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File excel calcolo per il calcolo del Credito di imposta nuovi investimenti in beni strumentali, conteggi investimenti dal 2020 al 2025.
Il file è aggiornato con il conteggio investimenti in beni strumentali dal 2020 al 2025 con e senza acconto.
Ultimi aggiornamenti:
Ricordiamo che la norma ha sostituito di fatto il vecchio regime del super e iper ammortamento e ha introdotto un credito di imposta.
Il file consente di simulare il vantaggio fiscale derivante dall’agevolazione e di fare un calcolo di convenienza rispetto al super e iper ammortamento superati.
Il file richiede Microsoft Excel 2007 (o successivi) o equivalente (Non funziona su MAC)
Le principali novità fiscali della Legge di bilancio 2025: Circolare in formato word personalizzabile, pronta per essere inviata ai clienti dello Studio.
Legge del 30 dicembre 2024 n. 207 pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale - Serie Generale n. 305 del 31.12.2024 - suppl. ordinario n. 43/L.
Anche quest’anno abbiamo assistito alla corsa finale per garantire l’approvazione nei tempi previsti della Legge di Bilancio 2025.
Nella seduta del 28 dicembre 2024, con 112 voti favorevoli, 67 contrari e un astenuto, il Senato ha rinnovato la fiducia al Governo approvando definitivamente il disegno di legge "Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2025 e bilancio pluriennale per il triennio 2025-2027".
Considerando il nuovo quadro normativo europeo e l'attuale contesto economico, segnato dall'incertezza globale dovuta al protrarsi del conflitto russo-ucraino e all'aggravarsi della crisi in Medio Oriente, il provvedimento si focalizza su interventi per alleggerire la pressione fiscale e sostenere i redditi dei lavoratori dipendenti e dei pensionati con redditi medio-bassi. Sono inoltre stanziate risorse per il rinnovo dei contratti nella pubblica amministrazione, il potenziamento del fondo sanitario nazionale, il supporto alle famiglie numerose e la promozione della natalità.
Le principali novità fiscali verranno riepilogate sinteticamente nella presente Circolare.
La presente Circolare è compresa nell'Abbonamento Circolare Settimanale dello Studio, la circolare dedicata alla clientela dello studio, in formato word, che tratta le novità del momento, soprattutto fiscali, le scadenze e gli adempimenti. Acquistalo subito ad un prezzo promozionale!
Tutte le novità della Legge di Bilancio 2025.
Legge del 30 dicembre 2024 n. 207 pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 31.12.2024 - Serie generale n. 305.
Nell'ebook un'analisi comma per comma delle norme di interesse per contribuenti, professionisti e imprese.
eBook in pdf di 57 pagine.
Una guida indispensabile per orientarsi tra le novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2025. Scritto con un approccio chiaro e operativo, è progettato per aiutare professionisti, imprese e contribuenti a comprendere e applicare correttamente le nuove disposizioni fiscali. Include aggiornamenti gratuiti che saranno forniti a seguito della pubblicazione definitiva in Gazzetta Ufficiale.
Tra le principali novità:
Riduzione pressione fiscale e sostegno al reddito
1.1 Revisione aliquote IRPEF e ammontare detrazioni
1.2 Taglio del cuneo fiscale per i redditi da lavoro dipendente fino a 20.000 euro
1.3 Aumento detrazioni per redditi da lavoro dipendente tra 20.000 e 40.000 euro
1.4 Riconoscimento automatico delle somme e recuperi a conguaglio
1.5 Redditi che concorrono al reddito complessivo
Riordino delle detrazioni
2.1 Rimodulazione delle detrazioni fiscali
2.2 Il calcolo delle detrazioni spettanti
2.3 Spese escluse e detrazioni rateali
2.5 Detrazioni per carichi di famiglia
2.6 Rivista la soglia dei redditi da lavoro dipendente che preclude l'accesso al regime forfettario
2.7 Più alto l'ammontare detraibile per le spese scolastiche
Misure in materia fiscale
3.1 Deduzione quote svalutazioni e perdite su crediti e avviamento correlate alle DTA
3.2 Disposizioni in materia di imposta sui servizi digitali
3.3 Plusvalenze da investimenti finanziari e cripto attività
3.4 A regime la rideterminazione del valore di terreni e partecipazioni
3.5 Cessione agevolata dei beni ai soci
3.6 Estromissione degli immobili delle imprese individuali
3.7 Assoggettate all'IVA le prestazioni di formazione rese alle agenzie per il lavoro
3.8 Estensione dell’obbligo di e-DAS per il controllo della circolazione dei prodotti soggetti ad accisa
3.9 Stretta sulle auto aziendali più inquinanti
3.10 Aumenta l'IVA per i rifiuti conferiti in discarica
Lotta all'evasione e norme in materia di giochi
4.1 Collegamento tra POS e registratore di cassa
4.2 Più controlli sugli affitti brevi
4.3 Fatture elettroniche accessibili anche all'Agenzia delle dogane
4.4 Tracciabilità obbligatoria per le indennità detraibili
4.5 Imposta di bollo sui contratti di assicurazione vita
4.6 Rimodulate le imposte sui giochi
Disposizioni in materia di lavoratori frontalieri
5.1 Telelavoro e perdita delle agevolazioni
5.2 Retribuzione convenzionale anche per chi rientra a fine settimana
5.3 Pagamento quota di partecipazione alle spese per il SSN
Misure per sostenere il potere d'acquisto delle famiglie
6.1 Bonus elettrodomestici
6.2 Mutui prima casa
6.3 Più tempo per rivendere la prima casa senza perdere le agevolazioni
6.4 Sale il Fondo per gli affitti a studenti fuori sede
6.5 Incremento transitorio delle pensioni minime
Misure in materia di lavoro e previdenza sociale
7.1 Misure in materia di trattenimento in servizio
7.2 Semplificazioni per l'accertamento di invalidità
7.3 Incremento volontario contributi per i lavoratori autonomi
7.4 Nuovo requisito contributivo per la NASpI dopo le dimissioni volontarie
7.5 Stop al ricalcolo delle pensioni per cambio di gestione assicurativa
7.6 Prorogata Opzione donna
7.7 Ancora un anno per la pensione anticipata con quota 103
7.8 APE sociale prorogata
Misure per la famiglia e di assistenza
8.1 Bonus per le nuove nascite
8.2 Si amplia la platea per il Bonus per l'asilo nido
8.3 Semplificazioni controlli su documenti di spesa
8.4 Più alta l'indennità per congedo parentale
8.5 Esteso alle lavoratrici autonome con almeno due figli l'esonero contributivo
Misure in materia di crescita, infrastrutture e investimenti
9.1 Riduzione imposta sostitutiva sui premi di produttività
9.2 Agevolazioni per il cambio di residenza per lavoro
9.3 Esclusione dal reddito delle somme incassate a titolo di welfare aziendale
9.4 Bonus turismo 2025
9.5 Proroga misura “più assumi, meno paghi”
9.6 Esoneri contributivi a sostegno dell'occupazione al Sud
9.7 Più conveniente Transizione 5.0
9.8 Esenzione della garanzia per i trasferimenti nazionali di prodotti da fumo
9.9 IRES ridotta per investimenti e assunzioni
9.10 Credito d'imposta Transizione 4.0 solo per i beni materiali
9.11 Credito d’imposta per la quotazione delle piccole e medie imprese
9.12 Fondo di garanzia per le PMI in deroga
9.13 Contributo per i soggetti che hanno aderito al riversamento del credito di imposta in ricerca e sviluppo
9.14 Sostegno all’internazionalizzazione delle imprese
9.15 Proroga del credito d'imposta ZES
9.16 Interventi a sostegno dello sviluppo del settore turistico
9.17 Ampliata la detassazione delle mance nel settore turistico e della ristorazione
9.18 Appalti di lavori
File excel che consente di effettuare il test di accesso delle società all'IRES premiale previsto dalla Legge di Bilancio 2025.
La legge di Bilancio 2025 (in corso di approvazione) introduce un meccanismo premiale sull’IRES delle società con la riduzione dell’aliquota di imposta dal 24% al 20%.
Il file verifica le condizioni di accesso all’agevolazione e consente di determinare il beneficio potenziale.
Il file richiede Microsoft Excel 2007 (o successivi) o equivalente e compatibile anche con Mac (con l'utilizzo di Numbers).
Crediti d'imposta per Ricerca & Sviluppo: disciplina, criticità e sviluppi operativi in un eBook in pdf di 141 pagine.
Aggiornato con la giurisprudenza e le novità introdotte dal DL n. 39/2024 e dal DM 04/07/2024 (Linee Guida integrative del MIMIT per la corretta applicazione del credito d’imposta)
Il presente elaborato si pone l’obiettivo di analizzare la disciplina del credito d’imposta R&S alla luce delle novità introdotte dal Dpcm del 15/09/2023 e dai provvedimenti attuativi dello stesso in tema di «certificazione» nonché, da ultimo, dall’art. 6 del DL n. 39/2024 in materia di monitoraggio della fruizione dell’agevolazione, soffermando in particolar modo l’attenzione sugli aspetti critici che la disciplina de qua presenta e sulle possibili soluzioni.
In tale cornice, viene analizzata anche l’eliminazione del «Patent Box» come disposta dal DL n. 146/2021 e confermata con la Legge di Bilancio 2022.
In particolare, dopo aver esaminato l’evoluzione normativa in materia, saranno declinati i presupposti soggettivi, oggettivi e temporali della misura del nuovo credito d’imposta per investimenti in R&S, in innovazione tecnologica 4.0 e in altre attività innovative, i profili procedurali e sanzionatori, le criticità rinvenienti dall’attuale quadro normativo e di prassi, non trascurando l’illustrazione di possibili percorsi migliorativi della rilevante misura di incentivazione fiscale da parte delle imprese.
Di particolare interesse è poi la previsione, introdotta dall’art. 23 del DL n. 73/2022, c.d. «Decreto Semplificazioni» (convertito con la Legge n. 122/2022), in base alla quale, allo scopo di favorire l'applicazione in condizioni di certezza operativa delle discipline dei crediti di imposta in commento, le imprese possono richiedere una certificazione che attesti la qualificazione degli investimenti effettuati (consuntiva) o da effettuare (preventiva) ai fini della loro classificazione nell'ambito delle attività di Ricerca e Sviluppo, di Innovazione Tecnologica e Design e Innovazione Estetica (R&S&I&D).
Con il Decreto MIMIT del 04/07/2024 sono state approvate le Linee Guida (previste dal c. 5 del citato articolo nonché dall’art. 3, c. 5 del DPCM 15/09/2023), per la richiesta ed il conseguimento della certificazione.
Al fine poi di monitorare gli utilizzi del suddetto credito d’imposta, l’art. 6 del DL n. 39/2024 (conv., con modificazioni, nella L. n. 67/2024), ha stabilito che la relativa compensazione mediante F24 sia consentita solo dopo aver presentato gli specifici modelli approvati con il Decreto del MIMIT del 24/04/2024. In particolare, con riferimento agli investimenti in attività di R&S effettuati dall’01/01/2024 al 29/03/2024, è previsto l’invio della sola comunicazione ad avvenuto completamento dell’investimento (ex post) mentre, per quelli effettuati a partire dal 30/03/2024, va trasmessa sia la comunicazione preventiva (ex ante) che successiva (ex post).
Introduzione.
Premessa.
1. Evoluzione normativa.
2. Ambito soggettivo e temporale.
3. Credito di imposta per R&S.
3.1 Potenziamento per le strutture produttive del Mezzogiorno.
3.2 La super deduzione dei costi di R&S.
4. Credito di imposta per le attività di innovazione tecnologica.
5. Credito di imposta per le attività di design e ideazione estetica.
6. L’utilizzo del credito d’imposta e relativi obblighi documentali
7. Modello Dichiarazione Redditi - Quadro RU e rilevazione contabile dei crediti d’imposta.
8. Procedura di collaborazione tra MISE e Agenzia delle Entrate.
9. Profilo sanzionatorio.
10. Considerazioni conclusive.
Le agevolazioni per le imprese con sede nelle zone economiche speciali 2024 (ZES Unica del mezzogiorno, ZLS e ZFDI), eBook in pdf di 119 pagine.
Aggiornato al Decreto-Legge 124/2023 che ha istituito la ZES unica del Mezzogiorno, al DPCM 40/2024 di attuazione delle ZLS ed ai Decreti-Legge n° 113 e 155 del 2024 con modifiche della disciplina della ZES unica.
Questa nuova edizione aggiornata dell'eBook "Le Agevolazioni per le Imprese con Sede nelle Zone Economiche Speciali (ZES) e Zone Logistiche Semplificate (ZLS)" fornisce una guida completa e aggiornata sugli incentivi, le agevolazioni fiscali e finanziarie, e le semplificazioni amministrative disponibili per le imprese che operano o intendono investire nelle ZES e ZLS. Sviluppato sulla base dei più recenti interventi normativi del 2024, questo strumento è essenziale per i professionisti e le imprese interessate a sfruttare le opportunità offerte dalle aree economiche speciali.
La zona economica speciale o zona di libero scambio (ZES) o free trade zones (FTZ) è un’area geografica delimitata all’interno di un paese in cui le imprese nazionali e quelle estere possono importare materiali, svolgere attività di produzione, movimentare beni ed esportare prodotti finiti senza essere soggetti a tariffe (dazi), quote di importazione o esportazione ed altre formalità burocratiche doganali totalmente o in misura ridotta rispetto al resto del territorio della nazione che l’ha istituita.
Esse, inoltre, sono di solito ubicate presso città od aree importanti e dotate di specifici vantaggi infrastrutturali per il commercio come la presenza di porti, aeroporti, ferrovie, autostrade o frontiere con altri paesi.
L’istituzione delle ZES ha principalmente l’obbiettivo di attrarre nell’area geografica di ubicazione nuovi investimenti diretti esteri (IDE) ma anche nazionali. A tal fine, per le ZES in cui si svolge anche un’attività di produzione o trasformazione, è importante la presenza nell’area anche di zone industriali attrezzate, di manodopera qualificata e non, di centri di ricerca, di filiali di banche ed altri intermediari finanziari e assicurativi, di società di consulenza gestionale, ecc.
L’istituto della zona economica speciale è di recente introduzione nell’ordinamento italiano, in quanto essa risale al Decreto-Legge n° 91 del 2017 (“Disposizioni urgenti per la crescita economica del Mezzogiorno” o “Decreto Sud”, convertito in Legge n° 123 del 2017) successivamente più volte riformato. L’art. 4 di questo introdusse le zone economiche speciali (ZES) mentre l’art. 5 era dedicato ai benefici fiscali ed alle semplificazioni burocratiche di cui godevano le imprese che operano in queste aree.
A partire dal 1° Gennaio 2024, sulla base della riforma contenuta negli articoli da 9 a 16 e 22 del Decreto-Legge 124/2023, le otto ZES che sono state istituite nel Mezzogiorno d’Italia dal 2017 al 2023 sono confluite nella “ZES unica per il Mezzogiorno” il cui territorio comprende le regioni Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata, Campania, Calabria, Sicilia e Sardegna. La ZES unica comprende quindi le regioni c.d. “meno sviluppate” o “in transizione” (solo l’Abruzzo) identificate dal diritto comunitario sulla base della loro distanza dal PIL pro capite medio dei ventisette paesi aderenti all’Unione Europea.
Il territorio su cui si applicano le agevolazioni previste per le imprese che investono nelle ZES passa dall’essere lo 0,4% della superficie complessiva del Sud Italia, comprendente i porti più importanti, le zone retroportuali e le principali zone industriali del Sud, al 95% circa di questa, dato che sono escluse alcune zone dell’Abruzzo. Essa è la zona economica speciale più grande del mondo per estensione territoriale (117.600 kmq) e la seconda per popolazione residente (19.350.000 persone). In tal modo la finalità della ZES unica passa dall’essere quella dello sviluppo di queste sole aree a quella dello sviluppo del Mezzogiorno in generale.
Le agevolazioni fiscali e finanziarie per le imprese che investono nella ZES unica sono di tre tipi:
Segnaliamo che un’altra agevolazione, attiva fino al 31 Dicembre 2023 e consistente nel dimezzamento dell’imposta sul reddito (IRES od IRPEF) per le nuove attività avviate da imprese sempre nel territorio della ZES unica, introdotta dei commi da 173 a 178 dell’articolo 1° della Legge 178/2019 è stata sospesa a partire dal 1° Gennaio 2024, ma non abrogata, dall’ultimo periodo del 4° comma dell’art. 22 del DL 124/2023 per cui potrebbe essere riproposta in futuro, se ci sarà la volontà politica in tal senso e se si troveranno i fondi per finanziarla.
Questa agevolazione rientrava e rientra tuttora nella tipologia “de minimis”, che dà diritto a massimo 300.000 Euro di beneficio in tre esercizi, per cui, siccome tale agevolazione valeva per i primi sette esercizi della nuova attività, essa poteva dare diritto ad un beneficio di importo massimo di 700.000 Euro.
Una variante delle ZES, vale a dire la zona logistica semplificata (ZLS), è stata invece introdotta dai commi da 61 a 65 dell’art. 1° della Legge n° 205 del 2017 e può essere ubicata nelle “regioni più sviluppate” o “in transizione” (Marche ed Umbria, visto che l’Abruzzo rientra nella ZES unica Sud) del nostro paese dove non si possono creare delle ZES, cioè nelle regioni costiere del Centro e del Nord Italia. Le citate norme di legge sulla ZLS sono state attuate dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) n° 40 del 4 Marzo 2024.
Segnaliamo, inoltre, che questo e-book è aggiornato alla riforma della disciplina della ZES che ha istituito la ZES unica per il Mezzogiorno contenuta negli articoli da 9 a 16 e 22 del Decreto-Legge n° 124 del 2023 convertito in Legge n° 162 del 2023 ed attuato dal DPCM del 17 Maggio 2024 per quanto riguarda le modalità di accesso al credito d’imposta per gli investimenti le cui istanze telematiche all’Agenzia delle Entrate possono essere presentate a partire dal 12 Giugno.
1 Cosa sono le zone economiche speciali ZES la loro evoluzione storica e le loro caratteristiche in termini di vantaggi che offrono alle imprese
2 Le tipologie delle ZES e le regole previste dal diritto comunitario
3 Le tipologie di Free Trade Zones previste dall’ordinamento italiano le Zone Economiche Speciali ZES le Zone Logistiche Semplificate ZLS e le Zone Franche Doganali Intercluse ZFDI
4 La costituzione l’organizzazione e la governance della ZES unica per il Mezzogiorno
5 Le agevolazioni amministrative per le imprese insediate nella ZES unica lo sportello unico digitale della ZES unica del Mezzogiorno – SUD ZES e il procedimento di autorizzazione unica per l’avvio degli insediamenti produttivi
5.1 Lo sportello unico digitale della ZES unica del Mezzogiorno – SUD ZES
5.2 Il procedimento di autorizzazione unica per l’avvio degli insediamenti produttivi ubicati nella ZES unica del Mezzogiorno
6 Le agevolazioni fiscali contributive e finanziarie per le imprese insediate nella ZES unica
6.1 Il credito d’imposta per gli investimenti effettuati dalle imprese ubicate nella ZES unica le modalità di accesso e di fruizione l’estensione di esso alle imprese agricole della pesca e dell’acquacoltura
6.2 La possibilità per gli investimenti effettuati dalle imprese nella ZES unica di usufruire del finanziamento agevolato previsto per i cosiddetti Contratti di Sviluppo gestiti da Invitalia Spa
6.3 La riduzione alla metà dell’imposta sul reddito per le imprese che avviano una nuova attività nelle ZES ora nella ZES unica prevista dalla Legge 178 2020 agevolazione sospesa a partire dal 1° gennaio 2024
6.4 La decontribuzione per le nuove assunzioni delle microimprese nella ZES unica introdotta dall’articolo 24 del Decreto-Legge numero 60 del 2024
7 Le Zone Logistiche Semplificate ZLS delle regioni più sviluppate e la loro disciplina dopo l’istituzione della ZES unica del Mezzogiorno
7.1 La disciplina legislativa delle zone logistiche semplificate ZLS
7.2 Le norme di attuazione delle ZLS il DPCM numero 40 del 2024 il procedimento di istituzione di esse ed il loro Piano di sviluppo strategico
7.3 Le norme di attuazione delle ZLS il DPCM numero 40 del 2024 la governance ed il controllo sulle ZLS e le semplificazioni amministrative ad esse destinate l’autorizzazione unica
8 Conclusioni
Allegati normativi
Accreditamento richiesto per Commercialisti
In collaborazione con
Una nuova edizione del Laboratorio Tributario sta per partire: approfondiamo insieme ancora una volta tutte le principali novità in materia fiscale e tributaria con il tipico occhio critico sull’interpretazione dei testi normativi (e non solo) che contraddistingue questa iniziativa formativa.
Come sempre, infatti, faremo un viaggio tra norme, prassi e giurisprudenza e, testi alla mano, confronteremo e discuteremo attivamente contenuti e interpretazioni, con la massima possibilità di interazione tra docenti e discenti.
In questa edizione il nostro viaggio partirà dal controverso ravvedimento speciale, con attenzione agli ultimi aspetti legati al Concordato Preventivo Biennale(qualora arrivi la proroga effettiva), e dalla nuova disciplina della riscossione. Il primo incontro del 2025 sarà come al solito incentrato sulle novità della Legge di Bilancio 2025. Seguirà un’analisi delle novità riguardanti le sanzioni amministrative, il reddito di lavoro autonomo, le aggregazioni professionali e il reddito d’impresa. In aprile faremo il punto della situazione sul contraddittorio preventivo e l’accertamento con adesione, senza però tralasciare le novità in tema di statuto del contribuente, residenza fiscale e tassazione delle criptovalute. Dedicheremo infine l’ultimo incontro alle ulteriori misure di attuazione della Legge Delega di Riforma Fiscale.
Nota Bene: il programma potrebbe subire variazioni in conseguenza di eventuali proroghe o novità normative.
1° INCONTRO – Martedì 26 novembre 2024 | 15.00-18.00
Docente: Luigi Lovecchio
2° INCONTRO – Mercoledì 18 dicembre 2024 | 15.00-18.00
Docente: Luigi Lovecchio
3° INCONTRO – Martedì 21 gennaio 2025 | 15.00-18.00
Docenti: Dario Deotto, Luigi Lovecchio
4° INCONTRO – Martedì 4 febbraio 2025 | 15.00-18.00
Docenti: Dario Deotto, Luigi Lovecchio
5° INCONTRO – Martedì 18 febbraio 2025 | 15.00-18.00
Docenti: Dario Deotto, Luigi Lovecchio
6° INCONTRO – Martedì 4 marzo 2025 | 15.00-18.00
Docenti: Dario Deotto, Luigi Lovecchio
7° INCONTRO – Martedì 18 marzo 2025 | 15.00-18.00
Docenti: Dario Deotto, Luigi Lovecchio
8° INCONTRO – Martedì 1 aprile 2025 | 15.00-18.00
Docenti: Dario Deotto, Luigi Lovecchio
9° INCONTRO – Martedì 15 aprile 2025 | 15.00-18.00
Docenti: Dario Deotto, Luigi Lovecchio
10° INCONTRO – Martedì 6 maggio 2025 | 15.00-18.00
Docenti: Dario Deotto, Luigi Lovecchio
Il corso si rivolge a:
Agli abbonati alla rivista Commercialista Telematico, è riservata una quota di € 620,00 + Iva.
Ai partecipanti della scorsa edizione 2023/2024 è riservata la quota di € 500,00 + Iva.
Il corso online è fruibile sia da pc che da dispositivi mobili (smartphone/tablet).
Il partecipante riceverà prima di ogni giornata in diretta una e-mail contenente il pulsante da cliccare per accedere all’aula virtuale.
Per l’erogazione del corso on line in diretta, Maggioli utilizza il software GoToWebinar, piattaforma che richiede i seguenti requisiti di sistema:
L’accesso al corso non richiede il possesso di cuffia e microfono, anche se è fortemente consigliato per una migliore qualità dell’audio (è invece superfluo se l’utente ha in dotazione un computer multimediale).
SERVIZIO TECNICO DI ASSISTENZA (esempio: problemi di connessione)
Prima e durante lo svolgimento del corso on line, sarà attivo dalle ore 8.30 alle ore 13.00 e dalle ore 14.00 alle ore 17.30 il servizio di assistenza.
Tel.: 0541 628903
SERVIZIO CLIENTI
Per tutte le informazioni sul corso, invio credenziali di accesso, rilascio atti del corso, ecc.
contattaci al numero 0541/780550 dal lunedì al venerdì, negli orari 9.00-12.30 e 14.30-17.00.
Guida alla regolarizzazione delle rimanenze di magazzino introdotta dalla legge di Bilancio 2024
Aggiornato con il Decreto MEF pubblicato in G.U. n. 145 del 25 giugno 2024 - con i coefficienti per l'adeguamento delle rimanenze di magazzino
eBook in pdf di 38 pagine.
Il presente elaborato analizza la reintroduzione dell’istituto della regolarizzazione delle esistenze iniziali di magazzino ad opera della Legge di Bilancio 2024.
La misura è finalizzata a correggere errori commessi nella valorizzazione delle giacenze fisiche che possono derivare da un errore determinato dalla mancata considerazione delle quantità o valori riscontrabili dall’inventario o dalla mancata rilevazione inventariale.
Nell’ebook il tema delle rimanenze di magazzino viene affrontato in maniera completa, ripercorrendo dapprima le regole civilistiche e fiscali di valutazione e rappresentazione delle rimanenze di magazzino, per poi addentrarsi nell’analisi capillare del nuovo regime.
I soggetti legittimati alla rettifica contabile sono le imprese che non adottano i prìncipi contabili internazionali, a prescindere dalle dimensioni aziendali e riguarda il periodo d’imposta in corso al 30 settembre 2023. La ratio dell’agevolazione risiede nella volontà preminente di ripristinare (almeno in parte) il carico fiscale sottratto ad imposizione per effetto di fenomeni di evasione attuati mediante illecite politiche di bilancio basate sulla distorta rappresentazione delle consistenze relative alle materie prime, sussidiarie, di consumo, delle merci, dei semilavorati e dei prodotti finiti.
Affinchè l’adeguamento si perfezioni è necessario innanzitutto procedere alla liquidazione delle imposte dovute in ragione del presunto vantaggio fiscale indebito, mediante il versamento di un’imposta sostitutiva del reddito e dell’Irap, nonchè dell’Iva nel caso di eliminazione di valori. E’ altresì indispensabile esprimere la scelta nella dichiarazione relativa al periodo d’imposta 2023.
L’opzione comporta che, a decorrere dall’esercizio in corso al 30 settembre 2023, le rettifiche in diminuzione o in aumento delle rimanenze assumeranno rilevanza civilistica e fiscale.
Di particolare appeal è la portata della tutela sanzionatoria offerta sul piano tributario e civilistico. La previsione di legge, infatti, limitatamente ai valori iscritti o eliminati, esclude la possibilità di accertare maggiori imponibili Iva e/o maggior reddito ai fini delle imposte sul reddito e dell’Irap relativi ai periodi d’imposta precedenti a quello in corso al 30.9.2023.
Sintesi
1. Le rimanenze nel bilancio dei soggetti “Oic Adopter”
1.1 Categorie di rimanenze ed esposizione in bilancio
1.2 Criteri di rilevazione e valutazione
1.2.1 Presupposti per la rilevazione e criterio generale di valutazione
1.2.2 La nozione di costo
1.2.3 Il valore di mercato
1.3 La disclosure in nota integrativa
1.4 Valore fiscalmente riconosciuto ai sensi dell’articolo 92, Tuir
2. Allineamento delle giacenze di magazzino tra presente e passato
2.1 Storia e finalità giuridica dell’istituto
2.2 La rivalutazione delle rimanenze prevista dalla Legge n. 488/1999
2.3 La reviviscenza dell’istituto nella Legge di Bilancio 2024
3. La regolarizzazione del magazzino prevista nella Legge di Bilancio 2024
3.1 Ambito soggettivo di applicazione
3.2 Ambito oggettivo di applicazione
3.3 Ambito temporale
3.4 Modalità di adeguamento
3.4.1 Iscrizione di esistenze iniziali
3.4.2 Eliminazione di esistenze iniziali
3.4.3 Esercizio dell’opzione
3.5 Rilevanza dei maggiori/minori valori iscritti e tutela sanzionatoria
Bibliografia
Guida completa agli interpelli con fac-simili in word personalizzabili
Disciplina aggiornata con il D.Lgs. 30 dicembre 2023 n. 219 in vigore dal 18 gennaio 2024 che modifica lo Statuto del contribuente.
La legge delega di riforma fiscale ha previsto tra i principi direttivi specifici per la revisione dello Statuto dei diritti del contribuente di cui alla legge 27 luglio 2000, n. 212, quale legge generale tributaria, quello di “valorizzare il principio del legittimo affidamento del contribuente e il principio di certezza del diritto”.
Tale obiettivo trova immediato conforto nella disposizione, contenuta nella prima frase dell’articolo 1, comma 1 dello Statuto, che prevede, tra i criteri direttivi generali, quello di “garantire l’adeguamento del diritto tributario nazionale ai principi dell’ordinamento tributario e agli standard di protezione dei diritti stabiliti dal diritto dell’Unione Europea, tenendo anche conto dell’evoluzione della giurisprudenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea in materia tributaria”, posto che proprio da tale giurisprudenza provengono impulsi significativi per una maggiore tutela dei principi della certezza del diritto e dell’affidamento.
Nel contesto di tale orientamento si inscrive la riforma della disciplina degli interpelli, attuata dal Governo mediante il decreto legislativo 30 dicembre 2023 n. 219. Com’è noto nelle istanze di interpello i contribuenti rappresentano una fattispecie concreta e riferita puntualmente alla propria posizione fiscale, a differenza delle richieste di consulenza giuridica che riguardano, invece, fattispecie di rilevanza generale, non immediatamente riferibili ad uno specifico soggetto. La consulenza giuridica, come l’interpello, assumono rilevanza anche esterna, in quanto costituiscono uno strumento di supporto a disposizione del contribuente al fine di agevolare la tax compliance.
La presente trattazione, rivolta in primis ai professionisti che saranno chiamati a fare ricorso alla procedura dell’interpello, si articola:
cercando di operare una sintesi tra le disposizioni della previgente disciplina che possono tuttora considerarsi applicabili (vedi in particolare il decreto legislativo 24 settembre 2015 n. 156) e le nuove disposizioni, tenendo altresì conto che per molti aspetti si è ancora in attesa di decreti ministeriali e/o provvedimenti del Direttore dell’Agenzia delle Entrate da emanare in attuazione della riforma.
Premessa
1. Regole generali degli interpelli previsti dallo Statuto dei diritti del contribuente
1.1 Soggetti che possono presentare l’istanza
1.2 Quando può essere presentata l’istanza
1.3 Contenuto e allegati dell’istanza
1.4 Modalità di presentazione dell’istanza
1.5 Versamento del contributo
1.6 Uffici competenti
1.7 Cause dell’inammissibilità dell’istanza
1.8 Risposta dell’Amministrazione finanziaria
1.9 Effetti dell’interpello
1.10 La consultazione semplificata
2. L’interpello interpretativo
2.1 Presupposti dell’interpello interpretativo
2.2 Esempi di interpello interpretativo
2.3 Fac-simile di interpello interpretativo
3. L’interpello qualificatorio
3.1 Presupposti dell’interpello qualificatorio
3.2 Esempi di interpello qualificatorio
3.3 Fac-simile di interpello qualificatorio
4. L’interpello antiabuso
4.1 Definizione di abuso del diritto
4.2 Contenuti specifici dell’istanza di interpello antiabuso
4.3 Esempi di abuso del diritto
4.4 Fac-simile di interpello antiabuso
5. L’interpello disapplicativo
5.1 Presupposti ed effetti dell’interpello disapplicativo
5.2 Esempi di interpello disapplicativo
5.3 Fac-simile di interpello disapplicativo
6. L’interpello probatorio
6.1 Presupposti e contenuto dell’interpello probatorio
6.2 L’interpello e il regime dell’adempimento collaborativo
6.2.1 La disciplina dell’adempimento collaborativo
6.2.2 L’interpello con procedura abbreviata e le varie forme di interpello ordinario
6.2.3 L’adozione del tax control framework (TCF) da parte delle imprese di minori dimensioni e le varie forme di interpello ordinario
6.3 L’interpello e i soggetti che intendono effettuare in Italia rilevanti investimenti
6.3.1 Premessa
6.3.2 L’interpello sui nuovi investimenti
6.3.3 Rapporto tra interpello sui nuovi investimenti e interpelli previsti dall’art. 11 dello Statuto
6.3.4 Rapporti tra interpello sui nuovi investimenti e accordi preventivi per le imprese con attività internazionale
6.4 L’interpello probatorio dei neoresidenti che optano per l’imposta sostitutiva
6.4.1 La disciplina di cui all’art. 24 bis del T.U.I.R.
6.4.2 Contenuto, caratteri e requisiti dello specifico interpello probatorio di cui all’art. 24 bis in disamina
6.4.3 Compilazione della check list
6.4.4 L’interpello probatorio in caso di estensione ai familiari dell’opzione per il regime di cui all’art. 24 bis.
6.5 Fac-simili di interpello probatorio
La Legge di Bilancio 2024, in corso di approvazione, introduce una penalizzazione nella tassazione delle plusvalenze derivanti dalla cessione di immobili che abbiano fruito di interventi agevolati con la normativa del superbonus.
In particolare, se la cessione avviene entro 10 anni dal termine dei lavori il costo dei lavori agevolati non sempre trova riconoscimento fiscale.
Il presente file in excel consente di determinare la plusvalenza con il nuovo regime per calcolare il maggior prelievo previsto.