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Le novità del Decreto Riscossione (Dlgs 29/7/2024 n.110 pubblicato in G.U. 184 del 7/8/2024) in vigore dall’8 agosto 2024.
Aggiornato alla Legge di Bilancio 2025 e agli ultimi chiarimenti di Telefisco 2025
eBook in pdf di 83 pagine.
L’attuale disciplina del servizio di riscossione si presenta estremamente farraginosa e inidonea a consentire un efficace svolgimento delle attività di recupero coattivo dei crediti pubblici. Il sistema della riscossione impone lo svolgimento di attività di recupero pressoché indistinte per tutti i crediti iscritti a ruolo e, in considerazione dell’elevatissimo numero di partite affidate all’agente della riscossione, risulta, di fatto, impossibile effettuare per tutti i carichi la totalità delle azioni di riscossione coattiva astrattamente ipotizzabili, anche a prescindere dalla prevedibile efficacia di ciascuna di essa.
Il Decreto Riscossione, emanato in attuazione della legge 9 agosto 2023, n. 111, che conferisce al Governo la delega per la riforma fiscale, mira a risolvere le criticità riscontrate nell’attuale panorama normativo, introducendo e/o modellando le disposizioni previgenti in linea con i principi di efficacia, economicità e imparzialità, nonché verso obiettivi di risultato.
Il decreto, pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 184 del 7 agosto 2024, è in vigore a partire dall'8 agosto 2024.
Premessa
1 Introduzione
2 La Legge delega
3 La pianificazione annuale
4 Adempimenti dell’Agente della riscossione
5 Discarico automatico o anticipato
5.1 La disciplina ante D.Lgs n. 110/2024
5.2 La disciplina in vigore dal 8 agosto 2024
6 Riaffidamento dei carichi
6.1 La disciplina ante D.Lgs n. 110/2024
6.2 La disciplina in vigore dal 8 agosto 2024
7 Verifiche, controlli e responsabilità dell’agente della riscossione
7.1 La disciplina ante D.Lgs n. 110/2024
7.2 La disciplina in vigore dal 8 agosto 2024
7.3 Confronto disciplina ante e post Decreto Riscossione
8 Disposizioni relative al magazzino in carico all’Agenzia delle entrate – Riscossione
9 Trattamento delle quote non riscosse riguardanti le risorse proprie dell’UE e a titolo di recupero degli aiuti di Stato
9.1 Quote affidate a partire dal 1° gennaio 2025
9.2 Quote affidate fino al 31 dicembre 2024
10 Integrazione logistica tra Agenzia delle entrate e Agenzia delle entrate – Riscossione
11 Disposizioni in materia di impugnazione
11.1 Le disposizioni ante il D.Lgs n. 110/2024
11.2 Le disposizioni in vigore dal 8 agosto 2024
12 Dilazione del pagamento
12.1 La disciplina delle dilazioni fino al 31.12.2024
12.2 La disciplina delle dilazioni dal 01.01.2025
12.3 Il Decreto Ministeriale del 27.12.2024
12.4 Schema riepilogativo
13 Concentrazione della riscossione nell’accertamento
14 Coobbligati solidali
15 Disposizioni in materia di compensazione tra rimborsi e importi iscritti a ruolo
15.1 La disciplina ante il D.Lgs n. 110/2024
15.2 La disciplina in vigore dal 8 agosto 2024
16 Disposizioni in materia di resa del conto
17 Disposizioni finanziarie
18 Entrata in vigore
Guida sugli aspetti fiscali e previdenziali dei fringe benefits e ai rimborsi spese 2025, eBook in pdf di 194 pagine + allegati, con Tabelle esplicative e riassuntive con fac-simili documenti giustificativi e Tabelle ACI 2025.
Aggiornato al messaggio INPS n. 509 dell’11 febbraio 2025
Il lavoro si struttura in due sezioni fondamentali: l’una dedicata ai fringe benefits corrisposti a dipendenti e amministratori e l’altra ai rimborsi spese erogati a dipendenti e collaboratori di varia natura (amministratori, lavoratori autonomi anche occasionali, titolari di altri redditi di lavoro autonomo).
Nella prima sezione viene offerta una panoramica ricca ed esaustiva delle diverse tipologie di fringe benefits erogabili ai dipendenti e agli amministratori aziendali. Notevole risalto viene dato anche ai flexible benefits che stanno ricoprendo un ruolo sempre più strategico nell’ambito delle politiche aziendali di welfare finalizzate a migliorare il benessere dei dipendenti. Il punto di osservazione adottato è duplice, quello del soggetto beneficiario e quello, contrapposto, del soggetto erogante.
Viene destinata un’attenzione puntuale agli aspetti di natura fiscale e previdenziale, oltre che ai documenti giustificativi richiesti con riferimento a ciascuna tipologia di benefit in natura.
La trattazione è corredata da numerose tabelle esplicative e riassuntive, dalle tabelle ACI, da esempi applicativi articolati e, da ultimo, da un utile foglio di calcolo del fringe benefit spettante al dipendente o collaboratore per l’uso promiscuo dell’auto.
Nella seconda sezione una trattazione approfondita e a tutto tondo è riservata agli aspetti fiscali e previdenziali dei rimborsi spese percepiti dai dipendenti e collaboratori, anche a titolo occasionale, di un’impresa o ente e di uno studio professionale, nonché dagli artisti e professionisti, dai soggetti titolari di altri di reddito di lavoro autonomo e dagli sportivi dilettantistici. Sono esaminate nello specifico le differenti modalità di erogazione dei rimborsi spese con numerosi e variegati esempi a supporto.
Un adeguato spazio è destinato ai documenti giustificativi da utilizzare a corredo delle spese oggetto di rimborso.
Allegati:
Sintesi
PRIMA PARTE: I FRINGE BENEFITS
Generalità sui fringe benefits
1.1 La definizione di fringe benefits
1.2 Il corretto inquadramento fiscale in capo al percettore
1.3 La quantificazione in denaro del fringe benefit
1.4 Il criterio generale del valore normale
1.5 Gli autoveicoli, i motoveicoli e i ciclomotori e il fringe benefit
1.6 Le regole generali sulle auto aziendali
1.7 La franchigia di € 258,23
1.7.1 L’innalzamento della franchigia a € 516,46 per gli anni 2020 e 2021
1.7.2 L’innalzamento della franchigia a € 3.000,00 per gli anni 2022 e 2023
1.7.3 L’innalzamento della franchigia a € 1.000,00/€ 2.000,00 per l’anno 2024
1.7.4 L’innalzamento della franchigia a € 1.000,00/€ 2.000,00 per gli anni 2025, 2026 e 2027
Gli aspetti fiscali e previdenziali dei fringe benefits per il dipendente
2.1 I sistemi di pagamento dei fringe benefits da parte del dipendente
2.2 I fringe benefits dal punto di vista del lavoratore
2.3 I fringe benefits dal punto di vista del datore di lavoro
Gli aspetti fiscali e previdenziali dei fringe benefits per l’amministratore
3.1 Il sistema di pagamento dei fringe benefits da parte dell’amministratore
3.2 I fringe benefits dal punto di vista dell’amministratore
3.3 I fringe benefits dal punto vista della società o ente
I documenti giustificativi
Generalità sui flexible benefits
5.1 Il welfare aziendale e il welfare sostitutivo
5.2 I flexible benefits
5.3 L’accordo collettivo alla base del welfare
5.4 I soggetti beneficiari del welfare
5.5 I piani di welfare
5.6 Le modalità di erogazione dei benefits ai dipendenti
5.7 La sostituibilità dei premi di risultato con il welfare aziendale
Gli aspetti fiscali dei flexible benefits
6.1 L’imponibilità IRPEF/INPS dei flexible benefit per il lavoratore
6.2 La deducibilità IRPEF/IRES dei flexible benefit per il datore di lavoro
6.3 La deducibilità IRAP dei flexible benefit per il datore di lavoro
6.4 La detraibilità dell’IVA sull’acquisto dei flexible benefits
I documenti giustificativi dei flexible benefits
Esemplificazioni
Allegati
SECONDA PARTE: I RIMBORSI SPESE
Generalità sui rimborsi spese
1.1 La definizione di rimborso spese
1.2 La trasferta e l’ambito comunale
1.3 La residenza anagrafica
1.4 La sede di lavoro
1.5 I tre sistemi di rimborso delle spese di trasferta
1.6 Le caratteristiche dei tre sistemi di rimborso delle spese di trasferta
1.7 Le tabelle ACI
1.8 Il calcolo del rimborso chilometrico
1.9 L’utilizzo delle tabelle ACI in caso di auto aziendali concesse in uso promiscuo al lavoratore
1.10 La distinzione tra spese documentate e non documentate
1.11 La tracciabilità finanziaria delle spese di trasferta
Gli aspetti fiscali e previdenziali dei rimborsi spese
2.1 Il dipendente, il collaboratore a progetto e il co.co.co.
2.2 L’amministratore
2.3 Il titolare di altri redditi di lavoro autonomo
2.4 Il lavoratore autonomo occasionale
2.5 Il professionista e l’artista
I documenti giustificativi e quelli di tracciabilità
3.1 Il dipendente
3.2 L’amministratore
3.3 Il titolare di altri redditi di lavoro autonomo
3.4 Il lavoratore autonomo occasionale
3.5 Il professionista e l’artista
La lettera di incarico
4.1 Il dipendente
4.2 L’amministratore
4.3 Il titolare di altri redditi di lavoro autonomo
4.4 Il lavoratore autonomo occasionale
4.5 Il professionista e l’artista
Esempi
Allegati
Utile Pacchetto contenente 1 eBook in pdf e 1 foglio di calcolo in excel:
PRIMA PARTE: I FRINGE BENEFITS
1. Generalità sui fringe benefits
1.1 La definizione di fringe benefits
1.2 Il corretto inquadramento fiscale in capo al percettore
1.3 La quantificazione in denaro del fringe benefit
1.4 Il criterio generale del valore normale
1.5 Gli autoveicoli, i motoveicoli e i ciclomotori e il fringe benefit
1.6 Le regole generali sulle auto aziendali
1.7 La franchigia di € 258,23
1.7.1 L’innalzamento della franchigia a € 516,46 per gli anni 2020 e 2021
1.7.2 L’innalzamento della franchigia a € 3.000,00 per gli anni 2022 e 2023
1.7.3 L’innalzamento della franchigia a € 1.000,00/€ 2.000,00 per l’anno 2024
2. Gli aspetti fiscali e previdenziali dei fringe benefits per il dipendente
2.1 I sistemi di pagamento dei fringe benefits da parte del dipendente
2.2 I fringe benefits dal punto di vista del lavoratore
2.3 I fringe benefits dal punto di vista del datore di lavoro
3. Gli aspetti fiscali e previdenziali dei fringe benefits per l’amministratore
3.1 Il sistema di pagamento dei fringe benefits da parte dell’amministratore
3.2 I fringe benefits dal punto di vista dell’amministratore
3.3 I fringe benefits dal punto vista della società o ente
4. I documenti giustificativi
5. Generalità sui flexible benefits
5.1 Il welfare aziendale e il welfare sostitutivo
5.2 I flexible benefits
5.3 L’accordo collettivo alla base del welfare
5.4 I soggetti beneficiari del welfare
5.5 I piani di welfare 1
5.6 Le modalità di erogazione dei benefits ai dipendenti
5.7 La sostituibilità dei premi di risultato con il welfare aziendale
6. Gli aspetti fiscali dei flexible benefits
6.1 L’imponibilità IRPEF/INPS dei flexible benefit per il lavoratore
6.2 La deducibilità IRPEF/IRES dei flexible benefit per il datore di lavoro
6.3 La deducibilità IRAP dei flexible benefit per il datore di lavoro
6.4 La detraibilità dell’IVA sull’acquisto dei flexible benefits
7. I documenti giustificativi dei flexible benefits
Esemplificazioni
1. Auto aziendali
2. Prestiti
3. Fabbricati
4. Buoni pasto
5. Cellulare
6. Benefits sostitutivi del premio monetario (welfare aziendale)
Allegati
SECONDA PARTE: I RIMBORSI SPESE
1. Generalità sui rimborsi spese
1.1 La definizione di rimborso spese
1.2 La trasferta e l’ambito comunale
1.3 La residenza anagrafica
1.4 La sede di lavoro
1.5 I tre sistemi di rimborso delle spese di trasferta
1.6 Le caratteristiche dei tre sistemi di rimborso delle spese di trasferta
1.7 Le tabelle ACI
1.8 Il calcolo del rimborso chilometrico
1.9 L’utilizzo delle tabelle ACI in caso di auto aziendali concesse in uso promiscuo al lavoratore
1.10 La distinzione tra spese documentate e non documentate
2. Gli aspetti fiscali e previdenziali dei rimborsi spese
2.1 Il dipendente, il collaboratore a progetto e il co.co.co.
2.2 L’amministratore
2.3 Il titolare di altri redditi di lavoro autonomo
2.4 Il lavoratore autonomo occasionale
2.5 Il professionista e l’artista
3. I documenti giustificativi
3.1 Il dipendente
3.2 L’amministratore
3.3 Il titolare di altri redditi di lavoro autonomo
3.4 Il lavoratore autonomo occasionale
3.5 Il professionista e l’artista
4. La lettera di incarico
4.1 Il dipendente
4.2 L’amministratore
4.3 Il titolare di altri redditi di lavoro autonomo
4.4 Il lavoratore autonomo occasionale
4.5 Il professionista e l’artista
Esempi
Allegati
Il metodo dei moltiplicatori + banca dati moltiplicatori EV/EBIT, EV/EBITDA, BETA - Versione del 05.02.2025.
Il tool fornisce, tramite file excel, i multipli di mercato EV/EBIT, EV/EBITDA e i coefficienti BETA levered e unlevered aggiornati al 05.01.2025 tratti dalla banca dati prof. Damodaran (Stern School of Business at New York University).
I multipli sono distinti per settore industriale e riferiti ai seguenti mercati (con file excel separati):
Il file comprende anche le slides illustrative del metodo di valutazione di azienda “dei moltiplicatori” (detto anche dei prezzi probabili) con illustrazione della modalità di utilizzo della banca dati con i moltiplicatori.
Gli indici e i moltiplicatori indicati nel file excel consentono di effettuare un raffronto tra gli indici aziendali della propria azienda e quelli riscontrati nelle società quotate (è possibile il raffronto con società appartenenti ad uno specifico settore). Ciò consente anche la valutazione dell’azienda attraverso il metodo dei moltiplicatori (il metodo è illustrato attraverso delle slides di sintesi).
Abbiamo elaborato questi utili Fogli di calcolo su Affrancamento partecipazioni e terreni (aggiornati con la Legge di bilancio 2025, che ha incrementato l’aliquota dell’imposta sostitutiva e introdotto la norma “a regime”), e tutto ciò che serve per la valutazione d'azienda e la stesura della perizia, tutti contenuti in questo pacchetto, e venduti anche singolarmente:
Il file excel richiede Microsoft excel 2010 o superiore.
Il foglio di calcolo è progettato per funzionare con Microsoft® Excel® dalla versione2010 in poi (non funziona con Mac / OpenOffice).
Utile foglio excel per la Valutazione d'azienda.
Aggiornato con i parametri di valutazione (beta, multipli, market risk premium ecc.) al 1° gennaio 2025.
Il foglio di calcolo si struttura in 3 parti:
1) scelta dei criteri di valutazione;
2) calcolo delle variabili e dei parametri necessari per l'applicazione dei metodi prescelti;
3) visualizzazione dei risultati e consente la scelta dei metodi di valutazione sotto riportati:
Il file richiede Microsoft Excel 2010 (o successivi) o equivalente (Non funziona su MAC)
Questa Guida operativa affronta le varie problematiche relative al regime Iva (nonché Imposta di Registro e Ipo-Catastali) nel settore dell’edilizia e immobiliare in genere, alla luce delle novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2025 e delle più recenti circolari, risoluzioni e sentenze emanate nel corso del 2024.
Fulcro della trattazione sono gli Schemi riassuntivi, suddivisi per tipologie di immobili e di operazione, che sintetizzano il maggior numero di casistiche possibili in un’unica tabella facile da consultare.
Completato da una serie di facsimili per la richiesta, da parte dell’acquirente/committente, dell’applicazione dell’aliquota Iva agevolata, il testo esamina gli argomenti più significativi concernenti l’Iva in edilizia, senza tralasciare la normativa di riferimento.
MARCO RIGHETTI
Svolge la professione di Dottore Commercialista presso lo Studio dott. Righetti & Associati in Castelnuovo del Garda, in qualità di partner. È specializzato in consulenza societaria e fiscale con particolare riferimento alle imprese che operano nel settore edilizio, immobiliare e turistico. È iscritto all’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Verona e ai Revisori Legali e collabora con la rivista telematica “Commercialista Telematico”.
PREMESSA E ISTRUZIONI PER L’USO
CAPITOLO 1 – AMBITI SOGGETTIVI
1.1. - Classificazione delle Imprese in Edilizia
1.2. - Cooperative
1.3. - Soggetti con i requisiti “Prima Casa” – Iva al 4% o Registro al 2%
1.4. - Soggetti senza i requisiti “Prima Casa” – Iva al 10%/22% o Registro al 9%
1.5. - Professionisti
1.6. - Imprenditori agricoli
1.7. - Enti pubblici e privati
1.8. - Enti del terzo settore
1.9. - Parrocchie
1.10. - Soggetti con regime di detrazione Iva superiore o meno al 25%
CAPITOLO 2 – AMBITI OGGETTIVI
2.1. - Definizione di immobili
2.2. - Aree fabbricabili e non fabbricabili
2.3. - Piani particolareggiati, convenzionati, Peep, Pip, atti di trasformazione del territorio
2.4. - Unità abitative e unità strumentali
2.5. - Prima casa
2.6. - Unità abitativa di lusso (caratteristiche principali)
2.7. - Pertinenze
2.8. - Fabbricati costruiti con le caratteristiche “Legge Tupini”
2.9. - Edifici assimilati alle abitazioni non di lusso (“assimilati Tupini”)
2.10. - Residenze turistico alberghiere
2.11. - Abitazioni in residence
2.12. - Abitazioni non ultimate o al grezzo
2.13. - Alloggi sociali
2.14. - Immobili vincolati (immobili di interesse storico, artistico e archeologico)
2.15. - Immobili rurali
2.16. - Unità collabenti
2.17. - Materie prime e prodotti finiti (acquisto)
2.18. - Prestazioni di servizi (distinzione tra appalto e fornitura)
2.19. - Opere di urbanizzazione primaria e secondaria
2.20. - Interventi di recupero edilizio (manutenzioni e ristrutturazioni)
2.21. - Abbattimento delle barriere architettoniche
2.22. - Opere condominiali
2.23. - Piscine (acquisto e realizzazione)
2.24. - Lavori di giardinaggio
2.25. - Impianti fotovoltaici e pannelli solari
2.26. - Lavori di rimozione e smaltimento amianto
2.27. - Noleggio di ponteggi
2.28. - Fabbricati in legno
2.29. - Unità immobiliari arredate – regime Iva cessione
CAPITOLO 3 – OPERAZIONI VARIE
3.1. - Riforma del settore immobiliare D.L. 223/2006 e successive modifiche – cenni
3.2. - La variazione dell’aliquota Iva ordinaria
3.3. - Le modifiche introdotte dalla Legge di Stabilità 2011 e dal Decreto Sviluppo 2012
3.4. - Le variazioni in vigore dal 2014 riguardanti l’imposta di registro
3.5. - Riforma fiscale – Decreti attuativi della Legge 111/2023
3.6. - Momento di effettuazione delle operazioni ai fini Iva
3.7. - Iva e operazioni accessorie - cenni
3.8. - Locazioni di immobili
3.9. - Locazioni turistiche e locazioni brevi
3.10. - La cedolare secca sulle locazioni abitative e sui negozi
3.11. - Il “Rent to Buy” e altre forme alternative di stimolo delle compravendite immobiliari
3.12. - Credito d’imposta per riacquisto “Prima Casa”
3.13. - Operazioni immobiliari a causa o in occasione di separazione e divorzio
3.14. - Casi particolari assimilati o meno ai trasferimenti
3.15. - Cessione di fabbricato per atto della pubblica autorità, aste immobiliari
3.16. - Leasing immobiliari
3.17. - Donazioni e successioni di immobili
3.18. - Data di ultimazione lavori e cessione di fabbricato in corso di costruzione
3.19. - Appalti con operazioni soggette a diverse aliquote Iva
3.20. - Appalti: casi particolari
3.21. - Responsabilità solidale negli appalti
3.22. - Variazione di destinazione d’uso degli immobili
3.23. - Caparra e acconti
3.24. - Immobiliari, detrazione dell’Iva e pro-rata Iva
3.25. - Regime del reverse-charge
3.26. - Split payment
3.27. - Rimborso Iva in edilizia
3.28. - Accertamento, prezzo valore, valore normale, solidarietà Iva del cessionario
3.29. - Responsabilità del cedente e del cessionario per l’applicazione dell’Iva ridotta
3.30. - Acquisto di immobile in costruzione e tutela degli acquirenti - cenni
3.31. - Trasferimento di denaro e transazioni immobiliari - cenni
3.32. - Lavori edilizi e permessi - cenni
3.33. - Piano casa - cenni
3.34. - Attestato di prestazione energetica - cenni
3.35. - Durc e Durc di congruità - cenni
3.36. - Patente a punti in edilizia - cenni
3.37. - Eventi sismici e calamità naturali - rimandi
3.38. - Imposte dirette nel settore immobiliare - cenni
3.39. - Territorialità Iva, trasferimenti immobiliari e prestazioni di servizi su immobili
CAPITOLO 4 – SCHEMI RIASSUNTIVI
Tabella 1 - Vendita di fabbricati abitativi a un privato
Tabella 2 - Vendita di fabbricati abitativi a una impresa
Tabella 3 - Vendita di fabbricati strumentali (B, C, D, E, A/10)
Tabella 4 - Vendita di terreni
Tabella 5 - Locazione di fabbricati abitativi
Tabella 6 - Locazione di fabbricati strumentali
Tabella 7 - Leasing di fabbricati abitativi
Tabella 8 - Leasing di fabbricati strumentali
Tabella 9 - Locazione di terreni
Tabella 10 - Leasing di terreni
Tabella 11 - Prestazioni di servizi per fabbricati abitativi o a prevalente destinazione abitativa
Tabella 12 - Prestazioni di servizi per la realizzazione di immobili non abitativi
Tabella 13 - Vendita di beni e materiali per fabbricati abitativi o a prevalente destinazione abitativa
Tabella 14 - Vendita di beni e materiali per la realizzazione di immobili non abitativi
CAPITOLO 5 – MODULI PER LA RICHIESTA DELL’IVA AGEVOLATA
5.1. - Richiesta Iva agevolata, appalto per la costruzione prima casa
5.2. - Richiesta Iva agevolata, appalto per la costruzione di garage prima casa
5.3. - Richiesta Iva agevolata, acquisto immobile prima casa (anche se non ultimato – al grezzo)
5.4. - Richiesta Iva agevolata, acquisto di garage prima casa (anche se non ultimato – al grezzo)
5.5. - Richiesta Iva agevolata, appalto per la costruzione di abitazione rurale per agricoltore
5.6. - Richiesta Iva agevolata, acquisto da impresa costruttrice di abitazione rurale per agricoltore
5.7. - Richiesta Iva agevolata, assegnazione di immobile prima casa
5.8. - Richiesta Iva agevolata, impresa che costruisce fabbricati Tupini per la rivendita
5.9. - Richiesta Iva agevolata, opere finalizzate al superamento delle barriere architettoniche
5.10 - Richiesta Iva agevolata, acquisto beni finiti per la costruzione di immobile abitativo non di lusso
5.11 - Richiesta Iva agevolata, acquisto beni finiti per la realizzazione di abitazione rurale per agricoltore
5.12. - Richiesta Iva ridotta, appalto per la costruzione di abitazione non di lusso
5.13. - Richiesta Iva ridotta, appalto per la costruzione di fabbricati “Tupini”
5.14. - Richiesta Iva agevolata, opere di urbanizzazione e operazioni assimilate
5.15. - Richiesta Iva agevolata, interventi di recupero edilizio
5.16. - Richiesta Iva agevolata, manutenzioni ordinarie e straordinarie edilizia residenziale pubblica
5.17. - Richiesta Iva agevolata, allacciamento alle reti di teleriscaldamento per risparmio energetico
5.18. - Richiesta Iva agevolata, lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria su immobili abitativi
5.19. - Richiesta Iva agevolata, acquisto di garage pertinenza di abitazione non di lusso
CAPITOLO 6 – ALCUNI RIFERIMENTI NORMATIVI
Articolo 10 D.P.R. n. 633/1972 (Legge Iva) - stralcio
Articolo 17 D.P.R. n. 633/1972 (Legge Iva) - stralcio
Articolo 17 ter D.P.R. n. 633/1972 (Legge Iva)
Tabella A/2 – parte II – Beni e servizi soggetti all’aliquota del 4%
Tabella A/3 – parte III – Beni e servizi soggetti all’aliquota del 10%
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Per ottenere i crediti, è necessario partecipare attivamente al corso per l'intera durata della lezione, mentre il superamento del Questionario finale è invece opzionale.
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› la trattazione dei controlli di qualità, comprese le modifiche intervenute nei principi di revisione ISA Italia a seguito degli ISQM 1 e ISQM 2
L’Autore analizza altri aspetti cruciali quali il rischio di revisione, la verifica delle parti correlate, la continuità aziendale e la revisione delle frodi, incluse quelle derivanti dal cybercrime
Il libro si propone dunque come un compendio indispensabile sul tema della revisione, pensato per gli operatori del settore che nella pratica quotidiana devono sapere coniugare capacità tecniche avanzate con l’uso delle più moderne tecnologie digitali.
RICCARDO BAUER
Attualmente è Docente di Revisione Aziendale e controllo dei conti presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. È stato Docente di metodologie quantitative d’azienda presso l’Università L. Bocconi di Milano. Dottore commercialista e revisore legale con esperienza ultratrentennale in revisione, ha operato per circa 30 anni in una società di revisione multinazionale. È stato Presidente del Collegio sindacale di importanti società quotate, è Presidente della Commissione Non Financial Audit dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e Revisori Legali dell’Ordine di Milano. Autore di numerose pubblicazioni in tema di controllo, di revisione e di bilancio.
Introduzione
Acronimi
1 Gli aspetti principali delle norme sulla revisione
1.1 Introduzione
1.2 Le principali caratteristiche del d.lgs. 39/2010 e del Regolamento 537/2014/UE
1.3 Le società soggette alla revisione legale
1.4 I principi di revisione applicabili in Italia: gli ISA Italia
1.5 I principi di revisione internazionali
1.6 Il ruolo del Ministero dell’economia e delle finanze, della Consob, dell’IVASS e della Banca d’Italia
1.7 La vigilanza europea: il ruolo del CEAOB
2 Il soggetto incaricato della revisione legale
2.1 Introduzione e norme di riferimento
2.2 Come si diventa un revisore iscritto al Registro dei revisori legali
2.3 Il tirocinio professionale del revisore legale e della sostenibilità
2.4 L’esame di idoneità professionale legale e della sostenibilità
2.5 L’iscrizione al Registro ed il suo contenuto
2.6 La formazione continua del revisore legale e della sostenibilità
2.7 Le differenze tra la professione del dottore commercialista e quella del revisore
2.8 Le caratteristiche delle società di revisione
2.9 La struttura proprietaria e di governance e la rete di appartenenza delle società di revisione
2.10 La struttura organizzativa
2.11 Il personale dipendente
2.12 La relazione di trasparenza delle società di revisione
3 Le responsabilità dei revisori, sanzioni amministrative e penali
3.1 Premessa sulle responsabilità del revisore
3.2 Le norme di riferimento
3.3 Le sanzioni amministrative applicabili dal MEF e dalla Consob
3.4 Le sanzioni penali applicabili alle fattispecie di reato per i revisori
3.5 Le responsabilità aggiuntive in caso di revisione legale svolta dal Collegio Sindacale
4 Le caratteristiche dell’incarico di revisione legale di un bilancio e di attestazione della rendicontazione di sostenibilità
4.1 Introduzione e norme di riferimento sul conferimento dell’incarico di revisione legale e di attestazione della rendicontazione di sostenibilità
4.2 Il parere motivato del CCIRC nel conferimento dell’incarico legale e di attestazione della rendicontazione di sostenibilità
4.3 La durata dell’incarico legale e di attestazione della rendicontazione di sostenibilità
4.4 Il compenso dell’incarico legale e di attestazione della rendicontazione di sostenibilità e la sua variabilità durante l’incarico
4.5 Il parere motivato del CCIRC in caso di variabilità del compenso durante l’incarico
4.6 Il contenuto della proposta di incarico di servizi di revisione
4.7 La revoca dell’incarico
4.8 La revisione delle società controllate e del bilancio consolidato
4.9 I servizi vietati e altri servizi di revisione
5 L’indipendenza del revisore
5.1 L’indipendenza del revisore secondo il d.lgs. 39/2010 e il Regolamento 537/2014/UE
5.2 L’indipendenza del revisore secondo il principio di revisione ISA Italia 200 R
5.3 Il codice etico
6 I rapporti tra il revisore legale ed altri attori nel controllo
6.1 Introduzione e i rapporti con la revisione interna (Internal Audit), Risk Manager e dirigente preposto alla redazione dei dati contabili (CFO)
6.2 I rapporti con altri revisori prima, durante e dopo l’incarico di revisione legale
6.3 I rapporti con gli esperti
6.4 I rapporti con il Collegio Sindacale e l’Organismo di Vigilanza
6.5 Le comunicazioni con il management e i responsabili delle attività di governance del gruppo
7 Gli aspetti operativi di revisione
7.1 Introduzione e norme di riferimento
7.2 L’organizzazione del lavoro di revisione
7.3 Gli obiettivi, le caratteristiche e i limiti della revisione legale
7.4 Come documentare il lavoro di revisione
7.5 La significatività nel processo di revisione del bilancio: la “materialità”
7.6 La fase di pianificazione
7.7 La verifica della conformità a leggi e regolamenti
8 La valutazione del rischio di revisione
8.1 Introduzione e norme di riferimento
8.2 Il rischio di revisione
8.3 ISA Italia 315: lo spettro del rischio intrinseco
8.4 Come valutare i rischi di errori significativi
9 Il sistema di controllo interno (SCI)
9.1 Introduzione
9.2 Gli attori nel sistema dei controlli interni (SCI)
9.3 Il sistema dei controlli interni: funzione, obiettivi e componenti
9.4 I limiti di ogni sistema di controllo interno
9.5 L’attuale modello di controllo – Enterprise Risk Management – ERM
10 Le procedure di revisione in risposta ai rischi identificati
10.1 Introduzione
10.2 Le risposte generali di revisione
10.3 Le procedure di revisione in risposta ai rischi di errori significativi a livello di asserzioni
10.4 La natura, la tempistica e l’estensione delle procedure di revisione
10.5 Le procedure di conformità
10.6 Le procedure di validità
10.7 La verifica del controllo interno nel caso di elevata informatizzazione
11 Gli elementi probativi e procedure tipiche di revisione
11.1 Gli elementi probativi: caratteristiche generali
11.2 Come valutare l’affidabilità degli elementi probativi
11.3 Tipi di procedure di revisione per la raccolta di elementi probativi
11.4 L’applicazione delle analisi comparative
11.5 Alcune considerazioni sulle procedure tipiche applicabili a specifiche aree
11.6 Le conferme esterne
11.7 Il campionamento
12 Le asserzioni di bilancio
12.1 Introduzione
12.2 La natura delle asserzioni
12.3 Le categorie di asserzioni
12.4 Un esempio applicativo delle asserzioni su specifiche voci di bilancio
13 Aree e procedure particolari di revisione
13.1 Introduzione
13.2 La revisione delle stime contabili
13.3 La revisione dei rapporti tra parti correlate
13 Aree e procedure particolari di revisione
13.1 Introduzione
13.2 La revisione delle stime contabili
13.3 La revisione dei rapporti tra parti correlate
13.4 Gli eventi successivi
13.5 Il cut-off e la ricerca di passività non registrate
14 Dalla revisione delle aree di bilancio al giudizio finale
14.1 Introduzione
14.2 Come revisionare una area di bilancio
14.3 La valutazione del lavoro svolto e il sommario degli errori riscontrati
14.4 Un esempio
14.5 Le attestazioni finali
15 La revisione della continuità aziendale
15.1 Lo stato dell’arte delle norme sulla continuità aziendale
15.2 Le minacce alla continuità aziendale in un contesto di crisi economica
15.3 A chi spetta valutare la continuità aziendale
15.4 Le procedure di revisione specifiche
15.5 Gli aspetti di revisione dei piani di ristrutturazione e risanamento aziendale
15.6 Le possibili conclusioni e gli effetti sulla relazione del revisore
15.7 Esempi di relazioni di revisione riguardanti la continuità aziendale
16 La revisione di frodi e fatti illeciti
16.1 Le frodi e la revisione legale del bilancio
16.2 Le caratteristiche delle frodi
16.3 I motivi per cui si commettono le frodi
16.4 Lo stato dell’arte delle norme sulle frodi
16.5 Le responsabilità della direzione e dei responsabili delle attività di governance
16.6 I limiti tipici di una revisione legale in presenza di frodi
16.7 Lo scetticismo professionale
16.8 La discussione tra i membri del team di revisione
16.9 Le procedure di valutazione del rischio
16.10 I rischi di frode legati al cybercrime
17 Le relazioni del revisore legale sul bilancio d’esercizio e consolidato
17.1 Introduzione
17.2 Le caratteristiche e i tipi di relazione di revisione sul bilancio
17.3 I richiami di informativa
17.4 Il principio di revisione Italia SA 700 B – ESEF
17.5 ISA Italia 701: gli aspetti chiave della revisione
17.6 Il giudizio di coerenza sulla relazione sulla gestione
17.7 La relazione aggiuntiva ex art. 11 del Reg. 537/2014/UE in caso di EIP/ESRI
17.8 La relazione in caso di incarico di revisione legale affidato al Collegio Sindacale
17.9 Il deposito della relazione di revisione legale
17.10 La relazione sul sistema di controllo interno
18 Gli incarichi oltre la revisione legale
18.1 Introduzione
18.2 Caratteristiche degli incarichi di “assurance”
18.3 Incarichi di “assurance” delle informazioni finanziarie
18.4 Altri incarichi di “assurance”
18.5 Incarichi di altri servizi (NAAE)
18.6 Incarichi imposti dalla legge
18.7 Attestazioni ai fini fiscali
19 La verifica della regolare tenuta della contabilità
19.1 Introduzione
19.2 Le principali procedure di verifica
19.3 I tempi, la documentazione e i risultati delle verifiche
20 I controlli di qualità
20.1 Introduzione e i controlli di qualità previsti dal d.lgs. 39/2010
20.2 I principi di revisione sulla qualità ISQM Italia 1 e 2
20.3 I controlli di qualità all’interno delle società di revisione
21 Le caratteristiche della rendicontazione di sostenibilità e le sue attestazioni
21.1 Introduzione e stato dell’arte delle norme
21.2 Le caratteristiche principali dei principi di sostenibilità
21.3 Le caratteristiche dei principi ESRS
21.4 La doppia materialità, la limited assurance e le procedure di verifica
21.5 Il principio di revisione ISSA 5000 sulla rendicontazione di sostenibilità, la limited assurance e le procedure di verifica
21.6 La relazione di revisione sul reporting di sostenibilità
Conclusione
Appendice
D.lgs. 27 gennaio 2010, n. 39 - Attuazione della direttiva 2006/43/CE, relativa alle revisioni legali dei conti annuali e dei conti consolidati, che modifica le direttive 78/660/CEE e 83/349/CEE, e che abroga la direttiva 84/253/CEE (G.U. 23 marzo 2010, n. 68, S.O.) aggiornato con le modifiche di cui al d.lgs. 6 settembre 2024, n. 125
Regolamento (UE) 16 aprile 2014, n. 537/2014 - Regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio sui requisiti specifici relativi alla revisione legale dei conti di enti di interesse pubblico e che abroga la decisione 2005/909/CE della Commissione (Testo rilevante ai fini del SEE) (G.U.U.E. 27 maggio 2014, n. L 158)
Elenco dei principi di revisione ISA Italia
Glossario (Italia)
Tutte le novità e le regole dopo la Legge di Bilancio 2025
eBook in pdf di 50 pagine.
Superbonus con aliquota al 65 per cento nel 2025. Possibilità di usufruire dell'agevolazione solo da parte di condomini e immobili delle ONLSUS con delibera dei lavori e di CILAS presentata entro il 15 ottobre 2024. Stessa data per la CILAS in caso di edifici con più unità immobiliari di uno stesso proprietario.
In caso di interventi di demolizione e la ricostruzione occorre che sia stata presentata l'istanza per l'acquisizione del titolo abilitativo sempre entro il 15 ottobre 2024. In arrivo le lettere di compliance per i proprietari che al termine dei lavori non hanno presentato la dichiarazione di variazione catastale. Prevista la possibilità di spalmare in dieci rate le spese sostenute nel 2023 quando ancora la durata del bonus era fissata in quattro anni.
Nell'ebook tutte le novità dopo l'entrata in vigore della legge di Bilancio 2025.
Premessa
Aliquote e lavori
1.1 Le regole generali
1.2 Nesso causale tra sisma e danni all'edificio
1.3 Le date di riferimento
Stop opzioni e controlli preventivi
2.1 Comunicazione preventiva delle spese
2.2 Le modalità di comunicazione
Più controlli in loco sugli edifici riqualificati
3.1 Comuni coinvolti nelle verifiche
3.2 I controlli sui cantieri finanziati dal PNNR
3.3 I controlli alla luce del decreto PNNR
3.4 L'accesso in cantiere
3.5 Le comunicazioni alle Entrate
Le verifiche del Fisco sulle mancate variazioni della rendita catastale
4.1 Le norme
4.2 Contribuenti e regole
4.3 Quando la comunicazione di variazione è obbligatoria
4.4 Gli interventi nel mirino
4.5 Le modalità di presentazione della comunicazione
4.6 Le lettere di compliance
4.6.1 Il contenuto delle lettere
4.7 Cosa fare se si riceve la comunicazione
4.8 Il ravvedimento operoso
4.9 L'Autotutela
4.10 Più salato il conto dell’IMU sulle seconde case
Più tasse sulle vendite degli edifici riqualificati
5.1 Plusvalenza fino a 10 anni dal termine dei lavori
5.2 Termini dei lavori e tasse sulla plusvalenza
5.3 Nel mirino le vendite dal 1° gennaio 2024
Ripartizione in 10 rate per le spese del 2023
6.1 La nuova opzione decennale
6.2 La dichiarazione integrativa
6.3 Il pagamento delle eventuali maggiori imposte dovute
La comunicazione di cessione del credito per le spese del 2024
7.1 In quali casi è ancora possibile esercitare l'opzione
7.2 Modello e termini
7.3 I controlli preventivi delle Entrate
7.4 Il recupero delle agevolazioni indebite
Annullamento della comunicazione
8.1 La lista degli errori formali
8.1.1 Casi particolari
8.2 Gli errori sostanziali
8.3 L’istanza di annullamento del credito
8.4 La compilazione del modello
Annullamento comunicazione cessioni successive
9.1 Modello sempre a doppia firma
9.2 Crediti tracciabili da revocare per singola rata
9.3 Crediti non tracciabili e disponibilità
9.4 Comunicazione crediti inutilizzabili
9.5 No alla comunicazione in caso di crediti oggetto di sequestro
Appendice normativa
