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Utile applicativo in excel che determina la convenienza ed effettua l’ottimizzazione lato azienda e lato dipendente dei buoni benzina previsti dal D.L. 21/2022, in presenza di altri buoni da erogare ai dipendenti, e aggiornato con il decreto Aiuti quater.
Aggiornamento del 4 febbraio 2023:
Vengono richiesti i seguenti dati:
Il tool effettua l’ottimizzazione automatica del valore dei buoni da due prospettive differenti:
In aggiunta viene effettuata l’ottimizzazione per entrambi i soggetti (azienda e dipendenti), in modo da migliorare, se possibile, il vantaggio dell’uno senza ridurre il vantaggio per l’altro.
Il foglio di calcolo è progettato per funzionare con Microsoft® Excel® dalla versione 2007 in poi (non funziona con Mac / OpenOffice); per il corretto funzionamento del foglio di calcolo è necessario che le Macro siano abilitate e che lo zoom sia impostato al 100%.
ATTENZIONE: Per l'utilizzo del foglio excel, al primo avvio è richiesto un codice di sblocco che verrà inviato via email (si consiglia di controllare eventualmente anche lo spam).
Questo volume, con un taglio giuridicamente rigoroso ma al tempo stesso pratico (attraverso la proposta di modelli di ricorsi), si presenta come un valido strumento per i professionisti (consulenti del lavoro, avvocati, commercialisti) che assistono le società o i lavoratori autonomi sia in una fase propedeutica sia nel predisporre e implementare una valida strategia difensiva (preventiva, in sede amministrativa o giudiziaria) nei confronti dell'INPS.
La prima parte dell'opera guida il professionista all'interno dell'inquadramento della materia a livello normativo, nella suddivisione tra le varie gestioni (lavoro a tempo determinato, apprendistato, lavoro intermittente, lavoro marittimo e ex IPSEMA, giornalistico, di appalto, le prestazioni occasionali e il lavoro autonomo) e nell'analisi di vari istituti come le ispezioni, l'accesso agli atti e gli strumenti alternativi al contenzioso.
Vengono affrontate le sanzioni che l'INPS può irrogare, il sistema di riscossione e le possibili tutele. Infine nella parte generale vengono illustrati i meccanismi di formazione del DURC, le differenze e gli strumenti di tutela sia contro il DURC esterno, che contro quello interno, fino ad arrivare al DURC negativo e la perdita delle agevolazioni contributive.
La parte speciale esamina le fattispecie significative delle gestioni più rilevanti dell'INPS: AGO, Gestione Agricola, Gestione Artigiani e Commercianti (esaminando fattispecie come i familiari coadiutori, la doppia iscrizione dellamministratore di SRL, i soci lavoratori, la cancellazione del liquidatore di società, l'artigiano di fatto, i gestori di case vacanza e b&b). Vengono approfondite le questioni di maggior rilevanza della Gestione Separata: gli iscritti alle professioni ordinistiche, la decorrenza della prescrizione, il limite reddituale di euro 5.000, i pensionati, gli sportivi non iscritti alle Gestioni ex ENPALS.
L'ultimo capitolo, infine, esamina le Gestioni ex ENPALS, fornendo un inquadramento di queste particolari gestioni e, poi, specificando le questioni relative agli artisti dello spettacolo, alla cessione del diritto all'immagine e all'obbligo previdenziale degli autori delle opere letterarie o di altro genere.
Il volume è arricchito da un utile corredo di materiale tecnico-operativo disponibile online. Questa seconda edizione è stata aggiornata con la giurisprudenza e la prassi pubblicata negli ultimi due anni e anche recentemente dall'INPS.
Paolo Maria Gangi, LL.M., Avvocato iscritto all'Ordine degli Avvocati di Roma; esplica la propria attività professionale prevalentemente per le PMI italiane in materia di contenzioso previdenziale, contrattualistica nazionale e internazionale, privacy e compliance in genere. Ha pubblicato diversi articoli in ambito giuridico.
Giuseppe Miceli ha conseguito l'abilitazione alla professione di Avvocato nel 2008, presso la Corte d'Appello di Roma. Svolge attività di docenza presso Università e business School. È Curatore editoriale e Autore di numerosi volumi e saggi in materia di Antiriciclaggio e Privacy.
Roberto Sarra ha svolto la pratica forense presso l'Avvocatura Generale dello Stato ed è iscritto all'Ordine degli Avvocati di Roma, con abilitazione al patrocinio davanti le Giurisdizioni Superiori. Esplica la propria attività professionale prevalentemente nell'ambito del diritto del lavoro. Svolge attività di docenza presso Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica e LUMSA Università Libera Università Maria Santissima Assunta.
Parte Generale
1 Le fonti del diritto
1.1 Le leggi e gli altri atti normativi maggiormente rilevanti
1.1.1 Norme di rango costituzionale
1.1.2 Norme di rango legislativo (legge ordinaria, decreti legislativi, decreti legge convertiti in legge)
1.2 Il sistema delle circolari e loro rilevanza
2 L’obbligo contributivo
2.1 La natura dell’obbligo contributivo
2.2 L’obbligo contributivo nel rapporto di lavoro subordinato
2.2.1 Inquadramento previdenziale del datore di lavoro e domanda di iscrizione all’INPS
2.2.2 Principio dell’unicità contributiva
2.2.3 Profili previdenziali nel rapporto di lavoro a tempo determinato
2.2.4 Profili previdenziali nel contratto di apprendistato
2.2.5 Profili previdenziali nel lavoro intermittente
2.2.6 Profili previdenziali nel lavoro marittimo ex IPSEMA
2.2.7 Profili previdenziali nel lavoro giornalistico
2.2.8 Obblighi contributivi nel contatto di appalto
2.2.9 Profili previdenziali nelle prestazioni occasionali
2.3 Il lavoro autonomo
2.3.1 Artigiani
2.3.2 Commercianti
2.3.3 Adempimenti contributivi
2.4 La Gestione Separata
2.5 Il settore agricoltura
2.6 I Fondi sostitutivi
2.6.1 Fondo speciale del Personale delle Ferrovie dello Stato Italiane S.p.A.
2.6.2 Fondo Dazio
2.6.3 Fondo Volo
2.7 I Fondi integrativi
2.7.1 Fondo Esattoriali
2.7.2 Fondo Gas
2.7.3 La Gestione minatori
2.8 Il Fondo Clero
2.9 Le pensioni internazionali
3 L’omissione contributiva
3.1 L’inadempimento dell’obbligo contributivo
3.2 L’Ispettorato Nazionale del Lavoro
3.3 L’accertamento amministrativo
3.4 L’accertamento ispettivo
3.5 I verbali ispettivi
3.6 Gli allegati al verbale di accertamento e notificazione
3.7 Le fasi successive alla conclusione del verbale di accertamento e notificazione
3.8 L’efficacia dei verbali ispettivi e il regime delle preclusioni
3.9 L’interpello
3.10 Strumenti deflattivi e alternativi al contenzioso
3.11 L’accesso agli atti
3.12 Il principio di automaticità e la prescrizione
4 Il sistema sanzionatorio
4.1 Le sanzioni contro l’adempimento dell’obbligo contributivo
4.2 Le sanzioni civili
4.3 Le sanzioni amministrative
4.4 Le sanzioni penali
5 Il recupero dei crediti contributivi dell’INPS
5.1 Il sistema di riscossione dell’INPS
5.2 L’avviso bonario e l’avviso di addebito
5.3 Schema dell’iter procedimentale relativo all’avviso di addebito
5.4 Il sistema delle tutele giurisdizionali contro l’avviso di addebito
5.5 La tutela giurisdizionale contro l’avviso di addebito ai sensi dell’art. 24 del D.Lgs. 26 febbraio 1999, n. 46
5.6 La tutela ex art. 615 c.p.c.
5.7 La tutela ex art. 617 c.p.c.
5.8 I rapporti con il processo tributario
5.9 Azione civile ordinaria e procedimento monitorio
6 La tutela amministrativa
6.1 L’istanza di autotutela
6.2 Il ricorso amministrativo e la normativa applicabile
6.3 I Comitati
6.3.1 Comitati provinciali e commissioni speciali
6.3.2 Comitati regionali (artt. 42-43 legge n. 88 del 1989)
6.3.3 Comitati generali
7 La tutela giurisdizionale
7.1 Natura, rito applicabile e decadenza
7.2 La pregiudizialità dell’azione amministrativa
7.3 Indipendenza tra azione giudiziale e ricorso amministrativo
7.4 Le azioni previste dall’art. 442 c.p.c. e la giurisdizione del G.O.
7.5 La competenza
7.6 Litispendenza, continenza e connessione
7.7 La legittimazione attiva e passiva
7.8 Il litisconsorzio necessario
7.9 L’intervento
7.10 La fase introduttiva del giudizio
7.11 Istruttoria e decisione della causa
7.11.1 La prova documentale
7.11.2 La prova testimoniale
7.11.3 La fase decisoria. Interessi e rivalutazione monetaria
7.11.4 Le spese del giudizio
7.11.5 La formazione del giudicato
7.12 Le impugnazioni: il ricorso in appello
7.13 L’accertamento tecnico preventivo obbligatorio
7.14 Il procedimento monitorio
7.15 L’ordinanza-ingiunzione ex legge n. 689/1981
7.16 L’opposizione a cartella esattoriale
8 Il DURC
8.1 Il DURC: nozione ed evoluzione normativa
8.2 La procedura per l’ottenimento del DURC (il “DURC online”)
8.3 Natura giuridica del DURC
8.4 Il DURC “esterno”
8.5 Il DURC “interno” e la perdita delle agevolazioni contributive
8.6 Le tutele contro il DURC negativo
Parte Speciale
9 Le fattispecie significative della gestione dipendenti
9.1 Trasferta e trasfertismo
9.2 Fringe benefit
9.2.1 Mensa aziendale e buoni pasto
9.2.2 Auto aziendali
9.2.3 Fabbricati concessi in uso al dipendente
9.2.4 Prestiti agevolati concessi al dipendente
9.2.5 Stock option
9.2.6 Le liberalità
9.3 Premi di produttività
9.4 Ferie, R.O.L. ed ex festività
9.5 Part-time verticale
9.6 Crisi aziendale e rispetto del minimo contributivo
9.7 Applicazione CCNL non rappresentativi e revoca delle agevolazioni contributive
9.8 Appalto genuino e responsabilità solidale
9.9 Titolarità di cariche sociali e lavoro subordinato
10 Le fattispecie significative della gestione agricola
10.1 Coltivatore diretto: definizione e requisiti
10.2 Imprenditore agricolo professionale (Iap) persona fisica: requisiti e caratteri
10.3 Imprenditore agricolo professionale (Iap) cooperative e società: requisiti e caratteri
10.4 Cassazione civile, sezione tributaria, n. 2644 del 5 febbraio 2020 su requisiti Iap e agevolazioni tributarie
10.5 La procedura per il rilascio della certificazione
11 Le fattispecie significative della Gestione Artigiani e Commercianti
11.1 Inquadramento della Gestione Artigiani e Commercianti
11.2 I familiari coadiutori
11.3 L’amministratore di società e la questione della doppia iscrizione
11.4 Il socio lavoratore
11.5 Il calcolo dell’imponibile previdenziale
11.6 Il liquidatore di società
11.7 L’artigiano di fatto
11.8 I settori economici ricompresi nella Gestione Commercianti
11.9 La gestione di affittacamere, b&b e case vacanza
12 Le fattispecie significative della Gestione Separata
12.1 Inquadramento della Gestione Separata
12.2 Gli iscritti alle professioni ordinistiche (architetti, avvocati, ingegneri)
12.3 La decorrenza della prescrizione
12.4 Il limite reddituale di euro 5.000
12.5 I pensionati iscritti alla Gestione Separata
12.6 Gli sportivi non iscritti alle Gestioni ex ENPALS
13 Artisti, sportivi e diritto d’autore
13.1 Inquadramento delle Gestioni ex ENPALS
13.2 Gli artisti dello spettacolo
13.3 La cessione del diritto all’immagine
13.4 Gli autori di opere letterarie o di altro genere
Guida gratuita che fornisce indicazioni su come visitare il regno Unito con standard Visitor Visa, eBook gratuito in pdf di 32 pagine.
Il Visto come Visitatore Standard consente di entrare nel Regno Unito per turismo, per studiare e frequentare corsi, e per svolgere alcune attività consentite.
Di regola, è possibile rimanere nel Regno Unito fino a un massimo di 6 mesi, sebbene sia possibile richiedere una estensione, in situazioni eccezionali, ad esempio per ricevere cure mediche.
A cura di:
Questo e-book è aggiornato al 30 novembre 2022. La Legislazione e la prassi amministrativa sono in continua evoluzione. Prestare attenzione alle modifiche intervenute dopo la pubblicazione.
Professionisti stranieri che esercitano in Inghilterra e Galles: Avvocati e Commercialisti, eBook gratuito in pdf di 44 pagine.
Guida gratuita che fornisce una panoramica generale sull’esercizio delle professioni legali e contabili in Inghilterra e nel Galles sia da parte dei professionisti che si sono abilitati in loco, sia da parte dei professionisti stranieri (tra cui quelli italiani) che intendono svolgere la loro attività in Inghilterra e nel Galles.
Verrà inoltre descritto il percorso a disposizione per gli avvocati e per i commercialisti stranieri che desiderano qualificarsi come Solicitor o come Chartered Accountant in Inghilterra e nel Galles.
Prima di affrontare le varie questioni, è utile descrivere brevemente come vengono regolamentate la professione legale e quella contabile in Inghilterra e nel Galles e quali sono le caratteristiche principali.
Questa Guida fa riferimento unicamente all’esercizio delle professioni in Inghilterra e nel Galles, la Scozia e l’Irlanda del Nord hanno autonome legislazioni in materia di professioni.
A cura di:
Questo e-book è aggiornato al 15 novembre 2022. La Legislazione e la prassi amministrativa sono in continua evoluzione. Prestare attenzione alle modifiche intervenute dopo la pubblicazione.
Sponsorizzare i lavoratori stranieri nel Regno Unito, eBook gratuito in pdf di 18 pagine.
Sponsoring Foreign Workers in the UK.
I datori di lavoro del Regno Unito che intendono assumere personale proveniente da fuori il Regno Unito devono sponsorizzare i futuri dipendenti stranieri.
Dopo la Brexit e la fine del periodo di transizione, anche i cittadini provenienti dall’Unione Europea, Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera necessitano di essere sponsorizzati dal datore di lavoro presente nel Regno Unito per cui intendono svolgere attività lavorativa.
Oggi, infatti, per poter assumere nel Regno Unito un cittadino straniero che non sia già in possesso di un permesso di soggiorno a tempo indeterminato, del settled status o del pre-settled status, i datori di lavoro del Regno Unito devono sponsorizzare il dipendente straniero che intendono assumere.
Per poter fare ciò, il datore di lavoro deve essere in possesso di una licenza come sponsor (“sponsorship licence”), che gli consenta di rilasciare un certificato di sponsorizzazione al futuro dipendente.
A sua volta, il cittadino straniero, una volta ricevuto il certificato di sponsorizzazione, dovrà occuparsi di richiedere un visto per entrare nel Regno Unito e svolgere il lavoro per cui è stato sponsorizzato. La licenza da sponsor è richiesta anche per sponsorizzare quei cittadini stranieri che verranno nel Regno Unito a svolgere attività lavorativa non retribuita, come ad esempio lavorare per una charity. Al contrario, il datore di lavoro non avrà bisogno di detta licenza per assumere cittadini Irlandesi, o cittadini europei che già siano in possesso di settled e pre-settled status ai sensi del “EU Settlement Scheme”, e coloro che sono in possesso di un permesso di soggiorno a tempo indeterminato nel Regno Unito.
E’ importante sottolineare che la semplice sponsorizzazione di un cittadino straniero da parte di un datore di lavoro nel Regno Unito non comporta l’automatico rilascio del visto al cittadino straniero. Il rilascio del visto dipende, infatti, da tutta una serie di circostanze e requisiti in capo al richiedente.
A cura di:
Questo e-book è aggiornato al 17 ottobre 2022. La Legislazione e la prassi amministrativa sono in continua evoluzione. Prestare attenzione alle modifiche intervenute dopo la pubblicazione.
Il visto per lavoratori qualificati, al fine di entrare e rimanere a vivere nel Regno Unito per svolgere attività lavorativa qualificata, eBook di 24 pagine.
ISBN: 9788891660480
Il visto per i lavoratori qualificati consente ai cittadini stranieri di entrare e rimanere a vivere Regno Unito per svolgere attività lavorativa qualificata.
Per ottenere il visto, è necessario che il richiedente ottenga preventivamente un certificato di sponsorizzazione da un datore di lavoro inglese munito di licenza da sponsor rilasciata da Home Office. Il datore di lavoro situato nel Regno Unito, infatti, per poter sponsorizzare e assumere dipendenti stranieri, deve essere stato preventivamente approvato da Home Office.
E’ necessario inoltre che il richiedente ottenga un’offerta per lo svolgimento di un lavoro che rientri nell’elenco delle professioni ammissibili e che gli venga offerto uno stipendio minimo, il cui importo varia a seconda del tipo di lavoro che il richiedente andrà a svolgere una volta entrato nel Regno Unito. Il richiedente deve inoltre essere in grado di parlare, leggere e scrivere l’inglese e solitamente dovrà dimostrare la propria conoscenza dell’inglese al momento della presentazione della domanda. Qualora il soggetto non sia in possesso dei requisiti per richiedere uno skilled worker visa, questi, per poter lavorare nel Regno Unito, dovrà preventivamente richiedere e ottenere un altro tipo di visto.
A cura di:
Aggiornato con la Legge di bilancio 2022 legge n. 234 del 30/12/2021 - art. 1 comma 763. Edizione 2022, pdf di 327 pagine.
Esame della normativa che riguarda:
Con questa monografia abbiamo voluto fornire un contributo ai lavoratori che rientrano in Italia ed intendono utilizzare gli sgravi fiscali riconosciuti per incentivarne il rimpatrio.
Ci rivolgiamo quindi ai lavoratori espatriati, alle Aziende, alle Associazioni professionali, alle Organizzazioni sindacali, agli Ordini professionali, alle Università, e in genere a tutti coloro che affrontano i temi direttamente connessi alle problematiche del lavoro estero.
Abbiamo cercato di affrontare queste tematiche, e saminando tutta la normativa in un arco di tempo molto ampio che parte d all'anno 2003 per giungere sino ad oggi. Questo lungo percorso, ci ha offerto la possibilità di osservare come le leggi che si sono avvicendate nel corso del tempo, si siano adeguate e affinate alle reali necessità contingenti, nel contempo abbiano creato problemi applicativi, derivanti dall'intrecciarsi e/o dal sovrapporsi delle norme precedenti con quelle successive.
Sintesi
Premessa.
1. Ricercatori - Le norme per il rientro dei ricercatori dal 2004 al 2008: excursus normativo.
1.1 L’introduzione delle norme e prassi per agevolare il rientro dei ricercatori
2. Ricercatori e docenti - Le norme per il rientro dei ricercatori e docenti dal 2009 al 2021: excursus normativo.
2.1 L’agevolazione riservata ai Ricercatori si estende anche ai Docenti: cosa cambia con il D.L. 185/2008.
2.2 Proroga delle agevolazioni a tutto il 2015 con ricadute fino al 2017: D.L. 78/2010.
2.3 La Legge di Stabilità 2015 amplia ulteriormente la portata delle agevolazioni
2.4 La Legge di Bilancio 2017 rende le agevolazioni permanenti
2.5 D.L. 34/2019 art. 5 commi 4 e 5 (decreto crescita) convertito nella legge 58 del 28/6/2019, incrementa le agevolazioni e supera il problema relativo all'iscrizione all'Aire (16)
2.5.1. Modifiche apportate all'articolo 44 del d.l. 78/2010 - rientro ricercatori/docenti
2.5.2 Mancata iscrizione all'Aire.
2.5.3 Modifiche apportate all'articolo 44 del d.l. 78/2010 - rientro ricercatori/docenti dalla Legge di Bilancio 2022 (L. 30/12/2021 n. 234 art. 1 comma 763)
2.5.4 Ricercatori/docenti: reiterazione del beneficio (Risposta interpello n. 239 del 29/4/22)
3. Lavoratori contro-esodati - Le norme per il rientro dei lavoratori contro-esodati dal 2010 al 2017: excursus normativo.
3.1 Nuovi provvedimenti a favore dei laureati
3.2 La legge di Stabilità 2016 proroga i benefici sino al 31/12/2017.
3.3 Il "Decreto internazionalizzazione" all'articolo 16 comma 2 del D.lgs 147/2015 ridefinisce e rende stabili le agevolazioni contenute nella legge 238/2010.
4. Lavoratori impatriati - Le norme di riferimento per i lavoratori "impatriati" dal 2015 al 2019: excursus normativo.
4.1 Normativa e prassi riferita al "Decreto internazionalizzazione" – Dlgs 147 del 14/9/2015 – art. 16
4.2 Normativa riferita all'articolo 5 commi 1 e 2 - Decreto legge n. 34 del 30/4/2019 (Decreto crescita) modificato in sede di conversione nella legge 58 del 28/9/2019
4.3 Normativa riferita all'articolo 13/ter - Decreto legge n. 124/2019 del 26/10/2019 (Decreto fiscale) convertito nella legge 157 del 29/12/2019
4.4 Legge di Bilancio 2021 (Art. 1 comma 50 - Legge n. 178 del 30/15/2020)
5. Quesiti & Questioni
5.1 Quesiti anteriori all'art. 5 del d.l. 34 del 1/5/19 e all'articolo 13/ter del D.L. 124/2019.
1. Impatriati laureati - restituzione dei benefici
2. I 24 mesi di lavoro all'estero non coincidono con l'iscrizione all'Aire.
3. Impatriati dalla Svizzera - Regimi fiscali privilegiati
4. Impatriati i benefici si certificano sulla Certificazione Unica.
5. Ricercatrice non assunta come tale.
6. Impatriato - precedente distacco e successivo nuovo datore straniero.
7. Impatriato - proveniente da datore di lavoro Usa - assunzione in Italia da parte società del gruppo.
8. Controesodati - problema della continuità del lavoro all'estero.
9. Impatriati - Conciliare i 24 mesi di lavoro all'estero con due anni di residenza estera.
10. Impatriati - Distacco dalla società italiana non è il distacco dalla società straniera.
11. Impatriati residenza in base ai criteri "tie breaker rules"
12. Ricercatore che rientra come impatriato - Non è non iscritto AIRE.
13. Ricercatore che rientra in Italia - Requisiti
14. Impatriato lavoratore specializzato da U.K.
15. Impatriato che non supera il periodo di prova.
16. Ricercatore con due anni di ricerca a cavaliere dei due anni
17. Impatriato dalla Cina con otto anni di esperienza.
18. Impatriato da U.K. - Agevolazione in base all'articolo 16 comma 2 - Con quale procedura?.
19. Impatriati laureata a Basilea che rientra in Italia - decorrenza benefici
20. Rientro in Italia manager con 4 anni all'estero.
21. Impatriati laureati che residenti in Italia non hanno pagato le imposte.
22. Laureato impatriato o contro-esodato? Che confusione.
23. Impatriato laureato che prende la residenza in Italia ma ci lavorava già dal 2015.
24. Impatriati - opzione e distacco.
25. Impatriata dall'Irlanda con laurea può fruire di sgravi?.
26. Impatriati laureati dall'Inghilterra con altro periodo in Spagna.
27. Impatriati. Laureato dal 2014 residente in Svizzera: puo fruire di agevolazioni?.
28. Impatriati - Manager in rientro dalla Germania: è valida la residenza in un residence?.
29. Impatriati: come fare la richiesta al datore di lavoro?.
30. È ancora valida l' opzione prevista per i contro-esodati?.
31. Impatriato da U.K. laureato si ferma solo 2 anni per poi ripartire , rientra negli sgravi?.
32. Impatriato dal Messico.
33. Impatriato dalla Spagna dove lavora dal 2007, che misura per gli sgravi?.
34. Impatriato ART DIRECTOR, ha diritto se privo dei 5 anni di residenza all'estero?.
35. Impatriato con laurea magistrale quanti anni di lavoro all'estero servono?.
36. Contro-esodati che non hanno esercitato l'opzione conviene fare ricorso?
37. Impatriati: applicabile il comma 1 oppure il comma 2 dell'art. 16 ?.
38. Impatriati: rientro ad agosto - decorrenza dei benefici
39. Impatriato che in Italia non ha ancora un lavoro puo avere l'agevolazione?.
40. Laureati impatriati a regime con il D.Lgs. 147/2015.
41. Impatriati ex articolo 16 c. 2 D.Lgs. 147/2015. Residenza applicazione tie breaker rules?.
42. Confusione tra contro-esodati e impatriati
43. Contro-esodati che non hanno esercitato l'opzione.
44. Ha diritto il laureato che rientra in Italia in base al comma 2 articolo 16 D.Lgs. 147/2015?.
45. Ora non si applica più la legge 238/2010 - Come si tassa l' indennità di trasferimento e alloggio?.
46. Impatriato laureato in U.K. rientra in Italia come autonomo.
47. Rientro in Italia dagli Usa - Benefici per il lavoratore.
48. Contro-esodato dalla Svezia - mancato esercizio dell'opzione.
49. Impatriato residente in Francia con un anno sabbatico nel 2017 in Italia.
50. Impatriato dirigente in Francia con solo 3 anni all'estero.
51. Laureato impatriato che non rimane due anni in Italia.
52. Laureato impatriato dall'Inghilterra.
53. Impatriati. Titolo di studio all'estero - Calcolo dell'agevolazione.
54. Impatriati permanenza residenza all'estero.
55. Controesodati restituzione dei benefici fiscali
56. Dirigente francese assunto in Italia.
57. Impatriati da Hong Kong e dal Regno Unito - Agevolazioni previste.
58. Impatriati, quale documentazione da acquisire da parte del datore?.
59. Contro-esodati dal 2012 - termine fruizione dei benefici
60. Bonus nuove assunzioni - Riduzione contributiva 10% Paesi non convenzionati
61. Legge Stabilità 2016 e agevolazioni per assunzione per l’estero.
5.2 Nuovi quesiti dopo il d.l. 34/2019 (art. 15) e l'articolo 13/ter del D.L. 124/2019.
62. Impatriati - art. 5 D.L. 34 - Benefici specifici per le aziende.
63. Impatriati - art. 5 D.L. 34 - Mancata iscrizione Aire.
64. Impatriati Decreto Crescita - Quando il datore è straniero e in Italia si opera da remoto.
65. Articolo 5 Decreto crescita - Non iscritti AIRE.
66. IMPATRIATI da Singapore - Dubbi sulla portata dell'articolo 13/ter del decreto fiscale che introduce il "Fondo Controesodo"
67. IMPATRIATI - Moglie e figli a Milano - marito in Svizzera.
68. IMPATRIATI - Il rientro in Italia dopo Brexit; non viene precisato se si tratta di "lavoratrice" oppure di "laureata" - Limiti per il 2020.
69. RICERCATORE IMPATRIATO - prima in aspettativa all'estero.
70. IMPATRIATO RICERCATORE che non viene assunto come ricercatore.
71. IMPATRIATI - Decorrenza dei benefici - Non ne avrebbe diritto se ricerca un nuovo lavoro.
72. RICERCATORE non iscritto AIRE - Termini per richiedere il beneficio.
73. IMPATRIATO da Bruxelles assunto da impresa statale.
74. IMPATRIATI il comma 2 articolo 16 non viene abrogato anzi non si è toccato.
75. Impatriati in base all'articolo 5 del decreto crescita - divario tra i beneficiari ante e post
76. Impatriato non iscritto AIRE - Richiesta rimborso dei benefici non fruiti
77. RICERCATORI IMPATRIATI dal 2017 - Nuovi benefici potenziati inapplicabili
78. IMPATRIATI in base all'articolo 13/Ter del DL 124/2019 - Quale criterio adottare?.
79. IMPATRIATO rientrato ante 30/4/2019 dalla Francia. Applicazione ulteriore beneficio previsto dalla LEGGE DI BILANCIO 2021 (art. 1 comma 50)
80. IMPATRIATO terminato di fruire del beneficio al 31/12/2020. Applicazione ulteriore incentivo previsto dalla LEGGE DI BILANCIO 2021 (art. 1 comma 50). Termine per la domanda.
81. IMPATRIATO DA U.K. non laureato rientrerebbe in Italia dal 2020.
82. IMPATRIATI. Applicazione della Legge di Bilancio 2021 per figli a carico o acquisto immobile residenziale
83. IMPATRIATI. Acquisto dell'abitazione residenziale. Proroga dei benefici in base all'articolo 16 comma 3 bis del DLGS. 147/2015.
84. IMPATRIATI Trasferimento a Genova nel 2021 con moglie e figlio già residente all'estero con acquisto dell'abitazione residenziale. Durata dei benefici ordinari e quelli ulteriori quinquennali. Eventuali vantaggi previdenziali
85. IMPATRIATI - Dipendente già agevolato vuole estendere il beneficio per un ulteriore quinquennio applicando l'articolo 1 comma 50 della Legge di Bilancio 2021.
86. IMPATRIATI - Proroga ulteriore quinquennio relativo a parziale immobile ricevuto in eredità.
87. IMPATRIATI - Impatrio infermiera da UK ante 30/04/2021. Benefici depotenziati
88. IMPATRIATI - Eventuale danno pensionistico.
89. IMPATRIATI RICERCATORI - DOCENTI- APPLICAZIONE DELLA LEGGE DI BILANCIO 2022 (L. 30/12/2021, N. 234 ARTICOLO 1 COMMA 763)
90. Decreto crescita- lavoratore con residenza provincia Sud vorrebbe rientrare al Nord.
91. Lavoratore assunto in Italia da datore non residente. Problematiche.
92. Impatriati - Lavoratore assunto in Italia inizialmente come autonomo, vorrebbe optare per il lavoro subordinato
93. Impatriati - Laureato rientrerebbe in base articolo 16 comma 2 Dlgs 147/2015. Dubbi sulla residenza fiscale anteriore al rimpatrio.
94. Impatriati - Decorrenza dei benefici
95. Impatriati - Applicazione "Fondo controesodo" - Acquisizione della residenza il 30/4/2019 - Decorrenza dei benefici
Foglio excel per il calcolo dei compensi professionali dei C.T.U e dei periti giudiziari, ai sensi del D.M. 182/2002 e norme collegate.
L’applicativo esegue il calcolo automatico per la determinazione dei compensi professionali dei C.T.U. e dei periti giudiziari, ai sensi del D.M. 182/2002 e norme collegate.
Le attività sono divise in aree di consulenza, e per ognuna di esse è applicata la tariffa fissa, variabile a scaglione e a vacazione, così come previsto dal D.M.:
Per ogni voce è prevista una sezione che consente di gestire le seguenti evenienze:
Oltre che alla gestione della fiscalità (rivalsa INPS, contributo cassa professionale, IVA e ritenuta d’acconto).
REQUISITI
Il foglio di calcolo è progettato per funzionare con Microsoft® Excel® dalla versione 2007 in poi; per il corretto funzionamento del foglio di calcolo è necessario che le Macro siano abilitate.
Foglio excel per il calcolo dei compensi professionali degli ingegneri, degli architetti e dei geologi, ai sensi del d.m. del 17.06.2016 e del d. lgs. 50/2016.
L’applicativo esegue il calcolo automatico per la determinazione dei compensi professionali degli ingegneri, degli architetti e dei geologi, sulla base dei parametri forensi ai sensi del D.M. 17/02/2016 e del d. lgs. 50/2016.
Seguendo le istruzioni del D.M. il software richiede il valore dell’opera (V) e la selezione di tutte le componenti della prestazione, restituendo il parametro base (P), i parametri di complessità (G), di specificità (Q) ed infine la determinazione del compenso.
Per ciascuna delle categorie di intervento (Edilizia, Strutture, Impianti, Mobilità, Idraulica, T.I.C., Paesaggio e ambiente, territorio e urbanistica) si può scegliere la destinazione e l’identificativo dell’opera al fine di individuare il grado di complessità.
Le attività sono suddivise nelle aree individuate dall’allegato al decreto:
Vengono calcolati automaticamente anche:
L’applicativo produce anche un riepilogo dettagliato delle singole voci di prestazione con i rispettivi importi, nonché una distinta per il cliente.
Nel calcolo dei coefficienti a scaglione effettua automaticamente l’interpolazione lineare.
REQUISITI
Il foglio di calcolo è progettato per funzionare con Microsoft® Excel® dalla versione 2007 in poi; per il corretto funzionamento del foglio di calcolo è necessario che le Macro siano abilitate.
L’opera affronta, con approccio tecnico ma chiaro e lineare, tutta la disciplina relativa all’estinzione del rapporto di lavoro, dalle cause di cessazione agli aspetti processuali legati all’impugnazione del licenziamento.
L’esperienza e le conoscenze dei Coautori hanno dato forma ad una trattazione sistematica e approfondita della materia, facendo del volume uno strumento di lavoro per quanti, da diversi punti di vista, si trovino ad occuparsi di questioni legate al licenziamento, individuale o collettivo, sia sul piano stragiudiziale che nell’ambito del processo vero e proprio; pertanto, senza pretese di esaustività, l’opera si rivolge ad avvocati, magistrati ed anche consulenti del lavoro.
Particolare attenzione è dedicata alle diverse tipologie di licenziamento, nonché alle motivazioni per le quali il rapporto lavorativo arriva a cessazione, con trattazione delle ricadute specifiche di ciascuna fattispecie.
Chiara Colosimo
Magistrato, giudice del lavoro presso il Tribunale di Milano, referente per la struttura di formazione decentrata della Scuola Superiore della Magistratura, relatrice e autrice sui principali temi del diritto del lavoro.
Monica Bertoncini
Magistrato, giudice del lavoro e coordinatrice della Sezione Lavoro del Tribunale di Bergamo, relatrice e docente in corsi di aggiornamento professionale e convegni.
Riccardo Ponticelli
Magistrato, giudice del lavoro presso il Tribunale di Cagliari, relatore in convegni in materia di diritto del lavoro.
Alessandro Tonelli
Avvocato giuslavorista del Foro di Milano, cassazionista, socio AGI, membro della Commissione Lavoro dell’Associazione Giovani Avvocati Milanesi.
Nicola Roberto Toscano
Avvocato giuslavorista del Foro di Bari, cassazionista, cultore di diritto del lavoro presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Bari, autore, docente del master post-laurea in “Gestione del lavoro e delle relazioni sindacali”.
Parte I I casi di risoluzione del rapporto
1. Le cause di estinzione del rapporto di lavoro in generale e il recesso dal rapporto di lavoro nel Codice Civile
1. Le cause di estinzione del rapporto di lavoro
1.1. Il recesso con preavviso e il recesso per giusta causa
1.2. L’indennità sostitutiva del preavviso
1.3. Il patto di stabilità e il patto di prolungamento del preavviso
2. Il licenziamento per giustificato motivo oggettivo e soggettivo (cenni introduttivi)
3. Il licenziamento per mancato superamento della prova
4. Le ipotesi di licenziamento ad nutum
4.1. Il licenziamento del dirigente
4.2. Il licenziamento del lavoratore in possesso dei requisiti pensionistici
4.3. Il licenziamento dei lavoratori domestici
4.4. Il licenziamento dei lavoratori sportivi
4.5. Il licenziamento dei lavoratori assunti con contratto di apprendistato
4.6. I lavoratori a domicilio
5. Le altre ipotesi di risoluzione del rapporto (arresto, reclusione o decesso del lavoratore)
6. L’efficacia temporale del licenziamento
7. Le dimissioni
7.1. Le dimissioni volontarie
7.2. Le dimissioni per giusta causa
8. La risoluzione consensuale
Parte II I licenziamenti individuali
1. Il licenziamento individuale per motivi soggettivi
1. La stabilità dei referenti normativi
2. La giusta causa di licenziamento
3. Tempestività, specificità, immutabilità e immediatezza
3.1. La tempestività della contestazione disciplinare
3.2. Il carattere della specificità
3.3. L’immutabilità della contestazione disciplinare
3.4. Il principio di immediatezza
4. Il fatto idoneo a giustificare il licenziamento disciplinare, cenni alla casistica
4.1. Le condotte direttamente riferibili al sinallagma
4.2. I fatti estranei al rapporto di lavoro
4.2.1. Libertà di espressione, diritto di critica e diritto di satira
4.2.2. Il fenomeno dei social network e il bilanciamento dei contrapposti interessi
5. L’onere della prova
2. Il licenziamento per giustificato motivo oggettivo
1. Il giustificato motivo oggettivo, attualità e irrequietudine di una norma antica
2. Il dibattito sulla sfavorevole e duratura congiuntura economica, e la rilevanza dei motivi posti a fondamento del
recesso per ragioni oggettive
3. La soppressione del posto di lavoro
3.1. La soppressione del posto
3.2. La soppressione delle mansioni
3.3. La soppressione di una posizione fungibile
4. Il sindacato sul giustificato motivo oggettivo
4.1. L’intervento del Collegato Lavoro
4.2. La riforma Fornero e la frammentazione della fattispecie
4.2.1. Sulla “manifesta” insussistenza
4.2.2. Gli “altri” estremi del giustificato motivo e l’obbligo di repêchage
4.2.3. Gli “altri” estremi del giustificato motivo e i criteri di scelta tra posizioni fungibili
4.2.4. La “eccessiva onerosità” del rimedio reintegratorio
4.3. Il Jobs Act e il ritorno alla fattispecie unitaria
5. L’obbligo di repêchage e il rinnovato art. 2103 c.c.
5.1. Lo stato dell’arte al tempo della riforma
5.2. L’impatto del rinnovato art. 2103 c.c. sull’obbligo di repêchage
6. L’onere della prova
3. Il licenziamento per giustificato motivo oggettivo inerente alla persona del lavoratore
1. Il giustificato motivo oggettivo a declinazione soggettiva
2. Il licenziamento per impossibilità sopravvenuta
3. Il licenziamento per sopravvenuta infermità permanente
3.1. L’originario approccio giurisprudenziale
3.2. L’evoluzione della fattispecie e i ragionevoli accomodamenti
3.3. La ricerca di un equilibrio, tra proporzionalità e ragionevolezza
4. Il licenziamento per impossibilità temporanea
5. L’inabilità sopravvenuta per causa di lavoro
6. La nozione di disabilità rilevante ai fini della disciplina del licenziamento
4. Il licenziamento per scarso rendimento
1. La complessità di una fattispecie ambivalente
2. Scarso rendimento e inadempimento del lavoratore
3. Scarso rendimento e ragioni afferenti all’azienda
4. Lo scarso rendimento e le interferenze con la disciplina in materia di comporto
5. L’indisponibilità della fattispecie e l’onere della prova
5. I licenziamenti nulli
1. I referenti normativi a confronto
2. Il licenziamento discriminatorio
2.1. La discriminazione nelle organizzazioni di tendenza
3. I divieti di licenziamento nella normativa a tutela della genitorialità e delle pari opportunità
4. La frode alla legge e il licenziamento determinato da un motivo illecito determinante, altri casi di nullità previsti
dalla legge
Parte III Il regime delle tutele nei licenziamenti individuali
1. Il regime delle tutele di cui allo Statuto dei Lavoratori
1. L’ambito oggettivo di applicazione dell’art. 18 legge 20 maggio 1970, n. 300, e la riforma di cui alla legge 28 giugno 2012, n. 92
2. Il campo di applicazione soggettivo
3. La declinazione delle diverse forme di tutela
3.1. La tutela reintegratoria con indennizzo pieno
3.2. La tutela reintegratoria con indennizzo attenuato
3.2.1. … nel licenziamento disciplinare
3.2.2. … nel licenziamento per motivi oggettivi
3.3. La tutela indennitaria piena
3.3.1. … nel licenziamento per ragioni soggettive
3.3.2. …nel licenziamento per motivi oggettivi
3.4. La tutela indennitaria attenuata
3.4.1. Vizi di forma e vizi procedurali
4. La lesione del contraddittorio nella genericità e tardività della contestazione disciplinare: la rilevanza sostanziale del vizio
2. La tutela obbligatoria di cui alla legge 15 luglio 1966, n. 604
1. Il campo di applicazione oggettivo e soggettivo
2. La tutela assicurata per il caso di licenziamento illegittimo
2.1. La riassunzione, natura ed effetti
2.2. L’indennità risarcitoria, la sua misura e la nozione di retribuzione
3. La violazione dell’obbligo di preavviso
3. Il regime di cui al decreto legislativo 4 marzo 2015, n. 23
1. Le ragioni della riforma e l’ambito oggettivo e soggettivo di applicazione
2. La tutela indennitaria quale regola generale
2.1. La disciplina dei vizi sostanziali
2.2. La disciplina dei vizi formali e procedurali
2.3. Le organizzazioni di tendenza e le aziende sotto-dimensionate
2.4. Il tallone retributivo di riferimento
3. Le ipotesi di tutela reale con indennizzo pieno
4. La tutela reale attenuata nei licenziamenti per motivi soggettivi
5. Il computo della anzianità negli appalti
6. La procedura di conciliazione
Parte IV I licenziamenti collettivi
1. I licenziamenti collettivi
1. Introduzione, libertà d’impresa e utilità sociale
2. La ricerca di una fattispecie ontologicamente autonoma
3. La legge del 23 luglio 1991 e il metodo di definizione tecnica della nozione di licenziamento collettivo
4. Il licenziamento collettivo diretto e il suo ambito di applicazione
4.1. I requisiti del licenziamento collettivo diretto
4.1.1. Il requisito dimensionale del datore di lavoro
4.1.2. Il numero dei destinatari e il computo numerico-temporale
4.1.3. Il requisito causale
5. Il licenziamento collettivo indiretto a seguito di cigs
6. La procedura, considerazioni generali
6.1. La comunicazione di apertura
6.1.1. I contenuti della comunicazione di apertura
6.2. L’esame congiunto
6.3. L’accordo sindacale, efficacia soggettiva e oggettiva
6.4. Le comunicazioni finali
7. I criteri di scelta
7.1. I criteri legali
7.2. L’ambito di applicazione dei criteri di scelta previsti dalla legge
7.3. I criteri convenzionali
7.3.1. Principi e limiti nella negoziazione dei criteri
7.3.2. Limiti legali alla determinazione dei criteri di selezione
8. Le invalidità e le impugnazioni
8.1. Considerazioni generali
8.2. L’assenza di forma scritta
8.3. I vizi procedurali
8.4. I vizi procedurali radicali e l’omessa procedura
8.5. La violazione dei criteri di scelta
8.6. Licenziamento nullo, discriminatorio o in frode alla legge
8.7. Mancanza di causa
9. Profili processuali
9.1. L’onere di impugnazione
9.2. Regime processuale e riparto dell’onere probatorio
10. I licenziamenti collettivi nel Codice della crisi di impresa
11. Il licenziamento collettivo dei dirigenti
Parte V Gli aspetti procedurali e l’impugnazione del licenziamento
1. Comunicazione e impugnazione del licenziamento
1. Forma, comunicazione e motivazione del licenziamento
1.1. Il licenziamento orale
1.2. Le nuove forme di comunicazione
1.3. Tempi e modalità della comunicazione
2. I vincoli procedimentali nel licenziamento per motivi soggettivi e nel licenziamento per motivi oggettivi
2.1. La procedura conciliativa nel licenziamento “economico” soggetto all’art. 18 Statuto dei Lavoratori
2.2. L’emergenza epidemiologica e il “blocco” dei licenziamenti
3. La revoca del licenziamento
4. L’offerta conciliativa
5. L’impugnazione del licenziamento
6. Il regime delle decadenze
Bibliografia
Autori