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La quinta magistratura tributaria deve essere inserita nella Costituzione.
Approfondimento gratuito in pdf di 57 pagine.
Con l’entrata in vigore della Legge n. 130 del 31 agosto 2022, recante “Disposizioni in materia di giustizia e di processo tributari” (in G.U. n. 204 del 1° settembre 2022, in vigore dal 16 settembre 2022), è stata finalmente istituita – dopo 160 anni - la Quinta Magistratura Tributaria (che si affianca a quelle già esistenti: ordinaria, amministrativa, contabile e militare).
Un’analisi autorevole e approfondita della nuova “Quinta Magistratura Tributaria” introdotta dalla Legge n. 130/2022, con uno sguardo critico e sistemico sui profili giuridici, costituzionali e processuali ancora aperti. L'autore – esperto di diritto tributario e avvocato cassazionista – delinea un percorso di riforma strutturale della giustizia tributaria italiana che passa per il superamento del cosiddetto "doppio binario" penale-tributario e l'esplicito inserimento della magistratura tributaria nella Costituzione.
La presente relazione si propone, pertanto, di delineare le modifiche costituzionali necessarie per il pieno riconoscimento della magistratura tributaria, così da completare il processo di riforma avviato nel 2022 e assicurare - finalmente - alla magistratura tributaria un assetto conforme ai principi di autonomia, terzietà, efficienza e imparzialità, sanciti dalla Costituzione e richiamati dalle normative europee.
L’approfondimento tocca i seguenti punti fondamentali:
(Registrazione del Corso in diretta svolto IL 25.06.2025 - Durata del corso: 2 ore e mezza)
FWTP00038
Un’analisi pratica e completa sulla dichiarazione dei redditi delle società semplici, con focus su holding, immobiliari e società di godimento. Approccio operativo, casi concreti e spazio dedicato ai quesiti dei partecipanti.
È tempo di dichiarazioni ed anche la società semplice è chiamata all’adempimento. Il corso ha lo scopo di illustrare in modo pratico come dichiarare le varie tipologie reddituali in capo ad una società semplice ed ai suoi soci.
Il webinar avrà un approccio oltremodo pratico-operativo ed i relatori saranno a disposizione per rispondere ai quesiti dei partecipanti.
L’ISCRIZIONE INCLUDE:
La società semplice senza redditi
La società semplice Holding
La società semplice come liquidity company
La società semplice immobiliare di godimento
La società semplice che gestisce opere d’arte
La società semplice che investe all’estero
La trasformazione progressiva e regressiva della società semplice
La tassazione dei soci della società semplice
Il rendiconto della società semplice
Ennio Vial
Dottore Commercialista in Castelfranco Veneto (Treviso), opera nel settore della consulenza in materia di fiscalità internazionale, di operazioni straordinarie, di riorganizzazione di patrimoni familiari e trust. Amministratore di Trust Company.
È relatore per molteplici enti di formazione e pubblica da oltre venti anni articoli e libri per riviste ed editori del settore. Collabora con Commercialista Telematico in qualità di Autore e Relatore.
Silvia Bettiol
Dottoressa Commercialista in Montebelluna (Treviso), si dedica alla consulenza in materia di fiscalità internazionale, di operazioni straordinarie e di trust. Ha maturato una significativa esperienza in tema di comunicazione delle holding e adempimenti del trust. Procuratrice di Trust Company.
È relatrice e autrice per enti formativi e editori del settore. Collabora con Commercialista Telematico in qualità di Autrice e Relatrice.
Adriana Barea
Dottoressa Commercialista in Morgano (Treviso). Si occupa di fiscalità, contabilità e bilancio.
È, inoltre, dedita alla consulenza in materia di riorganizzazioni di gruppi finalizzate anche al ricambio generazionale. È relatrice e autrice di pubblicazioni su temi di sua competenza.
Il corso online è fruibile sia da pc che da dispositivi mobili (smartphone/tablet).
Non occorrono né webcam né microfono.
REQUISITI SOFTWARE
Browser: Chrome, Firefox, Edge, Safari
Sistema operativo: Windows 7 o superiori, MacOS 10.9 o superiori
SERVIZIO CLIENTI
Per tutte le informazioni sul corso, invio credenziali di accesso, rilascio atti del corso, ecc
Tel: 0541 628200 [email protected]
La registrazione rimane visibile per 365 giorni dall’acquisto.
L'applicativo in excel "Management della Finanza Strategica" è progettato per assistere le imprese nella gestione strategica della loro finanza.
Attraverso un approccio strutturato suddiviso in tre sezioni principali, l'applicazione facilita l'imputazione dei dati, l'analisi e l'elaborazione delle strategie, e la raccolta dei risultati di sintesi.
Offrendo un'analisi trimestrale, permette di valutare l'andamento delle scelte strategiche e di confrontarle con i risultati effettivamente conseguiti, fornendo un quadro chiaro della situazione finanziaria aziendale e delle sue evoluzioni.
Dotata di 21 finestre di dialogo per un'interazione intuitiva, l'applicazione si distingue per la capacità di simulare diversi scenari di sviluppo finanziario, includendo funzioni specifiche per il calcolo dell'ammortamento finanziario e la gestione del capitale circolante. Ogni finestra offre opzioni di stampa in PDF per facilitare la documentazione e l'analisi.
La sezione rivolta alla analisi dei dati e allo sviluppo delle strategie utilizza un insieme di concetti, i cui significati e le cui modalità di calcolo sono indicate in maniera puntuale nell’e-book “Management della Finanza Strategica” edito da Maggioli Editore che è possibile acquistare in formato pdf sempre su Fisco e tasse.
Il suo utilizzo non è limitato a un singolo periodo, grazie all'abbonamento annuale che permette di monitorare l'evolversi della situazione finanziaria aziendale nel tempo. L’applicazione, infatti, si sviluppa su quattro trimestri e quindi consente di analizzare gli andamenti in ciascuno dei quattro trimestri dell’anno preso in considerazione.
Questa flessibilità rende l'applicazione un eccellente strumento per la pianificazione finanziaria a lungo termine, consentendo alle imprese di prendere decisioni informate per il loro sviluppo strategico e finanziario.
Management della finanza strategica si differenzia dagli altri tools che trattano delle questioni finanziarie per il fatto che utilizza i flussi invece di indici.
Questa specificità gli consente di rilevare fattori di solvibilità, di rischio, di vulnerabilità e sostenibilità che l’analisi per indici non è in grado di rendere possibile.
Inoltre, management della finanza strategica, individua le variazioni da effettuare in termini quantitativi e dispone di simulazioni per rimodulare la struttura finanziaria con risultati di equilibrio.
Verifiche del sistema
|
Fattori |
Capacità del sistema |
Altri |
Management della Finanza Strategica |
|
Rating |
Verifica il giudizio complessivo bancario |
SI |
No |
|
Verifica di solvibilità |
Verifica se l'impresa sia in grado di onorare tutti propri debiti |
No |
Si |
|
Analisi di liquidità |
Verifica se la liquidità è reale o apparente |
No |
Si |
|
Analisi del rischio |
Verifica se i congruità dei capitali permanenti |
No |
Si |
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Analisi di sostenibilità |
Verifica se il debito di medio-lungo periodo sia onorabile |
No |
Si |
|
Analisi di vulnerabilità |
Verifica quando una riduzione del reddito rende insostenibile il debito |
No |
Si |
|
Analisi di congruità |
Verifica se i capitali permanenti sono congruii con il circolante |
No |
Si |
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Indici di bilancio |
Esposizione indici di bilancio |
Si |
No |
Simulazioni possibili
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Fattori |
Altri |
Management della Finanza Strategica |
|
Possibilità di modificare il circolante |
No |
Si |
|
Esposizione dei tempi di gestione del circolante |
No |
Si |
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Possibilità di modificare la solidità |
No |
Si |
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Possibilità di simulare investimenti |
No |
Si |
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Scelta del mix di finanziamento |
No |
Si |
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Indicazione di mix indebitamento sostenibile |
No |
Si |
|
Possibilità di programmare la liquidità |
No |
Si |
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Stati patrimoniali ex post alla ristrutturazione |
No |
Si |
|
Conti economici da nuovi investimenti |
Si |
No |
|
Stati patrimoniali da nuovi investimenti |
Si |
Si |
Il file richiede Microsoft Excel 2007 (o successivi) o equivalente (Non funziona su MAC)
ATTENZIONE: Per l'utilizzo del foglio excel, al primo avvio è richiesto un codice di sblocco che verrà inviato via email (si consiglia di controllare eventualmente anche lo spam).
A scadenza sarà possibile rinnovarlo ad un prezzo ridotto.
Enti del Terzo settore: Imposte Dirette, IVA e Regimi contabili
Aggiornato al D.L. n. 84 del 17.06.2025 in attesa della conversione in legge
eBook in pdf di 158 pagine.
Il presente lavoro utilizzando un approccio operativo, sulla base di un’analisi sistematica delle disposizioni del Codice e le buone pratiche, si propone di:
Premessa
1. L’Ente “no profit“ nel paradigma del Codice del Terzo settore
1.1 Nozione di “Terzo settore” e classificazione degli Enti
1.2 Requisiti
1.2.1 Il vincolo sul patrimonio
1.3 Attività “di interesse generale”, attività “diverse” e “strumentalità”
1.4 Controllo amministrativo, contabile e dei risultati: responsabilità
1.4.1 La revisione degli ETS ed il RUNTS: nodi interpretativi e chiarimenti applicativi
1.4.2 Adeguatezza degli assetti ed assenza di lucro
1.4.3 Responsabilità del Collegio sindacale, Codice civile e Crisi d’impresa
1.5 La rilevanza dell’informativa di bilancio
1.6 Appendice normativa
1.6.1 Check list
2. Gli assetti contabili e fiscali
Enti “non piccoli” “piccoli” e “micro”
2.1 Introduzione al quadro normativo contabile
2.2 Assetti contabili e dimensione degli enti
2.2.1 La scelta del regime contabile tra “volontary” o “mandatory”
2.3 La rendicontazione contabile dell’ETS
2.3.1 Principi generali e Modelli di bilancio
2.3.2 “Introduzione” e “Glossario”
2.3.3 Le tecniche di rilevazione contabile
2.3.4 La disciplina fiscale del CTS dal 1 gennaio 2026, D.L. 84/2025 – Artt. 79, 87, CTS
2.3.5 I Regimi forfettari
2.3.6 ETS “micro”: il rendiconto per cassa aggregato e l’informativa
2.3.7 Nuovi limiti dimensionali: da quale bilancio? Esempi
2.4 Appendice normativa
2.4.1 Check list
3. Gli obblighi di tenuta delle scritture e libri contabili
3.1 L’obbligo di tenuta delle scritture contabili
3.1.1 Il piano dei conti, PDC e Modello di bilancio
3.1.2 Deroghe e decorrenza bilancio degli ETS
3.1.3 Casi specifici: l’attività volontaristica: costi e proventi figurativi
3.1.4 I libri contabili
3.2 La (non) commercialità art. 79, CTS e regimi fiscali
3.2.1 I test della commercialità
3.2.2 La scomposizione contabile: nota metodologica
3.2.3 Mutamento della natura di ETS: implicazioni
4. Il principio contabile OIC35
4.1 L’OIC 35: criteri, postulati e finalità
4.2 Le transazioni non sinallagmatiche: classificazione
4.2.1 Le erogazioni liberali
4.2.2 La classificazione nel “Glossario”
4.3 La regola del fair value
4.4 Alcune considerazioni sulle transazioni non sinallagmatiche
4.4.1 Casi esemplificativi
4.5 I proventi del 5 per mille
4.6 La raccolta pubblica o privata di fondi, RF
4.6.1 Il rendiconto separato
4.7 Le quote associative dei soci fondatori
4.8 La svalutazione delle immobilizzazioni materiali ed immateriali
4.9 Il rendiconto gestionale e la relazione di missione
4.10 Le semplificazioni di prima applicazione: emendamenti OIC 35 marzo 2023
5. ETS nella forma associativa: costituzione e scritture ordinarie
5.1 La scelta della veste giuridica di ETS
5.1.1 ODV
5.1.2 Elementi strutturali
5.1.3 Governance
5.2 APS
5.2.1 Costituzione
5.2.2 Elementi strutturali
5.2.3 Governance
5.3 Enti filantropici
5.3.1 Costituzione
5.3.2 Elementi strutturali
5.4 ETS neocostituito: atto costitutivo e scritture contabili
5.4.1 Statuto ed adeguamento: contenuti e norme
5.4.2 Nuova costituzione, altre ipotesi: scritture e mutamento dei regimi contabili
5.5 Case study
6. IVA e regime forfettario
6.1 Le novità IVA e lo slittamento al 1° gennaio 2025 (Decreto Milleproroghe 2024)
6.1.1 Il passaggio delle operazioni dall’esclusione o imponibilità IVA all’esenzione: gli effetti pratici del nuovo quadro normativo
6.1.2 I requisiti dell’esenzione IVA
6.2 Regime forfettario dal 1° gennaio 2024 per ODV e APS, obbligo o facoltà?
6.3 Gli effetti della Legge Delega 111/2023 in attesa dell’Autorizzazione Europea
Fonti
Bibliografia
Guida alla compilazione della dichiarazione dei redditi
FWTP00037
Il webinar fornisce un inquadramento chiaro e aggiornato del trattamento fiscale delle cripto-attività, con un focus operativo sulla compilazione del quadro RW e RT. Un’occasione concreta per i commercialisti di affrontare con sicurezza una materia complessa e in rapida evoluzione.
L’ISCRIZIONE INCLUDE:
Normalmente la video-registrazione del corso è disponibile dopo 5-6 giorni lavorativi della diretta ed è consultabile all’interno della piattaforma di e-learning.
Prima parte – Inquadramento normativo e aspetti fiscali
Seconda parte – Compilazione della dichiarazione e casi pratici
Dario Deotto, studio Deotto Lovecchio & Partners, direttore di Blast
Maurizio Nadalutti, studio Deotto Lovecchio & Partners, dottore commercialista
Previa conferma dell’avvenuto accreditamento da parte del CNDCEC, la visione in diretta di questo webinar può consentire la maturazione di crediti formativi validi per la formazione obbligatoria continua degli iscritti all’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili.
Il rilascio dei crediti è condizionato al rispetto delle regole e delle procedure previste dal regolamento vigente adottato dal CNDCEC.
La mancata acquisizione di crediti formativi dovuta alla non partecipazione dell’iscritto alla Videoconferenza, ad errori dello stesso riguardanti le procedure di verifica previste dai Consigli Nazionali o per problemi tecnici o di altra natura non imputabili a Commercialista Telematico Srl, non dà diritto al rimborso dell’acquisto.
N.B.: Attestato di partecipazione e Crediti Formativi verranno associati al nominativo e all’indirizzo email del partecipante.
Requisiti software:
Servizio tecnico di assistenza (esempio: problemi di connessione): prima e durante lo svolgimento del corso on line, sarà attivo dalle ore 8.30 alle ore 13.00 e dalle ore 14.00 alle ore 17.30 il servizio di assistenza. Tel.: 0541 628903
Normalmente la video-registrazione del corso è pronta dopo 5-6 giorni lavorativi ed è consultabile all’interno della piattaforma di e-learning. La registrazione rimane visibile per 365 giorni dall’acquisto.
L’e-book analizza in modo dettagliato la disciplina del lavoro autonomo occasionale, affrontando con taglio operativo e aggiornato le numerose problematiche che i datori di lavoro, i committenti e i professionisti si trovano ad affrontare nella gestione di questi incarichi.
eBook in pdf di 98 pagine.
Aggiornato alla Circolare INPS n. 27 del 2025, il volume chiarisce anche gli adempimenti derivanti dalle recenti novità normative, con particolare attenzione:
Questa guida è uno strumento fondamentale per evitare errori nell’utilizzo del lavoro autonomo occasionale e per prevenire contestazioni ispettive. Utilissimo anche per studi professionali, enti no-profit, imprese agricole e PMI che vogliono operare in piena regola e con consapevolezza.
Premessa
1. Il lavoro autonomo occasionale
1.1 Distinzione rispetto al lavoro subordinato
1.2 Distinzione rispetto al lavoro autonomo abituale
1.2.1 IVA
1.2.2 IRPEF
1.2.3 Gestione Separata
1.3 Distinzione con la collaborazione coordinata e continuativa
1.4 Distinzione rispetto alle prestazioni di lavoro occasionali
1.4.1 Imprese e professionisti
1.4.2 Settore agricolo
1.4.3 Privati
1.5 Le novità della Legge di bilancio 2023
1.5.1 Cambia il tetto ai compensi per singolo utilizzatore
1.5.2 Cambia il limite dimensionale per imprese e professionisti
1.5.3 Le novità per il settore agricolo
1.6 Lettera di incarico per lavoro autonomo occasionale
1.7 Modalità di pagamento dei compensi
1.8 Nota di pagamento
1.9 Le tutele del “Jobs Act lavoratori autonomi”
1.9.1 Contratto
1.9.2 Pagamento del compenso
1.9.3 Invenzioni del lavoratore
1.9.4 Eventi di gravidanza, malattia e infortunio
2. Gli obblighi di comunicazione previsti dal Decreto “Fiscale”
2.1 Il rinvio al lavoro intermittente
2.2 Sanzioni
2.3 Sospensione
2.4 Organi competenti
2.5 Effetti della sospensione
2.6 Revoca
2.7 Ricorso
2.8 Lavoratori irregolari
2.9 Gravi violazioni in materia di salute e sicurezza
3. Copertura previdenziale
3.1 Adempimenti conseguenti
3.2 Procedura di iscrizione alla Gestione Separata
3.3 Compilazione della domanda
3.4 Cassetto previdenziale
3.5 Contribuzione
3.6 Iscritti in via esclusiva alla Gestione Separata
3.7 Iscritti già pensionati o assicurati presso altre forme previdenziali obbligatorie
3.8 Base imponibile
3.9 Calcolo INPS: lavoratore non iscritto ad altra forma previdenziale né pensionato
3.10 Calcolo INPS: lavoratore iscritto ad altra forma previdenziale o pensionato
3.11 Massimale contributivo
3.12 Versamento dei contributi
3.13 Principio di cassa
3.14 Compilazione F24
3.15 Denuncia UniEmens
3.16 Compilazione denuncia UniEmens
3.16.1 Codice Comune
3.16.2 Tipo Rapporto
3.16.3 Aliquote contributive
3.16.4 Data inizio e fine attività
3.16.5 Calamità
3.16.6 Certificazione del contratto
3.16.7 Agevolazioni
3.16.8 Flusso unico e procedura di invio
4. Prestazioni garantite dalla Gestione Separata
4.1 Indennità di malattia
4.1.1 Requisiti
4.1.2 Limiti di durata
4.1.3 Giornate indennizzabili
4.1.4 Misura
4.1.5 Certificazione di malattia
4.1.6 Malattia all’estero
4.1.7 Domanda telematica
4.1.8 Reperibilità
4.1.9 Indirizzo di reperibilità
4.1.10 Assenze alle visite di controllo
4.1.11 Assenze giustificate
4.1.12 Competenza esclusiva INPS
4.1.13 Contrasto tra certificati
4.2 Degenza ospedaliera
4.2.1 Requisiti
4.2.2 Durata e importo
4.2.3 Domanda
4.2.4 Contributi figurativi
4.3 Indennità di maternità
4.3.1 Casi particolari
4.3.2 Adozione o affidamento
4.3.3 Padre
4.3.4 Requisiti
4.3.5 Domanda
4.3.6 Scadenze
4.3.7 Importo
4.3.8 Differimento
4.3.9 Posticipo
4.3.10 Interruzione della gravidanza
4.3.11 Contribuzione figurativa
4.3.12 Le novità della Legge di Bilancio 2022
4.4 Congedo parentale
4.4.1 Domanda
4.4.2 Nove mesi
4.4.3 Condizioni
4.4.4 Contribuzione figurativa
5. Redditi diversi
5.1 Ritenuta d’acconto
5.2 Versamento con modello F24
5.3 Sostituti d’imposta
6. Esempi di calcolo del netto da corrispondere
6.1 Lavoratore non iscritto ad altre forme di previdenza obbligatoria
6.2 Lavoratore iscritto ad altre forme di previdenza obbligatorie
7. Dichiarazioni fiscali
7.1 Certificazioni Uniche
7.1.1 Termine
7.1.2 Invio
7.1.3 Soggetti obbligati
7.1.4 Composizione
7.1.5 Frontespizio
7.1.6 Quadro CT
7.1.7 Certificazione unica
7.1.8 Dati fiscali
7.1.9 Dati previdenziali
7.2 Modello 770
7.2.1 Soggetti obbligati
7.2.2 Invio
7.2.3 Composizione
7.2.4 Frontespizio
7.2.5 Quadro ST
7.2.6 Quadro SV
7.2.7 Quadro SX
7.2.8 Quadro SY
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DPIA Easy è stato sviluppato da Maggioli S.p.A. per assistere Data Protection Officer (DPO), consulenti privacy, professionisti del settore legale, Pubbliche Amministrazioni e organizzazioni di diverse dimensioni, offrendo un framework strutturato e guidato per affrontare le principali fasi della DPIA.
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DPIA Easy analizza diversi scenari di rischio mediante un sistema guidato, ma non può prevedere né coprire l’intera gamma di variabili contestuali o rischi specifici che possono emergere in casi concreti. Pertanto, la responsabilità per l’identificazione, gestione e mitigazione dei rischi residui resta in capo all’utilizzatore del software.
Il software è fornito “così com’è” (“as is”), senza alcuna garanzia esplicita o implicita circa l’idoneità a specifici scopi, l’accuratezza, la completezza o l’affidabilità dei risultati. Maggioli S.p.A. non potrà essere ritenuta responsabile per eventuali danni diretti, indiretti, incidentali, consequenziali o di altro tipo derivanti dall’utilizzo o dall’impossibilità di utilizzo del software.
DPIA Easy è concepito come complemento al lavoro di valutazione dei professionisti, non come sostituto.
La competenza e il giudizio umano rimangono elementi imprescindibili per garantire una valutazione d’impatto conforme, efficace e completa.
Infine, nel costante impegno verso il miglioramento del prodotto, Maggioli S.p.A. invita gli utenti a fornire feedback, segnalazioni e proposte utili al perfezionamento del software e delle sue funzionalità.
Guida sulle cartelle di pagamento, che vuole essere di aiuto al contribuente (ma anche al professionista) al fine di conoscere le regole che presiedono alla formazione del c.d. “avviso bonario”, alla notificazione della cartella di pagamento, i rischi connessi al mancato pagamento e le procedure per contestare la pretesa ritenuta errata.
Aggiornato al D.Lgs. 81/2025 in vigore dal 13.06.2025
eBook in pdf di 283 pagine - Edizione 2025
La cartella di pagamento è di gran lunga l’atto impositivo più conosciuto e diffuso. Quando viene notificata un senso di sgomento e di paura pervade il contribuente. Che cosa fare? Pagare o resistere? E poi l’Agenzia delle entrate – Riscossione (anche se nel linguaggio comune è sempre usato il nome Equitalia) che cosa farà?
Queste sono le domande più frequenti.
Il testo vuole aiutare non solo il contribuente ma anche il professionista a capire le ragioni della pretesa, a muoversi nei meandri di una procedura complessa per poter contestare la cartella di pagamento. La difesa del contribuente è diventata più difficile quando l’agente della riscossione si avvale della notifica della cartella di pagamento a mezzo di posta elettronica certificata, procedura divenuta obbligatoria per imprese individuali, società o professionisti iscritti in albi o elenchi.
Ciò impone una costante verifica della casella di posta elettronica per evitare di incorrere nella decadenza dell’impugnazione. L’art. 7-quater del d.l. 22 otto- bre 2016, n. 193, ha esteso la procedura anche per la notifica degli avvisi di accertamento, compresi quelli esecutivi. Anche contestare la pretesa secondo le regole del “processo tributario telematico” sembra un’agevolazione, ma è una facoltà che va attentamente meditata.
Il contribuente può anche difendersi personalmente ma i rischi procedurali sono dietro l’angolo: il ricorso va sempre proposto mediante procedure telematiche, anche quando l’importo della controversia, limitata ai soli tributi (ovvero alle sanzioni se queste sono la sola contesa), non è superiore a 3.000 euro.
Il testo è aggiornato con la normativa, la prassi e la giurisprudenza pubblicata fino al 17 giugno 2025.
Sintesi
Premessa
Parte I – L’iscrizione a ruolo
Il controllo formale della dichiarazione dei redditi
1.1 Il quadro normativo
1.2 Il modello F24 con compensazione di crediti
1.2.1 La regola
1.2.2 I versamenti delle imposte e dei contributi
1.2.3 La compensazione dei contributi INPS e dei premi INAIL
1.2.4 I crediti utilizzati in compensazione
1.2.5 I controlli
1.3 La sospensione dell’invio di comunicazioni e di inviti nel corso dell’anno
1.4 Il contatto diretto con l’Agenzia delle entrate
1.5 I controlli automatici
1.5.1 La disciplina
1.5.2 L’invio della comunicazione
1.5.3 L’avviso di irregolarità o “avviso bonario”
1.5.4 L’impugnazione della comunicazione
1.5.5 Le imposte sui redditi soggette a tassazione separata
1.6 Il controllo formale della dichiarazione
1.6.1 L’oggetto del controllo
1.6.2 L’avvio della procedura
1.6.3 La comunicazione degli esiti del controllo
1.6.4 L’emissione della cartella di pagamento
La definizione dell’avviso bonario
2.1 La finalità dell’avviso bonario
2.2 I tempi per la definizione
2.3 La procedura per l’avviso ricevuto in via telematica
2.4 Le modalità della correzione degli errori
2.5 Le modalità di pagamento
2.6 La cartella di pagamento come avviso bonario
2.7 Le somme pretese con la cartella di pagamento
2.8 Il controllo degli atti soggetti a registrazione
Il pagamento rateale dell’avviso bonario
3.1 Il controllo della dichiarazione annuale
3.2 Il pagamento rateale delle somme dovute in base al controllo della dichiarazione
3.3 Il pagamento rateale delle imposte dovute sui redditi soggetti a tassazione separata
3.4 L’inadempimento
3.5 La rateazione successiva alla decadenza della rateazione
3.6 Il ravvedimento operoso
3.7 L’addebito in conto dei pagamenti futuri con l’F24
3.7.1 Le regole dell’addebito I24
3.7.2 La compensazione dei crediti in I24
3.7.3 Le modalità operative
L’iscrizione a ruolo
4.1 Il ruolo
4.2 La procedura di formazione del ruolo
4.3 La data di consegna dei ruoli
4.4 L’esecutività del ruolo
4.5 L’importo minimo da iscrivere a ruolo
4.6 L’iscrizione a ruolo a titolo definitivo
4.6.1 La regola
4.6.2 I controlli automatici
4.6.3 I controlli formali
4.7 L’iscrizione a ruolo a titolo non definitivo
4.7.1 La regola generale
4.7.2 Le imposte sui redditi, l’IRAP e l’IVA
4.7.3 Le imposte di registro, ipotecaria e catastale
4.7.4 L’imposta sulle successioni e donazioni
4.7.5 La decadenza dal versamento rateale
4.7.6 La norma antielusione
4.7.7 La certificazione tributaria
4.7.8 Il contenzioso tributario
4.8 Gli interessi
4.9 I termini di decadenza per l’iscrizione a ruolo
4.10 Il recupero dei crediti sorti in altri Stati
4.11 L’estratto di ruolo
4.12 La prescrizione
Il divieto di compensazione con i crediti fiscali
5.1 Il divieto di compensazione
5.2 Le esclusioni dal divieto di compensazione
5.3 I ruoli a titolo definitivo
5.4 I controlli
Il blocco delle compensazioni dei crediti fiscali
6.1 L’oggetto del divieto
6.2 Il tipo di ruolo
6.3 L’importo rilevante
6.4 La compensazione
6.5 Le sanzioni
6.6 La liceità della compensazione
I crediti non spettanti e inesistenti
7.1 Il credito utilizzato in maniera indebita
7.2 Il credito spettante non utilizzato correttamente
7.3 Il credito inesistente
7.4 La fraudolenza del credito
L’atto di accertamento-riscossione
8.1 L’invito a regolarizzare possibili omissioni
8.2 L’accertamento fiscale con obbligo di contraddittorio
8.2.1 L’obbligo del contraddittorio
8.3 L’istanza di accertamento con adesione
8.3.1 Gli effetti
8.3.2 L’atto
8.3.3 Gli adempimenti successivi
8.4 L’accelerazione dei tempi di riscossione
8.5 La natura esecutiva dell’avviso
8.6 L’agente della riscossione
8.7 La sospensione giudiziale della riscossione
8.8 I problemi operativi
8.9 Il pericolo della riscossione
8.10 Gli atti emessi dall’Agenzia delle dogane
Parte II – La cartella di pagamento
La cartella di pagamento
1.1 Il presupposto procedurale
1.2 La cartella di pagamento
1.3 La notifica
1.4 I soggetti legittimati ad effettuare la notifica
1.5 I soggetti legittimati a riceverla
1.5.1 La procedura della notifica
1.5.2 Il destinatario
1.5.3 Le persone di famiglia
1.5.4 Gli addetti alla casa
1.5.5 Gli addetti all’ufficio o azienda
1.5.6 Il portiere
1.5.7 Notifica postale
1.5.8 Notifica tramite albo comunale
1.5.9 Notifica all’estero
1.5.10 Forme particolari
1.5.11 Notifica via PEC
1.5.12 Il tempo della notifica
Il ricevimento della cartella
2.1 La funzione
2.2 Forma e contenuto
2.3 La contestazione
2.4 La prescrizione
2.5 I vizi degli atti tributari
2.5.1 Normativa
2.5.2 Invalidità
2.5.3 Nullità (art. 7-ter)
2.5.4 Irregolarità (art. 7-quater)
2.5.5 Vizi istruttori (art. 7-quinquies)
2.5.6 Vizi notificazione (art. 7-sexies)
2.5.7 Conservazione documenti (art. 8, c. 5)
2.5.8 Divieto bis in idem (art. 9-bis)
Il controllo della cartella
3.1 Controllo preliminare
3.2 Istanza di autotutela o ricorso
3.3 Richiesta sospensione
3.4 Richiesta sgravio
3.5 Richiesta rateazione
3.6 Effetti del mancato pagamento
3.7 Debiti sotto i 1.000 €
3.8 Sospensione legale della riscossione
Il pagamento delle somme
4.1 Pagamento diretto
4.2 Pagamento con beni culturali
4.3 Imputazione dei pagamenti
4.4 Interessi di mora
4.5 Agio e spese
4.6 Dilazione
4.7 Sospensione per eventi eccezionali
4.8 Sospensione amministrativa
4.9 Sospensione per comportamenti illeciti
4.10 Interessi in caso di sospensione
4.11 Compensazione con crediti
4.12 Compensazione di crediti su somme a ruolo
4.13 Auto compensazione
4.14 Accollo
4.14.1 Connotati
4.14.2 L’accollante
4.14.3 Compensazione indebita
Il pagamento rateale
5.1 Normativa generale
5.2 INPS
5.3 INAIL
5.4 Istanza di rateazione
5.5 Coobbligazione solidale
5.6 Entità del debito
5.7 Servizio “Se mi scordo?”
5.8 Rateizzazione documentata
5.9 Comunicazione
5.10 Pagamento
5.11 Tutela del coobbligato
5.12 Rateazione in proroga
Gli interessi per i pagamenti
6.1 Cartelle
6.2 Rimborsi
6.3 Ravvedimento
6.4 IVA
6.5 Imposte sui redditi
6.6 Rateazione
6.7 Rimborso tributi
6.8 Successioni e donazioni
6.9 Istituti deflattivi
6.10 Altri tributi
6.11 IMU
Parte III – La contestazione della cartella di pagamento
L’autotutela
1.1 Normativa
1.2 Autotutela obbligatoria
1.3 Autotutela facoltativa
1.4 Responsabilità
1.5 Contenzioso
Il ricorso contro la cartella
2.1 Contestazione
2.2 Ricorso
2.3 Contributo unificato
2.4 Notifica irregolare
2.5 Termine per impugnare
2.6 Sospensione del pagamento
2.6.1 Amministrativa
2.6.2 Giudiziale
2.7 Aspetto processuale
2.8 Difesa del contribuente
Il rebus dell’impugnazione
3.1 Individuazione del destinatario
3.2 Controversie
3.3 Gestione delle controversie
3.4 Corte di giustizia competente
Il rimborso delle somme pagate
4.1 La cartella
4.2 Spese del giudizio
4.3 Somme riconosciute indebite
4.4 Istanze di rimborso
4.5 Interessi
Le diverse procedure di ricorso
5.1 Avvertenza preliminare
5.2 Costituzione in giudizio dell’agente
5.3 Ruolo per beni demaniali
5.4 Ruolo per tributi erariali
5.5 Ruolo per tributi locali
5.6 Ruolo dell’Agenzia delle dogane
5.7 Ruolo per crediti sorti in altro Stato
5.8 Ruolo per sentenze Corte dei Conti
5.9 Ruolo INPS
5.10 Avviso debito altri enti previdenziali
5.11 Riscossione tramite ruolo
5.12 Canone TV
5.13 Crediti non tributari
5.14 Aiuti di Stato
Parte IV – La riscossione coattiva
Blocco dei pagamenti al contribuente moroso
1.1 Quadro normativo
1.2 Verifica situazione debitoria
1.3 Rilevanza soggettiva
1.4 Rilevanza oggettiva
1.5 Frazionamento del pagamento
1.6 Credito nella cartella
1.7 Rapporti di lavoro
La riscossione coattiva
2.1 Modalità di riscossione
2.2 Pagamento
2.2.1 Termine
2.2.2 Interessi
2.2.3 Pagamento
2.3 Riscossione coattiva
2.3.1 Oggetto della procedura
2.3.2 Pignoramenti e ipoteche
2.4 Espropriazione forzata
2.4.1 Titolo esecutivo
2.4.2 Procedimento di vendita
2.4.3 Deposito atti e prezzo
2.4.4 Opposizioni
2.4.5 Sospensione
2.4.6 Estinzione
2.5 Espropriazione mobiliare
2.6 Espropriazione presso terzi
2.7 Espropriazione immobiliare
2.8 Fermo beni mobili registrati
2.9 Procedure concorsuali
Pignoramento dei crediti verso terzi
3.1 Pignoramento dei crediti
3.2 Limiti di pignorabilità
3.3 Dichiarazione stragiudiziale
Poteri di indagine degli agenti della riscossione
4.1 Accesso agli uffici pubblici
4.2 D.L. 4 luglio 2006, n. 223
4.2.1 Tributi e interessi
4.3 Verifica posizioni reddituali
4.4 Potenziamento riscossione
4.5 Segnalazioni
Questa Guida operativa affronta le varie problematiche relative al regime Iva (nonché Imposta di Registro e Ipo-Catastali) nel settore dell’edilizia e immobiliare in genere, alla luce delle novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2025 e delle più recenti circolari, risoluzioni e sentenze emanate nel corso del 2024.
Fulcro della trattazione sono gli Schemi riassuntivi, suddivisi per tipologie di immobili e di operazione, che sintetizzano il maggior numero di casistiche possibili in un’unica tabella facile da consultare.
Completato da una serie di facsimili per la richiesta, da parte dell’acquirente/committente, dell’applicazione dell’aliquota Iva agevolata, il testo esamina gli argomenti più significativi concernenti l’Iva in edilizia, senza tralasciare la normativa di riferimento.
Aggiornato con la Legge di Bilancio 2025 (Legge 30 dicembre 2024, n. 207)
eBook in pdf di 232 pagine
PREMESSA E ISTRUZIONI PER L’USO
CAPITOLO 1 – AMBITI SOGGETTIVI
1.1. - Classificazione delle Imprese in Edilizia
1.2. - Cooperative
1.3. - Soggetti con i requisiti “Prima Casa” – Iva al 4% o Registro al 2%
1.4. - Soggetti senza i requisiti “Prima Casa” – Iva al 10%/22% o Registro al 9%
1.5. - Professionisti
1.6. - Imprenditori agricoli
1.7. - Enti pubblici e privati
1.8. - Enti del terzo settore
1.9. - Parrocchie
1.10. - Soggetti con regime di detrazione Iva superiore o meno al 25%
CAPITOLO 2 – AMBITI OGGETTIVI
2.1. - Definizione di immobili
2.2. - Aree fabbricabili e non fabbricabili
2.3. - Piani particolareggiati, convenzionati, Peep, Pip, atti di trasformazione del territorio
2.4. - Unità abitative e unità strumentali
2.5. - Prima casa
2.6. - Unità abitativa di lusso (caratteristiche principali)
2.7. - Pertinenze
2.8. - Fabbricati costruiti con le caratteristiche “Legge Tupini”
2.9. - Edifici assimilati alle abitazioni non di lusso (“assimilati Tupini”)
2.10. - Residenze turistico alberghiere
2.11. - Abitazioni in residence
2.12. - Abitazioni non ultimate o al grezzo
2.13. - Alloggi sociali
2.14. - Immobili vincolati (immobili di interesse storico, artistico e archeologico)
2.15. - Immobili rurali
2.16. - Unità collabenti
2.17. - Materie prime e prodotti finiti (acquisto)
2.18. - Prestazioni di servizi (distinzione tra appalto e fornitura)
2.19. - Opere di urbanizzazione primaria e secondaria
2.20. - Interventi di recupero edilizio (manutenzioni e ristrutturazioni)
2.21. - Abbattimento delle barriere architettoniche
2.22. - Opere condominiali
2.23. - Piscine (acquisto e realizzazione)
2.24. - Lavori di giardinaggio
2.25. - Impianti fotovoltaici e pannelli solari
2.26. - Lavori di rimozione e smaltimento amianto
2.27. - Noleggio di ponteggi
2.28. - Fabbricati in legno
2.29. - Unità immobiliari arredate – regime Iva cessione
CAPITOLO 3 – OPERAZIONI VARIE
3.1. - Riforma del settore immobiliare D.L. 223/2006 e successive modifiche – cenni
3.2. - La variazione dell’aliquota Iva ordinaria
3.3. - Le modifiche introdotte dalla Legge di Stabilità 2011 e dal Decreto Sviluppo 2012
3.4. - Le variazioni in vigore dal 2014 riguardanti l’imposta di registro
3.5. - Riforma fiscale – Decreti attuativi della Legge 111/2023
3.6. - Momento di effettuazione delle operazioni ai fini Iva
3.7. - Iva e operazioni accessorie - cenni
3.8. - Locazioni di immobili
3.9. - Locazioni turistiche e locazioni brevi
3.10. - La cedolare secca sulle locazioni abitative e sui negozi
3.11. - Il “Rent to Buy” e altre forme alternative di stimolo delle compravendite immobiliari
3.12. - Credito d’imposta per riacquisto “Prima Casa”
3.13. - Operazioni immobiliari a causa o in occasione di separazione e divorzio
3.14. - Casi particolari assimilati o meno ai trasferimenti
3.15. - Cessione di fabbricato per atto della pubblica autorità, aste immobiliari
3.16. - Leasing immobiliari
3.17. - Donazioni e successioni di immobili
3.18. - Data di ultimazione lavori e cessione di fabbricato in corso di costruzione
3.19. - Appalti con operazioni soggette a diverse aliquote Iva
3.20. - Appalti: casi particolari
3.21. - Responsabilità solidale negli appalti
3.22. - Variazione di destinazione d’uso degli immobili
3.23. - Caparra e acconti
3.24. - Immobiliari, detrazione dell’Iva e pro-rata Iva
3.25. - Regime del reverse-charge
3.26. - Split payment
3.27. - Rimborso Iva in edilizia
3.28. - Accertamento, prezzo valore, valore normale, solidarietà Iva del cessionario
3.29. - Responsabilità del cedente e del cessionario per l’applicazione dell’Iva ridotta
3.30. - Acquisto di immobile in costruzione e tutela degli acquirenti - cenni
3.31. - Trasferimento di denaro e transazioni immobiliari - cenni
3.32. - Lavori edilizi e permessi - cenni
3.33. - Piano casa - cenni
3.34. - Attestato di prestazione energetica - cenni
3.35. - Durc e Durc di congruità - cenni
3.36. - Patente a punti in edilizia - cenni
3.37. - Eventi sismici e calamità naturali - rimandi
3.38. - Imposte dirette nel settore immobiliare - cenni
3.39. - Territorialità Iva, trasferimenti immobiliari e prestazioni di servizi su immobili
CAPITOLO 4 – SCHEMI RIASSUNTIVI
Tabella 1 - Vendita di fabbricati abitativi a un privato
Tabella 2 - Vendita di fabbricati abitativi a una impresa
Tabella 3 - Vendita di fabbricati strumentali (B, C, D, E, A/10)
Tabella 4 - Vendita di terreni
Tabella 5 - Locazione di fabbricati abitativi
Tabella 6 - Locazione di fabbricati strumentali
Tabella 7 - Leasing di fabbricati abitativi
Tabella 8 - Leasing di fabbricati strumentali
Tabella 9 - Locazione di terreni
Tabella 10 - Leasing di terreni
Tabella 11 - Prestazioni di servizi per fabbricati abitativi o a prevalente destinazione abitativa
Tabella 12 - Prestazioni di servizi per la realizzazione di immobili non abitativi
Tabella 13 - Vendita di beni e materiali per fabbricati abitativi o a prevalente destinazione abitativa
Tabella 14 - Vendita di beni e materiali per la realizzazione di immobili non abitativi
CAPITOLO 5 – MODULI PER LA RICHIESTA DELL’IVA AGEVOLATA
5.1. - Richiesta Iva agevolata, appalto per la costruzione prima casa
5.2. - Richiesta Iva agevolata, appalto per la costruzione di garage prima casa
5.3. - Richiesta Iva agevolata, acquisto immobile prima casa (anche se non ultimato – al grezzo)
5.4. - Richiesta Iva agevolata, acquisto di garage prima casa (anche se non ultimato – al grezzo)
5.5. - Richiesta Iva agevolata, appalto per la costruzione di abitazione rurale per agricoltore
5.6. - Richiesta Iva agevolata, acquisto da impresa costruttrice di abitazione rurale per agricoltore
5.7. - Richiesta Iva agevolata, assegnazione di immobile prima casa
5.8. - Richiesta Iva agevolata, impresa che costruisce fabbricati Tupini per la rivendita
5.9. - Richiesta Iva agevolata, opere finalizzate al superamento delle barriere architettoniche
5.10 - Richiesta Iva agevolata, acquisto beni finiti per la costruzione di immobile abitativo non di lusso
5.11 - Richiesta Iva agevolata, acquisto beni finiti per la realizzazione di abitazione rurale per agricoltore
5.12. - Richiesta Iva ridotta, appalto per la costruzione di abitazione non di lusso
5.13. - Richiesta Iva ridotta, appalto per la costruzione di fabbricati “Tupini”
5.14. - Richiesta Iva agevolata, opere di urbanizzazione e operazioni assimilate
5.15. - Richiesta Iva agevolata, interventi di recupero edilizio
5.16. - Richiesta Iva agevolata, manutenzioni ordinarie e straordinarie edilizia residenziale pubblica
5.17. - Richiesta Iva agevolata, allacciamento alle reti di teleriscaldamento per risparmio energetico
5.18. - Richiesta Iva agevolata, lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria su immobili abitativi
5.19. - Richiesta Iva agevolata, acquisto di garage pertinenza di abitazione non di lusso
CAPITOLO 6 – ALCUNI RIFERIMENTI NORMATIVI
Articolo 10 D.P.R. n. 633/1972 (Legge Iva) - stralcio
Articolo 17 D.P.R. n. 633/1972 (Legge Iva) - stralcio
Articolo 17 ter D.P.R. n. 633/1972 (Legge Iva)
Tabella A/2 – parte II – Beni e servizi soggetti all’aliquota del 4%
Tabella A/3 – parte III – Beni e servizi soggetti all’aliquota del 10%
Il Kit CONTROLLO DI GESTIONE ha lo scopo di implementare un sistema informativo interno, come richiesto dall’art. 2086 2° comma del c.c. e dal Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza (D.Lgs. 14/2019), per intercettare tempestivamente un eventuale stato di crisi della PMI.
Il Kit è composto da 7 fogli di calcolo Excel + 4 file Word editabili e personalizzabili.
I Moduli del Kit sono stati realizzati rispettando le indicazioni dell’art. 3 e 25-novies del Codice della Crisi, per adempiere all’obbligo degli adeguati assetti (per le imprese collettive) e delle misure idonee (per le imprese individuali), e possono essere utilizzati indipendentemente l’uno dall’altro.
Il Kit è la dotazione minima che tutte le imprese devono avere, di qualsiasi dimensione e forma giuridica, al fine di ottenere un sistema di controllo già pronto e semplice da utilizzare.
Il pacchetto è composto da 11 moduli così suddivisi: 7 fogli di calcolo Excel + 4 moduli Word editabili comprensivi di una Scheda di Progettazione, ed è stato realizzato rispettando tutte le indicazioni dell’art. 3 e 25-novies del Codice della Crisi, al fine di dotare l’impresa degli adeguati assetti e delle misure idonee.
L’elenco sintetico delle funzioni dei singoli moduli è il seguente:
Per applicare in modo efficace il Kit Controllo di Gestione delle PMI in Excel, è consigliata la lettura della Guida operativa per il controllo di gestione delle PMI.
La guida offre un inquadramento teorico-pratico completo, con esempi concreti e spiegazioni passo-passo che permettono di comprendere e utilizzare consapevolmente i modelli Excel inclusi nel kit.
Acquistati insieme nel Pacchetto completo "Kit controllo di gestione delle PMI + eBook", ebook e kit rappresentano un pacchetto completo ideale per imprenditori, consulenti e responsabili amministrativi che vogliono migliorare l’analisi economico-finanziaria della propria azienda.
