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La disciplina delle associazioni e delle società sportive dilettantistiche, eBook in pdf di 81 pagine.
Aggiornato con:
Le associazioni sportive dilettantistiche (ASD), che possono essere sia associazioni riconosciute che non riconosciute, godono di una disciplina fiscale agevolata dettata dalla Legge n° 398 del 1991. Questa disciplina fiscale agevolata vale sia per le imposte dirette, quindi per l’IRES – Imposta sui redditi delle società, sia per quelle indirette, cioè per l’IVA – Imposta sul valore aggiunto, che per l’IRAP – Imposta Regionale sulle Attività Produttive.
Dal 1° Gennaio 2003, in virtù dell’art. 90 della Legge 289/2002 (Legge Finanziaria per il 2003), la disciplina della Legge 398/1991 si applica anche alle società sportive dilettantistiche (SSD) che sono società di capitali o cooperative senza fine di lucro il cui oggetto sociale è sempre l’esercizio di una o più attività sportive dilettantistiche.
Restano però una serie di differenze nel trattamento fiscale delle ASD e delle SSD che tratteremo in questo e-book.
Le agevolazioni fiscali previste per le ASD e le SSD riguardano anche altre imposte (per esempio, l’IMU) o attività come, per esempio, quella di raccolta fondi (il c.d. “fundraising”) attraverso l’organizzazione di eventi o la percezione di erogazioni liberali o del cinque per mille dell’IRPEF di cui cerchiamo di dare un quadro completo in questo testo.
Questo e-book è aggiornato, in primo luogo, alla riforma del terzo settore e dell’impresa sociale introdotta dai Decreti Legislativi n° 117, 112 e 111 del 2017 contenenti, rispettivamente, il “Codice del terzo settore”, la riforma della disciplina dell’impresa sociale e quella del cinque per mille emanati in attuazione della Legge – delega n° 106 del 2016, che sono stati corretti su una serie di punti dai Decreti Legislativi n° 95 e 105 del 2018. Sono riportate anche le novità introdotte dal D.M. del 28 Novembre 2019, dalla Legge n° 160 del 2019 (Legge di bilancio per il 2020), dal DPCM del 23 Luglio 2020 sulla partecipazione delle ASD al cinque per mille dell’IRPEF, dai Decreti-Legge n° 146 e 228 del 2021 (decreti “fisco e lavoro” e “milleproroghe” per il 2022) e dalla Legge n° 234 del 2021 (Legge di bilancio per il 2022).
L’applicazione della riforma del terzo settore, cioè del Dlgs 117/2017, alle ASD (le SSD non possono avvalersene ma possono assumere la qualifica di impresa sociale) esclude quella della Legge 398/1991 che è, di solito, la più conveniente dal punto di vista fiscale. Vi è però, fra quelli introdotti dalla riforma del terzo settore, un regime fiscale che è pressoché equivalente a quello della Legge 398/1991, vale a dire quello previsto dall’art. 86 del Dlgs 117/2017 per le associazioni di promozione sociale (APS) che realizzano ricavi da attività commerciali non superiori a 130.000 Euro annui, che potrebbe essere scelto dalle ASD più piccole e che esaminiamo nell’ultimo paragrafo di questo e-book. Questa possibilità di scelta vi sarà, per le ASD iscritte nel RUNTS come APS, a partire dall’anno di imposta successivo a quello di concessione dell’autorizzazione della Commissione Europea relativa a tale regime fiscale agevolato prevista dal comma 10° dell’art. 101 del Dlgs 117/2017, quando entreranno in vigore le norme fiscali del decreto citato che originariamente dovevano essere applicate a partire dal 1° Gennaio 2020.
Oltre che alla riforma del terzo settore l’e-book è aggiornato anche all’importante Circolare n° 18/E del 1° Agosto 2018 dell’Agenzia delle Entrate, frutto dei lavori di un tavolo tecnico fra la stessa Agenzia ed il CONI – Comitato olimpico nazionale italiano che rappresenta un momento di approfondimento di tutta una serie di problematiche fiscali che interessano le ASD e le SSD.
Questo approfondimento congiunto è stato tanto più utile quanto più si consideri che la disciplina di queste associazioni e società è molto frammentata e ciò comporta dei seri problemi di individuazione e di interpretazione delle norme applicabili.
Inoltre, l’e-book è aggiornato al Decreto Legislativo n° 36 del 2021 sulla riforma degli enti sportivi dilettantistici e professionistici e del lavoro sportivo. Questa riforma introduce molte novità riguardanti la disciplina civilistica delle associazioni e delle società sportive dilettantistiche, che l’avvicinano alla disciplina civilistica dell’impresa sociale (Dlgs 112/2017), mentre non tocca la disciplina fiscale agevolata di esse prevista dalla Legge 398/1991 e dalle norme a questa successive.
Queste novità entrano in vigore il 1° Gennaio 2023 assieme alle nuova disciplina del rapporto di lavoro sportivo (artt. 25 – 37 del Dlgs 36/2021), che chiarisce la materia ma non la innova profondamente.
Al decreto citato si aggiungono i Decreti Legislativi n° 37 e 39, anch’essi facenti parte della c.d. “riforma dello sport” ed emanati sulla base della Legge-delega n° 86 del 2019, sulla rappresentanza degli atleti da parte degli agenti sportivi e sull’istituzione del Registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche gestito dal Dipartimento per lo sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri che sostituirà il registro tenuto dal CONI a partire dal 31 Agosto 2022. L’iscrizione in questo registro comporta il riconoscimento a fini sportivi della ASD o SSD, la possibilità di godere dei benefici fiscali o di altro tipo previsti dalla legge, l’opponibilità ai terzi degli atti in esso iscritti e, se richiesto, il riconoscimento della personalità giuridica della ASD.
Infine, il presente e-book cerca di dare un contributo alla soluzione di tali problemi da un lato individuando tutte le norme specifiche che si applicano alle ASD e alle SSD, di cui è offerto un elenco il più possibile completo nell’appendice normativa che chiude il testo, dall’altro analizzandole in modo sistematico, vale a dire mettendo in evidenza, quando vi sono, i collegamenti tra esse.
1. Le associazioni e le società sportive dilettantistiche: caratteristiche e ambito di applicazione del regime fiscale speciale previsto dalla Legge 398/91 dopo la riforma del terzo settore
1.1 Premessa: le associazioni e le società sportive dilettantistiche dalla Legge 398/1991 alla riforma del terzo settore
1.2 L’esercizio dell’opzione per il regime fiscale previsto dalla Legge 398/1991 ed i requisiti per esercitarla e mantenerla
1.3 La qualificazione fiscale delle ASD e delle SSD
1.4 Le caratteristiche civilistiche delle ASD e SSD previste dal Dlgs 36/2021. In particolare: l’assenza dello scopo di lucro e gli amatori (volontari)
1.5 Gli effetti civilistici dell’iscrizione nel Registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche attivo dal 31 Agosto 2022
2. Il regime fiscale delle associazioni e delle società sportive dilettantistiche: agevolazioni IRES, IRAP ed IRPEF
2.1 Le agevolazioni ai fini IRES e sugli obblighi contabili
2.2 Le entrate escluse dal calcolo del limite di 400.000 Euro annui e quindi dall’imponibile IRES
2.3 Le agevolazioni sull’IRAP
2.4 Le agevolazioni sull’IRPEF per chi percepisce compensi dalle ASD o SSD. La cessione dei diritti alle prestazioni sportive degli atleti. Gli obblighi contributivi
3. Le agevolazioni IVA per le associazioni e le società sportive dilettantistiche. La certificazione dei corrispettivi
4. Le agevolazioni sull’IMU per le sole associazioni sportive dilettantistiche
5. Le altre agevolazioni previste per le associazioni e le società sportive dilettantistiche, in particolare quelle sulle erogazioni liberali e sul cinque per mille dell’IRPEF
5.1 Le agevolazioni per le erogazioni liberali effettuate a favore delle ASD o SSD
5.2 Le sponsorizzazioni e l’imposta sulla pubblicità
5.3 Il cinque per mille dell’IRPEF
5.4 Le erogazioni liberali per ristrutturazioni di impianti sportivi (“Sport bonus”)
5.5 Le prestazioni di dipendenti pubblici e le convenzioni con enti pubblici
5.6 La riduzione del canone per le concessioni demaniali e l’affitto a canone agevolato degli immobili dello Stato
5.7 La detrazione per le quote di iscrizione dei minori
6. Una alternativa (a partire dal 2022) per le sole ASD alla Legge 398/1991: il regime fiscale forfettario delle associazioni di promozione sociale previsto dall’art. 86 del Codice del terzo settore
Appendice
Normativa di riferimento
L’applicativo esegue il calcolo delle quote ereditarie in percentuale e in valore per i soggetti successibili previsti dal Titolo II del Codice Civile (artt. 565-586):
Il calcolo è effettuato sia per le successioni legittime (senza testamento) che per quelle testamentarie con calcolo, in quest’ultimo caso, della quota disponibile al netto delle riserve legittime.
REQUISITI DELL’APPLICATIVO
Il foglio di calcolo è progettato per funzionare con Microsoft® Excel® dalla versione 2007 in poi; per il corretto funzionamento del foglio di calcolo è necessario che le Macro siano abilitate e che lo zoom sia
impostato al 100%
Il Foglio di lavoro in excel PARTITA DOPPIA - 3: "Casi pratici" è una raccolta sistematica di 201 scritture in partita doppia organizzate in 31 schede e 45 casi pratici, ed è il completamento del software PARTITA DOPPIA - 1: "Scritture di esercizio" e PARTITA DOPPIA - 2: "Scritture di assestamento, chiusura e riapertura" dello stesso autore.
In questo tool sono raccolti 45 CASI PRATICI per ognuno dei quali se ne analizzano gli aspetti contabili e il collocamento delle singole voci in bilancio.
I CASI PRATICI sono inseriti in pratiche SCHEDE stampabili ed elencate per argomento.
Per mezzo di un pratico INDICE ANALITICO è possibile accedere all’elenco delle SCHEDE e dei singoli CASI PRATICI.
Si riportano di seguito tutti i CASI PRATICI dei quali si illustrano le scritture in partita doppia:
Le SCHEDE, tutte stampabili, sono di sola consultazione e non necessitano di immissione dati.
Inoltre il tool è fornito delle seguenti indispensabili UTILITA’:
Gli schemi di bilancio sono tutti editabili e stampabili e possono risultare utili per la richiesta da parte di Istituti di credito o per uso e analisi interna.
Inoltre un foglio per le annotazioni libere di scritture in PD può essere utilizzato per evidenziare operazioni e registrazioni di particolare interesse.
Il tool è indispensabile per l’addetto alla contabilità in uffici amministrativi di aziende o studi commerciali e di consulenza, semplice da consultare grazie alle pratiche schede stampabili dedicate ai singoli argomenti.
NOTE: Richiede Excel 97 per Windows o superiori.
Il Pacchetto contiene 5 Circolari del Giorno di approfondimento disponibili anche in ABBONAMENTO ANNUALE ALLA CIRCOLARE DEL GIORNO sulle novità dei modelli di dichiarazione 2022 e relative check-list in formato word per la raccolta dei documenti.
Con provvedimento dell’Agenzia delle Entrate del 31.01.2022, è stato approvato il modello "Redditi" SC 2022, da presentare nell’anno 2022 da parte delle società di capitali ed equivalenti relativamente al periodo d’imposta 2021.
Il Pacchetto contiene le Circolari del Giorno di approfondimento disponibili anche in ABBONAMENTO ANNUALE sulle novità del modello redditi Società di capitali SC/2022 e relativa check-list per la raccolta dei documenti:
La Circolare e la check-list fanno parte dell'Abbonamento Circolare del Giorno.
Utile foglio excel che consente di eseguire il ricalcolo del piano di ammortamento del mutuo a rata costante (c.d. metodo “Francese”) utilizzando il criterio della capitalizzazione semplice in luogo di quella composta.
Vengono esposti entrambi i piani di ammortamento, ad interesse composto e ad interesse semplice, e le relative differenze vengono mostrate sia per ogni rata che in aggregato.
E’ possibile sviluppare piani di ammortamento fino a 480 rate, con periodicità mensile, bimestrale, trimestrale, quadrimestrale, semestrale e annuale.
REQUISITI
Il foglio di calcolo è progettato per funzionare con Microsoft® Excel® dalla versione 2007 in poi; per il corretto funzionamento del foglio di calcolo è necessario che le Macro siano abilitate.
Sintesi della procedura e chiarimenti operativi del Processo tributario telematico che a decorrere dal 1° luglio 2019 è diventato un obbligo per i giudizi instaurati in primo e secondo grado con ricorso notificato a decorrere da tale data.
Aggiornato con normativa, prassi e giurisprudenza 2022.
Obiettivo del presente eBook è quello di offrire una panoramica tale strumento e di fornire specifiche indicazioni applicative per chi debba servirsene, in modo da comprenderne rapidamente le metodologie e usufruire quanto prima delle agevolazioni di tempi e costi che la nuova soluzione può consentire.
A decorrere dal 1°.7.2019 il processo tributario telematico è diventato un obbligo per i giudizi instaurati in primo e secondo grado, per cui è completato il percorso avviato con il decreto del Direttore generale delle finanze del Ministero dell’economia e delle finanze del 4.8.2015. Con il decreto 6.11.2020 sono state digitalizzate le parti relative ai provvedimenti adottati dal giudice tributario e il verbale di udienza. Il portale della Giustizia Tributaria, relativamente al processo tributario telematico, ha, da settembre 2021, rinnovato la veste grafica per rendere più immediato l’utilizzo di tutti i servizi. Non si tratta di una speciale disciplina ma soltanto di una particolare procedura, non più facoltativa ma obbligatoria.
Tuttavia per i ricorsi notificati entro il 30.6.2019 (o, più propriamente, il termine è differito automaticamente al 1°.7 per effetto dell’art. 155 c.p.c.), la procedura non era un obbligo ma una facoltà di scelta tra la procedura cartacea e quella telematica. Ma la scelta “non telematica” esplica i suoi effetti anche nelle successive fasi della costituzione in giudizio e degli ulteriori depositi di atti, seppure effettuati dal 1°.7.2019, ferma restando la facoltà del resistente di costituirsi telematicamente nel successivo grado di giudizio.
Tutta la procedura ha come cardine la posta elettronica certificata che rappresenta il “domicilio digitale” del contribuente: da qui vengono depositati tutti gli atti processuali a prescindere dalla sede della Commissione tributaria, con il vantaggio di non essere vincolati all’orario di apertura della segreteria della Commissione tributaria per la consegna degli atti, ovvero di dover predisporre plichi raccomandati con avvisi di ricevimento.
Il fulcro dell’attività processuale è rappresentato dal fascicolo informatico (che sostituisce il fascicolo d’ufficio) nel quale vengono raccolti atti, documenti, allegati, ricevute di posta elettronica certificata, messaggi di sistema e dati del procedimento. Il fascicolo informatico consente alle persone abilitate di consultare direttamente gli atti esonerando la segreteria dal rilasciarne copia cartacea.
Con il d.d. 10.3.2017 è stata introdotta la possibilità, sempre nell’ambito dei depositi telematici dei ricorsi e degli appelli presso gli uffici di segreteria delle Commissioni tributarie, di effettuare il pagamento del contributo unificato per le spese di giustizia tramite il nodo dei pagamenti - SPC (pagoPA). La procedura “pagoPA” è operante in tutto il territorio nazionale (d.d. 6.6.2019). Per l’assistenza agli utenti sul portale della Giustizia Tributaria è presente il numero verde 800-051-052 (dalle ore 8.00 alle ore 18.00 dal lunedì al venerdì e dalle ore 8 alle ore 14.00 il sabato).
Anche il contribuente che vuole difendersi personalmente, essendo la controversia di valore fino a 3.000 euro deve sottostare alle regole di natura informatica: nel ricorso introduttivo deve indicare il proprio indirizzo di posta elettronica certificata, ovvero l’indirizzo al quale vuole ricevere le comunicazioni della segreteria, tra le quali primeggia la comunicazione della data di discussione della controversia.
Nel caso di mancata indicazione dell’indirizzo di posta elettronica certificata ed ove il destinatario non sia raggiungibile da pubblici elenchi, le comunicazioni sono eseguite esclusivamente mediante deposito in segretaria della Commissione tributaria (art. 16-bis, comma 2, del d.lgs. 31.12.1992, n. 546).
È opportuno ricordare che l’obbligo di avvalersi della procedura di processo tributario telematico non è influenzato dal fatto che la cartella di pagamento (a decorrere dal 1°.6.2016) o l’avviso di accertamento (a decorrere dal 1°.7.2017) siano stati notificati a mezzo posta elettronica certificata, ai sensi, rispettivamente, dell’art. 26, secondo comma, del d.P.R. 29.9.1973, n. 602, e dell’art. 60, ultimo comma, del d.P.R. 29.9.1973, n. 600.
Con decreto direttoriale 20.5.2019 del Ministero dell’economia e delle finanze è stato istituito il Forum nazionale multilaterale sul processo tributario telematico con riferimento al deposito degli atti processuali in modalità telematica presso le Commissioni tributarie di ogni ordine e grado, assicurando la rappresentanza equilibrata dei soggetti pubblici e privati interessati. Sono membri del Forum le amministrazioni, le associazioni di categoria ed i soggetti privati individuati nell’allegato al decreto tra cui CNF e CNDCEC.
Il Forum ha durata di tre anni dalla data di sua istituzione e si riunisce con cadenza semestrale su convocazione della Direzione della Giustizia Tributaria. I risultati delle attività del Forum sono pubblicati sui portali istituzionali del Ministero dell’economia e delle finanze.
1 L’avvio del processo tributario
2 Il processo tributario telematico
1 L’ambito di applicazione delle regole tecniche ed operative del processo tributario telematico
1.1 L’obbligo di osservare le procedure telematiche
2 La decorrenza dell’obbligo telematico
2.1 La regola fino al 30.6.2019
2.2 La regola in vigore dal 1°.7.2019
2.3 La difesa personale
2.4 La deroga concessa all’obbligo telematico
2.5 La norma interpretativa per i giudizi instaurati fino al 30.6.2019
3 L’indirizzo di posta elettronica certificata
4 Le regole informatiche
5 L’introduzione al processo tributario telematico
6 Il Portale della Giustizia Tributaria
7 Il S.I.Gi.T
7.1 Il ruolo del S.I.Gi.T
7.2 La registrazione dei soggetti al S.I.Gi.T
8 I servizi resi dal S.I.Gi.T
9 L’utilizzazione del processo tributario telematico
10 Il ricorso
11 La procura alle liti e il conferimento dell’incarico di assistenza e difesa
12 La predisposizione del ricorso
13 La firma del ricorso
14 La notificazione del ricorso
14.1 La disciplina della notifica a mezzo PEC
14.2 Il perfezionamento della notifica
14.3 Il tempo della notifica
15 Le modalità operative della notifica a mezzo PEC
15.1 La regola
15.2 L’invio errato della PEC
15.3 La prova dell’avvenuta notifica
15.4 Le modalità della notifica
15.5 La prova della notifica
15.6 L’elezione di domicilio
15.7 La criticità delle notifiche telematiche
16 Gli standard degli atti processuali e dei documenti informatici allegati
17 La procedura preliminare per la costituzione in giudizio del ricorrente
17.1 Le avvertenze preliminari
17.2 I controlli da eseguire per la trasmissione degli atti
17.3 La predisposizione degli atti e dei documenti per la costituzione in giudizio del ricorrente
18 Il pagamento del contributo unificato tributario e degli altri diritti e spese di giustizia
18.1 La regola
18.2 Le modalità di pagamento del contributo unificato tributario
18.3 Il contributo unificato online con pagoPA
19 La segreteria della Commissione tributaria nella costituzione in giudizio
20 La costituzione telematica in giudizio del ricorrente/appellante
20.1 La procedura
20.2 I controlli dei file
20.3 Le avvertenze procedurali
20.4 La ricevuta di accettazione
21 I controlli del S.I.Gi.T
21.1 La procedura
21.2 Le “anomalie” di “trasmissione”
21.3 La smart card scaduta dopo la notifica del ricorso
21.4 L’indisponibilità dei servizi PTT
22 L’iscrizione a ruolo
23 La costituzione in giudizio della parte resistente
23.1 L’accesso al fascicolo telematico per la parte non costituita
23.2 La trasmissione degli atti e dei documenti della parte resistente
23.3 La procedura
23.4 La ricevuta di accettazione
23.5 I controlli del S.I.Gi.T
23.6 L’iscrizione a ruolo
23.7 Le anomalie nel deposito delle controdeduzioni
24 La trasmissione degli atti successivi alla costituzione in giudizio
25 La notifica della sentenza
26 Il ricorso in appello
27 L’attestazione temporale degli atti processuali
27.1 Le ricevute
27.2 Le notifiche e le comunicazioni
27.3 Il deposito degli atti
27.4 Il deposito di atti e documenti non informatici
28 Il fascicolo informatico
28.1 La formazione del fascicolo informatico
28.2 La consultazione del fascicolo telematico
28.3 Il fascicolo informatico e gli atti e documenti non informatici
28.4 La consultazione pubblica del fascicolo informatico
29 Il potere di certificazione di conformità
29.1 I documenti informatici depositati
29.2 Gli atti e i provvedimenti depositati
29.3 La certificazione di conformità
29.4 La prova della notificazione o della comunicazione
29.5 I diritti di copia
30 La segreteria della commisisone tributaria
30.1 L’attività degli uffici di segreteria
30.2 Gli adempimenti della segreteria
30.3 Le comunicazioni della segreteria
30.4 La sentenza
30.5 Il caso di malfunzionamento del sistema informativo
30.6 La discussione della causa in videoconferenza
3 Le norme processuali a confronto
4 L’entrata in vigore del processo tributario telematico
1 Art. 16, comma 1, decreto direttoriale 4 agosto 2015: entrata in vigore e individuazione delle Commissioni tributarie
2 Art. 2, decreto direttoriale 30 giugno 2016: entrata in vigore
3 Art. 2, decreto direttoriale 15 dicembre 2016: entrata in vigore
4 Art. 16, commi 1 e 5, decreto legge 23 ottobre 2018, n. 119: giustizia tributaria digitale
5 Possibilità del pagamento del contributo unificato tramite il nodo dei pagamenti – SPC (pagoPA)
5 La sintesi operativa del processo tributario
1 I rimedi procedurali (cfr. d.lgs. 546/1992
2 Le eccezioni procedurali (cfr. d.lgs. 546/1992)
3 Il differimento dei termini (cfr. d.lgs. 546/1992)
6 Il contributo unificato per le spese di giustizia
1 L’obbligo del contributo unificato
2 Il presupposto soggettivo
3 La determinazione dell’importo dovuto
4 Il pagamento del contributo unificato
5 Il recupero del contributo unificato
7 Lo scadenzario
1 Le regole
2 Il computo dei termini
3 I termini per proporre il ricorso
4 I termini per la costituzione in giudizio del ricorrente
5 Il deposito dei documenti prima della trattazione
6 Il deposito delle memorie e dell’istanza di pubblica udienza prima della trattazione
7 Il deposito di brevi repliche prima della trattazione
8 Il termine lungo per appellare
8 La giurisprudenza
1 Le regole della notifica
2 La sanatoria per il raggiungimento dello scopo
3 La costituzione in giudizio e il deposito degli atti
Appendice normativa
Con provvedimento dell’Agenzia delle Entrate del 31.01.2022, è stato approvato il modello "Redditi" SP 2022, da presentare nell’anno 2022 da parte delle società di persone ed equivalenti per i redditi relativi al periodo d’imposta 2021.
Il Pacchetto contiene le Circolari del Giorno di approfondimento disponibili anche in ABBONAMENTO ANNUALE sulle novità del modello redditi SP 2022 e relativa check-list per la raccolta dei documenti:
La Circolare e la check-list fanno parte dell'Abbonamento Circolare del Giorno.
eBook in pdf di 119 pagine sul sistema dei controlli degli Enti del Terzo settore.
Aggiornato con la Circolare n. 9/2022 del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali
La previsione di strumenti di controllo negli ETS è stata accolta con favore, rappresentando un presupposto indispensabile ai fini della realizzazione degli obiettivi di correttezza e trasparenza perseguiti dalla Riforma.
Il controllo, infatti, è funzionale alla tutela di tutti gli interessi convergenti nel Terzo settore:
Tuttavia, nell’attuazione dei suddetti obiettivi, il Codice del Terzo Settore ha delineato un sistema policentrico, articolato e molto complesso che suscita perplessità: esso presenta ridondanze e duplicazioni che pregiudicano la funzionalità stessa del sistema in termini di efficacia ed efficienza, oltre al rischio concreto che la concorrenza tra competenze di organi diversi può generare conflitti di giurisdizione e di giudicato nel senso lato del termine.
La scarsa precisione nel linguaggio utilizzato contribuisce a rendere il sistema poco chiaro: i termini impiegati (controllo, monitoraggio, vigilanza) non sempre corrispondono a concetti diversificati e dal contenuto certo.
Pur nella farraginosità della disciplina, è possibile distinguere i controlli svolti da organi interni all’ente da quelli svolti da soggetti esterni ad essi ed è proprio sulla base di questo criterio di classificazione che procederemo all’esame delle diverse disposizioni del Codice del Terzo Settore, non prima però di aver sottolineato alcune condivisibili considerazioni della dottrina.
Pur rappresentando indubbiamente un appesantimento degli oneri imposti agli ETS, spesso peraltro non adeguatamente graduali e proporzionati, il Consiglio Nazionale di Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili (CNDCEC) considera il regime dei controlli “un elemento cruciale di trasparenza e garanzia per tutti gli stakeholder coinvolti e, quindi, uno strumento essenziale per la buona riuscita della Riforma del Terzo settore.
Del resto soltanto un sistema che privilegi il controllo continuativo e sostanziale dell’interesse generale perseguito, rispetto a finalità meramente egoistiche, indipendentemente dalla qualificazione dell’attività svolta per il raggiungimento dello scopo, consentirà di reprimere o dissuadere in origine tutti i fenomeni di abuso della qualifica di ETS”.
Con specifico riferimento alla nomina dell’organo di controllo, il CNDCEC invita gli ETS a non considerarla come un mero dovere di conformità alla normativa bensì come un’opportunità per realizzare un efficiente sistema di governance, tanto da suggerire anche ai soggetti per i quali la nomina è facoltativa di procedere in tale direzione, naturalmente previa valutazione della fattispecie concreta.
È dunque fondamentale che tutti gli operatori a diverso titolo coinvolti nella gestione e nella consulenza agli Enti del Terzo Settore acquisiscano una conoscenza sufficientemente approfondita della materia dei controlli, alla quale si auspica di contribuire con il presente scritto.
Considerazioni introduttive
1. I controlli interni
1.1 L’organo di controllo
1.1.1 Le “Norme di comportamento dell’organo di controllo degli enti del Terzo settore” elaborate dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili.
1.1.2 Quando è obbligatorio l’organo di controllo. Composizione monocratica e composizione collegiale.
1.1.3 I requisiti di professionalità ed indipendenza.
1.1.4 Nomina e accettazione dell’incarico.
1.1.5 Gli ambiti da presidiare.
1.1.5.1 L’osservanza della legge e dello statuto.
1.1.5.2 Il rispetto dei principi di corretta amministrazione.
1.1.5.3 Il rispetto delle disposizioni del d.lgs. n. 231/2001 e i rapporti con l’Organismo di Vigilanza
1.1.5.4 L'adeguatezza dell'assetto organizzativo, amministrativo e contabile e il suo concreto funzionamento.
1.1.5.5 L’adeguatezza del sistema di controllo interno
1.1.5.6 L'osservanza delle finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale.
1.1.5.7 La conformità del bilancio sociale alle linee guida ministeriali. Il bilancio di esercizio, il patrimonio minimo e gli obblighi antiriciclaggio.
1.1.5.8 Scioglimento ed estinzione dell’ente, devoluzione del patrimonio
1.1.6 Poteri di ispezione dell’organo di controllo
1.1.7 Poteri-doveri dell’organo di controllo nei confronti dell’organo di amministrazione.
1.1.8 Rapporti con gli altri organi sociali.
1.1.8.1 Partecipazione all’assemblea degli associati
1.1.8.2 Partecipazione alle riunioni dell’organo di amministrazione
1.1.8.3 Scambio di informazioni con il revisore legale dei conti
1.1.8.4 Rapporti con il sistema di controllo interno
1.1.9 Le riunioni e le deliberazioni dell’organo di controllo
1.1.10 Le relazioni dell’organo di controllo
1.1.10.1 Relazione all’assemblea
1.1.10.2 Relazione da includere nel bilancio sociale
1.1.11 Il compenso ai componenti dell’organo di controllo
1.1.12 Cessazione dall’incarico
1.1.13 La responsabilità dei componenti dell’organo di controllo
1.2 Il revisore legale dei conti
1.2.1 Quando è obbligatorio il revisore legale dei conti
1.2.2 I requisiti e il conferimento dell’incarico
1.2.3 Lo svolgimento della revisione legale
1.2.4 La responsabilità del revisore
1.2.5 Il Codice Etico per i revisori legali
1.2.6 La retribuzione per l’incarico di revisione
1.2.7 Cessazione anticipata dell’incarico
1.3 Il codice della crisi: estensibilità degli indicatori di allerta agli enti del terzo settore
1.4 Decorrenza degli obblighi di nomina dell’organo di controllo e del revisore legale
2. I controlli esterni
2.1 Il ministero del lavoro e delle politiche sociali
2.2 Gli uffici del registro unico nazionale del terzo settore
2.2.1 I requisiti necessari per l’iscrizione nel RUNTS: il contenuto necessario dell’atto costitutivo e dello statuto, oggetto del controllo.
2.2.2 Verifiche per l’iscrizione in caso di trasmigrazione di ODV e APS e di iscrizione su domanda
2.2.3 Il controllo triennale degli enti iscritti e la cancellazione dal RUNTS
2.2.4 Oggetto del controllo nella procedura di estinzione degli ETS e nella procedura di devoluzione del patrimonio
2.2.5 Il controllo sulle fondazioni secondo l’articolo 90 del Codice Terzo Settore: una norma da ripensare
2.3 Altri organismi previsti dal codice del terzo settore con funzioni di vigilanza e controllo
2.3.1 Il Consiglio Nazionale del Terzo Settore
2.3.2 I Centri di Servizio per il Volontariato
2.3.3 Organismo nazionale di controllo dei centri di servizio per il volontariato
2.3.4 Organismi territoriali di controllo dei centri di servizio per il volontariato
2.4 I controlli fiscali, l’accertamento dei requisiti per l’iscrizione al runts e il godimento dei regimi fiscali agevolati
2.4.1 La Guardia di Finanza.
2.5 Le altre pubbliche amministrazioni e gli enti territoriali
2.5.1 I rapporti delle “altre pubbliche amministrazioni” con gli Uffici del RUNTS
2.6 Il controllo giurisdizionale
3. Particolari forme di controllo
3.1 L’organismo di vigilanza
3.2 Le reti associative
3.3 Il controllo del notaio nelle fasi di costituzione, approvazione delle modifiche statutarie e di riconoscimento della personalità giuridica di enti già iscritti al RUNTS o che intendono iscriversi
3.3.1 Il controllo del notaio sull’atto costitutivo
3.3.2 Insussistenza delle condizioni per la costituzione, rifiuto del notaio e procedimento ex art.22, comma 3, CTS; la ratio del silenzio-rifiuto
3.3.3 Il controllo del notaio sul requisito patrimoniale
3.3.4 Il Consiglio Notarile di Milano sull’“Ottenimento della personalità giuridica da parte di associazione non riconosciuta mediante l’iscrizione al RUNTS e da parte di associazione non riconosciuta che già possieda la qualifica di ETS”
3.4 Il ruolo del diritto di accesso degli associati nel sistema dei controlli
3.5 Il cosiddetto monitoraggio civico
Nella presente circolare per i clienti dello studio, in formato word e personalizzabile, le disposizioni introdotte dalla Legge del 27 aprile 2022 n.34 di conversione “Decreto Energia” contro il caro bollette, che reca misure urgenti per il contenimento dei costi dell’energia elettrica e del gas naturale, per lo sviluppo delle energie rinnovabili e per il rilancio delle politiche industriali.
La Circolare fa parte dell'Abbonamento Circolare Settimanale dello Studio, la circolare dedicata alla clientela dello studio, in formato word, che tratta le novità del momento, soprattutto fiscali, le scadenze e gli adempimenti.
INDICE
LA SETTIMANA IN BREVE
LE SCHEDE INFORMATIVE
DECRETO BOLLETTE (conversione decreto energia)
È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale 98 del 28 aprile 2022 il cd. Decreto bollette, la legge n. 34 del 27 aprile di conversione del decreto - legge 1° marzo 2022, n. 17, recante “misure urgenti per il contenimento dei costi dell'energia elettrica e del gas naturale, per lo sviluppo delle energie rinnovabili e per il rilancio delle politiche industriali”. Il provvedimento è in vigore dal 29 aprile 2022, in questa scheda riepiloghiamo le novità.
AGGIORNAMENTO CONTINUO: IL SAPERE PER FARE
INCENTIVI PMI PER INVESTIMENTI SOSTENIBILI 4.0: INVIO DELLE DOMANDE DAL 18 MAGGIO
Al via gli incentivi “Investimenti sostenibili 4.0” per il sostegno di investimenti imprenditoriali che favoriscano la trasformazione tecnologica e digitale delle PMI, al fine di superare la contrazione indotta dalla crisi pandemica e orientare la ripresa degli investimenti verso ambiti strategici per la competitività e la crescita sostenibile del sistema economico. Le domande potranno essere compilate e inviate attraverso la procedura informatica raggiungibile sul sito di Invitalia, secondo le seguenti tempistiche:
Con decreto direttoriale del 12 aprile 2022 sono stati definiti termini e modalità di presentazione delle domande.
PRASSI DELLA SETTIMANA
PROVVEDIMENTI, RISOLUZIONI, CIRCOLARI E RISPOSTE DELL'AGENZIA DELLE ENTRATE
SCADENZARIO DAL 29.04.2022 AL 13.05.2022
