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Guida operativa per il controllo di gestione delle PMI
eBook in pdf di 74 pagine.
Questo e-book ha l’obiettivo di fornire all’imprenditore, al management, ai consulenti commercialisti e a chi si occupa della gestione aziendale, le informazioni e i suggerimenti operativi per poter progettare e implementare un completo Sistema di Controllo di Gestione Interno, come richiesto dalla consolidata normativa in merito (Art. 2086 del Codice Civile e D.Lgs. 14/2019 Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza).
Oltre che allineare l’impresa al dettato normativo degli Adeguati Assetti Amministrativi e Contabili e delle Misure Idonee, il Sistema di Controllo di Gestione Interno permette all’imprenditore di monitorare costantemente lo stato di salute dell’azienda mediante Report periodici anche al fine di prevenire la crisi d’impresa.
L’e-book ha un taglio prettamente pratico e operativo, in quanto illustra passo passo quali sono le diverse fasi per la progettazione e l’implementazione di un sistema di controllo interno, anche con l’ausilio di numerosi esempi numerici e alcuni schemi di fogli di calcolo che il lettore può facilmente realizzare in autonomia.
In Appendice il lettore può avvalersi di pratiche schede e di indispensabili check list pronti per l’uso che sono di ausilio alla realizzazione del Sistema di Controllo.
Questa guida operativa fornisce le basi teoriche e pratiche per comprendere e implementare in azienda un efficace sistema di controllo di gestione.
Per rendere ancora più immediata e operativa l’applicazione dei concetti esposti, si consiglia l’abbinamento con il Kit Controllo di Gestione delle PMI in Excel, che contiene file Excel pronti all’uso per analisi di bilancio, break-even, budget e altri strumenti gestionali.
L’ebook e il kit acquistati insieme, offrono un pacchetto completo che unisce teoria e pratica per supportare concretamente imprenditori, consulenti e responsabili amministrativi.
Sintesi
Introduzione
1. Il controllo di Gestione
1.1 Gli stili gestionali
1.2 Le fonti normative del controllo di gestione
2. La progettazione del sistema interno del Controllo di Gestione
2.1 Rilevanza della fase di progettazione
2.2 Come progettare un sistema di controllo interno
3. Il controllo Storico
3.1 Analisi dei bilanci e loro riclassificazione
3.2 Gli equilibri aziendali
3.3 L’equilibrio patrimoniale
3.4 L’equilibrio economico
3.5 L’equilibrio finanziario
3.6 Relazione tra gli equilibri
4. Il controllo Intermedio
4.1 Il bilancio infrannuale e prospetti di dettaglio
4.2 Gli indicatori di crisi
4.3 Gli indicatori gestionali (KPI)
4.4 Il controllo dei costi
5. Il controllo Prospettico
5.1 Le fasi del controllo prospettico
5.2 La pianificazione strategica e suoi strumenti operativi
5.3 La programmazione e suoi strumenti operativi
5.4 Verifica della sostenibilità dei debiti: il Budget di Tesoreria e il D.S.C.R.
5.5 Verifica delle prospettive di continuità
Appendice
Controllo di Gestione per PMI: la soluzione completa per capire e agire
Questo pacchetto unisce in un’unica offerta:
fornendo a imprenditori, consulenti e responsabili amministrativi uno strumento integrato per analizzare, pianificare e migliorare la gestione economico-finanziaria aziendale.
La guida operativa spiega in modo chiaro e con esempi pratici le logiche e le tecniche fondamentali del controllo di gestione: dall’analisi dei costi alla costruzione del budget, dal break-even point agli indicatori di performance.
Il kit in Excel, perfettamente integrato con i contenuti della guida, include modelli preimpostati e automatizzati per applicare subito i concetti appresi: analisi degli scostamenti, margini di contribuzione, reportistica, budget economico, break-even analysis e molto altro.
Aggiornato al D.lgs. n. 81/2025 in vigore dal 13.06.2025 e con la recente sentenza n. 93/2025 della Corte costituzionale
eBook in pdf di 222 pagine.
Questo eBook è un pratico manuale completo e aggiornato per comprendere e applicare la nuova disciplina doganale e accise in Italia, alla luce delle importanti novità normative introdotte dai Decreti Legislativi 141/2024, 43/2025 e 81/2025. Questa stratificazione normativa e di prassi testimonia l’ambizione riformatrice del legislatore, il quale ha inteso imprimere un profondo rinnovamento al diritto doganale italiano, orientandolo verso una maggiore coerenza con il diritto unionale, un’elevata efficienza operativa e un rinnovato equilibrio tra poteri dell’Amministrazione e garanzie del contribuente.
A completare il quadro di trasformazione normativa e interpretativa, è intervenuta la sentenza n. 93/2025 della Corte costituzionale, depositata il 3 luglio 2025, che ha inciso profondamente sul nuovo assetto sanzionatorio, in particolare in materia di IVA all’importazione, confisca e contrabbando. La Corte ha escluso la legittimità della confisca automatica nei casi in cui il contribuente abbia adempiuto integralmente ai propri obblighi fiscali, imponendo una lettura costituzionalmente orientata delle nuove disposizioni, in primis dell’art. 94 del D.lgs. 141/2024.
L’approfondimento dedicato a tale pronuncia – incluso in questo volume – ricostruisce i contenuti essenziali della sentenza e analizza i suoi effetti immediati sul piano operativo e sistemico.
Gli autori, esperti in diritto doganale e tributario, analizzano in dettaglio tutte le principali novità della riforma, inclusa la nuova disciplina relativa alle accise, l’IVA all’importazione come diritto di confine, e il potenziamento dello Sportello Unico dei Controlli (S.U.Do.Co.).
Questo eBook è rivolto a professionisti del settore doganale, consulenti fiscali, commercialisti e operatori doganali che necessitano di una guida pratica e aggiornata per affrontare le nuove normative. È uno strumento indispensabile per coloro che si occupano di importazioni, esportazioni e gestione delle accise.
Premessa
PARTE I - La riforma e i profili doganali
Commercio internazionale e istituzioni
1.1 Il commercio internazionale: premessa
1.1.1 Il commercio internazionale: General Agreement On Tariffs And Trade (GATT)
1.1.2 Il commercio internazionale: i principi dell’accordo GATT
1.2 Le Istituzioni Internazionali: Il World Customs Organization (WCO)
1.2.1 Le istituzioni internazionali: l’unione doganale
Elementi doganali
2.1 Gli elementi dell’accertamento
2.1.1 Gli elementi dell’accertamento: la classificazione doganale
2.2 Gli elementi dell’accertamento: l’origine preferenziale
2.2.1 L’origine preferenziale: la prova di origine
2.2.2 Gli elementi dell’accertamento: l’origine non preferenziale
2.2.3 La determinazione dell’origine non preferenziale della merce
2.3 Valore in dogana: premessa
2.3.1 Valore in dogana: il metodo principale
2.3.2 Valore in dogana: gli elementi da aggiungere al prezzo pagato o da pagare
2.3.3 Valore in dogana: gli elementi da sottrarre al prezzo pagato o da pagare
2.3.4 Valore in dogana: metodi alternativi
Disposizioni generali
3.1 La riforma doganale tra norma e prassi: il d.lgs. 141/2024 e i successivi interventi correttivi
3.2 Fonti, confini e nozioni nel nuovo impianto doganale
3.3 Organizzazione dei servizi doganali
3.4 La nuova disciplina della vigilanza doganale: articolazione territoriale, poteri ispettivi e presidi operativi
L’obbligazione doganale
4.1 Obbligazione doganale: premessa
4.1.1 I diritti di confine
4.1.2 Chi sono i soggetti obbligati al pagamento dei diritti di confine
4.1.3 La rappresentanza doganale diretta
4.1.4 La rappresentanza indiretta
L’accertamento doganale
5.1 Accertamento doganale: premessa
5.2 Sportello unico doganale e dei controlli (S.U.Do.Co)
Revisione dell’accertamento
6.1 Revisione dell’accertamento: i controlli a posteriori
La riscossione dei diritti doganali
7.1 Il pagamento dell’obbligazione doganale: modalità e procedure di riscossione
7.2 Termini per la notifica dell’obbligazione doganale
Movimento delle merci
8.1 La temporanea custodia e la merce in entrata
Procedure e regimi doganali
9.1 I depositi doganali e istituiti speciali
9.2 La temporanea esportazione
9.3 Provviste e dotazioni di bordo
Violazioni doganali
10.1 Violazioni doganali: premessa
10.2 Sanzioni di natura penale
10.3 Circostanze aggravanti del reato di contrabbando
10.4 La recidiva e le forme di abitualità nel contrabbando
10.5 Violazioni doganali: sanzioni di natura amministrativa
10.6 Efficacia temporale delle norme: il principio del favor rei
10.7 Disposizioni comuni: contrabbando e sanzioni amministrative
10.8 Estinzione del reato e cause di non punibilità
10.9 Il riscatto delle merci confiscate: evoluzione normativa e prassi applicativa dell’art. 118
PARTE II - La riforma e l’impatto sul testo unico accise
Riforma delle accise
11.1 Riforma dell’accisa: alcune considerazioni generali
11.1.1 Accisa e i soggetti passivi
11.1.2 Accise, circolazione e regime sospensivo
11.1.3 L’accertamento e il pagamento delle accise
11.1.4 I prodotti sottoposti ad accisa
11.1.5 Accise e privilegio
11.1.6 Accise e rimborso
Sanzioni ed accise
12.1 Sanzioni ed accise prima della riforma
12.1.1 La sottrazione e l’accertamento al pagamento d’accisa
12.1.2 L’alterazione di congegni, impronte e contrassegni
12.1.3 Le deficienze ed eccedenze nel deposito e nella circolazione dei prodotti soggetti ad accisa
12.1.4 Irregolarità nella circolazione di beni sottoposti ad accisa
12.1.5 Sottrazione all'accertamento ed al pagamento dell'accisa sull'alcole e sulle bevande alcoliche
12.1.6 Inosservanza di prescrizioni e regolamenti
12.1.7 Sanzioni ed accise dopo la riforma
12.1.8 Considerazioni ulteriori sull’accisa
12.1.9 Accise e compliance ex decreto legislativo 231
12.1.10 Accise, compliance ex decreto 231, linee guida Confindustria
12.1.11 Accise, decreto 231, ESG
Accise e AEO
13.1 Accise, AEO e l’obbligazione doganale
13.2 La revisione del sistema delle accise (decreto legislativo 28 marzo 2025, n. 43) e il SOAC
13.3 Analisi dei criteri oggettivi del SOAC: le premesse e la professionalità
13.4 Analisi dei criteri oggettivi del SOAC: l’organizzazione aziendale
13.5 Analisi dei criteri oggettivi del SOAC: la solvibilità
13.6 Analisi dei criteri oggettivi del SOAC: il monitoraggio e il controllo della filiera
13.6.1 Analisi dei criteri oggettivi del SOAC: la conformità alle prescrizioni fiscali
13.7 Modifiche legislative dovute all’introduzione del SOAC
13.8 Altri aspetti del processo di revisione delle accise ad opera del decreto legislativo n. 43 del 2025
13.9 Nuove disposizioni in materia di accise sul gas naturale e l’energia elettrica
13.10 Nuove disposizioni in materia di imposte di consumo sugli oli lubrificanti
13.11 Nuove disposizioni in materia di accise sulle bevande alcoliche
Normativa
Il Kit CONTROLLO DI GESTIONE ha lo scopo di implementare un sistema informativo interno, come richiesto dall’art. 2086 2° comma del c.c. e dal Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza (D.Lgs. 14/2019), per intercettare tempestivamente un eventuale stato di crisi della PMI.
Il Kit è composto da 7 fogli di calcolo Excel + 4 file Word editabili e personalizzabili.
I Moduli del Kit sono stati realizzati rispettando le indicazioni dell’art. 3 e 25-novies del Codice della Crisi, per adempiere all’obbligo degli adeguati assetti (per le imprese collettive) e delle misure idonee (per le imprese individuali), e possono essere utilizzati indipendentemente l’uno dall’altro.
Il Kit è la dotazione minima che tutte le imprese devono avere, di qualsiasi dimensione e forma giuridica, al fine di ottenere un sistema di controllo già pronto e semplice da utilizzare.
Il pacchetto è composto da 11 moduli così suddivisi: 7 fogli di calcolo Excel + 4 moduli Word editabili comprensivi di una Scheda di Progettazione, ed è stato realizzato rispettando tutte le indicazioni dell’art. 3 e 25-novies del Codice della Crisi, al fine di dotare l’impresa degli adeguati assetti e delle misure idonee.
L’elenco sintetico delle funzioni dei singoli moduli è il seguente:
Per applicare in modo efficace il Kit Controllo di Gestione delle PMI in Excel, è consigliata la lettura della Guida operativa per il controllo di gestione delle PMI.
La guida offre un inquadramento teorico-pratico completo, con esempi concreti e spiegazioni passo-passo che permettono di comprendere e utilizzare consapevolmente i modelli Excel inclusi nel kit.
Acquistati insieme nel Pacchetto completo "Kit controllo di gestione delle PMI + eBook", ebook e kit rappresentano un pacchetto completo ideale per imprenditori, consulenti e responsabili amministrativi che vogliono migliorare l’analisi economico-finanziaria della propria azienda.
Manuale completo per i Bilanci e Rendiconti degli Enti del Terzo settore
Aggiornato al D.L. n. 84 del 17.06.2025 in attesa della conversione in legge.
Aggiornamenti gratuiti disponibili a seguito di eventuali modifiche apportate in sede di conversione
eBook in pdf di 243 pagine.
La Riforma del Terzo Settore rappresenta una svolta cruciale per enti, associazioni e professionisti che operano nel mondo no profit italiano. Questo eBook fornisce una guida aggiornata e pratica alla nuova disciplina civilistica, contabile e fiscale applicabile agli Enti del Terzo Settore (ETS), alla luce delle recenti novità introdotte dalla Legge 104/2024 e dal D.L. 84/2025, con entrata in vigore a partire dal 1° gennaio 2026.
Attraverso un linguaggio tecnico ma accessibile, l’autrice offre un inquadramento organico e dettagliato delle numerose norme e linee guida che regolano bilanci, rendiconti, RUNTS, schemi contabili e trasparenza amministrativa. L’obiettivo è aiutare gli ETS a orientarsi tra adempimenti nuovi e criticità applicative, offrendo strumenti operativi concreti per una gestione conforme e sostenibile.
Particolare attenzione è rivolta ai temi della trasparenza e accountability, alla nuova disciplina IVA per il non profit, ai limiti dimensionali per i bilanci semplificati, e al ruolo degli organi di controllo e revisione. Un testo indispensabile per affrontare con competenza la transizione verso il nuovo assetto normativo.
Introduzione
Il codice del terzo settore al Decreto Fiscale 84/2025
1.1 D.L. 84/2025 la disciplina fiscale degli ETS dal 1° Gennaio 2026
1.2 La piena operatività del titolo X , CTS
1.3 L. 104/2024, artt. 6, 11, CTS
1.4 I parametri dimensionali per i rendiconti: enti “non piccoli”, “piccoli” e “micro”
1.5 L’obbligo di nomina dell’organo di controllo interno ed esterno
1.6 APS: elevati i limiti dei rapporti di lavoro autonomo o dipendente
1.7 RUNTS: reti associative e adeguamento numero degli iscritti
1.8 RUNTS: iscrizione e trasparenza artt. 47, 48, CTS
1.9 Le associazioni dei militari nel novero degli ETS
1.10 La perdita della qualifica di ONLUS e devoluzione del patrimonio
Enti del terzo settore aspetti definitori
2.1 La definizione di Ente del Terzo settore secondo la Riforma fiscale
2.1.1 Le attività di interesse generale: aspetti definitori e specificità
2.1.2 Attività secondarie e proventi da attività di sponsorizzazione
2.1.3 Patrimonio e personalità giuridica
2.1.4 L’attestazione del patrimonio minimo nei recenti documenti di prassi
2.1.5 Distribuzione di utili e destinazione del patrimonio
2.2 L’entrata in vigore del RUNTS, il 23 novembre 2021
2.2.1 L’iter di iscrizione degli Enti senza personalità giuridica
2.2.2 L’iter di iscrizione di Enti con personalità giuridica
2.2.3 La trasmigrazione e le differenze di trattamento
2.2.4 Il passaggio al RUNTS di ONLUS e ONG
2.2.5 Le Associazioni Sportive Dilettantistiche, ASD
2.2.6 L’adeguamento statutario al 31 dicembre 2023: il nuovo termine del Decreto Milleproroghe
2.2.7 La trasmigrazione dell’ente già dotato di personalità giuridica: il silenzio-assenso del RUNTS e gli oneri di compliance. La nota MLPS 18655 del 2.12.2022
2.2.8 Rami ETS di enti religiosi civilmente riconosciuti: Nota MLPS 10376 del 20 settembre 2023
L’accountability dell’ente commerciale e non commerciale
3.1 Adempimenti ed obblighi: analisi normativa
3.2 Il ruolo centrale dell’accountability e della rendicontazione nella Riforma
3.3 L’equiparazione normativa di Ente “commerciale” e “non commerciale”
3.3.1 Le modifiche del DL Semplificazioni n. 73/2022 all’articolo 79 e semplificazioni successive (Legge Delega 111/2023)
3.3.2 Semplificazioni successive Legge Delega 111/2023
3.3.3 Il test di commercialità dell’ETS: natura retrospettiva e prospettica nel novellato articolo 79
3.3.4 Gli effetti del mutamento: la retrocessione
Le linee guida per la redazione del bilancio
4.1 Rendicontazione e trasparenza informativa: i principi cardine
4.1.1 L’Introduzione ed il Glossario
4.2 Le tecniche di rilevazione contabile
4.3 La data di prima applicazione del bilancio e termini per il deposito
4.3.1 Obblighi contabili ed aspetti fiscali: il doppio binario
4.4 Enti “piccoli” e passaggio da un “regime” ad un “altro” e viceversa
4.5 Indicazioni, deroga e decorrenza bilancio degli ETS: i chiarimenti della nota del MLPS n. 5941 di Aprile 2022
4.5.1 La trasmigrazione al RUNTS: l’impatto sull’adempimento del bilancio ed il principio di trasparenza
4.5.2 Semplificazione e sgravio di oneri amministrativi per il bilancio 2021 e per il rendiconto per cassa
4.5.3 I chiarimenti della Nota MLPS n. 17146 del 15.11.2022: trasparenza e deposito volontario del bilancio
4.5.4 Quando la facoltà dell’ETS di adottare il rendiconto “di cassa “o “gestionale” pesa sulla responsabilità dell’amministratore
Gli schemi di bilancio degli enti “non piccoli”
5.1 La modulistica del Decreto Ministero lavoro Politiche Sociali (MLPS)
5.2 La struttura del bilancio
5.2.1 Lo Stato Patrimoniale
5.2.2 Lo schema Modello A, DM 39/2020, i contenuti delle singole Voci, la lettura in chiave finanziaria
5.2.3 Case study: Green Peace il bilancio al 31.12.2020
5.2.4 Tavole di raccordo voci di bilancio MLPS e OIC
Il rendiconto gestionale
6.1 Lo schema B) del D.M. 39/2020 per aree di gestione
6.1.1 L’area dei rendicontazione degli oneri e proventi figurativi: i criteri di valorizzazione del volontariato
6.1.2 Case Study: Green Peace Onlus il rendiconto gestionale
6.2 La relazione di Missione
6.2.1 Il principio di rilevanza delle informazioni
6.2.2 L’identikit dell’Ente
6.2.3 Le informazioni patrimoniali-finanziarie e l’OIC 28
6.2.4 L’analisi del prospetto Oic 28 e 7-bis dell’articolo 2427, co.1, c.c
6.2.5 Le informazioni su impegni e reinvestimento fondi
6.2.6 Le informazioni sul funzionamento sociale
6.2.7 L’informazione sull’andamento economico ed il raggiungimento dello scopo sociale
6.2.8 L’attività volontaristica, il peso dei costi e proventi figurativi: calcoli e criticità
Gli schemi di bilancio degli ETS “piccoli” e “micro”
7.1 Il limite dimensionale
7.2 Case study: Proloco Zimone
7.3 ETS “micro”: il rendiconto per cassa aggregato
7.3.1 Il modello di rendiconto aggregato e l’informativa
La gestione del passaggio dal piano dei conti al bilancio
8.1 L’obbligo di tenuta delle scritture contabili
8.2 Dal piano dei conti al bilancio
8.2.1 I libri contabili degli ETS
8.3 La raccolta fondi
8.3.1 Gli aspetti definitori secondo l’art. 7, comma 1, CTS: trasparenza, verità e correttezza
8.3.2 L’OIC 35 e aspetti definitori: limiti e criticità
La revisione legale degli ETS
9.1 Gli obblighi della revisione legale: i principi ISA Italia 2022
9.2 L’ ISA Italia 315 e l’attività di “conforming amendments”: i principi ISA Italia ETS
9.2.1 L’identificazione e la valutazione del rischio
9.2.2 La valutazione dei rischi di errori significativi
9.2.3 Lo “spettro del rischio intrinseco” ed il rischio identificato
9.2.4 La scalabilità e le specificità dell’ente
9.2.5 L’imparzialità del revisore
9.2.6 La comprensione del contesto dell’ente e il quadro normativo sull’informazione finanziaria
9.2.7 La natura e l’attività dell’ETS
9.2.8 La comprensione del sistema di controllo interno
9.3 Il Codice del Terzo Settore e la revisione legale dei bilanci degli ETS: obbligo di legge e volontarietà
9.3.1 La separazione tra controllo amministrativo, controllo contabile e controllo dei risultati: gli effetti del processo di aziendalizzazione
9.3.2 La revisione degli ETS ed il RUNTS: nodi interpretativi e chiarimenti applicativi
9.3.3 Il conferimento dell’incarico di revisione e governance degli ETS
9.4 Il principio SA Italia 250B applicato agli ETS: maggiori responsabilità per il revisore
9.4.1 La pianificazione ed il contenuto delle verifiche periodiche
9.4.2 I risultati e la documentazione
9.4.3 Check list Disposizioni CTS e attività del revisore
9.4.4 Uno schema tipo di relazione di revisione al bilancio
L’OIC 35 il principio contabile degli Enti del Terzo Settore
10.1 Il Decreto MLPS e le motivazioni alla base di un principio contabile ad hoc per gli ETS
10.2 L’approvazione del principio contabile OIC 35: criteri, finalità e postulati
10.3 La rilevazione ed il trattamento delle transazioni non sinallagmatiche
10.3.1 La definizione e l’analisi contabile ripresa dal Glossario
10.3.2 La determinazione del fair value
10.3.3 Alcune considerazioni sulle transazioni non sinallagmatiche
10.3.4 Casi esemplificativi
10.3.5 I proventi del 5 per mille
10.3.6 La raccolta pubblica o privata di fondi, RF
10.3.7 I chiarimenti della Nota MLPS 17146 del 15.11.2022 e lo schema tipo
10.3.8 Schema tipo di rendiconto di raccolta fondi D.M. 9 giugno 2022
10.4 Quote associative dei soci fondatori
10.5 La svalutazione delle immobilizzazioni materiali ed immateriali
10.6 Il rendiconto gestionale la relazione di missione
10.7 La semplificazione di prima applicazione: gli emendamenti OIC di marzo 2023
10.7.1 La data e le disposizioni di prima applicazione nel testo originario
10.7.2 I paragrafi 31 e 33 dell’OIC 35
10.8 Tabella di sintesi e raccordo OIC 35, art.13, commi 1,2 CTS, obbligo alla revisione legale
Novità IVA e fiscalità: aspetti contabili e adempimenti
11.1 Le novità IVA e lo slittamento al 1° gennaio 2025 (Decreto Milleproroghe 2024)
11.1.1 Il passaggio delle operazioni dall’esclusione o imponibilità IVA all’esenzione: gli effetti pratici del nuovo quadro normativo
11.1.2 I requisiti dell’esenzione IVA
11.2 IVA (dal 1° gennaio 2024) e trattamento fiscale speciale per ODV e APS
11.2.1 Semplificazioni e razionalizzazione fiscale dalla Legge Delega 111/2023
Compliance: check list
Fonti
Bibliografia
Decreti Note Direttoriali e altri atti
Risposte a quesiti
Guida pratica alle detrazioni 2025 sugli immobili, con 300 risposte ai quesiti più ricorrenti e il facsimile delle dichiarazioni per IVA ridotta e edilizia libera.
Aggiornato alla circolare AdE n. 8/E del 20.06.2025
eBook in pdf di 113 pagine.
Chiarimenti sul concetto di abitazione principale, sull’aliquota spettante ai familiari del proprietario, sui lavori condominiali e sull’ecobonus per beni non più agevolati nel 2025 a fronte di interventi avviati nel 2024. Queste le principali novità contenute nella circolare 8/E del 20 giugno 2025 con la quale l’Agenzia delle entrate ha fatto il punto sui bonus per gli interventi edilizi alla luce delle novità introdotte dalla legge di Bilancio.
A partire da quest’anno per il Bonus Casa l'aliquota del 50% resta solo per i proprietari e per l'abitazione principale mentre è ridotta al 36% per la seconda casa e per i soggetti non proprietari, compresi i familiari conviventi. Inoltre, per il 2025 la detrazione rientra tra quelle per le quali è previsto un tetto per i redditi oltre i 75.000 euro.
Niente più detrazione per le caldaie a gas e a condensazione ma solo per gli impianti ibridi o a pompa di calore. Ritocco al ribasso delle aliquote anche per il sismabonus che di fatto ormai non esiste più in quanto tale, e per l'ecobonus la cui convenienza è ristretta ormai solo alle tende oscuranti. Dal ribasso si salva solo il bonus per l'abbattimento delle barriere architettoniche che mantiene l'aliquota del 75%. Confermato infine il bonus mobile mentre è stato definitivamente cancellato il bonus verde.
Nell'ebook le regole per ottenere le detrazioni alla luce dei chiarimenti della circolare 8/E e le altre indicazioni date dalle Entrate in riferimento ai tetti di spesa detraibili alla luce del taglio previsto per i redditi oltre i 75.000 euro.
Premessa
Nuove aliquote e limite alle spese
1.1 Immobili e soggetti interessati
1.2 Il tetto alle spese detraibili
1.3 In caso di lavori prima dell'acquisto
1.4 Familiari conviventi
Domande & Risposte
Manutenzione straordinaria e ristrutturazione
2.1 Interventi e lavori
2.2 Immobili esistenti e cambio di destinazione d'uso
2.3 La manutenzione straordinaria
2.4 L'edilizia libera
2.5 Classificazione interventi e detrazione
2.6 La realizzazione di box e posti auto
2.7 L'eliminazione delle barriere architettoniche
2.8 La prevenzione dei fatti illeciti
2.9 Infrastrutture e lotta all'inquinamento acustico
2.10 Interventi di risparmio energetico
2.11 Il consolidamento antisismico
2.12 La bonifica dall'amianto e le opere contro gli infortuni domestici
2.13 Le spese accessorie
2.14 I lavori in economia
2.15 Gli appalti oltre i 70.000 euro
Domande & Risposte
Bonus acquisto case ristrutturate
3.1 L'acquisto di immobili ristrutturati da impresa
3.2 Calcolo della detrazione
3.3 Il sismabonus acquisti
Domande & Risposte
Interventi condominiali
4.1 Interventi sulle parti comuni dell’edificio
4.2 Condomini senza amministratore
4.3 Amministratore e comunicazioni
Domande & Risposte
Attribuzione della detrazione tra diversi contribuenti
5.1 Le modalità di pagamento
5.2 Detrazione ammessa anche se si paga tramite finanziaria
5.3 Passaggio di proprietà con la detrazione in corso
5.4 In caso di successione
Domande & Risposte
IVA sugli interventi agevolati
6.1 La normativa
6.2 L'IVA sui beni significativi
6.3 IVA sulla realizzazione del box auto prima casa
6.4 IVA sull'abbattimento delle barriere architettoniche
Domande & Risposte
Ecobonus
7.1 Le disposizioni di legge
7.2 Tetti di spesa e detrazione
7.3 Spese e comunicazione all'ENEA
Domande & Risposte
Il bonus abbattimento barriere architettoniche
8.1 Solo scale e ascensori
Domande & Risposte
Bonus mobili
9.1 Gli interventi che danno diritto alla detrazione
9.2 Mobili ed elettrodomestici
9.3 Le modalità di pagamento
9.4 Tetto di spesa e interventi sullo stesso immobile
Domande & Risposte
Appendice
Appendice normativa
Strutturato in forma operativa, il testo risponde alle diverse domande sulla costituzione e gestione di un’associazione sportiva dilettantistica (ASD) o di una società sportiva dilettantistica (SSD).
La nuova edizione, oltre ad essere stata aggiornata con tutte le novità di settore e con la legge di bilancio 2025, vede anche:
Ulteriore focus è stato dedicato all’obbligo per le Federazioni Sportive Nazionali di redigere precise linee guida per la pre- disposizione dei modelli organizzativi e di controllo dell’attività sportiva e dei codici di condotta a tutela dei minori per la prevenzione delle molestie, della violenza di genere e di ogni altra condizione di discriminazione, all’adozione di queste ultime all’interno dei vari enti sportivi, nonché alla nomina del Safeguarding con i risvolti operativi che questa comporta. È stato infine rinnovato l’intero formulario.
Coniugando dottrina e prassi, il manuale fornisce i giusti orientamenti nella complessa legislazione civilistico-fiscale e, seppur condotto con taglio pratico ed arricchito da facsimile e modelli, suggerisce spunti di approfondimento ulteriore, grazie a frequenti riquadri esplicativi che intervallano il commento, soffermandosi su argomenti specifici e di dettaglio.
Libro di carta di 536 pagine.
Aggiornato con:
› Legge del 30 dicembre 2024, n. 207 (Legge di Bilancio 2025)
› Prassi e giurisprudenza
PRINCIPALI ARGOMENTI
◾ Profili civilistici
◾ Forma giuridica e costituzione
◾ Responsabilità
◾ Aspetti amministrativi e gestionali
◾ Regime fiscale
◾ Obblighi di rendicontazione
◾ Sponsorizzazione, pubblicità e fundraising
IL VOLUME INCLUDE
◾ Formule personalizzabili per redigere atti costitutivi, statuti, contratti, verbali, domande, certificazioni, atti, lettere e comunicazioni relative all’attività di ASD e SSD.
CINZIA DE STEFANIS
Giornalista economica, autrice di numerosissimi volumi e articoli per editori specializzati e per le principali testate giornalistiche che si occupano di impresa ed economia.
ANTONIO QUERCIA
Dottore commercialista e revisore contabile in Bari. Si occupa, in particolare, di consulenza aziendale e tributaria. Esplica incarichi di consulente tecnico presso il Tribunale di Bari. È autore di testi di diritto tributario e societario.
DAMIANO MARINELLI
Avvocato cassazionista, arbitro e già docente universitario presso le Università di Siena, Firenze, Padova ed E-campus. È Presidente dell’Associazione Legali Italiani (www.associazionelegaliitaliani.it). È autore di numerose pubblicazioni a livello nazionale ed internazionale, nonché relatore in convegni e seminari. È altresì key expert e coordinatore in progetti internazionali (Erasmus plus, Horizon2020, FAMI, ecc.).
Premessa
Parte I La disciplina civilistica delle associazioni riconosciute e non
1 Le associazioni
1.1 La disciplina generale
1.2 Elemento fondamentale degli enti associativi
1.3 Le due tipologie di associazioni
1.3.1 Associazioni riconosciute e non riconosciute
1.3.2 La responsabilità degli amministratori e del presidente di una associazione non riconosciuta a seguito di accertamenti tributari: ex multis Cass. civ. sentt. nn. 16344/2008; 19486/2009; 20485/2013; 12473/2015
1.3.3 Fonte giuridica
Parte II Costituzione ASD (associazione riconosciuta e non riconosciuta) secondo il codice civile
2 Costituzione dell’associazione riconosciuta e non sportiva dilettantistica secondo il codice civile
2.1 Le fonti normative
2.2 Come costituire un’associazione riconosciuta
2.3 Riconoscimento giuridico
2.3.1 Iter procedurale per il riconoscimento
2.4 Il contratto di associazione
2.4.1 I due documenti del contratto di associazione e la loro forma
2.4.2 Il contenuto del contratto di associazione secondo il codice civile
2.5 I diversi passaggi per costituire le due diverse tipologie di associazioni previste dal codice civile
3 Gli organi delle associazioni riconosciute e non riconosciute
3.1 Aspetti generali
3.1.1 L’assemblea
3.1.2 Gli amministratori
3.2 Gli organi eventuali
3.3 L’associato
3.3.1 La posizione dell’associato
3.3.2 Diritti, poteri e facoltà
3.3.3 Obblighi
3.3.4 Condizione per l’ammissione degli associati
3.3.5 Non trasmissibilità della qualità di associato
3.3.6 Scioglimento del rapporto associativo
Parte III Associazione sportiva esercitata sotto la forma giuridica di società (srl e spa) secondo il codice civile
4 Costituzione della società sportiva dilettantistica a responsabilità limitata senza fine di lucro
4.1 Le tre diverse tipologie di srl
4.1.1 Obbligo di PEC personale per gli amministratori di società
4.2 Le fasi della costituzione
4.2.1 L’atto costitutivo e lo statuto
4.2.2 Le due tipologie di contratto di srl
4.2.3 La forma dell’atto costitutivo
4.3 Il contenuto dell’atto costitutivo
4.4 Obbligo di organo controllo e capitale sociale
5 Costituzione (procedimento) della società sportiva dilettantistica per azioni
5.1 Aspetti generali
5.2 La costituzione di società per azioni per pubblica sottoscrizione
5.2.1 Programma e sottoscrizione delle azioni (art. 2333 c.c.)
5.2.2 Versamenti e convocazione dell’assemblea dei sottoscrittori (art. 2334 c.c.)
5.2.3 Assemblea dei sottoscrittori (art. 2335 c.c.)
5.2.4 Stipulazione e deposito dell’atto costitutivo (art. 2336 c.c.)
5.2.5 Promotori (art. 2337 c.c.)
5.2.6 Obbligazioni dei promotori (art. 2338 c.c.)
5.2.7 Responsabilità dei promotori (art. 2339 c.c.)
5.2.8 Limiti dei benefici riservati ai promotori (art. 2340 c.c.)
5.2.9 Soci fondatori (art. 2341 c.c.)
Costituzione (procedimento) della società sportiva dilettantistica per azioni
5.3 Costituzione simultanea di società per azioni
5.3.1 Il contenuto dell’atto costitutivo
5.3.2 Forma dell’atto costitutivo
5.3.3 Il controllo notarile
5.3.4 Iscrizione nel Registro delle imprese
5.4 Autorizzazioni successive alla stipulazione
5.4.1 Nullità della società
5.5 Costituzione di società per azioni per atto unilaterale
5.6 I patti parasociali
5.6.1 Il contenuto e la forma del patto parasociale
5.6.2 La durata dei patti parasociali
5.6.3 La forma
5.6.4 Il regime di pubblicità dei patti parasociali
5.6.5 La tipologia di patti parasociali
5.6.6 I sindicati di blocco
Le cooperative
6.1 Premessa
6.2 I vantaggi nel costituire una cooperativa da parte di una società sportiva dilettantistica
6.3 La cooperativa a mutualità prevalente
6.4 Il concetto di mutualità prevalente
6.4.1 I requisiti mutualistici e le clausole statutarie
6.5 L’atto costitutivo
6.5.1 Il numero dei soci per costituire una società cooperativa
6.5.2 I ristorni
6.5.3 I regolamenti
Parte IV Disciplina comune
La responsabilità dell’associazione e della società sportiva dilettantistica
7.1 La capacità giuridica dell’associazione
7.1.1 Capacità d’agire
7.1.2 Capacità processuale
7.2 La responsabilità contrattuale
7.3 Responsabilità dell’istruttore sportivo
7.4 Responsabilità dell’organizzazione di manifestazioni-gare
7.4.1 Le dichiarazioni di esonero di responsabilità
7.5 La responsabilità di cose in custodia
7.6 Le altre forme di responsabilità
7.7 La responsabilità dei dirigenti nelle associazioni sportive non riconosciute
La responsabilità dell’associazione e della società sportiva dilettantistica
7.7.1 La responsabilità civile nelle obbligazioni contrattuali
7.7.2 Responsabilità extranegoziale
7.8 Responsabilità personale di un’associazione sportiva dilettantistica
7.8.1 Responsabilità del presidente per le obbligazioni sociali assunte
7.8.2 Responsabilità del presidente per le obbligazioni sociali assunte dai dirigenti
8 Il contratto di sponsorizzazione
8.1 Disciplina del contratto
8.1.1 Il contratto di sponsorizzazione
8.1.2 La forma del contratto di sponsorizzazione
8.1.3 Società sportiva e l’obbligazione di mezzi
8.2 Struttura, contenuto e forma del contratto di sponsorizzazione
8.3 Pubblicità e sponsorizzazione nel mondo dello sport
8.3.1 Agevolazioni fiscali per le società ed associazioni sportive dilettantistiche
8.3.2 Quando sussiste sponsorizzazione vera e propria?
8.3.3 Spese di pubblicità
8.3.4 Spese di rappresentanza
8.3.5 Distinzioni
8.3.6 Presunzione legale assoluta di inerenza e deducibilità
8.3.7 Osservazioni conclusive
8.4 La figura dei volontari
8.4.1 I volontari sportivi dopo la riforma dello sport
8.4.2 Retribuzione, assicurazione e rimborsi spese per i volontari sportivi
8.4.3 Le forme di rimborso spesa per i volontari
8.5 Utilizzo del rimborso piè di lista per i volontari
Parte V La riforma dello sport
9 La riforma dello sport
9.1 I provvedimenti legislativi
9.2 I buchi del d.lgs. n. 36/2021
9.3 Il d.lgs. 5 ottobre 2022, n. 163
9.3.1 La forma societaria
9.4 Altre aree di modifica
9.5 Il “decreto correttivo bis: d.lgs. 29 agosto 2023, n. 120
9.5.1 Esame del d.lgs. 29 agosto 2023, n. 120 al d.lgs. n. 36/2021 – Esame della legge 15 dicembre 2023, n. 191 di conversione del decreto legge 18 ottobre 2023, n. 145 (cd. decreto anticipi)
10 La forma giuridica delle associazioni e società sportive dilettantistiche
10.1 La forma giuridica utilizzabile
10.2 Riforma sport e modifica requisiti statutari
10.3 La normativa prima della riforma dello sport
10.4 La normativa dopo la riforma dello sport
10.5 Atto costitutivo
10.6 Assenza fine di lucro - Distribuzione di utili (articolo 8, modificato dall’articolo 3 del d.lgs. n. 163/2022)
10.7 Attività secondarie e strumentali (articolo 9, modificato con l’art. 4 del d.lgs. n. 163/2022)
10.7.1 Esercizio in via principale di attività sportiva dilettantistica
10.8 Il punto di ristoro
10.9 Incompatibilità degli amministratori
10.10 Diritto di voto dei soci minorenni
11 Modelli organizzativi e di controllo dell’attività sportiva e dei codici di condotta a tutela dei minori
11.1 Premessa
11.1.1 Lo scopo delle linee guida
11.1.2 Tempi di adozione dei modelli organizzativi e sanzioni in caso di inadempimento
11.2 Linee guida per prevenzione e contrasto abusi
12 Policy per la tutela dell’infanzia e dell’adolescenza
12.1 Premessa
12.2 Associazioni sportive dilettantistiche e società sportive dilettantistiche a servizio dei più piccoli
12.2.1 Impegno dell’ASD o SSD nei confronti delle bambine, dei bambini e degli adolescenti
12.2.2 Definizione e ambito dell’associazione o società sportiva dilettantistica
12.2.3 I cinque obiettivi delle policy
12.2.4 Criteri di attuazione
12.3 Codice di comportamento
13 Tutela minori e richiesta del certificato penale dal casellario giudiziale per tutti i lavoratori sportivi
13.1 Aspetti generali
13.2 Novità sul fronte abusi minori
13.3 Necessità del certificato penale – Check list
13.4 Nomina del responsabile dei minori
Parte VI Enti associativi e riforma del Terzo settore
14 Iscrizione e gestione del Registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche
14.1 Aspetti generali
15 Gli enti del Terzo settore
15.1 L’associazione riconosciuta e non
15.1.1 Acquisto della personalità giuridica
15.1.2 Procedura di ammissione e carattere aperto delle associazioni
15.2 Associazioni di promozione sociale
15.3 Le organizzazioni di volontariato
16 Le associazioni sportive dilettantistiche e l’opportunità di diventare ETS
16.1 Assunzione qualifica di ETS (nello specifico associazione di promozione sociale) da parte delle associazioni sportive dilettantistiche
16.2 Riordino e riforma delle disposizioni in materia di enti sportivi professionistici e dilettantistici, nonché di lavoro sportivo
16.3 I nodi fiscali e associazioni sportive dilettantistiche che non possono assumere la qualifica di associazioni di promozione sociale
16.4 I nodi lavoristici
16.5 Gli adempimenti specifici
16.6 Regime forfettario APS e ODV
16.6.1 Tassazione o deduzione dei componenti di reddito
16.6.2 Modalità di accesso al regime forfettario
16.6.3 Esonero dagli obblighi di registrazione e tenuta delle scritture contabili
17 Le imprese sociali
17.1 Aspetti generali delle imprese sociali
17.2 Le attività d’interesse generale esercitate dall’impresa sociale
17.3 La costituzione dell’impresa sociale e l’obbligatorietà dell’atto pubblico
18 Sport dilettantistico e qualifica di impresa sociale
18.1 Assunzione qualifica di impresa sociale e sport dilettantistico
18.2 Analisi di convenienza fiscale della qualifica di impresa sociale
18.2.1 Le agevolazioni fiscali già concesse in quanto ASD o SSD
18.2.2 Le agevolazioni fiscali concesse in quanto ETS e impresa sociale
18.2.3 Due qualifiche automatica duplicazione delle agevolazioni?
18.2.4 Conclusioni
19 Il Registro unico del Terzo settore
19.1 Istituzione del RUNTS
19.2 Legislazione di riferimento per la procedura di iscrizione al RUNTS
19.3 Doppia iscrizione RUNTS e Registro delle imprese
19.4 Efficacia della pubblicità del RUNTS
Parte VII Disciplina fiscale
20 Richiesta del codice fiscale, della partita Iva e iscrizione ufficio del registro
20.1 Aspetti generali
20.2 Modello AA5/6 per la richiesta del codice fiscale
20.2.1 Le modalità di presentazione del modello
20.3 Le modalità di presentazione della dichiarazione di inizio attività
20.4 Registrazione dell’atto costitutivo o dello statuto all’ufficio del registro
21 Tenuta dei libri sociali
21.1 Aspetti generali
22 La disciplina fiscale generale delle società e associazioni sportive dilettantistiche
22.1 Aspetti generali
22.1.1 Il reddito imponibile delle società e associazioni sportive dilettantistiche
22.1.2 Le attività considerate non commerciali per le società e le associazioni sportive dilettantistiche
22.1.3 Regimi contabili e fiscali
22.2 I corrispettivi dei frequentatori di società sportive dilettantistiche senza scopo di lucro
22.2.1 Proventi fiscalmente “irrilevanti”
22.2.2 La posizione dell’Amministrazione finanziaria
22.2.3 Ispettorato nazionale lavoro e vigilanza a società ed associazioni sportive dilettantistiche
22.2.4 Corrispettivi da partecipanti saltuari non tesserati
22.2.5 Conclusioni
22.3 Il regime agevolato vale anche per l’attività formativa e didattica sportiva
22.4 Tracciabilità delle transazioni e relative sanzioni
22.5 Comunicazione liquidazioni periodiche Iva
22.6 Pagamento canone Rai
23 Il regime forfetario di cui alla legge n. 398/1991
23.1 Aspetti generali
23.1.1 Requisiti soggettivi
23.1.2 Requisito oggettivo
23.1.3 L’esercizio dell’opzione e i suoi effetti
23.1.4 Regime Ires
23.1.5 La determinazione dell’Irap
23.1.6 Esoneri e adempimenti
23.1.7 Effetti della riforma del Terzo settore sull’applicabilità del regime fiscale di cui alla legge n. 398 del 1991 e dell’agevolazione di cui all’art. 148, comma 3, del t.u.i.r.
23.1.8 La fatturazione elettronica
23.1.9 Regime Iva
24 Le agevolazioni in materia di imposte indirette
24.1 Adempimenti contabili e fiscali ai fini Iva
24.2 Imposta di registro
24.3 Imposta di bollo
24.4 Tasse sulle concessioni governative
24.5 Enti sportivi dilettantistici: quali sono i proventi agevolati
25 Fattura elettronica e adempimenti dichiarativi infrannuali
25.1 Fattura elettronica
25.2 Comunicazione liquidazioni periodiche IVA
26 Forme di finanziamento per le associazioni e società sportive dilettantistiche e detrazione delle spese sportive
26.1 Premessa
26.1.1 Sponsorizzazione e pubblicità
26.1.2 Raccolta fondi
26.1.3 Le associazioni sportive dilettantistiche e il 5 per mille
26.1.4 Concessione o locazione a canone agevolato dei beni immobili dello Stato per le associazioni sportive dilettantistiche
26.1.5 Lo sport bonus
26.2 Le detrazioni delle spese sportive
27 L’attività di controllo degli enti no profit
27.1 Premessa
27.2 Il riscontro analitico-normativo di attività beneficiarie di regimi fiscali agevolativi
27 L’attività di controllo degli enti no profit
27.2.1 Enti non commerciali
27.2.2 Onlus
27.3 Check list per il riscontro analitico-normativo di attività beneficiarie di regimi agevolativi
27.4 L’attività di accertamento nei confronti delle associazioni sportive dilettantistiche
27.5 L’avviso di accertamento nei confronti dell’associazione – le contestazioni tipiche
27.6 La ricostruzione del reddito e la rideterminazione dell’Iva in sede di accertamento
27.7 La notifica dell’avviso di accertamento nei confronti di chi agisce in nome e per conto dell’associazione ai sensi dell’art. 38 c.c.
27.8 L’applicazione del decreto legge n. 119/2018, convertito con modificazioni dalla legge 136/2018, nei confronti delle ASD
Parte VIII Obblighi di rendicontazione
28 Obblighi di rendicontazione per società ed associazioni sportive dilettantistiche e controllo contabile
28.1 Obbligatorietà della rendicontazione in base al codice civile e allo statuto
28.2 Obbligatorietà della rendicontazione in base a leggi speciali
28.3 Obbligatorietà della rendicontazione in base alla normativa tributaria
28.4 Obbligatorietà della rendicontazione per gli enti iscritti al registro del 5 per mille
28.4.1 Disposizioni in materia di rendicontazione del 5 per mille introdotte dal d.P.C.M. 7 luglio 2016
28.5 Il nuovo OIC 35 per gli enti del Terzo settore
29 Schemi di riferimento per la redazione del bilancio/rendiconto di una associazione sportiva dilettantistica
(Registrazione del Corso in diretta svolto dal 4 ottobre 2024 al 15 maggio 2025)
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Stefano Andreani, Commercialista in Firenze
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Franca Fabietti, Commercialista in Roma
Dottore Commercialista e Revisore Legale dei Conti, specializzata in consulenza aziendale, consulenza del lavoro e formazione, con particolare riguardo al settore sportivo. Docente della Scuola dello Sport e Vice Presidente della Commissione diritto del lavoro ODCEC Roma
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Commercialista, esperto in consulenza fiscale e del lavoro, società e associazioni sportive dilettantistiche e enti del terzo settore.
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Dottore Commercialista e Revisore legale dei Conti, Master in Business Administration presso la SDA Bocconi di Milano. Socio fondatore della società 5IVE SPORT CONSULTING SRL per la consulenza per lo sviluppo dell'impiantistica sportiva in ambito di partenariato pubblico privato (project financing). Docente della Scuola Regionale dello Sport del CONI Lombardia nei corsi di formazione per dirigenti sportivi; docente della 24ore Business School nel Master in management dello sport nell’area di elaborazione di business plan per la costruzione e gestione di impianti sportivi; docente dell’Università degli studi Bicocca di Milano nel Master in diritto sportivo e Rapporti di Lavoro nello Sport
Fabio Romei, Commercialista in Roma
Dottore Commercialista e Revisore Legale dei Conti, consulente di federazioni sportive nazionali ed enti sportivi. Svolge attività di formazione per la Scuola dello Sport dal 1998. Docente nel corso di Management sportivo della Luiss Business School; Vice Presidente commissione società sportive ODCEC Roma, membro della Società Italiana di Management Sportivo e Segretario Generale di MSA – Manager Sportivi Italiani.
Roberto Selci, Commercialista in Roma
Dottore Commercialista e Revisore Legale, Consulente e Revisore di Enti di Promozione Sportiva ed enti sportivi. Esperto in fiscalità dello sport e del terzo settore, si occupa di consulenza societaria e gestionale, assistenza e rappresentanza tributaria nonché nell’ambito della revisione legale e contabile. Ha maturato una significativa esperienza nell’ambito della formazione e del management di Enti Sportivi.
Patrizia Sideri, Commercialista in Siena
Dottore Commercialista e Revisore Legale dei Conti, con specializzazione pluriennale nel settore non profit e sportivo dilettantistico, compresa la consulenza direzionale per il controllo di gestione e per il project financing delle realtà più strutturate. Docente in corsi, seminari e giornate di studio, e autore di numerose pubblicazioni in materia di diritto dello sport dilettantistico. Consulente della Scuola dello Sport Toscana
Giuliano Sinibaldi, Commercialista in Pesaro
Dottore Commercialista e Revisore Legale dei Conti, specializzato in materia di contenzioso tributario. Ha partecipato al corso di specializzazione in difesa del contribuente presso la SAF – scuola di alta formazione medio adriatica. Svolge altresì incarichi di curatore fallimentare e commissario giudiziale. Docente presso la Scuola Regionale dello Sport del CONI Marche, docente in master universitari in diritto e fiscalità dello sport e c/o la SAF in materia di sport dilettantistico e Terzo Settore, relatore in numerosi seminari e corsi di formazione.
Biancamaria Stivanello, Avvocata in Padova
Avvocato cassazionista con studio in Padova dal 1994. Si occupa di diritto e fiscalità dello sport dilettantistico e del Terzo Settore, prestando attività di consulenza e assistenza, in sede stragiudiziale e giudiziale. Svolge attività di formazione per quadri e dirigenti di associazioni e società sportive dilettantistiche e di enti non profit nell’ambito degli Enti di Promozione Sportiva, delle Reti Associative del Terzo settore, docente della Scuola dello Sport del CONI Veneto, docente in master universitari in diritto dello sport e c/o la SAF in materia di lavoro sportivo; socio AIAS Associazione Italiana Avvocati dello Sport.
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Il corso on line sarà fruibile sia da pc che da dispostivi mobili (smartphone/tablet).
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Tutti i casi di reverse charge, eBook in pdf di 123 pagine.
Aggiornato al Decreto Fiscale D.L. n. 84/2025
Un manuale pratico in pdf e aggiornato al 2025 per comprendere e applicare il regime del Reverse Charge. L’opera affronta tutte le casistiche, analizzando il Reverse Charge interno, esterno, casi particolari e la disciplina sanzionatoria, con un focus su:
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Introduzione
1. Il Reverse charge “interno”
1.1 Cessioni di oro da investimento e di oro industriale
1.2 Prestazioni di servizi rese dai subappaltatori edili
1.2.1 Contratto di subappalto
1.2.2 Individuazione del “settore edile”
1.2.3 Prestazioni di servizi rese da subappaltatori edili e rapporti associativi
1.2.4 Prassi
1.2.4.1 Reverse charge e General Contractor
1.2.4.2 Reverse charge e noleggio di mezzi di trasporto
1.2.4.3 Reverse charge e attività di ponteggio per conto terzi
1.3 Cessioni di fabbricati
1.3.1 Le cessioni di immobili abitativi
1.3.2 Le cessioni di immobili strumentali
1.3.3 Immobile non ultimato
1.3.4 Il Reverse charge delle cessioni di fabbricato
1.3.5 IVA e cessioni di immobili strumentali (schema)
1.3.6 IVA e cessioni di immobili abitativi (schema)
1.3.7 Aliquote IVA
1.4 Prestazioni di servizi di pulizia, di demolizione, di installazione di impianti e di completamento relative ad edifici
1.4.1 Definizione di “edificio”
1.4.2 Servizi di pulizia
1.4.3 Servizi di demolizione
1.4.4 Servizi di installazione impianti
1.4.5 Servizi di completamento
1.4.6 Contratto unico di appalto
1.4.7 Beni significativi
1.4.8 Sovrapposizione di disciplina?
1.5 Attività di trasporto, movimentazione merci e servizi di logistica
1.6 Cessioni di telefoni cellulari e dispositivi a circuito integrato
1.7 Console per gioco, tablet PC e laptop
1.7.1 Esempio
1.7.2 Esempio 2
1.8 Reverse charge e settore energetico
1.8.1 Trasferimenti di gas effetto serra
1.8.2 Trasferimenti di certificati relativi a gas o energia elettrica
1.8.3 Cessioni di gas e di energia elettrica a un soggetto passivo rivenditore
1.9 Rifiuti e rottami
2. Il Reverse charge “esterno”
2.1 Il presupposto territoriale
2.2 Il funzionamento del Reverse charge “esterno”
2.3 Requisito iscrizione VIES
2.3.1 Operazioni effettuate a/da operatore non iscritto al VIES
2.4 Modalità di applicazione
2.5 Casi pratici
2.5.1 Prestazione di servizi generici UE (B2B)
2.5.2 Prestazione di servizi generici extra-UE (B2B)
2.5.3 Prestazione di servizi generici UE (B2C)
2.5.4 Acquisto di beni comunitari (B2B)
2.5.5 Acquisto di beni extra-UE (B2B)
2.6 Operazioni estere e regime IVA ordinario
2.7 Documento emesso da rappresentante fiscale italiano
2.8 Stabile organizzazione e Reverse charge
2.8.1 Risposta a Interpello n. 57/2023
2.8.2 Risposta a Interpello n. 336/2023
2.9 Acquisto di beni/servizi da operatori sanmarinesi
3. Casi particolari
3.1 Reverse charge e regime forfetario
3.1.1 Il regime forfetario e il Reverse charge “interno”
3.1.2 Il regime forfetario e il Reverse charge “esterno”: operazioni comunitarie
3.1.3 Il regime forfetario e il Reverse charge “esterno”: operazioni extra-UE
3.1.4 Commissioni pagate per servizi bancari e finanziari esteri e regime forfetario
3.1.5 Acquisti in reverse charge da soggetto forfetario fuoriuscito dal regime
3.1.6 Schema riepilogativo
3.2 Reverse charge e Split payment
3.3 Reverse charge e regime del margine
3.3.1 Reverse charge e regime speciale agenzia di viaggio
3.3.2 Reverse charge e regime del margine per le opere d’arte
3.3.3 Reverse charge e regime del margine rottami e altri materiali di recupero
3.3.4 Schema riepilogativo
3.4 Reverse charge e regime IVA per cassa
4. Disciplina sanzionatoria Reverse charge
4.1 Sanzione per omissione degli adempimenti annessi all’applicazione del Reverse charge
4.2 Sanzione per irregolare assolvimento del tributo: IVA ordinaria anziché Reverse charge (9-bis1)
4.3 Sanzione per irregolare assolvimento del tributo: Reverse charge anziché IVA ordinaria (9-bis2)
4.4 Errata applicazione Reverse charge per operazioni esenti, non imponibili, non soggette e operazioni inesistenti (9-bis3)
4.4.1 Operazioni esenti e reverse charge: recupero dell’IVA non detratta
4.5 Schema riepilogativo
4.6 Il ravvedimento operoso
4.7 Gli aspetti sanzionatori autofatture elettroniche (TD17, TD18, TD19)
4.8 Il ravvedimento operoso sanzioni autofatture elettroniche
5. Aspetti contabili (cenni)
5.1 Il funzionamento del meccanismo di inversione contabile
5.2 Tipologia documenti
5.3 I codici natura IVA
5.4 Registrazioni contabili
5.5 Risvolti in dichiarazione IVA
5.6 Esempio
Guida alle novità dell'ISEE 2025 con 100 risposte a domande frequenti.
Aggiornato al messaggio INPS n. 1895 del 16.06.2025
eBook in pdf di 76 pagine.
DSU in versione precompilata con esclusione automatica dei titoli di Stato fino a 50.000 euro. Le novità sono operative dal 16 giugno. L’INPS ha infatti aggiornato il sistema come annunciato con il messaggio 1895/2025. Nel messaggio sono anche illustrate le regole per escludere gli importi da parte di chi presenta la DSU in modalità autodichiarata.
Pubblicato il nuovo modello di DSU per la richiesta dell'ISEE 2025 aggiornato alle ultime novità. Con le modifiche introdotte dalla legge di Bilancio sono stati rivisti i livelli ISEE per ottenere diverse prestazioni e l’accesso sarà più facile anche grazie all’entrata in vigore delle norme che escludono dal calcolo gli importi incassati a titolo di Assegno unico universale ai fini di alcune prestazioni. In tutti i casi non vengono più conteggiati nel patrimonio mobiliare i titoli di Stato e postali fino a 50.000 euro, grazie all’entrata in vigore del DPCM “Modifiche al regolamento di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 5 dicembre 2013, n. 159, concernente la revisione delle modalità di determinazione e dei campi di applicazione dell’indicatore della situazione economica equivalente (ISEE)”.
Previsto infine l’innalzamento a 10.140 euro dai precedenti 9.360 del requisito per l’Assegno di inclusione e per il Supporto formazione e lavoro (6.000 euro nel 2024). Resta invece confermato a 9.000 euro il reddito necessario per poter considerare autonomi i figli universitari fuori sede.
Nucleo familiare a sé per le donne inserite in percorsi di protezione dalla violenza di genere. Ammessa la possibilità per i coniugi separati di far parte dello stesso nucleo familiare ai fini dell'assegno di inclusione, se autorizzati a risiedere nello stesso appartamento.
Nell’ebook tutte le novità del 2025.
Premessa
1. DSU e ISEE
1.2 Quando occorre l’ISEE
1.2 Le prestazioni nazionali
1.2.1 Assegno unico fuori dall’ISEE per asilo nido e bonus nuove nascite
1.2.2 Nuova soglia per l’ADI
1.3 I bonus legati all’ISEE per gli interventi a livello locale
1.4 I modelli
1.5 La durata
1.6 Le novità della DSU 2025
1.7 Le variazioni nel nucleo familiare
1.7.1 I gradi di disabilità ai fini ISEE
1.7.2 Prestazioni per i disabili fuori dall’ISEE
2. Conteggi e regole
2.1 I calcoli
2.2 La scala di equivalenza
2.3 Le maggiorazioni per numero di componenti
2.4 Le spese detraibili
2.5 Le detrazioni per il patrimonio mobiliare
3. Il nucleo familiare
3.1 Nucleo familiare e stato famiglia
3.2 Le regole per i soggetti coniugati
3.2.1 Quando i coniugi fanno nucleo a sé
3.2.2 Il nucleo familiare per l’Assegno di inclusione
3.3 I figli minori
3.4 I figli maggiorenni non conviventi
3.5 Gli studenti universitari
4. Redditi e patrimonio rilevanti ai fini ISEE
4.1 La lista
4.2 Il patrimonio immobiliare
4.2.1 Immobili vincolati e inagibili
4.3 Terreni
4.4 Immobili all’estero
4.5 Investimenti e depositi
4.6 I conti correnti
4.7 I depositi in titoli
4.8 Come compilare la DSU per escludere i titoli esenti
5. Redditi da autocertificare
5.1 Redditi soggetti a imposta sostitutiva
5.2 Redditi esenti da imposte
5.3 Assegni di mantenimento
5.4 Redditi fondiari non soggetti all’IMU
5.5 Auto e moto di grossa cilindrata
6. L’ISEE per le prestazioni specifiche
6.1 Prestazioni agevolate di natura socio-sanitaria
6.2 Assistenza a ciclo continuo
6.3 Prestazioni agevolate rivolte a minorenni
6.4 Prestazioni per il diritto allo studio universitario
6.4.1 Quando si rientra nel nucleo dei genitori
6.5 Dottorato di ricerca
7. DSU precompilata
7.1 I dati precaricati
7.2 Gli elementi di riscontro
7.2.1 Esito del riscontro dell’Agenzia delle Entrate
7.3 Il patrimonio mobiliare
7.3.1 In caso di difformità
7.4 L’accesso alla DSU precompilata
8. Presentazione tramite CAF o ad un Patronato
8.1 I costi
8.2 La documentazione
9. L’ISEE corrente
9.1 Condizioni per la richiesta
9.2 La componente reddituale
9.3 La riduzione del patrimonio
9.4 La compilazione del modello
9.5 I documenti da allegare
9.6 La durata della certificazione
9.7 Aggiornamento in caso di modifica del nucleo familiare
Domande e risposte
Appendice normativa
Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 5 dicembre 2013, n. 159
Decreto del Presidente della Repubblica 30 maggio 1989, n. 223
Legge 30 dicembre 2024, n. 207