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Guida pratica e completa sui Co.Co.Co (collaborazioni coordinate e continuative)
Aggiornato alle aliquote INPS 2024
eBook in pdf di 200 pagine.
Il presente ebook ha lo scopo di fornire un’analisi dettagliata degli adempimenti richiesti per la gestione dei rapporti di collaborazione coordinata e continuativa.
Destinatari dell’elaborato sono sia gli operatori del settore che gli stessi collaboratori, con lo scopo di avere un quadro completo su una tipologia contrattuale che, collocandosi a metà strada tra i rapporti di lavoro subordinato e i contratti autonomi, presenta una serie significativa di particolarità e aspetti che meritano piena attenzione.
In primis dal punto di vista previdenziale e contributivo, il versamento delle somme destinate ad alimentare la pensione e a finanziare una serie di prestazioni temporanee (ad esempio malattia, maternità e assegni familiari) vede come beneficiaria la Gestione separata INPS, regolata da normative e criteri diversi rispetto ai lavoratori dipendenti.
La stessa assicurazione INAIL contro gli infortuni e le malattie professionali, seppur estesa anche ai collaboratori, opera nei confronti di questi ultimi con regole differenti che si traducono in una gestione particolare della busta paga e degli oneri in capo al prestatore.
Ultimo ma non meno importante è l’insieme delle operazioni necessarie alla tassazione dei redditi generati dai collaboratori, individuati dalla normativa come assimilati a quelli da lavoro dipendente. Da questa parificazione nasce a cascata l’obbligo, in capo al committente – sostituto d’imposta, di trattenere in busta paga le ritenute a titolo di acconto dell’Imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF) e addizionali regionali / comunali, riconoscere le eventuali detrazioni d’imposta e i trattamenti di riduzione del cuneo fiscale.
Il dettaglio delle operazioni appena citate dev’essere comunicato all’Agenzia entrate attraverso i modelli CU e 770.
Allontanandoci da quelli che sono gli adempimenti nei confronti degli enti pubblici, il rapporto di cococo merita una serie di tutele, prima di tutto quelle in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, oltre all’estensione del rito del lavoro (al pari dei lavoratori dipendenti).
Emerge inoltre l’obbligo di istituzione e tenuta del Libro unico del lavoro, la consegna (all’atto dell’erogazione del compenso) del cedolino paga e la denuncia di avvio della collaborazione ai Centri per l’impiego, attraverso il flusso telematico UNILAV.
Nell’ottica poi di un rischio di utilizzo abusivo del rapporto di cococo, in luogo di un contratto subordinato, un approfondimento doveroso dev’essere fatto sull’istituto della certificazione, volto a verificare, da parte delle commissioni abilitate, la genuinità della collaborazione.
La particolarità delle cococo ha altresì, giocoforza, effetti importanti sul calcolo della busta paga.
Per questo motivo, l’ebook è arricchito da prospetti di calcolo che analizzano, passaggio dopo passaggio, come dal compenso lordo si individua il netto da corrispondere al collaboratore, senza dimenticare le somme da versare a INPS, INAIL ed Erario.
Prefazione
1. Le origini della parasubordinazione
1.1 Il lavoro a progetto
1.2 Dlgs n. 81/2015
2. Cosa significa oggi collaborazione coordinata e continuativa
2.1 Applicazione disciplina lavoro subordinato
2.2 Personalità
2.3 Continuità
2.4 Sanatoria
2.5 Collaborazioni tipiche
3. Obblighi e tutele del collaboratore
3.1 Salute e sicurezza sul lavoro
4. Contratto di collaborazione
4.1 Contenuti
4.2 Certificazione
4.3 Commissioni di certificazione
4.4 Istanza
4.5 Avvio del procedimento
4.6 Audizione
4.7 Conclusione
4.8 Verbale
4.9 Efficacia temporale
4.10 Inversione della prova
4.11 Verifiche ispettive
4.12 Impugnazione dell’atto certificato
4.13 Le novità del Decreto Trasparenza
4.14 Le informazioni da fornire al collaboratore
4.15 Come trasmettere le informazioni e quando?
4.16 Modifiche successive
4.17 Le sanzioni
4.18 Entrata in vigore e regime transitorio
5. Libro Unico del Lavoro e documenti obbligatori
5.1 Contenuto
5.2 Dati anagrafici
5.3 Dati retributivi
5.4 Tenuta
5.5 Modalità di tenuta del LUL
5.6 Organi di vigilanza
5.7 Elenchi riepilogativi
5.8 Busta paga
5.9 Modello di busta paga
5.10 Trasmissione con posta elettronica
5.11 Sanzioni
5.12 Erogazione del compenso
5.13 Sanzioni
5.14 UniLav
5.15 Comunicazione agli enti
5.16 Termine
5.17 Soggetti delegati
5.18 Modalità di invio
5.19 Sanzione amministrativa
5.20 Maxisanzione per lavoro “in nero”
5.21 Proroghe e cessazioni
6. Iscrizione alla Gestione separata e tutele INPS
6.1 Procedura di iscrizione
6.2 Iscrizione come Parasubordinato
6.3 Iscrizione come Professionista
6.4 Cassetto previdenziale
6.5 Contribuzione
6.6 Iscritti in via esclusiva alla Gestione separata
6.7 Iscritti ad altre forme pensionistiche
6.8 Base imponibile
6.9 Massimale e minimale contributivo
6.10 Trattamento di fine mandato
6.11 Versamento con F24
6.12 Sanzioni
6.13 Automaticità delle prestazioni
6.14 Denuncia UniEmens
6.15 Compilazione del modello UniEmens
6.16 Codice Comune
6.17 Tipo Rapporto
6.18 Aliquota
6.19 Altra copertura previdenziale
6.20 Data di inizio e fine attività
6.21 Agevolazione
6.22 Calamità
6.23 Certificazione del contratto
6.24 Flusso unico
6.25 Malattia
6.26 Durata
6.27 Continuazione o ricaduta
6.28 Certificazione di malattia
6.29 Domanda telematica
6.30 Reperibilità
6.31 Assenza alla visita di controllo
6.32 Contrasto tra certificati
6.33 Deroghe
6.34 Importo
6.35 Degenza ospedaliera 69
6.36 Requisiti
6.37 Durata
6.38 Misura
6.39 Domanda
6.40 Contributi figurativi
6.41 Sospensione dei versamenti
6.42 Maternità
6.43 Adozione o affidamento
6.44 Padre
6.45 Condizioni
6.46 Domanda
6.47 Scadenze
6.48 Misura dell’indennità
6.49 Differimento
6.50 Posticipo
6.51 Parto prematuro
6.52 Sospensione
6.53 Interruzione della gravidanza
6.54 Congedo parentale
6.55 Periodo massimo
6.56 Requisiti
6.57 Contributi figurativi
6.58 DIS-COLL
6.59 Stato di disoccupazione
6.60 Contribuzione
6.61 Durata
6.62 Importo
6.63 Domanda
6.64 Decorrenza
6.65 Rapporto con attività di lavoro subordinato o autonomo
6.66 ISCRO
7. Pensioni
7.1 Riscatto contributi
7.2 Contributi volontari
7.3 Ricongiunzione
7.4 Totalizzazione
7.5 Cumulo gratuito
7.6 Pensione di vecchiaia
7.7 Pensione anticipata
7.8 Calcolo
7.9 Calcolo retributivo
7.10 Contributivo
8. INAIL
8.1 Attività soggette ad assicurazione
8.2 Infortuni
8.3 Occasione di lavoro
8.4 Trasferta
8.5 Infortunio in itinere
8.6 Causa violenta
8.7 Malattie professionali
8.8 Verificarsi dell’infortunio
8.9 Prestazioni sanitarie
8.10 Prestazioni economiche
8.11 Inabilità permanente
8.12 Franchigia
8.13 Indennizzo in capitale
8.14 Indennizzo in rendita
8.15 Rendita diretta
8.16 Morte
8.17 Assistenza personale
8.18 Premio
8.19 Tasso
8.20 Autoliquidazione
9. Controversie tra le parti e processo del lavoro
9.1 Rito del lavoro
9.2 Decadenza
9.3 Prescrizione
9.4 Decorrenza della prescrizione
9.5 Sospensione ed interruzione
9.6 Rinunce e transazioni
9.7 Rinuncia
9.8 Transazioni
9.9 Sedi protette
9.10 Arbitrato
9.11 Svolgimento dell’arbitrato
9.12 Conciliazione
9.13 Procedura di conciliazione
9.14 Svolgimento della conciliazione
9.15 Covid-19
9.16 Processo del lavoro
9.17 Contributo unificato
9.18 Telematizzazione del processo del lavoro
9.19 Primo grado
9.20 Assistenza legale
9.21 Ricorso
9.22 Notifica al convenuto
9.23 Costituzione
9.24 Domanda riconvenzionale
9.25 Terzo soggetto
9.26 Prima udienza
9.27 Interrogatorio
9.28 Fase istruttoria
9.29 Ordinanze anticipatorie
9.30 Rinuncia
9.31 Decisione
9.32 Spese legali
9.33 Interessi e rivalutazione monetaria
9.34 Impugnazione in appello
9.35 Contenuti del ricorso
9.36 Notifica alla controparte
9.37 Costituzione in appello
9.38 Svolgimento dell’appello
9.39 Cassazione
9.40 Ricorso in Cassazione
9.41 Decisione
10. Adempimenti del sostituto d’imposta
10.1 Soggetti non residenti
10.2 Operazioni del sostituto
10.3 Casi particolari
10.4 Scaglioni IRPEF
10.5 Retribuzione imponibile
10.6 Retribuzione in natura
10.7 Detrazioni d’imposta
10.8 Altre detrazioni
10.9 Giorni detrazioni
10.10 Redditi da pensione
10.11 Assegni periodici corrisposti al coniuge
10.12 Redditi diversi da lavoro o pensione
10.13 Ulteriore detrazione
10.14 Coniuge a carico
10.15 Figli a carico
10.16 Ripartizione detrazioni
10.17 Detrazione per famiglie numerose
10.18 Altri familiari a carico
10.19 Detrazioni per oneri
10.20 Spese sanitarie
10.21 Premi per assicurazioni sulla vita
10.22 Trattamento integrativo
10.23 Importo
10.24 Caratteristiche del trattamento integrativo
10.25 Erogazione automatica
10.26 Pluralità di rapporti
10.27 Versamento in F24
10.28 Conguaglio di fine anno
10.29 Addizionale regionale
10.30 Residenza
10.31 Base imponibile
10.32 Modalità di tassazione rateale
10.33 Cessazione del rapporto
10.34 Compensi corrisposti in un’unica soluzione
10.35 Versamento con F24
10.36 Soggetti esclusi
10.37 Addizionali comunali
10.38 Residenza
10.39 Base imponibile
10.40 Acconto
10.41 Metodo previsionale
10.42 Versamento
10.43 Saldo
10.44 Conguaglio di fine anno o fine rapporto
10.45 Reddito di riferimento
10.46 Conguaglio positivo
10.47 Conguaglio negativo
10.48 Altri redditi
10.49 Crediti d’imposta
10.50 Detrazioni
10.51 Conguaglio 730
10.52 Ricezione 730-4
10.53 Conguaglio
10.54 Debito
10.55 Credito
10.56 Rimborso diretto
10.57 Particolarità dei co.co.co.
10.58 Le novità della Riforma Fiscale 2024
10.59 Certificazioni uniche
10.60 Dati fiscali
10.61 Dati previdenziali ed assicurativi
10.62 Modello 770
10.63 Quadro ST
10.64 Quadro SV
10.65 Quadro SX
Guida completa del lavoro autonomo occasionale, eBook in pdf di 98 pagine:
Aggiornato con la Circolare INPS del 29.01.2024 numero 24
Disciplinato dall’articolo 2222 del Codice Civile il lavoro autonomo occasionale è, per una serie di ragioni, una tipologia di rapporto da trattare con cautela.
In primo luogo per le caratteristiche stesse dell’incarico che, per essere genuino, richiede la mancanza di qualsiasi professionalità e prevalenza, pena l’applicazione delle norme sul lavoro autonomo in senso stretto, prima fra tutte l’Imposta sul Valore Aggiunto (IVA).
La difficoltà nel determinare dove finisce “l’occasionalità” è stata in parte colmata dalla normativa previdenziale e tributaria, grazie alla quale sono state previste regole particolari per i rapporti ex articolo 2222 Codice Civile. A partire dall’obbligo di contribuzione alla Gestione Separata INPS al superamento di un determinato limite di reddito sino alla qualificazione (ai fini fiscali) dei compensi percepiti dal lavoratore in una categoria differente rispetto a quelli riconosciuti a parasubordinati, dipendenti e autonomi e professionisti.
Al di là delle distinzioni operate dalla legge e dalla giurisprudenza di Cassazione, non solo rispetto al lavoro autonomo in senso stretto ma con riguardo anche ai rapporti di collaborazione coordinata e continuativa e all’area della subordinazione, resta sullo sfondo il rischio di una reiterazione di incarichi solo formalmente di lavoro autonomo occasionale, messi in campo con lo scopo di nascondere attività (di fatto) di lavoro subordinato.
Questo ci porta al secondo elemento di attenzione rappresentato dal fatto che il lavoro autonomo occasionale, a differenza dei più noti e diffusi contratti di lavoro dipendente o di collaborazione coordinata e continuativa, a causa dell’assenza di una serie di obblighi, quali la comunicazione preventiva di assunzione, la stampa del Libro Unico del Lavoro e la consegna del cedolino paga (sulla cui applicazione non si lascia spazio alla discrezionalità delle parti) attribuisce particolare importanza al comportamento e alla serietà di committente e incaricato, di porre in essere un rapporto di lavoro autonomo occasionale genuino.
Il legislatore non ha tuttavia lasciato il rapporto occasionale completamente privo di tutele. Qui, arrivando al terzo aspetto meritevole di attenzione, possiamo citare la riforma del cosiddetto “Jobs Act autonomi” (articoli 1 – 17 della Legge n. 81/2017), le prestazioni garantite dalla Gestione Separata INPS rappresentate da Assegno per il nucleo familiare, malattia e maternità, sino ad arrivare alla recente novità del cosiddetto Decreto “Fiscale” di comunicare l’attività resa dai lavoratori autonomi occasionali alla stregua di quanto avviene per i contratti di lavoro intermittente o job on call. Una previsione, quella appena citata, che mira a contrastare le forme di lavoro sommerso, individuate come possibile terreno fertile per l’inosservanza e la mancata adozione di misure di sicurezza volte a tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori.
Nel presente lavoro affronteremo tutti gli aspetti critici del ricorso al lavoro autonomo occasionale, fornendo altresì soluzioni pratiche e indicazioni sui modelli dichiarativi e le comunicazioni che i committenti sono tenuti ad inviare all’INPS e all’Amministrazione Finanziaria.
Nel corso del 2022 poi, quando ormai le novità del Decreto “Fiscale” erano state chiarite nei loro aspetti pratici ed operativi, grazie ai documenti pubblicati dall’Ispettorato nazionale del lavoro, il legislatore è intervenuto ritoccando la disciplina sul congedo parentale per gli iscritti alla Gestione separata, compresi i lavoratori autonomi occasionali che superano il tetto dei compensi di 5 mila euro. Sempre in tema di prestazioni Inps, potenzialmente destinate anche agli autonomi, il 2022 ha visto il tramonto di gran parte della normativa sugli Assegni nucleo familiare (ANF), alla luce dell’entrata in vigore dell’Assegno unico e universale per i nuclei familiari con figli a carico, a decorrere dal 1° marzo scorso.
A dicembre, la consueta Manovra di bilancio (relativa all’anno 2023) ha rivoluzionato la disciplina in materia di prestazioni di lavoro occasionali (cosiddetti “ex voucher”) in particolare per quanto riguarda il loro utilizzo nel settore agricolo. Un tema, quest’ultimo, che merita la massima attenzione soprattutto per i distinguo che si rendono necessari rispetto al lavoro autonomo occasionale.
Premessa
1. Il lavoro autonomo occasionale
1.1 Distinzione rispetto al lavoro subordinato
1.2 Distinzione rispetto al lavoro autonomo abituale
1.2.1 IVA
1.2.2 IRPEF
1.2.3 Gestione Separata
1.3 Distinzione con la collaborazione coordinata e continuativa
1.4 Distinzione rispetto alle prestazioni di lavoro occasionali
1.4.1 Imprese e professionisti
1.4.2 Settore agricolo
1.4.3 Privati
1.5 Le novità della Legge di bilancio 2023
1.5.1 Cambia il tetto ai compensi per singolo utilizzatore
1.5.2 Cambia il limite dimensionale per imprese e professionisti
1.5.3 Le novità per il settore agricolo
1.6 Lettera di incarico per lavoro autonomo occasionale
1.7 Modalità di pagamento dei compensi
1.8 Nota di pagamento
1.9 Le tutele del “Jobs Act lavoratori autonomi”
1.9.1 Contratto
1.9.2 Pagamento del compenso
1.9.3 Invenzioni del lavoratore
1.9.4 Eventi di gravidanza, malattia e infortunio
2. Gli obblighi di comunicazione previsti dal Decreto “Fiscale”
2.1 Il rinvio al lavoro intermittente
2.2 Sanzioni
2.3 Sospensione
2.4 Organi competenti
2.5 Effetti della sospensione
2.6 Revoca
2.7 Ricorso
2.8 Lavoratori irregolari
2.9 Gravi violazioni in materia di salute e sicurezza
3. Copertura previdenziale
3.1 Adempimenti conseguenti
3.2 Procedura di iscrizione alla Gestione Separata
3.3 Compilazione della domanda
3.4 Cassetto previdenziale
3.5 Contribuzione
3.6 Iscritti in via esclusiva alla Gestione Separata
3.7 Iscritti già pensionati o assicurati presso altre forme previdenziali obbligatorie
3.8 Base imponibile
3.9 Calcolo INPS: lavoratore non iscritto ad altra forma previdenziale né pensionato
3.10 Calcolo INPS: lavoratore iscritto ad altra forma previdenziale o pensionato
3.11 Massimale contributivo
3.12 Versamento dei contributi
3.13 Principio di cassa
3.14 Compilazione F24
3.15 Denuncia UniEmens
3.16 Compilazione denuncia UniEmens
3.16.1 Codice Comune
3.16.2 Tipo Rapporto
3.16.3 Aliquote contributive
3.16.4 Data inizio e fine attività
3.16.5 Calamità
3.16.6 Certificazione del contratto
3.16.7 Agevolazioni
3.16.8 Flusso unico e procedura di invio
4. Prestazioni garantite dalla Gestione Separata
4.1 Indennità di malattia
4.1.1 Requisiti
4.1.2 Limiti di durata
4.1.3 Giornate indennizzabili
4.1.4 Misura
4.1.5 Certificazione di malattia
4.1.6 Malattia all’estero
4.1.7 Domanda telematica
4.1.8 Reperibilità
4.1.9 Indirizzo di reperibilità
4.1.10 Assenze alle visite di controllo
4.1.11 Assenze giustificate
4.1.12 Competenza esclusiva INPS
4.1.13 Contrasto tra certificati
4.2 Degenza ospedaliera
4.2.1 Requisiti
4.2.2 Durata e importo
4.2.3 Domanda
4.2.4 Contributi figurativi
4.3 Indennità di maternità
4.3.1 Casi particolari
4.3.2 Adozione o affidamento
4.3.3 Padre
4.3.4 Requisiti
4.3.5 Domanda 5
4.3.6 Scadenze
4.3.7 Importo
4.3.8 Differimento
4.3.9 Posticipo
4.3.10 Interruzione della gravidanza
4.3.11 Contribuzione figurativa
4.3.12 Le novità della Legge di Bilancio 2022
4.4 Congedo parentale
4.4.1 Domanda
4.4.2 Nove mesi
4.4.3 Condizioni
4.4.4 Contribuzione figurativa
5. Redditi diversi
5.1 Ritenuta d’acconto
5.2 Versamento con modello F24
5.3 Sostituti d’imposta
6. Esempi di calcolo del netto da corrispondere
6.1 Lavoratore non iscritto ad altre forme di previdenza obbligatoria
6.2 Lavoratore iscritto ad altre forme di previdenza obbligatorie
7. Dichiarazioni fiscali
7.1 Certificazioni Uniche
7.1.1 Termine
7.1.2 Invio
7.1.3 Soggetti obbligati
7.1.4 Composizione
7.1.5 Frontespizio
7.1.6 Quadro CT
7.1.7 Certificazione unica
7.1.8 Dati fiscali
7.1.9 Dati previdenziali
7.2 Modello 770
7.2.1 Soggetti obbligati
7.2.2 Invio
7.2.3 Composizione
7.2.4 Frontespizio
7.2.5 Quadro ST
7.2.6 Quadro SV
7.2.7 Quadro SX
7.2.8 Quadro SY
Come leggere la busta paga: capire tutte le voci del cedolino.
eBook in pdf di 29 pagine.
La normativa (Legge numero 4/1953) impone al datore di lavoro, al momento della corresponsione della retribuzione, di consegnare al dipendente un prospetto paga contenente il dettaglio delle somme riconosciute e delle trattenute operate a titolo di contributi previdenziali – assistenziali e di Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche (Irpef).
Il prospetto in questione, detto anche busta paga o cedolino, riporta altresì le informazioni su ferie e permessi maturati dal lavoratore, nonché tutta una serie di altri dati come eventuali premi e somme riconosciute una tantum.
La busta paga rappresenta inoltre il terreno su cui agiscono tutte quelle misure normative, in particolare quelle destinate a ridurre il cuneo fiscale gravante sui compensi dei lavoratori (come il trattamento integrativo).
Per il numero, l’eterogeneità, la complessità e l’importanza delle informazioni contenute (si pensi al fatto che la busta paga esprime il dettaglio del calcolo del netto da pagare al dipendente) è quanto mai importante comprendere le varie voci del cedolino.
Quello appena descritto è l’obiettivo del nostro elaborato.
Introduzione
1. Elementi fissi della retribuzione
1.1 Voci retributive fisse
1.1.1 Paga base
1.1.2 Indennità di contingenza
1.1.3 Elemento distinto della retribuzione
1.1.4 Scatti di anzianità
1.1.5 Altri elementi fissi della retribuzione. Indennità
1.1.6 Altri elementi fissi della retribuzione. Superminimi
1.1.7 Superminimo assorbibile o non assorbibile
2. Elementi variabili della retribuzione
3. Contributi
4. Dati fiscali
4.1 Irpef lorda e netta
4.1.1 La riforma fiscale
4.1.2 Irpef netta
4.1.3 Le detrazioni
4.1.4 Detrazioni da lavoro dipendente
4.1.5 Detrazioni per carichi di famiglia
4.1.6 Detrazioni per carichi di famiglia, cosa sono
4.1.7 Detrazioni per carichi di famiglia: a quanto ammontano?
4.1.8 Trattamento integrativo
4.1.9 Importo del trattamento integrativo
4.1.10 Trattamento integrativo: rapporto di lavoro nell’anno
4.1.11 Trattamento integrativo: le novità 2024
5. Addizionali regionali e comunali
6. Altre somme nette in trattenuta
7. Netto a pagare
8. Come leggere i dati su ferie e permessi
8.1 Ore / giorni ferie anno precedente
8.2 Ore / giorni ferie maturate
8.3 Ore / giorni ferie godute
8.4 Ore / giorni ferie residue
8.5 Per i permessi si rinvia alle ferie
Guida alle ferie nel lavoro dipendente, l’istituto principe per rispondere ai bisogni dei lavoratori dipendenti.
eBook in pdf di 32 pagine.
A tutela dell’integrità psico-fisica dei lavoratori e della loro esigenza di dedicarsi agli impegni della vita familiare, sentimentale e sociale, la Costituzione, la normativa di legge e la contrattazione collettiva si preoccupano di garantire ai dipendenti la fruizione di ore di assenza nel corso delle quali è comunque garantita una copertura economica a carico del datore di lavoro.
In termini di tutele e quantità di ore di assenza spettanti, l’istituto principe per rispondere ai bisogni dei lavoratori dipendenti è rappresentato dalle ferie.
Proprio da queste ultime parte la nostra analisi.
Introduzione
1. Ferie
1.1 Periodo di maturazione delle ferie
1.1.1 Assenze equiparate al servizio effettivo
1.1.2 Quali assenze sono equiparate al servizio effettivo?
1.1.3 Periodo di prova
1.1.4 Maturazione del diritto alle ferie nell’anno civile
1.2 Assunzione o cessazione in corso d’anno
1.2.1 Come trattare le ferie in caso di cessazione?
1.2.2 Come si calcola la retribuzione oraria?
1.2.3 Come si calcola la retribuzione giornaliera?
1.2.4 Ferie godute in eccesso
1.3 Assenze che non consentono la maturazione delle ferie
1.3.1 Assenze senza maturazione delle ferie: come comportarsi?
1.3.2 Maturazione piena
1.3.3 Maturazione proporzionata alle assenze
1.3.4 Maturazione in base al criterio dei 15 giorni
1.4 Durata delle ferie
1.4.1 Ferie maturabili nell’anno: come fare il calcolo?
1.4.2 Ferie maturabili nell’anno: cosa cambia per i part-time?
1.4.3 Attenzione alle ferie con settimana corta
1.5 Fruizione delle ferie
1.5.1 Rifiuto del datore di lavoro, cosa succede?
1.5.2 I termini di fruizione delle ferie
1.5.3 Quali deroghe dalla contrattazione collettiva?
1.6 Modalità di fruizione delle ferie
1.6.1 Cos’è il piano ferie?
1.6.2 Quando viene predisposto il piano ferie?
1.6.3 Come viene comunicato il piano ferie ai dipendenti?
1.6.4 Le modifiche al piano ferie
1.6.5 Fruizione insufficiente delle ferie
1.6.6 Ferie collettive e ferie individuali
1.6.7 Gli orientamenti della Cassazione sulla fruizione delle ferie
1.6.8 Frazionamento delle ferie, gli orientamenti OIL, Codice civile e Ministero del Lavoro
1.7 Sovrapposizione delle ferie con altre assenze, cosa succede?
1.8 Cessione delle ferie maturate
1.9 Il trattamento economico spettante nel corso delle ferie
1.9.1 Retribuzione fissa mensile
1.9.2 Retribuzione ad ore
1.10 Ferie non godute
1.11 Permessi ex-festività
1.12 Permessi per riduzione dell’orario di lavoro e altre tipologie di permessi retribuiti
Guida agli obblighi del datore di lavoro in merito al trattamento economico da riconoscere ai lavoratori nel corso delle festività, distinguendo tra festività non lavorate, lavorate, cadenti di domenica o, al contrario, coincidenti con il sabato non lavorativo.
eBook in pdf di 26 pagine.
Il rapporto di lavoro subordinato si caratterizza per essere un esempio di contratto a prestazioni corrispettive, dove il datore di lavoro, a fronte della prestazione manuale e / o intellettuale garantita dal dipendente (come definita nella lettera di assunzione o nelle intese successivamente intercorse), riconosce la retribuzione a mezzo elaborazione del cedolino o busta paga.
Alla regola generale per cui il datore di lavoro riconosce una copertura economica per i soli periodi lavorati fanno eccezione le assenze per le quali spetta comunque la retribuzione, calcolata come se il dipendente fosse stato regolarmente al lavoro.
Esempi di assenze di questo tipo sono le ferie e i permessi retribuiti, come disciplinati dai singoli Contratti collettivi nazionali di lavoro (Ccnl).
A quanto citato si aggiungono poi le festività, siano esse la domenica o le altre ricorrenze civili e religiose previste nel corso dell’anno.
Introduzione
1. Festività
1.1 Festività non lavorate
1.2 Retribuzione oraria o “mensilizzata”
1.3 Retribuzione fissa mensile
1.4 Retribuzione ad ore
1.5 Tabella riepilogativa delle differenze
1.6 L’elenco delle festività
2. Festività non lavorate: gli effetti in busta paga
2.1 Festività non lavorate: dipendenti “mensilizzati”
2.2 Festività non lavorate: dipendenti pagati ad ore
2.2.1 Dipendenti con “settimana lunga”
2.2.2 Dipendenti con “settimana corta”
3. Festività lavorate: gli effetti in busta paga
3.1 Richiesta di svolgimento dell’attività lavorativa nei giorni festivi
3.1.1 Necessità dell’accordo tra azienda e dipendente
3.1.2 Contenuti dell’accordo individuale
3.1.3 Ammessi anche accordi collettivi
3.1.4 Nulle eventuali decisioni datoriali in assenza di accordo
3.1.5 Nulle le clausole del Ccnl che prevedono l’obbligo di prestazione nelle festività
3.2 L’elaborazione della busta paga
3.2.1 Dipendente con retribuzione fissa mensile
3.2.2 Dipendente con retribuzione oraria
4. Festività cadenti di domenica
4.1 Dipendenti con retribuzione fissa mensile
4.2 Dipendenti a paga oraria
5. Festività cadente di sabato, come comportarsi?
5.1 Lavoratori retribuiti in misura fissa mensile
5.2 Lavoratori retribuiti ad ore
6. Festività soppressa del 4 novembre
Guida ai congedi straordinari: per gravi motivi o per assistere i familiari con handicap grave.
eBook in pdf di 26 pagine.
La normativa italiana e la contrattazione collettiva si preoccupano di assicurare ai lavoratori dipendenti la possibilità di assentarsi per una serie di eventi e circostanze ritenute dal legislatore e dalle parti stipulanti gli accordi collettivi, come meritevoli di tutela.
L’obiettivo è quello di permettere ai lavoratori di non prestare l’attività manuale e / o intellettuale dedotta in contratto, attraverso previsioni normative e contrattuali che si applicano in maniera indiscriminata, in modo da evitare che determinate dinamiche aziendali possano scoraggiare o far desistere il dipendente interessato dall’assentarsi dal lavoro.
Proprio l’applicazione indiscriminata dei periodi di assenza tutelati per legge o contratto collettivo, è comunque subordinata ad una serie di requisiti oggettivi, senza tuttavia tradursi in valutazioni personali ed aleatorie dell’azienda, in merito ai lavoratori che possono aver diritto alle citate assenze.
La tutela dei dipendenti, tuttavia, non si ferma qui. Vengono inoltre garantite la conservazione del posto di lavoro e, di norma, una copertura economica a carico dell’Inps o del datore di lavoro, atta a colmare il “vuoto” determinato dall’assenza di compensi a titolo di lavoro ordinario.
Le caratteristiche appena citate le ritroviamo non solo nei casi “classici” di assenze come ferie e permessi per riduzione dell’orario di lavoro (ROL) o in sostituzione delle festività abolite per legge ma, altresì negli eventi di congedo straordinario:
La nostra trattazione si concentra proprio su questi ultimi due istituti.
Introduzione
1. Congedo non retribuito per gravi motivi
1.1 La norma
1.2 Il Decreto ministeriale
1.3 A chi spetta il congedo?
1.4 I gravi motivi
1.5 Durata del congedo
1.6 Accesso al congedo
1.7 Rapporti a termine
1.8 Decesso
1.9 Ripresa dell’attività lavorativa
1.10 Assenza non retribuita
1.11 Documentazione
2. Congedo straordinario
2.1 Le modifiche del D.Lgs. numero 105/2022
2.2 Handicap grave
2.3 A chi spetta il congedo?
2.4 Cumulo con altre assenze
2.5 Un solo lavoratore beneficiario
2.6 Condizioni di spettanza
2.7 Natura dell’assistenza fornita dal familiare
2.8 Durata
2.9 Indennità Inps
2.10 Il calcolo dell’indennità
2.11 Il computo delle mensilità aggiuntive
2.12 Contribuzione figurativa
2.13 Maturazione ratei
2.14 Giorni per cui spetta l’indennità
2.15 Domanda Inps
2.16 Permessi non retribuiti
Guida ai compensi in natura o fringe benefit per lavoratori dipendenti, la variegata casistica dei fringe benefit e le regole di tassazione che li governano.
eBook in pdf di 32 pagine.
L’articolo 51, comma 1, del Testo Unico delle Imposte sui Redditi (TUIR) approvato con Decreto del Presidente della Repubblica del 22 dicembre 1986 numero 917 il reddito di lavoro dipendente è costituito da “tutte le somme e i valori in genere, a qualunque titolo percepiti nel periodo d’imposta, anche sotto forma di erogazioni liberali, in relazione al rapporto di lavoro”.
Di conseguenza, due sono gli elementi che caratterizzano i redditi da lavoro dipendente:
Alla luce dei due criteri citati il reddito di lavoro dipendente non è formato solo dalle “somme” riconosciute in busta paga ma altresì dai “valori” percepiti nel periodo d’imposta, anche sotto forma di erogazioni liberali, in relazione al rapporto di lavoro.
Nel concetto di “valori” entrano a pieno titolo anche i compensi in natura o fringe benefit, rappresentati da tutti quei beni e servizi che il dipendente percepisce nel periodo d’imposta in funzione del rapporto di lavoro in essere.
Da notare che i fringe benefit:
Con riguardo a quest’ultimo aspetto i fringe benefit assumono anche la funzione di rappresentate vantaggi accessori rispetto al riconoscimento di aumenti retributivi, indennità speciali o superminimi.
L'eBook affronta la variegata casistica dei fringe benefit e le regole di tassazione che li governano, concentrandosi:
Introduzione
1. Beni e servizi di modico valore
2. Vitto, mense e indennità sostitutive
3. Azioni offerte alla generalità dei dipendenti
3.1 Le condizioni
3.2 Franchigia
3.3 Il valore delle azioni
3.4 Singoli dipendenti
4. Servizi e somme di carattere sociale e collettivo
5. Altri beni e servizi
5.1 Personal computer
5.2 Telefono cellulare
6. Valutazione dei compensi in natura tassati
6.1 Valore normale
6.2 Valore convenzionale
7. Mezzi di trasporto aziendali
7.1 Le modifiche della Legge di bilancio 2020
7.2 Contratti stipulati sino al 30 giugno 2020
7.3 Contratti stipulati dal 1° luglio 2020
7.4 Veicoli immatricolati prima del 1° luglio 2020
7.5 Valore al netto delle trattenute al dipendente
7.6 Percorrenza convenzionale annua
7.7 Le Tabelle ACI
8. Fabbricati
9. Prestiti agevolati
9.1 Applicazione della tassazione
9.2 Somme non tassate
10. Trasporto ferroviario
11. Le novità della Manovra 2024
11.1 Vivenza a carico
11.2 Come ottenere la soglia di detassazione a 2.000 euro?
12. Tabelle ACI per l’anno 2024
12.1 Cambia la soglia di detassazione
Il volume, completamente rivisto ed aggiornato, riporta il testo vigente del contratto di lavoro che regola i rapporti dei dipendenti dell’industria metalmeccanica e della installazione di impianti, con scadenza al 30 giugno 2024.
Questa nuova edizione tiene conto, altresì, di tutte le più recenti novità legislative oltre che, sul fronte contrattuale, dell’accordo 11 novembre 2021 sulla formazione professionale, dell’accordo 8 giugno 2022 sul trattamento retributivo e dell’accordo 10 maggio 2023 sulla formazione professionale.
La trattazione risulta dunque pratica e agevole, poichè illustra il quadro sintetico di tutte le novità introdotte rispetto agli accordi precedenti, fornisce il commento dettagliato di ciascun articolo del CCNL e chiarisce le motivazioni e la ratio della disciplina concordata tra le parti, con il supporto di grafiche diverse per evidenziare i cambiamenti attuati.
Pierpaolo Masciocchi
Avvocato, è Direttore del Settore Sicurezza sul lavoro di Confcommercio e componente della Commissione consultiva del Ministero del Lavoro.
Quadro sintetico del CCNL ed elementi rilevanti
1. Premessa
2. Disciplina generale del rapporto
2.1 Assunzione
2.2 Mansioni
2.3 Diritti sindacali
2.4 Ambiente di lavoro e sicurezza
2.5 Retribuzione
2.6 Durata della prestazione
2.7 Luogo della prestazione
2.8 Assenze
2.9 Sanzioni disciplinari
2.10 Estinzione del rapporto
2.11 Assistenza integrativa
2.12 Contrattazione integrativa
2.13 Proroga contributo formazione e modifiche al trattamento retributivo
3. Particolari tipologie contrattuali
3.1 Apprendistato
3.2 Lavoro a termine
3.3 Contratto di somministrazione
3.4 Lavoro a tempo parziale
4. Previdenza integrativa
4.1 Fondo pensione
4.2 Contributi
CCNL Metalmeccanici
Premessa
Campo di applicazione del contratto
SEZIONE PRIMA
SISTEMA DI RELAZIONI SINDACALI
Art. 1 (Osservatorio paritetico nazionale sull’industria metalmeccanica)
Art. 2 (Osservatori paritetici territoriali sull’industria metalmeccanica)
Art. 3 (Comitato consultivo di partecipazione)
Art. 4 (Commissione nazionale su salute e sicurezza)
Art. 5 (Commissione nazionale sulle politiche attive)
Art. 6 (Formazione professionale)
Art. 7 (Pari opportunità)
Art. 8 (Commissione nazionale per l’integrazione dei lavoratori migranti)
Art. 9 (Informazione e consultazione in sede aziendale)
Art. 10 (Informazione e consultazione dei lavoratori nelle imprese di dimensione comunitaria)
Art. 11 (Lavoro a domicilio)
Art. 12 (Istituzioni interne a carattere sociale)
SEZIONE SECONDA
DIRITTI SINDACALI
Premessa
Art. 1 (Assemblea)
Art. 2 (Diritto di affissione)
Art. 3 (Locali)
Art. 4 (Strumenti informatici)
Art. 5 (Permessi per motivi sindacali e cariche elettive)
Art. 6 (Tutela dei componenti delle Rappresentanze sindacali unitarie)
Art. 7 (Versamento dei contributi sindacali)
Art. 8 (Affissione del contratto)
SEZIONE TERZA
SISTEMA DI REGOLE CONTRATTUALI
Art. 1 (Inscindibilità delle disposizioni contrattuali e condizioni di miglior favore)
Art. 2 (Decorrenza e durata)
Art. 3 (Procedura di rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro)
Art. 4 (Procedura di rinnovo degli accordi aziendali)
Art. 5 (Intese modificative del CCNL)
Art. 6 (Distribuzione del contratto)
SEZIONE QUARTA
DISCIPLINA DEL RAPPORTO INDIVIDUALE DI LAVORO
Titolo I
COSTITUZIONE, TIPOLOGIE, LUOGO DELLA PRESTAZIONE E MODIFICHE DEL RAPPORTO DI LAVORO
Art. 1 (Assunzione)
Art. 2 (Periodo di prova)
Art. 3 (Documenti, residenza e domicilio)
Art. 4 (Tipologie contrattuali)
Art. 5 (Apprendistato)
Art. 6 (Lavoro dei minori e dei soggetti aventi diritto ad assunzione obbligatoria)
Art. 7 (Trasferta)
Art. 8 (Trasferimenti)
Art. 9 (Appalti)
Art. 10 (Contratti pubblici di servizi)
Art. 11 (Cessione, trasformazione e trapasso di azienda)
Titolo II
CLASSIFICAZIONE DEL PERSONALE E PARTICOLARI TIPOLOGIE DI LAVORATORI
Art. 1 (Classificazione dei lavoratori)
Art. 2 (Commissione nazionale sull’inquadramento professionale)
Art. 3 (Iniziative sperimentali)
Art. 4 (Normativa Quadri)
Art. 5 (Passaggio temporaneo di mansioni)
Art. 6 (Nuove mansioni)
Art. 7 (Cumulo di mansioni)
Art. 8 (Addetti a mansioni discontinue o di semplice attesa o custodia)
Art. 9 (Lavori indirettamente produttivi negli stabilimenti siderurgici)
Art. 10 (Variazioni nelle squadre ai forni ed ai treni negli stabilimenti siderurgici)
Art. 11 (Sostituzione di personale di squadra assente negli stabilimenti siderurgici)
Titolo III
ORARIO DI LAVORO
Art. 1 (Entrata ed uscita in azienda)
Art. 2 (Contrazione temporanea dell’orario di lavoro)
Art. 3 (Sospensione ed interruzione del lavoro)
Art. 4 (Recuperi)
Art. 5 (Orario di lavoro)
Art. 6 (Reperibilità)
Art. 7 (Lavoro straordinario, notturno e festivo)
Art. 8 (Riposo settimanale)
Art. 9 (Festività)
Art. 10 (Ferie)
Titolo IV
RETRIBUZIONE ED ALTRI ISTITUTI ECONOMICI
Art. 1 (Forme di retribuzione)
Art. 2 (Regolamentazione del lavoro a cottimo)
Art. 3 (Mensilizzazione)
Art. 4 (Corresponsione della retribuzione)
Art. 5 (Minimi tabellari e determinazione della quota di retribuzione oraria)
Art. 6 (Aumenti periodici di anzianità)
Art. 7 (Tredicesima mensilità)
Art. 8 (Mense aziendali e indennità di mensa)
Art. 9 (Indennità di alta montagna e di sottosuolo)
Art. 10 (Indennità per disagiata sede)
Art. 11 (Indennità maneggio denaro − Cauzione)
Art. 12 (Premio di risultato)
Art. 13 (Elemento perequativo)
Art. 14 (Reclami sulla retribuzione)
Art. 15 (Previdenza complementare)
Art. 16 (Assistenza sanitaria integrativa)
Art. 17 (“Welfare”)
Tabelle dei minimi contrattuali
Titolo V
AMBIENTE DI LAVORO
Art. 1 (Ambiente di lavoro − Salute e sicurezza)
Art. 2 (Indumenti di lavoro)
Titolo VI
ASSENZE, PERMESSI E TUTELE
Art. 1 (Infortuni sul lavoro e malattie professionali)
Art. 2 (Trattamento in caso di malattia ed infortunio non sul lavoro)
Art. 3 (Congedo matrimoniale)
Art. 4 (Trattamento in caso di gravidanza e puerperio)
Art. 5 (Congedi parentali)
Art. 6 (Servizio militare, servizio di volontariato civile e di cooperazione allo sviluppo)
Art. 7 (Formazione continua)
Art. 8 (Diritto allo studio)
Art. 9 (Congedi per la formazione)
Art. 10 (Permessi per eventi, cause particolari ed ex art. 33, l. n. 104/1992)
Art. 11 (Aspettativa e congedi per eventi e cause particolari)
Art. 12 (Conservazione del posto di lavoro in caso di accesso ai programmi terapeutici e di riabilitazione per gli stati di accertata tossicodipendenza)
Art. 13 (Assenze e permessi)
Art. 14 (Anzianità dei lavoratori)
Titolo VII
RAPPORTI IN AZIENDA
Art. 1 (Rapporti in azienda)
Art. 2 (Commissione paritetica nazionale di studio sull’utilizzo dei sistemi informatici aziendali e tutela della “privacy”)
Art. 3 (Divieti)
Art. 4 (Vendita di libri e riviste)
Art. 5 (Visite di inventario e di controllo)
Art. 6 (Norme speciali)
Art. 7 (Reclami e controversie)
Art. 8 (Provvedimenti disciplinari)
Art. 9 (Ammonizioni scritte, multe e sospensioni)
Art. 10 (Licenziamenti per mancanze)
Art. 11 (Sospensione cautelare non disciplinare)
Titolo VIII
RISOLUZIONE DEL RAPPORTO DI LAVORO
Art. 1 (Preavviso di licenziamento e di dimissioni)
Art. 2 (Consegna dei documenti alla cessazione del rapporto di lavoro)
Art. 3 (Certificato di lavoro)
Art. 4 (Indennità in caso di morte)
Art. 5 (Trattamento di fine rapporto)
ALLEGATI
1. Protocollo sulla “Disciplina del rapporto individuale di lavoro” concordata con l’accordo di rinnovo 20 gennaio 2008
2. Accordo per la disciplina del rapporto di lavoro di categorie particolari di lavoratori
3. Quota contribuzione “una tantum”
4. Accordo per la costituzione delle Rappresentanze sindacali unitarie
5. Accordo per l’elezione dei Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (R.L.S.)
6. Linee-guida per la diffusione del premio di risultato
7. Protocollo d’intesa sulla disciplina specifica per il comparto auto
8. Protocollo di adesione
9. Protocollo di adesione
10. Protocollo di adesione
11. Protocollo di adesione
12. Contratto nazionale per la disciplina dell’apprendistato professionalizzante nell’industria metalmeccanica e nella installazione di impianti
13. Disciplina dell’apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale, il diploma di istruzione secondaria superiore e il certificato di specializzazione tecnica superiore
14. Disciplina dell’apprendistato di alta formazione e di ricerca
15. Fonti legislative collettive
I − Errata corrige 26 gennaio 2018
II − Verbale di intesa 26 marzo 2018 in materia di banca ore solidale
III − Verbale d’incontro 31 maggio 2018 – Trattamento economico
IV − Verbale di intesa 12 luglio 2018 per la formazione professionale e l’apprendistato
V − Verbale di intesa 8 ottobre 2018 sulla formazione sulla sicurezza
VI − Verbale di incontro 30 maggio 2019 sul trattamento economico
VII − Verbale di incontro 8 giugno 2020 sul trattamento economico
VIII − Linee guida 18 giugno 2020 per lo svolgimento delle agibilità sindacali durante l’emergenza sanitaria determinata dal Covid-19
IX − Ipotesi di accordo 5 febbraio 2021 per il rinnovo del CCNL per l’industria metalmeccanica e della installazione di impianti
Lavoratori dipendenti e trasferimento di azienda.
Guida agli adempimenti per la cessione dei contratti di lavoro
eBook in pdf di 40 pagine.
Nell'ebook affronteremo innanzitutto in quali casi operano le tutele normative, partendo dall’individuare il perimetro di operatività del trasferimento d’azienda, salvo poi concentrarci sugli effetti che le operazioni straordinarie hanno nei riguardi dei rapporti di lavoro, in tema ad esempio di contratto collettivo da applicare, crediti da lavoro, contributi e Tfr.
Ci sarà spazio anche per le particolarità previste per il trasferimento delle aziende in crisi e, infine, un occhio di riguardo sulle differenze tra cambio di appalto e tutela ex articolo 2112 Codice civile.
Premessa
1. Cos’è il trasferimento d’azienda?
1.1 Atto di trasferimento
1.2 Ipotesi tipiche di trasferimento
1.3 Quando non ricorre il trasferimento d’azienda?
1.4 Cosa succede per i trasferimenti coattivi?
1.5 Il trasferimento del ramo d’azienda
1.5.1. In quali casi non si può parlare di ramo d’azienda?
1.5.2. Quando dev’essere identificato il ramo d’azienda?
1.5.3. I lavoratori addetti al ramo d’azienda
2. Quali effetti sui rapporti di lavoro?
2.1 Il consenso dei lavoratori ceduti
2.2 Conciliazione in sede sindacale: una deroga al passaggio dei dipendenti
2.3 Quale sorte per i crediti del lavoratore?
2.4 Contributi e TFR
2.4.1 Contributi
2.4.2 TFR
2.5 Quale contratto collettivo applicare?
2.5.1 Sostituzione del contratto collettivo
2.5.2 Cosa succede quando due aziende confluiscono in una terza?
2.5.3 Quale sorte per gli usi aziendali?
2.6 Interruzione del contratto di lavoro
2.6.1 Dimissioni
2.6.2 Licenziamento
2.6.2.1 Esempio di giustificato motivo di licenziamento
2.6.2.2. Licenziamento e comportamento fraudolento dell’azienda
2.6.2.3. Esiste un obbligo di controllo sulle potenzialità imprenditoriali del cessionario?
2.6.2.4. La legittimazione passiva del cessionario
2.7 Diritto di precedenza dei lavoratori trasferiti
2.8 La procedura per il trasferimento d’azienda
2.8.1 Il conteggio dei dipendenti
2.8.2 Come opera il diritto di precedenza
2.8.3 Informazione e consultazione sindacale
2.8.3.1. Il termine di 25 giorni
2.8.3.2. Destinatari dell’informativa
2.8.3.3. Contenuto dell’informativa
2.8.3.4. Esame congiunto
2.8.3.5. Il mancato rispetto della procedura: le conseguenze
2.8.3.6. La condotta antisindacale
2.8.4 Comunicazione ai lavoratori
2.8.5 Comunicazioni obbligatorie
2.9 Trasferimento delle aziende in crisi
2.9.1 Prosecuzione dell’attività aziendale
2.9.1.1 Accordo sindacale
2.9.2 Cessazione dell’attività aziendale
2.9.2.1. Accordo sindacale
3. Trasferimento d’azienda e cambio di appalto. Quale rapporto?
3.1 Gli orientamenti della giurisprudenza
3.2 Il caso dell’appalto con azienda ceduta
Il Decreto Lavoro 2023, eBook in pdf di 49 pagine con tutte le novità del D.L. 48/2023.
Tutte le novità dopo la conversione del D.L. 48/2023
Tra i principali argomenti affrontati:
Via libera definitivo alla conversione in legge del Decreto lavoro, con alcune modifiche rispetto al testo del governo.
Tra le novità le ulteriori semplificazioni per i contratti a tempo determinato con durata di 12 mesi che potranno essere sottoscritti senza necessità di causale; la modifica della disciplina del limite quantitativo del ricorso ai contratti di somministrazione di lavoro a tempo indeterminato in caso di contratto di apprendistato; l'introduzione di un trattamento integrativo speciale del 15% per straordinari e lavoro notturno nel settore turistico, il ritorno della possibilità di acquistare i voucher per lavoro occasionale anche presso i tabaccai, sia in caso di “libretto famiglia” sia per le imprese.
Il provvedimento sul fronte delle politiche sociali contiene l’istituzione dell’Assegno di inclusione, nuovo strumento di sostegno economico alle famiglie con ISEE fino a 9.360 euro destinato a sostituire da gennaio
2024 il Reddito di cittadinanza, con obbligo lavorativo per gli "occupabili".
Nell’ebook l’analisi dettagliata di tutte le novità.
Premessa
1. Il nuovo Assegno sociale
1.1 Beneficiari e redditi – Art. 1-2
1.1.1 Redditi conteggiati e redditi esclusi
1.1.2 Patrimoni, auto e moto
1.1.3 La nuova scala di equivalenza
1.1.4 No all’Assegno per un anno in caso di dimissioni volontarie
1.2 L’importo dell’assegno – Art. 3
1.2.1 Compatibilità con redditi da lavoro dipendente e autonomo
1.2.2 Obbligatorio comunicare le variazioni reddituali e del nucleo
1.3 Richiesta del beneficio e firma del patto – Art. 4
1.3.1 Obbligatorio presentarsi agli appuntamenti presso i servizi sociali
1.3.2 Assegno e carta
2. Piattaforma unica e offerte di lavoro
2.1 Nuova piattaforma integrata – SIISL – Art. 5
2.2 Percorso personalizzato di inclusione sociale e lavorativa – Art. 6
2.3 Controlli di Ispettorato del lavoro e Carabinieri sui requisiti per l’Assegno – Art. 7
2.4 Sanzioni e responsabilità penale – Art. 8
2.4.1 Perdita dell’Assegno per chi non segue i percorsi personalizzati
2.4.2 Controlli e responsabilità
2.4.3 Provvedimenti penali di sospensione
2.5 Offerte di lavoro e compatibilità con l’Assegno – Art. 9
2.6 Sgravi contributivi per i datori di lavoro che assumono percettori dell'Assegno– Art. 10
2.6.1 Incentivi alle Agenzie per il lavoro
2.6.2 Incentivi per chi si mette in proprio
2.7 Coordinamento, monitoraggio e valutazione – Art. 11
2.8 Supporto per la formazione e il lavoro – Art. 12
2.9 Reddito di cittadinanza erogato fino a dicembre – Art. 13
3. Rafforzamento delle regole di sicurezza sul lavoro
3.1 Modifiche in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro - Art. 14
3.2 Rafforzamento della programmazione dell’attività ispettiva - Art. 15
3.3 Attività di vigilanza nella Regione siciliana e nelle province autonome di Trento e di Bolzano - Art. 16
3.4 Fondo per i familiari degli studenti vittime di infortuni in occasione delle attività formative - Art. 17
3.4.1 Revisione dei percorsi per le competenze e l’orientamento
3.5 Tutela assicurativa per gli studenti e il personale del sistema nazionale di istruzione e formazione - Art. 18
4. Ulteriori interventi per riqualificazioni professionale e Assegno unico
4.1 Fondo nuove competenze - Art. 19
4.2 Bonus trasporti per tutti coloro che lo hanno richiesto – Art. 20
4.3 Fondo di rotazione per i progetti UE – Art. 21
4.4 Maggiorazione dell’Assegno Unico per i vedovi – Art. 22
4.5 Rimodulate le sanzioni per omesso versamento delle ritenute previdenziali – Art. 23
4.6 Disposizioni urgenti in materia di stralcio dei debiti contributivi – art. 23-bis
5. Contratti a termine, sostegno all’occupazione giovanile e piani di ristrutturazione
5.1 Nuova disciplina del contratto di lavoro a termine – Art. 24
5.2 Nuova modulazione per i contratti di espansione – Art. 25
5.3 Semplificazioni in materia di informazioni e di obblighi di pubblicazione in merito al rapporto di lavoro – Art. 26
5.4 Incentivi all’occupazione giovanile – Art. 27
5.4.1 Domanda e riconoscimento dell’incentivo
5.5. Incentivi per il lavoro delle persone con disabilità – Art. 28
5.6 Proroga smart-working per i lavoratori fragili – Art. 28-bis
5.7 Estensione del parametro della differenza retributiva per i lavoratori degli enti del Terzo settore e delle imprese sociali – Art. 29
5.8 Cassa integrazione in deroga per eccezionali cause di crisi aziendale e riorganizzazione – Art. 30
5.9 Completamento dell'attività di liquidazione di Alitalia – Art. 31
5.10 Rifinanziamento dei centri di assistenza fiscale – Art. 32
5.11 Disposizioni per l'Agenzia Industrie Difesa in settori ad alta intensità tecnologica e di interesse strategico – Art. 33
6. Misure per i trasporti e voucher nel settore turistico
6.1 Modifiche alla disciplina dei contributi per il settore dell’autotrasporto – Art. 34
6.2 Esonero dal versamento del contributo per il funzionamento dell'Autorità di regolazione dei trasporti – Art. 35
6.3 Disposizioni in materia di lavoro marittimo – Art. 36
6.4 Disposizione in materia di orario di lavoro nel settore del trasporto a fune – Art. 36-bis
6.5 Disposizioni per l'applicazione della clausola sociale al personale impiegato in contact center – Art. 36-ter
6.6 Prestazioni occasionali nel settore turistico e termale – Art. 37
6.5 Disposizioni in materia di trattamento giuridico ed economico degli ex lettori di lingua – Art. 38
7. Revisione del cuneo fiscale e welfare aziendale
7.1 Taglio del cuneo fiscale da luglio a dicembre – Art. 39
7.2 Detassazione lavoro notturno e festivo per i dipendenti di strutture turistico-alberghiere – Art. 39-bis
7.3 Misure fiscali per il welfare aziendale – Art. 40
7.4 Rifinanziamento Fondo per la riduzione della pressione fiscale – Art. 41
7.5 Istituzione di un Fondo per le attività socio-educative a favore dei minori – Art. 42
7.6 Contenimento dei costi per i gettoni di presenza negli enti pubblici– Art. 43