Inserisci l'e-mail con la quale ti sei registrato su FISCOeTASSE.com
Entra con le tue credenziali BusinessCenter o SiteCenter. Password dimenticata?
Dopo un breve inquadramento giuridico dell’istituto vengono analizzati gli elementi essenziali di tale tipologia contrattuale identificati rispettivamente nella brevità del ciclo colturale e nella precarietà del rapporto che si instaura tra gli imprenditori agricoli.
Si passa successivamente alla trattazione degli aspetti fiscali e all’analisi dei profili processuali dell’istituto per poi terminare proponendo un modello contrattuale di riferimento.
Formule contenute in formato word:
Editore: ConsulenzaAgricola.it s.r.l.
Collana: Guida pratica e formulario
Anno edizione: 2022
Pagine: 12
1. INQUADRAMENTO GIURIDICO DELL’ISTITUTO
2. DEFINIZIONE DI COLTURA INTERCALARE
3. LE CARATTERISTICHE DEL CONTRATTO DI CONCESSIONE PER COLTIVAZIONI INTERCALARI
4. IL CONTENUTO DEL CONTRATTO DI CONCESSIONE PER COLTIVAZIONI INTERCALARI
4.1 - I contraenti
4.2 - Oggetto del contratto
4.3 - Poteri e doveri del conduttore
4.4 - Forma del contratto
4.5 - Durata del contratto
4.6 - Corrispettivo
5. GLI ASPETTI FISCALI
5.1 - Le imposte dirette
5.2 - L’imposta sul valore aggiunto
5.3 - L’imposta di registro
6. PROFILI PROCESSUALI
7. SCHEMA PER UN CONTRATTO DI CONCESSIONE PER COLTIVAZIONE INTERCALARE
L’istituto della compartecipazione agraria stagionale viene inquadrato a livello giuridico con evidenziazione altresì delle sue affinità rispetto ad altri rapporti giuridici. La trattazione prosegue poi con la descrizione dell’evoluzione legislativa di tale negozio giuridico che ha condotto al suo utilizzo come valido strumento di collaborazione tra imprese agricole.
Non manca l’analisi degli elementi costitutivi del contratto di compartecipazione agraria, di cui viene offerto al termine della trattazione un valido modello, e della disciplina fiscale, con specifico riguardo al tema delle imposte dirette, dell’imposta sul valore aggiunto e dell’imposta di registro. Breve cenno viene fatto anche alla normativa previdenziale oltre che ai profili processuali dell’istituto. Il Formulario propone infine due differenti schemi di rendiconto in relazione al contratto di compartecipazione di coltura stagionale.
Formule contenute in formato word:
Editore: ConsulenzaAgricola.it s.r.l.
Collana: Guida pratica e formulario
Anno edizione: 2022
Pagine: 20
1. INTRODUZIONE
2. DEFINIZIONE DELL’ISTITUTO GIURIDICO
3. DISCIPLINA CIVILISTICA
3.1 - I contraenti
3.2 - L’oggetto del contratto
3.3 - Modalità di esecuzione del contratto
3.4 - Regolamentazione del passaggio di proprietà e dei rischi
3.5 - Prezzo e pagamenti
3.6 - La durata del contratto
3.7 - Penalità
3.8 - Garanzie del produttore
3.9 - Garanzie dell’acquirente
3.10 - Cause di forza maggiore
3.11 - Controversie
3.12 - Forma del contratto
4. ASPETTI FISCALI
4.1 - Registrazione del contratto
4.2 - Le imposte sul reddito
5. SCHEMA DI CONTRATTO DI COLTIVAZIONE PER SEMENTI
6. SCHEMA DI CONTRATTO DI COLTIVAZIONE PER VEGETALI
Viene esplicitata la natura giuridica della coltivazione per conto terzi e la sua differenza rispetto alla coltivazione in senso stretto ed alla soccida animale.
Segue la disamina degli elementi essenziali del contratto di coltivazione per conto terzi, di cui viene proposto un modello al termine della trattazione, e l’analisi della relativa disciplina fiscale.
Formule contenute in formato word:
Editore: ConsulenzaAgricola.it s.r.l.
Collana: Guida pratica e formulario
Anno edizione: 2022
Pagine: 14
1. INQUADRAMENTO GIURIDICO DELL’ISTITUTO
2. LA NATURA AGRARIA DEL CONTRATTO DI COLTIVAZIONE PER CONTO TERZI
3. DISCIPLINA CIVILISTICA
3.1 - L’oggetto del contratto
3.2 - Le parti del contratto
3.3 - Forma del contratto
3.4 - Diritti di privativa industriale su nuova varietà vegetale
4. ASPETTI FISCALI
4.1 - Le imposte sul reddito
4.2 - L’imposta sul valore aggiunto
4.3 - La registrazione del contratto
5. SCHEMA DI CONTRATTO DI COLTIVAZIONE PER CONTO TERZI
Il presente volume vuole offrire al lettore uno strumento indispensabile per scrivere un tema con modalità analoghe a quelle che si dovranno affrontare durante il concorso per la magistratura tributaria.
Con un approccio pratico e immediato, l'Opera propone oltre 60 Temi svolti su argomenti e questioni di diritto civile e commerciale possibili oggetto della prova scritta, ma anche validi consigli sulla corretta impostazione dell'elaborato, sul percorso logico che si intende seguire nella trattazione delle questioni, sul corretto uso delle citazioni ai riferimenti dottrinali, giurisprudenziali e normativi, nonchè sugli errori da evitare. L'obiettivo è dunque duplice: da un lato offrire uno strumento di esercitazione completa, chiara e sintetica; dall'altro fornire una guida sugli aspetti teorici e sulle questioni pratiche afferenti l'interpretazione e l'applicazione delle regole fondamentali di diritto civile e commerciale.
Completa il Volume una Sezione online in cui saranno disponibili, fino allo svolgimento della prova, eventuali aggiornamenti e materiali didattici integrativi.
AUTORI
Lorenzo Cattelan Dirigente Istituto penale per minorenni - IPM, Funzionario giudiziario, Avvocato.
Giuliano Mattace Dottore di ricerca internazionale in Diritto civile. Cultore della materia in Diritto privato e diritto commerciale. Autore di numerose pubblicazioni su Riviste giuridiche italiane e straniere,relatore a convegni nazionali e internazionali.
Lorenzo Pelli Avvocato del Foro di Perugia e dottorando presso Università degli studi di Perugia.
Luigi Tramontano Giurista, giàà docente a contratto presso la Scuola di Polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza, autore di numerosissime pubblicazioni giuridiche ed esperto di tecnica legislativa.
Il software Finalyst è un'applicazione in Cloud, strumento utile al professionista per l’analisi di dati di bilancio di una azienda o una pluralità di aziende a confronto, verifica il rispetto degli indici di allerta dettati dall’art. 13 co. 2 del codice della crisi, elaborare analisi di sensività e piani previsionali.
Tutte le analisi sono scaricabili in un report da condividere con clienti, istituti di credito e allegarli ad altri documenti.
I bilanci sono disponibili e pronti per l’analisi ed il reporting. Grazie al collegamento diretto con Infocamere è possibile analizzare il 100% dei bilanci delle società di capitale italiane oppure caricare velocemente un bilancio già a disposizione.
Finalyst è un software all-in-one, che mette a disposizione di aziende e professionisti una soluzione unica e completa per analizzare la gestione passata, le performance attuali e per pianificare le azioni prospettiche. Dati complessi riferiti all’azienda ed al settore sono resi semplici ed intuitivi, per consentire una lettura smart mettendo aziende e professionisti nella condizione di prendere consapevoli decisioni data-driven. Finalyst mette a disposizione dell’azienda un efficace sistema di pianificazione e controllo che, anche attraverso il calcolo degli indici di allerta, supporta l’implementazione dell’adeguato assetto organizzativo richiesto dal Nuovo Codice della Crisi e dell’Insolvenza.
Nel dettaglio:
La licenza di Finalyst è annuale dalla data di acquisto, a rinnovo automatico, e si differenzia per il numero di società (anagrafica) che è possibile inserire nella propria dashboard. Per ogni società inserita sarà possibile scaricare i bilanci da Infocamere (senza costi aggiuntivi) ed eseguire tutte le tipologie di analisi. Per effettuare l’analisi benchmark sarà necessario inserire nella dashboard tutte le società che si vorranno confrontare.
Quanti Registri sportivi esistono al momento, a quali devono iscriversi le ASD e le SSD, e a che fine? Cosa si intende per “attività sportiva”? È vero che acquisire la personalità giuridica da parte delle ASD comporta importanti vantaggi e sarà un procedimento semplice? Sarà davvero necessario modificare lo statuto dei sodalizi sportivi? Si potranno veramente distribuire utili nelle SSD?
Sono solo alcune delle tante domande che gli Enti Sportivi Dilettantistici, per i quali anche il perimetro definitorio è stato toccato dalla Riforma, si stanno ponendo da mesi, da quando cioè è entrata in vigore la Riforma dello sport, attuata dal “pacchetto” di decreti legislativi emanati nel 2022, operativi dal 1° luglio 2023 e già oggetto di due modifiche:
una dell’ottobre 2022 (d.lgs. n. 163/2022), l’altra preannunciata da tempo e pubblicata in Gazzetta Ufficiale solo il 4 settembre col decreto “Correttivo-bis” (d.lgs. 29 agosto 2023, n. 120).
Che il settore sportivo stia attraversando un periodo di grande fibrillazione è cosa ben nota a coloro che in (o di) questo mondo vivono: la Riforma dello sport, accanto alle inevitabili necessità di trasformazione che ogni novella porta con sè, ha originato infiniti dubbi e provocato accesi dibattiti interpretativi.
Senza entrare nel merito del lavoro sportivo – il cui impatto è tale da aver reso necessaria la pubblicazione di un volume di approfondimento a parte – i temi affrontati in questo libro costituiscono, ognuno per la parte di competenza, i pilastri su cui si andrà a definire l’assetto dello sport dilettantistico dei prossimi anni: studiarli, destreggiarsi tra le nuove norme e conoscerne le implicazioni pratiche farà la differenza tra essere protagonisti del cambiamento o subirlo senza riuscire a governarlo.
Autori Barbara Agostinis, Stefano Andreani, Gianpaolo Concari, Donato Foresta, Fabio Romei, Patrizia Sideri, Giuliano Sinibaldi, Maria Cristina Dalbosco
Introduzione alla riforma dello sport
1 Principi e obiettivi della riforma
1 Art. 1 - Delega al Governo per l’adozione di misure in materia di ordinamento sportivo
2 Art. 5 - Delega al Governo per il riordino e la riforma delle disposizioni in materia di enti sportivi professionistici e dilettantistici nonché del rapporto di lavoro sportivo
3 Art. 6 - Delega al Governo in materia di rapporti di rappresentanza degli atleti e delle società sportive e di accesso ed esercizio della professione di agente sportivo
4 Art. 7 - Delega al Governo per il riordino e la riforma delle norme di sicurezza per la costruzione e l’esercizio degli impianti sportivi e della normativa in materia di ammodernamento o costruzione di impianti sportivi
5 Art. 8 - Delega al Governo per la semplificazione di adempimenti relativi agli organismi sportivi
6 Art. 9 - Delega al Governo in materia di sicurezza nelle discipline sportive invernali
2 Le nuove definizioni, professionismo, dilettantismo
1 CONI e Federazioni
2 Società e associazioni sportive
3 Attività fisica e attività sportiva
4 Le varie suddivisioni dell’attività fisica e sportiva
5 I lavoratori sportivi
6 Gli impianti sportivi
7 Il settore dilettantistico e il settore professionistico
3 Le norme modificate e abrogate - La disciplina transitoria
1 Le norme abrogate
2 La disciplina transitoria
4 Il riconoscimento ai fini sportivi
5 Il tesseramento e l’abolizione del vincolo sportivo
1 Tesseramento e rapporto associativo
2 Il tesseramento degli atleti minorenni e stranieri
3 Il tesseramento di atleti paralimpici nell’ambito dei gruppi sportivi militari e dei Corpi civili dello Stato
4 L’abolizione del vincolo sportivo
6 Gli agenti sportivi
1 La legge delega
2 I regolamenti attualmente vigenti
3 Il decreto delegato - Articoli 1, 2 e 3 - Finalità, ambito, definizioni
4 Il decreto delegato - Art. 4 - Accesso alla professione e Registro nazionale degli agenti sportivi
5 Il decreto delegato - Art. 5 - Contratto di mandato sportivo
6 Il decreto delegato - Art. 6 - Incompatibilità e conflitto d’interessi
7 Il decreto delegato - Art. 7 - Obblighi nell’esercizio dell’attività
8 Il decreto delegato - Art. 8 - Compenso
9 Il decreto delegato - Art. 9 - Società di agenti sportivi
10 Il decreto delegato - Art. 10 - Tutela dei minori
11 Il decreto delegato - Art. 11 - Regime disciplinare e sanzioni
12 Il decreto delegato - Art. 12 - Fonte di normazione secondaria
13 Il decreto delegato - Articoli conclusivi
7 Il Registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche
1 Gestione e struttura del Registro
2 Chi deve iscriversi nel Registro
3 Requisiti per l’iscrizione
4 Modalità di iscrizione al Registro
5 Dati da inserire nel Registro
6 Opponibilità ai terzi degli atti depositati
7 Controlli da parte di Sport e salute spa
8 Nullità, annullamento e cancellazione dal Registro
9 Il Registro CONI
10 Conclusioni
11 Riferimenti normativi
12 Le parole chiave del Registro
8 Le forme giuridiche degli enti sportivi dilettantistici
1 I soggetti che possono gestire attività sportive
9 I requisiti statutari e la disciplina delle società sportive di capitali
10 Il fine di lucro e la possibilità di distribuire utili di esercizio
11 Il riconoscimento della personalità giuridica
1 Cos’è la personalità giuridica
1.1 Le fondazioni
1.2 Le associazioni
1.3 I comitati
2 Il riconoscimento della personalità giuridica è un’ipotesi di trasformazione?
3 La responsabilità patrimoniale e le pretese fiscali
4 Evoluzione storica
5 La situazione attuale
6 Effetti del riconoscimento della personalità giuridica
7 I conferimenti: la bizzarra eterogeneità dei comportamenti degli uffici
8 Il limite del Registro delle persone giuridiche
9 Come istruire un procedimento di riconoscimento ex d.P.R. 361/2000
10 Il RUNTS
11 Il procedimento per gli ETS
12 Il riconoscimento della personalità giuridica delle associazioni sportive dilettantistiche
12.1 I rapporti con i registri ex d.P.R. 361/2000
12.2 I rapporti con il RUNTS
13 Il procedimento di riconoscimento per le a.s.d.
14 I margini di miglioramento per UTG, Regioni e Province autonome
La Riforma dello sport, in vigore dal 1° luglio 2023, ha già visto l’emanazione di due “correttivi”: il d.lgs. n. 163/2022 e il d.lgs. n. 120/2023.
Quest’ultimo, a lungo preannunciato e tanto atteso da tutti gli operatori del settore, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale solo il 4 settembre 2023.
La nuova disciplina rappresenta una vera e propria rivoluzione all’interno dei rapporti di lavoro e di collaborazione: alle associazioni e alle società sportive dilettantistiche è richiesto di essere pronte e preparate in brevissimo tempo per affrontare l’impatto che l’adeguamento alla novità normativa comporterà.
Come inquadrare, dunque, i collaboratori? Quando applicare le norme sul lavoro sportivo, quando quelle di lavoro comune? Quale disciplina occorre applicare per il collaboratore amministrativo-gestionale? Chi è il volontario? E come calcolare e gestire i nuovi adempimenti?
A queste e alle tante altre richieste di chiarezza che la Riforma porta con sé risponde questo volume, pensato e scritto da esperti di lavoro sportivo che con un linguaggio efficace e concreto offrono ai dirigenti e ai loro consulenti un prezioso “filo d’Arianna” per accompagnarli in questa nuova sfida.
Autori: Massimiliano Matteucci, Giulia Ulivi, Biancamaria Stivanello, Barbara Garbelli, Maurizio Falcioni, Franca Fabietti, Maria Cristina Dalbosco
Introduzione (Massimiliano Matteucci)
1 Le fonti del diritto del lavoro sportivo (Massimiliano Matteucci)
1 Le fonti
2 La riforma dello sport
2 Il “lavoratore sportivo” (Biancamaria Stivanello)
1 Principi generali
2 La figura del lavoratore sportivo
3 I contratti di lavoro sportivo
4 Lavoro nel settore professionistico
5 Lavoro nell’area del dilettantismo
5.1 La presunzione di co.co.co. sportiva dilettantistica
5.2 Le collaborazioni rese per fini istituzionali
6 La certificazione dei contratti
7 Lavoro occasionale
8 Dipendenti pubblici
9 Il direttore di gara
3 Il lavoro autonomo (Franca Fabietti)
1 Premessa
2 Oneri fiscali e contributivi
2.1 Aspetto contributivo
2.2 Aspetto fiscale
4 Le collaborazioni coordinate e continuative (Franca Fabietti)
1 Le caratteristiche della collaborazione coordinata e continuativa nel settore sportivo
2 Oneri fiscali e contributi
2.1 Aspetto contributivo
2.2 Assicurazione contro gli infortuni - INAIL
2.3 Aspetto fiscale
3 Adempimenti e semplificazioni
3.1 Gli obblighi del committente
3.2 Le semplificazioni
4 Le collaborazioni amministrativo-gestionali
5 La gestione del lavoro subordinato (Maurizio Falcioni)
1 Principi generali
2 Il rapporto di lavoro nei settori professionistici
3 Gli aspetti previdenziali e assicurativi
3.1 Gli aspetti previdenziali
3.2 Gli aspetti assicurativi
4 Trattamento tributario
6 L’apprendistato (Franca Fabietti, Maurizio Falcioni, Biancamaria Stivanello)
1 Apprendistato per istruzione secondaria (art. 43 del d.lgs. 81/2015)
2 Apprendistato professionalizzante (art. 44 del d.lgs. 81/2015)
3 Apprendistato di alta formazione e di ricerca (art. 45 del d.lgs. 81/2015)
4 L’apprendistato nello sport
5 La disciplina dell’apprendistato nel settore sportivo e le deroghe alle norme di diritto comune
7 Il rapporto di lavoro con gli atleti di club paralimpici (Maurizio Falcioni)
8 Il volontario sportivo (Biancamaria Stivanello)
1 Definizione
2 La gratuità
2.1 Volontari e premi
3 L’incompatibilità
4 Gli obblighi assicurativi
5 Volontariato e lavoro gratuito
9 La sicurezza sul lavoro nel settore sportivo (Barbara Garbelli)
1 La normativa vigente in materia di salute e sicurezza sul lavoro e le associazioni sportive
1.1 Associazioni con o senza lavoratori: le differenze applicative
1.2 La nozione di datore di lavoro nelle società e associazioni sportive
1.3 La nozione di lavoratore nelle società e associazioni sportive
1.4 Lavoratori sportivi con compenso inferiore a 5.000 euro annui: le deroghe espresse in materia di salute e sicurezza
2 La valutazione dei rischi nelle associazioni sportive: rischi generali, specifici e relativa periodicità di valutazione
2.1 Esempi pratici di casistiche che prevedono l’aggiornamento del documento di valutazione dei rischi
3 Formazione, informazione e addestramento: tipologie di lavoratori e relativo percorso
4 L’attività di sorveglianza sanitaria nelle strutture sportive
5 Check list dei controlli periodici
6 Scadenzario degli adempimenti in capo alla struttura sportiva
10 Costituzione e gestione delle associazioni e società sportive dilettantistiche (Giulia Ulivi)
1 Le associazioni sportive dilettantistiche
2 Le società sportive dilettantistiche
2.1 Costituzione di una s.s.d.
3 Differenze tra a.s.d. e s.s.d
4 S.s.d. e a.s.d.: le agevolazioni fiscali
5 Figure all’interno delle a.s.d. e s.s.d.
6 Le società sportive professionistiche 158
7 Enti di promozione sportiva e Federazioni sportive.
7.1 Enti di promozione sportiva
7.2 Le Federazioni sportive
8 La riforma dello sport
8.1 La forma giuridica degli enti sportivi
8.2 Novità per gli atti costitutivi e gli statuti degli enti sportivi dilettantistici
8.3 Assenza fine di lucro e divieto di destinazione degli utili
8.4 Attività secondarie e strumentali
8.5 Riconoscimento ai fini sportivi e acquisizione della personalità giuridica: nuovo registro degli enti riconosciuti ai fini sportivi
8.5.1 Tenuta e gestione del registro
8.5.2 Struttura del registro
8.5.3 Requisiti di iscrizione
8.5.4 Modalità di iscrizione, gestione delle iscrizioni e conservazione del Registro
8.5.5 Cancellazione e annullamento delle iscrizioni
8.6 Doppio registro: CONI e nuovo Registro
8.7 Le modifiche del c.d. “correttivo bis” (d.lgs. n. 120/2023)
8.8 Incompatibilità
8.9 Disposizioni tributarie
11 Il lavoro sportivo e il terzo settore (Massimiliano Matteucci, Giulia Ulivi)
Gli Autori
Il volume è un ottimo strumento di preparazione alla prova tecnico-professionale dei bandi indetti dall’Agenzia delle Entrate per Funzionari tributari e Funzionari immobiliari.
Il testo contiene 10 simulazioni, 7 per Funzionari tributari e 3 per Funzionari immobiliari, della prova tecnico professionale.
Ogni simulazione contiene 60 domande a risposta multipla miste su tutte le materie richieste dai bandi:
- diritto tributario ed elementi di teoria dell’imposta;
- diritto civile e commerciale (Diritto civile per i funzionari immobiliari);
- diritto amministrativo;
- contabilità aziendale;
- elementi di diritto penale, con particolare riferimento ai reati contro la pubblica amministrazione e ai reati tributari;
- elementi di diritto processuale civile (solo per i funzionari immobiliari);
- lingua inglese;
- informatica.
I candidati potranno simulare a tutti gli effetti la prova e, grazie al commento contenuto nelle risposte, potranno verificare la propria preparazione e di ripassare tutti gli argomenti di studio.
Nella sezione online, raggiungibile seguendo le istruzioni riportate in fondo al libro, sarà disponibile:
- simulatore di quiz.
Dopo una breve descrizione dell’apicoltura quale attività agricola, il formulario prosegue con l’inquadramento giuridico del servizio di impollinazione a titolo oneroso e con l’analisi degli elementi costitutivi del relativo contratto.
Seguono la descrizione degli aspetti fiscali dell’istituto ed una proposta contrattuale per servizio di impollinazione.
Formule contenute in formato word:
Editore: ConsulenzaAgricola.it s.r.l.
Collana: Guida pratica e formulario
Anno edizione: 2022
Pagine: 11
1. Definizione dell’istituto giuridico
2. La natura agricola del servizio di impollinazione
3. Il contenuto del contratto di impollinazione
4. La forma del contratto
5. Aspetti fiscali
5.1 - imposte sul reddito
5.2 - imposta sul valore aggiunto
5.3 - imposta di registro
Formule contrattuali
6. Schema di contratto per servizio di impollinazione
Temporary shop e pop-up store: comprendere e applicare le strategie di una nuova visione di business
eBook in pdf di 97 pagine.
In questi anni, grazie alla trasformazione dei canali distributivi e all’avvento delle nuove tecnologie, le formule imprenditoriali si sono evolute. L’esercizio commerciale si è trasformato da semplice luogo in cui distribuire i beni al consumatore in locale specializzato dove assistere la clientela, individuare i desideri dei consumatori e mettere in campo ogni sforzo per soddisfare le loro esigenze.
Le molteplici richieste dei consumatori hanno favorito la nascita e la diffusione di nuovi format imprenditoriali e l’affermarsi di un nuovo concetto di business che prende il nome di experential shopping.
Fra questi format, grande importanza hanno avuto i temporary shop ossia esercizi commerciali, con specifiche finalità di marketing, che sfruttano l’impatto della breve durata.
Il testo rivolto all’imprenditore che vuole comprendere e applicare le strategie di una nuova visione di business.
Affinché il temporary shop dia il massimo delle potenzialità è necessario che l’imprenditore acquisisca la professionalità necessaria e applichi le regole che, nel corso degli anni, si sono consolidate. Per la verità, non si tratta di regole scritte poiché, come già asserito, non esistono normative a supporto. Si potrebbe parlare, quindi, di linee di condotta, prescrizioni derivate dall’osservazione del fenomeno, consuetudini applicate allo svolgimento dell’attività.
Osservare il fenomeno, quindi, ha permesso di comprendere meglio la formula del successo e le azioni che l’imprenditore deve porre in essere per raggiungere i propri obiettivi. Ed è proprio sull’individuazione delle scelte strategiche che questo testo vuole concentrare la propria analisi.
I temporary shop sono sicuramente luoghi in cui avviene la vendita al dettaglio di beni o servizi ma sono anche spazi di intrattenimento e di comunicazione, che consentono alle imprese di relazionarsi con i propri clienti e conoscere i gusti e i bisogni dei consumatori. Luoghi che siano in grado di offrire una shopping experience memorabile. L’imprenditore, quindi, non vende solo beni o servizi. Ma garantisce al proprio cliente un’esperienza straordinaria.
L’obiettivo dell’imprenditore che avvia un temporary shop, pertanto, non sempre è orientato verso il conseguimento di un utile. Non è improbabile che il traguardo economico dell’imprenditore sia posizionato al limite del break-event. In realtà ciò che ne ricaverà dall’intero processo (conoscenza del mercato, fidelizzazione della clientela, acquisizione di dati per sviluppare e commercializzare nuovi prodotti) rappresenta un prezioso patrimonio di informazioni.
I temporary shop, in definitiva, offrono numerose opportunità agli imprenditori che vogliono investire in questo settore. Ma il vantaggio dell’iniziativa economica, come il lettore avrà modo di scoprire in questo testo, ricade anche sui consumatori, che potranno beneficiare di nuovi prodotti ad un prezzo vantaggioso, sui proprietari di immobili, che potranno locare i propri immobili senza doversene privare per lunghi periodi, e sulle amministrazioni locali, in quanto l’interesse scatenato dai temporary shop nei centri storici è un richiamo per consumatori e turisti.
Al pari di qualsiasi altra iniziativa commerciale, il temporary shop va programmato fin nei minimi dettagli: dalla definizione dei risultati attesi, alle scelte di business di rilevanza strategica; dalle azioni che definiscano in modo durevole il profilo dell’azienda, all’individuazione di una precisa collocazione nel mercato.
L’imprenditore, pertanto, adotta tutti gli strumenti di management system per portare a compimento la propria iniziativa commerciale. A cominciare dal business plan, il documento che descrive la strategia dell’impresa e dimostra la fattibilità dell’idea imprenditoriale.
Questo testo vuole offrire al lettore l’opportunità di comprendere a fondo il business dei temporary shop e delle strategie che occorre attuare per dare vita ad un’attività profittevole e duratura.
Dopo avere rappresentato le nuove opportunità di business nel mercato retail, il testo prosegue con l’esposizione del fenomeno dei temporary shop, con particolare riferimento all’aspetto temporale sul quale questa tipologia commerciale ha concentrato tutte le proprie potenzialità.
Le motivazioni che spingono un imprenditore ad aprire un temporary shop possono essere molteplici. Come diverse sono le opportunità cui andrà incontro. Questo testo tenterà di esaminare le più significative.
Spazio anche alle regole che occorre rispettare per l’avvio dell’attività, con la segnalazione certificata di inizio attività da presentare al Comune territorialmente competente, ai requisiti soggettivi e strutturali e agli adempimenti fiscali.
Di grande utilità anche i suggerimenti sul marketing dei temporary shop. Il lettore avrà modo di comprendere concetti di fondamentale importanza quali la customer experience, il marketing esperienziale e le strategie single-channel, multi-channel e omni-channel.
E come ogni impresa, anche il temporary shop per nascere e crescere ha bisogno di un business plan. A questo argomento è stato dedicato un intero capitolo affinché l’imprenditore possa comprenderne le finalità e le caratteristiche. Con i suggerimenti forniti sarà possibile realizzare un efficace business plan con tutte le sezioni necessarie a presentare il progetto d’impresa, l’analisi SWOT e il break-even.
In conclusione, alcuni strumenti di utilità quali la checklist degli adempimenti da assolvere per l’avvio di un temporary shop di prodotti alimenti e di prodotti non alimentari e i formulari, con prospetti e modelli da utilizzare nell’esercizio dell’attività.
Prefazione
Introduzione
1. La fattispecie dei temporary shop e dei pop-up store
1.1 Le nuove opportunità di business nel mercato retail
1.2 I canali di distribuzione
1.3 L’aspetto temporale nei temporary shop
1.3.1 Processo di acquisto razionale
1.3.2 Processo di acquisto impulsivo
1.4 Il senso di urgenza dei temporary shop
2. La locazione degli immobili adibiti a temporary shop
2.1 Valutare la location ideale
2.2 Esigenze locative dei shop
2.3 Locazioni a carattere transitorio
2.4 Registrazione dei contratti di locazione
3. Aprire un shop
3.1 Perché aprire un temporary shop
3.2 Avvio dell’attività di temporary shop
3.3 Requisiti soggettivi
3.4 Requisiti strutturali
3.5 Adempimenti fiscali
4. Il marketing dei temporary shop
4.1 Le potenzialità del settore
4.2 La customer experience
4.3 La gestione degli eventi
4.4 Il marketing esperienziale
4.5 Strategie di distribuzione
4.5.1 Strategia single-channel
4.5.2 Strategia multi-channel
4.5.3 Strategia omni-channel
5. Business plan
5.1 Introduzione
5.2 A cosa serve il business plan
5.3 Caratteristiche di un business plan efficace
5.4 Sezioni del business plan
5.5 Azienda, idea imprenditoriale, vision e mission
5.6 Piano marketing
5.7 Analisi SWOT
5.8 Piano degli investimenti
5.9 Piano economico e finanziario
5.10 Break-even point
5.11 Analisi della fattibilità economica
6. Checklist
7. Formulari
7.1 Schema di conto economico previsionale
7.2 Schema di stato patrimoniale previsionale
7.3 Schema di cash flow
7.4 Segnalazione certificata di inizio attività - Temporary shop
7.5 Contratto di locazione ad uso non abitativo di natura transitoria
7.6 Verbale di consegna dell’immobile locato
8. Business plan per temporary shop
8.1 EXECUTIVE SUMMARY
8.1.1 Introduzione
8.1.2 Dati strategici
8.1.3 Descrizione dei prodotti/servizi
8.1.4 Analisi di mercato
8.1.5 Imprenditore/soci e team
8.1.6 Piano marketing
8.1.7 Piano operativo
8.1.8 Piano economico-finanziario
8.2 Azienda e strategia
8.2.1 Storia dell’azienda
8.2.2 Sede e amministrazione
8.2.3 Mission e vision
8.2.4 Obietti strategici
8.2.5 Punti di forza e di debolezza
8.2.6 Opportunità e minacce
8.3 Prodotti e servizi
8.3.1 Caratteristiche tecniche
8.3.2 Stato di sviluppo
8.3.3 Diritti e brevetti
8.3.4 Costi di produzione
8.3.5 Fornitori
8.3.6 Pricing
8.3.6.1 Confronto del prezzo di vendita per prodotto/servizio
8.3.7 Vantaggi competitivi e difendibilità
8.4 Analisi del mercato
8.4.1 Dimensioni e tendenze del mercato
8.4.2 Segmentazione del mercato
8.4.3 Concorrenza
8.4.4 Analisi SWOT
8.5 Imprenditore/soci e Team
8.5.1 Struttura organizzativa
8.6 Piano marketing
8.6.1 Canali di distribuzione
8.6.2 Obiettivo di fatturato
8.6.2.1 Obiettivi di vendita
8.7 Piano operativo
8.7.1 Pianificazione delle attività
8.7.2 Programma degli investimenti
8.7.3 Formazione
8.7.4 Consulenze
8.7.5 Capacità produttiva
8.7.6 Risorse umane
8.8 Piano economico-finanziario
8.8.1 Fabbisogno finanziario
8.8.1.1 Impieghi
8.8.1.2 Fonti
8.8.1.2.1 Caratteristiche dei finanziamenti esterni
8.8.2 Garanzie
8.8.3 Cash flow
8.8.4 Conto economico di previsione
8.8.5 Stato patrimoniale di previsione
8.8.6 Analisi del break-even
Bibliografia
