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Data di uscita 31/01/2025
La nona edizione del libro, confermando la nuova impostazione apprezzata nella precedente, rappresenta una guida teorico-pratica di supporto alla redazione delle scritture di assestamento e di chiusura del bilancio, pensata per tutti gli attori delle società: amministratori, impiegati contabili, consulenti e organi di controllo. Offrendo una visione integrale della normativa in materia contabile e fiscale e per mezzo di numerosi esempi pratici, l’autore auspica per gli operatori del settore un miglioramento nella gestione contabile aziendale e il superamento di eventuali difficoltà. Ampio spazio è stato dedicato alle tematiche che necessariamente l'utente dovrà affrontare con la chiusura del bilancio d'esercizio 2024 e in particolare:
Infine, ampio spazio è stato dedicato al principio OIC 34 attraverso una serie di esempi concreti delle modifiche al sistema amministrativo-contabile, apportate dallo stesso con decorrenza 01/01/2024.
Aggiornato fino alla legge di Bilancio 2025 (L. 30 dicembre 2024, n. 207)
Enrico Larocca
Dottore commercialista e Revisore Legale dei conti, collabora da anni con il sito www.commercialistatelematico.com, per il quale è autore di numerose pubblicazioni ed articoli in materia di contabilità e bilancio.
Prefazione
1. Una campagna bilanci 2024 tra novità e conferme
1.1 Il 2024: un anno all’insegna delle innovazioni a 360°
1.1.1 Adozione delle nuove norme IFRS
1.1.2 Obiettivi principali dell’IFRS 17
1.1.3 Aspetti chiave dell’IFRS 17
1.1.4 Principi fondamentali dell’IFRS 16
1.1.5 Modifiche del 2024 all’IFRS 16
1.1.6 Impatto delle modifiche all’IFRS 16
1.1.7 Digitalizzazione della contabilità
1.1.8 Efficienza e automazione dei processi
1.1.9 Miglioramento della trasparenza e della tracciabilità
1.1.10 Accesso in tempo reale ai dati finanziari
1.1.11 Riduzione dei costi operativi
1.1.12 Maggiore sicurezza e protezione dei dati
1.1.13 Scalabilità e adattabilità
1.1.14 Collaborazione e accesso facilitato
1.1.15 Sostenibilità e bilanci non finanziari
1.1.16 Nuove norme fiscali e contabilità nazionale
1.1.17 Modifiche nei principi contabili nazionali
1.1.18 OIC 16 – Immobilizzazioni materiali
1.1.19 OIC 19 – Debiti
1.1.20 OIC 21 – Partecipazioni
1.1.21 OIC 24 – Immobilizzazioni immateriali
1.1.22 OIC 25 – Le imposte sul reddito
1.1.23 OIC 32 – Strumenti finanziari derivati
1.2 Le novità alla clausola generale del bilancio
1.3 Le novità della Direttiva UE CSRD in materia di rendicontazione di sostenibilità
1.3.1 Le principali novità della CSRD
1.3.2 Estensione dei soggetti obbligati
1.3.3 Contenuto delle informazioni richieste
1.3.4 Integrazione con i bilanci finanziari
1.3.5 Doppia materialità
1.3.6 Norme e standard di rendicontazione
1.3.7 European Sustainability Reporting Standards (ESRS)
1.3.8 Certificazione e revisione
1.3.9 Tempi di implementazione
1.3.10 Vantaggi e impatti per le imprese
1.3.11 Criticità e sfide
1.3.12 Sostenibilità fiscale e incentivi ambientali
1.3.13 La sostenibilità delle imprese nella legislazione nazionale che recepisce la direttiva CSRD
1.3.14 Le definizioni e i parametri dimensionali
1.3.15 I soggetti destinatari della direttiva CSRD
1.3.16 La rendicontazione di sostenibilità
1.4 La correzione degli errori contabili con effetto fiscale nell’anno di registrazione dell’errore per le società sottoposte a revisione legale
1.5 L’incertezza del quadro geo-politico internazionale e gli effetti sul going concern
1.6 Le criptovalute tra obblighi giuridico-fiscali e obblighi contabili
1.6.1 Cos’è una criptovaluta o una valuta virtuale
1.6.2 Tipologie di valute virtuali
1.6.3 Le valute virtuali e la situazione italiana
1.6.4 Gli aspetti contabili e di bilancio delle criptovalute
1.6.5 Criptovalute: alcuni casi contabili
1.7 Il nuovo OIC 34
1.7.1 Il contenuto della modifica
1.7.2 Il raggruppamento dei contratti
1.7.3 La determinazione del prezzo complessivo del contratto
1.7.4 L’analisi del contratto di vendita e le unità elementari di contabilizzazione
1.7.5 La valorizzazione delle unità elementari di contabilizzazione
1.7.6 La procedura semplificata per le società che non redigono il bilancio in forma ordinaria
1.7.7 Le regole di rilevazione delle prestazioni di servizio
1.7.8 Caso di contratto che prevede la vendita interdipendente di beni e di servizi
1.7.9 Le vendite con diritto di reso
1.7.10 Caso di vendita di un bene con diritto di reso
1.7.11 Le vendite con obbligo di garanzia
1.7.12 Profili fiscali delle vendite con obbligo di garanzia
1.7.13 Caso di vendita di beni con obbligo di garanzia
1.7.14 Vendite a pronti con obbligo di riacquisto a termine
1.7.15 Caso delle vendite a pronti con obbligo di riacquisto a termine
1.7.16 OIC 34 e i possibili effetti dell’adesione al concordato preventivo biennale
1.7.17 L’adesione al concordato preventivo biennale e gli adempimenti contabili conseguenti
2. La spinosa questione del going concern
2.1 La verifica del mantenimento delle condizioni di going concern
2.2 Esempi di accertamento del mantenimento delle condizioni di going concern
2.3 I passaggi e gli strumenti per la verifica del mantenimento delle condizioni di going concern
2.4 Il bilancio nella prospettiva della crisi
2.5 Il rendiconto finanziario quale monitor di controllo anticrisi
3. Il premio alla capitalizzazione delle imprese (ACE)
4. Il sostegno pubblico alle imprese durante la pandemia
4.1 Le varie tipologie di sostegno pubblico
4.2 Le modalità di contabilizzazione dei contributi pubblici in conto impianti
4.3 Le modalità di contabilizzazione dei contributi pubblici in conto esercizio
4.4 Le asimmetrie temporali nella rendicontazione dei contributi pubblici tra norme anti- Covid e L. 127/2017
4.5 Il capitolo dei bonus edilizi
4.6 Le indicazioni dell’Organismo italiano di contabilità
4.7 Caso dell’esercizio diretto della detrazione a cura della società committente
4.8 Iscrizione del credito a cura del titolare in base al criterio del costo ammortizzato
4.9 Iscrizione del credito a cura del titolare in base al criterio del valore nominale
4.10 Caso di richiesta dello sconto in fattura nel bilancio della società commissionaria con applicazione al credito del costo ammortizzato
4.11 Caso di richiesta dello sconto in fattura nel bilancio della società commissionaria con valutazione del credito al valore nominale
4.12 Caso della cessione del credito fiscale da parte del committente
4.13 Novità per il superbonus 110% nel 2024 e 2025
5. I punti chiave della riforma del bilancio del 2015
6. Effetti decreto Milleproroghe 2017 sul bilancio
7. Bilancio nuovo o nuovo bilancio?
8. Come è cambiato lo Stato Patrimoniale
8.1 Bilancio in forma abbreviata (art. 2435-bis c.c.) e bilancio delle microimprese (art.2435-ter c.c.)
9. Cosa è cambiato nel Conto Economico?
10. La Nota integrativa
11. Le valutazioni di bilancio possono aprire alle false comunicazioni sociali
12. Prassi contabili da evitare
12.1 Evitare l’annacquamento del capitale
13. Il criterio di valutazione dei crediti a “costo ammortizzato”
13.1 Un caso di applicazione del costo ammortizzato in relazione ad un mutuo a rata costante
13.2 Le implicazioni fiscali dell’applicazione del criterio del costo ammortizzato
14. Il bilancio d’esercizio delle cooperative dopo il D.Lgs. n. 139/2015
14.1 La gestione contabile nelle cooperative delle novità valutative introdotte dal D.Lgs. n. 139/2015
14.2 I ristorni come strumento per l’assegnazione del vantaggio mutualistico
14.3 L’applicazione del criterio del costo ammortizzato nella valutazione del prestito sociale
15. Le disposizioni di coordinamento civilistico-fiscale per la determinazione del reddito d’impresa
15.1 Le regole relative alla derivazione rafforzata
15.2 Soggetti interessati
15.3 Principio di derivazione rafforzata
16. Le variabili «chiave» del bilancio
17. La capitalizzazione dei costi o per la rilevazione di minori ammortamenti
17.1 La capitalizzazione dei costi come “escamotage” per ridurre le perdite d’esercizio
17.2 Le misure cautelative del codice civile
17.3 L’ammortizzabilità dell’avviamento (art. 2426, c. 1, n. 6 c.c.)
17.4 Il nuovo OIC 24 in rapporto all’avviamento
17.5 Il presupposto della “patrimonializzazione dei costi” è l’esistenza di benefici futuri
17.6 La riduzione delle quote di ammortamento quale prassi scorretta
17.7 Il nuovo orientamento dell’Agenzia delle Entrate in tema di immobilizzazioni svalutate
17.8 Una griglia delle principali novità di OIC 24
17.9 I costi connessi alla riduzione del personale
17.10 Una griglia per il concetto di ammortamento
18. La questione delle immobilizzazioni in corso
19. La svalutazione delle immobilizzazioni
19.1 Il codice civile
19.2 Le condizioni della svalutazione
19.3 Schema di rappresentazione del problema delle svalutazioni
19.4 Due metodi per operare la verifica delle condizioni di possibile svalutazione
19.5 Procedura di svalutazione
19.6 La normativa fiscale e le svalutazioni
19.7 Caso n. 1 – Capacità di ammortamento sufficiente a coprire il valore residuo dei beni strumentali
19.8 Caso n. 2 – Capacità di ammortamento insufficiente a coprire il valore residuo dei beni strumentali
19.9 Doppio binario civilistico-fiscale degli ammortamenti e scritture in P.D
20. La questione delle rimanenze di magazzino
20.1 Il magazzino
21. La questione dei crediti e delle perdite su crediti
21.1 La deduzione delle perdite su crediti
21.2 Le condizioni previgenti di deduzione fiscale delle perdite su crediti
21.3 Ristrutturazione dei debiti e imputazione dei costi di transazione
21.4 Le perdite su crediti prescritti
21.5 La cancellazione totale dei crediti
21.6 Quando i crediti si cancellano dal bilancio
21.7 Quando i crediti restano in bilancio
21.8 La cancellazione parziale dei crediti
21.9 La deducibilità fiscale delle perdite su crediti
21.10 La precisazione contenuta nella legge di stabilità 2014 in rapporto alle perdite per crediti cancellati
21.11 La determinazione della perdita su crediti
21.12 Il credito rimane iscritto in bilancio
21.13 I crediti ceduti pro-solvendo
21.14 Le scritture a partita doppia
21.15 I crediti per imposte anticipate
21.16 I danni, l’obsolescenza e i deterioramenti
21.17 L’analisi degli eventi verificatisi alla data di chiusura del bilancio, conosciuti successivamente
21.18 La rappresentazione dello stato dei conti attraverso gli indicatori di bilancio
22. La svalutazione delle partecipazioni che costituiscono immobilizzazioni finanziarie
22.1 Partecipazioni come investimenti finanziari di breve andare
22.2 La valutazione delle partecipazioni che costituiscono immobilizzazioni
22.3 I motivi della svalutazione delle partecipazioni
22.4 Trattamento fiscale delle svalutazioni di partecipazioni
22.5 Trattamento contabile
23. Il rendiconto finanziario
23.1 Definizione di posizione finanziaria netta
23.2 La genesi dei flussi finanziari
23.3 Le metodologie di calcolo del cash flow
23.4 La scelta del legislatore dell’aggregato “disponibilità liquide”
23.5 La divisione dell’impresa in Financial sectors
23.6 Chi è obbligato al rendiconto finanziario
23.7 Chi non è obbligato al rendiconto finanziario
23.8 Da quando decorre l’obbligo di redigere il rendiconto finanziario
23.9 Un esempio di calcolo del flusso di cassa
23.10 Un caso con sviluppo completo del rendiconto partendo dal bilancio
24. L’applicazione dei principi contabili revisionati
24.1 Le principali modifiche ai principi contabili
24.2 Le disponibilità liquide – OIC 14
24.3 Definizione di “cash pooling”
24.4 I soggetti del cash pooling
24.5 Un caso di cash pooling
24.6 I titoli di debito – OIC 20
24.7 Considerazioni sui titoli di debito
24.8 Le partecipazioni – OIC 21
24.9 Precisazione sulle partecipazioni
24.10 Casi di annullamento del credito verso controllate o collegate
24.11 I conti d’ordine – OIC 22
24.12 La novità in materia di conti d’ordine del D.Lgs. n. 139/2015
24.13 I lavori in corso di durata annuale ed ultrannuale – OIC 23
25. L’ incentivazione dei processi di ricapitalizzazione (misura ACE)
25.1 Definizione di ACE
25.2 La misura ordinaria dell’ACE
25.3 I soggetti destinatari dell’agevolazione ACE
25.4 Metodo di calcolo dell’ACE
25.5 Gli elementi aggiuntivi dell’ACE
25.6 Le operazioni che non producono variazioni della base imponibile ACE
25.7 Le variazioni che rilevano a fini ACE.
25.8 Gli elementi diminutivi dell’ACE
25.9 Uno schema di sintesi di calcolo dell’ACE
26. Esempio di calcolo dell’ACE
26.1 Elementi aggiuntivi della base imponibile ACE
26.2 Elementi diminutivi della base imponibile ACE
26.3 Riepilogo del calcolo
26.4 Riserve disponibili e non disponibili
26.5 Finanziamenti erogati dai soci e costo ammortizzato
26.6 Prima applicazione dei nuovi principi contabili
26.7 Valore equo
26.8 Rettifiche fiscali del fondo di dotazione delle S.O
26.9 Cessioni di aziende o rami d’azienda
26.10 Il consolidato fiscale nazionale
26.11 La trasparenza fiscale
26.12 Disposizioni antielusive
26.13 Disapplicazione delle norme antielusive
26.14 Limite del patrimonio netto
26.15 Clausola di salvaguardia per comportamenti coerenti e non coerenti
26.16 Schema del patrimonio netto ai fini del calcolo ACE
27. Le limitazioni alla compensazione delle perdite fiscali
27.1 Perdite fiscali non interamente compensabili
27.2 Le vecchie regole per la compensazione nelle imprese individuali e nelle società di persone
27.3 Caso di compensazione di perdite fiscali
27.4 Caso delle società che hanno aderito al consolidato fiscale nazionale
27.5 Effetti sulla fiscalità della compensabilità limitata delle perdite all’80%
28. Quadro delle misure riguardanti le perdite fiscali, i controlli e le società di comodo
28.1 Riporto delle perdite
28.2 Le società di comodo
28.3 Le conseguenze della dichiarazione di società di comodo o in perdita sistemica
28.4 Esempio di compensazione di perdite con diverso regime
28.5 Le regole in materia di perdite d’esercizio
28.6 Le conseguenze delle perdite
29. Le società di comodo
29.1 Le società di comodo
29.2 Lo stato di liquidazione come causa di esclusione
29.3 Un esempio di calcolo di società di comodo
29.4 L’istanza di interpello disapplicativo
30. Il principio della continuità e i fatti di rilievo dopo la fine dell’esercizio
30.1 Il principio di continuità e i fatti di rilievo
30.2 Casistica di come valutare i fatti di rilievo verificatisi dopo la chiusura dell’esercizio
30.3 Casistica di come valutare i fatti di rilievo
31. La correzione degli errori di bilancio
31.1 L’eccezione al principio di rilevazione delle correzioni con transito dal Conto Economico
31.2 La correzione retroattiva e quella prospettica
31.3 La posizione dell’Agenzia delle Entrate
31.4 Gli effetti del divieto di doppia imposizione e la tassazione secondo il principio di capacità contributiva
31.5 Orientamenti giurisprudenziali
31.6 Le soluzioni prospettate dall’Agenzia delle Entrate nella C.M. 31/E/2013
31.7 Correzione di errori emendabili
31.8 Correzione di errori non emendabili
31.9 Lo sviluppo del caso ministeriale di recupero di costo omesso
31.10 Lo sviluppo del caso ministeriale di recupero di ricavo omesso
31.11 Un altro esempio di correzione di ricavo omesso
31.12 Un altro esempio di correzione di costo omesso
31.13 Le nuove regole in materia di correzione degli errori contabili
32. Termini mobili per le scadenze del bilancio
32.1 Termini mobili per le scadenze del bilancio
32.2 Le motivazioni del rinvio rispetto al termine ordinario sono connesse con la struttura e l’oggetto delle società (art. 2363, c. 2, c.c.)
33. Gli assestamenti contabili
33.1 Le scritture di completamento
33.2 Le scritture di integrazione
33.3 Le scritture di rettifica
33.4 Le scritture di ammortamento
34. La rilevazione delle competenze bancarie del 4° trimestre
34.1 Rilevazione delle competenze bancarie del 4° trimestre
34.2 Caso di rilevazione contabile competenze bancarie
35. La rilevazione di crediti e debiti da liquidare
35.1 La rilevazione dei crediti e debiti da liquidare
35.2 Alcuni esempi di rilevazione di debiti da liquidare
36. La rilevazione del risultato riepilogativo IVA
36.1 La gestione contabile relativa all’IVA
36.2 Caso di gestione contabile del risultato IVA
37. Lo stralcio dei crediti inesigibili
37.1 Lo stralcio dei crediti
38. La deducibilità fiscale delle perdite su crediti a seguito di accordi di ristrutturazione
38.1 Gli accordi di ristrutturazione del debito
39. La deducibilità fiscale delle perdite su crediti di modesto importo
39.1 Le perdite per crediti di modesto importo
39.2 Caso di perdite su crediti per cessione del credito pro-soluto
40. La rilevazione del trattamento di fine rapporto lavoro dipendente
40.1 Definizione di IAS 19
40.2 Quando si può continuare l’accantonamento in azienda del TFR
40.3 Possibili opzioni di destinazione del TFR
40.4 L’opzione del mantenimento in azienda
40.5 Caso contabile del mantenimento del TFR in azienda
40.6 Destinazione del TFR a fondo di previdenza complementare
40.7 Destinazione del TFR a fondo di previdenza presso INPS
40.8 Schema di calcolo del TFR
40.9 Esemplificazione di calcolo del TFR
40.10 Stipula della polizza assicurativa a garanzia del TFR
41. La rilevazione dei debiti per ratei ferie, permessi e mensilità aggiuntive
41.1 I ratei di retribuzione differita
41.2 Un caso di rilevazione dei ratei di retribuzione differita
42. La moratoria di mutui e leasing per gli alluvionati
42.1 Il pagamento di rate di mutui e leasing slitta
42.2 Effetti della sospensione delle rate
42.3 Il metodo di iscrizione degli interessi
42.4 Trattamento contabile
42.5 Casistica
43. I compensi agli amministratori
43.1 La questione dei compensi agli amministratori
43.2 Caso contabile di rilevazione del compenso ad amministratori
43.3 Orientamenti giurisprudenziali
43.4 Il pensiero dell’Agenzia delle Entrate
44. Le imposte di competenza
44.1 Il problema della competenza per le imposte sul reddito
44.2 Schema di sintesi delle imposte
44.3 Caso di rilevazione di imposte correnti, anticipate e differite
44.4 Il problema delle imposte anticipate sulle perdite
45. La rilevazione delle imposte nel regime di trasparenza fiscale
45.1 La trasparenza fiscale
45.2 Caso di rilevazione delle imposte per trasparenza
46. Calcolo delle imposte
46.1 Un esempio di calcolo e di registrazione a P.D. della fiscalità corrente e differita
47. Quadro della deducibilità fiscale di imposte, tasse e diritti
47.1 Schema di sintesi delle imposte e tasse e regole di deduzione fiscale
48. Le regole di deduzione dell’IRAP
48.1 Le regole di deduzione dell’IRAP
48.2 Formula di calcolo della deduzione IRAP
48.3 Le deduzioni IRAP vigenti
49. Le scritture di integrazione
49.1 Definizione
49.2 I ratei
49.3 Caso di rateo passivo
49.4 Caso di rateo attivo
50. Altri accantonamenti ai fondi rischi e spese future
50.1 Accantonamenti per rischi ed oneri
50.2 Caso di registrazione di accantonamento
51. La svalutazione dei crediti
51.1 La svalutazione dei crediti
51.2 I crediti oggetto di svalutazione
51.3 Caso di contabilizzazione di svalutazione su crediti
52. Le operazioni riguardanti gli strumenti finanziari derivati
52.1 Definizioni
52.2 I derivati di copertura
52.3 Derivati di speculazione
52.4 Derivati su merci
52.5 Modalità di iscrizione in bilancio dei derivati
52.6 Le scritture in P.D. relative alle call option
52.7 Aspetti tributari dei derivati
53. Le operazioni in valuta estera
53.1 Definizione di operazione in valuta
53.2 Assestamenti su crediti e debiti in valuta
53.3 Scritture di un prestito in valuta
53.4 I crediti a breve e i debiti in valuta
53.5 Caso di utili su cambi e adeguamento
53.6 Esempio di utili su cambi
54. Contratti derivati a copertura dei rischi di cambio
54.1 Definizioni e casistica dei contratti a copertura dei rischi di cambio
55. Le scritture di rettifica
55.1 Definizione di scritture di rettifica
55.2 Il caso del risconto sul fitto del locale
55.3 Il caso del risconto sul fitto del canone di leasing
56. Le regole del leasing finanziario
56.1 Principi contabili e norme del codice civile
56.2 Uno schema di sintesi delle regole di deduzione fiscale del leasing
57. I problemi di bilancio connessi alla cessione del leasing immobiliare
57.1 La cessione del contratto di leasing immobiliare
57.2 Un caso pratico di cessione del contratto
58. Le giacenze di magazzino
58.1 Definizione di magazzino
58.2 I criteri di valutazione
59. Tabella di allocazione nello S.P. e nel C.E. delle rimanenze
59.1 La tabella di classificazione in bilancio delle rimanenze
59.2 Il problema della classificazione degli acconti a fornitori
59.3 Schema di esposizione a costo medio ponderato
59.4 Schema di esposizione a F.I.F.O
59.5 Schema di esposizione a L.I.F.O
59.6 IAS 2 e magazzino
59.7 Magazzino ed esposizione in bilancio
59.8 L’obbligo della contabilità di magazzino
59.9 Schema relativo all’obbligo della contabilità di magazzino
60. I lavori in corso su ordinazione
60.1 Definizione di lavori in corso
60.2 La competenza economica dei lavori in corso
60.3 Gli acconti in corso d’opera (S.A.L.)
60.4 I fondi a copertura di perdite
60.5 La transizione agli IAS/IRFS
60.6 Il Conto Economico e i lavori in corso
60.7 Un caso contabile di gestione dei lavori in corso
60.8 Le modifiche fiscali agli articoli 92 e 93 del TUIR
61. Le rimanenze di titoli che non costituiscono immobilizzazioni finanziarie
61.1 Definizione di rimanenze di titoli
61.2 Caso contabile dei titoli
61.3 Il fondo di ripristino valori
62. L’ammortamento delle immobilizzazioni
62.1 Le regole dell’ammortamento in sintesi
62.2 Procedimento di calcolo dell’ammortamento
62.3 Le categorie di ammortamento
62.4 I terreni sono beni non ammortizzabili
62.5 Il nuovo OIC 16
62.6 Esempio di interruzione del processo di ammortamento
63. La cassazione riguardo alla variabilità delle aliquote di ammortamento
63.1 La variazione delle aliquote di ammortamento deve essere motivata per la Cassazione
63.2 Il nuovo orientamento dell’AdE (C.M. 26 maggio 2019, n. 23/E)
64. Il registro dei beni ammortizzabili
64.1 Riflessioni sull’ammortamento in senso civilistico
64.2 Il concetto fiscale di ammortamento
64.3 Un esempio di sviluppo degli ammortamenti
64.4 Le registrazioni a partita doppia per l’ammortamento
64.5 L’ammortamento nelle attività di autonoleggio
64.6 La deduzione dei macchinari delocalizzati all’estero
65. Le scritture di epilogo e chiusura
65.1 La chiusura dei conti
66. Alcuni esempi particolari nella fiscalità delle imprese
66.1 L’ammortamento dei marchi
66.2 L’ammortamento del marchio in presenza di operazione di riallineamento
66.3 L’ammortamento dei fabbricati e lo scorporo delle aree fabbricabili
66.4 La fiscalità dei veicoli aziendali
66.5 Aumento del limite di deducibilità dei canoni di noleggio autovetture per agenti e rappresentanti di commercio
67. Le rilevazioni contabili relative all’acquisto di autovettura non deducibile
67.1 Le scritture a P.D. per gli autoveicoli
68. Il bilancio d’esercizio nella normativa civilistica
68.1 I postulati del bilancio
69. Finalità e postulati del bilancio
69.1 Finalità e postulati
69.2 Schema di sintesi
70. La nuova tassonomia XBRL per il bilancio d’esercizio
70.1 Cambia il formato XBRL dei bilanci d’esercizio
71. Il prospetto delle variazioni del patrimonio netto
71.1 I movimenti del patrimonio netto
72. I limiti per la redazione del bilancio in forma abbreviata
72.1 Sintesi delle questioni inerenti alla forma del bilancio
72.2 Il bilancio super-semplificato
72.3 La direttiva europea che ha modificato i parametri per la forma di bilancio da adottare
73. Semplificazioni strutturali nei prospetti contabili di bilancio
73.1 Sintesi delle semplificazioni in materia di Nota integrativa
74. La Nota integrativa semplificata
74.1 L’analisi delle possibili semplificazioni in Nota integrativa
75. La Nota integrativa in formato XBRL
75.1 Finalità della XBRL tassonomia
75.2 Obblighi informativi per i contributi della PA in Nota integrativa
75.3 La posizione di Assonime, circ. n. 5/2019, sugli obblighi di rendicontazione dei contributi
75.4 Quali elementi vanno riportati secondo Assonime in Nota integrativa
75.5 Le precisazioni del decreto Crescita 2019
75.6 Soggetti esonerati dalla Nota integrativa in formato XBRL
75.7 Eliminazione di alcune voci in disuso del bilancio d’esercizio
75.8 La struttura della Nota integrativa in formato elaborabile
75.9 Struttura della pratica per il deposito del bilancio
76. Le operazioni “fuori bilancio”
77. La relazione sulla gestione
78. Il bilancio di sostenibilità
78.1 Il ruolo delle associazioni nazionali nel formulare linee guida
78.2 Cos’è il bilancio di sostenibilità
78.3 I principi applicabili
78.4 Il contenuto del bilancio di sostenibilità
79. Bilancio in forma abbreviata: struttura e condizioni per l’accesso
79.1 Il bilancio in forma abbreviata ex art. 2435-bis c.c
79.2 La Nota integrativa
80. Procedimento di approvazione e deposito del bilancio
80.1 Formazione del bilancio demandata agli amministratori
81. L’organo di controllo della società (sindaco o revisore legale dei conti)
81.1 La questione della nomina dell’organo di controllo dopo il codice della crisi d’impresa
81.2 Le nuove ipotesi di nomina dell’organo di controllo legale previste dal T.U. della crisi d’impresa
82. La relazione dei sindaci
82.1 Principi di redazione e contenuto
83. I compiti del revisore legale dei conti
83.1 Funzioni e giudizio dell’organo di revisione legale dei conti
84. Check list delle verifiche di bilancio .
84.1 Liste di controllo dei revisori
85. Convocazione assembleare: raccomandata ammissibile se prevista dallo statuto
86. Il computo dei termini per la convocazione e l’approvazione del bilancio
87. Aspetti della mancata convocazione assembleare
88. Tempistica per le verifiche dei soci
88.1 Modalità e tempi per le verifiche dei soci
89. Il procedimento di approvazione in seconda convocazione
89.1 La seconda convocazione dell’assemblea
90. Cosa accade se la prima convocazione dell’assemblea va deserta?
91. Approvazione ritardata solo per situazioni particolari
92. Le conseguenze della ritardata convocazione assembleare
93. Destinazione degli utili: decide sempre l’assemblea
94. I vincoli sulle distribuzioni delle riserve
95. La pubblicazione del bilancio approvato
96. Le società a responsabilità limitata e le peculiarità rispetto alle società per azioni
97. Approvazione del bilancio anche senza riunione assembleare
98. Il deposito del bilancio nelle S.r.l
99. La relazione dei revisori al bilancio
100. La deliberazione di distribuzione degli utili nelle S.r.l
101. Il deposito del bilancio secondo la modalità telematica
102. Esempi
102.1 Un esempio di verbale di assemblea che approva il bilancio d’esercizio
102.2 Un esempio di relazione del revisore legale dei conti
102.3 Un esempio di relazione del collegio sindacale
102.4 Un esempio di verbale del consiglio di amministrazione di approvazione del progetto di bilancio
File excel per la determinazione dell’imposta sostitutiva dovuta per l’affrancamento delle riserve in sospensione di imposta (ex art. 14 D.Lgs. 192/2024, dlgs di revisione del regime impositivo dei redditi IRPEF-IRES).
Il file consente di effettuare il conteggio dell'imposta sostitutiva e il calcolo di convenienza fiscale.
Sintesi normativa a corredo.
L’utilizzo del file presuppone una adeguata competenza fiscale da parte dell’utente.
Il file richiede Microsoft excel 2010 o superiore.
Il foglio di calcolo è progettato per funzionare con Microsoft® Excel® dalla versione2010 in poi (non funziona con Mac / OpenOffice).
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Webinar flash di un’ora dedicato all’analisi delle regole sostanziali e procedurali sui casi di rettifica della base imponibile Iva, definendo alcuni standard operativi tra orientamenti normativi disallineati e applicazioni pratiche non univoche.
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Accreditamento: non prevista la maturazione di crediti formativi sulla visione di questo corso online registrato.
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La riforma tributaria disposta dalla Legge Delega non interviene sulle regole sostanziali e procedurali che uniformano tutte le casistiche di rettifica della base imponibile Iva nel caso in cui si generino situazioni che fanno venire meno, parzialmente o totalmente, l’operazione fatturata in precedenza.
L’assenza di un intervento legislativo specifico e il disallineamento della disposizione interna vigente con le regole unionali rappresenta, per noi, la sottovalutazione di un processo che, negli anni, ha generato dubbi e perplessità evidenziati dai numerosi interventi giurisprudenziali (interni e UE) e dalla corposa prassi nazionale.
Il seminario ha la finalità di dare evidenza a questi orientamenti, per individuare una chiave di lettura in grado di ricondurre a unità una serie di tematiche che tutt’oggi non risultano essere univoche nella loro applicazione pratica.
Le norme unionali di riferimento sulle quali dovrebbe fondarsi l’impostazione dei meccanismi di rettifica della base imponibile, sono contenute negli artt. 90 e 185 della Direttiva Iva (Direttiva 2006/112/Ce).
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Durante la trattazione dei vari argomenti si cercherà anche di anticipare le possibili problematiche applicative e i riflessi pratici correlati alle novità approfondite che, inevitabilmente, andranno a interessare la gestione corrente dei nostri studi professionali.
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Roberto Bianchi
Dottore commercialista e revisore legale in Bologna e Ravenna.
Docente a contratto di diritto tributario presso la SUPSI di Lugano, l’Università Luigi Bocconi di Milano, l’Università Luiss – Guido Carli di Roma e l’Università La Sapienza di Roma. È altresì pubblicista per il Sole 24 Ore e per numerose riviste di settore. È senior partner dello studio professionale Cioni & partners a Bologna.
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Aspetti civilistici, contabili e fiscali delle perdite d'esercizio con esempi di scritture contabili.
eBook in pdf di 77 pagine.
Nel corso della vita aziendale, il manifestarsi di perdite di esercizio è un fenomeno abbastanza frequente, soprattutto in periodi di crisi. Dal punto di vista civilistico, la disciplina – racchiusa negli artt. 2446 e 2447 per le S.p.A. e artt. 2482-bis e 2482-ter per le S.r.l. – prevede, a seconda dell’impatto della perdita d’esercizio sul capitale sociale, l’adozione di adeguati provvedimenti diretti a riportare la gestione in una posizione di stabilità. La normativa richiamata riguarda però le mere società di capitali, in quanto per quelle di persone, che non hanno un limite minimo di capitale sociale, alcune di tali disposizioni non potrebbero essere attuate. Per queste ultime si fa riferimento alla disciplina generale della partecipazione agli utili e alle perdite dei soci dettata per la società semplice.
Indipendentemente dalla modalità in cui la perdita civilistica è ripianata, quella fiscale può essere portata – per i soggetti IRES – in diminuzione dal reddito complessivo dei periodi d’imposta successivi, senza limiti di tempo, in misura non superiore all’80% del reddito imponibile di ciascun periodo d’imposta e per l’intero importo che trova capienza in tale ammontare.
Se la perdita è rilevata nei primi tre periodi d’imposta può essere riportata in misura del 100% del reddito imponibile.
Grazie all’intervento del Legislatore della Legge di bilancio 2019, tali regole valgono, a partire dal periodo d’imposta 2021 “solare”, anche per i soggetti IRPEF in regime di impresa e per i soci di società di persone a prescindere dal regime contabile adottato.
Introduzione
1. Aspetti civilistici e contabili
1.1 Patrimonio netto, capitale sociale e risultato dell’esercizio
1.2 La disciplina civilistica delle perdite
1.2.1 Le perdite delle società di capitali
1.2.1.1 Perdita inferiore ad 1/3 del capitale sociale
1.2.1.1.1 Esempio
1.2.1.2 Perdita superiore ad 1/3 del capitale sociale
1.2.1.2.1 Esempio
1.2.1.3 Perdita superiore ad 1/3 del capitale sociale con riduzione al di sotto del minimo legale
1.2.1.3.1 Esempio
1.2.1.4 Schema riepilogativo
1.2.2 Il riporto a “nuovo” delle perdite
1.2.2.1 Esempio con scritture contabili
1.2.3 La copertura delle perdite
1.2.3.1 Utilizzo delle riserve disponibili
1.2.3.1.1 Schema riepilogativo
1.2.3.1.2 Esempio con scritture contabili
1.2.3.2 Copertura da parte dei soci
1.2.3.2.1 Esempio con scritture contabili
1.2.4 La riduzione del capitale sociale
1.2.4.1 Esempio con scritture contabili
1.2.5 Normativa COVID-19: la “sterilizzazione” delle perdite d’esercizio
1.2.5.1 Schema riepilogativo
1.2.5.2 Proroga bilanci 2021 e 2022
1.2.5.3 Disciplina ordinaria per i bilanci 2023
1.3 Partecipazioni agli utili e alle perdite società di persone
2. Aspetti fiscali
2.1 La disciplina fiscale delle perdite
2.1.1 I soggetti IRES
2.1.1.1 Riporto della perdita nei primi tre periodi d’imposta
2.1.1.2 Riporto della perdita nei periodi successivi al terzo
2.1.1.3 Il riporto delle perdite: schema riepilogativo
2.1.1.4 Assenza ordine di priorità del riporto
2.1.1.4.1 Assenza ordine di priorità del riporto: esempio
2.1.1.5 Le perdite d’impresa nel modello Redditi SC 2024
2.1.1.5.1 Le perdite d’impresa nel modello Redditi SC 2024: esempio
2.1.1.6 Divieto di riporto delle perdite
2.1.1.7 Cessione delle perdite fiscali a società quotate
2.1.1.8 Perdite derivanti dalla partecipazione in società di persone
2.1.1.9 Utilizzo delle perdite in sede di accertamento
2.1.1.9.1 Il modello IPEA
2.1.1.9.2 Utilizzo delle perdite in sede di accertamento: esempio
2.1.1.10 Il riporto delle perdite per le società di comodo
2.1.1.11 Il riporto delle perdite in ipotesi di operazioni straordinarie
2.1.1.11.1 La fusione
2.1.1.11.2 La scissione
2.1.1.11.3 La trasformazione
2.1.1.11.4 La liquidazione della società
2.1.1.12 Le imposte anticipate
2.1.2 I soggetti IRPEF
2.1.2.1 Soggetti esercenti arti e professioni
2.1.2.2 Soggetti in regime d’impresa
2.1.2.2.1 Esempio
2.1.2.3 Tabella riepilogativa
2.1.2.4 Applicabilità delle norme e regime transitorio
2.1.1.5 Soggetti in regime di vantaggio
2.1.1.6 Soggetti in regime forfetario
2.1.1.7 Le perdite d’impresa nel modello Redditi PF 2024
2.1.1.8 Le perdite fiscali delle società di persone
2.1.2.8.1 Le perdite fiscali nella S.A.S.
2.1.2.8.1.1 Le perdite fiscali nella S.A.S: esempio
2.1.2.9 Partecipazioni in società di capitali in regime di trasparenza fiscale
2.1.2.10 Perdite società di persone “di comodo"
2.1.2.11 Divieto riporto perdite
Guida alle correzioni di errori contabili con rilevanze fiscale, aggiornato con la prassi al 31 marzo 2024;
Aggiornato con la prassi al 31 marzo 2024
eBook in pdf di 44 pagine.
L’art. 8 del decreto legge 21 giugno 2022 N. 73, convertito dalla legge 4 agosto 2022 n. 122, ha modificato l’art. 83 del T.U.I.R. (avente ad oggetto le modalità di determinazione del reddito complessivo delle società di capitali) attribuendo rilevanza fiscale alla correzione degli errori nell’esercizio in cui la correzione stessa viene effettuata in conformità ai principi contabili esistenti.
La disposizione così introdotta evita alle società di capitali assoggettate al cd. principio di derivazione rafforzata, sia ai fini IRES che IRAP, la presentazione di un’apposita dichiarazione integrativa relativa al periodo d’imposta in cui la componente di reddito avrebbe dovuto essere correttamente contabilizzata, eliminando i connessi oneri di adempimento.
La rilevanza della novella legislativa è nel fatto che nel sistema anteriore le componenti di reddito generate dal processo di correzione degli errori contabili, attuato secondo i principi IAS (8) e OIC (29), non potevano trovare riconoscimento «naturale» ai fini dell’IRES e dell’IRAP, se non attraverso la presentazione di una dichiarazione integrativa relativa al periodo d’imposta interessato dall’errore contabile e il versamento di sanzioni, seppur ridotte in base al ravvedimento.
Con la risposta ad interpello del 21 marzo 2024 n. 73 l’Agenzia delle Entrate è intervenuta sulla modifica in questione, ritenendola applicabile agli errori contabili “sia quelli qualificati come ''rilevanti'' sia come ''non rilevanti'' in applicazione di corretti principi contabili “ e prendendo posizione sul trattamento fiscale delle poste contabili di correzione.
Sintesi
1. Premessa
2. Principio di derivazione rafforzata
2.1 Definizione
2.2 Criteri di qualificazione
2.3 Criteri di classificazione
2.4 Criteri di imputazione temporale
2.5 Deroghe al principio di derivazione rafforzata
2.6 Fenomeni meramente valutativi
3. Soggetti rientranti nell’applicazione dell’art. 8 del D.L. n. 73/2002
4. Concetto di errore contabile di cui all’art. 8 del D.L. n. 73/2002
4.1 Errori rientranti nella disposizione
4.2 Fattispecie non rientranti nella disposizione
5. Modalità di effettuazione della correzione dell’errore contabile
6. Trattamento fiscale delle poste contabili di correzione
7. Individuazione del momento di rilevazione e correzione dell’errore contabile
8. Rapporti tra correzione degli errori contabili e intervento dell’amministrazione finanziaria
9. Rapporti tra correzione degli errori contabili e dichiarazione integrativa
10. Efficacia temporale dell’art. 8 del D.L. n. 73/2002
Tool excel che consente di analizzare il Bilancio e il Rendiconto per Cassa degli ultimi 2 esercizi degli Enti del terzo settore (ETS), in modo semplice e rapido, producendo dettagliati Report gestionali.
Gli Enti del terzo settore regolati dal D.lgs. 117/2017, necessitano di una approfondita analisi gestionale al pari delle imprese di produzione profit.
Il tool è suddiviso in 2 moduli:
Ognuno dei 2 Moduli produce un REPORT dettagliato con indici e rapporti di composizione, completi di grafici andamentali di confronto con l’esercizio precedente e un pratico foglio di Word dove l’analista può annotare osservazioni di commento.
Il prodotto necessita di Microsoft Excel (non funziona con Mac / OpenOffice).
ATTENZIONE: Per l'utilizzo del foglio excel, al primo avvio è richiesto un codice di sblocco che verrà inviato via email (si consiglia di controllare eventualmente anche lo spam).
Fac-simile commentato Convocazione di assemblea a distanza, per società non quotate, cooperative, associazioni e fondazioni, con tutti i riferimenti normativi.
Anche per l’anno 2024 è stata estesa la normativa che deroga le norme che ordinariamente regolano le modalità svolgimento delle assemblee (ordinarie e straordinarie) di società ed enti non commerciali, al fine di permettere il loro svolgimento in maniera regolare ma senza mettere a repentaglio la salute dei partecipanti, permettendo di evitare assembramenti.
La conversione in legge (legge n. 18/2024) del decreto Milleproroghe ha previsto infatti, l'estensione dell'applicabilità delle normesullo svolgimento delle assemblee ordinarie di società ed enti, di cui al “Decreto Cura Italia” (art. 106 del D.L. 18/2020), alle assemblee sociali tenute entro il 30.04.2024.
In allegato:
File word personalizzabile di 11 pagine.
Guida completa alla redazione del Bilancio di esercizio 2023 e agli adempimenti 2024
Aggiornato con la Legge di Bilancio 2024.
V edizione - eBook in pdf di 216 pagine.
Con la presente pubblicazione incentrata completamente sul bilancio d’esercizio, giunta oramai alla quarta edizione, si intende fornire al lettore una panoramica di sintesi relativamente ai principali obblighi e alle valutazioni da effettuare in sede di redazione del bilancio delle società di capitali.
In questa quinta edizione l’attenzione viene posta principalmente sulle novità introdotte, in sede di redazione del bilancio, relativamente agli ultimi provvedimenti normativi emanati e alle novità relative ai principi contabili da applicare.
L’obiettivo, speriamo non troppo ambizioso, dell’e-book è quello di rappresentare in forma sintetica e di facile lettura tutte le principali aree di interesse per il soggetto che si approccia alla redazione del bilancio d’esercizio (sia esso professionista che soggetto interno aziendale), anche e soprattutto in un difficile contesto di crisi economica come quello attuale.
L’e-book è organizzato in quattro sezioni principali:
Ci preme segnalare al lettore come nella terza parte, volutamente, sono stati rappresentati i contenuti dei principi contabili OIC in forma sintetica e anche mediante l’utilizzo di tabelle esemplificative proprio al fine di facilitarne la lettura e la relativa interpretazione.
Ovviamente il lavoro di sintesi fatto sui principi contabili OIC non risulterà sicuramente esaustivo di tutti i contenuti previsti nei testi di riferimento, pertanto, il lettore viene invitato per eventuali approfondimenti a consultare i singoli principi contabili reperibili sul sito della Fondazione OIC.
Infine, viene inserita un’appendice contenente alcuni riferimenti bibliografici utili al lettore in ottica di redazione del bilancio d’esercizio.
Introduzione
1. Disciplina civilistica: finalità e postulati del bilancio
1.1 I postulati di bilancio
1.1.1 Prudenza
1.1.2 Prospettiva della continuità aziendale
1.1.3 Rappresentazione sostanziale (sostanza dell’operazione o del contratto)
1.1.4 Competenza
1.1.5 Costanza nei criteri di valutazione
1.1.6 Rilevanza
1.1.7 Comparabilità
2. Tipologie di bilancio previste dalla normativa vigente
2.1 Il bilancio ordinario
2.1.1 Lo schema di stato patrimoniale
2.1.2 Lo schema di conto economico
2.1.2.1 Valore della produzione
2.1.2.2 Costi della produzione
2.1.2.3 Proventi e oneri finanziari
2.1.2.4 Rettifiche di valore di attività e passività finanziarie
2.1.2.5 Imposte sul reddito dell’esercizio, correnti, differite e anticipate
2.1.3 La nota integrativa
2.1.4 Il rendiconto finanziario
2.1.4.1 Esempio di rendiconto finanziario – Fonte OIC 10
2.1.5 La relazione sulla gestione
2.2 Il bilancio in forma abbreviata
2.2.1 Decadenza dalle semplificazioni
2.2.2 Schema di stato patrimoniale del bilancio in forma abbreviata
2.2.3 Schema di conto economico del bilancio in forma abbreviata
2.2.4 Il rendiconto finanziario e la nota integrativa
2.2.5 La relazione sulla gestione
2.2.6 Criteri di valutazione
2.3 Il bilancio delle micro imprese
2.3.1 Schema di stato patrimoniale delle micro imprese
2.3.2 Schema di conto economico delle micro imprese
2.3.3 Esonero dalla redazione del rendiconto finanziario e della nota integrativa
2.3.4 Relazione sulla gestione
2.3.5 Criteri di valutazione
2.4 Il bilancio consolidato
2.4.1 I presupposti per la redazione del bilancio consolidato e casi di esonero
2.4.2 Area di consolidamento
2.4.3 La redazione del bilancio consolidato
2.4.4 Metodi di consolidamento
2.4.4.1 Il metodo di consolidamento integrale nella teoria dell’entità (entity theory)
2.4.4.2 Metodo di consolidamento proporzionale nella teoria della proprietà (proprietary theory) 83
2.4.4.3 Metodo di consolidamento integrale nella teoria della “capogruppo” (parent company theory)
2.4.5 La struttura del bilancio consolidato
2.4.5.1 Lo stato patrimoniale e il conto economico
2.4.5.2 Il rendiconto finanziario
2.4.5.3 La nota integrativa
2.5 L'iter di approvazione del bilancio
2.6 Il deposito del bilancio presso la camera di commercio
2.7 Dichiarazioni di conformità da apporre in calce al bilancio e agli allegati Xbrl
2.7.1 Dichiarazioni di conformità del file Xbrl
2.7.2 Dichiarazioni di conformità degli altri allegati (verbale e relazioni) in formato PDF/A
2.7.3 Casistiche
2.7.3.1 Deposito effettuato dal legale rappresentante (amministratore o liquidatore) munito di dispositivo di firma digitale
2.7.3.2 Deposito effettuato dal professionista incaricato (dottore commercialista) munito di dispositivo di firma digitale
2.7.3.3 Deposito effettuato dal procuratore munito di dispositivo di firma digitale utilizzando il modello procura Unioncamere 0
2.7.4 Le sanzioni
3. Analisi comparata delle principali voci di bilancio
3.1 Immobilizzazioni materiali
3.1.1 Classificazione
3.1.2 Rilevazione iniziale
3.1.3 Ammortamento
3.1.4 Casi particolari
3.1.5 Esercitazione contabile: la rilevazione del contributo conto impianti
3.2 Immobilizzazioni immateriali
3.2.1 Rilevazione iniziale
3.2.2 Ammortamento
3.2.3 Casi particolari
3.2.4 Esercitazione contabile: rivalutazione costi di ricerca e sviluppo
3.3 Le immobilizzazioni finanziarie
3.3.1 Rilevazione iniziale
3.3.2 Valutazione
3.3.3 Casi particolari
3.3.4 Esercitazione contabile: la rilevazione delle partecipazioni
3.4 Rimanenze
3.4.1 Rilevazione iniziale 126
3.4.2 Valutazione
3.4.3 Esercitazione contabile: valutazione metodo fifo (fonte oic)
3.5 Crediti
3.5.1 Rilevazione iniziale
3.5.2 Valutazione dei crediti
3.5.3 Esercitazione contabile: svalutazione dei crediti
3.6 Disponibilità liquide
3.7 Ratei e risconti
3.8 Patrimonio netto
3.8.1 Rilevazione e movimentazioni successive del patrimonio netto
3.8.2 Prospetto di patrimonio netto in nota integrativa
3.9 Fondi per rischi e oneri e trattamento di fine rapporto
3.9.1 Fondi per rischi e oneri
3.9.1.1 Rilevazione iniziale
3.9.1.2 Valutazioni del fondo
3.9.2 Trattamento di fine rapporto
3.10 Debiti
3.10.1 Rilevazione iniziale
3.10.2 Valutazione dei debiti
3.11 Svalutazioni per perdite durevoli di valore delle immobilizzazioni materiali e immateriali
3.11.1 Semplificazione nella determinazione della perdita durevole di valore delle immobilizzazioni
3.12 Operazioni, attività e passività in valuta estera
3.12.1 Rilevazione inziale
3.12.2 Valutazione
3.12.3 Casi particolari per attività e passività in valuta estera
3.13 Cambiamenti di stime, principi contabili, correzione di errori e fatti intervenuti dopo la chiusura dell’esercizio
3.13.1 I cambiamenti intervenuti nei principi contabili
3.13.2 I cambiamenti intervenuti nelle stime contabili
3.13.3 Correzione di errori
3.13.4 Fatti intervenuti dopo la chiusura dell’esercizio
3.14 Lavori in corso su ordinazione
3.14.1 Rilevazione iniziale e valutazioni successive
3.15 Imposte sul reddito
3.15.1 Classificazione delle voci in bilancio
3.15.2 Rilevazione e valutazione in bilancio della fiscalità differita
3.15.3 La rilevazione delle imposte differite
3.16 Strumenti finanziari derivati
3.16.1 Classificazione delle voci in bilancio
3.16.2 Valutazione degli strumenti finanziari derivati
3.17 Leasing
3.18 Il nuovo OIC 34 relativo ai RICAVI
4. Alcune questioni di particolare interesse nella predisposizione del bilancio d’esercizio.
4.1 Sospensione degli ammortamenti relativi al bilancio 2020, 2021, 2022 e 2023
4.1.1 Aspetti operativi
4.2. Modifica alla disciplina delle perdite d’esercizio
4.2.1 Analisi di alcuni aspetti operativi connessi alla disciplina suddetta
4.3 Modifiche intervenute a seguito della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della L.238/2021
4.4 Nuova deroga alla valutazione dei titoli non immobilizzati
4.5 Applicazione della derivazione rafforzata su opzione per le Micro imprese
4.6 La disciplina delle erogazioni pubbliche nel bilancio d’esercizio
4.7. Le nuove soglie dimensionali applicabili ai bilanci delle imprese
Appendice bibliografica
Il presente tool consente la pianificazione e la formalizzazione dei controlli di revisione sull’inventario di magazzino al 31 dicembre (procedure obbligatoria per i revisori contabili).
Il pacchetto comprende le carte di lavoro (file word ed excel) necessarie per gestire i controlli e documentare quanto svolto, e contiene i seguenti files: