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Utile Check list per la procedura di controllo di formazione del bilancio d'esercizio al 31.12.2024 personalizzabile in word.
La check-list è tratta dal libro cartaceo "Redigere il bilancio: strumenti e check list" dello stesso autore, Edizione 2025.
Fatturazione elettronica dei forfetari per operazioni in Italia e con l'estero;
Aggiornato alle specifiche tecniche AdE per la fatturazione elettronica del 31.12.2025 e ai chiarimenti di Telefisco 2025
eBook in pdf di 65 pagine.
Il regime forfetario prevede, come noto, rilevanti semplificazioni ai fini IVA e ai fini contabili, consentendo la determinazione forfetaria del reddito da assoggettare a un’unica imposta in sostituzione di quelle ordinariamente previste. Fino al 30 giugno 2022 tutti i soggetti di “ridotte dimensioni” (regime di vantaggio, regime forfetario, ASD e associazioni assimilate) sono esonerati dalla fatturazione elettronica per espressa previsione normativa (Articolo 1, comma 3, D.Lgs. 127/2015).
Il Decreto PNRR 2 (Articolo 18, D.L. 30.04.2022, n. 36) ha abrogato la disposizione sopra richiamata nella parte in cui veniva previsto tale esonero, con efficacia dal 1° luglio 2022. Pertanto, dal mese di luglio 2022 anche i soggetti minori - al superamento di determinate soglie di fatturato - sono stati obbligati ad emettere le fatture in formato elettronico; infine, dal 1° gennaio 2024 tutti i soggetti forfetari sono passati alla fatturazione elettronica, a prescindere dall’entità dei ricavi conseguiti o compensi percepiti.
Tale intervento normativo non sorprende. In sede di richiesta di proroga (Decisione di esecuzione n. 2021/2251/UE) dell’obbligo di fatturazione elettronica tra soggetti stabiliti in Italia (prorogata per un ulteriore triennio – dal 2022 al 2024), il nostro paese è stato autorizzato ad estendere l’obbligo in argomento anche ai soggetti beneficiari dell’esenzione per le piccole imprese, di cui all’articolo 282 della direttiva n. 2006/112/CE.
Nel presente ebook si propone un riepilogo del contenuto obbligatorio della fattura elettronica e dei termini di trasmissione dei file XML allo SdI, al fine di evitare errori/omissioni che possano comportare l’applicazione di sanzioni.
Il testo è aggiornato con le novità relative alla fattura semplificata per i soggetti forfettari dal 2025 ed il nuovo regime delle piccole imprese UE, operativo dal 2025. In particolare, viene proposta un’analisi normativa corredata da casi pratici riguardanti le operazioni effettuate dai soggetti forfetari nei confronti di controparti italiane ed estere.
Sintesi
Introduzione
1.1 Fatturazione elettronica dal 1° gennaio 2019 al 31 dicembre 2027
1.2 Eccezioni soggettive
1.3 Cosa è cambiato dal 1° luglio 2022
1.4 Le modifiche dal 1° gennaio 2023
1.5 Fatturazione dal 1° gennaio 2024
1.6 Fatturazione dal 1° gennaio 2025
1.7 Fatturazione prestazioni sanitarie
Regime forfetario
2.1 Condizioni per accedere al regime
2.2 Cause ostative al regime
2.2.1 Limite di reddito di lavoro dipendente o assimilato percepito nel 2024
2.2.2 Applicazione del regime forfetario nel caso di contratti misti
2.3 Semplificazioni adempimenti soggetto in regime forfetario
2.4 Semplificazioni Iva soggetto in regime forfetario
2.5 Le regole IVA di emissione della fattura
2.5.1 Fattura immediata
2.5.2 Fattura differita
2.6 La conservazione e consultazione della fattura elettronica
2.7 Tipo documento e Natura operazione
2.8 Prevalenza regime forfetario o reverse charge?
Fatturazione elettronica da forfetari a cliente IT
3.1 Requisiti fiscali della fattura elettronica
Caso pratico 1
Caso pratico 2
Caso pratico 3
Acquisti da fornitori forfetari
4.1 Ricevimento di una fattura da fornitore forfetario
Fatturazione elettronica da forfetari a cliente estero
5.1 Esterometro: nuove modalità di trasmissione dei dati dal 1° luglio 2022
5.2 Cessione di beni a cliente extra-UE
5.2.1 Caso pratico fatturazione verso cliente extra-UE
5.3 Cessione di beni a cliente UE
5.3.1 Caso pratico fatturazione verso cliente UE
5.4 Servizi resi a cliente UE
5.4.1 Caso pratico fatturazione verso committente UE
5.5 Servizi resi a cliente extra-UE
5.5.1 Caso pratico fatturazione verso committente extra-UE
Forfetari e acquisti dall’estero
6.1 Acquisti intracomunitari di beni
6.2 Acquisti intracomunitari di servizi
Regime UE delle piccole imprese
Sanzioni
8.1 Tardiva emissione fattura elettronica via SdI
Fisco e Tasse presenta "La revisione del reporting ESG - Corso online 2025": dalla sostenibilità alla relazione di attestazione del revisore legale.
Percorso formativo online di 4 incontri in diretta e differita
Il Corso permette ai revisori legali di assolvere l'obbligo formativo nelle Materie del Gruppo D (materie di cui all’art.4, comma 3-ter, del Dlgs. n. 39/2010, come modificato dal D.lgs. n. 125/2024) caratterizzanti ai fini dell’attestazione di sostenibilità.
Ricordiamo infatti che, in linea con quanto consentito dalla normativa europea infatti, il decreto legislativo n. 125/2024, in deroga alle nuove disposizioni per il tirocinio e l’esame, ha previsto all’articolo 18, per i revisori iscritti al registro entro il 1° gennaio 2026 che intendano svolgere anche il lavoro finalizzato al rilascio dell’attestazione di conformità della rendicontazione di sostenibilità, un regime transitorio che permette l’acquisizione dell’abilitazione a tale attività attraverso uno specifico obbligo formativo annuale di almeno 5 crediti nelle materie caratterizzanti la sostenibilità.
Il Corso "La revisione del reporting ESG" è un percorso formativo che mira a fornire le competenze fondamentali per comprendere e applicare i nuovi obblighi di rendicontazione ESG previsti dal D.lgs. 125/2024 e dagli ESRS (European Sustainability Reporting Standards). Strutturato in quattro incontri online tra marzo e aprile 2025, il corso offre un approccio pratico e teorico per guidare le imprese e i professionisti nella transizione verso la sostenibilità aziendale.
19 MARZO 2025 | 14:30 – 17:30 (3 ore)
"D.lgs. 125/2024 ed ESRS: Principali Caratteristiche e Nuovi Obblighi"
Codici materia Revisori: D.1.2 - D.1.1
Codici materia ODCEC: C.2.17
Durante il primo incontro verranno introdotte le principali disposizioni del D.lgs. 125/2024, il decreto che disciplina la rendicontazione di sostenibilità per le imprese. Verranno inoltre fornite le basi sugli ESRS, i nuovi standard europei che definiscono gli obblighi di informativa sulla sostenibilità. Si approfondirà il ruolo del Collegio sindacale nelle imprese e le sue responsabilità nella governance ESG. Si parlerà inoltre di catena del valore, un elemento chiave per garantire trasparenza e conformità agli standard di sostenibilità.
25 MARZO 2025 | 14:30 – 17:30 (3 ore)
"Obblighi Informativi ESG: ESRS 1, ESRS 2 e Doppia Materialità"
Codici materia: D.1.6 - D.1.4 - D.1.5
Codici materia ODCEC: C.2.17
Questa giornata sarà dedicata agli obblighi di informativa ESG secondo gli standard ESRS 1 e ESRS 2. Verrà inoltre approfondito il concetto di doppia materialità, fondamentale per valutare l’impatto delle attività aziendali sulla società e sull’ambiente. Verranno illustrati casi pratici di due diligence applicata alla sostenibilità.
2 APRILE 2025 | 15:00 – 17:00 (2 ore)
"Architettura ESG per le PMI e Due Diligence"
Codice materia: D.1.1 - D.1.6
Codici materia ODCEC: C.2.17
9 APRILE 2025 | 15:00 – 17:00 (2 ore)
"Standard ESG: Ambiente, Sociale e Governance"
Codice materia: D.1.1 - D.1.6
Codici materia ODCEC: C.2.17
Negli ultimi due incontri saranno analizzati gli standard relativi alle tematiche ambientali (E1-E5), sociali (S1-S4) e di governance (G1), con particolare attenzione all’informativa sulla condotta aziendale.
Corso accreditato dal MEF per i Revisori Legali e in fase di accreditamento presso il CNDCEC per i Commercialisti.
È raccomandata la partecipazione il giorno della diretta per avere la possibilità di interagire con il docente in tempo reale.
Tuttavia, gli iscritti, in caso non avessero la possibilità di partecipare il giorno della diretta, avranno accesso alla registrazione dei corsi in differita con gli stessi requisiti di presenza (tre/due ore di presenza per lezione, con controllo telematico) per il riconoscimento dei crediti formativi.
Per ottenere i crediti, è necessario partecipare attivamente al corso per l'intera durata della lezione, mentre il superamento del Questionario finale è invece opzionale.
In sintesi, per ottenere i crediti è necessario completare tutte le ore del singolo videocorso. Il sistema tiene traccia della fruizione dei video da parte dell'utente, e attribuisce i crediti solo quando tutto il videocorso è stato completato.
Per l'attribuzione dei crediti NON è più obbligatorio il questionario finale di verifica.
Guida operativa alle agevolazioni e agli obblighi fiscali - Aggiornato alla Legge di Bilancio 2025 - Maggioli Editore - Libro di carta di 208 pagine
Il manuale si pone l’obiettivo di essere una guida giuridico-fiscale per il piccolo proprietario immobiliare, affinché questi possa sfruttare l’opportunità delle locazioni brevi attraverso le piattaforme di home sharing, prima fra tutte AirBnB, mettendo a frutto i propri immobili sfitti, senza incorrere nel rischio di abusivismo o di evasione.
Il testo illustra l’inquadramento amministrativo delle diverse tipologie di strutture ricettive, chiarisce quando si debba parlare di attività economica imprenditoriale e quando invece si possa intendere come mera occupazione occasionale, che non richiede la partita IVA.
Successivamente si esamina l’impatto di tale classificazione ai fini delle imposte, gli obblighi fiscali derivanti per chi gestisce tale esercizio e le agevolazioni disponibili, arrivando così a suggerire la scelta migliore per il piccolo proprietario di casa. Il testo è aggiornato alla legge di bilancio 2025 che è intervenuta su: indicazione del codice CIN nelle dichiarazioni fiscali, nella Certificazione Unica e in tutte le comunicazioni trasmesse dagli intermediari, nuove aliquote Irpef, ampliamento della platea dei contribuenti forfetari e revisione delle agevolazioni fiscali sulla casa. Il testo tiene conto delle novità introdotte dal decreto legislativo 5 novembre 2024, n. 174 che in merito al canone RAI, ha riscritto le regole e ha abrogato le previgenti disposizioni. Rilevanti, inoltre, gli interventi del Ministero dell’Interno del 18 novembre 2024, che limita la possibilità di identificare gli ospiti delle strutture ricettive adottando la procedura automatizzata di check-in da remoto, e dell’Agenzia delle entrate che ha fornito nuove istruzioni in materia di loca- zioni brevi. Rispetto all’edizione precedente, infine, il testo presenta una chiara esposizione della figura professionale del property manager.
MAURIZIO SECCO
Dottore Commercialista e Revisore Legale. Dopo aver maturato una significativa esperienza nella consulenza e nella revisione presso studi tributari internazionali di Milano, si è specializzato nell’ambito delle operazioni straordinarie, del contenzioso tributario, della consulenza nel settore immobiliare e del commercio elettronico. Collabora con la Camera di Commercio di Milano come esperto per le assistenze specialistiche di primo orientamento sulle start-up innovative e per la finanza agevolata.
NICOLA SANTANGELO
Ragioniere, scrittore e blogger con esperienza in ambito contabile e fiscale, nella comunicazione d’impresa e nella redazione di business plan. Lavora presso Agenzia Fiscale del Ministero dell’Economia e delle Finanze. È autore di pubblicazioni su fisco, economia, finanza e imprenditoria per primarie te- state e riviste di settore. Sui medesimi temi è relatore in convegni per imprenditori e professionisti.
Prefazione
1 Introduzione e piano dell’opera
2 La sharing economy e il fenomeno Airbnb
2.1 La sharing economy
2.2 L’impatto della sharing economy
2.3 La sharing economy come opportunità per il settore turistico
2.4 Airbnb e l’home sharing
2.5 Il mercato degli affitti brevi in Italia
2.6 L’home sharing e l’impatto sulla geografia urbana
2.7 L’evoluzione normativa e la professionalizzazione degli affitti brevi
3 Le diverse tipologie di strutture ricettive e private regolate dalla disciplina amministrativa
3.1 Il Codice del turismo
3.2 La normativa regionale
3.3 L’esempio della normativa lombarda
3.3.1 B&B
3.3.2 Casa vacanze (case ammobiliate ad uso turistico)
3.3.3 Affittacamere (o foresterie lombarde)
3.4 Disciplina delle locazioni turistiche
3.5 Disciplina delle locazioni di natura transitoria
3.6 Disciplina fiscale delle locazioni brevi
3.7 La SCIA
3.8 La comunicazione delle presenze in Questura (il portale Alloggiatiweb)
3.8.1 Identificazione delle persone ospitate
3.9 Il Codice Identificativo Nazionale e la banca dati integrata
4 La normativa IVA: attività imprenditoriale o occasionale?
4.1 Premessa
4.2 La disciplina IVA del servizio di intermediazione nell’home sharing
4.3 La disciplina IVA dell’home sharing
4.4 Presupposto oggettiv
4.5 Presupposto territoriale
4.6 Presupposto soggettivo
4.6.1 Attività occasionale o professionale
4.6.2 Attività economica
4.6.3 Attività organizzata
4.7 Regime applicabile
4.8 Servizi alla persona vs servizi inerenti al godimento della res locata
4.8.1 Servizi alla persona
4.8.2 Servizi inerenti al godimento della proprietà
4.9 Apertura della partita IVA e scelta del codice attività
5 Tassazione dei proventi dell’host
5.1 Redditi da fabbricati per l’attività di locazione turistica o transitoria
5.2 Cedolare secca
5.2.1 Casi di esclusione dal regime della cedolare secca
5.3 Cedolare secca per locazioni brevi o turistiche
5.3.1 La definizione di locazione breve ai fini della cedolare
5.3.2 La locazione integrata di servizi di biancheria e pulizia
5.3.3 Attività non imprenditoriale e presunzione d’imprenditorialità
5.3.4 Cedolare secca per comodatari e sublocatari
5.3.4.1 Comodato breve
5.3.4.2 Sublocazioni brevi
5.3.5 La ritenuta d’acconto
5.3.6 I sostituti d’imposta: intermediari e portali online
5.3.6.1 Gli intermediari immobiliari
5.3.6.2 I portali stranieri di messa in contatto
5.4 Redditi diversi per attività di B&B in modo non imprenditoriale
5.5 Redditi d’impresa per attività svolte in modo imprenditoriale (B&B e Case vacanze non in forma d’impresa e affittacamere)
5.6 Regime forfetario
5.6.1 Introduzione al regime forfetario
5.6.2 Requisiti di accesso al regime
5.6.3 Cause di esclusione
5.6.4 Obbligo di comunicazione
5.6.5 Uscita dal regime forfetario
5.6.6 Esercizio dell’opzione per il regime ordinario
5.6.7 Semplificazioni e adempimenti ai fini IVA
5.6.8 Semplificazioni ai fini delle imposte sui redditi
5.6.9 Determinazione del reddito imponibile
5.6.10 Contributi previdenziali
5.7 Conclusioni
6 Obblighi di certificazione e altri adempimenti per le locazioni turistiche
6.1 Il contratto
6.2 La ricevuta
6.3 La marca da bollo
6.4 Canone RAI
6.4.1 Introduzione al canone RAI
6.4.2 Canone RAI ordinario
6.4.2.1 Canone Rai in fattura dell’energia elettrica
6.4.2.2 Importo del canone ordinario
6.4.2.3 Esenzione dal pagamento
6.4.3 Canone Rai speciale
6.4.3.1 Importo del canone speciale
6.4.3.2 Pagamento del canone speciale
6.4.3.3 Deducibilità dal reddito d’impresa
6.5 I diritti SIAE
6.6 IMU
6.7 TARI
6.8 La comunicazione al condominio
6.9 Obblighi per gli intermediari
6.9.1 Trasmissione dei dati
6.9.1.1 Soggetti esclusi alla trasmissione dei dati
6.9.2 Ritenuta del 21%
6.9.3 Certificazione ai locatori
6.10 Adempimenti DAC 7
6.11 Imposta di soggiorno
6.11.1 Dichiarazione imposta di soggiorno
6.11.2 Adempimenti per intermediari
6.12 Sicurezza e messa a norma
7 Property manager
7.1 Introduzione
7.2 Avvio dell’attività di property manager
7.3 Adempimenti e obblighi
7.4 Trasmissione dei dati all’Agenzia delle entrate
7.5 Imposta di soggiorno e dichiarazione
7.6 Segnalazione dati piattaforma digitale (DAC 7)
8 Coesistenza dell’attività con le agevolazioni fiscali IRPEF per il proprietario dell’immobile
8.1 Agevolazione prima casa all’atto di acquisto dell’immobile
8.2 Detraibilità 19% su interessi mutuo prima casa (max 760 € annui)
8.2.1 Il caso: locazione parziale dell’abitazione principale
8.2.2 II caso: locazione totale della prima casa
8.3 Detrazione IRPEF per la ristrutturazione dell’immobile e “bonus mobili”
8.4 Sismabonus e Sismabonus Acquisti
8.5 Detrazione IRPEF per il risparmio energetico
8.6 Bonus barriere architettoniche
8.7 Superbonus
8.7.1 Introduzione
8.7.2 Soggetti beneficiari
8.7.3 Interventi agevolabili
8.7.3.1 Interventi trainanti di efficientamento energetico
8.7.3.1.1 Isolamento termico
8.7.3.1.2 Impianti di climatizzazione
8.7.3.1.3 Impianti fotovoltaici
8.7.3.2 Interventi trainanti antisismici
8.7.3.3 Interventi trainati
8.7.4 Interventi esclusi
8.7.5 Termini e aliquote di detrazione
8.7.6 Deliberazioni del condominio
8.7.7 Asseverazioni
8.8 “Tax credit riqualificazione” per attività alberghiere
8.9 Detrazioni IVA per le ristrutturazioni di unità abitative da parte di imprese non edili
9 Conclusioni
9.1 La scelta ottimale per il piccolo proprietario di casa
9.2 Comparazione fra regimi e simulazione dei risultati
9.3 Possibili sviluppi futuri
10 Quesiti e risposte
10.1 Qualificazione e inizio attività
10.2 Caratteristiche degli immobili per la normativa amministrativa per la locazione turistica
10.3 Obblighi continuativi
10.4 Il contratto di locazione turistica
10.5 Tassazione
Allegati
1. Requisiti minimi foresterie lombarde (ex affittacamere) – allegato C Regolamento Regionale (Lombardia) n. 7 del 5 agosto 2016
2. Requisiti minimi bed & breakfast – allegato E Regolamento Regionale (Lombardia) n. 7 del 5 agosto 2016
3. Requisiti minimi appartamenti e case vacanze – allegato B Regolamento Regionale (Lombardia) n. 7 del 5 agosto 2016
4. Contratto di locazione breve con finalità turistica (CCIAA di Milano) – (ai sensi dell’art. 1, comma 2, lett. c), della legge 9 dicembre 1998, n. 431)
5. Contratto di locazione formula weekend – (ai sensi dell’art. 1, comma 2, lett. c), della legge 9 dicembre 1998, n. 431)
6. Contratto di locazione turistica (casa vacanze) – (Modello Confedilizia ANBBA AICAV)
7. Contratto di locazione breve in inglese
8. Contratto di locazione ad uso abitativo di natura transitoria – (ai sensi dell’art. 5, comma 1 della legge 9 dicembre 1998, n. 431 - allegato C (Modello Confedilizia)
9. Contratto di locazione ad uso abitativo di natura transitoria per studenti universitari – (ai sensi dell’art. 5, comma 2, della legge 9 dicembre 1998, n. 431 - allegato E)
10. Contratto di mandato a Property Manager per la gestione di locazione immobiliare – (CCIAA di Milano)
11. Dichiarazione sostitutiva RAI
12. Esenzione pagamento RAI
Bibliografia e documentazione
Indice delle Tabelle
Guida alle dichiarazioni integrative, eBook in pdf di 82 pagine sulle modalità di autocorrezione degli errori e delle inesattezze.
Aggiornato con il Decreto sanzioni - D.lgs. n.87/2024
Il presente elaborato passa in rassegna la disciplina delle dichiarazioni integrative, mettendo in luce le modalità di autocorrezione degli errori e delle inesattezze.
L’istituto della dichiarazione integrativa rappresenta uno degli adempimenti atti a consentire la regolarizzazione spontanea di omissioni ed errori suscettibili di compromettere l’attendibilità, l’esattezza e la completezza dell’informativa resa all’Agenzia delle Entrate.
La facoltà di rettifica della dichiarazione attribuita dalla legge è figlia del rinnovato orientamento del legislatore tributario, sempre più propenso a favorire l’introduzione di strumenti deflattivi del contenzioso in un’ottica ditax compliance atta a favorire all’emersione ex ante delle irregolarità dichiarative.
Si tratta di una strategia che, da un lato, consente di promuovere la fedeltà fiscale attraverso la riduzione delle sanzioni applicabili, dall’altro stimola una maggiore efficacia dell’azione di repressione degli illeciti fiscali grazie al minor carico di lavoro degli organi di giustizia tributaria ed alla possibilità di procedere ad accertamenti via via più mirati. In questo contesto, la dichiarazione integrativa assume un ruolo centrale al pari di altri strumenti deflattivi del contenzioso, quali l’accertamento con adesione, l’istanza di reclamo-mediazione, gli inviti alla regolarizzazione e, in generale, gli altri istituti che permettono la definizione agevolata e preventiva delle liti.
Come si osserva nel prosieguo del testo, la correzione può essere finalizzata, ora a porre rimedio agli errori formali, ora a sanare errori sostanziali che incidono sulla determinazione della misura delle imposte liquidate.
Nella trattazione viene analizzato, in primis, il quadro regolatorio che sovrintende la rettifica delle dichiarazioni, focalizzando anche i risvolti sanzionatori connessi alla ripresentazione delle comunicazioni fiscali.
Nei capitoli successivi al terzo, al fine di permettere un’analisi casistica quanto più completa possibile, si riproducono le modalità di regolarizzazione differenziate in base alla fattispecie dichiarativa oggetto di intervento.
Premessa
Dichiarazioni integrative: regole generali
1.1 Rettifica alle dichiarazioni e normativa di riferimento
1.2 Dichiarazione integrativa a sfavore
1.3 Dichiarazione integrativa a favore
1.4 Effetti sul termine decadenziale di accertamento
1.5 Trasformazione dei rimborsi
Trattamento sanzionatorio
2.1 Correzione di errori rilevabili in sede di liquidazione o di controllo formale
2.2 Correzione di errori non rilevabili in sede di liquidazione o di controllo formale
2.3 Errore di imputazione temporale del componente di reddito
2.4 Correzione di errori formali
Dichiarazioni integrative redditi
3.1 Presupposti, modalità e termini di presentazione
3.2 Dichiarazione integrativa a sfavore
3.2.1 Esempio: Dichiarazione integrativa con maggior debito
3.2.2 Esempio: omessa indicazione dei canoni di locazione in regime di cedolare secca
3.2.3 Caso particolare: dichiarazione integrativa a sfavore che sana errori commessi dopo il 1° settembre 2024
3.3 Dichiarazione integrativa a favore
3.3.1 Esempio: dichiarazione integrativa a favore infrannuale
3.3.2 Esempio: dichiarazione integrativa a favore ultrannuale
3.4 Dichiarazione formalmente irregolare
3.4.1 Esempio: dichiarazione integrativa con errori formali
3.5 Dichiarazione integrativa 730
Dichiarazione Integrativa Irap
4.1 Presupposti, modalità e termini di presentazione
4.2 Dichiarazione integrativa Irap a sfavore
4.2.1 Esempio: dichiarazione integrativa da cui deriva un minor credito
4.3 Dichiarazione integrativa Irap a favore
4.3.1 Esempio: dichiarazione integrativa a favore infrannuale
4.3.2 Esempio: dichiarazione integrativa a favore ultrannuale
4.4 Dichiarazione formalmente irregolare
4.4.1 Esempio: dichiarazione integrativa con errori formali
Dichiarazione integrativa Iva
5.1 Presupposti, modalità e termini di presentazione
5.2 Dichiarazione integrativa Iva a sfavore
5.2.1 Esempio: dichiarazione integrativa Iva a sfavore
5.3 Dichiarazione integrativa Iva a favore
5.3.1 Esempio: dichiarazione integrativa a favore infrannuale
5.3.2 Esempio: dichiarazione integrativa a favore ultrannuale
Foglio excel per la determinazione del risparmio fiscale ottenibile con il pagamento dell’imposta sostitutiva per l’affrancamento del valore dei terreni edificabili e con destinazione agricola.
Aggiornato con la Legge di bilancio 2025 che ha previsto l’aumento dell’imposta sostitutiva e la messa a regime della norma.
La rideterminazione del costo dei terreni è sicuramente un’operazione da valutare dal punto di vista della convenienza fiscale, consentendo il più delle volte un cospicuo risparmio di imposta in occasione della cessione del bene affrancato.
La valutazione del costo e quindi della convenienza fiscale dell’affrancamento deve tuttavia tenere in debita considerazione più aspetti: lo scaglione IRPEF del titolare della proprietà, l’intenzione di cedere il bene a breve o più in la nel tempo, l’intenzione di affrancare l’intero valore o solo parte di esso, il costo della perizia di stima ecc.
Il presente foglio di calcolo considera tutti questi aspetti, fornendo un comodo strumento per:
Il file richiede Microsoft excel 2010 o superiore.
Il foglio di calcolo è progettato per funzionare con Microsoft® Excel® dalla versione2010 in poi (non funziona con Mac / OpenOffice).
Foglio excel per la determinazione del risparmio fiscale ottenibile con il pagamento dell’imposta sostitutiva per l’affrancamento delle partecipazioni.
Aggiornato con la Legge di bilancio 2025, che ha incrementato l’aliquota dell’imposta sostitutiva e introdotto la norma “a regime”.
La rideterminazione del costo delle partecipazioni è sicuramente un’operazione da valutare dal punto di vista della convenienza fiscale, consentendo il più delle volte un cospicuo risparmio di imposta in occasione della cessione delle quote affrancate.
Il presente foglio di calcolo considera tutti questi aspetti, fornendo un comodo strumento per:
Il file richiede Microsoft excel 2010 o superiore.
Il foglio di calcolo è progettato per funzionare con Microsoft® Excel® dalla versione2010 in poi (non funziona con Mac / OpenOffice).
Per poter compensare crediti tributari in modo “orizzontale” (ossia con imposte di natura diversa) e per importi superiori a 5.000 euro è necessario il rilascio, da parte di un professionista certificato, di un visto di conformità nella dichiarazione dalla quale emerge il credito.
In caso di rimborso il visto è necessario per richieste di rimborso superiori ai 30.000 euro.
La normativa (e la prassi professionale) indicano i controlli minimi richiesti (obbligatori) per rilasciare il visto di conformità.
Il presente file excel costituisce una checklist-guida per la predisposizione dei controlli necessari per il rilascio del visto di conformità per i seguenti crediti:
Ciascuna check list comprende i seguenti step di controllo:
L’intera check list può quindi essere stampata come “carta di lavoro” da conservare al fine di attestare la corretta esecuzione dei controlli svolti, in caso di verifiche o accertamenti.
Il file una volta compilato può essere stampato e fatto sottoscrivere dalla società.
In automatico nella stampa, si produce:
A corredo la normativa di riferimento e la principale prassi dell’Agenzia delle Entrate.
L’utilizzo del file presuppone una adeguata competenza fiscale da parte dell’utente.
Il file richiede Microsoft Excel 2010 o superiore.
Non funziona su MAC.
I regimi fiscali degli impatriati
Aggiornato all’interpello AdE n. 16 del 28.01.2025
eBook in pdf di 278 pagine.
Questo manuale nasce dalla necessità di implementare e aggiornare l’ultima edizione pubblicata nel 2024, anche al fine di fornire un’utile guida di coordinamento tra la disciplina ante e post 31/12/2023, che risulta tuttora vigente per coloro che sono rientrati fisicamente in Italia entro il 31/12/2023.
Relativamente alla disciplina 2024, vengono altresì illustrate le disposizioni che costituiscono una novità assoluta e che prevedono una sorta di “Regime Impatriati” pure per le imprese/società e per gli esercenti arti e professioni in forma associata. Ovviamente, non mancano le doverose precisazioni in merito a talune situazioni controverse che, nel bene o nel male, hanno trovato (o non hanno ancora trovato) delle conferme di prassi e di giurisprudenza, nonché, più in generale, le novità interpretative diramate con risposte a interpello pubblicate dall’Agenzia delle entrate fino a dicembre del 2024.
Il corpo del testo ripercorre lo schema proposto fin dalla prima edizione, aggiornando i fac-simili ivi proposti e razionalizzando la parte normativa.
Si è ritenuto opportuno mantenere anche le informazioni afferenti alla disciplina inizialmente prevista dal Regime, posto che è oramai difficile reperire in commercio testi che concernano tali argomentazioni, nonostante, come detto, molti contribuenti si trovino ancora a dover verificare le predette regole originarie.
Non manca una dettagliata analisi relativa a fattispecie particolari, le cui interpretazioni fornite dall’Amministrazione finanziaria non paiono a volte condivisibili.
Nell’edizione di quest’anno, una novità assoluta è rappresentata infine dalla nuova sezione dedicata alle FAQ pervenute, evidenziando quelle che presentano ancora dubbi interpretativi sulla normativa in vigore.
Sono, inoltre, stigmatizzati quei casi controversi che risultano ancora privi di valida risposta ministeriale.
Introduzione
I PARTE - LA NORMATIVA DI RIFERIMENTO
II PARTE - IL REGIME AGEVOLATIVO DEI LAVORATORI IMPATRIATI PER LE PERSONE FISICHE CHE TRASFERISCONO LA RESIDENZA FISCALE IN ITALIA
8. Premessa
9. Disciplina per i trasferimenti avvenuti fino al 29 aprile 2019
III PARTE - PROVVEDIMENTI – RISOLUZIONI – INTERPELLI
17. Provvedimento 46244 / 2016
18. Provvedimento 64188 / 2017
19. Interpello 51 / 2018
20. Interpello 72 / 2018
21. Interpello 76 / 2018
22. Interpello 59 / 2020: il requisito del “collegamento” funzionale all’impatrio
23. Provvedimento 60353 / 2021 + errata corrige
24. Risoluzione 17 / 2021
25. Risoluzione 27 / 2021
26. Interpello 596 / 2021 – COMMENTO
27. Interpello 703 / 2021
28. Interpello 854 / 2021 – COMMENTO
29. Interpello 3 / 2022 – COMMENTO
30. Interpello 32 / 2022 – COMMENTO
31. Interpello 85 / 2022 – COMMENTO
32. Interpello 119 / 2022 – COMMENTO
33. Interpello 159 / 2022 – COMMENTO
34. Risoluzione n. 24/E del 31/05/2022
35. Interpello 172 / 2022 L’incomprensibile divieto per i cittadini extra-UE
36. Interpello 460 / 2022 – COMMENTO
37. Interpello 321 / 2022
38. Interpello 152 / 2024
39. Interpello 159 / 2024
40. Risoluzione N. 40 del 23/07/2024
41. Risposta N. 16/2025
42. Appendice prassi ante 2024: Le circolari dell’Agenzia delle Entrate
IV PARTE - LA NUOVA DISCIPLINA IN VIGORE DAL 1° GENNAIO 2024
43. Le regole stabilite post 31/12/2023
44. Le indicazioni fornite nella relazione illustrativa
45. Le indicazioni fornite nella relazione tecnica
46. Schema riassuntivo di confronto 2023 / 2024
47. Come cambia la residenza fiscale delle persone fisiche a partire dal 1° gennaio 2024
V PARTE - NUOVO REGIME DI FAVORE PER IMPRESE E PROFESSIONISTI
48. La disciplina prevista per Imprese, Società e Associazioni Professionali
49. Le indicazioni fornite nella relazione illustrativa
50. Le indicazioni fornite nella relazione tecnica
51. Schema di confronto impatriati / imprese 2024
52. FAQ: Le risposte ai principali quesiti pervenuti
Appendice
53. CORTE DI CASSAZIONE - Ordinanza 27 dicembre 2024, n. 34655
Il presente elaborato, si propone di approfondire la disciplina della rivalutazione dei beni, concentrando l’attenzione sull’istituto della rivalutazione dei terreni e delle partecipazioni.
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Nel contesto normativo, l’istituto della rivalutazione dei terreni e delle partecipazioni, si inserisce nell’ambito delle leggi speciali derogatorie che permettono di rideterminare il valore fiscale dei beni. In particolare, la rivalutazione dei terreni e delle partecipazioni possedute non in regime d’impresa è stata introdotta ab origine dalla L.448/2001, per poi essere successivamente riproposta negli anni successivi ed ha valenza squisitamente fiscale.
L’opzione fa sì che il valore rideterminato mediante perizia sia quello riconosciuto fiscalmente ai fini del calcolo delle plusvalenze e delle minusvalenze rilavanti ai fini delle imposte sui redditi e, con particolare riguardo ai terreni, come meglio si dirà, anche ai fini delle imposte di registro e ipocatastali.
Con la Legge di Bilancio 2025, l’istituto è stato stabilizzato a regime nell’ordinamento, pertanto, in futuro non si renderanno necessarie specifiche proroghe dirette a riproporre l’opzione.
Nell’ultimo capitolo dell’elaborato viene altresì ripercorsa la rivalutazione dei beni d’impresa di cui alla L.342/2000, istituto che poteva essere invocato in presenza di terreni e partecipazioni posseduti in regime d’impresa.
Premessa
Rivalutazione dei terreni e delle partecipazioni
1. Legge istitutiva
2. Estensioni della Legge
3. La rivalutazione dei terreni e partecipazioni nella Legge di Bilancio 2025
4. Ambito soggettivo di applicazione
5. Ambito oggettivo di applicazione
6. Modalità di rivalutazione
7. Imposta sostitutiva e valutazione di convenienza
8. Trattamento delle minusvalenze
9. Aspetti dichiarativi
10. Casi particolari
11. Rivalutazione dei terreni e delle partecipazioni possedute nell’esercizio dell’impresa
Bibliografia