Inserisci l'e-mail con la quale ti sei registrato su FISCOeTASSE.com
Entra con le tue credenziali BusinessCenter o SiteCenter. Password dimenticata?
Guida sugli aspetti fiscali e previdenziali dei fringe benefits e ai rimborsi spese 2025, eBook in pdf di 194 pagine + allegati, con Tabelle esplicative e riassuntive con fac-simili documenti giustificativi e Tabelle ACI 2025.
Aggiornato al messaggio INPS n. 509 dell’11 febbraio 2025
Il lavoro si struttura in due sezioni fondamentali: l’una dedicata ai fringe benefits corrisposti a dipendenti e amministratori e l’altra ai rimborsi spese erogati a dipendenti e collaboratori di varia natura (amministratori, lavoratori autonomi anche occasionali, titolari di altri redditi di lavoro autonomo).
Nella prima sezione viene offerta una panoramica ricca ed esaustiva delle diverse tipologie di fringe benefits erogabili ai dipendenti e agli amministratori aziendali. Notevole risalto viene dato anche ai flexible benefits che stanno ricoprendo un ruolo sempre più strategico nell’ambito delle politiche aziendali di welfare finalizzate a migliorare il benessere dei dipendenti. Il punto di osservazione adottato è duplice, quello del soggetto beneficiario e quello, contrapposto, del soggetto erogante.
Viene destinata un’attenzione puntuale agli aspetti di natura fiscale e previdenziale, oltre che ai documenti giustificativi richiesti con riferimento a ciascuna tipologia di benefit in natura.
La trattazione è corredata da numerose tabelle esplicative e riassuntive, dalle tabelle ACI, da esempi applicativi articolati e, da ultimo, da un utile foglio di calcolo del fringe benefit spettante al dipendente o collaboratore per l’uso promiscuo dell’auto.
Nella seconda sezione una trattazione approfondita e a tutto tondo è riservata agli aspetti fiscali e previdenziali dei rimborsi spese percepiti dai dipendenti e collaboratori, anche a titolo occasionale, di un’impresa o ente e di uno studio professionale, nonché dagli artisti e professionisti, dai soggetti titolari di altri di reddito di lavoro autonomo e dagli sportivi dilettantistici. Sono esaminate nello specifico le differenti modalità di erogazione dei rimborsi spese con numerosi e variegati esempi a supporto.
Un adeguato spazio è destinato ai documenti giustificativi da utilizzare a corredo delle spese oggetto di rimborso.
Allegati:
Sintesi
PRIMA PARTE: I FRINGE BENEFITS
Generalità sui fringe benefits
1.1 La definizione di fringe benefits
1.2 Il corretto inquadramento fiscale in capo al percettore
1.3 La quantificazione in denaro del fringe benefit
1.4 Il criterio generale del valore normale
1.5 Gli autoveicoli, i motoveicoli e i ciclomotori e il fringe benefit
1.6 Le regole generali sulle auto aziendali
1.7 La franchigia di € 258,23
1.7.1 L’innalzamento della franchigia a € 516,46 per gli anni 2020 e 2021
1.7.2 L’innalzamento della franchigia a € 3.000,00 per gli anni 2022 e 2023
1.7.3 L’innalzamento della franchigia a € 1.000,00/€ 2.000,00 per l’anno 2024
1.7.4 L’innalzamento della franchigia a € 1.000,00/€ 2.000,00 per gli anni 2025, 2026 e 2027
Gli aspetti fiscali e previdenziali dei fringe benefits per il dipendente
2.1 I sistemi di pagamento dei fringe benefits da parte del dipendente
2.2 I fringe benefits dal punto di vista del lavoratore
2.3 I fringe benefits dal punto di vista del datore di lavoro
Gli aspetti fiscali e previdenziali dei fringe benefits per l’amministratore
3.1 Il sistema di pagamento dei fringe benefits da parte dell’amministratore
3.2 I fringe benefits dal punto di vista dell’amministratore
3.3 I fringe benefits dal punto vista della società o ente
I documenti giustificativi
Generalità sui flexible benefits
5.1 Il welfare aziendale e il welfare sostitutivo
5.2 I flexible benefits
5.3 L’accordo collettivo alla base del welfare
5.4 I soggetti beneficiari del welfare
5.5 I piani di welfare
5.6 Le modalità di erogazione dei benefits ai dipendenti
5.7 La sostituibilità dei premi di risultato con il welfare aziendale
Gli aspetti fiscali dei flexible benefits
6.1 L’imponibilità IRPEF/INPS dei flexible benefit per il lavoratore
6.2 La deducibilità IRPEF/IRES dei flexible benefit per il datore di lavoro
6.3 La deducibilità IRAP dei flexible benefit per il datore di lavoro
6.4 La detraibilità dell’IVA sull’acquisto dei flexible benefits
I documenti giustificativi dei flexible benefits
Esemplificazioni
Allegati
SECONDA PARTE: I RIMBORSI SPESE
Generalità sui rimborsi spese
1.1 La definizione di rimborso spese
1.2 La trasferta e l’ambito comunale
1.3 La residenza anagrafica
1.4 La sede di lavoro
1.5 I tre sistemi di rimborso delle spese di trasferta
1.6 Le caratteristiche dei tre sistemi di rimborso delle spese di trasferta
1.7 Le tabelle ACI
1.8 Il calcolo del rimborso chilometrico
1.9 L’utilizzo delle tabelle ACI in caso di auto aziendali concesse in uso promiscuo al lavoratore
1.10 La distinzione tra spese documentate e non documentate
1.11 La tracciabilità finanziaria delle spese di trasferta
Gli aspetti fiscali e previdenziali dei rimborsi spese
2.1 Il dipendente, il collaboratore a progetto e il co.co.co.
2.2 L’amministratore
2.3 Il titolare di altri redditi di lavoro autonomo
2.4 Il lavoratore autonomo occasionale
2.5 Il professionista e l’artista
I documenti giustificativi e quelli di tracciabilità
3.1 Il dipendente
3.2 L’amministratore
3.3 Il titolare di altri redditi di lavoro autonomo
3.4 Il lavoratore autonomo occasionale
3.5 Il professionista e l’artista
La lettera di incarico
4.1 Il dipendente
4.2 L’amministratore
4.3 Il titolare di altri redditi di lavoro autonomo
4.4 Il lavoratore autonomo occasionale
4.5 Il professionista e l’artista
Esempi
Allegati
Abbiamo elaborato questi utili Fogli di calcolo su Affrancamento partecipazioni e terreni (aggiornati con la Legge di bilancio 2025, che ha incrementato l’aliquota dell’imposta sostitutiva e introdotto la norma “a regime”), e tutto ciò che serve per la valutazione d'azienda e la stesura della perizia, tutti contenuti in questo pacchetto, e venduti anche singolarmente:
Il file excel richiede Microsoft excel 2010 o superiore.
Il foglio di calcolo è progettato per funzionare con Microsoft® Excel® dalla versione2010 in poi (non funziona con Mac / OpenOffice).
Tutte le novità e le regole dopo la Legge di Bilancio 2025
eBook in pdf di 50 pagine.
Superbonus con aliquota al 65 per cento nel 2025. Possibilità di usufruire dell'agevolazione solo da parte di condomini e immobili delle ONLSUS con delibera dei lavori e di CILAS presentata entro il 15 ottobre 2024. Stessa data per la CILAS in caso di edifici con più unità immobiliari di uno stesso proprietario.
In caso di interventi di demolizione e la ricostruzione occorre che sia stata presentata l'istanza per l'acquisizione del titolo abilitativo sempre entro il 15 ottobre 2024. In arrivo le lettere di compliance per i proprietari che al termine dei lavori non hanno presentato la dichiarazione di variazione catastale. Prevista la possibilità di spalmare in dieci rate le spese sostenute nel 2023 quando ancora la durata del bonus era fissata in quattro anni.
Nell'ebook tutte le novità dopo l'entrata in vigore della legge di Bilancio 2025.
Premessa
Aliquote e lavori
1.1 Le regole generali
1.2 Nesso causale tra sisma e danni all'edificio
1.3 Le date di riferimento
Stop opzioni e controlli preventivi
2.1 Comunicazione preventiva delle spese
2.2 Le modalità di comunicazione
Più controlli in loco sugli edifici riqualificati
3.1 Comuni coinvolti nelle verifiche
3.2 I controlli sui cantieri finanziati dal PNNR
3.3 I controlli alla luce del decreto PNNR
3.4 L'accesso in cantiere
3.5 Le comunicazioni alle Entrate
Le verifiche del Fisco sulle mancate variazioni della rendita catastale
4.1 Le norme
4.2 Contribuenti e regole
4.3 Quando la comunicazione di variazione è obbligatoria
4.4 Gli interventi nel mirino
4.5 Le modalità di presentazione della comunicazione
4.6 Le lettere di compliance
4.6.1 Il contenuto delle lettere
4.7 Cosa fare se si riceve la comunicazione
4.8 Il ravvedimento operoso
4.9 L'Autotutela
4.10 Più salato il conto dell’IMU sulle seconde case
Più tasse sulle vendite degli edifici riqualificati
5.1 Plusvalenza fino a 10 anni dal termine dei lavori
5.2 Termini dei lavori e tasse sulla plusvalenza
5.3 Nel mirino le vendite dal 1° gennaio 2024
Ripartizione in 10 rate per le spese del 2023
6.1 La nuova opzione decennale
6.2 La dichiarazione integrativa
6.3 Il pagamento delle eventuali maggiori imposte dovute
La comunicazione di cessione del credito per le spese del 2024
7.1 In quali casi è ancora possibile esercitare l'opzione
7.2 Modello e termini
7.3 I controlli preventivi delle Entrate
7.4 Il recupero delle agevolazioni indebite
Annullamento della comunicazione
8.1 La lista degli errori formali
8.1.1 Casi particolari
8.2 Gli errori sostanziali
8.3 L’istanza di annullamento del credito
8.4 La compilazione del modello
Annullamento comunicazione cessioni successive
9.1 Modello sempre a doppia firma
9.2 Crediti tracciabili da revocare per singola rata
9.3 Crediti non tracciabili e disponibilità
9.4 Comunicazione crediti inutilizzabili
9.5 No alla comunicazione in caso di crediti oggetto di sequestro
Appendice normativa
Foglio excel per la determinazione del risparmio fiscale ottenibile con il pagamento dell’imposta sostitutiva per l’affrancamento del valore dei terreni edificabili e con destinazione agricola.
Aggiornato con la Legge di bilancio 2025 che ha previsto l’aumento dell’imposta sostitutiva e la messa a regime della norma.
La rideterminazione del costo dei terreni è sicuramente un’operazione da valutare dal punto di vista della convenienza fiscale, consentendo il più delle volte un cospicuo risparmio di imposta in occasione della cessione del bene affrancato.
La valutazione del costo e quindi della convenienza fiscale dell’affrancamento deve tuttavia tenere in debita considerazione più aspetti: lo scaglione IRPEF del titolare della proprietà, l’intenzione di cedere il bene a breve o più in la nel tempo, l’intenzione di affrancare l’intero valore o solo parte di esso, il costo della perizia di stima ecc.
Il presente foglio di calcolo considera tutti questi aspetti, fornendo un comodo strumento per:
Il file richiede Microsoft excel 2010 o superiore.
Il foglio di calcolo è progettato per funzionare con Microsoft® Excel® dalla versione2010 in poi (non funziona con Mac / OpenOffice).
Foglio excel per la determinazione del risparmio fiscale ottenibile con il pagamento dell’imposta sostitutiva per l’affrancamento delle partecipazioni.
Aggiornato con la Legge di bilancio 2025, che ha incrementato l’aliquota dell’imposta sostitutiva e introdotto la norma “a regime”.
La rideterminazione del costo delle partecipazioni è sicuramente un’operazione da valutare dal punto di vista della convenienza fiscale, consentendo il più delle volte un cospicuo risparmio di imposta in occasione della cessione delle quote affrancate.
Il presente foglio di calcolo considera tutti questi aspetti, fornendo un comodo strumento per:
Il file richiede Microsoft excel 2010 o superiore.
Il foglio di calcolo è progettato per funzionare con Microsoft® Excel® dalla versione2010 in poi (non funziona con Mac / OpenOffice).
Il presente elaborato, si propone di approfondire la disciplina della rivalutazione dei beni, concentrando l’attenzione sull’istituto della rivalutazione dei terreni e delle partecipazioni.
Aggiornato con la Legge di Bilancio 2025
eBook in pdf di 40 pagine
Nel contesto normativo, l’istituto della rivalutazione dei terreni e delle partecipazioni, si inserisce nell’ambito delle leggi speciali derogatorie che permettono di rideterminare il valore fiscale dei beni. In particolare, la rivalutazione dei terreni e delle partecipazioni possedute non in regime d’impresa è stata introdotta ab origine dalla L.448/2001, per poi essere successivamente riproposta negli anni successivi ed ha valenza squisitamente fiscale.
L’opzione fa sì che il valore rideterminato mediante perizia sia quello riconosciuto fiscalmente ai fini del calcolo delle plusvalenze e delle minusvalenze rilavanti ai fini delle imposte sui redditi e, con particolare riguardo ai terreni, come meglio si dirà, anche ai fini delle imposte di registro e ipocatastali.
Con la Legge di Bilancio 2025, l’istituto è stato stabilizzato a regime nell’ordinamento, pertanto, in futuro non si renderanno necessarie specifiche proroghe dirette a riproporre l’opzione.
Nell’ultimo capitolo dell’elaborato viene altresì ripercorsa la rivalutazione dei beni d’impresa di cui alla L.342/2000, istituto che poteva essere invocato in presenza di terreni e partecipazioni posseduti in regime d’impresa.
Premessa
Rivalutazione dei terreni e delle partecipazioni
1. Legge istitutiva
2. Estensioni della Legge
3. La rivalutazione dei terreni e partecipazioni nella Legge di Bilancio 2025
4. Ambito soggettivo di applicazione
5. Ambito oggettivo di applicazione
6. Modalità di rivalutazione
7. Imposta sostitutiva e valutazione di convenienza
8. Trattamento delle minusvalenze
9. Aspetti dichiarativi
10. Casi particolari
11. Rivalutazione dei terreni e delle partecipazioni possedute nell’esercizio dell’impresa
Bibliografia
Novità in materia di pensioni per il 2025, eBook in formato pdf di 193 pagine con utili tabelle di sintesi.
Aggiornato alla circolare INPS n. 24/2025 e la Legge di Bilancio 2025
Le pensioni hanno sempre rappresentato una materia apparentemente complessa ma, nella realtà, affascinante perché consente non soltanto di prendere coscienza dei diritti di ciascuno di noi ad una vecchiaia sicura e dignitosa, ma di intravedere anche una prospettiva di solidarietà tra le generazioni. Ciò però a condizione che ogni generazione non pensi – come spesso avviene – solo ai propri interessi, ma sappia pensare agli altri e al futuro; anzi agli altri nel futuro. Con i più recenti interventi normativi in tema di previdenza, abbiamo ormai raggiunto il 278° anno di riforme, a volte parziali, a volte più strutturali.
La materia di che trattasi è ampiamente (forse anche eccessivamente) stratificata, con tutte le conseguenze del caso, risentendo di scelte legislative quasi sempre poco organiche, per lo più dettate da chiare ed evidenti scelte politiche contingenti, diversamente da un vero e proprio approccio organico.
Il rapporto intercorrente tra lavoro e pensioni (e più in generale tra lavoro e modello di protezione sociale) è talmente evidente che non merita particolari considerazioni. Nei Paesi sviluppati, ovunque il sistema pensionistico sia fondato sul criterio della ripartizione (quando gli attivi finanziano le pensioni in essere, confidando che ci saranno altri lavoratori che pagheranno, grazie ad un patto inter generazionale garantito dallo Stato, le loro pensioni, quando verrà il loro turno) sono in atto ampi processi di crisi, dal momento che, in seguito ai trend demografici, il numero degli occupati diminuisce ed aumenta quello degli anziani, i quali, per altro, vivono più a lungo.
La legge del 31 dicembre 2024 n. 207, legge di bilancio per il 2025, confermando ancora una volta la più che consolidata tradizione sul punto, è nuovamente intervenuta sul sistema pensionistico italiano e, dopo un accesso dibattito e confronto, ha trovato un compromesso, in ragione del quale sono state introdotte novità in materia pensionistica, senza però operare, come per l’intervento del 2024, una vera e propria riforma di sistema, fatte salve alcune novità finalizzate a rendere per certi versi più flessibile l’accesso al pensionamento.
Il presente elaborato, mantenendo sostanzialmente la struttura delle edizioni che lo hanno preceduto, proverà a ricostruire l’evoluzione del nostro sistema pensionistico, richiamando poi tutte le novità che si sono sedimentate successivamente alla riforma del 2011, per proseguire con i successivi interventi emanati fino alle ultime novità del 2025.
È parimenti confermata la veloce analisi sulla previdenza complementare.
Sintesi
Analisi e quadro generale
La pensione di vecchiaia
1.1 Nozione
1.1.1 I sistemi di calcolo
1.1.2 Il sistema di calcolo retributivo
1.1.3 Il sistema di calcolo misto
1.1.4 Il sistema di calcolo contributivo puro
1.1.5 Le differenze
1.2 L’evoluzione storica dell’istituto
1.3 La pensione contributiva come nuovo e tendenzialmente unico meccanismo di calcolo
1.4 Le novità successive alla legge n. 247/2007
1.4.1 Accesso al pensionamento delle dipendenti pubbliche
1.4.2 Requisiti di età anagrafica per l’accesso alla pensione
1.5 Le disposizioni contenute nella l. n. 122/2010
1.5.1 Le lavoratrici del pubblico impiego
1.5.2 Le nuove finestre di accesso alla pensione
1.6 Le novità introdotte dai primi tre interventi del 2011
1.6.1 La terza manovra correttiva del 2011
1.7 La pensione di anzianità
Le pensioni dopo la legge n. 214/2011
2.1 L’estensione a tutti del metodo di calcolo contributivo
2.2 La speranza di vita
2.3 La nuova pensione di vecchiaia
2.3.1 I requisiti per l’accesso
2.3.2 La flessibilità dell’accesso
2.3.3 L’età minima di 67 anni
2.3.4 Lavoratrici nate nel 1952
2.4 La nuova pensione anticipata
2.5 La salvaguardia del beneficio per le donne
Le novità introdotte nel quinquennio 2016/2020
3.1 L’anticipo finanziario a garanzia pensionistica (APE)
3.1.1 L’APE volontaria
3.1.2 L’APE sociale
3.1.2.1 Incompatibilità
3.1.2.2 Procedura di richiesta
3.1.3 La pensione anticipata per lavoratori precoci (la c.d. nuova quota 41)
3.1.3.1 I benefici
3.1.3.2 Platea dei beneficiari
3.1.3.3 I requisiti
3.2 Cumulo dei diversi periodi assicurativi
3.2.1 Pensione di vecchiaia in cumulo
3.2.2 Pensione anticipata in cumulo
3.2.3 Pensione indiretta ai superstiti in cumulo
3.2.4 Trattamenti di inabilità in cumulo
3.3 Opzione donna
3.4 Lavori usuranti
3.5 Pensione anticipata
3.6 Quattordicesima mensilità di pensione
3.7 Nuova tassazione delle pensioni
3.8 Le novità dopo la legge n. 205/2017
3.9 Le novità del biennio 2019/2020
3.9.1 La c.d. Quota 100
3.9.2 Riduzione dell’anzianità contributiva per accesso al pensionamento anticipato
3.9.3 Opzione donna
3.9.4 Lavoratori precoci
3.9.5 Ape sociale
3.9.6 Facoltà di riscatto periodi non coperti da contribuzione
3.9.7 Facoltà di riscatto laurea
3.9.8 Erogazione del TFS
3.9.9 Detassazione del TFS
3.9.10 Termine di prescrizione dei contributi di previdenza
3.9.11 Esclusione opzionale dal massimale contributivo
Le novità del triennio 2021/2023
4.1 Anno 2021
4.1.1 APE Sociale
4.1.2 Opzione donna
4.1.3 Riconoscimento pensionistico dei periodi part-time
4.1.4 Contratto di espansione
4.1.5 Isopensione
4.1.6 Riscatto contributivo ante 1996
4.2 Anno 2022
4.2.1 Quota 102
4.3 Piccole e medie imprese in crisi
4.4 Anno 2023
4.4.1 Disposizioni in materia di pensione anticipata flessibile
4.4.2 Abrogazione Fondo per uscita anticipata dei lavoratori delle imprese in crisi
4.4.3 Incentivi al trattenimento in servizio dei lavoratori dipendenti
Le novità del 2024
5.1 I nuovi requisiti per le pensioni “contributive”
5.2 Riscatti a fini pensionistici di periodi non coperti da contribuzione
5.3 Perequazione automatica dei trattamenti pensionistici 2024
5.4 APE Sociale
5.5 Opzione donna
5.6 Pensione anticipata in c.d. Quota 103
5.7 Incentivi per la permanenza al lavoro
Le novità dal 2025
6.1 Incentivo al posticipo del pensionamento
6.2 Incremento montante contributivo individuale
6.3 Cambio titolo pensionistico
6.4 Opzione Donna
6.5 Quota 103
6.6 Ape Sociale
6.7 Incremento transitorio delle pensioni minime
6.8 Pensionati in condizioni di disagio
6.9 Anticipo pensione vecchiaia per lavoratrici con 4 o più figli
6.10 Dipendenti pubblici
6.11 Misure in materia di previdenza complementare
La Previdenza Complementare
7.1 La previdenza complementare
7.2 Istituzione dei fondi pensione
7.3 Finanziamento dei fondi pensione
7.4 Tabella di sintesi dei Fondi
7.5 La vigilanza sui Fondi
7.6 Le regole
7.7 Le novità introdotte nel 2017
7.8 Un quadro di sintesi
7.9 La Rendita integrativa temporanea anticipata (RITA)
7.10 Il PEEP, Pan European Personal Pension Product
File excel di supporto per l’analisi di convenienza dell’operazione di estromissione agevolata di beni immobili strumentali da parte dell’imprenditore individuale, norma reintrodotta a valere per il 2025 dalla legge di bilancio 2025.
Il file consente il calcolo dei principali effetti fiscali previsti dalla norma agevolativa di estromissione degli immobili:
Il file consente il calcolo per più beni (max 10 immobili).
Il file presuppone la conoscenza della normativa fiscale di riferimento
Il file richiede Microsoft Excel 2007 (o successivi) o equivalente.
Gli aggiornamenti del foglio di calcolo verranno forniti per 1 anno dall'acquisto.
Tutte le regole del regime forfettario dal 1° gennaio 2025 punto per punto, tutte le regole e una guida ai calcoli di convenienza con gli ultimi chiarimenti delle Entrate, in un ebook in formato pdf di 75 pagine.
Aggiornato alla Legge di Bilancio 2025
Si amplia la platea dei contribuenti che possono accedere al regime forfetario con tassa piatta al 15%. Nel 2025, infatti, potranno accedere anche i soggetti che nel 2024 hanno percepito redditi di lavoro dipendente e redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente entro i 35.000 euro, e non più entro 30.000 euro come previsto in precedenza.
Arriva poi la possibilità di emettere fatture semplificate anche per importi superiori a 400 euro.
Infine, i rimborsi spese da parte dei clienti non dovranno più essere dichiarati come reddito. Confermate le altre norme che consentono il mantenimento del regime solo per chi ha ricavi o compensi entro gli 85.000 euro annui. In vigore anche l'aliquota super ridotta al 5% per cinque anni applicabile esclusivamente per le nuove attività ovvero le nuove partite IVA.
Per chi accede al regime forfettario arriva anche la possibilità di “contratti misti” di lavoro dipendente a part-time e a partita IVA con lo stesso datore di lavoro, purché si tratti di impresa con oltre 250 dipendenti.
Nell’ebook tutte le novità, una guida ai calcoli di convenienza e gli ultimi chiarimenti forniti dall'Agenzia delle Entrate.
Premessa
Aggiornato con le nuove ipotesi di tassazione fringe benefit auto aziendali previste dalla Legge di bilancio 2025.
Il tool consente di effettuare un confronto dettagliato tra due opzioni di gestione della mobilità aziendale:
Grazie alle funzionalità avanzate di calcolo e simulazione, il tool permette di determinare la soluzione più conveniente dal punto di vista fiscale ed economico, sia per l’azienda sia per il dipendente.
Criteri di Confronto:
Trattamento fiscale dell’auto aziendale:
Include le normative aggiornate alla legge di bilancio 2025, distinguendo tra:
Trattamento fiscale del rimborso chilometrico per auto di proprietà del dipendente:
Il rimborso è calcolato sulla base delle tabelle ACI aggiornate, considerando il costo per chilometro in funzione della tipologia di veicolo (benzina, diesel, ibrido, elettrico). I costi sostenuti dall’azienda sono deducibili nei limiti previsti per i noleggi di automezzi con cilindrata non superiore a:
Il file richiede Microsoft Excel 2010 (o successivi) o equivalente (Non funziona su MAC)