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Ambiente, agricoltura, alimentazione: elementi per la transizione verso l’economia circolare;
eBook in pdf di 165 pagine
La transizione dall’economia lineare al modello di sviluppo economico circolare passa attraverso la necessità di costruire un rapporto equilibrato tra ambiente, agricoltura e alimentazione, per il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile sanciti dall’Agenda Globale 2030 dell’ONU.
Con il presente e-book si intende approfondire questo interessante ed importante argomento, tramite un’analisi puntuale dei modelli di valutazione economica, degli elementi che caratterizzano il bilancio ambientale di riferimento, delle forme di finanziamento esistenti, grazie anche alla presenza di case history.
Editore: ConsulenzaAgricola.it s.r.l.
Autore: Alessandro Ragazzoni
Anno edizione: 2021
Pagine: 165
Principali elementi dell’economia circolare
1. Cradle to Cradle
2. Biomimetica
3. Ecologia industriale
4. Economia blu
Obiettivi del lavoro
Il fenomeno del «land grabbing» nel Mondo: il caso del frumento
Parte prima
TEORIA E MODELLI DI VALUTAZIONE IN AGRICOLTURA
1. La storia dell’economia circolare: alcune tappe fondamentali
2. Modelli di valutazione per l’economia circolare
2.1 - Bilancio aziendale: conto economico riclassificato
2.2 - Bilancio energetico: modello EROEI per la valutazione input/output dell’energia
2.3 - Bilancio delle risorse: impronta ecologica relativa al consumo di acqua e di suolo
2.4 - Bilancio ambientale: impronta del carbonio (meglio conosciuta come carbon footprint)
3. Bilancio aziendale: il conto economico riclassificato
3.1 - Inquadramento metodologico
3.2 - Riclassificazione del conto economico
3.3 - Analisi degli indici di bilancio
3.4 - Analisi del “punto di pareggio”
4. Bilancio energetico: l’approccio EROEI
4.1 - Operazioni colturali
4.2 - Ammortamento macchine trattrici e operatrici
4.3 - Prodotti chimici di sintesi
4.4 - Trasporto
4.5 - Frumento
4.6 - Mais da insilato
4.7 - Mais da granella
4.8 - Sorgo
4.9 - Colza
4.10 - Girasole
5. Bilancio delle risorse naturali: l’impronta dell’acqua
6. Bilancio ambientale: l’impronta carbonica
6.1 - Agricoltura
6.2 - Zootecnia
7. Sostenibilità ambientale in agricoltura: alcuni casi di studio
7.1 - Produzione di colture “a seminativo"
7.2 - Produzione di latte
Parte seconda
PRODUZIONE AGRICOLA, CIBO E AMBIENTE
8. Il rapporto tra cibo e ambiente
9. La strategia europea “Farm to Fork”
10. La nuova Politica Agricola Comunitaria del 2023
10.1 - La sfida del Green Deal
10.2 - I temi della Biodiversità per il 2030
11. Alcuni casi di aziende “circolari"
12. Riflessioni conclusive
Bibliografia
Il formulario introduce l’istituto della servitù con l’analisi delle varie tipologie di classificazioni, dei modi di costituzione e di estinzione e delle azioni a difesa della servitù.
Nella seconda parte la trattazione si sofferma specificatamente sulle azioni giudiziarie a difesa della servitù con preliminare distinzione tra azioni petitorie e possessorie.
Segue la specifica disamina di ogni tipologia di azione all’interno della più ampia categoria di azioni petitorie e possessorie con indicazione altresì delle relative domande promuovibili innanzi al Giudice.
Il formulario è arricchito da utili schemi di atti giudiziari (in formato word personalizzabili) oltre che da preziosi casi pratici fondamentali per comprendere come agire in caso di violazione del diritto di servitù.
In allegato in formato word:
Editore: ConsulenzaAgricola.it s.r.l.
Autore: Stefania Avoni
Collana: Percorsi di Diritto Agrario
Anno edizione: 2021
Pagine: 120
CAPITOLO I - GENERALITÀ DELLE SERVITÙ
1. NOZIONE E CARATTERI DELLA SERVITÙ
2. CLASSIFICAZIONI DELLE SERVITÙ
2.1. Servitù coattive e volontarie
2.2. Servitù affermative e negative
2.3. Servitù apparenti e non apparenti
2.4. Servitù continue e discontinue
3. COSTITUZIONE DELLA SERVITÙ
3.1. Costituzione per contratto
3.2. Costituzione per testamento
3.3. Costituzione per atto amministrativo
3.4. Sentenza costitutiva di servitù
3.5. Costituzione per usucapione
3.6. Costituzione per destinazione del padre di famiglia
4. ESERCIZIO DELLA SERVITÙ
4.1. Azioni a tutela della servitù
4.2. Azione negatoria
5. IL TRASFERIMENTO DELLA SERVITÙ
6. ESTINZIONE DELLE SERVITÙ
7. SCHEMA DI CONTRATTO DI ASSERVIMENTO VOLONTARIO
CAPITOLO II - LE AZIONI GIUDIZIARIE IN MATERIA DI SERVITÙ
1. AZIONI PETITORIE E AZIONI POSSESSORIE
2. L’AZIONE CONFESSORIA
2.1. Domande promuovibili con l’azione confessoria
2.2. Schema di atto di citazione per promuovere l’azione confessoria
3. L’AZIONE NEGATORIA
3.1. Domande promuovibili con l’azione negatoria
3.2. Schema di atto di citazione per l’azione negatoria
4. L’AZIONE DI RIVENDICAZIONE
4.1 Domande promuovibili con l’azione di rivendicazione
4.2. Schema di atto di citazione per l’azione di rivendicazione
5. NATURA DEL PROCEDIMENTO POSSESSORIO
5.1. Mediazione obbligatoria
6. L’AZIONE DI REINTEGRAZIONE
6.1. Domande promuovibili con l’azione di reintegrazione
6.2. Schema di ricorso per l’azione di reintegrazione
7. L’AZIONE DI MANUTENZIONE
7.1. Domande promuovibili con l’azione di manutenzione
7.2. Schema di ricorso per l’azione di manutenzione
Viene preliminarmente inquadrato dal punto di vista giuridico l’istituto del contratto di rete con descrizione dei suoi elementi costitutivi e del vantaggio che può derivare alle parti dalla sua stipulazione.
Successivamente il formulario si concentra sulla disamina dello specifico contratto di rete proprio del settore agricolo, analizzandolo anche dal punto di vista fiscale.
Viene infine proposto uno schema di contratto di rete per la commercializzazione di prodotti ortofrutticoli in formato word personalizzabile.
Editore: ConsulenzaAgricola.it s.r.l.
Collana: Guida pratica e formulario
Anno edizione: 2021
Pagine: 21
1. INQUADRAMENTO GIURIDICO DELL’ISTITUTO
2. GLI OBIETTIVI STRATEGICI DEL CONTRATTO DI RETE
3. IL PROGRAMMA COMUNE DI RETE
4. LA FORMA DEL CONTRATTO DI RETE
5. I VANTAGGI DELLA RETE DI IMPRESE
6. IL FUNZIONAMENTO DELLA RETE DI IMPRESE
7. IL FONDO COMUNE
8. IL CONTRATTO DI “RETE AGRICOLA”
8.1 - I soggetti partecipanti alla rete agricola
8.2 - La ripartizione del prodotto a titolo originario
8.3 - Esempio di un possibile contratto di “rete agricola”
9. ASPETTI FISCALI
9.1 - Imposte sul reddito
9.2 - Imposta sul valore aggiunto (IVA)
9.3 - Imposta di registro
10. SCHEMA DI CONTRATTO DI RETE PER LA COMMERCIALIZZAZIONE DI PRODOTTI ORTOFRUTTICOLI
Dopo una breve descrizione dell’apicoltura quale attività agricola, il formulario prosegue con l’inquadramento giuridico del servizio di impollinazione a titolo oneroso e con l’analisi degli elementi costitutivi del relativo contratto.
Seguono la descrizione degli aspetti fiscali dell’istituto ed una proposta contrattuale per servizio di impollinazione.
Formule contenute in formato word:
Editore: ConsulenzaAgricola.it s.r.l.
Collana: Guida pratica e formulario
Anno edizione: 2022
Pagine: 11
1. Definizione dell’istituto giuridico
2. La natura agricola del servizio di impollinazione
3. Il contenuto del contratto di impollinazione
4. La forma del contratto
5. Aspetti fiscali
5.1 - imposte sul reddito
5.2 - imposta sul valore aggiunto
5.3 - imposta di registro
Formule contrattuali
6. Schema di contratto per servizio di impollinazione
Il libro è una guida operativa che, attraverso un percorso guidato di tipo colloquiale, si rivolge a chiunque intenda aprire un'azienda zootecnica partendo da zero, a chi è già un allevatore e ha intenzione di migliorare la propria attività, a chi insegna economia agraria e zootecnica presso corsi di formazione, istituti superiori o facoltà universitarie.
Obiettivo di questo testo è quello di permettere a tutti coloro che vogliono aprire un'azienda zootecnica di valutare in termini economici e finanziari il lancio o il rilancio della loro attività zootecnica. Ulteriore obiettivo è quello di eliminare tutti quei coni d'ombra che spesso sono la concausa di fallimenti.
A tale scopo la guida è corredata di un software denominato AZooPlan, in allegato al testo, che consentirà all'allevatore 4.0 di selezionare la tipologia di allevamento di bestiame in funzione dell'entità delle risorse finanziarie e territoriali disponibili, indicando il numero massimo di capi allevabili, i possibili ricavi e i relativi costi.
Dal lato del contenuto, il testo prende in considerazione le principali tipologie di allevamento, spaziando da quelli di Acqua fino a quelli di Aria passando per quelli di Terra, consentendo al potenziale allevatore di valutare il possesso delle capacità necessarie per svolgere un'attività nel settore primario e se l'impegno, e quindi l'investimento, risultano redditizi o meno.
Non è insomma una semplice guida che elenca gli adempimenti necessari ad avviare un'attività di allevamento ma un vero e proprio percorso, al termine del quale l'aspirante allevatore o quello in cerca di rilancio avrà tutti gli strumenti metodologici che gli permetteranno di definire un prototipo di business plan utile alla programmazione della propria attività.
Il testo, oltre ad AZooPlan, contiene i risultati più rilevanti di business plan degli allevamenti bovini da carne e da latte, delle trote e delle api, sviluppati dall'autore con la collaborazione di noti esperti del settore.
I focus posti alla fine di ogni capitolo e gli esempi pratici di aziende di successo, oltre ad approfondire i vari temi trattati, rafforzano ulteriormente l'approccio concreto e operativo che la presente guida vuole proporre.
Concludono il testo due appendici "sostenibili" sul benessere animale, sull'Agroenergia e l'Agritech.
Fabrizio Santori Funzionario pubblico. È esperto di Modelli di simulazione aziendali e di strategy/business game. Nasce informatico e successivamente analista, ha operato nella formazione manageriale come docente in business school, corsi di imprenditore agricolo professionale, master Agribusiness e per conto di diverse realtà aziendali. Ambasciatore Doc Italy per la Tutela dell'Agroalimentare. Durante l'attività professionale ha sviluppato la passione e l'impegno per l'agricoltura e la zootecnia (e per tutto il relativo indotto), collaborando con le maggiori unioni sindacali, federazioni di categoria, confederazioni, organizzazioni di imprenditori agricoli, allevatori e pescatori e con numerose realtà associative territoriali di produttori agricoli. Già autore di due opere inerenti il settore agricolo: Aprire un'azienda agricola, guida pratica e business plan e Agevolazioni in Agricoltura.
Premessa. Superare le crisi con le competenze necessarie e gli strumenti giusti. Diventare ora un allevatore di successo si può!
Introduzione alla guida
• Dall’idea all’impresa di allevamento
• Per chi è questa guida?
• Le principali mosse per aprire un allevamento
• L’azienda agricola e l’allevamento
• Le tipologie di animali allevate e le caratteristiche
• Acqua dolce, salmastra e di mare
• Aria (apicoltura, avicoltura, bachicoltura, insetticoltura)
• Terra (bovinicoltura, ovinicoltura, caprinicoltura, coniglicoltura, ippicoltura, elicicoltura, suinicoltura)
FOCUS 0.1: le strategie di allevamento
FOCUS 0.2: il miele nel mondo e in Europa.
FOCUS 0.3: la filiera produttiva e il mercato dei prodotti della bachicoltura
1 Quando un’idea può definirsi idea d’impresa?
1.0 Introduzione
1.1 Perché avviare un’attività di allevamento e cosa significa fare l’allevatore
1.2 L’idea imprenditoriale nel settore zootecnico
1.2.1 Cosa allevare e produrre
1.2.2 Come allevare e produrre
1.2.3 Dove allevare e produrre
1.2.4 Perché acquistare i tuoi prodotti
1.2.5 In quale mercato vendere i tuoi prodotti
1.2.6 A quale cliente
1.2.7 La tua idea d’impresa in una tabella
FOCUS 1.1: alcune idee innovative
FOCUS 1.2: adempimenti burocratici iniziali e a chi rivolgersi (le fonti informative)
2 Come iniziare la tua avventura imprenditoriale
2.0 Introduzione
2.1 Come testare le tue capacità personali
2.2 Come e dove formarmi per gestire un’azienda zootecnica
2.3 Come concretizzare la tua idea di azienda zootecnica
2.4 Banca dati sui ricavi e i costi della zootecnia in Italia
2.5 Perché è fondamentale disporre di una scheda informativa affidabile
2.6 I vantaggi (punti di forza e opportunità) e i rischi (punti di debolezza e minacce) della tua azienda zootecnica
FOCUS 2.1: quali potrebbero essere i vantaggi e gli svantaggi del tuo progetto
FOCUS 2.2: il punto di pareggio (Break Even Analysis o BEP)
FOCUS 2.3: come negli Stati Uniti le associazioni assistono gli allevatori
3 Cosa, dove e come allevare
3.0 Introduzione
3.1 Cosa allevare
3.1.1 I fattori determinanti nella scelta dell’allevamento
3.1.2 Come scegliere la tipologia di allevamento. Il software AZooPlan
3.1.3 Quale razza allevare
3.2 Dove allevare
3.2.1 Come scegliere il sito di allevamento
3.2.2 Come definire il sistema stalla
3.2.3 Quali errori evitare nella progettazione della stalla o dei recinti
3.3 Come allevare
3.3.1 Come identificare le risorse necessarie
3.4 Come alimentare il bestiame
3.4.1 Come determinare la razione alimentare nell’allevamento bovino
FOCUS 3.1: scheda di valutazione dell’allevamento degli ovini
4 Ricavi, costi e il bilancio di esercizio
4.0 Introduzione
4.1 Come determinare il volume di produzione
4.1.1 La produzione agricola
4.1.2 La produzione zootecnica
4.2 Quali sono i ricavi e i costi di gestione
4.3 Dieci modi per ridurre i costi zootecnici
4.4 Quando assumere manodopera e a che costo
4.5 Scegli il tuo team
4.6 Redigere il bilancio aziendale
4.6.1 Il Conto economico
4.6.2 Il Rendiconto finanziario
4.6.3 Lo Stato patrimoniale
FOCUS 4.1: coefficienti di ammortamento suddivisi per categoria e tipologia di beni
5 Come vendere i tuoi prodotti
5.0 Introduzione
5.1 Ricerche di mercato e pianificazione
5.2 Perché il cliente dovrebbe acquistare il tuo prodotto?
5.3 Chi dovrebbe/potrebbe acquistare il tuo prodotto
5.4 Quale prezzo sarebbero disposti a pagare i tuoi clienti?
5.5 Come raggiungere i tuoi clienti
5.6 Cosa offre la concorrenza rispetto al tuo prodotto?
5.7 Valuta le normative associate all’avvio della tua attività
5.8 Hai valutato le possibili criticità commerciali?
FOCUS 5.1: nuove strategie di marketing zootecnico
FOCUS 5.2: contratti di protezione a tutela degli allevatori
FOCUS 5.3: il marketing dei prodotti agricoli passa dal video: il caso Braciamiancora
6 Come le istituzioni possono finanziare il tuo progetto?
6.0 Introduzione
6.1 A chi rivolgersi per ottenere i finanziamenti pubblici?
6.2 I finanziamenti ci sono, come si accede?
6.3 Le agevolazioni in agricoltura e per gli allevamenti, quali sono nel dettaglio?
6.3.1 Le risorse nazionali
6.3.2 Le risorse dell’Unione europea
6.3.3 Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (o PNRR)
6.3.4 Sostegno finanziario all’internazionalizzazione
6.4 Come presentare una domanda di finanziamento?
FOCUS 6.1: interventi della Commissione europea nel settore agricolo
FOCUS 6.2: la politica agricola comune (PAC) 2023-2027
FOCUS 6.3: le competenze delle regioni
FOCUS 6.4: piani di azione per garantire la sicurezza alimentare
FOCUS 6.5: previsioni di riforma previste dal PNRR per l’agricoltura
FOCUS 6.6: la crescita internazionale del tuo business a portata di click
FOCUS 6.7: ulteriori finanziamenti europei diretti o contributi assegnati da Agenzie
7 Crea il tuo business plan
7.0 Introduzione
7.1 La fase preliminare alla redazione del business plan
7.1.1 Primi consigli per aprire un allevamento (bovini, equini, ovini, caprini, suini)
7.1.2 Quanto tempo è necessario dedicare all’allevamento (bovini, equini, ovini, caprini, suini)
7.1.3 La fase di avviamento dell’allevamento
7.2 Cosa produrre e allevare
7.2.1 Quale razza
7.2.2 Quali sono categorie, peso ed età del bestiame
7.2.3 Quali sono i prodotti dell’allevamento
7.3 Come produrre e allevare
7.3.1 Quali sistemi di allevamento
7.3.2 Quale processo produttivo
7.3.3 Come alimentare il bestiame
7.4 Dove allevare e produrre
7.4.1 La localizzazione dell’allevamento
7.4.2 Le caratteristiche dei locali di allevamento
7.5 L’acquisto dei tuoi prodotti
7.5.1 La promozione del tuo allevamento (bovini, equini, ovini, caprini)
7.6 La fase di valutazione economico-finanziaria del progetto
7.6.1 Quanto investire nell’allevamento
7.6.2 Qual è la redditività del tuo allevamento
7.7 Superare la burocrazia, gestire i rischi
7.7.1 Quale burocrazia per un allevamento?
7.7.2 I rischi dell’allevatore (bovini, equini, ovini, caprini)
7.8 Alcuni errori da evitare nel processo di pianificazione aziendale
Appendice 1 - Il benessere animale
Appendice 2 - Agroenergia e Agritech
Conclusioni. Un progetto che aiuta in maniera tangibile la missione dell’allevatore
Note dell’autore – Postfazione
Ringraziamenti
Principali riferimenti bibliografici
Sitografia
Istituzioni, enti pubblici nazionali
Enti regionali
Siti esteri
Documenti esteri
Associazioni, fondazioni, giornali, case editrici
Glossario
Normativa e regole per aprire e gestire l'attività di agriturismo ed enoturismo, eBook in pdf di 284 pagine.
Obiettivo di questo e-book è trasmettere al lettore tutte le nozioni in materia di agriturismo. Grazie ad una chiara ed esaustiva esposizione di requisiti, regole, normative e incentivi, l’imprenditore non avrà difficoltà a investire in questo settore con maggiore consapevolezza e determinazione, anche facendo leva sulle nuove idee che vengono proposte. Analogamente, risulta essere di grande utilità anche ai consulenti aziendali, ragionieri, commercialisti e liberi professionisti chiamati a supportare l’impresa agricola nel processo di avvio e sviluppo di questo nuovo business.
La seconda edizione di questo testo tiene conto di quanto previsto dalla legge di bilancio 2023 (legge 29 dicembre 2022, n. 197) che ha introdotto novità in materia di IMU, dal decreto 26 luglio 2022, n. 155 con il quale il Ministero dello sviluppo economico ha stabilito il modello standard dell'atto costitutivo in videoconferenza delle Srl semplificate e di tutti gli aggiornamenti per il 2023 delle leggi regionali in materia di agriturismo ed enoturismo.
Per quanto riguarda i finanziamenti, il testo richiama le nuove disposizioni contenute nel decreto 28 gennaio 2023 con il quale il Ministero del turismo ha dato il via libera al FRI-Tur, il Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e gli investimenti di sviluppo nel settore del turismo.
Spazio anche alla nuova dichiarazione dell’imposta di soggiorno il cui modello è stato approvato dal Ministero dell’economia e delle finanze.
Questa nuova edizione contiene anche le disposizioni inerenti all'enoturismo.
La nuova edizione di questo testo, inoltre, si concentra anche sul monitoraggio delle performance in ambito agrituristico attraverso l'utilizzo di quattro key performance indicators (KPI).
Il volume, affronta i punti di maggiore importanza inerenti all’agriturismo, a partire dalla sua definizione, dalle attività che possono essere svolte e dai requisiti soggettivi e oggettivi fino a giungere alle caratteristiche di prevalenza, connessione e complementarietà che consentono all’imprenditore agricolo di svolgere, non soltanto l’attività di ricezione e ospitalità, ma anche forme di business innovativo e creativo.
Spazio, quindi, alle nuove idee che possano rientrare nel concetto di multifunzionalità agricola. L’imprenditore agricolo troverà in questo testo una fonte di grande ispirazione per concepire nuove idee di business e potrà sviluppare nuove attività che consentano di diversificare le entrate e di ampliare il proprio reddito.
Questo e-book fornisce le necessarie nozioni inerenti alla gestione e amministrazione dell’agriturismo con particolare riferimento non soltanto all’aspetto contabile – quali i registri da tenere o la fatturazione elettronica – ma anche all'aspetto meramente amministrativo – quali le comunicazioni da trasmettere all’Istat, alla Questura e alla Regione o la nuova banca dati delle strutture ricettive e le disposizioni per la vendita diretta dei prodotti e dei servizi.
L’avvio di un nuovo agriturismo presuppone la predisposizione di un piano che metta in luce gli obiettivi e gli sforzi da compiere per raggiungerli. Imprenditori agricoli e consulenti potranno, quindi, trovare in questo testo un valido supporto nell'elaborazione di un business plan, quale strumento di programmazione e gestione manageriale di fondamentale importanza per fornire una guida strategica, valutare i punti di forza e i rischi connessi. Utili anche gli indicatori KPI per il monitoraggio delle performance.
Un capitolo intero è dedicato ai finanziamenti e ai contributi destinati agli agriturismi e alle imprese agricole. Fra questi gli interventi previsti dal decreto legge 6 novembre 2021, n. 152, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 dicembre 2021, n. 233, rubricato “Disposizioni urgenti per l'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e per la prevenzione delle infiltrazioni mafiose”, gli incentivi per l’imprenditoria giovanile e femminile in agricoltura e gli incentivi per la formazione, promozione e sviluppo del marketing digitale nel settore turismo.
Il testo delinea anche le altre attività agricole e ne presenta le principali caratteristiche e disposizioni di legge affinché il lettore acquisisca le nozioni di base utili per approfondire, in autonomia, nuove opportunità di business.
In chiusura, modelli e formulari utili per la gestione dell’impresa.
Introduzione
PARTE I – Le imprese agricole
1. Introduzione al turismo
1.1 Caratteri generali ed evoluzione legislativa
1.2 Il turismo dopo il COVID-19
1.3 Ripresa economica e del turismo
1.4 La sfida di agriturismi ed enoturismi per il futuro
2. L’imprenditore agricolo
2.1 Introduzione
2.2 Definizione di «imprenditore agricolo»
2.3 Definizione di «imprenditore agricolo professionale»
2.4 Attività connesse
2.5 Requisiti soggettivo e oggettivo
2.6 L’affitto di un fondo rustico
PARTE II – L’agriturismo
3. Disciplina dell’agriturismo
3.1 Introduzione
3.2 Definizione di «attività ricettiva»
3.3 Classificazione delle strutture ricettive
3.4 Definizione di «agriturismo»
3.5 Classificazione degli agriturismi
3.6 Evoluzione e sviluppo dell’agriturismo
3.7 Requisiti oggettivi e soggettivi
3.8 Attività dell’agriturismo
3.8.1 Alloggio e ospitalità
3.8.2 Agricampeggio
3.8.3 Somministrazione di pasti
3.8.4 Degustazione
3.8.5 Attività ricreative e culturali
3.8.6 Fattoria didattica
3.8.7 Attività sportive
3.8.8 Piscina
3.8.9 Ippoturismo
3.8.10 Altre attività
4. Normative regionali
4.1 Introduzione
4.2 Abruzzo
4.2.1 Introduzione
4.2.2 Classificazione degli agriturismi
4.2.3 Attività dell’agriturismo
4.2.3.1 Alloggio e ospitalità
4.2.3.2 Agricampeggio
4.2.3.3 Somministrazione di pasti
4.2.3.4 Degustazione
4.2.3.5 Attività ricreative, culturali e sportive
4.2.4 Avvio dell’attività
4.2.5 Requisiti strutturali
4.2.6 Requisiti igienico-sanitari
4.2.7 Trasformazione e vendita dei prodotti
4.3 Basilicata
4.3.1 Introduzione
4.3.2 Classificazione degli agriturismi
4.3.3 Attività dell’agriturismo
4.3.3.1 Alloggio e ospitalità
4.3.3.2 Agricampeggio
4.3.3.3 Somministrazione di pasti
4.3.3.4 Degustazione
4.3.4 Avvio dell’attività
4.3.5 Requisiti strutturali
4.3.6 Requisiti igienico-sanitari
4.4 Calabria
4.4.1 Introduzione
4.4.2 Attività dell’agriturismo
4.4.2.1 Alloggio e ospitalità
4.4.2.2 Agricampeggio
4.4.2.3 Somministrazione di pasti
4.4.3 Avvio dell’attività
4.4.4 Requisiti strutturali
4.4.5 Requisiti igienico-sanitari
4.5 Campania
4.5.1 Introduzione
4.5.2 Attività dell’agriturismo
4.5.2.1 Alloggio e ospitalità
4.5.2.2 Somministrazione di pasti
4.5.3 Avvio dell’attività
4.5.4 Requisiti strutturali
4.5.5 Requisiti igienico-sanitari
4.6 Emilia-Romagna
4.6.1 Introduzione
4.6.2 Attività dell’agriturismo
4.6.2.1 Alloggio e ospitalità
4.6.2.2 Agricampeggio
4.6.2.3 Somministrazione di pasti
4.6.2.4 Attività ricreative, culturali e sportive
4.6.3 Avvio dell’attività
4.6.4 Requisiti strutturali
4.6.5 Requisiti igienico-sanitari
4.7 Friuli-Venezia Giulia
4.7.1 Introduzione
4.7.2 Classificazione degli agriturismi
4.7.3 Attività dell’agriturismo
4.7.3.1 Alloggio e ospitalità
4.7.3.2 Agricampeggio
4.7.3.3 Somministrazione dei pasti
4.7.3.4 Attività ricreative, culturali e sportive
4.7.4 Avvio dell’attività
4.7.5 Requisiti strutturali
4.7.6 Requisiti igienico-sanitari
4.7.7 Trasformazione e vendita dei prodotti
4.8 Lazio
4.8.1 Introduzione
4.8.2 Attività dell’agriturismo
4.8.2.1 Alloggio e ospitalità
4.8.2.2 Agricampeggio
4.8.2.3 Somministrazione di pasti
4.8.3 Requisiti strutturali
4.8.4 Requisiti igienico-sanitari
4.8.5 Trasformazione e vendita dei prodotti
4.9 Liguria
4.9.1 Introduzione
4.9.2 Attività dell’agriturismo
4.9.2.1 Alloggio e ospitalità
4.9.2.2 Agricampeggio
4.9.2.3 Somministrazione di pasti
4.9.2.4 Degustazione
4.9.2.5 Attività ricreative, culturali e sportive
4.9.3 Avvio dell’attività
4.9.4 Requisiti strutturali
4.9.5 Requisiti igienico-sanitari
4.10 Lombardia
4.10.1 Introduzione
4.10.2 Classificazione degli agriturismi
4.10.3 Attività dell’agriturismo
4.10.3.1 Alloggio e ospitalità
4.10.3.2 Agricampeggio
4.10.3.3 Somministrazione di pasti
4.10.4 Avvio dell’attività
4.10.5 Requisiti strutturali
4.10.6 Requisiti igienico-sanitari
4.11 Marche
4.11.1 Introduzione
4.11.2 Classificazione degli agriturismi
4.11.3 Attività dell’agriturismo
4.11.3.1 Alloggio e ospitalità
4.11.3.2 Agricampeggio
4.11.3.3 Somministrazione di pasti
4.11.3.4 Degustazione
4.11.3.5 Attività ricreative, culturali e sportive
4.11.4 Avvio dell’attività
4.11.5 Requisiti strutturali
4.11.6 Requisiti igienico-sanitari
4.12 Molise
4.12.1 Introduzione
4.12.2 Classificazione degli agriturismi
4.12.3 Attività dell’agriturismo
4.12.3.1 Alloggio e ospitalità
4.12.3.2 Agricampeggio
4.12.3.3 Somministrazione di pasti
4.12.3.4 Attività ricreative, culturali e sportive
4.12.4 Avvio dell’attività
4.12.5 Requisiti strutturali
4.12.6 Requisiti igienico-sanitari
4.12.7 Trasformazione e vendita dei prodotti
4.13 Piemonte
4.13.1 Introduzione
4.13.2 Classificazione degli agriturismi
4.13.3 Attività dell’agriturismo
4.13.3.1 Alloggio e ospitalità
4.13.3.2 Agricampeggio
4.13.3.3 Somministrazione di pasti
4.13.4 Avvio dell’attività
4.13.5 Requisiti strutturali
4.13.6 Requisiti igienico-sanitari
4.14 Puglia
4.14.1 Introduzione
4.14.2 Classificazione degli agriturismi
4.14.3 Attività dell’agriturismo
4.14.3.1 Alloggio e ospitalità
4.14.3.2 Agricampeggio
4.14.3.3 Somministrazione di pasti
4.14.4 Avvio dell’attività
4.14.5 Requisiti strutturali
4.14.6 Requisiti igienico-sanitari
4.15 Sardegna
4.15.1 Introduzione
4.15.2 Classificazione degli agriturismi
4.15.3 Attività dell’agriturismo
4.15.3.1 Alloggio e ospitalità
4.15.3.2 Agricampeggio
4.15.3.3 Somministrazione di pasti
4.15.4 Avvio dell’attività
4.15.5 Requisiti strutturali
4.15.6 Requisiti igienico-sanitari
4.16 Sicilia
4.16.1 Introduzione
4.16.2 Attività dell’agriturismo
4.16.2.1 Alloggio e ospitalità
4.16.2.2 Somministrazione di pasti
4.16.2.3 Degustazione
4.16.2.4 Attività ricreative, culturali e sportive
4.16.3 Avvio dell’attività
4.16.4 Requisiti strutturali
4.16.5 Requisiti igienico-sanitari
4.17 Toscana
4.17.1 Introduzione
4.17.2 Classificazione degli agriturismi
4.17.3 Attività dell’agriturismo
4.17.3.1 Alloggio e ospitalità 38
4.17.3.2 Agricampeggio
4.17.3.3 Somministrazione di pasti
4.17.3.4 Degustazione
4.17.3.5 Attività ricreative, culturali e sportive
4.17.3.6 Eventi promozionali per prodotti aziendali tradizionali
4.17.4 Avvio dell’attività
4.17.5 Requisiti strutturali
4.17.6 Requisiti igienico-sanitari
4.18 Umbria
4.18.1 Introduzione
4.18.2 Attività dell’agriturismo
4.18.2.1 Alloggio e ospitalità
4.18.2.2 Agricampeggio
4.18.2.3 Somministrazione di pasti
4.18.2.4 Degustazione
4.18.2.5 Attività ricreative, culturali e sportive
4.18.3 Avvio dell’attività
4.18.4 Requisiti strutturali
4.18.5 Requisiti igienico-sanitari
4.19 Valle d’Aosta
4.19.1 Introduzione
4.19.2 Classificazione degli agriturismi
4.19.3 Attività dell’agriturismo
4.19.3.1 Alloggio e ospitalità
4.19.3.2 Agricampeggio
4.19.3.3 Somministrazione di pasti
4.19.4 Avvio dell’attività
4.19.5 Requisiti strutturali
4.19.6 Requisiti igienico-sanitari
4.20 Veneto
4.20.1 Introduzione
4.20.2 Classificazione degli agriturismi
4.20.3 Attività dell’agriturismo
4.20.3.1 Alloggio e ospitalità
4.20.3.2 Agricampeggio
4.20.3.3 Somministrazione di pasti
4.20.4 Avvio dell’attività
4.20.5 Requisiti strutturali
4.20.6 Requisiti igienico-sanitari
4.21 P.A. Bolzano
4.21.1 Introduzione
4.21.2 Attività dell’agriturismo
4.21.2.1 Alloggio e ospitalità
4.21.2.2 Somministrazione di pasti
4.21.2.3 Degustazione
4.21.2.4 Attività ricreative, culturali e sportive
4.21.3 Avvio dell’attività
4.21.4 Requisiti strutturali
4.21.5 Requisiti igienico-sanitari
4.22 P.A. Trento
4.22.1 Introduzione
4.22.2 Classificazione
4.22.3 Attività dell’agriturismo
4.22.3.1 Alloggio e ospitalità
4.22.3.2 Agricampeggio
4.22.3.3 Somministrazione di pasti
4.22.3.4 Degustazione
4.22.4 Avvio dell’attività
4.22.5 Requisiti strutturali
4.22.6 Requisiti igienico-sanitari
5. Avvio dell’attività
5.1 Segnalazione certificata di inizio attività
5.2 Sportello unico delle attività produttive
5.3 Requisiti igienico-sanitari
5.4 Abilitazione
6. Forma giuridica
6.1 Introduzione
6.2 Impresa individuale
6.3 Tipi di società
6.3.1 Società di persone
6.3.1.1 Società semplice
6.3.1.2 Società in nome collettivo
6.3.1.3 Società in accomandita semplice
6.3.2 Società di capitali
6.3.2.1 Società per azioni
6.3.2.2 Società in accomandita per azioni
6.3.2.3 Società a responsabilità limitata
6.3.2.3.1 Società a responsabilità limitata semplificata
7. Imposte, tasse e tributi
7.1 Introduzione
7.2 Imposte sul reddito
7.2.1 Regime forfettario
7.2.2 Regime ordinario
7.2.2.1 Deducibilità costi per costruzione piscina
7.3 IVA
7.3.1 Regime forfettario
7.3.1.1 Separazione delle attività
7.3.2 Regime ordinario
7.3.2.1 Detraibilità IVA assolta su costi per costruzione piscina
7.3.3 Aliquote IVA
7.4 IRAP
7.5 IMU
7.6 TARI
7.7 SIAE
7.8 Canone RAI
7.9 Imposta di soggiorno
PARTE III – L’enoturismo
8. Disciplina dell’enoturismo
8.1 Introduzione
8.2 Definizione di «enoturismo»
8.3 Requisiti oggettivi e soggettivi
8.4 Attività dell’enoturismo
8.5 Avvio dell’attività
8.6 Imposte sul reddito
8.7 IVA
9. Normative regionali
9.1 Introduzione
9.2 Abruzzo
9.2.1 Introduzione
9.2.2 Attività dell’enoturismo
9.2.2.1 Degustazione 3
9.2.3 Avvio dell’attività
9.2.4 Requisiti strutturali
9.3 Emilia-Romagna
9.3.1 introduzione
9.3.2 Attività dell’enoturismo
9.3.2.1 Degustazione
9.3.2.2 Attività ricreative e culturali
9.3.3 Avvio dell’attività
9.3.4 Requisiti strutturali
9.3.5 Requisiti igienico-sanitari
9.4 Lazio
9.4.1 Introduzione
9.4.2 Attività dell’enoturismo
9.5 Liguria
9.5.1 Introduzione
9.5.2 Attività dell’enoturismo
9.5.3 Avvio dell’attività
9.6 Lombardia
9.6.1 Introduzione
9.6.2 Avvio dell’attività
9.7 Marche
9.7.1 Introduzione
9.7.2 Attività dell’enoturismo
9.7.2.1 Degustazione
9.7.3 Avvio dell’attività
9.7.4 Requisiti strutturali
9.8 Puglia
9.8.1 Introduzione
9.8.2 Attività dell’enoturismo
9.8.2.1 Degustazione
9.8.3 Avvio dell’attività
9.8.4 Requisiti strutturali
9.9 Sardegna
9.9.1 Introduzione
9.9.2 Attività dell’enoturismo
9.9.2.1 Degustazione
9.9.3 Avvio dell’attività
9.9.4 Requisiti strutturali
9.10 Toscana
9.10.1 Introduzione
9.10.2 Attività dell’enoturismo
9.10.2.1 Degustazione
9.10.3 Avvio dell’attività
9.10 4 Requisiti strutturali
9.11 Trentino-Alto Adige
9.11.1 P.A. Trento
9.11.1.1 Introduzione
9.11.1.2 Attività dell’enoturismo
9.11.1.2.1 Degustazione
9.11.1.2.2 Attività ricreative e culturali
9.11.1.3 Avvio dell’attività
9.11.1.4 Requisiti strutturali
9.12 Umbria
9.12.1 Introduzione
9.12.2 Attività dell’enoturismo
9.12.2.1 Degustazione
9.12.2.2 Attività ricreative e culturali
9.12.3 Avvio dell’attività
9.12.4 Requisiti strutturali
9.12.5 Requisiti igienico-sanitari
9.13 Veneto
9.13.1 Introduzione
9.13.2 Attività dell’enoturismo
9.13.3 Requisiti strutturali
PARTE IV - Gestione, amministrazione e finanziamenti
10. Gestione e amministrazione dell’agriturismo
10.1 Competenze regionali
10.2 Scritture contabili
10.3 Fatturazione elettronica
10.4 Movimento dei clienti
10.5 Comunicazione dati alle Questure
10.6 Comunicazione delle tariffe
10.7 Banca dati delle strutture ricettive
10.8 Trasformazione e vendita diretta dei prodotti
10.9 Vendita dei servizi al cliente
10.10 Il marchio PPL
11. Business plan
11.1 Introduzione
11.2 Definizione di «Business plan»
11.3 Struttura del business plan
11.4 Executive summary
11.5 Descrizione dell’agriturismo e del management
11.6 Descrizione del servizio
11.7 Analisi del mercato
11.8 Organizzazione dell’agriturismo
11.9 Analisi SWOT: opportunità, minacce, punti di forza e di debolezza
11.10 Marketing
11.11 Piano degli investimenti
11.12 Risorse finanziarie
11.13 Piano economico, finanziario e patrimoniale
11.14 Break even point
11.15 Monitoraggio delle performance (indicatori KPI)
12. Finanziamenti e contributi
12.1 Garanzie per finanziamenti nel settore turistico
12.2 Contributi per interventi di riqualificazione energetica, sostenibilità ambientale e innovazione digitale
12.2.1 Introduzione
12.2.2 Contributo diretto alla spesa
12.2.3 Finanziamento agevolato
12.2.4 Soggetti destinatari
12.2.5 Soggetti esclusi
12.2.6 Requisiti soggettivi
12.2.7 Tipologie di interventi
12.2.8 Interventi non ammissibili
12.2.9 Spese ammissibili
12.2.10 Spese non ammissibili
12.2.11 Presentazione della domanda
12.3 Più Impresa – Imprenditoria giovanile e femminile in agricoltura
12.3.1 Introduzione
12.3.2 Requisiti soggettivi
12.3.3 Requisiti oggettivi
12.3.4 Soggetti esclusi
12.3.5 Tipologie di interventi
12.3.6 Spese ammissibili
12.3.7 Presentazione della domanda
12.4 Formazione, promozione e sviluppo del marketing digitale nel settore turismo
12.4.1 Introduzione
12.4.2 Contributo a fondo perduto
12.4.3 Requisiti soggettivi
12.4.4 Spese ammissibili
12.4.5 Presentazione della domanda
PARTE V – Atre attività agricole
13. Pescaturismo
14. Acquacoltura
15. Apicoltura
16. Agricoltura sociale
17. Microbirrificio
PARTE IV – Modelli e formulari
18. Scheda di prenotazione
19. Planning
20. Contratto di alloggio in agriturismo
Bibliografia
eBook in pdf sul regime fiscale in agricoltura di 232 pagine.
IVA, tassazione e aspetti contabili del settore agricolo, analizzati alla luce delle recenti novità normative e di prassi.
Aggiornato con la Legge di Bilancio 2023 e con Normativa e Prassi al mese di febbraio 2023.
Le imposte nell’agricoltura: è davvero un groviglio di norme, di non facile lettura.
L’IVA è oggetto di una disciplina speciale, presente, sì, in un solo articolo che, però, deve considerare anche le regole generali di applicazione del tributo. Ma il quadro normativo è davvero complesso: vi sono comprese le regole specifiche di applicazione e di detrazione dell’imposta, i regimi particolari (esonero, impresa mista, ecc.) e le opzioni (rinuncia al regime di esonero, ecc.). Il tutto, poi, si complica perché devono essere osservati anche gli obblighi strumentali, cioè la fatturazione, le scritture contabili, la liquidazione periodica, ecc.
In materia di imposte dirette, le regole specifiche sulla determinazione del reddito sul possesso dei terreni non sono più sufficienti. Spesso è necessario risolvere dubbi e perplessità operative poiché la linea di confine tra l’attività agricola e l’attività commerciale si è fatta più sfumata a causa delle innovazioni tecniche e gestionali, ma anche fiscali, intervenute. Allora non sempre va applicata la tariffa di reddito agrario poiché l’interprete può ravvisare la presenza di un reddito d’impresa o di un “reddito diverso”.
Il testo, utilizzando un linguaggio semplice, cerca di aiutare soprattutto l’imprenditore agricolo, ma anche il professionista, a risolvere dubbi e perplessità operative che la pratica quotidiana propone.
L’ebook è aggiornato con le ultime novità, quali:
Premessa
Parte I L’imposta sul valore aggiunto nell’agricoltura
1. I regimi IVA in agricoltura
1.1. L’art. 34 del d.P.R. 26 ottobre 1972, n. 633
1.2. L’ambito soggettivo
1.3. L’ambito oggettivo
1.4. L’oggetto del regime speciale
2. L’impresa agricola tipica
2.1. I lineamenti dell’impresa agricola tipica
2.2. L’opzione per la detrazione dell’IVA in maniera ordinaria
2.3. Le operazioni con l’estero
3. Le regole particolari
3.1. Il regime di esonero
3.2. L’impresa agricola mista
3.3. L’impresa agricola in regime ordinario
3.4. Il regime di commissione
3.5. L’impresa agricola e l’esercizio di più attività
3.6. Le forfetizzazioni particolari
4. Le operazioni rilevanti ai fini dell’IVA
4.1. L’esigibilità dell’imposta
4.2. Il volume d’affari
4.3. Le operazioni non imponibili
4.4. Le operazioni esenti
4.5. I beni strumentali
4.6. Le cessioni di aree fabbricabili
4.7. Il trattamento fiscale degli acquisti di terreni
4.8. Le prestazioni di servizi
4.9. L’autoconsumo
4.10. Le cessioni gratuite
4.11. Le operazioni con limitazione alla detrazione
4.12. Le operazioni escluse dal computo della base imponibile
4.13. Le cessioni agli enti pubblici
4.14. La scissione dei pagamenti
4.15. L’affitto dell’azienda agricola
4.16. Gli «imballaggi a perdere»
4.17. Il contributo CONAI
4.18. Gli acquisti di tartufi
4.19. La cessione di tartufi
4.20. Gli acquisti di prodotti selvatici non legnosi e di piante officinali spontanee
4.21. I prodotti selvatici non legnosi non compresi nella classe ATECO 02.30
4.22. La produzione di energia elettrica
4.23. Le cessioni di diritti
4.24. L’integrazione della fattura di acquisto
4.25. La vendita al dettaglio
4.26. Le cessioni di materiali di scarto
4.27. La società semplice
4.28. I sacchetti di plastica
4.29. La regola di detrazione dell’IVA
4.30. La detrazione dell’IVA per gli acquisti di carburante
4.31. Le attività connesse
4.32. Le cessioni di oli vegetali
4.33. Vendita di confezioni di prodotti
4.34. La coltivazione di piante per conto terzi
4.35. La fattoria didattica
4.36. La terapia assistita con animali
4.37. Le cessioni di materiali litoidi e di vegetali
4.38. La “vendita su pianta"
4.39. Le cessioni di animali destinati all’alimentazione di rettili e rapaci
5. Gli obblighi contabili
5.1. La fattura
5.2. L’autofattura
5.3. L’imposta di bollo
5.4. La fattura elettronica
5.5. I problemi operativi della fattura elettronica
5.6. L'acquisto di carburanti
5.7. Il documento di trasporto
5.8. La certificazione fiscale
5.9. Le esportazioni
5.10. Gli acquisti intracomunitari
5.11. Le cessioni intracomunitarie
5.12. Le prestazioni di servizi resi da non residenti
5.13. La dichiarazione delle operazioni intracomunitarie
6. Le scritture contabili
6.1. Le regole generali
6.2. Il registro delle fatture
6.3. Il registro dei corrispettivi
6.4. Il registro di prima nota
6.5. Il registro degli acquisti
6.6. Il registro unico
6.7. Il registro riepilogativo
6.8. La tenuta e la conservazione dei registri
7. Gli adempimenti periodici e dichiarativi
7.1. Le comunicazioni sull’attività
7.2. Le liquidazioni periodiche ed il versamento
7.3. L’utilizzazione del credito IVA
7.4. L’acconto IVA
7.5. I rapporti società-soci
7.6. Lo “spesometro"
7.7. L’esercizio delle opzioni
7.8. L’applicazione dell’IVA in maniera ordinaria
7.9. Le modalità di esercizio delle opzioni
7.10. La dichiarazione annuale
Parte II Le imposte sui redditi in agricoltura
8. L’imprenditore agricolo
8.1. L’imprenditore agricolo nel codice civile
8.2. L’imprenditore agricolo ai fini fiscali
9. L’imposta sul reddito delle persone fisiche
9.1. I redditi fondiari
9.2. Il reddito dominicale
9.2.1. La qualifica e l’imputazione
9.2.2. La determinazione del reddito dominicale (nel testo aggiornato con l’art. 1, comma 909, della l. 28 dicembre 2015, n. 208)
9.2.3. Le variazioni del reddito dominicale
9.2.4. Le perdite dovute ad eventi naturali
9.2.5. I terreni concessi in affitto
9.3. Il reddito agrario
9.3.1. La qualifica e l’imputazione
9.3.2. La determinazione del reddito agrario
9.3.3. La coltivazione del fondo
9.3.4. Le attività «agricole connesse»
9.3.5. Le attività agricole comprese nel reddito agrario
9.3.6. Le attività con reddito d’impresa a determinazione forfetaria
9.3.7. I destinatari della norma agevolativa
9.3.8. La trasformazione e la conservazione dei prodotti agricoli
9.3.9. La conservazione, la manipolazione e la commercializzazione di prodotti
9.3.10. L’attività di trasformazione
9.3.11. Il concetto di prevalenza
9.3.12. Le prestazioni di servizi
9.3.13. I redditi forfetizzati
9.3.14. I redditi occasionali forfetizzati
9.3.15. L’attività di impollinazione e di apicoltura
9.3.16. L’acquisto di prodotti agricoli
9.3.17. La vendita al dettaglio
9.3.18. La coltivazione dei funghi
9.3.19. L’attività di vivaismo
9.3.20. Le case rurali
9.3.21. I redditi di fonte immobiliare
9.3.22. L’agriturismo
9.3.23. L’enoturismo
9.3.24. La produzione di vegetali
9.3.25. Le operazioni di carattere speculativo
9.3.26. L’esproprio e il risarcimento di danni
9.3.27. La produzione di energia elettrica
9.3.28. La mitilicoltura
9.3.29. I trasferimenti di diritti
9.3.30. I raccoglitori occasionali di prodotti selvatici non legnosi
9.3.31. La commercializzazione di prodotti della floricoltura
9.3.32. La produzione del micelio da fungo
9.3.33. Lo smaltimento di fanghi
9.3.34. L’attività di panificazione
9.3.35. La manipolazione su piante ornamentali
9.3.36. L’elicicoltura
9.3.37. I redditi della società semplice
10. L’imposta sul reddito delle società
10.2. La determinazione del reddito
10.3. Le società di capitali in agricoltura
10.4. Le società agricole
10.4.1. La qualifica di società agricola
10.4.2. L’opzione
10.4.3. La determinazione del reddito
10.5. Le società non operative
11. L’IRAP
11.1. I soggetti passivi
11.2. Il valore della produzione netta
11.2.1. Le società di capitali
11.2.2. Le società di persone e le imprese individuali
11.3. Le regole comuni per determinare il valore della produzione netta
11.4. L’imposta
11.5. La cessione di terreni edificabili
11.6. La società semplice che affitta i terreni
11.7. L’impresa agricola e il diritto annuale della CCIAA
11.8. Gli aiuti di Stato
11.9. Il contratto di soccida
12. Gli indici di affidabilità fiscale nell'agricoltura
13. Le agevolazioni per i giovani agricoltori
13.1. La qualifica
13.2 I trasferimenti tra familiari
13.3. Il reddito dei terreni
13.4. L’affitto dei terreni
13.5. La ricomposizione fondiaria
13.6. La detrazione per i canoni pagati per gli affitti dei terreni
13.7. I contributi INPS
13.8. Il contrato di affiancamento
13.9. L’equiparazione professionale
14. La dichiarazione dei redditi
14.1. Il domicilio fiscale
14.2. L’obbligo della dichiarazione dei redditi
14.3. La presentazione della dichiarazione
14.4. I casi pratici della dichiarazione
14.5. L’IRPEF e le addizionali
14.6. Gli oneri deducibili e detraibili
14.7. I versamenti delle imposte
15. Gli obblighi contabili
15.1. L’obbligo contabile
15.2. L’agricoltore esonerato ai fini IVA
15.3. Il produttore agricolo non esonerato ai fini dell’IVA
15.4. La semplificazione contabile
15.5. Le imprese di allevamento
15.6 L’imprenditore commerciale
15.7. La contabilità ordinaria
15.8. Le opzioni
15.9. Il registro dei cereali
APPENDICE NORMATIVA
Aspetti legali, fiscali e doganali della vendita di vino e bevande alcoliche in Italia e all'estero in un eBook in pdf di 308 pagine (Edizione 2022).
Aggiornato con normativa e prassi al 31 maggio 2022
I PARTE - A cura del dott. Stefano Garelli e Avv. Vincenzo Cristiano - Principi base per il commercio delle bevande alcoliche in Italia e all’estero
1. Principi base
1.1 Classificazione delle bevande alcoliche
1.1.1 Aspetti di carattere generale
1.1.2 Classificazione delle bevande alcoliche sotto il profilo doganale
1.1.3 Classificazione delle bevande alcoliche sotto il profilo delle accise
1.2 Nozioni base in tema di accise
1.2.1 Aspetti di carattere generale
1.2.2 Alcune definizioni
1.2.3 Le figure professionali tipiche del settore
1.2.4 Licenza di esercizio
1.2.5 Codice d’accisa e codice ditta
1.2.6 Esigibilità e pagamento delle accise
1.2.7 Cauzioni
1.2.8 Contrassegni di Stato
1.2.9 Vino confezionato e vino sfuso
1.2.10 Telematizzazione accise – procedure EMCS
1.2.11 Birrifici e micro-birrifici
1.2.12 Liquorifici
1.2.13 Piccoli produttori di vino
1.2.14 Deposito fiscale accise e deposito Iva
1.2.15 Novità 2022 accise e dogane
1.2.16 Rimborso delle accise
1.3 Origine comune e origine preferenziale delle bevande alcoliche
1.3.1 Origine comune
1.3.2 Origine preferenziale
1.3.3 Dichiarazioni di origine per singola operazione e a lungo termine
1.3.4 Individuazione trattamento daziario nel Paese extra Ue di destinazione – documenti necessari – procedure operative
1.4 Impresa agricola e bevande alcoliche
1.4.1 Regime speciale Iva e detrazione forfetizzata dell’Iva
1.4.2 Regime speciale Iva e commercializzazione prodotti acquistati presso terzi
1.5 Circolazione del vino, della birra e delle altre bevande alcoliche
1.5.1 Premessa
1.5.2 Circolazione di prodotti in regime sospensivo
1.5.3 Circolazione di prodotti ad accisa assolta
1.5.4 Sintesi operativa – circolazione prodotti confezionati e prodotti sfusi
1.5.5 Paesi Ue che gestiscono le bevande alcoliche in regime di monopolio
1.5.6. Brexit ed impatto sulla circolazione del vino e prodotti sfusi
1.6 Nozioni base in tema di disciplina delle cessioni all'esportazione e delle cessioni intracomunitarie
1.6.1 Premessa
1.6.2 Cessioni all'esportazione
1.6.3 Cessioni intracomunitarie
2. Vendita di bevande alcoliche in Italia
2.1 Vendita in Italia nei confronti di consumatori finali italiani
2.1.1 Vendita in Italia nei confronti di consumatori finali italiani
2.1.2 Vendita in Italia nei confronti di consumatori di altro Paese Ue
2.1.3 Vendita in Italia nei confronti di consumatori di Paese Extra Ue
2.2 Vendita in Italia nei confronti di operatori economici italiani
3. Vendita di bevande alcoliche a operatori economici di altro Paese Ue con invio all'estero
3.1 Vendita di vino da parte di piccoli produttori
3.2 Vendita di vino da parte di produttori dotati di deposito fiscale
3.3 Vendita di birra da parte di produttori dotati di deposito fiscale
3.4 Vendita di prodotti intermedi e di bevande spiritose da parte di produttori dotati di deposito fiscale
3.5 Vendita di vino e/o di altre bevande alcoliche da parte di supermercati, enoteche, etc.
4. Vendita di bevande alcoliche a operatori economici di Paese extra Ue con invio all'estero
4.1 Vendita di vino da parte di piccoli produttori
4.2 Vendita di vino da parte di produttori dotati di deposito fiscale
4.3 Vendita di birra da parte di produttori dotati di deposito fiscale
4.4 Vendita di prodotti intermedi e di bevande spiritose da parte di produttori dotati di deposito fiscale
4.5 Vendita di vino e/o di altre bevande alcoliche da parte di supermercati, enoteche, etc.
4.6 Vendita di vino e/o di altre bevande alcoliche verso Paesi extra Ue con i quali è possibile applicare il regime doganale del transito o altra procedura o regime di carattere sospensivo
5. Vendita on line di bevande alcoliche a consumatori finali
5.1 Premessa
5.2 Vendita on line a consumatori finali italiani
5.3 Vendita on line a consumatori finali di altro Paese UE
5.3.1 Premessa
5.3.2 Ambito applicativo
5.3.3 Soglia comunitaria di 10.000 euro /anno
5.3.4 Procedure operarative
5.3.5 Casistiche operative
5.3.6 prodotti sottoposti ad accisa
5.4 Vendita on line a consumatori finali di Paesi extra-UE
5.5 Vendita on line a consumatori finali della Repubblica di San Marino
6. Campionature gratuite all’estero
6.1 Invio di campionature a titolo gratuito in Paese extra Ue
6.2 Invio di campionature a titolo gratuito in altro Paese Ue
7. Partecipazione a fiere e ad altre manifestazioni all’estero
7.1 Fiere e altre manifestazioni commerciali di sola esposizione, con ritorno dei prodotti in Italia
7.2 Fiere e altre manifestazioni commerciali, con attività di vendita o di distribuzione / degustazione gratuita in loco
8. Invio a magazzino di consegna all’estero
8.1 Aspetti generali
8.2 Magazzino di consegna in Paese extra-Ue
8.3 Magazzino di consegna in altro Paese Ue
9. Importazione e acquisto intracomunitario di bevande alcoliche
9.1 Importazione di bevande alcoliche al seguito da parte di consumatori finali
9.2 Importazione di bevande alcoliche da parte di operatori economici
9.3 Acquisto intracomunitario di bevande alcoliche
II PARTE - A cura dell’Avv. Vincenzo Cristiano e del Dott. Angelo Carlo Colombo - Il rischio reputazionale delle società e la procedura doganale AEO
1. La reputazione aziendale
1.1 Premesse ed inquadramento generale. La corporate reputation
1.2 Il processo di formazione della reputazione aziendale e la relativa valutazione
2. La gestione del rischio di “immagine”
3.Inquadramento della certificazione doganale. Operatore economico autorizzato (AEO- Authorised economic operator)
3.1 Premesse e fattispecie normativa
3.2 I soggetti che possono diventare AEO – Presupposto soggettivo
3.2.1 Chi è un “operatore economico”
3.2.2 Chi è un operatore economico “stabilito nell’Unione”
3.2.3 Chi è un operatore economico “che prende parte ad attività disciplinate dalla regolamentazione doganale”
3.2.4 Parti coinvolte nella catena di approvvigionamento internazionale
3.3 I vantaggi dei soggetti AEO
3.3.1 Accesso agevolato alle semplificazioni doganali
3.3.2 Notifica preventiva
3.3.3 Minori controlli fisici e documentali
3.3.4 Trattamento prioritario delle spedizioni qualora siano selezionate per essere sottoposte a un controllo
3.3.5 Scelta del luogo dei controlli
3.3.6 Vantaggi indiretti
3.3.7 Riconoscimento come partner commerciale sicuro
3.3.8 Migliori relazioni con le altre autorità doganali e altre autorità pubbliche
3.4 Criteri per l’ottenimento dello status AEO
3.4.1 Conformità alla normativa doganale e fiscale, compresa l’assenza di precedenti di reati gravi in relazione all’attività economica del richiedente
3.4.2 Soddisfacente sistema di gestione delle scritture commerciali e, se del caso, relative ai trasporti che consenta adeguati controlli doganali
3.4.3 Comprovata solvibilità finanziaria
3.4.4 Standard pratici di competenza o qualifiche professionali direttamente connesse all’attività svolta
3.4.5 Adeguati standard di sicurezza
3.5 Presentazione della domanda e autorizzazione
3.5.1 Determinazione dello Stato membro competente per la presentazione di una domanda AEO
3.5.2 Ricevimento e accettazione della domanda
3.5.3 Analisi dei rischi e processo di audit
3.5.4 Mappatura dei rischi e modello AEO COMPACT
3.5.5 Decisione di concessione dello status
3.5.6 Ricorsi e termini
3.5.7 Modifica della decisione
3.5.8 Sospensione
3.5.9 Revoca
3.6 Le nuove regole per il rilascio della certificazione e per l’automonitoraggio
3.6.1 Benefici diretti
3.6.2 Benefici indiretti
3.6.3 Presupposti per la concessione dell’autorizzazione AEO
3.6.4 Iter di rilascio della certificazione
3.6.5 Uniformità delle procedure: la determinazione del 5 giugno 2020
3.6.6 Attività di automonitoraggio: nuovi adempimenti per i soggetti AEO
4. Lo status di esportatore autorizzato
4.1 Cos’è?
4.2 Come?
4.3 Requisiti
4.4 I principali vantaggi
III PARTE - A cura degli Avv.ti Chiara Colonetti e Paolo Bancher - Focus legale per il commercio delle bevande alcoliche in Italia e all’estero
1. La normativa comunitaria e nazionale nel settore vitivinicolo
1.1 Il sistema delle autorizzazioni per gli impianti viticoli. Tipologia e disciplina
1.2 Casi di trasferibilità delle autorizzazioni
1.3 Lo schedario viticolo quale strumento per il controllo del potenziale produttivo vitivinicolo.
1.4 La produzione e commercializzazione del vino
1.5 Le Pratiche enologiche
1.5.1 Regolamento OCM Unica
1.5.2 Il nuovo codice enologico
1.5.3 Il Testo Unico Vino - Produzione e pratiche enologiche
1.6. I concetti di Denominazione di Origine e Indicazioni geografiche
1.6.1. Regolamento 2013
1.6.2. Testo Unico Vino
1.7…e la procedura bifasica per il conferimento della protezione.
1.7.1 Le fasi della procedura comunitaria
1.7.2 Le fasi della procedura nazionale
1.7.3 Il disciplinare di produzione
1.7.4 Rivendicazioni e gestione delle produzioni
1.7.5 Il REGISTRO TELEMATICO per il settore vitivinicolo
1.7.6. Certificazioni, Etichettatura e presentazione dei prodotti vitivinicoli.
1.7.7 Commercializzazione dei prodotti vitivinicoli
2. Gli Accordi Internazionali sul commercio del vino
2.1 Focus su Accordo UE / USA
3. L’importanza della scelta contrattuale nell’esportazione del vino. Aspetti di carattere generale
3.1 Le principali tipologie contrattuali prescelte dagli operatori
3.2 Il contratto di vendita
3.2.1 La corretta individuazione della controparte contrattuale
3.2.2 La qualità della merce compravenduta
3.2.3 La consegna della merce
3.2.4 Il pagamento del prezzo
3.2.5 La scelta della Legge applicabile e del Foro competente per le controversie 6
3.3 Il contratto di distribuzione internazionale
3.3.1 La corretta individuazione della controparte contrattuale
3.3.2 Attività del distributore ed autonomia dello stesso
3.3.3 Individuazione del territorio ed eventuale limitazione dei prodotti
3.3.4 Condizioni di vendita e qualità della merce
3.3.5 Determinazione del prezzo e modalità e tempi di pagamento
3.3.6 Marchi e proprietà intellettuale
3.3.7 Durata e cessazione del rapporto
3.3.8 Legge applicabile
3.3.9 Foro competente/Arbitrato
3.3.10 Lingua del contratto
Il volume intende fare il punto ed analizzare il complesso delle attività produttive di reddito agrario – compresi agriturismo, vendita diretta e società agricole – esaminando gli aspetti civilistici, gli adempimenti amministrativi, la gestione pratica e la disciplina fiscale, che in questo settore è particolarmente intricata e spesso fonte di dubbi interpretativi.
Un ricco formulario online, con oltre 50 schemi di atti e facsimile personalizzabili, è scaricabile seguendo le istruzioni riportate nel talloncino all’interno della copertina.
Questa edizione – che tiene conto delle più recenti sentenze, circolari e risoluzioni – è aggiornata con le novità normative e fiscali di settore previste dalla Legge 30 dicembre 2021, n. 234 (Legge di Bilancio 2022) che ha destinato oltre 2 miliardi di euro per l’agricoltura. Gli stanziamenti previsti dalla legge di bilancio 2022 sono diretti alle seguenti finalità:
› istituzione del Fondo mutualistico nazionale a copertura dei rischi catastrofali;
› la proroga dell’esenzione IRPEF dei redditi dominicali e agrari;
› il sostegno alla competitività delle filiere;
› la decontribuzione per gli imprenditori agricoli e coltivatori diretti under 40;
› il rinnovo del Bonus Verde.
Il testo è stato inoltre aggiornato con gli altri importanti interventi legislativi intervenuti in questo anno in materia di:
› ammissione delle imprese agricole alle garanzie del fondo di Mediocredito Centrale;
› disciplina delle pratiche commerciali sleali (direttiva UE 2019/633 in vigore in Italia dal 15 dicembre 2021 con il D.Lgs. 198/2021);
› agevolazioni per l’agro-fotovoltaico introdotte dalla L. 108/2021 di conversione del D.L. Semplificazione 77/2021;
› misure a favore dello sviluppo degli impianti alimentati da fonti rinnovabili ulteriormente potenziate dal D.L. 1° marzo 2022,
n. 17, convertito L. 27 aprile 2022, n. 34, c.d. decreto “Bollette”.
È stata inserita una nuova sezione dedicata ai contratti per le imprese agricole.
Cinzia De Stefanis
Giornalista economica, collabora con la testata Italia Oggi ed è autrice di numerose pubblicazioni con le più importanti Case Editrici del settore.
Antonio Quercia
Dottore commercialista e revisore legale in Bari, si occupa, in particolare, di consulenza aziendale e tributaria. Esplica incarichi di consulente tecnico presso il Tribunale di Bari. È autore di testi di diritto tributario e societario.
Caterina Dell'Erba
Consulente aziendale, collabora con riviste specializzate in materia fiscale. È autrice di numerose pubblicazioni nel settore fiscale e societario.
Damiano Marinelli
Avvocato cassazionista, arbitro e già docente universitario presso le Università di Siena, Firenze, Padova ed E-campus. È Presidente dell’Associazione Legali Italiani (www.associazionelegaliitaliani.it). È autore di numerose pubblicazioni a livello nazionale ed internazionale, nonché relatore in convegni e seminari. È altresì key expert e coordinatore in progetti internazionali (Erasmus plus, Horizon2020, FAMI, ecc.).
Parte I - L’imprenditore agricolo professionale (IAP)
1 Il profilo civilistico e fiscale dell’imprenditore agricolo – Aspetti generali
1.1 Aspetti generali del d.lgs. 29 marzo 2004, n. 99
1.1.1 Il capo I del d.lgs. 99/2004
1.1.2 Il capo II del d.lgs. 99/2004
1.1.3 Il capo III del d.lgs. 99/2004
1.1.4 Il capo IV del d.lgs. 99/2004
1.2 Esame delle disposizioni contenute nel d.lgs. 27 maggio 2005, n. 101
1.3 La misura “Resto al Sud”
1.3.1 Soggetti beneficiari
1.3.2 Ammissione domanda agevolazioni
1.3.3 Erogazione di contributo a fondo perduto
1.3.4 Fondi alle PMI agricole
1.3.5 Fondo di solidarietà nazionale
1.3.6 Gli interventi finanziabili per i danni causati alla produzione agricola e ai mezzi di produzione agricola
1.3.7 Gli interventi finanziabili per attività agrituristiche e attività connesse
2 La figura di imprenditore agricolo professionale
2.1 L’imprenditore agricolo professionale
2.2 Le agevolazioni creditizie e fiscali vigenti per i coltivatori diretti estese all’imprenditore agricolo professionale
2.2.1 Equiparazione fra coltivatore diretto e imprenditore agricolo professionale
2.3 Imprenditori agricoli professionali operanti nelle zone svantaggiate
2.4 Adempimenti presso il registro delle imprese per la qualifica di imprenditore agricolo professionale (d.lgs. 29 marzo 2004, n. 99)
2.5 La denominazione o ragione sociale
3 Il registro delle imprese
3.1 Normativa
3.2 Il repertorio economico amministrativo (REA)
3.3 Imprenditori agricoli professionali (IAP) e società agricole – adempimenti presso il registro imprese
3.3.1 Imprenditore agricolo professionale
3.3.2 Società agricole
3.4 Gli effetti dell’iscrizione nel registro delle imprese
3.5 La vendita dei prodotti agricoli e l’iscrizione nel registro delle imprese
3.6 Diritto annuale 2022 per le imprese individuali collettive
3.6.1 Diritto annuale per le imprese iscritte e annotate nel registro delle imprese
3.6.2 Soggetti obbligati al pagamento del diritto
3.6.3 C cessazione dell’obbligo del pagamento del diritto
3.6.4 Determinazione dell’importo del diritto annuale
3.6.5 Imprese iscritte nella sezione ordinaria
3.6.6 Imprese iscritte nella sezione speciale
3.6.7 Imprese non residenti
3.6.8 Termine di versamento
4 Le attività agricole
4.1 Imprenditore agricolo
4.2 Produzione di energia elettrica tra le attività agricole (art. 1, comma 423, legge 266/2005)
4.2.1 Il sistema fotovoltaico
4.2.2 Semplificazioni per gli impianti alimentati da fonti rinnovabili
4.3 Funghicoltura – natura agricola dell’attività di produzione del micelio di fungo
4.4 Attività ortoflorovivaistiche
4.4.1 Attività di commercializzazione delle attività orto-florovivaistiche
4.4.2 C cosa può commercializzare l’impresa agricola
4.4.3 Aspetti fiscali della commercializzazione dei prodotti di terzi
4.5 Frantoi oleari – Impianti di vinificazione – Essiccatoi aziendali
4.6 La realizzazione di impianti agrivoltaici (agricoltura ed energia rinnovabile)
4.6.1 Requisiti minimi per il progetto di un sistema agro-fv
4.6.2 Sistemi agro-fv ammissibili ai meccanismi di supporto
4.6.3 Requisiti plus per il progetto di un sistema agro-fv
5 Vendita diretta dei prodotti agricoli
5.1 Aspetti generali
5.1.1 Street food agricolo esercitabile su tutto il territorio nazionale tutto l’anno
5.1.1.1 Disciplina fiscale
5.2 Le semplificazioni in materia di vendita dei prodotti agricoli
5.3 I soggetti ammessi alla vendita dei prodotti agricoli
5.3.1 Gli enti e le associazioni in genere
5.4 Le varie modalità di vendita dei prodotti agricoli da parte degli imprenditori agricoli, singoli o associati, iscritti nel registro delle imprese
5.4.1 La vendita diretta dei prodotti agricoli in forma itinerante
5.4.2 Il commercio elettronico
5.4.2.1 La normativa per la vendita online di prodotti alimentari
5.4.3 Vendita al dettaglio su aree pubbliche mediante l’utilizzo di un posteggio
5.4.4 La vendita diretta dei prodotti agricoli non in forma itinerante su aree pubbliche o in locali aperti al pubblico
5.5 La vendita da parte dell’imprenditore agricolo su qualsiasi superficie all’aperto
5.6 Il rivenditore è agricoltore
Parte II - La società agricola
Premessa
1 Società agricola
2 Società agricola-imprenditore agricolo professionale
3 Società agricola con più della metà dei soci coltivatori diretti
4 La società agricola di persone con almeno un socio o un amministratore coltivatore diretto
6 Guida alla redazione di un atto costitutivo e di uno statuto di società in nome collettivo agricola
6.1 Guida alla redazione di un atto costitutivo e di uno statuto di società in nome collettivo agricola
6.1.1 Esercizio esclusivo di attività agricola
6.1.1.1 Riconoscimento della qualifica di imprenditore agricolo professionale alle società di persone (IAP) (d.lgs. n. 99/2004 e successivo d.lgs. n. 101/2005)
6.2 La costituzione
6.3 Forma dell’atto costitutivo
6.4 Sottoscrizione atto costitutivo
6.5 Il contenuto dell’atto costitutivo e dello statuto di una società in nome collettivo agricola
6.6 I requisiti essenziali da indicare nell’atto costitutivo di società in nome collettivo agricola
6.6.1 C cognome e nome, luogo e data di nascita, domicilio e cittadinanza dei soci
6.6.2 Ragione sociale
6.6.3 Soci che hanno l’amministrazione e la rappresentanza
6.6.4 Modalità di amministrazione
6.6.5 La sede legale
6.6.6 La sede secondaria
6.6.7 Oggetto sociale
6.6.8 I conferimenti dei soci
6.6.9 I criteri di ripartizione degli utili e delle perdite
6.6.10 Durata
6.6.11 Contenuto eventuale dell’atto costitutivo
6.7 Eventuale formazione del capitale sociale
6.8 Iscrizione dell’atto costitutivo nel registro delle imprese
6.9 Controllo dell’ufficio del registro delle imprese
6.10 Effetti dell’iscrizione
6.11 La nullità e l’annullabilità del contratto di società
6.12 Casi pratici di atti costitutivi e statuti di società in nome collettivo agricole
7 Guida alla redazione di un atto costitutivo e di uno statuto di società in accomandita semplice agricola
7.1 Aspetti generali
7.2 Costituzione
7.3 I requisiti essenziali da indicare nell’atto costitutivo di una società in accomandita agricola
7.3.1 Generalità, data e luogo di nascita, domicilio e cittadinanza degli accomandatari e degli accomandanti
7.3.2 Ragione sociale
7.3.3 I soci che hanno l’amministrazione e la rappresentanza della società
7.3.4 I conferimenti di ciascun socio e il valore ad essi attribuibile
7.3.5 Casi pratici di atti costitutivi e statuti di società in accomandita semplice agricole
8 Guida alla redazione di un atto costitutivo e di uno statuto di società semplice agricola
8.1 Caratteristiche generali
8.2 La costituzione di una società semplice agricola
8.3 La forma necessaria per la stipulazione del contratto di società
8.4 Il contenuto del contratto sociale
8.4.1 L’oggetto sociale
8.4.2 Iscrizione nel registro delle imprese
8.5 Casi pratici di atti costitutivi e statuti di società semplice agricola
9 Guida alla costituzione di una società a responsabilità limitata agricola
9.1 Le tre diverse tipologie di srl
9.2 Le linee guida della società a responsabilità limitata ordinaria
9.3 Atto costitutivo e statuto
9.3.1 La natura dello statuto
9.3.2 Atto costitutivo e statuto di società agricola
9.3.3 Il percorso per costituire una società agricola nelle forme delle società di capitali
9.4 I contenuti dell’atto costitutivo
9.5 Ulteriori previsioni dell’atto costitutivo
9.6 L’iscrizione nel registro delle imprese
9.7 La disciplina dei conferimenti
9.7.1 Oggetto dei conferimenti
9.7.2 Il versamento del capitale in fase di costituzione
9.7.3 I conferimenti di beni in natura o di crediti
9.7.4 Il diritto di prelazione agraria
9.8 I finanziamenti dei soci
9.9 L’emissione di titoli di debito
9.10 Casi pratici di atti costitutivi e statuti di società a responsabilità limitata agricole
10 La costituzione della società a responsabilità limitata unipersonale
10.1 Aspetti generali
10.2 Le società di capitali come società unipersonali
10.3 Le caratteristiche delle società unipersonali
10.3.1 Costituzione della società
10.3.2 Aumento di capitale
10.4 Adempimenti pubblicitari
10.5 Assemblea dei soci
10.6 Amministrazione
10.6.1 Azione di responsabilità
10.7 Altri istituti non applicabili alle società unipersonali
10.8 C contratti tra srl e unico socio
10.9 Responsabilità del socio unico
11 Guida alla costituzione di una cooperativa agricola
11.1 Lo statuto delle cooperative agricole
11.2 Le linee guida per la scelta
11.3 Che cosa cambia con il d.lgs. 27 maggio 2005, n. 101
11.4 Società cooperative con qualifica di imprenditore agricolo professionale
Parte III - L’agriturismo
12 La classificazione delle strutture agrituristiche
12.1 Aspetti generali
12.2 La procedura di classificazione delle aziende
12.3 Scelta dei requisiti
12.4 Quali aziende agrituristiche classificare
12.4.1 Requisiti non omogenei
12.5 Ipotesi per la procedura di classificazione delle aziende agrituristiche
13 Agriturismo Italia – Verso la creazione di un marchio nazionale
13.1 Marchio nazionale agriturismo Italia
13.1.1 Il marchio riservato alle aziende agrituristiche
13.1.2 L’importanza del riconoscimento ufficiale
13.1.3 Il simbolo di classificazione
13.2 Repertorio nazionale dell’agriturismo
13.3 Tenuta e aggiornamento del repertorio
13.4 Servizi del repertorio
13.5 Pubblicazione e aggiornamento dei dati
14 Agriturismo
14.1 Aspetti generali
14.2 N normativa di base nazionale e regionale
14.3 Agricoltura o turismo?
14.4 Analisi della legge
14.4.1 Definizione di attività agrituristiche
14.4.2 Tre aspetti fondamentali: principalità, connessione e complementarietà
14.4.3 I requisiti soggettivi e oggettivi per l’apertura e lo svolgimento dell’attività agrituristica
14.5 Le tipologie di aziende agrituristiche
14.5.1 Aziende agrituristiche intensive
14.5.2 Aziende agrituristiche estensive
15 Le attività considerate agrituristiche
15.1 Definizione di attività agrituristiche
15.2 Esempi di attività agrituristiche
15.2.1 Turismo equestre
15.2.2 La piscina
15.2.3 C campi sportivi
15.2.4 Laghetto per la pesca
15.2.5 Mountain bike
15.2.6 Escursioni guidate
15.2.7 Corsi
16 Gli adempimenti burocratici per avviare l’attività agrituristica
16.1 Requisiti operatore agriturismo – Requisiti per avviare attività di agriturismo
16.2 Disciplina amministrativa
16.3 Abilitazione e disciplina fiscale
16.4 Periodi di apertura e tariffe
16.5 Normativa igienico-sanitaria
16.5.1 Ospitalità
16.5.2 Spazi destinati alla sosta dei campeggiatori
16.5.3 Somministrazione alimenti e bevande
16.6 Altri oneri legati all’apertura di un agriturismo
16.6.1 Canone per apparecchi radio e TV
16.6.1.1 Canone speciale 2022
16.6.2 Diritti SIAE
16.6.3 Tariffe ENEL
16.6.4 Smaltimento rifiuti, TARI e tariffe speciali
16.6.5 Depuratore acqua
16.7 Locali per attività agrituristiche
16.7.1 I fabbricati per lo svolgimento dell’attività agrituristica
16.7.2 C criteri per il riconoscimento della ruralità dei fabbricati
16.8 Agriturismi – I criteri di classificazione
Parte IV - Novità in agricoltura
17 Controlli sulle imprese agricole
17.1 Ispezioni nelle imprese agricole
17.1.1 Poteri agli ispettori nell’alimentare dell’Ispettorato Repressione frodi
17.1.2 Pagamento in misura ridotta
17.2 Registro unico dei controlli sulle imprese agricole
17.3 Rilancio settore vitivinicolo
17.3.1 Rilancio settore vitivinicolo e chiarimenti dell’Ispettorato Repressione frodi
17.3.2 Il testo unico del vino
17.3.3 Attività enoturistica
18 Le novità in materia agricola
18.1 C cambia il regime di importazione prodotti biologici dai Paesi terzi
18.2 Le novità in materia di etichettatura e ingredienti
18.2.1 NutrInform Battery, sistema italiano di etichettatura nutrizionale
18.2.2 Etichetta volontaria e non obbligatoria
18.3 Utilizzo nell’etichettatura di Dop/Igp e no al trasferimento dell’autorizzazione all’utilizzo dell’etichettatura di Dop/Igp
18.4 Indicazione in etichetta del Paese d’origine o luogo di provenienza dell’ingrediente primario dell’alimento obbligatorio dal 1° aprile 2020
18.5 La posizione dell’Agenzia delle entrate per il contratto di rete agricolo
18.6 Esenzione IMU per terreni agricoli
18.7 Legge di bilancio 2022 e novità per l’agricoltura
19 L’istituto del sovraindebitamento e le imprese agricole
19.1 Aspetti generali
19.2 Redazione di un accordo con i creditori
19.2.1 Il contenuto dell’accordo
Parte V - I nuovi finanziamenti per le aziende agricole
20 Le agevolazioni alle imprese agricole femminili
20.1 Finanziamento a tasso zero
20.2 I finanziamenti alle imprese agricole femminili di Donne in campo
20.2.1 Quali requisiti devono avere le imprese femminili per ottenere i mutui
20.2.2 C che tipo di progetti possono essere finanziati
20.2.3 Quali sono le caratteristiche dei finanziamenti agevolati
20.2.4 C come richiedere i mutui a tasso zero a ISMEA
20.2.5 C cosa cambia con la legge di bilancio 2022
21 Nuova Sabatini
21.1 Finanziamenti per l’acquisto di nuovi macchinari, impianti e attrezzature da parte delle piccole e medie imprese (cd. nuova Sabatini)
22 Pratiche commerciali sleali nella filiera agroalimentare
22.1 Pratiche commerciali sleali
22.1.1 Forma scritta
22.1.2 La durata minima dei contratti
22.1.3 E elenco di pratiche commerciali sleali vietate e che possono essere autorizzate
22.1.4 Vendita sottocosto dei prodotti alimentari freschi e deperibili
22.1.5 Ispettorato Centrale della tutela della Qualità e Repressione Frodi dei prodotti agroalimentari del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali (ICQRF)
Parte VI - Le tipologie di contratti applicabili in agricoltura
23 Compartecipazione agraria: una grande opportunità ma solo se si rispettano le regole
23.1 La disciplina applicabile
23.1.1 I contraenti
23.1.2 L’oggetto del contratto
23.1.3 La forma del contratto ed i riflessi per le imposte dirette
23.1.4 D durata del contratto
23.1.5 C coltivazione associata del fondo
23.1.6 Ripartizione del prodotto
24 Compravendita di terreni agricoli e prelazione
24.1 Introduzione
24.2 C contratti che fanno sorgere il diritto di prelazione
24.3 C contratti che non fanno sorgere il diritto di prelazione
24.4 C comunicazione di acquisto del terreno
25 Contratto per la coltivazione di colture intercalari
25.1 C contratto per la coltivazione di colture intercalari
25.2 Le “coltivazioni intercalari”
25.3 C caratteristiche del contratto di concessione per coltivazioni intercalari
25.4 Aspetti processuali
25.5 Affitto intercalare e perdita agevolazione piccola proprietà contadina
26 L’affitto agrario
26.1 Disciplina del contratto di affitto di un fondo rustico
26.1.1 La durata minima legale
26.1.2 La durata minima e massima effettiva (con i patti in deroga)
26.1.3 Il recesso dell’affittuario coltivatore diretto (art. 5, comma 1)
26.1.4 La risoluzione del contratto di affitto (art. 5, comma 2)
26.1.5 L’obbligo di contestazione del locatore (art. 5, comma 3)
26.2 L’affitto di azienda agricola e affitto di fondo rustico attrezzato a confronto
Parte VII - L’imposta sul valore aggiunto nell’agricoltura
27 I regimi IVA in agricoltura
27.1 L’art. 34 del d.P.R. 26 ottobre 1972, n. 633
27.2 L’ambito soggettivo
27.3 L’ambito oggettivo
27.4 L’oggetto del regime speciale
28 L’impresa agricola tipica
28.1 I lineamenti dell’impresa agricola tipica
28.2 L’opzione per la detrazione dell’IVA in maniera ordinaria
28.3 Le operazioni con l’estero
29 Le regole particolari
29.1 Il regime di esonero
29.2 L’impresa agricola mista
29.3 L’impresa agricola in regime ordinario
29.4 Il regime di commissione
29.5 L’impresa agricola e l’esercizio di più attività
29.6 Le forfetizzazioni particolari
30 Le operazioni rilevanti ai fini dell’IVA
30.1 L’esigibilità dell’imposta
30.2 Il volume d’affari
30.3 Le operazioni non imponibili
30.4 Le operazioni esenti
30.5 I beni strumentali
30.6 Le cessioni di aree fabbricabili
30.7 Il trattamento fiscale degli acquisti di terreni
30.8 Le prestazioni di servizi
30.9 L’autoconsumo
30.10 Le cessioni gratuite
30.11 Le operazioni con limitazione alla detrazione
30.12 Le operazioni escluse dal computo della base imponibile
30.13 Le cessioni agli enti pubblici
30.14 La scissione dei pagamenti
30.15 L’affitto dell’azienda agricola
30.16 Gli «imballaggi a perdere»
30.17 Il contributo CONAI
30.18 Gli acquisti di tartufi
30.19 Le cessioni di tartufi
30.20 Gli acquisti di prodotti selvatici non legnosi e di piante officinali spontanee
30.21 I prodotti selvatici non legnosi non compresi nella classe ATECO 02.30
30.22 La produzione di energia elettrica
30.23 Le cessioni di diritti
30.24 L’integrazione della fattura di acquisto
30.25 La vendita al dettaglio
30.26 Le cessioni di materiali di scarto
30.27 La società semplice
30.28 I sacchetti di plastica
30.29 La regola di detrazione dell’IVA
30.30 La detrazione dell’IVA per gli acquisti di carburante
30.31 Le attività connesse
30.32 Le “locazioni brevi”
30.33 Le cessioni di oli vegetali
30.34 La cessione di terreni da parte dell’imprenditore agricolo
30.35 La fattoria didattica
30.36 La terapia assistita con animali
30.37 Le vincite alle corse per cavalli
31 Gli obblighi contabili
31.1 La fattura
31.2 I nuovi contribuenti obbligati ad emettere la fattura elettronica
31.3 L’autofattura
31.4 Le note di accredito nei rapporti con l’estero
31.5 L’imposta di bollo
31.6 La fattura elettronica
31.7 Il documento di trasporto
31.8 I corrispettivi telematici
31.9 Le esportazioni
31.10 Le operazioni intracomunitarie
31.10.1 Le condizioni richieste
31.10.2 Gli acquisti intracomunitari
31.10.3 Le cessioni intracomunitarie
31.11 Le prestazioni di servizi resi da non residenti
31.12 La dichiarazione delle operazioni intracomunitarie
32 Le scritture contabili
32.1 Le regole generali
32.2 Il registro delle fatture
32.3 Il registro dei corrispettivi
32.4 Il registro di prima nota
32.5 Il registro degli acquisti
32.6 Il registro unico
32.7 Il registro riepilogativo
32.8 La tenuta e la conservazione dei registri
32.9 La semplificazione contabile
32.10 Il pagamento mediante POS
32.11 La lotteria degli scontrini
33 Gli adempimenti periodici e dichiarativi
33.1 Le comunicazioni sull’attività
33.2 Le liquidazioni periodiche ed il versamento
33.3 La liquidazione periodica e la dichiarazione annuale dell’IVA precompilate
33.4 L’utilizzazione del credito IVA
33.5 L’acconto IVA
33.6 I rapporti società-soci
33.7 L’esterometro
33.8 L’esercizio delle opzioni
33.9 L’applicazione dell’IVA in maniera ordinaria
33.10 Le modalità di esercizio delle opzioni
33.11 La dichiarazione annuale
Parte VIII - Le imposte sui redditi in agricoltura
34 L’imprenditore agricolo
34.1 L’imprenditore agricolo nel codice civile
34.2 L’imprenditore agricolo ai fini fiscali
35 L’imposta sul reddito delle persone fisiche
35.1 I redditi fondiari
35.2 Il reddito dominicale
35.2.1 La qualifica e l’imputazione
35.2.2 La determinazione del reddito dominicale (nel testo aggiornato con l’art. 1, comma 909, della l. 28 dicembre 2015, n. 208)
35.2.3 Le variazioni del reddito dominicale
35.2.4 Le perdite dovute ad eventi naturali
35.2.5 I terreni concessi in affitto
35.3 Il reddito agrario
35.3.1 La qualifica e l’imputazione
35.3.2 La determinazione del reddito agrario
35.3.3 La coltivazione del fondo
35.3.4 Le attività «agricole connesse»
35.3.5 Le attività agricole comprese nel reddito agrario
35.3.6 Le attività con reddito d’impresa a determinazione forfetaria
35.3.7 I destinatari della norma agevolativa
35.3.8 La trasformazione e la conservazione dei prodotti agricoli
35.3.9 La conservazione, la manipolazione e la commercializzazione di prodotti
35.3.10 L’attività di trasformazione
35.3.11 Il concetto di «prevalenza»
35.3.12 Le prestazioni di servizi
35.3.13 I redditi forfetizzati
35.3.14 I redditi occasionali forfetizzati
35.3.15 L’attività di impollinazione e di apicoltura
35.3.16 L’acquisto di prodotti agricoli
35.3.17 La vendita al dettaglio
35.3.18 La coltivazione dei funghi
35.3.19 L’attività di vivaismo
35.3.20 Le case rurali
35.3.21 I redditi di fonte immobiliare
35.3.22 L’agriturismo
35.3.23 L’enoturismo e l’oleoturismo
32.3.24 La produzione di vegetali
35.3.25 Le operazioni di carattere speculativo
35.3.26 L’esproprio e il risarcimento di danni
35.3.27 La produzione di energia elettrica
35.3.28 La mitilicoltura
35.3.29 I trasferimenti di diritti
35.3.30 I raccoglitori occasionali di prodotti selvatici non legnosi
35.3.31 La ritenuta sugli appalti
35.3.32 La commercializzazione di prodotti della floricoltura
35.3.33 La selezione del bestiame
36 L’imposta sul reddito delle società
36.1 I soggetti passivi
36.2 La determinazione del reddito
36.3 Le società di capitali in agricoltura
36.4 Le società agricole
36.4.1 La qualifica di «società agricola»
36.4.2 L’opzione
36.4.3 La determinazione del reddito
36.5 Le società non operative
37 L’IRAP
37.1 I soggetti passivi
37.2 Il valore della produzione netta
37.2.1 Le imprese individuali del settore agricolo e l’imposta per l’anno 2022
37.2.2 Le società di capitali
37.2.3 Le società di persone e le imprese individuali
37.3 Le regole comuni per determinare il valore della produzione netta
37.4 L’imposta
37.5 La cessione di terreni edificabili
37.6 La società semplice che affitta i terreni
37.7 L’impresa agricola e il diritto annuale della CC IAA
37.8 Gli aiuti di Stato
37.9 L’accertamento sintetico
38 Gli indici di affidabilità fiscale nell’agricoltura
39 Le agevolazioni per i giovani agricoltori
39.1 La qualifica
39.2 I trasferimenti tra familiari
39.3 Il reddito dei terreni
39.4 L’affitto dei terreni
39.5 La detrazione per i canoni pagati per gli affitti dei terreni
39.6 I contributi INPS
39.7 Il contratto di affiancamento
39.8 L’equiparazione professionale
39.9 Le vendite di terreni da parte dell’ISMEA
39.10 L’imprenditoria femminile
40 La dichiarazione dei redditi
40.1 Il domicilio fiscale
40.2 L’obbligo della dichiarazione dei redditi
40.3 La presentazione della dichiarazione
40.4 I casi pratici della dichiarazione
40.5 L’IRPEF e le addizionali
40.6 Gli aiuti di Stato
40.7 Gli oneri deducibili e detraibili
40.8 Il credito d’imposta per investimenti (comma 44)
40.9 I versamenti delle imposte
41 Gli obblighi contabili
41.1 L’obbligo contabile
41.2 L’agricoltore esonerato ai fini IVA
41.3 Il produttore agricolo non esonerato ai fini dell’IVA
41.4 La semplificazione contabile
41.5 Le imprese di allevamento
41.6 L’imprenditore commerciale
41.7 La contabilità ordinaria
41.8 Le opzioni
41.9 Il registro dei cereali
Indice delle formule online
La proposta di questo libro, e più in generale della collana in cui si colloca, è esaminare la fiscalità per settori d'impresa. Il testo è interamente dedicato al settore del Food and
Beverage mette in evidenza le interrelazioni sempre più accentuate tra le varie fasi della filiera agroalimentare (agricoltura, industria alimentare e grande distribuzione) con una visione allargata e integrata, utile per dare uno sguardo di sistema alla fiscalità del comparto.. Non si tratta di un libro dedicato alla sola imposizione sui redditi, poiché le questioni non vengono esaminate a compartimenti stagni, ma anche all’imposizione indiretta fino al diritto industriale e contabile, facendo intravedere - partendo da questioni relative al settore - temi generali “di sistema” per tutte le imprese. In un mondo dominato dalla sovrabbondanza di informazioni e dalla scarsità della risorsa “tempo”, dove la lettura per l’approfondimento deve essere necessariamente preceduta dalla selezione attenta del materiale consultato, si vuole fornire un volume (e una collana) che parlino la lingua delle problematiche quotidiane e si confrontino veramente con l’agenda degli operatori di questa materia.
Francesco Crovato è Professore ordinario di diritto tributario presso il Dipartimento Economia e Management dell'Università degli Studi di Ferrara e Of Counsel dello Studio Legale Tributario EY. È autore di 8 volumi su vari aspetti del diritto tributario, nonché di numerosi articoli, note e capitoli di libro. È direttore scientifico della Rivista Telematica di Diritto Tributario. Contributi di Maria Antonietta Biscozzi - David Ceccarelli - Enrico Ceriana - Cristina Barbara Chiari - Francesco Crovato - Andrea Daglio - Anna Paola Deiana - Francesco Leone - Francesco Licenziato - Valeria Mangano - Cristiano Margheri Anselmo Martellotta - Chiara Giorgia Monga - Matteo Piva - Niccolò Puosi - Federico Susini - Marco Vento - Giuliano Zanchi
Perché una collana sulla fiscalità dei settori d’impresa? (di Francesco Crovato e Marco Magenta)
Parte I della filiera LA PRODUZIONE AGRICOLA
Capitolo 1 La tassazione della produzione agricola: aspetti strutturali
1.1 La filiera agroalimentare: produzione agricola, industria e distribuzione alimentare
1.2 Geografia della produzione agricola in Italia: un quadro molto variegato
1.3 Le caratteristiche rilevanti per la tassazione del settore: visibilità delle attività agricole, tendenziale “marginalità” economica, stabilità delle caratteristiche dell’attività, ecc.
1.4 I collaudati meccanismi di tassazione catastale del reddito in agricoltura e la progressiva estensione dei criteri forfettari a scapito di quelli analitici
1.5 La possibilità di determinazione documentale-contabile degli imponibili per le aziende agricole di maggiore dimensione: sua altalenante considerazione per la tassazione
1.6 I confini oggettivi della tassazione catastale dell’impresa agricola: il carattere comunque “agrario” della coltivazione e delle attività tipiche
1.6.1 La tassazione catastale maggiorata in caso di sfruttamento intensivo (produzione di vegetali e allevamento)
1.7 I criteri per le attività agricole “connesse” alla coltivazione del fondo (manipolazione, conservazione, trasformazione, commercializzazione e alienazione dei prodotti agricoli)
1.8 La tassazione catastale dell’impresa agricola e i suoi confini soggettivi: da imprese individuali e società semplici fino alle società commerciali non azionarie
1.8.1 Il regime opzionale connesso alla forma giuridica per l’accesso al regime catastale come scelta di politica tributaria
1.8.2 Trasformazione da S.p.a. a S.r.l. agricola: un interpello dell’Agenzia delle Entrate e un ragionamento erroneo
1.8.2.1 Un riflesso più generale: scelto un assetto giuridico iniziale, questo non è più modificabile se si passa a un regime fiscalmente più favorevole?
1.9 Semplificazione e sostegno a un settore economicamente marginale: motivi validi per un catasto esteso all’intero comparto agricolo?
1.9.1 Una zona franca nella tassazione a costi e ricavi delle imprese: l’utilizzo delle basi imponibili per incentivare in modo selettivo settori economici specifici
1.10 Criticità anche sotto il profilo del principio di eguaglianza e di coerenza di trattamento
1.11 La possibilità di generare asimmetrie tra regimi analitici e forfettari
1.11.1 La trasmissione di costi e IVA detraibile a società “non agricole” (imprese di trasformazione alimentare, della grande distribuzione, grossisti)
1.12 Intenti agevolativi non dichiarati per un intero comparto e profili comunitari
1.13 Prospettive nella tassazione del comparto agricolo tra esigenze tecniche e scelte politiche
1.14 L’importanza delle caratteristiche organizzative e dimensionali rispetto all’affinità di prodotto nella tassazione dei settori di attività (in particolare di quello agricolo)
Bibliografia
Capitolo 2 La rilevanza fiscale (catastale o analitica) dei flussi reddituali delle imprese agricole
2.1 Questioni connesse alla tassazione catastale nel reddito d’impresa: un concetto strutturale per risolvere problemi settoriali
2.2 Il criterio per circoscrivere gli elementi reddituali assorbiti dalla catastizzazione
2.2.1 Alcuni esempi (costruzioni esistenti sul terreno, contributi, cessione di diritti agli aiuti, affitti di beni, plusvalenze e minusvalenze da cessione di terreni agricoli, ecc.)
2.3 Il principio dell’assorbimento per le società commerciali agricole e la regola particolare per gli immobili
2.3.1 Interessi passivi, reddito corrente dell’immobile e del terreno e plusvalenze future
2.4 Le operazioni straordinarie sull’azienda agricola
2.5 Questioni relative alla tassazione analitica: inquadramento e limitato perimetro soggettivo di applicazione
Bibliografia
Capitolo 3 I riflessi dei principi contabili nella determinazione della base imponibile delle imprese agrarie
3.1 Il ruolo dei principi contabili nelle imprese agrarie
3.2 L’approccio dei principi contabili internazionali: lo IAS 41
3.2.1 La necessità di un principio contabile per l’agricoltura
3.2.2 Le definizioni fornite dallo IAS 41: attività agricole, attività biologiche e prodotti agricoli
3.2.3 I criteri di valutazione secondo i principi contabili internazionali
3.2.4 Le implicazioni fiscali dello IAS 41
3.2.5 Le piante fruttifere
Capitolo 4 La disponibilità dei terreni agricoli per l’esercizio dell’attività: terreni in proprietà, leasing e affitto di fondo rustico
4.1 La disponibilità di terreni agricoli come fattore produttivo determinante
4.2 Un tema concettualmente stimolante: l’ammortamento dei terreni, in particolare agricoli, utilizzati per la coltivazione e la viticoltura
4.3 L’obiezione di fondo all’ammortizzabilità dei terreni, in particolare agricoli, come beni non suscettibili di deperimento
4.4 Una cornice di riferimento per inquadrare le diverse situazioni
4.5 I terreni agricoli con colture di pregio alla luce delle categorie di analisi proposte
4.6 Una diversa modalità di acquisizione dei terreni (il leasing): una posizione poco convincente e dagli esiti distorsivi
4.7 I contratti agrari e, in particolare, il regime fiscale dell’affitto di fondo rustico: le asimmetrie tra proprietario e affittuario
4.7.1 L’indennità per miglioramenti
• Bibliografia
Capitolo 5 I beni immateriali nella produzione agricola (nuove varietà vegetali, marchi di origine e indicazioni geografiche)
5.1 Le nuove varietà vegetali
5.2 Le caratteristiche generali dei marchi di origine e delle indicazioni geografiche dei prodotti alimentari
5.2.1 La disciplina europea: DOP, IGP e STG
5.2.2 Il caso particolare dei marchi di vino
5.2.3 I riflessi fiscali dei costi per nuove varietà vegetali e denominazioni d’origine
• Bibliografia
Capitolo 6 Le degustazioni di prodotti alimentari e bevande: aspetti strutturali e applicazioni concrete
6.1 La tipicità delle degustazioni per il settore Food and Beverage
6.2 Le tematiche fiscali generate dalle degustazioni gratuite
6.3 Gli assaggi gratuiti dei prodotti oggetto dell’attività
6.4 I prodotti complementari offerti in degustazione
6.5 I costi per servizi inclusi nella degustazione
Capitolo 7 Gli aiuti pubblici al sistema agricolo
7.1 Le iniziative politiche a sostegno del settore agricolo e le complesse esigenze sottostanti
7.2 Gli aiuti comunitari specifici per il settore agricolo: il cantiere aperto della PAC
7.2.1 Il “Primo Pilastro” e in particolare i pagamenti diretti
7.2.2 Il “Secondo Pilastro” e le politiche di sviluppo agricolo e rurale
7.3 Gli aiuti comunitari generali: i finanziamenti diretti e quelli indiretti SIE
7.4 Gli aiuti finanziari nazionali: tra regole UE e “interessi” nazionali
7.5 La fiscalità degli aiuti pubblici
7.5.1 Il regime impositivo dei pagamenti diretti
7.5.2 Il regime impositivo dei contributi per il sostegno economico
7.6 Gli incentivi fiscali generali
7.6.1 La fiscalità agricola “di vantaggio”
7.6.2 Gli incentivi “Industria 4.0”
7.6.2.1 Il credito d’imposta per nuovi investimenti
7.6.2.1.1 I criteri per identificare i beni agevolabili nel settore della produzione agroalimentare e in particolare i beni “4.0” in agricoltura
7.6.2.2 Il credito d’imposta per ricerca, sviluppo e innovazione
7.6.2.2.1 La difficile qualificazione di ricerca, sviluppo e innovazione nel settore: chiavi di lettura e alcune applicazioni concrete in agricoltura
7.6.3 Il credito d’imposta per nuovi investimenti nel Mezzogiorno
• Bibliografia
Capitolo 8 Irap, Imu e IVA nel settore agricolo
8.1 Il regime Irap del comparto agricolo
8.1.1 Il reddito agrario: cenni e rinvio
8.1.2 Applicazione dell’Irap al mondo agricolo prima della riforma del 2015
8.1.3 La Legge di stabilità 2016 e l’esenzione Irap per il mondo agricolo
8.1.4 Soggetti agricoli tuttora sottoposti a Irap
8.1.5 Determinazione della quota del valore della produzione netta assoggettabile a Irap
8.1.6 Determinazione della quota di deduzione Irap per lavoratori dipendenti impiegati nell’attività agricola
8.1.7 Obblighi dichiarativi per i soggetti esenti
8.2 L’Imu nel mondo agricolo: funzionamento e peculiarità
8.2.1 Imposta municipale propria e imprese agricole: premessa
8.2.2 Presupposto e definizioni
8.2.3 Il principio di sostituzione Imu-Irpef: artt. 8 e 9 D.Lgs. n. 23/2011
8.2.4 Equiparazione delle imprese agricole agli imprenditori agricoli professionali e ai coltivatori diretti ai fini dell’esenzione
8.2.4.1 Nozione di IAP e CD
8.2.4.2 Agevolazioni Imu in capo agli imprenditori agricoli professionali e ai coltivatori diretti. Estensione alle imprese agricole
8.3 Il regime speciale IVA per l’agricoltura: artt. 34 e 34-bis D.P.R. n. 633/1972.» 208 8.3.1 IVA in agricoltura: fonti normative
8.3.2 Il regime di cui all’art. 34: evoluzione, presupposti e funzionamento
8.3.3 Il regime di esonero di cui all’art. 34, comma 6
8.3.4 Il regime IVA delle attività connesse (art. 34-bis)
• Bibliografia
Capitolo 9 Un regime speciale per l’enoturismo
9.1 Un fenomeno in continua espansione: l’enoturismo
9.2 Il riconoscimento legislativo
9.2.1 Un approfondimento sui soggetti ammessi
9.3 Affinità e differenze rispetto al settore dell’agriturismo
9.3.1 L’elemento differenziale più significativo
9.4 La disciplina regolamentare e quella fiscale
9.4.1 Un regime intermedio tra il catastale proprio dei redditi fondiari e l’analitico tipico del reddito d’impresa
9.5 La possibile compresenza di regimi speciali e ordinari di determinazione del reddito: concetti strutturali e applicazioni concrete
9.6 Una disciplina speciale anche per l’IVA
Capitolo 10 Le cooperazioni tra imprese agricole: cooperative, consorzi, distretti e reti di impresa
10.1 Le cooperative nel settore agroalimentare
10.2 La fiscalità speciale delle cooperative
10.3 Le peculiarità per quelle agricole: inquadramento
10.3.1 Le cooperative agricole a mutualità prevalente: modalità di tassazione ed esempi di calcolo delle imposte
10.3.2 Le cooperative agricole a mutualità non prevalente
10.4 Il metodo per attribuire il vantaggio mutualistico al socio: i cosiddetti ristorni nelle cooperative agricole
10.5 Il riporto delle perdite fiscali nelle cooperative agricole
10.6 L’Irap nelle cooperative agricole
10.7 La rivalutazione dei beni e il credito d’imposta a sostegno del made in Italy
10.8 I consorzi agrari
10.9 Le peculiarità IVA
10.10 Il networking in agricoltura: la rete di imprese
• Bibliografia
Parte II della filiera L’INDUSTRIA ALIMENTARE
Capitolo 11 Beni immateriali e innovazione nell’industria alimentare
11.1 L’importanza di ricette, formule, processi produttivi e altre informazioni nel settore alimentare
11.2 I possibili riflessi fiscali: dalla deduzione dei costi tramite ammortamento, allo sfruttamento economico dell’intangibile (cessione, licenza, ecc.) fino all’accesso a regimi tributari di favore (Patent Box e credito d’imposta per ricerca e sviluppo)
11.3 Le deduzioni degli investimenti in intangible (acquisto, produzione interna e licenza d’uso) tra principi contabili e fiscalità
11.4 Il previo passaggio a conto economico dei costi: funzionamento della regola ed effetti sulla velocità di ammortamento di brevetti e know-how
11.5 Qualche precisazione sulle finalità del “principio” e un nuovo spunto alla luce della fiscalità differita
11.6 Le deroghe alla previa imputazione e la loro tendenziale inapplicabilità ai beni immateriali a deduzione fiscale accelerata
11.7 Una proposta per la fiscalità di vantaggio a favore dell’innovazione e la sua concreta utilizzabilità in dichiarazione
11.8 L’importanza della ricerca nel settore alimentare e la deduzione fiscale dei costi
11.9 Dalle immobilizzazioni in corso ai costi di sviluppo e ai beni immateriali nella prospettiva contabile e in quella fiscale (art. 108, comma 3, Tuir)
11.10 Imprese alimentari e innovazione: una prospettiva combinata (diritto industriale, diritto tributario e modelli contabili) per valorizzare l’output delle attività di R&S
11.11 La fiscalità di vantaggio tramite il regime del credito d’imposta per ricerca e sviluppo
11.12 Altri incentivi alla ricerca e all’innovazione
• Bibliografia
Capitolo 12 Alimenti e bevande proteggibili come beni immateriali e agevolazione Patent Box
12.1 Innovazione e originalità nell’industria alimentare
12.2 Il regime Patent Box in generale: disciplina, funzionamento e determinazione del beneficio
12.3 I beni immateriali agevolabili ai sensi della disciplina Patent Box
12.4 Intangibili registrati e non registrati: differenze operative
12.4.1 In particolare: i brevetti alimentari
12.4.2 I novel-food
12.4.3 Il know-how
12.4.4 Disegni e modelli (rinvio)
• Bibliografia
Capitolo 13 Il confezionamento dei prodotti alimentari
13.1 Il confezionamento alimentare: più di una semplice protezione
13.2 Perché il diritto si interessa al confezionamento alimentare (di Giuliano Zanchi)
13.2.1 Discipline regolative e protezione giuridica
13.2.2 Il design del packaging e la sua tutela
13.3 La deduzione fiscale degli ammortamenti dei diritti per forme e modelli
13.3.1 Come valutare le possibilità di rinnovo della privativa ai fini dell’imputazione a periodo
13.4 Credito ricerca e sviluppo e applicazioni al packaging
13.5 I temi contabili e fiscali legati agli imballaggi generici (restituibili o meno)
13.6 Le clausole contrattuali e i riflessi della presenza di una cauzione
13.6.1 Una soluzione innovativa per gestire la complessità
13.7 Packaging e impatto ambientale
13.8 L’intervento pubblico per lo smaltimento degli imballaggi: consorzi obbligatori o regole “a monte” sui processi di confezionamento
13.9 Il prelievo fiscale ambientale per gli imballaggi: il cosiddetto contributo Conai
13.10 Plastic tax: un’imposta per imballaggi e contenitori di plastica
• Bibliografia
Capitolo 14 Aliquote IVA ridotte e super-ridotte nell’industria alimentare
14.1 Prodotti food tra aliquote ridotte e super-ridotte
14.2 Come individuare l’aliquota di un nuovo prodotto alimentare o di varianti sempre più sofisticate
14.3 Mix di prodotti alimentari in unica confezione: quale aliquota applicare?
14.4 Quando la confezione guida l’acquisto del prodotto
14.5 La gestione del credito IVA nelle società dell’industria alimentare
Capitolo 15 I rapporti commerciali tra aziende dell’industria alimentare e canali distributivi (sconti, premi e servizi promozionali)
15.1 La gestione delle relazioni commerciali tra imprese produttrici e distributrici
15.2 Le specifiche attività realizzate in aggiunta a quella principale di compravendita: i c.d. servizi promozionali
15.2.1 La natura dei servizi promozionali: costi di pubblicità, di rappresentanza o di distribuzione?
15.2.2 Una casistica molto variegata: chiavi di lettura per un inquadramento fra le prestazioni di servizi
15.2.3 La qualifica come servizi autonomi e gli effetti in ambito IVA
15.2.4 I servizi promozionali dal punto di vista delle imposte dirette
15.2.4.1 Inerenza e congruità del servizio reso
15.2.4.2 Profili di competenza temporale
15.3 Gli sconti e i premi di fine periodo: la linea di confine rispetto ai servizi promozionali
15.3.1 Sconti, premi, bonus ai clienti: quali differenze?
15.3.2 Le modalità di contrattualizzazione di sconti e bonus e gli impatti IVA
15.3.3 La casistica delle operazioni che possono configurarsi come sconti e abbuoni
15.3.4 Sconti e premi: riduzioni di prezzo e profili di imputazione a periodo
• Bibliografia
Capitolo 16 Le attività promozionali verso i consumatori finali
16.1 Le leve promozionali del produttore per fidelizzare i consumatori (confezioni speciali con quantità aggiuntive di prodotto, “3 per 2”, beni in omaggio, confezioni con sorpresa, buoni sconto) e gli strumenti per inquadrarle
16.2 Le caratteristiche distintive degli sconti in natura
16.2.1 Quando gli sconti in natura riducono la base imponibile IVA: beni della stessa natura del bene “promozionato”, beni diversi, confezioni con sorpresa
16.2.2 La tassazione implicita dello sconto nel corrispettivo complessivo nell’imposta sul reddito
16.3 Le iniziative promozionali sotto forma di omaggi, in particolare per il lancio di nuovi prodotti
16.3.1 Il trattamento nelle imposte sul reddito
16.3.2 Le peculiarità IVA degli omaggi: principio generale ed eccezione per i campioni gratuiti
16.3.4 Il caso delle “mini-porzioni” per promuovere nuovi prodotti nel settore alimentare
16.4 Altre iniziative promozionali dal produttore al consumatore: i buoni sconto
Capitolo 17 Il transfer pricing nell’industria alimentare
17.1 Breve overview del settore del Food and Beverage: i principali trend e le eccellenze italiane
17.2 L’evoluzione dei modelli di business e le tendenze alla centralizzazione
17.3 Il ruolo del procurement e la revisione dei business model all’interno dei gruppi agroalimentari
17.4 Le commodities
17.5 I rapporti tra industria alimentare e GDO: impatti sul transfer pricing
17.6 Costi promozionali: funzione commerciale o supporto del marchio?
• Bibliografia
Parte III della filiera LA DISTRIBUZIONE AGRO-ALIMENTARE
Capitolo 18 Gli strumenti promozionali nella fase distributiva
18.1 L’importanza delle operazioni promozionali e gli eterogenei riferimenti nella legislazione
18.2 Concorsi a premio e manifestazioni a premio: natura civilistica e differenze
18.3 Soggetti promotori, soggetti beneficiari e premi
18.4 Le cause di esclusione dalle manifestazioni a premio
18.5 IVA e imposta sostitutiva nelle operazioni a premio
18.6 Le ritenute per l’erogazione dei premi
18.7 Gli accantonamenti per le manifestazioni a premio
18.8 Spese di pubblicità per le manifestazioni a premio
18.9 La devoluzione dei premi non riscossi o assegnati alle Onlus
• Bibliografia
Capitolo 19 La gestione del magazzino nella distribuzione alimentare
19.1 Le particolarità del magazzino nella distribuzione alimentare
19.2 La gestione delle eccedenze di prodotti invenduti
19.2.1 Le vendite di beni sottocosto
19.2.2 Una seconda vita per i prodotti prossimi alla scadenza: le cessioni gratuite contro gli sprechi alimentari
19.2.3 In particolare, la donazione a fini di solidarietà sociale
19.2.4 Aspetti procedurali
19.2.5 I riflessi nelle imposte sul reddito
19.2.6 Riduzione della tariffa relativa alla tassa sui rifiuti
19.3 La distruzione dei beni
19.4 La gestione amministrativa delle merci avariate, deteriorate, sottratte e di tutti gli altri eventi che generano le c.d. “differenze inventariali”
19.4.1 Una questione rimasta nell’ombra: differenze inventariali come insussistenza, errore o valutazione delle rimanenze?
19.5 Alcune vicende valutative in tema di rimanenze di prodotti alimentari (deperimenti, beni prossimi a scadenza, blocchi amministrativi alla vendita)
• Bibliografia
Capitolo 20 Le nuove forme di food delivery
20.1 L’evoluzione nelle modalità di distribuzione di alimenti e bevande
20.2 I distributori automatici
20.3 Il take away
20.4 La consegna a domicilio mediante piattaforme web o app
20.5 Un breve inquadramento delle nuove regole di commercio elettronico
20.6 La vendita di cibo e bevande tramite piattaforme digitali e l’imposta sui servizi digitali
20.6.1 L’ISD nel Food and Beverage: perimetro e profili critici (pubblicità, intermediazione della piattaforma sulla compravendita dei prodotti alimentari, altri servizi)
• Bibliografia
Capitolo 21 Mensa e buoni pasto nella distribuzione alimentare (di Francesco Crovato)
21.1 Il ruolo delle mense e dei buoni pasto nella distribuzione alimentare: le ragioni del favor fiscale
21.2 L’opportunità di previsioni ad hoc
21.3 Le tradizionali mense aziendali e le altre “somministrazioni di vitto”
21.4 Le prestazioni sostitutive: i buoni pasto
21.4.1 Le indennità di mensa tra esigenze sovradimensionate (edilizia) ed esigenze sottovalutate (micro-imprese)
21.5 Alcuni temi specifici (compresenza di più sistemi di somministrazione, utilizzazione di sistemi diversi nella stessa giornata, forme di lavoro flessibili, smart working, ecc.)
21.6 La deducibilità dal reddito d’impresa tra principi generali e norme di cautela fiscale (strutture recettive destinate a mensa, deduzione limitata per costi di alimenti e bevande)
• Bibliografia
Capitolo 22 Le cooperative di distribuzione
22.1 Le cooperative di distribuzione
22.2 La fiscalità delle cooperative della grande distribuzione
• Bibliografia
Capitolo 23 La gestione immobiliare e finanziaria nella grande distribuzione alimentare
23.1 Le gestioni non tipiche degli operatori della grande distribuzione
23.2 La gestione finanziaria
23.2.1 La gestione delle disponibilità liquide attraverso titoli di debito
23.2.1.1 La classificazione in bilancio dei titoli di debito
23.2.1.2 Disciplina Ires della valutazione dei titoli di debito
23.2.2 Un aspetto interessante e poco indagato: i riflessi fiscali del cambio di comparto di un titolo
23.2.3 I derivati e il requisito di inerenza
23.3 La gestione immobiliare e il suo rilievo nel comparto
23.3.1 L’applicazione della participation exemption alle società immobiliari (centri commerciali, gestione di singoli punti vendita, ecc.)
23.3.2 Gli interessi passivi delle immobiliari di gestione