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Con provvedimento dell’Agenzia delle Entrate del 31 gennaio scorso, è stato approvato il modello "Redditi" SP 2020, da presentare nell’anno 2020 relativo al periodo d’imposta 2019.
Sono obbligati alla presentazione del modello REDDITI SP le società di persone ed equiparate, le società e le associazioni, residenti nel territorio dello Stato.
I quadri RF, RG, RE, RN, RP, RQ, RS e FC presentano le maggiori novità
Tutte le novità analizzate nella Circolare del giorno all'interno di questo pacchetto + Check list raccolta dati disponibili anche in ABBONAMENTO ANNUALE
Il Pacchetto contiene:
L'opera commenta, articolo per articolo, la Parte IV del Testo unico dellambiente (D.lgs. 152/2006) dedicata alla disciplina dei rifiuti. In calce al testo di ogni articolo (annotato e coordinato con le varie modifiche intervenute) viene riportato il commento, sintetico ma esauriente, dell'Autore, la normativa comunitaria e nazionale collegata, le massime della più rilevante e recente giurisprudenza di riferimento. Il Codice commentato, pertanto, fornisce a tutti gli operatori professionali del settore, giuristi, forze di polizia e studiosi della materia, non solo un compendio chiaro e ordinato della disciplina dei rifiuti, ma anche uno strumento di lavoro quotidiano, di facile e rapida consultazione, completo e aggiornato.
Questa terza edizione è stata interamente aggiornata con le più recenti novità normative, è stata ampliata con la disciplina sanzionatoria degli illeciti amministrativi e penali in materia di tutela ambientale (Parte VI-bis del D.lgs. 152/2006), sono stati riveduti tutti i commenti ed è stata ulteriormente arricchita lampia casistica di giurisprudenza.
L'opera, infine, è completata da un utilissimo prontuario essenziale delle violazioni e delle sanzioni in materia di rifiuti e da una preziosa banca dati online con tutta la normativa e la prassi citata nel testo. Osvaldo Busi Comandante Polizia Municipale Castellammare del Golfo, esperto di diritto dellambiente. È docente presso il Centro Regionale di Formazione della Polizia Municipale della Sicilia e autore di pubblicazioni in materia di polizia locale e su tematiche ambientali, nonché relatore in convegni nazionali.
Dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà (articolo 47, Dpr n. 445/2000) di essere in possesso degli originali (e l’impegno a depositarli in ufficio una volta terminato il periodo emergenziale), la copia del documento di identità del richiedente. Lo stesso deve inoltre specificare che la registrazione è esente da imposte (articolo 19, comma 1, Dl n. 133/2014).
L'Agenzia delle Entrate ha chiarito che non sussiste l’obbligo di registrazione della riduzione del canone. Il contribuente può tuttavia scegliere di registrare questa modifica contrattuale per comunicare la riduzione della base imponibile ai fini del calcolo dell'imposta di registro (se dovuta) e delle imposte dirette (irpef o cedolare secca). Pertanto, non sussistendo l’obbligo di registrazione dell’atto di riduzione del canone i contribuneti potranno procedere alla registrazione anche al termine dell’emergenza.
Se però si vuole effettuarla ora, è possibile (senza pagamento dell’imposta di registro e dell’imposta di bollo, in virtù della previsione dell’art. 19, comma 1, del D.L. 12 settembre 2014, n. 133) mediante posta elettronica certificata (PEC) o e-mail. Alla richiesta di registrazione tramite PEC o e-mail dovrà allegare:
La richiesta di registrazione va indirizzata all’ufficio presso il quale era stata registrata la locazione oggetto di modifica (ufficio competente). L’ufficio verificherà la correttezza della documentazione ed effettuerà la registrazione, comunicando gli estremi a chi l’ha richiesta (una volta terminato il periodo emergenziale, questi sarà tenuto a depositare l'originale dell'accordo presso lo stesso ufficio).
Ad ogni buon fine, le segnaliamo che l’art.62, comma 1 e 6, del Decreto Legge n.18/2020 dispone la sospensione degli adempimenti tributari in scadenza tra l’8 marzo e il 31 maggio 2020, adempimenti che potranno essere effettuati, senza sanzioni, entro il 30 giugno 2020.
Pubblicata, sulla Gazzetta Ufficiale 110 del 29 aprile 2020 la LEGGE di conversione con modificazione del Decreto Legge “COVID-19, MISURE STRAORDINARIE PER LA TUTELA DELLA SALUTE E IL SOSTEGNO ALL’ECONOMIA”, cd Decreto "Cura Italia".
Nella presente circolare in estrema sintesi le novità che riguardano imprese e privati in seguito alla diffusione nel territorio italiano del Coronavirus.
La Circolare fa parte dell'Abbonamento Circolare Settimanale per lo Studio, acquistalo subito ad un prezzo promozionale!
Guida operativa per amministratori di condominio con modulistica:
Questa nuovissima guida operativa, aggiornata al d.P.C.M. 26 aprile 2020, fornisce all’amministratore di condominio tutte le indicazioni per la corretta gestione delle attività condominiali nella fase 2 di graduale ripresa dopo l’emergenza sanitaria Covid 19. L’opera affronta diversi argomenti da un punto di vista pratico e procedurale, in particolare:
1. L’assemblea condominiale a distanza
1. L’epidemia di Covid-19 e la dichiarazione dello stato di emergenza
2. Il divieto di riunione
3. Gli ostacoli allo svolgimento dell’assemblea a distanza: a) la mancanza di una normativa ad hoc
4. Gli ostacoli allo svolgimento dell’assemblea a distanza: b) la mancanza di un luogo fisico per lo svolgimento dell’assemblea condominiale
5. L’assemblea a distanza potrà utilizzarsi anche dopo il periodo emergenziale?
6. Le difficoltà di tipo pratico e operativo
7. Le modalità di svolgimento dell’assemblea a distanza
2. Il pagamento delle spese condominiali in epoca Covid-19
1. Premessa
2. Gli obblighi dell’amministratore condominiale
3. L’obbligo di pagamento delle spese condominiali
4. Il pagamento delle spese condominiali è dovuto (e possibile) anche durante il periodo emergenziale
5. Le difficoltà per l’amministratore di precostituirsi il titolo per richiedere il pagamento delle spese da parte dei condomini
3. L’impugnazione delle delibere assembleari in epoca Covid-19
1. La sospensione dei termini processuali
2. Cosa accade alle impugnazioni delle deliberazioni assembleari?
4. L’uso delle parti comuni condominiali in epoca Covid 19
1. L’uso delle parti comuni: i limiti
2. I limiti della normativa anti Covid-19
3. Coronavirus ed uso delle parti comuni da parte dei condomini
4. Le aree verdi e le precauzioni nella manutenzione per evitare contagi
5. Parti comuni e portiere
5. La sanificazione delle parti comuni
1. L’impresa di pulizia
2. Il rapporto con le imprese di pulizia e la sanificazione in epoca coronavirus
3. L’incarico all’impresa di sanificazione
4. I requisiti dell’impresa di sanificazione
5. L’affidamento dell’incarico ad imprese di pulizia e sanificazione non qualificate: il controllo dell’amministratore
6. Le imprese estere
7. La sanificazione in assenza di ordinanze comunali
8. La sanificazione obbligata
9. La sanificazione delle parti comuni calpestabili
10. Coronavirus e pulizia delle scale a turno
6. La posizione dell’amministratore
1. L’attività in epoca Covid-19 e la c.d. Fase 2
2. Le indicazioni anti-contagio ai condomini: il ruolo dell’amministratore
3. Le informazioni generali anti-contagio ai condomini
4. Le istruzioni per gli animali in condominio
5. Le istruzioni per la raccolta differenziata
6. Le istruzioni per i condomini delle “seconde case”
7. L’accesso degli estranei in condominio
1. Premessa
2. La consegna della spesa ai condomini
3. Le consegna della posta e dei pacchi ai condomini
4. Le riparazioni urgenti: l’accesso dei tecnici
5. Il problema dei negozi in ambito condominiale
6. L’assistenza a un condominio-disabile
7. Le feste abusive in condominio
8. Le feste del condomino sul lastrico solare comune
9. Le feste nei giardini o nei lastrici di proprietà esclusiva
10. Le possibili violazioni della normativa anti Covid-19 per organizzatori e partecipanti alla festa
8. La privacy in epoca Covid-19
1. Premessa
2. La gestione della privacy in condominio: il ruolo dell’amministratore
3. I dati trattati dall’amministratore
4. Condominio e dati sensibili
5. Covid-19 e dati sanitari dei condomini
9. Allegati
1. Convocazione dell’assemblea condominiale da svolgersi esclusivamente in videoconferenza in prima e in seconda convocazione
2. Convocazione dell’assemblea condominiale in prima e in seconda convocazione con possibilità di partecipazione in videoconferenza
Aggiornato con la conversione in legge del D.L. 18 del 17 marzo 2020 (Cura Italia).
Mai come in questo periodo il tema degli ammortizzatori sociali è stato così sentito dall’intero sistema produttivo. In occasione della pandemia Covid19 ed alle conseguenti chiusure degli esercizi commerciali e dei siti produttivi il ricorso agli ammortizzatori sociali ha coinvolto praticamente tutto il mondo del lavoro. Un vero stress-test dell’impianto disegnato dal D.lgs 148/15. Il decreto legislativo, inserito nella più ampia manovra passata alla storia come JobsAct, traendo esperienza dalla crisi del 2009 ha previsto al fianco degli ammortizzatori sociali “storici” (il sistema della cassa integrazione ordinaria e straordinaria) una copertura rispetto a settori, fino a quel momento, poco interessati alla gestione di temporanee crisi d’impresa.
Le considerazioni che si possono fare a valle del dramma Coronavirus, ed alle conseguenze che lo stesso ha determinato nel mondo del lavoro ed al nuovo assetto che ne deriva degli ammortizzatori sociali, sono diverse. Partirei dal porre quattro questioni che ritengo primarie:
Sono quesiti importantissimi quelli che ci lascia come eredità la crisi della pandemia del 2020. Per provare a fornire una complessiva, sia pure in termini generali, risposta ritengo che sia necessario partire dalla valutazione di quello che ha funzionato e quello che non ha funzionato in questi mesi.
Avere tanti strumenti differenti suddivisi per tipologia e dimensione d’impresa crea una difficoltà enorme di gestione del sistema obbligando sia gli operatori professionali (consulenti del lavoro) che la PA ad impiantare, conoscere e manutenere sistemi tecnologici differenti. La tecnologia in una situazione del genere diventa un amplificatore di burocrazia. Esattamente il contrario dell’approccio digitale ai problemi. Un sistema non si semplifica trasformando moduli cartacei in digitali, si semplifica utilizzando l’analisi digitale per un suo ripensamento. Quindi uno strumento “tagliato su misura” per ogni impresa non diventa sinonimo di strumento idoneo, al contrario crea una babele di procedure nella quale è difficile districarsi. A tutto ciò deve aggiungersi che il D.lgs 148 ha previsto la creazione di ammortizzatori sociali di comparto, i fondi bilaterali, creati dalle forze sociali di settore. Un simile impianto prevede un presupposto fondamentale.
La chiarezza di chi sia rappresentativo di un settore e quale sia la contrattazione collettiva di effettivo riferimento. Senza di ciò il sistema di finanziamento di questi fondi rischia di entrare in quel complesso di dubbi interpretativi che ha sempre accompagnato gli istituti presenti nella cd. “parte obbligatoria” del CCNL alla stregua degli enti bilaterali, della sanità integrativa o della previdenza complementare. In definitiva se non si parte dalla vigenza erga omnes di talune disposizioni diventa impossibile pretendere la contribuzione e, conseguentemente in un sistema puramente assicurativo, la prestazione.
Veniamo al punto successivo. In mancanza di contribuzione manca la prestazione. Questo è evidente in un impianto assicurativo classico ma il concetto è difficilmente traslabile in un meccanismo di sicurezza sociale in cui il contraente (datore di lavoro) ed il beneficiario (lavoratore) sono soggetti diversi. La prestazione consente di evitare il licenziamento del lavoratore ed il mantenimento del rapporto di lavoro sia pure in fase di temporanea sospensione. Si evita di generare disoccupazione involontaria. Pertanto, in ossequio all’art. 38 Cost., dovrebbe valere, per ogni tipologia di ammortizzatore, il principio dell’automaticità della prestazione fermo restando l’obbligo contributivo del datore di lavoro.
Altro tema importante è quello relativo alla funzione propria degli ammortizzatori sociali.
Il nome stesso “ammortizzatore” evoca la funzione di quel meccanismo che serve ad evitare colpi improvvisi ed a superare dossi o avvallamenti stradali con il minor danno possibile. Sul punto il richiamato D.lgs 148/15 aveva ben introdotto meccanismi che impedissero l’attivazione degli strumenti per funzioni diverse (pensiamo al caso di cessazione dell’attività aziendale) promuovendo in tali circostanze meccanismi di presa in carico del lavoratore da parte dei servizi di ricollocazione con supporto della assicurazione sociale per l’impiego (naspi). Negli anni questi concetti sono stati un po’ lasciati in disparte dal sistema che ha preferito “tornare all’antico” accantonando la ricollocazione dei lavoratori, propria delle politiche attive del lavoro, e privilegiando il sostegno al mancato reddito riprendendo quindi temi di politiche passive del lavoro. Un meccanismo così impostato rende difficile ipotizzare riprese occupazionali visto anche il dichiarato e mai realizzato potenziamento tecnico/organizzativo dei centri per l’impiego ai quali l’avvento della figura dei “navigator” non ha fornito alcun beneficio concreto.
Ultimo tema sollevato è quello relativo al finanziamento degli ammortizzatori sociali.
La questione è molto ampia e delicata. Mi limito solo a segnalare che la risposta dipenderà dalla funzione che il sistema darà agli stessi. Se rimanessero nell’alveo di uno strumento temporaneo di “sicurezza aziendale” il loro costo non potrà che essere a carico delle imprese e dei lavoratori. Se invece si evolvesse a meccanismo di generale ed universale difesa dalla povertà (reddito di cittadinanza), ancorchè temporanea, del lavoratore potrebbe aprirsi un tema di riconsiderare come destinatario del costo non il mondo del lavoro ma l’intera collettività. In questo caso l’aggravio per la fiscalità generale sarebbe compensato dal minor onere per le imprese che potrebbe tradursi con maggior gettito salariale e quindi maggior introito fiscale.
Tematiche ampie e strutturali.
Sicuramente lo stress test Covid19 non passerà inosservato anche in tema di ammortizzatori sociali che saranno probabilmente ristrutturati. Come ogni crisi, anche questa, avrà come conseguenza elementi di miglioramento. L’economista Joseph Schumpeter insegnava che proprio dalla crisi, la cui etimologia greca fa riferimento al cambiamento, deriva ogni miglioramento sociale. Speriamo valga anche questa volta.
Paolo Stern – presidente Nexumstp S.p.A.
1. La Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria
1.1 Introduzione
1.2 CIGO – Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria
1.3 Causali
1.4 Misura e durata della CIGO
1.5 Come si fa – Procedura di presentazione e rimborso della CIGO
1.6 Decadenza
1.7 Aggiornamento circolare Inps 19 gennaio 2017, n. 9
2. Le integrazioni salariali straordinarie
Premessa: entrata in vigore delle nuove norme
2.1 Campo di applicazione: le imprese ed i lavoratori beneficiari
2.1.1 Le imprese rientranti nel campo di applicazione
2.1.2 Casistiche particolari: imprese operanti in un’area di crisi industriale complessa
2.1.3 Criteri di computo per il raggiungimento del requisito dimensionale e lavoratori beneficiari
2.1.4 Nozione di unità produttiva
2.1.5 Finanziamento
2.2 Causali di intervento e durata
2.2.1 Presupposti e durata
2.2.2 Durata massima complessiva dei trattamenti
2.3 Misura del trattamento ed aspetti previdenziali
2.4 Richiesta dell’integrazione salariale: fase sindacale e procedura amministrativa
2.4.1 Fase sindacale
2.4.2 Fase amministrativa
2.5 Compatibilità della CIGS con altri istituti
2.5.1 Condizionalità, politiche attive del lavoro e le relative sanzioni
2.6 Sanzioni e verifiche circa gli impegni aziendali assunti
2.7 Regime transitorio
2.8 Ammortizzatori sociali in deroga
2.9 Il contratto di solidarietà espansiva
3. I Fondi di solidarietà bilaterali
3.1 Introduzione
3.2 Fondi di solidarietà ordinari
3.3 Fondi di solidarietà alternativi
3.4 FSBA – Fondo alternativo bilaterale per l’artigianato
3.5 MFondi di Integrazione Salariale (da FSR a FIS)
3.5.1 Assegno di solidarietà
3.5.2 Assegno ordinario
3.6 La contribuzione
3.7 Fondo di solidarietà per i lavoratori del credito cooperativo
3.8 Fondo di solidarietà trasporto
3.9 Chiarimenti e novità
4. Misure urgenti in materia di ammortizzatori sociali nel Decreto Cura Italia
4.1 Introduzione
4.2 Cassa integrazione ordinaria e assegno ordinario: nuove proccedure semplificate
4.3 Cassa Integrazione ordinaria in sostituzione di quella straordinaria
4.4 Trattamaneto di assegno ordinario in sostituzione di assegni di solidarietà in corso
4.5 Cassa Integrazione in deroga per le aziende prive di tutela
4.5.1 Fac-simili
4.6 Consultazione e accordo sindacale: modifiche in sede di conversione del decreto
4.7 Novità sulla cassa integrazione in deroga
Appendice
Normativa
Prassi
Analisi della disciplina normativa, tutele, adempimenti e contrattazione collettiva del cosiddetto lavoro a chiamata tramite "piattaforma digitale", questa nuova tipologia di servizio online che coordina l'attività lavorativa dei gig worker (riders, fattorini, attività di baby-sitter di una sera e ripetizioni private) mettendo in contatto domanda e offerta di servizi, in un eBook in pdf di 286 pagine.
L'espressione “gig economy” è mutuata dal mondo della musica, dove il termine “gig" indica una performance legata a un singolo ingaggio e, pertanto, unica, saltuaria. Il lavoro nella gig economy, o “economia dei lavoretti", ha, infatti, natura prettamente occasionale, riconducibile alla singola prestazione giornaliera o di poche ore, minuti.
Sono gig work:
Lo sviluppo delle tecnologie digitali avvenuto negli ultimi anni e, in particolare, della cosiddetta “Internet delle cose", con la diffusione di massa di apparecchi di telefonia mobile smart, ha portato alla nascita e alla rapida crescita di una nuova tipologia di servizi online.
Sempre più spesso, in particolare, piattaforme digitali accessibili dagli utenti tramite i loro smartphone coordinano l'attività lavorativa dei gig worker e mettono in contatto domanda e offerta di servizi.
Secondo uno recente studio, i lavoratori europei e statunitensi che usufruiscono dell'intermediazione di piattaforme online per fornire la propria prestazione lavorativa sarebbero circa 9 milioni, ovvero il 2,5% degli occupati. Il fenomeno sarebbe, inoltre, in fortissima crescita: secondo uno studio condotto dal JPMorgan Chase & Co. Institute, tra il 2012 e il 2016 il numero di lavoratori coinvolti negli USA si sarebbe più che decuplicato.
Il presente lavoro si focalizza su questo tipo di prestazioni, il cosiddetto “lavoro a chiamata tramite piattaforma", e ne traccia le caratteristiche principali proponendo un'analisi del fenomeno e fornendo, in particolare:
Su quest’ultimo punto è infatti il caso di ricordare che, con sentenza 11 gennaio 2019, n. 26, la Corte di Appello di Torino ha segnato un elemento di forte discontinuità nell’evoluzione degli assetti contrattuali dei c.d. lavoratori dell’economia digitale, in particolare dei riders, altrimenti definiti fattorini digitali.
I giudici di appello, infatti, riformando parzialmente la sentenza di primo grado, hanno riconosciuto il diritto per i riders di vedersi corrisposta la retribuzione prevista dal CCNL del settore della logistica, con ciò implicitamente assimilando tali soggetti a lavoratori dipendenti.
Particolare evidenza viene quindi data, nel testo, alla disamina di questo importante contratto. Il volume è infine arricchito, in ogni sua parte, dai più recenti indirizzi della giurisprudenza, sia di merito che di legittimità.
Premessa
Parte I - I lavoratori della gig-economy e le piattaforme digital. Dimensioni del fenomeno, legislazione, tutele, adempimenti
1. La dimensione e l’evoluzione della gig economy
2. Le caratteristiche dei gig worker
3. Gig worker e tipologie di rapporto di lavoro
4. I gig worker in Italia: il fenomeno dei rider nel food delivery
5. La regolazione del lavoro nella gig economy
5.1 Le esperienze estere
5.2 La regolazione dei gig worker in Italia prima della riforma legislativa
6. La qualificazione del rapporto di lavoro negli orientamenti della giurisprudenza
6.1 Tribunale di Torino, Sentenza 7 maggio 2018, n. 778
6.2 Corte di Appello di Torino, sentenza 11 gennaio 2019, n. 26
6.3 Corte di Cassazione, Sentenza 24 gennaio 2020, n. 1663
7. La riforma legislativa operata dalla legge 2 novembre 2019, n. 128
8. Coperture assicurative
9. La proposta di legge della Regione Lazio
10. La contrattazione collettiva: diritti, doveri e tutele dei riders
10.1. Classificazione dei lavoratori
10.2 Mansioni e diritti sindacali
10.3. Retribuzione
10.4. Aumenti periodici di anzianità
10.5. Elementi retributivi ultramensili
10.6. Orario di lavoro
10.7. Malattia
10.8 Diritto allo studio permessi e aspettative
10.9 Sanzioni disciplinari
10.10 Estinzione del rapporto
10.11 Particolari tipologie contrattuali
10.12 Previdenza integrativa
11. L’accordo 18 luglio 2018 sulla distribuzione delle merci con cicli, ciclomotori e motocicli
Parte II - Il contratto di lavoro dei riders. CCNL della logistica, del trasporto merci e della spedizione
1. Inquadramento generale
2. Il testo del Contratto collettivo nazionale di lavoro per i dipendenti da imprese di spedizione, autotrasporto merci e logistica
Capitolo I - RELAZIONI INDUSTRIALI
Capitolo II - DISPOSIZIONI GENERALI
Art. 1 (Decorrenza e durata)
Art. 2 (Inscindibilità delle disposizioni del contratto)
Art. 3 (Sostituzione degli usi)
Art. 4 (Assunzione)
Art. 5 (Periodo di prova)
Art. 6 (Classificazione del personale)
Art. 7 (Mutamento di mansioni)
Art. 8 (Cumulo di mansioni)
Art. 9 (Orario di lavoro per il personale non viaggiante)
Art. 10 (Riposo settimanale)
Art. 11 (Orario di lavoro per il personale viaggiante)
Art. 11 bis (Orario di lavoro e modalità di prestazione del personale viaggiante impiegato in mansioni discontinue)
Art. 11 ter (Clausola compromissoria)
Art. 11 quater (Norme straordinarie e temporanee a sostegno delle imprese di autotrasporto - Premialità)
Art. 11 quinquies (Disposizioni particolari per il personale viaggiante inquadrato al 4° livello)
Art. 11 sexies (Misure per contrastare l'assenteismo del personale viaggiante)
Art. 11 septies (Satellitari)
Art. 12 (Lavoro notturno - Lavoro domenicale con riposo compensativo - Lavoro nelle festività nazionali e infrasettimanali)
Art. 13 (Lavoro straordinario e banca ore)
Art. 14 (Festività abolite)
Art. 15 (Indennità di cassa e maneggio denaro)
Art. 16 (Indennità di lavoro notturno)
Art. 17 (Aumenti periodici di anzianità)
Art. 18 (Tredicesima mensilità)
Art. 19 (Quattordicesima mensilità)
Art. 20 (Assenze, permessi e congedo matrimoniale)
Art. 21 (Permessi per gravi e documentati motivi familiari)
Art. 22 (Diritto allo studio - Formazione continua - Formazione personale viaggiante)
Art. 23 (Interruzioni, sospensioni di lavoro e recuperi)
Art. 24 (Ferie)
Art. 25 (Tutela dei disabili)
Art. 26 (Tutela etilisti)
Art. 28 (Indennità varie e alloggio al personale)
Art. 29 (Volontariato e permessi ai volontari di protezione civile)
Art. 30 (Responsabilità dell'autista e del personale di scorta)
Art. 31 (Ritiro patente - Carta conducente)
Art. 32 (Diritti e doveri del lavoratore - Provvedimenti disciplinari - Licenziamenti)
Art. 33 (Trasferimenti)
Art. 35 (Indumenti di lavoro)
Art. 36 (Preavviso di licenziamento e di dimissioni)
Art. 37 (Trattamento di fine rapporto)
Art. 38 (Secondo livello di contrattazione)
Art. 39 (Controversie)
Art. 40 (Compiti delle Rappresentanze aziendali dei lavoratori)
Art. 41 (Diritti sindacali)
Art. 42 (Appalto di lavori di logistica, facchinaggio/movimentazione merci)
Art. 42 bis (Cambi di appalto).
Art. 43 (Cessazione del rapporto di lavoro e liquidazione)
Art. 44 (Cessione, trasformazione e cessazione dell'azienda)
Art. 45 (Trasporti speciali)
Art. 46 (Rappresentante per la sicurezza)
Art. 47 (Distacco)
Art. 48 (Molestie sessuali)
Art. 49 ("Mobbing")
Art. 50 (Previdenza complementare - Previlog)
Art. 51 (Assistenza sanitaria integrativa - Sanilog)
Art. 52 (Ente bilaterale - Ebilog)
Art. 53 (Lavoratori stranieri)
Art. 54 (Tossicodipendenza)
Capitolo III - MERCATO DEL LAVORO
Art. 55 (Contratto di lavoro a tempo determinato)
Art. 56 (Contratto a tempo parziale)
Art. 57 (Apprendistato professionalizzante)
Art. 58 (Lavoro somministrato)
PARTE SPECIALE
Sezione prima - C.C.N.L. TRASPORTO MERCI
Art. 59 (Flessibilità)
Art. 60 (Giorni festivi)
Art. 61 (Retribuzione)
Art. 62 (Rimborso spese - Indennità equivalenti)
Art. 63 (Malattia, infortunio, cure termali)
Art. 64 (Tutela della maternità)
Art. 65 (Composizione delle R.S.U.)
Art. 66 (Previdenza per le aziende del terziario - FASC)
Art. 67 (Reperibilità)
Sezione seconda - C.C.N.L. ASSOLOGISTICA
Art. 68 (Rappresentanze sindacali unitarie)
Art. 69 (Orario di lavoro normale in regime di flessibilità)
Art. 70 (Orario di lavoro normale in regime di flessibilità)
Art. 71 (Giorni festivi)
Art. 72 (Disposizioni per i lavoratori addetti a mansioni discontinue o a mansioni di semplice attesa o custodia)
Art. 73 (Retribuzione: corresponsione e divisori)
Art. 74 (Elementi della retribuzione)
Art. 75 (Mense aziendali - Indennità di mensa)
Art. 76 (Indennità di reperibilità)
Art. 77 (Trattamento di malattia e infortunio)
Art. 78 (Aspettativa)
Art. 79 (Trattamento di missione e trasferta)
Art. 80 (Rimborso spese per rinnovo porto d'armi)
Sezione terza - COOPERAZIONE
Art. 9 e art. 11 (Orario di lavoro per il personale non viaggiante e viaggiante)
Art. 61 - Parte speciale - sezione prima (Retribuzione)
Art. 13 - Parte generale (Lavoro straordinario)
Art. 62 - Parte speciale - sezione prima (Rimborso spese, indennità equivalenti)
Art. 17 (Aumenti periodici di anzianità)
Art. 26, 54 e 63 (Malattia, infortunio, tossicodipendenza, etilismo)
Art. 32 (Diritti e doveri del lavoratore - Provvedimenti disciplinari e licenziamenti)
Art. 41 (Diritti sindacali)
Sezione quarta - ARTIGIANA
Art. 11 (Orario di lavoro per il personale viaggiante)
Art. 11 bis (Orario di lavoro e modalità di prestazione del personale viaggiante impiegato in mansioni discontinue)
Art. 55 (Contratto di lavoro a tempo determinato)
Protocollo per il rilancio del settore autotrasporto merci
Allegati
Modulo di sospensione del mutuo prima casa aggiornato al 29 aprile 2020 (DL 18/2020 convertito in legge)
Il Fondo di solidarietà per i mutui per l'acquisto della prima casa (il cosiddetto fondo Gasparrini) è stato istituito, presso il Ministero dell'Economia e delle Finanze, con la legge n. 244 del 24/12/2007 che all'articolo 2, commi 475 e ss., ha previsto la possibilità, per i titolari di un mutuo fino a 250.000 euro, contratto per l'acquisto della prima casa, di beneficiare della sospensione per 18 mesi del pagamento delle rate al verificarsi di situazioni di temporanea difficoltà.
Il Fondo sostiene il 50% degli interessi che maturano nel periodo della sospensione.
In occasione dell’emergenza sanitaria per l’epidemia di Coronavirus il Fondo è stato rifinanziato con 400 milioni di euro e, come disposto dall’articolo 54 del Decreto legge 18/20020 (il cosiddetto “Cura Italia”) e successivamente dall'art.12 del dl 23 dell’8 aprile (il cosiddetto “DL liquidità”), la platea dei potenziali beneficiari è stata allargata alle seguenti categorie di beneficiari:
In base al decreto legge 23/2020, e fino a 9 mesi dall'entrata in vigore dello stesso, l’accesso al Fondo è possibile anche per mutui contratti da meno di 12 mesi.
Dal 23 aprile imprese e professionisti possono inviare la richiesta alle banche e agli altri intermediari finanziari per richiedere la garanzia diretta al 90% o la controgaranzia al 100% (su una garanzia del confidi non superiore al 90% del finanziamento) per importi fino a 5 milioni di euro.
Per importi fino a 800 mila euro è possibile richiedere anche una copertura al 100% del finanziamento (90% garanzia diretta più la garanzia del 10% di un confidi).
In allegato la modulistica per la presentazione delle richieste di garanzia ai sensi della Sezione 3.2 del Quadro Temporaneo in materia di aiuti di Stato.:
A causa della comparsa di casi di trasmissione di COVID-19, il Governo ha emanato una serie di provvedimenti per la gestione ed il contenimento dell’emergenza sanitaria in atto e per il sostegno economico alle famiglie, ai lavoratori ed alle imprese; in particolare, possiamo qui così riassumere i riferimenti normativi in materia di lavoro:
Nel presente ebook in pdf di 37 pagine, verranno analizzate le singole misure, cercando di risolvere i principali interrogativi, attraverso domande e risposte.
Premessa
1. Licenziamento
2. Ammortizzatori sociali
3. Permessi/congedi/voucher
4. Indennità Euro 600
5. Lavoro agile/smart working