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Il Manuale offre un quadro complessivo in materia di locazioni abitative, affrontandone tutte le tipologie: locazioni libere, convenzionate, transitorie, locazioni di immobili acquistati per futura locazione, affitti brevi, locazioni turistiche, cohousing, rent to buy, leasing, analizzando la relativa disciplina contrattuale e tenendo conto dell’evoluzione normativa, nonché della produzione giurisprudenziale su alcuni punti nodali della legge 431 del 1998 e altro.
Non mancano le indicazioni operative inerenti alla registrazione dei contratti, la tassazione, sia ordinaria che con cedolare secca.
Il volume si occupa altresì delle “locazioni ad uso diverso”: la loro regolamentazione, il regime contrattuale applicabile, gli istituti della prelazione del riscatto e l’indennità di avviamento senza dimenticare le nuove tipologie locatizie come il contratto atipico di coworking o di domiciliazione.
Una parte è in seguito dedicata agli aspetti processuali: procedimento di convalida, rito locatizio e compatibilità con il processo ordinario, azioni esperibili contro l’occupazione senza titolo, mediazione, negoziazione assistita e arbitrato.
L’esposizione semplice e chiara rende il testo uno strumento di consultazione e approfondimento adatto sia al professionista del settore, sia al pubblico dei non addetti ai lavori.
Il Manuale tratta infine anche il nuovo procedimento di convalida di sfratto, che ha visto ampliarsi l’ambito di applicazione e altre novità, tra cui quelle riguardanti l’esecutività dell’ordinanza di convalida.
Questa sesta edizione tiene conto di tutti i principali provvedimenti di normativa, prassi e giurisprudenza in materia fino alle recentissime sentenza 7 maggio 2024, n. 12395 in punto di cedolare secca e circolare 10 maggio 2024, n. 10/E sulle locazioni brevi.
Silvio Rezzonico
È stato avvocato in Milano e autore di diversi libri e saggi in materia di diritto immobiliare. Ha collaborato con il Gruppo 24 Ore, con Maggioli Editore e con l’Università degli studi di Firenze. Da ultimo è stato anche docente presso l’Università degli Studi telematica E-campus.
Matteo Rezzonico
Avvocato cassazionista e pubblicista in Milano, è autore di numerose pubblicazioni di diritto immobiliare ed edilizio. In particolare, collabora con il Gruppo 24 Ore (Norme e Tributi, Esperto risponde e Consulente immobiliare) e con Giuffrè Editore (portale con- dominio e locazioni). Presidente della FNA Federazione Nazionale degli Amministratori Immobiliari e Vicepresidente della Confappi, Confederazione della Piccola Proprietà Immobiliare, per conto della quale riveste anche il ruolo di Presidente della sede provinciale di Milano e di componente della Commissione Legale Nazionale di FNA – Confappi.
Luca Rezzonico
Avvocato in Milano. Si occupa di diritto immobiliare ed è coautore di diverse pubblicazioni in materia
PRINCIPALI ARGOMENTI
◾ Normativa del codice civile
◾ Disciplina vincolistica
◾ Regime contrattuale
◾ Sfratti ed esecuzione per rilascio
◾ Disciplina processuale
Parte prima - Disciplina del codice civile e disciplina vincolistica
1 La locazione nel codice civile
1.1. La locazione nella disciplina generale dei contratti (art. 1571 c.c.)
1.2. Locazione, comodato e altri contratti
1.2.1. Precario oneroso
1.2.2. Contratto di alloggio
1.2.3. Attività di affittacamere
1.2.4. Contratto di posteggio
1.2.5. Contratto di ormeggio
1.2.6. Beni del patrimonio indisponibile
1.3. I soggetti del contratto
1.3.1. Locazione con pluralità di soggetti
1.3.2. Famiglia del conduttore
1.3.3. Conflitto tra conduttori
1.4. Vicende soggettive della locazione
1.4.1. Sublocazione e cessione del contratto
1.4.1.1. Rapporti tra locatore e subconduttore
1.4.1.2. Pagamento del canone dal subconduttore al locatore
1.4.1.3. Effetti della nullità e della risoluzione della locazione
1.4.2. Trasferimento a titolo particolare della cosa locata (art. 1599 c.c.)
1.4.2.1. Data certa anteriore
1.4.2.2. Limiti all’opponibilità della locazione al terzo acquirente
1.4.2.3. Opponibilità della locazione al terzo acquirente ed esecuzione forzata
1.4.2.4. Le altre disposizioni connesse al trasferimento della cosa locata
1.5. Oggetto della locazione
1.5.1. Oggetto della locazione e favoreggiamento della prostituzione
1.6. Durata (artt. 1596-1597 c.c.)
1.6.1. Il termine massimo di durata (30 anni)
1.6.2. Locazione a tempo determinato e locazione a tempo indeterminato
1.6.3. Locazione senza determinazione di tempo
1.6.4. I termini legali di durata
1.6.5. Cessazione della locazione a tempo determinato
1.6.6. Locazione dell’usufruttuario e legislazione vincolistica
1.7. Atti eccedenti l’ordinaria amministrazione (artt. 1572-1573 c.c.)
1.7.1. Locazioni ultranovennali
1.7.2. Anticipazione del corrispettivo per una durata superiore all’anno
1.8. Durata e rinnovazione tacita del contratto (artt. 1597-1598 c.c.)
1.8.1. Rinnovazione tacita e locazioni della P.A.
1.8.2. Le garanzie prestate dai terzi nella locazione prorogata
1.9. Le obbligazioni principali del locatore (art. 1575 c.c.)
1.9.1. La consegna della cosa locata
1.9.2. L’obbligo della manutenzione
1.9.3. La garanzia del pacifico godimento
1.10. Le altre obbligazioni del locatore
1.10.1. La garanzia per i vizi della cosa locata (artt. 1578-1581 c.c.)
1.10.1.1. Vizio e guasto
1.10.1.2. Risoluzione del contratto e riduzione del corrispettivo
1.10.1.3. Risarcimento danni
1.10.1.4. Limitazioni convenzionali della responsabilità
1.10.2. Le cose pericolose per la salute
1.10.3. Mantenimento della cosa locata in buono stato locativo (artt. 1576-1577, 1609-1610 c.c.) e riparazioni necessarie
1.10.3.1. Manutenzione ordinaria e straordinaria
1.10.3.2. Piccola manutenzione
1.10.3.3. Esclusione pattizia della manutenzione a carico del locatore
1.10.3.4. Le riparazioni necessarie
1.10.4. La garanzia per molestie (artt. 1585-1586 c.c.)
1.10.4.1. Molestie di diritto e molestie di fatto
1.10.4.2. Rimedi contro le molestie dei terzi
1.10.4.3. Molestie giudiziali del terzo e obbligo di avviso al locatore
1.10.4.4. L’obbligo del locatore di assumere la lite contro il molestatore
1.11. Le obbligazioni principali del conduttore (art. 1587 c.c.)
1.11.1. L’obbligo di prendere in consegna la cosa
1.11.2. L’obbligo di diligenza nel godimento
1.11.3. L’obbligo di pagamento del corrispettivo
1.12. Le altre obbligazioni del conduttore: la restituzione dell’immobile e i danni da ritardata consegna (artt. 1590-1591 c.c.)
1.12.1. L’obbligo di riconsegna dell’immobile locato
1.12.2. Deterioramento dell’immobile locato e responsabilità del conduttore
1.12.3. Pagamento del corrispettivo e risarcimento del maggior danno
1.13. Perdita, deterioramento e incendio della cosa locata (artt. 1588-1589 c.c.)
1.13.1. Responsabilità per perdita e deterioramento della cosa locata
1.13.2. Responsabilità per incendio della cosa locata
1.13.3. Incendio della cosa assicurata
1.14. Migliorie e addizioni (artt. 1592-1593 c.c.)
1.14.1. Il pagamento dell’indennità
1.14.2. Addizioni
1.14.3. Addizioni separabili e addizioni inseparabili
1.14.4. Derogabilità degli artt. 1592 e 1593 c.c.
1.15. Le garanzie nella locazione
2 Disciplina del codice e disciplina vincolistica
2.1. Rapporti tra normativa del codice civile e normativa vincolistica
2.2. L’inderogabilità delle disposizioni della legge di equo canone
2.2.1. Inderogabilità della legge 392/1978 e transazione
2.2.2. Transazione e accordi conciliativi giudiziali
2.2.3. Prescrizione e decadenza dall’azione di ripetizione ex art. 79 della legge 392/1978
2.3. Le disposizioni inderogabili della legge 392/1978 nel regime dei patti in deroga
2.3.1. La questione della derogabilità della durata
2.3.2. La posizione della giurisprudenza
2.4. Le locazioni dopo la legge 431/1998
2.5. Le disposizioni inderogabili della legge 431/1998
2.5.1. Le nullità in base al previgente art. 13, legge 431/1998
2.5.1.1. Patti relativi a un canone superiore a quello risultante dal contratto scritto e registrato (art. 13, comma 1)
2.5.1.2. Patti relativi al canone nei contratti convenzionati (art. 13, comma 4)
2.5.1.3. Patti contrari alla legge nelle locazioni cosiddette libere (art. 13, comma 4)
2.5.1.4. Patti relativi alla durata (art. 13, comma 3)
2.5.1.5. Osservazioni conclusive
2.5.2. La mancata registrazione del contratto
2.5.3. Il riformato art. 13 della legge 431/1998
2.5.3.1. L’obbligo di registrazione a carico del locatore (art. 13, comma 1)
2.5.3.2. Conferma dell’originario art. 13 (commi 2, 3 e 4)
2.5.3.3. Sanatoria temporale dei cosiddetti contratti catastali (art. 13, comma 5)
2.5.3.4. La restituzione delle somme indebitamente versate (art. 13, comma 6)
2.5.3.5. Ambito di applicazione e decorrenza delle nuove disposizioni (art. 13, comma 7)
2.5.3.6. Applicabilità della nuova normativa ai soli contratti soggetti a registrazione (art. 13, comma 8)
2.5.3.7. Scomparsa delle previsioni sulla locazione di fatto (previgente art. 13, comma 5)
2.6. L’abrogazione dell’art. 79 della legge 392/1978 e la liberalizzazione del regime contrattuale delle locazioni abitative
2.6.1. Locazioni convenzionate
2.6.2. Locazioni libere
Parte seconda - Le locazioni abitative
3 I principi generali della legge 431/1998
3.1. Il nuovo quadro normativo
3.1.1. Parziale abrogazione della legge 392/1978
3.1.2. Totale abrogazione della legge 359/1992
3.1.3. Parziale abrogazione della legge 61/1989 anche in ordine all’individuazione dei Comuni ad alta tensione abitativa
3.1.4. Il quadro dei nuovi contratti
3.2. Le locazioni esentate dal nuovo regime
3.2.1. Locazioni relative a immobili vincolati ai sensi della legge 1089/1939 o inclusi nelle categorie catastali A1, A8 e A9
3.2.2. Locazioni relative ad alloggi di edilizia residenziale pubblica
3.2.3. Locazioni di alloggi per esclusive finalità turistiche
3.2.4. Locazioni brevi
3.2.4.1. Le modifiche apportate alla disciplina fiscale degli affitti brevi dalla Legge di bilancio 2024
3.2.5. Le novità introdotte dal decreto legge 145/2023 sulle locazioni turistiche, sugli affitti brevi e sulle attività turistico-ricettive
3.2.6. Locazioni stipulate dagli enti locali in qualità di conduttori per soddisfare esigenze abitative di carattere transitorio
3.2.7. Locazioni stipulate da profughi in qualità di conduttori
3.2.8. Locazioni dei box-autorimessa
3.3. Le locazioni atipiche: casistica
3.3.1. Locazione al portiere e ai dipendenti
3.3.2. Locazione o sublocazione di camera ammobiliata, contratto di alloggio o pensione familiare e di residence
3.3.3. Locazione di posti-letto e cohousing
3.4. Il contratto atipico di rent to buy
3.4.1. La configurazione giuridica del rent to buy
3.4.2. Il rent to buy come contratto di locazione e preliminare di vendita
3.4.3. Il rent to buy nel d.l. 133/2014
3.4.4. Aspetti fiscali del rent to buy
3.5. Le provvidenze della nuova legge: Fondo nazionale, Osservatorio delle condizioni abitative, Fondo per ulteriori agevolazioni fiscali
3.5.1. Fondo nazionale
3.5.2. Osservatorio della condizione abitativa
3.5.3. Fondo per la copertura di ulteriori agevolazioni fiscali
3.5.4. Disposizioni per i fondi della previdenza complementare
3.6. Il leasing di immobile da adibire ad abitazione principale
3.7. L’efficacia temporale della legge 431/1998
3.7.1. Disciplina ordinaria
3.7.2. Disciplina transitoria e rinnovo tacito dei precedenti contratti
3.7.3. Norme relative ai giudizi in corso
4 Locazioni libere
4.1. La liberalizzazione del canone
4.2. La durata del contratto
4.3. Il recesso per finita locazione
4.4. L’obbligatorietà del primo rinnovo contrattuale, il recesso motivato
4.4.1. Natura ed effetti del recesso per diniego di rinnovo alla prima scadenza
4.4.2. Il serio intendimento di avvalersi di uno dei motivi di recesso
4.4.3. Il preavviso
4.5. Considerazioni sul sistema dei motivi di recesso motivato
4.5.1. La tassatività dei motivi di diniego
4.5.2. L’obbligo della specificazione del motivi
4.5.3. I motivi di decadenza dell’inquilino dal diritto al rinnovo obbligatorio
4.5.4. La cosiddetta necessità
4.5.5. La concessione edilizia e le altre autorizzazioni amministrative
4.6. I motivi relativi all’uso dell’immobile
4.6.1. Uso del locatore, privato o ente pubblico (art. 3, comma 1, lettere a) e b))
4.6.2. Motivi di decadenza dalla proroga (art. 3, lettere c) e f))
4.7. I motivi relativi alle opere sull’immobile
4.7.1. Grave danneggiamento dell’edificio (art. 3, lettera d))
4.7.2. Ristrutturazione, demolizione, radicale trasformazione e sopraelevazione dell’immobile locato (art. 3, lettera e))
4.7.3. Soppressione di alcune ipotesi di recesso
4.7.4. Concessione, permesso di costruire, DIA e SCIA
4.8. Il nuovo motivo della vendita dell’immobile
4.8.1. Profili di incostituzionalità dell’art. 3, lettera g)
4.8.2. Nozione di vendita a terzi
4.8.3. Prelazione e riscatto
4.9. Le sanzioni relative all’illegittimo esercizio del recesso motivato e alla mancata occupazione dei locali
5 Locazioni convenzionate, locazioni transitorie e locazioni di immobili acquistati per futura locazione
5.1. La disciplina delle locazioni convenzionate o concordate
5.2. La procedura per la definizione della convenzione nazionale e degli accordi locali
5.2.1. Convenzione nazionale
5.2.2. Accordi locali
5.2.3. Modifica degli accordi locali
5.2.4. Modifica degli accordi locali e modifica delle agevolazioni fiscali
5.2.5. Ambito di efficacia delle fonti normative (convenzione nazionale, decreto ministeriale, contratto-tipo e accordi locali)
5.2.6. I contratti-tipo unificati a livello nazionale
5.3. I poteri delle organizzazioni della proprietà e degli inquilini nella stipula della convenzione nazionale e degli accordi locali
5.4. Le organizzazioni maggiormente rappresentative
5.5. La durata dei contratti convenzionati
5.5.1. Finita locazione e rinnovo tacito
5.6. Le agevolazioni fiscali nei Comuni ad alta tensione abitativa (delibera CIPE 13 novembre 2003)
5.6.1. Imposte sui redditi
5.6.2. Dichiarazione fiscale dei canoni non riscossi dall’inquilino moroso
5.6.3. Imposta di registro
5.6.4. ICI (ora IMU)
5.7. Le locazioni transitorie e le locazioni con studenti universitari (d.m. 5 marzo 1999)
5.7.1. La nuova disciplina delle locazioni transitorie
5.7.1.1. Durata
5.7.1.2. Disdetta
5.7.1.3. Effetti della mancata disdetta del contratto
5.7.1.4. Canone
5.7.2. Locazioni per studenti universitari
5.7.2.1. Nozione di studente universitario
5.7.2.2. Durata
5.7.2.3. Ubicazione dell’immobile
5.7.2.4. Canone
5.7.2.5. Divieto di sublocazione
5.7.2.6. Diritto di prelazione
5.7.2.7. Benefici fiscali
5.7.3. Locazioni transitorie di alloggi con finalità non esclusivamente turistiche
5.7.4. Locazioni a uso foresteria
5.8. Il d.m. Infrastrutture 30 dicembre 2002 sostitutivo della convenzione nazionale del 1999
5.8.1. Generalità sul d.m. 30 dicembre 2002
5.8.1.1. Una panoramica sul passato
5.8.1.2. I contratti-tipo a norma del d.m. del 2002
5.8.1.3. Le locazioni transitorie
5.8.1.4. L’estensione ai piccoli Comuni delle locazioni agevolate
5.8.1.5. Spese accessorie
5.8.1.6. Le Commissioni di conciliazione
5.8.1.7. Recepimento di clausole comuni negli accordi locali
5.8.1.8. Il recesso per gravi motivi
5.8.1.9. Dubbi operativi
5.8.2. Le modifiche ai contratti concordati nel d.m. 30 dicembre 2002
5.8.3. Le modifiche alle locazioni transitorie nel d.m. 30 dicembre 2002
5.8.4. Le modifiche alle locazioni per studenti universitari nel d.m. 30 dicembre 2002
5.9. Il d.m. Infrastrutture 14 luglio 2004 sulle locazioni convenzionate o concordate
5.10. Il d.m. Infrastrutture 10 marzo 2006 sulle locazioni transitorie e per studenti universitari
5.11. Il d.m. Infrastrutture 16 gennaio 2017 sulle locazioni concordate, transitorie e per studenti e il contenuto del d.l. 73/2022
5.12. Locazioni di immobili acquistati per futura locazione
6. La disciplina dei contratti
6.1. L’obbligo del contratto scritto e registrato
6.1.1. Il requisito della forma scritta
6.1.1.1. Forma scritta e cambio di destinazione d’uso
6.1.1.2. Locazioni di fatto pretese dal locatore
6.1.1.3. Le precedenti locazioni verbali rinnovate
6.1.1.4. Occupazione di immobile senza titolo e rimedi esperibili
6.1.2. Registrazione del contratto: effetti della mancata o tardiva registrazione
6.2. L’obbligo della denuncia alla Pubblica Sicurezza
6.3. L’obbligo di messa a disposizione dell’APE
6.4. I contratti conclusi dagli stranieri
6.4.1. Il principio di reciprocità
6.4.2. Lo straniero regolare
6.4.3. Lo straniero non regolarmente soggiornante in Italia
6.5. Locazione a stranieri irregolari e confisca dell’immobile
6.6. Le regole per la registrazione dei contratti
6.6.1. Obbligo di indicare i dati catastali
6.6.2. Registrazione senza cedolare secca
6.6.2.1. La registrazione telematica
6.6.2.2. La registrazione presso gli uffici
6.6.3. Registrazione con cedolare secca
6.6.3.1. Contribuenti e immobili interessati
6.6.3.2. Quando scegliere la cedolare
6.6.3.3. Durata e revoca dell’opzione
6.6.3.4. Effetti della cedolare sul reddito
6.6.3.5. Modalità di registrazione
6.6.3.6. Il pagamento dell’imposta sostitutiva
6.6.3.7. Contratto di locazione di più immobili
6.6.3.8. Presenza di più locatori
6.6.3.9. Locazione parziale
6.6.3.10. Comproprietario non risultante dal contratto
6.6.3.11. Trasferimento di immobile locato
6.6.3.12. Riduzione del canone
6.6.4. La cedolare al 10% per i contratti concordati, transitori e per studenti
6.6.5. Locazioni ad uso foresteria
6.6.6. Proroghe, risoluzioni e cessioni
6.6.7. Violazione e sanzioni
6.7. Ravvedimento per omissioni o errori
6.8. Le spese di registrazione del contratto
6.9. Disdetta e rinnovazione del contratto
6.9.1. Disdetta del locatore
6.9.1.1. Disdetta di uno solo dei comproprietari
6.9.1.2. Le formalità di comunicazione della disdetta
6.9.1.3. Invalidità di clausole contrattuali relative ai disservizi postali
6.9.2. Disdetta del conduttore
6.10. Rinnovazione tacita del contratto (artt. 1596-1597 c.c.)
6.10.1. Rinnovazione di fatto o per fatti concludenti
6.10.2. Rinnovazione tacita e novazione
6.10.3. Rinnovo per mancata disdetta e divieto di dare in locazione l’immobile pignorato
6.11. Risoluzione del contratto per morosità
6.11.1. La morosità del conduttore
6.11.1.1. Modalità di pagamento del canone
6.11.1.2. Limiti del pagamento in contanti
6.11.1.3. L’autoriduzione del canone
6.11.1.4. Morosità e pandemia da Covid-19
6.11.2. Morosità del conduttore e dichiarazione dei redditi del locatore
6.11.3. La morosità incolpevole
6.11.4. Aggiornamento del canone e morosità
6.11.4.1. Contratti in corso
6.11.4.2. Contratti esentati dalla disciplina della legge 431/1998
6.11.4.3. Contratti liberi
6.11.4.4. Contratti convenzionati
6.11.4.5. Contratti transitori e per studenti universitari
6.11.5. Fideiussione a garanzia dei canoni
6.12. La risoluzione per modifiche innovative da parte dell’inquilino
6.13. La successione nel contratto
6.13.1. Successione ereditaria
6.13.2. Separazione e divorzio
6.14. La successione della famiglia di fatto
6.15. Sublocazione e cessione della locazione
6.15.1. Sublocazione totale e cessione del contratto
6.15.2. Sublocazione parziale e comodato
6.16. La posizione dell’acquirente dell’immobile locato
6.17. Locazione, fallimento e altre procedure concorsuali
6.17.1. Fallimento del locatore
6.17.2. Fallimento del conduttore
6.17.3. Locazione e concordato preventivo
6.18. Le spese accessorie della locazione
6.18.1. Le voci di spesa elencate nell’art. 9 della legge 392/1978
6.18.2. Altre voci di spesa
6.18.3. Spese accessorie e servizi condominiali
6.18.4. Le spese accessorie nelle locazioni libere e nelle locazioni concordate
6.19. Le modalità di pagamento delle spese
6.20. La prescrizione del credito per spese
6.21. Riscaldamento condominiale e diritti dell’inquilino
6.22. Breve casistica giurisprudenziale in materia di spese di riscaldamento
6.22.1. Riscaldamento negli edifici condominiali
6.22.2. Trasformazione o soppressione dell’impianto di riscaldamento
6.22.3. Riscaldamento negli edifici non condominiali
6.22.4. Termoregolazione e contabilizzazione del calore
6.23. Riparazioni straordinarie e spese di adeguamento degli immobili
6.24. La sicurezza degli impianti
6.25. Il deposito cauzionale
6.26. Il deposito cauzionale nei contratti ceduti e nelle sublocazioni
6.26.1. Natura giuridica della cauzione e disciplina vincolistica
6.26.2. Restituzione della cauzione a seguito della sublocazione e della cessione della locazione
7. La disciplina degli sfratti e dell’esecuzione per rilascio
7.1. La legge 431/1998 e l’abrogazione del d.l. 375/1998
7.2. La disciplina degli sfratti nella legge 431/1998
7.2.1. Il differimento dello sfratto per alcune categorie protette
7.2.2. Sfratti prioritari e provvidenze per gli sfratti
7.3. L’ulteriore proroga degli sfratti per le categorie protette (d.l. 32/2000)
7.3.1. La proroga minima di nove mesi
7.3.2. Assegnatario di alloggio di edilizia residenziale pubblica
7.3.3. Portatore di handicap
7.3.4. Malati terminali
7.3.5. Disoccupato
7.3.6. La rifissazione dello sloggio relativamente agli sfratti «necessitati»
7.4. Aspetti processuali della disciplina di cui alla legge 431/1998
7.4.1. L’opposizione al decreto di rifissazione dello sfratto
7.4.2. Giudice competente per l’opposizione
7.4.3. L’opposizione «per qualsiasi motivo» al decreto pretorile
7.4.4. L’opposizione al decreto di fissazione dello sloggio dopo il novellato art. 56 della legge 392/1978
7.4.5. Le modifiche alla procedura di esecuzione degli sfratti a opera della novella processuale 80/2005
7.5. Le ulteriori proroghe: dalla legge 388/2000 alla proroga di cui al d.l. 122/2002
7.5.1. La proroga degli sfratti di cui all’art. 80, comma 22, della legge 388/2000
7.5.2. La proroga di cui al d.l. 247/2001 (legge 4 agosto 2001, n. 332)
7.5.3. La proroga di cui al d.l. 450/2001 (legge 27 febbraio 2002, n. 14)
7.5.4. La proroga di cui al d.l. 122/2002 (legge 1° agosto 2002, n. 185)
7.6. Le proroghe successive: dal d.l. 147/2003 al d.l. 23/2006
7.6.1. D.l. 147/2003 (legge 1° agosto 2003, n. 200)
7.6.2. D.l. 240/2004 (legge 12 novembre 2004, n. 269)
7.6.3. D.l. 86/2005 (legge 26 maggio 2005, n. 148)
7.6.4. D.l. 231/2006 (legge 3 marzo 2006, n. 86)
7.7. Il ritorno all’antico: la proroga di cui alla legge 9/2007
7.8. Ulteriori proroghe
7.9. Il blocco degli sfratti (abitativi e ad uso diverso) nel periodo Covid
7.10. La nuova graduazione degli sfratti per morosità incolpevole (d.l. 102/2013)
7.11. Danni da ritardata riconsegna dell’immobile locato nel regime precedente
7.11.1. La sentenza n. 149/1992 della Corte Costituzionale nel quadro dei precedenti
7.11.2. La giurisprudenza successiva alla legge 359/1992
7.11.3. Danni da ritardata consegna nel regime della legge 61/1989
7.11.4. Danni da ritardata consegna nella legge 431/1998
7.11.5. Applicabilità delle nuove disposizioni ai giudizi in corso
7.11.6. Profili di incostituzionalità delle nuove disposizioni
7.11.7. La sentenza della Corte Costituzionale n. 482/2000
7.12. Mancato intervento della Forza Pubblica e risarcimento del danno
7.13. Il novellato art. 609 c.p.c.
7.14. L’equa riparazione per la ritardata esecuzione degli sfratti
Parte terza - Il regime delle locazioni ad uso diverso
8 La disciplina vigente della legge 392/1978
8.1. La disciplina vigente delle locazioni a uso diverso
8.1.1. Locazioni alberghiere
8.1.2. Attività teatrali
8.1.3. Immobili pubblici dati in concessione o in locazione
8.1.4. Aggiornamento del canone
8.1.5. Indennità per la perdita dell’avviamento commerciale
8.1.6. Diritto di prelazione
8.1.7 Il deposito cauzionale nelle locazioni ad uso diverso
8.2. La questione dell’applicabilità dei contratti in deroga alle locazioni commerciali
8.3. Le locazioni a uso diverso dopo la legge 431/1998
8.3.1. Regime delle nullità
8.3.2. La nullità per mancata o tardiva registrazione del contratto
8.3.3. Aggiornamento del canone
8.3.4. Rinuncia del conduttore a diritti già sorti
8.3.5. Abolizione del divieto della clausola compromissoria
8.4. Locazioni con canone superiore ai 250 mila euro (grandi locazioni)
8.5. Gli sfratti relativi alle locazioni non abitative
8.6. La registrazione dei contratti di locazione ad uso diverso e la comunicazione di cessione del fabbricato
9 Il regime contrattuale
9.1. Il regime contrattuale
9.1.1. Attività industriali, commerciali e artigianali
9.1.1.1. La cedolare secca al 21% nelle locazioni commerciali
9.1.2. Attività di interesse turistico
9.1.3. Attività alberghiere e attività teatrali
9.1.4. Locazione di immobile e affitto di azienda alberghiera
9.1.5. Attività abituali e professionali di lavoro autonomo
9.1.6. Attività ricreative, assistenziali, culturali e locazioni stipulate dagli enti locali in qualità di conduttore
9.1.7. Locazioni transitorie e temporary store
9.1.8. Attività stagionali
9.1.9. Attività relative a immobili complementari o interni a stazioni ferroviarie ecc. (art. 35)
9.1.10. Uso promiscuo e uso diverso da quello pattuito
9.1.11. Fattispecie problematiche in tema di locazioni a uso diverso
9.1.11.1. Aree nude
9.1.11.2. Locazione di terreni per la realizzazione di impianti fotovoltaici
9.1.11.3. Affitto di cava
9.1.11.4. Installazione di stazione radio sul lastrico condominiale
9.1.11.5. Lease back
9.1.11.6. L’affitto di punto vendita in un centro commerciale non è affitto di azienda
9.1.11.7. Locazione di immobile adibito ad albergo diurno
9.1.11.8. Il contratto di service e di coworking
9.2. Durata
9.2.1. Durata del contratto a seguito della mancata disdetta alla fine del dodicennio
9.2.2. Locazioni successive al 1° agosto 1978
9.2.3. Locazioni in corso al 1° agosto 1978
9.2.4. Locazioni transitorie
9.2.5. Locazioni stagionali
9.3. Gli obblighi manutentivi del locatore
9.4. Recesso del locatore
9.4.1. Recesso alla prima scadenza
9.4.1.1. Obbligo del primo rinnovo contrattuale
9.4.1.2. Motivi di recesso
9.4.1.3. Procedura di rilascio
9.4.2. Recesso per finita locazione
9.5. In particolare: il recesso nelle locazioni alberghiere
9.6. Recesso del conduttore per gravi motivi
9.7. Le sanzioni per la mancata occupazione dei locali dopo il recesso motivato del locatore
9.8. Canone e morosità
9.8.1. Scaglionamento dei canoni in misura crescente
9.8.2. Morosità
9.8.3. Il recupero delle imposte sui canoni non riscossi dall’inquilino moroso
9.8.4. Il credito di imposta del 60% per i conduttori commerciali a causa della pandemia e il credito per contratti di servizio a prestazioni complesse e di affitto di azienda
9.9. Aggiornamento del canone e legge 14/2009
9.9.1. Il previgente art. 32, legge 392/1978
9.9.2. Il riformato art. 32, legge 392/1978
9.10. Le spese di manutenzione ordinaria e straordinaria
9.11. Sublocazione e cessione del contratto
9.11.1. La comunicazione
9.11.2. L’opposizione per gravi motivi
9.11.3. Solidarietà tra cedente e cessionario
9.11.4. La legge 310/1993 sulla cessione di azienda
9.12. Successione nel contratto
9.12.1. Morte del conduttore e successione degli aventi diritto
9.12.2. Morte dell’originario conduttore e uso plurimo da parte di più conduttori
9.12.3. Separazione e divorzio
9.13. Cambio di destinazione d’uso e risoluzione del contratto
10 Prelazione, riscatto, avviamento
10.1. I presupposti comuni alla prelazione, al riscatto e all’avviamento
10.1.1. Sussistenza di un contratto di locazione o di sublocazione ai sensi della legge 392/1978
10.1.2. La locazione deve avere a oggetto un’attività che comporti contatti diretti con il pubblico degli utenti e dei consumatori
10.2. Prelazione in caso di vendita
10.2.1. Disciplina della prelazione nella vendita
10.2.2. Natura giuridica della comunicazione
10.2.3. Presupposti applicativi dell’art. 38 della legge 392/1978
10.2.4. Comunicazione in presenza di più conduttori
10.2.5. Prelazione del conduttore e vendita di quote
10.2.6. Titolarità del diritto di prelazione
10.2.7. Prelazione ex art. 38 della legge 392/1978 e prelazione ereditaria
10.2.8. Prelazione, vendite fallimentari ed esecuzioni immobiliari
10.2.9. Prelazione e permuta
10.3. Prelazione, vendita in blocco e vendita cumulativa
10.4. Prelazione e risarcimento danni
10.5. Riscatto
10.6. Prelazione in caso di nuova locazione
10.6.1. Natura giuridica della comunicazione
10.6.2. Diritti del precedente conduttore rispetto alla nuova locazione
10.7. Indennità di avviamento
10.7.1. Disciplina
10.7.2. Casi di esclusione dell’indennità di avviamento
10.7.3. Indennità suppletiva
10.7.4. Mancata corresponsione dell’indennità e diritto di ritenzione del conduttore
10.7.5. Mancata corresponsione dell’indennità di avviamento e opposizione all’esecuzione
10.7.6. Indennità di avviamento e attività transitorie o stagionali
10.7.7. La titolarità soggettiva del diritto all’avviamento
10.7.8. Inderogabilità della norma sulla indennità di avviamento
10.7.9. Prescrizione dell’indennità di avviamento
10.7.10. IVA e indennità di avviamento
Parte quarta - Cenni sulle disposizioni processuali
11 Cenni sulla disciplina processuale
11.1. Il processo delle locazioni dopo la riforma del processo civile
11.1.1. Le abrogazioni
11.1.2. Il procedimento di convalida di cui agli articoli 657 e ss. del codice di procedura civile
11.1.2.1. Gli effetti della Riforma del codice di procedura civile sul procedimento di convalida
11.1.3. Il procedimento speciale di cui all’art. 30 della legge 392/1978
11.1.4. La competenza territoriale e funzionale
11.1.5. La competenza funzionale dopo l’introduzione del Giudice unico
11.1.6. Il rito locatizio (art. 447-bis c.p.c.)
11.2. Rito locatizio e compatibilità con il processo ordinario
11.2.1. Rito locatizio ed ordinanze anticipatorie di condanna
11.2.2. Rito locatizio e procedimento ex art. 30 della legge 392/1978
11.2.3. Esecutorietà della sentenza di primo grado e condanna alle spese
11.2.4. Termine per la notifica dell’atto d’appello
11.2.5. La reconventio reconventionis nel rito locatizio
11.2.6. Pronuncia a seguito di discussione (art. 281-sexies c.p.c.) e sentenza parziale (art. 277 c.p.c.)
11.2.7. Opposizione all’ingiunzione da parte del fideiussore
11.3. Le azioni contro l’occupazione senza titolo
11.4. Processo delle locazioni e arbitrato
11.4.1. La riforma del processo civile in materia di arbitrato
11.5. Il cosiddetto arbitrato forense
11.6. Mediazione obbligatoria e controversie locatizie
11.6.1. Le novità riguardanti la mediazione in generale
11.7. Negoziazione assistita
11.7.1. Le novità della riforma del codice di procedura civile in punto di negoziazione assistita
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Il testo illustra in maniera chiara e completa tutti gli argomenti che saranno oggetto delle prove concorsuali per questo profilo, in particolare:
- nel primo capitolo “Le teorie dell’organizzazione e dei sistemi gestionali di risorse umane” sono descritti i cambiamenti, le attività e i ruoli di una moderna direzione risorse umane, l’evoluzione degli stili di gestione del personale e del ruolo della direzione risorse umane. Vengono approfonditi i concetti di ruolo, job description, job profile, job analysis e job evaluation;
- nel secondo capitolo “Il reclutamento e la selezione del personale” viene descritto il ruolo del selezionatore, fornendo informazioni dettagliate per realizzare tutto il percorso della selezione (Talent Acquisition process), sono illustrate le logi- che, le tecniche e gli strumenti per organizzare una selezione, con esempi di strumenti da utilizzare;
- nel terzo capitolo “La progettazione, realizzazione e gestione di interventi formativi” viene illustrato il ruolo del formatore attraverso le diverse fasi che compongono il processo formativo aziendale. Il capitolo offre spunti di riflessione sull’importanza dell’utilizzo di metodologie professionali adeguate, incluso il digital training;
- nel quarto capitolo “I sistemi di misurazione e valutazione della performance e il performance management” viene descritto il ruolo di chi si occupa di gestione e sviluppo delle risorse umane e sono illustrate le modalità per misurare l valore delle posizioni organizzative, le modalità da utilizzare per pianificare, gestire e valutare le prestazioni delle risorse umane e le diverse tipologie di pianificazione delle carriere e dello sviluppo personale.
Seguono una parte teorica dedicata agli Elementi di Statistica e una dedicata al rapporto di lavoro alle dipendenze della P.A..
Alla fine di ogni capitolo è presente una selezione di quiz a risposta commentata per fare in modo che il lettore possa verificare il proprio grado di apprendimento degli argomenti trattati.
Il manuale si conclude con Bibliografia e Sitografia, utili strumenti per la preparazione dei candidati.
Luisa Macciocca Massimo
È co-founder e CEO di Conexa- Sviluppo Manageriale. È Senior Management Consultant per imprese di varie dimensioni in diversi settori di business e docente di Risorse Umane, People Management e Marketing in Business School e Università italiane e europee. Per molti anni ha svolto attività professionale e manageriale in grandi imprese internazionali nei settori di Beni di Largo consumo, Petrolifero e Aerospaziale nelle Direzioni risorse umane e Marketing. È stata partner di prestigiose società di Head hunting operanti a livello internazionale. Ha fondato NAME, il Network for Aerospace Management in Europe per la formazione cross cultural di manager internazionali. Da molti anni ha ottenuto la certificazione SHRM (Society for Human Resources Management), la più grande associazione al mondo di manager e professionisti che operano nel settore delle Risorse umane. È giornalista pubblicista, autrice di libri e saggi sulla cultura d’impresa. È laureata in Sociologia (Psicologia sociale e Antropologia culturale) e in Lingue e letterature straniere (Letteratura americana).
LIBRO PRIMO
TEORIE DELL’ORGANIZZAZIONE E DEI SISTEMI GESTIONALI DI RISORSE UMANE RECLUTAMENTO E SELEZIONE DEL PERSONALE PROGETTAZIONE, REALIZZAZIONE E GESTIONE DI INTERVENTI FORMATIVI SISTEMI DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE E DEL PERFORMANCE MANAGEMENT
Introduzione
Capitolo 1
Le teorie dell’organizzazione e dei sistemi gestionali di risorse umane
1.1 I cambiamenti che le organizzazioni devono affrontare e gestire
1.1.1 La Direzione risorse umane, il cambiamento e gli strumenti gestionali
1.1.2 Le attività e i ruoli della Direzione risorse umane
1.1.2.1 Le attività della Direzione risorse umane
1.1.2.2 I ruoli impegnati nella gestione e nella valorizzazione delle risorse umane
1.1.3 Le decisioni strategiche, la continua digitalizzazione e le competenze
1.1.4 La Direzione risorse umane e la Digital Transformation
1.1.5 La competizione strategica
1.1.5.1 Le offerte impossibili
1.1.6 Le risorse umane e il managerial thinking
1.1.7 Le risorse umane e la customer satisfaction
1.1.8 L’impresa eccellente
1.1.9 Il management alla guida del successo dell’impresa
1.1.9.1 Le scelte del vertice aziendale
1.2 L’evoluzione degli stili di gestione
1.2.1 Un intervento metodologico
1.2.2 L’ordine, la razionalità, la specializzazione
1.2.3 I principi del management scientifico
1.2.4 La scienza dell’amministrazione
1.2.5 Le critiche al management scientifico
1.2.6 Il cammino verso un cambiamento culturale
1.2.7 Il sistema burocratico
1.2.8 I tumulti operai e l’opinione pubblica
1.3 Il ruolo delle Relazioni umane nell’impresa
1.3.1 Gli esperimenti sulle relazioni interpersonali
1.3.2 L’importanza dei rapporti fra i dipendenti
1.3.3 Una efficace leva produttiva: la motivazione
1.3.3.1 Ishikawa e i circoli della qualità
1.3.4 I cinque gradini per agire
1.3.5 I fattori motivanti e i fattori igienici
1.4 Le risorse diventano umane
1.4.1 Il lavoro di gruppo
1.4.2 La dimensione del gruppo al lavoro
1.4.3 La condivisione dei valori
1.5 Le risorse umane e le competenze per il cambiamento
1.5.1 Le risorse umane e i beni di valore
1.5.2 Il benchmarking misura il valore delle risorse umane
1.6 La gestione del cambiamento
1.6.1 Il vertice e la base si avvicinano: l’impresa sistemica
1.6.2 Non problemi, ma soluzioni
1.7 Le risorse umane e la qualità delle competenze
1.8 La cultura dell’organizzazione
1.8.1 La comunità e la società
1.8.2 I valori, la missione e le relazioni interne
1.9 Lo scambio di vantaggi
1.9.1 La ricompensa come oggetto di scambio
1.9.2 La valutazione del bene immaterial
1.10 Le risorse umane: dal carattere organizzativo alla struttura sociale
1.10.1 Le risorse umane e il carattere
1.11 L’etica aziendale
1.12 La responsabilità sociale delle imprese
1.13 Le Benefit Corporation (B Corp)
1.14 L’evoluzione della funzione del personale e il contesto sociale
1.14.1 Le politiche e l’organizzazione del personale
1.14.2 La direzione/gestione delle risorse umane
1.15 L’evoluzione della funzione del personale e delle relazioni industriali
1.15.1 I momenti di crescita della funzione del personale
1.16 Fino agli anni ’50: ruolo amministrativo/normativo
1.17 Anni ’60: aumento dell’identità e dei compiti
1.17.1 La figura del capo-ufficio
1.18 Anni ’70: gestione della conflittualità sindacale
1.18.1 I nuovi temi di riflessione organizzativa
1.19 Anni ’80: coinvolgimento nelle decisioni del vertice aziendale
1.19.1 La complessità
1.19.2 Una parola impegnativa
1.19.3 L’organizzazione in una prospettiva complessa
1.20 Dagli anni ’90: ruolo strategico per affrontare il mercato. Il computer sulle scrivanie
1.20.1 La rete, la digitalizzazione e la società dell’informazione. E-Italy
1.20.2 La rete e l’ampiezza del fenomeno del networking
1.20.2.1 Le comunità di pratica
1.20.2.2 La rete e l’uso dei social network
1.20.2.3 I “social”: Twitter (X), Facebook e LinkedIn
1.20.2.4 YouTube, Flickr, SlideShare
1.20.2.5 Il blogging delle imprese
1.20.3 La conoscenza e gli “intangible assets”
1.20.3.1 Le project communities
1.20.3.2 Le professional communities
1.20.4 I gruppi che si alleano e competono con successo
1.20.5 La tribù aziendale
1.21 La struttura organizzativa
1.21.1 La struttura organizzativa e l’organigramma
1.21.2 I modelli tradizionali di struttura organizzativa
1.21.2.1 La struttura funzionale
1.21.2.2 I vantaggi e i rischi della struttura funzionale
1.21.3 La struttura divisionale
1.21.3.1 I vantaggi e i rischi della struttura divisionale
1.21.4 La struttura per progetti
1.21.4.1 I vantaggi e i rischi della struttura per progetti
1.21.5 La struttura a matrice
1.21.5.1 I vantaggi e i rischi della struttura a matrice
1.21.6 La logica di funzionalità
1.22 L’organizzazione per processi
1.23 Come un network può presidiare i mercati globali
1.23.1 Oltre il network
1.24 I ruoli aziendali
1.25 La job description, il job profile, la job analysis
1.26 La job evaluation
1.27 Il ciclo di pianificazione, gestione e sviluppo delle risorse umane
1.28 Il ruolo della Direzione risorse umane nella gestione del cambiamento
1.28.1 Gli elementi comuni nel cambiamento
1.29 L’organizzazione liquida e la flessibilità organizzativa
1.30 Lo smart working, dalla pandemia da Covid-19 al ritorno in azienda
1.30.1 Smart working e lavoro agile
1.30.2 Smart working e pandemia
1.30.3 La comunicazione aziendale durante la pandemia
1.30.4 Il ritorno in azienda
Questionario n. 1 - Teorie dell’organizzazione e dei sistemi gestionali di risorse umane
Soluzioni al questionario n. 1
Capitolo 2
Il reclutamento e la selezione del personale
2.1 La necessità di assumere
2.1.1 Il processo che conduce alla ricerca di personale (Talent Acquisition)
2.2 Il job posting
2.3 L’organizzazione interna per la selezione
2.4 Le motivazioni ad assumere
2.5 La posizione vacante e il profilo del candidato ideale
2.6 L’organizzazione della selezione
2.7 L’attività di reperimento delle candidature
2.7.1 Le fonti interne
2.7.2 Le fonti esterne
2.7.2.1 Gli elenchi di diplomati e di laureati da scuole e università
2.7.2.2 Gli annunci sulla stampa specializzata
2.7.2.3 Gli annunci sul web, il social recruiting e il digital recruiting
2.7.2.4 Le società di consulenza
2.7.2.5 Le società di head hunting
2.7.3 L’analisi dei curricula
2.8 L’attività di selezione
2.8.1 Il primo contatto con i candidati
2.8.2 Il luogo di incontro dei candidati
2.8.3 L’accoglienza dei candidati e il questionario informativo
2.8.4 Le prove di selezione
2.8.4.1 Le modalità per i candidati senza esperienza
2.8.4.2 Le modalità per candidati con esperienza
2.8.5 Le persone che intervistano i candidati
2.8.6 Le modalità per giungere alla decisione di assumere
2.8.7 Interview scheduling software
2.9 Focus: i test di selezione
2.9.1 I test attitudinali
2.9.2 I test di personalità
2.9.3 L’esercitazione in basket
2.10 Focus: il colloquio di selezione
2.10.1 Le domande durante il colloquio
2.10.2 Le behavioral interview
2.10.3 Il rischio di lasciarsi influenzare
2.10.4 La relazione scritta sui colloqui
2.11 Focus: la scelta della persona da assumere
2.12 Il servizio di outplacement
2.13 Il temporary manager
2.14 Le aspettative dei giovani e l’employer branding
2.15 Le modalità per agevolare l’inserimento in azienda
2.15.1 Induction, Orientation e Onboarding
2.16 La retention e l’engagement del personale
2.16.1 La retention del personale
2.16.2 Balancing private & professional life
2.16.3 Work life balance
2.16.3.1 I servizi ai dipendenti
2.16.3.2 I servizi alle famiglie
2.16.3.3 L’organizzazione del lavoro
2.16.3.4 L’offerta e la domanda di servizi
2.16.4 L’engagement del personale
2.16.5 Il concetto di accountability
2.17 La gestione delle dimissioni
2.18 La conferma del superamento del periodo di prova
Questionario n. 2 - Il reclutamento e la selezione del personale
Soluzioni al questionario n. 2
Capitolo 3
La progettazione, realizzazione e gestione di interventi formativi
3.1 Gli obiettivi della formazione
3.1.1 L’apprendimento
3.1.2 Dal teaching al learning
3.2 La formazione come processo
3.3 L’analisi dei bisogni formativi
3.3.1 I bisogni derivanti dall’analisi delle strategie aziendali e delle competenze
3.3.3 I bisogni derivanti dall’analisi del potenziale
3.3.4 I bisogni derivanti da percorsi formativi pre-identificati
3.4 La progettazione degli interventi
3.4.1 La macro progettazione
3.4.1.1 Gli obiettivi da raggiungere
3.4.1.2 Le tipologie di interventi formativi
3.4.1.3 I partecipanti agli interventi
3.4.1.4 I contenuti degli interventi
3.4.1.5 La durata degli interventi
3.4.1.6 Il periodo dell’anno e i giorni della settimana da scegliere
3.4.1.7 Il luogo presso il quale realizzare gli interventi
3.4.1.8 La docenza da utilizzare
3.4.1.9 Il processo di comunicazione ai partecipanti
3.4.1.10 Il piano della formazione
3.4.2 La micro progettazione
3.4.2.1 Le metodologie didattiche
3.5 La conduzione
3.5.1 Le persone coinvolte nella conduzione delle attività formative
3.5.2 Le attività di unfreezing
3.5.3 Le tecniche di coinvolgimento dei partecipanti
3.5.4 La gestione di atteggiamenti non costruttivi da parte dei partecipanti
3.5.5 I docenti di qualità
3.5.6 L’utilizzo di film nella didattica
3.5.7 La disposizione dell’aula di formazione e le attrezzature didattiche
3.5.8 Il materiale didattico.
3.5.9 Il supporto del management alle attività formative
3.6 Il monitoraggio e la valutazione dei risultati ottenuti
3.6.1 Il monitoraggio e la valutazione del gradimento
3.6.2 Il monitoraggio e la valutazione dell’apprendimento
3.6.3 La valutazione del cambiamento degli atteggiamenti e dei comportamenti
3.6.4 Il ROI della formazione
3.7 La formazione interaziendale
3.8 La formazione internazionale
3.9 La formazione e-learning
3.10 La formazione dei digital natives
3.11 I centri di formazione aziendali
3.11.1 Le digital academies
3.12 Le piattaforme digitali per la formazione manageriale
3.13 La formazione finanziata
3.14 L’associazione dei formatori
Questionario n. 3 - La progettazione, realizzazione e gestione di interventi formativi
Soluzioni al questionario n. 3
Capitolo 4
I sistemi di misurazione e valutazione della performance e il performance management
4.1 Il ciclo di pianificazione, gestione, valutazione e sviluppo delle risorse umane
4.2 Le tipologie e le finalità delle valutazioni
4.3 La valutazione delle posizioni
4.4 La valutazione delle prestazioni
4.4.1 La valutazione top-down senza informazione
4.4.2 La valutazione top-down con informazione
4.4.3 La valutazione interattiva
4.4.4 La eterovalutazione
4.4.5 La valutazione a 360°
4.4.6 La valutazione delle prestazioni come strumento strategico
4.4.6.1 La logica di pianificazione degli obiettivi
4.4.6.2 La congruenza dei comportamenti
4.4.6.3 La gestione della prestazione come processo continuo nel tempo
4.4.6.4 La formazione dei valutatori
4.4.7 Il flusso e i protagonisti della valutazione delle prestazioni
4.4.8 Un esempio di applicazione: una scheda di valutazione delle prestazioni
4.4.9 L’utilizzo gestionale dei dati emersi dalla valutazione della prestazione
4.4.10 La gestione del feedback sulla prestazione
4.4.11 I supporti digitali per la gestione del processo
4.4.12 Dal performance appraisal al performance management
4.5 La valutazione del potenziale
4.5.1 I protagonisti della valutazione del potenziale
4.5.2 Gli strumenti per valutare il potenziale
4.5.3 L’assessment center
4.5.4 Un percorso permanente a tappe per valutare il potenziale
4.6 La valutazione delle competenze
4.6.1 Le diverse categorie di competenze
4.6.2 I modelli aziendali per le competenze
4.6.3 Le modalità per valutare le competenze
4.6.4 L’importanza delle competenze culturali
4.6.5 L’importanza delle competenze interculturali
4.6.5.1 Il valore della diversità (DEI = Diversity Equity Inclusion)
4.6.5.2 Le dimensioni culturali
4.6.5.3 Le culture blu e le culture verdi
4.6.5.4 La diversa importanza delle competenze tra culture diverse
4.6.5.5 La Mappa delle Culture
4.7 Lo sviluppo e i percorsi di carriera
4.7.1 La pianificazione delle carriere
4.7.2 Gli strumenti per pianificare la sostituibilità
4.7.2.1 Le tavole di sostituibilità
4.7.2.2 I serbatoi di persone con potenziale
4.7.2.3 I sistemi esperti
4.7.3 Le politiche di gestione delle carriere
4.8 Talent Management & Development
4.8.1 Il coaching
4.8.2 Il mentoring
4.8.3 Il modello 70:20:10
4.9 La politica retributiva
4.9.1 La definizione e gli obiettivi della politica retributiva
4.9.2 Le modalità per attuare la politica retributiva
4.9.3 La scelta di chi premiare
4.9.4 La scelta di come premiare
4.9.4.1 I premi legati alla parte fissa della retribuzione
4.9.4.2 I premi legati alla parte variabile della retribuzione
4.9.4.2.1 L’una tantum
4.9.4.2.2 I premi legati alla quantità
4.9.4.2.3 I premi di produttività e di risultato
4.9.4.2.4 Il bonus e l’Mbo
4.9.4.3 La partecipazione azionaria
4.9.4.4 I benefit
4.9.5 La scelta di cosa premiare
4.9.5.1 I premi per una prestazione superiore
4.9.5.2 I premi per il raggiungimento di risultati particolari
4.9.5.3 I premi per l’utilizzo delle competenze distintive
4.9.6 La scelta di quanto premiare
4.9.6.1 Il budget
4.9.6.2 Il posizionamento delle retribuzioni rispetto al mercato
4.9.6.3 Il coverage
4.9.7 La scelta di quando premiare
4.9.8 La scelta delle modalità di comunicazione del premio
4.9.9 Le indagini retributive
4.9.10 Il total reward
Questionario n. 4 - I sistemi di misurazione e valutazione della performance e il performance management
Soluzioni al questionario n. 4
Considerazioni conclusive
Bibliografia
Sitografia
LIBRO SECONDO
ELEMENTI DI STATISTICA
Capitolo 1
Le rilevazioni statistiche
1.1 Introduzione alla Statistica
1.2 La popolazione e le unità statistiche
1.3 Le fasi di un’analisi statistica
1.4 Errori campionari ed errori extra-campionari
1.5 I caratteri statistici e le scale di misurazione
1.5.1 Scale di misurazione dei caratteri
1.6 Suddivisione in classi di modalità di un carattere quantitativo
1.7 Le frequenze e le intensità
1.7.1 Le frequenze cumulate
1.8 Serie storiche e serie territoriali
1.9 I numeri indici
1.9.1 Numeri indici semplici
1.9.2 Numeri indici complessi
Capitolo 2
Distribuzioni di frequenza e rappresentazioni grafiche
2.1 Introduzione alle distribuzioni di frequenza
2.2 Rappresentazioni grafiche
2.3 Diagrammi a segmenti
2.4 Istogrammi
2.5 Poligoni di frequenza
2.6 Curve di frequenza
2.7 Grafici a torta
2.8 Diagrammi a barre o a nastri
2.9 Scatter plot
2.10 Grafici radar
2.11 Cartogrammi
2.12 Ideogrammi
2.13 Misure di sintesi statistiche
Capitolo 3
Gli indici di posizione
3.1 Introduzione alle medie
3.2 La media aritmetica
3.3 La media geometrica
3.4 La media armonica
3.5 La media quadratica
3.6 La moda
3.7 La mediana
3.8 I quantili
Capitolo 4
La variabilità e l’eterogeneità
4.1 Introduzione alla variabilità
4.2 Gli scostamenti semplici medi
4.3 La varianza, la devianza e lo scarto quadratico medio
4.4 Il coefficiente di variazione
4.5 Il campo di variazione e la differenza interquartile
4.6 Mutua variabilità
4.7 La concentrazione
4.8 L’eterogeneità
Capitolo 5
La forma
5.1 Introduzione alla simmetria e alla curtosi
5.2 Simmetria
5.3 Curtosi
5.4 I momenti
5.4.1 Momenti r-esimi
5.4.2 Momenti r-esimi rispetto alla media
5.4.3 Momenti r-esimi standardizzati
Capitolo 6
Analisi statistica delle relazioni tra due caratteri
6.1 Distribuzioni multiple
6.2 Distribuzioni doppie
6.2.1 Lo scatter plot
6.2.2 Lo stereogramma
6.3 Distribuzioni marginali e distribuzioni condizionate
6.4 Indipendenza in distribuzione e indipendenza in media
6.5 Connessione tra caratteri statistici
6.6 Regressione
6.6.1 Indice di determinazione lineare
6.7 Correlazione
Capitolo 7
Introduzione al calcolo delle probabilità e alle variabili casuali
7.1 Assiomatizzazione: i concetti primitivi
7.2 Algebra degli eventi
7.3 I postulati e i teoremi
7.4 Altri approcci alla teoria della probabilità: approccio classico e approccio frequentista
7.5 Probabilità condizionata, eventi indipendenti e teorema delle probabilità totali
7.6 Teorema di Bayes
7.7 Le variabili casuali e le loro distribuzioni di probabilità
7.7.1 Variabili casuali discrete
7.7.2 Variabili casuali continue
7.8 Valore medio e varianza di una variabile casuale
7.9 Covarianza di variabili casuali
7.10 Variabile casuale Binomiale
7.11 Variabile casuale Normale
7.12 Teorema del limite centrale
Capitolo 8
Introduzione al campionamento e alla teoria della stima
8.1 Popolazione e campione
8.2 Campionamento da popolazioni finite
8.2.1 Campionamento casuale semplice
8.2.2 Campionamento casuale stratificato
8.2.3 Campionamento casuale a grappoli e a stadi
8.3 Campionamento da popolazioni infinite
8.4 Statistiche e distribuzioni campionarie
8.4.1 Distribuzione della media campionaria
8.4.2 Distribuzione della varianza campionaria
8.5 Stimatori e stime
8.6 Proprietà di uno stimatore
8.7 Stimatori puntuali
8.8 Metodo dei minimi quadrati
8.9 Stima per intervallo della media di una popolazione Normale con varianza nota
Questionario n. 1 - Elementi di statistica
Soluzioni al questionario n. 1
LIBRO TERZO
RAPPORTO DI LAVORO ALLE DIPENDENZE DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
Capitolo 1
Rapporto di lavoro alle dipendenze della P.A. Responsabilità, doveri e diritti dei pubblici dipendenti, comportamento e sanzioni
1.1 Il sistema delle fonti del pubblico impiego
1.2 La micro e la macro organizzazione
1.3 La contrattazione collettiva
1.4 La contrattazione integrativa
1.5 L’accesso al pubblico impiego
1.5.1 II reclutamento: dal testo unico al decreto attuativo PNRR-bis (D.L. 36/2022, conv. in L. 79/2022)
1.5.1.1 Le procedure concorsuali semplificate di cui al D.L. 44/2021
1.5.1.2 Le nuove regole in materia di reclutamento di cui al D.L. 80/2021
1.5.1.3 Le nuove regole di cui al D.L. 36/2022, conv. in L. 79/2022
1.5.1.4 Le nuove regole di cui al D.L. 44/2023, conv. in L. 74/2023 (c.d. decreto pubblica amministrazione)
1.5.1.5 Le nuove regole di cui al D.L. 75/2023, conv. in L. 112/2023 (c.d. decreto pubblica amministrazione-bis)
1.5.1.6 Il “nuovo” regolamento recante norme sull’accesso agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni e le modalità di svolgimento dei concorsi, dei concorsi unici e delle altre forme di assunzione nei pubblici impieghi (D.P.R. 487/1994 nel testo novellato dal D.P.R. 82/2023)
1.6 Lavoro a tempo parziale
1.7 Lavoro a tempo determinato (o a termine)
1.8 Contratto di somministrazione
1.9 Il lavoro agile (c.d. smart working)
1.10 L’attenzione al benessere organizzativo
1.11 Il regime delle progressioni
1.12 La modificazione soggettiva
1.12.1 La mobilità volontaria
1.12.2 La mobilità obbligatoria
1.12.3 La mobilità tra pubblico e privato
1.13 L’esercizio di mansioni superiori
1.14 II nuovo status del dipendente pubblico
1.15 La responsabilità dei dipendenti pubblici e le sanzioni disciplinari
1.16 Il Codice di comportamento dei dipendenti pubblici
1.16.1 I principi generali
1.16.2 Le singole fattispecie
1.16.3 I rapporti con il pubblico
1.16.4 Le disposizioni particolari per i dirigenti
1.16.5 Vigilanza, monitoraggio ed attività formative
1.16.6 La violazione dei doveri del codice e la responsabilità
1.16.7 Organismo indipendente di valutazione
1.16.8 Merito e premi
1.16.8.1 Merito
1.16.8.2 Premi
1.17 La dirigenza e il management locale
1.17.1 II rapporto politica-amministrazione e le funzioni dirigenziali
1.17.2 La culpa in vigilando del dirigente
1.17.3 La delega di funzioni dirigenziali
1.18 Trasparenza e anticorruzione
1.19 Il Nucleo della concretezza e il Piano triennale delle azioni concrete per l’efficienza delle pubbliche amministrazioni
1.20 Piano integrato di attività e organizzazione
1.21 Riqualificazione dei servizi pubblici per l’inclusione e l’accessibilità
1.22 Cessazione del rapporto di lavoro presso le amministrazioni pubbliche
1.23 II riparto di giurisdizione in materia di pubblico impiego
Il testo si pone l’obiettivo di rappresentare un valido supporto per i consulenti del comparto aziendale alle prese con la complessità dell’azione di esclusione o recesso da parte di un socio.
L’ analisi dettagliata delle tecniche di valutazione delle quote societarie e l’approfondimento sulle conseguenze contabili e fiscali derivanti dal recesso, rendono l’opera uno strumento operativo utile per avvocati e commercialisti che operano nel campo del diritto societario e della fiscalità aziendale.
Ogni parte del libro è progettata per fornire gli strumenti necessari per gestire efficientemente e con competenza le complesse questioni legate al recesso del socio, assicurando la conformità legale e la massimizzazione del valore per la società, aiutando il lettore a localizzare facilmente le informazioni necessarie.
In una prima parte del testo vengono delineate brevemente le basi legali, le cause, le modalità di esercizio del diritto di recesso (e di esclusione) e i vari contesti in cui questo si può esercitare, includendo l’impatto su struttura e operatività aziendale.
Gli autori focalizzano la maggior parte della trattazione sull’esame dei vari metodi valutativi come quelli patrimoniali, reddituali e finanziari, senza tralasciare i metodi misti ed il metodo dei moltiplicatori. Al fine di rendere il testo completo e supportare il professionista nel gestire con padronanza la materia, vengono forniti anche una serie di esercizi sui metodi di valutazione.
Attraverso l’illustrazione delle procedure per la stima delle partecipazioni societarie, le relative implicazioni contabili e fiscali e alcuni esempi giudiziali di valutazioni di quote, il volume rappresenta una bussola per navigare le sfide legali e fiscali del recesso societario con competenza e precisione, assicurando conformità e ottimizzazione delle risorse finanziarie.
Luca Giannini
Avvocato sin dal 1993, attualmente Professore Straordinario di Diritto Commerciale presso la Link Campus University di Roma, Docente di Intellectual Property presso Accademia del Lusso di Roma. Attualmente altresì Docente di Diritto commerciale internazionale presso la Fondazione Unicampus Sanpellegrino di Rimini. Autore di numerose pubblicazioni in tema di Diritto societario, Diritto della Crisi di Impresa e Fashion Law. Partecipa in qualità di relatore a convegni nelle citate materie.
Dino Berardocco
Dottore commercialista e Revisore contabile, iscritto all’ Ordine di Rimini ed all’Albo dei Consulenti tecnici d’ufficio e dei Periti del Tribunale di Rimini.
PARTE I – IL RECESSO DEL SOCIO
1 Il recesso del socio
1.1 Natura e finalità dell’istituto
1.2 Le cause del recesso nelle società di persone. L’art. 2285 c.c. ed il contratto sociale
1.3 L’efficacia del recesso. La decorrenza
1.4 Le forme e le modalità di esercizio del diritto di recesso
1.5 Le conseguenze del recesso
1.6 La “liquidazione” della quota del socio receduto
1.7 L’accertamento giudiziale della legittimità del recesso
1.8 Il recesso del socio nelle società per azioni
1.8.1 Le cause di recesso previste dal codice civile
1.8.2 Le previsioni statutarie in tema di recesso del socio
1.8.3 La revoca della delibera legittimante il recesso
1.8.4 La liquidazione delle azioni
1.9 Il recesso nelle srl
1.9.1 I casi di recesso legislativamente previsti
1.9.2 Legittimazione all’esercizio del diritto
1.9.3 Termini e modalità del recesso
1.9.4 La liquidazione della quota del socio uscente e l’acquisto da parte dei soci superstiti
PARTE II – L’ESCLUSIONE DEL SOCIO
1 L’esclusione del socio di società di persone. Natura dell’istituto
1.1 Esclusione del socio di snc
1.2 Esclusione del socio di sas
2 L’esclusione del socio di srl
2.1 I casi di esclusione. L’atto costitutivo e l’autonomia negoziale
2.2 Il procedimento di esclusione
2.3 Il rimborso della quota e il rinvio alla disciplina del recesso
PARTE III – I METODI DI VALUTAZIONE DELLA QUOTA
1 I metodi di valutazione della quota
1.1 Metodi patrimoniali
1.1.1 Criteri generali
1.1.2 Metodo patrimoniale semplice
1.1.3 Metodo patrimoniale complesso
1.1.4 Revisione contabile degli elementi attivi e passivi
1.1.5 Riespressione a valori correnti di sostituzione
1.1.6 I limiti
1.2 Metodi reddituali
1.2.1 Criteri generali
1.2.2 Metodo reddituale semplice
1.2.3 Il reddito
1.2.4 Il tasso di capitalizzazione
1.2.5 Metodo reddituale complesso
1.2.6 I limiti
1.3 Metodi finanziari
1.3.1 Criteri generali
1.3.2 Metodo dei flussi monetari netti disponibili
1.3.3 Metodo dei flussi monetari operativi
1.3.4 I limiti
1.4 Metodi misti
1.4.1 Criteri generali
1.4.2 Metodo della stima autonoma dell’avviamento
1.4.3 Metodo del valore medio
1.4.4 I limiti
1.5 Metodo dei moltiplicatori
1.5.1 Criteri generali
1.5.2 Approcci per la determinazione del multiplo
1.5.3 Multipli maggiormente utilizzati
1.5.4 I limiti
1.6 Tabella riassuntiva dei metodi di valutazione
2 Esercizi per i metodi di valutazione
2.1 Esercizi per i metodi patrimoniali
2.2 Esercizi per i metodi reddituali
2.3 Esercizi per i metodi misti
2.4 Esercizi per i metodi dei moltiplicatori
2.5 Esercizio riepilogativo (metodi patrimoniali, metodi reddituali, metodi misti e metodi dei multipli)
PARTE IV – ASPETTI CONTABILI E FISCALI
1 Risvolti fiscali del recesso
1.1 Regime fiscale del recesso, le imposte indirette
1.2 Regime fiscale del recesso, le imposte dirette
1.2.1 Il recesso atipico – Cessione della partecipazione
1.2.2 Il recesso tipico – Rimborso della quota
1.2.2.1 Tassazione del reddito in capo al soggetto persona fisica non imprenditore
1.2.2.2 Tassazione del reddito in capo al soggetto Ires (società di capitali)
1.2.2.3 Tassazione del reddito in capo al soggetto persona fisica imprenditore individuale o società di persone
1.2.2.4 Effetti fiscali per la società da cui si recede
2 Registrazione contabile
2.1 Registrazione contabile delle operazioni di liquidazione della quota del receduto
2.1.1 Liquidazione della quota nelle società di persone
2.1.2 Registrazione delle operazioni di liquidazione della quota nelle società di capitali
2.1.3 Registrazione delle operazioni contabili di liquidazione nelle scritture contabili dell’ex socio
3 Casi pratici. Esempi giudiziali di valutazioni di quote
3.1 Consulenza tecnica valutativa di quota di snc
3.2 Consulenza tecnica valutativa di quota di srl con marchio
3.3 Consulenza tecnica valutativa di quota di srl con il metodo dei tassi di royalties comparabili
Questo volume vuole essere uno strumento operativo immancabile nella libreria del Professionista che si occupa di gestione contrattuale, fiscale e previdenziale nel settore dello spettacolo, contesto che notoriamente presenta delle particolarità “proprie” che lo distinguono in maniera sostanziale dagli altri settori.
Proprio le specificità del settore hanno fatto emergere la necessità di un riordino della normativa applicabile; con la Legge 15 luglio 2022, n. 106 è stata conferita al Governo la delega a intervenire sulle disposizioni di legge in materia di spettacolo e per il riordino e la revisione degli strumenti di sostegno in favore dei lavoratori del settore nonché per il riconoscimento di nuove tutele in materia di contratti di lavoro e di equo compenso per i lavoratori autonomi.
Tale delega ha trovato parziale attuazione con l’approvazione del D.lgs. n. 175/2023, che ha introdotto l’indennità di discontinuità e che avrà sicuramente un impatto notevole in questo settore, caratterizzato da prestazioni frammentate nel tempo.
In tale ambito verranno analizzate le istruzioni operative fornite dall’INPS con la circolare n. 2 del 3 gennaio 2024 e il Decreto del Ministero del Lavoro del 25 luglio 2023, con cui sono stati forniti i criteri per individuare i lavoratori discontinui.
Il volume, oltre ad illustrare gli istituti di base e gli adempimenti contributivi, assicurativi e fiscali, riporta casi operativi, modelli e una raccolta di normativa e prassi del settore.
Barbara Garbelli
Consulente del Lavoro in Pavia. Esperta in salute e sicurezza sul lavoro, è membro del Centro Studi Nazionale Ancl, di cui presiede l’Unione Provinciale di Pavia dal 2021. Svolge attività di pubblicista per diverse testate giornalistiche di settore.
Massimiliano Matteucci
Consulente del Lavoro, Professore a contratto di “innovazione digitale e relazioni industriali” e “Diritto privato dello Sport”, Equity partner di Nexumstp spa, Membro del centro studi del Cpo di Roma, relatore in convegni, seminari e corsi di formazione specialistica. Esperienza ventennale nella gestione dei rapporti di lavoro nei settori dello Spettacolo, Sport, Edilizia, Agricoltura e specialista nella gestione del Costo del lavoro, del Budget aziendale, di piani di welfare aziendale e da ultimo dei processi innovativi aziendali con particolare riferimento all’Intelligenza artificiale.
Simone Ricci
Consulente del Lavoro, esperta in edilizia, Docente nel Master di I livello presso l’Università Lumsa di Roma.
Giulia Ulivi
Consulente del lavoro. Fondatrice del gruppo “Professionisti per le pubbliche amministrazioni”. Specializzata per il settore dello spettacolo, per le realtà sportive, il Terzo settore e le cooperative, il mondo agricolo e per la pubblica amministrazione. Collabora stabilmente con il Tribunale di Firenze come Consulente Tecnico per la risoluzione di contenziosi giuslavoristici e nell’ambito fallimentare.
1 Introduzione e definizioni generali
1 Le fonti del diritto del lavoro
2 Nozione di spettacolo e di lavoratore dello spettacolo
3 Le categorie dei lavoratori dello spettacolo
4 Le forme contrattuali tipiche del settore
5 Lavoro nello spettacolo: la legge delega di riordino (L. 15 luglio 2022, n. 106)
2 Il lavoro subordinato e altre forme contrattuali
1 Lavoro a tempo indeterminato
2 Lavoro a tempo determinato
3 Lavoro stagionale
4 Il Generico (figurante o comparsa)
5 Lavoro a tempo pieno e a tempo parziale
6 Lavoro intermittente
7 Contratto di apprendistato
8 Lavoro accessorio (contratto di prestazione occasionale)
9 Tirocini formativi
10 Rapporto di lavoro per gli animatori
11 Lavoratori del pubblico impiego, conservatori e teatri
3 Il lavoro autonomo
1 Il lavoro autonomo professionale nello spettacolo
2 Il lavoro autonomo occasionale
3 Il lavoratore autonomo esercente attività musicale
4 Il lavoratore autonomo esente
4 Gli adempimenti contributivi, assicurativi e fiscali
1 Gli adempimenti ANPAL
2 Il certificato di agibilità
3 Inps (ex Enpals) ed Inail
4 Libro Unico del Lavoro, busta paga e certificazione unica
5 Diritto d’autore
6 Adempimenti fiscali
7 Diritti d’autore e gli aspetti contributivi
5 Gestione delle assenze
1 Indennità di malattia
2 Inail, infortuni e malattie professionali
3 Maternità e paternità
4 Indennità di disoccupazione per i lavoratori autonomi
5 Indennità di discontinuità
6 La retribuzione del lavoratore subordinato dello spettacolo
1 I contratti collettivi applicabili
2 I trattamenti retributivi in generale
3 La retribuzione della troupe
4 La retribuzione dei lavoratori generici
7 Casi particolari
1 Il lavoro dei minori
2 Lavoro nello spettacolo transnazionale (gli artisti stranieri in Italia e gli artisti italiani all’estero)
3 Impatriati – Agevolazioni e modalità di inserimento
4 Pensione – Requisiti pensionistici
8 Sicurezza sul lavoro
1 Premessa
2 I soggetti della sicurezza nel settore spettacolo
3 Gli allestimenti nello spettacolo: obblighi generali e specifici dei cantieri temporanei e mobili
4 La pianificazione della sicurezza nel cantiere (PSC, PSS e POS)
5 Gestione degli adempimenti in materia di sicurezza sul lavoro
6 Le particolarità del settore spettacolo e la valutazione dei rischi specifici
9 Modelli di fattura
1 Fattura regime forfettario
2 Fattura regime ordinario
3 Note
4 Simulazione costo azienda (1)
5 Simulazione costo azienda (2)
Una panoramica sugli obblighi di locatore e conduttore, l’analisi delle diverse tipologie di contratto, le regole della cedolare, alla luce della sentenza della Cassazione n.12395 del 7 maggio 2024, con i relativi calcoli sulla convenienza.
eBook in pdf di 67 pagine.
Possibilità di optare per la cedolare secca per tutti i contratti di locazione ad uso abitativo, compresi i contratti per uso foresteria, stipulati da imprese e professionisti in favore di propri dipendenti. Lo ha stabilito la Cassazione con la sentenza 12395 del 7 maggio 2024, risolvendo in via definitiva un contenzioso iniziato nel 2011. Diventa quindi possibile affittare il proprio appartamento con contratti per i quali sono liberamente concordabili tutte le clausole, compresa la durata, senza alcun vincolo di legge.
Nell’ebook tutte le novità insieme ad una panoramica sugli obblighi di locatore e conduttore, l’analisi delle diverse tipologie di contratto, le regole per l’applicazione della cedolare secca con i relativi calcoli sulla convenienza.
Premessa
1. Le regole di base del contratto di locazione
1.1 Definizione figure contrattuali
1.2 Gli obblighi del locatore
1.3 Gli obblighi del conduttore
1.3.1 Migliorie e addizioni
1.4 Sublocazione e cessione
1.5 Termine del contratto
1.6 In caso di vendita
1.7 Le clausole di legge per i contratti abitativi
1.8 Il contratto ad uso foresteria
1.8.1 I contenuti del contratto
2. La legge sulle locazioni abitative
2.1 Contratti liberi e contratti concordati
2.2 Immobili esclusi dalle norme generali
2.3 La convenzione nazionale per i contratti concordati
2.4 Le agevolazioni fiscali per i proprietari
2.5 Le clausole contrarie alla legge
2.6 Il rinnovo obbligatorio alla prima scadenza
2.7 La disdetta alla seconda scadenza
3. Le spese accessorie
3.1 La tabella ministeriale
3.2 I rapporti tra conduttore e condominio
4. La scelta del contratto
4.1 Contratti liberi
4.2 Le regole di base per i contratti concordati
4.3 Vantaggi fiscali
4.4 I contratti con durata tre anni più due
4.5 I contratti transitori
4.5.1 Canone e clausole specifiche
4.6 I contratti per gli studenti fuori sede
5. La cedolare secca
5.1 Regole e requisiti degli immobili
5.2 Le aliquote
5.3 Cedolare valida per tutta la durata del contratto
5.4 Un solo regime per più contratti sullo stesso immobile
5.5 Le modalità di pagamento
5.6 Come verificare la convenienza
6. La registrazione del contratto
6.1 L’obbligo di registrazione
6.2 La compilazione del Modello RLI
6.3 Adempimenti successivi
6.4 Subentro
6.5 Ammontare del contratto
6.6 I dati di chi presenta il modello
6.7 Conduttori e locatori
6.8 L’opzione per la cedolare
7. Le agevolazioni fiscali per gli inquilini
7.1 Detrazioni in cifra fissa per la locazione della prima casa
7.2 I contratti condivisi
7.3 Dipendenti che trasferiscono la residenza fuori regione per motivi di lavoro
7.4 La detrazione per studenti fuori sede
7.5 Bonus affitto giovani under 31
7.5.1 Il requisito anagrafico
Appendice Normativa
Codice Civile – Libro IV, Titolo III, Capo VI- Della locazione (estratto)
LEGGE 9 dicembre 1998 , n. 431 - Disciplina delle locazioni e del rilascio degli immobili adibiti ad uso abitativo (estratto)
Foglio excel che effettua il calcolo degli interessi addebitati illegittimamente come conseguenza della c.d. “Manipolazione dell’Euribor”
L’ordinanza della Cassazione n. 34889 pubblicata il 13 dicembre 2023 ha dichiarato nullo il tasso di interesse dei finanziamenti calcolato sull’Euribor, per i periodi compresi fra il 29 settembre 2005 e il 30 maggio 2008.
La questione è emersa con l’indagine dell’Autorità UE tra il 2011 e il 2013, che ha messo in luce l’esistenza di un cartello fra gli istituti Barclays Bank, Deutsche Bank, Société Générale e Royal Bank of Scotland, i quali hanno deliberatamente influenzato i valori dell’Euribor al duplice scopo di ottenere vantaggi indebiti dalle operazioni di trading, e di presentare un’immagine bancaria migliore di quella effettiva. La conseguenza per i risparmiatori è stata quella di aver subito un artificioso condizionamento del costo del credito.
La possibilità del rimborso è dunque relativa ai prestiti rateali le cui componenti di interesse sono state calcolate avendo come parametro di riferimento l’Euribor del periodo in questione (29/09/2005 - 30/05/2008).
Pur se si tratta di un periodo piuttosto remoto, si ricorda che la prescrizione decorre dalla data di pagamento dell’ultima rata del prestito (o da quella dell’estinzione anticipata); pertanto se il mutuo è stato sottoscritto prima o durante il periodo 2005-2008, e non si è estinto prima degli ultimi dieci anni, è ancora possibile ottenere il rimborso delle quote interessi relative al periodo di manipolazione.
Il tool procede al calcolo degli interessi illegittimamente addebitati nel periodo in questione secondo la seguente procedura:
Il tool contiene anche la serie storica degli Euribor dal 1999 al 2024.
Il foglio di calcolo è progettato per funzionare con Microsoft® Excel® dalla versione 2007 in poi (non funziona con Mac / OpenOffice); per il corretto funzionamento del foglio di calcolo è necessario che le Macro siano abilitate e che lo zoom sia impostato al 100%.
ATTENZIONE: Per l'utilizzo del foglio excel, al primo avvio è richiesto un codice di sblocco che verrà inviato via email (si consiglia di controllare eventualmente anche lo spam).
Le opportunità e le misure di sostegno per l’imprenditorialità agricola per giovani e donne dopo il Decreto del Ministero dell'Agricoltura del 23 febbraio 2024 (G.U.86 del 12/4/2024) e la Legge n. 36 del 15 marzo 2024 (G.U. 72 del 26/03/2024).
Il testo è finalizzato ad analizzare gli ultimi provvedimenti rivolti ai giovani e alle donne che intendono operare nel settore agricolo.
eBook in pdf di 92 pagine.
L'e-book si prefigge di fornire un’informazione quanto più dettagliata e ragionata possibile circa gli ultimi interventi normativi rappresentati dal Decreto 23 febbraio 2024 del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste e dalla Legge n. 36 del 24 marzo 2024 che introduce norme relative alla promozione e lo sviluppo dell’imprenditoria giovanile nel settore agricolo, con la finalità di costruire un sistema di norme nazionali che, di concerto con le norme Europee, possano fornire uno strumento tangibile al servizio dei giovani e delle donne occupati nel settore agricolo.
La Parte Prima è dedicata ad un’introduzione approfondita degli strumenti di sostegno all’imprenditoria giovanile e femminile, anche nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, con l’illustrazione - anche grafica - di dati e tendenze specifiche del settore.
La Parte Seconda affronta invece l’analisi del Decreto 23 febbraio 2024 del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste del 12 aprile 2024, nella quale si riporta nel dettaglio il provvedimento, la sintesi degli aspetti di maggior rilievo e tutte le informazioni relative alle modalità di attivazione e di accesso alle misure previste.
La Parte Terza presenta il medesimo sviluppo su indicato, ma riferito alla Legge 15 marzo 2024 n. 36, recante “Disposizione per la promozione e lo sviluppo dell’imprenditoria giovanile nel settore agricolo”, dettagliandone finalità e tratti salienti dei singoli articoli.
Il lavoro si conclude con una ricca proposta di siti cui fare ulteriore riferimento.
Prefazione
Parte Prima – Introduzione all’imprenditoria femminile e giovanile
1. Strumenti di sostegno all’imprenditoria femminile
1.1 Dati e tendenze dell’imprenditorialità femminile in Italia
1.2 PNRR
1.3 Fondo impresa femminile e comitato impresa donna
1.4 Credito agevolato per l’imprenditorialità giovanile e femminile: la misura “ON-Oltre Nuove imprese a tasso zero”
1.5 Imprenditoria femminile in agricoltura
1.5.1 La partecipazione femminile nella conduzione delle aziende agricole
1.5.2 Interventi normativi
2. Strumenti di sostegno all’imprenditoria giovanile
2.1 La nozione di “giovani” e il contesto demografico
2.2 Dati e tendenze dell’imprenditorialità giovanile
2.3 Principali misure adottate a livello nazionale e vigenti
Parte seconda – Misure in favore dell'autoimprenditorialità giovanile e femminile in agricoltura
3. Il Decreto 23 febbraio 2024 del Ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste (pubblicato sulla GU n.86 del 12-4-2024)
3.1 Il provvedimento
3.2 Sintesi delle misure contenute nel Decreto 23 febbraio 2024 del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste
3.2.1 Requisiti dei soggetti beneficiari
3.2.2 Agevolazioni concedibili e progetti finanziabili
3.2.3 Massimali di intervento
3.2.4 Spese ammissibili
3.2.5 Istruttoria delle domande
3.3 Focus: Approfondimento sulle misure
Parte Terza - Promozione e sviluppo dell'imprenditoria giovanile in agricoltura
4. LEGGE 15 marzo 2024, n. 36 Disposizioni per la promozione e lo sviluppo dell'imprenditoria giovanile nel settore agricolo (GU n.72 del 26-3-2024).
4.1 Il perché di una legge per la “gioventù agricola”
4.2 Imprese e occupazione giovanile in agricoltura
4.3 Le imprese agricole giovani nei contesti regionali
4.4 Le imprese giovani agricole nel 2023
4.5 Giovani e occupazione in agricoltura
4.6 Il provvedimento
4.7 Analisi dell’articolato di Legge
4.8 Focus schematico sulla proposta di legge “Carloni”
4.9 Conclusioni
Sitografia
