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Guida alle locazioni brevi aggiornata alla legge di Bilancio 2025
eBook in pdf di 59 pagine.
Operativo il CIN, Codice Identificativo Nazionale delle strutture turistiche che identifica tutti gli immobili destinati alla locazione breve. Multe salate e controlli fiscali per chi pubblicizza le locazioni brevi senza esporre il bollino, che da quest'anno dovrà anche essere riportato nella dichiarazione dei redditi. Per quanto riguarda le imposte a partire dal 1° gennaio del 2024 l’aliquota della cedolare secca al 21 per cento è riconosciuta per uno solo immobile, mentre passa al 26 per cento dal secondo in poi, con la possibilità di scegliere, anno per anno, su quale immobile applicare la tassazione più conveniente indicandolo nel 730.
Gli intermediari in qualità di sostituti d’imposta, invece, sono tenuti ad applicare la cedolare a titolo di acconto sempre con aliquota al 21 per cento, per cui in dichiarazione dovranno essere effettuati eventuali conguagli da parte di chi ha dato in locazione più di un appartamento.
Nell'ebook tutto quello che occorre sapere per offrire il proprio immobile sul mercato, dalla documentazione necessaria all'avvio dell'attività ai calcoli di convenienza per la cedolare, e le regole per la compilazione della dichiarazione dei redditi.
In appendice un fac-simile di contratto da utilizzare nel caso in cui non ci si avvalga di portali on line o altri intermediari con la formula delle locazioni brevi.
Premessa
1. Le regole di legge
1.1 Immobili e caratteristiche dei contratti
1.2 Cedolare solo per le persone fisiche senza partita IVA
1.3 Locatore anche non proprietario
1.4 Obblighi e responsabilità
1.5 Titolarità e gestione
1.6 I compiti del co-host
1.8 Gli obblighi di comunicazione alle Entrate
1.9 Giorni di locazione e guadagni
2. L'avvio dell'attività
2.1 La comunicazione per l'avvio dell'attività
2.2 Verifiche negli immobili da parte della polizia locale
2.3 Numero massimo di appartamenti fuori dall'attività imprenditoriale
3. Il CIN
3.1 La Banca Dati delle Strutture Ricettive
3.2 I nuovi obblighi in materia di sicurezza
3.4 Le sanzioni per chi non espone il bollino
3.5 Verifiche fiscali per chi è senza CIN
4. Rapporti con il condominio
4.1 Attività ricettive e locazioni brevi
4.2 No a divieti da parte dell'assemblea condominiale
4.3 Clausole esplicite altrimenti non applicabili
4.4 No alla maggiorazione delle spese
5. Comunicazione dati ospiti e tassa di soggiorno
5.1 La comunicazione dei dati degli ospiti alla Questura
5.2 Termini e sanzioni
5.3 Le comunicazioni a fini statistici
5.4 La tassa di soggiorno
5.5 Tassa di soggiorno e portali
6. Il contratto per la locazione breve
6.1 Regole di base
6.2 Contratti tramite portali di intermediazione
6.3 Contratti senza intermediazione
7. La cedolare secca
7.1 Cedolare solo per i soggetti IRPEF
7.2 Interessati anche i locatori non proprietari
7.3 Cedolare come opzione
7.4 Aliquote variabili in base al numero degli immobili
7.5 Ritenuta a titolo di acconto sempre con aliquota al 21 per cento
7.6 La base imponibile
7.7 I calcoli di convenienza
8. Compilazione dichiarazione e pagamento imposte
8.1 La dichiarazione del proprietario
8.2 I dati degli immobili locati
8.3 La scelta dell'aliquota della cedolare
8.4 Il CIN
8.5 La dichiarazione del comodatario
8.6 Termini e modalità di pagamento
9. Domande&Risposte
Appendice normativa
Formulario
Tool ESG: Gestione e Rendicontazione della Sostenibilità per il Bilancio d'esercizio 2024.
File excel per la gestione del processo di raccolta dati, funzionale alla rendicontazione dell’informativa di sostenibilità per soggetti sia obbligati che volontari.
Il Tool rappresenta anche un utile strumento di orientamento per la revisione della rendicontazione di sostenibilità obbligatoria e volontaria.
L'applicativo ESG è un tool kit di supporto all’impresa e al professionista per:
Il file Excel consente la precompilazione delle seguenti informazioni:
EFRAG
MEF
Il Tool ESG nasce con l’obiettivo di fornire alle società obbligate a rendicontare l’informativa di sostenibilità secondo la Direttiva 2022/2464/UE, Corporate Sustainability Reporting Directive, CSRD, uno strumento di supporto all’individuazione dei data point (Efrag), alla “raccolta dati” e di orientamento al “tipo di informativa” da rendicontare conformemente ai principi di rendicontazione, European Sustainability Reporting Standard, ESRS, elaborati dall’EFRAG, approvati dalla Commissione Europea il 31 luglio 2023 ed adottati con Regolamento delegato UE 2023/2772 dal 1° gennaio 2024.
Lo strumento è utile anche ai soggetti volontari che possono intraprendre un processo semplificato di rendicontazione alla sostenibilità compliant all’ ESRS volontario. I fogli excels, infatti, propongono in modo semplice e intuitivo la distinzione tra informative ESRS destinate ai soggetti obbligati, e informative semplificate previste dal ESRS VSME (Voluntary Sustainability Reporting Standards) destinate ai soggetti volontari.
Il Tool gestisce i 40 indicatori di sostenibilità Banca – PMI del documento “Dialogo di Sostenibilità tra PMI e Banche“ elaborato dal Tavolo per il coordinamento sulla finanza sostenibile, promosso dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, MEF.
In Italia la Direttiva CSRD è stata recepita dal D.Lgs. n. 125 del 06/09/2024 (Decreto di recepimento).
Le società italiane che rientrano nel perimetro dell’obbligo sono tenute a rendicontare le informazioni di sostenibilità nella Relazione sulla gestione societaria, ai sensi del co. 2 dell’art. 2428 C.c., in conformità alle norme del Decreto di
recepimento e ai principi di rendicontazione ESRS.
Il Decreto di recepimento ha previsto la figura del ‘Revisore della Sostenibilità’ quale soggetto incaricato ad attestare la conformità delle informazioni della sostenibilità.
Al riguardo, il Tool è un utile strumento di orientamento per la revisione della rendicontazione di sostenibilità obbligatoria e volontaria.
Gli autori a seguito della pubblicazione delle Linee guida di Assirevi, hanno previsto l’implementazione di uno strumento excel che dialogherà con il presente Tool per la stesura della Relazione di attestazione.
Guida rapida alla Valutazione d'azienda: guida alla scelta del metodo di valutazione più corretto.
Aggiornato alle linee guida per le aziende in crisi
La valutazione d’azienda è un’attività cruciale che si concretizza nella stima del capitale economico dell’impresa, distinto dal capitale netto contabile. Essa si rende necessaria in molteplici circostanze: operazioni straordinarie (fusioni, scissioni, acquisizioni), cessioni di partecipazioni, procedure concorsuali, cessazioni d’attività e variazioni della compagine sociale.
L’obiettivo è attribuire un valore corretto al complesso aziendale, inteso come sistema organizzato di beni, servizi e persone volto alla produzione di reddito.
Il presente lavoro si propone come guida operativa e sintetica per professionisti, imprenditori ed investitori, affrontando in modo sistematico:
Ampio spazio è dedicato alla valutazione di aziende in condizioni non ordinarie, quali start-up, imprese in perdita o in stato di crisi. Tali casistiche impongono approcci alternativi e personalizzati, che superano la logica valutativa standard ed è in linea con il Discussion Paper 1/2025 dell’Organismo Italiano di Valutazione (OIV), che offre un percorso strutturato e argomentato per affrontare le criticità valutative in contesti di dissesto.
L’edizione introduce l’impiego di metodologie complementari alla prassi tradizionale, tra cui:
L’appendice riporta le indicazioni del CNDCEC sui riflessi fiscali, integrando esempi pratici e considerazioni relative a valutazioni cross-border.
Premessa
1. I fondamenti della Valutazione aziendale
1.1 Funzioni e Limiti della Valutazione
1.2 Limiti della Valutazione
1.3 Nozioni base per le valutazioni aziendali
1.3.1 L’apprezzamento del rischio aziendale nella valutazione d’azienda – Il Modello CAPM
1.3.2 Analisi dei dati
1.3.3 La Regressione Lineare
1.4 Panoramica sui Metodi di Valutazione
1.5 I principi italiani di Valutazione
1.6 L’analisi di bilancio finalizzata alla ponderazione dell’affidabilità della stima della valutazione d’azienda
1.6.1 L’analisi del costo del venduto ed il Margine lordo industriale
1.6.2 L’analisi della struttura dei costi
1.6.3 La valutazione della posizione di cassa
1.6.4 Il rapporto di indebitamento
1.6.5 Redditività sul capitale ed incidenza del rapporto di indebitamento
2. I Metodi Patrimoniali
2.1 Premessa
2.2 Il Processo di Valutazione (Problematiche e caratteristiche)
2.3 Il processo di valutazione e le fasi del Metodo Patrimoniale
2.4 Esempio di Relazione di Valutazione di una società immobiliare
2.5 Un Caso di valutazione secondo il metodo patrimoniale complesso – La Valutazione di Un Bar con Pasticceria
3. I Metodi Reddituali
3.1 Il Modello Sintetico Reddituale
3.2 Il Modello di Crescita di Gordon
3.3 La Normalizzazione del reddito
3.4 La normalizzazione del reddito - un caso pratico
3.5 La stima del tasso di crescita
3.5.1 Premessa
3.5.2 L’utilizzo dei tassi di crescita storici
3.5.3 L’utilizzo della Regressione lineare
3.5.4 Il ruolo del ciclo di vita del prodotto nella stima dei tassi di crescita
3.5.5 La verifica della compatibilità del tasso di crescita stimato
3.5.6 La Stima del Tasso di attualizzazione
3.6 Il Metodo di Valutazione Indiretto secondo i flussi di cassa disponibili
3.7 Un Caso di Valutazione secondo il metodo dei Flussi di Cassa – Luxottica Group
3.8 I limiti del Modello
4. Il metodo dei multipli
4.1 Premessa
4.2 I multipli più diffusi – P/E, P/B, P/RO
4.3 L’applicazione del metodo dei Multipli alle aziende non quotate in borsa
5. I metodi di valutazione misti
5.1 Premessa
5.2 Il Metodo del Valore Medio
5.3 Il metodo dell’U.E.C
5.4 Un Caso di valutazione di un’azienda di produzione con valutazione autonoma dell’avviamento
6. Altri Metodi di Valutazione
6.1 Il metodo EVA
6.1.1 Accorgimenti da adottare nel calcolo dell’EVA
6.1.2 Come utilizzare la metodologia EVA
6.2 Illustrazione semplificata dell’applicazione della metodologia
6.3 Il Metodo del Break Up Value
6.4 Il Metodo MVA
6.5 Il Metodo OYPA – Rendita annuale perpetua
6.6 Il Metodo del Risultato Economico Integrato
7. Parte speciale – La Valutazione delle aziende in crisi e delle Start-up
7.1 Introduzione
7.1.1 Le Condizioni che legittimano il riconoscimento di un valore economico patrimoniale di tipo fiscale
7.2 Analisi sintetica delle cause che possono produrre una crisi aziendale
FOCUS: La valutazione delle aziende in crisi – Il discussion paper n. 1/2025 OIC
7.4 La valutazione delle aziende in crisi – alcune considerazioni sui metodi utilizzabili
7.5 La valutazione di un’azienda in perdita – Casi illustrati
7.5.1 Valutazione della Tesla utilizzando il rapporto EV/EBIDTA
7.5.2 Il Modello di Damodaran per la valutazione delle aziende con reddito negativo
7.6 La valutazione di una start up
7.6.1 La valutazione di una start-up secondo il metodo finanziario legato al ciclo di vita del prodotto
7.6.2 La valutazione di una start-up secondo il Venture Capital Method
7.6.3 La valutazione di una start-up utilizzando il Berkus Method
Appendice
EFFETTI FISCALI NELLA VALUTAZIONE D’AZIENDA. SINTESI DELLE LINEE GUIDA CNDCEC
1.1 Premessa
1.2 I Riflessi fiscali nei metodi di valutazione patrimoniali
1.3 I riflessi fiscali nella valutazione dei beni accessori e nelle perdite pregresse
1.4 I riflessi fiscali nei trasferimenti d’azienda
FOCUS: IL REGIME DI AFFRANCAMENTO DEI PLUSVALORI E LA PARTICIPATION EXEMPTION
Prospetto di sintesi pregi e difetti dei metodi di valutazione aziendale
Bibliografia
3 CFP Revisori Legali e ODCEC E-learning in differita
Differita e-learning dal 14/05/2025 al 31/12/2025 - codice evento 232473 (Diretta e-learning già svolta il 06/05/2025)
RELATORE: Dott. Stefano Pizzutelli
MATERIE E VALIDITA' ACCREDITAMENTO
Codici materia Revisori Legali: A.4.10 - A.2.3 - A.1.17
Codici materia ODCEC: A.2.1 - C.2.2 - C.2.13
Per usufruire dei corsi accreditati segui questi semplici passi:
Per ottenere i crediti è necessario completare le TRE ore di videocorso. Il sistema tiene traccia della fruizione dei video da parte dell'utente, e attribuisce i crediti solo quando tutto il videocorso è stato completato.
Per l'attribuzione dei crediti NON è più obbligatorio il questionario finale di verifica.
Nell’ebook una guida completa alle norme in materia di successione che è necessario conoscere per la compilazione della dichiarazione, le agevolazioni di imposta per i soggetti tutelati dalla legittima, e un'ampia ricognizione delle regole relative al passaggio di proprietà degli immobili.
Aggiornato alla Circolare AdE n. 3 del 16.04.2025
eBook in pdf di 97 pagine.
Dichiarazione di successione più semplice e con meno documenti da allegare. Obbligatoria la presentazione on line. Per le successioni aperte dal 1° gennaio 2025 l'imposta dovuta verrà calcolata direttamente dal sistema, superando il precedente sistema che prevedeva la liquidazione da parte dell’ufficio. Dal 13 febbraio è disponibile il nuovo modello di dichiarazione e calcolo dell'imposta.
La trattazione è completata da numerose risposte a casi pratici, da un glossario dei termini tecnici più utilizzati e dalla normativa di riferimento.
Premessa
Le regole per gli eredi
1.1 Eredi e patrimonio
1.2 L’apertura della successione
1.3 I beni in successione
1.4 La successione legittima
1.5 I gradi di parentela
1.6 Le quote nella successione senza testamento
1.6.1 La successione dell'ex coniuge
1.6.2 Il diritto di abitazione del coniuge/partner superstite
1.6.3 Le tutele per le coppie di fatto in tema di abitazione
1.7 La successione per testamento
1.7.1 Eredi e legatari
1.8 Quota legittima e quota disponibile
La successione dei beni in comunione
2.1 Il regime patrimoniale tra coniugi e partner
2.2 La data del matrimonio
Imposta e franchigie
3.1 Le aliquote di imposta
3.2 La rinuncia all'eredità
3.3 Casi particolari
3.3.1 La rappresentazione
3.3.2 La trasmissione del diritto ad accettare
3.3.3 L'accrescimento
Immobili e diritti reali
4.1 I diritti reali sugli immobili
4.1.1 Usufrutto, uso e abitazione
4.2 I diritti reali sui terreni
4.3 Le servitù
4.4 Casi particolari
4.4.1 Gli immobili rurali
4.4.2 Gli immobili in costruzione
4.5 La base imponibile dei fabbricati
4.6 La base imponibile dei terreni
4.7 I calcoli in presenza di diritti reali di godimento
4.8 Le agevolazioni prima casa
La presentazione della dichiarazione
5.1 Modalità di presentazione
5.2 Termini ordinari e non
5.3 Presentazione in ritardo
5.4 Dichiarazione sostitutiva
La compilazione della dichiarazione
6.1 Il modello
6.1.1 Passività deducibili e familiari a carico
6.2 La dichiarazione precompilata
6.3 Come individuare gli immobili
Il pagamento dell'imposta di successione
7.1 Le nuove regole
7.2 Come si paga
7.3 La compilazione del modello F24
7.4 Le sanzioni per il pagamento in ritardo
7.5 Versamento di sanzioni in caso di ravvedimento operoso
7.6 Sanzioni per la dichiarazione infedele
Risposte a casi pratici
Glossario
Codice civile
Con il provvedimento n. 131066 del 17.03.2025 l’Agenzia delle Entrate ha approvato il modello di dichiarazione Redditi SP/2025, riferito al periodo d’imposta 2024.
Il Pacchetto contiene le Circolari del Giorno di approfondimento disponibili anche in ABBONAMENTO ANNUALE sulle novità del modello redditi SP 2025 e relativa check-list per la raccolta dei documenti:
La Circolare e la check-list fanno parte dell'Abbonamento Circolare del Giorno.
Società benefit: un “nuovo” modello di business e di sostenibilità ESG
eBook in pdf di 93 pagine.
Il presente lavoro si concentra sul “modello benefit” che, per le sue peculiari caratteristiche, rappresenta un driver importantissimo del cambiamento attualmente in corso orientato alla Sostenibilità: la Società Benefit, di seguito anche e semplicemente «SB», è ex se un altro modo di fare impresa, che si inserisce, dopo le molteplici crisi ed i tanti shock via via intervenuti (n.d.r. che hanno lacerato il “tessuto sociale”), in un rivoluzionario cambio di paradigma.
Infatti, si è preso atto della necessità di dare la possibilità di affermazione ad un modello centrato “sullo sviluppo umano”, quale Sviluppo Sostenibile, che postula l’impossibilità di uno sviluppo in assenza di un accrescimento delle persone e dei territori in cui le persone vivono e che abbandona il tradizionale, ma oramai vetusto, shareholder capitalism per dare spazio al c.d. stakeholderism capitalism, anche in relazione alla disciplina giuridica della società lucrativa nel nostro diritto societario. «(..) Un cambio di paradigma, quello evocato, che nella pratica si traduce in nuove e molteplici modalità di produrre valore da parte delle istituzioni che organizzano e gestiscono economie e società (..)» e quindi in un rinnovato tessuto imprenditoriale capace di generare principalmente competitività attraverso azioni di mutuo interesse.
Il nuovo “fare impresa”, infatti, deve necessariamente orientarsi verso la Sostenibilità, superando il tradizionale trade-off fra profitto ed impegno sociale e consolidando la tendenza ad incorporare le c.d. componenti di socialità ed il c.d. purpose, modificando così i DNA aziendali. In questa nuova stagione, quindi, il novello tessuto imprenditoriale diventa, simultaneamente, “generatore” di valore economico e sociale, tant’è che il successo di un’impresa non è più testimoniato soltanto dal suo bilancio e dalla soddisfazione ai suoi azionisti.
Il motivo che ha spinto l'autrice a scrivere il presente contributo, è quello di far conoscere le Società Benefit, attraverso un “viaggio” attraverso l’architettura normativa, ma senza tralasciare aspetti aziendalistici, così da offrire una prospettiva il più ampia possibile.
Introduzione
1. L’Impresa al tempo della Sostenibilità: Sviluppo Sostenibile, Sostenibilità, finalismo d’impresa ed interesse sociale
1.1 Lo Sviluppo Sostenibile e la Sostenibilità: significato e storia
1.2 Responsabilità Sociale d’Impresa, finalismo d’impresa e beni comuni: evoluzione e storia
1.3 Interesse sociale all’epoca della Sostenibilità: profili giuridici - I nuovi doveri degli amministratori ed il benessere della collettività
2. Le Società Benefit: dalle origini statunitensi fino al fenomeno italiano – La “spinta gentile”
2.1 Le origini storiche dell’istituto e della disciplina: dalle origini statunitensi a quelle europee ed italiane
2.2 La Società Benefit e la “spinta gentile”
3. Le Società Benefit: la disciplina italiana
3.1 Breve introduzione
3.2 La normativa
4. Le Società Benefit: il processo di creazione – Attività e adempimenti principali
4.1 La creazione di una Società Benefit o la trasformazione di una società in SB
5. Le Società Benefit: lo statuto
5.1 La denominazione
5.2 L’oggetto sociale
5.3 Le clausole
6. Alcune considerazioni in punto di beneficio comune e pluralità di scopo nelle SB
6.1 Definizione di SB
6.2 Definizione di beneficio comune
7. Le Società Benefit: considerazioni in punto di bilanciamento degli interessi
8. Le Società Benefit: profili di governance – Doveri e responsabilità degli amministratori
8.1 I doveri dell’organo gestorio e le responsabilità
8.2 La responsabilità dell’organo gestorio nei confronti degli stakeholders: ipotesi
9. Il Responsabile di Impatto
10. La disclosure nelle Società Benefit: la relazione annuale d’impatto
11. La valutazione d’impatto
12. Responsabilità delle SB – Il controllo esterno e le condotte rilevanti - L’AGCM: poteri e sanzioni
12.1 Le violazioni di cui al comma 384: approfondimento
12.2 L’AGCM: i poteri
12.3 L’AGCM: ulteriori spunti
12.4 Le sanzioni
12.5 Un caso: l’AGCM sanziona un’impresa alimentare per comunicazione ingannevole
13. Aspetti contabili e fiscali: brevi cenni
Bibliografia – Letteratura menzionata
Riferimenti normativi, regolamentari ed internazionali
Con Provvedimento del 17.03.2025 n. 131066 è stato approvato il modello di dichiarazione “Redditi 2025 – SP” Società di Persone, con le relative istruzioni, che le società semplici, in nome collettivo, in accomandita semplice ed equiparate devono presentare nell’anno 2025 ai fini delle imposte sui redditi.
Aggiornamento al 29.04.2025
In Allegato:
Webinar dedicato alle specificità del bilancio delle a.s.d. alla luce degli schemi di bilancio pubblicati nel 2023 dalla Fondazione Nazionale Commercialisti (FNC) e le norme civilistiche sul bilancio per gli enti sportivi strutturati in forma societaria.
(Registrazione del Corso in diretta svolto il 09.04.2025 - Durata del corso: 2 ore)
Il mese di aprile rappresenta, per le a.s.d. e le s.s.d. con esercizio coincidente con l’anno solare, il mese entro il quale gli statuti prevedono solitamente il termine per la convocazione dell’assemblea per l’approvazione del bilancio (o rendiconto economico finanziario). In questo webinar si affrontano le specificità del bilancio delle a.s.d. alla luce degli schemi di bilancio pubblicati nel 2023 dalla Fondazione Nazionale Commercialisti (FNC) e si approfondiscono le norme civilistiche sul bilancio per gli enti sportivi strutturati in forma societaria.
dott. Patrizia Sideri
Dottore Commercialista e Revisore Legale in Siena con specializzazione pluriennale in ambito sportivo dilettantistico, non profit e terzo settore. Autrice di numerosi articoli, docente in corsi, seminari e giornate di studio organizzate fra altri da CONI, FSN e EPS, Fondazione nazionale dei commercialisti, Ordini locali dei commercialisti. Consulente della Scuola dello Sport Toscana. Socio e componente del comitato di redazione della rivista online “Fiscosport”.
Se hai partecipato alla diretta, questa registrazione è già visibile nella Tua area riservata della piattaforma e-learning.
Requisiti software:
Servizio tecnico di assistenza (esempio: problemi di connessione): prima e durante lo svolgimento del corso on line, sarà attivo dalle ore 8.30 alle ore 13.00 e dalle ore 14.00 alle ore 17.30 il servizio di assistenza. Tel.: 0541 628903
Cumulabilità delle pensioni e nuovi limiti reddituali.
eBook in pdf di 27 pagine.
Aggiornato alle sentenze di Cassazione nn. 4290 e 4291 del 19.02.2025
Il primo intervento legislativo in tema di cumulo pensione/lavoro avvenne con la L. n. 218/1952 che introdusse una trattenuta del 25% sulle pensioni (vecchiaia, invalidità, ai superstiti) in caso di lavoro dipendente, con deroghe per i trattamenti minimi (istituiti proprio con quella legge) e per i lavoratori subordinati dell’agricoltura.
Successivamente, con la L. n. 903/1965, venne introdotta la pensione di anzianità che fra le principali caratteristiche aveva la totale incumulabilità con la retribuzione. In materia si intervenne poi con il Dpr n. 488/1968 e soprattutto con la L. n. 153/1969, ancora oggi in parte vigente. Correttivi hanno poi portato la L. n. 485/1972 e la L. n. 160/1975. La legislazione degli ultimi anni in materia è stata frenetica (è iniziata con il D.lgs. n. 503/1992 che ha introdotto per la prima volta il divieto di cumulo con i redditi da lavoro autonomo), con una stratificazione di norme che hanno subito cambiamenti quasi ogni anno.
Questa seconda edizione è stata aggiornata con i nuovi limiti di reddito in vigore nell’anno 2025 (Circolare Inps numero 23 del 28-01-2025), con le novità introdotte dalla legge di Bilancio 2025 (legge n. 207/2024) e con l’orientamento espresso dalla Cassazione con le sentenze nn. 4290 e 4291/2025 in merito all’applicazione dei limiti reddituali nella verifica del diritto alle prestazioni pensionistiche collegate al reddito.
Introduzione
1. Pensione di vecchiaia
1.1 Pensioni di vecchiaia contributive
2. Pensione anticipata (di anzianità)
2.1 Pensione anticipata precoci
2.2 Pensione “quota 100” (e successive modifiche) e pensione anticipata flessibile (“quota 103”)
3. Pensione di invalidità
3.1 Riduzioni per redditi di lavoro
3.2 Pensione di inabilità
4. Pensione ai superstiti
4.1 Correttivo
4.2 Redditi
4.3 Esclusi dal computo
4.4 Limite alla riduzione dell’importo
5. Le trattenute lavorative
6. Le sanzioni
7. L’integrazione al minimo
7.1 Redditi da considerare
7.2 Agricoltura
7.3 Estero
7.4 L’integrazione può spettare in misura parziale
7.5 Cristallizzazione
7.6 Pensionamento in corso d’anno
7.7 Vincolata al reddito del coniuge
7.8 Verifiche reddituali
8. Assegno sociale
8.1 Redditi rilevanti
8.2 Redditi esclusi
8.3 Vendita di immobile
8.4 Rinuncia all’assegno di mantenimento
8.5 Se deriva da invalidità civile
8.6 Regime tributario
9. APE sociale
9.1 Attività lavorativa
10. Aliquote IRPEF
10.1 No tax area