2 La biblioteca pubblica nell’era contemporanea
Capitolo 9
Il personale e gli spazi delle biblioteche
9.1 Le risorse umane
9.2 La deontologia professionale e i compiti del bibliotecario
9.3 Gli edifici della biblioteca
9.4 Progettare una nuova biblioteca
9.5 La salute e la sicurezza
9.6 Le norme antincendio
Capitolo 10
La gestione delle collezioni
10.1 Le collezioni in biblioteca
10.2 L’accesso dei documenti
10.3 Le politiche di acquisto
10.4 Il trattamento dei documenti acquisiti
10.5 La conservazione
10.6 La revisione delle raccolte
Capitolo 11
I servizi della biblioteca
11.1 I servizi della biblioteca o la biblioteca come servizio?
11.2 Il regolamento e la carta dei servizi
11.3 L’iscrizione alla biblioteca
11.4 Il servizio di reference
11.5 La consultazione in sede e le sale studio
11.6 Il prestito esterno
11.7 Il prestito interbibliotecario
11.8 I servizi di riproduzione
11.9 Servizi legati alle attrezzature informatiche (postazioni multimediali)
11.10 L’information literacy
11.11 L’azione interculturale della biblioteca
Capitolo 12
Le biblioteche per ragazzi
12.1 Una definizione dei servizi bibliotecari per bambini e ragazzi
12.2 I materiali
12.3 Gli spazi della biblioteca per ragazzi
12.4 Le attività di promozione organizzate dalla biblioteca
12.5 Il progetto Nati per Leggere
12.6 I ragazzi e il digitale
• Quesiti commentati relativi ai Capitoli da 8 a 12
• Soluzioni ai quesiti relativi ai Capitoli da 8 a 12
• Esercizi relativi ai Capitoli da 8 a 12
• Soluzioni agli esercizi relativi ai Capitoli da 8 a 12
Capitolo 13
La catalogazione
13.1 La catalogazione e i cataloghi nella storia
13.2 La funzione del catalogo
13.3 Libro, opera, pubblicazione, esemplare
13.4 L’applicazione dell’informatica ai cataloghi delle biblioteche
13.5 L’International Standard Bibliographic Description (ISBD)
13.6 Functional Requirements for Bibliographic Records (FRBR)
13.7 Il Library Reference Model (LRM)
13.8 Le regole italiane di catalogazione: le REICAT
13.9 RDA: Resource Description and Access
13.10 Gli accessi formali e semantici
13.11 L’indicizzazione per soggetto
13.12 Le classificazioni e la Classificazione Decimale Dewey
• Quesiti commentati relativi al Capitolo 13
• Soluzioni ai quesiti relativi al Capitolo 13
• Esercizi relativi al Capitolo 13
• Soluzioni agli esercizi relativi al Capitolo 13
Capitolo 14
La biblioteca digitale
14.1 La biblioteca digitale: definizioni
14.2 Progettare una biblioteca digitale
14.3 L’accesso alla biblioteca digitale
14.4 Le collezioni
14.5 La gestione dei diritti
14.6 Gli OPAC
14.7 I linked data
14.8 La biblioteca sul web
14.9 Gli ebook
• Quesiti commentati relativi al Capitolo 14
• Soluzioni ai quesiti relativi al Capitolo 14
• Esercizi relativi al Capitolo 14
• Soluzioni agli esercizi relativi al Capitolo 14
Capitolo 15
Il marketing culturale e la promozione dei servizi
15.1 Il marketing culturale
15.2 Strumenti di marketing e pianificazione strategica
15.3 La progettazione delle azioni culturali
15.4 Il coinvolgimento degli utenti e la biblioteca partecipata
15.5 L’outsourcing
15.6 Il fundraising
15.7 Comunicare la biblioteca
15.8 La biblioteca sui social
15.9 La valutazione della biblioteca
• Quesiti commentati relativi al Capitolo 15
• Soluzioni ai quesiti relativi al Capitolo 15
• Esercizi relativi al Capitolo 15
• Soluzioni agli esercizi relativi al Capitolo 15
Capitolo 16
Elementi di archivistica
16.1 Il documento
16.2 L’archivio: un termine, diversi significati
16.3 Soggetto produttore e soggetto conservatore
16.4 La gestione documentale
16.5 Il ciclo vitale degli archivi: archivio corrente, di deposito, storico
16.6 La struttura di un archivio
16.7 Norme e standard di descrizione
16.8 Strumenti di ricerca in archivio
16.9 L’organizzazione degli archivi in Italia
16.10 I documenti informatici e la firma elettronica
Capitolo 17
Glossario di termini di biblioteconomia
Glossario
Bibliografica
APPENDICI
• Appendice 1 – Manifesto IFLA‐UNESCO delle biblioteche pubbliche 2022
• Appendice 2 – Il regolamento delle biblioteche pubbliche statali
• Appendice 3 – Linee Guida AgID sulla formazione, gestione e conservazione dei documenti informatici (aggiornate al maggio 2021)
PARTE SECONDA
ORDINAMENTO DEGLI ENTI LOCALI
Capitolo 1
La pubblica amministrazione
1.1 La nozione di pubblica amministrazione
1.2 I principi costituzionali sull’amministrazione
1.3 L’organizzazione della pubblica amministrazione
1.3.1 L’apparato amministrativo centrale dello Stato
1.4 L’apparato amministrativo periferico dello Stato
1.4.1 Il Prefetto
1.4.2 Il Sindaco
1.4.3 Altri enti
Capitolo 2
La Costituzione e gli enti locali: il Titolo V
2.1 Le Regioni e gli enti territoriali nella Costituzione
2.1.1 Le norme di attuazione della riforma del Titolo V della Costituzione
2.1.2 Le Regioni e gli enti locali nel Titolo V, Parte II della Costituzione
2.2 Le Regioni
2.3 La potestà legislativa e l’art. 117 della Costituzione
2.3.1 La potestà regolamentare
2.4 Le funzioni amministrative
2.4.1 I principi della sussidiarietà, differenziazione ed adeguatezza
2.5 L’autonomia finanziaria
2.6 Organi regionali e forma di governo
2.7 Lo Statuto regionale
2.8 Il potere sostitutivo del Governo e le altre forme di controllo dello Stato
2.8.1 Strumenti di raccordo tra lo Stato, le Regioni e gli enti locali
2.9 Le questioni di legittimità costituzionale
2.10 La nuova disciplina costituzionale degli enti locali: la riforma del Titolo V della Costituzione
2.10.1 Le funzioni degli enti locali nella Costituzione
2.10.2 Le funzioni fondamentali degli enti locali e i rapporti con lo Stato
2.11 L’ordinamento dei Comuni e delle Province
2.12 Le variazioni territoriali di Regioni e enti locali
2.12.1 L’istituzione di nuove Province e il mutamento delle circoscrizioni provinciali
2.12.2 Il distacco di Province e Comuni da una Regione
Capitolo 3
Gli enti locali: evoluzione e natura giuridica
3.1 Nozione di ente locale
3.2 L’autonomia degli enti locali
3.3 Gli elementi costitutivi degli enti locali
3.4 L’evoluzione normativa
3.4.1 Le disposizioni sugli enti locali nell’originario testo costituzionale
3.4.2 La riforma dell’ordinamento locale degli anni ’90: la L. n. 142/1990
3.4.3 La nuova disciplina costituzionale degli enti locali: la riforma del Titolo V della
Costituzione
Capitolo 4
I Comuni
4.1 Il Comune
4.2 Gli organi di governo del Comune
4.3 Il sistema elettorale dei Comuni
4.3.1 Elezione del Sindaco e del Consiglio comunale nei Comuni sino ai 15.000 abitanti
4.3.2 Elezione del Sindaco nei Comuni con popolazione superiore a 15.000 abitanti
4.4 La forma di governo del Comune
4.4.1 Il Consiglio comunale
4.4.2 Il regolamento interno e le regole di funzionamento
4.4.3 Numero dei consiglieri
4.4.4 Presidenza del Consiglio
4.4.5 Le commissioni
4.5 Il Sindaco: ruolo e competenze
4.5.1 Le ulteriori competenze del Sindaco come rappresentante della comunità locale.
4.6 Le competenze del Sindaco in qualità di ufficiale del Governo
4.6.1 I poteri del Sindaco e il ruolo del Prefetto
4.6.2 Natura giuridica delle ordinanze contingibili e urgenti e limitazioni
4.6.3 La delega delle funzioni di ufficiale di Governo
4.7 Vicende delle cariche
4.7.1 Insediamento e durata del mandato
4.7.2 Cessazione dalla carica
Capitolo 5
La Giunta comunale
5.1 Competenze della Giunta
5.2 Nomina e composizione della Giunta
5.3 Status degli assessori
5.3.1 Compiti e deleghe
5.3.2 Cessazione dalla carica
Capitolo 6
Le aggregazioni e l’esercizio associato di funzioni
6.1 Le forme associative tra gli enti locali
6.1.1 La spinta all’esercizio associato delle funzioni nei piccoli Comuni
6.1.2 Il TUEL e le forme associative tra enti locali
6.2 La disciplina delle Unioni di Comuni
6.2.1 Gli organi delle Unioni di Comuni
6.2.2 La potestà statutaria e regolamentare
6.2.3 Le funzioni delle Unioni dei Comuni
6.3 Le Comunità montane e isolane o di arcipelago
6.3.1 La disciplina
6.3.2 Organi di governo delle Comunità montane
6.3.3 Funzioni
6.3.4 Fusione e scissione
6.3.5 La leggi finanziarie per il 2008 e per il 2010 e gli interventi della Corte Costituzionale
6.4 Le convenzioni
6.5 I consorzi
Capitolo 7
Le funzioni normative e amministrative
7.1 Lo Statuto
7.1.1 Nozione
7.1.2 Fonti e natura giuridica dello Statuto
7.1.3 Il rapporto con la legge statale e i vincoli alla potestà statutaria
7.1.4 Contenuti dello Statuto
7.1.5 Procedimento di approvazione dello Statuto
7.2 I regolamenti
7.2.1 Fonti e ambito della potestà regolamentare
7.2.2 Approvazione e impugnazione dei regolamenti
7.3 Le funzioni amministrative del Comune
7.4 Le funzioni amministrative delle Province
• Quesiti commentati relativi alla Parte Seconda
• Soluzioni ai quesiti relativi alla Parte Seconda
PARTE TERZA
IL RAPPORTO DI LAVORO ALLE DIPENDENZE DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE LOCALE
Capitolo 1
L’ordinamento degli uffici e del personale degli enti locali
1.1 Il pubblico impiego
1.1.1 I principi costituzionali in materia di pubblico impiego
1.1.2 La privatizzazione del pubblico impiego
1.1.2.1 Il D.Lgs. 30 marzo 2001, n. 165
1.1.3 Il decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150 (la c.d. riforma Brunetta)
1.1.4 I decreti legislativi nn. 74 e 75 del 25 maggio 2017
1.2 La contrattazione collettiva negli enti locali
1.3 Le fonti locali di disciplina: il regolamento degli uffici e dei servizi
1.4 Lo status del dipendente pubblico
1.4.1 Le assenze per malattia
1.4.2 I permessi retribuiti
1.4.3 Incompatibilità, cumulo di impieghi e incarichi
1.4.4 Classificazione del personale in fasce di merito
1.4.5 Altri elementi caratterizzanti lo status di dipendente pubblico
1.5 L’inidoneità fisica permanente
1.6 Le procedure per il reclutamento dei dipendenti pubblici
1.7 Il ricorso alla flessibilità nel pubblico impiego
1.7.1 Il contratto a termine
1.7.2 La somministrazione di lavoro a tempo determinato
1.7.3 Il rapporto di collaborazione coordinata e continuativa
1.7.4 Il contratto di lavoro part-time
1.7.5 Il lavoro accessorio
1.8 Il lavoro agile
1.8.1 Il ricorso al lavoro agile nella pubblica amministrazione
1.9 La separazione fra politica e amministrazione negli enti locali
1.9.1 Principi generali
1.9.2 Gli incarichi a contratto
1.9.3 Il direttore generale (city manager)
1.9.4 Il segretario
Capitolo 2
Il codice di comportamento dei dipendenti pubblici
2.1 La delega regolamentare
2.2 Il decreto del Presidente della Repubblica 16 aprile 2013, n. 62
2.3 I principi generali
2.4 Le singole fattispecie
2.5 Utilizzo delle tecnologie informatiche, dei mezzi di informazione e dei social media
2.6 I rapporti con il pubblico
2.7 Le disposizioni particolari per i dirigenti
2.8 I contratti e gli altri atti negoziali
2.9 Vigilanza, monitoraggio ed attività formative
2.10 La violazione dei doveri del codice e la responsabilità
Capitolo 3
La responsabilità dei pubblici dipendenti
3.1 Il fondamento della responsabilità dei pubblici dipendenti
3.2 La responsabilità del dipendente pubblico
3.3 Le tipologie di responsabilità del dipendente pubblico
3.3.1 La responsabilità civile
3.3.2 La responsabilità penale
3.3.3 La responsabilità amministrativo-contabile
3.3.4 La responsabilità disciplinare
3.3.4.1 Il procedimento disciplinare
3.3.4.2 Il licenziamento disciplinare
3.3.5 La responsabilità dirigenziale
3.3.5.1 La responsabilità disciplinare dei dirigenti
3.3.5.2 Valutazione e responsabilità del dirigente negli enti locali
Capitolo 4
La normativa anticorruzione
4.1 Premessa
4.2 I soggetti dell’anticorruzione
4.3 I piani anticorruzione e le misure di prevenzione
• Quesiti commentati relativi alla Parte Terza
• Soluzioni ai quesiti relativi alla Parte Terza
PARTE QUARTA
ELEMENTI DI DIRITTO AMMINISTRATIVO
Capitolo 1
I principi dell’azione amministrativa
1.1 I principi dell’azione amministrativa
1.2 I principi europei interessati
1.3 Lineamenti generali sugli atti della pubblica amministrazione
Capitolo 2
La discrezionalità amministrativa
2.1 Principio di legalità amministrativa
2.2 Discrezionalità amministrativa
2.3 La discrezionalità tecnica, la discrezionalità mista e l’accertamento tecnico
2.4 Il merito
2.5 Il sindacato giurisdizionale sulla discrezionalità tecnica
2.5.1 Il sindacato del giudice amministrativo sulle valutazioni tecniche: la verificazione e la consulenza tecnica d’ufficio
Capitolo 3
La semplificazione amministrativa (D.P.R. 445/2000)
3.1 L’autocertificazione e gli altri istituti di semplificazione
3.1.1 Le dichiarazioni sostitutive di certificazione (presentate ai sensi dell’art. 46 del D.P.R. n. 445/2000)
3.1.2 Le dichiarazioni sostitutive di atto di notorietà (presentate ai sensi dell’art. 47 del D.P.R. n. 445/2000)
3.2 Controlli ed accertamenti d’ufficio
3.3 Istanze e dichiarazioni da presentare alla pubblica amministrazione
3.3.1 Istanze e dichiarazioni presentate alle Pubbliche Amministrazioni per via telematica
3.4 Il documento informatico
Capitolo 4
Il procedimento amministrativo
4.1 Nozione e funzione
4.2 Procedimento e fascicolo informatico
4.3 L’obbligo di motivazione
4.4 L’esercizio consensuale della potestà amministrativa: gli accordi
4.5 Il ruolo del responsabile del procedimento
4.6 La comunicazione di avvio del procedimento
4.7 Il preavviso di diniego
4.8 I pareri e le valutazioni tecniche
4.9 Il silenzio-assenso
4.9.1 Il silenzio-assenso tra amministrazioni pubbliche e tra amministrazioni pubbliche e gestori di beni o servizi pubblici
4.10 L’autocertificazione nella legge n. 241/1990
4.11 La segnalazione certificata di inizio attività (SCIA)
4.12 La conferenza di servizi
4.13 La conclusione del procedimento amministrativo
Capitolo 5
Il silenzio amministrativo
5.1 La previsione dell’art. 2 L. n. 241/1990
5.2 Le connesse forme di responsabilizzazione
5.3 Azioni avverso il silenzio
Capitolo 6
Il diritto di accesso
6.1 Diritto di accesso ex L. n. 241/1990
6.2 La richiesta di accesso ai documenti amministrativi
6.3 La disciplina regolamentare
6.3.1 I controinteressati
6.3.2 Il c.d. accesso informale
6.3.3 I casi di esclusione dell’accesso
6.4 Il contrasto con la tutela della riservatezza
6.5 Accesso civico e accesso generalizzato (FoIA)
Capitolo 7
Gli atti amministrativi
7.1 Nozione
7.2 Gli elementi essenziali
7.3 Gli elementi accidentali
7.4 La struttura formale dell’atto
7.5 I caratteri
7.6 L’efficacia
7.7 L’esecutività e l’eseguibilità
7.8 L’autorizzazione e le figure affini
7.9 La concessione
7.10 I provvedimenti restrittivi: gli atti ablatori
7.11 Gli atti sanzionatori
7.12 L’espropriazione
Capitolo 8
Autotutela e patologia dell’atto amministrativo
8.1 Il potere di autotutela
8.2 L’autotutela decisoria: gli atti di ritiro
8.3 La convalescenza dell’atto
8.4 La patologia dell’atto amministrativo
8.5 Il regime giuridico della nullità
8.6 Il regime giuridico dell’annullabilità
8.7 La conservazione dell’atto amministrativo
Capitolo 9
I ricorsi amministrativi
9.1 Nozione
9.2 Le tipologie
9.3 Il ricorso gerarchico (proprio)
9.3.1 Il ricorso gerarchico (improprio)
9.4 Il ricorso in opposizione
9.5 Il ricorso straordinario al Capo dello Stato
9.6 La funzione giurisdizionale nell’ordinamento giuridico italiano: la giurisdizione del giudice amministrativo (cenni)
Capitolo 10
La privacy: il diritto alla protezione dei dati personali
10.1 Premessa
10.2 Fonti in materia di trattamento dei dati
10.3 GDPR – Regolamento generale sulla protezione dei dati
10.3.1 Ambito di applicazione
10.3.2 Le principali definizioni
10.3.3 I principi generali in tema di trattamento dei dati personali
10.3.4 Trattamento di categorie particolari di dati personali
10.3.5 Diritti dell’interessato
10.3.6 Le figure fondamentali connesse alla protezione dei dati
10.3.7 Codici di condotta e certificazioni
10.3.8 Misure di sicurezza e accountability
10.4 Codice in materia di protezione dei dati personali
10.5 Il Garante per la protezione dei dati personali
• Quesiti commentati relativi alla Parte Quarta
• Soluzioni ai quesiti relativi alla Parte Quarta
PARTE QUINTA
L’AFFIDAMENTO DEI CONTRATTI PUBBLICI
Rinvio
PARTE SESTA
SIMULAZIONI
Simulazione 1 – Istruttore direttivo bibliotecario (cat. D) presso il Comune di Firenze
Soluzioni alla simulazione 1
Simulazione 2 – Categoria C dell’area delle biblioteche presso l’Università degli studi di
Trieste
Soluzioni alla simulazione 2
Simulazione 3 – Istruttore direttivo bibliotecario (cat. C) presso il Comune di Padova
Soluzioni alla simulazione 3
Simulazione 4 – Istruttore direttivo bibliotecario (cat. C) presso il Comune di Padova
Soluzioni alla simulazione 4
La fiscalità delle Società immobiliari: guida 2025 per le imprese di costruzione, compravendita, gestione e godimento degli immobili.
Guida aggiornata con i decreti della riforma fiscal
eBook in pdf di 266 pagine.
Il presente lavoro ha ad oggetto la gestione fiscale e contabile degli immobili da parte delle società immobiliari, intendendosi per tali:
È noto, infatti, che la detenzione di beni immobili (abitativi o strumentali) a titolo personale può non essere una scelta ottimale. L’investimento immobiliare, come tutti gli investimenti, è soggetto ad alcuni rischi, ma anche la persona che investe potrebbe trovarsi a rischiare la perdita del proprio patrimonio investito (magari in caso di insolvenza in presenza di mutui fondiari, creditori personali, etc).
Per esigenze di tutela del patrimonio da aggressioni personali di terzi e per veicolare i proventi, derivanti dalla messa a reddito di beni immobili, può essere valutata l’opzione di costituire una società di gestione immobiliare. Questa, a seconda dei casi, può essere costituita sotto forma di società di persone o di società di capitali (nel caso, la forma più utilizzata è la SRL).
La guida che viene proposta si offre appunto come ausilio per le società di persone in contabilità ordinaria e per le società di capitali, sia quelle di piccole dimensioni che quelle soggette, mediante il cd. principio di derivazione rafforzata, ai principi contabili nazionali; non mancano tuttavia, ove necessari, i riferimenti alle società di persone in contabilità semplificata e alle società che adottano i principi contabili internazionali. Per molti aspetti l’opera può anche interessare le imprese di costruzione edile.
L’interlocutore a cui ci si rivolge è non solo il professionista, ma anche l’amministratore che, in tema di fiscalità immobiliare, voglia per così dire “metterci la testa”, che intenda cioè provare ad entrare in un linguaggio che in prima battuta può sembrare decisamente oscuro, ma che, con un po’ di attenzione, magari leggendo e rileggendo, si riesce un po’ a penetrare. Nella disamina degli eventi in cui possono via via imbattersi le società in questione (acquisti, vendite, locazioni, ammortamenti, valutazioni, rivalutazioni, svalutazioni, leasing, ecc.), particolare attenzione è stata posta alle numerose divergenze che, in tema di immobili, di frequente si presentano tra la normativa civilistica e quella fiscale e che necessitano delle conseguenti variazioni, in aumento o in diminuzione, nella dichiarazione dei redditi. Ogni istituto è stato affrontato tenendo conto delle varie qualificazioni degli immobili (immobili merce, immobili strumentali, immobili patrimonio, senza dimenticare peraltro i fabbricati rurali). Per quanto riguarda l’imposizione indiretta uno spazio rilevante è stato dedicato alla spinosa problematica della detrazione dell’IVA nell’acquisto degli immobili.
Per molte fattispecie riscontrabili nella realtà gestionale si è cercato di citare con esattezza la norma che la disciplina, il cui testo è ampiamente riportato in nota, ed i principi contabili nazionali; si è in tal modo consentito al lettore di farsene un’idea personale, giungendo magari, in relazione al problema, ad una conclusione diversa da quella esposta dall’autore. La normativa è stata commentata soprattutto con la prassi dell’Agenzia delle Entrate, non perché quest’ultima abbia sempre ragione nell’interpretazione delle disposizioni di legge, ma innanzitutto per la chiarezza di esposizione e di analisi di molte pronunce; inoltre, in fase di prima impostazione di un’operazione, si è ritenuta opportuna un’adeguata cognizione dei rischi di un accertamento.
Ove possibile, tuttavia, non si è mancato di riportare anche le pronunce della Corte di Cassazione e della più autorevole dottrina.
La presente edizione 2025 dell’e-book, rispetto all’edizione precedente, è stata aggiornata tenendo conto dei seguenti interventi legislativi:
La presente opera non è stata redatta con ausilio di IA; tutte le informazioni e le affermazioni riportate, per quanto discutibili, sono state verificate mediante disposizioni di legge o pronunciamenti di prassi e di giurisprudenza.
Introduzione
1. Cenni generali
1.1 L’attività e la forma giuridica delle società immobiliari
1.1.1. Forma giuridica
1.2 La classificazione degli immobili
1.2.1 I beni relativi all’impresa
1.2.2 Gli immobili merce
1.2.3 Gli immobili strumentali
1.2.4 Gli immobili patrimonio
1.2.5 Riepilogo della classificazione degli immobili
1.3 Cenni sulla determinazione del reddito d’impresa
1.4 Le società di comodo
1.5 Le società di investimento immobiliare quotate (SIIQ) e non quotate (SIINQ)
2. L’acquisto di immobili
2.1 L’acquisto di immobili e l’imposizione indiretta: premessa
2.2 I fabbricati strumentali per natura ceduti da soggetto IVA
2.3 I fabbricati abitativi ceduti da soggetto IVA
2.4 I fabbricati rurali abitativi ceduti da soggetto IVA
2.5 I terreni ceduti da soggetto IVA
2.6 Gli immobili ceduti da soggetto privato
2.7 Le prestazioni di servizi incrementative delle aree o dei fabbricati non ultimati acquistati
2.8 I beni finiti da utilizzare nelle costruzioni su aree o su fabbricati non ultimati acquistati
2.9 La detrazione dell’IVA
2.10 Immobili merce: reddito d’impresa e contabilità
2.11 Immobili strumentali: reddito d’impresa e contabilità
2.12 Immobili patrimonio: reddito d’impresa e contabilità
3. La cessione di immobili
3.1 Cessione e imposizione indiretta: premessa
3.2 Fabbricati strumentali per natura
3.3 Fabbricati abitativi
3.4 Fabbricati rurali abitativi
3.5 I terreni
3.6 Detrazione IVA e cessione
3.7 Immobili merce: reddito d’impresa e contabilità
3.8 Immobili strumentali: reddito d’impresa e contabilità
3.9 Immobili patrimonio: reddito d’impresa e contabilità
4. La locazione di immobili
4.1 Locazione e imposizione indiretta
4.2 Detrazione dell’IVA
4.3 Adempimenti IVA
4.4 Reddito d’impresa e contabilità
5. Il leasing immobiliare
5.1 Cenni generali
5.2 Criterio contabile patrimoniale del leasing finanziario
5.3 Criterio contabile finanziario del leasing finanziario
5.4 Criterio contabile del leasing operativo
5.5 Criterio del principio di derivazione rafforzata (IAS/IFRS)
5.6 Deduzione dei canoni in contabilità semplificata
5.7 Contratto di sale and lease back
5.8 Imposizione indiretta nei contratti di leasing finanziario
5.9 Imposizione indiretta nella cessione dei contratti
5.10 Rettifica della detrazione IVA
5.11 Deducibilità IRAP dei canoni
6. Il possesso e la gestione ordinaria degli immobili
6.1 Ammortamento degli immobili
6.2 Rilevazione delle rimanenze
6.3 Immobili di interesse storico e artistico
6.4 Rivalutazione e riallineamento valori fiscali/contabili
6.5 Svalutazione dei beni immobili
6.6 Immobili detenuti all’estero
6.7 Le società immobiliari e l’IMU
6.8 Spese di manutenzione, riparazione e trasformazione
6.9 Interessi passivi
La presente Guida in pdf di 88 pagine esamina, adottando come filo conduttore l’operatività, le modalità di indicazione nella dichiarazione dei redditi delle persone fisiche delle principali categorie reddituali ottenute all’estero da tali persone.
Aggiornato alla risoluzione AdE n.27 del 10.04.2025
eBook in pdf di 88 pagine
In primis si analizzerà da un punto di vista teorico pratico la modalità di valutazione che devono tenere gli operatori nell’esame delle tematiche relative a redditi esteri ottenuti da persone fisiche.
Quindi, si procederà ad un’analisi della disciplina della residenza delle persone fisiche, le convenzioni contro le doppie imposizioni e le modalità di tassazione dei soggetti residenti. Successivamente, si analizzeranno le modalità di indicazione delle principali categorie di reddito percepiti dalle persone fisiche e la modalità di eliminazione della doppia imposizione.
Infine, si daranno i cenni sulla normativa del monitoraggio fiscale, disciplina solitamente molto legata al possesso di redditi esteri
Premessa
1. Tassazione dei redditi esteri in Italia
1.1 Quadro normativo
1.2 La residenza delle persone fisiche
1.2.1 Criteri di individuazione della residenza fiscale delle persone fisiche
1.3 Trasferimento della residenza in paradisi fiscali
1.4 La residenza nelle Convenzioni contro le doppie imposizioni
1.5 La tassazione dei soggetti residenti per i redditi prodotti all’estero
1.6 La doppia imposizione
1.7 Le Convenzioni internazionali
2. I redditi di lavoro dipendente
2.1 Principi generali
2.1.1 Criteri generali di tassazione secondo la normativa italiana
2.1.2 I lavoratori frontalieri
2.1.3 Regime speciale per i frontalieri in Svizzera
2.1.4 Le retribuzioni convenzionali
2.1.5 Addizionale del 10% per i dirigenti del settore finanziario
2.2 Convenzioni contro le doppie imposizioni
2.3 Credito per le imposte pagate all’estero
2.4 Indicazione del reddito nel quadro RC del modello REDDITI
2.4.1 Redditi tassati nei modi ordinari o secondo le retribuzioni convenzionali
2.4.2 Redditi dei lavoratori frontalieri
2.5 Lavoro in smart working
3. I redditi degli immobili esteri
3.1 Premessa
3.2 Reddito degli immobili situati all’estero
3.2.1 Immobili non produttivi di reddito
3.2.2 Immobile non locato e lo Stato estero prevede una tassazione
3.2.3 Immobile locato e lo Stato estero non prevede una tassazione
3.2.4 Immobile locato e lo Stato estero prevede una tassazione
3.2.5 Disallineamento dei periodi d’imposta
3.2.6 Cedolare secca - esclusione
3.3 Convenzioni internazionali contro le doppie imposizioni
3.4 La cessione degli immobili esteri per i soggetti non imprenditori
3.5 Convenzioni internazionali contro le doppie imposizioni
3.6 Credito per le imposte pagate all’estero
3.7 Indicazione nel modello REDDITI
3.7.1 Immobile concesso in locazione in Spagna
3.7.2 Immobile in Svizzera adibito ad abitazione principale non di lusso
3.7.3 Immobile concesso in locazione in Germania
4. Pensioni
4.1 Premessa
4.2 Le Convenzioni contro le doppie imposizioni
4.3 Modalità di tassazione
4.4 Credito per le imposte pagate all’estero
4.5 Rimborso delle imposte applicate all’estero
4.6 Indicazione del reddito nel quadro RC del modello REDDITI
4.6.1 Pensione tassata nei modi ordinari
4.6.2 Pensione tassata nei modi ordinari e non applicazione ritenute dal Paese erogante
4.6.3 Pensione tassata nei modi ordinari e applicazione ritenute dal Paese erogante
5. I dividendi
5.1 Criteri di territorialità
5.2 Convenzioni contro le doppie imposizioni
5.3 Dividendi esteri derivanti da partecipazioni non black list
5.3.1 Principio del netto frontiera
5.3.2 Percezione diretta dei dividendi di fonte estera
5.4 Credito per le imposte pagate all’estero
5.5 Dividendi esteri derivanti da partecipazioni black list
5.5.1 Rilevanza del periodo di maturazione per i dividendi da Paesi black list
5.5.2 Disapplicazione della tassazione integrale dei dividendi
5.5.3 Detassazione degli utili provenienti da soggetti a fiscalità privilegiata
5.5.4 Dividendi distribuiti da società conduit
5.5.5 Distribuzione degli utili da parte della CFC
5.5.6 Affrancamento degli utili delle partecipate a regime privilegiato
5.6 Indicazione in dichiarazione
5.6.1 Dividendo da Stato a fiscalità ordinaria
5.6.2 Dividendo percepito direttamente all’estero
6. Gli interessi e altri redditi di capitale
6.1 Imposizione sui redditi di fonte estera
6.2 Credito per le imposte pagate all’estero
6.3 Convenzioni contro le doppie imposizioni
6.4 Indicazione in dichiarazione
6.4.1 Interessi di conto corrente
6.4.2 Obbligazioni estere
7. Il credito per le imposte pagate all’estero
7.1 Premessa
7.2 Redditi di fonte estera per i quali compete il credito
7.3 Concorso del reddito alla formazione del reddito complessivo
7.4 Imposte estere accreditabili
7.4.1 Imposta non espressa in euro
7.4.2 Carattere definitivo dell’imposta estera
7.4.3 Documentazione dell’imposta estera pagata
7.5 Determinazione del credito per le imposte pagate all’estero
7.5.1 Quota d’imposta italiana
7.5.2 Limite dell’imposta netta
7.6 Periodo d’imposta in cui deve essere richiesta la detrazione
7.7 Per country limitation
7.8 Redditi che concorrono solo parzialmente alla formazione della base imponibile italiana
7.9 Indicazione in dichiarazione
8. Il monitoraggio fiscale
8.1 Il quadro RW
8.1.1 Soggetti tenuti alla compilazione del quadro RW
8.1.2 Ambito oggettivo
8.1.3 Attività estere di natura finanziaria
8.1.4 Attività patrimoniali situate all’estero
8.1.5 Il quadro W nel modello 730
8.1.6 La nuova casella del quadro RW 2025
8.2 Valori da indicare all’interno del quadro RW
8.3 Importi in valuta estera
8.4 Esonero dalla compilazione del quadro RW
8.4.1 Esonero per gli immobili esteri che non hanno subito variazioni
8.5 Esempi di compilazione del modello REDDITI
8.5.1 Immobile in un Paese europeo
8.5.2 Immobile in un Paese extra UE
8.5.3 Immobile in comproprietà
8.5.4 Conto corrente in comproprietà
8.5.5 Obbligazioni
9. Le imposte patrimoniali estere
9.1 IVIE
9.1.1 Soggetti passivi
9.1.2 Aliquota e base imponibile
9.1.3 Esclusione dall’IRPEF degli immobili esteri non locati
9.1.4 Abitazione principale all’estero
9.1.5 Determinazione dell’imposta e del credito di imposta
9.1.6 Versamento, liquidazione, accertamento e riscossione
9.1.7 Esempio calcolo IVIE
9.1.8 Brexit ed effetti sull’IVIE
9.2 IVAFE
9.2.1 Ambito oggettivo
9.2.2 Aliquota e base imponibile
9.2.3 Conti correnti e depositi di risparmio
9.2.4 Credito di imposta
9.2.5 Versamento, liquidazione, accertamento e riscossione
9.2.6 Esempi di calcolo IVAFE
9.3 Imposta sulle Cripto-attività
9.3.1 Soggetti interessati
9.3.2 Investimenti interessati
9.3.3 Base imponibile
9.3.4 Detrazione del credito d’imposta
9.3.5 Termini e modalità di versamento
10. Le cripto-attività
10.1 Regime impositivo
10.1.1 Calcolo della plusvalenza
10.1.2 Eliminazione della franchigia di 2.000 Euro dal 2025
10.1.3 Imposta sostitutiva
10.1.4 Opzione per il risparmio amministrato e per il risparmio gestito
10.2 Imposta di bollo e imposta sul valore delle cripto-attività
10.3 La rivalutazione delle cripto-attività
Riferimenti normativi
Il presente lavoro intende fornire ai professionisti una guida allo svolgimento dell’incarico del revisore di sostenibilità ai sensi dell’art. 8, d. lgs. 125/2024, privilegiando un approccio pratico.
Aggiornato alla Direttiva (UE) 2025/794 in vigore dal 17.04.2025
eBook in pdf di 121 pagine
Per l’approfondimento dei principi di rendicontazione, e degli altri aspetti legati alle responsabilità degli organi di controllo, qui accennati solo per le parti inerenti, il lettore può fare riferimento ai testi della stessa autrice, “Reporting di sostenibilità ESG”, Maggioli, febbraio 2024; e “La revisione del reporting di sostenibilità ESG”, Maggioli, febbraio 2025.
Il presente e-book si articola in quattro capitoli:
Sia per l’attestazione obbligatoria che per quella volontaria, il revisore assume le responsabilità inerenti alla conformità, secondo le regole del SSAE Italia e dello standard ISAE3000 R (l’e-book non tratta l’attestazione del report di sostenibilità delle società EIP, per la quale il lettore può fare riferimento al testo già sopra citato “Revisione Reporting di sostenibilità ESG, Maggioli, Febbraio 2025).
La Commissione europea, con riferimento al contesto del Pacchetto Omnibus, ha affidato all’EFRAG il lavoro di revisione degli ESRS, di conseguenza, anche questo testo sarà aggiornato per le parti che lo riguardano quando sarà completata la riforma degli standard.
Premessa
1. Il revisore della sostenibilità
1.1 La rendicontazione di sostenibilità: il contesto europeo
1.2 La Direttiva (UE) 2025/794 e la riforma degli ESRS
1.2.1 Le nuove date dell’obbligo di rendicontazione
1.2.2 Le norme CSDDD posticipate entrano in vigore in due ondate
1.2.3 La riforma degli ESRS
1.2.4 Contenuti della riforma ESRS
1.2.5 Cinque fasi operative
1.3 Il contesto italiano: il decreto legislativo 6 settembre 2024, n. 125
1.4 Aspetti definitori, scadenze, deroghe ed esenzioni, D.Lgs. 125/2024
1.4.1 Semplificazioni per le PMI quotate
1.4.2 Pubblicità
1.4.3 Vigilanza del Collegio Sindacale e del CCIRC
2. SSAE Italia Check list
2.1 Le responsabilità del Revisore della rendicontazione di sostenibilità
2.2 Obiettivi e attività del revisore
2.2.1 Rendicontazione di sostenibilità: pianificazione e procedure di revisione
2.2.3 Istruzioni per le check list
2.2.3.1 Check list (n. 1) “Orientamento alla conformità del processo di rendicontazione”
2.2.3.2 Check list (n. 2) “Orientamento alla conformità delle informazioni ambientali”
2.2.3.3 Check list (n. 3) “Orientamento alla conformità delle Informazioni sociali”
2.2.3.4 Check list (n. 4) “Orientamento alla conformità delle informazioni sulla condotta d’azienda”
2.2.4 Comprensione e valutazione della rilevanza
2.2.5 Tassonomia ambientale: pianificazione e procedure di revisione
2.3 Guida alle aree di comprensione e relative procedure di revisione, check list
2.4 Tipi di errori e attestazioni scritte
2.4.1 Eventi successivi
2.4.2 Altre informazioni
3. La relazione di attestazione
3.1 La redazione della relazione di attestazione sull’esame limitato
3.1.1 Case study: Monclear (report di sostenibilità al bilancio 2024)
3.1.2 Linee guida ai Modelli
4. Le carte di lavoro Check list
4.1 Documentazione e responsabilità del revisore
4.2 Caratteristiche e contenuto delle carte di lavoro
4.2.1 Conformità ai principi di revisione
4.2.2 Tipologie di carte di lavoro
4.3 La lettera d’incarico
4.3.1 Caratteristiche dell’incarico per Società non quotate
4.3.2 La durata
4.3.3 La revoca
4.3.4 Le dimissioni e risoluzione consensuale
4.3.5 Il compenso
4.3.6 L’oggetto
4.3.7 La natura
4.3.8 Modalità di svolgimento
4.3.9 Personale impiegato
4.3.10 Documenti finali
4.3.11 Situazioni di incompatibilità
4.3.12 Modelli
4.3.12.1 La lettera d’incarico
4.3.12.2 Il questionario di attestazione di indipendenza
4.3.12.3 Il questionario di valutazione dell’adeguatezza
4.3.12.4 Il questionario relativo all’accettazione dell’incarico
4.3.12.5 Il questionario relativo alla continuazione dell’incarico
Testi e documenti di approfondimento
Il Pacchetto contiene i seguenti 2 eBook, venduti anche singolarmente, sulle modalità di indicazione dei redditi esteri nella dichiarazione 2025:
La presente Guida in pdf di 88 pagine esamina, adottando come filo conduttore l’operatività, le modalità di indicazione nella dichiarazione dei redditi delle persone fisiche delle principali categorie reddituali ottenute all’estero da tali persone.
Aggiornato alla risoluzione AdE n.27 del 10.04.2025
Adottando come filo conduttore l’operatività, la Guida esamina le modalità di tassazione per le persone fisiche delle principali categorie reddituali ottenute all’estero da tali persone.
Aggiornato all’interpello AdE n.75 del 14.03.2025
Premessa
1. Tassazione dei redditi esteri in Italia
1.1 Quadro normativo
1.2 La residenza delle persone fisiche
1.2.1 Criteri di individuazione della residenza fiscale delle persone fisiche
1.3 Trasferimento della residenza in paradisi fiscali
1.4 La residenza nelle Convenzioni contro le doppie imposizioni
1.5 La tassazione dei soggetti residenti per i redditi prodotti all’estero
1.6 La doppia imposizione
1.7 Le Convenzioni internazionali
2. I redditi di lavoro dipendente
2.1 Principi generali
2.1.1 Criteri generali di tassazione secondo la normativa italiana
2.1.2 I lavoratori frontalieri
2.1.3 Frontalieri in Svizzera con nuovo regime fiscale
2.1.4 Le retribuzioni convenzionali
2.1.5 Addizionale del 10% per i dirigenti del settore finanziario
2.2 Convenzioni contro le doppie imposizioni
2.3 Credito per le imposte pagate all’estero
2.4 Indicazione del reddito nel quadro RC del modello REDDITI
2.4.1 Redditi tassati nei modi ordinari o secondo le retribuzioni convenzionali
2.4.2 Redditi dei lavoratori frontalieri
2.5 Territorialità dei redditi di lavoro dipendente incerta in epoca COVID
2.6 Prestazioni rese in via straordinaria in remote working
3. I redditi degli immobili esteri
3.1 Premessa
3.2 Reddito degli immobili situati all’estero
3.2.1 Immobili non produttivi di reddito
3.2.2 Immobile non locato e lo Stato estero prevede una tassazione
3.2.3 Immobile locato e lo Stato estero non prevede una tassazione
3.2.4 Immobile locato e lo Stato estero prevede una tassazione
3.2.5 Disallineamento dei periodi d’imposta
3.2.6 Cedolare secca - esclusione
3.3 Convenzioni internazionali contro le doppie imposizioni
3.4 La cessione degli immobili esteri per i soggetti non imprenditori
3.5 Convenzioni internazionali contro le doppie imposizioni
3.6 Credito per le imposte pagate all’estero
3.7 Indicazione nel modello REDDITI
3.7.1 Immobile concesso in locazione in Spagna
3.7.2 Immobile in Svizzera adibito ad abitazione principale non di lusso
3.7.3 Immobile concesso in locazione in Germania
4. Pensioni
4.1 Premessa
4.2 Le Convenzioni contro le doppie imposizioni
4.3 Modalità di tassazione
4.4 Credito per le imposte pagate all’estero
4.5 Rimborso delle imposte applicate all’estero
4.6 Indicazione del reddito nel quadro RC del modello REDDITI
4.6.1 Pensione tassata nei modi ordinari
4.6.2 Pensione tassata nei modi ordinari e non applicazione ritenute dal Paese erogante
4.6.3 Pensione tassata nei modi ordinari e applicazione ritenute dal Paese erogante
5. I dividendi
5.1 Criteri di territorialità
5.2 Convenzioni contro le doppie imposizioni
5.3 Dividendi esteri derivanti da partecipazioni non black list
5.3.1 Principio del netto frontiera
5.3.2 Percezione diretta dei dividendi di fonte estera
5.4 Credito per le imposte pagate all’estero
5.5 Dividendi esteri derivanti da partecipazioni black list
5.5.1 Rilevanza del periodo di maturazione per i dividendi da Paesi black list
5.5.2 Disapplicazione della tassazione integrale dei dividendi
5.5.3 Detassazione degli utili provenienti da soggetti a fiscalità privilegiata
5.5.4 Dividendi distribuiti da società conduit
5.5.5 Distribuzione degli utili da parte della CFC
5.5.6 Affrancamento degli utili delle partecipate a regime privilegiato
5.6 Indicazione in dichiarazione
5.6.1 Dividendo da Stato a fiscalità ordinaria
5.6.2 Dividendo percepito direttamente all’estero
6. Gli interessi e altri redditi di capitale
6.1 Imposizione sui redditi di fonte estera
6.2 Credito per le imposte pagate all’estero
6.3 Convenzioni contro le doppie imposizioni
6.4 Indicazione in dichiarazione
6.4.1 Interessi di conto corrente
6.4.2 Obbligazioni estere
7. Il credito per le imposte pagate all’estero
7.1 Premessa
7.2 Redditi di fonte estera per i quali compete il credito
7.3 Concorso del reddito alla formazione del reddito complessivo
7.4 Imposte estere accreditabili
7.4.1 Imposta non espressa in euro
7.4.2 Carattere definitivo dell’imposta estera
7.4.3 Documentazione dell’imposta estera pagata
7.5 Determinazione del credito per le imposte pagate all’estero
7.5.1 Quota d’imposta italiana
7.5.2 Limite dell’imposta netta
7.6 Periodo d’imposta in cui deve essere richiesta la detrazione
7.7 Per country limitation
7.8 Redditi che concorrono solo parzialmente alla formazione della base imponibile italiana
7.9 Indicazione in dichiarazione
8. Il monitoraggio fiscale
8. Il monitoraggio fiscale
8.1 Il quadro RW
8.1.1 Soggetti tenuti alla compilazione del quadro RW
8.1.2 Ambito oggettivo
8.1.3 Attività estere di natura finanziaria
8.1.4 Attività patrimoniali situate all’estero
8.1.5 il nuovo quadro W nel modello 730
8.2 Valori da indicare all’interno del quadro RW
8.3 Importi in valuta estera
8.4 Esonero dalla compilazione del quadro RW
8.4.1 Esonero per gli immobili esteri che non hanno subito variazioni
8.5 Esempi di compilazione del modello REDDITI
8.5.1 Immobile in un Paese europeo
8.5.2 Immobile in un Paese extra UE
8.5.3 Immobile in comproprietà
8.5.4 Conto corrente in comproprietà
8.5.5 Obbligazioni
9. Le imposte patrimoniali estere
9.1 IVIE
9.1.1 Soggetti passivi
9.1.2 Aliquota e base imponibile
9.1.3 Esclusione dall’IRPEF degli immobili esteri non locati
9.1.4 Abitazione principale all’estero
9.1.5 Determinazione dell’imposta e del credito di imposta
9.1.6 Versamento, liquidazione, accertamento e riscossione
9.1.7 Esempio calcolo IVIE
9.1.8 Brexit ed effetti sull’IVIE
9.2 IVAFE
9.2.1 Ambito oggettivo
9.2.2 Aliquota e base imponibile
9.2.3 Conti correnti e depositi di risparmio
9.2.4 Credito di imposta
9.2.5 Versamento, liquidazione, accertamento e riscossione
9.2.6 Aliquota dello 0,4% sui prodotti finanziari in Stati black list
9.2.7 Imposta sul valore delle cripto-attività
9.2.8 Esempi di calcolo IVAFE
Riferimenti normativi
Legislazione
Prassi
Premessa
1. Tassazione redditi esteri: obblighi e questioni operative
1. Soggetto non residente, redditi prodotti all’estero e dichiarazione dei redditi in Italia
2. Non residente e mancata cancellazione dall’AIRE
3. Obblighi dei non residenti
4. Presentazione della dichiarazione dei redditi in caso di residenza fiscale all’estero
5. Detrazione assicurazione estera
2. Redditi di lavoro dipendente
6. Reddito da società estera e tassazione
7. Conversione in euro imposte estere
8. Lavoro prestato all’estero
9. Indicazione in dichiarazione di lavoro dipendente in Danimarca
10. Reddito estero e tassazione tramite le retribuzioni convenzionali
11. Compensi ricevuti in Austria
12. Redditi da soggetto residente a San Marino e modello redditi PF
13. Lavoro dipendente all’estero e adempimenti
14. Reddito di lavoro dipendente estero e credito imposte estere
15. Reddito di lavoro dipendente UK e modalità di tassazione
16. Reddito di lavoro dipendente estone
17. Reddito di lavoro dipendente Inghilterra e Norvegia
18. Trasferimento in Svizzera
19. Lavoro da remoto svolto in Italia per datore di lavoro estero
3. I redditi per gli immobili all’estero
20. Cessione immobile estero
21. Detenzione immobile estero ed obblighi dichiarativi in Italia
22. Plusvalenza immobile estero
23. Acquisto e locazione di immobile in Francia
24. Tassazione affitto londinese
4. Le pensioni
25. Pensione estera canadese e tassazione
26. Pensione argentina
5. I dividendi
27. Dividendi in Lussemburgo e tassazione
28. Dividendi azioni estere
6. Altri redditi
29. Diritto d’autore estero e tassazione
30. Partecipazione monegasca
31. Compensi a lavoratore autonomo estero e ritenuta
32. Borsa di studio estera
33. Redditi da trading online
34. Partecipazione qualificata e tassazione SCI
35. Tassazione titoli azionari esteri
36. Polizza estera e tassazione
37. Deputato europeo
38. Plusvalenza quota societaria
39. Partecipazione società di persone estera
40. Cessione partecipazione estera
41. Tassazione valuta estera
42. Attività professionale all’estero
43. Vincita al casinò di San Marino
44. Lavoro autonomo all’estero
45. Possesso di partecipazione all’estero e adempimenti
46. Vendita azioni società
47. Polizza assicurativa Svizzera
7. Monitoraggio fiscale e patrimoniali estere
48. Brexit ed IVIE
49. Immobile estero ed RW
50. Conti correnti esteri ed RW
51. Conti correnti esteri e obblighi dichiarativi
52. Contribuente residente in zone limitrofi ed RW
53. Donazione immobile ed RW
54. Detenzione investimenti esteri ed obblighi dichiarativi
55. Amministratore società estera ed RW
56. RW e frontalieri
57. Mancata compilazione del quadro RW e ravvedimento
58. Partecipazione società estera ed RW
59. Finanziamenti infruttiferi ed RW
60. Conti correnti cointestati e deleghe di firma
61. Cassetta di sicurezza all’estero
Riferimenti normativi
Disciplina amministrativa e fiscale della nautica da diporto.
Aggiornato con norme, sentenze e circolari emanati al 19.05.2025
Edizione 2025 - eBook in pdf di 305 pagine.
Secondo i più recenti dati di Confindustria nautica, il settore della nautica da diporto continua a mostrare solidità e resilienza. Si registrano dati di tutto rispetto che evidenziano una continua crescita del fatturato del comparto industriale trainato, in particolare, dalle esportazioni della produzione cantieristica nautica.
Insomma la nautica tricolore ha evidentemente una forte propensione ai mercati esteri: con un tasso di esportazione pari al 90%, la produzione italiana di nuove unità da diporto conferma il proprio primato mondiale nei superyacht – con oltre la metà degli ordini globali – nonché nei segmenti delle grandi unità pneumatiche, della componentistica e degli accessori. In linea con tale sviluppo economico sono apparse anche i numerosi interventi normativi che, negli ultimi anni, hanno interessato il comparto.
Di conseguenza, è sorta la necessità di affrontare una attenta analisi delle norme di natura tecnico-amministrativa introdotte in tema di immatricolazione, registrazione e utilizzo delle imbarcazioni da diporto che mediante l’introduzione del Sistema telematico centrale della nautica da diporto (SISTE), prevedono ora forme unificate e semplificate di carattere informatico-telematico in grado di garantirne l’immediata fruibilità ai fini dei controlli, maggiore sicurezza, facilità di implementazione e, non ultimo, un ulteriore slancio al settore della nautica proprio in un momento in cui lo stesso si avvia verso la strada della ripresa.
Passando ai profili di natura tributaria, abbiamo sviluppato una attenta disamina della disciplina applicabile ai fini della imposizione diretta, dell’Iva, dell’Imposta di Registro, in relazione all’acquisizione, alla gestione e manutenzione delle unità da diporto, con particolare attenzione a tutti quei profili di eminente interesse fiscale concernenti la locazione e il noleggio delle imbarcazioni, il Leasing nautico, l’acquisto di imbarcazioni nuove o usate, la compravendita in ambito comunitario ed extra-UE, la fornitura di servizi necessari al funzionamento delle stesse unità, la fornitura ed utilizzo dei beni accessori, le Accise sul rifornimento di prodotti petroliferi (cd. bunkeraggio), il vettovagliamento, i contratti di ormeggio, la disciplina del c.d. “posto barca”, ivi compresa l’applicazione della tassa sui rifiuti e l’applicazione dell’IMU sugli “specchi d’acqua”.
Ampio spazio è dedicato alle diverse e numerose posizioni di prassi assunte dall’Agenzia delle entrate e dirette a disciplinare le modalità di applicazione del regime di non imponibilità Iva della cessione, locazione e noleggio di unità da diporto mediante il cd. “criterio di effettività” e la nuova dichiarazione d’alto mare.
Assume importanza anche la disamina della disciplina del cd. Bonus sud (ora, ZES Unica) per investimenti nelle aree assistite mediante l’acquisizione e la messa a noleggio/locazione di unità da diporto che è stata potenziata in termini economici e prorogata fino a fine 2025, in relazione alla quale vi sono state rese importanti diposizioni, adottate peraltro proprio a seguito di talune sollecitazioni avanzate dagli stessi autori del presente lavoro, sia da parte dell’Organismo Italiano di Contabilità (OIC), che dell’Agenzia delle entrate, che hanno contribuito a chiarire la corretta classificazione in bilancio delle unità da diporto acquisite a tali fini e l’esatta portata del concetto di “struttura produttiva”.
Specifici approfondimenti sono, infine, dedicati alle importanti questioni fiscali connesse all’utilizzo del cd. “Redditometro” e del “Monitoraggio fiscale” e al loro impatto rispetto al fenomeno in esame, nonché alla disciplina normativa di contrasto degli illeciti perpetrati nel comparto (Società di comodo, assegnazione gratuita delle imbarcazioni in godimento ai soci, abuso del diritto in relazione al Leasing nautico, utilizzo di unità da diporto per finalità diverse dall’abilitazione e trasporto di passeggeri in caso di noleggio/locazione di imbarcazione).
Il volume si chiude con gli aspetti critici e di rilievo sanzionatorio maggiormente diffusi.
Sintesi
1. L’evoluzione normativa del Codice della Nautica da diporto
1.1. La riforma del Codice della nautica: il D.lgs. n. 229/2017 e il D.lgs. n. 160/2020
1.2. Gli obblighi amministrativi generali in tema di registrazione, immatricolazione e utilizzo di unità per la navigazione da diporto
1.2.1. Il Sistema Centrale della Nautica da Diporto (SISTE)
1.2.2. L’Archivio nazionale dei prodotti delle unità da diporto
1.2.3. Natanti da diporto e moto d’acqua: distinzioni e nuove prescrizioni di utilizzo, locazione e noleggio (la marcatura CE)
1.2.4. Immatricolazione delle unità da diporto acquisite in Leasing (locazione finanziaria)
1.2.5. Iscrizione nel registro internazionale delle navi destinate esclusivamente al noleggio per finalità turistiche
1.2.6. Utilizzo delle unità da diporto per fini commerciali (per la somministrazione itinerante di cibo e bevande e per il commercio al dettaglio - c.d. “commercial yacht”)
1.2.7. L’iscrizione provvisoria delle navi e delle imbarcazioni da diporto
1.2.8. Vendita all’estero dell’imbarcazione e iscrizione di una imbarcazione straniera
1.2.9. Le “unità da diporto a controllo remoto” (cc.dd. “droni”)
1.2.10. L’Anagrafe nazionale delle patenti nautiche e le altre novità in tema di patente nautica
1.2.11. L’obbligo della patente nautica per il noleggio occasionale
1.3. Nuove figure e strutture della nautica da diporto
1.3.1. Istruttori professionali di vela
1.3.2. Scuole nautiche
1.3.3. Centri di istruzione per la nautica
1.3.4. La giornata del mare e della cultura marina
1.4. Le misure a tutela della disabilità e la “Nautica sociale”
2. Mezzi, dotazioni, provviste, spazi e requisiti per la navigazione da diporto
2.1. I mezzi per la navigazione da diporto. Tipologie e caratteristiche generali
2.2. Dotazioni di bordo e di sicurezza
2.3. Provviste di bordo
2.4. I cc.dd. “documenti di bordo”: licenza di navigazione (anche provvisoria), certificato di sicurezza e dichiarazione di potenza
2.5. I requisiti tecnici per le navi adibite alla navigazione interna
2.6. Gli spazi portuali per la nautica da diporto (…il c.d. “posto barca”)
2.7. Accosti in transito, campi di ormeggio, ricovero a secco
2.8. Le concessioni demaniali marittime: aspetti di interesse e profili di criticità
2.8.1. Le aree demaniali per la nautica da diporto. Il regime di concessione ai privati
2.8.2. Concessioni demaniali marittime e obbligo di evidenza pubblica
2.8.3. La proroga delle concessioni demaniali marittime
3. Il contratto di ormeggio, il posto barca, i pontili galleggianti e gli specchi d’acqua
3.1. Il contratto di ormeggio
3.2. Il rapporto di sub-concessione del posto barca
3.3. Il regime fiscale del concessionario demaniale marittimo
3.4. Profili fiscali della cessione della proprietà superficiaria di un porto turistico
3.5. La locazione/affitto del posto barca e rilevanza ai fini fiscali
3.6. (Segue…) la locazione degli ormeggi
3.7. La categoria catastale del “posto barca”
3.8. Il godimento del posto barca attraverso l’assegnazione di titoli azionari da parte della società concessionaria di gestione del porto
3.9. La disciplina edilizia per la realizzazione di “pontili galleggianti”
3.10. La tassa sui rifiuti sui “posti barca”: il problema del soggetto passivo
3.11. Tassazione ai fini IMU degli “specchi d’acqua”
4. Locazione, Leasing e noleggio di unità da diporto
4.1. La locazione, il Leasing e il noleggio: dal Codice della navigazione a quello della nautica da diporto
4.2. Le varie tipologie contrattuali “da diporto”
4.2.1. La locazione commerciale
4.2.2. Il contratto di noleggio (…la nuova formula “a cabina”)
4.2.3. La locazione finanziaria
4.3. L’estensione del regime di non imponibilità dell’art. 8-bis del D.P.R. n. 633/1972 anche alle cessioni, locazioni e noleggi di unità da diporto direttamente utilizzate in “attività economiche”
4.4. Determinazione del presupposto territoriale per l’applicazione dell’Iva sui canoni di locazione/noleggio in rapporto all’utilizzo dell’imbarcazione da diporto (anche) al di fuori dell’Unione europea
4.4.1. Introduzione
4.4.2. Locazione e noleggio “a breve termine”
4.4.3. Il previgente criterio forfetario di applicazione dell’Iva
4.4.4. Il nuovo “criterio di effettività”
4.4.4.1. Provvedimento prot. n. 234483/2020 del 15 giugno 2020
4.4.4.2. Risoluzione n. 47/E del 17 agosto 2020
4.4.4.4. Provvedimento prot. n. 341339/2020 del 29 ottobre 2020
4.4.5. Le modifiche della legge di bilancio 2021, n. 178/2020
4.4.5.1. Art. 1, commi 708 e 709
4.4.5.2. Il nuovo regime auto-dichiarativo
4.4.5.3. Risoluzione n. 54 del 6 agosto 2021
4.4.5.4. Provvedimento n. 352534 del 9 dicembre 2021
4.4.6. Criticità sollevate da ASSONIME
4.5. Il noleggio occasionale di unità da diporto
4.6. Il noleggio e la locazione di natanti da diporto: le nuove regole introdotte dal 2022
4.6.1. Cenni introduttivi
4.6.2. I nuovi adempimenti introdotti dal D.M. 1° settembre 2021
5. L’Imposta sul valore aggiunto nella nautica da diporto
5.1. Introduzione
5.2. Detraibilità dell’Iva sugli acquisiti di imbarcazioni da diporto strumentali
5.3. Compravendita di imbarcazioni da diporto in ambito Ue ed Extra-UE
5.3.1. La forma della compravendita
5.3.2. Cessioni tra soggetti nazionali
5.3.3. Compravendita in ambito comunitario
5.3.4. Acquisto di mezzi di trasporto nuovi e usati
5.3.4.1. Iva su unità “nuove”
5.3.4.2. Iva sul margine per unità “usate”
5.3.4.3. Tabella riepilogativa
5.3.5. Regime di franchigia transfrontaliero da gennaio 2025
5.3.6. Importazioni ed esportazioni
5.3.6.1. Premessa
5.3.6.2. Da Paesi extra-UE
5.3.6.3. Dal Regno Unito post-Brexit
5.3.6.4. Esportazioni e prova dell’uscita
5.4. Non imponibilità Iva per la “navigazione in alto mare”
5.4.1. Regime di non imponibilità
5.4.2. Chiarimenti di prassi
5.4.3. Legge di Bilancio 2021 e dichiarazione d’alto mare
5.4.4. Esenzione anche per il refitting
5.4.5. Regole telematiche
5.5. Regime Iva per vari servizi
5.5.1. Noleggio per ricerca scientifica
5.5.2. Riparazioni
5.5.3. Assistenza e soccorso
5.5.4. Bunkeraggio
5.5.5. Demolizione
5.5.6. Vigilanza antipirateria
5.5.7. Ristrutturazioni nei porti commerciali
5.5.8. Nautical design
5.5.9. Gite turistiche e mini crociere
5.5.10. Trasporto urbano via acqua
5.5.11. Pacchetti turistici da società estera
5.5.12. Albergo nautico diffuso
5.6. Adempimenti formali Iva e fatturazione
5.6.1. Obblighi generali
5.6.2. Fatturazione carburanti
5.6.3. Fatturazione provviste di bordo
6. Imposte dirette, Imposta di registro e Accise nella nautica da diporto
6.1. Introduzione
6.2. La deducibilità degli oneri e delle spese relativi a imbarcazioni da diporto
6.3. (Segue…) sulla deducibilità dei costi di sponsorizzazione in ambito nautico
6.4. La Tonnage tax
6.5. Gli accantonamenti per lavori di manutenzione delle navi
6.6. La vendita in Italia, da parte di società estera, di pacchetti turistici comprensivi dell’uso di imbarcazioni da diporto
6.7. Il trattamento fiscale del noleggio occasionale di imbarcazioni da diporto
6.8. Rilevanza fiscale dei certificati di rating delle imbarcazioni per le gare veliche
6.9. La tassazione dei redditi dei lavoratori marittimi imbarcati su navi battenti bandiera estera
6.10. L’Imposta di registro nel settore della nautica da diporto
6.10.1. Nel caso di compravendita di imbarcazioni da diporto da parte di soggetti privati
6.10.2. In relazione agli atti di cessione di unità da diporto formati in Italia
6.11. Le accise sulle operazioni di rifornimento di prodotti petroliferi a bordo (cd. bunkeraggio)
– La sentenza C-341/20 del 16 settembre 2021 della Corte di Giustizia UE sull’esenzione dalle accise dell’attività di noleggio
7. Agevolazioni e crediti di imposta
7.1. Il regime di favore (fiscale e contributivo) connesso all’iscrizione delle navi da diporto nel Registro internazionale
7.2. Credito di imposta per il personale imbarcato (art. 4, comma 1, D.l. 30 dicembre 1997, n. 457)
7.3. La compatibilità tra il credito per la salvaguardia della gente di mare e la Tonnage tax
7.4. Gli sgravi contributivi per la salvaguardia dell’occupazione della gente di mare
7.5. Il credito di imposta per gli investimenti in unità da diporto nel Mezzogiorno (ZES Unica)
7.5.1. Premessa: le caratteristiche principali dell’agevolazione
7.5.2. L’investimento iniziale finalizzato all’acquisizione di un’imbarcazione da diporto
7.5.3. L’unità da diporto quale “struttura produttiva” – Chiarimenti forniti con la Circolare n. 33/E del 2023
7.5.4. L’unità da diporto quale bene strumentale
7.5.5. Classificazione in bilancio delle imbarcazioni da diporto come macchinari, impianti e attrezzature varie – Chiarimenti Fondazione OIC
8. Aspetti critici e di rilievo sanzionatorio
8.1. Introduzione
8.2. Leasing nautico e abuso del diritto tributario
8.3. Unità di diporto di “Società di comodo”
8.4. Le norme di contrasto all’abusiva assegnazione di imbarcazioni da diporto in godimento a soci e familiari
8.5. Comunicazione unica all’Anagrafe tributaria di navi, galleggianti e unità da diporto
8.6. Possesso di imbarcazioni in territorio estero – Obblighi comunicativi in tema di “Monitoraggio fiscale”
8.7. L’applicazione del cd. “Redditometro” al settore della nautica da diporto
8.8. La conduzione delle unità da diporto: il problema dello Skipper
8.9. Violazioni e sanzioni
8.9.1. Utilizzo improprio dell’unità da diporto
8.9.2. Partecipazione a manifestazioni nautiche
8.9.3. Trasporto oneroso non autorizzato
8.9.4. Intestazione fittizia
8.9.5. Noleggio non professionale
8.9.6. Omessa dichiarazione valutaria
8.9.7. Sanzioni amministrative
8.9.8. Sanzioni penali
8.9.9. Accertamento induttivo
Tool excel per la predisposizione del quadro RW per l’anno di imposta 2024 da inserire nel Modello Redditi PF 2025.
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Premessa
1. L'identikit dell'imposta
1.1 Le regole generali
1.2 Soggetti obbligati
1.2.1 Il genitore affidatario
1.2.2 Multiproprietà, beni condominiali e fallimenti
1.3 Rendita catastale e moltiplicatori
1.4 Immobili del gruppo D non iscritti al catasto
1.5 Deducibilità dell'imposta per gli immobili strumentali
1.6 Fabbricati rurali strumentali
1.7 Niente IMU per gli immobili merce purché non locati
1.8 Immobili collabenti come aree fabbricabili
1.9 IMU Enti non commerciali
1.10 Immobili esenti non prima casa
1.11 Prorogata l'esenzione d'imposta per i crateri sismici
2. Niente IMU sugli immobili occupati abusivamente
2.1 L'esenzione dal 2023
2.2 La sentenza della Consulta
2.3 Sentenza con valore retroattivo
3. La prima casa: casi particolari
3.1 Requisiti indispensabili
3.2 Detrazione per la prima casa di lusso
3.3 Pertinenze
3.4 Prima casa parzialmente locata e/o uso promiscuo
3.5 I coniugi con residenze diverse
3.5.1 Le considerazioni della Consulta
3.5.2 Contro i possibili abusi più controlli dei Comuni
3.5.3 Esenzione IMU anche per due immobili nello stesso Comune
3.6 Immobili delle Forze dell'ordine
3.7 Case delle cooperative
3.8 Anziani e disabili trasferiti in case di cura
4. Altri immobili agevolati
4.1 Immobili tutelati dalle Belle Arti
4.2 Immobili inagibili
4.3 Case in comodato
4.4 Locazioni a canone concordato
4.5 Prima casa dei pensionati esteri
5. Terreni e aree fabbricabili
5.1 Giardini e appezzamenti
5.2 Valore dei terreni edificabili
5.3 Esenzione per imprenditori agricoli
5.4 Esenzioni per ubicazione
5.5 Fusione tra Comuni
6. Periodo di possesso e comproprietà
6.1 Il periodo di possesso
6.1.1 Le regole per gli eredi
6.2 IMU in caso di comproprietà
6.3 No alla solidarietà in caso di mancato pagamento
7. Acconto e saldo
7.1 Conteggi per l'acconto
7.2 Pagamento e compensazione
7.3 Compilazione modello F24
7.4 Il saldo
7.5 Indicazioni nelle delibere
8. Accertamenti e rimborsi
8.1 Mancato pagamento
8.2 Accertamento atto esecutivo
8.3 Richiesta di rimborso
9. La dichiarazione IMU
9.1 Soggetti obbligati
9.2 Quadro del contribuente
9.3 Dati degli immobili
9.4 Le firme
9.5 Modelli aggiuntivi
9.6 Modalità di presentazione
9.7 Ritardo e correzioni
10. Novità nella riforma dei tributi locali
10.1 Sconti per addebito diretto
10.2 Dichiarazione semplificata
10.3 Lettere di compliance
10.4 Sanzioni ridotte
11. FAQ
12. Fac Simile richiesta rimborso
Appendice Normativa
Nell'ebook le novità del 2025 per il pagamento dell'IMU
Il testo è anche aggiornato al Decreto Legislativo che introduce disposizioni in materia di tributi regionali e locali e di federalismo fiscale regionale che Il Consiglio dei Ministri ha approvato, in esame preliminare, il 9 maggio 2025.
Aggiornamenti GRATUITI inclusi alla pubblicazione del dlgs tributi locali definitivo.
eBook in pdf di 96 pagine.
Esenzione dall'IMU per i coniugi che risiedono nello stesso comune, ma presso indirizzi diversi, su entrambi gli immobili. Al via le modifiche delle aliquote da parte dei Comuni sulla base dei nuovi criteri previsti dalla legge che riconosce maggiori discrezionalità agli enti. Le nuove aliquote saranno applicabili al saldo. Confermata fino al 31 dicembre 2025 la proroga delle esenzioni per i comuni colpiti dagli eventi sismici del 2016 nel Centro Italia fino alla definitiva ricostruzione o agibilità dei fabbricati stessi.
Nell’ebook le ultime novità 2025.
Premessa
1. L'identikit dell'imposta
1.1 Le regole generali
1.2 Soggetti obbligati
1.2.1 Il genitore affidatario
1.2.2 Multiproprietà, beni condominiali e fallimenti
1.3 Rendita catastale e moltiplicatori
1.4 Immobili del gruppo D non iscritti al catasto
1.5 Deducibilità dell'imposta per gli immobili strumentali
1.6 Fabbricati rurali strumentali
1.7 Niente IMU per gli immobili merce purché non locati
1.8 Immobili collabenti come aree fabbricabili
1.9 IMU Enti non commerciali
1.10 Immobili esenti non prima casa
1.11 Prorogata l'esenzione d'imposta per i crateri sismici
2. Niente IMU sugli immobili occupati abusivamente
2.1 L'esenzione dal 2023
2.2 La sentenza della Consulta
2.3 Sentenza con valore retroattivo
3. La prima casa: casi particolari
3.1 Requisiti indispensabili
3.2 Detrazione per la prima casa di lusso
3.3 Pertinenze
3.4 Prima casa parzialmente locata e/o uso promiscuo
3.5 I coniugi con residenze diverse
3.5.1 Le considerazioni della Consulta
3.5.2 Contro i possibili abusi più controlli dei Comuni
3.5.3 Esenzione IMU anche per due immobili nello stesso Comune
3.6 Immobili delle Forze dell'ordine
3.7 Case delle cooperative
3.8 Anziani e disabili trasferiti in case di cura
4. Altri immobili agevolati
4.1 Immobili tutelati dalle Belle Arti
4.2 Immobili inagibili
4.3 Case in comodato
4.4 Locazioni a canone concordato
4.5 Prima casa dei pensionati esteri
5. Terreni e aree fabbricabili
5.1 Giardini e appezzamenti
5.2 Valore dei terreni edificabili
5.3 Esenzione per imprenditori agricoli
5.4 Esenzioni per ubicazione
5.5 Fusione tra Comuni
6. Periodo di possesso e comproprietà
6.1 Il periodo di possesso
6.1.1 Le regole per gli eredi
6.2 IMU in caso di comproprietà
6.3 No alla solidarietà in caso di mancato pagamento
7. Acconto e saldo
7.1 Conteggi per l'acconto
7.2 Pagamento e compensazione
7.3 Compilazione modello F24
7.4 Il saldo
7.5 Indicazioni nelle delibere
8. Accertamenti e rimborsi
8.1 Mancato pagamento
8.2 Accertamento atto esecutivo
8.3 Richiesta di rimborso
9. La dichiarazione IMU
9.1 Soggetti obbligati
9.2 Quadro del contribuente
9.3 Dati degli immobili
9.4 Le firme
9.5 Modelli aggiuntivi
9.6 Modalità di presentazione
9.7 Ritardo e correzioni
10. Novità nella riforma dei tributi locali
10.1 Sconti per addebito diretto
10.2 Dichiarazione semplificata
10.3 Lettere di compliance
10.4 Sanzioni ridotte
11. FAQ
12. Fac Simile richiesta rimborso
Appendice Normativa