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Con l’entrata in vigore da luglio 2022 del codice della crisi sono molte le novità che impatteranno sulle imprese e sull’operatività degli organi di controllo, al fine di intercettare e gestire i segnali di tensione finanziaria.
Nel corso dei tre appuntamenti previsti dal ciclo di webinar, riconosciuti esperti del settore spiegheranno in modo sintetico, ma completo, il contenuto delle previsioni di legge.
Verrà inoltre illustrato come il Software Finalyst rappresenti un efficace strumento non solo per rispondere agli obblighi di legge previsti dal nuovo Codice ma anche impostare un efficace rapporto con le banche utile all’accesso al credito.
NB. è possibile iscriversi singolarmente al singolo webinar o a tutti e tre.
Dott. Michele Bana
Dottore Commercialista, revisore legale dei conti e pubblicista. Consulente fiscale aziendale, esperto di crisi d’impresa, operazioni straordinarie e bilanci. Sindaco di società di capitali.
Con l’entrata in vigore da luglio 2022 del codice della crisi sono molte le novità che impatteranno sulle imprese e sull’operatività degli organi di controllo, al fine di intercettare e gestire i segnali di tensione finanziaria.
Nel corso dei tre appuntamenti previsti dal ciclo di webinar, riconosciuti esperti del settore spiegheranno in modo sintetico, ma completo, il contenuto delle previsioni di legge.
Verrà inoltre illustrato come il Software Finalyst rappresenti un efficace strumento non solo per rispondere agli obblighi di legge previsti dal nuovo Codice ma anche impostare un efficace rapporto con le banche utile all’accesso al credito.
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Dott.ssa Monica Peta
Dottore Commercialista e Revisore Legale, Phd in Scienze Aziendali, con studio in Roma, svolge attività di consulenza nell’area Societaria, no Profit , Fiscale, esperta di Compliance Aziendale e Modello 231, DNF e Modello sostenibile d’impresa, sovraindebitamento e crisi d’impresa. Sindaco di società e partecipate, componente di CDA di aziende speciali.
Con l’entrata in vigore da luglio 2022 del codice della crisi sono molte le novità che impatteranno sulle imprese e sull’operatività degli organi di controllo, al fine di intercettare e gestire i segnali di tensione finanziaria.
Nel corso dei tre appuntamenti previsti dal ciclo di webinar, riconosciuti esperti del settore spiegheranno in modo sintetico, ma completo, il contenuto delle previsioni di legge.
Verrà inoltre illustrato come il Software Finalyst rappresenti un efficace strumento non solo per rispondere agli obblighi di legge previsti dal nuovo Codice ma anche impostare un efficace rapporto con le banche utile all’accesso al credito.
NB. è possibile iscriversi singolarmente al singolo webinar o a tutti e tre.
Giuliano Soldi
Dottore Commercialista e Revisore Legale con ampia esperienza nell'ambito della concessione, gestione e monitoraggio del credito, maturata in ambito bancario ed extra-bancario. Docente e formatore presso Ordini professionali e con CRIF Academy presso banche e confidi - Dal 2014 al 2016 Cultore della Materia per l’insegnamento di Bilancio del Corso di Laurea in Economia e Commercio presso l’Università di Milano-Bicocca.
Mai l’Unione europea ha conosciuto una stagione così intensa di programmi sorretti da risorse reali per far correre le economie nazionali verso un futuro sostenibile.
Questa massiccia iniezione di risorse passa attraverso i Piani nazionali di ripresa e resilienza (PNRR), con i quali ogni Stato definisce obiettivi, azioni e tempi di realizzazione.
L’Italia ha ottenuto per il proprio PNRR la quota di risorse più importante tra tutti gli Stati dell’UE, oltre 200 miliardi di euro, più della metà dei quali sono concessi a prestito e dovranno essere restituiti.
L’impiego di queste risorse e il raggiungimento dei risultati previsti rappresentano una sfida che richiede il coinvolgimento di tutti, funzionari pubblici e privati, imprenditori, la cittadinanza intera.
Nel volume vengono descritte le parole che costituiscono l’alfabeto minimo del PNRR. Lo scopo è facilitare la conoscenza di regole, di strumenti e del loro funzionamento attraverso descrizioni comprensibili anche a non esperti, integrate con collegamenti a filmati, interviste e documenti per chi desidera approfondire.
Il volume è diviso in due parti; nella prima sono raccolti i termini che riguardano il PNRR, ripartiti in cinque capitoli: I. Strumenti e regole europee, II. Struttura, III. Governance, IV. Funzionamento, V. Valutazione, monitoraggio e rendicontazione. Nella seconda parte sono raccolti i termini che riguardano gli appalti pubblici, mercato strategico attraverso il quale transitano gran parte delle risorse del PNRR; essi sono ripartiti in tre capitoli: VI. Organi, VII. Procedure, VIII. Istituti, strumenti e soluzioni.
Michele Cozzio
Professore a contratto presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Trento, con docenze in università italiane ed estere. Studioso di diritto europeo, si occupa in particolare di contratti pubblici, servizi di interesse generale, politiche di governo del territorio. Coordina le iniziative dell’Osservatorio di Diritto Comunitario e Nazionale sugli Appalti Pubblici. È autore di numerose pubblicazioni scientifiche e saggi e consulente giuridico di Transparency International Italia (area appalti). Esercita la professione di avvocato, of counsel presso PizziniCosta&Partners di Trento.
Con interventi di: Andrea Bellucci, Antonella Cupiccia, Antonino Di Giuseppe, Alessia Dini Giovanni Lombardo, Pasquale Pantalone, Nicoletta Parisi, Maria Rovero, Federico Smerchinich, Edoardo Tozzo, Giada Turato, Daniela Vellutino, Alessandro Vetrano, Eleonora Villa, Francesco Zuffada
I. Strumenti e regole europee
I.1. Dispositivo per la ripresa e la resilienza
Recovery and Resilience Facility (RRF)
I.2. Fondo per una transizione giusta
Just Transition Fund (JTF)
I.3. Informativa sulla sostenibilità
Sustainable Finance Disclosure
I.4. Iniziative faro
European Flagship Initiatives
I.5. InvestEU
I.6. Meccanismo europeo di stabilità
European Stability Mechanism (MES)
I.7. Meccanismo per una transizione giusta
Just Transition Mechanism (JTM)
I.8. Next Generation EU (NGEU)
I.9. Obbligazioni verdi (contesto)
Green Bond (Framework)
I.10. Orizzonte Europa
Horizon Europe
I.11. Patto verde europeo
European Green Deal
I.12. Quadro finanziario pluriennale (QFP)
Multiannual Financial Framework (MFF)
I.13. React-EU
I.14. Regime generale di condizionalità (Stato di diritto)
General Regime of Conditionality (Rule of Law)
I.15. REPowerEU
I.16. Risorse proprie (Unione europea)
I.17. Sostegno temporaneo per attenuare i rischi di disoccupazione a fronte di emergenze
Support to Mitigate Unemployment Risks in an Emergency (SURE)
I.18. Strumento di sostegno tecnico (SST)
Technical Support Instrument (TSI)
I.19. Sviluppo rurale
I.20. Tassonomia UE (per le attività ecosostenibili)
EU Taxonomy (for sustainable activities)
II. Struttura
II.1. Assi strategici
II.2. Coesione territoriale (priorità traversale)
II.3. Componenti
II.4. Condizionalità
II.5. Contributo all’obiettivo climatico e digitale (principio del)
II.6. Fondo di rotazione per l’attuazione del Next Generation EU
II.7. investimenti
II.8. Milestone (obiettivi qualitativi)
II.9. Missione 1 (Digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo)
II.10. Missione 2 (Rivoluzione verde e transizione ecologica)
II.11. Missione 3 (Infrastrutture per una mobilità sostenibile)
II.12. Missione 4 (Istruzione e ricerca)
II.13. Missione 5 (Inclusione e coesione)
II.14. Missione 6 (Salute)
II.15. Non arrecare danni significativi (principio del)
Do No Significant Harm (DNSH)
II.16. Parità di genere (priorità trasversale)
II.17. Parità generazionale (priorità trasversale)
II.18. Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR)
II.19. Piano nazionale integrato per l’energia e il clima 2030 (PNIEC)
II.20. Piano nazionale per gli investimenti complementari (PNC)
II.21. Progetti bandiera del PNRR
II.22. Progetti PNRR
II.23. Riforme abilitanti
II.24. Riforme orizzontali
II.25. Riforme settoriali
II.26. Target (obiettivi quantitativi)
III. Governance
III.1. Amministrazioni centrali titolari di interventi PNRR
III.2. Audit del sistema
III.3. Audit delle operazioni
III.4. Audit delle performance
III.5. Cabina di regia
III.6. Comitato interministeriale per la transizione digitale (CITD)
III.7. Comitato interministeriale per la transizione ecologica (CITE)
III.8. Commissione tecnica PNRR-PNIEC
III.9. Ispettorato generale per i rapporti finanziari con l’Unione europea (IGRUE)
III.10. Organismo di audit
III.11. Osservatorio nazionale sulla condizione delle persone con disabilità
III.12. Segreteria tecnica
III.13. Servizio centrale per il PNRR
III.14. Società pubbliche (supporto tecnico operativo)
III.15. Soggetto attuatore
III.16. Soggetto realizzatore o esecutore
III.17. Soprintendenza speciale per il PNRR
III.18. Supporto tecnico operativo
III.19. Tavolo permanente per il partenariato economico, sociale e territoriale
III.20. Ufficio europeo per la lotta antifrode
European Anti-Fraud Office
III.21. Unità di missione (struttura di coordinamento)
III.22. Unità per la razionalizzazione e il miglioramento della regolazione
IV. Funzionamento
IV.1. Avviso pubblico di selezione
IV.2. Contratto di sviluppo
IV.3. Dichiarazione di regolarità sul diritto al lavoro delle persone con disabilità
IV.4. Elenco assunzioni a tempo determinato
IV.5. Elenco per conferimento incarichi professionali
IV.6. Esperto
IV.7. Iscritto
IV.8. Personale con alta specializzazione
IV.9. Piattaforma digitale per il reclutamento
IV.10. Portale del reclutamento inPA
IV.11. Procedura di selezione del personale (amministrazioni pubbliche)
IV.12. Procedura di selezione del personale (società pubbliche)
IV.13. Professionisti ed esperti per il PNRR
IV.14. Progetti a regia
IV.15. Progetti a titolarità
IV.16. Programmazione e pianificazione
IV.17. Rapporto periodico sulla situazione del personale maschile e femminile
IV.18. Reclutamento personale e conferimento incarichi professionali
IV.19. Reclutamento personale e conferimento incarichi professionali negli enti locali
IV.20. Relazione di genere sulla situazione del personale maschile e femminile
V. Valutazione, monitoraggio e rendicontazione
V.1. Attività di controllo e audit
V.2. Doppio finanziamento (divieto del)
V.3. Frode
V.4. Italia Domani – portale PNRR
V.5. Opzione semplificata in materia di costi (OSC)
V.6. Rendicontazione di milestone e target
V.7. Rendicontazione finanziaria
V.8. Servizio di monitoraggio del PNRR
V.9. Servizio di rendicontazione e controllo
V.10. Sistema informatico unitario ReGIS
V.11. Valutazione ambientale strategica (VAS)
V.12. Valutazione d’impatto nel PNRR
V.13. Valutazione dell’impatto ambientale (VIA)
V.14. Valutazione dell’impatto sociale
VI. Organi
VI.1. Collegio consultivo tecnico
VI.2. Comitato speciale del Consiglio superiore dei lavori pubblici
VI.3. Conferenza di servizi
VI.4. Consiglio superiore dei lavori pubblici
VI.5. Direttore dell’esecuzione del contratto
VI.6. Responsabile unico del procedimento
VI.7. Società in house
VI.8. Stazioni appaltanti
VI.9. Stazioni appaltanti (comuni non capoluogo di provincia)
VII. Procedure
VII.1. Affidamento diretto
VII.2. Affidamento sotto soglia (settori ordinari)
VII.3. Affidamento sotto soglia (settori speciali)
VII.4. Aggiudicazione
VII.5. Appalto integrato
VII.6. Appalto integrato complesso
VII.7. Avviso di avvio della procedura negoziata
VII.8. Esecuzione del contratto
VII.9. Procedura negoziata senza previa pubblicazione del bando
VII.10. Procedure di aggiudicazione
VII.11. Procedure di aggiudicazione (ordinarie)
VIII. Istituti, strumenti e soluzioni
VIII.1. Accordo bonario
VIII.2. Accordo collaborativo
VIII.3. Appalti pubblici sostenibili
VIII.4. Banca dati nazionale dei contratti pubblici
VIII.5. Clausole penali
VIII.6. Codice identificativo di gara (CIG)
VIII.7. Codice unico di progetto (CUP)
VIII.8. Compensazione dei prezzi
VIII.9. Dibattito pubblico
VIII.10. Documento di gara unico europeo (DGUE)
VIII.11. Efficacia dei contratti d’appalto PNRR e PNC
VIII.12. Fascicolo virtuale dell’operatore economico
VIII.13. Garanzia provvisoria
VIII.14. Linee guida volte a favorire le pari opportunità
VIII.15. Modellizzazione delle informazioni per le costruzioni
Building Information Modelling (BIM)
VIII.16. Partenariato pubblico-privato
VIII.17. Patto di integrità
VIII.18. Piattaforme telematiche
VIII.19. Premio di accelerazione
VIII.20. Prezzari regionali
VIII.21. Progetto definitivo
VIII.22. Progetto di fattibilità tecnica ed economica
VIII.23. Progetto di fattibilità tecnica ed economica (linee guida per la redazione)
VIII.24. Progetto esecutivo
VIII.25. Protocollo di legalità
VIII.26. Punteggio premiale
VIII.27. Revisione dei prezzi
VIII.28. Subappalto
Indice analitico
Enti sostenitori
Aggiornato con la Legge di bilancio 2022 legge n. 234 del 30/12/2021 - art. 1 comma 763. Edizione 2022, pdf di 327 pagine.
Esame della normativa che riguarda:
Con questa monografia abbiamo voluto fornire un contributo ai lavoratori che rientrano in Italia ed intendono utilizzare gli sgravi fiscali riconosciuti per incentivarne il rimpatrio.
Ci rivolgiamo quindi ai lavoratori espatriati, alle Aziende, alle Associazioni professionali, alle Organizzazioni sindacali, agli Ordini professionali, alle Università, e in genere a tutti coloro che affrontano i temi direttamente connessi alle problematiche del lavoro estero.
Abbiamo cercato di affrontare queste tematiche, e saminando tutta la normativa in un arco di tempo molto ampio che parte d all'anno 2003 per giungere sino ad oggi. Questo lungo percorso, ci ha offerto la possibilità di osservare come le leggi che si sono avvicendate nel corso del tempo, si siano adeguate e affinate alle reali necessità contingenti, nel contempo abbiano creato problemi applicativi, derivanti dall'intrecciarsi e/o dal sovrapporsi delle norme precedenti con quelle successive.
Sintesi
Premessa.
1. Ricercatori - Le norme per il rientro dei ricercatori dal 2004 al 2008: excursus normativo.
1.1 L’introduzione delle norme e prassi per agevolare il rientro dei ricercatori
2. Ricercatori e docenti - Le norme per il rientro dei ricercatori e docenti dal 2009 al 2021: excursus normativo.
2.1 L’agevolazione riservata ai Ricercatori si estende anche ai Docenti: cosa cambia con il D.L. 185/2008.
2.2 Proroga delle agevolazioni a tutto il 2015 con ricadute fino al 2017: D.L. 78/2010.
2.3 La Legge di Stabilità 2015 amplia ulteriormente la portata delle agevolazioni
2.4 La Legge di Bilancio 2017 rende le agevolazioni permanenti
2.5 D.L. 34/2019 art. 5 commi 4 e 5 (decreto crescita) convertito nella legge 58 del 28/6/2019, incrementa le agevolazioni e supera il problema relativo all'iscrizione all'Aire (16)
2.5.1. Modifiche apportate all'articolo 44 del d.l. 78/2010 - rientro ricercatori/docenti
2.5.2 Mancata iscrizione all'Aire.
2.5.3 Modifiche apportate all'articolo 44 del d.l. 78/2010 - rientro ricercatori/docenti dalla Legge di Bilancio 2022 (L. 30/12/2021 n. 234 art. 1 comma 763)
2.5.4 Ricercatori/docenti: reiterazione del beneficio (Risposta interpello n. 239 del 29/4/22)
3. Lavoratori contro-esodati - Le norme per il rientro dei lavoratori contro-esodati dal 2010 al 2017: excursus normativo.
3.1 Nuovi provvedimenti a favore dei laureati
3.2 La legge di Stabilità 2016 proroga i benefici sino al 31/12/2017.
3.3 Il "Decreto internazionalizzazione" all'articolo 16 comma 2 del D.lgs 147/2015 ridefinisce e rende stabili le agevolazioni contenute nella legge 238/2010.
4. Lavoratori impatriati - Le norme di riferimento per i lavoratori "impatriati" dal 2015 al 2019: excursus normativo.
4.1 Normativa e prassi riferita al "Decreto internazionalizzazione" – Dlgs 147 del 14/9/2015 – art. 16
4.2 Normativa riferita all'articolo 5 commi 1 e 2 - Decreto legge n. 34 del 30/4/2019 (Decreto crescita) modificato in sede di conversione nella legge 58 del 28/9/2019
4.3 Normativa riferita all'articolo 13/ter - Decreto legge n. 124/2019 del 26/10/2019 (Decreto fiscale) convertito nella legge 157 del 29/12/2019
4.4 Legge di Bilancio 2021 (Art. 1 comma 50 - Legge n. 178 del 30/15/2020)
5. Quesiti & Questioni
5.1 Quesiti anteriori all'art. 5 del d.l. 34 del 1/5/19 e all'articolo 13/ter del D.L. 124/2019.
1. Impatriati laureati - restituzione dei benefici
2. I 24 mesi di lavoro all'estero non coincidono con l'iscrizione all'Aire.
3. Impatriati dalla Svizzera - Regimi fiscali privilegiati
4. Impatriati i benefici si certificano sulla Certificazione Unica.
5. Ricercatrice non assunta come tale.
6. Impatriato - precedente distacco e successivo nuovo datore straniero.
7. Impatriato - proveniente da datore di lavoro Usa - assunzione in Italia da parte società del gruppo.
8. Controesodati - problema della continuità del lavoro all'estero.
9. Impatriati - Conciliare i 24 mesi di lavoro all'estero con due anni di residenza estera.
10. Impatriati - Distacco dalla società italiana non è il distacco dalla società straniera.
11. Impatriati residenza in base ai criteri "tie breaker rules"
12. Ricercatore che rientra come impatriato - Non è non iscritto AIRE.
13. Ricercatore che rientra in Italia - Requisiti
14. Impatriato lavoratore specializzato da U.K.
15. Impatriato che non supera il periodo di prova.
16. Ricercatore con due anni di ricerca a cavaliere dei due anni
17. Impatriato dalla Cina con otto anni di esperienza.
18. Impatriato da U.K. - Agevolazione in base all'articolo 16 comma 2 - Con quale procedura?.
19. Impatriati laureata a Basilea che rientra in Italia - decorrenza benefici
20. Rientro in Italia manager con 4 anni all'estero.
21. Impatriati laureati che residenti in Italia non hanno pagato le imposte.
22. Laureato impatriato o contro-esodato? Che confusione.
23. Impatriato laureato che prende la residenza in Italia ma ci lavorava già dal 2015.
24. Impatriati - opzione e distacco.
25. Impatriata dall'Irlanda con laurea può fruire di sgravi?.
26. Impatriati laureati dall'Inghilterra con altro periodo in Spagna.
27. Impatriati. Laureato dal 2014 residente in Svizzera: puo fruire di agevolazioni?.
28. Impatriati - Manager in rientro dalla Germania: è valida la residenza in un residence?.
29. Impatriati: come fare la richiesta al datore di lavoro?.
30. È ancora valida l' opzione prevista per i contro-esodati?.
31. Impatriato da U.K. laureato si ferma solo 2 anni per poi ripartire , rientra negli sgravi?.
32. Impatriato dal Messico.
33. Impatriato dalla Spagna dove lavora dal 2007, che misura per gli sgravi?.
34. Impatriato ART DIRECTOR, ha diritto se privo dei 5 anni di residenza all'estero?.
35. Impatriato con laurea magistrale quanti anni di lavoro all'estero servono?.
36. Contro-esodati che non hanno esercitato l'opzione conviene fare ricorso?
37. Impatriati: applicabile il comma 1 oppure il comma 2 dell'art. 16 ?.
38. Impatriati: rientro ad agosto - decorrenza dei benefici
39. Impatriato che in Italia non ha ancora un lavoro puo avere l'agevolazione?.
40. Laureati impatriati a regime con il D.Lgs. 147/2015.
41. Impatriati ex articolo 16 c. 2 D.Lgs. 147/2015. Residenza applicazione tie breaker rules?.
42. Confusione tra contro-esodati e impatriati
43. Contro-esodati che non hanno esercitato l'opzione.
44. Ha diritto il laureato che rientra in Italia in base al comma 2 articolo 16 D.Lgs. 147/2015?.
45. Ora non si applica più la legge 238/2010 - Come si tassa l' indennità di trasferimento e alloggio?.
46. Impatriato laureato in U.K. rientra in Italia come autonomo.
47. Rientro in Italia dagli Usa - Benefici per il lavoratore.
48. Contro-esodato dalla Svezia - mancato esercizio dell'opzione.
49. Impatriato residente in Francia con un anno sabbatico nel 2017 in Italia.
50. Impatriato dirigente in Francia con solo 3 anni all'estero.
51. Laureato impatriato che non rimane due anni in Italia.
52. Laureato impatriato dall'Inghilterra.
53. Impatriati. Titolo di studio all'estero - Calcolo dell'agevolazione.
54. Impatriati permanenza residenza all'estero.
55. Controesodati restituzione dei benefici fiscali
56. Dirigente francese assunto in Italia.
57. Impatriati da Hong Kong e dal Regno Unito - Agevolazioni previste.
58. Impatriati, quale documentazione da acquisire da parte del datore?.
59. Contro-esodati dal 2012 - termine fruizione dei benefici
60. Bonus nuove assunzioni - Riduzione contributiva 10% Paesi non convenzionati
61. Legge Stabilità 2016 e agevolazioni per assunzione per l’estero.
5.2 Nuovi quesiti dopo il d.l. 34/2019 (art. 15) e l'articolo 13/ter del D.L. 124/2019.
62. Impatriati - art. 5 D.L. 34 - Benefici specifici per le aziende.
63. Impatriati - art. 5 D.L. 34 - Mancata iscrizione Aire.
64. Impatriati Decreto Crescita - Quando il datore è straniero e in Italia si opera da remoto.
65. Articolo 5 Decreto crescita - Non iscritti AIRE.
66. IMPATRIATI da Singapore - Dubbi sulla portata dell'articolo 13/ter del decreto fiscale che introduce il "Fondo Controesodo"
67. IMPATRIATI - Moglie e figli a Milano - marito in Svizzera.
68. IMPATRIATI - Il rientro in Italia dopo Brexit; non viene precisato se si tratta di "lavoratrice" oppure di "laureata" - Limiti per il 2020.
69. RICERCATORE IMPATRIATO - prima in aspettativa all'estero.
70. IMPATRIATO RICERCATORE che non viene assunto come ricercatore.
71. IMPATRIATI - Decorrenza dei benefici - Non ne avrebbe diritto se ricerca un nuovo lavoro.
72. RICERCATORE non iscritto AIRE - Termini per richiedere il beneficio.
73. IMPATRIATO da Bruxelles assunto da impresa statale.
74. IMPATRIATI il comma 2 articolo 16 non viene abrogato anzi non si è toccato.
75. Impatriati in base all'articolo 5 del decreto crescita - divario tra i beneficiari ante e post
76. Impatriato non iscritto AIRE - Richiesta rimborso dei benefici non fruiti
77. RICERCATORI IMPATRIATI dal 2017 - Nuovi benefici potenziati inapplicabili
78. IMPATRIATI in base all'articolo 13/Ter del DL 124/2019 - Quale criterio adottare?.
79. IMPATRIATO rientrato ante 30/4/2019 dalla Francia. Applicazione ulteriore beneficio previsto dalla LEGGE DI BILANCIO 2021 (art. 1 comma 50)
80. IMPATRIATO terminato di fruire del beneficio al 31/12/2020. Applicazione ulteriore incentivo previsto dalla LEGGE DI BILANCIO 2021 (art. 1 comma 50). Termine per la domanda.
81. IMPATRIATO DA U.K. non laureato rientrerebbe in Italia dal 2020.
82. IMPATRIATI. Applicazione della Legge di Bilancio 2021 per figli a carico o acquisto immobile residenziale
83. IMPATRIATI. Acquisto dell'abitazione residenziale. Proroga dei benefici in base all'articolo 16 comma 3 bis del DLGS. 147/2015.
84. IMPATRIATI Trasferimento a Genova nel 2021 con moglie e figlio già residente all'estero con acquisto dell'abitazione residenziale. Durata dei benefici ordinari e quelli ulteriori quinquennali. Eventuali vantaggi previdenziali
85. IMPATRIATI - Dipendente già agevolato vuole estendere il beneficio per un ulteriore quinquennio applicando l'articolo 1 comma 50 della Legge di Bilancio 2021.
86. IMPATRIATI - Proroga ulteriore quinquennio relativo a parziale immobile ricevuto in eredità.
87. IMPATRIATI - Impatrio infermiera da UK ante 30/04/2021. Benefici depotenziati
88. IMPATRIATI - Eventuale danno pensionistico.
89. IMPATRIATI RICERCATORI - DOCENTI- APPLICAZIONE DELLA LEGGE DI BILANCIO 2022 (L. 30/12/2021, N. 234 ARTICOLO 1 COMMA 763)
90. Decreto crescita- lavoratore con residenza provincia Sud vorrebbe rientrare al Nord.
91. Lavoratore assunto in Italia da datore non residente. Problematiche.
92. Impatriati - Lavoratore assunto in Italia inizialmente come autonomo, vorrebbe optare per il lavoro subordinato
93. Impatriati - Laureato rientrerebbe in base articolo 16 comma 2 Dlgs 147/2015. Dubbi sulla residenza fiscale anteriore al rimpatrio.
94. Impatriati - Decorrenza dei benefici
95. Impatriati - Applicazione "Fondo controesodo" - Acquisizione della residenza il 30/4/2019 - Decorrenza dei benefici
Aggiornato fino al Decreto del MEF del 29.04.2022 pubblicato in G.U. il 13 maggio 2022
Con la predisposizione della dichiarazione dei redditi Unico 2022 relativo al periodo d’imposta 2021 ci troviamo ad affrontare, oramai per la quarta annualità, il tema degli indicatori sintetici di affidabilità fiscale.
Nei fatti, come noto, l’entrata in vigore dei suddetti indicatori ha mostrato particolari difficoltà di applicazione in capo a professionisti ed imprese soprattutto in relazione alle discrepanze riscontrate nel calcolo del valore finale di affidabilità che, in taluni casi, risultava molto discordante rispetto ai risultati precedentemente raggiunti in termini di studi di settore.
Gli ISA prevedono un meccanismo particolare di calcolo per gli esercenti attività d’impresa, arti o professioni riconducibile principalmente ad una rappresentazione di sintesi di indicatori elementari atti a verificare la normalità e la coerenza della gestione aziendale o professionale, esprimendo con un giudizio di sintesi da 1 a 10 il grado di affidabilità fiscale riconosciuto a ciascun contribuente (più basso sarà il risultato e minore sarà l’affidabilità fiscale del contribuente).
Nel caso in cui i contribuenti vengano definiti, in riferimento all’applicazione degli ISA, come “affidabili fiscalmente” potranno accedere al regime premiale normativamente previsto. In merito alle metodologie di calcolo occorre specificare come per la determinazione del valore finale di affidabilità fiscale verranno presi in considerazione due macro-indicatori elementari:
Rimandando ad approfondimenti specifici nei successivi paragrafi, risulta possibile, in sintesi, definire come il calcolo per determinare il punteggio sintetico di affidabilità fiscale di ciascun contribuente venga fatto applicando la media aritmetica semplice ai risultati di analisi degli indicatori suddetti.
Ulteriori difficoltà saranno sicuramente riscontrate nel corso del periodo d’imposta 2021 a seguito del perdurare dell’emergenza sanitaria da COVID 19 la quale ha, come già fatto per l’annualità 2020, influito in maniera negativa sui risultati economici delle imprese e, nello specifico, sui profili di congruità reddituali delle stesse.
L’obiettivo della presenta pubblicazione è quello di presentare una sintesi esaustiva ed aggiornata relativa ai meccanismi di calcolo inerenti gli indicatori di affidabilità fiscale (ISA) anche alla luce degli ultimi provvedimenti normativi introdotti per supportare le imprese nell’emergenza sanitaria in atto.
Per iniziare la trattazione riteniamo molto importante fornire un quadro di sintesi del contesto normativo di applicazione degli ISA percorrendo le varie tappe dall’entrata in vigore fino agli ultimi provvedimenti normativi. Successivamente, verranno analizzate le principali difformità, ad oggi rilevate, tra la normativa ISA e la normativa relativa all’applicazione dei precedenti Studi di Settore.
Verranno poi approfonditi, nel concreto, i contenuti principali dei modelli operativi ad oggi predisposti, per le varie categorie economiche, in relazione alla definitiva entrata in vigore degli ISA. Come già previsto per gli studi di settore, gli ISA sono organizzati in base alle differenti attività economiche riconducibili al settore specifico di ciascuna categoria di contribuenti.
Infine, cercheremo di effettuare una panoramica delle principali metodologie di accertamento e controllo previste dalla normativa fiscale confrontando quanto in precedenza previsto in termini di studi di settore e quanto applicabile in termini di indicatori sintetici di affidabilità fiscale.
Il lavoro verrà completato con un’appendice in cui saranno riportati tutti i principali riferimenti normativi in ambito ISA
Premessa
1. Il contesto normativo di riferimento
1.1 D.L. n. 50/2017
1.2 Decreto MEF 23/03/2018 e decreto MEF 28/12/2018
1.3 Provvedimento n. 23721/2019 dell’Agenzia Delle Entrate
1.4 Decreto Ministero Economia e Finanze del 27.02.2019
1.5 Provvedimento Agenzia Entrate prot.126200/2019 del 10.05.2019
1.6 Circolare Agenzia delle Entrate n.17 del 2 agosto 2019
1.7 Decreto Ministero Economia e Finanze del 9 agosto 2019 pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 17 agosto 2019
1.8. Circolare Agenzia delle Entrate n. 20/E del 09/09/2019
1.9 Sintesi di alcuni provvedimenti normativi in tema di indicatori sintetici di affidabilità fiscale emanati nell’annualità 2020
1.9.1. Provvedimento Agenzia delle Entrate n.27762 del 31/01/2020
1.9.2 Provvedimento Agenzia delle Entrate n.183037 del 30/04/2020
1.9.3 Art. 148 D.L. 34/2020 (c.d. Decreto Rilancio)
1.10 Circolare Agenzia delle Entrate n.16/E del 16.06.2020
1.11 Provvedimenti normativi emanati nell’anno 2021 a seguito dell’emergenza sanitaria da COVID 19
1.11.1 Provvedimento Agenzia delle Entrate n.27444 del 28/01/2021
1.11.2 Provvedimento Agenzia delle Entrate n.103206 del 26/04/2021
1.11.3 Circolare Agenzia delle Entrate 6/E del 04/06/2021
1.12 Provvedimenti normativi emanati nell’anno 2022 relativamente all’applicazione degli ISA per il periodo d’imposta 2021
1.12.1 Provvedimento Agenzia delle Entrate n.29368 del 31/01/2022
1.12.2 Decreto Ministero Economia e Finanze del 31/03/2022
1.12.3 Provvedimento Agenzia delle Entrate n.143350 del 27/04/2022
1.12.4 Decreto Ministero dell’Economia e delle Finanze del 29/04/2022 pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 13/05/2022
2. Il passaggio dagli studi di settore ai nuovi ISA
2.1 Introduzione
2.2 Caratteristiche distintive degli ISA rispetto agli studi di settore
3. Modalità di accertamento connessa ai nuovi indicatori di affidabilità fiscale
3.1 Le tipologie di accertamento. Un quadro di sintesi
3.2 L’accertamento basato sugli Studi di Settore
3.3 L’accertamento basato sugli indicatori sintetici di affidabilità fiscale
4. L’applicazione degli ISA: modelli e prassi di riferimento
4.1 Contribuenti ai quali si applicano gli ISA
4.2 Composizione dei modelli ISA
4.3 Il funzionamento degli ISA
4.4 Analisi della modulistica ISA 2022
4.4.1 Individuazione dei soggetti a cui si applicano gli ISA
4.4.2 Individuazione dei soggetti esclusi dall’applicazione degli ISA
4.4.3 Il prospetto imprese multiattività
4.4.4 Periodo di non normale svolgimento dell’attività
4.5 Presentazione del modello ISA
4.6 ISA nel Modello Redditi 2022 - Società di Capitali
4.7 ISA nel Modello Redditi 2022 – Società di persone
4.8 ISA nel Modello Redditi 2022 - Persone Fisiche
4.9 Compilazione degli ISA
4.10 I dati richiesti dai modelli ISA
5. La gestione delle anomalie relative all’applicazione degli ISA nei periodi d’imposta 2017-2018 e 2019
5.1 Software di compilazione e gestione delle anomalie
Appendice normativa
Modulistica indici sintetici di affidabilità 2022 (periodo di imposta 2021)
Utile guida in pdf sulle modifiche che il codice della crisi ha apportato al diritto societario e alla gestione aziendale in tema di crisi di impresa e di insolvenza e liquidazione giudiziale: cosa devono fare amministratori e sindaci delle PMI dopo il decreto correttivo (D.Lgs.83/2022)
Con il presente testo, pdf di 92 pagine, si intendono illustrare le modifiche che il Codice della crisi ha apportato al diritto societario e alla gestione aziendale in tema di crisi di impresa e di insolvenza.
Nel primo capitolo si introduce l’argomento precisando il quadro giuridico di riferimento e le normative che hanno portato alla situazione attuale.
Il secondo capitolo affronta il tema spinoso degli indicatori economici e finanziari che sono in grado di predire la crisi di impresa, consentendo di anticiparla e risolverla.
Nel terzo capitolo viene trattato l’importante e innovativo sistema delle segnalazioni e della composizione negoziata della crisi.
Il quarto capitolo propone una disamina delle principali e più importanti novità e modifiche apportate al codice civile e in particolare al diritto societario.
Il quinto capitolo è riservato ai sistemi di programmazione e controllo di gestione che possono costituire un valido supporto alla gestione aziendale e al superamento della crisi di impresa.
Nel sesto capitolo, partendo dalle modifiche che il codice della crisi ha apportato all’impianto dei controlli previsti in tema di prevenzione della crisi di impresa, a tal fine si illustrano le prassi vigenti ed alcuni suggerimenti che i sindaci dovranno seguire in ipotesi di crisi di impresa.
Il settimo capitolo chiude il presente ebook trattando la responsabilità di amministratori e sindaci in tema di gestione di imprese in crisi.
Premessa
1. Introduzione al codice della crisi d’impresa
2. Gli indicatori della crisi d’impresa
2.1 La fenomenologia della crisi nel codice
2.2 L’analisi economica della crisi di impresa
2.3 Quali indicatori scegliere per monitorare l’andamento delle imprese
3. Le segnalazioni e l’ex procedura di allerta
3.1 La segnalazione dell’organo di controllo o “allerta” interna
3.2 La segnalazione della PA o “allerta” esterna
3.3 Possibili esiti della procedura: la composizione negoziata
3.4 Criticità
3.5 Misure premiali
4. La modifica del CCII al diritto societario
4.1 Gli assetti organizzativi e amministrativi e contabili dell’articolo 2086 c.c.
4.2 La modifica dell’articolo 2477 del codice civile: alcune riflessioni sulla nomina del revisore o del sindaco nelle PMI
4.3 Il controllo giudiziario dell’articolo 2409 del c.c.
4.4 La scelta tra sindaco e revisore nelle società a responsabilità limitata
5. Il controllo di gestione nella crisi di impresa come supporto per le attività dei revisori e dei sindaci
5.1 La pianificazione aziendale
5.2 Un modello di programmazione e controllo di gestione semplificato per le PMI
5.3 Un set di indicatori per il controllo di gestione da usare nell’analisi interna
6. I controlli dei sindaci sugli assetti organizzativi e amministrativi e contabili
6.1 Gli obblighi previsti dal Codice della crisi di impresa
6.2 Controlli sugli assetti organizzativi
6.3 Controlli sugli assetti amministrativi e contabili
7. Le responsabilità degli amministratori e dei sindaci alla luce delle nuove disposizioni
7.1 Premessa sulla responsabilità dell’organo amministrativo
7.2 Le responsabilità dei sindaci
Conclusioni
Bibliografia e sitografia e normativa
Pubblicata in G.U. la Legge n. 91 del 15.07.2022 di conversione del D.L. 50/2022 (“Decreto Aiuti”).
Nella presente circolare per i clienti dello studio, in formato word e personalizzabile, un nutrito pacchetto di novità fiscali e di aiuti alle imprese, riepilogati in maniera sintetica.
La Circolare fa parte dell'Abbonamento Circolare Settimanale dello Studio, la circolare dedicata alla clientela dello studio, in formato word, che tratta le novità del momento, soprattutto fiscali, le scadenze e gli adempimenti.
EBook in pdf di 96 pagine sulle nuove linee guida ministeriali in merito alla disciplina operativa, fiscale e di rendicontazione, della raccolta fondi da parte degli Enti del Terzo settore, corredato da 10 utili formule personalizzabili e scaricabili in formato word.
Nel Codice del Terzo Settore, trova spazio per la prima volta il riconoscimento civilistico dell’attività di raccolta fondi, intesa come il complesso delle attività ed iniziative poste in essere da un ente del Terzo settore al fine di finanziare le proprie attività di interesse generale, anche attraverso la richiesta a terzi di lasciti, donazioni e contributi di natura non corrispettiva.
Si tratta di quell’insieme di tecniche, strumenti e strategie che favoriscono la sostenibilità economica degli ETS che possono porre in essere questa attività “anche in forma organizzata e continuativa, anche mediante sollecitazione al pubblico o attraverso la cessione o erogazione di beni o servizi di modico valore, impiegando risorse proprie e di terzi, inclusi volontari e dipendenti, nel rispetto dei principi di verità , trasparenza e correttezza nei rapporti con i sostenitori e il pubblico.
Il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, sentiti il Consiglio nazionale del Terzo settore e la Cabina di regia istituita presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, ha adottato le Linee guida in conformità alle quali gli ETS possono effettuare il fundraising.
Le Linee guida sono rivolte a tutti gli enti del Terzo Settore, indipendentemente dalla loro forma giuridica, dimensione, missione, attività e classificazione come ETS commerciale o non commerciale e sono finalizzate ad orientare l’attività di raccolta fondi coeren temente con i principi di verità, trasparenza e correttezza richiamati espressamente dall’articolo 7 del Codice.
In esse il tema della raccolta fondi viene trattato sotto il profilo sostanziale, mentre sul profilo fiscale la competente Amministrazione fin anziaria interverrà con specifici documenti di prassi, circolari o atti di
indirizzo.
Il Codice però tratta la materia anche con riferimento al trattamento tributario e agli obblighi di rendicontazione, pertanto il presente documento si propone di illustrare anche la disciplina fiscale e quella relativa alla rendicontazione.
Il primo capitolo, dopo aver chiarito i rapporti tra le attività di raccolta fondi, quelle di interesse generale e quelle diverse, si concentra sull’analisi del testo dell’articolo 7 del Codice del Terzo Settore, sotto il profilo soggettivo (i destinatari della norma) e teleologico (la destinazione delle risorse) e sui principi cardine di verità, correttezza e trasparenza che devono orientare la raccolta fondi. Inoltre, poiché Il richiamo al rispetto della normativa sulla Privacy è un altro dei principi fondamentali delle Linee guida, sono illustrati gli obblighi imposti dal Regolamento (UE) 2016/679 (GDPR) e il contenuto dei pareri del Garante nazionale sulla materia in oggetto.
Il secondo capitolo si sofferma sull’importanza del ruolo del fundraiser professionista e sull’impiego dei volontari all’interno del team di persone che, a diverso titolo e con diversi strumenti e sensibilità, possano costituire per esso un valido supporto.
Il terzo capitolo si occupa delle diverse tecniche di fundraising di cui le linee guida offrono solo un quadro di massima con riferimenti bibliografici e sitografici utili per i necessari approfondimenti. Viene trattata anche la richiesta di destinazione del 5 per 1000 delle imposte sui redditi nonostante il fatto che il decreto ministeriale, incomprensibilmente, non se ne sia occupato.
Il quarto capitolo affronta il tema della rendicontazione: quella delle raccolte pubbliche occasionali in concomitanza di celebrazioni, ricorrenze o campagne di sensibilizzazione, da effettuare secondo le Linee Guida e da includere nel bilancio e quella delle somme percepite dal 5 per 1000.
L’ultimo capitolo esamina le norme del Codice del Terzo Settore che si riferiscono al trattamento fiscale delle raccolta fondi, a cominciare da quelle pubbliche effettuate occasionalmente in occasione di campagne di sensibilizzazione fino ad arrivare alle tecniche che implicano l’offerta continuativa di beni e servizi dietro versamento del corrispettivo.
Considerazioni introduttive.
1. L’art. 7 CTS e le linee guida ministeriali
1.1 L’articolo 7 del codice del terzo settore: i rapporti con le attività di interesse generale e quelle diverse e i limiti alla destinazione dei fondi raccolti per le spese della raccolta.
1.2 Le linee guida adottate con firmato dal Ministro Orlando il 13 giugno 2022 in corso di pubblicazione in Gazzetta: finalità e destinatari
1.3 Modalità di svolgimento della raccolta fondi: privata e pubblica / attraverso erogazioni liberali o versamento di corrispettivi
1.4 I principi di trasparenza – verità – correttezza.
1.5 La normativa sulla privacy e i provvedimenti del garante sulla raccolta fondi
1.6 Parere del Garante sulla conoscibilità dei donatori nell'ambito delle campagne di raccolta fondi per finalità benefiche tramite sms solidali o chiamate in fonia da rete fissa.
1.7 Parere del Garante sulle organizzazioni beneficiarie del cinque per mille dell'imposta sul reddito delle persone fisiche e conoscibilità dei dati identificativi dei contribuenti
2. Il fundraiser professionista e l’impiego dei volontari
2.1 Le risorse umane: interne od esterne.
2.2 Il ruolo del fundraiser professionista.
2.3 L’impiego dei volontari a supporto del fundraiser professionista.
2.4 La definizione di volontario e il rapporto con la qualifica di associato.
2.5 La disciplina del rimborso spese.
2.6 Incompatibilità con lo status di lavoratore.
2.7 Il registro dei volontari
2.8 L’obbligo di assicurare i volontari: come scegliere la polizza più adeguata.
2.9 Il ciclo di gestione dei volontari
2.10 L’impiego dei volontari nelle diverse categorie di ETS.
3. Tecniche di raccolta fondi
3.1 Premessa.
3.2 Raccolta fondi attraverso il direct mail
3.3 Raccolta fondi attraverso il telefono (telemarketing)
3.4 Raccolta fondi attraverso il face-to-face.
3.5 Direct response television (DRTV)
3.6 Raccolta fondi attraverso gli eventi
3.7 Raccolta fondi attraverso gli eventi di piazza.
3.8 Organizzazione di eventi: privacy e utilizzo di immagini e video.
3.9 Raccolta fondi attraverso merchandising.
3.10 Raccolta fondi attraverso i salvadanai
3.11 Raccolta fondi dalle imprese for profit: payroll giving e cause related marketing.
3.12 Raccolta fondi attraverso i lasciti testamentari
3.13 Raccolta fondi attraverso numerazioni solidali
3.14 Raccolta fondi attraverso donazioni online.
3.15 La richiesta di destinazione del 5 per mille.
3.16 Le norme del CTS sulla rendicontazione delle raccolte fondi: rapporti con i poteri di controllo dell’amministrazione finanziaria e degli uffici del RUNTS.
3.17 Raccolte abituali e raccolte occasionali
4. La rendicontazione del 5 per 1000.
4.1 Obblighi dei beneficiari
4.2 Modalità di rendicontazione.
4.3 Indicazioni per la compilazione del rendiconto con particolare riferimento alle spese.
4.4. La relazione illustrativa.
4.5. Controlli e sanzioni
5. Disciplina fiscale.
5.1 Le raccolte pubbliche occasionali degli enti del terzo settore non commerciali
5.2 Il trattamento fiscale delle altre raccolte fondi
5.3 Le agevolazioni fiscali per i donatori: detrazioni e deduzioni per erogazioni liberali, anche in natura.
5.4 Beneficiari delle deduzioni e detrazioni: il Decreto Semplificazioni
6. Formulario.
Formula 1 – Schema di rendiconto e relazione illustrativa.
Formula 2 - Ricevuta per erogazioni liberali
Formula 3 – Modulo adesione volontari (con informativa sul trattamento dei dati personali)
Formula 4 – Registro dei volontari
Formula 5 – Regolamento dei volontari
Formula 6 – Modulo richiesta rimborso spese.
Formula 7 - Autorizzazione al trattamento dei dati personali (nomina dell’incaricato)
Formula 8 - Informativa sul trattamento dei dati personali raccolti presso i donatori
Formula 9 – Contratto di Cause Related Marketing (CRM)
Formula 10 – Contratto di Face to Face.