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In questa circolare si riprendono i chiarimenti forniti dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti sui nuovi controlli che l’Agenzia delle Entrate effettua sul visto di conformità rilasciato sulle dichiarazioni dei redditi.
Il 23/01/2019, il CNDCEC ha pubblicato, dopo l’approvazione del CSF del 06/12/2018, le Regole tecniche rivolte agli iscritti all’Albo dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili. Nella giornata di ieri tuttavia, in virtù della probabile prossima modifica alla disciplina antiriciclaggio, in Consiglio nazionale DCEC ha prorogato l’entrata in vigore delle regole che avrebbero dovuto essere recepite entro il 23 luglio.
In arrivo da parte dell’Agenzia delle Entrate una serie di comunicazioni per i contribuenti per i quali sono state riscontrate irregolarità sui redditi esteri. Le irregolarità comunicate sono quelle emerse in sede di confronto tra quanto indicato dai contribuenti in sede dichiarativa e le banche dati delle autorità estere. Ecco cosa prevede il Provvedimento dell’Agenzia delle Entrate.
Dopo un’attenta analisi informatica della tecnologia alla base delle monete virtuali - la blockchain - gli Autori di questo libro si soffermano sulla disamina del fenomeno economico “bitcoin”, senza trascurare la prospettiva normativa, particolarmente delicata allo stato attuale.
Il testo contiene anche un approfondimento del trattamento tributario applicato alle transazioni aventi ad oggetto le valute virtuali.
Il potenziale pericolo di riciclaggio e finanziamento del terrorismo messo in atto con l’utilizzo delle criptovalute induce gli Autori stessi a fornire uno strumento per analizzare come la normativa antiriciclaggio possa essere applicata a tale fenomeno, soprattutto in seguito all’adozione della V direttiva antiriciclaggio, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale UE del 19 giugno 2018.
1. La blockchain, il protocollo CryptoNote e le criptovalute, di Federico Leone e Simone Parisella
1.1 Premessa definitoria
1.2 Il funzionamento della blockchain
1.2.1 Riservatezza e pubblicità delle transazioni
1.2.2 Esigenze commerciali, sociali e istituzionali
1.2.3 Il protocollo CryptoNote
1.3 Le varie tipologie di monete virtuali
1.3.1 Bitcoin
1.3.2 Bitcoin Cash
1.3.3 Ripple
1.3.4 Ethereum
1.4 Il crescente interesse globale: opportunità e rischi
2. Inquadramento normativo, di Sabrina Familiari
2.1 La qualificazione giuridica
2.2 Le implicazioni in materia civilistica
2.2.1 La normativa da applicare e le Initial Coin Offering
2.2.2 I futures basati sui bitcoin e la normativa da applicare
2.3 Normativa internazionale
2.3.1 Le posizioni assunte negli ordinamenti giuridici internazionali
3. Evoluzione economica dei bitcoin e delle valute virtuali, di Elena Razza
3.1 Nascita e piattaforme online: cenni
3.1.1 Le valute virtuali come sistema di pagamento
3.1.2 La speculazione e la quotazione di derivati sui bitcoin
3.2 Il trattamento tributario delle transazioni aventi ad oggetto monete virtuali
3.2.1 Applicazione delle imposte indirette alle transazioni aventi a oggetto valute virtuali
3.2.2 Applicazione delle imposte dirette alle transazioni aventi a oggetto valute virtuali
4. L’utilizzo illecito delle monete virtuali, di Ranieri Razzante
4.1 Il contesto
4.2 Il riciclaggio di denaro, reale e/o virtuale
4.3 I software di mixaggio: una minaccia
4.4 Il finanziamento del terrorismo tramite moneta virtuale
Con la circolare dell’Organismo Agenti Mediatori è stato definito il contributo che i “compro oro” iscritti al 31 dicembre 2018 nell’apposito registro devono versare per il secondo semestre 2019.
Con la presente circolare si riepiloga brevemente la disciplina relativa all’iscrizione al registro e si informa circa il quantum del contributo da versare.
Aggiornato con la C.M. n. 14/E del 2019 e le ultime pronunce dell’Agenzia delle Entrate.
Fra le previsioni di maggiore rilevanza contenute nella legge di bilancio 2018 vi sono quelle di cui ai commi 909 ss. dell’art. 1, che introducono, a partire dal 2019, l’obbligo generalizzato di fatturazione elettronica per le operazioni effettuate tra soggetti residenti, stabiliti o identificati in Italia, sia in ambito B2B (business to business), sia in ambito B2C (business to consumer).
L’introduzione di tale obbligo è finalizzata ad agevolare l’azione di contrasto all’evasione fiscale, mettendo a disposizione dell’Amministrazione finanziaria, tramite il Sistema di Interscambio, i dati delle fatture emesse e ricevute per le operazioni effettuate tra soggetti nazionali. I dati delle operazioni potranno dunque essere “incrociati” con quelli relativi ai versamenti IVA, al fine di verificare il corretto assolvimento dell’imposta.
Il presente ebook vuole fornire ai lettori una chiave di lettura utile e pratica per interpretare le disposizioni di legge e gli ultimi documenti di prassi usciti in relazione ad un tema oggi molto sentito quale è la fatturazione elettronica.
Premessa
1. I soggetti interessati alla fatturazione elettronica
Riferimenti normativi
La guida operativa sull'antiriciclaggio, per commercialisti ed esperti contabili, aggiornata alle Regole tecniche pubblicate il 23/01/2019 dal CNDCEC (previa approvazione del Comitato di Sicurezza Finanziaria), redatta con lo scopo assistere il professionista nella corretta esecuzione di tutti gli adempimenti normativi indicando in che modo e quando devono essere assolti.
L’attuale sistema normativo finalizzato a contrastare il fenomeno del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo è disciplinato dal D.lgs. 231/2007 che annovera, tra i soggetti obbligati, i commercialisti e gli esperti contabili.
Nel corso degli anni il Decreto ha subìto varie modifiche, l’ultima delle quali è stata apportata con il recepimento della Direttiva 2015/849 (UE), cosiddetta IV Direttiva antiriciclaggio, con l’entrata in vigore del D.lgs.90/2017 che ha abolito gli obblighi di registrazione - dedicando particolare attenzione alla conservazione dei dati e delle informazioni - introdotto un nuovo sistema di violazioni che tiene conto della gravità del fatto commesso, inserito le cariche pubbliche nazionali nelle liste delle persone politicamente esposte e previsto un registro dei titolari effettivi di società e trust. E’ previsto, inoltre, l’invio di comunicazioni oggettive all’UIF e l’implementazione di sistemi interni di segnalazione (cd. whistleblowing).
Recentemente, le ispezioni antiriciclaggio condotte dalla Guardia di Finanza nei confronti dei professionisti giuridico-contabili hanno portato alla contestazione di pesanti sanzioni amministrative non solo per le omesse segnalazioni di operazioni sospette (SOS) e le mancate comunicazioni sulle infrazioni relative al contante e ai titoli di credito, ma soprattutto per l’inosservanza degli altri obblighi di collaborazione passiva: valutazione del rischio, adeguata verifica e conservazione.
Dal punto di vista penale si è riscontrato un crescente coinvolgimento inconsapevole del professionista nel reato di riciclaggio e autoriciclaggio dovuto alla carenza o alla totale assenza di procedure e metodologie che possano costituire un efficace sistema di controllo interno.
Questa guida operativa, aggiornata alle Regole tecniche pubblicate il 23/01/2019 dal CNDCEC (previa approvazione del Comitato di Sicurezza Finanziaria), è stata redatta con lo scopo assistere il professionista nella corretta esecuzione di tutti gli adempimenti normativi indicando in che modo e quando devono essere assolti.
Verranno illustrati gli aspetti normativi e procedurali, nonché le modalità operative previste dalla circolare 83607/12 del Comando Generale della Guardia di Finanza in relazione ai controlli, ai poteri, alle autorizzazioni che legittimano le visite ispettive, ai diritti e ai criteri di selezione del professionista da sottoporre a controllo e all’utilizzabilità dei dati antiriciclaggio ai fini fiscali.
Saranno analizzate le violazioni amministrative e penali, l’iter del procedimento amministrativo, gli enti competenti alla constatazione e all’irrogazione delle sanzioni, nonché le procedure per proporre ricorso.
L’ultima parte sarà dedicata ad una serie di domande e risposte sugli adempimenti normativi.
1. Gli obblighi antiriciclaggio
1.1 Le Regole tecniche del CNDCEC
1.1.1 Regola tecnica n.1 – Autovalutazione del rischio relativa all’attività professionale
1.1.2 Regola tecnica n.2 – Adeguata verifica della clientela
1.1.3 Regola tecnica n.3 – Conservazione dei dati e delle informazioni
1.2 L’adeguata verifica della clientela
1.2.1 Quando
1.2.2 Tempistica
1.2.3 Come
1.3 L’identificazione del cliente
1.3.1 Identificazione del cliente persona fisica
1.3.2. Identificazione del cliente persona giuridica
1.4 Identificazione del titolare effettivo (beneficial owner)
1.4.1 Identificazione del titolare effettivo persona fisica
1.4.2 Identificazione del titolare effettivo persona giuridica
1.5 Informazioni sullo scopo e sulla natura della prestazione professionale – modalità di esecuzione
1.6 Controllo costante del cliente (monitoraggio)
1.7 Obbligo di astensione
1.8 Adeguata verifica semplificata
1.9 Adeguata verifica rafforzata – requisiti e procedura
1.9.1 Persone politicamente esposte
1.10 Adeguata verifica della clientela da parte di terzi
1.11 Gli obblighi di conservazione
1.11.1 Il fascicolo cliente e la documentazione da conservare
1.12 La segnalazione di operazioni sospette
1.12.1 Sospensione dell’operazione
1.12.2 Tutela della riservatezza e divieto di comunicazione
1.12.3 Deroga all’inoltro della segnalazione
1.12.4 Gli indicatori di anomalia
1.12.5 Indicatori di anomalia connessi al cliente
1.12.6 Indicatori di anomalia connessi alle modalità di esecuzione delle prestazioni professionali
1.12.7 Indicatori di anomalia connessi alle modalità di pagamento dell’operazione
1.12.8 Indicatori di anomalia relativi alla costituzione e all’amministrazione di imprese, società, trust ed enti analoghi
1.12.9 Indicatori di anomalia relativi ad operazioni aventi a oggetto beni immobili o mobili registrati
1.12.10 Indicatori di anomalia relativi ad operazioni contabili e finanziarie
1.12.11 Gli schemi di anomalia emanati dall’UIF
1.12.12 L’inoltro della segnalazione
1.12.13 Procedura di registrazione al portale INFOSTAT-UIF
1.12.14 Procedura di inoltro della segnalazione
2. L’organizzazione dello studio professionale e gli obblighi dei collaboratori
2.1 Le attività di compliance
2.2 Obblighi dei collaboratori di studio
3. Le regole sull’utilizzo del contante
4. Poteri, le autorizzazioni e le metodologie operative della guardia di finanza
4.1 La circolare 83607/12
4.2 Ispezioni e controlli nello studio professionale
4.2.1 La selezione del soggetto da sottoporre a ispezione
4.2.2 L’accesso
4.2.3 Il luogo di esecuzione e la durata dell’intervento 67
4.2.4 Le annualità sottoposte a controllo
4.2.5 L’attività di ricerca documentale
4.2.6 L’acquisizione dei dati digitali
4.2.7 La conclusione della ricerca documentale
4.3 Le fasi dell’ispezione
4.3.1 L’adeguata verifica della clientela e l’individuazione del titolare effettivo
4.3.2 Monitoraggio del cliente
4.3.3 Conservazione dei dati e delle informazioni
4.3.4 La segnalazione di operazioni sospette
4.3.5 Le comunicazioni delle infrazioni sul contante e sui titoli al portatore
4.4 Il verbale di ispezione e il contraddittorio con il professionista
4.5 La conclusione dell’ispezione
4.6 L’utilizzo ai fini fiscali dei dati antiriciclaggio
5. Gli adempimenti del collegio sindacale
5.1 Collegio sindacale, con incarico di controllo contabile, istituito presso i destinatari degli obblighi antiriciclaggio
5.2 Collegio sindacale, senza incarico di controllo contabile, istituito presso i destinatari degli obblighi antiriciclaggio
5.3 Collegio sindacale, con incarico di controllo contabile, istituito presso le società o gli enti non destinatari degli obblighi antiriciclaggio
5.4 Collegio sindacale, senza incarico di controllo contabile, istituito presso le società o gli enti non destinatari degli obblighi antiriciclaggio
6. Le violazioni penali e amministrative
6.1 Sanzioni penali
6.2 Sanzioni amministrative
7. Il procedimento sanzionatorio e gli strumenti di difesa
7.1 Autorità preposte alla contestazione
7.2 Enti preposti all’irrogazione della sanzione
7.3 Termine per la contestazione
7.4 Prescrizione della violazione
7.5 Fase istruttoria
7.6 Il pagamento in misura ridotta (oblazione)
8. Domande e risposte sulle procedure
8.1 Adeguata verifica
8.2 Identificazione cliente
8.3 Identificazione titolare effettivo
8.4 Segnalazione operazioni sospette
8.5 Il fascicolo cliente
8.6 Le operazioni in contanti
8.7 Autoriciclaggio
8.8 Procedimento amministrativo sanzionatorio
Allegati
AV.0 – AUTOVALUTAZIONE DEL RISCHIO (ARTT. 15 e 16 D.LGS. 231/2007)
AV.1 – DETERMINAZIONE DEL RISCHIO EFFETTIVO E DELLA TIPOLOGIA DI ADEGUATA VERIFICA
AV.2 – CHECK-LIST AI FINI DELLA FORMAZIONE DEL FASCICOLO DEL CLIENTE
AV.3 – ISTRUTTORIA CLIENTE
AV.4 – DICHIARAZIONE DEL CLIENTE
AV.5 – DICHIARAZIONE DEL PROFESSIONISTA ATTESTANTE EX ART. 26 D.LGS. 231/2007
AV.6 – DICHIARAZIONE DI ASTENSIONE DEL PROFESSIONISTA
AV.7 – PROCEDURA DI CONTROLLO COSTANTE
Definizioni
Bibliografia
Le nove sanatorie del decreto 119/2018 ed il saldo e stralcio dei debiti, aggiornato con il Decreto Crescita d.l. 34 del 30 aprile 2019, convertito con legge 28 giugno 2019, n.58, riapertura dei termini per l’adesione alla rottamazione delle cartelle e Saldo e stralcio delle cartelle:
Il decreto legge 119 del 23 ottobre 2018, convertito con modificazioni dalla legge 136 del 17 dicembre 2018, ha introdotto una serie di misure agevolative per i contribuenti che sono state enfaticamente etichettate come provvedimenti per la “Pace fiscale”.
A queste si è aggiunta, con i commi da 184 a 198 della legge di bilancio 2019 (legge 145 del 30 dicembre 2018), un’altra definizione agevolata, riservata alle persone fisiche in grave e comprovata situazione di difficoltà economica, il c.d. saldo e stralcio delle cartelle.
Analizzeremo tutte le disposizioni della Pace fiscale, per capire come regolarsi rispetto a ciascuna di esse, concedendoci solo adesso alcune brevi considerazioni di carattere generale.
La pace fiscale è stata definita un condono, o per lo meno è stata annunciata come tale. Certamente del condono ha l’annullamento delle sanzioni addebitate a fronte di comportamenti scorretti da parte del contribuente, e degli interessi. Ma per altri versi non ci troviamo davanti a niente di paragonabile ad un “vero” condono generalizzato , come quello del 2003, ad esempio, quando è stato possibile pagare degli importo irrisori per sanare irregolarità fiscali di qualunque specie ed importo, e soprattutto mettersi al riparo da ogni rivendicazione del Fisco in relazione ai periodi d’imposta condonati.
Le disposizioni della pace fiscale sono accomunate dal vantaggio per il contribuente che aderisce di non pagare le sanzioni e gli interessi dovuti, ma non concedono sconti sulle imposte (se non in casi particolari) e non mettono al riparo in nessun caso da futuri accertamenti.
Gli articoli da 1 a 9 del decreto legge 119/2018 (citato nel prosieguo anche come decreto 119 o solo decreto) sono quelli che contengono i provvedimenti della Pace Fiscale, e saranno tutti analizzati in questo ebook; la legge di bilancio 2019, invece, contiene la disciplina del saldo e stralcio delle cartelle.
Le discipline che affronteremo, quindi, sono:
Decreto 119 |
Rubrica dell’articolo |
Ebook |
Articolo 1 |
Definizione agevolata dei processi verbali di constatazione |
Capitolo 2 |
Articolo 2 |
Definizione agevolata degli atti del procedimento di accertamento |
Capitolo 3 |
Articolo 3 |
Definizione agevolata dei carichi affidati all’agente della riscossione |
Capitolo 5 |
Articolo 4 |
Stralcio dei debiti fino a mille euro affidati agli agenti della riscossione dal 2000 al 2010 |
Paragrafo 7.1 |
Articolo 5 |
Definizione agevolata dei carichi affidati all’agente della riscossione a titolo di risorse proprie dell’Unione Europea |
Paragrafo 5.5 |
Articolo 6 |
Definizione agevolata delle controversie tributarie |
Capitolo 4 |
Articolo 7 |
Regolarizzazione con versamento volontario di periodi di imposta precedenti |
Paragrafo 7.3 |
Articolo 8 |
Definizione agevolata delle imposte di consumo dovute ai sensi dell’articolo 62-quater, commi 1 e 1-bis, del decreto legislativo 26 ottobre 1995, n.504 |
Paragrafo 7.4 |
Articolo 9 |
Irregolarità formali |
Paragrafo 7.2 |
L. di bilancio 2019 |
Saldo e stralcio delle cartelle |
Capitolo 6 |
1. Introduzione: presentazione di tutte le sanatorie
2. La definizione agevolata dei processi verbali di constatazione (art.1)
2.1 La definizione
2.2 I requisiti necessari
2.2.1 I periodi di imposta definibili
2.3 Regole applicative
2.3.1 La proroga di due anni dei termini per l’accertamento
2.3.2 I soggetti trasparenti
2.3.3 Le risorse proprie dell’Unione Europea e l’Iva all’importazione
2.4 Valutazioni di convenienza
3. La definizione agevolata degli atti del procedimento di accertamento (art.2)
3.1 L’oggetto della definizione
3.1.1 Avvisi di accertamento, di rettifica e liquidazione, e atti di recupero
3.1.2 Inviti al contraddittorio
3.1.3 Accertamenti con adesione
3.1.4 Atti di accertamento dell’Agenzia delle dogane
3.2 Le somme dovute e le modalità di pagamento
4. La definizione delle liti pendenti (art.6)
4.1 Introduzione
4.2 L’oggetto della definizione
4.2.1 Esclusioni
4.3 Gli importi dovuti
4.3.1 Controversie relative a sanzioni
4.4 Le modalità di pagamento ed il perfezionamento della definizione
4.5 Gli effetti sui processi tributari in corso
5. La rottamazione delle cartelle (art.3)
5.1 Introduzione
5.2 Come si rottamano le cartelle
5.2.1 Esclusioni e limitazioni
5.2.2 Le modalità di pagamento
5.3 La procedura e gli effetti della rottamazione
5.3.1 Gli effetti sui contenziosi in atto
5.4 Il coordinamento con le precedenti rottamazioni
5.4.1 I soggetti colpiti dalle calamità naturali del 2016
5.5 I carichi che hanno ad oggetto le risorse proprie tradizionali dell’Unione Europea (art.5 del decreto 119)
5.6 La dichiarazione di adesione
6. Il saldo e stralcio delle cartelle
6.1 I presupposti applicativi ed i benefici del saldo e stralcio
6.2 La procedura
7. La riapertura dei termini della rottamazione e del saldo e stralcio
8. Le altre sanatorie
8.1 Lo stralcio
8.2 La sanatoria delle irregolarità formali (art.9)
8.3 La sanatoria per le società ed associazioni sportive
8.3.1 La definizione degli atti del procedimento di accertamento
8.3.2 La definizione delle liti pendenti
8.4 La definizione agevolata delle imposte di consumo (art.8)
9. Le scadenze
10. Appendice normativa
Legge 30 dicembre 2018, n. 145
Il Decreto crescita, DL. 34 2019 è stato convertito nella legge n. 58 del 28 giugno 2019. La fase di conversione ha raddoppiato il numero degli articoli inglobando gran parte del decreto semplificazioni. La maggior parte delle misure sono fiscali e di semplificazione amministrativa per le imprese ma ci sono anche alcuni provvedimenti in materia di lavoro, previdenza e assistenza che analizzeremo in questa circolare, in particolare, ad esempio: la riduzione dei tassi Inail a regime dal 2023, il nuovo contratto di espansione per le grandi aziende in crisi, le nuove modalità di calcolo dell'ISEE, ecc.
Il Vademecum Privacy nasce per accompagnare e sostenere l'ente, i dirigenti, i responsabili di posizione organizzativa e tutti i dipendenti impegnati nello svolgimento di attività relative alle operazioni di trattamento dei dati personali, attraverso la pubblicazione di sei Quaderni operativi sulle tematiche più stringenti in materia di privacy. La pubblicazione è naturalmente diretta anche al DPO che, nell'espletamento dei suoi compiti di vigilanza e consulenza, può utilmente usufruire delle soluzioni proposte nel quaderno e suggerirlo allente quale utile strumento di supporto per il corretto trattamento dei dati personali.
In particolare, in questo terzo Quaderno si affrontano i seguenti temi:
AUTORE: Nadia Corà: Avvocato amministrativista area Legal Tech Matteo Marconato: Information Security Manager. Consulente in materia di Intelligenza Artificiale, Big Data e Industria 4.0