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Il Marchio d'impresa. valorizzazione, tutela e strategie, contenenete focus operativi e modelli di contratto.
Analisi normativa aggiornata al Decreto crescita 34/2019
L'opera si distingue per l’attenzione, quasi monopolizzante, rispetto alla più ampia analisi dell’istituto del marchio, che gli autori rivolgono verso i sistemi di valutazione e valorizzazione del marchio utilizzando un approccio interdisciplinare, giuridico ed economico-aziendale.
La valutazione economica dei marchi d’impresa coinvolge questioni giuridiche ed economiche che hanno importanti risvolti operativi sia nell’attività d’impresa che - sempre più di frequente – anche negli studi professionali.
Il marchio, per sua natura, riveste la funzione distintiva all’interno delle componenti intangibili della gestione, ovvero è in grado di rendere identificabile il produttore del bene su cui è apposto o riconoscibile il soggetto che eroga il servizio contraddistinto dal marchio stesso, i suoi principi ispiratori, i valori etici, la sua storia. Specialmente negli ultimi anni, sembra aver assunto preminente rilevanza, l’altra funzione tipica del marchio: la capacità attrattiva. Il marchio, come noto, funge da catalizzatore delle attenzioni dei consumatori e degli utenti, i quali sulla base di una pregressa esperienza maturata – per effetto dell’acquisto di un prodotto o della fruizione di un servizio – sono propensi a orientare le successive scelte d’acquisto “attratti” da prodotti e servizi che - quandanche nuovi o non conosciuti - proprio in ragione del marchio che li contraddistingue sul mercato.
Il marchio, dunque, può diventare sinonimo di qualità, di garanzia, di precisione e – in molti casi – di attenzione verso obiettivi di rilevanza sociale o etica e di sensibilità per le problematiche legate ai temi di portata generale, come l’ecologia.
Il marchio, infatti, è capace di sintetizzare quella serie di valori che consentono di indirizzare le scelte di acquisto verso l’output di un produttore piuttosto che di un altro. Quello stesso marchio conosciuto sul mercato come sinonimo di precisione e attenzione verso il prodotto finale, sarà un chiaro segnale delle competenze interne all’azienda, inclusa l’efficienza del sistema di produzione adottato e della qualità dei processi, in relazione alla capacità di soddisfare i bisogni e le attese dei consumatori e della collettività più in generale.
Anche in virtù di quanto sin qui esposto, è innegabile che il marchio d’impresa e, più in generale, tutti gli asset intangibili siano delle importanti risorse aziendali caratterizzati da immaterialità e sviluppate internamente che offrono un altrettanto importante contributo in termini di generazione, sviluppo e condivisione del valore dell’azienda, collocandosi tra quelle risorse aziendali che più di altre partecipano al raggiungimento di vantaggi competitivi sostenibili dall’azienda.
Premessa del curatore editoriale:
Prof. Alessandro Giosi
Professore Associato di Economia Aziendale presso l'Università LUMSA di Roma
Il presente Volume, scritto con sapiente competenza e riflessione critica, dall’Avv. Roberto Sarra e dal Dott. Giuseppe Miceli, si distingue proprio per l’attenzione – quasi monopolizzante, rispetto alla più ampia analisi dell’istituto del marchio - che i due fini giuristi rivolgono verso i sistemi di valutazione e valorizzazione del marchio utilizzando un approccio interdisciplinare, giuridico ed economico-aziendale.
Si evince, dalla lettura dell’opera, come una strategica valorizzazione del marchio – o del brand, inteso come evoluzione del marchio – possa consentire di concquistare un maggiore appeal sul mercato concorrenziale, rispetto ai competitor. Ma, soprattutto, ciò che viene acutamente messo in risalto è la propedeutica importanza del processo di valutazione economico-contabile del marchio.
L’impresa moderna e lo studio professionale innovativo, financo la pubblica amministrazione per ottimizzare la propria brand reputation, potranno utilizzare questo testo come uno strumento operativo che gli consentirà di operare – per proprio conto o a beneficio dei propri clienti/utenti - la valutazione del marchio con un approccio interdisciplinare, che consideri trasversalmente differenti aspetti, ottenendo risultati apprezzabili sul piano economico-finanziario. Ecco perché, vengono sviluppati, con un approccio operativo, i principali metodi per la stima del valore di mercato dei marchi.
Particolarmente utile è, inoltre, la modulistica che viene riportata in addendum a un libro che non può mancare nel cassetto del professionista 2.0.
La realizzazione di quest’opera mi vede artefice – prima ancora che partecipe - di un rapporto di collaborazione scientifica maturato tra i due Autori che con questo volume hanno voluto posare la “prima pietra” di un progetto strutturato di master universitario in materia di Intellectual Property Management che avrò cura dirigere.
Un’iniziativa fortemente rappresentativa di quanto proficuo e costruttivo possa risultare il rapporto sinergico e programmatico tra il mondo accademico-universitario e l’apparato professionale-imprenditoriale di cui, molto spesso, il nostro sistema formativo è stato deficitario.
Prefazione
Premessa del curatore editoriale
1. Impresa e diritti di proprietà: il marchio d’impresa
1.1 Il marchio d’impresa: disciplina e caratteri
1.2 La funzione distintiva e la capacità attrattiva del marchio
1.3 Requisiti e tipologie del marchio
1.4 I confini territoriali del marchio
1.5 Registrazione del marchio
1.6 Cause di estinzione del marchio
1.7 Tutela del marchio
1.8 La circolazione del marchio: cessione e licenze
2. Valorizzazione del marchio e strategia d’impresa
2.1 La valorizzazione e tutela del marchio
2.2 Valutazione e identificazione dei beni immateriali
2.3 I principi contabili nazionali
2.4 La valutazione dei costi legati alla IP
2.5 I metodi fondati sui costi
2.5.1 Il metodo del costo storico
2.5.2 Il metodo del costo di riproduzione
2.6 I metodi reddituali
2.6.1 Premium Price
2.6.2 Royalties Method
2.6.3 Metodo Comparativo
3. Il trasferimento del marchio
3.1 Trasferimento e licenza d’uso del marchio
3.2 Le licenze di Marchio
3.2.1 Lease back: monetizzazione degli asset di proprietà industriale
3.2.2 IP Asset Backed Securitization
3.2.3 IP Sale and Lease Back
4. Focus operativi
FOCUS 1: Rassegna dei principali provvedimenti normativi in materia di marchi
FOCUS 2 case study: la valutazione del marchio nelle procedure concorsuali
5. Modelli
5.1 Contratto di cessione di marchio
5.2 Contratto di licenza di marchio
Considerazioni conclusive del curatore editoriale
Bibliografia/Sitografia
Aggiornato con il Decreto crescita (convertito in Legge n. 58/2019)
Il testo è rivolto principalmente a professionisti e consulenti del settore, ma – grazie ad un approccio operativo, caratterizzato da esemplificazioni, casi pratici, tabelle e modulistica – si propone anche come una guida pratica per chi voglia intraprendere un’attività turistico-ricettiva o semplicemente desideri gestire al meglio un business già consolidato.
• Costituzione e gestione
• Lineamenti giuridici
• Criteri organizzativi
• Scritture contabili
• Bilancio e nota integrativa
• Rendiconto finanziario
• Regime fiscale
• IVA
• Imposte dirette
Gli argomenti trattati, tutti corredati da numerosi e circostanziati riferimenti normativi e di prassi, spaziano dai profili civilistici, tra cui la scelta della più idonea forma giuridica per l’esercizio dell’attività, a quelli più propriamente giuridici, fra i quali spiccano quelli relativi al contratto di deposito in albergo e alla delicata questione della responsabilità dell’albergatore per le cose portate o consegnate in albergo.
Dai suggerimenti organizzativi e gestionali si passa agli obblighi contabili ed ai numerosi adempimenti amministrativi.
La parte finale è dedicata alla disciplina tributaria delle strutture alberghiere: partendo da una dettagliata analisi dei molteplici risvolti e utilizzi della fatturazione elettronica (cui è stato dedicato un intero capitolo), si esamina successivamente il trattamento dell’IVA e delle relative detrazioni, per poi dare cenni sulle semplificazioni e agevolazioni previste per i contribuenti in regime forfetario, fino a concludere
con gli aspetti dell’imposizione diretta, tra cui la controversa imposta di soggiorno e di sbarco.
1 Lineamenti giuridici
1.1 Le strutture ricettive
1.2 La classificazione delle strutture ricettive alberghiere e paralberghiere
1.3 La classificazione delle strutture ricettive extralberghiere
1.4 La classificazione delle strutture ricettive all’aperto
1.5 Le strutture ricettive di mero supporto
1.6 Le attività professionali collegate alle strutture ricettive: il servizio di direzione e quello di ricevimento
1.6.1 Il servizio ai piani e il servizio di ristorazione
1.6.2 Il servizio bar e il servizio economato
1.6.3 Il servizio amministrativo ed altri servizi
1.7 La forma giuridica: impresa individuale, impresa societaria e associazione in partecipazione
1.8 La forma giuridica: impresa individuale
1.9 La forma giuridica: l’impresa coniugale
1.10 La forma giuridica: l’impresa familiare
▶▶ Allegato A – Atto dichiarativo d’impresa familiare ai sensi dell’art. 230 bis c.c.
1.11 La forma giuridica: la società irregolare
1.12 La forma giuridica: la società in nome collettivo
1.13 La forma giuridica: la società in accomandita semplice
1.14 La forma giuridica: la società per azioni
1.15 La forma giuridica: la società a responsabilità limitata
1.16 La forma giuridica: la S.R.L. unipersonale
1.17 La forma giuridica: la S.R.L. semplificata
▶▶ Allegato B – Differenze tra S.R.L. e S.R.L.S
1.18 La scelta della forma giuridica per l’esercizio dell’attività alberghiera: l’impresa individuale e l’impresa societaria
1.19 La scelta della forma giuridica per l’esercizio dell’attività alberghiera: la società di persone e la società di capitali
▶▶ Allegato A – Tabella di raffronto tra la S.N.C. e la S.A.S
▶▶ Allegato B – Tabella di raffronto tra la S.R.L. e la S.P.A
1.20 L’associazione in partecipazione
1.21 Il contratto di deposito in albergo
1.22 La responsabilità dell’albergatore per le cose portate in albergo
1.23 La responsabilità dell’albergatore per le cose consegnate in albergo
1.24 Aspetti giuridici dell’azienda agrituristica
2 Gli adempimenti costitutivi
2.1 I piani d’impianto di un’impresa alberghiera
2.2 Il piano degli investimenti a lungo termine
▶▶ Allegato A – Piano degli investimenti a lungo termine di un albergo da acquisire in proprietà
▶▶ Allegato B – Piano degli investimenti a lungo termine di un albergo da arredare e da condurre in locazione
2.3 Il preventivo economico
▶▶ Allegato A – Preventivo economico di un albergo da acquisire in proprietà
▶▶ Allegato B – Preventivo economico di un albergo da arredare e da condurre in locazione
2.4 Il preventivo finanziario
▶▶ Allegato A – Preventivo finanziario di un albergo da acquistare in proprietà
▶▶ Allegato B – Preventivo finanziario di un albergo da arredare e da condurre in locazione
2.5 Gli adempimenti amministrativi per l’avvio e l’esercizio delle strutture turistico-ricettive
2.6 La licenza comunale per l’esercizio di albergo
2.7 La licenza comunale per l’esercizio di albergo e di ristorante
2.8 L’iscrizione al registro delle imprese o al REA
▶▶ Allegato A – Modulistica del registro delle imprese
2.9 La posta elettronica certificata (PEC)
2.10 La dichiarazione di inizio attività all’Agenzia delle Entrate
2.11 Il pagamento dell’imposta di registro
2.12 Altri adempimenti costitutivi: la comunicazione unica e la segnalazione certificata di inizio attività
2.13 Altri adempimenti costitutivi: le scritture contabili civilistiche e fiscali
▶▶ Allegato A – Termini degli adempimenti costitutivi per tipo di società
▶▶ Allegato B – Libri legali e fiscali obbligatori per impresa individuale e società
2.14 Le semplificazioni contabili
2.15 La tenuta e la conservazione dei libri contabili
2.16 I termini di conservazione dei registri e della documentazione contabile
▶▶ Allegato A – Tabella termini di conservazione delle scritture contabili
▶▶ Allegato B – Tabella termini di controllo dichiarazioni fiscali
2.17 I vantaggi della tenuta della contabilità ordinaria
2.18 La comunicazione di apertura dell’albergo agli enti
3 Gli aspetti contabili
3.1 La main-courante (o giornale d’albergo)
3.2 La scheda di dichiarazione delle generalità
▶▶ Allegato A – Dati da trasmettere alle questure
3.3 II modello ISTAT C/59
3.4 Il libro arrivi e partenze
3.5 Gli indici statistici alberghieri
3.6 Il registro degli acquisti
3.7 Il registro dei corrispettivi
▶▶ Allegato A – Cessioni e prestazioni di servizi non soggette all’obbligo di certificazione (Art. 2, del D.P.R. 21 dicembre 1996, n. 696, richiamato dall’art. 1, del D.M. 10 maggio 2019)
3.8 Il registro delle fatture
3.9 Il registro riepilogativo
3.10 Il registro dei beni ammortizzabili
3.11 La prima nota
3.12 Le scritture di costituzione
3.13 Gli aspetti contabili della carta di credito
3.14 Le scritture di gestione
3.15 Le condizioni e il contenuto del bilancio in forma abbreviata
▶▶ Allegato A – Stato patrimoniale in forma abbreviata
▶▶ Allegato B – Conto economico in forma abbreviata (art. 2435 bis del D.Lgs. 6/2003)
▶▶ Allegato C – Clausole generali e principi di redazione del bilancio
3.16 Le condizioni e il contenuto del bilancio delle micro-imprese
▶▶ Allegato A – Parametri ed obblighi connessi alle classi dimensionali delle imprese
3.17 Il contenuto della nota integrativa
3.18 La relazione sulla gestione
3.19 Il rendiconto finanziario
3.20 Approvazione del bilancio nella S.R.L
▶▶ Allegato A – Scheda adempimenti da osservare per l’approvazione del bilancio nella S.R.L. (questa tabella è redatta supponendo che la decisione dei soci sia stata adottata secondo il metodo assembleare)
▶▶ Allegato B – Rappresentazione grafica degli adempimenti connessi al bilancio d’esercizio delle S.R.L.
4 L’ex ricevuta fiscale e la fattura elettronica
4.1 L’ex ricevuta fiscale
4.2 Le motivazioni della fattura elettronica nel Provvedimento dell’Agenzia delle Entrate del 30 aprile 2018
4.3 La procedura da seguire per l’iscrizione al SdI gestito dal Ministero dell’Economia e delle Finanze
4.4 La fattura elettronica: le modalità della trasmissione
4.5 La fattura elettronica: la trasmissione al SdI e i controlli sui file
4.6 La fattura elettronica: la domiciliazione
4.7 La fattura elettronica: la data di emissione e di ricezione
4.8 La fattura elettronica: la nota di variazione e l’autofattura
4.9 La conservazione delle fatture elettroniche
4.10 I servizi ausiliari offerti dall’Agenzia delle Entrate
4.11 Gli incentivi per la fatturazione elettronica
4.12 La delega agli intermediari per la fatturazione elettronica ed i servizi delegabili
4.13 La riservatezza nel trattamento dei dati delle fatture elettroniche
4.14 La quietanza sulle fatture elettroniche
4.15 Il registratore telematico di cassa
4.16 Il documento commerciale, con valenza fiscale, in uso con il registratore telematico
5 L’IVA
5.1 Il meccanismo dell’imposta
5.2 Il momento d’imponibilità all’IVA
5.3 Le prestazioni alberghiere e di somministrazione di alimenti e bevande
5.4 Le aliquote dell’IVA nella costruzione e nella locazione di complessi ricettivi
5.5 L’aliquota dell’IVA nell’intermediazione della locazione di immobili ad uso turistico
5.6 L’aliquota dell’IVA nelle aziende agrituristiche e nelle case per ferie
5.7 Il rimborso delle spese
5.8 Il volume d’affari
5.9 La dichiarazione di variazione all’IVA
5.10 L’esercizio di più attività
5.11 Gli omaggi e l’IVA
5.12 La liquidazione periodica e la dichiarazione annuale dell’IVA
▶▶ Allegato A – Termini di emissione e registrazione delle fatture, nonchè modalità di liquidazione dell’imposta
▶▶ Allegato B - Termini di liquidazione periodica dell’IVA
▶▶ Allegato C – Schema di liquidazione periodica dell’IVA
5.13 L’acconto dell’IVA
5.14 Gli aspetti fiscali del telefono fisso e mobile
5.15 Gli aspetti fiscali delle autovetture, degli autobus, dei motocicli, ecc
5.16 La detraibilità dell’IVA sull’ampliamento della struttura alberghiera
5.17 La detraibilità dell’IVA relativa ai costi di manutenzione straordinaria dell’immobile locato
5.18 La detraibilità dell’IVA relativa ai costi di manutenzione straordinaria di immobili abitativi destinati ad attività turistico-alberghiera
5.19 L’attività ricettiva e le prestazioni di cure termali
5.20 Le prestazioni alberghiere a clienti pagate da agenzie straniere
5.21 Le residenze sanitarie assistenziali, le case di riposo per anziani, le colonie, ecc.
5.22 L’attività di affittacamere
5.23 Le semplificazioni e le agevolazioni dei contribuenti in regime forfetario
▶▶ Allegato A – Prospetto di valori di ricavi e di redditività per settore di attività nel regime forfetario
▶▶ Allegato C – Fattura d’impresa ricettiva che adotta il regime forfetario
5.24 La pulizia delle strutture ricettive affidata a imprese
6 L’imposizione diretta
6.1 Il momento di effettuazione delle operazioni ai fini delle imposte dirette
▶▶ Allegato A – Tabella differente momento impositivo ai fini dell’IVA e delle imposte dirette
6.2 I costi di gestione e il criterio di inerenza
6.3 I criteri di competenza, di certezza e di determinabilità
6.4 Il diritto al rimborso della maggiore imposta versata per l’ascrivibilità di maggiori costi in un periodo d’imposta rivenienti dal loro disconoscimento in altro periodo d’imposta
6.5 L’emendabilità della dichiarazione dei redditi
6.6 La deducibilità delle spese alberghiere e di ristorazione da parte del cliente
6.7 L’ammortamento dei beni materiali
6.8 I costi di manutenzione, riparazione, ammodernamento e trasformazione
6.9 La deducibilità delle tasse e delle imposte
▶▶ Allegato A – Prospetto sulla deducibilità dei tributi
6.10 I ricavi
6.11 Le plusvalenze e le minusvalenze
6.12 La distruzione di generi alimentari e la deduzione dal reddito
▶▶ Allegato A – Schema riassuntivo delle presunzioni di cessione e di acquisto di beni
▶▶ Allegato B – Comunicazione di distruzione o trasformazione di beni
▶▶ Allegato C – Dichiarazione sostitutiva di atto notorio per la distruzione/trasformazione dei beni
6.13 Gli omaggi e le imposte sul reddito
6.14 Le provvigioni agli intermediari
▶▶ Allegato A – L’IVA nelle prestazioni generiche tra intermediario e committente nei Paesi della UE ed extra UE
▶▶ Allegato B – L’IVA nella fatturazione tra agente e preponente nelle intermediazioni generiche nei Paesi della UE ed extra UE
6.15 Il reddito delle imprese ricettive in contabilità semplificata
▶▶ Allegato A – Tabella momento impositivo con pagamenti diversi dal contante
6.16 L’imposta regionale sulle attività produttive (IRAP)
6.17 La tassazione delle società di persone
6.18 La tassazione delle società di capitali in capo alla società erogante ed ai soci
▶▶ Allegato A - Tassazione utili, prodotti dal 1° gennaio 2018, da società di capitali residente a persona fisica, in possesso di partecipazioni qualificate e non
6.19 Gli acconti delle imposte
6.20 I termini di versamento delle imposte
6.21 L’imposta di soggiorno e l’imposta di sbarco
Il nuovo incentivo alla crescita delle imprese, la c.d. “mini IRES” dopo la conversione del Decreto crescita (Legge n. 58/2019).
Il d.l. Crescita ha riscritto interamente la disciplina della cd. Mini-IRES, che era stata introdotta dalla legge di bilancio 2019 a fronte dell’abrogazione dell’ACE e della mancata proroga del super-ammortamento. La nuova agevolazione appare indubbiamente molto semplificata per quanto concerne le modalità di calcolo del beneficio, essendo determinata unicamente con riguardo all’incremento patrimoniale derivante dalla non distribuzione degli utili. È, infatti, venuta meno l’ulteriore condizione prevista nella versione previgente del reinvestimento di tali utili in incrementi occupazionali e nuovi investimenti.
Come evidenziato dalla relazione illustrativa, la revisione della mini-IRES è volta a introdurre “un nuovo incentivo volto a individuare una modalità di tassazione agevolata ai fini IRES relativamente semplice e pur sempre con la finalità di agevolare gli utili non distribuiti. La nuova aliquota ridotta dell’IRES, applicabile al reddito di impresa dichiarato, è correlata quindi al solo reimpiego degli utili. Si prevede a regime l’applicazione di un’aliquota ridotta pari al 20,5 per cento sugli utili reinvestiti, a prescindere dalla destinazione specifica degli stessi all’interno dell’organizzazione”.
Tale agevolazione è stata battezzata dai primi commentatori come “mini IRES” dando rilievo appunto al particolare meccanismo dell’agevolazione che non agisce in diminuzione sulla determinazione della base imponibile, ma riduce l’aliquota di imposta su una parte dell’imponibile (pari agli utili accantonati) .
Il meccanismo dell’agevolazione è rimasto invariato, ma, rispetto all’originaria formulazione, la normativa vigente rivede al ribasso la riduzione dell’aliquota IRES che è passata da 9 a 1,5 punti percentuale per il 2019 (fino ad arrivare a 4 punti percentuali a regime dal 2023).
Va evidenziato che il beneficio non è limitato alla sola IRES, essendo fruibile anche dai soggetti IRPEF, ma l’individuazione della disciplina applicabile è demandata a un apposito provvedimento attuativo.
La nuova disciplina si applica a decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2018 (vale a dire dal periodo di imposta 2019 per i soggetti “solari”). È stato sottolineato come non vi sia una disposizione ad hoc per la misura degli acconti da versare per il 2019, per i quali, di conseguenza, si osserverà la disciplina ordinaria, senza obbligo di alcuna rettifica finalizzata, per esigenze erariali di “cassa”, a non tener conto del mutato contesto normativo in via previsionale.
Come si avrà modo di analizzare nel prosieguo, la nuova disciplina – che va a sostituire la prima versione della Mini IRES sicuramente non di agevole applicazione – presenta una notevole semplificazione, ma indubbiamente l’incentivo, con la riduzione del beneficio, ha perso molto del suo appeal.
1. Premessa
2. Ambito soggettivo
2.1 Soggetti ammessi
2.2. Enti creditizi e finanziari
2.3 Soggetti esclusi
2.3 Cumulabilità con altre agevolazioni
3. Meccanismo dell’agevolazione
3.1 Riduzione dell’aliquota di imposta
4. Gli utili accantonati a riserve “disponibili”
4.1 Riserve di utili “non disponibili”
5. Il riporto in avanti dell’eccedenza di utile
6. Il meccanismo agevolativo per i soggetti in consolidato fiscale e trasparenza fiscale
6.1 Consolidato fiscale
6.2 Trasparenza fiscale
7. L’applicazione dell’agevolazione per i soggetti IRPEF
Appendice normativa
Decreto legge 30 aprile 2019 - Misure urgenti di crescita economica e per la risoluzione di specifiche situazioni di crisi (G.U. n. 100 del 30 aprile 2019 - Legge n. 58 del 28 giugno 2019, convertito con modifiche) (estratto)
Con lo sviluppo dell’attività di revisione legale si sono nel frattempo sviluppati notevolmente gli altri servizi di revisione e gli altri incarichi del revisore. La necessità di sviluppare i servizi professionali a tale riguardo porta necessariamente ad una varietà di servizi che il revisore deve saper svolgere e a nuove professionalità.
In tal veste è sembrato opportuno fare un punto della situazione (peraltro in costante evoluzione) per cercare di fornire dei riferimenti utili ai professionisti che operano nel settore.
Nel testo non sono naturalmente citati tutti i servizi possibili, ma solo i principali che la prassi economica attualmente richiede considerando che l’evoluzione delle cose ne produrrà sempre di nuovi.
Si è quindi cercato di analizzare gli aspetti generali dei servizi che possono essere resi distinguendo tra revisione completa, revisione limitata e altre tipologie di servizi.
Si è poi focalizzata l’attenzione sui servizi ed incarichi imposti dalla legge suddividendoli tra quelli previsti dal Codice Civile, da altre leggi speciali e le attestazioni ai fini fiscali. Infine ci si è concentrati sui servizi che non richiedono alcuna relazione del revisore come l’assistenza contabile, la due diligence e le agreed upon procedures che spesso sono assegnate da specifici incarichi.
Sono forniti alcuni esempi di relazioni da utilizzare a seconda delle diverse circostanze, se richieste.
Il tutto nella speranza che questo testo possa essere utile ai professionisti.
Prefazione
1. Aspetti generali e tipi di incarichi
2. Incarichi imposti dalla legge
2.1 Incarichi imposti dal Codice Civile
2.1.1 Limitazioni alla circolazione delle azioni
2.1.2 Annullamento di azioni possedute da una controllata
2.1.3 Acconti sui dividendi
2.1.4 Recesso del socio
2.1.5 Azioni riscattabili
2.1.6 Aumento di capitale con esclusione del diritto di opzione
2.1.7 Parere sulla congruità del prezzo di emissione delle azioni
2.1.8 Patrimoni destinati a specifici affari
2.1.9 Direzione e coordinamento
2.1.10 Congruità del rapporto di cambio in caso di fusione
2.1.11 Congruità del rapporto di cambio in caso di scissione
2.1.12 Fusione con indebitamento
2.1.13 Conferimenti in natura in SRL
2.1.14 Perdite nella S.r.l.
2.1.15 Asseverazione a tutela dei creditori
2.1.16 Cooperativa che ha perso la mutualità prevalente
2.1.17 Bilanci intermedi e bilancio finale di liquidazione
2.2 Altri incarichi
2.3 Attestazioni ai fini fiscali
3. Altri incarichi di assurance
4. Altri servizi che non forniscono assurance
4.1 Assistenza contabile
4.2 Due diligence
4.3 Agreed upon procedures
Bibliografia
Dalla “Sopropè” alla Legge 28 giugno 2019 n. 58 - II Edizione.
Il presente lavoro cerca di ricostruire il percorso del principio del contraddittorio endoprocedimentale tributario attraverso le regole normative e i passaggi giurisprudenziali per fornire agli operatori degli spunti pratici a cui eventualmente far riferimento negli atti di difesa del contribuente.
La prima edizione dell’e-book si fermava alle tre ordinanze della Corte Costituzionale del Luglio 2017. Adesso diamo conto della giurisprudenza della Corte di Cassazione degli anni più recenti, della prassi intervenuta sull’argomento, dei tentativi di regolamentazione ed infine dell’approvazione di norme nuove in materia, con la conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34, recante “Misure urgenti di crescita economica e per la risoluzione di specifiche situazioni di crisi”.
Le novità entreranno in vigore per gli accertamenti emessi dopo il 1° luglio 2020, con tutto il tempo per approfondire gli aspetti più spinosi e, riteniamo, per una necessaria e profonda revisione delle regole che denotano non pochi problemi sotto più di un aspetto.
Il rispetto dei diritti della difesa costituisce un principio generale del diritto comunitario che trova applicazione ogniqualvolta l’amministrazione si proponga di adottare nei confronti di un soggetto un atto ad esso potenzialmente sfavorevole. In forza di tale principio i destinatari di decisioni che incidono sensibilmente sui loro interessi devono essere messi in condizione di manifestare utilmente il loro punto di vista in merito agli elementi sui quali l’amministrazione intende fondare la sua decisione. A tal fine essi devono beneficiare di un termine sufficiente.
Tale obbligo incombe sulle amministrazioni degli Stati membri ogniqualvolta esse adottano decisioni che rientrano nella sfera d’applicazione del diritto comunitario, quand’anche la normativa comunitaria applicabile non preveda espressamente siffatta formalità. Trattandosi dell’attuazione del principio in parola e, più in particolare, dei termini per esercitare i diritti della difesa, si deve precisare che, qualora non siano fissati dal diritto comunitario, essi rientrano nella sfera del diritto nazionale purché, da un lato, siano dello stesso genere di quelli di cui beneficiano i singoli o le imprese in situazioni di diritto nazionale comparabili, e, dall’altro, non rendano praticamente impossibile o eccessivamente difficile l’esercizio dei diritti della difesa conferiti dall’ordinamento giuridico comunitario.
Quello appena riportato è, parola più parola meno, il passaggio più significativo della sentenza Sopropè del 18 dicembre 2008 (Causa C‑349/07) della Corte di Giustizia UE. Da questi riferimenti, che poggiano sugli articoli 41, 47 e 48 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea, si è sviluppato un corposo filone giurisprudenziale nazionale sulla base del quale si è progressivamente affermata l’esistenza di un principio generale che attribuisce al contribuente il diritto al contraddittorio preventivo nel procedimento di accertamento e/o riscossione. Preventivo nel senso che non dovrebbe essere possibile emettere atti in contrasto con queste garanzie procedimentali e, nel caso, l’atto emesso sarebbe invalido.
Parallelamente in alcuni provvedimenti normativi tributari si sono introdotti dei passaggi che fanno riferimento alla necessità del contraddittorio mentre, in particolari settori (vedi accertamenti standardizzati) questa garanzia è entrata per via giurisprudenziale. L’insieme è piuttosto eterogeneo e non brilla per sistematicità. Per assicurare quest’ultima, fino al dicembre 2015, era intervenuta la giurisprudenza che era pian piano addivenuta ad un’interpretazione unificante del criterio, scritto o meno che fosse. Così si era prodotto un orientamento via via affermatosi fino alle celebri sentenze delle Sezioni Unite del 18 settembre 2014 (n. 19667-68).
L’inattesa svolta interpretativa arrivata con la nuova pronuncia delle Sezioni Unite (n. 24823 del 9 dicembre 2015) ha riportato verso una situazione non lineare e tutt’altro che definita, sottoposta già recentemente, proprio in virtù di differenze evidenti relativamente a situazioni di fatto assimilabili, al vaglio della Corte Costituzionale.
1. La normativa interna
1.1 Introduzione
1.2 L’articolo 12, comma 7 dello “Statuto”
1.2.1 La norma.
1.2.2 L’ambito di applicazione.
1.2.3 Il computo del termine.
1.2.4 La “particolare” urgenza.
1.2.5 Atto emanato ed atto notificato.
1.2.6 Garanzia statutaria e accertamenti senza accesso in azienda (c.d. “a tavolino”).
1.2.7 L’obbligo di proporre specifiche eccezioni
1.3 Il controllo formale delle dichiarazioni (articolo 36-ter del D.P.R. 600/73)
1.3.1 La regola normativa.
1.3.2 La giurisprudenza.
1.3.3 L’impugnazione dell’esito del controllo formale.
1.4 Dovere di informazione liquidazione dei tributi sulla base delle dichiarazioni (artt. 6 Legge 212/2000 e 36-bis D.P.R. 600/73).
1.4.1 La normativa e la sua recente interpretazione.
1.5 Il nuovo accertamento sintetico (articolo 38 D.P.R. 600/73)
1.5.1 La revisione del 2010
1.5.2 La prassi dell’Agenzia
1.5.3 La giurisprudenza
1.6 Le nuove disposizioni antielusive (art. 1 D.Lgs. 5 agosto 2015, n. 128)
1.6.1 Prima e dopo la riforma del 2015
1.7 Il contraddittorio in materia doganale (art. 11 D.Lgs. 374/90)
1.7.1 La norma del 1990 e l’aggiunta del 2012
1.8 Il contraddittorio in materia di studi di settore e accertamenti standardizzati in genere
1.8.1 La normativa
1.8.2 L’elaborazione giurisprudenziale
1.9. L’ipoteca “esattoriale” (articolo 77, comma 2-bis, DPR 602/73)
1.9.1 La modifica normativa del 2011
1.9.2. La giurisprudenza sulla regola previgente
1.10. Conclusioni
1.10.1 Un contraddittorio “a la càrte”?
2. Le regole europee
2.1. La Carta dei Diritti Fondamentali
2.1.1 Le norme di tutela.
2.1.2 Il valore nel diritto interno della Carta dal lato della giurisprudenza interna
2.1.3 Il valore nel diritto interno della giurisprudenza della Corte di Giustizia
2.1.4 L’effetto espansivo delle tutele della Carta e lo “spill-over effect”
3.L’intervento della Corte di Giustizia e le elaborazioni delle Corti nazionali
3.1. Le principali massime comunitarie
3.1.1 La sentenza Sopropè
3.1.2 La sentenza Kamino International – Datema Worldwide
3.1.3 Considerazioni d’insieme
3.2. L’elaborazione delle sentenze UE da parte del giudice nazionale
3.2.1 La discriminazione a rovescio.
3.2.2 La elaborazione dei principi comunitari in ambito nazionale. Gli albori.
3.2.3 La giurisprudenza di legittimità. La “marcia trionfale” dei principi europei
3.2.4 Il contraddittorio preventivo davanti alla Corte Costituzionale
3.2.5 La questione fa rotta (ancora!) verso le Sezioni Unite
4. Le analisi (e i dubbi) più recenti
4.1 Qualche riflessione preliminare
4.2 Il nuovo passaggio alle Sezioni Unite. La svolta interpretativa
4.2.1 La sentenza delle Sezioni Unite n. 24823 del 9 dicembre 2015.
4.2.2 La vera “distonia”.
4.2.3 Ancora verso la Corte Costituzionale.
4.2.4 La giurisprudenza non (sempre) si allinea alle Sezioni Unite. Breve rassegna 2016-2017.
4.2.5 Le ordinanze della Corte Costituzionale del luglio 2017.
5. Gli anni più recenti e l’intervento normativo
5.1. La giurisprudenza
5.1.1 Le massime della Cassazione 2018-2019, con particolare riferimento alle regole dello “Statuto” sul contraddittorio preventivo.
5.1.2 La sentenza della Sezione Tributaria n. 701/2019.
5.2. La prassi degli ultimi anni
5.2.1 La Circolare 1/2018
5.2.2 La Circolare 19 del 2019
5.3. Gli interventi normativi tentati e quello operato dalla Legge 28 giugno 2019, n. 58
5.3.1 La Legge Delega
5.3.2 Il disegno di legge sulle semplificazioni e il primo progetto di una norma generale
5.3.3 Accertamento parziale e integrativo in relazione al diritto al contraddittorio
5.3.4 La Legge 28 giugno 2019, n. 58
5.3.5 Le nuove regole in vigore dal 1° luglio 2020
5.3.6 Qualche riflessione
5.3.7 Conclusioni
Dopo un’attenta analisi informatica della tecnologia alla base delle monete virtuali - la blockchain - gli Autori di questo libro si soffermano sulla disamina del fenomeno economico “bitcoin”, senza trascurare la prospettiva normativa, particolarmente delicata allo stato attuale.
Il testo contiene anche un approfondimento del trattamento tributario applicato alle transazioni aventi ad oggetto le valute virtuali.
Il potenziale pericolo di riciclaggio e finanziamento del terrorismo messo in atto con l’utilizzo delle criptovalute induce gli Autori stessi a fornire uno strumento per analizzare come la normativa antiriciclaggio possa essere applicata a tale fenomeno, soprattutto in seguito all’adozione della V direttiva antiriciclaggio, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale UE del 19 giugno 2018.
1. La blockchain, il protocollo CryptoNote e le criptovalute, di Federico Leone e Simone Parisella
1.1 Premessa definitoria
1.2 Il funzionamento della blockchain
1.2.1 Riservatezza e pubblicità delle transazioni
1.2.2 Esigenze commerciali, sociali e istituzionali
1.2.3 Il protocollo CryptoNote
1.3 Le varie tipologie di monete virtuali
1.3.1 Bitcoin
1.3.2 Bitcoin Cash
1.3.3 Ripple
1.3.4 Ethereum
1.4 Il crescente interesse globale: opportunità e rischi
2. Inquadramento normativo, di Sabrina Familiari
2.1 La qualificazione giuridica
2.2 Le implicazioni in materia civilistica
2.2.1 La normativa da applicare e le Initial Coin Offering
2.2.2 I futures basati sui bitcoin e la normativa da applicare
2.3 Normativa internazionale
2.3.1 Le posizioni assunte negli ordinamenti giuridici internazionali
3. Evoluzione economica dei bitcoin e delle valute virtuali, di Elena Razza
3.1 Nascita e piattaforme online: cenni
3.1.1 Le valute virtuali come sistema di pagamento
3.1.2 La speculazione e la quotazione di derivati sui bitcoin
3.2 Il trattamento tributario delle transazioni aventi ad oggetto monete virtuali
3.2.1 Applicazione delle imposte indirette alle transazioni aventi a oggetto valute virtuali
3.2.2 Applicazione delle imposte dirette alle transazioni aventi a oggetto valute virtuali
4. L’utilizzo illecito delle monete virtuali, di Ranieri Razzante
4.1 Il contesto
4.2 Il riciclaggio di denaro, reale e/o virtuale
4.3 I software di mixaggio: una minaccia
4.4 Il finanziamento del terrorismo tramite moneta virtuale
Aggiornato con la C.M. n. 14/E del 2019 e le ultime pronunce dell’Agenzia delle Entrate.
Fra le previsioni di maggiore rilevanza contenute nella legge di bilancio 2018 vi sono quelle di cui ai commi 909 ss. dell’art. 1, che introducono, a partire dal 2019, l’obbligo generalizzato di fatturazione elettronica per le operazioni effettuate tra soggetti residenti, stabiliti o identificati in Italia, sia in ambito B2B (business to business), sia in ambito B2C (business to consumer).
L’introduzione di tale obbligo è finalizzata ad agevolare l’azione di contrasto all’evasione fiscale, mettendo a disposizione dell’Amministrazione finanziaria, tramite il Sistema di Interscambio, i dati delle fatture emesse e ricevute per le operazioni effettuate tra soggetti nazionali. I dati delle operazioni potranno dunque essere “incrociati” con quelli relativi ai versamenti IVA, al fine di verificare il corretto assolvimento dell’imposta.
Il presente ebook vuole fornire ai lettori una chiave di lettura utile e pratica per interpretare le disposizioni di legge e gli ultimi documenti di prassi usciti in relazione ad un tema oggi molto sentito quale è la fatturazione elettronica.
Premessa
1. I soggetti interessati alla fatturazione elettronica
Riferimenti normativi
La guida operativa sull'antiriciclaggio, per commercialisti ed esperti contabili, aggiornata alle Regole tecniche pubblicate il 23/01/2019 dal CNDCEC (previa approvazione del Comitato di Sicurezza Finanziaria), redatta con lo scopo assistere il professionista nella corretta esecuzione di tutti gli adempimenti normativi indicando in che modo e quando devono essere assolti.
L’attuale sistema normativo finalizzato a contrastare il fenomeno del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo è disciplinato dal D.lgs. 231/2007 che annovera, tra i soggetti obbligati, i commercialisti e gli esperti contabili.
Nel corso degli anni il Decreto ha subìto varie modifiche, l’ultima delle quali è stata apportata con il recepimento della Direttiva 2015/849 (UE), cosiddetta IV Direttiva antiriciclaggio, con l’entrata in vigore del D.lgs.90/2017 che ha abolito gli obblighi di registrazione - dedicando particolare attenzione alla conservazione dei dati e delle informazioni - introdotto un nuovo sistema di violazioni che tiene conto della gravità del fatto commesso, inserito le cariche pubbliche nazionali nelle liste delle persone politicamente esposte e previsto un registro dei titolari effettivi di società e trust. E’ previsto, inoltre, l’invio di comunicazioni oggettive all’UIF e l’implementazione di sistemi interni di segnalazione (cd. whistleblowing).
Recentemente, le ispezioni antiriciclaggio condotte dalla Guardia di Finanza nei confronti dei professionisti giuridico-contabili hanno portato alla contestazione di pesanti sanzioni amministrative non solo per le omesse segnalazioni di operazioni sospette (SOS) e le mancate comunicazioni sulle infrazioni relative al contante e ai titoli di credito, ma soprattutto per l’inosservanza degli altri obblighi di collaborazione passiva: valutazione del rischio, adeguata verifica e conservazione.
Dal punto di vista penale si è riscontrato un crescente coinvolgimento inconsapevole del professionista nel reato di riciclaggio e autoriciclaggio dovuto alla carenza o alla totale assenza di procedure e metodologie che possano costituire un efficace sistema di controllo interno.
Questa guida operativa, aggiornata alle Regole tecniche pubblicate il 23/01/2019 dal CNDCEC (previa approvazione del Comitato di Sicurezza Finanziaria), è stata redatta con lo scopo assistere il professionista nella corretta esecuzione di tutti gli adempimenti normativi indicando in che modo e quando devono essere assolti.
Verranno illustrati gli aspetti normativi e procedurali, nonché le modalità operative previste dalla circolare 83607/12 del Comando Generale della Guardia di Finanza in relazione ai controlli, ai poteri, alle autorizzazioni che legittimano le visite ispettive, ai diritti e ai criteri di selezione del professionista da sottoporre a controllo e all’utilizzabilità dei dati antiriciclaggio ai fini fiscali.
Saranno analizzate le violazioni amministrative e penali, l’iter del procedimento amministrativo, gli enti competenti alla constatazione e all’irrogazione delle sanzioni, nonché le procedure per proporre ricorso.
L’ultima parte sarà dedicata ad una serie di domande e risposte sugli adempimenti normativi.
1. Gli obblighi antiriciclaggio
1.1 Le Regole tecniche del CNDCEC
1.1.1 Regola tecnica n.1 – Autovalutazione del rischio relativa all’attività professionale
1.1.2 Regola tecnica n.2 – Adeguata verifica della clientela
1.1.3 Regola tecnica n.3 – Conservazione dei dati e delle informazioni
1.2 L’adeguata verifica della clientela
1.2.1 Quando
1.2.2 Tempistica
1.2.3 Come
1.3 L’identificazione del cliente
1.3.1 Identificazione del cliente persona fisica
1.3.2. Identificazione del cliente persona giuridica
1.4 Identificazione del titolare effettivo (beneficial owner)
1.4.1 Identificazione del titolare effettivo persona fisica
1.4.2 Identificazione del titolare effettivo persona giuridica
1.5 Informazioni sullo scopo e sulla natura della prestazione professionale – modalità di esecuzione
1.6 Controllo costante del cliente (monitoraggio)
1.7 Obbligo di astensione
1.8 Adeguata verifica semplificata
1.9 Adeguata verifica rafforzata – requisiti e procedura
1.9.1 Persone politicamente esposte
1.10 Adeguata verifica della clientela da parte di terzi
1.11 Gli obblighi di conservazione
1.11.1 Il fascicolo cliente e la documentazione da conservare
1.12 La segnalazione di operazioni sospette
1.12.1 Sospensione dell’operazione
1.12.2 Tutela della riservatezza e divieto di comunicazione
1.12.3 Deroga all’inoltro della segnalazione
1.12.4 Gli indicatori di anomalia
1.12.5 Indicatori di anomalia connessi al cliente
1.12.6 Indicatori di anomalia connessi alle modalità di esecuzione delle prestazioni professionali
1.12.7 Indicatori di anomalia connessi alle modalità di pagamento dell’operazione
1.12.8 Indicatori di anomalia relativi alla costituzione e all’amministrazione di imprese, società, trust ed enti analoghi
1.12.9 Indicatori di anomalia relativi ad operazioni aventi a oggetto beni immobili o mobili registrati
1.12.10 Indicatori di anomalia relativi ad operazioni contabili e finanziarie
1.12.11 Gli schemi di anomalia emanati dall’UIF
1.12.12 L’inoltro della segnalazione
1.12.13 Procedura di registrazione al portale INFOSTAT-UIF
1.12.14 Procedura di inoltro della segnalazione
2. L’organizzazione dello studio professionale e gli obblighi dei collaboratori
2.1 Le attività di compliance
2.2 Obblighi dei collaboratori di studio
3. Le regole sull’utilizzo del contante
4. Poteri, le autorizzazioni e le metodologie operative della guardia di finanza
4.1 La circolare 83607/12
4.2 Ispezioni e controlli nello studio professionale
4.2.1 La selezione del soggetto da sottoporre a ispezione
4.2.2 L’accesso
4.2.3 Il luogo di esecuzione e la durata dell’intervento 67
4.2.4 Le annualità sottoposte a controllo
4.2.5 L’attività di ricerca documentale
4.2.6 L’acquisizione dei dati digitali
4.2.7 La conclusione della ricerca documentale
4.3 Le fasi dell’ispezione
4.3.1 L’adeguata verifica della clientela e l’individuazione del titolare effettivo
4.3.2 Monitoraggio del cliente
4.3.3 Conservazione dei dati e delle informazioni
4.3.4 La segnalazione di operazioni sospette
4.3.5 Le comunicazioni delle infrazioni sul contante e sui titoli al portatore
4.4 Il verbale di ispezione e il contraddittorio con il professionista
4.5 La conclusione dell’ispezione
4.6 L’utilizzo ai fini fiscali dei dati antiriciclaggio
5. Gli adempimenti del collegio sindacale
5.1 Collegio sindacale, con incarico di controllo contabile, istituito presso i destinatari degli obblighi antiriciclaggio
5.2 Collegio sindacale, senza incarico di controllo contabile, istituito presso i destinatari degli obblighi antiriciclaggio
5.3 Collegio sindacale, con incarico di controllo contabile, istituito presso le società o gli enti non destinatari degli obblighi antiriciclaggio
5.4 Collegio sindacale, senza incarico di controllo contabile, istituito presso le società o gli enti non destinatari degli obblighi antiriciclaggio
6. Le violazioni penali e amministrative
6.1 Sanzioni penali
6.2 Sanzioni amministrative
7. Il procedimento sanzionatorio e gli strumenti di difesa
7.1 Autorità preposte alla contestazione
7.2 Enti preposti all’irrogazione della sanzione
7.3 Termine per la contestazione
7.4 Prescrizione della violazione
7.5 Fase istruttoria
7.6 Il pagamento in misura ridotta (oblazione)
8. Domande e risposte sulle procedure
8.1 Adeguata verifica
8.2 Identificazione cliente
8.3 Identificazione titolare effettivo
8.4 Segnalazione operazioni sospette
8.5 Il fascicolo cliente
8.6 Le operazioni in contanti
8.7 Autoriciclaggio
8.8 Procedimento amministrativo sanzionatorio
Allegati
AV.0 – AUTOVALUTAZIONE DEL RISCHIO (ARTT. 15 e 16 D.LGS. 231/2007)
AV.1 – DETERMINAZIONE DEL RISCHIO EFFETTIVO E DELLA TIPOLOGIA DI ADEGUATA VERIFICA
AV.2 – CHECK-LIST AI FINI DELLA FORMAZIONE DEL FASCICOLO DEL CLIENTE
AV.3 – ISTRUTTORIA CLIENTE
AV.4 – DICHIARAZIONE DEL CLIENTE
AV.5 – DICHIARAZIONE DEL PROFESSIONISTA ATTESTANTE EX ART. 26 D.LGS. 231/2007
AV.6 – DICHIARAZIONE DI ASTENSIONE DEL PROFESSIONISTA
AV.7 – PROCEDURA DI CONTROLLO COSTANTE
Definizioni
Bibliografia
Raccolta di 69 Formule commentate, estraibili e personalizzabili in word, delle società a responsabilità limitata ordinaria, semplificata e con unico socio, dedicate ai seguenti aspetti della vita della Srl:
› Costituzione e aumento di capitale
› Soci e trasferimento di partecipazioni
› Amministratori
› Decisioni dei soci
› Controllo sulla gestione e sulla contabilità
› Liquidazione
L'opera espone, in maniera sistematica e ragionata, le formule e gli schemi relativi a tutte le operazioni proprie del particolare tipo di società considerato (la società a responsabilità limitata), approntati.
Le formule seguono cronologicamente, ed in sequenza logica, i tempi della vita societaria, dalla costituzione alla vigenza, fino all'estinzione, attraverso gli atti propri dei differenti organi sociali (amministrativi, decisionali e di controllo).
Ad illustrazione di ciascuna delle 68 formule dispiegate nel volume, sono esposti sintetici ma esaurienti cenni generali rubricati "ratio" e una sezione ad hoc chiamata “commento” che inquadra le rispettive tematiche nell'ambito della specifica disciplina normativa
Il testo è corredato da un Indice delle formule, che ne agevolano la diretta applicazione nella pratica professionale.
PARTE PRIMA: LA COSTITUZIONE
PARTE SECONDA: LA GESTIONE
PARTE TERZA: IL BILANCIO
PARTE QUARTA: SCIOGLIMENTO E LIQUIDAZIONE
Decreto Crescita arricchito di novità fiscali, soprattutto nell'ottica della semplificazione.
Nel corso del passaggio parlamentare del testo, infatti, accanto alla riapertura dei termini per la rottamazione ter, spostati al 31 luglio, sono state inserite praticamente tutte le misure contenute nel disegno di legge di semplificazione approvato in prima lettura dalla camera.
Nell'ebook una panoramica completa delle principali novità del testo:
Arrivano quindi, tra l'altro, obbligo all'invito al contraddittorio prima dell'emissione di atti di accertamento, termini più lunghi per l'emissione delle fatture, eliminazione di obblighi di comunicazione duplicati, possibilità di tenere tutta la contabilità in formato elettronico.
Spostati anche i versamenti delle imposte per i contribuenti interessati agli ISA, e di conseguenza anche i termini per la presentazione delle dichiarazioni.
Per le imprese nuove agevolazioni fiscali per le scelte ecocompatibili, incentivi per la riapertura dei negozi nei piccoli centri, agevolazioni per le aggregazioni al Sud.
Per i privati nuove norme per ecobonus e sismabonus destinate a rilanciare gli interventi in questi settori, ma anche una stretta sulle locazioni brevi.
Premessa.
1. Fisco.
1.1 Due mesi in più per modello Redditi e dichiarazione IRAP - Articolo 4-bis.
1.1.1 Niente più documenti in caso di dati già a disposizione delle Entrate.
1.2 Grave irregolarità il mancato rispetto degli impegni alla trasmissione telematica - Articolo 4-ter.
1.2.1 Stretta sui comportamenti irregolari
1.3 Nuovi tributi nell'F24 - Articolo 4-quater.
1.3.1 Anche i contributi scolastici nella delega.
1.3.2 Semplificato il versamento delle addizionali da parte dei sostituti d'imposta.
1.4 Semplificazione in materia di ISA - Articolo 4-quinquies.
1.4.1 Novità in vigore dal 2020.
1.5 Un anno solare la validità della DSU - Articolo 4-sexies.
1.5.1 Aggiornamento solo una volta l'anno.
1.6 Obbligo di invito al contraddittorio - Articolo 4-octies.
1.6.1 Ampliati i termini per la decadenza.
1.6.2 Contraddittorio sempre necessario.
1.6.3 In caso di urgenza.
1.7 Sì al ravvedimento anche in caso di parziale - Articolo 4-decies.
1.7.1 Norma valida solo per i tributi da versare alle Entrate.
1.8 Rientro dei cervelli – Articolo 5.
1.8.1 Agevolazioni più alte e premio per chi si trasferisce al Sud.
1.8.2 Benefici anche senza iscrizione all'AIRE.
1.8.3 Più agevolazioni e minisanatoria anche per i docenti
1.9 Flat tax per i pensionati prolungata a 9 anni – Articolo 5-bis.
1.9.1 Chiarimenti e nuovi termini
1.10 Forfettari sostituti d'imposta – Articolo 6.
1.10.1 Obbligatorio trattenere e versare l'IRPEF.
1.10.2 Retroattive le sanzioni ridotte per l'IVA applicata in eccesso.
1.11 Semplificazione obblighi informativi dei forfetari - Articolo 6-bis.
1.11.1 Le novità con la dichiarazione 2020.
1.12 Fatturazione elettronica Repubblica di San Marino - Articolo 12
1.12.1 Disposizioni di semplificazione.
1.13 Due giorni in più per l'emissione delle fatture - Articolo 12-ter.
1.13.1 Il termine passa da 10 a 12 giorni
1.14 Comunicazioni dei dati delle liquidazioni periodiche dell'imposta sul valore aggiunto – Articolo 12-quater
1.14.1 Stop alla duplicazione degli obblighi
1.15 Obbligatoria la trasmissione telematica dei dati dei corrispettivi - Articolo 12-quater.
1.15.1 Nessuna sanzione per i ritardi limitati nei primi sei mesi di applicazione delle norme.
1.15.2 Raddoppia la possibilità di vincita alla lotteria degli scontrini per chi non paga in contanti
1.15.3 Slittano a settembre i versamenti per i soggetti che applicano gli ISA.
1.16 Cessione anche per i crediti IVA trimestrali – Articolo 12- sexies.
1.16.1 Obbligatorio l'atto pubblico o la scrittura privata autenticata.
1.17 Semplificazioni in materia di dichiarazioni di intento relative all’applicazione dell’IVA -Articolo 12- septies
1.17.1 Niente più obbligo di consegnare copie cartacee.
1.18 Tenuta della contabilità in forma meccanizzata - Articolo 12- octies.
1.18.1 Novità immediatamente operativa.
1.19 Imposta di bollo virtuale sulle fatture elettroniche – Articolo 12-novies.
1.19.1 Integrazione in via automatica.
1.20 Vendita di beni tramite piattaforme digitali - Articolo 13.
1.20.1 Comunicazione obbligatoria.
1.20.2 Imposta evasa a carico di chi elude l'obbligo di comunicazione.
1.21 Reintroduzione della denuncia fiscale per la vendita di alcolici – Articolo 13-bis.
1.21.1 Per la vendita si dovrà presentare la denuncia.
1.22 Disposizioni in materia di pagamento o deposito dei diritti doganali - Articolo 13-ter.
1.22.1 Più strumenti a disposizione.
1.23 Estensione definizione agevolata tributi enti locali - Articolo 15.
1.23.1 Torna la possibilità di rottamare i tributi locali
1.23.2 Rate e modalità di domanda.
1.23.3 Sospese le procedure di recupero per chi presenta la domanda.
1.23.4 Le regole per le multe stradali
1.24 Misure preventive per sostenere il contrasto dell'evasione dei tributi locali - Articolo 15-ter.
1.24.1 Verifica della regolarità dei pagamenti
1.25 Riapertura dei termini per la rottamazione - Articolo 16-bis.
1.25.1 Ancora un mese a disposizione.
1.25.2 I termini di pagamento.
1.26 Stop all'IMU anche per i terreni delle società agricole – Articolo 16-ter.
1.26.1 Efficacia retroattiva.
1.27 Saldo e stralcio dei debiti contributivi degli autonomi solo con delibera ad hoc – Articolo 16-quinquies
1.27.1 Interessate tutte le Casse private.
1.28 Transazioni per somme dovute a INVITALIA - Articolo 32-bis.
1.28.1 Possibile transazione sul debito.
2. Imprese.
2.1 Nuova edizione del superammortamento – Articolo 1.
2.1.1 Proroga fino a fine anno.
2.1.2 Tetto massimo di spesa.
2.2 Taglio dell'IRES – Articolo 2.
2.2.1 Semplificato il sistema.
2.2.2 Le basi per i conteggi
2.2.3 ll riporto negli anni
2.2.4 In caso di consolidato e regime di trasparenza.
2.2.5 Imprese individuali e cumulo dei benefici
2.3 Deducibilità IMU sugli immobili strumentali – Articolo 3.
2.3.1 Agevolazioni in vigore dal prossimo anno.
2.4 Modifiche alla disciplina del Patent box - Articolo 4.
2.4.1 Niente più autorizzazioni preventive.
2.4.2 Disposizioni già operative.
2.5 Aggregazioni d’imprese - Articolo 11.
2.5.1 Agevolate le operazioni effettuate entro il 2222.
2.5.2 Solo imprese di gruppi diversi
2.5.3 Casi di decadenza.
2.6 Estensione del regime di realizzo controllato – Articolo 11-bis.
2.6.1 Neutralità fiscale indotta in presenza di specifici requisiti
2.7 Credito d'imposta carburanti - Articolo 16.
2.7.1 Norma interpretativa.
2.8 Garanzia sviluppo media impresa - Articolo 17.
2.8.1 Spinta per l'ammodernamento.
2.8.2 Più alta la garanzia.
2.8.3 Intervento del Fondo di garanzia PMI su operazioni di sottoscrizione di “Mini-bond”
2.9 Semplificazione per la gestione del Fondo di garanzia per le PMI - Articolo 18.
2.9.1 Stop alla regionalizzazione.
2.9.2 Sostegno al social lending e al crowfunding.
2.9.3 Solo piattaforme accreditate.
2.10 Fondo di rotazione per la concessione di finanziamenti a tasso agevolato - Articolo 18-bis.
2.10.1 Non solo Paesi europei
2.11 Disposizioni in materia di fondi per l'internazionalizzazione- Articolo 18- quater.
2.11.1 Azioni e finanziamenti ai soci
2.11.2 Più elevato l'intervento nel capitale delle imprese dell'area balcanica.
2.11.3 Stretta sulla delocalizzazione.
2.12 Modifiche alla Nuova Sabatini - Articolo 20.
2.12.1 Autocertificazione degli investimenti
2.13 Sostegno alla capitalizzazione per le piccole imprese – Articolo 21.
2.13.1 Rafforzamento della struttura patrimoniale.
2.13.2 Nuovi fondi a disposizione.
2.14 Tempi di pagamento tra le imprese – Articolo 22.
2.14.1 Più dati per valutare l'affidabilità.
2.15 Sostegno all'economia circolare – Articolo 26.
2.15.1 Interessate tutte le imprese manifatturiere.
2.15.2 Progetti per riuso e riciclo.
2.15.3 Finanziamento agevolato o contributo alle spese.
2.15.4 Snellita la gestione delle risorse non utilizzate da Cassa depositi e prestiti
2.16 Disposizioni in materia di rifiuti e di imballaggi – Articolo 26-bis.
2.16.1 Sconto per chi restituisce gli imballaggi usati
2.17 Agevolazioni fiscali sui prodotti da riciclo e riuso – Articolo 26-ter.
2.17.1 Contributo del 25% per i prodotti da riciclo e da riuso.
2.17.2 Agevolazioni anche per chi non usa i prodotti per l'impresa.
2.18 Società di investimento semplice – Articolo 27.
2.18.1 Nuovi gestori specializzati
2.18.2 Tutele per gli investitori
2.18.3 Semplificate le norme amministrative.
2.19 Semplificazioni per la definizione dei patti territoriali e dei contratti d’area – Articolo 28.
2.19.1 Erogazione dei contributi sulla base di una dichiarazione sostitutiva.
2.19.2 Accertamenti sugli interventi per evitare le frodi
2.20 Imprese a tasso zero – Articolo 29.
2.20.1 Fino al 90 per cento la copertura delle spese per donne e giovani
2.20.2 Nuove procedure per aree di crisi e start up innovative.
2.20.3 Sostegno alla digital trasformation.
2.20.4 Progetti anche da gruppi di piccole imprese.
2.21 Agevolazioni per riapertura e l'ampliamento dei negozi di prossimità – Articolo 30-ter.
2.21.1 Intervento solo nei comuni fino a 20.000 abitanti
2.21.2 Niente agevolazioni per chi cede la licenza.
2.21.3 Come ottenere i contributi
2.23 Made in Italy – Articolo 31.
2.23.1 Registro dei marchi storici contro la delocalizzazione.
2.23.2 Sanzioni per le mancate comunicazioni
2.24 Contrasto all’Italian sounding – Articolo 32.
2.24.1 Interventi per le piccole e medie imprese.
2.24.2 Stop alla registrazione di marchi “denigratori”
2.24.3 Voucher 3I– investire in innovazione.
2.24.4 Sostegno alle esportazioni di qualità.
2.25 Incentivo fiscale per promuovere la crescita dell'Italia meridionale - Articolo 44-bis.
2.25.1 Credito d'imposta sulle DTA.
2.25.2 Escluse le società già legate tra loro.
2.25.3 Il versamento del canone.
2.25.4 Decorrenza del regime.
2.26 Credito d'imposta per la partecipazione delle PMI a fiere internazionali - Articolo 49.
2.26.1 Credito d'imposta per esposizione e marketing.
3. Pacchetto casa.
3.1 Niente più sanzioni per la mancata comunicazione della proroga dei contratti con cedolare secca - Articolo 3-bis.
3.2 Semplificazione per i locatori
3.3 Stop alle tasse sui canoni non percepiti in caso di sfratto - Articolo 3-quinquies.
3.3.1 Solo obbligo di convalida dello sfratto.
3.4 Rinnovo di due anni in due anni per il canone concordato Articolo 19-ter.
3.4.1 Il termine vale in assenza di comunicazioni tra proprietario e inquilino.
3.5 Da giugno a dicembre la dichiarazione IMU – Articolo 3-ter.
3.5.1 Misure immediatamente operative.
3.6 Niente dichiarazione per il taglio IMU per comodato e locazioni agevolate - Articolo 3-quater.
3.6.1 Ridotti gli oneri per i proprietari
3.7 Stretta sulle locazioni brevi - Articolo 13-quater.
3.7.1 Solidarietà per i pagamenti da parte degli intermediari
3.7.2 I dati di locatori e ospiti comunicati alle Entrate.
3.7.3 Il codice identificativo.
3.7.4 Fino a 5.000 euro di multa per chi non pubblica il bollino.
3.8 Sisma bonus anche nelle zone a basso rischio – Articolo 8.
3.8.1 Agevolazione con perimetro più ampio.
3.9 Sconto al posto della detrazione per Ecobonus e consolidamento antisimico - Articolo 10.
3.9.1 Taglio del prezzo.
3.9.2 Stessa agevolazione anche per il sismabonus.
3.9.3 Cessione del credito per interventi di risparmio energetico nell'ambito delle ristrutturazioni
3.10 Incentivi per la valorizzazione edilizia – Articolo 7.
3.10.1 Meno tasse di acquisto per le imprese che riqualificano vecchi edifici
3.10.2 I vincoli per la classe energetica.
3.11 Esenzione TASI per gli immobili costruiti e destinati alla vendita – Articolo 7-bis.
3.11.1 Esclusi dall'agevolazione gli immobili dati in locazione.
3.12 Fondo di garanzia imprese in difficoltà settore edile - Articolo 7-ter.
3.12.1 Imprese e finanziamenti
4. Terzo settore.
4.1 Enti Associativi Assistenziali - Articolo 14.
4.1.1 Cresce il numero degli enti interessati
4.2 Obblighi informativi erogazioni pubbliche - Articolo 35.
4.2.1 Attuate le norme della Legge annuale sulla concorrenza del 2017.
4.2.2 Semplificazioni per gli aiuti di Stato alle imprese.
4.3 Semplificazione degli adempimenti per la gestione degli enti del Terzo settore - Articolo 43.
4.3.1 Meno brocrazia.
4.3.2 Trasparenza per le donazioni dai paesi black list
4.3.3 Slitta di un anno l'adeguamento degli statuti