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eBook in pdf di 173 pagine sulla Pace Fiscale 2023: 10 strumenti per definire il contenzioso con il Fisco, prima, durante o dopo un accertamento.
Aggiornato al D.L. n. 34/2023 (Decreto "Bollette") e con la recente Circolare n. 21/E del 26 luglio 2023
Con l’avvio delle riforme del sistema fiscale trova nuovamente spazio una misura straordinaria di “tregua” fiscale, una sorta di “condono” con possibilità di chiudere le liti potenziali, attuali o passate, con il pagamento delle imposte (ma non delle sanzioni).
L’ambito di operatività delle disposizioni introdotte dalla Legge di bilancio 2023 è vasto, e parte dall’ opportunità di definire gli avvisi bonari sino alla riapertura dei termini per la rottamazione, senza trascurare il rafforzamento della conciliazione giudiziale e la possibilità di definire le liti pendenti; particolarmente importante è poi l’innovativo strumento del “ravvedimento speciale”, che si affianca alla sanatoria delle violazioni formali e al saldo e stralcio per i debiti fino a 1.000 euro.
Le misure presentate dal legislatore sono naturalmente da valutare all’interno della sfera di ogni singolo soggetto, alla luce della situazione personale e della necessità di considerare tutte le opportunità fornite dalla normativa, tenendo presente peraltro che riguardano tutti i contribuenti, dalla persona fisica alla grande impresa.
In questo contesto, l'ebook si propone di fornire uno strumento di rapida consultazione e una “bussola” per orientare il professionista nell’interpretazione della legislazione e soprattutto della prassi rilevanti in materia.
Introduzione alle misure di sostegno al contribuente nella Legge di Bilancio 2023: pace o “tregua” fiscale?
Sintesi dell’organizzazione delle disposizioni normative
Prospetto delle misure di definizione agevolata della Legge di Bilancio 2023
Modalità di pagamento delle somme dovute per le misure previste dalla “Tregua fiscale”
1. La sanatoria delle comunicazioni di irregolarità
1.1 Definizione agevolata avvisi bonari
1.1.1 Chi può aderire alla sanatoria delle comunicazioni di irregolarità
1.1.2 Quanto occorre pagare
1.1.3 Rateazioni in corso
1.1.4 Definizione agevolata degli avvisi bonari e decreto Sostegni (D.L. N. 41/2021)
1.1.5 Mancato pagamento delle somme dovute per l’adesione alla sanatoria
1.1.6 Lieve inadempimento e sanatoria
1.1.7 Altre misure: 1) rateazione in 20 rate a prescindere dall’importo dovuto
1.1.8 Altre misure: 2) proroga di un anno del termine decadenziale per la notificazione delle cartelle di pagamento
1.1.9 Osservazioni conclusive: le valutazioni da fare
1.1.10 Le date da ricordare per la definizione agevolata degli avvisi bonari
2. La definizione delle violazioni formali
2.1 Definizione delle violazioni formali
2.1.1 Chi può aderire alla definizione delle violazioni formali
2.1.2 Chi NON può aderire alla definizione delle violazioni formali
2.1.3 Modalità e costi della definizione delle violazioni formali
2.1.4 Altre misure: proroga di due anni del termine decadenziale per la notificazione delle cartelle di pagamento e rinvio ad un provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate
2.1.5 Osservazioni conclusive: 1) nozione di “violazione formale”
2.1.6 Osservazioni conclusive: 2) le valutazioni da fare
2.1.7 Le date da ricordare per la definizione delle violazioni formali
3. Le misure straordinarie deflative del contenzioso nel procedimento
3.1 Ravvedimento speciale
3.1.1 Chi può aderire al ravvedimento speciale
3.1.2 Chi NON può aderire al ravvedimento speciale
3.1.3 Modalità e costi del ravvedimento speciale
3.1.4 Mancato pagamento delle somme dovute per il ravvedimento speciale
3.1.5 Ravvedimento ordinario e ravvedimento speciale
3.1.6 Lieve inadempimento e ravvedimento speciale
3.1.7 Altre misure: rinvio ad un provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate
3.1.8 Osservazioni conclusive: le valutazioni da fare
3.1.9 Le date da ricordare per il ravvedimento speciale
3.2 Adesione agevolata e definizione agevolata del PVC
3.2.1 Chi può aderire all’adesione agevolata e alla definizione agevolata del PVC
3.2.2 Chi NON può aderire all’adesione agevolata e alla definizione agevolata del PVC
3.2.3 Modalità e costi dell’adesione agevolata e della definizione agevolata del PVC
3.2.4 Mancato pagamento delle somme dovute per l’adesione agevolata e la definizione agevolata del PVC
3.2.5 Riversamento credito R&S e definizione agevolata dei PVC
3.2.6 Lieve inadempimento, adesione e definizione agevolata del PVC
3.2.7 Altre misure: rinvio ad un provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate
3.2.8 Osservazioni conclusive: le valutazioni da fare
3.2.9 Le date da ricordare per l’adesione agevolata e la definizione agevolata dei PVC
4. Le misure straordinarie deflative del contenzioso nel processo
4.1 Definizione agevolata delle liti tributarie
4.1.1 Introduzione alla “nuova” definizione agevolata delle liti tributarie
4.1.2 Chi può aderire alla definizione agevolata delle controversie tributarie
4.1.3 Chi NON può aderire alla definizione agevolata delle controversie tributarie
4.1.4 Modalità e costi della definizione agevolata delle controversie tributarie
4.1.5 Mancato pagamento delle somme dovute per la definizione agevolata delle controversie tributarie
4.1.6 Lieve inadempimento e definizione agevolata delle controversie tributarie
4.1.7 Somme pagate in pendenza di giudizio
4.1.8 Estinzione del giudizio
4.1.9 Sospensione del giudizio dei termini
4.1.10 Diniego di definizione agevolata
4.1.11 Estinzione da parte di coobbligato
4.1.12 Definizione agevolata in base alla Riforma della giustizia tributaria
4.1.13 Estensione alle controversie incardinate con gli enti territoriali
4.1.14 Altre misure: rinvio ad un provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate
4.1.15 Osservazioni conclusive: le valutazioni da fare
4.1.16 Le date da ricordare per la definizione agevolata delle liti tributarie
4.2 Conciliazione agevolata
4.2.1 Chi può aderire alla conciliazione agevolata
4.2.2 Chi NON può aderire alla conciliazione agevolata
4.2.3 Modalità e costi della conciliazione agevolata
4.2.4 Mancato pagamento delle somme dovute per la conciliazione agevolata
4.2.5 Lieve inadempimento e conciliazione agevolata
4.2.6 Osservazioni conclusive: le valutazioni da fare
4.2.7 Le date da ricordare per la conciliazione agevolata
4.3 Rinuncia agevolata dei giudizi tributari pendenti in Cassazione
4.3.1 Chi può aderire alla rinuncia agevolata in Cassazione
4.3.2 Chi NON può aderire alla rinuncia agevolata in Cassazione
4.3.3 Modalità e costi della rinuncia agevolata
4.3.4 Mancato pagamento delle somme dovute per la rinuncia agevolata
4.3.5 Osservazioni conclusive: le valutazioni da fare
4.3.6 Le date da ricordare per la rinuncia agevolata in Cassazione
4.4 Regolarizzazione degli omessi pagamenti di rate in procedimenti deflativi del contenzioso
4.4.1 Chi può aderire alla regolarizzazione degli omessi versamenti dei procedimenti deflativi del contenzioso
4.4.2 Chi NON può aderire alla regolarizzazione degli omessi versamenti dei procedimenti deflativi del contenzioso
4.4.3 Modalità e costi della regolarizzazione degli omessi versamenti dei procedimenti deflativi del contenzioso
4.4.4 Mancato pagamento delle somme dovute per la regolarizzazione degli omessi versamenti dei procedimenti deflativi del contenzioso
4.4.5 Osservazioni conclusive: le valutazioni da fare
4.4.6 Le date da ricordare per la regolarizzazione degli omessi versamenti dei procedimenti deflativi del contenzioso
5. Le misure di sostegno del contribuente nella riscossione
5.1 Stralcio dei debiti fino a 1.000 euro affidati agli Agenti della riscossione
5.1.1 Caratteristiche principali dello stralcio dei ruoli fino 1.000 euro
5.1.2 Stralcio dei ruoli fino a 1.000 euro e precedenti rottamazioni
5.1.3 Somme escluse dallo stralcio dei ruoli fino a 1.000 euro
5.1.4 Carichi affidati da enti diversi (tra cui enti locali ed enti di previdenza privati)
5.1.5 Annullamento automatico delle sanzioni amministrative
5.1.6 Le date da ricordare per lo stralcio dei ruoli fino 1.000 euro
5.2 Rottamazione “quater” dei ruoli affidati all’agente della riscossione dal 1.1.2000 al 30.6.2022
5.2.1 Rottamazione “quater”: le novità rispetto alle precedenti rottamazioni
5.2.2 Rottamazione “quater”: le somme escluse dalla definizione
5.2.3 Rottamazione “quater”: la procedura da seguire
5.2.4 Effetti della presentazione della dichiarazione di adesione alla rottamazione “quater”
5.2.5 Rottamazione “quater”: quanto e “come” versare gli importi dovuti
5.2.6 Rottamazione “quater” e dilazioni di pagamento in atto
5.2.7 Rottamazione “quater” e contenzioso pendente
5.2.8 Rottamazione “quater” e procedure concorsuali
5.2.9 Rottamazione “quater” e precedenti rottamazioni non perfezionate
5.2.10 Conseguenze in caso di mancato versamento delle somme dovute per la rottamazione “quater”
5.2.11 Le date da ricordare per la rottamazione quater
6. Approfondimento – Pace fiscale e Riforma fiscale
Appendice normativa
Definizione agevolata liti pendenti: il punto in vista della scadenza del 30 settembre 2023.
eBook in pdf di 93 pagine.
La legge di bilancio 2023, all'articolo 1, commi da 186 a 205, ha introdotto una nuova definizione agevolata delle controversie tributarie, pendenti al 1° gennaio 2023 in ogni stato e grado del giudizio, proposte nei confronti dell'Agenzia delle entrate, dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli e degli enti territoriali che abbiano inteso aderire alla procedura di definizione stessa.
Nel presente lavoro consideremo la scadenza di questa definizione che, salve ulteriori proroghe, è fissata attualmente al 30 settembre 2023.
Verranno analizzate quindi le norme e la prassi (largamente riferita alla precedente definizione, quella prevista dall’articolo 6 del decreto-legge n. 119 del 2018, dato che, come si legge nella relazione illustrativa citata “Le norme in esame appaiono analoghe, nel contenuto, a quanto già disposto dall’articolo 6 del decreto-legge n. 119 del 2018”).
Verranno rilevate le differenze tra la regola del 2018 e quella del 2022, con riferimenti alla giurisprudenza che sulle precedenti definizioni si è venuta a formare.
Ed infine verranno analizzati la modulistica ed il software per inviare all’Agenzia delle Entrate la relativa domanda, cercando di risolvere tutti gli aspetti pratici.
Infine un esame della domanda di definizione da presentare all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e della specifica modulistica.
Mentre era in fase di preparazione il presente lavoro, è uscito il Dossier n. 80/4 (A.C. 1038/B) del 2 agosto 2023, che contiene una serie di importanti riferimenti riguardo alla Delega al Governo per la riforma fiscale. L’articolo 12 della Delega, in particolare e l’articolo 19, modificato dal Senato, recano i princìpi e i criteri direttivi a cui il Governo è chiamato ad attenersi nell’esercitare la revisione della disciplina e dell’organizzazione dei processi tributari.
Chiara quindi la volontà del Legislatore di definire quanto più possibile le controversie tributarie in essere, sulle quali le novità normative, per quanto di natura procedimentale esse siano, non possono che impattare in modo ridotto. Non ci sarebbe neppure da meravigliarsi se altri provvedimenti di stralcio arrivassero se e quando la delega verrà infine attuata, come accade normalmente in occasione dell’entrata in vigore delle disposizioni riformatrici.
Introduzione
1. La normativa
2. La prassi del 2023 e i riferimenti alle precedenti definizioni
2.1 Aspetti soggettivi della controversia
2.2 Atti definibili e tributi interessati
2.3 Presentazione della domanda e condizioni di accesso alla definizione
2.4 Il valore della controversia e gli importi dovuti
2.5 Importi scomputabili
2.6 Rettifica di perdite
2.7 Perfezionamento della definizione, termini e modalità di pagamento
2.8 Codici tributo
2.9 Effetti del perfezionamento
2.10 Coobbligati
2.11 Sospensione dei giudizi
2.12 Sospensione dei termini di impugnazione
2.13 Diniego della definizione
2.14 Estinzione del giudizio
3. Questioni aperte, dubbi interpretativi e dottrina 2023
3.1 Ricorso notificato solo all’Agente della riscossione e intervento in giudizio dell’Agenzia delle Entrate successivo al 1° gennaio 2023
3.2 Scomputabilità degli importi pagati in occasione di precedenti definizioni
3.3 Non restituibili (ma scomputabili) i versamenti eseguiti dal terzo pignorato
3.4 Definizione agevolata dei giudizi tributari pendenti innanzi alla Corte di cassazione in caso di riunione di più giudizi
3.5 Sanzioni aggiuntive per recupero di costi da operazioni inesistenti
3.6 Sospensione straordinaria e sospensione feriale
3.7 Definizione dei coobbligati e giudicato esterno in relazione al valore della lite
3.8 Rapporto tra la definizione agevolata delle liti tributarie ed esperibilità, da parte del cedente o committente, dell’azione restitutoria ex art. 30- ter del D.P.R. n. 633/1972
3.9 Errore nella determinazione degli importi da versare e scusabilità dello stesso
3.10 Nuova rateazione mensile ed incertezze interpretative
4. Come si presenta la domanda di definizione
4.1 Le modifiche alla modulistica introdotte dopo il “decreto bollette”
4.2 L’invio della domanda
4.3 Il contenuto della domanda
5. Modalità di invio della pratica all’Agenzia delle Entrate
5.1 Il software di compilazione
6. Breve esame della domanda di definizione delle liti in cui sono parte l’Agenzia delle Dogane e Monopoli o un Ente Locale che abbia aderito alla sanatoria
6.1 Domande da presentare all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli
6.2 Modelli e istruzioni dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli
6.3 Modalità di presentazione
6.4 Definizione delle liti pendenti su tributi comunali e/o degli altri Enti Locali
7. Il deposito ai fini della estinzione del giudizio
7.1 Modalità di deposito.
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Note:
Si allega un REPORT DI ESEMPIO con i dati esemplificativi di alcune società operanti nel settore manifatturiero.
Responsabilità amministrativa enti e whistleblowing
Reati tributari: dalle origini del sistema punitivo tributario fino alle novità del whistleblowing; ebook in pdf di 250 pagine
Il presente lavoro intende esaminare il percorso normativo e giurisprudenziale che è approdato all’introduzione dell’art. 25-quinquiesdecies, D. Lgs. n. 231/2001, nonché le prime applicazioni operative, evidenziandone i principali profili problematici.
L’introduzione della responsabilità amministrativa degli enti al principio del terzo millennio, con il superamento del principio tralatizio secondo cui “societas delinquere et puniri non potest”, ha rappresentato un salto evolutivo del nostro ordinamento, che invero, a distanza di oltre un ventennio, non risulta ancora del tutto metabolizzato e pone questioni lontane dall’essere risolte.
A ben vedere, infatti, l’operatività del D. Lgs. n. 231/2001 risulta caratterizzata da una applicazione non omogenea a livello territoriale, che sconta il diffuso pregiudizio tra le imprese, soprattutto quelle di piccole dimensioni, secondo cui si tratterebbe di uno strumento tutto sommato ammennicolare, e che, in realtà, tradisce una cultura d’impresa arretrata, non più al passo con i tempi.
Ciò detto, l’inserimento dei reati tributari tra i reati-presupposto viene a collocarsi in tale contesto, trattandosi di un passaggio oramai ineludibile per una serie di ragioni quali, in primis, la natura stessa del reato tributario, ontologicamente connessa ad un interesse d’impresa, e quindi l’ampliamento sempre più vasto delle condotte presupposto, con cui mal si conciliava la perdurante estraneità della materia fiscale.
Non ultimo, hanno contribuito ragioni di sistema riconducibili alla sentita necessità di imprimere ulteriore impulso al contrasto all’evasione (come attestato dalla Relazione illustrativa della L. n. 157/2019), nonché l’urgenza di recepire puntuali obblighi internazionali, a partire da quelli elaborati in sede europea.
La trattazione iniziale ripercorre l’evoluzione del sistema penal-tributario, a partire dalla Legge n. 4 del 1929, salutata da molti come la Magna charta nella materia che ne occupa, per soffermarsi sulle riforme succedutesi nel tempo, non sempre di indirizzo omogeneo, fino al D.L. 124 del 2019. Sarà così chiaro che, non diversamente da quanto riscontrabile nel diritto penale in generale, le modifiche all’apparato repressivo tributario non rispondono ad un disegno razionale e coerente, bensì piuttosto a pulsioni contingenti, talvolta populiste.
La trattazione prosegue con una panoramica generale sulla disciplina della responsabilità amministrativa degli enti di cui al D. Lgs. n. 231/2001, soffermandosi, in particolare, sui soggetti destinatari della normativa e sui presupposti richiesti ai fini della sua operatività, avuto particolare riguardo alle nozioni di interesse e vantaggio e al ruolo chiave del modello organizzativo quale elemento rilevante ai fini della stessa responsabilità dell’ente o dell’accesso agli istituti premiali.
Successivamente, vengono approfondite le soluzioni esegetiche con le quali la giurisprudenza, prima del D.L. n. 157/2019, ha tentato di attrarre i reati tributari, allora ancora “grandi assenti” del D. Lgs. n. 231/2001, nell’orbita della responsabilità degli enti, ad esempio valorizzandone la natura di reati-fine o di reati-presupposto di fattispecie già ricomprese nell’elenco delle fattispecie di cui al D. Lgs. n. 231/2001.
Speciale attenzione viene dedicata, quindi, ai reati presupposto previsti dall’art. 25-quinquiesdecies, D. Lgs. n. 231/2001, e ai più rilevanti punti di intersezione tra le relative norme incriminatrici e la disciplina di cui al D.Lgs. n. 231/2001.
Segue la trattazione dei più rilevanti profili problematici legati all’introduzione dei reati tributari nel novero dei reati presupposto della responsabilità degli enti. In particolare, ci si sofferma sugli indesiderata dovuti alla (permanente) vigenza del principio di autonomia della responsabilità degli enti di cui all’art. 8, D. Lgs. n. 231/2001 (rectius: alla perdurante interpretazione giurisprudenziale dello stesso come applicabile anche alle mere cause di non punibilità) e, in particolare, all’irrilevanza, sul piano della responsabilità degli enti ex art. 25-quinquiesdecies, D. Lgs. n. 231/2001, del pagamento del debito tributario di cui alla causa di non punibilità prevista dall’art. 13, D. Lgs. n. 74/2000.
Infine, specifica attenzione è dedicata alla questione della compatibilità tra il principio del ne bis in idem e il nuovo regime di responsabilità degli enti (al contempo) per illeciti amministrativi tributari e per illeciti amministrativi dipendenti da reati tributari.
È poi oggetto di trattazione il tema dei modelli organizzativi e della necessità di un loro aggiornamento al fine di tener conto del rischio fiscale. Al riguardo, è dato ampio risalto all’istituto dell’adempimento collaborativo e al tax control framework, già in uso in materia tributaria da almeno un decennio per i grandi contribuenti che, pur con le sue peculiarità, può rappresentare un valido riferimento per le imprese chiamate a costruire presidi preventivi che possano avere efficacia esimente della responsabilità ai sensi del D. Lgs. n. 231/2001.
Sarà opportunamente approfondito il tema della valutazione della idoneità del Modello, che ha evidenziato non pochi nodi interpretativi e applicativi, con la conseguenza di aver ingenerato sovente negli enti una comprensibile sensazione di “insicurezza” e saranno proposti esempi pratici, calibrati sul rischio fiscale.
Saranno poi descritte, seppur in rapidi cenni, le attività della polizia giudiziaria ai fini dell’accertamento della responsabilità amministrativa dell’ente e descritte le conseguenze, nei confronti di quest’ultimo, sul piano sanzionatorio. In particolare, sarà dato conto della complessità del sistema punitivo, che si struttura in sanzioni pecuniarie cui si aggiungono le misure interdittive e le misure ablatorie. Con riferimento a tale profilo, sarà evidenziato il rischio di una sovrapposizione delle misure di confisca, derivante dalla possibile, contestuale applicazione di più istituti, il cui novero è stato da ultimo ampliato a seguito dell’introduzione della cd. “confisca allargata”.
Infine, sarà illustrata una novità particolarmente rilevante in tema di whistleblowing: verranno, in particolare, affrontati i principali aspetti della normativa di cui al D. Lgs. n. 24/2023, che estende l’ambito di operatività di tale istituto a tutti i soggetti privati, caratterizzati da determinati requisiti dimensionali, a prescindere dall’avvenuta, preventiva adozione di modelli organizzativi. Ci si soffermerà, quindi, sulle potenzialità di un tale strumento nel contrasto (anche) agli illeciti tributari, a superamento di un approccio, anche culturale, che è stato caratterizzato da un “equilibrio precario di sentimenti”, oscillante tra spirito di ammirazione e biasimo.
Prefazione
1. La lunga marcia dell’evoluzione del sistema sanzionatorio penal-tributario
1.1 Introduzione
1.2 Le origini del sistema punitivo tributario: la L. n. 4/1929
1.3 Il c.d. panpenalismo tributario: la L. n. 516 del 1982
1.4 Il modello di tutela penale incentrato sulla “dichiarazione”: il D. Lgs. n. 74/2000
1.5 L’inasprimento della risposta sanzionatoria: il D.L. n. 124 del 2019 e il D. Lgs. n. 75/2020
2. La disciplina della responsabilità amministrativa degli enti
2.1 Perché riconoscere una responsabilità agli enti? L’urgenza di intervenire tra impulsi esterni ed evidenze empiriche
2.2 La vexata quaestio della natura della responsabilità degli enti da reato
2.3 I destinatari della disciplina
2.3.1 Enti e società di diritto straniero
2.3.2 Società unipersonali e ditte individuali
2.3.3 Esclusioni
2.4 Criteri di imputazione della responsabilità dell’ente
2.4.1 Criteri di imputazione oggettiva
2.4.1.1 Interesse e vantaggio
2.4.1.2 I soggetti apicali e sottoposti
2.4.2 Il criterio d’imputazione del reato all’ente sul piano soggettivo: profili sostanziali
2.4.3 Modelli organizzativi
2.4.4 Il criterio di imputazione dei sottoposti
2.4.5 Il Sistema sanzionatorio
3. La responsabilità amministrativa degli enti per i reati tributari
3.1 La rilevanza della materia tributaria ai fini della responsabilità dell’ente: cenni introduttivi
3.2 L’art. 25-quinquiesdecies
3.3 Prima del novum normativo
3.3.1 I reati tributari quali reati–fine del delitto di associazione per delinquere
3.3.2 I reati tributari quali reati-presupposto del delitto di autoriciclaggio
3.3.3 Il caso “Gubert” e l’ammissibilità della confisca diretta nei confronti dell’ente, affermata dalle SS.UU. Penali della Corte Suprema di Cassazione
4. I reati di riferimento
4.1 Il delitto di dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti (art. 2, D. Lgs. n. 74/2000)
4.2 La dichiarazione mediante altri artifici (art. 3, D. Lgs. n. 74/2000)
4.3 La dichiarazione infedele (art. 4, D. Lgs. n. 74/2000)
4.4 Il delitto di omessa dichiarazione (art. 5, D. Lgs. n. 74/2000)
4.5 Il delitto di emissione di fatture per operazioni inesistenti (art. 8, D. Lgs. n. 74/2000)
4.6 Il delitto di occultamento o distruzione di documenti contabili (art. 10 D. Lgs. n. 74/2000)
4.7 Il delitto di indebita compensazione (art. 10-quater, D. Lgs. n. 74/2000)
4.8 La sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte (art. 11, D. Lgs. n. 74/2000)
5. Prime applicazioni pratiche e problematiche operative
5.1 Le asimmetrie tra responsabilità della persona fisica e la responsabilità dell’ente
5.2 La tenuta del principio del ne bis in idem tra disciplina penal-tributaria e sanzioni amministrative di matrice tributaria
5.3 La responsabilità amministrative nei gruppi d’impresa
5.4 Arriva la prima condanna per illeciti fiscali ai sensi del D. Lgs. 231
5.5 Considerazioni conclusive
6. La costruzione dei modelli organizzativi
6.1 L’importanza dei modelli organizzativi. Le implicazioni derivanti dall’ingresso dei reati tributari tra i reati-presupposto
6.2 La cooperative compliance
6.2.1 Brevi cenni storici
6.2.2 Tratti salienti della disciplina
6.2.3 Il tax control framework
6.3 “Modello 231” e TCF: un raffronto
6.4 Adeguamento dei modelli organizzativi al rischio fiscale
6.5 Limiti dei modelli organizzativi e possibili ipotesi di lavoro
6.6 L’Organismo di vigilanza.
6.6.1 Le funzioni dell’Organismo di vigilanza: dal riconoscimento della sua importanza alla ipertrofizzazione dei suoi compiti
6.7 La costruzione di modelli di organizzazione, gestione e controllo, con efficacia esimente ex D. Lgs. 231/2001
6.7.1 Pianificazione
6.7.2 Risk assessment
6.7.3 Gap analysis e definizione dei protocolli
6.7.4 Sistema disciplinare
6.7.5 Definizione del piano di formazione
6.7.6 La struttura del modello organizzativo
7. Il sistema sanzionatorio della responsabilità degli enti
7.1 L’accertamento della responsabilità dell’ente ex D. Lgs. n. 231/2001
7.2 Il sistema sanzionatorio
7.3 Le sanzioni pecuniarie
7.4 Le sanzioni interdittive
7.5 Le misure di sicurezza (ablatorie) nei confronti dell’ente
7.6 Le misure di sicurezza (ablatorie) nei confronti della persona fisica
7.6.1 La confisca diretta
7.6.2 Confisca per equivalente
7.6.3 La c.d. confisca allargata
7.7 Conclusioni
8. La disciplina del whistleblowing
8.1 Premessa
8.2 Il whistleblowing nel contesto internazionale
8.3 (segue) nel quadro euro-unitario
8.4 Gli ultimi approdi in ambito unionale: la Direttiva 2019/1937
8.5 Il tax whistleblower
8.6 (segue) il tax whistleblower in Italia
8.7 Analisi della normativa italiana di riferimento
8.7.1 La disciplina prevista dalla L. 179/2017
8.7.2 Il destinatario delle segnalazioni
8.7.3 La disciplina introdotta dal decreto legislativo n. 24/2023
8.7.3.1 Ambito soggettivo
8.7.3.2 Oggetto di segnalazione
8.7.3.3 I canali di presentazione delle segnalazioni e le modalità di presentazione
8.7.3.3.1 I canali interni
8.7.3.3.2 Il canale esterno presso ANAC
8.7.3.3.3 Divulgazione pubblica
8.7.4 Le Misure di Protezione
8.7.4.1 La tutela della riservatezza del segnalante
8.7.4.2 Il trattamento dei dati personali
8.7.5 Il divieto di ritorsione ai danni del segnalante
8.7.6 Protezione dalle ritorsioni
8.7.7 Limitazioni di responsabilità per chi segnala, denuncia o effettua divulgazioni pubbliche
8.7.8 Le misure di sostegno
8.8. Le possibili criticità sul piano interpretativo e applicativo della nuova disciplina in tema di whistleblowing
8.9 Considerazioni finali
Conclusioni
Bibliografia
Il volume esamina le novità introdotte dalla Riforma Cartabia in materia di Negoziazione assistita (D.L. n. 132 del 2014, convertito con Legge n. 162 del 2014), Mediazione civile (D.Lgs. n. 28 del 2010) e Arbitrato (Libro quarto, titolo VIII del Codice di procedura civile).
Oltre al raffronto tra il testo previgente e quello novellato, per ogni articolo modificato è riportato un commento su tutte le novità, con spazio dedicato ai relativi riflessi operativi.
La Negoziazione assistita ha subìto un restyling estendendone la portata anche alle controversie di lavoro e, in materia di famiglia, alle controversie sullo scioglimento delle unioni civili, sull’affidamento e sul mantenimento dei figli naturali, oltre alle vertenze in materia alimentare. Le convenzioni di negoziazione assistita potranno altresì prevedere il ricorso a strumenti di “istruzione stragiudiziale”, quali l’acquisizione di dichiarazioni di terzi e le dichiarazioni confessorie.
Per la Mediazione civile e commerciale, le principali aree di intervento hanno riguardato: la nuova disciplina del procedimento, l’estensione delle materie soggette a obbligatorietà, la formazione dei mediatori e la qualità del servizio fornito sia dagli organismi di mediazione che dagli enti formatori.
Con riferimento all’Arbitrato si è puntato soprattutto a fornire un quadro unitario della materia (con riordino dell’impianto sistematico delle disposizioni e introduzione nel codice di rito delle norme dedicate all’arbitrato societario), a disciplinare i poteri cautelari del collegio arbitrale e a rafforzare le garanzie di imparzialità degli arbitri, apportando diverse modifiche alle relative disposizioni contenute nel Codice di procedura civile.
È previsto un aggiornamento online del volume per i mesi successivi alla pubblicazione.
Elisabetta Mazzoli
Avvocato, mediatore docente abilitato dal Ministero della giustizia per la formazione di mediatori civili e commerciali. Professore a contratto di Diritto della mediazione presso l’UNICUSANO di Roma per gli a.a. dal 2010/2011 al 2022/2023. Componente della Commissione “ADR, Mediazione, Arbitrato” dell’Ordine degli Avvocati di Spoleto.
Daniela Savio
Avvocato del foro di Padova, mediatrice civile e commerciale, mediatrice familiare e counselor. Formatrice per mediatori civili e commerciali e autrice di numerose pubblicazioni in materia di ADR.
Andrea Sirotti Gaudenzi
Avvocato, docente universitario e arbitro internazionale. Docente accreditato dal Ministero della Giustizia con riferimento alla materia della mediazione e responsabile scientifico di vari enti. Direttore di collane e trattati giuridici, è autore di numerosi
volumi. Magistrato sportivo, attualmente è presidente della Corte d’appello federale della Federazione Ginnastica d’Italia.
Il manuale è un ottimo strumento di preparazione alla prova preselettiva dei concorsi indetti dall’INPS. Il volume si presenta suddiviso in due parti.
Nella prima parte sono presenti numerosi quesiti a risposta multipla di carattere psicoattitudinale e di logica:
numeri romani; esercizi di aritmetica; problemi di aritmetica; comprensione delle tabelle; calcolo delle combinazioni; calcolo delle probabilità; esercizi di algebra; problemi di algebra; quiz di logica matematica; serie numeriche; serie alfanumeriche e alfabetiche; ragionamento verbale (o critico-verbale o logico-verbale); ragionamento logico-deduttivo; relazioni insiemistiche; ragionamento logico-figurale e attenzione ai particolari.
Per ciascuna delle numerose tipologie di test si offre un nutrito numero di esempi e simulazioni, tratti anche dalle prove ufficiali dei concorsi precedenti INPS, cui seguono le accurate spiegazioni di Giuseppe Cotruvo che chiariscono il procedimento logico per individuare l’alternativa esatta, forniscono consigli e spiegano le tecniche di risoluzione.
La seconda parte del manuale presenta invece una sezione manualistica e una sezione di quesiti a risposta multipla di cultura generale (letteratura italiana, grammatica italiana, storia, storia dell’arte, geografia, educazione civica).
Il testo è completato da una selezione di videolezioni a cura di Giuseppe Cotruvo, relativa a metodi e trucchi per risolvere i quiz, disponibili nella sezione online collegata al libro (raggiungibile seguendo le istruzioni presenti in fondo al libro).
Sempre nella sezione online sono disponibili:
• sezione di teoria e quiz di informatica;
• numerose batterie di quesiti a risposta multipla di lingua inglese (grazie ai puntuali commenti alla risposta esatta si ripercorrono le principali regole grammaticali);
• simulatore di quiz con ulteriori test di cultura generale, informatica e inglese.
Giuseppe Cotruvo
È uno dei più conosciuti e apprezzati esperti nazionali di didattica e manualistica concorsuale: vanta un’esperienza ultradecennale nell’insegnamento della quizzistica di logica ed è autore di decine di manuali editi da Maggioli.
Il manuale è un ottimo strumento di supporto per la preparazione a tutte le prove del concorso indetto dal CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) per l’assunzione a tempo pieno e indeterminato di 138 Collaboratori di amministrazione.
La selezione prevista dal bando prevede:
- valutazione dei titoli;
- prova scritta: test a risposta multipla sulle materie indicate dal bando;
- prova orale: colloquio sulle materie della prova scritta e accertamento della conoscenza di informatica di base, lingua inglese, capacità logico-tecniche e comportamentali.
Il manuale contiene la trattazione manualistica completa e aggiornata di tutte le materie richieste per questo profilo, ovvero:
- Diritto amministrativo;
- Disciplina del rapporto di lavoro pubblico;
- Nozioni di contabilità degli enti pubblici non economici;
- CCNL del comparto istruzioni e ricerca triennio 2016-2018;
- Statuto e Regolamenti del CNR.
Nella sezione online sono disponibili:
• sezione di teoria e quiz di informatica;
• numerose batterie di quesiti a risposta multipla di lingua inglese (grazie ai puntuali commenti alla risposta esatta si ripercorrono le principali regole grammaticali);
• simulatore di quiz.
AGGIORNAMENTI NORMATIVI
◾ Riforma concorsi pubblici (D.P.R. 82/2023)
◾ Decreto P.A.-bis (L. 112/2023 di conv. D.L. 75/2023)
◾ Beni pubblici (D.Lgs. 106/2023)
◾ Nuovo codice di comportamento dei dipendenti pubblici (D.P.R. 81/2023)
◾ Enti pubblici, termini legislativi e solidarietà sociale (L. 87/2023 di conv. D.L. 51/2023)
◾ Decreto P.A. (L. 74/2023 di conv. D.L. 44/2023)
◾ Nuovo codice dei contratti pubblici (D.Lgs. 36/2023)
◾ Nuove regole su whistleblowing (D.Lgs. 24/2023)
◾ Decreto attuazione PNRR-quater (L. 41/2023 di conv. D.L. 13/2023)
Il manuale racchiude, in un unico volume di facile lettura, tutta la materia del diritto delle amministrazioni universitarie e della loro gestione finanziaria e contabile.
Ciò costituisce anche la logica conseguenza di una formazione scientifica e/o professionale acquisita a vario titolo dagli autori: funzionari, ricercatori, studiosi di diversi sistemi gestionali.
Vengono trattati in maniera completa e mirata tutti gli aspetti giuridici, gestionali e contabili della vita di un Ateneo, compresa l’attività di diritto privato e l’impiego alle dipendenze delle amministrazioni universitarie: materie queste ultime di vitale importanza, improntate più di altre a un taglio critico e scientifico, anche in considerazione della loro delicatezza e delle non comuni difficoltà applicative.
Il volume prevede la presenza a fine di ogni capitolo di una selezione di quiz a risposta multipla con soluzione commentata che permettono un veloce ripasso dell’argomento e una verifica della preparazione acquisita.
La presente edizione è aggiornata al nuovo Codice dei Contratti pubblici (D.Lgs. 36/2023), con un apposito capitolo aggiornato alle ultime novità normative e una selezione di quiz con commento, e contiene anche un capitolo dedicato alla trasparenza e alla prevenzione della corruzione.
Il testo, oltre a essere caratterizzato dalle finalità di approfondimento necessario per chi si accinge a partecipare a concorsi per la selezione o la progressione di carriera del personale universitario, costituisce uno strumento utile per chi svolge quotidianamente funzioni di gestione in ambito pubblico e ha necessità di documentarsi e aggiornarsi.
a cura di Cesare Miriello
Dottore di Ricerca (PhD) in «Diritto Civile Persona e Mercato» presso l’Università di Urbino e in «Scienze Mediche Generali e Scienze dei Servizi» presso l’Università di Bologna. Tra gli altri incarichi, ha ricoperto quello di Capo di Gabinetto del Rettore dell’Università della Calabria, di Assistente del Rettore dell’Università di Trento e di Responsabile Gestionale della Scuola di Specializzazione in Studi sull’Amministrazione Pubblica (SPISA) dell’Università di Bologna.
Premessa di Cesare Miriello
Capitolo 1
L’autonomia universitaria
di Saviana Beghi
1.1 L’autonomia universitaria: l’evoluzione della sfida
1.2 Il principio autonomistico
1.3 Dalla legge 168/1989 alla legge 240/2010
1.4 Fonti normative: sintesi
Questionario n. 1 – L’autonomia universitaria
Soluzioni al questionario n. 1
Capitolo 2
Il governo delle Università
di Massimiliana Equizi
2.1 La governance dell’Università: profili storici
2.2 Gli organi nella legge 240/2010
2.2.1 Gli organi di governo
2.2.2 Gli organi di gestione
2.2.3 Gli organi di controllo
2.2.4 Gli organismi consultivi e di garanzia
2.3 I Dipartimenti e il loro sistema di governo
2.4 Le strutture di raccordo
Questionario n. 2 – Il governo delle Università
Soluzioni al questionario n. 2
Capitolo 3
L’organizzazione e le competenze del Ministero
di Michele Buratin
3.1 Il Ministero dell’Università e della ricerca
3.1.1 Compiti e funzioni del Ministero
3.1.2 Programmazione e pianificazione del sistema universitario
3.1.3 Il sistema di valutazione
3.1.4 Il finanziamento delle Università
3.1.5 Il coordinamento dell’azione amministrativa
3.1.6 La gestione del sistema informativo e statistico
3.2 L’organizzazione del Ministero
3.3 Gli organismi di supporto al Ministero
3.3.1 Il Consiglio Universitario Nazionale (CUN)
3.3.2 La Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (CRUI)
3.3.3 Il Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari (CNSU)
3.3.4 Il Consiglio Nazionale per l’alta formazione Artistica e Musicale (CNAM)
3.3.5 Gli organismi di supporto alla valutazione
3.3.6 L’Agenzia Nazionale di Valutazione del sistema Universitario e della Ricerca (ANVUR)
3.3.7 Il Convegno permanente dei Dirigenti Amministrativi delle Università italiane (CODAU)
3.3.8 La Consulta nazionale per il diritto agli studi universitari
Questionario n. 3 – L’organizzazione e le competenze del Ministero
Soluzioni al questionario n. 3
Capitolo 4
Il personale tecnico-amministrativo: inquadramento giuridico del rapporto di lavoro
di Anna Rota e Annamaria Donini
4.1 Inquadramento generale del lavoro alle dipendenze dell’Università
4.1.1 Le riforme del pubblico impiego: un cantiere sempre aperto
4.1.2 Le fonti di regolazione del rapporto: il rapporto tra legge e contrattazione collettiva
4.1.2.1 La struttura della contrattazione collettiva
4.1.2.2 I soggetti della contrattazione collettiva
4.1.2.3 Il Contratto collettivo nazionale di lavoro in vigore: campo di applicazione e disciplina dei rapporti di lavoro
4.1.3 I Regolamenti in tema di salute e sicurezza sul lavoro
4.2 La costituzione del rapporto di lavoro e le specialità di regime rispetto alla disciplina del settore privato
4.2.1 Il reclutamento del personale tecnico-amministrativo dell’Università
4.2.2 Le forme di lavoro autorizzate per il soddisfacimento di esigenze temporanee
4.2.2.1 Il contratto di lavoro a tempo determinato
4.2.2.2 La somministrazione di lavoro
4.2.2.3 Le collaborazioni coordinate e continuative
4.3 L’esecuzione del rapporto di lavoro
4.3.1 I diritti del lavoratore: retribuzione e inquadramento
4.3.2 I doveri del lavoratore pubblico
4.3.3 L’esercizio del potere disciplinare
4.3.4 Progressioni economiche, progressioni verticali e valutazione della performance
4.3.5 La valutazione della performance nell’ambito delle Università
4.3.6 Modalità di svolgimento della prestazione: il part time
4.3.7 (segue) Telelavoro e lavoro agile
4.3.8 La mobilità individuale (intercompartimentale e interna)
4.4 La cessazione del rapporto di lavoro pubblico
4.4.1 Profili generali per i dipendenti delle Università
4.4.2 Il licenziamento disciplinare
4.4.3 La procedura di mobilità collettiva
4.4.4 Tutele contro il licenziamento illegittimo
4.5 La specialità della dirigenza pubblica
4.5.1 Accesso alla qualifica e trattamento retributivo
4.5.2 Profili di responsabilità dei dirigenti
4.5.3 Le tutele per il licenziamento illegittimo dei dirigenti
4.6 Rappresentanze e diritti sindacali
4.6.1 Le rappresentanze dei lavoratori
4.6.2 I diritti dei rappresentanti dei lavoratori
4.6.3 I diritti sindacali dei lavoratori
Questionario n. 4 – Il personale tecnico-amministrativo
Soluzioni al questionario n. 4
Capitolo 5
La docenza
di Giovanni Longo
5.1 Programmazione e reclutamento
5.1.1 La programmazione delle assunzioni di personale docente
5.1.2 La programmazione del personale nel quadro della riforma universitaria
5.1.3 Le previsioni normative che indirizzano le politiche di reclutamento degli Atenei
5.1.4 Il nuovo sistema del reclutamento: il livello nazionale
5.1.5 Il reclutamento nei singoli Atenei: le procedure di chiamata
5.2 Stato giuridico del personale docente delle Università
5.2.1 I compiti istituzionali dei docenti
5.2.2 I ruoli della docenza
5.2.3 Il ruolo dei professori
5.2.4 I ricercatori a tempo indeterminato
5.2.5 Il regime di impegno
5.2.6 La ricostruzione di carriera e la conferma in ruolo
5.2.7 Lo svolgimento dell’attività assistenziale
5.2.8 Il regime delle incompatibilità e lo svolgimento di incarichi extraistituzionali
5.2.9 Il trattamento economico
5.2.10 Gli accordi per la mobilità interateneo
5.2.11 La responsabilità disciplinare
5.3 Le altre figure di docenza
5.3.1 Assegni di ricerca
5.3.2 La Carta europea dei ricercatori e i ricercatori a tempo determinato
5.3.3 Ricercatore a tempo determinato
5.3.4 La disciplina del c.d. “tenure track”
5.3.5 I professori a contratto
Questionario n. 5 – La docenza
Soluzioni al questionario n. 5
Capitolo 6
L’attività contrattuale dell’Università
di Chiara Bonora e Iole Petrone
Premessa
6.1 Quadro normativo previgente
6.2 Il nuovo Codice dei contratti pubblici (D.Lgs. 36/2023)
6.3 Le procedure di scelta del contraente
6.4 Le procedure aperte e ristrette
6.5 Le procedure competitive con negoziazione
6.6 Il dialogo competitivo
6.6.1 La procedura del dialogo competitivo
6.7 Il partenariato per l’innovazione
6.8 Il Responsabile unico di progetto
6.9 Le fasi della procedura di affidamento
6.9.1 La decisione a contrarre e la sequenza procedimentale
6.9.2 La stipulazione del contratto
6.10 La programmazione dei lavori pubblici e degli acquisti di beni e servizi
6.11 La qualificazione delle stazioni appaltanti
Questionario n. 6 – L’attività contrattuale dell’Università
Soluzioni al questionario n. 6
Capitolo 7
La gestione economico-finanziaria e contabile e il sistema dei controlli
di Paola Cassone
Premessa
7.1 Nuovi strumenti contabili per gli Atenei
7.2 Il nuovo quadro informativo economico-patrimoniale e finanziario per le Università
7.2.1 Documenti contabili di sintesi da redigere nella fase previsionale
7.2.2 Documenti contabili di sintesi da redigere nella fase di consuntivazione
7.3 Dissesto finanziario degli Atenei e commissariamento
7.4 La contabilità economico-patrimoniale: nozioni generali, strumenti e metodi
7.4.1 Il bilancio di esercizio: schemi di sintesi, principio di competenza economica e operazioni di fine esercizio
7.4.2 Collegamenti tra Stato patrimoniale e Conto economico
7.5 Contabilità finanziaria: nozioni generali, strumenti e metodi
7.6 Contabilità finanziaria e contabilità economico-patrimoniale a confronto
7.7 La contabilità analitica: concetti generali, strumenti e metodi
7.8 Il sistema di budgeting: cenni
7.9 Il sistema dei controlli: nozioni generali e classificazione dei controlli
7.9.1 I principali riferimenti normativi in materia di controlli
7.9.2 I controlli esterni
7.9.3 I controlli interni
7.9.3.1 Il controllo interno di regolarità amministrativa e contabile
7.9.3.2 Il controllo di gestione
7.9.3.3 La valutazione e misurazione della performance organizzativa e individuale
7.9.4 Il controllo manageriale nella pubblica amministrazione: cenni
Questionario n. 7 – La gestione economico-finanziaria e contabile e il sistema dei controlli
Soluzioni al questionario n. 7
Capitolo 8
La ricerca e l’innovazione nell’Università
di Caterina Vetere
Premessa
8.1 Università: ricerca scientifica e tecnologica
8.1.1 Tipologie di ricerca scientifica
8.2 L’accesso libero e senza barriere al sapere scientifico: Open Access
8.2.1 Differenza tra Open Science e Open Access
8.2.2 I dati della ricerca aperti e la loro gestione FAIR
8.3 Principali opportunità di finanziamenti per la ricerca scientifica e l’innovazione: regionali, nazionali e comunitari per il settore universitario
8.3.1 Opportunità di finanziamenti su scala regionale
8.3.1.1 Programmi Operativi Regionali - POR
8.3.1.2 Il Programma di Sviluppo Rurale - PSR 2021-2027
8.3.2 Opportunità di finanziamento alla ricerca su scala nazionale
8.3.2.1 PNRR - Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza
8.3.2.2 PNR 2021-2027
8.3.2.3 Le fonti di finanziamento del PNR
8.3.3 Opportunità di finanziamento alla ricerca su scala europea ed internazionale
8.3.3.1 Contesto politico europeo del nuovo Programma Quadro per la ricerca e l’innovazione
8.3.3.2 Dal primo Programma Quadro ad oggi
8.3.3.3 Horizon Europe: il Programma Quadro dell’Unione europea per la ricerca e l’innovazione
8.3.3.4 Europa digitale - Digital Europe
8.3.3.5 Mercato Unico
8.3.3.6 LIFE (ambiente)
8.3.3.7 REPowerEU
8.3.3.8 Agricoltura (PAC) 2023-2027
8.3.3.9 Europa Creativa
8.3.3.10 Erasmus Plus (Erasmus+)
8.3.3.11 Giustizia, Diritti e Valori
8.3.3.12 Salute (EU4HEALTH)
8.3.3.13 Dogana
8.3.3.14 Connecting Europe Facility (CEF)
8.3.3.15 NDICI - Europa Globale 2021-2027 per la cooperazione internazionale
8.3.3.16 InvestEU
8.3.3.17 REACT-EU
8.3.3.18 INTERREG Europe
8.3.3.19 Politica di coesione
8.3.3.20 Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR)
8.3.3.21 Fondo Sociale Europeo Plus (FSE+)
8.3.3.22 Fondo per una Transizione Giusta (JFT)
8.4 Valorizzazione dei risultati della ricerca
8.4.1 Introduzione della “terza missione” accanto alle missioni tradizionali
8.4.2 Valorizzazione attraverso la protezione e l’utilizzo della proprietà intellettuale
8.4.3 La valorizzazione dei risultati della ricerca tramite imprese spin-off
8.4.4 Valorizzazione sociale, culturale ed educativa della conoscenza scientifica: il Public Engagement (PE)
8.5 La Valutazione della Qualità della Ricerca (VQR)
8.5.1 Scheda Unica Annuale della Ricerca Dipartimentale (SUA-RD)
8.5.2 La VQR e il sistema AVA
8.5.3 Valutazione della Terza Missione (TM) – Riferimenti normativi
Questionario n. 8 – La ricerca e l’innovazione nell’Università
Soluzioni al questionario n. 8
Capitolo 9
La nuova didattica universitaria
di Patrizia Pinardi
9.1 Alle origini del nuovo assetto normativo: il processo di Bologna
9.2 In Italia: titoli e corsi
9.2.1 La riforma del “3+2”
9.2.2 Dalle classi agli ordinamenti e ai Regolamenti didattici dei corsi di studio
9.2.3 Il Regolamento didattico di Ateneo
9.2.4 Accesso ai corsi di studio
9.2.5 Crediti ed esami
9.2.6 Riconoscimento crediti e riconoscimento titoli esteri
9.3 Internazionalizzazione
9.4 La legge 240/2010 (c.d. legge Gelmini) e l’impatto sulla didattica
9.5 La qualità delle sedi e dei corsi di studio
9.5.1 Il sistema AVA: inquadramento normativo e obiettivi
9.5.2 La dimensione esterna della QA: l’accreditamento iniziale e periodico delle sedi e dei corsi di studio
9.5.3 La dimensione interna della QA: assicurazione e valutazione della qualità dei corsi di studio. Processo e attori
Questionario n. 9 – La nuova didattica universitaria
Soluzioni al questionario n. 9
Capitolo 10
Il diritto allo studio
di Camilla Mazzoli
10.1 Le fonti del diritto allo studio
10.2 Il ruolo delle Università e delle Istituzioni di alta formazione artistica e coreutica
10.3 Criteri di fruizione dei servizi
Questionario n. 10 – Il diritto allo studio
Soluzioni al questionario n. 10
Capitolo 11
I servizi di segreteria per gli studenti
di Camilla Mazzoli
11.1 I servizi delle segreterie studenti nell’evoluzione normativa
11.1.1 I servizi di segreteria e il procedimento amministrativo
11.1.2 Le preiscrizioni
11.1.3 I corsi a numero programmato
11.1.4 Le immatricolazioni
11.1.5 Gli studenti stranieri
11.1.6 Riconoscimento del titolo di laurea e dei titoli di studio stranieri
11.1.7 Iscrizione ad anni successivi al primo
11.1.8 Curricula e piani degli studi individuali
11.1.9 Le modifiche allo stato di studente
11.1.10 La contribuzione studentesca
11.1.11 Verifiche del profitto e conseguimento del titolo
11.1.12 Trasferimenti
11.1.13 Il Garante degli studenti
11.1.14 La contemporanea iscrizione
Questionario n. 11 – I servizi di segreteria per gli studenti
Soluzioni al questionario n. 11
Capitolo 12
Trasparenza e prevenzione della corruzione
di Tommaso Piazza
12.1 Introduzione
12.2 Deviazione dall’interesse pubblico
12.3 Emersione e misurazione del fenomeno corruttivo
12.4 Anticorruzione e trasparenza
12.5 La legge anticorruzione (“legge Severino”)
12.6 Il D.Lgs. 14 marzo 2013, n. 33 (Codice della trasparenza)
12.7 Il Piano nazionale anticorruzione, il Piano triennale di prevenzione della corruzione e della trasparenza e il PIAO
12.8 Il ruolo dell’ANAC
12.9 Il Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza
12.10 Il ruolo del Nucleo di valutazione delle Università
12.11 La trasparenza negli appalti pubblici
12.12 Digitalizzazione, trasparenza ed open data: dall’adempimento alla creazione del valore
Questionario n. 12 – Trasparenza e prevenzione della corruzione
Soluzioni al questionario n. 12
Imballaggi e adempimenti: Applicazione pratica della disciplina CONAI per professionisti e imprese;
eBook in pdf di 271 pagine.
Finalità di questa prima edizione del manuale è quella di dare un supporto pratico e il più possibile esaustivo a professionisti e imprese, per l’applicazione della normativa CONAI che riveste un ruolo sempre più importante nelle dinamiche delle problematiche ambientali relative ai rifiuti da imballaggi e che, adeguandosi ai tempi, risulta non sempre di agevole comprensione.
Il manuale, oltre che seguire un ordine logico su cosa prevede la normativa, offre spunti pratici per la sua applicazione e tratti dall’esperienza professionale diretta dell’autore nell’affrontare le numerose casistiche da revisionare e certificare.
Sintesi
Tecniche di valutazione interna per l’applicazione della normativa
L’approccio del revisore
Cosa fare
Verifica dei presupposti per l’adesione al CONAI
Inquadramento dell’attività
Verifica degli adempimenti previsti
1. Introduzione
1.1 Finalità del manuale
1.2 Cosa è il CONAI – consorzio nazionale imballaggi
1.3 Campo di applicazione della normativa
1.4 Chi deve aderire
1.5 Come avviene l’adesione
1.6 Il contributo ambientale CONAI
2. Chi deve aderire al sistema CONAI
2.1 produttori di imballaggi: casistiche e relativi adempimenti
2.1.1 Produttore di imballaggi vuoti
2.1.2 Importatore che rivende gli imballaggi vuoti
2.1.3 Produttore di materie prime destinate a imballaggi
2.1.4 Importatore di materie prime destinate a imballaggi
2.1.5 Produttore, trasformatore di semilavorati destinati a imballaggi
2.1.6 Importatore di semilavorati destinati a imballaggi
2.2 Utilizzatori di imballaggi: casistiche e relativi adempimenti
2.2.1 Acquirente riempitore di imballaggi vuoti
2.2.2 Importatore di imballi pieni
2.2.3 Autoproduttore
2.2.4 Commerciante di imballi pieni
2.2.5 Commerciante di imballi vuoti
2.3 Soggetti esclusi
2.4 Imprese estere
3. Adesione al CONAI – consorzio nazionale imballaggi
3.1 Aziende neo costituite o che iniziano attività relative agli imballaggi
3.2 Come aderire, obblighi e diritti del consorziato
3.2.1 Come si calcola la quota di adesione
3.2.2 Categoria di iscrizione e determinazione della quota variabile
3.2.3 Obblighi e diritti dei consorziati
3.2.4 Variazione della quota di adesione
3.2.5 Variazione della categoria di appartenenza e altri dati
3.2.6 Recesso del consorziato
3.3 Consorzi di filiera: adesione e alternative
3.3.1 Chi deve aderire ai Consorzi di Filiera
3.3.2 Chi può non aderire ai Consorzi di Filiera
4. Il contributo ambientale CONAI (definito anche C.A.C.)
4.1 Applicazione del contributo ambientale CONAI: la “prima cessione”
4.1.1 Cessione di imballaggi vuoti da Produttore/Importatore/Commerciante di imballaggi vuoti a utilizzatore
4.1.2 Cessione di imballaggi vuoti da Produttore/Importatore/Commerciante di imballaggi vuoti ad altro Produttore/Commerciante di imballaggi vuoti. Quando si verifica la “prima cessione”
4.1.3 Cessione di materie prime/semilavorati da Produttore/Importatore/ Commerciante di imballaggi vuoti a utilizzatore autoproduttore
4.1.4 Importatori di merce imballata
4.1.5 Imballaggi usati/rigenerati/re-immessi al consumo
4.2 Come va indicato in fattura il contributo ambientale e aspetti fiscali
4.2.1 Produttori/commercianti di imballaggi vuoti
4.2.2 Produttore/ Commerciante di materie prime/semilavorati che cede a utilizzatore autoproduttore
4.2.3 Utilizzatori di imballaggi e importatori di merce imballata
4.2.4 Esenzioni dal Contributo Ambientale chiesti dal cliente
4.3 Le tipologie di dichiarazione periodica del contributo ambientale
4.3.1 Con quale periodicità si dichiara il Contributo Ambientale
4.3.2 Quali sono le dichiarazioni periodiche del Contributo Ambientale
4.3.3 Come inviare le dichiarazioni e con quali tempistiche
4.3.4 Anni di conservazione della documentazione
5. Le importazioni (acquisti CEE ed EXTRA CEE)
5.1 Le dichiarazioni per le attività di import
5.1.1 Quando l’importazione viene considerata per la compilazione della dichiarazione
5.1.2 Compilazione del modello 6.2
5.1.3 Compilazione del modello 6.2 con la Procedura ordinaria
5.1.4 Compilazione del modello 6.2 con la Procedura semplificata
5.1.5 Riepilogo degli adempimenti per l’importatore
5.2 La periodicità delle dichiarazioni modello 6.2 – procedura ordinaria
5.3 La periodicità delle dichiarazioni modello 6.2 – procedura semplificata
6. Come si versa il contributo ambientale CONAI
6.1 Emissione delle fatture
6.2 Come rettificare le dichiarazioni (di conseguenza le fatture)
7. Le esportazioni (Vendite in Paesi Cee e Extra Cee)
7.1 Procedura “ex ante” modello 6.5
7.2 Procedura “ex post” modello 6.6
7.3 Procedura di compensazione import/export modello 6.10
8. Casi particolari di esenzione e di applicazione del contributo ambientale CONAI
8.1 Casi particolari relativi alla tipologia dell’imballaggio
8.1.1 Imballaggi primari a diretto contatto con dispositivi medici
8.1.2 Imballaggi primari a diretto contatto con principi attivi
8.1.3 Etichette in Carta, Plastica e Alluminio
8.1.4 Imballaggi in sughero
8.1.5 Fogli in alluminio/Pellicole alimentari
8.1.6 Stoviglie monouso (piatti e bicchieri)
8.1.7 Nastri adesivi e carte gommate in Carta e Plastica
8.1.8 Contenitori di vario tipo per gas, sia ricaricabili che non
8.1.9 Valvole per bombole e generatori aerosol
8.1.10 Erogatori meccanici
8.1.11 Cisternette multimateriali, Fusti in Acciaio e Plastica rigenerati e re-immessi al consumo sul territorio nazionale
8.1.12 Imballaggi trasferiti a titolo non traslativo della proprietà nell’ambito di particolari circuiti
8.1.13 Imballaggi riutilizzabili impiegati nell’ambito di un ciclo produttivo o rete commerciale
8.1.14 Pallet in legno re-immessi al consumo e pallet di nuova produzione concepiti per un riutilizzo pluriennale
8.1.15 Rotoli, tubi, cilindri sui quali viene avvolto materiale flessibile
8.1.16 Capsule svuotabili per sistemi erogatori e bevande
8.1.17 Procedura semplificata di applicazione del Contributo Ambientale per le aziende che gestiscono articoli che sono classificati imballaggi/non imballaggi: vasi per fiori, grucce per indumenti, capsule per sistemi erogatori e bevande, pizzi per torte, etc. (menzionati nell’ Allegato E del D. Lgs. 152/2006
8.1.18 Conchiglie-contenitori di deodoranti per lavastoviglie e profumatori per ambiente
8.1.19 Espositori di merci
8.1.20 Filo cotto nero per imballaggi
8.1.21 Imballaggi di piccole dimensioni
8.1.22 Nastri maniglia per fardellaggio
8.1.23 Sfridi da autoproduzione di imballaggi
8.1.24 Vasi in plastica per fiori/piante che rappresentano imballaggi
8.2 Casi particolari relativi all’attività svolta
8.2.1 Piccoli commercianti
8.2.2 Produttori che commercializzano, a completamento gamma, altri materiali rispetto ai materiali degli imballaggi prodotti
8.2.3 Trasformatori che effettuano piccole lavorazioni sugli imballaggi finiti commercializzati e senza aggiungere altro materiale che aumenta il peso
8.3 Casi particolari relativi al settore merceologico
8.3.1 Settore Ortofrutticolo
8.3.2 Settore Ceramico
8.3.3 Distribuzione
9. Controlli e sanzioni
9.1 Controlli
9.2 Sanzioni
9.2.1 Sanzioni per la mancata adesione
9.2.2 Sanzioni relative all’applicazione e alla dichiarazione del Contributo Ambientale
10. Autodenuncia
10.1 Nuova procedura di regolarizzazione
11. Schemi esemplificativi per il calcolo e la dichiarazione del contributo ambientale
11.1 Calcolo con la procedura ordinaria
11.2 Calcolo con la procedura semplificata
11.3 Periodicità delle dichiarazioni in procedura ordinaria e semplificata
11.4 Soglie di esenzione e quantitativi, dal 2013 per la procedura ordinaria
11.5 Scadenze dichiarazioni periodiche
12. Modulistica
12.1 Domanda di adesione on line
12.1.1 Istruzioni per la compilazione
12.2 Dichiarazione di variazione dati
12.2.1 Istruzioni per la compilazione
12.3 Variazione per operazioni societarie
12.3.1 Istruzioni per la compilazione
12.4 Richiesta di recesso
12.4.1 Istruzioni per la compilazione
12.5 Modello di delega del voto
12.5.1 Istruzioni per la compilazione
12.6 Scheda anagrafica per imprese agricole non iscritte
12.5.1 Finalità della scheda di adesione
13. Servizi di dichiarazione online
14. Dichiarazioni relative al contributo ambientale
14.1 Modello 6.1 (Cessioni di imballaggi vuoti a utilizzatore/importazioni di imballaggi vuoti da parte dell’utilizzatore, in Acciaio, Alluminio, Carta, Legno, Plastica, Plastica biodegradabile compostabile, Vetro) 6.3
14.2 Modello 6.3 (Quantitativi in esenzione)
14.3 Modello 6.2 (Importazioni di imballaggi pieni)
14.4 Scheda cessione tra Produttori/Commercianti di imballaggi vuoti
14.5 Modello 6.10 (Compensazione delle importazioni con le importazioni) 6.3
14.6 Modello 6.14 (Procedura semplificata per etichette)6.3
14.7 Modello 6.17 (Procedura semplificata per imballaggi in sughero)6.3
14.8 Modello 6.20 (Procedura come da Circolare CONAI del 05/04/2012)6.3
15. Richiesta del consorziato per regolarizzare il contributo ambientale
15.1 Modello di autodenuncia
15.2 Adesione alla riduzione degli anni di verifica da 10 a 5 anni
16. Richiesta di esenzione e di rimborso del contributo ambientale
16.1 PROCEDURA “EX ANTE” MODELLO 6.5
16.2 Procedura “ex post” modello 6.6
MICHELE TASCONE – IMBALLAGGI E ADEMPIMENTI
E Book – Collana I PRATICI di Fiscoetasse 14
16.2.1 Richiesta di rimborso per export
16.2.2 Richiesta di rimborso per cessione a clienti in esenzione
16.2.3 Richiesta di rimborso, modello 6.6 BIS, conseguente alla procedura semplificata da modello 6.2
16.2.4 Richiesta di rimborso per modello 6.10
16.2.5 Richiesta di rimborso, dal 2022, per sfridi causati dall’attività di autoproduzione di imballaggi
16.2.6 Richiesta di rimborso per imballaggi primari a diretto contatto con dispositivi medici/principi attivi
17. Le autodichiarazioni da parte del consorziato
17.1 Modello 6.4 - dichiarazione dell’autoproduttore di imballaggi
17.2 Modello 6.5 - ex ante fornitori - bis
17.3 Modello 6.11, 6.11 b e 6.11 c – esenzione per imballaggi riutilizzabili a determinate condizioni
17.4 Modello 6.12 – esenzione per imballaggi primari a diretto contatto con dispositivi medici
17.5 Modello 6.13 – esenzione per imballaggi primari a diretto contatto con principi attivi
17.6 Modello 6.18 – esenzione fogli di alluminio/pellicole per alimenti
17.7 Modello 6.19 – esenzione per stoviglie monouso (piatti e bicchieri)
17.8 Modello 6.21 – esclusione rotoli, tubi, cilindri sui quali viene avvolto materiale flessibile
17.9 Modello 6.22 – dichiarazione di azienda esportatrice netta
17.10 Modello 6.23 – attestato di esenzione per cessione tra produttori/commercianti di imballaggi vuoti
17.11 Modello 6.24 – dichiarazione di piccolo commerciante di imballaggi vuoti
17.12 Modello 6.25 – attribuzione della fascia contributiva per casi particolari
17.13 Modello 6.26 – procedura semplificata per imballaggi/materiali di imballaggio di plastica rientranti in varie fasce contributive
17.14 Comunicazione preventiva per la richiesta di rimborso relativa agli sfridi da attività di autoproduzione di imballaggi
18. Circolari applicative CONAI Circolare applicative CONAI
19. Diversione contributiva imballaggi in plastica
Diversione contributiva imballaggi in plastica
20. Elenco indicativo di cosa è imballaggio
Cosa è imballaggio
21. Elenco indicativo di cosa non è imballaggio
Cosa non è imballaggio
La presente monografia nasce dall’idea di elaborare una guida pratica alla professione di Mediatore immobiliare traendo spunto dai seminari tenuti negli anni 2020-2021 dal Professor Michele Pizzullo, Mediatore immobiliare affermato, consulente legale di F.I.M.A.A. (Federazione Italiana Mediatori Agenti d’Affari) e docente di diritto privato immobiliare e diritto amministrativo-urbanistico edilizio.
L’opera vuole rappresentare un solido ed esaustivo vademecum al fine di soddisfare le necessità di tutti i soggetti che operano nel settore immobiliare, in particolare:
a) garantire un adeguato approfondimento della materia nonché il costante aggiornamento professionale nell’ottica di una formazione che perduri nel tempo;
b) offrire al Mediatore immobiliare una guida pratica all’esercizio della professione, mediante la ricostruzione dei singoli istituti e la chiarificazione degli aspetti controversi connessi all’evoluzione del dato normativo e giurisprudenziale;
c) coadiuvare il Professionista e i suoi collaboratori nell’espletamento degli adempimenti legati alla propria attività.
Le materie trattate riguardano gli aspetti di diritto civile, amministrativo e pubblico che regolano il settore immobiliare.
Al fine di facilitare la consultazione del testo, la trattazione degli argomenti è stata suddivisa in cinque Parti:
I. Disciplina della mediazione
II. Le vicende giuridiche relative lla circolazione dei beni
III. Disciplina della locazione dei beni immobili
IV. Elementi di diritto urbanistico
V. Il regime fiscale degli immobili. Le imposte indirette
Oltre alla menzione delle recenti novelle legislative, vengono riportate le più importanti sentenze di legittimità e di merito, nonché le principali circolari e risoluzioni dell’Agenzia delle Entrate che interessano il settore immobiliare.
La scelta di inserire tali riferimenti risponde all’esigenza di offrire un apporto chiarificatore e semplificatore nella ricostruzione delle norme e dei singoli istituti a fronte della complessità della materia.
Michele Pizzullo
Agente e consulente immobiliare in uno studio legale di Roma dal 1979. È docente, presso Forma Camera – Azienda Speciale della C.C.I.A.A. di Roma e presso la PRO.MOTER – Ente di formazione della Confcommercio di Roma, di Diritto civile, commerciale e amministrativo in materia edilizia ed urbanistica nei corsi di formazione per l’accesso all’esame di idoneità all’esercizio della professione di agente immobiliare. Responsabile del servizio di consulenza legale di F.I.M.A.A. (Federazione Italiana Mediatori Agenti d’Affari) di Roma e componente dell’Ufficio legale di F.I.M.A.A. Italia, aderente a Confcommercio; docente nei seminari di aggiornamento professionale. Autore di numerose pubblicazioni nelle materie di competenza.
Prefazione
Introduzione
Parte I – Disciplina della mediazione
1 Natura giuridica della mediazione. Diritti, responsabilità, obblighi e doveri del mediatore nell’esercizio della sua professione
Premessa
Sezione I – Lineamenti generali
1. Natura giuridica della mediazione
2. Mediazione tipica e mediazione atipica o unilaterale
2.1 L’attuale orientamento della giurisprudenza di legittimità
3. Sulla necessità di un preventivo conferimento di incarico al mediatore
4. Il diritto alla provvigione
5. L’efficacia dell’intervento del mediatore e la consapevolezza del suo ruolo
6. Identità soggettiva e oggettiva tra affare proposto e affare concluso
7. Il diritto alla provvigione in caso di prelazione legale
8. La prescrizione del diritto alla provvigione
9. Il preliminare di preliminare e il diritto alla provvigione
10. L’obbligo dell’iscrizione nel Registro imprese/REA quale presupposto per l’insorgere del diritto alla provvigione
11. Il diritto alla provvigione nei contratti condizionali e invalidi
12. Pluralità di mediatori e diritto alla provvigione
13. Procacciatore d’affari e diritto alla provvigione
14. Il doloso occultamento al mediatore della conclusione dell’affare
15. Il diritto al rimborso delle spese
16. Il diritto alla provvigione successivamente alla scadenza del patto di esclusiva a tempo
17. L’incidenza delle clausole vessatorie sul diritto del mediatore alla provvigione
Sezione II – La responsabilità
18. Il mancato rispetto del dovere di informazione
19. La responsabilità da contatto e la responsabilità extracontrattuale
Sezione III – Gli obblighi
20. L’obbligo di accertare l’autenticità delle scritture
21. Gli obblighi specifici del mediatore professionale
22. L’obbligo di non agire nell’interesse di persona notoriamente insolvente o della quale si conosca lo stato di incapacità
Sezione IV – I doveri
23. I doveri di buona fede e correttezza
24. Ulteriori doveri imposti da leggi speciali
2 Le norme del codice del consumo applicabili all’incarico di mediazione
1. Le clausole vessatorie
2. Rilevanza del codice del consumo sull’attività di mediazione immobiliare
3. Accertamento della vessatorietà delle clausole
4. Il diritto di recesso da parte del consumatore
5. I termini per l’esercizio del diritto di recesso
6. Le clausole vessatorie nella modulistica delle agenzie immobiliari
7. Le azioni promosse dall’antitrust
8. Il formulario di incarico di mediazione
8.1 La clausola di esclusiva
8.2 Il rinnovo tacito dell’incarico
8.3 La clausola penale
9. Il diritto alla provvigione in caso di revoca dell’incarico di mediazione prima della scadenza
10. Il modulo di proposta di acquisto
10.1 Profili di vessatorietà
11. Conclusioni
3 Antiriciclaggio. La normativa e le sue modificazioni, gli adempimenti in capo agli agenti immobiliari, aspetti giuridici e civilistici. Le sanzioni amministrative e penali
Premessa
1. Le norme introdotte dal decreto legislativo 25 maggio 2017, n. 90
2. Le nuove norme introdotte dal decreto legislativo 4 ottobre 2019, n. 125
3. Definizioni
4. Gli obblighi previsti dal decreto legislativo 21 novembre 2007, n. 231
5. Il cliente, il titolare effettivo e l’esecutore. I dati identificativi
6. Gli obblighi di adeguata verifica della clientela
7. Contenuto degli obblighi di adeguata verifica
8. Quando si effettuano le attività di identificazione e verifica
9. Criteri per la determinazione della titolarità effettiva di clienti diversi dalle persone fisiche
10. Comunicazione e accesso alle informazioni sulla titolarità effettiva di persone giuridiche e trust
11. Misure semplificate di adeguata verifica della clientela
12. Obblighi di adeguata verifica rafforzata della clientela
13. Le persone politicamente esposte
14. Il fascicolo della clientela
15. Obbligo di segnalazione delle operazioni sospette
16. Divieto di comunicazione delle segnalazioni di operazioni sospette
17. Limitazioni all’uso del contante e dei titoli al portatore
18. Le sanzioni in materia di antiriciclaggio
18.1 Le sanzioni amministrative pecuniarie
18.2 Le sanzioni penali in materia di antiriciclaggio
4 Privacy. La normativa e le sue modificazioni, gli adempimenti in capo agli agenti immobiliari, aspetti giuridici e civilistici. Le sanzioni amministrative e penali
1. La normativa comunitaria e internazionale di riferimento
2. La normativa italiana di riferimento
3. Registro delle attività di trattamento
4. Il Garante della privacy
5. I dati personali
6. L’identificazione di una persona
7. Il trattamento dei dati personali
8. Alcune procedure relative al trattamento dei dati personali
9. Le modalità di trattamento dei dati personali
10. I soggetti del trattamento dei dati personali
11. Finalità del trattamento
12. I diritti dell’interessato
13. Il consenso
14. La base giuridica e la liceità del trattamento
15. L’informativa sulla privacy
16. Il contenuto minimo dell’informativa2
17. Le linee guida del Garante in materia di trattamento di dati personali per la profilazione online
18. Data breach
19. I criteri generali per l’applicazione delle sanzioni amministrative pecuniarie
19.1 Sanzioni correttive
19.2 Impugnazioni
20. Le sanzioni amministrative pecuniarie
21. Le sanzioni penali
Parte II – Le vicende giuridiche relative alla circolazione dei beni
1 Dalla proposta di acquisto al contratto preliminare
1. Il processo formativo del contratto
2. La proposta e l’accettazione
3. La proposta irrevocabile
4. La presunzione di conoscenza dell’accettazione
4.1 La forma della comunicazione dell’accettazione
5. Cosa si intende per “conclusione del contratto”
5.1 Il contratto di opzione e la lettera di puntuazione
6. La caparra
6.1 La caparra confirmatoria e la caparra penitenziale
6.2 Particolari ipotesi
7. Il c.d. “preliminare di preliminare”
7.1 Le caratteristiche di un accordo che costituisca già esso stesso contratto
preliminare valido e suscettibile di conseguire effetti ex artt. 1351 e 2932 c.c.
2 Il contratto preliminare
1. La definizione di contratto preliminare
2. Il contratto preliminare ad effetti anticipati
3. Il contratto preliminare di vendita di nuda proprietà
4. Il contratto preliminare di vendita o di acquisto di bene in comunione legale stipulato da uno dei coniugi
4.1 Lo scioglimento della comunione legale per effetto della separazione personale e il suo ripristino automatico con la riconciliazione dei coniugi
5. Il contratto preliminare sottoscritto dal genitore esercente la responsabilità genitoriale sul figlio minore
6. Il contratto preliminare di immobile di nuova costruzione
7. Il contratto preliminare di posto auto
8. La sostituzione soggettiva nella sequenza preliminare-definitivo: rilascio della procura al promissario acquirente
3 La circolazione del contratto preliminare: cessione del contratto, dichiarazione di nomina, contratto a favore del terzo
1. La cessione del contratto preliminare
2. Il contratto per persona da nominare
3. Il contratto a favore di terzo
4 La compravendita immobiliare
1. Nozione, oggetto, requisiti e caratteristiche della compravendita
2. Le norme che prevedono la nullità formale degli atti tra vivi aventi ad oggetto diritti reali immobiliari
3. I requisiti formali richiesti per gli atti di trasferimento, costituzione o scioglimento di diritti reali immobiliari
4. Gli adempimenti preventivi per garantire la regolarità giuridica dell’atto
5. Considerazioni sulla nullità degli atti di compravendita per violazione delle norme in materia urbanistica ed edilizia
5.1 Lo schema della proposta di acquisto. La caparra e le altre clausole
6. Le obbligazioni delle parti del contratto
6.1 La garanzia dall’evizione
6.2 La garanzia dai vizi
6.3 La mancanza delle qualità promesse
6.4 Le obbligazioni del compratore
6.5 Gli ulteriori obblighi imposti da leggi speciali
6.5.1 La conformità delle planimetrie catastali allo stato dei luoghi
6.5.2 L’obbligo della dichiarazione del venditore sulla regolarità urbanistico-edilizia dell’immobile
6.5.3 La tracciabilità dei pagamenti e l’intervento di un mediatore
7. L’attestato di prestazione energetica
7.1 Gli obblighi di dotazione, informazione, consegna e allegazione dell’APE
7.2 Gli annunci pubblicitari
7.3 L’attestato di qualificazione energetica
7.4 Le sanzioni
7.5 La validità temporale dell’APE
8. L’identificazione delle parti del contratto
8.1 La comparizione nell’atto di vendita di un cittadino straniero
8.2 La comparizione in atto del cittadino extracomunitario
8.3 La comparizione in atto del cittadino comunitario
9. La rappresentanza volontaria
9.1 La c.d. “procura estera
10. I soggetti incapaci: rappresentanza legale e assistenza
11. L’atto posto in essere da una persona non vedente o ipovedente
12. La costituzione del trustee
13. Imprenditore individuale, società e altri enti
14. L’impresa individuale e l’institore
15. Le società
16. Le associazioni non riconosciute e quelle riconosciute. Le fondazioni
17. Gli enti ecclesiastici
17.1 La capacità negoziale
17.2 Enti ecclesiastici non riconosciuti
17.3 Enti per il sostentamento del clero
17.4 Profili urbanistici
17.5 Acquisti
17.6 Ente ecclesiastico imprenditore
17.7 Beni pervenuti all’ente ecclesiastico per successione a causa di morte
18. La vendita di immobile sottoposto a vincolo culturale o paesaggistico
18.1 La dichiarazione di interesse culturale di beni immobili
18.2 La denuncia di prelazione
19. La vendita di un immobile gravato da usi civici
20. La vendita di un terreno agricolo
21. La rivendita di alloggi di edilizia residenziale pubblica
21.1 Il prezzo da indicare in caso di rivendita
21.2 Le modifiche apportate dal “decreto semplificazioni-bis”
22. Il deposito del prezzo della compravendita a mani del notaio
22.1 C osa prevede la normativa
22.2 Efficacia della vendita e possibili clausole contrattuali. Il contenuto dell’incarico al notaio. Deposito e contratto preliminare
22.3 L’applicabilità della norma agli immobili da costruire
22.4 La quietanza di pagamento del prezzo
22.5 L’obbligo di informazione posto a carico dell’agente immobiliare
23. La conformità degli impianti alle norme in materia di sicurezza
24. In tema di validità dei trasferimenti immobiliari nell’ambito degli accordi di separazione e divorzio
5 Rilevanza in ambito immobiliare della successione a causa di morte
1. L’apertura della successione
2. Chi può ricevere per successione
3. In quali casi si è indegni di succedere
4. Il concetto di eredità e la sua devoluzione
5. Eredi legittimi ed eredi legittimari
6. La successione legittima, testamentaria e necessaria
7. La differenza tra successione universale e successione a titolo particolare. L’erede e il legatario
8. L’accettazione dell’eredità
8.1 L’accettazione con beneficio d’inventario
9. I modi di accettazione dell’eredità
10. La trascrizione dell’accettazione dell’eredità
11. La rinuncia all’eredità e la revoca della rinuncia
12. La decadenza dal diritto di rinunciare
13. La divisione ereditaria
14. La collazione
14.1 La dispensa dall’obbligo della collazione
15. L’imputazione ex se
15.1 La dispensa dall’imputazione ex se
16. Il diritto di abitazione nella successione mortis causa
17. Successione ereditaria e comunione legale dei beni
18. Diritto di prelazione e retratto successorio
19. Il divieto dei patti successori
20. L’acquisto dall’erede apparente
21. La dichiarazione di successione
22. I documenti da fornire al notaio rogante per la vendita
6 La donazione. Ipotesi di donazione indiretta. Prassi, aspetti giuridici e fiscali
1. Il contratto di donazione
2. La capacità di donare
3. La donazione di beni altrui e il preliminare di donazione
4. La revoca della donazione
5. L’azione di riduzione delle disposizioni testamentarie e delle donazioni
6. L’azione di restituzione
7. L’atto stragiudiziale di opposizione alla donazione
8. Le donazioni dirette e indirette: effetti sull’azione di riduzione e di restituzione
8.1 Alcune ipotesi di donazioni indirette
8.2 L’ipotesi del trasferimento del denaro sul conto corrente del beneficiario
8.3 L’ipotesi in cui il beneficiario sia in regime di comunione legale dei beni
8.4 Riflessi di natura fiscale
9. Le problematiche connesse alla provenienza dell’immobile per donazione
10. La risoluzione per mutuo dissenso dell’atto di donazione
10.1 Lo scioglimento parziale dell’atto di donazione
10.2 Considerazioni sull’applicazione dell’imposta di registro all’atto di risoluzione per mutuo dissenso
11. Il rimedio costituito dalla polizza assicurativa
12. La rinuncia all’azione di restituzione da parte dell’erede legittimario con il donante in vita
12.1 Le ragioni a supporto della tesi in commento
12.2 Il contenuto dell’atto di rinuncia all’azione di restituzione
13. Riflessi sull’attività del mediatore: obbligo di informazione sulla provenienza per donazione di un immobile
13.1 Aspetti di natura civile
13.2 Aspetti di natura penale
14. Revocazione della donazione per ingratitudine
Parte III – Disciplina della locazione dei beni immobili
1 Le locazioni abitative: le diverse tipologie contrattuali. Locazioni brevi e locazioni
Turistiche
1. La disciplina della locazione in generale
1.1 A chi spetta il diritto di locare
2. Affitto e comodato: istituti sostanzialmente diversi dalla locazione
3. Le norme che regolano la locazione
4. La legge 9 dicembre 1998, n. 431
5. Le tipologie contrattuali
6. La convenzione nazionale
7. I tipi di contratto
8. L’inderogabilità della durata legale minima del contratto
9. La forma del contratto
9.1 Le diverse nullità del contratto di locazione stipulato non in forma scritta
10. La cessione del contratto di locazione
11. La risoluzione del contratto di locazione
12. Il diniego di rinnovo alla prima scadenza
13. La disdetta del contratto da parte del locatore
14. La vendita a terzi dell’immobile locato
15. Il diritto di recesso da parte del conduttore
16. I contratti di natura transitoria
17. I contratti per studenti universitari
18. I criteri generali per la stipula dei contratti di locazione a canone concordato
19. L’obbligatorietà di adottare i tipi di contratto
20. Il deposito cauzionale e la fideiussione
21. La successione nel contratto e la sublocazione
22. La registrazione del contratto: aspetti civilistici e fiscali
23. L’obbligo di registrare il contratto di locazione riguarda anche l’agente immobiliare
24. La locazione conclusa dall’usufruttuario o dal nudo proprietario
25. L’attestato di prestazione energetica
26. Regolarità urbanistica ed edilizia dell’immobile e sua agibilità: riflessi sul contratto
26.1 Gli obblighi del locatore e l’onere di conseguire le autorizzazioni amministrative indispensabili alla legittima utilizzazione del bene locato
27. I vizi della cosa locata
28. Determinazione, aggiornamento e aumento del canone: oneri, limiti e divieti tra locazioni abitative e locazioni ad uso diverso
29. La cedolare secca
30. La cessione di fabbricato
31. La certificazione degli impianti dell’immobile locato
32. Le clausole vessatorie
33. Le locazioni turistiche
34. Le locazioni brevi
35. Obblighi per i locatori e sublocatori di immobili locati con contratti inferiori a trenta giorni
2 La locazione commerciale. I peculiari aspetti contrattuali. Il diritto di prelazione e l’indennità per la perdita dell’avviamento commerciale
1. Le disposizioni di cui alla legge 27 luglio 1978, n. 392
2. Durata del contratto
3. Recesso del conduttore
4. Rinnovazione del contratto
5. Diniego del locatore di rinnovo del contratto alla prima scadenza
6. L’aggiornamento del canone di locazione
7. Sublocazione e cessione del contratto di locazione
8. Il diritto di prelazione
9. La prelazione urbana
10. Il soggetto passivo del diritto di prelazione
11. Il soggetto attivo del diritto di prelazione
12. Le ipotesi di esclusione dall’esercizio della prelazione
13. Il diritto di riscatto e il retratto successorio
14. Il diritto di prelazione nella locazione commerciale
15. I limiti sanciti dall’art. 35 della legge n. 392 del 1978
16. La comunicazione al conduttore quale invito ad esercitare la prelazione
17. La natura della denuntiatio e della dichiarazione di prelazione255
18. Conservazione, convalida, rettifica e revoca della denuntiatio
19. Il decorso del tempo dalla prima notificazione
20. Il diritto di prelazione in caso di sublocazione
21. Il diritto di prelazione in caso di cessione del contratto
22. L’indennità per la perdita dell’avviamento commerciale
23. La rinunzia preventiva del locatore ai diritti ad esso spettanti
Parte IV – Elementi di diritto urbanistico
1 Rilevanza del concetto di “stato legittimo dell’immobile” sugli effetti del contratto di compravendita di un immobile. Rilevanze dello stato legittimo dell’immobile sui contenuti dell’incarico di vendita e della proposta di acquisto
1. I presupposti: regolarità urbanistica ed edilizia dell’immobile
2. La definizione di “stato legittimo” del fabbricato
3. Legittimazione normativa e valenza pubblicistica della dichiarazione asseverata
4. L’allegazione della dichiarazione asseverata: facoltà od obbligo?
5. Rilevanza del concetto di “stato legittimo” dell’immobile
6. La “commerciabilità giuridica” e la “commerciabilità economica” dell’immobile negoziato
7. Rilevanze sui contenuti dell’incarico di vendita e della proposta di acquisto
8. Il ruolo del notaio e quello dell’agente immobiliare
2 L’agibilità degli edifici e la segnalazione certificata di agibilità
1. L’agibilità degli edifici
2. La normativa antecedente al d.P.R. n. 380 del 2001
3. La segnalazione certificata di agibilità
4. La modifica o aggiornamento del certificato di agibilità
5. Il parere della giurisprudenza
5.1 Considerazioni in termini di effetti
5.2 Riflessi sull’atto di compravendita
5.3 In tema di commerciabilità giuridica
5.4 In tema di locazione
5.5 L’agibilità per i vecchi edifici
Parte V – Il regime fiscale degli immobili. Le imposte indirette
1 Le imposte indirette nei trasferimenti di immobili
1. L’imposta di registro, bollo, Iva, ipotecaria e catastale, la tassa ipotecaria281
2. L’imposta di registro
2.1 La natura dell’imposta di registro
2.2 Le aliquote dell’imposta di registro
2.3 La determinazione della base imponibile per il calcolo dell’imposta di registro
3. La valutazione automatica degli immobili
4. Il “prezzo-valore”
4.1 Il regime del “prezzo-valore” per le pertinenze
5. La costituzione del diritto di usufrutto
5.1 La rinuncia al diritto di usufrutto
6. Incentivi per la valorizzazione edilizia
7. L’imposta sul valore aggiunto (Iva)
7.1 Le aliquote Iva
7.2 Le operazioni alle quali si applica l’Iva
7.3 Esercizio dell’opzione per l’imponibilità Iva nel contratto preliminare
7.4 L’alternatività Iva/imposta di registro
7.5 Il reverse charge
8. L’imposta di bollo
9. Le imposte ipotecaria e catastale
9.1 Presupposto e determinazione dell’imposta ipotecaria
9.2 Presupposto e determinazione dell’imposta catastale
10. La tassa ipotecaria
11. La voltura catastale
12. Le agevolazioni fiscali per l’acquisto della “prima casa
12.1 Il mutuo “prima casa” destinato ai giovani: come ottenere le agevolazioni e chi può accedervi
12.2 Le sanzioni in caso di dichiarazioni mendaci
12.3 Reiterazione delle agevolazioni con riferimento agli acquisti effettuati a titolo gratuito
12.4 Acquisto di nuovo immobile da accorpare ad altri immobili preposseduti
12.5 Possidenza di altra casa non idonea a soddisfare le esigenze abitative
12.6 Se l’immobile acquistato con le agevolazioni “prima casa” cambia destinazione d’uso
12.7 I casi in cui si perdono le agevolazioni “prima casa”
13. Il credito d’imposta per il riacquisto della “prima casa
14. Le dichiarazioni relative al possesso dei requisiti rese in sede di contratto preliminare
15. La sospensione dei termini con riguardo alle agevolazioni “prima casa” e al credito di imposta
16. La rilevanza della categoria catastale
16.1 Il parere della giurisprudenza
17. Le imposte applicabili alle cessioni di fabbricati abitativi
18. Le imposte applicabili alla cessione di fabbricati strumentali
19. Le imposte per i trasferimenti di immobili mortis causa o per donazione
19.1 I limiti all’applicazione della franchigia
19.2 La discendenza da cui deriva l’esenzione dall’imposta è solo quella in linea retta
20. La tassazione immobiliare in agricoltura
21. Le imposte per l’acquisto di terreni edificabili, agricoli, non edificabili e non agricoli
22. La rivalutazione del valore dei terreni e partecipazioni sociali
23. Le imposte per la registrazione del contratto preliminare
23.1 La registrazione degli allegati al contratto preliminare
24. L’obbligo di registrare la proposta di acquisto/preliminare di compravendita
24.1 Il momento in cui sorge l’obbligo di registrazione
24.2 A chi spetta, tra mediatore e notaio, l’obbligo della registrazione
24.3 Le ipotesi che possono verificarsi
24.4 La registrazione della proposta sottoposta a condizione
24.5 Come si procede al pagamento dell’imposta in caso di contratto sottoposto a condizione
25. Le sanzioni per omessa o tardiva registrazione della proposta di acquisto
26. La caparra confirmatoria: la corretta qualificazione delle somme
27. La trascrizione del contratto preliminare: effetti giuridici e imposizione fiscale
27.1 Gli effetti giuridici
27.2 Gli effetti fiscali
28. La risoluzione del contratto
29. La cessione del contratto preliminare
30. La tassazione della dichiarazione di nomina del contraente
31. La tassazione del contratto a favore di terzo
32. La tassazione del contratto di permuta
32.1 Permuta in cui entrambi i trasferimenti sono soggetti ad Iva
32.2 Permuta in cui un trasferimento è soggetto ad Iva e l’altro è soggetto ad imposta di registro
32.3 Permuta in cui entrambi i trasferimenti sono soggetti all’imposta di registro
33. I trasferimenti immobiliari nell’ambito delle vendite giudiziarie
34. Incentivi per la valorizzazione edilizia
2 Le imposte indirette sulle locazioni di immobili
1. L’applicazione delle imposte per i fabbricati strumentali e ad uso abitazione
2. L’imposta di registro
3. La registrazione del contratto di locazione
3.1 La registrazione in forma cartacea
3.2 La registrazione telematica
4. I codici tributo per il versamento tramite modello F24 Elide
5. L’obbligo di allegazione del contratto
5.1 La registrazione degli allegati
6. Riepilogo codici, tipologia del contratto e imposta di registro del modello RLI
7. La tassazione dei contratti pluriennali
8. La cessione con o senza corrispettivo di un contratto di locazione
9. Il deposito cauzionale
10. L’imposta di registro sulla fideiussione
11. Le imposte per l’affitto di terreni edificabili, agricoli, non edificabili e non agricoli
12. L’imposta di bollo
13. Il divieto di utilizzare il contante
14. La tassazione della clausola penale
15. La cedolare secca: principi generali e ambito di applicazione
15.1 Aspetti fiscali del contratto di locazione parziale
15.2 Gli effetti fiscali che derivano dall’applicazione della cedolare secca
15.3 Come si esercita la cedolare secca
15.4 Quando si può esercitare l’opzione
15.5 L’ipotesi di più locatori
15.6 Mancato esercizio dell’opzione nella prima annualità di durata del contratto
15.7 Contratti aventi ad oggetto immobili soggetti al regime della cedolare secca e altre unità immobiliari
15.8 Vincolatività dell’opzione, revoca e proroga della cedolare secca
15.9 La comunicazione al conduttore di rinuncia all’aggiornamento del canone
15.10 L’aliquota ridotta del 10%
15.11 Cedolare secca del 10% per i contratti transitori
15.12 Cedolare secca e contratto di locazione ad uso foresteria
15.13 La cedolare secca nelle locazioni brevi
15.14 L’applicazione della cedolare secca in caso di trasferimento di immobile locato
15.15 La cedolare secca e il fondo patrimoniale
15.16 La clausola contrattuale con la quale il locatore dichiara di volersi avvalere della cedolare secca
16. L’imposta sul valore aggiunto (Iva)
16.1 Il principio generale di esenzione dall’Iva
16.2 Le modalità di esercizio dell’opzione ad Iva
16.3 La locazione di fabbricati abitativi
16.4 La locazione di fabbricati strumentali
17. I contratti di locazione finanziaria
18. L’obbligo per gli agenti immobiliari di registrare il contratto di locazione
19. Le sanzioni per omessa registrazione del contratto di locazione
20. Gli accordi di riduzione del canone di locazione
Appendice
Bibliografia