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Il file contiene un tool excel per il calcolo dell'Indice di Liquidità e dell'indice Alfa e Indice Beta (per conoscere il numero massimo di rate che l’Agente della riscossione potrà concedere in fase di valutazione della richiesta di rateizzazione presentata) + una Guida esplicativa "Indici di Liquidità, indice Alfa e Indice Beta" (pdf di 24 pagine) sulla rateizzazione dei debiti a ruolo.
Il Decreto legislativo n. 110/2024, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 184 del 7 agosto 2024, ha previsto sostanziali cambiamenti in materia di rateizzazione già dall’anno 2025. In estrema sintesi:
Il Tool per il calcolo degli Indici di Liquidità, Indice Alfa e Indice Beta rappresenta una soluzione innovativa per la gestione delle richieste di rateizzazione delle somme iscritte a ruolo, conformemente alle nuove disposizioni introdotte dal D.Lgs. n. 110/2024, in vigore dal 1° gennaio 2025. Questo strumento automatizza e semplifica il processo di calcolo degli indicatori richiesti per l’accesso alle dilazioni di pagamento e fornisce un supporto prezioso per commercialisti, consulenti fiscali e amministratori di condominio.
Calcolo automatico e preciso degli indici:
Adattamento alle diverse categorie di contribuenti:
Simulazione personalizzata:
Il Tool non si limita a eseguire i calcoli, ma è accompagnato da una monografia di supporto approfondita, che guida l’utente passo dopo passo nell’utilizzo corretto dello strumento e fornisce chiarimenti normativi e operativi aggiornati.
Il documento in pdf a corredo del Tool, è una monografia di supporto al Tools in esclusiva per Fisco e Tasse che aiuta nel calcolo degli indici di Liquidità e Alfa al fine di ottenere la rateizzazione / dilazione di pagamento di una cartella esattoriale.
La monografia è un documento completo e strutturato che offre:
Grazie alla combinazione del Tool Excel avanzato e della monografia di supporto approfondita, questa soluzione rappresenta un pacchetto completo ed essenziale per chiunque operi nel campo della consulenza fiscale e amministrativa.
La possibilità di ottenere calcoli precisi, supportati da documentazione normativa aggiornata e da una guida pratica dettagliata, garantisce un enorme risparmio di tempo, una riduzione del rischio di errori e un miglioramento dell’efficienza operativa.
N.B. L'utilizzatore di questo foglio di calcolo è tenuto a controllarne l'esattezza e la completezza dei risultati e ne è responsabile della scelta, dell'installazione e dell'utilizzo.
Le sanzioni tributarie amministrative
Guida alle novità dopo il decreto legislativo del 14 giugno 2024 n. 87
eBook in pdf di 152 pagine.
L'eBook rappresenta una guida pratica e completa alle sanzioni tributarie amministrative, aggiornata alle recenti modifiche introdotte dal D.Lgs. n. 87 del 2024. L’opera offre un’analisi chiara e dettagliata sui principali aspetti della normativa tributaria sanzionatoria, con un approccio pratico volto a supportare i professionisti nella gestione di casi concreti in ambito precontenzioso e contenzioso.
Punti di forza
Premessa
Tributi ai quali si applica la disciplina
Rapporto tra sanzioni penali e sanzioni amministrative
2.1. Principio di specialità
2.2. Principio del “doppio binario”
2.3. Effetti della definitività degli atti di accertamento sul processo penale
2.4. Efficacia delle sentenze penali nei giudizi dinanzi al giudice tributario e alla Corte di Cassazione
2.5. Applicazione ed esecuzione delle sanzioni penali e delle sanzioni amministrative per violazioni penalmente rilevanti
2.6. Cause di non punibilità penale e pagamento del debito tributario
Principi generali in materia sanzionatoria
3.1. Principio di legalità
3.2. Principio di proporzionalità
3.3. Imputabilità
3.4. Colpevolezza
3.5. Cause di non punibilità amministrativa
3.5.1. Premessa
3.5.2. Ignoranza della legge tributaria
3.5.3. Errore sul fatto
3.5.4. Obiettive condizioni di incertezza
3.5.5. Indeterminatezza delle richieste
3.5.6. Forza maggiore
3.5.7. Mancato pagamento del tributo addebitabile ad un terzo
3.5.8. Violazioni meramente formali
3.5.9. Tutela dell’affidamento e della buona fede
3.5.10. Sintesi
Determinazione della sanzione applicabile
4.1. Criteri generali di determinazione della sanzione
4.2. Recidiva
4.3. Concorso di violazioni e continuazione
4.4. Ravvedimento operoso
4.4.1. Effetti e presupposti
4.4.2. Modalità
4.4.3. Ravvedimento frazionato
4.4.4. Ravvedimento operoso per le violazioni sostanziali
4.4.5. Ravvedimento operoso per gli omessi o tardivi versamenti
4.4.6. Ravvedimento operoso per le indebite compensazioni
4.4.7. Ravvedimento operoso per omessa presentazione del modello F24
4.4.8. Ravvedimento operoso per la dichiarazione tardiva entro 90 giorni
4.4.9. Ravvedimento operoso per la dichiarazione infedele
4.4.10. Ravvedimento operoso per la tardiva o omessa presentazione del quadro RW
4.4.11. Ravvedimento operoso per l’omessa, incompleta o infedele comunicazione dei dati delle liquidazioni periodiche IVA
4.4.12. Ravvedimento operoso per violazioni relative a tributi non autoliquidabili
4.4.13. Ravvedimento operoso delle certificazioni uniche
4.4.14. Ravvedimento operoso per i soggetti in regime di adempimento collaborativo
Soggetti responsabili
5.1. Principio di personalità della sanzione
5.2. Violazioni riferite a società o enti
5.3. Violazioni commesse da dipendenti o rappresentanti di persone fisiche
5.4. Concorso di persone
5.5. Autore mediato
5.6. Cessione d’azienda
5.7. Operazioni straordinarie
Sanzioni accessorie
Procedimento
7.1. Irrogazione delle sanzioni
7.2. Definizione agevolata
7.3. Riscossione delle sanzioni
7.4. Tutela giurisdizionale e ricorsi amministrativi
Violazioni
8.1. Violazioni relative al pagamento
8.2. Violazioni relative alle compensazioni
8.3. Violazioni relative alle dichiarazioni
8.3.1. Violazioni relative al contenuto e all’invio della dichiarazione
8.3.2. Violazioni relative alla tardiva od omessa presentazione delle dichiarazioni
8.3.3. Violazioni relative all’infedele dichiarazione
8.3.4. Violazioni relative ad altre dichiarazioni e comunicazioni
8.4. Violazioni dei sostituti d’imposta
8.4.1. Violazioni relative alle certificazioni uniche
8.4.2. Violazioni relative alla tardiva od omessa presentazione della dichiarazione mod. 770
8.4.3. Violazioni relative alla presentazione di dichiarazione mod. 770 infedele
8.5. Violazioni relative agli obblighi di assistenza fiscale
8.6. Violazioni relative alla tenuta della contabilità
8.7. Violazioni relative alla fatturazione e documentazione delle operazioni ai fini IVA
8.8. Violazioni relative alla trasmissione telematica dei corrispettivi
8.9. Violazioni relative alle esportazioni
8.10. Violazioni relative alle richieste e ai questionari emessi dall’Amministrazione finanziaria
8.11. Violazioni relative all’imposta di registro
8.12. Violazioni relative all’imposta di bollo
8.13. Violazioni relative all’imposta sulle successioni e donazioni
8.14. Violazioni in materia di imposte ipotecarie e catastali
8.15. Violazioni in materia di tasse sulle concessioni governative
8.16. Violazioni in materia di tributi comunali
8.17. Violazioni in materia di imposta sugli spettacoli
L’applicativo in excel effettua il calcolo dei termini di decadenza dell’accertamento relativo alle imposte IRPEF, IRES, IRAP e IVA, nonché dei tributi locali.
Aggiornato con le proroghe previste dalla Legge 143/2024 di conversione del D.L. 113/2024 ("Omnibus"), che interessano i soggetti aderenti al CPB per le annualità di imposta dal 2018 al 2021.
Il termine di decadenza è la data entro la quale le agenzie fiscali devono notificare l’accertamento al contribuente, a pena di perdita definitiva del potere di accertamento stesso.
Il calcolo del termine di accertamento per le imposte IRPEF, IRES, IRAP e IVA viene effettuato tenendo conto delle seguenti norme:
Per i tributi locali sono calcolati i termini previsti dall’art. 1, comma 161 della l. 296/2006.
Il foglio di calcolo è progettato per funzionare con Microsoft® Excel® dalla versione 2007 in poi (non funziona con Mac / OpenOffice); per il corretto funzionamento del foglio di calcolo è necessario che le Macro siano abilitate e che lo zoom sia impostato al 100%.
ATTENZIONE: Per l'utilizzo del foglio excel, al primo avvio è richiesto un codice di sblocco che verrà inviato via email (si consiglia di controllare eventualmente anche lo spam).
Il presente tool in Excel costituisce uno strumento di supporto per valutare la convenienza ad aderire al concordato preventivo biennale previsto per il biennio 2024 - 2025; in particolare il file consente di:
Aggiornato con il decreto del MEF del 14.06.2024 di approvazione della metodologia relativa al concordato preventivo biennale e al decreto legislativo del 5 agosto 2024 n. 108.
Il presente file excel consente di effettuare il calcolo di convenienza (considerando necessariamente alcune ipotesi semplificatrici nei conteggi) per i seguenti casi:
Il file fornisce anche delle slides di sintesi della normativa.
Il decreto legislativo in materia di accertamento tributario e di concordato preventivo biennale (pubblicato in GU n.43 del 21.02.2024), in attuazione della delelga per la Riforma fiscale (Legge n. 111/2023), introduce la disciplina del concordato preventivo biennale.
In base a tale strumento l’Agenzia delle Entrate propone ai contribuenti interessati (necessariamente soggetti ISA) una soglia di reddito imponibile fissa per gli anni 2024 e 2025, in modo da concordare le imposte da corrispondere.
Il contribuente, una volta comunicati i dati richiesti dall’Agenzia delle Entrate, riceverà la proposta che dovrà accettare o rifiutare entro il 31 ottobre 2024.
Va quindi effettuato una attenta valutazione se aderire o meno al concordato, in ragione di diversi aspetti:
L’utilizzo del file presuppone una adeguata competenza fiscale da parte dell’utente.
Il tool potrà essere aggiornato a fronte di successivi interventi legislativi, pubblicazione dei provvedimenti attuativi e di eventuali chiarimenti ministeriali che potrebbero anche richiedere la modifica dei conteggi e delle considerazioni di base per effettuare le simulazioni e i calcoli di convenienza.
Il file richiede Microsoft Excel 2007 (o successivi) o equivalente (Non funziona su MAC)
Tutti i casi di ravvedimento: sanzioni e ravvedimento prima e dopo il 1° settembre 2024
Aggiornato con il D.Lgs 87/2024 – Decreto Sanzioni
eBook in pdf di 183 pagine.
Il ravvedimento operoso è uno strumento fondamentale per regolarizzare spontaneamente le violazioni fiscali, beneficiando di una riduzione delle sanzioni in base alla tempestività della correzione.
Questo ebook è una guida pratica e completa alle novità introdotte dal Decreto Sanzioni (D.Lgs. 87/2024) e offre una panoramica chiara e aggiornata su tutte le tipologie di ravvedimento, dalle dichiarazioni infedeli agli omessi versamenti, passando per il quadro RW e le cripto-attività.
Scritto dalla Dott.ssa Francesca Iaccarino, commercialista esperta in materia fiscale e previdenziale, questo ebook è un prezioso strumento di lavoro per professionisti del settore fiscale, consulenti e aziende, che desiderano comprendere e sfruttare al meglio il ravvedimento operoso, minimizzando l’impatto delle sanzioni.
Per il calcolo del ravvedimento ti segnaliamo due utili Fogli excel:
Premessa
Il ravvedimento operoso e il mondo dichiarativo
1.1 I termini di presentazione delle dichiarazioni
1.2 Le dichiarazioni correttive
1.3 Le dichiarazioni tardive
1.4 Le dichiarazioni omesse
1.5 Gli aspetti sanzionatori
1.5.1 Le dichiarazioni omesse
1.5.1.1 Le novità introdotte dal Decreto Sanzioni
1.5.2 Le dichiarazioni tardive
1.5.3 Schema riepilogativo: sanzioni dichiarazioni tardive e omesse ante e post D.Lgs n. 87/2024
1.5.4 Esempio
1.6 Regolarizzazione dichiarazione tardiva
1.6.1 Regolarizzazione dichiarazione tardiva: esempio
1.7 Riflessi in capo all’intermediario
1.7.1 Riflessi in capo all’intermediario: esempio
1.8 Dichiarazione infedele e integrativa
1.8.1 Aspetti sanzionatori
1.8.1.1 Le novità introdotte dal Decreto Sanzioni
1.8.1.2 Esempio
1.8.2 Regolarizzazione dichiarazione inesatta entro i 90 giorni
1.8.3 Regolarizzazione dichiarazione inesatta oltre i 90 giorni
1.8.4 Forfetari e quadro RS: le comunicazioni di Compliance
1.8.5 Regolarizzazione modello 770 inesatto
1.9 Omessa o infedele dichiarazione dei canoni di locazione
1.9.1 Le novità introdotte dal Decreto Sanzioni
1.9.1.1 Schema riepilogativo: sanzioni omessa infedele dichiarazione canoni locazione ante e post Decreto Sanzioni
1.10 Il quadro RW
1.11 Le cripto-attività
1.11.1 La sanatoria delle Cripto-attività
1.12 Il quadro AC
Il ravvedimento e i versamenti
2.1 I termini di versamento delle imposte
2.2 Gli aspetti sanzionatori
2.2.1 F24 a zero
2.3 L’istituto del ravvedimento operoso
2.3.1 Il ravvedimento dell’omesso tardivo o insufficiente versamento: aliquote sanzionatorie e codice tributo
2.3.2 Diritti della Camera di commercio
2.3.3 Versamenti da controlli automatizzati e formali
2.3.3.1 Esempio
2.3.4 Versamenti da avviso di accertamento
2.3.4.1 Esempio
2.3.5 Ravvedimento F24 a zero
2.4 Il ravvedimento parziale
2.5 Esempi
2.5.1 Omessi versamenti saldo e acconto modello redditi dopo il 1° settembre 2024
2.5.2 Omessi versamenti IVA fino al 31.08.2024
2.5.3 F24 a zero: analisi convenienza
2.6 Novità Legge di Bilancio 2023: il “ravvedimento speciale”
2.6.1 Il “ravvedimento speciale”: esempio
2.7 Il “ravvedimento speciale”: la proroga
I casi pratici
3.1 Corrispettivi telematici (cenni)
3.1.1 Gli aspetti sanzionatori
3.1.1.1 Le novità introdotte dal Decreto Sanzioni
3.1.2 Esempio: il ravvedimento operoso sanzione mancata trasmissione corrispettivo telematico
3.1.3 Verifiche incrociate POS e CTE/FTE
3.1.3.1 La regolarizzazione dei corrispettivi: il decreto Energia
3.2 La fatturazione elettronica (cenni)
3.2.1 Gli aspetti sanzionatori
3.2.1.1 Le novità introdotte dal Decreto Sanzioni
3.2.1.2 Esempio: tardiva emissione fatturazione elettronica
3.2.1.3 Esempio: FTE ed errore meramente formale
3.2.2 Il cumulo giuridico
3.2.2.1 FTE Esempio 1: convenienza ravvedimento o cumulo giuridico?
3.2.2.2 FTE Esempio 2: convenienza ravvedimento o cumulo giuridico?
3.2.2.3 Le novità introdotte dal Decreto Sanzioni
3.2.3 Imposta di bollo sulle fatture
3.2.3.1 Regime sanzionatorio: imposta di bollo in fattura
3.2.3.1.1 Le novità introdotte dal Decreto Sanzioni
3.2.3.2 Imposta di bollo e regime forfetario
3.3 Mancata o irregolare ricezione della fattura elettronica
3.3.1 Le novità introdotte dal Decreto Sanzioni
3.3.2 Esempio: mancata ricezione della fattura elettronica
3.4 Il Reverse charge
3.4.1 Gli aspetti sanzionatori e il ravvedimento operoso Reverse Charge
3.4.1.1 Le novità introdotte dal Decreto Sanzioni
3.4.2 Gli aspetti sanzionatori autofatture elettroniche (TD17, TD18, TD19)
3.5 LIPE
3.5.1 Gli aspetti sanzionatori e il ravvedimento operoso
3.6 Violazioni degli obblighi relativi alla contabilità
3.7 Il credito IVA e versamenti periodici omessi
3.8 Regolarizzazione omessa o incompleta dichiarazione inizio e variazione attività
3.9 Tardiva presentazione modello RLI tassazione “ordinaria”: sanzioni e ravvedimento
3.9.1 Le novità introdotte dal Decreto Sanzioni
3.10 Tardiva presentazione modello RLI cedolare secca: sanzioni e ravvedimento
3.10.1 Le novità introdotte dal Decreto Sanzioni
3.10.2 Esempio calcolo sanzioni
3.11 Il visto di conformità
3.11.1 Il regime sanzionatorio
3.11.2 Le novità introdotte dal Decreto Sanzioni
3.12 La Remissione in bonis
3.12.1 Remissione in bonis opzione cedolare secca
3.12.2 Remissione in bonis opzione bonus edilizi
Acquista il pacchetto completo di 6 circolari dedicate al "Decreto Sanzioni 2024" (D.Lgs 87/2024) e resta aggiornato su tutte le modifiche più rilevanti nel campo delle sanzioni amministrative e penali per violazioni fiscali. Questo pacchetto è uno strumento essenziale per commercialisti, revisori legali, consulenti fiscali e legali che vogliono garantire ai propri clienti una consulenza completa e aggiornata.
Il Pacchetto contiene le seguenti Circolari del Giorno di approfondimento disponibili anche in ABBONAMENTO ANNUALE
CDG 154/2024 - Parte Penale del Decreto Sanzioni
Analisi delle nuove sanzioni penali introdotte per le violazioni di carattere fiscale, con focus sulle principali novità normative.
CDG 170/2024 - Nuove Sanzioni Amministrative - Parte 1
Approfondimento sulle modifiche alle sanzioni amministrative in materia di imposte dirette e IVA, con esempi pratici di applicazione.
CDG 171/2024 - Nuove Sanzioni Amministrative - Parte 2
Continuazione dell'analisi sulle sanzioni amministrative, con particolare attenzione alle violazioni in materia di ritenute e altre imposte.
CDG 172/2024 - Riforma dei Principi Sanzionatori - Parte 1
Esposizione dei nuovi principi generali che guidano l'applicazione delle sanzioni fiscali, con interpretazioni giurisprudenziali recenti.
CDG 173/2024 - Riforma dei Principi Sanzionatori - Parte 2
Ulteriore approfondimento sui principi sanzionatori, con specifiche casistiche legate a situazioni di infedeltà dichiarativa.
CDG 175/2024 - Modifiche alle Sanzioni per le Imposte Indirette
Guida completa alle modifiche delle sanzioni relative alle imposte indirette, come imposta di registro, imposta di bollo e imposta sulle successioni.
Le Circolari fanno parte dell'Abbonamento Circolare del Giorno.
Ecco il riepilogo degli indici delle sei circolari incluse nel pacchetto "Decreto Sanzioni 2024":
Accertamento parziale, integrativo e modificativo: cosa cambia dopo le modifiche allo statuto dei diritti del contribuente D.Lgs 219/2023 in vigore dal 18 gennaio 2024.
eBook in pdf di 100 pagine
La reiterazione nel tempo del potere di accertamento, pur concessa all’Amministrazione finanziaria in funzione dell’interesse al corretto adempimento dell’obbligazione tributaria, è tuttavia da considerarsi di carattere straordinario ed è regolamentata e contenuta dalla legge, in quanto fortemente limitativa del diritto di difesa del contribuente.
Ordinariamente, infatti, l’attività di accertamento dovrebbe essere eseguita in maniera unitaria e globale.
Diversi sono gli strumenti che sono messi a disposizione degli uffici dell’Amministrazione. Con l’accertamento parziale viene consentito di concentrare l’istruttoria solo su alcuni aspetti della posizione fiscale del contribuente, rinviando a momenti successivi l’eventuale verifica degli altri, per permetterle di procedere in maniera celere ed efficace nella sua azione di contrasto all’evasione. È consentito, inoltre, agli uffici di eseguire ulteriori attività istruttorie e di accertamento ove, in momenti successivi, entrino nella loro disponibilità dati e informazioni utili a integrare la pretesa già avanzata o a rimodularla, fornendo una diversa chiave di lettura agli elementi posti alla base della precedente pretesa.
La regolamentazione di questi strumenti ha subito nel corso degli anni una forte evoluzione, con la quale il legislatore ha inteso adeguarne il contenuto sia al rafforzamento dei poteri istruttori conferiti agli Uffici finanziari sia allo sviluppo di nuovi modelli procedimentali dell’agire amministrativo, che hanno visto riconosciuto in maniera sempre maggiore il diritto del cittadino/contribuente alla partecipazione al procedimento amministrativo di accertamento attraverso il contraddittorio preventivo.
In tale contesto, la contrapposizione tra le esigenze di efficacia dell’attività amministrativa e quelle di tutela del diritto di difesa del contribuente, ha dato origine a vivaci dibattiti in dottrina e ad alterne pronunce della giurisprudenza, ai quali il legislatore delegato ha ampiamente attinto per formulare i decreti delegati della riforma tributaria.
In questa trattazione si intende i, pertanto, fornire una lettura attuale delle norme che regolano i suddetti strumenti di accertamento, contestualizzandoli con le più recenti riforme dello Statuto del contribuente e del procedimento accertativo.
Prefazione a cura del Prof. Avv. Gianfranco Ferranti
1. I principi di unicità e globalità
1.1 Il nuovo art. 9 bis dello Statuto del contribuente
1.2 Le possibili deroghe ai principi di unicità e globalità dell’azione accertativa
1.3 Gli effetti della violazione delle norme che disciplinano le deroghe ai principi di unicità e globalità
2. L’accertamento parziale nelle imposte dirette e nell’IVA
2.1 Cenni introduttivi
2.2 La disciplina normativa degli accertamenti parziali
2.3 Previsioni normative generali in materia di accertamento parziale
2.4 Ulteriori ipotesi specifiche in cui è consentito l’accertamento parziale
2.4.1 Redditi imputati per trasparenza
2.4.2 Recupero di crediti di imposta inesistenti o indebitamente fruiti, tasse imposte e altri importi non versati, compresi i contributi e agevolazioni fiscali indebitamente percepiti o fruiti e cessioni di crediti di imposta operate in assenza dei requisiti
2.4.3 Controllo formale delle dichiarazioni
2.4.4 Accertamento in ipotesi di abuso del diritto e disallineamenti da ibridi
2.5 Le norme di coordinamento tra le ipotesi di accertamento parziale e alcuni istituti deflattivi del contenzioso
2.5.1 Le norme di coordinamento presenti nello Statuto del contribuente
2.5.2 Le norme di coordinamento presenti nel decreto in materia di accertamento con adesione
2.5.3 Effetti del ricorso all’accertamento parziale
2.6 Presupposti e perimetro applicativo dell’accertamento parziale: le differenze con gli accertamenti integrativi e modificativi
2.6.1 Principi di unicità e globalità degli atti e necessità di sopravvenuti elementi: l’esclusione della sovrapposizione tra le discipline dell’accertamento parziale e di quello integrativo
2.6.2 I presupposti dell’accertamento parziale e le caratteristiche delle fonti di innesco
2.7 I poteri istruttori degli Uffici e i presupposti formali e sostanziali degli accertamenti parziali
2.8 Le norme “speciali” in materia di accertamento parziale
3. L’accertamento integrativo
3.1 Rapporti tra accertamento integrativo e accertamento parziale
3.2 L’accertamento integrativo
3.3 L’accertamento integrativo e la procedura di adesione
3.4 Coesistenza degli avvisi di accertamento
3.5 Conclusione sull’accertamento integrativo
4. L’accertamento modificativo
4.1 L’istituto in generale
4.2 Le differenze con l’accertamento integrativo
4.3 Il rapporto con l’accertamento originario
5. Accertamento modificativo e integrativo e rapporto con il potere di autotutela
5.1 L’istituto dell’autotutela in ambito tributario
5.2 L’autotutela sostitutiva
Bibliografia
Autotutela sostitutiva e unicità dell’accertamento: l’ordinanza di rimessione alle sezioni unite e le modifiche introdotte dal dlgs n. 219/2023;
Approfondimento gratuito in pdf di 14 pagine.
Con l’ordinanza interlocutoria n. 33665 del 1° dicembre 2023, la Quinta Sezione della Corte di Cassazione ha rimesso al vaglio delle Sezioni Unite due annose questioni, strettamente correlate tra loro e sulle quali l’orientamento di legittimità non è univoco: l’una relativa ai limiti dell’esercizio del potere di autotutela e l’altra sul rapporto tra il potere di autotutela e il principio di unicità dell’accertamento.
Più nello specifico, le questioni sottoposte alla valutazione delle Sezioni Unite sono le seguenti:
Nonostante si sia in attesa di un intervento nomofilattico delle Sezioni Unite, tuttavia, il D. Lgs. n. 219/2023 - recante “Modifiche allo statuto dei diritti del contribuente” (in G.U. Serie Generale n. 2 del 03 gennaio 2024) - ha introdotto alcune modifiche in tema di autotutela a partire dal 18/01/2024.
In particolare, il citato D.Lgs. 219/2023:
Ebbene, come si dirà meglio nel prosieguo dell'approfondimento, alla luce delle modifiche legislative introdotte dal D.Lgs. 219/2023, l’intervento delle Sezioni Unite avrà rilevanza solo con riferimento al periodo fino al 17/01/2024.
1. Premessa
2. Le questioni affrontate dall’ordinanza di rimessione n. 33665/2023
2.1. Il caso
2.2. La normativa di riferimento in tema di autotutela tributaria come individuata dal collegio rimettente
2.3. Il contrasto giurisprudenziale relativo ai limiti dell’autotutela sostitutiva ed al rapporto tra questa e il principio di unicità dell’accertamento
3. Le novita’ legislative introdotte dal d. Lgs. N. 219/2023 in vigore dal 18/01/2024
3.1 il nuovo art. 10-quater l. N. 212/2000: autotutela obbligatoria
3.2. Il nuovo art. 10-quinquies l. N. 212/2000: autotutela facoltativa
4. Considerazioni conclusive
La disciplina delle compensazioni, alla luce delle novità introdotte con la Legge di bilancio 2024 (Legge 213/2023), con casi pratici di utilizzo di un credito con compilazione della delega di pagamento.
Aggiornato al c.d. Decreto Agevolazioni fiscali - D.L. 39/2024 in vigore dal 30.03.2024
eBook in pdf di 95 pagine.
L’innalzamento a regime della soglia del limite di compensazione a 2.000.000 di euro ed una maggiore attenzione degli organi di controllo alla ricerca delle false compensazioni e delle compensazioni indebite, porta a rivedere il quadro di insieme della disciplina.
La legge di bilancio 2024 – articolo 1, commi 94-98, Legge 30 dicembre 2023, n. 213 – introduce un’ulteriore stretta alle compensazioni. Vengono previste alcune restrizioni all’uso delle compensazioni fiscali tramite modello F24 al fine di prevenire condotte illecite (alcune novità entreranno in vigore dal 01.07.2024).
Resta invariata la possibilità di compensare i crediti, di importo superiore a 5.000 euro annui, solo a partire dal decimo giorno successivo a quello di presentazione della dichiarazione o dell’istanza da cui emerge il credito (in precedenza la compensazione era consentita dal 1° gennaio dell’anno seguente alla maturazione del credito), e l’obbligo generalizzato di utilizzare le modalità di pagamento telematiche per tutti i soggetti che intendono effettuare una compensazione, con una specifica disciplina sanzionatoria.
Confermata anche la necessaria apposizione del visto di conformità ante utilizzo del credito, con nuove soglie di esonero per i regimi premiali ISA.
L’intento degli autori è quello riepilogare la disciplina che regola le compensazioni, proponendo casi pratici di utilizzo di un credito con compilazione della delega di pagamento.
Sintesi
1. Definizione di compensazione
2. Limiti alla compensazione orizzontale
2.1 Quali crediti e debiti si possono compensare
2.2 Utilizzo canali telematici Agenzia delle entrate
2.2.1 Tabella A - codici da utilizzare con i canali telematici dell’Agenzia delle entrate – aggiornamento Risoluzione 110/E del 31 dicembre 2019
2.2.2 Tabella B – Riepilogo nuove regole per compensazioni in F24
2.2.3 Tabella C - codici in compensazione verticale (Risoluzione n. 110/E/2019)
2.3 Visto di conformità
2.3.1 Visto di conformità e professionisti abilitati
2.3.2 Obbligo di identità soggettiva tra chi appone il visto di conformità e chi trasmette la dichiarazione (RM 99/2019)
2.4 Massimali di utilizzo
2.4.1 Credito IVA annuale e IVA trimestrale: soglie distinte
2.5 Somme iscritte a ruolo per imposte erariali
2.5.1 Compensazione dei crediti maturati dalle imprese nei confronti della Pubblica Amministrazione
2.6 Decorrenza utilizzo credito in compensazione
2.7 Divieto di compensazione con la partita Iva cessata
2.8 Divieto di compensazione soggetti esclusi dal Vies
2.9 Divieto di compensazione in caso di accollo
2.10 Divieto di compensazione e bonus edilizi
2.11 Tabella riassuntiva obblighi di compensazione
3. Controlli
3.1 I controlli sull’F24
3.2 Lo scarto dell’F24
4. Sanzioni
4.1 Sanzioni per F24 scartato
4.2 Sanzioni per indebita compensazione
4.3 Sanzioni per mancata presentazione F24 a zero
4.4 Sanzioni per mancato utilizzo canali Entratel/Fiscoonline
Lo schema di decreto legislativo recante disposizioni in materia di riordino del sistema nazionale della riscossione introduce una modifica di dubbia legittimità in tema di compensazione tra rimborsi e importi iscritti a ruolo.
In particolare, è previsto che al contribuente che abbia omesso di pagare una o più cartelle e che non abbia accettato la compensazione volontaria, il rimborso dei crediti fiscali sarà congelato fino al 31 dicembre dell’anno successivo a quello della domanda, in vista dell’avvio di una procedura esecutiva.
Fanno eccezione i rimborsi per importi fino a € 500,00, i quali potranno sempre essere compensati in quanto non soggetti a verifica.
Approfondimento gratuito sulle novita’ introdotte dallo schema di decreto legislativo in materia di compensazione tra rimborsi e importi iscritti a ruolo, in pdf di 16 pagine.
1. Premessa
2. Le novita’ introdotte dallo schema di decreto legislativo in materia di compensazione tra rimborsi e importi iscritti a ruolo
3. Il “ricatto” celato nell’art 15, comma 1, lett, b), dello schema: il blocco dei rimborsi fiscali
3.1. Il vigente meccanismo di compensazione volontaria con crediti d'imposta
3.2. Il meccanismo di compensazione volontaria con crediti d'imposta come riscritto dallo schema di decreto
3.3. Il nuovo meccanismo normativizza il “blocco dei rimborsi fiscali”
4. Osservazioni conclusive