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Panorama sul regime sanzionatorio tributario penale e amministrativo alla luce delle novità introdotte da:
eBook in pdf di 306 pagine.
L’autore si prefigge l’obiettivo di dare al lettore un quadro d’insieme chiaro ed esauriente, del regime sanzionatorio tributario e delle ripercussioni a cui il contribuente può andare incontro in caso vengano poste in essere condotte ritenute dal legislatore contra legem. Nonostante la trattazione parta da un contesto piuttosto teorico, grazie all’ausilio di numerose tabelle esemplificative e all’inserimento di molti casi pratici il lettore viene condotto all’interno delle reali fattispecie delittuose.
Come noto nel nostro ordinamento la violazione di obblighi tributari determina l’irrogazione di sanzioni che a seconda della gravità della violazione commessa, o per meglio dire in forza del maggiore danno che il contribuente ha arrecato o intendeva arrecare alla collettività, possono distinguersi in:
L’impianto sanzionatorio amministrativo si fonda su tre norme in vigore dal 1° aprile 1998, che riguardano:
Con particolare riguardo all’irrogazione delle sanzioni amministrative, nel testo trova ampio spazio il tema della c.d. “tregua fiscale”, ovvero quel pacchetto di misure agevolative a beneficio dei contribuenti introdotte nell’ordinamento fiscale dalla Legge 29 dicembre 2022, n. 197 (legge di Bilancio 2023).
Passando poi all’impianto sanzionatorio penale, la norma di riferimento per tutte le fattispecie di reato tributario previste in Italia è il D.Lgs. 10 marzo 2000, n. 74.
Sia il sistema sanzionatorio amministrativo che quello penale sono stati rivisitati dal D.Lgs. 24 settembre 2015, n. 158 ed ulteriori ed importanti modifiche sono state apportate dal Decreto fiscale collegato alla legge di Bilancio 2020 (il D.L. 26 ottobre 2019, n. 124, convertito con modificazioni dalla Legge 19 dicembre 2019, n. 157).
Difatti, con riferimento ai temi trattati in questo testo, la disciplina penale tributaria è stata oggetto di numerosi cambiamenti. Le modifiche riguardano un tendenziale aumento delle pene delle diverse fattispecie criminose e in taluni casi l’introduzione di soglie di punibilità più basse.
Le novità, però, non si fermano qui.
Di particolare rilievo, infatti, risulta essere l’applicazione ad alcuni reati tributari e solo in previsione di determinati casi specifici della confisca “per sproporzione” o “allargata” (art. 240-bis c.p.), istituto in precedenza previsto e disposto esclusivamente come misura di prevenzione patrimoniale a contrasto della criminalità organizzata di stampo mafioso (pertanto nei casi di estrema gravità quali l’associazione di tipo mafioso, la riduzione in schiavitù, la tratta di esseri umani e così via).
A ciò si aggiunge l’estensione del sistema di responsabilità degli enti previsto dal D.Lgs. 8 giugno 2001, n. 231 a determinate ipotesi delittuose previste dal D.Lgs. n. 74/2000, ovverosia alle seguenti fattispecie:
Con il recepimento nell’ordinamento nazionale della direttiva (UE) 2017/1317 (c.d. “direttiva PIF” - direttiva per la protezione degli interessi finanziari) attraverso il D.Lgs. 14 luglio 2020 n. 75, seguito con disposizioni correttive e integrative dal D.Lgs. 4 ottobre 2022, n. 156, il catalogo dei reati tributari presupposto del D.Lgs. n. 231/2001 è stato ampliato comprendendo ora anche le seguenti ipotesi delittuose:
Il decreto attuativo della direttiva PIF ha inoltre modificato l’art. 6 del D.Lgs. 10 marzo 2000, n. 74 (ulteriormente corretto ad opera del D.Lgs. 4 ottobre 2022, n. 156), prevedendo l’ipotesi del tentativo nei reati di tipo dichiarativo (articoli nn. 2, 3 e 4 del D.Lgs. n. 74/2000) quando le condotte delittuose:
Nel testo si evidenziano, in aggiunta, alcune novità introdotte dalla c.d. “riforma Cartabia” (D.Lgs. 10 ottobre 2022, n. 150 sulla riforma del processo penale e disciplina della giustizia riparativa) che hanno impattato su taluni aspetti del sistema penale tributario, ad esempio attraverso le modifiche apportate alla disciplina della causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto di cui all’art. 131-bis c.p..
Infine, con la recentissima pubblicazione in Gazzetta Ufficiale n. 124 del 29 maggio 2023 della Legge 26 maggio 2023, n. 56, che ha convertito (con modificazioni) il D.L. 30 marzo 2023, n. 34 (c.d. “Decreto Bollette”), ha trovato spazio nel sistema penale tributario anche una nuova causa speciale di non punibilità per taluni reati tributari, che si può concretizzare al manifestarsi di una serie di circostanze e condizioni.
Come già espresso nella precedente edizione di questo libro, rimane il convincimento che l’attuale sistema fiscale italiano risulti eccessivamente frammentato e talvolta disomogeneo (il nostro sistema fiscale, come rimarcato da autorevole dottrina, necessita oramai della creazione di testi unici).
Premessa
1. Cenni sul sistema tributario
1.1 Spese ed entrate dell’apparato statale
1.2 Principi costituzionali
1.3 Suddivisione delle entrate tributarie
1.4 Elementi costitutivi del tributo
2. Obblighi dichiarativi
2.1 Dichiarazione tributaria
2.2 Natura giuridica della dichiarazione
2.3 Fedeltà e completezza della dichiarazione
2.4 Il pagamento delle imposte
2.5 La riscossione coattiva
2.6 Irreperibilità del contribuente
3. Natura del fenomeno evasivo
3.1 Il fenomeno dell’evasione fiscale
3.2 Differenza tra evasione ed elusione fiscale
3.3 L’evasione da riscossione
3.4 Differenza tra evasione dichiarativa ed evasione da riscossione
3.5 Le stime dell’evasione fiscale
3.6 Gli illeciti fiscali e i reati tributari
4. Il sistema penale tributario
4.1 Il D.Lgs. n. 74 del 2000
4.2 Il dolo specifico di evasione
4.3 Differenza tra dolo specifico e dolo generico in ambito penale tributario
4.4 Ambito oggettivo e soggettivo del sistema penale tributario
4.5 Il delitto tentato nel sistema penale tributario
5. Nozioni base del sistema penale tributario
5.1 Concetto di “fatture o altri documenti per operazioni inesistenti”
5.2 Concetto di “elementi attivi o passivi”
5.3 Concetto di “dichiarazione”
5.4 Concetto di “fine di evadere le imposte” e di “fine di consentire a terzi l’evasione”
5.5 Concetto di “imposta evasa” e di “soglie di punibilità"
5.6 Concetto di “operazioni simulate oggettivamente e soggettivamente"
5.7 Concetto di “mezzi fraudolenti”
5.8 Prospetto di sintesi
6. Le novità apportate al sistema penale tributario dal Decreto Fiscale 2020
6.1 Sintesi dell’evoluzione normativa del sistema punitivo tributario
6.2 Relazione governativa
6.3 Sintesi delle novità
7. Novità nei reati dichiarativi
7.1 Dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti
7.2 Dichiarazione fraudolenta mediante altri artifici
7.3 Dichiarazione infedele
7.4 Omessa dichiarazione 6
8. Novità nei reati in materia di documenti
8.1 Emissione di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti
8.2 Occultamento o distruzione di documenti contabili
9. Reati tributari non modificati
9.1 Omesso versamento di ritenute dovute o certificate
9.2 Omesso versamento di IVA
9.3 Indebita compensazione
9.4 Sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte
9.5 Responsabilità del consulente
10. Applicabilità della confisca per “sproporzione"
10.1 Confisca prevista dall’art. 240-bis del codice penale
10.2 Perimetro applicativo della confisca “allargata”
10.3 Reati tributari colpiti dalla confisca “per sproporzione”
11. Responsabilità amministrativa degli enti in ambito penale tributario
11.1 Il D.Lgs. n. 231/2001
11.2 Operatività del sistema “231”
11.3 Estensione della responsabilità degli enti ai reati tributari
12. Pagamento del debito tributario quale causa di non punibilità
12.1 L’art. 13 del D.Lgs. n. 74/2000
12.2 Modifiche introdotte dal D.L. n. 124/2019
12.3 Orientamento giurisprudenziale
13. Prescrizione nei reati tributari
13.1 Il termine di prescrizione come causa di estinzione dei reati
13.2 Novità nella prescrizione dei reati tributari
14. Novità introdotte dalla riforma Cartabia
14.1 Causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto
14.2 Udienza predibattimentale nei procedimenti a citazione diretta
15. Novità introdotte dal D.L. n. 34/2023 (Decreto bollette)
15.1 Causa speciale di non punibilità per i reati tributari
16. Il sistema sanzionatorio amministrativo
16.1 Architettura normativa di riferimento
16.2 Principi generali
16.3 Cause di non punibilità
16.4 Criteri di determinazione della sanzione
16.5 Il concorso di persone e il c.d. autore mediato
16.6 Il ravvedimento operoso
16.7 Il procedimento di irrogazione
16.8 Decadenza e prescrizione
16.9 Ipoteca e sequestro conservativo
16.10 Impianto sanzionatorio
17. Violazioni agli obblighi dichiarativi
17.1 Omessa presentazione della dichiarazione
17.2 Dichiarazione infedele
17.3 Dichiarazione inesatta e/o incompleta
18. Violazioni agli obblighi relativi alla fatturazione, documentazione e registrazione
18.1 Violazioni agli obblighi di fatturazione e di registrazione di operazioni imponibili
18.2 Violazioni agli obblighi di fatturazione e di registrazione di operazioni non imponibili o esenti
18.3 Violazioni per mancata emissione di ricevute fiscali, scontrini fiscali o documenti di trasporto
18.4 Violazioni agli obblighi di mancata regolarizzazione degli acquisti
19. Violazioni alla contabilità e alla documentazione fiscale
19.1 Omessa tenuta/conservazione di scritture, libri, registri e documenti
19.2 Rifiuto di esibire documenti e registri
20. Violazioni in materia di riscossione
20.1 Omesso, insufficiente o tardivo versamento
20.2 Violazioni in materia di compensazioni
20.3 Versamenti relativi alle ritenute alla fonte
20.4 Incompletezza dei documenti di versamento
21. Tregua fiscale
21.1 Definizione agevolata delle somme dovute a seguito del controllo automatizzato delle dichiarazioni (L. n. 197/2022, art. 1, commi da 153 a 159)
21.2 Regolarizzazione delle irregolarità formali (L. n. 197/2022, art. 1, commi da 166 a 173)
21.3 Ravvedimento speciale delle violazioni tributarie (L. n. 197/2022, art. 1, commi da 174 a 178)
21.4 Adesione agevolata e definizione agevolata degli atti del procedimento di accertamento (L. n. 197/2022, art. 1, commi da 179 a 185)
21.5 Definizione agevolata delle controversie tributarie (L. n. 197/2022, art. 1, commi da 186 a 205)
21.6 Conciliazione agevolata fuori udienza (L. n. 197/2022, art. 1, commi da 206 a 212)
21.7 Rinuncia agevolata dei giudizi tributari pendenti innanzi alla Corte di cassazione (L. n. 197/2022, art. 1, commi da 213 a 218)
21.8 Regolarizzazione degli omessi pagamenti di rate dovute a seguito di acquiescenza, accertamento con adesione, reclamo o mediazione e conciliazione giudiziale (L. n. 197/2022, art. 1, commi da 219 a 221)
21.9 Stralcio dei debiti fino a euro 1.000 affidati agli agenti della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2015 (L. n. 197/2022, art. 1, commi da 222 a 230)
21.10 Definizione agevolata dei carichi affidati agli agenti della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022 (L. n. 197/2022, art. 1, commi da 231 a 252)
Appendice normativa
Bibliografia
Commercio internazionale e tutela ambientale, dai rifiuti della tecnologia al CBAM; eBook in pdf di 44 pagine.
Il presente lavoro vuole costituire un utile strumento di lettura delle normative e di aiuto per gli operatori economici interessati, auspicando di riuscire a fornire gli strumenti necessari per capire e affrontare i nuovi adempimenti.
In uno scenario globale sempre più complesso, caratterizzato dalla necessaria convivenza delle esigenze dell’economia di mercato con il processo di transizione ecologica, anche il commercio internazionale si trova a dover fare i conti con l’emergenza ambientale.
Sono in costante aumento le norme (sia unionali che nazionali) che prevedono nuovi adempimenti per gli operatori economici e che esprimono un approccio volto a superare il modello “produzione-consumo-smaltimento”, sostituendolo con un sistema in cui il rifiuto, ossia il prodotto di scarto, viene reimmesso in circolo per essere riutilizzato.
Tra i vari obiettivi, per esempio, l’Unione europea si è imposta di raggiungere la riciclabilità di tutti gli imballaggi di plastica entro il 2030.
Anche le apparecchiature elettroniche ed elettriche (AEE) sono state oggetto di numerosi interventi normativi.
L’intento del Legislatore nazionale nei prossimi anni è quello di ottenere il corretto smaltimento di più dell’80% dei prodotti immessi sul mercato, con un incremento del dato attuale fermo al 65%.
Per perseguire tali scopi, nell’ultimo decennio sono state promosse nuove forme di imposizione tributaria indiretta, come la Plastic tax, e sanzioni amministrative indirizzate verso determinate categorie merceologiche, come i prodotti della tecnologia.
Entrambi i fenomeni interessano sensibilmente gli operatori economici che commerciano con l’estero. In particolare, in materia di AEE, in numerose occasioni, le violazioni che danno luogo a sanzioni (anche molto ingenti) si riscontrano nell’ambito dei controlli doganali della merce all’ingresso nel territorio nazionale. Con riferimento alla Plastic tax, invece, la nuova imposta dovrà essere liquidata in sede di dichiarazione doganale e richiederà un adempimento dichiarativo trimestrale da trasmettere all’Agenzia delle dogane.
I ripetuti rinvii dell’entrata in vigore dell’imposta (l’ultimo al 1° gennaio 2024, come da legge di bilancio 2023) non devono lasciare pensare che l’imposta non sarà mai applicata nel nostro ordinamento. La Plastic tax, infatti, prende origine da una direttiva unionale, pertanto, il governo italiano, per evitare una procedura di infrazione da parte dell’Unione europea, dovrà prima o poi decidere quando varare definitivamente la misura, nella forma attuale o con un nuovo corpus normativo.
Ma non finisce qui. Un terremoto è in arrivo nel settore del commercio internazionale.
Durante la redazione del presente testo, infatti, è stato pubblicato il regolamento dell’Unione europea 956/2023, in vigore dal 17 maggio 2023, il quale ha reso ufficiale l’introduzione del CBAM (Carbon Border Adjustment Mechanism), un meccanismo di tassazione alle frontiere delle emissioni di carbonio che mira a colpire le importazioni di prodotti considerati particolarmente inquinanti da un punto di vista energetico e provenienti da Paesi che utilizzano impianti tecnologici caratterizzati da un livello di sostenibilità insufficiente.
La misura rientra all’interno del pacchetto normativo “fit for 55%”, approvato il 18 aprile 2023 e fortemente voluto dall’UE nell’ambito delle nuove politiche programmatiche ambientali.
L’obiettivo finale dell’Unione, ambizioso e foriero di approvazioni ma anche di critiche, è il raggiungimento di precisi obiettivi climatici, nell’ambito del c.d. “Green Deal”, in particolare la riduzione, entro il 2030, dei gas a effetto serra di una percentuale pari al 55% rispetto ai livelli misurati negli anni 90.
È opportuno, di fronte a tali numerose e importantissime novità, chiedersi quali saranno le conseguenze per le imprese che quotidianamente operano nel settore del commercio internazionale.
Introduzione
1. Le apparecchiature elettriche ed elettroniche (AEE) e i RAEE
1.1 Le fonti normative nazionali e unionali
1.2 Obiettivi e principi
1.3 La definizione di AEE
1.4 Le Categorie di AEE
1.5 I rifiuti delle apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE)
1.6 Il “produttore” di RAEE e loro obblighi
1.7 Il registro dei produttori AEE
1.8 Gli altri obblighi del produttore AEE
1.9 Il centro di coordinamento RAEE
1.10 Il comitato di vigilanza e di controllo e il comitato d’indirizzo
2. Violazioni e accertamenti RAEE
2.1 I concetto di “immissione sul mercato”
2.2 Autorità competenti all’accertamento e sanzioni applicabili
3. Il registro pile
3.1 Fonti
3.2 I requisiti per l’iscrizione al registro pile
3.3 Etichettatura e obblighi di comunicazione
3.4 Violazioni e sanzioni
4. CBAM
4.1 Introduzione. Un nuovo dazio ambientale?
4.2. Il sistema EU ETS
4.3. L’iter legislativo
4.4. Come funzionerà il CBAM
4.5 Il dichiarante autorizzato e il registro
4.6 Il conto CBAM
4.7 Sanzioni
4.8 Prodotti CBAM
4.9 Effetti, critiche e recepimento da parte del settore del commercio internazionale
5. Plastic Tax
5.1 La direttiva UE 2019/904, il recepimento e le proroghe
5.2 I MACSI e il momento impositivo della Plastic Tax
5.3 I soggetti passivi dell’imposta
5.4 La comunicazione preventiva e la dichiarazione
5.5 La Plastic tax come nuovo tributo doganale
6. Riferimenti normativi
Il libro è una guida operativa che, attraverso un percorso guidato di tipo colloquiale, si rivolge a chiunque intenda aprire un'azienda zootecnica partendo da zero, a chi è già un allevatore e ha intenzione di migliorare la propria attività, a chi insegna economia agraria e zootecnica presso corsi di formazione, istituti superiori o facoltà universitarie.
Obiettivo di questo testo è quello di permettere a tutti coloro che vogliono aprire un'azienda zootecnica di valutare in termini economici e finanziari il lancio o il rilancio della loro attività zootecnica. Ulteriore obiettivo è quello di eliminare tutti quei coni d'ombra che spesso sono la concausa di fallimenti.
A tale scopo la guida è corredata di un software denominato AZooPlan, in allegato al testo, che consentirà all'allevatore 4.0 di selezionare la tipologia di allevamento di bestiame in funzione dell'entità delle risorse finanziarie e territoriali disponibili, indicando il numero massimo di capi allevabili, i possibili ricavi e i relativi costi.
Dal lato del contenuto, il testo prende in considerazione le principali tipologie di allevamento, spaziando da quelli di Acqua fino a quelli di Aria passando per quelli di Terra, consentendo al potenziale allevatore di valutare il possesso delle capacità necessarie per svolgere un'attività nel settore primario e se l'impegno, e quindi l'investimento, risultano redditizi o meno.
Non è insomma una semplice guida che elenca gli adempimenti necessari ad avviare un'attività di allevamento ma un vero e proprio percorso, al termine del quale l'aspirante allevatore o quello in cerca di rilancio avrà tutti gli strumenti metodologici che gli permetteranno di definire un prototipo di business plan utile alla programmazione della propria attività.
Il testo, oltre ad AZooPlan, contiene i risultati più rilevanti di business plan degli allevamenti bovini da carne e da latte, delle trote e delle api, sviluppati dall'autore con la collaborazione di noti esperti del settore.
I focus posti alla fine di ogni capitolo e gli esempi pratici di aziende di successo, oltre ad approfondire i vari temi trattati, rafforzano ulteriormente l'approccio concreto e operativo che la presente guida vuole proporre.
Concludono il testo due appendici "sostenibili" sul benessere animale, sull'Agroenergia e l'Agritech.
Fabrizio Santori Funzionario pubblico. È esperto di Modelli di simulazione aziendali e di strategy/business game. Nasce informatico e successivamente analista, ha operato nella formazione manageriale come docente in business school, corsi di imprenditore agricolo professionale, master Agribusiness e per conto di diverse realtà aziendali. Ambasciatore Doc Italy per la Tutela dell'Agroalimentare. Durante l'attività professionale ha sviluppato la passione e l'impegno per l'agricoltura e la zootecnia (e per tutto il relativo indotto), collaborando con le maggiori unioni sindacali, federazioni di categoria, confederazioni, organizzazioni di imprenditori agricoli, allevatori e pescatori e con numerose realtà associative territoriali di produttori agricoli. Già autore di due opere inerenti il settore agricolo: Aprire un'azienda agricola, guida pratica e business plan e Agevolazioni in Agricoltura.
Premessa. Superare le crisi con le competenze necessarie e gli strumenti giusti. Diventare ora un allevatore di successo si può!
Introduzione alla guida
• Dall’idea all’impresa di allevamento
• Per chi è questa guida?
• Le principali mosse per aprire un allevamento
• L’azienda agricola e l’allevamento
• Le tipologie di animali allevate e le caratteristiche
• Acqua dolce, salmastra e di mare
• Aria (apicoltura, avicoltura, bachicoltura, insetticoltura)
• Terra (bovinicoltura, ovinicoltura, caprinicoltura, coniglicoltura, ippicoltura, elicicoltura, suinicoltura)
FOCUS 0.1: le strategie di allevamento
FOCUS 0.2: il miele nel mondo e in Europa.
FOCUS 0.3: la filiera produttiva e il mercato dei prodotti della bachicoltura
1 Quando un’idea può definirsi idea d’impresa?
1.0 Introduzione
1.1 Perché avviare un’attività di allevamento e cosa significa fare l’allevatore
1.2 L’idea imprenditoriale nel settore zootecnico
1.2.1 Cosa allevare e produrre
1.2.2 Come allevare e produrre
1.2.3 Dove allevare e produrre
1.2.4 Perché acquistare i tuoi prodotti
1.2.5 In quale mercato vendere i tuoi prodotti
1.2.6 A quale cliente
1.2.7 La tua idea d’impresa in una tabella
FOCUS 1.1: alcune idee innovative
FOCUS 1.2: adempimenti burocratici iniziali e a chi rivolgersi (le fonti informative)
2 Come iniziare la tua avventura imprenditoriale
2.0 Introduzione
2.1 Come testare le tue capacità personali
2.2 Come e dove formarmi per gestire un’azienda zootecnica
2.3 Come concretizzare la tua idea di azienda zootecnica
2.4 Banca dati sui ricavi e i costi della zootecnia in Italia
2.5 Perché è fondamentale disporre di una scheda informativa affidabile
2.6 I vantaggi (punti di forza e opportunità) e i rischi (punti di debolezza e minacce) della tua azienda zootecnica
FOCUS 2.1: quali potrebbero essere i vantaggi e gli svantaggi del tuo progetto
FOCUS 2.2: il punto di pareggio (Break Even Analysis o BEP)
FOCUS 2.3: come negli Stati Uniti le associazioni assistono gli allevatori
3 Cosa, dove e come allevare
3.0 Introduzione
3.1 Cosa allevare
3.1.1 I fattori determinanti nella scelta dell’allevamento
3.1.2 Come scegliere la tipologia di allevamento. Il software AZooPlan
3.1.3 Quale razza allevare
3.2 Dove allevare
3.2.1 Come scegliere il sito di allevamento
3.2.2 Come definire il sistema stalla
3.2.3 Quali errori evitare nella progettazione della stalla o dei recinti
3.3 Come allevare
3.3.1 Come identificare le risorse necessarie
3.4 Come alimentare il bestiame
3.4.1 Come determinare la razione alimentare nell’allevamento bovino
FOCUS 3.1: scheda di valutazione dell’allevamento degli ovini
4 Ricavi, costi e il bilancio di esercizio
4.0 Introduzione
4.1 Come determinare il volume di produzione
4.1.1 La produzione agricola
4.1.2 La produzione zootecnica
4.2 Quali sono i ricavi e i costi di gestione
4.3 Dieci modi per ridurre i costi zootecnici
4.4 Quando assumere manodopera e a che costo
4.5 Scegli il tuo team
4.6 Redigere il bilancio aziendale
4.6.1 Il Conto economico
4.6.2 Il Rendiconto finanziario
4.6.3 Lo Stato patrimoniale
FOCUS 4.1: coefficienti di ammortamento suddivisi per categoria e tipologia di beni
5 Come vendere i tuoi prodotti
5.0 Introduzione
5.1 Ricerche di mercato e pianificazione
5.2 Perché il cliente dovrebbe acquistare il tuo prodotto?
5.3 Chi dovrebbe/potrebbe acquistare il tuo prodotto
5.4 Quale prezzo sarebbero disposti a pagare i tuoi clienti?
5.5 Come raggiungere i tuoi clienti
5.6 Cosa offre la concorrenza rispetto al tuo prodotto?
5.7 Valuta le normative associate all’avvio della tua attività
5.8 Hai valutato le possibili criticità commerciali?
FOCUS 5.1: nuove strategie di marketing zootecnico
FOCUS 5.2: contratti di protezione a tutela degli allevatori
FOCUS 5.3: il marketing dei prodotti agricoli passa dal video: il caso Braciamiancora
6 Come le istituzioni possono finanziare il tuo progetto?
6.0 Introduzione
6.1 A chi rivolgersi per ottenere i finanziamenti pubblici?
6.2 I finanziamenti ci sono, come si accede?
6.3 Le agevolazioni in agricoltura e per gli allevamenti, quali sono nel dettaglio?
6.3.1 Le risorse nazionali
6.3.2 Le risorse dell’Unione europea
6.3.3 Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (o PNRR)
6.3.4 Sostegno finanziario all’internazionalizzazione
6.4 Come presentare una domanda di finanziamento?
FOCUS 6.1: interventi della Commissione europea nel settore agricolo
FOCUS 6.2: la politica agricola comune (PAC) 2023-2027
FOCUS 6.3: le competenze delle regioni
FOCUS 6.4: piani di azione per garantire la sicurezza alimentare
FOCUS 6.5: previsioni di riforma previste dal PNRR per l’agricoltura
FOCUS 6.6: la crescita internazionale del tuo business a portata di click
FOCUS 6.7: ulteriori finanziamenti europei diretti o contributi assegnati da Agenzie
7 Crea il tuo business plan
7.0 Introduzione
7.1 La fase preliminare alla redazione del business plan
7.1.1 Primi consigli per aprire un allevamento (bovini, equini, ovini, caprini, suini)
7.1.2 Quanto tempo è necessario dedicare all’allevamento (bovini, equini, ovini, caprini, suini)
7.1.3 La fase di avviamento dell’allevamento
7.2 Cosa produrre e allevare
7.2.1 Quale razza
7.2.2 Quali sono categorie, peso ed età del bestiame
7.2.3 Quali sono i prodotti dell’allevamento
7.3 Come produrre e allevare
7.3.1 Quali sistemi di allevamento
7.3.2 Quale processo produttivo
7.3.3 Come alimentare il bestiame
7.4 Dove allevare e produrre
7.4.1 La localizzazione dell’allevamento
7.4.2 Le caratteristiche dei locali di allevamento
7.5 L’acquisto dei tuoi prodotti
7.5.1 La promozione del tuo allevamento (bovini, equini, ovini, caprini)
7.6 La fase di valutazione economico-finanziaria del progetto
7.6.1 Quanto investire nell’allevamento
7.6.2 Qual è la redditività del tuo allevamento
7.7 Superare la burocrazia, gestire i rischi
7.7.1 Quale burocrazia per un allevamento?
7.7.2 I rischi dell’allevatore (bovini, equini, ovini, caprini)
7.8 Alcuni errori da evitare nel processo di pianificazione aziendale
Appendice 1 - Il benessere animale
Appendice 2 - Agroenergia e Agritech
Conclusioni. Un progetto che aiuta in maniera tangibile la missione dell’allevatore
Note dell’autore – Postfazione
Ringraziamenti
Principali riferimenti bibliografici
Sitografia
Istituzioni, enti pubblici nazionali
Enti regionali
Siti esteri
Documenti esteri
Associazioni, fondazioni, giornali, case editrici
Glossario
Se avete in mano questo libro, significa che anche voi avete dei sogni. Magari volete salvare la vita del mare dalla plastica, dare amore agli animali abbandonati, portare avanti un progetto per valorizzare il quartiere in cui vivete, trovare la cura per una malattia, finanziare opere di edilizia sociale o campagne di tutela dei diritti o iniziative di pace, creare nuove realtà politiche.
Sono infiniti i sogni per cui vale la pena spendersi. E per dare concretezza ai sogni c'è bisogno di soldi. Qualsiasi attività sociale, in qualsiasi settore, dalla cultura allo sport, all'istruzione, alla sanità, alla ricerca, alla politica, all'ambiente, allo sviluppo economico, all'agricoltura, alla religione, per essere realizzata richiede dei soldi.
E chiedere soldi è sempre un lavoro scomodo, un lavoro che può essere visto a volte come umiliante. Ma la raccolta fondi (il fundraising) è uno degli strumenti più importanti che ci aiuta a cambiare il mondo in cui viviamo. In questo libro trovate le nozioni e gli strumenti concreti per diventare dei fundraiser. Perché, senza il fundraising, un mondo migliore di quello che conosciamo oggi potrebbe non esistere.
Valerio Melandri È direttore del Master in Fundraising dell'Università di Bologna, dove insegna Principi e Tecniche di Fundraising. È adjunct professor presso la Columbia University. È Direttore Responsabile di Fundraising.it, il sito di fundraising italiano più visitato, e ha fondato il Festival del Fundraising, il più grande evento della comunità europea sulla raccolta fondi. Autore, consulente e formatore di fundraising in Italia e all'estero per organizzazioni nonprofit di ogni tipologia (ambiente, cultura, religione, sanità, cooperazione, sport, politica...) e per gli enti locali in merito all'Art Bonus.
1 - Fare fundraising
2 - Trovare il caso giusto, scegliere il miglior veicolo e rivolgersi al target corretto
3 - Le tre colonne del fundraising
4 - Il fundraising in Italia: dati e tendenze
5 - Il database. L’emozionante storia dei vostri donatori
6 - Coinvolgere volontari, personale retribuito e governance nel fundraising
7 - Come inserire un nuovo fundraiser dentro l’Onp
8 - La raccolta annuale. Inizia il viaggio
9 - I donatori regolari. I giganti addormentati
10 - Fare fundraising con i grandi donatori
11 - I doni nel testamento
12 - Come raccogliere fondi per lettera: il Direct Mail
13 - Face to Face (f2f). Rendiamo il donatore regolare
14 - Direct Response TV (DRTV)
15 - Il telemarketing. Fundraising fatto al telefono
16 - Gli eventi
17 - Digital fundraising
18 - Il Crowdfunding
19 - Il corporate fundraising: raccogliere fondi dalle aziende
20 - Le Fondazioni e gli enti di erogazione
Gestire l'eredità: guida pratica per la gestione della successione ereditaria propria o altrui; eBook in pdf di 87 pagine.
La successione ereditaria è un argomento complesso, con radici nel diritto romano e con un’applicazione pratica quotidiana.
La materia in oggetto è tanto specialistica quanto comune: l’eredità è un tema che tocca potenzialmente tutti noi, ma solo pochi hanno gli strumenti adatti a gestire operazioni che non si riflettono solo sul piano patrimoniale, ma anche (e soprattutto) sul piano emotivo e relazionale.
Il professionista è dunque chiamato a gestire le pratiche successorie consapevole di questi limiti.
Questo testo non ha la pretesa di essere un manuale tecnico o specialistico: è un’introduzione a quello che viene definito “sistema di diritto successorio”, particolarmente complesso sotto il profilo legislativo e pragmatico.
Nel primo capitolo viene trattata la successione mortis causa e i soggetti dell’eredità: un accessno a cos’è la successione ereditaria, chi interessa e chi ne è escluso.
In particolare, comprenderemo chi eredita che cosa ed in che misura.
Il secondo capitolo è focalizzato sul testamento quale strumento principale per la successione ereditaria diversa dalle regole del Codice civile: cos’è un testamento (e cosa non è), qual è il suo contenuto minimo
e cosa può prevedere al suo interno, quali sono gli errori più comuni visti nella pratica e come (o perché) impugnarlo.
Nel terzo capitolo verrà trattata l'apertura della successione, ossia: che cosa succede dopo la morte del de cuius.
Il quarto capitolo è un breve excursus sugli aspetti fiscali della successione, senza voler apparire completo ed approfondito, e sempre nell’ottica pratica di chi deve gestire l’eredità come tecnico del diritto.
1. La successione mortis causa ed i soggetti dell’eredità
1.1 La successione a causa di morte nei suoi profili essenziali
1.1.1 Cos’è la successione mortis causa. L’erede ed il legatario
1.1.1.1 Definizione di successione mortis causa
1.1.1.2 Il legatario. Il legato
1.1.2 L’apertura della successione: quando e dove si apre la successione ereditaria
1.1.3 Vocazione e delazione ereditaria. La chiamata alla successione ereditaria
1.2 Soggetti dell’eredità
1.2.1 Il coniuge, il coniuge separato ed il coniuge divorziato
1.2.2 La parte unita civilmente
1.2.3 Il convivente
1.2.4 I figli. L’istituto della rappresentazione successoria (art. 467 c.c.)
1.2.5 Gli ascendenti (genitori, nonni, bisnonni..)
1.2.6 Fratelli e sorelle
1.2.7 Gli altri parenti. La successione in favore dello Stato italiano
2. Il testamento
2.1 Il testamento
2.1.1 Cenni generali
2.1.2 Le diverse forme di testamento. Introduzione generale
2.2 Il testamento olografo (approfondimento)
2.2.1 Contenuto essenziale del testamento olografo
2.2.2 Patti successori
2.2.3 Le forme vietate di testamento olografo
2.2.4 Soggetti che non possono ereditare. L’indegnità a succedere
2.2.5 Soggetti che non possono ereditare. Ulteriore casistica
2.3 Il contenuto del testamento olografo
2.3.1 Contenuto del testamento olografo
2.3.2 Disposizioni patrimoniali
2.3.3 Disposizioni non patrimoniali
2.4 La revoca del testamento
2.4.1 La revoca espressa del testamento
3. L’apertura della successione
3.1 La morte secondo la normativa vigente
3.2 Rapporti pendenti e beni trasmissibili a causa di morte
3.2.1 Beni e diritti che si trasmettono
3.2.2 Beni e diritti che non si trasmettono
3.2.3 Rapporti pendenti del defunto
3.3 Il testamento dopo la morte del testatore
3.3.1 Come sapere se c’è un testamento
3.3.2 Il testamento: diritti e doveri di chi ne ha il possesso
3.3.3 Esecuzione del testamento
3.3.4 Vizi del testamento
3.4 Il chiamato all’eredità dopo la pubblicazione del testamento
3.4.1 L’acquisto dell’eredità. Cenni introduttivi. L’accettazione espressa
3.4.2 L’acquisto dell’eredità. L’inventario ed i suoi effetti
3.4.3 L’accettazione tacita dell’eredità
3.4.4 La rinuncia all’eredità
3.5 La gestione della massa ereditaria da parte del chiamato all’eredità
3.6 Il curatore dell’eredità. L’eredità giacente
4. Cenni di fiscalità della successione mortis causa
4.1 Imposta di successione
4.1.1 Chi è soggetto ad imposta di successione, e quando
4.1.2 La base imponibile. L’attivo ereditario
4.1.3 Il passivo ereditario
4.2 Il calcolo dell’imposta di successione
4.2.1 i soggetti all’imposta di successione
4.2.2 La franchigia
4.2.3 Le aliquote
4.3 La dichiarazione di successione
4.3.1 Gli effetti della dichiarazione di successione nei rapporti coi terzi
4.3.2 Gli adempimenti fiscali conseguenti alla liquidazione della dichiarazione di successione
4.3.3 Casistiche in caso di accertamento e riscossione dell’imposta di successione
4.4 La gestione dei beni immobili dopo l’avvenuta presentazione della dichiarazione di successione
Guida pratica in pdf di 100 pagine, su come scrivere un testamento valido e come evitare gli errori più comuni.
Questo testo nasce come strumento introduttivo al diritto successorio e, in particolare, al dato pratico che maggiormente interessa tanto il professionista quanto il suo cliente: come scrivere un testamento olografo.
Secondo le statistiche ufficiali, solamente il 13% degli italiani fa testamento; qualunque sia la ragione di questa ritrosia, è bene comprendere che la pianificazione successoria – qualunque sia il patrimonio del testatore – è uno strumento utile sotto diversi profili. In primo luogo, esso permette di vedere rispettata esattamente la volontà del testatore, senza doversi affidare al comportamento degli eredi o dei professionisti di propria fiducia. In secondo luogo, non importa costi per il testatore. In terzo luogo, limita in modo significativo i contrasti tra eredi. Il contenzioso in tema di eredità è certamente lungo, costoso e soggetto ad una significativa incertezza.
I vantaggi sono certamente maggiori dei possibili costi, in caso si ritenga necessaria l’assistenza di un avvocato oppure di un notaio.
Ciò detto, questo e-book nasce come introduzione, dal taglio pratico, alle vicende testamentarie: dal punto di vista di chi deve fare testamento, e di chi deve interpretarlo o dargli applicazione.
Il testo, qui nella sua terza edizione, è stata profondamente rivisto:
Il primo capitolo è un’introduzione alla successione a causa di morte: chi sono i soggetti chiamati all’eredità quando c’è un testamento, oppure quando questo è assente.
Il secondo capitolo è una sintesi del primo, un prontuario per chi deve rivedere facilmente le nozioni più importanti.
Il terzo capitolo tratta specificamente del testamento: dapprima tratteggiando le sue diverse forme (pubblico, segreto oppure olografo) e, nella seconda parte, dettagliando cosa può contenere e cosa no.
Il quarto capitolo indica gli elementi essenziali del testamento, e rappresenta quali sono gli errori più comuni da evitare. Esso contiene alcune delle clausole più comuni, per chi intende predisporre un testamento.
Il quinto ed ultimo capitolo indica le formalità da rispettare dopo l’apertura della successione: la pubblicazione del testamento, le sue patologie e le modalità di impugnazione.
1. Successione a causa di morte ed i suoi soggetti
1.1 La successione a causa di morte: profili essenziali
1.1.1 Che cos’è la successione mortis causa
1.1.2 L’apertura della successione
1.1.3 La chiamata alla successione
1.1.4 Eredi e legatari
1.2 I soggetti dell’eredità: chi eredita e chi può ereditare
1.2.1 Gli eredi legittimi e gli eredi legittimari
1.2.2 Il coniuge e l’unito/a civilmente
1.2.3 Il coniuge separato
1.2.4 Il coniuge divorziato
1.2.5 Il convivente di fatto
1.2.6 Il figlio. I figli. L’istituto della rappresentazione successoria (art. 467 c.c.)
1.2.7 Gli ascendenti (genitori, nonni, bisnonni, etc..)
1.2.8 Gli altri parenti
1.2.9 Il nascituro concepito. Il nascituro non concepito
1.2.9.1 Il nascituro concepito
1.2.9.2 Il nascituro non concepito
2. Come si divide l’eredità senza testamento, e gli eredi necessari (o “legittimari”)
2.1 Come dividere l’eredità quando non c’è un testamento
2.2 Chi eredita per forza: gli eredi legittimari (o eredi necessari)
2.3 Si può diseredare un legittimario? Ed un erede legittimo?
2.4 Come gestire, in pratica, una successione legittima?
3. Il testamento: nozioni introduttive
3.1 Che cos’è il testamento, ed i suoi caratteri essenziali
3.1.1 Una definizione di testamento. Le disposizioni patrimoniali e non patrimoniali
3.1.2 Approfondimento sulle disposizioni testamentarie non patrimoniali: le disposizioni testamentarie in tema di esequie e sepoltura
3.1.2 Le diverse forme di testamento. Introduzione generale
3.2 Il testamento dal punto di vista del testatore
3.2.1 La capacità di testare ed il carattere unipersonale del testamento: chi può fare testamento?
3.2.2 Le forme vietate di testamento olografo
3.2.3 La revocabilità, l’unilateralità e la non recettizietà del testamento. La sua necessaria formalità
3.3 Il testamento dal punto di vista del soggetto indicato nel testamento
3.3.1 Soggetti che non possono ereditare. L’indegnità a succedere
3.3.2 Soggetti che non possono ereditare. Ulteriore casistica
3.4 Il divieto di patti successori
3.5 La revocazione delle disposizioni testamentarie
3.5.1 La revoca espressa del testamento
3.5.2 La revoca tacita del testamento
3.6 Perché fare testamento?
3.6.1 Chi è sposato (od unito civilmente) senza figli
3.6.2 Chi ha figli e/o coniuge e vuole disporre nello specifico della propria eredità
3.6.3 Chi vuole disporre in favore di società od enti (es. fondazioni od associazioni)
3.6.4 Chi non è sposato e non ha figli
3.6.5 Chi convive
3.7 Le polizze vita come strumento di pianificazione ai fini successori
3.8 Il legato: un approfondimento
3.8.1 Il legato in sostituzione di legittima
3.8.2 Il prelegato ed il sublegato
3.8.3 L’institutio ex re certa
3.9 Gli elementi accidentali del testamento: onere, termine e condizione
3.9.1 La condizione
3.9.2 Il termine
3.9.3 L’onere (o modus)
3.9.4 La sostituzione testamentaria ordinaria e fedecommissaria
3.10 La divisione testamentaria
3.10.1 La divisione fatta dal testatore (art. 734 c.c.)
3.10.2 Le “norme date dal testatore per la divisione”
4. Le diverse forme di testamento
4.1 Il testamento pubblico
4.2 Il testamento segreto
4.3 Il testamento olografo
4.3.1 La chiara volontà di rendere disposizioni testamentarie
4.3.2 La carta testamentaria
4.3.3 L’autografia
4.3.4 La data
4.3.5 la sottoscrizione
4.3.6 La check-list per verificare la correttezza formale di un testamento
4.4 Come NON scrivere un testamento
4.4.1 Gli errori formali più comuni nella redazione di un testamento
4.4.2 Gli errori sostanziali più comuni nella redazione di un testamento
4.5 Fac simile di testamento olografo contenente le disposizioni più comuni
5. La pubblicazione del testamento e la sua impugnazione
5.1 Come sapere se c’è un testamento
5.2 La pubblicazione del testamento olografo e la sua esecuzione
5.2.1 Pubblicazione del testamento
5.2.2 Esecuzione del testamento
5.3 Le patologie del testamento e la sua impugnazione
5.3.1 Il testamento inesistente
5.3.2 Il testamento nullo
5.3.3 Il testamento annullabile
L’applicativo effettua i calcoli per la fatturazione dei c.d. “Beni significativi”, ai sensi della l. 206/2017 di interpretazione autentica dell’art. 7, comma 1, lettera b) della le. 488/1999, e della Circolare AdE n. 15/E del 2018.
In base a tali norme, che disciplinano l’IVA dei beni utilizzati negli interventi di recupero del patrimonio edilizio, i beni di valore significativo sono assoggettati ad IVA del 10% solo se il loro valore non supera il 50% del valore complessivo dell’intervento; se, invece, il valore dei beni supera la metà del valore complessivo, è assoggettabile ad IVA al 10% solo per la parte ottenuta come differenza fra il valore della prestazione e il valore dei beni stessi; la parte eccedente è soggetta ad IVA ordinaria del 22%.
In più, sono considerati beni significativi esclusivamente:
Per ogni bene coinvolto l’applicativo consente di indicare l’appartenenza ad una delle precedenti categoria, nonché di precisare se esso è stato acquistato da terzi oppure autoprodotto dalla ditta che esegue i lavori (ed in questo caso si potrà inserire il valore delle materie prime e quello della manodopera).
Ai sensi di legge, è poi possibile indicare il valore della manodopera per l’installazione/posa in opera, nonché il mark-up della prestazione.
Il calcolo restituisce tutte le informazioni per la corretta compilazione della fattura:
Il foglio di calcolo è progettato per funzionare con Microsoft® Excel® dalla versione 2007 in poi (non funziona con Mac / OpenOffice); per il corretto funzionamento del foglio di calcolo è necessario che le Macro siano abilitate e che lo zoom sia impostato al 100%.
ATTENZIONE: Per l'utilizzo del foglio excel, al primo avvio è richiesto un codice di sblocco che verrà inviato via email (si consiglia di controllare eventualmente anche lo spam).
Transfer pricing "Kick-off" - Guida operativa alle analisi di benchmark; eBook in pdf di 97 pagine.
La presente trattazione si propone di affrontare, senza pretesa di esaustività, ma con un approccio pratico-operativo, uno degli aspetti maggiormente ostici per chi si occupa di prezzi di trasferimento, ossia lo svolgimento delle analisi di benchmark.
L’obiettivo della presente Guida è di offrire a chi si approccia per la prima volta alla materia, uno strumento di supporto per affrontare le difficoltà tecniche intrinseche del processo di analisi, senza peraltro la pretesa di sostituirsi allo studio e agli approfondimenti teorici da rivolgere necessariamente alle fonti normative.
Per tale ragione, al fine di concentrare la trattazione su principi e corollari della comparabilità e sul conseguente sviluppo operativo delle analisi di benchmark, si è deciso di affrontare il tema degli oneri documentali soltanto nel Capitolo finale della trattazione, a riprova di come la redazione della TP Documentation rappresenti la formalizzazione di un processo logico molto più complesso di cui la reportistica costituisce la sintesi.
Premessa
1. Introduzione al transfer pricing
1.1 Dal concetto di “controllo” al principio di libera concorrenza
1.2 Il principio di libera concorrenza nelle Linee Guida OCSE e l’impatto del BEPS
2. I metodi di transfer pricing
3. L’analisi di comparabilità
3.1 Analisi di comparabilità: Fase 1
3.1.1 Analisi del mercato e del settore di appartenenza
3.1.2 Analisi dei fattori di comparabilità: l’analisi dei “cinque fattori”
3.1.3 Portfolio approach
3.1.4 Individuazione della tested party e del profilo funzionale delle entità
4. L’analisi di benchmark: ricerca dei soggetti comparabili
4.1 Introduzione e principi generali
4.2 L’analisi di benchmark nell’applicazione del metodo TNMM: gli indicatori di profitto (PLI)
4.3 L’approccio al processo di benchmarking
4.4 La strategia di ricerca: scelta del database e search criteria
4.5 Criteri di ricerca e impostazione della “booleana”
4.5.1 L’inserimento dei criteri nel database
4.5.2 L’estrazione dei dati dal database
4.6 Manual screening (o screening “qualitativo”): impostazione della rejection matrix
4.7 Screening “quantitativo”: dati finanziari
5. Calcolo dei valori di libera concorrenza
5.1Calcolo del PLI dei soggetti comparabili
5.2 Introduzione al metodo statistico: il range interquartile
5.3 Calcolo del range interquartile: aspetti operativi
5.4 Aggiornamento dei dati finanziari (o rolling forward)
6. La documentazione sui prezzi di trasferimento
6.1 Evoluzione normativa
6.1.1 Il Provvedimento del 2020: le novità in materia di oneri documentali
7. Considerazioni conclusive
Guida alla gestione dei volontari nel Terzo settore, tra Riforma degli ETS e Best Practice; eBook in pdf di 62 pagine.
I volontari costituiscono una risorsa fondamentale per molte organizzazioni non profit e la loro corretta gestione rappresenta un elemento chiave per la realizzazione di un effettivo impatto sociale delle attività degli enti del terzo settore.
Il D. Lgs. n. 117 del 3 luglio 2017 (Codice del Terzo Settore) ha introdotto alcune importanti novità in materia, riconoscendo l'importanza del loro contributo e promuovendo una maggiore qualità e trasparenza delle attività di volontariato.
Tra le principali novità introdotte dalla riforma si possono citare la definizione del “volontario” e l’estensione di alcuni obblighi prima imposti solo alle organizzazioni di volontariato anche alle altre tipologie di enti del terzo settore che impiegano i volontari per il perseguimento delle proprie finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale.
Il Codice del Terzo Settore, infatti, ha recepito e aggiornato la disciplina del volontariato presente nella legge 11 agosto 1991, n. 266 e definisce il volontariato come un'attività svolta in modo libero e spontaneo, senza fini di lucro neanche indiretto, per soli fini di solidarietà, a favore della collettività o di individui svantaggiati, svolta da persone fisiche in modo gratuito.
Esso rappresenta uno strumento normativo fondamentale per la promozione e la regolamentazione del volontariato; pertanto un’adeguata conoscenza della normativa e una sua corretta applicazione sono da considerare essenziali.
Tuttavia, la qualità e l'efficacia delle attività di volontariato possono essere ulteriormente migliorati attraverso l'adozione di linee guida, best practice e l'utilizzo di strumenti e metodologie specifiche, che vanno oltre i requisiti minimi previsti dalla legge e che favoriscono la qualità e l'efficacia delle attività in questione.
Alcune best practice per la gestione dei volontari includono la definizione chiara degli obiettivi dell'organizzazione e delle attività di volontariato, la selezione accurata dei volontari in base alle loro competenze e motivazioni, l'offerta di una formazione e di un'adeguata supervisione, l'uso di strumenti di valutazione dell'attività dei volontari e di riconoscimento del loro contributo. Inoltre, è importante creare un clima di collaborazione e di partecipazione attiva, promuovendo la condivisione di conoscenze, esperienze e buone pratiche tra i volontari e l'organizzazione.
Questo e-book si propone di illustrare e spiegare la disciplina prevista dal Codice del Terzo Settore, in generale e per le diverse categorie di enti in esso previste, anche in considerazione dei rischi nei quali amministratori ed enti possono incorrere in caso di accertamento di violazioni e di fornire indicazioni concrete ed utili per una corretta gestione dei volontari:
Considerazioni introduttive
1. La normativa applicabile a tutti gli Enti del Terzo Settore
1.1 Premessa
1.2 La definizione di volontario e il rapporto con la qualifica di associato: il volontario associato, il volontario non associato e l’associato non volontario
1.3 Il titolo III del Codice del Terzo Settore
1.4 La disciplina del rimborso spese
1.4.1 Autocertificazione
1.4.2 Controlli e sanzioni
1.5 Incompatibilità con lo status di lavoratore
1.6 Il registro dei volontari. Volontari occasionali e non occasionali
1.6.1 La tenuta del registro
1.7 L’obbligo di assicurare i volontari: come scegliere la polizza più adeguata
1.8 Promozione della cultura del volontariato
1.9 Centri di Servizio per il Volontariato (CSV)
1.10 Previsioni statutarie relative ai volontari
2. I volontari nelle diverse categorie di ETS
2.1 Premessa
2.2 Le Organizzazioni di Volontariato (ODV)
2.3 Le Associazioni di Promozione Sociale (APS)
2.4 ODV e APS a confronto
2.5 Computo dei volontari e dei lavoratori
2.6 Obblighi di comunicazione al RUNTS
2.7 Rilevanza del volontariato nei rapporti con gli enti pubblici
2.8 Le imprese sociali
2.9 Le cooperative sociali
3. Strategie organizzative e best practice
3.1 Premessa
3.2 Il ciclo di gestione dei volontari
3.3 Il Responsabile dei volontari
3.4 Struttura e approvazione del regolamento dei volontari
4. Formulario
Guida gratuita sulle collezioni d'arte e la loro gestione (valorizzazione, protezione, trasferimento), eBook gratuito in pdf di 48 pagine.
Questo testo nasce dai webinar che l'autore ha tenuto negli anni per iniziativa di Ascheri Academy, coordinata dal Collega Guido Ascheri e animata dal gruppo di professionisti che collaborano alle attività dello studio Ascheri & Partners e dello Studio Legale Adam Nelson di Londra.
Di taglio più che possibile pratico, il lavoro svolto vuole offrire un primo orientamento per professionisti e per family office desiderosi di misurarsi con la ricerca e l’applicazione di adeguati strumenti giuridici per proteggere, valorizzare e trasmettere opere e collezioni d’arte.
Qualche incursione nel mercato dell’arte di oggi consente poi di comprendere nel concreto le dimensioni numeriche del fenomeno collezionistico.
Per lo stesso motivo all’inizio di ogni capitolo sono presenti – in ordine decrescente di prezzo - le opere che nel 2022 hanno registrato nel mondo i prezzi più alti nelle vendite all’asta (fonte: The Art Market Recap 2022 di Artsy. I prezzi indicati includono le commissioni).
“L'arte spazza dalla nostra anima la polvere della quotidianità”
(Pablo Picasso).
A cura di:
Questo e-book è aggiornato al 3 aprile 2023. La Legislazione e la prassi amministrativa sono in continua evoluzione. Prestare attenzione alle modifiche intervenute dopo la pubblicazione.
