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Le risposte ai quesiti più frequenti su Contabilità, Fisco, Lavoro e Previdenza delle associazioni e società sportive dilettantistiche in un eBook in pdf di 89 pagine.
Aggiornato con i Decreti “Cura Italia”, “Rilancio”, “Agosto” e “Ristori”
I professionisti che operano al fianco delle associazioni e delle società sportive dilettantistiche (asd e ssd) devono essere in grado di fornire continua e aggiornata assistenza e consulenza.
Ciò significa innanzitutto rispondere ai tanti quesiti che quotidianamente vengono posti dagli addetti ai lavori sui diversi aspetti della vita associativa e sociale, dalla costituzione alla gestione ordinaria e straordinaria.
Il presente lavoro si rivolge sia a coloro che conoscono la normativa di settore e hanno bisogno di uno strumento operativo utile per la pratica professionale, sia a coloro che intendono approfondire la legislazione e la prassi vigenti in materia, partendo dalle difficoltà applicative che nascono "sul campo".
1. Le associazioni e le società sportive dilettantistiche: caratteristiche e ambito di applicazione del regime fiscale speciale previsto dalla Legge 398/91 dopo la riforma del terzo settore.
1.1 Premessa: le associazioni e le società sportive dilettantistiche dalla Legge 398/1991 alla riforma del terzo settore.
1.2 L’esercizio dell’opzione per il regime fiscale previsto dalla Legge 398/1991 ed i requisiti per esercitarla e mantenerla
1.3 La qualificazione fiscale delle ASD e delle SSD e le loro caratteristiche dal punto di vista civilistico
2. Il regime fiscale delle associazioni e delle società sportive dilettantistiche: agevolazioni IRES, IRAP ed IRPEF.
2.1 Le agevolazioni ai fini IRES e sugli obblighi contabili
2.2 Le entrate escluse dal calcolo del limite di 400.000 Euro annui e quindi dall’imponibile IRES
2.3 Le agevolazioni sull’IRAP
2.4 Le agevolazioni sull’IRPEF per chi percepisce compensi dalle ASD o SSD. La cessione dei diritti alle prestazioni sportive degli atleti
3. Le agevolazioni IVA per le associazioni e le società sportive dilettantistiche. La certificazione dei corrispettivi
4. Le agevolazioni sull’IMU per le sole associazioni sportive dilettantistiche
5. Le altre agevolazioni previste per le associazioni e le società sportive dilettantistiche, in particolare quelle sulle erogazioni liberali e sul cinque per mille dell’IRPEF
5.1 Le agevolazioni per le erogazioni liberali effettuate a favore delle ASD o SSD
5.2 Le sponsorizzazioni e l’imposta sulla pubblicità
5.3 Il cinque per mille dell’IRPEF
5.4 Le erogazioni liberali per ristrutturazioni di impianti sportivi (“Sport bonus”)
5.5 Le prestazioni di dipendenti pubblici e le convenzioni con enti pubblici
5.6 La riduzione del canone per le concessioni demaniali e l’affitto a canone agevolato degli immobili dello Stato
5.7 La detrazione per le quote di iscrizione dei minori
6. Una alternativa (a partire dal 2022) per le sole ASD alla Legge 398/1991: il regime fiscale forfettario delle associazioni di promozione sociale previsto dall’art. 86 del Codice del terzo settore
Appendice
Normativa di riferimento
I legali rappresentanti degli enti iscritti devono spedire entro il 30 giugno 2020 tramite raccomandata con ricevuta di ritorno, alla competente Direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà ai sensi dell’articolo 47 del DPR n. 445 del 2000, che attesta la persistenza dei requisiti che danno diritto all’iscrizione. In alternativa, la dichiarazione sostitutiva può essere inviata dagli interessati con la propria casella di posta elettronica certificata alla casella PEC delle predette Direzioni Regionali , riportando nell’oggetto “dichiarazione sostitutiva 5 per mille 2020” e allegando copia del modello di dichiarazione, ottenuta mediante scansione dell’originale compilato e sottoscritto dal rappresentante legale, nonché copia del documento di identità.
Alla dichiarazione deve essere allegata, a pena di decadenza, la fotocopia non autenticata di un documento di identità del sottoscrittore.
Il volume prende in esame l’introduzione dell’obbligo generalizzato della redazione del bilancio sociale, inserito all’interno della Riforma del Terzo Settore, in particolare per le imprese sociali.
Il bilancio sociale serve a raccontare la propria storia aziendale, associativa o cooperativistica, con esso si diventa più facilmente riconoscibili e ci si distingue all’interno della comunità, per questo motivo il libro rappresenta uno strumento utilissimo anche per imprese ed enti di piccole dimensioni.
Il testo vuole dare una panoramica, anche con esempi concreti, su “cosa” è oggi il bilancio sociale sia nel mondo profit che nel mondo no profit, costituendo un ausilio per chi vi si approccia per la prima volta ma anche per chi da anni affronta la redazione di questo documento.
Grazie alla parte dedicata ad una ipotesi di lavoro, il libro rappresenta una vera e propria guida operativa, indispensabile per districarsi nell’ ampio spettro di possibilità redazionali; pur non essendoci disposizioni “prescrittive” infatti, gli autori individuano una serie di capitoli che necessariamente devono comporre il bilancio sociale per il raggiungimento delle sue finalità.
Nel suo interno si troverà:
› una parte introduttiva con le definizioni di bilancio sociale;
› i modelli di riferimento attualmente in uso;
› i riferimenti normativi, bibliografici e sitografici;
› casi pratici a confronto nel mondo no profit;
› casi pratici mondo profit.
1 Introduzione
1.1 Il significato di ‘rendicontare’
1.2 La definizione dei valori e la ‘mission’
1.3 Comunicazione e democrazia nello sviluppo di buone pratiche
1.4 La ricerca di una ‘definizione’ di bilancio sociale
1.5 I principi generali del bilancio sociale
1.6 Struttura del bilancio sociale: ipotesi di lavoro
2 Bilancio sociale nel mondo no profit
2.1 Soggetti
2.2 Regime transitorio
2.3 Cosa cambia?
2.4 Il bilancio sociale nel no profit
2.5 Peculiarità
2.6 In pratica
2.7 Riferimenti
2.8 Accenno: enti locali e bilancio sociale
2.9 Conclusioni
3 Bilancio sociale nel mondo profit
3.1 Introduzione
3.1.1 Cosa si intende per RSI
3.1.1.1 I destinatari della RSI
3.1.1.2 Vantaggi e svantaggi
3.1.1.3 La struttura operativa
3.1.1.4 Gli obiettivi della RSI per uno sviluppo sostenibile
3.2 I numeri della responsabilità sociale di impresa in Italia
3.2.1 Territorio/finanziamenti
3.2.2 La responsabilità sociale nel mondo, un interesse sempre maggiore
3.2.3 La RSI ed i rapporti tra aziende profit e imprese sociali
3.2.3.1 Il progetto LOIEs
3.2.3.2 I risultati alla luce delle teorie aziendaliste
3.2.3.3 Conclusioni e sviluppi futuri
3.3 Il bilancio sociale
3.3.1 Trasparenza
3.3.2 Rispetto degli interessi delle parti interessate o stakeholder
3.3.3 Rispetto del principio di legalità
3.3.4 Rispetto delle norme internazionali di comportamento
3.3.5 Rispetto dei diritti umani
3.4 Redazione
3.4.1 Mission, attività e strategie dell’organizzazione
3.4.2 Metodologie per costruire la mission d’impresa
3.4.3 L’identificazione degli stakeholder
3.4.4 Valore aggiunto
3.5 Modelli di gestione aziendale innovativi
3.5.1 Lo standard SA 8000
3.5.2 Lo standard AA1000
3.5.3 Lo standard ISO 26000
3.5.4 Global reporting initiative (GRI)
3.5.5 Istituto europeo per il bilancio sociale (IBS)
3.5.6 Gruppo di studio sul bilancio sociale (GBS)
3.6 Il bilancio sociale come strumento di management
3.6.1 La funzione comunicativa del bilancio sociale
3.6.2 Conseguenze negative della rendicontazione sociale
3.6.3 Bilancio sociale e bilancio d’esercizio a confronto
3.7 Caso bilancio sociale Ferrero
3.7.1 Introduzione
3.7.1.1 Il Gruppo in sintesi
3.7.1.2 Le persone
3.7.1.3 Il Pianeta
3.7.1.4 Mappatura degli stakeholder
3.7.1.5 Obiettivi raggiunti e da raggiungere
3.7.2 I consumatori
3.7.2.1 La nutrizione
3.7.2.2 L’innovazione.
3.7.2.3 La qualità
3.7.2.4 La comunicazione responsabile
3.7.3 Le donne e gli uomini Ferrero
3.7.3.1 La fondazione Ferrero
3.7.3.2 Il Progetto Imprenditoriale Michele Ferrero
3.7.3.3 Kinder + Sport
3.7.4 La catena del valore
3.7.4.1 Le pratiche agricole sostenibili Ferrero
3.7.4.2 Il cacao
3.7.4.3 L’olio di palma
3.7.4.4 Le nocciole
3.7.4.5 Latte e uova da galline allevate a terra
3.7.4.6 Lo zucchero
3.7.5 Le certificazioni
3.7.5.1 ISO 14001 e 50001
3.7.5.2 Risparmio energetico
3.7.5.3 Evitare gli sprechi
3.7.5.4 Gestione delle risorse idriche
3.7.5.5 Emissioni di CO2
La disciplina delle attività turistiche e di somministrazione degli enti non profit (diversi da enti del terzo settore e imprese sociali). Aggiornato alla Legge di Bilancio 2020
L’argomento di questo e-book è l’esame della disciplina delle attività turistiche in generale ed, in particolare, delle attività di organizzazione e vendita di viaggi (cioè dell’attività tipica delle agenzie di viaggio) e delle attività ricettive (cioè di ospitalità di turisti) che possono essere svolte da tutte le associazioni senza scopo di lucro che non sono enti del terzo settore (ETS) o imprese sociali.
Inoltre, nei capitoli da 5) a 9), esamineremo la disciplina delle attività di somministrazione di alimenti e bevande che possono essere svolte sempre dalle associazioni che non hanno la qualifica di ETS o di impresa sociale (con l’avvertenza che il Capitolo 9 riguarda anche le attività turistiche e ricettive che possono essere esercitate sempre dalle associazioni senza scopo di lucro).
Questa disciplina, soprattutto per quanto riguarda l’avvio delle attività turistiche citate, era stata profondamente innovata dal c.d. “Codice del turismo” contenuto nell’Allegato I del Decreto Legislativo n° 79 del 2011, ma, con l’abrogazione degli articoli 8, 16 e 21 di questo Codice da parte della Sentenza n° 80 del 2012 della Corte Costituzionale per la violazione, da parte di essi, della competenza legislativa esclusiva in materia di turismo che il 4° comma dell’articolo 117 della Costituzione assegna alle Regioni, queste innovazioni sono state cancellate (anche se, come vedremo, ci sono alcuni dubbi in merito) e si è tornati all’applicazione delle leggi regionali che in ciascuna regione disciplinano l’avvio delle attività di organizzazione e vendita di viaggi e delle attività ricettive (vale a dire delle attività di ospitalità di turisti in strutture alberghiere od extralberghiere).
In questo e-book viene esaminata non solo la disciplina legislativa e regolamentare dell’avvio di queste attività, le caratteristiche che gli enti associativi devono possedere per esercitarle, ma anche le norme sulla gestione di queste attività, in particolare quelle sulla disciplina fiscale di esse e, soprattutto, delle agevolazioni da quest’ultima previste.
In particolare, il testo è aggiornato alla riforma del Codice del turismo da parte del Decreto Legislativo n° 62 del 2018 che ha recepito in Italia la Direttiva UE n° 2302 del 2015 sulla nuova disciplina dei pacchetti turistici, cioè dei viaggi organizzati.
Completa il testo dell’e-book un capitolo il n° 9, di appendice sulla disciplina della vendita diretta di prodotti agricoli da parte degli enti non commerciali (associazioni, fondazioni, comitati) a cui sono state recentemente apportate delle significative innovazioni dal Decreto-Legge n° 69 del 2013 (il c.d. “Decreto del fare”).
Infine, al testo dell’e-book sono allegati:
1. L’esercizio dell’attività di organizzazione e vendita di viaggi da parte di associazioni senza scopo di lucro nell’articolo 10 della Legge 217/1983 e negli articoli 5 e 32 del Codice del turismo
2. L’esercizio dell’attività ricettiva da parte delle associazioni dopo l’abrogazione dell’art. 16 del Codice del turismo
3. Il regime fiscale delle attività turistiche gestite dalle associazioni senza scopo di lucro
4. I circoli privati in cui si somministrano alimenti e bevande gestiti da associazioni senza scopo di lucro: l’avvio dell’attività
5. La disciplina della Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA)
6. Gli altri aspetti dell’attività dei circoli privati delle associazioni non profit
7. Il regime fiscale dell’attività di somministrazione di alimenti e bevande nei circoli privati
8. Gli obblighi contabili per le attività turistiche e di somministrazione esercitate dalle associazioni. Il regime dell’IVA per cassa
9. Appendice: la vendita diretta di prodotti agricoli da parte di enti non commerciali (associazioni, fondazioni, comitati) dopo il “Decreto del fare” (Decreto-Legge n° 69 del 2013)
Allegati:
Il Codice degli ETS riunisce tutta la più significativa normativa in ambito di Enti del Terzo Settore, a partire dalla Legge delega di riforma del 2016, fino ad arrivare ai recentissimi Decreti ministeriali che dettano le Linee guida per la redazione del bilancio sociale (G.U. n. 186 del 9 agosto 2019) e per la valutazione dell’impatto sociale delle attività degli ETS (G.U. n. 214 del 12 settembre 2019).
È disponibile una ricca selezione della prassi di riferimento (note ministeriali, circolari, studi), che fornisce ulteriori indicazioni, informazioni e spunti sulla materia.
Cinzia De Stefanis - Giornalista economica, è autrice di numerose pubblicazioni con le più importanti Case Editrici del settore.
Un'opera che illustra, in modo completo ed integrato, la disciplina civilistica e fiscale delle organizzazioni non profit, di recente denominate ETS Enti del Terzo Settore, a seguito della recente riforma.
La trattazione è condotta con un taglio molto operativo, pur senza tralasciare approfondimenti dedicati agli aspetti civilistici (costituzione e struttura, capacità giuridica), fiscali (imposte dirette ed indirette, tributi locali) e attinenti alle attività che gli ETS possono svolgere, soprattutto nel campo turistico (ricettività, organizzazione e vendita di viaggi) e nella somministrazione di alimenti e bevande.
Al termine di ogni capitolo è presente un questionario riepilogativo, che aiuta a fissare i punti chiave della disciplina. Questa edizione è aggiornata con: Decreti Legislativi n. 117, 112 e 111 del 2017 (Riforma del terzo settore, dellimpresa sociale e del cinque per mille); Legge n. 205/2017 (Legge di bilancio per il 2018); Decreto Legislativo n. 1/2018 (Codice della protezione civile).
Gianfranco Visconti, Consulente di direzione aziendale e formatore nelle aree marketing, organizzazione e diritto dellimpresa per aziende private, amministrazioni pubbliche ed enti non profit.
Collabora con numerose riviste cartacee e digitali di questi settori. Con Maggioli Editore ha pubblicato, nel 2008, Guida alle organizzazioni non profit e allimprenditoria sociale, (seconda edizione, 2010, e terza edizione, 2014).
Per www.fiscoetasse.com ha pubblicato gli e-book La mediazione delle controversie civili e commerciali (decima edizione, 2017), Le agevolazioni fiscali per le organizzazioni non profit (settima edizione, 2017), La tutela delle piccole imprese (seconda edizione, 2015), Il regime fiscale delle associazioni e delle società sportive dilettantistiche (sesta edizione, 2018), La disciplina delle società di mutuo soccorso (seconda edizione, 2018), La disciplina della società cooperativa (quinta edizione, 2018), La disciplina delle società cooperative sociali (quinta edizione, 2018) e La disciplina delle crisi da sovra indebitamento (seconda edizione, 2016).
"Non possiamo sperare di capire l'azione del dare senza prestare attenzione a chi chiede"
Perchè le persone donano? È questo il dilemma dei fundraiser, ogni giorno. Non esiste un pulsante magico per attivare le donazioni, eppure una cosa è certa: la risposta è sempre stata sotto agli occhi di tutti.
Dono perché qualcuno (quasi sempre un fundraiser) me l'ha chiesto. Lo sanno bene Valerio Melandri e Beth Breeze, che tra un'intervista e l'altra, hanno realizzato questo viaggio alla scoperta dei Nuovi Fundraiser.
Il volume è la sintesi di un anno di ricerca dedicato al Secondo Censimento dei Fundraiser Italiani: 44 domande per scoprire chi sono, come lavorano, cosa sognano. Quasi 2000 professionisti che hanno alzato la mano per dire: io ci sono! Un risultato oltre ogni aspettativa o, semplicemente, l'inizio di una rivoluzione...
Valerio Melandri è direttore del Master in Fundraising, Università di Bologna, dove insegna Principi e Tecniche di Fundraising. È Visiting Professor presso la Columbia University, New York. Ha fondato il Festival del Fundraising e Philanthropy Centro Studi. È presidente della Fondazione di Forlì. Autore, consulente e formatore di fundraising in Italia e all'estero. www.valeriomelandri.it
Beth Breeze è co-fondatrice e direttrice del Kent Center for Philanthropy, UK. Ha lavorato per un decennio come fundraiser e charity manager prima di trasferirsi nel mondo accademico, dove insegna e svolge attività di ricerca inerenti il fundraising e la filantropia. www.kent.ac.uk/sspssr/philanthropy/publications
La riforma del Terzo Settore codificata con la Legge 6 giugno 2016, n. 106 e finalmente attuata con lemanazione dei Decreti 2017 (D.Lgs. n. 117 Codice del Terzo settore; D.Lgs. n. 112 Revisione della disciplina in materia di impresa sociale; D.Lgs. n. 111 Disciplina del cinque per mille; D.Lgs. n. 40 Istituzione e disciplina del servizio civile universale) è stata ulteriormente oggetto di revisione, a seguito dei Decreti correttivi ed integrativi del 2018 (D.Lgs. n. 95 sullImpresa sociale e D.Lgs. n. 105 sul Codice del Terzo Settore) e della Legge n. 136/2018, che ha convertito il D.L. n. 119/2018 (Decreto fiscale). Non sono mancati poi interventi di natura fiscale, previsti dalla Legge di bilancio 2019 (Legge n. 145/2018) e dal cosiddetto Decreto semplificazioni (D.L. n. 135/2018, convertito dalla Legge n. 12/2019) in tema di imposizione IRES. Di grande rilievo è stata anche la Circolare del Ministero del lavoro n. 20 del 27 dicembre 2018, diretta a disciplinare le modifiche statutarie degli Enti non commerciali già costituiti. Di tutti i citati provvedimenti tiene conto la nuova edizione del presente volume che, partendo dall'esame della normativa, analizza in maniera sintetica e schematica, ma altrettanto esaustiva le novità che la riforma propone in ciascun ambito di intervento, evidenziando le modifiche disciplinari e le conseguenze operative, anche grazie alluso di tabelle riepilogative, grafici, esempi e tavole sinottiche.
Sebastiano Di Diego, Dottore commercialista, revisore legale dei conti e Business consultant, si occupa prevalentemente di operazioni straordinarie, business plan, pianificazione fiscale e fondi dinvestimento. È presidente, membro, del collegio sindacale di società di capitali ed enti e, su incarico del Ministero dello sviluppo economico, è Commissario liquidatore di alcune cooperative.
Virginia Tosi, Associate Partner del Network Professionale. Dottore commercialista e revisore legale dei conti, PhD in Economics and Management, si occupa prevalentemente di consulenza aziendale e societaria, M&A, compliance e responsabilità amministrativa degli enti ex D.Lgs. 231/2001.
Aspetti procedurali e carte di lavoro
- Introduzione alla revisione legale negli ETS
- Cenni sull’evoluzione della disciplina della revisione legale
- La revisione legale del Terzo settore prima e dopo la riforma (D.Lgs. 117/2017)
- L’attività di revisione legale e la nuova legge sulla protezione dei dati
- Le carte di lavoro
ON LINE: Formulario personalizzabile
Il manuale è una guida pratica alla revisione legale nei cosiddetti ETS - Enti del Terzo settore, su cui è recentemente intervenuta un’epocale riforma, che ne ha anche coinvolto gli aspetti contabili e, di riflesso, le procedure di verifica della regolarità contabile.
Grazie al supporto di esempi pratici e di una corposa sezione di quasi 40 facsimile di carte di lavoro, riportate anche online per la compilazione personalizzata, gli autori forniscono indicazioni preziose per l’attività di revisione.
L’edizione è aggiornata con il D.Lgs. 3 agosto 2018, n. 105, che ha apportato alcuni correttivi al Codice del Terzo settore (D.Lgs. 117/2017) e tiene conto dell’impatto sull’attività di revisione legale delle novità in tema di privacy, successive al D.Lgs. 10 agosto 2018, n. 101, che ha armonizzato la normativa nazionale con il GDPR (Regolamento (UE) 2016/679).
Andrea Sergiacomo, Dottore commercialista, Revisore legale dei conti, Mediatore civile, coordinatore della Commissione Cooperative O.D.C.E.C. di Roma e della Commissione Diritto societario O.D.C.E.C. di Tivoli. CTU del Tribunale penale e civile di Roma. Titolare dello Studio Sergiacomo & Partners di Roma.
Maurizio Cari, Dottore Commercialista e Revisore Legale dei Conti, CTU del Tribunale di Velletri, Componente Commissione Diritto Societario O.D.C.E.C. di Tivoli. Revisore attivo degli Enti Locali , ex dirigente di un Ente locale dell’Area economica e finanziaria con funzioni di Vice Segretario Comunale. Ha partecipato ai lavori presso il MEF nella Commissione Principi di Revisione Internazionali (ISA ITALIA).
Marco Tulli, Dottore in Finanza Quantitativa, praticante Revisore legale dei conti presso il Dott. Maurizio Cari e praticante Dottore Commercialista presso il Dott. Andrea Sergiacomo. Cultore della materia dell’informatica giuridica ed economica. Collaboratore attivo nell’attività editoriale economico-giuridico del Dott. Maurizio Cari e del Dott. Andrea Sergiacomo.
1. Introduzione alla revisione legale negli ETS
• Brevi cenni sull’evoluzione della disciplina della revisione legale
• La revisione legale del Terzo settore prima e dopo la riforma (D.Lgs. 117/2017)
• L’attività di revisione legale e la nuova legge sulla protezione dei dati
2. Carte di lavoro (presenti anche on line in formato compilabile)
• Accettazione incarico di revisione
• Contratti revisore/collegio sindacale
• Carte di lavoro
• Questionario sulla tipologia del cliente Associazione/Fondazione
• Attestazione di indipendenza del revisore
• Aspetti procedurali e di pianificazione
• Analisi dell’ente del Terzo settore
• Valutazione del rischio di frode
• Sistema di controllo interno
• Adeguatezza del sistema informatico e strutturale interno
• Valutazione rischi intrinseci
• Revisione area immobilizzazioni immateriali
• Revisione area immobilizzazioni materiali
• Revisione area crediti
• Revisione area rimanenze
• Revisione area crediti clienti
• Revisione area crediti tributari
• Revisione area disponibilità liquide
• Revisione area ratei e risconti
• Revisione area fondo dotazione
• Revisione area fondi rischi
• Revisione area fondo TFR
• Revisione area altri debiti
• Revisione area altri debiti fornitori
• Revisione area altri ratei e risconti passivi
• Revisione area costi e ricavi
• Rischi valutati dal revisore
• Procedura di circolarizzazione
• Procedura di circolarizzazione compagnie assicurative
• Procedura di circolarizzazione fornitori
• Procedura di circolarizzazione legali
• Procedura di circolarizzazione istituti di credito
• Procedura di circolarizzazione clienti
• Circolarizzazione al consulente del lavoro
• Lettera di passaggio tra i collegi sindacali
• Lettera al collegio sindacale
• Analisi delle valutazioni successive
Appendice normativa
Il testo vuole essere un manuale di riferimento per tutti coloro che operano nel settore del non profit e del mondo cooperativo che si trovano nella necessità di comprendere il nuovo quadro giuridico di riferimento e delle opportunità di finanziamento per associazioni, fondazioni, altri soggetti ed imprese cooperative.
La prima parte del testo definisce tutte le forma giuridiche nelle quali una attività no profit può organizzarsi secondo quanto previsto dal Codice Civile e da leggi speciali, nonché secondo il nuovo Codice del Terzo Settore.
La seconda parte fornisce un quadro aggiornato sulla programmazione europea passando in rassegna tutti i programmi UE che possono essere accessibili ad enti non profit.
La terza parte invece, partendo dalle agevolazioni specifiche per gli Enti del Terzo Settore, offre una panoramica sugli strumenti finanziari pubblici, suddivisi per settore di competenza (cultura, sociale, sport, etc.) e privati nazionali dedicati agli enti non profit e del terzo settore.
Il tutto completato da riferimenti normativi e sitografia.
PREMESSA
CAPITOLO 1 - IL PANORAMA DEGLI ENTI NON PROFIT IN ITALIA
1.1. Introduzione
1.2. Logica economica del non profit. Il terzo settore
1.3. Imprenditorialità del non profit
1.3.1 Assetto aziendale del non profit
1.3.2 Impresa sociale
1.3.3 Le start up
1.4. L’associazionismo non profit
1.4.1 Il volontariato
1.4.2 Le organizzazioni non lucrative di utilità sociale (Onlus)
1.4.3 Le cooperative sociali
1.4.4 Le fondazioni
1.4.5 Le Società operaie di mutuo soccorso
1.4.6 Le organizzazioni non governative (ONG)
1.5. Le organizzazioni profit
1.5.1 Le cooperative
CAPITOLO 2 - LA RIFORMA DEGLI ENTI DEL TERZO SETTORE
2.1 La legge delega
2.2 L’attuazione della delega
2.3 Gli Enti del Terzo Settore (ETS)
2.4 Il regime transitorio
2.5. La personalità giuridica degli Enti del Terzo Settore
2.6 Le agevolazioni per gli Enti del Terzo Settore e le norme comunitarie
2.7 Agevolazioni fiscali ed aiuti de minimis
2.8 Obblighi di pubblicità e trasparenza
CAPITOLO 3 – I FINANZIAMENTI DIRETTI EUROPEI PER IL NON PROFIT
3.1 Commissione Europea e innovazione sociale
3.2 I principali finanziamento diretti UE per il no profit
3.3 Ricerca e innovazione
3.3.1 Horizon 2020
3.4 Ambiente e azione per il clima
3.4.1 LIFE
3.5 Sviluppo e cooperazione internazionale
3.6 Gli Strumenti di Finanziamento
3.6.1 Strumento europeo per la democrazia e i diritti umani (EIDHR)
3.6.2 Strumento che contribuisce alla stabilità e alla pace (IcSP)
3.6.3 Strumento di partenariato (PI)
3.6.4 Strumento per la cooperazione in materia di sicurezza nucleare (INSC)
3.6.5 Development Cooperation Instrument (DCI)
3.6.6 Programma Pan-Africano
3.6.7 Fondo europeo di sviluppo (FES)
3.6.8 Strumento per l’assistenza alla preadesione
3.6.9 Politica europea di vicinato (ENP)
3.6.10 Strumento per la Groenlandia
3.7 Agenzia esecutiva per i consumatori, la salute, l’agricoltura e l’alimentazione (Chafea)
3.7.1 Programma per la salute dell’UE
3.7.2 Una migliore formazione per un’iniziativa alimentare più sicura (BTSF)
3.7.3 Programma di promozione dei prodotti agricoli
3.8 DG Giustizia e consumatori
3.8.1 Programma Giustizia.
3.8.2 Programma diritti, uguaglianza e cittadinanza.
3.8.3 Programma per i consumatori
3.9 Migrazione e affari interni
3.9.1 Fondo Asilo, migrazione e integrazione (AMIF)
3.9.2 Fondo sicurezza interna
3.9.3 Programma Europa per i cittadini
3.10 Occupazione, affari sociali e inclusione
3.10.1 Programma dell’UE per l’occupazione e l’innovazione sociale (EaSI)
3.10.2 Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (FEG)
3.10.3 Fondo di aiuti europei agli indigenti (FEAD)
3.11 Istruzione, cultura, gioventù, lingue e sport.
3.11.1 Europa Creativa.
3.11.2 Erasmus+..
CAPITOLO 4 – LA SCRITTURA DEL PROGETTO EUROPEO.
4.1 L’idea progettuale.
4.2 I principi base. 122
4.3 Il partenariato europeo. 123
4.4 La ricerca dei partner. 123
CAPITOLO 5 – FONDI STRUTTURALI E DI INVESTIMENTO EUROPEI PER L’INNOVAZIONE SOCIALE
5.1 Gli obiettivi sociali di Europa 2020.. 126
5.2 I fondi di investimento collettivo per l’imprenditoria sociale (EuSEF) 128
5.3 La politica di coesione. 130
5.4 I fondi strutturali e di investimento. 131
5.4.1 Fondo Sociale Europeo (FSE) 132
5.4.2 Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) 133
CAPITOLO 6 – COOPERAZIONE TERRITORIALE EUROPEA. 136
6.1 Programmi di Cooperazione Territoriale Europea. 136
6.2 Programmi di cooperazione transfrontaliera (Italia) 137
6.2.1 Italia-Francia Marittimo. 137
6.2.2 Italia-Francia Alcotra. 139
6.2.3 Italia-Svizzera. 140
6.2.4 Italia-Austria. 143
6.2.5 Italia-Slovenia. 144
6.2.6 Italia-Croazia. 147
6.2.7 Grecia-Italia. 148
6.2.8 Italia-Malta. 150
6.3 Programmi di cooperazione transfrontaliera esterna. 151
6.3.1 Italia-Albania-Montenegro. 152
6.3.2 Italia-Tunisia. 153
6.3.3 Mediterranean Sea Basin. 155
6.4 Programmi di cooperazione transnazionale. 157
6.4.1 Adriatic-Ionian (Adrion) 157
6.4.2 Interreg MED.. 159
6.4.3 Interreg CENTRAL EUROPE. 162
6.4.4 Interreg Alpine Space. 164
6.5 Programmi di cooperazione interregionale. 166
6.5.1 Interreg Europe. 166
6.5.2 URABACT III 167
6.5.3 ESPON.. 168
6.5.4 INTERACT III 170
CAPITOLO 7 PROGRAMMI OPERATIVI NAZIONALI 173
7.1 I PON (Programmi Operativi Nazionali) 173
7.1.1 PON per la scuola – competenze e ambienti per l’apprendimento. 174
7.1.2 PON Sistemi di Politiche attive per l’occupazione. 175
7.1.3 PON Inclusione. 178
7.1.4 PON Città Metropolitane. 180
7.1.5 PON Governance e Capacità Istituzionale. 182
7.1.6 PON Iniziativa Occupazione Giovani 184
7.1.7 PON Ricerca e Innovazione. 185
7.1.8 PON Imprese e Competitività. 187
7.1.9 PON Infrastrutture e reti 190
7.1.10 PON Cultura. 192
7.1.11 PON Legalità. 194
CAPITOLO 8 – FINANZIAMENTI ED AGEVOLAZIONI NAZIONALI 199
8.1 Agevolazioni per gli Enti del Terzo Settore (ETS) 199
8.1.1 Finanziamenti agevolati per progetti di rilevante impatto sociale ed occupazionale (Fondazione Italia Sociale) 199
8.1.2 Fondo per il finanziamento di progetti e attività di interesse generale nel terzo settore a livello nazionale. 201
8.1.3 Fondo per il finanziamento di progetti e attività di interesse generale nel terzo settore a livello locale. 202
8.1.4 Contributi per l'acquisto da parte di organizzazioni di volontariato di autoambulanze, autoveicoli per attività sanitarie e beni strumentali 203
8.1.5 Credito d’imposta per le donazioni ad Enti del Terzo Settore (Social Bonus) 204
8.1.6 Detrazione d’imposta per liberalità e contributi associativi ad Enti del Terzo Settore. 205
8.1.7 Accesso al credito agevolato. 207
8.1.8 Titoli di solidarietà. 207
8.1.9 Social lending (peer to peer lending) 209
8.1.10 Il nuovo 5 per mille (in vigore dal 19 luglio 2017) 210
8.1.11 Incentivi fiscali a favore di investitori nel capitale di imprese sociali 212
8.1.12 Fondi per la promozione e lo sviluppo delle imprese sociali 213
8.2 I finanziamenti del Ministero Beni Attività Culturali e Turismo (MIBACT) 214
8.2.1 Fondo Unico per lo Spettacolo (FUS) Contributi per lo spettacolo dal vivo. 214
8.2.2 Agevolazioni per il settore cinematografico. 215
8.2.3 Biblioteche ed istituti culturali 217
8.2.4 Progetti di ricerca scientifica inerenti archivi culturali 217
8.2.5 Credito d’imposta a sostegno degli investimenti pubblicitari incrementali effettuati sui giornali e sulle emittenti radio-televisive a diffusione locale. 218
8.2.6 Progetto Salvaguardia del patrimonio musicale tradizionale a carattere triennale. 219
8.2.7 Fondo nazionale rievocazioni storiche. 220
8.2.8 MigrArtiCinema. 220
8.2.9 MigrArti Spettacolo.
8.2.10 Realizzazione dei centri di produzione artistica, musica, danza e teatro contemporanei
8.2.11 Progetti di sviluppo culturale e sociale delle periferie urbane.
8.2.12 Sostegno di iniziative e manifestazioni turistiche di enti morali, organizzazioni cooperative nazionali, enti senza scopo di lucro
8.2.13 5 per mille alla cultura.
8.2.14 Promozione della musica jazz.
8.2.15 Sillumina – Copia privata per i giovani, per la cultura.
8.2.16 Art bonus, credito di imposta per favorire le erogazioni liberali a sostegno della cultura.
8.2.17 Tax credit creatività.
8.3 Ministero per lo Sviluppo Economico (MISE)
8.3.1 Agevolazioni alla diffusione dell'economia sociale.
8.3.2 Fondo di Garanzia per cooperative ed imprese sociali
8.3.3 I fondi mutualistici per la promozione e lo sviluppo della cooperazione.
8.3.4 Smart & Start Italia - Contributi ed agevolazioni per Start-up Innovative a Vocazione Sociale (SIAVS)
8.3.5 Cooperative-Nuova Marcora.
8.3.6 Nuove imprese a tasso zero.
8.3.7 Cultura Crea.
8.4 Altri soggetti pubblici finanziatori del no profit.
8.4.1 Contributi per il finanziamento di progetti presentati dalle Organizzazioni di Volontariato di Protezione Civile.
8.4.2 Fondo speciale per contributi in conto interessi sui finanziamenti all’impiantistica sportiva.
8.4.3 Fondo di Garanzia per l’impiantistica sportiva.
8.4.4 Credito d’imposta impiantistica sportiva.
8.4.5 Progetti prevenzionali Inail per la sicurezza.
8.5 I finanziamenti delle fondazioni private.
8.5.1 Fondazione con i bambini
8.5.2 Le fondazioni bancarie.
8.5.3 Le banche ed il non profit.