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L’applicazione del periodo di sospensione di 85 giorni dei termini di decadenza e prescrizione relativi all’attività di accertamento fiscale, inizialmente prevista dall’articolo 67 del D.L. 18/2020 (c.d. decreto Cura Italia), può ritenersi ormai superata in quanto detto periodo è ora ricompreso nel più ampio arco temporale in cui opera la proroga dei termini disciplinata dall’articolo 157 del D.L. 34/2020 (c.d. decreto Rilancio) e ss.mm.ii che, a parere degli Scriventi, attiene esclusivamente agli accertamenti che scadevano nel 2020.
L’analisi di tale quaestio iuris rileva:
La disciplina delle società cooperative sociali e del loro regime fiscale dopo la riforma terzo settore e dell'impresa sociale, eBook in pdf di 116 pagine.
Questo e-book ha come oggetto l’esposizione della disciplina di quella categoria particolare di società cooperative che è costituita dalle “cooperative sociali”.
L’opportunità di questo esame specifico deriva dai seguenti fatti:
Il nostro esame non si limiterà solo all’esposizione dei contenuti della Legge 381/1991 modificata nel tempo dalle Leggi n° 85 del 1995, n° 52 del 1996, n° 193 del 2000 e dal Decreto Legislativo n° 112 del 2017, ma esaminerà anche tutte le principali norme collegate ad essa, e precisamente quelle contenute:
Sintesi
1. Premessa: oggetto e metodologia dell’e-book
2. La definizione e la disciplina specifica delle cooperative sociali dettata dalla Legge n° 381 del 1991, alla luce della riforma della disciplina codicistica delle società cooperative introdotta dal Dlgs n° 6 del 2003 e dalla riforma del terzo settore e dell’impresa sociale di cui ai Dlgs n° 117 e 112 del 2017
3. I soci volontari di queste cooperative e le categorie di persone svantaggiate al cui inserimento lavorativo è finalizzata l’attività delle cooperative sociali di “tipo B”
4. I contratti pubblici stipulabili fra le cooperative sociali e le Pubbliche Amministrazioni alla luce del codice dei contratti pubblici (Decreto Legislativo n° 50 del 2016)
4.1 Le convenzioni fra cooperative sociali di “tipo B” e Pubbliche Amministrazioni alla luce del “Codice dei contratti pubblici” (Decreto Legislativo n° 50 del 2016)
4.2 L’aggiudicazione semplificata dei contratti pubblici il cui importo complessivo stimato è inferiore alle soglie previste dall’art. 36 del Dlgs 50/2016
4.3 L’aggiudicazione semplificata dei contratti pubblici di servizi sociali e degli altri servizi previsti dall’Allegato IX del Dlgs 50/2016 che può riguardare anche le cooperative sociali di “Tipo A”
4.4 L’obbligo di iscrizione nell’Albo Regionale come requisito per la stipula di convenzioni (contratti) fra le cooperative sociali e gli Enti Pubblici
4.5 Le altre condizioni di esecuzione che possono essere richieste dagli Enti appaltanti nelle convenzioni con cooperative sociali di “tipo B”
5. Le convenzioni che possono essere stipulate dalle cooperative sociali e che sono finalizzate all’inserimento lavorativo delle persone disabili
5.1 Le convenzioni previste dalla Legge n° 68 del 1999
5.2 Le convenzioni previste dall’art. 14 del Decreto Legislativo n° 276 del 2003 ("Legge Biagi”)
5.3 Gli incentivi per l’assunzione di persone disabili o svantaggiate
6. Il regime tributario agevolato delle cooperative sociali: le agevolazioni sull’IRES e quelle che derivano dall’essere ONLUS – Organizzazioni non Lucrative di Utilità Sociale (Dlgs 460/1997) ed ETS – Enti del terzo settore (Dlgs 117/2017)
7. Il regime tributario agevolato delle cooperative sociali: le agevolazioni sull’IRAP e sull’IVA
8. Le erogazioni liberali in denaro o in natura destinate alle cooperative sociali. Le cessioni gratuite di merce. Il cinque per mille dell’IRPEF
8.1 Le agevolazioni fiscali per le erogazioni liberali in denaro o in natura alle cooperative sociali
8.2 La disciplina delle cessioni gratuite di merce alle cooperative sociali: la Legge n° 166 del 2016 riformata dalla Legge n° 205 del 2017
8.3 Il cinque per mille dell’IRPEF destinato alle cooperative sociali
8.4 Gli incentivi fiscali per chi investe nel capitale delle cooperative sociali e delle imprese sociali
8.5 Le lotterie filantropiche che possono essere organizzate dalle cooperative sociali in quanto imprese sociali e, quindi, ETS
9. Un esempio di legislazione regionale di attuazione della Legge n° 381 del 1991: le Leggi Regionali pugliesi n° 21 del 1993 e n° 2 del 2002
10. La struttura e i contenuti del bilancio sociale delle cooperative sociali
11. La valutazione dell’impatto sociale delle attività svolte dalle cooperative sociali
Allegati
File excel per la gestione fiscale del regime Forfetario in vigore dal 2023:
La Legge di Bilancio 2023 ha potenziato il regime forfettario di determinazione del reddito aumentando il limite di ricavi o compensi ammessi a 85.000 euro e modificando i criteri di fuoriuscita dal regime.
Ciò comporta la necessità di effettuare puntuali valutazioni di convenienza fiscale/economica per l’accesso al Regime della Flat Tax.
Il file consente la gestione fiscale di tale regime (verifica dei requisiti di accesso, sintesi della normativa e dei relativi adempimenti previsti, gestione fatturazione, calcolo imposta sostitutiva annua) nonché l'effettuazione di un calcolo di convenienza fiscale tra il nuovo regime forfettario e il regime ordinario di determinazione delle imposte.
E’ disponibile una presentazione scaricabile gratuitamente.
Il foglio di calcolo richiede Microsoft Excel 2010 o superiore.
Manuale operativo, in pdf di 139 pagine, per i fondi regionali e altre fonti di finanziamento a livello territoriale, Volume IV
con prefazione di Elvio Mauri Direttore Generale di Fondimpresa
Si tratta del quarto volume della collana "Guide operative per la finanza agevolata".
In questo quarto volume della collana dei manuali operativi di finanza agevolata, abbiamo concentrato la nostra attenzione alle opportunità in ambito locale che i bandi a carattere regionale o comunque territoriale ci possono offrire. Non si tratta di restringere la visuale, anzi allargarla in ambito di prossimità per dare concretezza ai progetti delle PMI che possono fruire di contributi per il consolidamento dell’azienda, per la ristrutturazione dei processi produttivi, per l’ammodernamento dei macchinari, per i nuovi modelli di funzionamento nel rispetto dell’ambiente, del risparmio energetico, della formazione, dell’internazionalizzazione del mercato di riferimento per i prodotti e molto altro.
Entrare nei meccanismi operativi della finanza agevolata, vuol dire per un imprenditore o un professionista, affacciarsi in un mondo di incentivazioni talmente ampio, tale da interessare indistintamente qualsiasi azienda di produzione o di servizi, qualsiasi amministrazione pubblica locale, qualsiasi associazione o ente di promozione territoriale.
Il primo step è ovviamente quello di possedere la “bussola di orientamento” che ci consente di capire dove cercare l’informazione e con quali modalità. Il primo scoglio sembra apparentemente semplice da superare, in realtà esiste una proliferazione di molteplici notizie di stampa specializzata (per esempio tardive) o siti istituzionali dove è possibile rintracciare avviso pubblico e modulistica, ma nessuno fino ad ora ci ha mai insegnato “come fare”, come scrivere un progetto, quali sono gli elementi essenziali, come dare risalto alla nostra attività per noi meritevole di attenzione che non rimanga nell’anonimato di un burocratico formulario .
Sicuramente gli imprenditori e i professionisti più attenti sapranno dare anima al progetto che viene presentato, valorizzando le potenzialità, gli sviluppi sul mercato, il posizionamento strategico e l’esperienza aziendale.
Tuttavia i problemi cominciano a sorgere quando occorre “tradurre” la nostra bella presentazione in numeri che abbiano un Business Plan “a prova di bomba”, che non riguarda l’esercizio compilativo dell’apprendista stregone che prova a dare un senso di sviluppo ottimistico dei rendimenti al quadro degli investimenti prospettato, ma un ragionamento di analisi puntuale su ogni valore che diventa il risultato di una logica conseguenza della nostra capacità previsionale, soprattutto degli imprevisti.
La cultura italiana dell’utilizzo dei fondi europei è molto in ritardo rispetto ad altri paesi ed abbiamo avuto cognizione soltanto da un decennio, ma alla presa di coscienza di importanti risultati che ne possano derivare (a tal proposito è stato utile il tam-tam continuo sui fondi del PNRR) non sempre ne è derivata una adeguata risposta in termini concreti.
Ancora oggi inorridisco alle semplificazioni che derivano dal mondo politico istituzionale quando si parla per slogan, il più ricorrente è “dobbiamo spendere i fondi del PNRR”. Svilire una materia così complessa in termini talmente sbagliati vuol dire che alla base c’è una ignoranza (nel senso latino del termine) così radicata che non possiamo e non dobbiamo far finta di nulla.
Non si tratta di spesa, che serve a soddisfare i fabbisogni correnti necessari o meno, paragonabile a quella che facciamo al supermercato, in quanto i fondi del PNRR, ma in generale tutte le misure europee, sono finalizzate al finanziamento degli investimenti che consentono il miglioramento della produttività, con incentivazione del lavoro e della crescita sociale ed economica.
Avere quindi nel proprio bilancio (pubblico o privato che sia) la disponibilità di finanziamenti derivanti da meccanismi agevolativi (a fondo perduto o con tasso agevolato) consente di potenziare la capacità di reperite fonti da destinare ad impieghi produttivi che ci consentiranno di velocizzare nel tempo il rientro degli investimenti con benefici in ambito lavorativo e produttivo.
Lo scopo di questo manuale non è limitato alla conoscenza della materia a livello accademico, quanto piuttosto la possibilità di illustrare con esempi pratici (attraverso appositi link) tutte le varie fasi pratiche della presentazione di un progetto per la partecipazione ad un bando, dalla ricerca della misura agevolativa, alla descrizione dell’investimento, alla costruzione del business plan e soprattutto alla fase di rendicontazione delle attività.
I cinque eBook della presente collana daranno un panorama completo, iniziando dai finanziamenti europei diretti nella programmazione del settennato 2021-2027, ai fondi del PNRR, ai bandi nazionali, alle misure regionali e ai finanziamenti per il terzo settore.
All’interno di ciascun manuale verranno fatti riferimenti pratici con collegamenti ipertestuali sulle misure agevolative e sugli esempi concreti che possono essere presi come modello da seguire.
1. I fondi regionali nella nuova Programmazione 2021-2027
1.1 Piani e programmi europei 2021-2027
1.2 I programmi regionali 2021-2027 e la distribuzione delle risorse
2. La Smart Specialization Strategy (S3) regionale
2.1 La Smart Specialization Strategy 3 nella Programmazione 2021-2027
2.2 La Strategia di Specializzazione Intelligente – S3 della Regione Veneto
3. Il Programma Fondo europeo di sviluppo regionale – Fesr di Emilia-Romagna, Lazio e Campania
3.1 Il Programma FESR 2021-2027 della Regione Emilia-Romagna
3.2 La programmazione 2021-2027 della Regione Lazio
3.3 La programmazione 2021-2027 della Regione Campania
4. I Programmi di Cooperazione Territoriale Europea (CTE)
4.1 La cooperazione territoriale europea nel periodo 2021-2027
4.2 Come funzionano i Programmi di Cooperazione Territoriale Europea
4.3 Programmi INTERREG per l’Italia
4.4 Alcuni esempi: Programmi di Cooperazione Territoriale Italia – Austria e Italia – Malta
5. Dove consultare i bandi regionali aperti e in apertura
5.1 I riferimenti sitografici degli sportelli Europei delle Regioni e Provincie Autonome Italiane
6. Come presentare un progetto regionale
6.1 Elementi principali di un bando e di una proposta
6.2 Indicazioni per la presentazione del progetto
6.3 L’avvio del progetto
6.4 Il monitoraggio e la valutazione
6.5 La conclusione del progetto
6.6 Alcuni esempi di progetti regionali finanziati nella programmazione 2014-2020
7. Esempi pratici
7.1 Realizzazione di progetti di ricerca, sviluppo, innovazione e industrializzazione PROGETTI DI R&S - PR FESR 2021-2027 BANDO 2022
7.2 Contributi per favorire l’avvio di nuove imprese e l’autoimprenditorialità in risposta alla crisi da Covid 19 - BANDO NUOVA IMPRESA 2022
7.3 Lazio Academy - Formare per creare occupazione e qualità del lavoro". PROGRAMMA FONDO SOCIALE EUROPEO PLUS (FSE+) 2021- 2027 OBIETTIVO DI POLICY 4 "UN'EUROPA PIÙ SOCIALE" PRIORITÀ "OCCUPAZIONE" - OBIETTIVO SPECIFICO A) E D), PRIORITÀ "GIOVANI”
8. Altre fonti di finanziamento territoriale – focus contributi camere di Commercio Provinciali
8.1 Le principali tipologie di bandi promosse dalle Camere di Commercio
8.2 Dove consultare i bandi promossi dalle Camere di Commercio, requisiti di ammissione e le principali modalità di partecipazione
8.3 Bandi Voucher Digitali 4.0 - Camera di Commercio di Roma
9. Le attività di controllo e rendicontazione degli interventi regionali cofinanziati da fondi dell’Unione Europea
9.1 I soggetti responsabili della gestione e del controllo dei Programmi Operativi Regionali
9.2 I Sistemi di Gestione e Controllo dei Programmi Operativi Regionali
9.3 Il Controllo di I livello
9.4 La rendicontazione delle spese a valere sui Programmi Operativi Regionali
9.5 Le attività di rendicontazione e controllo degli interventi regionali cofinanziati da fondi della Cooperazione Territoriale Europea
9.5.1 La rendicontazione delle spese nell’ambito dei Programmi di Cooperazione Territoriale Europea
9.5.2 Autorità dei Programmi Interreg: Gestione, Controllo e Audit
Sitografia e bibliografia
Il volume, aggiornato al D. Lgs. 17 giugno 2022, n. 83 (Decreto Insolvency), al D.L. 30 aprile 2022, n. 36, conv. in L. 29 giugno 2022, n. 79 e al D.L. 21 giugno, n. 73 (Decreto Semplificazioni), conv. in L. 4 agosto 2022, n. 122, riporta:
Completano il codice gli indici cronologico e analitico.
Luigi Tramontano, Giurista, già docente a contratto presso la Scuola di Polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza è autore di numerosissime pubblicazioni giuridiche ed esperto di tecnica legislativa, curatore di prestigiose banche dati legislative e direttore scientifico di corsi accreditati di preparazione per l'esame di abilitazione alla professione forense.
L'alleanza fra imprese permette di realizzare sinergie di gruppo ed economie di scala: per questo sono sempre più frequenti gli accordi di collaborazione, finalizzati a disciplinare i rapporti tra due o più aziende oppure a regolare lo svolgimento di determinate fasi dell'attività d'impresa.
Le strategie di partnership, tanto in periodi di crisi quanto in periodi di crescita, costituiscono ormai un modo di gestire il business interiorizzato e comune a molti manager ed imprenditori. Il volume esamina tali accordi, privilegiando le tipologie più diffuse, ovvero i consorzi e le società consortili senza tuttavia tralasciare altre forme, di respiro più ampio e internazionale - come le ATI, il GEIE, le Joint Ventures e i Trust - ovvero di taglio nazionale e di sempre maggior diffusione, come le reti d'imprese.
La trattazione - che tiene conto della più recente produzione giurisprudenziale in materia - è improntata alla praticità operativa, grazie alla presenza di schemi, tabelle, grafici e, soprattutto, di oltre 60 formule e facsimile degli atti menzionati, scaricabili anche online, per la personalizzazione e la stampa.
Cinzia De Stefanis, Giornalista economica, autrice di numerosissimi volumi e articoli per editori specializzati e per le principali testate giornalistiche che si occupano di impresa ed economia.
Antonio Quercia, Dottore commercialista e revisore contabile in Bari. Si occupa, in particolare, di consulenza aziendale e tributaria. Esplica incarichi di consulente tecnico presso il Tribunale di Bari. È autore di testi di diritto tributario e societario.
Parte I I consorzi e le società consortili
1 I consorzi
1.1 Introduzione
1.2 L’utilità
1.3 Le varie categorie di consorzi
1.4 La classificazione dei consorzi
1.5 I tipi di consorzio previsti dal codice civile
1.5.1 I consorzi con attività interna
1.5.2 I consorzi con attività esterna
1.5.3 Disciplina giuridica del consorzio
1.5.3.1 Forma contrattuale e durata del consorzio
1.5.4 Le società consortili
2 Le regole generali applicabili a tutti i consorzi (con attività interna ed esterna)
2.1 La costituzione
2.1.1 La forma del contratto
2.1.2 Il contenuto del contratto
2.2 Le modifiche del contratto
2.3 Il funzionamento del consorzio
2.4 L’amministrazione
2.5 Le delibere consortili
2.6 La figura dei consorziati
2.7 Lo scioglimento del consorzio
3 I consorzi con attività esterna
3.1 Le caratteristiche
3.2 La disciplina legislativa
3.3 Iscrizione nel registro imprese
3.3.1 Modalità di deposito dell’estratto del contratto consortile presso il registro delle imprese
3.4 Il funzionamento del consorzio
3.4.1 La nomina dei componenti l’organo amministrativo
3.4.2 Obblighi
3.4.3 Le responsabilità
3.4.4 Cessazione e revoca degli amministratori
3.5 Il fondo consortile
3.6 La situazione patrimoniale
3.6.1 Le modalità di deposito della situazione patrimoniale presso il registro delle imprese
3.7 Lo scioglimento
3.7.1 orme relative alla liquidazione stabilite nel contratto
4 La società consortile
4.1 L’utilità
4.2 La forma
4.3 La costituzione e i conferimenti
4.4 Lo scopo consortile
4.5 I contributi nella società consortile
4.6 Ingresso, esclusione e recesso dei soci
4.7 La ripartizione dell’utile
4.8 L’amministrazione
4.9 La durata
4.10 L’assemblea
4.11 Lo scioglimento
4.12 Responsabilità delle società consortili
4.12.1 L’orientamento della Corte di Cassazione
4.12.2 Società consortili di capitali costituite per l’esecuzione dei lavori aggiudicati ai soci riuniti in associazione temporanea di impresa da una stazione appaltante pubblica
4.13 La società consortile mista
4.14 I consorzi per l’internazionalizzazione
4.14.1 Le nuove finalità dei consorzi per l’internazionalizzazione
4.14.2 Novità finanziarie
4.14.3 Tipologie di consorzi per l’internazionalizzazione
4.14.4 Classificazione dei consorzi per l’internazionalizzazione
4.14.5 Forma giuridica e tipologia di consorzio
4.15 Il consorzio qualità
4.15.1 L’utilità
4.15.2 I servizi del consorzio di qualità
4.16 I consorzi artigiani
4.16.1 Le forme associative di cooperazione tra imprese artigiane
4.16.2 I vantaggi del consorzio tra imprenditori artigiani
4.16.3 Le leggi regionali: aiuti per lo sviluppo dei consorzi tra artigiani
Parte II La società consortile di persone, società in nome collettivo e in accomandita semplice
5 La società consortile in nome collettivo
5.1 La costituzione di società consortile in nome collettivo
5.1.1 Forma dell’atto costitutivo
5.1.2 Contenuto essenziale dell’atto costitutivo
5.1.2.1 Ragione sociale
5.1.2.2 Sede della società
5.1.2.3 Oggetto sociale
5.1.2.4 Conferimenti di ciascun socio, valore e modo di valutazione
5.1.2.5 Prestazioni cui sono obbligati i soci d’opera (se vi sono)
5.1.2.6 Durata della società, anche se l’obbligatorietà di questo requisito è discussa
5.2 Mancanza di requisiti integrabili dalle norme di legge
5.3 Il contenuto eventuale dell’atto costitutivo
5.4 Formazione del capitale sociale
5.4.1 Conferimenti in genere
5.4.2 Conferimenti in denaro
5.4.3 Conferimenti di beni in natura
5.4.4 Conferimenti di crediti
5.4.5 Conferimenti d’opera
5.5 La nullità o annullabilità dell’atto costitutivo
5.5.1 Nullità
5.5.2 Annullabilità
5.5.2.1 Effetti dell’annullabilità
5.6 Iscrizione atto costitutivo nel registro imprese
6 La società consortile in accomandita semplice
6.1 La costituzione della società consortile in accomandita semplice
6.1.1 Il contenuto dell’atto di costituzione
6.1.2 Il contenuto eventuale dell’atto costitutivo
6.1.3 Formazione del capitale sociale
6.2 La forma dell’atto costitutivo
6.2.1 Iscrizione nel registro delle imprese
6.2.1.1 Controllo dell’ufficio del registro imprese (art. 2189, c. 2, c.c.)
6.3 La nullità e l’annullabilità del contratto di società
6.3.1 Nullità
6.3.2 Annullabilità
6.3.2.1 Effetti dell’annullabilità
Parte III Società consortile a responsabilità limitata
7 La società consortile a responsabilità limitata
7.1 Le tre diverse tipologie di srl
7.2 Il contenuto dell’atto costitutivo della Srl ordinaria
7.2.1 La costituzione per atto unilaterale
7.2.2 La sede sociale
7.2.3 L’oggetto sociale
7.2.4 La durata della società
7.2.5 Il capitale sociale
7.2.6 L’iscrizione nel registro delle imprese
7.2.7 I finanziamenti dei soci
7.2.8 L’emissione di titoli di debito
7.2.9 Le quote di partecipazione
7.2.9.1 Il trasferimento delle partecipazioni
7.2.10 L’amministrazione e il controllo contabile
7.2.10.1 Il consiglio di amministrazione non collegiale
7.2.11 Il metodo assembleare
7.2.12 La distribuzione di competenze tra soci e amministratori
7.2.13 La disciplina della responsabilità degli amministratori
7.2.14 Il recesso e l’esclusione del socio
7.3 La società a responsabilità semplificata
7.3.1 Vantaggi e svantaggi nella scelta della società a responsabilità semplificata
Parte IV Il contratto di rete
8 Il contratto di rete
8.1 Reti di imprese
8.1.1 I quattro aspetti da valutare nella fase costitutiva
8.1.2 Perché le imprese fanno rete
8.2 Il contratto di rete: le principali caratteristiche
8.2.1 La procedura per la costituzione on line del contratto di rete
8.2.2 I contenuti obbligatori del contratto di rete
8.2.3 I contenuti facoltativi del contratto di rete
8.2.4 La forma del contratto di rete
9 La bollatura obbligatoria o facoltativa dei libri sociali delle società consortili
9.1 Compiti bollatura
9.2 Bollatura facoltativa
9.3 Libri sociali delle società per azioni e cooperative consortili
9.4 Libri sociali della società consortili a responsabilità limitata
9.5 La modulistica da utilizzare
9.6 Numerazione e bollatura
9.7 Versamento tassa annuale
9.7.1 Versamento rapportato al capitale sociale
9.8 Competenza territoriale alla bollatura
9.8.1 Oggetto della bollatura
9.8.2 Altri libri e registri previsti dalla riforma
9.8.3 I libri sociali obbligatori per i consorzi di garanzia collettiva Fidi
9.8.4 Modalità di predisposizione di libro o registro oggetto della bollatura
9.8.5 Registro contabilità lavori pubblici
9.8.6 Numerazione dei libri e la modulistica da utilizzare
10 Diritto annuale 2022
10.1 Diritto annuale per le imprese iscritte e annotate nel registro delle imprese
10.2 Soggetti obbligati al pagamento del diritto
10.3 Cessazione dell’obbligo del pagamento del diritto
10.4 Determinazione dell’importo del diritto annuale
10.5 Imprese iscritte nella sezione ordinaria
10.6 Imprese iscritte nella sezione speciale
10.7 Imprese non residenti
10.8 Riduzione diritto annuale 2022
Parte V Associazione temporanea d’impresa – GEIE
11 Le varie forme giuridiche di collaborazione
11.1 Generalità
11.2 La differenza fra la figura del socio e quella di “joint venturer” o di “impresa riunita”
11.3 Il livello di complessità dell’alleanza
11.4 Le caratteristiche di una “joint venture” italiana
11.5 Una graduatoria
12 L’associazione temporanea di imprese
12.1 Generalità
12.2 Caratteristiche e utilità
12.2.1 Le finalità del raggruppamento (o associazione) temporanea
12.3 La natura giuridica dell’associazione temporanea tra imprese
12.4 Appalti privati
12.4.1 Associazione temporanea d’impresa con rilevanza interna
12.4.2 Il contratto di mandato
12.4.3 La forma e gli elementi del mandato collettivo
12.5 Raggruppamenti temporanei di imprese più “flessibili’’
Aggiornata alla recente giurisprudenza, la presente opera vuole essere uno strumento utile al Professionista che si trovi di fronte a problematiche connesse alle passività ereditarie.
Le autrici rispondono, in modo preciso e con taglio pratico, all'esigenza avvertita tra gli operatori del diritto, di approfondire e affrontare in modo critico, la tematica dei beni ereditari. Un occhio attento sugli scenari che possono disvelarsi al momento dell'apertura della successione, rende quest'opera unica nella sua trattazione. Completa il volume l'analisi degli aspetti fiscali dell'istituto.
Cristina Cerrai, Avvocato in Livorno, patrocinante in Cassazione, ha una formazione specifica nell'ambito del diritto di famiglia e dei minori. Ha ricoperto il ruolo di Coordinatore Nazionale dell'Osservatorio di Diritto di Famiglia e dei Minori della Giunta A.I.G.A. Attualmente, in qualità di Consigliera di Parità della Provincia di Livorno, è responsabile del centro di ascolto antiviolenza "Sportello VIS".
Stefania Ciocchetti, Avvocata formata nel diritto di famiglia, si occupa di mediazione familiare dal 1995; componente Comitato degli Esperti della Scuola di Aggiornamento c/o Fondazione Scuola Forense Barese; componente Commissione Famiglia c/o COA Bari, nomina a componente Consiglio Distrettuale di Disciplina (distretto di Corte Appello Bari) per il prossimo quadriennio.
Patrizia La Vecchia, Avvocato in Siracusa con una formazione specifica nell'ambito del diritto civile ed in particolare del diritto di famiglia e dei minori; già relatrice in numerosi convegni e corsi di formazione in materia di tutela dei minori e violenza alle donne; già componente dell'osservatorio del Diritto di famiglia dell'AIGA, autrice e curatrice di diverse pubblicazioni in materia di diritto di famiglia e minorile. Oggi Vicepresidente della Sezione di Siracusa.
Ivana Enrica Pipponzi, Avvocata cassazionista, ha una formazione specifica nell'ambito del diritto di famiglia e dei minori. A seguito della sua provata esperienza specifica, ha ricoperto le cariche di componente dell'Osservatorio Nazionale di Diritto di Famiglia e dei Minori di AIGA, di responsabile nazionale del Dipartimento "Diritto di Famiglia e Persone" e di coordinatrice del Dipartimento "Persona e Tutela dei Diritti Umani" della Fondazione AIGA "Tommaso Bucciarelli". Già Commissaria Regionale per le Pari Opportunità della Regione Basilicata, è l'attuale Consigliera Regionale di Parità per la Basilicata. Coautrice di numerosi volumi editi dalla Maggioli Editore in materia di Diritto di famiglia, dei minori e Successioni.
Emanuela Vargiu, Avvocato cassazionista, formata nel diritto civile ed amministrativo; da dieci anni patrocinatore di cause innanzi alle Magistrature Superiori, esercita la professione a Cagliari. È autrice di diverse pubblicazioni giuridiche in materia di Diritto di famiglia e successioni.
I debiti ereditari dall’apertura della successione
Quesito 1. Come si avvia il procedimento successorio?
Quesito 2. Quali sono le forme di accettazione dell’eredità?
Quesito 3. Quali sono i soggetti che devono accettare l’eredità esclusivamente con beneficio di inventario?
Quesito 4. Il diritto di accettare l’eredità si può trasmettere? Ed entro quale termine?
Quesito 5. Come si effettua l’accettazione dell’eredità con beneficio di inventario?
Quesito 6. Quali sono gli obblighi del chiamato possessore e non possessore dei beni ereditari?.
Quesito 7. Quali sono gli effetti del beneficio di inventario?
Quesito 8. Cosa è il rendimento del conto nella eredità beneficiata?
Quesito 9. Come si svolge la liquidazione dell’eredità beneficiata?
Quesito 10. Quando e come si svolge la procedura di liquidazione concorsuale dell’eredità beneficiata?
Quesito 11. Il rilascio dei beni ai creditori ed ai legatari può essere considerata una modalità di pagamento dei debiti ereditari?
Quesito 12. Come si ripartiscono i debiti ereditari tra gli eredi?
Quesito 13. Come si dividono i pesi e debiti ereditari per l’ipotesi in cui nell’asse ereditario siano compresi immobili gravati da rendita redimibile?
Quesito 14. Quali sono le modalità di divisione dei debiti ereditari tra coeredi?
Quesito 15. Cosa accade per l’ipotesi in cui un coerede sia insolvente rispetto alla sua quota di debito ipotecario?
Quesito 16. Il legatario è obbligato al pagamento dei debiti ereditari?
Quesito 17. In quali circostanze ed innanzi a quali presupposti i coeredi possono vendere i beni ereditari per il pagamento dei debiti?
Quesito 18. I debiti e le obbligazioni ereditarie caratterizzati da intuitus personae sono trasmissibili?
Quesito 19. Quali debiti non si trasmettono agli eredi?
19.1. I debiti estinti per prescrizione
19.2. Sanzioni amministrative e multe per violazione del codice della strada
Quesito 20. Gli eredi sono responsabili in solido o pro quota per i debiti ereditari di origine tributaria?
Quesito 21. Quali obblighi hanno i chiamati all’eredità rispetto alle obbligazioni tributarie del defunto?
Quesito 22. Come vengono notificati gli atti impositivi intestati al de cuius?
Quesito 23. Gli eredi in caso di accettazione dell’eredità sono responsabili per i debiti tributari del de cuius?
Quesito 24. Gli eredi in caso di accettazione dell’eredità con beneficio di inventario sono responsabili per i debiti tributari del de cuius?
Quesito 25. Gli eredi in caso di rinunzia all’eredità sono responsabili per i debiti tributari del de cuius?
Quesito 26. Quando gli eredi sono responsabili per i debiti tributari in via solidale e quando sono responsabili pro quota?
26.1. Le ipotesi di responsabilità solidale: imposta sui redditi ed imposta di successione
26.2. Varie ipotesi di responsabilità per debiti ereditari tributari pro quota
26.3. L’IVA e la responsabilità pro quota
26.4. L’Invim e la responsabilità pro quota
26.5. L’imposta di registro e la responsabilità pro quota
26.6. IUC, Imu, Tasi, Tarsu, altre varie imposte e loro trasmissibilità agli eredi
Questo volume intende offrire una guida all'utilizzo dei social media nell'ambito della gestione di società sportive. Esamina le caratteristiche dei social media e il modo in cui lo sport ha integrato la comunicazione digitale nel proprio business e presenta le strategie di "fan engagement", ossia di coinvolgimento dei propri tifosi, messe in atto dalle società sportive.
L'attenzione si concentra sulla figura del social media manager in ambito sportivo, sulle skill che gli sono richieste, sugli strumenti digitali in suo possesso e sulle strategie comunicative che può sviluppare. Completano il volume interviste a esperti e professionisti che raccontano le loro esperienze - presso i club e le federazioni del calcio, della pallavolo e del rugby - e offrono suggerimenti preziosi per chi intende comprendere le dinamiche di comunicazione e marketing in ambito sportivo.
Il capitolo finale è dedicato alle media house calcistiche, con un'attenzione particolare alle strategie social di federazioni e club italiani.
Danila Bavastro, Consulente e formatrice per società sportive e liberi professionisti della Sport Industry. È inoltre speaker e moderatrice di eventi verticali al mondo dello sport come Social Football Summit e Sport Digital Marketing Festival. Ha contribuito alla realizzazione del corso di specializzazione in Sport, Cultura e Gestione promosso dall'Università di Genova. È stata addetta stampa e Social Media Manager del club di calcio Genoa Cfc.
Il volume è un indispensabile strumento per la preparazione alle prove del Concorso per 1410 Allievi Finanzieri, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 2 dicembre 2022, n. 95. Il bando prevede di selezionare i candidati attraverso le seguenti prove: - prova scritta di preselezione; - prove di efficienza fisica; - accertamento dell'idoneità psico-fisica; - accertamento dell'idoneità attitudinale; - accertamento dell'idoneità al servizio (per i candidati al servizio Anti Terrorismo e Pronto Impiego); - valutazione dei titoli.
La prova scritta consiste in un test con 90 domande sulle abilità logico-matematiche, conoscenza orto-grammaticale e sintattica della lingua italiana, storia, educazione civica e geografia. Il testo affronta nella prima parte i quesiti a risposta multipla di carattere psicoattitudinale e di logica.
Tutti i quesiti sono accompagnati dalle soluzioni con spiegazioni dettagliate, che chiariscono il procedimento logico per individuare la risposta esatta e forniscono consigli per le tecniche di risoluzione. La seconda parte presenta una sezione manualistica seguita da una selezione di quesiti a risposta multipla in: - cultura generale e competenze linguistiche (letteratura italiana, grammatica italiana, storia, storia dell'arte, geografia, educazione civica, matematica, discipline scientifiche); - informatica.
Il testo è completato da videolezioni di analisi e commento dei questionari esempio pubblicati dalla Guardia di Finanza con metodi e trucchi per risolvere i quiz, disponibili nella sezione online raggiungibile seguendo le istruzioni riportate in fondo al volume.
Allo stesso indirizzo sono infine disponibili: - quiz di lingua inglese: - simulatore di quiz; - test di personalità.
Il bilancio è la raccolta di informazioni più immediatamente disponibili sull'assetto e sull'andamento di un'azienda. Ogni operatore economico deve saperlo interpretare correttamente, vuoi che si tratti di controllare la gestione di un'azienda, vuoi che si debba decidere se avviare o mantenere con essa rapporti d'affari. Per interpretare correttamente un bilancio, però, occorre avere una buona conoscenza del suo "linguaggio", ossia dei criteri e delle regole secondo cui esso viene costruito.
Questo libro si propone di offrire una presentazione del bilancio organica e rigorosa, ma accessibile anche ai non specialisti. In un contesto normativo che ha subito profonde trasformazioni, il volume mantiene come principale punto di riferimento le norme del Codice Civile, riformate dal D.Lgs. 18 agosto 2015, n. 139, di recepimento della Direttiva 34/2013/UE e i principi contabili OIC, aggiornati al marzo 2020. Sulle questioni di maggior rilievo si esamina anche la posizione dei principi contabili internazionali.
Francesco Giunta, Professore ordinario di Financial Statement Analysis e di International Accounting presso il Dipartimento di Scienze per l'Economia e l'Impresa dell'Università degli Studi di Firenze.
Michele Pisani, Professore ordinario di Bilancio e di Contabilità Internazionale presso il Dipartimento di Ingegneria Industriale e dell'Informazione e di Economia dell'Università degli Studi dell'Aquila.