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Il testo analizza in tutti i suoi aspetti l’evoluzione normativa relativa agli enti locali (funzioni, beni, poteri, amministratori e responsabilità).
Partendo dall’evoluzione degli enti locali, il testo passa in rassegna le forme di governo e il sistema per eleggerle, gli amministratori locali e provinciali, per poi focalizzarsi sulle varie forme di aggregazione degli enti.
L’analisi prosegue concentrandosi sulle funzioni amministrative, la disciplina del rapporto di pubblico impiego e l’attività procedimentale della P.A..
La seconda parte del compendio si occupa dei beni e del patrimonio degli enti locali, dei contratti pubblici, della contabilità, del bilancio, delle entrate degli enti locali, dei controlli e dei servizi pubblici locali.
Il compendio è aggiornato alle ultime novità legislative:
› L. 25/2022, di conv. D.L. 4/2022 (c.d. Decreto Sostegni ter);
› D.L. 24/2022 (c.d. Decreto Riaperture);
› L. 22/2022 (Reati contro il patrimonio culturale);
› D.L. 17/2022 (c.d Decreto Bollette);
› L. 15/2022, di conv. D.L. 228/2021 (c.d. Decreto Milleproroghe);
› L. 11/2022, di conv. D.L. 221/2021 (c.d. Decreto Festività);
› L. cost. 1/2022 (Tutela costituzionale dell’ambiente).
Nella sezione online, raggiungibile attraverso il codice riportato in fondo al libro, sono disponibili:
- CCNL del comparto funzioni locali firmato il 21 maggio 2018;
- CCNL dell’Area Funzioni locali firmato il 27 dicembre 2020;
- Appendice Normativa.
Luigi Tramontano
Giurista, già docente a contratto presso la Scuola di Polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza, è autore di numerosissime pubblicazioni giuridiche ed esperto di tecnica legislativa, curatore di prestigiose banche dati legislative e direttore scientifico di corsi accreditati di preparazione per l’esame di abilitazione alla professione forense.
L’applicativo esegue il calcolo dell’indicatore EVA® (Economic Value Added®) sviluppato dallo studio Stern Stewart & Co., nonché il calcolo del valore d’azienda basato sulla metodologia MVA (Market Value Added) che deriva dallo stesso EVA®.
Vengono forniti all’utente tutti gli strumenti di lavoro per effettuare un calcolo rapido e sofisticato.
Dopo aver inserito gli ultimi due bilanci consuntivi, anche attraverso la lettura automatica di file XBRL®, l’utente è guidato nell’effettuazione delle rettifiche necessarie per ottenere le grandezze:
necessarie per la determinazione dell’EVA®.
Il sistema delle rettifiche riguarda:
Le ulteriori funzionalità disponibili sono le seguenti:
E altro ancora.
REQUISITI
Il foglio di calcolo è progettato per funzionare con Microsoft® Excel® dalla versione 2007 in poi; per il corretto funzionamento del foglio di calcolo è necessario che le Macro siano abilitate.
Il libro nasce dall’esigenza di dotarsi di uno strumento operativo per l’attuazione del “Recovery Plan”.
La struttura è così costituita:
› il primo capitolo è dedicato all’analisi del “PNRR Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza Next Generation Italia”, di alcune riforme riferite alla P.A., alla semplificazione degli appalti pubblici e alle norme anticorruzione;
› il secondo capitolo si focalizza sugli investimenti la cui realizzazione compete alle Regioni e agli Enti Locali, suddivisi per missioni e aree di intervento;
› il terzo capitolo propone una serie di atti comunali da adottare per l’attuazione operativa del Piano. Un Regolamento comunale ad hoc per l’attuazione del Recovery Plan, supportato da schede extracontabili: cronoprogrammi di spesa, stato di attuazione, autovalutazione sulla tempistica degli interventi e indicatori sui risultati attesi, obiettivi di performance, schemi di delibera di Giunta e di Consiglio e determine dei Responsabili dei servizi;
› il quarto capitolo tratta di milestone, target, autovalutazione e progetti a regia;
› il quinto capitolo esamina gli atti di gestione per l’attuazione del Recovery Plan;
› il sesto capitolo presenta uno schema di Regolamento comunale sul conflitto d’interessi;
› il settimo capitolo analizza le ulteriori risorse provenienti dai fondi strutturali 2021-2027;
› l’ottavo capitolo pone l’attenzione sul controllo e monitoraggio del Recovery Plan da parte dell’Organo di Revisione;
› il nono capitolo tratta della gestione contabile dei fondi.
Gli strumenti proposti supportano l’Ente, la Governance, i Funzionari, i Segretari comunali, l’Organo di Revisione e tutti gli attori coinvolti nell’attuazione concreta del PNRR, con particolare focus sull’importanza del rispetto della tempistica, per l’attuazione e la realizzazione dei progetti finanziati.
La documentazione e le schede presentate nel volume sono personalizzabili e disponibili online nell’area dedicata:
› proposta di Regolamento comunale di attuazione del Recovery Plan,
› proposta di Regolamento sul conflitto d’interessi,
› schemi di cronoprogramma,
› schemi di delibera di Giunta e di Consiglio comunale,
› schemi di determine,
› fac-simili di obiettivi di performance,
› schemi di rendiconto,
› check-list di controllo e monitoraggio.
Maria Carla Manca
Dottore Commercialista, Revisore Legale, Revisore Enti Locali, esperta in gestione e rendicontazione fondi comunitari, curatrice della rubrica “Finanza agevolata” sulla rivista Finanza e Tributi Locali di Maggioli Editore, Componente esecutivo ANCREL Nazionale, Presidente ANCREL Oristano.
Rosa Ricciardi
Dottore Commercialista, Revisore Legale, Revisore Enti Locali, esperta certificazione fondi pubblici e controllo di gestione, Vicepresidente ANCREL Nazionale, Presidente ANCREL Sezione Friuli-Venezia Giulia.
Presentazione di Marco Castellani
Dottore Commercialista, Revisore e consulente di Enti Locali, Presidente ANCREL - Associazione Nazionale Certificatori e Revisori Enti Locali.
Presentazione di Marco Castellani
Premessa
Glossario
Bibliografia
Capitolo 1 Piano nazionale di ripresa e resilienza Next Generation Italia
1.1. La rappresentazione del Recovery Plan e analisi delle risorse
1.2. Le riforme previste dal Piano
1.3. Le priorità trasversali
1.4. La riforma della P.A.
1.4.1. L’analisi dell’asse relativo all’accesso. Gli obiettivi e le modalità di attuazione
1.4.2. L’analisi dell’asse relativo alla buona amministrazione. Gli obiettivi e le modalità di attuazione
1.4.3. L’analisi dell’asse relativo alle competenze. Gli obiettivi e le modalità di attuazione
1.4.4. L’analisi dell’asse relativo alla digitalizzazione. Gli obiettivi e le modalità di attuazione
1.5. La semplificazione in materia di appalti pubblici
1.6. Abrogazione e revisione di norme che alimentano la corruzione
1.7. La riforma per dotare le Pubbliche Amministrazioni di un sistema unico di contabilità economico-patrimoniale “accrual”
1.8. Attuazione e monitoraggio
1.9. Analisi del Regolamento UE 2021/240 del 10 febbraio 2021, “Istituzione dello strumento di sostegno tecnico”
1.10. Analisi del Regolamento UE 2021/241 del 12 febbraio 2021, “Istituzione del dispositivo per la ripresa e la resilienza”
Capitolo 2 Il ruolo degli Enti territoriali nell’attuazione del Piano
2.1. Il ruolo degli Enti territoriali
2.2. Le linee d’intervento e le missioni
2.3. Analisi dei principi generali applicabili agli interventi finanziati dal PNRR ed esempi pratici
2.4. Le linee di intervento finanziate dal Piano nazionale complementare
Capitolo 3 Modello di governance PNRR e riorganizzazione dell’Ente pubblico
3.1. La necessità di una nuova organizzazione dell’Ente pubblico
3.2. Il focus sulla governance del PNRR centrale
3.3. Esempio di governance rapportato agli Enti nella loro organizzazione. Il percorso progettuale
3.4. Fac simile di verbale di Giunta comunale “Organizzazione Ente PNRR”
Capitolo 4 Milestone, target, autovalutazione e progetti a regia
4.1. Milestone, target ed esempi pratici
4.2. L’autovalutazione
4.3. Progetti a regia ed esempi pratici per gli Enti locali
Capitolo 5 Gli atti comunali di gestione per l’attuazione del Recovery Plan
5.1. Il regolamento comunale di attuazione del Recovery Plan e le schede extracontabili collegate
Schema di Regolamento comunale operativo per l’attuazione del Recovery Plan
Scheda n. 1 – Cronoprogrammi di spesa coerenti e collegati al Documento Unico di Programmazione (DUP)
Scheda n. 2 – Stato di attuazione dei programmi
Scheda n. 3 – Monitoraggio degli interventi e indicatori sui risultati attesi
Scheda n. 4 – Autovalutazione sulla tempistica degli interventi
Scheda n. 5 – Cronoprogramma suddiviso per annualità rapportato alle fasi di Bilancio e alla esigibilità delle entrate e delle spese
Scheda n. 6 – Bozza di delibera Giunta comunale
Scheda n. 7 – Bozza di delibera Consiglio comunale
Scheda n. 8 – Bozza di determina su assunzione impegni di
Scheda n. 9 – Nota Integrativa esplicitata per lettura facilitata Giunta comunale, Consiglio comunale e Organo di Revisione
Scheda n. 10 – Fac-simile obiettivo di performance Servizio Finanziario sull’attuazione e indicatori di risultato
Scheda n. 11 – Fac-simile obiettivo di performance Servizio Politiche europee sull’attuazione e indicatori di risultato
Scheda n. 12 – Fac-simile obiettivo di performance Servizio Tecnico sull’attuazione e indicatori di risultato
Scheda n. 13 – Fac-simile obiettivo di performance Servizio Socio-Assistenziale sull’attuazione e indicatori di risultato
Scheda n. 14 – Rendicontazione Servizio Politiche europee
Scheda n. 15 – Rendicontazione Servizio Socio-Assistenziale
Scheda n. 16 – Rendicontazione Servizio Tecnico
Scheda n. 17 – Cronoprogramma dei lavori riferiti al periodo di utilizzo
Scheda n. 18 – Bozza di determina impegni di spesa risorse UE 2021-2027
Scheda n. 19 – Bozza di delibera Consiglio comunale risorse UE 2021-2027
Scheda n. 20 – Bozza di delibera Giunta comunale “Organizzazione Ente PNRR”
Capitolo 6 Il regolamento comunale “Conflitto d’interessi PNRR’’
6.1. Il regolamento comunale “Conflitto d’interessi PNRR”
Schema di ‘‘CRegolamento comunale onflitto d’interessi PNRR’’
Capitolo 7 Le ulteriori risorse provenienti dai Fondi strutturali 2021-2027 e rafforzamento del Recovery Plan
7.1. I Fondi strutturali e di investimento europei “SIE”
7.2. I riferimenti ai Regolamenti UE sui Fondi strutturali e di investimento europei “SIE”
7.3. La partecipazione a progetti di cooperazione interterritoriale e transnazionale
7.4. Il quadro finanziario delle risorse e l’allocazione in bilancio
7.5. Il cronoprogramma dei lavori riferiti al periodo di utilizzo
7.6. Bozza di determina impegno di spesa
7.7. Bozza di delibera Consiglio comunale
Capitolo 8 Il controllo e il monitoraggio da parte dell’Organo di Revisione sull’attuazione del Recovery Plan
8.1. Check-list sul controllo e monitoraggio
Scheda n. 1/Revisione – Check-list attuazione dei programmi, controllo e monitoraggi interventi Recovery Plan
Scheda n. 2/Revisione – Verbale sul progetto in corso, S.A.L. e rendicontazione interventi Recovery Plan
Scheda n. 3/Revisione – Verbale rendicontazione finale interventi Recovery Plan
Capitolo 9 La gestione contabile dei Fondi PNRR
9.1. Le semplificazioni in tema contabile
9.2. Le semplificazioni in tema di personale
È stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale 73 del 28 marzo 2022 (Supplemento ordinario 13) la legge n. 25 del 28.03.2022, di conversione con modificazioni, del decreto-legge 27 gennaio 2022, n. 4, recante misure urgenti in materia di sostegno alle imprese e agli operatori economici, di lavoro, salute e servizi territoriali, connesse all'emergenza da COVID-19, nonchè per il contenimento degli effetti degli aumenti dei prezzi nel settore elettrico.
Si tratta del cd. Decreto Sostegni-ter che contiene molte novità, riepilogate in maniera sintetica nella presente Circolare.
Tra le novità previste:
La Circolare fa parte dell'Abbonamento Circolare Settimanale dello Studio, la circolare dedicata alla clientela dello studio, in formato word, che tratta le novità del momento, soprattutto fiscali, le scadenze e gli adempimenti.
eBook di 183 pagine in pdf sull'analisi di bilancio per la gestione efficiente delle imprese
L'ebook vuole offrire una visione dell’analisi economica, patrimoniale e finanziaria delle imprese definendo il contesto dell’attività di impresa, le minacce al business, i vari tipi di squilibri economici e patrimoniali e il deficit economico e patrimoniale e la differenza tra i due concetti. L’incertezza economica causata dalla pandemia e ora dalla crisi Ucraina obbliga le imprese a fare uno sforzo di pianificazione e di previsione degli scenari futuri.
L’analisi di bilancio prospettica e lo studio del posizionamento competitivo diventano armi indispensabili per stare in modo efficiente sul mercato. Allo stesso tempo l’analisi storica delle performance permette al management di poter intervenire tempestivamente sulla gestione strategica dell’impresa e sul modello di business. La scelta è quella di fornire degli spunti su alcune tematiche, trovando difficile poter approfondire ogni campo dell’analisi economica in un documento che si propone comunque lo scopo di essere di facile e immediata lettura. Quindi si è preferito segnalare gli aspetti ritenuti rilevanti e suggerire delle riflessioni ponendo l’accento sulle tematiche più controverse.
L’analisi del presente lavoro vuole condurre manager e professionisti ad una attenta lettura dei dati aziendali al fine di poter intercettare la crisi di impresa prima che questa diventi insolvenza, mentre per le imprese in fase di sviluppo e crescita accendere l’attenzione su tematiche importanti nella costruzione del business plan, nella gestione del rischio e dell’efficienza.
Saranno trattati sia modelli di analisi di bilancio per indici e flussi sia modelli economici di gestione delle imprese con riferimento alle tecniche di produzione da un punto di vista microeconomico.
La gestione e la massimizzazione dei risultati, l’attività di ricerca e sviluppo e la gestione strategica dell’impresa.
Da un punto di vista temporale viene affrontata sia l’analisi storica che quella prospettica, ricordando che l’analisi prospettica è basata su previsioni che spesso sono legate ad eventi esogeni e quindi sconta l’incertezza di cui l’ambiente economico, sia a livello micro che macro, è caratterizzato.
Il testo contiene osservazioni utili per comprendere ed evitare errori nell’analisi di bilancio e nella costruzione del budget. È doveroso fare subito una precisazione, soffermandosi sulla la differenza tra squilibri e deficit. Le norme recenti in tema di crisi di impresa, ad esempio, parlano sempre di squilibri; l’articolo 2 del D.Lgs. 14/2019 così recita: la crisi è lo stato di squilibrio economico-finanziario che rende probabile l'insolvenza del debitore, e che per le imprese si manifesta come inadeguatezza dei flussi di cassa prospettici a far fronte regolarmente alle obbligazioni pianificate.
Anche il D.L. 118/2021, la riforma della crisi di impresa attuata dal governo Draghi, all’articolo 2 nel definire il percorso di uscita dalla crisi di impresa dice: l'imprenditore commerciale e agricolo che si trova in condizioni di squilibrio patrimoniale o economico-finanziario che ne rendono probabile la crisi o l'insolvenza, può chiedere al segretario generale della camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura nel cui ambito territoriale si trova la sede legale dell'impresa la nomina di un esperto indipendente quando risulta ragionevolmente perseguibile il risanamento dell'impresa.
Il fatto che il legislatore ha ritenuto opportuno usare il termine squilibrio e non deficit ha una sua ragione;
lo squilibrio è essenzialmente momentaneo;
anche il deficit può esserlo, ma il deficit fa presupporre una situazione di eccedenza o avanzo (o meglio di disavanzo o avanzo negativo) di un valore rispetto ad un altro.
Premesse
1. Il concetto di deficit e la differenza con gli squilibri
1.1 Le possibili definizioni di deficit
1.2 Il deficit patrimoniale
1.3 Il deficit finanziario e le differenze con gli squilibri finanziari
1.4 Il deficit economico e le differenze con gli squilibri economici
1.5 La gestione degli squilibri economici e patrimoniali-finanziari
2. L’analisi di bilancio le fonti e le riclassificazioni dei bilanci
2.1 Le fonti: il bilancio e le altre informazioni
2.2 La Riclassificazione del bilancio per l’analisi
2.3 La riclassificazione del conto economico
2.3 Il costo del venduto
2.4 La riclassificazione dello stato patrimoniale
3. La gestione dell’impresa e l’analisi di bilancio per indicatori
3.1 Cos’è l’impresa
3.2 Un indicatore di efficienza economico: la leva operativa
3.3 La gestione degli investimenti e l’indebitamento
3.3.1 Il livello di indebitamento ottimale
3.3.2 Il rapporto tra indebitamento e costo del capitale
3.4 Analisi del MOL
4. Le diverse tipologie di analisi e di indicatori
4.1 Gli indicatori complessi e l’analisi per indici
4.2 Gli indici economici e la relazione tra ROI e ROE e ROS
4.3 Il ROE e la leva finanziaria
4.4 Lo studio del conto economico e il punto di equilibrio: il BEP
4.5 Gli indici di efficienza produttiva
4.6 Gli indici patrimoniali
4.7 Gli indici finanziari
4.8 Il DSCR: la sostenibilità del debito finanziario
4.9 L’analisi dei flussi finanziari
4.10 Il limite dell’analisi prospettica
5. L’analisi dei costi dell’impresa
5.1 La natura dei costi: definizioni ed esempi di costi fissi e variabili
5.2 L’imputazione dei costi il direct costing e il full costing
5.3 La determinazione del prezzo di vendita: il metodo del cost Plus
6. L’autofinanziamento, il capitale autogenerato e rigenerato
7. La ricerca empirica e i dati in tema di analisi di bilancio
7.1 La creazione del valore
8. Le linee guida dell’EBA del giugno 2021 per gli intermediari
8.1 Prestiti a microimprese e piccole imprese
8.2 Uso eccessivo della leva finanziaria
8.3 La finanza di progetto
8.4 La revisione dei prestiti
9. La produttività, una misura per lo sviluppo delle imprese
Conclusioni
Appendice al testo ...................................................................................................................... 145
La nuova PFN ................................................................................................................................ 145
Le nuove norme di default “bancarie” attive dal 1.1.2021 .................................................................. 148
Riflessioni sull’indicatore della crisi di impresa introdotto dal D.L. 118/2021 ........................................ 152
Appendice matematica ............................................................................................................... 157
Guida pratica in pdf sull'applicazione del Regolamento protezione dati personali e tutela della privacy negli Studi professionali, con Schemi e consigli pratici per gli adempimenti.
Questa seconda edizione del Volume La privacy negli studi professionali nasce sull’onda della soddisfazione per le manifestazioni di apprezzamento che sono state espresse verso gli Autori della prima edizione e trova spinta nell’esigenza di dare maggiore esaustività all’analisi di uno scenario che negli ultimi due anni ha subito un mutamento profondo e sostanziale.
La prima edizione è stata pubblicata nei giorni immediatamente successivi alla fatidica data del 25 maggio 2018 che, come noto, ha segnato l’innesco -rectius l’applicabilità- del Regolamento generale UE 2016/679. Lo sforzo degli Autori è stato evidentemente profuso verso l’esigenza di offrire ai professionisti e, più in generale, agli operatori del mondo del lavoro (datori di lavoro, imprenditori, dipendenti e collaboratori) uno strumento operativo, una sorta di bussola, in virtù di cui riuscire a orientarsi in quel rinnovato “ambiente".
Dall'entrata in vigore del Regolamento Europeo, molti di noi addetti ai lavori ci siamo sentiti investiti da una ventata d'aria fresca. Il taglio stesso della normativa, con l'abbandono dei principi formalistici il favore di un approccio proattivo molto più vicino alla realtà di chi combatte tutti i giorni con la realtà pratica delle aziende offrendo consulenza, ci ha dato grandi speranze. Inoltre, la previsione in capo al Garante di cospicui poteri di soft law ci permetteva all'epoca di sognare di mandare al macero moduli e formulari in favore della costruzione di sistemi di gestione, di formazione continua, e soprattutto di una strutturazione in capo alla figura del data protection officer di una effettiva possibilità di incidere sulla qualità della vita lavorativa delle persone all'interno di sistemi complessi, proprio perché - e chi si occupa di privacy lo sa bene - l'italiano per sua formazione, probabilmente per ragioni storiche, è estremamente attento alla sua riservatezza, soprattutto in tempi di condivisione sul web di qualunque cosa.
Poi è arrivato il covid. Le scelte di politica generale non sono opinabili dai tecnici, ma quello che si può certamente registrare dal primo lockdown e che la carta un tanto al chilo è tornata a far da padrona: moduli, formulari, procedure, avvisi. L'ansia di fornire evidenza ad una pubblica autorità percepita come costantemente di pattuglia ha riempito letteralmente uffici, reparti e locali commerciali di scartoffie appese ai muri. Di pari passo con l'applicazione del green pass, si è fatta sempre più pressante la domanda di chiarire sotto il profilo del diritto alla privacy le controversie interne alle organizzazioni, interpretando le norme che cambiano di continuo, nel perdurare dello stato di emergenza. Molto è stato fatto per trasferire on-line la gestione delle attività connesse alla gestione sanitaria, creando ulteriori schemi e procedure e regolamenti interni per integrare le nuove incombenze nell'attività delle persone.
Nel complesso, come tutte le situazioni di crisi, è stata una ottima palestra per acquisire esperienza su scenari nuovi.
In questa seconda edizione ci proponiamo di aggiungere contributi speriamo utili per gli studi professionali per essere vicino ai propri clienti anche nella gestione di problemi e domande che certamente saranno arrivate e continueranno ad arrivare nel perdurare della pandemia.
Sperando di essere utile e di fare la nostra parte.
Prefazione alla Seconda Edizione.
Prefazione alla Prima Edizione.
Premessa (Avv. Luca Malatesta).
Premessa alla seconda edizione (Avv. Luca Malatesta).
1. Sintesi schematica del quadro normativo di riferimento (Dott. Giuseppe Miceli).
1.1 Il quadro normativo in materia di protezione dei dati personali
1.2 Il “dato personale” ai sensi del GDPR: definizione e tipologie di dati
2. Organigramma privacy: ruoli e responsabilità (Avv. Luca Malatesta).
2.1 Situazioni di titolarità e contitolarità del trattamento: come distinguerle e cosa fare.
2.2 La categoria dei sub-responsabili del Titolare o del Responsabile per il trattamento.
2.3 Il DPO (Data Protection Officer)
2.4 La gestione degli archivi cartacei e il registro dei trattamenti
2.4.1 La gestione degli archivi cartacei
2.4.2 Il registro dei trattamenti
2.5 L’art. 32: obbligo per il titolare del trattamento di adottare misure tecniche e organizzative adeguate per garantire un livello di sicurezza corrispondente al rischio.
2.6 Sistemi di certificazione.
3. Protezione dei dati personali e tutela della privacy dei lavoratori (Dott. Marco Miceli).
3.1 La privacy dei lavoratori
3.1.2 DPIA per il datore di lavoro/titolare del trattamento.
3.2 Il Provvedimento generale del Garante in merito al trattamento di categorie particolari di dati, nei rapporti di lavoro.
3.3 Videosorveglianza in ambiente lavorativo.
3.4 Piano sanzionatorio per violazioni in materia di controlli e videosorveglianza in ambiente lavorativo.
4. La valutazione d’impatto per la protezione dei dati (Dott. Giuseppe Miceli).
4.1 Data Protection Impact Assessment: obbligo di (auto)valutazione preventiva del rischio privacy.
4.2 Oggetto della DPIA.
4.3 Soggetti della DPIA.
4.4 Contenuto della DPIA.
4.5 Analisi dei rischi e DPIA.
4.6 Metodologia pratica di analisi e realizzazione di una DPIA.
4.7 Sintesi del piano sanzionatorio per la violazione dell’obbligo della DPIA.
5. Esercizio dei diritti dell’interessato e azioni legali (Dott. Giuseppe Miceli).
5.1 I diritti dell’interessato dal Codice della privacy al GDPR.
5.2 Analisi schematica dei diritti dell’interessato.
5.3 Reclami, ricorsi e azioni per il risarcimento del danno.
6. La pandemia del COVID- 19 e la tutela dei dati personali del lavoratore (Avv. Mauro Buontempi)
6.1 Il Green Pass e l’accesso ai luoghi di lavoro: il controllo operato dal datore di lavoro.
6.2 Gli adempimenti a carico del Titolare dello Studio Professionale: il documento organizzativo, il documento di privacy by design e by default, le lettere di incarico, l’informativa ai dipendenti e il registro dei trattamenti
6.3 Il trattamento dei dati sanitari del lavoratore in epoca di pandemia: la corretta base giuridica.
6.4 Il medico competente e il trattamento dei dati sanitari del lavoratore.
7. Focus - Attività di ispezione e impianto sanzionatorio (Dott. Giuseppe Miceli).
7.1 Le ispezioni: operatività e consigli utili
7.2 Provvedimenti del Garante: sanzioni e provvedimenti correttivi
Conclusioni e considerazioni del curatore editoriale.
Sitografia.
Formulario:
Utile Check list per la procedura di controllo di formazione del bilancio d'esercizio al 31.12.2021 personalizzabile in word.
La check-list è tratta dal libro cartaceo "Redigere il bilancio: strumenti e check list" dello stesso autore.
eBook di 87 pagine in pdf comprensivo di Normativa, sulla disciplina dell’ACE e i chiarimenti di prassi medio tempore forniti dall’amministrazione finanziaria evidenziando le novità introdotte dal D.L. “Sostegni-bis”.
Aggiornato con i chiarimenti forniti durante Telefisco e le indicazioni per i modelli dichiarativi 2022
• Soggetti beneficiari ed esclusi
• Presupposti dell’agevolazione
• Determinazione della base ACE per i soggetti IRES
• Determinazione della base ACE per i soggetti IRPEF
• Disciplina antielusiva
• Trasformazione delle eccedenze ACE in credito d’imposta IRAP
L’Aiuto alla Crescita Economica (ACE), introdotto nel nostro ordinamento fiscale dal D.L. 6 dicembre 2011, n. 201, è stato oggetto, nel corso del 2017, di un profondo restyling. In particolare, la legge di bilancio 2017 ha modificato le modalità di applicazione dell’agevolazione alle persone fisiche e alle società di persone, rendendola più omogena a quella prevista per i soggetti IRES. Inoltre, a seguito della riforma del bilancio attuata con il d.lgs. 18 agosto 2015, n. 139 e la conseguente normativa di coordinamento delle basi imponibili IRES e IRAP prevista dall’art. 13-bis del D.L. 30 dicembre 2016, n. 244, sono state profondamente riviste le disposizioni attuative dell’incentivo.
Il D.M. 14 marzo 2012 è stato abrogato e sostituito dal D.M. 3 agosto 2017. L’incentivo era stato poi abrogato dalla legge di bilancio del 2019 con decorrenza dal periodo d'imposta 2019, garantendo solo la possibilità di utilizzo delle eccedenze pregresse di ACE non utilizzate alla fine del periodo di imposta 2018.
Contestualmente, in sostituzione dell’ACE era stato introdotto un diverso incentivo la cd. Mini-IRES, che si sostanziava in una riduzione dell’aliquota ordinaria IRES dal 24% al 15% in presenza di utili reinvestiti in incrementi occupazionali e nuovi investimenti.
La complessità del meccanismo agevolativo del nuovo incentivo aveva, poi, spinto il legislatore a rimodularne le regole applicative, procedendo a una riscrittura integrale della disciplina con l’art. 2 del DL n. 34/2019. In tale sede, il calcolo del beneficio era stato ancorato unicamente all’incremento patrimoniale derivante dalla non distribuzione degli utili.
La legge di bilancio 2020 ha ripristinato la situazione ante legge di bilancio 2019, abrogando, dal periodo di imposta 2019, la Mini-IRES e "riattivando" contestualmente la disciplina ACE, seppur con riduzione dell'aliquota percentuale per il calcolo del rendimento nozionale del nuovo capitale proprio che scende all’1,3%.
Il D.L. 25 maggio 2021 n. 73, c.d. “Sostegni-bis” ha, da ultimo, introdotto, tra le misure di sostegno alle imprese colpite dall’emergenza da COVID-19, un rafforzamento dell’agevolazione ACE, limitatamente al periodo d’imposta 2021, denominato “ACE innovativa 2021”.
Come si avrà modo di approfondire, l’agevolazione prevede l’applicazione di un coefficiente di rendimento nozionale sull’incremento di capitale proprio 2021 del 15% (a condizione che tale incremento sia “conservato” almeno sino alla fine del 2023).
Nel testo, si riepiloga la disciplina dell’ACE e i chiarimenti di prassi medio tempore forniti dall’amministrazione finanziaria evidenziando le novità introdotte dal D.L. “Sostegni-bis”.
Premessa
1. Ambito soggettivo
1.1 Soggetti beneficiari
1.2 Soggetti esclusi
2. I presupposti dell’agevolazione
2.1 Rendimento nozionale del capitale
2.2 Esistenza di “nuovo capitale proprio”
3. La determinazione della base ACE per i soggetti IRES
3.1 Variazioni in aumento
3.1.1 I conferimenti in denaro
3.1.2 Accantonamenti a riserva di utili
3.1.3 L’incremento patrimoniale per le start up
3.1.4 Sterilizzazione dell’incremento per la consistenza dei titoli e valori mobiliari
3.1.5 Irrilevanza delle rettifiche operate in sede di FTA dei “Nuovi OIC”
3.1.6 Rettifiche fiscali per le Stabili Organizzazioni
3.2 Variazioni in diminuzione
3.3 Limite del Patrimonio Netto
3.4 Il meccanismo di applicazione
3.5 L’ACE nei regimi opzionali del consolidato e della trasparenza fiscale
3.5.1 ACE e consolidato nazionale
3.5.2 ACE e trasparenza fiscale
3.6 L’ACE e le operazioni straordinarie
3.6.1 ACE e conferimento d’azienda
3.6.2 ACE e fusione
3.6.3 ACE e scissione
3.6.4 ACE e trasformazione
4. La determinazione della base ACE per i soggetti IRPEF
4.1 Modalità di calcolo della base ACE
4.1.1 Soggetti IRPEF “da sempre” in contabilità ordinaria
4.1.2 Soggetti IRPEF “non” da sempre in contabilità ordinaria
5. La disciplina antielusiva
5.1 Operazioni sterilizzate
5.1.1 Operazioni infragruppo
5.1.2 Operazioni extra-gruppo
5.2 Decorrenza della “nuova” disciplina antielusiva e clausola di salvaguardia
5.3 Disapplicazione della disciplina antielusiva
5.3.1 Interpello probatorio
6. Trasformazione delle eccedenze ACE in credito d’imposta IRAP
6.1 La trasformazione delle eccedenze ACE per i soggetti IRES e IRPEF
6.2 La trasformazione delle eccedenze ACE in caso di consolidato e trasparenza fiscale
7. L’ “ACE innovativa 2021”
7.1 Determinazione del beneficio
7.2 Modalità di fruizione del beneficio
7.3 La Super ACE nei modelli dichiarativi 2022
7.4 I casi di restituzione del beneficio
7.5 Il provvedimento attuativo
Normativa
Decreto legge n. 201 del 6 dicembre 2011, [c.d. "Decreto Monti"]
Legge n. 160 del 27 dicembre 2019, [c.d. "Legge di bilancio 2020"]
D.M. 3 agosto 2017 - Revisione delle disposizioni attuative in materia di aiuto alla crescita economica (ACE)
Decreto legge 25 maggio 2021, n. 73 [c.d. "Decreto Sostegni-bis"]
eBook di 72 pagine in pdf, sulla cessione dello studio professionale, nato con l'obiettivo di aiutare i professionisti a comprendere i mutamenti in corso e dotarli degli strumenti necessari a dare continuità alla propria attività professionale, migliorando competenze e qualità della vita.
Sarà quindi tracciato un quadro completo delle operazioni di fusione e acquisizione di Studi professionali in Italia con particolare riferimento a studi di Commercialisti e consulenti del lavoro, mentre saranno fatti alcuni cenni sulle operazioni di cessione/aggregazione di Studi legali ed odontoiatrici.
Oltre agli aspetti inerenti la prassi, la normativa e la fiscalità, saranno presentati, estratti di contratti di cessione e dati non reperibili in banche dati pubbliche.
Premessa
1. La prassi in Italia con uno sguardo all’Europa
1.1 La prassi in Europa: i concetti di “affiancamento” e di “attività ripetitiva e standardizzata”
1.2 La prassi in Italia
1.3 Le operazioni M&A di Studi professionali: le operazioni singole e le operazioni strutturate
1.4 Gli effetti delle aggregazioni
1.5 Focus: l’M&A professionale nel settore dentale
1.5.1 Il contesto in cui operano gli Studi dentistici ed i vantaggi delle operazioni M&A
1.5.2 Lo stato attuale del mercato del M&A di Studi Dentistici
1.6 Focus: l’M&A professionale nel settore legale
2. Gli aspetti fiscali nelle operazioni M&A di Studi professionali
2.1 Le differenze tra M&A di Studi professionali e aziende
2.2 La cessione del “Pacchetto Clienti”
2.3 La cessione del marchio
2.4 La cessione dei cespiti
2.5 I compensi per il patto di non concorrenza (articolo 2125 del codice civile)
2.6 L’apporto della clientela in un’associazione professionale
2.7 La trasformazione/conferimento dello Studio associato in S.T.P.
3. La valutazione dello Studio professionale in ottica di cessione
3.1 La valutazione dello Studio del Commercialista/Consulente del Lavoro
3.1.1 Il metodo finanziario
3.1.2 Il metodo dei multipli di transazioni comparabili e l’analisi di regressione
3.1.3 L’effetto della pandemia da covid-19 sul valore degli Studi di Commercialisti e Consulenti del Lavoro
3.2 La valutazione dello Studio legale
3.3 La valutazione dello Studio odontoiatrico
4. La reale natura dell’operazioni di acquisizione/cessione di uno Studio professionale
4.1 La progettualità che attiva le operazioni di aggregazioni professionale
4.1.1 Il professionista vicino all’età pensionabile
4.1.2 Il professionista cinquantenne
4.1.3 Il giovane professionista
4.2 La natura aggregativa dell’operazione di cessione/acquisizione di uno Studio professionale
4.2.1 L’attività di affiancamento/canalizzazione del professionista aggregato (cedente)
4.2.2 Il principio di continuità gestionale
5. Gli aspetti civilistici e contrattuali delle operazioni di aggregazione professionale
5.1 Le ragioni di uno storico disinteresse normativo: bipartizione fra attività imprenditoriale e attività professionale
5.2 L’imprenditorializzazione dell’attività professionale: l’orientamento normativo e giurisprudenziale comunitario
5.3 L’art. 54, comma 1-quater, del T.U.I.R.: sua matrice fiscale e necessità di una giustificazione civilistica dell’operazione di cessione
5.4 La risoluzione n. 108/2002 dell’Agenzia delle Entrate – Direzione Centrale Normativa e Contenzioso
5.5 La sentenza n. 2860/2010 della Corte di Cassazione
5.6 Il contratto di cessione di Studio professionale: il suo oggetto ed il principio di continuità fra vecchia e nuova gestione
5.7 Le condizioni peculiari delle operazioni di aggregazione professionale
5.8 Alcuni casi pratici
5.9 Il contratto di aggregazione tramite fusione/incorporazione: cenni sulle principali clausole contrattuali/statutarie
5.9.1 Le categorie di quote – diritti particolari delle partecipazioni
5.9.2 Trasferimento di quote
5.9.3 Recesso del socio
6. Statistiche sul mercato M&A degli Studi di Commercialisti e Consulenti del Lavoro (a cura di MpO Centro Studi)
6.1 Profilo dei Dominus cedenti
6.2 Profilo degli Studi ceduti
6.3 Le operazioni
