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Il giudizio tributario in composizione monocratica alla luce della Legge n. 130/2022 e delle modifiche introdotte dal DL n. 13/2023.
Approfondimento gratuito in pdf di 10 pagine.
La Legge di riforma della giustizia e del processo tributario n. 130 del 31 agosto 2022, entrata in vigore il 16 settembre 2022, ha introdotto la figura del giudice monocratico, a cui è affidata la competenza delle liti bagatellari per i ricorsi notificati a partire dal 1° gennaio 2023, determinando, in tal modo, una modifica sostanziale della disciplina processuale.
Tuttavia, la materia ha subito un’ulteriore modifica a seguito dell’entrata in vigore del D. L. n. 13 del 24 febbraio 2023, che, all’art. 40, comma 2, è intervenuto ampliando il valore delle controversie devolute alla competenza del giudice monocratico.
In realtà, la figura del giudice monocratico non rappresenta un’assoluta novità in quanto, già prima della novella legislativa, l’art. 70, comma 10 bis, del D. Lgs. n. 546/1992 prevedeva la competenza del giudice monocratico nei giudizi di ottemperanza aventi ad oggetto il pagamento di somme fino a 20.000 euro e il pagamento delle spese di giudizio.
Il volume intende offrire una solida preparazione per la prova scritta di ammissione al corso di specializzazione del TFA Sostegno.
Il testo, strutturato in tracce svolte, offre un'ampia trattazione degli argomenti previsti dal programma d'esame (D.M. del 30 settembre 2011), e sviluppa un consistente numero di tracce che sono state oggetto delle precedenti prove concorsuali.
È organizzato nelle seguenti parti:
La trattazione degli argomenti ha tenuto conto della più recente produzione normativa sia sul piano generale delle riforme e del loro impatto sull'autonomia scolastica sia delle recenti riforme relative all'area dell'inclusione e della disabilità.
Il volume offre un'ampia trattazione dell'impianto teorico della pedagogia generale e speciale e delle metodologie didattiche. Una particolare attenzione è stata dedicata alle buone prassi educative e didattiche indicando possibili strategie in relazione alle problematiche e alle patologie. Gli elaborati contengono riflessioni e indicazioni sulla normativa nazionale ed europea in tema di disabilità, bisogni educativi speciali e inclusione scolastica illustrando possibili interventi e modalità didattiche idonei a favorire il successo formativo degli allievi speciali.
Altrettanta attenzione è stata riservata alle tecnologie, il cui uso permette di adeguare la proposta educativa ai bisogni specifici, alle esperienze e alle strategie didattiche.
Nell'ultima parte del testo è presente una selezione di tracce svolte somministrate nei precedenti cicli TFA.
Rosanna Calvino Docente di discipline giuridiche ed economiche, specializzata nell'attività didattica del sostegno, docente universitario a contratto. Ha svolto numerosi incarichi nello staff di dirigenza scolastica. Ha collaborato con Enti Pubblici per la stesura di interventi di miglioramento dell'attività di gestione dell'istituzione scolastica e dell'offerta formativa, di monitoraggio e valutazione nella scuola dell'autonomia, per il rafforzamento delle performance dirigenziali e di raccordo efficace tra scuola e lavoro. Autrice di pubblicazioni di legislazione scolastica e metodologie didattiche.
Disciplina civilistica e fiscale delle organizzazioni di volontariato dopo la riforma del Terzo Settore, ebook in pdf di 217 pagine.
Aggiornato con:
Questo e-book tratta una delle parti più importanti della riforma del terzo settore e dell’impresa sociale, vale a dire la nuova disciplina delle organizzazioni di volontariato.
Anche se una delle più importanti novità della riforma del terzo settore (Decreto Legislativo n° 117 del 2017 contenente il “Codice del terzo settore”) è l’estensione della possibilità di avvalersi della collaborazione di volontari a tutti gli enti del terzo settore (ETS), le organizzazioni di volontariato (OdV) restano il cardine del settore del volontariato e ricevono una serie di supporti che dovrebbero aumentare l’efficacia della loro azione.
La parte iniziale dell’e-book, precisamente i suoi Paragrafi da 1 a 7, è dedicata alle caratteristiche previste dalla legge che differenziano le organizzazioni di volontariato dagli altri enti del terzo settore (ETS) ed al sistema di supporto al volontariato sommariamente descritto nei tre capoversi precedenti.
Allo scopo di fornire ai lettori una trattazione completa dell’argomento, nell’ultima parte dell’e-book (Paragrafi da 15 a 18) esaminiamo le caratteristiche comuni della disciplina civilistica di tutti gli ETS, vale a dire:
Inoltre, sempre per quanto non espressamente stabilito dalle norme specifiche sulle OdV, cioè dagli artt. 32 - 34 del Dlgs 117/2017, si applicano ad esse le norme sulle “associazioni del terzo settore” previste dagli artt. 20 – 31 di questo decreto, di cui costituiscono il Titolo IV. Questo perché l’art. 20 del Codice del terzo settore stabilisce che le norme citate “si applicano a tutti gli enti del terzo settore costituiti in forma di associazione, riconosciuta o non riconosciuta […]”, come, appunto, le OdV. Queste norme sono trattate nell’ultimo paragrafo, il diciannovesimo, dell’e-book.
1. La riforma delle organizzazioni di volontariato (OdV) da parte del Codice del terzo settore. Il regime transitorio e quello definitivo delle OdV, soprattutto dal punto di vista fiscale.
2. La definizione di volontario e di attività di volontariato
3. Le caratteristiche legali delle organizzazioni di volontariato
4. I registri regionali delle organizzazioni di volontariato, la sostituzione di essi con il Registro unico nazionale del terzo settore (RUNTS) e il trasferimento delle OdV in quest’ultimo
4.1 I Registri del volontariato istituiti dalla Legge 266/1991 che resteranno operativi fino all’avvio del RUNTS
4.2 La migrazione delle OdV iscritte nei vecchi registri al RUNTS
5. Le convenzioni che possono essere stipulate tra le Pubbliche Amministrazioni e le organizzazioni di volontariato
6. I Centri di servizio per il volontariato (CSV)
7. Le altre misure per il sostegno finanziario delle organizzazioni di volontariato
8. Il nuovo regime tributario agevolato delle organizzazioni di volontariato riguardo IRES e IVA. Il regime transitorio per gli anni di imposta dal 2018 al 2022
8.1 Il regime fiscale transitorio delle OdV ai fini IRES ed IVA per gli anni di imposta dal 2018 al 2022
8.2 Il regime fiscale definitivo delle OdV in quanto ETS non commerciali ai fini IRES ed IVA a partire dall’anno di imposta 2022: la non commercialità delle attività di interesse generale prevista dall’art. 79 del Dlgs 117/2017
8.3 Il regime fiscale definitivo delle OdV iscritte nel RUNTS ai fini IRES ed IVA a partire dal 2022: le norme specifiche degli artt. 84 ed 86 del Dlgs 117/2017
8.4 Le agevolazioni sull’IVA e sull’IRAP per le organizzazioni di volontariato in quanto ONLUS “di diritto” e poi in quanto enti del terzo settore non commerciali
8.5 Il regime transitorio della tenuta delle scritture contabili delle OdV per gli anni di imposta dal 2018 al 2022
8.6 La disciplina definitiva delle scritture contabili delle OdV che si iscrivono nel RUNTS (e quindi sono ETS), che non applicano il regime forfetario (art. 86 del Dlgs 117/2017.) Il bilancio civilistico ed il bilancio sociale
9. Le agevolazioni in materia di imposte indirette e di tributi locali per gli ETS (fra cui le OdV)
10. L’esenzione dall’IMU per le OdV in quanto ETS non commerciali
11. Il Social Bonus per le erogazioni liberali finalizzate al recupero di immobili assegnati agli ETS non commerciali (fra cui le OdV)
12. Il fundraising: le agevolazioni fiscali per i soggetti che effettuano erogazioni liberali agli ETS, le raccolte di fondi mediante cessione di credito telefonico e le lotterie filantropiche degli ETS (fra cui le OdV)
12.1 Le agevolazioni fiscali per i soggetti che effettuano erogazioni liberali agli ETS (fra cui le OdV).
12.2 Le lotterie filantropiche degli ETS (OdV comprese).
13. Le cessioni gratuite di merce agli enti del terzo settore ed agli altri enti non ETS: la Legge n° 166 - 2016 riformata dalla Legge n° 205 -2017
14. Il cinque per mille dell’IRPEF e la sua destinazione agli ETS, comprese le OdV
14.1 La destinazione del cinque per mille agli ETS, le attività finanziabili, le Amministrazioni erogatrici
14.2 L’iscrizione negli elenchi dei beneficiari, il riparto ed il pagamento del contributo
14.3 La rendicontazione dell’utilizzo del contributo
15. Le attività di interesse generale e le attività diverse che possono essere esercitate dalle organizzazioni di volontariato in quanto Enti del terzo settore
15.1 Le attività di interesse generale
15.2 Le attività diverse
16. L’assenza di scopo di lucro e le altre caratteristiche legali delle organizzazioni di volontariato in quanto Enti del terzo settore
16.1 L’assenza di scopo di lucro nelle OdV in quanto ETS: il divieto di distribuire direttamente o indirettamente utili o avanzi di gestione
16.2 L’assenza di scopo di lucro nelle OdV: la devoluzione del patrimonio residuo
16.3 L’attività di raccolta fondi e la denominazione legale delle OdV
17. Il bilancio civilistico ed il bilancio sociale delle organizzazioni di volontariato
17.1 Il bilancio delle OdV. I modelli dei documenti che compongono il bilancio civilistico previsti dal D.M. del 5 Marzo 2020
17.2 La struttura e i contenuti del bilancio sociale delle OdV
17.3 La valutazione dell’impatto sociale delle attività svolte dalle OdV
18. Il Registro unico nazionale del terzo settore (RUNTS) e la procedura di iscrizione degli enti, OdV comprese
18.1 La disciplina legislativa del RUNTS nel Codice del terzo settore
18.2 Le norme di attuazione del RUNTS: il Decreto del Ministero del lavoro del 15 Settembre 2020: definizioni, concetti generali ed ambito di applicazione
18.3 Le norme di attuazione del RUNTS (DM 15/09/2020): il procedimento di iscrizione al RUNTS, in particolare quello per gli enti senza personalità giuridica
18.4 Le norme di attuazione del RUNTS (DM 15/09/2020): il procedimento di iscrizione al RUNTS, in particolare quello per gli enti con personalità giuridica
18.5 Le norme di attuazione del RUNTS (DM 15/09/2020): l’aggiornamento delle informazioni contenute nel RUNTS da parte degli ETS iscritti, OdV comprese, e la revisione d’ufficio del Registro
18.6 Le norme di attuazione del RUNTS (DM 15/09/2020): la cancellazione dal Registro
18.7 Le norme di attuazione del RUNTS (DM 15/09/2020): gli altri aspetti della disciplina di Registro, in particolare il primo popolamento e l’avvio del RUNTS
19. Le organizzazioni di volontariato come associazioni del terzo settore: la disciplina di queste che si applica alle OdV
19.1 Definizione, disciplina applicabile e rapporti delle associazioni del terzo settore con gli altri ETS. Lo statuto e l’atto costitutivo
19.2 Il procedimento semplificato per l’acquisto della personalità giuridica da parte delle associazioni del terzo settore
19.3 L’ammissione di nuovi associati e l’assemblea delle associazioni del terzo settore che sono OdV
19.4 Gli amministratori delle associazioni del terzo settore
19.5 Gli organi di controllo e di revisione legale dei conti
Allegati
eBook in pdf di 252 pagine sulla disciplina civilistica e fiscale degli enti del terzo settore (ETS) e avvio del RUNTS per:
Aggiornato con la legge di conversione del Decreto Milleproroghe 2023 (D.L. 198/2022) e con gli emendamenti al Principio contabile OIC 35 di marzo 2023
Questo e-book è dedicato all’analisi della riforma del terzo settore e della disciplina degli “enti del terzo settore” (ETS) in generale contenute nel Decreto Legislativo n° 117 del 2017 (il “Codice del terzo settore” o “CTS”). Esso contiene anche la disciplina specifica, riportata sempre nello stesso decreto, di alcune categorie di enti del terzo settore, vale a dire delle associazioni e delle fondazioni del terzo settore, degli enti filantropici e delle reti associative.
Le discipline specifiche degli altri enti del terzo settore, vale a dire delle organizzazioni di volontariato, delle associazioni di promozione sociale, delle società di mutuo soccorso, delle imprese sociali e delle cooperative sociali, sono trattate negli e-book specifici a questi dedicati dello stesso autore. Ciò vale anche per le associazioni sportive dilettantistiche (che, come vedremo nel testo, non sono una categoria specifica di ETS) a cui la riforma si può applicare ma che nella pratica non dovrebbe interessare molto a questi enti.
Per quanto non espressamente previsto dalle discipline specifiche delle organizzazioni di volontariato, delle associazioni di promozione sociale, degli enti filantropici e delle reti associative si applica la disciplina delle associazioni e delle fondazioni del terzo settore contenuta nel Titolo IV del Dlgs 117/2017, trattata in questo e-book. Tale disciplina si applica in via esclusiva a quegli ETS che hanno forma giuridica di associazione, riconosciuta o non riconosciuta, e di fondazione. Per quanto non disposto dal Codice del terzo settore si applicano gli artt. 14 – 42-bis del Codice Civile.
La riforma del terzo settore e dell’impresa sociale, cioè i Decreti Legislativi n° 117 (“Codice del terzo settore”), 112 (“Disciplina dell’impresa sociale”) e 111 (disciplina del cinque per mille dell’IRPEF) del 2017, è stata emanata sulla base della Legge-delega n° 106 del 2016. Ad essa sono state apportate integrazioni e correzioni dai Decreti Legislativi n° 105 del 2018 (per il Codice del terzo settore) e n° 95 pure del 2018 (per l’impresa sociale), sulla base della previsione contenuta dal 7° comma dell’art. 1°, 2° sempre della Legge-delega n° 106 del 2016.
Il presente e-book è aggiornato al Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 23 Luglio 2020 sulla disciplina del cinque per mille dell’IRPEF che può essere destinato anche agli ETS, al Decreto del Ministero del lavoro n° 106 del 2020 che attua il Registro unico nazionale degli enti del terzo settore (RUNTS), al Decreto del Ministero del Lavoro n° 107 del 2021 che individua criteri e limiti delle attività diverse da quelle di interesse generale che possono essere esercitate dagli ETS, al Decreto del Ministero dell’Economia del 27 Luglio 2021 sulle lotterie filantropiche che possono essere organizzate da questi enti per scopi di autofinanziamento, alla Legge n° 234 del 2021 (Legge di bilancio per il 2022) ed al Decreto-Legge n° 228 del 2021 (Decreto “milleproroghe” per il 2022), al Decreto del Ministero del lavoro del 13 Giugno 2022 sulle modalità delle raccolte fondi degli ETS, al Decreto Direttoriale sempre del Ministero del lavoro n° 396 del 22 Settembre 2022 sulle modalità di rendicontazione dell’impiego dei contributi del cinque per mille da parte degli ETS, al Decreto-Legge n° 73 del 2022 ed alla Legge n° 197 del 2022 (Legge di bilancio per il 2023), al D.L. 198/2022 conv. in L. 14/2023 c.d. Decreto Milleproroghe 2023, agli emendamenti di marzo 2023 del principio contabile OIC 35 sul bilancio degli ETS.
La riforma tocca solo marginalmente la disciplina civilistica e fiscale degli enti senza scopo di lucro, vale a dire le associazioni, le fondazioni e i comitati di cui agli artt. 14 – 42-bis del Codice Civile (e di cui agli artt. 143 – 149 TUIR) che continuerà ad applicarsi agli enti di questo tipo che non assumeranno la qualifica di “enti del terzo settore” (ETS), quella delle associazioni sportive dilettantistiche (a cui continua ad applicarsi la legge n° 398 del 1991) e quella delle cooperative sociali (a cui continua ad applicarsi la legge n° 381 del 1991 e la disciplina civilistica e fiscale delle cooperative a mutualità prevalente).
La riforma del terzo settore ha il suo punto centrale nella sostituzione della qualifica tributaria di ONLUS – Organizzazione non lucrative di utilità sociale (disciplinata dal Decreto Legislativo n° 460 del 1997) con quella di ETS – Ente del terzo settore. Questa sostituzione sarà effettiva solo con l’avvio dell’operatività del Registro unico nazionale del terzo settore (che sostituirà i registri delle ONLUS, delle organizzazioni di volontariato e delle associazioni di promozione sociale) perché solo con l’iscrizione l’ente senza scopo di lucro acquisisce la qualifica di ETS.
Un’altra importante novità della riforma del terzo settore è che tutti gli ETS possono avvalersi della collaborazione di volontari, cioè di persone che in modo spontaneo, libero e gratuito prestano la loro opera a scopi di solidarietà sociale, e non solo, come accadeva prima, le organizzazioni di volontariato (OdV) e le cooperative sociali. E’ stato pertanto rivisto tutto il sistema di supporto al volontariato, inteso non solo come insieme delle Odv ma di tutti gli ETS che si avvalgono della collaborazione di volontari (in cui le OdV sono comunque i soggetti centrali) che ruota attorno ai Centri di Servizio per il Volontariato (CSV), organismi associativi delle OdV e degli altri ETS in cui si fa volontariato, a cui sono garantite risorse certe versate dalle Fondazioni bancarie (che ne hanno in cambio un credito di imposta) che le versano nel Fondo Unico Nazionale (FUN) per il volontariato con cui i CSV, oltre a pagare i loro costi di funzionamento, devono acquistare beni di investimento utili per le attività di interesse generale svolte dalle OdV e dagli atri ETS associati che li potranno utilizzare a titolo gratuito ed organizzare servizi di informazione, formazione e supporto tecnico-logistico rivolti sempre agli enti associati. Anche le OdV e gli ETS non associati ai CSV potranno usufruire dei servizi di questi ultimi per il principio di universalità di accesso ai servizi di ogni CSV.
Un’altra importante novità della riforma è la disciplina specifica da essa prevista per le associazioni, riconosciute e non, e per le fondazioni che vogliono acquisire la qualifica di ETS iscrivendosi del Registro unico nazionale del terzo settore. Per esse, denominate “associazioni e fondazioni del terzo settore”, non solo sono previsti una serie di obblighi in tema di ammissione degli associati e di caratteristiche degli organi sociali, ma anche un sistema semplificato di acquisto della personalità giuridica previsto dall’art. 22 del Dlgs 117/2017.
La riforma del terzo settore entra pienamente in vigore solo con l’avvio dell’operatività del RUNTS - Registro unico nazionale del terzo settore che, a causa dei ritardi che ne hanno impedito l’avvio previsto nel 2019 e nel 2020, è stata fissata per il 24 Novembre 2021 dal Decreto Direttoriale del Ministero del lavoro n° 561 del 26 Ottobre 2021 per le iscrizioni di nuovi enti nel registro. Prima di allora non si poteva acquisire la qualifica di ETS. Per questo motivo, i primi due commi dell’art. 104 del Codice del terzo settore prevedono che una serie di norme fiscali da esso previste si applichino in via transitoria alle ONLUS, alle organizzazioni di volontariato ed alle associazioni di promozione sociale negli anni di imposta dal 2018 al 2021, per poi applicarsi, in via definitiva, solo agli ETS (molto spesso solo a quelli non commerciali) a partire dall’anno di imposta 2022.
La premessa per l’avvio dell’operatività del Registro è stata messa il 21 Settembre 2020, giorno di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale del Decreto del Ministero del lavoro del 15 Settembre 2020 di attuazione delle norme del CTS sul RUNTS a cui deve seguire l’avvio vero e proprio del registro il giorno trasferimento al RUNTS dei registri preesistenti sulle organizzazioni di volontariato, sulle associazioni di promozione sociale e sulle ONLUS e l’apertura al pubblico della piattaforma informatica del Registro alle nuove iscrizioni, come prevedono gli artt. 30 e 38 del decreto citato. Detto avvio, legato alla realizzazione della sua struttura informatica (portale) e dei suoi uffici regionali, è avvenuto il 24 Novembre 2021.
A ciò non si oppone il fatto che, proprio per potersi iscrivere nel RUNTS e diventare in tal modo ETS, le ONLUS, le organizzazioni di volontariato e le associazioni di promozione sociale devono adeguare i loro statuti alla disciplina civilistica del Codice del terzo settore entro il 31 Maggio 2022 (il termine di adeguamento ha avuto diverse proroghe). Infatti, il 23 Novembre 2021 viene avviato il trasferimento dei dati di questi enti dai Registri dell’associazionismo, del volontariato e dall’Anagrafe unica delle ONLUS al RUNTS mentre il termine citato è ancora in corso. In tal modo, gli enti che non avranno ancora adeguato i loro statuti saranno messi dagli Uffici del RUNTS di fronte alla scelta di adeguarli in modo facilitato, vale a dire con le maggioranze previste per l’assemblea ordinaria (come prevede il 2° comma dell’art. 101 del Dlgs 117/2017), oppure vedersi rifiutata l’iscrizione al RUNTS e quindi tornare ad essere un normale ente non commerciale, ai sensi della lettera c) del 1° comma dell’art. 73 del TUIR (che abbiamo trattato nel secondo capitolo).
Quindi, dato che l’avvio del RUNTS avviene il 24 Novembre 2021 (per le nuove iscrizioni), la disciplina transitoria fiscale descritta successivamente in questo capitolo, che è stata in vigore negli anni 2018, 2018 e 2020, e la permanenza delle ONLUS, si estendono anche all’anno di imposta 2021.
La disciplina fiscale definitiva prevista per gli ETS dal Titolo X del Codice del terzo settore si applica, a partire al 1° Gennaio 2022, solo agli ETS iscritti nel RUNTS, fatta eccezione per le poche norme citate dal 10° comma dell’art. 101 del CTS che entreranno in vigore nell’anno di imposta successivo alla concessione dell’autorizzazione della Commissione Europea prevista dalla stessa norma. Per gli enti impegnati nel procedimento di migrazione dai previgenti registri al RUNTS, cioè per le organizzazioni di volontariato e per le associazioni di promozione sociale, anche nel 2022 e nel 2023 si applica il regime fiscale transitorio fino a quando il singolo ente non otterrà l’iscrizione al RUNTS e lo stesso vale per le ONLUS per le quali il processo di migrazione dall’Anagrafe unica al RUNTS.
1. Gli Enti del terzo settore (ETS): definizione, ambito di applicazione della disciplina ed entrata in vigore
2. Le attività di interesse generale e le attività diverse che possono essere esercitate dagli Enti del terzo settore (ETS)
2.1 Attività di interesse generale
2.2 Le attività diverse
3. L’assenza di scopo di lucro e le altre caratteristiche generali e principali degli Enti del terzo settore. L’utilizzo di volontari
3.1 L’assenza di scopo di lucro negli ETS: il divieto di distribuire direttamente o indirettamente utili o avanzi di gestione
3.2 L’assenza di scopo di lucro negli ETS: la devoluzione del patrimonio residuo
3.3 L’attività di raccolta fondi, i patrimoni destinati ad uno specifico affare e la denominazione legale degli ETS
3.4 Il bilancio civilistico e il bilancio sociale degli ETS
3.4.1 Il bilancio degli ETS. I modelli dei documenti che compongono il bilancio civilistico previsti dal D.M. del 5 Marzo 2020
3.4.2 La struttura e i contenuti del bilancio sociale degli ETS
3.4.3 La valutazione dell’impatto sociale delle attività svolte dagli ETS
3.5 I volontari che operano per gli ETS e l’attività di volontariato
4. Il Registro unico nazionale del terzo settore (RUNTS) e la procedura di iscrizione degli enti
4.1 La disciplina legislativa del RUNTS nel Codice del terzo settore
4.2 Le norme di attuazione del RUNTS: il Decreto del Ministero del lavoro del 15 Settembre 2020: definizioni, concetti generali ed ambito di applicazione
4.3 Le norme di attuazione del RUNTS (DM 15/09/2020): il procedimento di iscrizione al RUNTS, in particolare quello per gli enti senza personalità giuridica
4.4 Le norme di attuazione del RUNTS (DM 15/09/2020): il procedimento di iscrizione al RUNTS, in particolare quello per gli enti con personalità giuridica
4.5 Le norme di attuazione del RUNTS (DM 15/09/2020): l’aggiornamento delle informazioni contenute nel RUNTS da parte degli ETS iscritti e la revisione d’ufficio del Registro
4.6 Le norme di attuazione del RUNTS (DM 15/09/2020): la cancellazione dal Registro
4.7 Le norme di attuazione del RUNTS (DM 15/09/2020): gli altri aspetti della disciplina dl Registro, in particolare il primo popolamento e l’avvio del RUNTS 1
5. La disciplina fiscale degli enti del terzo settore in generale
5.1 Gli ETS a cui si applica questa disciplina: gli enti del terzo settore non commerciali e gli ETS commerciali.
5.2 Il reddito imponibile ai fini IRES degli ETS. Il regime forfettario del reddito di impresa degli enti del terzo settore non commerciali
5.3 Le agevolazioni sull’IVA e sull’IRAP per gli enti del terzo settore non commerciali
5.4 Il Social Bonus per le erogazioni liberali finalizzate ai progetti per il recupero di immobili assegnati agli ETS non commerciali
5.5 Le agevolazioni in materia di imposte indirette e di tributi locali per gli ETS
5.6 L’esenzione dall’IMU degli ETS non commerciali
5.7 Le agevolazioni fiscali per i soggetti che effettuano erogazioni liberali agli ETS
5.7.1 Le agevolazioni fiscali per i soggetti che effettuano erogazioni liberali agli ETS
5.7.2 Le lotterie filantropiche degli ETS
5.8 La tenuta delle scritture contabili degli enti del terzo settore non commerciali e degli ETS commerciali
5.9 Le cessioni gratuite di merce agli enti del terzo settore ed agli altri enti senza scopo di lucro non ETS: Legge n° 166/2016 riformata dalla Legge n° 215/ 2017
5.9.1 Riduzione TARI e obblighi relativi alla corretta conservazione dei beni ceduti
5.10 Il cinque per mille dell’IRPEF e la sua destinazione agli ETS
5.10.1 La destinazione del cinque per mille agli ETS, le attività finanziabili, le Amministrazioni erogatrici
5.10.2 L’iscrizione negli elenchi dei beneficiari, il riparto ed il pagamento del contributo
5.10.3 La rendicontazione dell’utilizzo del contributo
6. Le associazioni e le fondazioni del terzo settore
6.1 Definizione, disciplina applicabile e rapporti con gli altri enti senza scopo di lucro. Lo statuto e l’atto costitutivo
6.2 Il procedimento semplificato per l’acquisto della personalità giuridica da parte di questi enti
6.3 L’ammissione di nuovi associati e l’assemblea delle associazioni del terzo settore
6.4 Gli amministratori delle associazioni e delle fondazioni del terzo settore
6.5 Gli organi di controllo e di revisione legale dei conti. Il controllo esterno sulle fondazioni del terzo settore.
7. Gli enti filantropici
8. Le reti associative
9. La finanza sociale: i titoli di solidarietà ed il social lending per il finanziamento degli ETS
9.1 I titoli di solidarietà
9.2. Il social lending per gli ETS
10. Le altre misure per il sostegno economico e finanziario degli enti del terzo settore
11. I controlli e il coordinamento degli enti del terzo settore
12. Il Consiglio Nazionale del Terzo Settore (CNST), i Centri di Servizio per il Volontariato (CSV) e la Fondazione Italia Sociale
13. L’affidamento di trust, fondi speciali o beni vincolati per l’assistenza a persone disabili Legge n° 112/2016 (c.d. Legge “Dopo di noi”)
Allegati
Il volume è indirizzato a quanti intendono accedere ai corsi di specializzazione sul sostegno didattico agli alunni con disabilità (TFA sostegno) nella scuola dell'infanzia, nella scuola primaria, nella scuola secondaria di I e II grado.
Le prove di accesso ai corsi, organizzati dai vari atenei, sono:
La prova preselettiva consiste in un test con 60 quesiti a risposta multipla sulle conoscenze didattiche, psicopedagogiche e giuridiche relative al profilo dell'insegnante di sostegno e le necessarie abilità linguistiche.
Il volume contiene molte batterie di test in relazione agli argomenti previsti dal programma d'esame. Sono state inserite e commentate molte delle domande pubblicate dalle università nelle precedenti prove d'esame.
Ogni quesito è accompagnato da accurate spiegazioni per individuare l'alternativa esatta e forniscono consigli e tecniche di risoluzione.
Nella sezione online, raggiungibile tramite il codice riportato in fondo al volume, sono disponibili:
Rosanna Calvino Docente di discipline giuridiche ed economiche, specializzata nell'attività didattica del sostegno, docente universitario a contratto. Ha svolto numerosi incarichi nello staff di dirigenza scolastica. Ha collaborato con Enti Pubblici per la stesura di interventi di miglioramento dell'attività di gestione dell'istituzione scolastica e dell'offerta formativa, di monitoraggio e valutazione nella scuola dell'autonomia, per il rafforzamento delle performance dirigenziali e di raccordo efficace tra scuola e lavoro. Autrice di pubblicazioni di legislazione scolastica e metodologie didattiche.
Giuseppe Cotruvo È uno dei più conosciuti e apprezzati esperti nazionali di didattica e manualistica concorsuale: vanta un'esperienza ultradecennale nell'insegnamento della quizzistica di logica ed è autore di decine di manuali editi da Maggioli.
Introduzione
Consigli per affrontare la prova preselettiva
1.1 I test di logica verbale
1.1.1 I quesiti di grammatica
1.1.2 Sinonimi e contrari
1.1.3 Analogie verbali
1.2 Logica sillogistica
LIBRO PRIMO QUESITI SU CAPACITÀ LOGICHE E COMPRENSIONE DEL TESTO
Questionario n. 1 – Grammatica
Risposte al questionario n. 1 – Grammatica
Questionario n. 2 – Sinonimi
Risposte al questionario n. 2 – Sinonimi
Questionario n. 3 – Contrari
Risposte al questionario n. 3 – Contrari
Questionario n. 4 – Analogie
Risposte al questionario n. 4 – Analogie
Questionario n. 5 – Logica
Risposte al questionario n. 5 – Logica
Questionario n. 6 – Comprensione del testo
Risposte al questionario n. 6 – Comprensione del testo
LIBRO SECONDO COMPETENZE DIDATTICHE E SOCIO-PSICO-PEDAGOGICHE
Questionario n. 1 – Ambienti di apprendimento
Soluzioni al questionario n. 1 – Ambienti di apprendimento
Questionario n. 2 – Didattica speciale
Soluzioni al questionario n. 2 – Didattica speciale
Questionario n. 3 – Ambienti di apprendimento digitali
Soluzioni al questionario n. 3 – Ambienti di apprendimento digitali
Questionario n. 4 – Metodologie didattiche
Soluzioni al questionario n. 4 – Metodologie didattiche
Questionario n. 5 – Didattica e documentazione europea in materia educativa
Soluzioni al questionario n. 5 – Didattica e documentazione europea in materia educativa
Questionario n. 6 – Psicologia dell’età evolutiva
Soluzioni al questionario n. 6 – Psicologia dell’età evolutiva
Questionario n. 7 – Linee pedagogiche
Soluzioni al questionario n. 7 – Linee pedagogiche
Questionario n. 8 – Pedagogia e metodologi e dell’apprendimento
Soluzioni al questionario n. 8 – Pedagogia e metodologie dell’apprendimento
Questionario n. 9 – Significato e valenza psicopedagogica del gioco, dell’esplorazione e della ricerca
Soluzioni al questionario n. 9 – Significato e valenza psicopedagogica del gioco, dell’esplorazione e della ricerca
Questionario n. 10 – Pedagogia e metodologia, percorsi personalizzati
Soluzioni al questionario n. 10 – Pedagogia e metodologia, percorsi personalizzati
LIBRO TERZO COMPETENZE SU EMPATIA, INTELLIGENZA EMOTIVA, CREATIVITÀ E PENSIERO DIVERGENTE
Questionario n. 1 – Empatia, intelligenza emotiva
Soluzioni al questionario n. 1 – Empatia, intelligenza emotiva
Questionario n. 2 – Le emozioni e l’intelligenza emotiva
Soluzioni al questionario n. 2 – Le emozioni e l’intelligenza emotiva
Questionario n. 3 – La capacità empatica
Soluzioni al questionario n. 3 – La capacità empatica
Questionario n. 4 – L’intelligenza e le sue teorie
Soluzioni al questionario n. 4 – L’intelligenza e le sue teorie
Questionario n. 5 – Empatia, intelligenza emotiva, creatività e pensiero divergente
Soluzioni al questionario n. 5 – Empatia, intelligenza emotiva, creatività e pensiero divergente
Questionario n. 6 – La creatività
Soluzioni al questionario n. 6 – La creatività
Questionario n. 7 – Pensiero divergente
Soluzioni al questionario n. 7 – Pensiero divergente
Questionario n. 8 – Teorie e autori della creatività e pensiero divergente
Soluzioni al questionario n. 8 – Teorie e autori della creatività e pensiero divergente
Questionario n. 9 – Metodologie relative a empatia, intelligenza emotiva, creatività e pensiero divergente
Soluzioni al questionario n. 9 – Metodologie relative a empatia, intelligenza emotiva, creatività e pensiero divergente
LIBRO QUARTO COMPETENZE ORGANIZZATIVE E GIURIDICHE CORRELATE AL REGIME DI AUTONOMIA DELLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE
Questionario n. 1 – Norme costituzionali e legislazione scolastica
Soluzioni al questionario n. 1 – Norme costituzionali e legislazione scolastica
Questionario n. 2 – L’autonomia didattica, organizzativa, di ricerca e sperimentazione delle istituzioni scolastiche
Soluzioni al questionario n. 2 – L’autonomia didattica, organizzativa, di ricerca e sperimentazione delle istituzioni scolastiche
Questionario n. 3 – Autonomia scolastica, inclusione e documentazione
Soluzioni al questionario n. 3 – Autonomia scolastica, inclusione e documentazione
Questionario n. 4 – Indirizzo e gestione dell’istituzione scolastica; gli organi collegiali
Soluzioni al questionario n. 4 – Indirizzo e gestione dell’istituzione scolastica; gli organi collegiali
Questionario n. 5 – Autonomia didattica e organizzativa
Soluzioni al questionario n. 5 – Autonomia didattica e organizzativa
Questionario n. 6 – Gli ordinamenti scolastici e le Indicazioni nazionali
Soluzioni al questionario n. 6 – Gli ordinamenti scolastici e le Indicazioni nazionali
Questionario n. 7 – Il Piano dell’Offerta Formativa, il piano di miglioramento dell’istituto
Soluzioni al questionario n. 7 – Il Piano dell’Offerta Formativa, il piano di miglioramento dell’istituto
Questionario n. 8 – Organi collegiali, reti di scuole, modalità di autoanalisi e miglioramento delle istituzioni scolastiche
Soluzioni al questionario n. 8 – Organi collegiali, reti di scuole, modalità di autoanalisi e miglioramento delle istituzioni scolastiche
Questionario n. 9 – Gestione e valutazione dell’offerta formativa
Soluzioni al questionario n. 9 – Gestione e valutazione dell’offerta formativa
Questionario n. 10 – Programmazione, gestione e valutazione del PTOF, ruolo delle famiglie
Soluzioni al questionario n. 10 – Programmazione, gestione e valutazione del PTOF, ruolo delle famiglie
Il manuale prepara al superamento di tutte le prove di accesso ai corsi universitari di specializzazione (TFA Sostegno) finalizzati all'abilitazione per diventare insegnanti di sostegno nella scuola secondaria di primo e secondo grado.
La presente edizione offre un ampio approfondimento degli argomenti del programma d'esame ed è aggiornata al D.L. n. 182/2020 che definisce le nuove misure di sostegno e i nuovi modelli PEI.
Il manuale è suddiviso nelle seguenti parti:
L'ultima sezione del Manuale contiene un'utile Appendice normativa e alcuni modelli di PEI.
Rosanna Calvino Docente di discipline giuridiche ed economiche, specializzata nell'attività didattica del sostegno, docente universitario a contratto. Ha svolto numerosi incarichi nello staff di dirigenza scolastica. Ha collaborato con Enti Pubblici per la stesura di interventi di miglioramento dell'attività di gestione dell'istituzione scolastica e dell'offerta formativa, di monitoraggio e valutazione nella scuola dell'autonomia, per il rafforzamento delle performance dirigenziali e di raccordo efficace tra scuola e lavoro. Autrice di pubblicazioni di legislazione scolastica e metodologie didattiche.
Mariasole La Rana Autrice e docente.
eBook in pdf sul regime fiscale in agricoltura di 232 pagine.
IVA, tassazione e aspetti contabili del settore agricolo, analizzati alla luce delle recenti novità normative e di prassi.
Aggiornato con la Legge di Bilancio 2023 e con Normativa e Prassi al mese di febbraio 2023.
Le imposte nell’agricoltura: è davvero un groviglio di norme, di non facile lettura.
L’IVA è oggetto di una disciplina speciale, presente, sì, in un solo articolo che, però, deve considerare anche le regole generali di applicazione del tributo. Ma il quadro normativo è davvero complesso: vi sono comprese le regole specifiche di applicazione e di detrazione dell’imposta, i regimi particolari (esonero, impresa mista, ecc.) e le opzioni (rinuncia al regime di esonero, ecc.). Il tutto, poi, si complica perché devono essere osservati anche gli obblighi strumentali, cioè la fatturazione, le scritture contabili, la liquidazione periodica, ecc.
In materia di imposte dirette, le regole specifiche sulla determinazione del reddito sul possesso dei terreni non sono più sufficienti. Spesso è necessario risolvere dubbi e perplessità operative poiché la linea di confine tra l’attività agricola e l’attività commerciale si è fatta più sfumata a causa delle innovazioni tecniche e gestionali, ma anche fiscali, intervenute. Allora non sempre va applicata la tariffa di reddito agrario poiché l’interprete può ravvisare la presenza di un reddito d’impresa o di un “reddito diverso”.
Il testo, utilizzando un linguaggio semplice, cerca di aiutare soprattutto l’imprenditore agricolo, ma anche il professionista, a risolvere dubbi e perplessità operative che la pratica quotidiana propone.
L’ebook è aggiornato con le ultime novità, quali:
Premessa
Parte I L’imposta sul valore aggiunto nell’agricoltura
1. I regimi IVA in agricoltura
1.1. L’art. 34 del d.P.R. 26 ottobre 1972, n. 633
1.2. L’ambito soggettivo
1.3. L’ambito oggettivo
1.4. L’oggetto del regime speciale
2. L’impresa agricola tipica
2.1. I lineamenti dell’impresa agricola tipica
2.2. L’opzione per la detrazione dell’IVA in maniera ordinaria
2.3. Le operazioni con l’estero
3. Le regole particolari
3.1. Il regime di esonero
3.2. L’impresa agricola mista
3.3. L’impresa agricola in regime ordinario
3.4. Il regime di commissione
3.5. L’impresa agricola e l’esercizio di più attività
3.6. Le forfetizzazioni particolari
4. Le operazioni rilevanti ai fini dell’IVA
4.1. L’esigibilità dell’imposta
4.2. Il volume d’affari
4.3. Le operazioni non imponibili
4.4. Le operazioni esenti
4.5. I beni strumentali
4.6. Le cessioni di aree fabbricabili
4.7. Il trattamento fiscale degli acquisti di terreni
4.8. Le prestazioni di servizi
4.9. L’autoconsumo
4.10. Le cessioni gratuite
4.11. Le operazioni con limitazione alla detrazione
4.12. Le operazioni escluse dal computo della base imponibile
4.13. Le cessioni agli enti pubblici
4.14. La scissione dei pagamenti
4.15. L’affitto dell’azienda agricola
4.16. Gli «imballaggi a perdere»
4.17. Il contributo CONAI
4.18. Gli acquisti di tartufi
4.19. La cessione di tartufi
4.20. Gli acquisti di prodotti selvatici non legnosi e di piante officinali spontanee
4.21. I prodotti selvatici non legnosi non compresi nella classe ATECO 02.30
4.22. La produzione di energia elettrica
4.23. Le cessioni di diritti
4.24. L’integrazione della fattura di acquisto
4.25. La vendita al dettaglio
4.26. Le cessioni di materiali di scarto
4.27. La società semplice
4.28. I sacchetti di plastica
4.29. La regola di detrazione dell’IVA
4.30. La detrazione dell’IVA per gli acquisti di carburante
4.31. Le attività connesse
4.32. Le cessioni di oli vegetali
4.33. Vendita di confezioni di prodotti
4.34. La coltivazione di piante per conto terzi
4.35. La fattoria didattica
4.36. La terapia assistita con animali
4.37. Le cessioni di materiali litoidi e di vegetali
4.38. La “vendita su pianta"
4.39. Le cessioni di animali destinati all’alimentazione di rettili e rapaci
5. Gli obblighi contabili
5.1. La fattura
5.2. L’autofattura
5.3. L’imposta di bollo
5.4. La fattura elettronica
5.5. I problemi operativi della fattura elettronica
5.6. L'acquisto di carburanti
5.7. Il documento di trasporto
5.8. La certificazione fiscale
5.9. Le esportazioni
5.10. Gli acquisti intracomunitari
5.11. Le cessioni intracomunitarie
5.12. Le prestazioni di servizi resi da non residenti
5.13. La dichiarazione delle operazioni intracomunitarie
6. Le scritture contabili
6.1. Le regole generali
6.2. Il registro delle fatture
6.3. Il registro dei corrispettivi
6.4. Il registro di prima nota
6.5. Il registro degli acquisti
6.6. Il registro unico
6.7. Il registro riepilogativo
6.8. La tenuta e la conservazione dei registri
7. Gli adempimenti periodici e dichiarativi
7.1. Le comunicazioni sull’attività
7.2. Le liquidazioni periodiche ed il versamento
7.3. L’utilizzazione del credito IVA
7.4. L’acconto IVA
7.5. I rapporti società-soci
7.6. Lo “spesometro"
7.7. L’esercizio delle opzioni
7.8. L’applicazione dell’IVA in maniera ordinaria
7.9. Le modalità di esercizio delle opzioni
7.10. La dichiarazione annuale
Parte II Le imposte sui redditi in agricoltura
8. L’imprenditore agricolo
8.1. L’imprenditore agricolo nel codice civile
8.2. L’imprenditore agricolo ai fini fiscali
9. L’imposta sul reddito delle persone fisiche
9.1. I redditi fondiari
9.2. Il reddito dominicale
9.2.1. La qualifica e l’imputazione
9.2.2. La determinazione del reddito dominicale (nel testo aggiornato con l’art. 1, comma 909, della l. 28 dicembre 2015, n. 208)
9.2.3. Le variazioni del reddito dominicale
9.2.4. Le perdite dovute ad eventi naturali
9.2.5. I terreni concessi in affitto
9.3. Il reddito agrario
9.3.1. La qualifica e l’imputazione
9.3.2. La determinazione del reddito agrario
9.3.3. La coltivazione del fondo
9.3.4. Le attività «agricole connesse»
9.3.5. Le attività agricole comprese nel reddito agrario
9.3.6. Le attività con reddito d’impresa a determinazione forfetaria
9.3.7. I destinatari della norma agevolativa
9.3.8. La trasformazione e la conservazione dei prodotti agricoli
9.3.9. La conservazione, la manipolazione e la commercializzazione di prodotti
9.3.10. L’attività di trasformazione
9.3.11. Il concetto di prevalenza
9.3.12. Le prestazioni di servizi
9.3.13. I redditi forfetizzati
9.3.14. I redditi occasionali forfetizzati
9.3.15. L’attività di impollinazione e di apicoltura
9.3.16. L’acquisto di prodotti agricoli
9.3.17. La vendita al dettaglio
9.3.18. La coltivazione dei funghi
9.3.19. L’attività di vivaismo
9.3.20. Le case rurali
9.3.21. I redditi di fonte immobiliare
9.3.22. L’agriturismo
9.3.23. L’enoturismo
9.3.24. La produzione di vegetali
9.3.25. Le operazioni di carattere speculativo
9.3.26. L’esproprio e il risarcimento di danni
9.3.27. La produzione di energia elettrica
9.3.28. La mitilicoltura
9.3.29. I trasferimenti di diritti
9.3.30. I raccoglitori occasionali di prodotti selvatici non legnosi
9.3.31. La commercializzazione di prodotti della floricoltura
9.3.32. La produzione del micelio da fungo
9.3.33. Lo smaltimento di fanghi
9.3.34. L’attività di panificazione
9.3.35. La manipolazione su piante ornamentali
9.3.36. L’elicicoltura
9.3.37. I redditi della società semplice
10. L’imposta sul reddito delle società
10.2. La determinazione del reddito
10.3. Le società di capitali in agricoltura
10.4. Le società agricole
10.4.1. La qualifica di società agricola
10.4.2. L’opzione
10.4.3. La determinazione del reddito
10.5. Le società non operative
11. L’IRAP
11.1. I soggetti passivi
11.2. Il valore della produzione netta
11.2.1. Le società di capitali
11.2.2. Le società di persone e le imprese individuali
11.3. Le regole comuni per determinare il valore della produzione netta
11.4. L’imposta
11.5. La cessione di terreni edificabili
11.6. La società semplice che affitta i terreni
11.7. L’impresa agricola e il diritto annuale della CCIAA
11.8. Gli aiuti di Stato
11.9. Il contratto di soccida
12. Gli indici di affidabilità fiscale nell'agricoltura
13. Le agevolazioni per i giovani agricoltori
13.1. La qualifica
13.2 I trasferimenti tra familiari
13.3. Il reddito dei terreni
13.4. L’affitto dei terreni
13.5. La ricomposizione fondiaria
13.6. La detrazione per i canoni pagati per gli affitti dei terreni
13.7. I contributi INPS
13.8. Il contrato di affiancamento
13.9. L’equiparazione professionale
14. La dichiarazione dei redditi
14.1. Il domicilio fiscale
14.2. L’obbligo della dichiarazione dei redditi
14.3. La presentazione della dichiarazione
14.4. I casi pratici della dichiarazione
14.5. L’IRPEF e le addizionali
14.6. Gli oneri deducibili e detraibili
14.7. I versamenti delle imposte
15. Gli obblighi contabili
15.1. L’obbligo contabile
15.2. L’agricoltore esonerato ai fini IVA
15.3. Il produttore agricolo non esonerato ai fini dell’IVA
15.4. La semplificazione contabile
15.5. Le imprese di allevamento
15.6 L’imprenditore commerciale
15.7. La contabilità ordinaria
15.8. Le opzioni
15.9. Il registro dei cereali
APPENDICE NORMATIVA
Il testo affronta schematicamente la disciplina del ravvedimento operoso partendo da una breve disamina della fattispecie "delittuosa", passando per le sanzioni, fino ad arrivare al codice tributo corrispondente e ad una serie di casi pratici.
Tra questi vengono affrontati ad esempio: la mancata trasmissione dei corrispettivi telematici, la mancata ricezione della fattura elettronica e il reverse charge.
Il fascicolo è accompagnato da un foglio di calcolo Excel, realizzato da un professionista per le esigenze operative dello studio e delle aziende, concepito in maniera intuitiva e di semplice utilizzo anche per gli operatori meno esperti in Excel.
Oltre al calcolo delle sanzioni e degli interessi, il tool consente:
Il file è fornito con la sezione "Codici Tributo", preimpostata con i codici di più frequente utilizzo, ma è comunque facilmente implementabile/modificabile dall'utente in tutte quelle circostanze in cui tale operazione si rendesse necessaria (istituzione di nuovi codici tributo, soppressione o modifica di codici preesistenti, etc.).
Francesca Iaccarino Dottore commercialista in Sorrento, si occupa di consulenza in materia fiscale e previdenziale, prestando la propria attività in favore sia di persone fisiche che di società.
Pasquale Iovino Dopo aver maturato una significativa esperienza in ambiti aziendali in qualità di Direttore Amministrazione, Finanza e Controllo, Direttore Operativo, Europe Controller, Country Controller e SAP project local implementor, si è dedicato all'esercizio della libera professione di Dottore Commercialista. Opera prevalentemente in ambiti societari di medio-grandi dimensioni come consulente in materia amministrativa/fiscale/tributaria, spaziando dallo start-up societario, all'assistenza continuativa in materia societaria e tributaria, alla pianificazione fiscale, al contenzioso tributario stragiudiziale e giudiziale. Specializzato in controllo di gestione di imprese industriali.
Prima parte a cura di Francesca Iaccarino
1. Il ravvedimento operoso e il mondo dichiarativo
1.1 I termini di presentazione delle dichiarazioni
1.2 Le dichiarazioni correttive
1.3 Le dichiarazioni tardive
1.4 Le dichiarazioni omesse
1.5 Gli aspetti sanzionatori
1.5.1 Le dichiarazioni omesse
1.5.2 Le dichiarazioni tardive
1.6 Regolarizzazione dichiarazione tardiva
1.6.1 Regolarizzazione dichiarazione tardiva: esempio
1.7 Riflessi in capo all’intermediario
1.7.1 Riflessi in capo all’intermediario: esempio
1.8 Dichiarazione integrativa
1.8.1 Aspetti sanzionatori
1.8.2 Regolarizzazione dichiarazione inesatta entro i 90 giorni
1.8.3 Regolarizzazione dichiarazione inesatta oltre i 90 giorni
1.9 Omessa o infedele dichiarazione dei canoni di locazione
1.10 Il quadro RW
2. Il ravvedimento e i versamenti
2.1 I termini di versamento delle imposte
2.2 Gli aspetti sanzionatori
2.2.1 F24 a Zero
2.3 L'istituto del ravvedimento operoso
2.3.1 Il ravvedimento dell’omesso, tardivo o insufficiente versamento: aliquote sanzionatorie e codice tributo
2.3.2 Ravvedimento F24 a Zero
2.4 Il ravvedimento parziale
2.5 Esempi
2.5.1 Omessi versamenti saldo e acconto modello redditi
2.5.2 Omessi versamenti IVA
2.5.3 F24 a zero: analisi convenienza
2.6 Novità Legge di Bilancio: il “ravvedimento speciale”
2.6.1 Il “ravvedimento speciale”: esempio
3. I casi pratici
3.1 Corrispettivi telematici (cenni)
3.1.1 Gli aspetti sanzionatori
3.1.2 Esempio: il ravvedimento operoso sanzione mancata trasmissione corrispettivo telematico
3.2 La fatturazione elettronica (cenni)
3.2.1 Gli aspetti sanzionatori
3.2.2 Esempio: tardiva emissione fatturazione elettronica.
3.2.3 Esempio: FTE ed errore meramente formale
3.3 Mancata o irregolare ricezione della fattura elettronica
3.3.1 Esempio: mancata ricezione della fattura elettronica
3.4 Il Reverse charge
3.4.1 Gli aspetti sanzionatori e il ravvedimento operoso Reverse Charge
3.4.2 Gli aspetti sanzionatori autofatture elettroniche (TD17, TD18, TD19)
3.5 LIPE
3.5.1 Gli aspetti sanzionatori e il ravvedimento operoso
3.6 Il credito IVA e versamenti periodici omessi
3.7 Regolarizzazione omessa o incompleta dichiarazione inizio e variazione attività
3.8 Tardiva presentazione modello RLI tassazione “ordinaria”: sanzioni e ravvedimento
3.9 Tardiva presentazione modello RLI cedolare secca: sanzioni e ravvedimento
3.9.1 Esempio calcolo sanzioni
3.10 La Remissione in bonis
3.10.1 Remissione in bonis opzione cedolare secca
3.10.2 Remissione in bonis opzione bonus edilizi
Seconda parte a cura di Pasquale Iovino
Guida all'utilizzo del tool Ravvedimento operoso 2023
ANCREL è orgogliosa di presentare il lavoro inaugurale della sua collana editoriale che nasce con l'obiettivo di valorizzare al massimo i contributi dei colleghi che offrono alla nostra Associazione la loro professionalità e competenza, nonché il loro impegno per un continuo aggiornamento e la loro presenza qualificata presso gli enti locali del nostro Paese.
Per affiancare le amministrazioni nella grande sfida del PNRR, abbiamo deciso di mettere a disposizione dei colleghi revisori questo volume, che rappresenta il completamento di un percorso che le autrici hanno iniziato sin dall'introduzione del PNRR.
Si tratta di un organico e sistematico metodo di lavoro di verifica delle attività relative ai progetti del PNRR, secondo il tipico ciclo di programmazione, gestione e rendicontazione del sistema di bilancio degli enti locali. La complessità e l'entità economica dei progetti del PNRR a cui gli enti locali hanno aderito è tale da non poter essere sottovalutata nell'ambito dell'ordinaria attività di revisione. Va chiarito che l'attività di verifica e controllo sullo stato di attuazione dei progetti del PNRR non è un'attività aggiuntiva per i revisori.
L'articolo 9 del D.M. 11/10/2021 stabilisce che "agli interventi realizzati nell'ambito dell'iniziativa Next Generation EU si applicano i controlli amministrativo contabili previsti dai rispettivi ordinamenti" e come noto la lettera c) del comma 1 dell'art. 239 attribuisce ai revisori l'attività di vigilanza "sulla regolarità contabile, finanziaria ed economica della gestione relativamente all'acquisizione delle entrate, all'effettuazione delle spese, all'attività contrattuale, all'amministrazione dei beni, alla completezza della documentazione, agli adempimenti fiscali ed alla tenuta della contabilità; l'organo di revisione svolge tali funzioni anche con tecniche motivate di campionamento".
La Circolare MEF-RGS n.9 del 10/02/2022 chiarisce che ogni Soggetto attuatore di progetti a regia, deve dotarsi di una corretta impostazione dell'assetto organizzativo e procedurale (cabina di regia, task force, gruppo di lavoro, ecc.), di un adeguato sistema di gestione, monitoraggio e rendicontazione nei tempi concordati. Le check list sull'avvio e l'attuazione dei singoli progetti PNRR ed i verbali suggeriti dall'ANCREL, renderanno l'attività dell'organo di revisione non un appesantimento, ma un ausilio ed una garanzia che le attività siano svolte sulla base dei requisiti richiesti ai fini dell'effettiva e corretta spendita delle risorse comunitarie.
Il materiale offerto nel presente volume consentirà un dialogo costruttivo con i funzionari dell'ente, impegnati nello svolgimento dei controlli di legalità ed amministrativo-contabili previsti dalla legislazione nazionale, per garantire la regolarità delle procedure e delle spese sostenute, prima di rendicontarle all'Amministrazione centrale titolare di interventi attraverso il caricamento sulla piattaforma ReGiS.
ANCREL Associazione Nazionale Certificatori e Revisori degli Enti Locali.
Rosa Ricciardi Dottore Commercialista, Revisore Legale, Revisore Enti Locali, esperta certificazione fondi pubblici e controllo di gestione, Vicepresidente ANCREL Nazionale, Presidente ANCREL Sezione Friuli-Venezia Giulia.
Maria Carla Manca Dottore commercialista, revisore legale, revisore Enti locali, esperta in gestione e rendicontazione fondi comunitari, curatrice della rubrica "Finanza agevolata" sulla rivista "Finanza e Tributi Locali" di Maggioli Editore, componente esecutivo ANCREL Nazionale, presidente ANCREL Sardegna.
Presentazione a cura di MARCO CASTELLANI, Presidente Nazionale ANCREL.
Presentazione
Premessa
Glossario
PARTE PRIMA- Analisi delle norme e circolari MEF-RGS di riferimento
1. Il regolamento (UE) n. 2021/240: istituzione dello strumento di sostegno tecnico
2. Il regolamento (UE) n. 2021/241: istituzione del dispositivo per la ripresa e resilienza
3. Analisi delle circolari MEF/RGS per i Soggetti attuatori
– Circolare n. 21 del 14 ottobre 2021 “PNRR – Trasmissione delle istruzioni tecniche per la selezione dei progetti PNRR”
– Circolare n. 33 del 31 dicembre 2021 “PNRR – Nota di chiarimento sulla circolare del 14 ottobre 2021, n. 21 – Trasmissione delle istruzioni tecniche per la selezione dei progetti PNRR – Addizionalità, finanziamento complementare e obbligo di assenza del c.d. doppio finanziamento”
– Circolare n. 4 del 18 gennaio 2022 “PNRR – Art. 1, comma 1 del D.L. n. 80 del 2021 – Indicazioni attuative”
– Circolare n. 9 del 10 febbraio 2022 “PNRR – Trasmissione delle istruzioni tecniche per la redazione dei sistemi di gestione e controllo delle Amministrazioni centrali titolari di interventi PNRR”
– Circolare n. 27 del 21 giugno 2022 “PNRR – Monitoraggio delle misure PNRR” Esplicazione del sistema ReGiS
– Circolare n. 28 del 4 luglio 2022 “Controllo di regolarità amministrativa e contabile dei rendiconti di contabilità ordinaria e di contabilità speciale delle risorse PNRR – Prime indicazioni operative”
– Circolare n. 29 del 26 luglio 2022 “Procedure finanziarie PNRR e allegato manuale”
– Circolare n. 30 dell’11 agosto 2022 “Procedure di controllo e di rendicontazione nelle misure PNRR – Allegati”
– Circolare n. 31 del 21 settembre 2022 “Modalità di accesso al Fondo per l’avvio di opere indifferibili di cui all’articolo 26, commi 7 e 7-bis, del decreto-legge 17 maggio 2022, n. 50”
– Circolare n. 32 del 22 settembre 2022 “Piano Nazionale Ripresa e Resilienza – Acquisto di immobili pubblici a valere sul PNRR”
– Circolare n. 33 del 13 ottobre 2022 “Aggiornamento Guida operativa per il rispetto del principio di non arrecare danno significativo all’ambiente (c.d. DNSH)”
– Circolare n. 34 del 17 ottobre 2022 “Linee guida metodologiche per la rendicontazione degli indicatori comuni per il Piano nazionale di ripresa e resilienza”
– Circolare n. 37 del 9 novembre 2022 “«Procedura semplificata » di cui all’articolo 7 del D.P.C.M. 28 luglio 2022 e articolo 29 del decreto-legge n. 144 del 2022: rimodulazioni e verifiche in itinere ed ex post”
– Circolare n. 39 del 22 novembre 2022 “Decreto del Ministro dell’economia e delle finanze 31 maggio 2022. Funzioni di coordinamento assegnate alle Ragionerie Territoriali dello Stato con Direttore avente funzioni dirigenziali generali. Prime indicazioni”
– Circolare n. 40 del 5 dicembre 2022 “PNC - Piano nazionale per gli investimenti complementari al Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNC): trasmissione istruzioni sulle modalità di monitoraggio degli interventi”
– Circolare n. 41 del 7 dicembre 2022 “Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) – Rendicontazione milestone/target connessi alla terza «Richiesta di pagamento» alla C.E.”
– Circolare n. 43 del 14 dicembre 2022 “Interventi PNRR gestiti sul modulo finanziario del sistema ReGiS. Operazioni contabili esercizio finanziario 2022”
– Principali riferimenti normativi per l’espletamento delle verifiche di milestone e target dell’amministrazione titolare di misura PNRR ai sensi del reg. UE 2021/241
PARTE SECONDA - Le check-list e i verbali dell’organo di revisione sul PNRR
Mod. 1. Check-list informativa su intervento PNRR
Mod. 2. Verbale collegato alla check-list informativa su intervento PNRR
Mod. 3. Check-list sull’adeguamento dei documenti di programmazione ai progetti PNRR
Mod. 4. Verbale sull’adeguamento dei documenti di programmazione ai progetti PNRR
Mod. 5. Check-list sulle modifiche PNRR al Programma annuale e triennale delle opere pubbliche
Mod. 6. Verbale sulle modifiche PNRR al Programma annuale e triennale delle opere pubbliche
Mod. 7. Check-list variazione Programma biennale acquisti beni e servizi
Mod. 8. Verbale sulle modifiche PNRR Programma biennale acquisti beni e servizi
Mod. 9. Check-list variazione PEG interventi PNRR
Mod. 10. Verbale sulle modifiche PNRR al PEG
Mod. 11. Check-list sulla perimetrazione/tracciabilità delle operazioni/interventi PNRR
Mod. 12. Verbale controlli sulla perimetrazione/tracciabilità delle operazioni PNRR nel bilancio di previsione
Mod. 13. Check-list sulle variazioni PNRR al bilancio di previsione
Mod. 14. Verbale sulle variazioni PNRR al bilancio di previsione
Mod. 15. Check-list sul mandato PNRR e reversale PNRR associata
Mod. 16. Verbale sul mandato PNRR e reversale PNRR associata
Mod. 17. Check-list personale assunto per il PNRR
Mod. 18. Verbale sul personale assunto per il PNRR e relativi costi rendicontabili
Mod. 19. Check-list appalti degli interventi PNRR
Mod. 20. Verbale sugli appalti degli interventi PNRR
Mod. 21. Check-list sulle verifiche periodiche su allineamento contabilità PNRR e ReGiS
Mod. 22. Verbale sulle verifiche periodiche su allineamento contabilità PNRR e ReGIS
Conclusioni
Il Manuale permette la lettura dei dati presenti nel bilancio di un'azienda, al fine di trarne alcune essenziali valutazioni sulle sue condizioni e prospettive.
La trattazione ha un taglio operativo di immediata comprensione e fornisce uno schema metodologico essenziale di riclassificazione, grazie anche al software (disponibile online) in grado di assistere l'utente nell'applicazione degli strumenti di base dell'analisi che sono illustrati attraverso l'affiancamento di un caso reale, portato avanti durante tutta la trattazione, dalla riclassificazione sino alla proposta di una procedura di esame degli indicatori suggeriti.
Dopo un primo capitolo introduttivo sull'insieme delle informazioni derivanti dal bilancio aziendale, si passa all'illustrazione delle principali componenti, Stato Patrimoniale e Conto Economico, esponendo anche l'analisi dei problemi della riclassificazione delle informazioni, al fine di trarne utili dati di sintesi e quindi poter adottare opportuni indici e parametri per l'espressione dei giudizi.
Viene dato spazio alla lettura finanziaria del bilancio, offrendo dapprima uno schema per la redazione civilistica del rendiconto finanziario, sviluppando poi la relativa analisi dei flussi che, nelle sue diverse logiche costruttive e con l'utilizzo degli schemi suggeriti dalle norme e dalle prassi professionali, completa il quadro metodologico e applicativo dell'analisi.
Partendo dal presupposto che il bilancio rappresenta il fondamento della valutazione dei risultati delle azioni svolte, l'autore ha integrato l'analisi con le previsioni dell'andamento futuro dell'azienda e delle considerazioni che se ne possono trarre per mezzo di una stima prospettica dell'assetto reddituale, finanziario e patrimoniale, esaminando lo stato di salute potenziale di un'impresa, anche di piccole dimensioni.
In questa nuova edizione, oltre alle implementazioni migliorative del software, la parte metodologica è stata ampliata da un lato con l'introduzione di ulteriori strumenti di analisi come i "cruscotti aziendali" e l'analisi di sensitività, dall'altro rivisitata con l'introduzione dell'indicatore EVA (Economic Value Added) e con una più approfondita riflessione sui limiti applicativi degli indicatori Z-Score di Altman.
Col fine di fornire un quadro più esaustivo delle fattispecie di crisi, l'aggiornamento ha ampliato anche il numero dei casi in esame, estendendo l'oggetto della valutazione dal solo caso Caravan SpA (in disequilibrio economico ma in crisi reversibile) ai casi BRAKE SpA (in tensione finanziaria ma in equilibrio economico) e BACER SpA (in disequilibrio economico e in crisi irreversibile).
Augusto Santori È dirigente presso il Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Docente di Economia e Gestione delle Imprese presso diversi Master ed esperto di metodi di simulazione applicati all'analisi economica. È stato responsabile del Laboratorio di Economia e Gestione delle Imprese presso la Facoltà di Ingegneria Gestionale dell'Università La Sapienza di Roma. È autore con il Prof. Pierluigi Piccari dei manuali "Il Bilancio in breve" (2011) e "Leggere il bilancio" (2012) editi da Il Sole 24 Ore.
Edoardo Arrigo Dottore Commercialista, Adv. LLM in fiscalità internazionale presso l'Universita di Amsterdam. È specializzato in fiscalità d'impresa, con particolare attenzione alle implicazioni fiscali derivanti dal corretto utilizzo dei principi contabili nazionali ed internazionali.
1 Il bilancio d’esercizio
1.1 Premessa
1.2 Finalità, principi e criteri di redazione del bilancio
1.3 I principi contabili nazionali e internazionali
1.4 Lo stato patrimoniale, il conto economico e il rendiconto finanziario
1.4.1 Lo stato patrimoniale
1.4.2 Il conto economico
1.4.3 Il rendiconto finanziario
1.5 Altra documentazione di bilancio
1.5.1 La nota integrativa
1.5.2 La relazione sulla gestione
1.6 L’analisi di bilancio
2 Lo schema legale dello stato patrimoniale
2.1 La struttura dello stato patrimoniale
2.2 La classificazione dell’Attivo dello stato patrimoniale
2.2.1 A - Crediti verso soci per versamenti ancora dovuti
2.2.2 B - Immobilizzazioni
2.2.3 C - Attivo circolante
2.2.4 D - Ratei e risconti attivi
2.3 La classificazione del Passivo dello stato patrimoniale
2.3.1 A - Il patrimonio netto
2.3.2 B - Fondi per rischi e oneri
2.3.3 C - Trattamento di fine rapporto
2.3.4 D - Debiti
2.3.5 E - Ratei e risconti passivi
3 Lo schema legale del conto economico
3.1 La struttura del conto economico
3.2 A - Valore della produzione
3.3 B - Costi della produzione
3.4 C - Proventi e oneri finanziari
3.5 D - Rettifiche di valore di attività e passività finanziarie
3.6 Alcune considerazioni
4 L’analisi dello stato patrimoniale
4.1 La riclassificazione dello stato patrimoniale
4.2 Alcuni problemi di riclassificazione dello stato patrimoniale
4.3 Un’ipotesi di riclassificazione dello stato patrimoniale
4.4 I margini dello stato patrimoniale
4.4.1 Il capitale circolante
4.4.2 Margini di tesoreria e di liquidità netta
4.4.3 Margini di struttura e di copertura
4.4.4 Il confronto tra i margini dello stato patrimoniale
4.4.5 Il capitale investito e la posizione finanziaria
4.5 Gli indici dello stato patrimoniale
4.5.1 Gli indici della solvibilità o liquidità
4.5.2 Gli indici della solidità
4.5.3 Gli indici della elasticità
4.5.4 Gli indici dell’indebitamento
4.5.5 Gli indici delle durate e delle rotazioni
4.5.6 Gli indici di produttività e rinnovo del capitale
4.6 Le condizioni di equilibrio
5 L’analisi del conto economico
5.1 La riclassificazione del conto economico (per natura)
5.1.1 Il modello “a valore e costo della produzione”
5.1.2 Il modello “a ricavi e costo del venduto”
5.1.3 Il modello “a ricavi, valore aggiunto e margine operativo lordo”
5.2 Margini e indici del conto economico
5.2.1 Indici di rendimento
5.2.2 Indici di incidenza dei costi
5.2.3 Indici di efficienza
5.2.4 Le determinanti di equilibrio del conto economico
6 L’analisi della redditività
6.1 Profitto economico e reddito aziendale
6.2 Le misure della profittabilità economica
6.3 Le misure della redditività aziendale
6.4 La redditività operativa
6.5 La redditività del capitale
7 Il rendiconto finanziario
7.1 La logica del rendiconto finanziario
7.2 Il rendiconto finanziario secondo l’art. 2425-ter
7.3 Il rendiconto finanziario e i flussi di cassa
7.3.1 L’autofinanziamento e il flusso di cassa reddituale lordo
7.3.2 Il metodo diretto di misurazione
7.3.3 Il metodo indiretto
7.3.4 Il Flusso di Cassa Reddituale Netto (FCRN)
7.3.5 Il Flusso di Cassa Netto (FCN)
7.4 Il rendiconto finanziario secondo lo Ias 7
7.5 Il rendiconto finanziario secondo l’Oic 10
8 L’analisi dei flussi finanziari
8.1 Introduzione all’analisi dei flussi finanziari
8.2 Altre nozioni e forme del rendiconto finanziario
8.3 Il rendiconto dei flussi totali
8.4 Il flusso di capitale circolante netto
8.4.1 L’analisi dei flussi del capitale circolante netto (doc. 12/1994 CNDCR)
8.5 Il rendiconto finanziario delle disponibilità monetarie nette (Assonime, doc. 14/1986)
8.6 Il rendiconto finanziario dei flussi di cassa disponibili
8.7 L’analisi della condizione finanziaria
9 La crisi d’impresa
9.1 Introduzione: il d.lgs. 12 gennaio 2019, n. 14
9.2 Novità del secondo decreto correttivo del codice della crisi
9.3 Le nozioni
9.3.1 Il concetto di crisi e di insolvenza
9.3.2 Grandi imprese e Gruppo di imprese
9.3.3 Esperto
9.3.4 La continuità aziendale
9.4 Assetti organizzativi, amministrativi e contabili
9.4.1 L’adeguatezza degli assetti
9.5 Gli Indici di allerta ante secondo correttivo (Focus)
9.6 Squilibrio patrimoniale o economico-finanziario
9.7 Gli Indicatori della crisi
9.7.1 Analisi economica
9.7.2 Analisi finanziaria
9.7.3 Il patrimonio netto
9.7.3.1 L’attività di monitoraggio del patrimonio netto
9.7.4 Il Debt Service Cover Ratio (DSCR)
10 Le tecniche di previsione del bilancio
10.1 I modelli di previsione del bilancio
10.2 Le fasi di costruzione del modello di previsione del bilancio
10.3 La prima fase di proiezione del conto economico
10.4 La prima fase di proiezione dello stato patrimoniale
10.5 Squilibrio tra Attivo e Passivo dello stato patrimoniale
10.6 L’analisi di sensitività per valutare i modelli di previsione
10.7 Brevi cenni su come migliorare i modelli di previsione
11 Indicatori di crisi, il modello EVA e i modelli Z-Score
11.1 Premessa
11.2 Individuazione dello stato di crisi e i possibili contesti valutativi
11.3 Gli indicatori della crisi originariamente proposti dal CNDCEC
11.4 Il modello di Crescita del Valore: l’economic Value Added (EVA)
11.5 Il Modello Z-Score di Altman
11.6 I limiti applicativi dei modelli di Altman alla realtà italiana
11.7 Brevi considerazioni conclusive
Bibliografia
Il Manuale del software “ABilEX”
1. Installazione
2. Competenze necessarie per l’utilizzo del software
3. Il contenuto del software
4. Come utilizzare il software
5. Il file LOADER
6. Il file ANALYSIS
7. La metodologia di ABilEX