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Il 10 giugno 2024 il Consiglio dei Ministri ha varato il Decreto legislativo che in Italia recepisce la Direttiva (UE) 2022/2464, Corporate Sustainability Reporting Directive, CSRD, entrata in vigore il 5 gennaio 2023.
Il Decreto integra le norme di rendicontazione di sostenibilità societaria per gli aspetti ambientali, sociali e governance, ESG, in Italia a favore della trasparenza e acclude l’informativa di sostenibilità nella relazione sulla gestione societaria ai sensi del 2° co. dell’articolo 2428 Codice civile.
Il processo di rendicontazione deve garantire la conformità ai principi di rendicontazione ESRS (obbligo di conformità) attraverso un approccio graduale e semplificativo per le PMI quotate, in applicazione del principio “value cap chain”, e per le PMI e microimprese che dovranno rispondere alla richiesta d’informativa delle imprese obbligate e delle banche.
LA Direttiva (UE) 2022/2464 “Corporate Sustainability Reporting Directive” – CSRD, entrata in vigore il 05.01.2023 rafforza le norme di rendicontazione di sostenibilità societaria per gli aspetti ambientali, sociali e di governance a favore della trasparenza informativa, così come acclude l’informativa di sostenibilità nella relazione sulla gestione ed introduce importanti novità anche in tema di revisione e attestazione.
È fatto noto che, gli stakeholders richiedono con sempre maggiore urgenza garanzie sull’affidabilità dell’informativa di sostenibilità. In risposta a tale esigenza il legislatore europeo ha introdotto l’obbligo di conformità ai principi di rendicontazione prevedendo altresì l’approccio graduale dalla “limited alla reasonable assurance” e ponendo attenzione al controllo della qualità dell’attività del soggetto responsabile della revisione del reporting di sostenibilità.
Il MEF, nel rispetto della scadenza del termine di recepimento della Direttiva (UE), da effettuarsi entro il 06.07.2024, lo scorso 16 febbraio ha reso disponibile per la consultazione pubblica (fino al 18.03.2024) lo Schema del decreto che dovrà recepire in Italia la direttiva (UE) CSRD. Schema che, tra gli altri punti, integra le disposizioni del D.Lgs 39/2010 per la parte relativa alla revisione e rilascio della relazione di attestazione del reporting di sostenibilità, coerentemente a quanto già previsto per il bilancio d’esercizio.
Il Reporting di Sostenibilità ESG, ai sensi la Direttiva (UE) 2022/2464, CSRD, è attualmente l’argomento più discusso in tutto l’ambiente economico, diversi aspetti restano, tuttavia, da definire e per questo motivo si è deciso di garantire l’aggiornamento online del testo fino al 31 dicembre 2024.
Questo libro tratta i profili applicativi dei principi di rendicontazione di sostenibilità ESRS, adottati dal Parlamento Europeo con Regolamento (UE) 2023/2772, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Europea il 22 dicembre 2023 ed in vigore dal 1° gennaio 2024. Per le aziende di grandi dimensioni, già a partire dal 1° gennaio 2024, il Reporting di Sostenibilità entra a far parte del bilancio d’esercizio e richiede un considerevole sforzo per tutti coloro (inclusi i professionisti) che dovranno redigerlo.
Assisteremo ad un vero e proprio “cambio culturale”, e non solo in termini di “compliance”, che in primis riguarderà le grandi aziende, e che step by step comprenderà tutte le imprese fino ed arrivare anche alle piccolissime; queste ultime potrebbero tuttavia trovarsi coinvolte sin da subito, se appartenenti alla catena del valore di realtà più complesse e strutturate.
L’obiettivo degli autori è che i lettori possano trovare utili indicazioni per risolvere i molteplici dubbi sulla comprensione dei principi ESRS, attraverso esempi efficaci e l’illustrazione delle note delle autorità di vigilanza (Consob, Banca d’Italia) e del mondo della revisione che, a rapidi passi cerca di rispondere all’esigenza del mercato di avere a disposizione in merito informazioni chiare, affidabili e complete.
Con queste finalità, il volume si suddivide in aree che trattano i temi fondamentali per la stesura del Reporting di Sostenibilità conforme agli ESRS:
› L’analisi delle caratteristiche della Normativa Europea – CSRD
› Gli standards di riferimento ESRS 1 e ESRS 2
› Il principio della Doppia Materialità e i contenuti della Due Diligence relativa alla sostenibilità
› La rendicontazione delle tematiche ambientali
› La rendicontazione delle tematiche sociali
› La rendicontazione della Governance
› Il reporting di sostenibilità e la relazione sulla gestione per quanto inerente
› La responsabilità degli amministratori e del Collegio sindacale in tema di sostenibilità
› La revisione ed attestazione del Reporting di sostenibilità ed il Draft del Principio di Revisione ISSA 5000.
Riccardo Bauer
Dottore commercialista e revisore dei conti. Docente di revisione aziendale in Università Cattolica di Milano. Ha svolto per circa 30 anni revisione in primaria società di revisione, presidente di collegi sindacali di società quotate e non. Autore di circa 40 libri e codici da 15 anni.
Monica Peta
Dottore Commercialista, Revisore legale, Ph.D, già Professore a contratto, Sindaco di società, Revisore dell’ODCEC di Roma, Componente della Commissione Reporting di Sostenibilità del CNDCEC, esperta in compliance per i reporting di sostenibilità, è autore di plurime pubblicazioni e docente di seminari e Master Universitari sui principi di rendicontazione.
Acronimi utilizzati nel testo
Premessa
1 La Direttiva europea Corporate Sustainability Reporting Directive, “CSRD”
1.1 Punti innovativi e principi generali
1.2 Finalità e contenuti dei principi di rendicontazione di sostenibilità
1.3 Rilevanza della comprehensive corporate reporting societaria
1.4 Dalla DNF “AS IS” alla CSRD “TO BE”: i tempi attuativi e i requisiti dimensionali delle imprese
2 Cross cutting standard ESRS 1, ESRS 2. Check list
2.1 ESRS 1, i requisiti di adeguata informativa di sostenibilità
2.1.1 Rilevanza: definizione di questioni rilevanti e analisi. Check list
2.1.2 Rendicontazione e doppia materialità
2.1.3 Perimetro di rendicontazione e catena del valore
2.1.4 Orizzonte temporale e preparazione della dichiarazione di sostenibilità
2.1.5 Disposizioni transitorie e casi di semplificazioni
2.2 ESRS 2, le aree da rendicontare e i temi obbligatori. Check list
3 Doppia materialità e due diligence
3.1 Analisi e valutazione della doppia materialità: le fasi
3.1.1 L’assessment in pratica
3.1.2 La valutazione della materialità nell’approccio ESRS: IRO, SBM e catena del Valore. Check list
3.2 Due diligence e Direttiva (UE) “CSDDD”
4 La rendicontazione delle tematiche ambientali
4.1 Tassonomia europea
4.1.1 Gli obiettivi ambientali
4.1.2 Rendicontazione e Tassonomia
4.2 Tassonomia e principi di rendicontazione ESRS E1, E2, E3, E4, E5
4.2.1 ESRS E1: la rendicontazione dei cambiamenti climatici
4.2.2 Le sezioni dell’informativa
4.2.3 L’informativa sugli effetti finanziari
4.3 ESRS E2: la rendicontazione dell’inquinamento
4.3.1 L’informativa generale e i contenuti tematici
4.3.2 La rendicontazione degli effetti finanziari
4.4 ESRS E3: l’informativa su acque e risorse marine
4.4.1 Gli obblighi dell’informativa
4.4.2 La rendicontazione degli effetti finanziari
4.5 ESRS E4: biodiversità ed ecosistemi
4.5.1 L’informativa generale e tematica
4.5.2 La valutazione della doppia rilevanza
4.5.2.1 Esempi di informativa in forma tabellare
4.5.3 Gli effetti finanziari
4.6 ESRS E5: uso delle risorse e dell’economia circolare
4.6.1 Informativa generale e tematica
4.6.2 La rendicontazione degli effetti finanziari
5 La rendicontazione delle tematiche sociali
5.1 ESRS S1: forza lavoro propria o dei dipendenti
5.1.1 Informativa generale e disclosure tematiche
5.1.2 Esempi di informativa
5.2 ESRS S2: Lavoratori nella catena del lavoro
5.2.1 Informativa generale e disclosure tematiche
5.3 ESRS S3: comunità interessate
5.3.1 Informativa generale e disclosure tematiche
5.4 ESRS S4: consumatore ed utilizzatore finale
5.4.1 Informativa generale e disclosure tematiche
6 La rendicontazione degli aspetti di governance
6.1 Gli ESRS sulla governance aziendale
6.2 Struttura della normativa ESG – Governance
6.2.1 Le prescrizioni dell’ESRS 2 – Governance
6.3 ESRS G1 – Condotta aziendale (Business Conduct)
7 Reporting, relazione sulla gestione societaria e dichiarazione di sostenibilità delle micro e piccole medie imprese non quotate
7.1 Dall’ESRS 1 e ESRS 2: le fasi del reporting di sostenibilità
7.1.1 Il ruolo dell’organo amministrativo. Check-list
7.2 Le struttura della dichiarazione di sostenibilità nella relazione sulla gestione
7.3 La dichiarazione sulle questioni di sostenibilità nelle micro e piccole, medie imprese non quotate
7.3.1 “ESRS volontario”: proporzionalità e semplificazioni applicative
8 La responsabilità degli amministratori nel rendiconto di sostenibilità
8.1 Aspetti generali
8.2 Responsabilità degli amministratori
8.3 Responsabilità dell’organo amministrativo per le informazioni fornite dalla catena del valore – Direttiva 2013/34: art. 33
8.3.1 Attestazioni della persona responsabile presso l’emittente della conformità ai principi di rendicontazione di sostenibilità: art. 4 della Di-rettiva Transparency (Direttiva 2004/109)
8.4 Responsabilità civili e penali degli amministratori
8.5 Vigilanza del collegio sindacale
9 Assurance e revisione del reporting di sostenibilità
9.1 Aspetti generali
9.2 La situazione attuale in Italia
9.3 Gli standard professionali applicabili
9.4 La relazione di revisione
9.5 La lettera di attestazione
9.6 Principali fasi del processo di verifica del reporting di sostenibilità
9.7 Esempio di incarico di revisione limitata su alcune aree di un bilancio di sostenibilità (GRI)
9.8 Il futuro principio di revisione sul reporting di sostenibilità – ED ISSA 5000
Dal racconto al rendiconto sulla sostenibilità nel bilancio d’impresa: l’ESG rating
Appendice: Regolamento europeo delegato 2023/2772, 22 dicembre 2023
(Il regolamento è consultabile nella parte online disponibile per questo volume)
Il presente testo, approfondendo sia il lato economico sia quello tecnico, vuole essere una vera e propria guida operativa per chiunque voglia trasformare la propria realtà in un’azienda ecosostenibile, associando il proprio brand al concetto di “sostenibilità”, producendo ricchezza, valore e, dunque, utile.
Il volume vuole fornire una sistematizzazione degli strumenti e delle iniziative attualmente disponibili per portare le imprese a bordo dell’agenda della sostenibilità e spingere i piccoli e medi imprenditori ad adottare modelli di business più responsabili dal punto vista ambientale, sociale e di governance, senza dimenticare le barriere principali alla transizione sostenibile delle aziende, legate a fattori istituzionali ma anche organizzativi e individuali: mancanza di competenze interne, di risorse finanziarie, di strumenti dedicati alle PMI, limiti burocratici, carenza della domanda dei consumatori.
Per tali motivi questa guida ha il suo punto di partenza nel Bilancio di sostenibilità come strumento a disposizione dell’imprenditore, indirizzato a tutti gli stakeholder e utilizzato per la rendicontazione delle performance di sostenibilità, che permette alle aziende di affermare la propria missione e i valori perseguiti, di riconoscere e misurare le prestazioni e i miglioramenti economici, ambientali, sociali e di governance e, di conseguenza, fissare obiettivi e sviluppare strategie efficienti ed efficaci nel- la gestione dell’organizzazione e del cambiamento.
La competitività delle aziende dipenderà sempre più dalla loro capacità di generare valore, di limitare l’uso di risorse e il consumo di energia, di evitare impatti negativi e di massimizzare gli effetti positivi, continuando a creare posti di lavoro, prodotti e servizi di alta qualità e sostenibili.
Obiettivo del libro è dunque aiutare le aziende a costruire una solida “reputation”, attuando le migliori pratiche e perseguendo processi ben pianificati che agevolano il percorso di crescita in tale ottica.
Monica Peta
Commercialista, Revisore Legale, PhD, componente della Commissione Reporting di Sostenibilità CNDCEC, è autore di pubblicazioni e docente di Corsi e Master universitari sulla rendicontazione e bilanci di sostenibilità.
Fabrizio Santori
Funzionario pubblico, esperto di Modelli di simulazione aziendali e di business game, docente di strategia d’impresa ed imprenditoria agricola professionale e di Master Agribusiness.
Alessandro Botti
Avvocato e docente universitario, esperto in diritto dell’ambiente e dello sviluppo sostenibile, è Presidente del Consiglio direttivo di Ambiente Mare Italia, ETS.
Gabriele Felici
Commercialista, Revisore Legale, Partner di Bernoni Grant Thornton, è componente della commissione di Sostenibilità “Asseverazione e Certificazione” CNDCEC, docente della Scuola di Polizia Economica-Finanziaria della G.d.F.
Valerio Valla
Fondatore e Ceo di Studio Valla, consulente in pianificazione strategica di programmi comunitari e fondi strutturali, docente presso il Centro Studi enti locali di economia dell’Università di Pisa.
Premessa
Parte I
RENDICONTAZIONE SOCIETARIA DI SOSTENIBILITÀ E ANALISI DELLA DOPPIA MATERIALITÀ (di Monica Peta)
Introduzione
1 La responsabilità sociale dell’impresa, Corporate Social Responsability, “CSR”
1.1 La “Corporate Social Responsability” e la definizione di sostenibilità: origini ed evoluzione storica
1.2 I principi entrano nella norma: direttiva (EU) 254/14: “Non Financial Reporting Disclosure”, “NFRD”, o “DNF”
1.3 Il framework normativo internazionale e nazionale
1.4 L’acronimo “ESG”: l’Agenda 2030
1.5 Il target 12.6 della rendicontazione di sostenibilità
1.6 La direttiva europea (UE) 2022/2464, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale europea il 16 dicembre 2022, “CSRD”
1.6.1 L’ampliamento della platea delle imprese
1.6.2 PMI e principio di proporzionalità: casi specifici
1.6.3 La rendicontazione degli “ intangibili” e il principio di digitalizzazione
1.6.4 L’Assurance
1.6.5 “G”, governance e compliance
1.6.6 La supervisione e l’enforcement, i tempi attuativi della direttiva
2 La rendicontazione di sostenibilità
2.1 CSR, accounting e accountability
2.2 Impact accouting e valore per l’impresa e gli stakeholder
2.2.1 Cinque dimensioni degli impatti delle imprese
2.2.2 Impatto ambientale
2.2.3 Impatto sociale
2.2.4 Impatto governance
2.3 I principi di rendicontazione della sostenibilità
2.3.1 I principi generali di rendicontazione europea nella CSRD
2.3.2 I contenuti degli ESRS dell’EFRAG
2.4 La Taxnomy Regulation UE n. 825/2020 : “mandatory” vs “voluntary use”
2.4.1 I sei obiettivi ambientali della Green Taxnomy, art. 9
2.4.2 I principi ESRS “Environmental”
2.5 La comprehensive corporate reporting societaria
2.6 L’ESRS 1: i requisiti di informativa e principio di interconnessione con il bilancio
2.6.1 I principi generali della CSRD
2.6.2 L’obiettivo di migliorare le informazioni
2.6.3 Il confronto ESRS vs GRI
2.6.4 Il passaggio dalla DNF “AS IS” alla CSRD “TO BE”
3 Il bilancio di sostenibilità
3.1 I principi generali e le fasi per la redazione del bilancio di sostenibilità
3.1.1 Gli obiettivi ESG o “strategic goal”: esempi
3.1.2 Identificazione degli stakeholder
3.1.3 “Stakeholder mapping”
3.1.4 Questioni di materialità, rischi ed opportunità: ESRS1 e ESRS2
3.1.5 L’analisi e la valutazione della qualità della Doppia materialità
3.1.6 Il principio di materialità negli standard setter
3.1.7 La Doppia materialità e la gestione degli adeguati flussi informativi
3.1.8 Target operativi e KPI
3.1.9 Disclosure e relazione sulla gestione societaria
3.2 La rendicontazione sostenibile per le piccole e medie imprese
3.3 La revisione e l’attestazione di conformità della rendicontazione societaria di sostenibilità
3.4 Reasonable assurance, gradualità e specializzazione del revisore
3.5 I bilanci OIC verso l’informativa sostenibile
3.5.1 Gli effetti dei cambiamenti climatici sul bilancio OIC e la gestione del rischio
3.5.2 Le incertezze significative e l’adeguata informativa
3.5.3 La perdita di valore, l’OIC 9
3.5.4 Adeguata informativa e relazione sulla gestione ex art. 2428 c.c.
3.6 Al banco di prova i nuovi principi: semplificazioni e criticità
3.6.1 Due diligence e dialogo con gli stakeholder: la direttiva europea (CSDD), i principi ESRS e le Linee guida dell’OCSE
3.7 IFRS S1 e IFRS S2, governance e clima nell’informativa finanziaria di sostenibilità aziendale
Parte II
LA SOSTENIBILITÀ NEL RAPPORTO BANCA E IMPRESA (di Gabriele Felici)
4 La sostenibilità nel sistema bancario, gli orientamenti EBA, il valore d’azienda e la finanza per lo sviluppo sostenibile
Introduzione
4.1 La rendicontazione di sostenibilità e la determinazione del valore creato
4.1.1 L’integrazione delle informazioni finanziarie e non finanziarie
4.1.1.1 Environment, Social, Governance (ESG): verso un nuovo equilibrio
4.1.1.2 Il quadro internazionale ed europeo vigente, gli sviluppi della disciplina europea
4.1.1.3 L’informativa sulla sostenibilità ESG, la rendicontazione (tra obbligo ed opportunità) ed i relativi standard
4.1.1.4 ESG, da tecnica di comunicazione a strategia di sostenibilità
4.1.1.5 La sostenibilità nei rapporti tra banca e impresa
4.1.2 Sostenibilità, creazione del valore e valutazione d’azienda
4.1.2.1 La creazione di valore condiviso (CSV), dalla compliance alla strategia
4.1.2.2 Il bilancio di sostenibilità e la componente economica
4.1.2.3 Il valore e la creazione di valore nelle aziende
4.1.2.4 Il Sustainable Business Model (SBM)
4.1.2.5 La valutazione d’azienda e l’ESG score (uno studio italiano)
4.2 Sostenibilità e adeguati assetti gestionali, l’approccio prospettico (forward looking) e la sostenibilità aziendale
4.2.1 Assetti organizzativi dell’impresa
4.2.2 L’adeguatezza degli assetti organizzativo, amministrativo e contabile nel nuovo codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza
4.2.2.1 La gestione d’impresa, il nuovo concetto e la definizione di crisi
4.2.2.2 La definizione funzionale degli adeguati assetti gestionali, i segnali e le segnalazioni quali nuovi strumenti di allerta
4.2.3 Sostenibilità ESG, l’integrazione negli assetti gestionali e nel sistema bancario
4.2.3.1 Assetti gestionali e sostenibilità ESG
4.2.3.2 Gli orientamenti EBA e l’integrazione ESG
4.3 Le linee guida EBA in materia di concessione e monitoraggio dei prestiti
4.3.1 Gli sviluppi regolamentari in ambito bancario relativi ai fattori ESG
4.3.2 Gli adeguati assetti gestionali e gli orientamenti EBA in ambito ESG
4.3.2.1 Il necessario approccio prospettico (forward looking) nelle nuove regole bancarie
4.3.2.2 Gli orientamenti EBA, oggetto e ambito di applicazione
4.3.2.3 Cultura e governance del rischio di credito, la capacità attuale e prospettica di rimborso del debito
4.3.2.4 Procedure per la concessione di prestiti, analisi finanziaria, di sensibilità, di BM e di strategia
4.3.2.5 Gli adeguati assetti gestionali necessari per un corretto rapporto con le banche
4.3.3 Integrazione di rischi e fattori ESG nel sistema bancario: la roadmap EBA sulla finanza sostenibile
4.4 Cenni di finanza sostenibile
4.4.1 La finanza per lo sviluppo sostenibile, definizione, scopo e ambito
4.4.2 Lo sviluppo della finanza sostenibile in Europa
4.4.3 Gli investimenti sostenibili e responsabili, strategie, quadro quantitativo e considerazioni di policy
4.4.4 Gli strumenti a disposizione, la convenienza, le prospettive e il punto di vista delle aziende
Parte III
INCENTIVI EUROPEI ALLA SOSTENIBILITÀ (di Valerio Valla)
5 Finanziamenti europei sulla sostenibilità
Introduzione
5.1 Il bilancio dell’Unione europea
5.2 QFP e Next Generation EU
5.2.1 QFP
5.2.2 Next Generation EU
5.3 Programme for environment and climate action (LIFE)
5.3.1 Nature & Biodiversity - Standard Action Projects (SAP) (LIFE-2023-SAP-NAT)
5.3.2 Circular Economy, resources from Waste, Air, Water, Soil, Noise, Chemicals, Bauhaus
5.3.3 Supporting the clean energy transition of European businesses
5.4 Horizon Europe
5.4.1 TRANSFORMATIONS-01-09: The role of social economy in addressing social exclusion, providing quality jobs and greater sustainability
5.4.2 BIODIV-01-5: Transformative action of policy mixes, governance and digitalisation addressing biodiversity loss
5.5 Just Transition Fund (JTF)
5.5.1 PSLF-PROJECTS
5.6 Fondi Strutturali e Programmazione 21-27
5.6.1 FESR Ricerca, innovazione e competitività per la transizione verde
5.6.2 PN FESR FSE+ METRO+ e città medie SUD
5.7 Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR)
5.7.1 Principio Do No Significant Harm (DNSH)
5.7.2 Missione 2 - Rivoluzione verde e transizione ecologica
Parte IV
IL RUOLO DELLA SOCIETÀ CIVILE PER LA VALUTAZIONE DELLA SOSTENIBILITÀ AZIENDALE (di Alessandro Botti)
6 Sviluppo sostenibile, bilancio di sostenibilità e ruolo dei portatori di interesse
6.1 Evoluzione del concetto di sviluppo sostenibile e il coinvolgimento del mondo produttivo e della società civile
6.1.1 Nascita del principio dello sviluppo sostenibile
6.1.2 Dal Global Compact ai criteri ESG: il mondo imprenditoriale chiamato al cambiamento
6.2 La sostenibilità dell’impresa come leva di competitività e riconoscimento del valore sociale della produzione
6.2.1 Dalla sostenibilità ambientale alla sostenibilità sociale ed economica
6.2.2 La visione dei consumatori sulla sostenibilità
6.2.3 La sostenibilità d’impresa come motore di cambiamento del rapporto tra l’azienda e i suoi clienti e partner
6.3 La direttiva CSRD: un nuovo patto sociale
6.3.1 L’emergenza planetaria e le ragioni di un nuovo impegno per il mondo della produzione
6.3.2 Dallo Shareholder capitalism allo Stakeholder capitalism: i “portatori d’interessi” protagonisti
6.3.3 Ampliamento delle aziende coinvolte e dei potenziali beneficiari: il bilancio di sostenibilità in continua evoluzione asseconda il dialogo sociale con gli stakeholder
6.3.4 La misurazione degli impatti ambientali
6.3.4.1 L’impronta ambientale e l’impronta di carbonio
6.3.5 Il GRI come misuratore degli standard di rendicontazione della sostenibilità aziendale
6.3.5.1 I nuovi standard europei per la rendicontazione di sostenibilità
6.3.5.2 L’utilizzo improprio degli SDGs all’interno del report integrato di sostenibilità
6.4 Essere o apparire: il greenwashing
6.4.1 Nascita e progressiva intensificazione della strategia di comunicazione
6.4.2 Linee guida e regole degli Organismi di controllo in Italia
6.4.3 Esperienze di legislazione sul fenomeno del greenwashing
6.4.4 La pronuncia giudiziale sul greenwashing di un Tribunale italiano: la sentenza Miko
6.4.5 Diffusione di nuovi fenomeni
Parte V
AZIONI PRATICHE PER UN’AZIENDA ECOSOSTENIBILE (di Fabrizio Santori)
7 Proposte di strumenti operativi per le aziende
Introduzione
7.1 Fattori della sostenibilità e come si misurano
7.2 La sostenibilità come tema strategico per le imprese
7.3 Quali vantaggi nell’investire in sostenibilità?
7.4 Quali minacce si possono evitare nell’investire in sostenibilità?
7.4.1 Metodi utili per valutare sistematicamente le minacce e le opportunità
7.5 Quali rischi nel perseguire la sostenibilità?
7.6 La tua azienda è sostenibile?
7.7 Il report o bilancio di sostenibilità
7.8 Azioni pratiche per la sostenibilità della catena di fornitura
7.9 Sette passi concreti per diventare un’azienda green
8 Il modello formativo Green Management Game
8.1 La formazione come primo passo per una cultura aziendale sostenibile
8.2 Perché questo modello: il caso “Pensione Italia”
8.3 Obiettivi del modello
8.4 Che cosa simula il modello?
8.5 Come si sviluppa la simulazione
8.6 Cosa si vince nella simulazione?
8.7 Il Foglio di Decisione
8.8 Come l’imprenditore ecosostenibile gestisce la produzione, i fornitori, le risorse umane e il marketing
8.9 Il Rapporto di Gestione
9 Fattori critici del modello di sostenibilità
Conclusioni – Illuminare la via delle imprese verso la sostenibilità