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Questa nuova edizione dell’opera analizza la disciplina dei marchi, dei segni distintivi, dei brevetti per invenzione, dei modelli e degli altri diritti di privativa industriale, tenuto conto delle numerose novità legislative e dei più recenti indirizzi giurisprudenziali. Caratterizzato da un taglio sistematico e operativo, il testo affronta i principali temi legati alla proprietà industriale, esaminando le fonti nazionali, quelle dell’Unione europea e la regolamentazione sovranazionale. Il volume è aggiornato alla Legge 24 luglio 2023, n. 102, che ha apportato numerose e significative modifiche al codice della proprietà industriale, introducendo nuove disposizioni in tema di registrazione dei marchi, di invenzioni dei ricercatori e di semplificazione amministrativa e digitalizzazione delle procedure, alla Legge 27 dicembre 2023, n. 206, in tema di valorizzazione, promozione e tutela del made in Italy, e alle recenti fonti dell’UE dedicate alle indicazioni geografiche.
L’opera si interessa anche della nuova disciplina dei contrassegni (Legge 14 novembre 2024, n. 166). Particolare attenzione viene offerta agli aspetti pratici del sistema della tutela brevettuale unitaria, con riferimenti alla recentissima giurisprudenza del Tribunale unificato dei brevetti. Sono affrontate anche le novità in tema di intelligenza artificiale, complesso fenomeno al quale è stato dedicato il Regolamento 2024/1689. Con riferimento alla protezione dei disegni industriali, vengono analizzate le varie novità giurisprudenziali in materia e il nuovo Riyadh Design Law Treaty del 2024. Ampio spazio viene dedicato alle strategie processuali utilizzabili in difesa dei diritti di privativa dinanzi alle Sezioni specializzate in materia di impresa, con esame di casi pratici e suggerimenti operativi.
Libro di carta di 736 pagine
I volumi della serie “I Prontuari giuridici” sono stati ideati per offrire agli operatori del diritto soluzioni “meditate” attraverso opere di agile consultazione. Caratterizzati da un taglio pratico, i volumi sono ac-
compagnati da massime giurisprudenziali, contributi dottrinali, dettagliati formulari e appendici normative.
MATERIALI ONLINE
Al presente volume è collegato il materiale giurisprudenziale e normativo online, al quale si può accedere seguendo le indicazioni riportate sul talloncino interno.
Andrea Sirotti Gaudenzi
Avvocato e docente universitario. Svolge attività di insegnamento presso vari Atenei e centri di formazione. È responsabile scientifico di alcuni enti, tra cui l’Istituto Nazionale per la Formazione Continua di Roma. Direttore di collane e trattati giuridici, è autore di numerosi volumi, tra cui “Il nuovo diritto d’autore”, “Codice della proprietà industriale” e “I ricorsi alla Corte europea dei diritti dell’uomo”. I suoi articoli vengono pubblicati da diverse testate, collabora stabilmente con “Guida al Diritto” ed è membro del comitato di direzione della Rivista di Diritto Industriale.
Indice del materiale online
Principali abbreviazioni
Commentari di riferimento
Prefazione all’ottava edizione
Prefazione alla settima edizione
Prefazione alla sesta edizione
Prefazione alla quinta edizione
Prefazione alla quarta edizione
Prefazione alla terza edizione
Prefazione alla seconda edizione
Prefazione alla prima edizione
Introduzione di Patrizio Menchetti.
Parte I
PREMESSE
Premesse
1. Il diritto industriale
1.1. Le fonti
1.2. Proprietà intellettuale e smaterializzazione del supporto
1.3. Marchi, brevetti e diritto dell’Unione europea
2. Il codice della proprietà industriale
2.1. I diritti di proprietà industriale
2.2. Il trattamento dello straniero
2.3. Il principio di priorità
2.4. L’esaurimento
2.5. Popolo del Limbo, dubbi tecnici ed errate qualificazioni
3. Controversie
3.1. Il contenzioso giurisdizionale
3.2. Arbitrato e controversie di diritto industriale
Parte II
IL MARCHIO
Capitolo I – Il marchio: fonti nazionali ed internazionali
1. Il marchio di impresa
1.1. Caratteri dell’istituto
1.2. Vicende storiche dei segni distintivi commerciali
1.3. Inquadramento generale
1.4. La normativa nazionale (cenni)
2. La tutela internazionale del marchio
2.1. La Convenzione di Unione di Parigi
2.1.1. Cenni generali
2.1.2. Il principio di reciprocità e il principio di assimilazione
2.1.3. Il principio della priorità unionista
2.1.4. Clausola «telle quelle»
2.2. L’Arrangement di Madrid
2.3. L’Arrangement di Nizza
2.4. L’Arrangement di Vienna
Capitolo II – Il marchio nazionale
1. Il marchio nazionale
1.1. Nozione
1.2. Il diritto di esclusività
2. Le funzioni del marchio
2.1. La funzione distintiva
2.2. La funzione attrattiva
2.3. La funzione di indicazione della provenienza
Capitolo III – Tipologie di marchio
1. I segni utilizzabili come marchio
1.1. Cenni introduttivi
1.2. Marchio denominativo
1.3. Marchio figurativo o emblematico
1.4. Marchio misto
1.5. Marchio di forma
1.6. Marchio di colore
1.7. Marchio di suono
1.8. Marchio olfattivo
1.9. Marchi d’insieme e marchi complessi
1.10. Ritratti di persone, nomi e marchi
2. Classificazione dei marchi
2.1. Marchio individuale e marchio collettivo
2.2. I marchi di garanzia o di certificazione
2.3. I marchi storici
2.4. La classificazione legata all’attività di impresa
2.5. La classificazione legata a prodotti e servizi
2.6. Marchi principali e marchi difensivi
3. Marchi forti e marchi deboli
3.1. Distinzioni
3.2. Particolari ipotesi
3.3. Il secondary meaning
Capitolo IV – I requisiti del marchio
1. Introduzione
1.1. Caratteri generali
1.2. Requisiti degli altri segni distintivi (cenni)
2. La novità
2.1. Il requisito della novità estrinseca
2.2. Il preuso
3. L’originalità
3.1. Il requisito della originalità
3.2. Orientamenti giurisprudenziali
3.3. Marchio debole e marchio forte (cenni sulla tutelabilità)
4. La liceità
4.1. Le previsioni del codice
4.2. La nullità del marchio per idoneità a ingannare il pubblico sulla provenienza geografica
Capitolo V – La registrazione del marchio
1. Il diritto di privativa nella disciplina del codice
1.1. La registrazione del marchio
1.2. Marchio registrato e marchio di fatto
2. La legittimazione
2.1. I soggetti legittimati
2.2. Limitazioni
2.3. Segue: i segni notori
3. Il procedimento di registrazione del marchio
3.1. La registrazione
3.2. Il deposito della domanda
3.3. L’esame
3.4. Le osservazioni e le opposizioni
Capitolo VI – La tutela del marchio
1. Protezione del marchio e concorrenza sleale
1.1. La concorrenza sleale nel codice civile
1.2. Il danno «concorrenziale»
2. Il giudizio di contraffazione
2.1. Premesse
2.2. Giurisdizione e competenza
2.3. Elemento soggettivo
2.4. Il risarcimento del danno
3. I procedimenti cautelari
3.1. Descrizione e sequestro
3.2. L’inibitoria
3.3. La consulenza tecnica preventiva
4. La tutela penale dei segni distintivi
4.1. Premesse: i beni tutelati dalle disposizioni del codice
4.2. Contraffazione, alterazione o uso di segni distintivi di opere
dell’ingegno o di prodotti industriali
4.3. Il tentativo di contraffazione ed alterazione
4.4. Introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi
4.5. La confisca
4.6. La previsione di specifiche circostanze
4.7. Vendita di prodotti industriali con segni mendaci
4.8. Contraffazione di indicazioni geografiche o denominazioni di origine dei prodotti agroalimentari
Capitolo VII – Trasferimento e licenza del marchio
1. Il trasferimento del marchio
1.1. La disciplina previgente
1.2. La normativa vigente
1.3. Il trasferimento congiunto di marchio e ditta
2. La licenza
2.1. Cenni generali
2.2. La licenza esclusiva
2.3. Franchising
2.4. Merchandising
Capitolo VIII – L’estinzione del marchio
1. Le cause di estinzione del marchio
1.1. Le ipotesi
1.2. Premesse processuali
1.3. Gli effetti della dichiarazione di nullità o decadenza
1.4. Nullità e decadenza parziale del marchio
2. La nullità del marchio
2.1. I casi previsti dall’art. 25 c.p.i.
2.2. La mancanza dei requisiti
2.3. La registrazione di nomi di persona senza autorizzazione
2.4. La registrazione effettuata a nome di persona diversa dall’avente diritto
3. La decadenza del marchio
3.1. Premesse
3.2. La “volgarizzazione”
3.3. La sopravvenuta idoneità ad ingannare il pubblico
3.4. Le nuove ipotesi indicate dal primo comma dell’art. 14 c.p.i.
3.5. Segue: le ipotesi previste dal secondo comma dell’art. 14
3.6. Il non uso
3.7. Gli effetti della dichiarazione di decadenza
4. La convalidazione
4.1. Il secondary meaning
4.2. L’ipotesi prevista dall’art. 28 c.p.i
Capitolo IX – Il marchio dell’Unione europea
1. Diritto comunitario e marchio di impresa
1.1. Il Trattato e le interpretazioni giurisprudenziali
1.2. L’intervento del legislatore comunitario
1.3. Segue: l’esaurimento del diritto
2. La disciplina del marchio dell’Unione europea
2.1. Premesse
2.2. Effetti prodotti
2.3. Segni atti a costituire un marchio dell’Unione europea
2.4. Titolari del marchio dell’Unione europea
2.5. Registrazione
2.6. Impedimenti alla registrazione
2.7. Effetti del marchio dell’Unione europea
2.8. Uso del marchio dell’Unione europea
2.9. Trasferimento del marchio dell’Unione europea
3. La giurisdizione
3.1. La procedura di ricorso
3.2. Il ricorso giurisdizionale innanzi al Tribunale dell’Unione
3.3. Controversie in materia di contraffazione e di validità dei marchi dell’Unione europea
3.3.1. Competenze e procedura
3.3.2. Presunzione di validità
3.3.3. Domanda riconvenzionale
3.3.4. Il diritto applicabile
3.3.5. Sanzioni e misure provvisorie e cautelari
3.3.6. Connessione
3.3.7. Competenza dei tribunali dei marchi dell’Unione europea di secondo grado e ricorso per cassazione
3.4. Altre controversie relative ai marchi dell’Unione europea
Capitolo X – La tutela del marchio e la rete Internet
1. Internet e il nome a dominio
1.1. Il nome a dominio
1.2. Rete Internet tra impostazioni tecniche e soluzioni legislative
1.3. Le regole del TLD “.it”
1.4. Le soluzioni legislative
1.4.1. Premesse
1.4.2. Il nome a dominio nel codice della proprietà industriale
1.4.3. La definizione di dominio presente nel regolamento 733/2002/CE
1.5. Le soluzioni giurisprudenziali
1.5.1. Il nome a dominio e la testata giornalistica
1.5.2. Il nome a dominio, il marchio e l’insegna
1.5.3. Il nome a dominio e i segni atipici
1.6. La funzione del nome a dominio
1.7. La tutela del consumatore e la registrazione del nome a dominio
1.8. Rafforzamento della tutela dei domini Internet riferiti al patrimonio culturale
1.9. Registrazione di domain name e illecito trattamento dei dati personali
2. Altre ipotesi di violazione del marchio e concorrenza sleale in rete... » 251
2.1. I “meta tag”
2.2. Le soluzioni giurisprudenziali
Capitolo XI – Marchio, tutela del prodotto nazionale e indicazione di provenienza: le recenti indicazioni normative
1. L’intervento normativo in tema di provenienza
1.1. Tutela dei marchi e “made in Italy”
1.2. Il “made in Italy”: marchio collettivo o indicazione di provenienza?
1.3. Le tutele previste
1.3.1. L’istituzione di una centrale operativa e di una banca dati delle immagini
1.3.2. Lo sportello unico doganale
1.3.3. L’istituzione del fondo di sostegno
1.3.4. Modalità di regolamentazione delle indicazioni di origine sui prodotti alimentari
1.3.5. L’Ufficio di consulenza per la tutela del marchio
1.3.6. Segnalazione delle notizie all’autorità giudiziaria
1.3.7. Procedimento di distruzione della merce contraffatta
1.4. Ulteriori sviluppi della normativa nazionale
1.5. L’etichettatura obbligatoria nel settore tessile
1.6. I marchi storici
1.7. Le disposizioni in materia di tutela dei marchi di particolare interesse e valenza nazionale
1.8. Contrasto all’italian sounding e incentivi al deposito di brevetti e marchi
1.9. La riforma del 2023
2. La normativa comunitaria in tema di indicazioni di origine
2.1. I regolamenti 2081/1992 e 2913/1992
2.2. Dubbi interpretativi
2.3. Le specialità tradizionali garantite
2.4. L’indicazione sui prodotti artigianali e industriali
3. Le indicazioni geografiche nel codice
3.1. Premessa
3.2. La tutela
4. La tutela del patrimonio culturale immateriale nella riforma del 2023
4.1. La salvaguardia dei beni intangibili espressione dell’identità culturale collettiva nazionale
4.2. La registrazione di marchi per i luoghi della cultura
4.3. Rafforzamento della tutela dei domini Internet riferiti al patrimonio culturale
Parte III
GLI ALTRI SEGNI DISTINTIVI
Capitolo I – La ditta
1. Nozione
1.1. Caratteri generali
1.2. La registrazione della ditta
1.3. La modificazione della ditta
1.4. I conflitti tra ditta e marchio nell’interpretazione giurisprudenziale
2. Il trasferimento e le altre cause di circolazione della ditta
2.1. L’obbligo di trasferimento congiunto all’azienda
2.2. Il trasferimento per atto tra vivi
2.3. Il trasferimento mortis causa
2.4. L’acquisto della ditta per usucapione
Capitolo II – Altri segni tipici e atipici
1. Segni tipici
1.1. Il nome della società
1.2. L’insegna
2. I segni distintivi atipici
2.1. Premesse
2.2. Internet
Parte IV
IL BREVETTO PER INVENZIONE
Capitolo I – L’invenzione
1. Le creazioni intellettuali
1.1. Premesse
1.2. Le opere dell’ingegno
1.3. La protezione delle conoscenze tecniche
1.4. Le origini storiche del brevetto per invenzione
2. Le invenzioni industriali
2.1. Tipologia delle invenzioni
2.2. Invenzioni di prodotto e invenzioni di procedimento
2.3. Invenzioni principali e derivate
2.4. Invenzioni indipendenti e invenzioni dipendenti
Capitolo II – Il brevetto: fonti nazionali e internazionali
1. Il brevetto
1.1. Caratteri dell’istituto
1.2. La normativa nazionale (cenni)
2. Le fonti internazionali
2.1. Premesse
2.2. La Convenzione di Unione di Parigi
2.3. La Convenzione di Strasburgo
2.4. The Patent Cooperation Treaty
2.5. La Convenzione di Monaco
2.5.1. Cenni generali
2.5.2. Le invenzioni brevettabili
2.5.3. La domanda di brevetto
2.5.4. La procedura
2.5.5. I diritti concessi al titolare
2.5.6. La durata del brevetto
2.5.7. Trasferimento dei diritti
3. Brevetto e Unione europea
3.1. Premesse
3.2. La Convenzione di Lussemburgo
3.3. Il Libro verde sul brevetto comunitario e sul sistema dei brevetti in Europa
3.4. La prima proposta di un regolamento del Consiglio relativo alnbrevetto comunitario
3.5. Gli ulteriori sviluppi
3.6. Il quadro della cooperazione rafforzata nel settore dell’istituzionendi una tutela brevettuale unitaria
3.7. L’adeguamento dell’ordinamento nazionale italiano al sistemandel brevetto europeo unitario
3.8. Aspetti operativi
3.9. Controversie
Capitolo III – I requisiti di brevettabilità nell’ordinamento italiano
1. I requisiti dell’invenzione
1.1. Premesse
1.2. Novità (novità estrinseca)
1.3. Originalità (novità intrinseca)
1.4. Industrialità
2. La liceità dell’invenzione
2.1. Considerazioni generali
2.2. Il divieto di brevetto per razze animali
Capitolo IV – La concessione del brevetto e l’acquisizione dei dirittindi privativa
1. I diritti concessi dall’ordinamento nazionale
1.1. I diritti esclusivi
1.2. La descrizione, le rivendicazioni e la contraffazione per equivalenti
1.3. Effetti del brevetto
2. La concessione del brevetto
2.1. La domanda
2.2. L’esame della domanda
Capitolo V – Le invenzioni del lavoratore e i contratti di ricerca
1. Invenzioni del prestatore di lavoro subordinato
1.1. Premesse
1.2. Le invenzioni di servizio
1.3. L’invenzione d’azienda
1.4. Le controversie relative all’equo premio
1.5. Il calcolo dell’equo premio
1.6. L’invenzione occasionale
2. Invenzioni di servizio e invenzioni d’azienda: i confini
2.1. Cenni introduttivi
2.2. La soluzione offerta dalla Corte di Cassazione
3. I rapporti di lavoro parasubordinato
3.1. Premesse
3.2. L’art. 4 della legge n. 81/2017
4. Il quadro delle invenzioni dei ricercatori a seguito della legge n. 102/2023
4.1. Prolegomeni
4.2. Le invenzioni dei ricercatori delle università, degli enti pubblici di ricerca e degli istituti di ricovero e cura a carattere scientificonnella riforma
4.3. La disciplina delle invenzioni dei lavoratori dipendenti: il quadronimmutato
4.4. Confronto con la soluzione precedente
4.5. I casi in cui l’inventore può depositare autonomamente a proprio nome la domanda di brevetto
4.6. Autonomia negoziale e attività di ricerca
4.7. La disciplina dell’invenzione realizzata nell’esecuzione di ricerca finanziata
4.8. La nuova disciplina dell’ufficio di trasferimento tecnologico
Capitolo VI – Cessione e licenza del brevetto
1. Il trasferimento di tecnologia. Contratti di cessione e licenza
1.1. Premesse
1.2. Contratto di cessione
1.3. Contratto di licenza
1.4. Segue: contratti di licenza e intese restrittive della concorrenza.
2. Le licenze obbligatorie
2.1. Classificazione
2.2. Licenza obbligatoria per mancata o insufficiente attuazione
2.3. Licenza obbligatoria per le invenzioni dipendenti
2.4. La licenza obbligatoria in caso di emergenza nazionale sanitaria
3. Altri casi di circolazione del brevetto
3.1. I trasferimenti coattivi
3.2. L’espropriazione
3.3. Licenza di pieno diritto
Capitolo VII – Estinzione e nullità del brevetto
1. Ipotesi di estinzione del brevetto
1.1. Cenni generali
1.2. La decadenza del brevetto
2. La nullità del brevetto
2.1. Il brevetto nullo
2.2. Il giudizio di nullità. Premesse
2.3. Effetti della sentenza
2.4. Conversione del brevetto nullo
Capitolo VIII – La protezione del brevetto
1. Le azioni a tutela del brevetto: cenni generali
1.1. Giurisdizione e competenza
1.2. Azioni fondate su fatti lesivi del diritto dell’attore
1.3. L’onere della prova
2. I giudizi
2.1. Il giudizio di contraffazione
2.2. Le azioni cautelari
3. Le sanzioni penali e amministrative
Capitolo IX – Le nuove frontiere del brevetto per invenzione
1. Le biotecnologie tra proprietà industriale e proprietà intellettuale
1.1. Premessa
1.2. La Convenzione sulla diversità biologica
1.3. La soluzione del Consiglio d’Europa: il protocollo addizionale sul divieto di clonazione di esseri umani
1.4. Le direttive in tema di emissione deliberata nell’ambiente di organismi geneticamente modificati
1.5. L’esigenza di armonizzare le discipline nazionali in tema di biotecnologie
1.6. L’attuazione della direttiva comunitaria
1.7. La procedura di infrazione nei confronti della Repubblica italiana
1.8. La disciplina nazionale
1.9. Il riordino della disciplina
1.10. Il sistema sanzionatorio
2. Il software
2.1. L’attuale normativa
2.2. Software e brevetto: le soluzioni negli Stati Uniti e in Giappone
2.3. Convenzione di Monaco e brevetto di software in Europa
2.4. L’attuale quadro normativo dell’Unione europea
2.5. La proposta di una direttiva europea sul brevetto del software
Capitolo X – Il rapporto tra uomo e macchina: i nuovi modelli di
intelligenza alla prova della regolamentazione giuridica
1. Inquadramento del fenomeno
1.1. Premesse
1.2. Un problema attuale
1.3. Progresso tecnologico e successo dell’IA
1.4. Il quesito di Turing
2. Le fonti
2.1. Il quadro internazionale e le soluzioni europee
2.2. La Convenzione quadro
2.3. Il regolamento dell’Unione europea
2.4. La classificazione del rischio
2.5. Il rebus dell’applicazione delle nuove disposizioni
2.6. Il disegno di legge italiano
3. Peculiarità della disciplina offerta dall’AI Act
3.1. Cenni introduttivi
3.2. Il trattamento dei dati personali
3.3. Il problema della proprietà intellettuale
3.4. Profili sanzionatori
3.5. Il quadro normativo: sintesi
4. IA e proprietà intellettuale
4.1. Prolegomeni
4.2. La c.d. «intelligenza artificiale generativa»
4.3. L’attenzione del Parlamento dell’Unione europea per la tutela
della proprietà intellettuale di fronte all’affermazione dell’IA
4.4. La risoluzione del Parlamento europeo sui diritti di proprietà
intellettuale per lo sviluppo di tecnologie di intelligenza artificiale
4.5. Il «creatore digitale» nella legge n. 206/2023
4.6. Le disposizioni presenti nell’AI Act
4.7. Problemi pratici (cenni)
4.8. Le invenzioni realizzate tramite l’intelligenza artificiale
4.9. La soluzione statunitense
4.10. La brevettabilità dei sistemi di intelligenza artificiale
4.11. Conclusioni (de iure condendo)
Parte V
LA TUTELA DEL MODELLO
Capitolo I – I modelli
1. I modelli industriali
1.1. Premesse
1.2. Peculiarità del modello di utilità (cenni generali)
2. I modelli ornamentali
2.1. Inquadramento
2.2. L’intervento del legislatore comunitario
2.3. Il decreto legislativo 2 febbraio 2001, n. 95
2.4. Il regolamento 6/2002 su disegni e modelli comunitari
Capitolo II – La disciplina dei modelli nel codice della proprietà industriale
1. I disegni e i modelli ornamentali
1.1. Introduzione
1.2. La privativa
1.3. La durata dei diritti
1.4. Le differenze rispetto ai modelli di utilità
1.5. Modelli ornamentali e diritto d’autore
1.6. Design dell’Unione europea e sviluppi normativi internazionali
2. Il modello di utilità
2.1. Premesse
2.2. Il brevetto di modello
2.3. Conversione e alternatività
Parte VI
ALTRI DIRITTI DI PROPRIETÀ INDUSTRIALE
Capitolo I – Le topografie dei prodotti a semiconduttori
1. La tutela giuridica
1.1. Introduzione
1.2. Oggetto della tutela
2. I diritti
2.1. Il contenuto dei diritti
2.2. La registrazione
2.3. La contraffazione
Capitolo II – I segreti commerciali
1. La tutela giuridica
1.1. Introduzione
1.2. Il quadro sovranazionale
1.3. La direttiva 2016/943
1.4. L’attuazione della direttiva
1.5. Oggetto della tutela
2. Casi pratici
2.1. Ampiezza della tutela
2.2. Le informazioni acquisite sul lavoro
2.3. Le informazioni sulle invenzioni non brevettate
2.4. I certificati di qualità aziendale
2.5. Le informazioni commerciali
2.6. Informazioni riservate e accesso agli atti in ambito amministrativo
3. La protezione “negoziale” delle informazioni aziendali riservate:
l’accordo di riservatezza e/o di non divulgazione
3.1. Premesse
3.2. Segue: il contenuto dell’accordo di non divulgazione
3.3. Eventuali patti di non concorrenza
3.4. Le informazioni aziendali riservate nei rapporti internazionali di distribuzione
4. Aspetti processuali della protezione del know-how
4.1. Tutela del know-how e competenza delle Sezioni specializzate
4.2. Le clausole attributive della competenza negli accordi di riservatezza
4.3. Aspetti operativi della tutela processuale
4.4. Le modifiche al codice penale
Capitolo III – Le nuove varietà vegetali
1. Inquadramento giuridico
1.1. Ordinamento nazionale
1.2. La privativa comunitaria
2. La tutela del diritto
2.1. Oggetto del diritto
2.2. Il costitutore
2.3. I diritti
2.4. La denominazione della varietà
2.5. Le biotecnologie (cenni)
3. Privative e clausole imposte dal titolare
3.1. Premesse
3.2. Un caso nazionale
3.3. I limiti imposti dall’ordine pubblico nella contrattazione
3.4. Conclusioni
Parte VII
LE TUTELE PROCESSUALI DEI DIRITTI INDUSTRIALI
Capitolo I – La tutela giurisdizionale
1. Premesse
1.1. Una normativa processuale uniforme
1.2. Giurisdizione e competenza
1.3. Le sezioni specializzate in materia di impresa
1.4. Il nuovo Tribunale unificato dei brevetti
1.5. L’onere della prova
2. Le azioni di nullità e decadenza
2.1. La legittimazione all’azione di nullità e di decadenza
2.2. La possibilità di deferire la decisione “ad arbitri”
2.3. La riforma del 2019
3. L’azione di contraffazione
3.1. La legittimazione all’azione di contraffazione
3.2. Licenziatario e opposizione (cenni)
4. Il risarcimento del danno
4.1. Premesse
4.2. I criteri indicati dal c.p.i
5. L’abuso del diritto in ambito processuale
5.1. Cenni introduttivi
5.2. Abuso di diritto e concorrenza sleale: l’analisi della giurisprudenza
5.3. Il risarcimento del danno dovuto all’abuso di diritto
Capitolo II – La lotta alla contraffazione e alla pirateria nel codice della proprietà industriale
1. La pirateria
1.1. La riforma del 2010
1.2. Pirateria, italian sounding e altre violazioni della proprietà industriale
1.3. La riforma del 2019: il contrasto all’italian sounding
2. Le misure contro la pirateria
2.1. Cenni introduttivi
2.2. Il sequestro conservativo
2.3. La segnalazione alla Procura della Repubblica
2.4. Il sequestro amministrativo e la distruzione della merce contraffatta
2.5. L’opposizione contro il provvedimento di distruzione
2.6. L’istituzione del Consiglio nazionale anticontraffazione
Capitolo III – I procedimenti cautelari nel diritto industriale
1. I procedimenti cautelari nel codice della proprietà industriale
1.1. Premesse
1.2. La normativa previgente
2. La tutela cautelare
2.1. Cenni introduttivi
2.2. La consulenza tecnica preventiva
2.3. Descrizione e sequestro
2.4. Inibitoria
2.5. L’accertamento negativo richiesto in via cautelare
2.6. Tutela cautelare e nome a dominio
Capitolo IV – Il procedimento dinanzi alla Commissione dei ricorsi
1. La Commissione dei ricorsi
1.1. Premesse
1.2. Il ricorso (cenni)
1.3. Funzioni giurisdizionali
1.4. Funzioni consultive
1.5. Rapporti tra giurisdizione speciale e ordinaria
2. La procedura
2.1. Il ricorso
2.2. La disciplina del procedimento
2.3. Effetti delle delibere della Commissione
2.4. Le misure cautelari
3. La riforma del 2023: aspetti operativi
3.1. Le nuove disposizioni sulla Commissione ricorsi
3.2. La semplificazione
3.3. Le norme di coordinamento ed adeguamento
3.4. Le nuove circolari dell’UIBM
4. Decadenza e nullità dei marchi d’impresa registrati: la nuova procedura ad hoc dinanzi all’UIBM
4.1. Premessa
4.2. L’istanza di decadenza o nullità dinanzi all’UIBM
4.3. Legittimazione all’istanza di decadenza o nullità
Capitolo V – Segni distintivi, opere dell’ingegno e comunicazione commerciale nel sistema di autodisciplina pubblicitaria
1. Il sistema di autodisciplina pubblicitaria
1.1. Prolegomeni
1.2. Evoluzione storica della autodisciplina pubblicitaria
1.3. Natura del sistema di autodisciplina
1.4. Finalità del codice
1.5. I soggetti vincolati
2. Regole di comportamento
2.1. Premesse
2.2. Il divieto generale di effettuare pubblicità ingannevole
2.3. L’obbligo di veridicità della pubblicità
2.4. Riconoscibilità della comunicazione commerciale
2.5. I divieti espressi
2.6. I rapporti con i concorrenti
2.7. Le comunicazioni commerciali e i sistemi di vendita
2.8. La disciplina di alcuni settori merceologici
2.9. Regolamenti specifici
3. Organi e competenza
3.1. Premesse
3.2. Composizione del Comitato di Controllo
3.3. Princìpi per il giudizio
3.4. Funzioni del Giurì e del Comitato di Controllo
3.5. Albo dei consulenti tecnici
3.6. Segreteria
3.7. Sede e riunioni
3.8. Amministrazione
4. Il giudizio innanzi al Giurì
4.1. La legittimazione attiva
4.2. La legittimazione passiva
4.3. La presentazione della domanda
4.4. Le fasi del giudizio
4.5. La decisione
5. La tutela della creatività nel codice di autodisciplina
5.1. Premesse
5.2. Il sistema del deposito presso l’Istituto di Autodisciplina
Massimario
• Brevetto: novità e originalità
• Brevetto di software
• Concorrenza sleale e abuso di posizione dominante
• Concorrenza sleale e meta tag
• Concorrenza sleale e nome a dominio
• Concorrenza sleale e tutela brevettuale
• Contraffazione di marchio debole e di marchio forte: differenze
• Contraffazione di marchio e nome a dominio
• Conversione di brevetto
• Denominazione di origine e marchio
• Descrizione
• Diritto d’autore e nome a dominio
• Diritto d’autore e titoli di liste di discussione in rete
• Domanda di brevetto per modello
• Forma della presentazione della domanda cautelare
• Inibitoria
• Inibitoria e nomi a dominio
• Invenzione del dipendente
• Marchio debole
• Marchio e denominazione geografica
• Marchio forte
• Nome a dominio inteso quale marchio o segno distintivo
• Nome a dominio inteso quale semplice indirizzo
• Nullità del brevetto per invenzione
• Nullità del brevetto per modello
• Nullità del marchio
• Periculum in mora nella domanda cautelare
• Proposizione di una domanda cautelare temeraria
• Pubblicazione del provvedimento
• Responsabilità dell’Internet service provider e registrazione di domain name
• Secondary meaning
• Sequestro
• Violazione di diritto d’autore e di brevetto in rete
Bibliografia
Siti Internet consultati
Indice analitico
Il volume è uno dei primi testi che approfondisce la revisione del rendiconto di sostenibilità ed è rivolto principalmente a revisori indipendenti o società di revisione che operano in questa nuova area dell’informativa societaria. È noto che il rendiconto di sostenibilità è parte integrante della relazione sulla gestione come richiesto dal D. Lgs. 125/2024 e deve essere redatto in conformità ai Principi della CSRD e ai principi ESRS relativi.
Il libro affronta in particolare i soggetti incaricati della revisione della sostenibilità, le responsabilità degli stessi e le sanzioni in caso di inosservanza delle norme cogenti, le caratteristiche dell’incarico relativo e l’indipendenza del revisore.
Aspetto importante riguarda gli assetti organizzativi in ambito ESG che si distinguono da caso a caso. Sono illustrate le principali differenze tra un approccio di revisione di reasonable assurance da quello di limited assurance applicabile al rendiconto di sostenibilità. Il testo evidenzia con opportuni esempi gli IRO – Impatti rischi ed opportunità, i sistemi di controllo interno necessari per produrre i dati e le informazioni ESG e la due diligence applicabile alla catena del valore. Infine, si forniscono esempi di lettere di attestazione e di facsimili di relazioni del revisore sul rendiconto di sostenibilità.
Si ricorda che l’intera materia è in continua evoluzione, i dati sono aggiornati al 28 febbraio 2025 e si garantisce l’aggiornamento online fino al 30 novembre 2025.
RICCARDO BAUER
Attualmente è Docente di Revisione Aziendale e controllo dei conti presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Dottore commercialista e revisore legale con esperienza ultratrentennale in revisione, ha operato per circa 30 anni in una società di revisione multinazionale. È stato Presidente del Collegio sindacale di importanti società quotate, è Presidente della Commissione Non Financial Audit dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e Revisori Legali dell’Ordine di Milano. Autore di numerose pubblicazioni in tema di controllo, di revisione e di bilancio.
MONICA PETA
Dottore Commercialista, Revisore Legale, PhD, già Professore a contratto all’Università Magna Graecia di Catanzaro, Docente di corsi e Master universitari, Componente revisore dell’ODCEC di Roma, ricopre cariche in organi di controllo, amministrazione e ODV di società ed enti, Componente della Commissione Reporting di Sostenibilità del CNEDEC, autore di plurime pubblicazioni.
Introduzione
1 Gli aspetti principali delle norme sulla sostenibilità e sulla sua revisione
1. Introduzione e il contesto di riferimento europeo e nazionale
2. L’ambito di applicazione e le scadenze
3. Le disposizioni transitorie, gli esoneri e le deroghe
4. Le semplificazioni per le PMI quotate
5. La pubblicità
6. La vigilanza del Collegio sindacale e del CCIRC
7. Le altre modifiche alle normative vigenti
8. Le finalità e contenuti dei principi di rendicontazione di sostenibilità
9. I Principi ESRS applicabili dal 1° gennaio 2024
10. Il contenuto del rendiconto di sostenibilità
2 Un richiamo dei principi generali: ESRS 1 e ESRS 2
1. Introduzione
2. ESRS 1 – I requisiti di adeguata informativa
3. ESRS 2 – I requisiti di adeguata informativa
4. Doppia materialità e dovuta diligenza (due diligence)
4.1 Doppia materialità
4.2 Dovuta diligenza (due diligence)
3 Una sintesi degli ESRS ambientali, sociali e di governance e check list di
conformità
1. Il processo di rendicontazione delle informazioni di sostenibilità
2. La “conformità” del processo di rendicontazione (Check list n. 1)
3. ESRS E – Obblighi di informativa su aspetti ambientali e tassonomia (Check
list n. 2)
4. ESRS S – Obblighi d’informativa su aspetti sociali (Check list n. 3)
5. ESRS G1 – Obblighi di informativa di governance (Check list n. 4)
4 I soggetti incaricati della revisione della sostenibilità
1. Introduzione
2. L’abilitazione all’esercizio della revisione legale del reporting di sostenibilità
3. La formazione continua del revisore della sostenibilità
5 Le responsabilità e le sanzioni del revisore di sostenibilità
1. Lo stato dell’arte delle norme sulla responsabilità del revisore della sostenibilità
2. Il principio di attestazione SSAE (Italia)
3. Le responsabilità e il sistema sanzionatorio
4. Le sanzioni amministrative applicabili al revisore e il ruolo del MEF e della Consob
5. Le sanzioni penali
6. Le modifiche alla normativa di vigilanza Consob per il rischio di sostenibilità
6 Le caratteristiche dell’incarico di revisione della sostenibilità
1. Introduzione
2. Il procedimento di conferimento dell’incarico
3. Le condizioni indispensabili per l’incarico di attestazione della rendicontazione di sostenibilità
4. Il contenuto della proposta
5. L’approccio di revisione ESG
7 L’indipendenza del revisore della sostenibilità
1. Il principio d’indipendenza e lo scetticismo professionale
2. Le minacce all’indipendenza
3. Il codice etico e i principi etici
8 Gli assetti organizzativi ESG e le relazioni con gli altri attori del controllo
1. Introduzione
2. Gli aspetti organizzativi in ambito ESG e le relazioni con il revisore della sostenibilità
3. Le relazioni con il revisore legale
4. Le relazioni con altri importanti soggetti apicali
5. Le relazioni con altri revisori di sostenibilità prima, durante e dopo l’incarico stesso
6. Relazioni con gli esperti
7. Relazioni con il Collegio sindacale
8. Le relazioni con l’Organismo di Vigilanza
9 Gli aspetti operativi di revisione della sostenibilità: differenze tra limited assurance e full assurance
1. Introduzione
2. Le differenze tra “reasonable assurance” e “limited assurance”
3. Le procedure di verifica nel rendiconto di sostenibilità
4. I tipi di procedure di revisione per la raccolta di elementi probativi
5. Come applicare le analisi comparative
10 La valutazione degli IRO
1. Introduzione e stato dell’arte
2. Le differenze tra Impatti, rischi e opportunità ed esempi
3. Le procedure di valutazione dei rischi
11 I sistemi di controllo interno ESG
1. Introduzione
2. Il sistema dei controlli interni: funzione, obiettivi e componenti
3. I limiti di ogni sistema di controllo interno ESG
4. Il modello di controllo – Enterprise Risk Management – ERM
12 La due diligence e la sua revisione
1. Introduzione e le norme relative alla due diligence
2. Le caratteristiche della due diligence ESG
3. Le fasi della due diligence
4. La catena del valore
5. Un esempio applicato alla filiera dei fornitori
13 I principi di revisione applicabili
1. Introduzione
2. La sintesi delle caratteristiche di ISSA 5000 – General requirements for sustainability assurance engagements
3. Le caratteristiche di ISAE 3000 Revised e i confronti con ISSA 5000
4. Le caratteristiche di SSAE Italia
14 La lettera di attestazione
1. Le attestazioni finali
2. La lettera di attestazione quale elemento probativo per la attestazione di sostenibilità
3. Gli elementi fondamentali di una lettera di attestazione
4. Un esempio di una lettera di attestazione per rendicontazione di sostenibilità di tipo volontario
15 Le relazioni del revisore sul rendiconto di sostenibilità
1. Introduzione
2. La relazione di attestazione per SSAE Italia – La responsabilità del soggetto incaricato della attestazione sulla rendicontazione di sostenibilità
3. Un facsimile di relazione della rendicontazione individuale di sostenibilità
4. Facsimile di una relazione di attestazione sulla rendicontazione consolidata di sostenibilità
5. ISAE 3000 Revised – Redazione della relazione di assurance
Appendice
1. Elenco principi di sostenibilità e di revisione
2. Glossario sulla sostenibilità
3. D.Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39 - Attuazione della direttiva 2006/43/CE, relativa alle revisioni legali dei conti annuali e dei conti consolidati, che modifica le direttive 78/660/CEE e 83/349/CEE, e che abroga la direttiva 84/253/CEE (estratto degli articoli rilevanti ai fini della revisione legale)
4. Direttiva Parlamento Europeo 13 giugno 2024, n. 2024/1760/UE relativa al dovere di diligenza delle imprese ai fini della sostenibilità e che modifica la direttiva (UE) 2019/1937 e il regolamento (UE) 2023/2859 (Testo rilevante ai fini del SEE)
5. Principio di Attestazione della Rendicontazione di Sostenibilità – Standard on Sustainability Assurance Engagement - SSAE (Italia)
eBook in pdf di 215 pagine, che esamina con un taglio pratico e funzionale, oltre che esaustivo, gli aspetti civilistici, amministrativi, fiscali, e previdenziali del contratto di associazione professionale e della società tra professionisti.
L’opera esamina, con un taglio pratico e funzionale, oltre che esaustivo gli aspetti civilistici, amministrativi, fiscali, e previdenziali del contratto di associazione professionale e della società tra professionisti.
Da un lato, la qualificazione giuridica dell’associazione professionale non è certa e dall’altro la società tra professionisti presenta alcune problematiche aperte solo parzialmente risolte dall’Amministrazione finanziaria e dal Consiglio nazionale dei dottori commercialisti ed esperti contabili (CNDCEC).
Si tratta di due importanti strumenti giuridici di aggregazione tra professionisti presenti sull’intero territorio nazionale. Trovano un’ampia trattazione anche gli adempimenti contabili prescritti dalla normativa vigente e le scritture contabili che devono redigere nel concreto i soggetti operanti, per obbligo o per opzione, in regime di contabilità ordinaria.
A corredo dell’opera, sono fornite ricche esemplificazioni tratte da fattispecie reali e sono allegati pratici documenti compilabili e personalizzabili in base alle esigenze specifiche dei soggetti interessati.
L’ebook è aggiornato in particolare alla luce della sentenza della Corte di Cassazione del 18 febbraio 2025 n. 4226, della Legge di Bilancio 2025 e del D.lgs. 13 dicembre 2024 n. 192
Premessa
1. Le disposizioni civilistiche e delle leggi speciali
1.1 Normativa di riferimento
1.2 Libertà di associazionismo
1.3 Natura e caratteristiche del contratto di associazione professionale
1.4 Natura e caratteristiche degli associati
1.5 Forme organizzative interne dell’associazione professionale
1.5.1 Associazione professionale atipica
1.5.2 Società semplice con soci professionisti
1.6 Denominazione dello studio associato
1.7 Forma del contratto
1.8 Registrazione del contratto
1.9 Ripartizione dei diritti e doveri tra gli associati
1.10 Conferimenti degli associati
1.11 Organi dello studio associato
1.11.1 Assemblea degli associati
1.11.2 Amministrazione e rappresentanza
1.12 Controllo degli associati non amministratori
1.13 Incarichi professionali
1.14 Bilancio o rendiconto della gestione
1.14.1 Determinazione dell’utile o della perdita
1.14.2 Criteri di partecipazione agli utili e/o alle perdite
2. Gli adempimenti richiesti per l’esercizio dell’attività
2.1 Denuncia all’Agenzia delle entrate
2.2 Comunicazione all’ente di appartenenza
2.3 Comunicazione dell’indirizzo PEC
2.4 Iscrizione presso gli enti previdenziali
2.4.1 Professionisti iscritti ad un ordine o ad un collegio
2.4.2 Professionisti non iscritti ad un ordine o ad un collegio
2.5 Iscrizione all’INAIL
2.6 Salute e sicurezza sui luoghi di lavoro
2.7 Privacy e antiriciclaggio
2.8 Polizza di responsabilità civile professionale
2.9 Preventivo di spesa
2.9.1 Lettera di incarico
3. Le regole in materia di IVA
3.1 Fattura emessa dallo studio associato sul cliente
3.2 Fattura emessa dall’associato con partita IVA sullo studio associato
3.3 Regime IVA dei rimborsi spese ricevuti dai clienti
3.4 Scelta del regime contabile
3.5 Registri obbligatori
3.6 Liquidazione e versamento periodico dell’IVA
3.7 Detrazione dell’IVA sugli acquisti
3.8 Acconto IVA
3.9 Dichiarazione IVA
4. I libri relativi al personale dipendente
5. Le regole in materia di imposte sui redditi e IRAP
5.1 Registri obbligatori
5.2 Qualificazione fiscale del reddito dello studio associato
5.3 Criteri di determinazione del reddito netto professionale
5.4 Eccezioni al criterio di cassa
5.5 Spese deducibili per lo studio associato
5.6 Somme ricevute in deposito dal cliente
5.7 Compensi tassabili in capo allo studio associato
5.8 Rimborsi spese nello studio associato
5.9 Altri componenti positivi per lo studio associato
5.9.1 Plusvalenze da cessione di beni strumentali e di veicoli
5.9.2 Cessione della clientela e degli elementi immateriali
5.9.3 Ulteriori proventi tassabili
5.10 Dichiarazione dei redditi
5.11 Versamento delle imposte sui redditi
5.12 Assoggettamento a IRAP
5.13 Dichiarazione e versamento dell’IRAP
5.14 Indici sintetici di affidabilità fiscale
6. Le regole in materia di ritenute fiscali e previdenziali
6.1 Ritenute operate dallo studio associato
6.1.1 Versamento della ritenuta d’acconto
6.1.2 Dichiarazione dei sostituti di imposta
6.2 Ritenute subite dal professionista associato con partita IVA
6.2.1 Scomputo della ritenuta in assenza della certificazione unica
6.2.2 Documenti da esibire in caso di controlli dell’Agenzia delle Entrate
6.3 Imputazione delle ritenute d’acconto agli associati
6.4 Ritrasferimento delle ritenute residue dagli associati allo studio
7. Lo scioglimento del contratto limitatamente ad un associato
7.1 Recesso, esclusione e morte dell’associato
7.2 Liquidazione della quota dell’associato uscente
7.3 Trattamento fiscale dell’indennità di recesso in capo all’associato uscente
7.4 Trattamento fiscale dell’indennità di recesso in capo allo studio associato
7.5 Imponibilità IVA dell’indennità di recesso
8. La cessione e il conferimento dello studio associato
8.1 Generalità
8.2 Conferimento dello studio associato in STP
8.3 Regime di neutralità fiscale ai fini delle imposte sui redditi, dell’IVA e dell’imposta di registro del conferimento dello studio associato in STP
8.4 Cessione della quota dello studio associato
9. Il conferimento gratuito di clientela da parte dei singoli associati
10. La trasformazione dello studio associato in società tra professionisti
10.1 Trasformazione in STP in forma di società di persone
10.2 Trasformazione in STP in forma di società di capitali
10.3 Regime di neutralità fiscale ai fini delle imposte sui redditi, dell’IVA e dell’imposta di registro del conferimento in STP
11. Le scritture contabili
12. Le esemplificazioni
12.1 Studio associato – Aspetti civilistici, amministrativi, contabili e fiscali
13. Gli allegati
1. Le disposizioni civilistiche e di leggi speciali
1.1 Normativa di riferimento
1.2 Caratteristiche fondamentali della STP
1.3 STP monodisciplinari e multidisciplinari
1.4 Forme giuridiche della STP
1.5 Elementi dell’atto costitutivo
1.6 Sede sociale
1.7 Ragione o denominazione sociale
1.8 Oggetto sociale
1.9 Natura dei soci
1.10 Requisito della prevalenza dei soci professionisti
1.11 Conferimenti dei soci
1.12 Amministrazione
1.13 Requisito della personalità della prestazione professionale
1.14 Divieto della STP di partecipare ad associazioni professionali
1.15 Regime disciplinare
1.16 Responsabilità civile
1.17 Incompatibilità del socio
1.18 Bilancio
1.19 Utili e perdite
1.20 Scioglimento della STP
1.21 Assoggettamento a procedure concorsuali
1.22 Registrazione del contratto
2. Gli adempimenti richiesti per l’esercizio dell’attività
2.1 ComUnica
2.1.1 Iscrizione al Registro imprese
2.1.2 Iscrizione all’albo professionale
2.1.3 Denuncia all’Agenzia delle entrate
2.1.4 Iscrizione presso gli enti previdenziali
2.1.5 Iscrizione all’INAIL
2.2 Comunicazione indirizzo PEC
2.3 Salute e sicurezza sui luoghi di lavoro
2.4 Privacy e antiriciclaggio
2.5 Polizza di responsabilità civile professionale
2.6 Preventivo di spesa
2.6.1 Lettera di incarico
3. Le regole in materia di imposta sul valore aggiunto
3.1 Fattura emessa dalla STP sul cliente
3.2 Fattura emessa dai soci con partita IVA sulla STP
3.3 Regime IVA dei rimborsi spese ricevuti dai clienti
3.4 Scelta del regime contabile
3.5 Registri obbligatori
3.6 Liquidazione e versamento periodico dell’IVA
3.7 Detrazione dell’IVA sugli acquisti
3.8 Acconto IVA
3.9 Dichiarazione IVA
4. I libri relativi al personale dipendente
5. Le regole in materia di imposte sui redditi e IRAP
5.1 Registri obbligatori
5.2 Inquadramento fiscale del reddito prodotto dalla STP
5.3 Principi di determinazione del reddito prodotto dalla STP
5.4 Costi deducibili
5.5 Valorizzazione dei servizi in corso alla chiusura dell’esercizio sociale
5.6 Somme ricevute in deposito dal cliente
5.7 Regime dei rimborsi spese ricevuti dai clienti
5.8 Regime fiscale delle somme erogate ai soci
5.9 Compensi tassabili/Ricavi imponibili
5.10 Dichiarazione dei redditi
5.11 Versamento delle imposte sui redditi
5.12 Assoggettamento a IRAP
5.13 Dichiarazione e versamento dell’IRAP
5.14 Indici sintetici di affidabilità fiscale
6. Le regole in materia di ritenute fiscali e previdenziali
6.1 Ritenute operate dalla STP
6.1.1 Versamento della ritenuta d’acconto
6.1.2 Dichiarazione dei sostituti di imposta
6.2 Ritenute subite dal socio professionista con partita IVA
6.2.1 Adempimenti fiscali del socio professionista con partita IVA
6.2.2 Documenti da esibire in caso di controlli dell’Agenzia delle Entrate
7. Lo scioglimento del rapporto sociale limitatamente a un socio
7.1 Recesso del socio
7.2 Liquidazione della quota del socio uscente
7.3 Trattamento fiscale dell’indennità di recesso in capo al socio uscente
7.4 Trattamento fiscale dell’indennità di recesso in capo alla STP
7.5 Imponibilità IVA dell’indennità di recesso
8. La cessione di quote della STP
8.1 Fondatezza della cessione di partecipazione in una STP
8.2 Trattamento fiscale della plusvalenza da cessione di partecipazione in STP in capo al cedente
9. La riorganizzazione delle società tra professionisti
9.1 Generalità
9.2 Regime di neutralità fiscale ai fini delle imposte sui redditi, dell’IVA e dell’imposta di registro delle operazioni di riorganizzazione
10. Le scritture contabili
11. Le esemplificazioni
11.1 Società tra professionisti – Aspetti civilistici, amministrativi, contabili e fiscali
12. Gli allegati
Marketing Digitale per Commercialisti: strategie digitali per far crescere il tuo studio
eBook in pdf di 158 pagine.
In un'epoca in cui la digitalizzazione sta rivoluzionando il modo in cui i professionisti interagiscono con i clienti, "Marketing Digitale per Commercialisti" fornisce una guida pratica e dettagliata per sfruttare al meglio le strategie digitali e far crescere il proprio studio.
Dalla SEO ai social media, dall’email marketing alla pubblicità online, questo ebook aiuta i commercialisti a costruire una presenza online solida, attrarre nuovi clienti e fidelizzare quelli esistenti. Un manuale operativo che offre strumenti pratici, modelli applicabili e casi studio reali.
1. Introduzione
1.1 Perché il marketing digitale è essenziale per i commercialisti
1.2 Classificazione degli Studi Commercialisti e l’uso del Marketing Digitale
1.3 Come cambiano le esigenze dei clienti nell’era digitale
1.4 Obiettivi del libro e come usarlo
2. Fondamenti di Marketing Digitale
2.1 Che cos'è il marketing digitale
2.2 L’evoluzione del marketing digitale: dal Web 1.0 al Web 3.0
2.3 I vantaggi del marketing digitale per i commercialisti
2.4 Il Marketing-Mix Digitale per Commercialisti
2.5 Conclusione
2.6 Scheda di Riepilogo
3. Branding e Posizionamento Online
3.1 L'importanza del personal branding per un commercialista
3.2 Definire la propria nicchia e il valore unico
3.3 Creare un’identità visiva e verbale efficace
3.4 Il ruolo della fiducia e della reputazione online
3.5 Conclusione
3.6 Scheda di Riepilogo
4. Il Sito Web Professionale
4.1 Perché un sito web è essenziale per un commercialista
4.2 Elementi fondamentali di un sito web efficace
4.3 Le diverse tipologie di siti web per commercialisti: quale scegliere e perché
4.4 Strumenti per creare un sito web professionale
4.5 L’importanza dell’ottimizzazione per i motori di ricerca (SEO)
4.6 Conclusione
4.7 Scheda di Riepilogo
5. SEO per Commercialisti
5.1 Cos’è la SEO, a cosa serve e come si fa
5.2 Applicare la SEO ai commercialisti
5.3 Conclusione
5.4 Scheda di Riepilogo
6. Social Media Marketing
6.1 Perché i commercialisti devono essere sui social media
6.2 Scelta delle piattaforme giuste
6.3 Strategie di contenuto per i social media
6.4 Strumenti per gestire i social media in modo efficace
6.5 Conclusione
6.6 Scheda di Riepilogo
7. Content Marketing
7.1 Cos'è il Content Marketing e come funziona
7.2 Creare contenuti utili e rilevanti per i clienti
7.3 Come pianificare un calendario editoriale
7.4 Distribuzione dei contenuti: email, social media e partnership
7.5 Conclusione
7.6 Scheda di Riepilogo
8. Email Marketing per Commercialisti
8.1 L'importanza della comunicazione diretta
8.2 Creare una mailing list di qualità
8.3 Tipi di email utili per un commercialista
8.4 Strumenti e piattaforme per l'email marketing
8.5 Conclusione
8.6 Scheda di Riepilogo
9. Pubblicità Online
9.1 Quando e perché investire nella pubblicità online
9.2 Google Ads: creare campagne per servizi fiscali e contabili
9.3 Facebook e LinkedIn Ads per raggiungere potenziali clienti
9.4 Monitorare il ritorno sull’investimento (ROI)
9.5 Conclusione
9.6 Scheda di Riepilogo
10. Automazione e Analisi
10.1 Strumenti di automazione per risparmiare tempo
10.2 Analizzare le metriche chiave del marketing digitale
10.3 Adattare le strategie in base ai dati
10.4 Conclusione
10.5 Scheda di Riepilogo
11. Gestione della Reputazione Online
11.1 Recensioni e testimonianze: come ottenerle e gestirle
11.2 Affrontare feedback negativi
11.3 SEO Reputation Management: ottimizzare la reputazione sui motori di ricerca
11.4 Rafforzare la credibilità online
11.5 Conclusione
11.6 Scheda di Riepilogo
12. Sintesi operativa e prospettive future
12.1 Riepilogo delle strategie principali
12.2 Creare un piano di marketing digitale su misura
12.3 Consigli pratici per iniziare subito
12.4 Uno sguardo al futuro
13. Risorse Extra
13.1 Checklist per il marketing digitale del commercialista
13.2 Modelli di email e post sui social media
13.3 Strumenti consigliati per ogni area del marketing digitale
13.4 Glossario dei termini di marketing digitale
14. Bibliografia
15. Sitografia
Il metodo dei moltiplicatori + banca dati moltiplicatori EV/EBIT, EV/EBITDA, BETA - Versione del 05.02.2025.
Il tool fornisce, tramite file excel, i multipli di mercato EV/EBIT, EV/EBITDA e i coefficienti BETA levered e unlevered aggiornati al 05.01.2025 tratti dalla banca dati prof. Damodaran (Stern School of Business at New York University).
I multipli sono distinti per settore industriale e riferiti ai seguenti mercati (con file excel separati):
Il file comprende anche le slides illustrative del metodo di valutazione di azienda “dei moltiplicatori” (detto anche dei prezzi probabili) con illustrazione della modalità di utilizzo della banca dati con i moltiplicatori.
Gli indici e i moltiplicatori indicati nel file excel consentono di effettuare un raffronto tra gli indici aziendali della propria azienda e quelli riscontrati nelle società quotate (è possibile il raffronto con società appartenenti ad uno specifico settore). Ciò consente anche la valutazione dell’azienda attraverso il metodo dei moltiplicatori (il metodo è illustrato attraverso delle slides di sintesi).
Gli aspetti operativi, normativi e contabili della liquidazione societaria.
ebook in pdf di 202 pagine.
Verrà altresì analizzata la procedura di liquidazione di SRL senza l’intervento del notaio: si segnala che questa procedura, inizialmente abbastanza utilizzata, sta subendo una grossa “battuta di arresto”.
In questa ultima edizione, oltre ad una revisione generale, sono stati modificati:
Come appena richiamato, con la pubblicazione del D. Lgs. del 13 dicembre 2024, n. 192, in G.U. n. 294 del 16 dicembre 2024, in materia di revisione del regime impositivo dei redditi Irpef-Ires, vengono introdotte importanti modifiche sul sistema di determinazione del reddito delle imprese in liquidazione volontaria. Come si vedrà, per le liquidazioni iniziate dopo il 31 dicembre 2024 (data di entrata in vigore del D.Lgs. 192/2024) il nuovo articolo 182 del TUIR ha modificato il criterio di tassazione stabilendo che se la liquidazione si protrae oltre l’esercizio in cui ha avuto inizio, il reddito di ciascuno dei periodi di imposta compresi tra l’inizio e la chiusura viene determinato, secondo le regole ordinarie, in via definitiva. Quindi il risultato di ogni esercizio è ora determinato in via definitiva, anziché provvisoria, con l’applicazione delle regole ordinarie di tassazione, salvo prevedere lo scomputo delle perdite dal reddito dei periodi di imposta successivi compresi nella liquidazione.
Tuttavia, se ci sono talune condizioni di durata della procedura (tre anni per le società di persone e cinque anni per quelle di capitali), il contribuente ha la facoltà di rideterminare il reddito dell’ultimo di tali esercizi e progressivamente quello degli esercizi precedenti, computando a riduzione di ciascuno di essi le perdite residue fino alla concorrenza del relativo importo.
Va ricordato che solo in Italia vi è un principio contabile, l’OIC 5, rubricato Bilanci in liquidazione, infatti, nel panorama dei principi contabili nazionali e dei principi contabili internazionali dello IASB – International Accounting Standards Board non vi è alcun documento che indichi i principi e criteri di redazione dei bilanci ed altri documenti contabili delle imprese in liquidazione.
Com’è noto, in questo momento l’Organismo Italiano di Contabilità sta revisionando il principio OIC 5 a a seguito delle modifiche legislative intervenute in materia di bilancio e dell'entrata in vigore dell'OIC 11. Pertanto il punto di riferimento civilistico per la redazione del Bilancio di liquidazione è, il richiamato Principio contabile OIC 5, nella versione attualmente “in vigore” che fra gli scopi ricorda che il principio di maggiore importanza introdotto dalla nuova disciplina e contenuto nei novellati artt. 2484- 2496 del codice civile è quello relativo al fatto che i criteri di redazione dei bilanci “intermedi” o annuali di liquidazione (ed in particolare, quelli relativi alle attività, passività e di determinazione del risultato economico annuale) sono diversi da quelli previsti per il bilancio ordinario d’esercizio.
Considerata l’importanza del principio contabile italiano, si è deciso di aggiungere un nuovo capitolo (al numero 19) che sintetizza le novità del principio in vigore rispetto alle Bozze in pubblica consultazione (fino al 31 luglio 2024).
Altra novità di grande rilevanza è quella di aver previsto esplicitamente la possibilità di un esercizio provvisorio dell’attività dell’impresa, o di singoli rami di essa, sia pure al fine della conservazione del suo valore e del miglior realizzo dalla successiva cessione. In questa ipotesi, come si vedrà meglio in seguito, l’art. 2490 richiede una separata evidenziazione in bilancio delle poste patrimoniali ed economiche dell’azienda che prosegue nella sua attività e l’adozione di criteri di valutazione diversi da quelli applicabili alle restanti attività e passività.
Facsimili
Sintesi
Premessa
Aspetti generali sullo scioglimento
1.1 Riferimenti civilistici
1.2 Le cause di scioglimento delle società
La liquidazione volontaria: aspetti contabili
2.1 Bilanci in fase di liquidazione
2.2 La fase pre-liquidatoria
2.3 La fase liquidatoria
2.4 Esempio 1: bilancio iniziale, bilancio intermedio e bilancio finale
2.5 Esempio 2: piano di riparto fra i soci di SPA
2.6 Esempio 3: scritture contabili dall’inventario al bilancio finale
Gli effetti fiscali della liquidazione dopo la riforma
3.1 Inquadramento generale e le modifiche della riforma IRES/IRPEF
3.2 Perdite di esercizio
3.3 Periodi di imposta e redditi
3.4 Gestione degli acconti d’imposta
3.5 Utilizzo dei crediti d’imposta
3.6 Ulteriori approfondimenti
3.7 Riflessi sui modelli dichiarativi
3.8 Check list
3.8.1 Calcolo del reddito ante-liquidazione
3.8.2 Liquidazione delle Imprese Individuali e delle Società di Persone
3.8.3 Liquidazione delle imprese soggette ad IRES
Amministratore e liquidatore: ecco i loro compiti
Amministratore e liquidatore: le specifiche responsabilità
La liquidazione dell’impresa individuale
6.1 Obblighi dichiarativi
Un caso particolare: lo scioglimento della società semplice e l’Agenzia delle Entrate
Un caso particolare: il decesso del socio nelle società di persone
Il trattamento fiscale delle somme attribuite ai soci sul risultato della liquidazione
Liquidazione S.r.l.: procedura semplificata senza intervento del notaio
10.1 Procedura semplificata di liquidazione per le sole S.R.L.
10.2 Iscrizione nel registro delle imprese del deposito del bilancio finale di liquidazione: i controlli dell’ufficio
10.3 Scioglimento e liquidazione della S.R.L.: le procedure telematiche
La cancellazione dal registro delle imprese
11.1 La domanda di cancellazione
11.2 Le procedure telematiche
11.3 Procedure di cancellazione d'ufficio dal registro delle imprese
Scioglimento senza liquidazione
La responsabilità tributaria dei soci dopo la cancellazione della società
La revoca della liquidazione
14.1 La revoca della liquidazione: modalità ed effetti
14.2 Gli effetti della revoca sulla contabilità e i bilanci della società
14.3 Modalità di redazione del rendiconto di gestione dei liquidatori e del bilancio dell’esercizio in cui avviene la revoca
14.3.1 Aziende tutte assoggettate alla liquidazione
14.3.2 Aziende tutte in esercizio provvisorio
14.3.3 Coesistenza di aziende in liquidazione ed in esercizio provvisorio
Liquidazione e note di variazione IVA
Le massime notarili del Triveneto
Il nuovo Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza: cenni
Riforma del diritto societario (estratto OIC 5 versione giugno 2008)
OIC 5 Bozza per la consultazione
Conclusioni
Facsimili
Bibliografia
La gestione degli immobili per conto del proprietario: fiscalità e adempimenti del Property Manager.
eBook in pdf di 82 pagine (Edizione 2025)
La Figura del Property Manager, sta prendendo sempre più spazio nello scenario attuale e sarà una figura in continua evoluzione nello scenario futuro.
È importante conoscere quali sono i limiti e le caratteristiche utili per poter approcciare questa nuova figura professionale, la quale attualmente non prevede alcuna regolazione normativa, per questo motivo in questo Ebook l'autrice ha cercato di presentare la figura del Property Manager sotto molti aspetti, non solo quello fiscale e normativo, ma anche sul piano di attuazione dello svolgimento dell’attività stessa.
Nella Guida si ripercorrono i primi approcci del professionista con il portafoglio clienti, quali saranno le comunicazioni obbligatorie ai fini del corretto svolgimento dell’attività di intermediario nelle locazioni brevi.
Vengono inoltre presentati l’aspetto fiscale, le stime dei costi a cui è soggetto un Property Manager professionista, le tecniche di posizionamento social per imporre un maggiore spazio all’interno del mercato immobiliare, accogliere la domanda di mercato con offerte specifiche del settore.
Questa breve guida potrebbe esservi utile per affacciarvi alla professione di un Property Manager, dandovi basi solide e spunti da cui partire per svolgere al meglio, come un vero professionista questa attività.
Premessa
La locazione, lo strumento che ci permette di poter mettere a reddito un immobile: Aspetti fiscali e civili
1.1 Gli obblighi delle parti
1.2 La registrazione di un contratto di locazione
1.3 Il canone di locazione in dichiarazione dei redditi
1.4 L’IMU: il costo delle seconde case
Tutte le novità introdotte dal 2023: adempimenti e comunicazioni degli alloggiati per gli affitti brevi di locazioni turistiche
2.1 Le comunicazioni obbligatorie delle locazioni brevi
2.2 Alloggiati web
2.3 Comunicazione alle province degli alloggiati per fini ISTAT
2.4 Comunicazione al Comune e imposta di soggiorno
2.5 Novità 2023: Comunicazione all’Agenzia delle Entrate
2.6 Novità 2024 sugli Affitti Brevi
2.6.1 Decreto Anticipi 2024: novità affitti brevi
2.6.2 Il codice CIN
2.6.3 La cedolare secca al 26%
2.7 Il caso AIRBNB
2.7.1 Cosa accade in questo modo?
2.7.2 Vantaggi e svantaggi?
2.7.3 A chi si applica la ritenuta fiscale?
2.7.4 Cosa si intende per host professionisti?
2.8 Direttiva europea Dac7 (2021/514 del Consiglio del 22 marzo 2021) e il decreto di recepimento italiano (Dlgs 32/2023)
2.8.1 Chi risulta escluso dall’obbligo di comunicazione?
Il reddito da locazione in dichiarazione dei redditi: tassazione IRPEF o cedolare secca
3.1 L’IRPEF: Imposta sul reddito delle persone fisiche
3.2 Il reddito da locazione: tassazione ordinaria
3.3 Il reddito derivante da locazione è tassato sempre secondo la tassazione ordinaria IRPEF?
3.4 La cedolare secca sui redditi da locazione
3.5 Sublocazione di un immobile in comodato d’uso
La figura professionale del Property Manager
4.1 Il Property Manager come consulente immobiliare
4.2 Il Property Manager come intermediario nei contratti di locazione
4.3 Il modo di operare di un Property Manager
4.4 Il Property Manager e l’apertura della Partita IVA
4.5 Il Codice Ateco di un Property Manager
4.6 L’attività organizzativa del Property Manager
4.7 L’accordo tra il professionista e il cliente
La differenza nella gestione degli affitti brevi tra privati e Property Manager
5.1 Le conoscenze di un professionista come il Property Manager
5.2 Le skills di un Property Manager
5.3 La conoscenza del mercato immobiliare e le oscillazioni di prezzo
5.4 Tecniche di acquisizione di un immobile
5.5 Le collaborazioni con professionisti del settore
5.6 Come viene stabilito il prezzo di un immobile?
Il Property Manager e la differenza con gli agenti e intermediari immobiliari
6.1 La differenza con l’agente immobiliare e con l’intermediario immobiliare
6.2 L’aspetto fiscale delle due figure professionali
6.3 Il percorso formativo del Property Manager e dell’agente immobiliare
6.4 La gestione di Airbnb per un Property Manager
Le strategie di marketing e revenue management
7.1 Social Advertising
7.2 Google Ads
7.3 SEO (Search Engine Optimization)
7.4 Newsletter
7.5 Il revenue management
7.6 Ristrutturazione immobiliare progettata dal Property Manager
7.7 Nuove forme di pagamento smart: Pay by link
7.8 A.I. per il Property manager
Acquisizione di immobili all’estero dichiarati in Italia
8.1 La gestione di immobili all’estero
8.2 Gli aspetti fiscali dei redditi esteri
8.3 Ma cosa accade nel caso di servizi resi all’estero?
8.4 La ritenuta d’acconto versata dal Property Manager
8.5 Il modello 770 e la CU
Regime fiscale di un Property Manager: dall’apertura della Partita Iva al versamento delle tasse
9.1 Il regime contabile di un Property Manager
9.2 Il regime ordinario
9.3 Il regime semplificato
9.4 Il regime forfettario
9.5 Le aliquote che vengono applicate al regime forfettario
9.6 Calcolo tasse e contributi nel regime forfettario
9.7 I costi fissi di un Property Manager
9.8 Il Property Manager e la dichiarazione dei redditi
9.9 Tassazione locazione di immobili conferiti in TRUST
9.10 Scrittura privata tra Mandante e Property Manager (fac simile)
9.11 Focus conclusivo analisi del mercato immobiliare 2023 - 2025
FWTP00014
Percorso online in diretta di 24 ore formative dedicato alle società holding, dalla creazione alla gestione alla cessazione o trasferimento
In fase di accreditamento ODCEC
MODALITÀ: LIVE ONLINE – 10 incontri online in diretta
Il percorso affronta le varie fasi della vita della holding, partendo dal momento iniziale in cui si valutano le opportunità offerte da questo strumento e la fattibilità della sua implementazione, per passare poi alla fase successiva in cui la holding viene costruita, generalmente attraverso il conferimento. Verranno, tuttavia, analizzate anche ulteriori modalità di creazione.
Si passerà poi alla terza fase in cui la holding deve essere gestita. In questa occasione verranno illustrati i vari adempimenti connessi alla holding quali il regime fiscale ad essa applicabile e le comunicazioni all’anagrafe tributaria.
Si affronterà, poi, il tema connesso all’ultima fase di vita della holding, ovvero quella del trasferimento della stessa nell’ottica del ricambio generazionale e della cessione a terzi.
Verranno, quindi, esaminate le questioni attinenti alla fiscalità connessa alla donazione e alla cessione della stessa.
Abbiamo inserito nel percorso anche una quarta fase in cui approcciamo alcuni temi specialistici relativi alla holding società semplice e al trust holding.
L’approccio del corso sarà oltremodo pratico-operativo ed i relatori saranno disponibili a rispondere in contraddittorio i quesiti dei partecipanti.
Inoltre, vista la lunghezza del percorso, in ogni incontro verrà dedicata una finestra alla risoluzione dei quesiti che, pur non essendo attinenti alla giornata, sono tuttavia relativi a giornate precedenti o future. In questo modo i partecipanti avranno sempre a disposizione dei relatori con cui confrontarsi per tutto il 2025.
Fasi | Lezione | Tema | Data | Ore |
Fase 1: le opportunità della holding | 1 | 1.1 Opportunità e criticità della holding | 06/03 | 3 |
Fase 2: la creazione della holding | 2 | 2.1 La creazione mediante conferimento di partecipazioni a neutralità indotta | 27/03 | 3 |
3 | 2.2 Altri metodi per creare la holding | 15/04 | 2 | |
Fase 3: la gestione della holding | 4 | 3.1 Le definizioni di holding | 09/05 | 2 |
5 | 3.2 Il Bilancio della holding | 29/05 | 2 | |
6 | 3.3 La fiscalità della holding | 20/06 | 2 | |
7 | 3.4 Le comunicazioni della holding | 17/07 | 2 | |
Fase 4: i temi professionali sulla holding | 8 | 4.1 La holding società semplice | 25/09 | 3 |
9 | 4.2 Il Trust Holding | 23/10 | 3 | |
Fase 5: Il Trasferimento della holding | 10 | 5.1 il trasferimento della holding | 20/11 | 2 |
1.1 Opportunità e criticità della holding – 06/03/2025, ore 9.30 -12.30
2.1 La creazione mediante conferimento di partecipazioni a neutralità indotta – 27/03/2025, ore 9.30 -12.30
2.2 Altri metodi per creare la holding – 15/04/2025, ore 10.00 – 12.00
3.1 Le definizioni di holding – 09/05/2025, ore 10.00 – 12.00
3.2 Il Bilancio della holding – 29/05/2025, ore 10.00 – 12.00
3.3 La fiscalità della holding – 20/06/2025, ore 10.00 – 12.00
3.4 Le comunicazioni della holding – 17/07/2025, ore 10.00 – 12.00
4.1 La holding società semplice – 25/09/2025, ore 9.30 -12.30
4.2 Il Trust Holding – 23/10/2025, ore 9.30 -12.30
5.1 Il trasferimento della holding – 20/11/2025, ore 10.00 – 12.00
Ennio Vial
Dottore Commercialista in Castelfranco Veneto (Treviso), opera nel settore della consulenza in materia di fiscalità internazionale, di operazioni straordinarie, di riorganizzazione di patrimoni familiari e trust. Amministratore di Trust Company.
È relatore per molteplici enti di formazione e pubblica da oltre venti anni articoli e libri per riviste ed editori del settore. Collabora con Commercialista Telematico in qualità di Autore e Relatore.
Silvia Bettiol
Dottoressa Commercialista in Montebelluna (Treviso), si dedica alla consulenza in materia di fiscalità internazionale, di operazioni straordinarie e di trust. Ha maturato una significativa esperienza in tema di comunicazione delle holding e adempimenti del trust. Procuratrice di Trust Company.
È relatrice e autrice per enti formativi e editori del settore. Collabora con Commercialista Telematico in qualità di Autrice e Relatrice.
Adriana Barea
Dottoressa Commercialista in Morgano (Treviso). Si occupa di fiscalità, contabilità e bilancio.
È, inoltre, dedita alla consulenza in materia di riorganizzazioni di gruppi finalizzate anche al ricambio generazionale. È relatrice e autrice di pubblicazioni su temi di sua competenza.
Il corso è aperto a tutti gli interessanti e in particolare si rivolge a:
Richiesto accreditamento per Commercialisti ODCEC solo ed esclusivamente per la visione delle DIRETTE.
Previa conferma dell’avvenuto accreditamento da parte del CNDCEC, la visione in diretta di questo webinar può consentire la maturazione di crediti formativi validi per la formazione obbligatoria continua degli iscritti all’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili.
Il rilascio dei crediti è condizionato al rispetto delle regole e delle procedure previste dal regolamento vigente adottato dal CNDCEC.
La mancata acquisizione di crediti formativi dovuta alla non partecipazione dell’iscritto alla Videoconferenza, ad errori dello stesso riguardanti le procedure di verifica previste dai Consigli Nazionali o per problemi tecnici o di altra natura non imputabili a Commercialista Telematico Srl, non dà diritto al rimborso dell’acquisto.
N.B.: Attestato di partecipazione e Crediti Formativi verranno associati al nominativo e all’indirizzo email del partecipante.
Requisiti software:
Servizio tecnico di assistenza (esempio: problemi di connessione): prima e durante lo svolgimento del corso on line, sarà attivo dalle ore 8.30 alle ore 13.00 e dalle ore 14.00 alle ore 17.30 il servizio di assistenza. Tel.: 0541 628903
Normalmente la video-registrazione del corso è pronta dopo 5-6 giorni lavorativi ed è consultabile all’interno della piattaforma di e-learning. La registrazione rimane visibile per 365 giorni dall’acquisto.
La società cooperativa.
Con le norme aggiornate al 2025 e l’indicazione dettagliata di compiti, diritti e doveri di soci, amministratori, sindaci
Appendice con le linee guida per il bilancio sociale delle Cooperative sociali del D.M. 4/7/2019.
eBook in pdf di 154 pagine.
Questo manuale ha l’obiettivo di rendere facilmente accessibile ed applicabile la disciplina della Cooperativa (Coop), e si basa sulle norme come vigenti a inizio 2025, arricchite da alcuni richiami alla recente giurisprudenza.
La lettura del testo avviene su 3 livelli:
L’impostazione di questo lavoro è ispirata ad un ragionevole compromesso tra un approccio operativo ed uno giuridico.
Questo approccio può risultare vantaggioso non solo agli addetti ai lavori (professionisti, avvocati, commercialisti, consulenti del lavoro), ai quali è sicuramente preziosa una visione schematica delle cose da fare, ma anche agli stessi soci di una Cooperativa, ed in particolare a coloro che si propongono di amministrarla, che a volte non hanno ben chiare le regole che governano il funzionamento della Coop, ed in particolare quelle che riguardano il profilo delle responsabilità, così come degli adempimenti da effettuare.
Introduzione
1 Le norme di riferimento della disciplina delle Cooperative
2 Le caratteristiche della Cooperativa
3 La distinzione tra Cooperative a mutualità prevalente e altre Cooperative
3.1 Le finalità della distinzione
3.1.1 Le categorie di Cooperative
3.1.2 La funzione sociale delle Cooperative
3.2 I requisiti per la mutualità prevalente ed i benefici fiscali
3.2.1 I criteri per la verifica della prevalenza dell'attività nei confronti dei soci
3.2.2 Le clausole statutarie richieste per la mutualità prevalente
3.3 L’albo delle Cooperative
3.4 Il trattamento fiscale delle Cooperative
3.4.1 Le agevolazioni fiscali per le Cooperative a mutualità prevalente
3.4.2 Il trattamento fiscale del ristorno
3.5 Il bilancio
4 La costituzione e lo scioglimento
4.1 L'atto costitutivo
4.2 Le opzioni di autonomia statutaria
4.3 Le condizioni per la costituzione
4.4 Le condizioni per lo scioglimento
5 Le partecipazioni
5.1 I valori delle azioni e delle quote ed i limiti alla partecipazione
5.2 Le regole sulle partecipazioni
5.3 Le regole sugli strumenti finanziari
6 I soci
6.1 I requisiti e la procedura per l'ingresso del socio nella Cooperativa
6.1.1 I requisiti per il nuovo socio
6.1.2 La procedura per l'ingresso del nuovo socio
6.2 I diritti dei soci
6.2.1 I diritti sociali
6.2.2 I diritti economici
6.3 Gli obblighi e le responsabilità del socio
6.3.1 Gli obblighi
6.3.2 Le responsabilità
6.4 Le cause di uscita del socio dalla Cooperativa
6.4.1 Il quadro delle cause di uscita del socio dalla Cooperativa
6.4.2 L'uscita del socio per morosità
6.4.3 Il recesso del socio
6.4.4 L'esclusione del socio
6.4.5 La morte del socio
6.4.6 La liquidazione della partecipazione
7 L'organizzazione e il funzionamento degli organi sociali
7.1 L'articolazione degli organi sociali
7.2 L'assemblea
7.2.1 L'assemblea ordinaria e straordinaria
7.2.2 Le assemblee separate
7.2.3 L'assemblea dei possessori degli strumenti finanziari
7.3 L'amministrazione
7.3.1 La disciplina dell’amministrazione
7.3.2 Le modalità di amministrazione
7.3.3 I compiti dei vari organi amministrativi
7.4 L'organo di controllo
7.4.1 Le regole di riferimento per l’organo di controllo
7.4.2 L'organizzazione dell'organo di controllo
7.4.3 Le funzioni dell’organo di controllo
7.4.4 I poteri dei componenti dell’organo di controllo
7.4.5 I doveri e le responsabilità dei componenti dell’organo di controllo
7.4.6 La revoca, la sostituzione e la cessazione dei componenti dell’organo di controllo
7.4.7 L’adeguamento dell’organo di controllo alla nuova disciplina ex D.Lgs. 14/2019
8 Le modifiche dell'atto costitutivo
8.1 La procedura per le modifiche dell'atto costitutivo
8.2 La perdita di qualifica di Cooperativa a mutualità prevalente
8.3 La trasformazione
8.4 L’adeguamento dell’atto costitutivo alla nuova disciplina ex D.Lgs. 14/2019
9 I controlli delle autorità pubbliche
9.1 La natura dei controlli delle autorità pubbliche
9.2 Il controllo giudiziario
9.3 Il controllo amministrativo e le sanzioni
10 Il Gruppo cooperativo paritetico
11 Le mutue assicuratrici
12 I consorzi agrari
13 I criteri per la scelta tra i modelli di Cooperativa Spa e Cooperativa Srl
13.1 Le caratteristiche della Cooperativa che consentono la scelta tra i modelli di Spa e Srl
13.2 I titoli della Cooperativa rappresentativi del capitale sociale
13.3 I titoli della Cooperativa rappresentativi del capitale di debito
13.4 Le tipologie di conferimenti attribuibili alla Cooperativa
13.5 L’articolazione dell’organo amministrativo nei modelli di Cooperativa Spa e Cooperativa Srl
13.6 I compiti, doveri e responsabilità degli amministratori nei modelli di Cooperativa Spa e Cooperativa Srl
13.6.1 I diversi compiti degli amministratori
13.6.2 I diversi doveri degli amministratori
13.6.3 Le diverse responsabilità degli amministratori
13.7 Le modalità di funzionamento dell’organo amministrativo nei modelli di Cooperativa Spa e Cooperativa Srl
Appendice Le linee guida per il bilancio sociale delle Cooperative sociali
La Società a responsabilità limitata: la disciplina codicistica, giurisprudenza e dottrina con focus su compiti, diritti e doveri di soci, amministratori, sindaci, con le norme aggiornate al 2025.
Con le novità sulla dematerializzazione dei titoli ex legge 21/2024.
eBook in pdf di 185 pagine.
Questo manuale, ha l’obiettivo di rendere facilmente accessibile ed applicabile la disciplina della Società a responsabilità limitata (Srl), e si basa sulle norme come vigenti a inizio 2025, arricchite da alcuni richiami alla recente giurisprudenza.
La lettura avviene su 3 livelli:
L’impostazione di questo lavoro è ispirata ad un ragionevole compromesso tra un approccio operativo ed uno giuridico.
Questo approccio può risultare vantaggioso non solo agli addetti ai lavori (professionisti, avvocati, commercialisti, consulenti del lavoro), ai quali è sicuramente preziosa una visione schematica delle cose da fare, ma anche agli stessi imprenditori, che a volte non hanno ben chiare le regole che governano il funzionamento della Srl, ed in particolare quelle che riguardano il profilo delle responsabilità, così come degli adempimenti da effettuare.
Questo ebook punta a soddisfare i requisiti di completezza, chiarezza, precisione, e di approfondimento.
Le esigenze di completezza sono state soddisfatte non trascurando nessuno degli argomenti presenti nell'articolato del codice civile relativo alla Srl, e riportando il testo di tutte le norme richiamate dalla disciplina della Srl.
1. La disciplina della Srl
2. Le caratteristiche della Srl
2.1 Il quadro delle caratteristiche della Srl
2.2 La limitazione della responsabilità
2.3 Il capitale sociale contenuto
2.4 L’autonomia statutaria ampia
2.5 L’impostazione flessibile degli organi sociali
3. L'atto costitutivo
3.1 I contenuti dell'atto costitutivo
3.2 Aspetti problematici dell'atto costitutivo
3.3 Le opzioni di autonomia statutaria
3.4 La Srl semplificata
3.5 Le diverse modalità di costituzione della Srl
3.5.1 Le 3 modalità di costituzione della Srl
3.5.2 La modalità tradizionale di costituzione della Srl
3.5.3 La modalità di costituzione on line della Srl
3.5.4 La modalità di costituzione elettronica della Srl
4. I conferimenti
4.1 Le tipologie di conferimenti
4.2 I conferimenti in prestazioni di opere e servizi
4.2.1 Le finalità del conferimento in prestazioni di opere e servizi
4.2.2 La procedura per il conferimento in prestazioni di opere e servizi
4.2.3 La gestione contabile del conferimento in prestazioni di opere e servizi
4.3 I conferimenti in natura
4.4 Gli acquisti di beni dei soci e degli amministratori da parte della società
4.5 La procedura per i conferimenti
4.5.1 Il versamento dei conferimenti
4.5.2 Il ricorso a polizze assicurative e fideiussioni bancarie
4.6 La mancata esecuzione dei conferimenti
5. Il capitale sociale ed il capitale di credito
5.1 La misura del capitale sociale
5.2 L'aumento del capitale sociale
5.3 La riduzione del capitale sociale
5.4 Il capitale di credito
5.4.1 Le fonti del capitale di credito
5.4.2 I finanziamenti dei soci
5.4.3 L'emissione di titoli di debito
6. Le quote
6.1 Le regole sulle quote
6.1.1 Le caratteristiche delle quote
6.1.2 I diritti derivanti dalle quote
6.2 La possibilità di derogare al principio di proporzionalità tra conferimenti e quote
6.3 Il trasferimento delle quote
6.3.1 I possibili limiti al trasferimento delle quote
6.3.2 La procedura per il trasferimento delle quote
6.3.3 Le soluzioni alle problematiche derivanti dal trasferimento delle quote
6.4 Il pegno, l'usufrutto, il sequestro e l'espropriazione delle quote
7. I soci
7.1 Le competenze dei soci
7.2 I diritti dei soci
7.2.1 Il quadro complessivo dei diritti dei soci
7.2.2 Il diritto di partecipazione alle decisioni
7.2.3 Il diritto agli utili
7.2.4 Il diritto di opzione
7.2.5 Il diritto di recesso
7.3 La responsabilità dei soci
7.4 L'esclusione del socio
7.5 La scelta delle modalità di espressione della volontà dei soci
7.6 La consultazione scritta e il consenso espresso per iscritto
7.6.1 Le modalità del processo decisionale diverso da quello assembleare
7.6.2 I quorum per la validità delle decisioni
7.7 L'assemblea dei soci
7.7.1 Le modalità del processo decisionale
7.7.2 I quorum per la validità delle decisioni
7.8 L'invalidità delle decisioni dei soci
7.9 La disciplina della Srl unipersonale
7.9.1 Gli adempimenti per la Srl unipersonale
7.9.2 Le problematiche della disciplina della Srl unipersonale
8. L'amministrazione
8.1 La nomina degli amministratori
8.2 L'articolazione dell'organo amministrativo
8.3 Le modalità di amministrazione
8.4 Le competenze degli amministratori
8.5 I compiti dei vari organi amministrativi
8.6 Le responsabilità degli amministratori
8.7 L'azione di responsabilità nei confronti degli amministratori
9. Gli adempimenti legali
9.1 Il quadro degli adempimenti legali
9.2 Il bilancio
9.3 I libri sociali obbligatori
9.4 Il controllo e la revisione legale dei conti
9.5 L’adeguamento dell’organo di controllo alla nuova disciplina ex D.Lgs. 14/2019
9.6 La pubblicità degli atti societari
10. L’organizzazione e le funzioni dell’organo di controllo
10.1 Le regole di riferimento per l’organo di controllo
10.2 L'organizzazione dell'organo di controllo e la nomina dei componenti
10.3 Le funzioni dell’organo di controllo
10.4 I poteri dei componenti dell’organo di controllo
10.5 I doveri e le responsabilità dei componenti dell’organo di controllo
10.6 La revoca, la sostituzione e la cessazione dei componenti dell’organo di controllo
11. Le modifiche dell'atto costitutivo
11.1 La disciplina delle modifiche dell’atto costitutivo
11.2 L’adeguamento dell’atto costitutivo richiesto dal D.Lgs. 14/2019
12. Considerazioni sulla scelta tra il modello della Srl e quello della Spa
13. Considerazioni sulla scelta tra società di persone e società di capitali