Inserisci l'e-mail con la quale ti sei registrato su FISCOeTASSE.com
Entra con le tue credenziali BusinessCenter o SiteCenter. Password dimenticata?
E’ stata approvata sia dalla Camera che dal Senato la Conversione in legge, con modificazioni, del D.L 26 ottobre 2019, n. 124, recante disposizioni urgenti in materia fiscale e finanziaria.". Il testo del cd. "collegato fiscale 2020" come ogni anno ha subito molte modifiche in sede di conversione di seguito sinteticamente esposte.
Si precisa che il testo ufficiale è in corso di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.
La Circolare Settimanale per lo Studio n. 47 - Edizione Straordinaria sulle novità del decreto fiscale 2019 fa parte dell'Abbonamento Circolare Settimanale dello Studio.
Fac simile gratuito di un contratto di comodato tra parenti in linea retta per godere della riduzione IMU al 50%.
E' sempre piu' frequente che i genitori diano ai figli la disponibilità di un immobile da adibire ad abitazione principale. La Legge consente la riduzione IMU al 50% ma pone delle condizioni pesanti e per nulla semplici da rispettare.
Nel contratto vengono indicate anche tali condizioni per aiutare il contribuente a non sbagliare....ovviamente se i requisiti si perdono nel corso della vita del contratto di comodato la riduzione non spetterà piu'.
Si rimanda ad un articolo sul portale per approfondire: IMU: immobili concessi in uso gratuito ai parenti di primo grado
L’alternativa alle liti fiscali.
Il controllo delle informazioni fornite dai contribuenti con le dichiarazioni e comunicazioni fiscali rappresenta, rispetto a queste ultime, una fase successiva che rimette in discussione gli elementi conosciuti dal fisco: nel caso dei controlli “formali”, che hanno cadenza sistematica, l’attività è intesa a correggere le dichiarazioni presentate, mentre il controllo “sostanziale”, eventuale ma programmato all’interno di una determinata “platea” di contribuenti, pone in essere un riesame più approfondito dei comportamenti fiscali.
Data la complessità tecnica della materia tributaria, si tratta spesso di un riesame non convergente con l’opinione del contribuente, che, ancorché obbligato alla collaborazione rispetto alle esigenze del controllo, è legittimato a “resistere” e a contraddire le conclusioni dell’ufficio.
Questa attività di resistenza e contraddittorio attivo si traduce in istituti normativamente previsti, approntati dal legislatore con la finalità di giungere, in caso di controllo e accertamento, a una rideterminazione il più possibile corretta e “consensuale” delle basi imponibili, in vicende strutturalmente caratterizzate da incertezza in fatto e in diritto.
Altri istituti sono finalizzati a regolarizzare violazioni semplici, tipicamente quelle relative agli omessi o tardivi versamenti, o a dimenticanze riconosciute dal contribuente e non suscettibili di incidere sulla corretta rappresentazione della situazione fiscale / contributiva.
In particolare, il presente lavoro si occuperà delle condizioni e modalità attuative del contraddittorio in fase di verifica, cioè prima dell’accertamento (nella prospettiva, per il contribuente, della riduzione degli importi accertabili o dell’archiviazione del verbale), nonché:
Inoltre, ci si occuperà del ravvedimento operoso, cioè della possibilità di regolarizzare le violazioni (relative sia ai versamenti che alle dichiarazioni fiscali) prima che per tali violazioni venga notificato al contribuente un atto impositivo, versando una semplice frazione della sanzione ordinariamente applicabile.
Non vengono invece trattate le forme di definizione che più specificamente interessano la fase del contenzioso tributario (reclamo – mediazione e conciliazione giudiziale), né le definizioni a carattere temporaneo come ad esempio quelle delle norme – relativamente recenti - in materia di “pace fiscale”.
1. Verifiche fiscali e contraddittorio
1.1 La partecipazione nel corso delle verifiche fiscali
CONTRADDITTORIO E VERIFICA
1.1.1 Partecipazione all’inizio della verifica
1.1.2 Contraddittorio in corso di verifica
1.1.3 Tempi previsti
1.1.4 Diritto di assistere alle operazioni
1.1.5 Ulteriori diritti del contribuente
1.1.6 Mancata risposta agli inviti
1.1.7 Conclusione della verifica
1.1.8 Mancata presentazione
1.1.9 Valore probatorio delle dichiarazioni
1.1.10 Accertamento
1.2 Segreto e privacy
TUTELA DEI DATI E DELLE INFORMAZIONI
1.2.1 Segreto professionale
1.2.2 Privacy
1.3 Contraddittorio fiscale
CONTRADDITTORIO
1.3.1 Obbligo di contraddittorio
1.3.1.1 Diritto comunitario
1.3.2 Durante la verifica
1.3.3 In fase di accertamento
1.3.4 Mancata instaurazione
1.3.5 Indirizzi ufficiali
1.3.6 Intervento della Consulta
1.3.7 Innovazioni del 2019
1.3.7.1 Ipotesi di esclusione
1.3.7.2 Contraddittorio nelle indagini finanziarie
2. Patti con il fisco
2.1 Accertamento con adesione
ASPETTI GENERALI
2.1.1 Condizioni ed ambito di applicazione
2.1.2 Procedimento
2.1.2.1 Avvio su iniziativa dell’Ufficio
2.1.2.2 Istanza del contribuente
2.1.3 Sospensione dei termini per l’impugnazione
2.1.4 Adesione e PEC
2.1.5 Controlli
2.1.6 Competenza dell’Ufficio
2.1.7 Imposte indirette
2.2 Atto di accertamento
CONCLUSIONE DELL’ITER
2.2.1 Motivazione
2.2.2 Rappresentanza
2.2.3 Adesione e contraddittorio
2.2.4 Atto di definizione
2.2.5 Effetti
2.2.5.1 Inibizione dei poteri degli uffici
2.2.5.2 Effetti sulle sanzioni
2.2.5.3 Effetti penali
2.2.6 Sopravvenuta conoscenza di nuovi elementi
2.2.7 Perfezionamento dell’adesione
2.2.7.1 Problemi della fase di perfezionamento dell’accordo
2.2.7.2 Lieve inadempimento
2.2.7.3 Sanzioni comunque applicabili
2.2.8 Scomputo delle perdite
2.2.8.1 Precisazioni
2.2.8.2 Perdite di periodo
2.2.8.3 Perdite e adesione
3. Autotutela
3.1 Vizi dell’atto e autotutela
ASPETTI GENERALI
3.1.1 Inquadramento
3.1.2 Finalità dell’istituto
3.1.3 Quadro normativo
3.1.4 Presupposti
3.1.5 Tutela giurisdizionale
3.1.6 Atti definitivi
3.1.7 Autotutela sostitutiva
3.1.8 Danno da mancata autotutela
3.1.9 Non obbligatorietà
3.2 Autotutela e ricorso
GIURISDIZIONE
3.2.1 Indirizzi della Cassazione
3.2.2 Cessazione della materia del contendere
3.2.3 Autotutela e cessazione
3.2.4 Giudicato
3.3 Autotutela in caso di nuovi indirizzi della PA
INDIRIZZI SOPRAVVENUTI
3.3.1 IRAP e autonoma organizzazione
3.3.2 Effetto dei nuovi indirizzi
4. Ravvedimento operoso
4.1 Definizione delle “omissioni”
ASPETTI GENERALI
4.1.1 Aspetti generali
4.1.2 Omessi versamenti
4.1.2.1 Riduzioni fino ai 90 giorni
4.1.2.2 Riduzioni oltre i 90 giorni
4.1.3 Precisazioni
4.1.4 Termini per l’accertamento
4.2 Perimetro oggettivo
4.2.1 Violazioni definibili
4.2.1.1 Violazioni dichiarative nei primi 90 gg
4.2.1.2 Violazioni dichiarative oltre i 90 giorni
4.2.1.3 Ravvedimento della violazione constatata
4.3 Violazioni non sanzionabili ed esimenti
4.3.1 Precisazioni
4.3.2 Esimente penale
4.3.3 Interessi da ravvedimento operoso
4.3.4 Remissione in bonis
4.4 Dichiarazione integrativa / correttiva
4.4.1 Correzione di errori
4.4.2 Dichiarazione tardiva
4.4.3 Acconti
4.4.4 Dichiarazione integrativa e omessi versamenti
4.4.5 Dichiarazione omessa
4.4.6 Erronea imputazione a periodo
4.4.7 Tassazione del componente positivo
4.4.8 Rettifiche positive e negative
5. Interpelli
5.1 Dialogo contribuenti - fisco
ASPETTI GENERALI
5.1.1 Diritto di interpello
5.1.2 Tipologie di interpelli
5.1.2.1 Interpello ordinario puro e qualificatorio
5.1.2.2 Interpello probatorio
5.1.2.3 Interpello anti-abuso
5.1.2.4 Interpello disapplicativo
5.2 Regole comuni
5.2.1 Preventività e controlli
5.2.2 Contenuto delle istanze
5.2.3 Regolarizzazione
5.2.4 Integrazione documentale
5.2.5 Risposta dell’amministrazione
5.2.6 Inammissibilità
5.2.7 Rinuncia
5.3 Effetti successivi
5.3.1 Contenzioso
5.3.2 Segnalazioni
5.3.3 Sanzioni
5.4 Procedura
5.4.1 Presentazione dell’istanza
5.5 Pubblicità degli interpelli
5.4.2 Indirizzi dell’Agenzia
5.4.3 Considerazioni
5.4.4 Pubblicazione generalizzata
Riferimenti normativi
Il Codice degli ETS riunisce tutta la più significativa normativa in ambito di Enti del Terzo Settore, a partire dalla Legge delega di riforma del 2016, fino ad arrivare ai recentissimi Decreti ministeriali che dettano le Linee guida per la redazione del bilancio sociale (G.U. n. 186 del 9 agosto 2019) e per la valutazione dell’impatto sociale delle attività degli ETS (G.U. n. 214 del 12 settembre 2019).
È disponibile una ricca selezione della prassi di riferimento (note ministeriali, circolari, studi), che fornisce ulteriori indicazioni, informazioni e spunti sulla materia.
Cinzia De Stefanis - Giornalista economica, è autrice di numerose pubblicazioni con le più importanti Case Editrici del settore.
Il volume si distingue per il suo carattere multidisciplinare ponendosi quale strumento pratico e immediato per rispondere in modo corretto alle finalità della legge.
Per ogni tipologia di attività, dalla sanità, alle assicurazioni, dalle banche, alle PMI fino ad arrivare al settore scolastico, il manuale diventa uno strumento per interpretare in modo efficace, il quadro regolatorio in materia di protezione dei dati personali e le sue indicazioni pratiche, riescono a dare criteri precisi su come applicarlo.
Il manuale oltre a contenere le disposizioni della legge, è dotato di un formulario che permette un'analisi accurata della situazione in cui il soggetto si trova e, con chek-list, fac-simili, lettere di nomina, informative, istruzioni operative a tutto quello che occorre, permette di riuscire ad avere in breve tempo, una soluzione a tutte le problematiche che il GDPR ha introdotto.
Il manuale può essere utilizzato, non solo a chi la legge la deve applicare, ma anche a quei soggetti, certificatori e verificatori delle norme UNI EN ISO, che sono preposti alla valutazione per i sistemi di qualità.
Sistemi che oggi sono fondamentali per porre le aziende nella condizione di trovarsi, in un mercato concorrenziale, pronte a soddisfare le sempre più esigenti richieste di tutti gli stakeholder.
Il volume affronta, in particolare, i seguenti settori:
- banche;
- assicurazioni;
- sanità;
- lavoro;
- scuole.
MONICA MANDICO
Già DPO e legal Specialist di privati e aziende, è avvocato e founder di Mandico & Partners. È stata coautrice di diverse opere, oltre ad aver pubblicato diverse monografie e contribuito ad opere collettanee in materia di privacy. Docente nel Corso di Perfezionamento “ Privacy e potere di controllo nelle imprese e nei rapporti di lavoro”, organizzato e patrocinato dalle Università delle Marche ed UNICAM.
PARTE GENERALE
Capitolo I – GDPR e la normativa domestica
1.0. Aspetti generali. La definizione di “privacy”e la sua evoluzione
1.1. Il Regolamento (UE) 2016/679
1.2. Le principali novità del GDPR
1.3. L’iter del d.lgs. n. 101/2018 e le novità introdotte
Capitolo II – La nuova privacy: principi, diritti e novità
2.0. Il dato personale
2.1. I dati rientranti in particolari categorie
2.2. Il trattamento dei dati
2.3. Doveri – Come trattare correttamente i dati. Principi generali del trattamento di dati personali
2.4. Il principio di liceità del trattamento
2.5. Correttezza e trasparenza del trattamento
2.6. Il principio di accountability
2.7. Il principio del risk based approach
2.8. Privacy by design e privacy by default
2.9. Ambito territoriale di applicazione del Regolamento 2016/679
Capitolo III – I protagonisti del trattamento dati e le figure privacy
3.0. Le parti in gioco. Ambito soggettivo di applicazione
3.1 L’interessato (data subject)
3.2. Il titolare del trattamento (data controller)
3.3. La figura di contitolare del trattamento, (joint controller)
3.4. Il responsabile del trattamento
3.5. Sub-responsabile del trattamento
3.6. La persona autorizzata al trattamento
3.7. Amministratore di sistema
3.8. Il DPO, Data Protection Officer
Capitolo IV – I diritti dell’interessato
4.0. I diritti dell’interessato
4.1. L’informativa
4.2. Accesso e rettifica dati
4.3. Limitazione del trattamento
4.4. Il diritto di opposizione
4.5. Il diritto all’oblio o diritto alla cancellazione
4.6. Il diritto alla portabilità
4.7. Cloud computing – “Proteggere i dati per non cadere dalle nuvole”
4.8. La privacy dei minori
4.9. La profilazione e il processo automatizzato
Capitolo V – Le attività e gli adempimenti
5.0. I registri delle attività del trattamento
5.1. Definizione
5.2. Forma
5.3. Contenuto
5.4. Soggetti interessati
5.5. Le modalità di tenuta, conservazione e di aggiornamento del registro trattamenti
5.6. Registro del responsabile
5.7. Impatto privacy. Valutazione dei rischi e sicurezza del trattamento
5.8. Risk Assessment
5.9. Misure di garanzia
5.10. La valutazione d’impatto sulla protezione dei dati. Data Protection Impact Assessment
5.11. Iter per la valutazione d’impatto
5.12. Il documento di valutazione di impatto privacy e la sua pubblicazione
Capitolo VI – La valutazione d’impatto per la protezione di dati: aspetti pratici e applicativi
6.0. La valutazione d’impatto
6.1. Un possibile approccio nella costruzione di una metodologia di valutazione di impatto
6.2. Gli indicatori di rischio elevato
6.3. I trattamenti valutativi e le decisioni automatizzate
6.4. Il monitoraggio sistematico
6.5. Dati sensibili o dati di natura estremamente personale
6.6. Trattamenti su larga scala
6.7. Raffronto sistematico di basi di dati
6.8. Dati relativi ad interessati vulnerabili
6.9. Fattore di rischio tecnologico
6.10. Metodologie di redazione della DPIA
Capitolo VII – Data breach
7.0. Premessa
7.1. Definizione e tipologie di data breach
7.2. I possibili effetti negativi di una violazione
7.3. La notificazione al Garante
7.4. Comunicazione all’interessato
Capitolo VIII – Il trasferimento dei personali verso paesi o organizzazioni internazionali
8.0. Il trasferimento dati trasfrontalieri. Evoluzione delle regole
8.1. Dal Safe Harbor (Approdo sicuro) alla sentenza Shrems e il Privacy Shield
8.2. Il caso Google Spain
8.3. Il nuovo Regolamento europeo e il trasferimento dati al paese terzo
Capitolo IX – Quadro sanzionatorio
9.0. Il sistema sanzionatorio del GDPR
9.1. Le ipotesi di illeciti amministrativi previste dal Codice privacy
9.2. La procedura sanzionatoria
9.3. Illeciti penali del Codice privacy
9.4. Le responsabilità
PARTE SPECIALE
Capitolo X – Sistemi di certificazione: data protection compliance
10.0. Il sistema delle normative volontarie e la necessità di un approccio integrato
10.1. La gap analysis e i controlli interni. Compliance e misurabilità. Il concetto di PDCA
10.2. I controlli
10.3. Le evidenze oggettive
10.4. Il ciclo di Deming
10.5. Il sistema di gestione per la sicurezza delle informazioni e la ISO 27001:20189
Capitolo XI – Compliance aziendale per data protection nel regolamento europeo 2016/679: l’applicazione del GDPR nelle PMI
11.0. Premessa: la compliance aziendale in materia di Data Protection
11.1. Segue. I nuovi diritti dell’interessato: sulla portabilità del dato
11.2. Il sistema degli adempimenti e la risk analysis: come mettersi in regola
11.3. L’informativa
11.4. Le nomine dei responsabili e degli incaricati
11.5. Segue: il Data Protection Officer
11.6. Il registro dei trattamenti e le misure minime di sicurezza
Capitolo XII – La privacy nel contesto lavorativo
12.0. Premessa
12.1. I soggetti coinvolti in un trattamento dati in ambito lavorativo
12.2. Medico competente
12.3. I consulenti del lavoro
12.4. Monitoraggio nell’attività di lavoro
12.5. Videocamere in ambienti di lavoro
12.6. L’autorizzazione dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro
12.7. Sistemi di geolocalizzazione
12.8. La valutazione d’impatto privacy
12.9. Posta elettronica e Internet
12.10. I controlli sulla posta elettronica
12.11. Trattamento di dati idonei a rivelare lo stato di salute dei lavoratori
12.12. Trattamento dati personali contenuti nel curriculum vitae
12.13. Trattamento dati sensibili contenuti in un CV
12.14. Autorizzazione generale n. 1/2016 per il trattamento di categorie particolari di dati nell’ambito dei rapporti di lavoro
Capitolo XIII – Il GDPR applicato al settore sanitario
13.0. Il dato in sanità: evoluzione storica dalla direttiva madre al Regolamento UE 2016/679
13.1. La legislazione italiana: la legge n. 675/1996
13.2. Il decreto legislativo 196/2003
13.3. La ricerca medica, biomedica ed epidemiologica
13.4. I principi introdotti dal Regolamento in ambito sanitario. Inquadramento generale
13.5. I dati particolari: tra divieto di trattamento e nuove basi giuridiche
13.6. La “nuova” informativa
13.7. La conservazione dei dati sanitari
13.8. Cosa cambia per il trattamento dei dati sanitari con il quadro normativo completato dal decreto legislativo 101/2018
13.9. Le finalità di ricerca
13.10. La documentazione sanitaria. Premessa
13.11. La cartella clinica ospedaliera
13.12. La scheda sanitaria e la cartella clinica del medico di base
13.13. La cartella sanitaria elettronica
13.14. Dossier sanitario elettronico
13.15. Le Linee guida del Garante del 4 luglio 2015 sul dossier sanitario
13.16. Il fascicolo sanitario elettronico (il c.d. F.S.E.)
13.17. Il referto on line
Capitolo XIV – La tutela dei dati personali in ambito bancario
14.0. La valutazione d’impatto. Cenni generali
14.1. Le principali criticità nel settore bancario
14.2. Il diritto alla protezione dei dati e la normativa di riferimento dell’attività bancaria
14.3. I codici di condotta
14.4. Il segreto bancario e le illecite comunicazioni dei dati personali
14.5. Le misure di sicurezza. I protocolli delle banche per tutelare i dati personali dei clienti. La sicurezza informatica per enti creditizi e finanziari
L’esternalizzazione delle attività di conservazione dei dati
Capitolo XV – La privacy e il mondo delle assicurazioni
15.0. L’applicazione del GDPR per la Compagnia e per l’agenzia: una corretta governance
15.1. La trasparenza e l’informativa
15.2. La buona pratica che deve seguire un’agenzia
15.3. La digitalizzazione delle attività in ambito assicurativo
15.4. Le assicurazioni ed il trattamento dei dati sanitari
Capitolo XVI – Il GDPR negli studi professionali
16.0. Premessa
16.1. Professionisti e compliance. Principio di accountability
16.2. Mappatura, gestione del rischio e misure di sicurezza
16.3. Privacy Policy
16.4. Consenso
16.5. Strumenti di accountability. Informativa. Registro. DPIA
16.6. Diritti degli interessati e conservazione dei dati
Capitolo XVII – Minori e privacy nelle istituzioni scolastiche
17.0. Premessa
17.1. Il consenso del minore ed i suoi limiti
17.2. Raccolta di dati personali. Legittimità, correttezza e trasparenza
17.3. Limitazione, minimizzazione e accuratezza
17.4. Richieste di accesso ed altri diritti degli interessati
17.5. Il registro dei trattamenti: linee guida per la redazione
17.6. Il ruolo del Data Protection Officer
Capitolo XVIII – Approfondimenti: GDPR - Scuola. Protezione, tutela e gestione dei dati
18.0. Privacy e tutela del minore
18.1. Nuove tecnologie, minori e cyberbullismo
18.2. Immagini, video riprese, smartphone e tablet
18.3. Registrazione della lezione e strumenti compensativi
18.4. Il trattamento e la gestione dei dati
18.5. La scuola (Data Controller)
18.6. Scuole pubbliche e private
18.7. Registro delle attività di trattamento
Nel corso del convegno tenutosi a Bologna il 18 ottobre 2019 dedicato al “Concordato preventivo nel nuovo codice della crisi “ è stato affrontato il tema della responsabilità degli amministratori e la quantificazione del danno.
L’argomento è stato trattato dal dott. Antonio Cattaneo, Senior Partner di Deloitte Financial Advisory S.r.l. che ha messo a disposizione degli utenti del portale www.crisieinsolvenza.it il materiale del convegno.
www.crisieinsolvenza.it è il nuovo progetto editoriale di Fisco e Tasse, società del Gruppo Maggioli Editore Spa in collaborazione con Giuseppe Leogrande e Filippo Ghignone (partner Studio legale Maffei Alberti), esperti della materia.
Indice degli argomenti trattati:
Gli argomenti trattati oltre all'inquadramento giuridico sono corredati da esempi e casi pratici.
Indice:
- Evoluzione sequenziale della crisi d’impresa
- Le scelte del Legislatore del 2019 in tema di quantificazione del danno da indebita prosecuzione
- I due criteri presuntivi di quantificazione del danno (netti patrimoniali e deficit concorsuale)
- Il criterio alternativo diretto di quantificazione del danno (operazioni pregiudizievoli)
- Analisi comparativa sommaria dei tre criteri di quantificazione del danno
Il volume affronta la disciplina relativa alla tutela dei diritti del titolare dei dati personali, alla luce del regolamento n.1/2019, emanato dal Garante della privacy, nonché delle esigenze che nel tempo sono maturate e continuano a maturare, specialmente in ragione dellutilizzo sempre maggiore della rete. Lopera si completa con una parte di formulario, disponibile online, contenente gli schemi degli atti da redigere per approntare la tutela dei diritti dinanzi allAutorità competente. Un approfondimento è dedicato alle sanzioni del Garante, che stanno trovando in queste settimane le prime applicazioni, a seguito dellentrata in vigore della nuova normativa. MICHELE IASELLI Avvocato, funzionario del Ministero della Difesa, docente a contratto di informatica giuridica allUniversità di Cassi- no e collaboratore della cattedra di informatica giuridica alla LUISS ed alla Federico II, nonché Presidente dellAssociazione Nazionale per la Difesa della Privacy (ANDIP). Relatore di numerosi convegni, ha pubblicato diverse monografie e contribuito ad opere collettanee in materia di privacy, informatica giuridica e diritto dellinformatica con le principali case editrici.
Il Marchio d'impresa. valorizzazione, tutela e strategie, contenenete focus operativi e modelli di contratto.
Analisi normativa aggiornata al Decreto crescita 34/2019
L'opera si distingue per l’attenzione, quasi monopolizzante, rispetto alla più ampia analisi dell’istituto del marchio, che gli autori rivolgono verso i sistemi di valutazione e valorizzazione del marchio utilizzando un approccio interdisciplinare, giuridico ed economico-aziendale.
La valutazione economica dei marchi d’impresa coinvolge questioni giuridiche ed economiche che hanno importanti risvolti operativi sia nell’attività d’impresa che - sempre più di frequente – anche negli studi professionali.
Il marchio, per sua natura, riveste la funzione distintiva all’interno delle componenti intangibili della gestione, ovvero è in grado di rendere identificabile il produttore del bene su cui è apposto o riconoscibile il soggetto che eroga il servizio contraddistinto dal marchio stesso, i suoi principi ispiratori, i valori etici, la sua storia. Specialmente negli ultimi anni, sembra aver assunto preminente rilevanza, l’altra funzione tipica del marchio: la capacità attrattiva. Il marchio, come noto, funge da catalizzatore delle attenzioni dei consumatori e degli utenti, i quali sulla base di una pregressa esperienza maturata – per effetto dell’acquisto di un prodotto o della fruizione di un servizio – sono propensi a orientare le successive scelte d’acquisto “attratti” da prodotti e servizi che - quandanche nuovi o non conosciuti - proprio in ragione del marchio che li contraddistingue sul mercato.
Il marchio, dunque, può diventare sinonimo di qualità, di garanzia, di precisione e – in molti casi – di attenzione verso obiettivi di rilevanza sociale o etica e di sensibilità per le problematiche legate ai temi di portata generale, come l’ecologia.
Il marchio, infatti, è capace di sintetizzare quella serie di valori che consentono di indirizzare le scelte di acquisto verso l’output di un produttore piuttosto che di un altro. Quello stesso marchio conosciuto sul mercato come sinonimo di precisione e attenzione verso il prodotto finale, sarà un chiaro segnale delle competenze interne all’azienda, inclusa l’efficienza del sistema di produzione adottato e della qualità dei processi, in relazione alla capacità di soddisfare i bisogni e le attese dei consumatori e della collettività più in generale.
Anche in virtù di quanto sin qui esposto, è innegabile che il marchio d’impresa e, più in generale, tutti gli asset intangibili siano delle importanti risorse aziendali caratterizzati da immaterialità e sviluppate internamente che offrono un altrettanto importante contributo in termini di generazione, sviluppo e condivisione del valore dell’azienda, collocandosi tra quelle risorse aziendali che più di altre partecipano al raggiungimento di vantaggi competitivi sostenibili dall’azienda.
Premessa del curatore editoriale:
Prof. Alessandro Giosi
Professore Associato di Economia Aziendale presso l'Università LUMSA di Roma
Il presente Volume, scritto con sapiente competenza e riflessione critica, dall’Avv. Roberto Sarra e dal Dott. Giuseppe Miceli, si distingue proprio per l’attenzione – quasi monopolizzante, rispetto alla più ampia analisi dell’istituto del marchio - che i due fini giuristi rivolgono verso i sistemi di valutazione e valorizzazione del marchio utilizzando un approccio interdisciplinare, giuridico ed economico-aziendale.
Si evince, dalla lettura dell’opera, come una strategica valorizzazione del marchio – o del brand, inteso come evoluzione del marchio – possa consentire di concquistare un maggiore appeal sul mercato concorrenziale, rispetto ai competitor. Ma, soprattutto, ciò che viene acutamente messo in risalto è la propedeutica importanza del processo di valutazione economico-contabile del marchio.
L’impresa moderna e lo studio professionale innovativo, financo la pubblica amministrazione per ottimizzare la propria brand reputation, potranno utilizzare questo testo come uno strumento operativo che gli consentirà di operare – per proprio conto o a beneficio dei propri clienti/utenti - la valutazione del marchio con un approccio interdisciplinare, che consideri trasversalmente differenti aspetti, ottenendo risultati apprezzabili sul piano economico-finanziario. Ecco perché, vengono sviluppati, con un approccio operativo, i principali metodi per la stima del valore di mercato dei marchi.
Particolarmente utile è, inoltre, la modulistica che viene riportata in addendum a un libro che non può mancare nel cassetto del professionista 2.0.
La realizzazione di quest’opera mi vede artefice – prima ancora che partecipe - di un rapporto di collaborazione scientifica maturato tra i due Autori che con questo volume hanno voluto posare la “prima pietra” di un progetto strutturato di master universitario in materia di Intellectual Property Management che avrò cura dirigere.
Un’iniziativa fortemente rappresentativa di quanto proficuo e costruttivo possa risultare il rapporto sinergico e programmatico tra il mondo accademico-universitario e l’apparato professionale-imprenditoriale di cui, molto spesso, il nostro sistema formativo è stato deficitario.
Prefazione
Premessa del curatore editoriale
1. Impresa e diritti di proprietà: il marchio d’impresa
1.1 Il marchio d’impresa: disciplina e caratteri
1.2 La funzione distintiva e la capacità attrattiva del marchio
1.3 Requisiti e tipologie del marchio
1.4 I confini territoriali del marchio
1.5 Registrazione del marchio
1.6 Cause di estinzione del marchio
1.7 Tutela del marchio
1.8 La circolazione del marchio: cessione e licenze
2. Valorizzazione del marchio e strategia d’impresa
2.1 La valorizzazione e tutela del marchio
2.2 Valutazione e identificazione dei beni immateriali
2.3 I principi contabili nazionali
2.4 La valutazione dei costi legati alla IP
2.5 I metodi fondati sui costi
2.5.1 Il metodo del costo storico
2.5.2 Il metodo del costo di riproduzione
2.6 I metodi reddituali
2.6.1 Premium Price
2.6.2 Royalties Method
2.6.3 Metodo Comparativo
3. Il trasferimento del marchio
3.1 Trasferimento e licenza d’uso del marchio
3.2 Le licenze di Marchio
3.2.1 Lease back: monetizzazione degli asset di proprietà industriale
3.2.2 IP Asset Backed Securitization
3.2.3 IP Sale and Lease Back
4. Focus operativi
FOCUS 1: Rassegna dei principali provvedimenti normativi in materia di marchi
FOCUS 2 case study: la valutazione del marchio nelle procedure concorsuali
5. Modelli
5.1 Contratto di cessione di marchio
5.2 Contratto di licenza di marchio
Considerazioni conclusive del curatore editoriale
Bibliografia/Sitografia
Utile foglio di calcolo in excel che consente di effettuare il calcolo corretto della tassa sui rifiuti (TARI) sia per le utenze domestiche che non, secondo le indicazioni normative, e del rimborso che i contribuenti possono richiedere laddove abbiano riscontrato un errato computo effettuato dal comune o dall'ente che si occupa della gestione del servizio.
Ricordiamo che il termine per la richiesta di rimborso è di 5 anni dal giorno del versamento (termine di prescrizione per le tasse locali).
Il foglio di calcolo consente di preimpostare l'istanza di rimborso da completare con i dati mancanti.
Requisiti minimi: Office Excel 2003
Il volume è uno strumento innovativo ed efficace per la preparazione alle prove di logica e test psico attitudinali previsti dai concorsi gestiti dal RIPAM FORMEZ. Il testo offre unampia panoramica dei quiz di logica RIPAM assegnati nei concorsi degli ultimi anni, suddivisi per tipologia e argomento: ragionamento astratto; comprensione verbale; ragionamento verbale; ragionamento critico verbale; logica deduttiva; problem solving; ragionamento numerico; ragionamento numerico deduttivo; ragionamento critico numerico. Accanto a ogni tipologia di quiz è riportato il riferimento alla videolezione con cui poter approfondire largomento oggetto di domanda e imparare le tecniche di risoluzione per affrontare i quesiti. Leggendo il testo e studiando le videolezioni allegate il candidato potrà: capire come si svolgono le prove di tipo RIPAM FORMEZ; comprendere come affrontare una prova di tipo RIPAM FORMEZ; analizzare la struttura dei quiz assegnati in passato nelle prove di tipo RIPAM FORMEZ; studiare le tecniche di risoluzione dei quiz di tipo RIPAM FORMEZ; comprendere i vari tipi di approccio da adottare soprattutto con le domande inerenti il ragionamento numerico e matematico; distinguere e riconoscere varie tipologie di criteri sottesi alle domande che verranno assegnate; esercitarsi con batterie di quiz già assegnati in passato da Formez PA.
Nella sezione online su https://www.maggiolieditore.it/approfondimenti (raggiungibile tramite il codice riportato in fondo al volume) sono disponibili le videolezioni del Metodo Cotruvo e il software di simulazione per esercitarsi sui quiz contenuti allinterno del volume e ulteriori quesiti, in preparazione alle prove dei concorsi gestiti dal RIPAM FORMEZ.
AUTORE: Giuseppe Cotruvo vanta un'esperienza consolidata nell'insegnamento della quizzistica di logica ed è uno dei più stimati creatori nazionali di quiz, enigmi, giochi e rubriche di logica, matematica, brain training e cultura generale.