Inserisci l'e-mail con la quale ti sei registrato su FISCOeTASSE.com
Entra con le tue credenziali BusinessCenter o SiteCenter. Password dimenticata?
Ebook in pdf che esamina e commenta le disposizioni normative in materia di bilanci di esercizio e consolidati, in particolare la Direttiva bilanci entrata nel vivo della sua attuazione pratica nel 2017, ricco di esempi e casi pratici.
Aggiornato con:
• Decreto MEF 3 agosto 2017 (determinazione della base imponibile IRES e IRAP dei soggetti ITA GAAP e dei soggetti IAS adopter)
• Nuovo principio OIC n. 11 (finalità e postulati del bilancio d’esercizio)
• Nuove indicazioni in nota integrativa
1. Stato dell’arte
1.1 Aspetti generali
1.2 Un bilancio diverso a seconda della dimensione dell’impresa
2. Gli attuali schemi di bilancio: Stato Patrimoniale e Conto Economico
2.1 Aspetti generali
2.2 Le modifiche nei criteri di redazione del bilancio
2.3 Le modifiche negli schemi di bilancio – Stato Patrimoniale
2.4 Le modifiche negli schemi di bilancio – Conto economico
3. Il rendiconto finanziario
3.1 Aspetti generali
3.2 Variazioni finanziarie e variazioni non finanziarie
3.3 Forma e contenuto del rendiconto finanziario
3.4 Rendiconto finanziario consolidato
4. Le modifiche nei criteri di valutazione
4.1 Aspetti generali
4.2 Variazioni nei criteri di valutazione delle singole aree di bilancio
4.3 Norme abrogate
5. Strumenti finanziari e strumenti finanziari derivati
5.1 Introduzione nella normativa nazionale degli strumenti finanziari anche derivati
5.2 Definizione di strumento finanziario
5.2.1 Definizione di strumento finanziario derivato
5.3 Come si valutano gli strumenti finanziari derivati
5.4 Il mercato attivo
5.5 Alcune riflessioni
5.6 Informazioni da fornire in nota integrativa
5.7 Informazioni da fornire nella relazione sulla gestione 79
6. Le modifiche alla nota integrativa
6.1 Analisi delle principali novità
6.2 Le modifiche agli aspetti già esistenti
7. Le modifiche al bilancio consolidato
7.1 Analisi delle principali novità
7.2 Casi di esonero dall’obbligo di redazione del bilancio consolidato
7.3 Casi di esclusione dal consolidamento
7.4 I documenti che compongono il bilancio consolidato
7.5 Le attuali regole per la redazione del bilancio consolidato
7.6 Le modifiche in nota integrativa
7.7 Le modifiche alla relazione sulla gestione
7.8 Pubblicazione del bilancio consolidato
8. Modifiche al bilancio in forma abbreviata
8.1 Il bilancio in forma abbreviata: le sue caratteristiche
8.2 Le innovazioni della riforma
9. Il bilancio delle micro-imprese
10. Gli effetti fiscali delle attuali norme
Appendice normativa
Il budget rappresenta uno strumento fondamentale in termine di programmazione aziendale e pianificazione finanziaria, raggiungendo personalizzazioni tipiche e diversificate per ogni azienda in relazione alle specificità delle stesse.
Infatti, le informazioni presenti nel budget non sono sempre uguali, ma si concretizzano nelle corrette informazioni che ogni azienda ha necessità di predisporre in ordine alle proprie necessità.
Si pensi infatti ad un gruppo di aziende piuttosto che ad una azienda multinazionale oppure ad una singola azienda, ognuna di esse avrà rendicontazioni diverse e modalità esplicative diverse.
Il volume vuole essere una guida agli operatori del settore nell’analisi di bilancio, nella registrazione contabile e nel definire il corretto funzionamento di tutto il processo di budget del personale.
Introduzione
1. Il costo del personale in Bilancio
2. Gli elementi contabili del costo del personale
3. La contabilizzazione del cedolino paga
4. Elementi della retribuzione indiretta
4.1 Le ferie
4.2 La contabilizzazione dei permessi
4.3 La contabilizzazione della Tredicesima e della Quattordicesima mensilità
5. Il trattamento di fine rapporto
5.1 Anticipazione del TFR
6. Budget del personale e costo del lavoro
6.1 Il budget del personale
6.2 Le fasi del budgeting
6.2 Elementi essenziali nel predisporre un budget del personale
6.3 Costi della manodopera: dati per la verifica degli scostamenti
7. Sviluppi di costo e tipologie di contabilizzazione
7.1 Retribuzione (e TFR), costi assistenziali e di previdenza complementare
7.2 Contributi INPS e assicurazione INAIL
7.3 Imponibile fiscale e imponibile contributivo
7.4 Welfare aziendale e flexible benefits
7.5 Costo dell’assenteismo
7.6 Il costo delle sanzioni collegate al licenziamento illegittimo
7.7 Irap
8. La predisposizione del piano del budget del personale
Il testo vuole essere un manuale di riferimento per tutti coloro che operano nel settore del non profit e del mondo cooperativo che si trovano nella necessità di comprendere il nuovo quadro giuridico di riferimento e delle opportunità di finanziamento per associazioni, fondazioni, altri soggetti ed imprese cooperative.
La prima parte del testo definisce tutte le forma giuridiche nelle quali una attività no profit può organizzarsi secondo quanto previsto dal Codice Civile e da leggi speciali, nonché secondo il nuovo Codice del Terzo Settore.
La seconda parte fornisce un quadro aggiornato sulla programmazione europea passando in rassegna tutti i programmi UE che possono essere accessibili ad enti non profit.
La terza parte invece, partendo dalle agevolazioni specifiche per gli Enti del Terzo Settore, offre una panoramica sugli strumenti finanziari pubblici, suddivisi per settore di competenza (cultura, sociale, sport, etc.) e privati nazionali dedicati agli enti non profit e del terzo settore.
Il tutto completato da riferimenti normativi e sitografia.
PREMESSA
CAPITOLO 1 - IL PANORAMA DEGLI ENTI NON PROFIT IN ITALIA
1.1. Introduzione
1.2. Logica economica del non profit. Il terzo settore
1.3. Imprenditorialità del non profit
1.3.1 Assetto aziendale del non profit
1.3.2 Impresa sociale
1.3.3 Le start up
1.4. L’associazionismo non profit
1.4.1 Il volontariato
1.4.2 Le organizzazioni non lucrative di utilità sociale (Onlus)
1.4.3 Le cooperative sociali
1.4.4 Le fondazioni
1.4.5 Le Società operaie di mutuo soccorso
1.4.6 Le organizzazioni non governative (ONG)
1.5. Le organizzazioni profit
1.5.1 Le cooperative
CAPITOLO 2 - LA RIFORMA DEGLI ENTI DEL TERZO SETTORE
2.1 La legge delega
2.2 L’attuazione della delega
2.3 Gli Enti del Terzo Settore (ETS)
2.4 Il regime transitorio
2.5. La personalità giuridica degli Enti del Terzo Settore
2.6 Le agevolazioni per gli Enti del Terzo Settore e le norme comunitarie
2.7 Agevolazioni fiscali ed aiuti de minimis
2.8 Obblighi di pubblicità e trasparenza
CAPITOLO 3 – I FINANZIAMENTI DIRETTI EUROPEI PER IL NON PROFIT
3.1 Commissione Europea e innovazione sociale
3.2 I principali finanziamento diretti UE per il no profit
3.3 Ricerca e innovazione
3.3.1 Horizon 2020
3.4 Ambiente e azione per il clima
3.4.1 LIFE
3.5 Sviluppo e cooperazione internazionale
3.6 Gli Strumenti di Finanziamento
3.6.1 Strumento europeo per la democrazia e i diritti umani (EIDHR)
3.6.2 Strumento che contribuisce alla stabilità e alla pace (IcSP)
3.6.3 Strumento di partenariato (PI)
3.6.4 Strumento per la cooperazione in materia di sicurezza nucleare (INSC)
3.6.5 Development Cooperation Instrument (DCI)
3.6.6 Programma Pan-Africano
3.6.7 Fondo europeo di sviluppo (FES)
3.6.8 Strumento per l’assistenza alla preadesione
3.6.9 Politica europea di vicinato (ENP)
3.6.10 Strumento per la Groenlandia
3.7 Agenzia esecutiva per i consumatori, la salute, l’agricoltura e l’alimentazione (Chafea)
3.7.1 Programma per la salute dell’UE
3.7.2 Una migliore formazione per un’iniziativa alimentare più sicura (BTSF)
3.7.3 Programma di promozione dei prodotti agricoli
3.8 DG Giustizia e consumatori
3.8.1 Programma Giustizia.
3.8.2 Programma diritti, uguaglianza e cittadinanza.
3.8.3 Programma per i consumatori
3.9 Migrazione e affari interni
3.9.1 Fondo Asilo, migrazione e integrazione (AMIF)
3.9.2 Fondo sicurezza interna
3.9.3 Programma Europa per i cittadini
3.10 Occupazione, affari sociali e inclusione
3.10.1 Programma dell’UE per l’occupazione e l’innovazione sociale (EaSI)
3.10.2 Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (FEG)
3.10.3 Fondo di aiuti europei agli indigenti (FEAD)
3.11 Istruzione, cultura, gioventù, lingue e sport.
3.11.1 Europa Creativa.
3.11.2 Erasmus+..
CAPITOLO 4 – LA SCRITTURA DEL PROGETTO EUROPEO.
4.1 L’idea progettuale.
4.2 I principi base. 122
4.3 Il partenariato europeo. 123
4.4 La ricerca dei partner. 123
CAPITOLO 5 – FONDI STRUTTURALI E DI INVESTIMENTO EUROPEI PER L’INNOVAZIONE SOCIALE
5.1 Gli obiettivi sociali di Europa 2020.. 126
5.2 I fondi di investimento collettivo per l’imprenditoria sociale (EuSEF) 128
5.3 La politica di coesione. 130
5.4 I fondi strutturali e di investimento. 131
5.4.1 Fondo Sociale Europeo (FSE) 132
5.4.2 Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) 133
CAPITOLO 6 – COOPERAZIONE TERRITORIALE EUROPEA. 136
6.1 Programmi di Cooperazione Territoriale Europea. 136
6.2 Programmi di cooperazione transfrontaliera (Italia) 137
6.2.1 Italia-Francia Marittimo. 137
6.2.2 Italia-Francia Alcotra. 139
6.2.3 Italia-Svizzera. 140
6.2.4 Italia-Austria. 143
6.2.5 Italia-Slovenia. 144
6.2.6 Italia-Croazia. 147
6.2.7 Grecia-Italia. 148
6.2.8 Italia-Malta. 150
6.3 Programmi di cooperazione transfrontaliera esterna. 151
6.3.1 Italia-Albania-Montenegro. 152
6.3.2 Italia-Tunisia. 153
6.3.3 Mediterranean Sea Basin. 155
6.4 Programmi di cooperazione transnazionale. 157
6.4.1 Adriatic-Ionian (Adrion) 157
6.4.2 Interreg MED.. 159
6.4.3 Interreg CENTRAL EUROPE. 162
6.4.4 Interreg Alpine Space. 164
6.5 Programmi di cooperazione interregionale. 166
6.5.1 Interreg Europe. 166
6.5.2 URABACT III 167
6.5.3 ESPON.. 168
6.5.4 INTERACT III 170
CAPITOLO 7 PROGRAMMI OPERATIVI NAZIONALI 173
7.1 I PON (Programmi Operativi Nazionali) 173
7.1.1 PON per la scuola – competenze e ambienti per l’apprendimento. 174
7.1.2 PON Sistemi di Politiche attive per l’occupazione. 175
7.1.3 PON Inclusione. 178
7.1.4 PON Città Metropolitane. 180
7.1.5 PON Governance e Capacità Istituzionale. 182
7.1.6 PON Iniziativa Occupazione Giovani 184
7.1.7 PON Ricerca e Innovazione. 185
7.1.8 PON Imprese e Competitività. 187
7.1.9 PON Infrastrutture e reti 190
7.1.10 PON Cultura. 192
7.1.11 PON Legalità. 194
CAPITOLO 8 – FINANZIAMENTI ED AGEVOLAZIONI NAZIONALI 199
8.1 Agevolazioni per gli Enti del Terzo Settore (ETS) 199
8.1.1 Finanziamenti agevolati per progetti di rilevante impatto sociale ed occupazionale (Fondazione Italia Sociale) 199
8.1.2 Fondo per il finanziamento di progetti e attività di interesse generale nel terzo settore a livello nazionale. 201
8.1.3 Fondo per il finanziamento di progetti e attività di interesse generale nel terzo settore a livello locale. 202
8.1.4 Contributi per l'acquisto da parte di organizzazioni di volontariato di autoambulanze, autoveicoli per attività sanitarie e beni strumentali 203
8.1.5 Credito d’imposta per le donazioni ad Enti del Terzo Settore (Social Bonus) 204
8.1.6 Detrazione d’imposta per liberalità e contributi associativi ad Enti del Terzo Settore. 205
8.1.7 Accesso al credito agevolato. 207
8.1.8 Titoli di solidarietà. 207
8.1.9 Social lending (peer to peer lending) 209
8.1.10 Il nuovo 5 per mille (in vigore dal 19 luglio 2017) 210
8.1.11 Incentivi fiscali a favore di investitori nel capitale di imprese sociali 212
8.1.12 Fondi per la promozione e lo sviluppo delle imprese sociali 213
8.2 I finanziamenti del Ministero Beni Attività Culturali e Turismo (MIBACT) 214
8.2.1 Fondo Unico per lo Spettacolo (FUS) Contributi per lo spettacolo dal vivo. 214
8.2.2 Agevolazioni per il settore cinematografico. 215
8.2.3 Biblioteche ed istituti culturali 217
8.2.4 Progetti di ricerca scientifica inerenti archivi culturali 217
8.2.5 Credito d’imposta a sostegno degli investimenti pubblicitari incrementali effettuati sui giornali e sulle emittenti radio-televisive a diffusione locale. 218
8.2.6 Progetto Salvaguardia del patrimonio musicale tradizionale a carattere triennale. 219
8.2.7 Fondo nazionale rievocazioni storiche. 220
8.2.8 MigrArtiCinema. 220
8.2.9 MigrArti Spettacolo.
8.2.10 Realizzazione dei centri di produzione artistica, musica, danza e teatro contemporanei
8.2.11 Progetti di sviluppo culturale e sociale delle periferie urbane.
8.2.12 Sostegno di iniziative e manifestazioni turistiche di enti morali, organizzazioni cooperative nazionali, enti senza scopo di lucro
8.2.13 5 per mille alla cultura.
8.2.14 Promozione della musica jazz.
8.2.15 Sillumina – Copia privata per i giovani, per la cultura.
8.2.16 Art bonus, credito di imposta per favorire le erogazioni liberali a sostegno della cultura.
8.2.17 Tax credit creatività.
8.3 Ministero per lo Sviluppo Economico (MISE)
8.3.1 Agevolazioni alla diffusione dell'economia sociale.
8.3.2 Fondo di Garanzia per cooperative ed imprese sociali
8.3.3 I fondi mutualistici per la promozione e lo sviluppo della cooperazione.
8.3.4 Smart & Start Italia - Contributi ed agevolazioni per Start-up Innovative a Vocazione Sociale (SIAVS)
8.3.5 Cooperative-Nuova Marcora.
8.3.6 Nuove imprese a tasso zero.
8.3.7 Cultura Crea.
8.4 Altri soggetti pubblici finanziatori del no profit.
8.4.1 Contributi per il finanziamento di progetti presentati dalle Organizzazioni di Volontariato di Protezione Civile.
8.4.2 Fondo speciale per contributi in conto interessi sui finanziamenti all’impiantistica sportiva.
8.4.3 Fondo di Garanzia per l’impiantistica sportiva.
8.4.4 Credito d’imposta impiantistica sportiva.
8.4.5 Progetti prevenzionali Inail per la sicurezza.
8.5 I finanziamenti delle fondazioni private.
8.5.1 Fondazione con i bambini
8.5.2 Le fondazioni bancarie.
8.5.3 Le banche ed il non profit.
Ha debuttato il 1° gennaio 2019 il nuovo regime di imposizione unico introdotto dalla legge di bilancio 2018 per le cessioni di partecipazioni effettuate da persone fisiche al di fuori dell’esercizio dell’attività d’impresa; regime che prevede l’assoggettamento del capital gain ad imposizione sostitutiva nella misura del 26%, indipendentemente dalla natura “qualificata” o “non qualificata” della partecipazione ceduta.
La riforma ha interessato anche il regime fiscale degli utili conseguiti in relazione al possesso di partecipazioni societarie, anche in questo caso rendendo irrilevante la natura qualificata o meno della partecipazione che ha, però, trovato applicazione già dal 1° gennaio 2018.
È, quindi, venuta meno, ai fini dell’imposizione dei dividendi e dei capital gain, la distinzione tra partecipazioni qualificate e non, probabilmente perché il regime delle prime era diventato più favorevole di quello relativo alle partecipazioni non qualificate, nonostante si fosse in precedenza sempre scelto di privilegiare i “piccoli risparmiatori” rispetto a quelli interessati alla gestione della società.
In altre parole, il continuo innalzamento dell’aliquota dell’imposta sostitutiva sui proventi derivanti da partecipazioni non qualificate e la progressiva riduzione dell’aliquota IRES, dunque, avevano progressivamente portato il “carico” fiscale gravante sul socio al 26% per i redditi derivanti da partecipazioni non qualificate e per i redditi derivanti da partecipazioni qualificate al limite massimo del 25% (pur potendo tale carico fiscale risultare inferiore in relazione all’aliquota marginale effettivamente applicabile al contribuente). In questo modo, tuttavia, veniva meno la regola che riservava un diverso (e più favorevole) trattamento fiscale alle c.d. partecipazioni “non qualificate” rispetto a quelle “qualificate”; regola questa introdotta dalla c.d. “riforma Visco” (d.lgs. n. 461/1997) – e sostanzialmente confermata dalla c.d. “riforma Tremonti” (d.lgs. n. 344/2003) – proprio per non penalizzare i piccoli risparmiatori rispetto agli investitori maggiormente coinvolti nella gestione della società.
La legge di bilancio 2018 è intervenuta modificando le seguenti disposizioni normative:
Nell'ebook sarà esaminato, dapprima, il regime fiscale dei capital gain da cessione di partecipazioni effettuate da persone fisiche non imprenditori alla luce delle novità introdotte dalla legge di bilancio 2018 applicabili alle cessioni effettuate dal 1° gennaio 2019. Per poi riepilogare il regime fiscale dei redditi capitale in capo agli stessi soggetti anche alla luce delle ulteriori novità normative introdotte in sede di recepimento della direttiva ATAD.
Premessa
1. Il nuovo regime fiscale dei capital gain
1.1 Il superamento della distinzione tra partecipazioni qualificate e non
1.2. Il nuovo regime applicabile alle cessioni dal 1° gennaio 2019
1.2.1 Plusvalenze derivanti da partecipazioni domestiche ed estere white qualificate e non
1.2.2 Plusvalenze derivanti da partecipazioni estere black qualificate e non
1.2.3 Compensazione delle minusvalenze
1.2.4 Rivalutazione facoltativa del costo di acquisto delle partecipazioni
2. Dividendi e capital gain da partecipazioni qualificate e non
2.1 Dividendi
2.1.1 Dividendi domestici derivanti da partecipazioni qualificate e non
2.1.2. Dividendi in entrata da Paesi “white”
2.1.3. Dividendi in entrata da Paesi “black”
2.1.4 Dividendi in uscita
2.1.5 Decorrenza e regime transitorio
3. I regimi di detenzione delle partecipazioni
3.1 Regime dichiarativo
3.2 Regime del risparmio amministrato
3.3 Regime del risparmio gestito
4. Gli altri redditi di capitale e diversi soggetti ad aliquota del 26%
4.1 Redditi di capitale
4.2 Redditi diversi
5. Redditi di capitale e diversi soggetti ad aliquota agevolata
5.1 Proventi dei titoli pubblici e di quelli equiparati
5.2. Interessi dei project bond
5.3 Interessi dei titoli di risparmio per l’economia meridionale
Normativa
Decreto legislativo 29 novembre 2018, n. 142
Legge del 27/12/2017 n. 205
Testo unico del 22/12/1986 n. 917
Decreto legislativo del 21/11/1997 n. 461
Decreto del Presidente della Repubblica del 29/09/1973 n. 600
Ebook di 82 pagine in pdf sulle conseguenze della Brexit in merito a immigrazione, residenza e cittadinanza.
In occasione del referendum del 23 giugno 2016, la maggioranza degli elettori inglesi ha votato a favore dell’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea.
Il processo formale di uscita è iniziato il 29 marzo del 2017, data in cui il governo inglese ha attivato l’Articolo 50 del Trattato sull’Unione Europea, articolo che definisce la procedura che uno Stato deve seguire per uscire volontariamente dall’Unione Europea.
A partire da questa data, due sono gli anni di tempo per negoziare i termini del recesso.
La data prevista per la Brexit è infatti il 29 marzo 2019, data a partire dalla quale il Regno Unito non sara’ piu’ un Paese membro dell’Unione.
Nell’arco di questi due anni, Regno Unito e Unione Europea hanno tentato di negoziare i termini di recesso, cercando di creare un accordo in grado di disciplinare in modo quanto piu’ ordinato e chiaro possibile i vari aspetti della questione.
Il governo inglese ha sottolineato in piu’ occasioni che un accordo reciproco con l’Unione Europea è l’unico modo per proteggere i diritti dei cittadini europei presenti nel Regno Unito e quelli dei cittadini inglesi che vivono nell’Unione Europea.
Il 14 novembre del 2018, la Commissione Europea e il governo inglese hanno pubblicato una bozza di accordo di recesso, il cosiddetto “Withdrawal Agreement”, nel quale venivano delineati i vari aspetti delle future relazioni tra Unione Europea e Regno Unito.
La parte seconda di tale accordo, in particolare, si occupava di delineare quelli che saranno i diritti di circolazione delle persone fisiche in seguito alla Brexit e riprendeva quasi in toto le disposizioni già accordate tra le parti nella bozza di accordo di recesso di marzo 2018.
La bozza di accordo in questione è stata approvata dai leader europei il 25 novembre del 2018, ma non ha superato il vaglio del Parlamento inglese.
Il 15 gennaio 2019, infatti, la Camera dei Comuni britannica ha votato a grande maggioranza contro l’accordo di recesso, con ben 432 voti contrari e solo 202 favorevoli. Pertanto, il tempo rimasto a disposizione del governo inglese per negoziare un nuovo accordo con l’Unione Europea è davvero poco e, ad oggi, le possibilità che il Regno Unito esca dall’Unione Europea il 29 marzo del 2019 prossimo senza accordo (la cosiddetta “no deal Brexit”) aumentano
esponenzialmente.
Il governo inglese ha tuttavia rassicurato piu’ volte i cittadini europei che vivono nel Regno Unito e le loro famiglie che i cittadini europei potranno rimanere a vivere nel Regno Unito anche nel caso di “no deal”.
In particolare, il governo ha chiarito che i cittadini europei e i loro famigliari che sono entrati nel Regno Unito prima del 29 marzo del 2019 potranno continuare a vivere nel Regno Unito mantenendo gli stessi diritti di cui godono attualmente se richiedono il settled status.
Il governo inglese ha sempre proclamato solennemente che i diritti dei cittadini europei sarebbero stati mantenuti e tutelati anche dopo l’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea. Nei fatti, tuttavia, le cose sono andate ben diversamente.
I cittadini europei che entreranno nel Regno Unito prima del 29 marzo 2019 alle ore 23:00, avranno il diritto di vivere e lavorare nel Regno Unito senza necessita’ di permessi, autorizzazioni o visti. Tra l’altro, detti soggetti non sono neppure obbligati a registrarsi presso l’Home Office.
Si tratta infatti di un diritto acquisito, e come tale inviolabile e immodificabile in base alla Direttiva Europea che e’ stata recepita nella legislazione inglese.
Spesso accade, tuttavia, che i governi non rispettino gli impegni precedentemente assunti e il governo inglese in cio’ non e’ stato da meno.
Infatti, per quanto riguarda i cittadini europei, il governo subordina la loro permanenza nel Regno Unito alla richiesta del settled status.
Pertanto, non si tratta piu’ di un diritto acquisito, ma di una vera e propria autorizzazione, e la differenza tra le due cose non e’ di poco conto.
Il governo inglese ha richiesto la collaborazione degli Stati membri dell’Unione Europea affinché venga garantita adeguata protezione ai diritti dei cittadini inglesi che vivono negli altri paesi dell’Unione Europea anche nell’ipotesi di “no deal”.
Per quanto concerne i diritti dei cittadini inglesi che si trovano in Europa, il governo ha spiegato di non poter agire unilateralmente per tutelare tali diritti, ma si è detto intenzionato ad adottare tutte le misure necessarie per fornire supporto ai cittadini inglesi.
Introduzione
1. Settlement Scheme e diritti dei cittadini Europei che vogliono trasferirsi nel Regno Unito
1.1. Uscita del Regno Unito dall’Unione Europea in presenza di accordo
1.2 Diritti dei cittadini europei in caso di “no deal”
1.2.1 Familiari dei cittadini europei
1.2.2. European Temporary Leave to Remain in the UK
2. Registration certificate as an EEA Qualified Person
2.1. Extended family members
3. Permanent residence status e permanent residence card
4. Settlement Scheme e prova della propria residenza nel Regno Unito
4.1 Settled status
4.1.1 Diritti derivanti dall’acquisizione del settled-status
4.2 Pre-settled status
4.2.1. Diritti derivanti dall’acquisizione del pre – settled status
4.3 Conferma e prova del settled o pre-settled status
4.4. Casi in cui e’ possibile richiedere il settled status prima di avere maturato cinque anni di residenza
4.5 Passaggio da permanent residence a settled status
4.6 Soggetti minori di anni 21
4.7 Procedura per presentare domanda
4.8 Documenti che possono essere inviati come prova di residenza
5. Proposte per il nuovo sistema di immigrazione post Brexit
5.1 Lavoro temporaneo
5.2 Modifiche ai visti di categoria Tier 2
5.3 Tier 5 - Youth Mobility Scheme
5.4 Post-study work
5.5 Familiari di cittadini inglesi
6. L’attuale sistema di immigrazione (Five Tier Points-Based Immigration System)
6.1 Altre categorie di visto
7. Adempimenti per i datori di lavoro che vogliono assumere un cittadino non comunitario
7.1 Come ottenere la licenza
7.2 Idoneita’
7.3 Tipi di licenza
7.3.1 Tier 2
7.3.2 Tier 5
7.4 Gestione delle sponsorizzazioni
7.5. Come richiedere la licenza
7.6. Documenti a supporto della domanda
7.7. Costo della licenza
7.8. Voto della licenza
7.9. Certificati di sponsorizzazione
7.9.1. Unrestrited certificates
7.9.2. Restricted certificates
7.10 Tempistiche per richiedere il certificato
7.11. Idoneita’ all’impiego
7.12. Responsabilita’ dello sponsor
7.13. Sponsorizzazione di soggetti minorenni - verifiche
7.14. Passaggio da Tier 4 a Tier 2 (General) Visa
8. Procedura per richiedere la cittadinanza
8.1. Persone nate nel Regno Unito
8.1.1 Nati in UK o colonia inglese prima del 1 gennaio 1983
8.1.2 Nati in UK il 1 gennaio 1983 o successivamente
8.2. Persone che si sono trasferite nel Regno Unito
9. La residenza e il domicilio nel Regno Unito: definizioni
9.1 Domicilio
9.2 Residenza
9.2.1 Residenza fiscale e tassazione
9.3 Statutory Residence Test
9.3.1 Automatic Overseas tests
9.3.2 Automatic UK Tests
9.3.3. Sufficient ties test
Statutory Residence Test – Flowchart
10. Tassazione dei soggetti non domiciliati nel Regno Unito
10.1. Imposizione secondo il sistema di Remittance basis
10.2. Deemed domiciled
11. Brexit e regime di passaporto europeo
11.1. Il Temporary permission Regime
11.2. Financial Services Contracts Regime
11.3. Brexit e imprese del Regno Unito
12. L’AIRE - Anagrafe degli italiani residenti all’estero
12.1. Chi deve iscriversi all’AIRE
12.2. Modalità di iscrizione
12.3. Comunicazioni e aggiornamenti
12.4. Rimpatrio
Schema sinottico
Glossary
Alla vigilia della tanto attesa riforma della Legge Fallimentare, ancora introdotta dal legislatore nel 1942, abbiamo ritenuto opportuno, forse prendendo proprio spunto dalla novità più rilevante della Riforma, rappresentata dalle “procedure d’allerta”, allertare i lettori su una considerazione preliminare.
Per quanto il legislatore abbia opportunamente differito l’entrata in vigore della Riforma di diciotto mesi decorrenti dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto Legislativo 12 gennaio 2019, n. 14 (intervenuta in data 14 febbraio 2019) e si sia riservato un termine di 24 mesi per gli (attesi) emendamenti (con D.L. 871/2018), alcune disposizioni, ricomprese nel corpo normativo della riforma, prendono efficacia immediata, ad esito della pubblicazione del Decreto Legislativo.
Alcune norme hanno un carattere meramente processuale altre incidono invece sul piano sostanziale. Tra queste ultime si riscontrano disposizioni volte a predisporre le condizioni ottimali per poter dare applicazione alla Riforma e, in particolare, proprio alle procedure di allerta (mi riferisco alle norme in materia di riassetto organizzativo dell’impresa e a quelle relative alla certificazione dei debiti fiscali e tributari), ovvero norme volte a superare diatribe giurisprudenziali ultra ventennali (la determinazione del danno nelle azioni di responsabilità), o norme volte ad incrementare la tutela dell’acquirente di proprietà immobiliari da costruire, nel caso in cui la parte venditrice sia successivamente sottoposta a procedura di crisi o di insolvenza.
Infine alcune norme riguardano l’istituzione dell’Albo degli incaricati della gestione e del controllo nelle procedure.
Tutte queste norme entreranno in vigore il trentesimo giorno successivo alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto Legislativo.
1. Introduzione
2. La nuova individuazione del tribunale competente a conoscere dei procedimenti di regolazione della crisi o dell’insolvenza e di tutte le controversie che ne derivano relative alle imprese in amministrazione straordinaria e ai gruppi di imprese
2.1 La nuova competenza in capo al tribunale sede delle sezioni specializzate.
2.2 L’individuazione del Tribunale competente sulla base del centro degli interessi principali.
2.3 Alcuni problemi di carattere interpretativo. 1
2.4 La competenza a conoscere dei procedimenti di regolazione della crisi e dell’insolvenza relativi a gruppi di imprese di rilevante dimensione.
3. Le certificazione dei debiti fiscali e tributari
4. L’albo degli incaricati della gestione e del controllo nelle procedure.
5. Le spese di giustizia nel fallimento revocato.
6. Le norme relative all’assetto organizzativo dell’impresa ed alla nomina degli organi di controllo.
6.1 La necessaria istituzione di un assetto organizzativo, amministrativo e contabile adeguato alla natura e alle dimensioni dell’impresa.
6.2 Gli “Assetti organizzativi societari” di cui all’art. 377 CCI.
6.3 I nuovi limiti di nomina degli organi di controllo.
7. La responsabilità degli amministratori.
8. Le garanzie in favore degli acquirenti di immobili da costruire.
Appendice normativa di riferimento
Lo scopo dell’attività di revisione legale è quello di esprimere un giudizio professionale sul bilancio con una relazione scritta che descriva gli elementi su cui è basato il giudizio.
Nell'eBook le relazioni del revisore sul Bilancio d'esercizio e consolidato, con formule prelevabili in word delle relazioni:
Premessa
1. Le caratteristiche e i tipi di relazione di revisione sul bilancio
1.1 Gli elementi formali della relazione del revisore
1.2 I tipi di relazioni: il giudizio senza modifiche (o positivo)
1.3 I tipi di relazioni: i giudizi con modifiche
2. I richiami di informativa
3. ISA Italia N. 701 – gli aspetti chiave della revisione
4. Il giudizio di coerenza sulla relazione sulla gestione
5. La relazione aggiuntiva ex art. 11 del Reg. 537/2014/UE in caso di EIP/ESRI
6. La relazione in caso di incarico di revisione legale affidato al Collegio Sindacale
7. Il deposito della relazione di revisione legale
Approvata definitivamente con 313 voti favorevoli e 70 contrari il 30 dicembre, sarà pubblicata in GU domani 31 dicembre per entrare in vigore il 1 gennaio 2019.
Legge di Bilancio 2019 è molto articolata, come in passato, in un mix di misure sparse in ben 1150 commi che spaziano dal saldo e stralcio delle cartelle per i contribuenti in difficoltà, dal taglio dei benefici fiscali per le imprese al sostegno per investimenti e all'occupazione, dalle misure per le famiglie al taglio delle pensioni. Flat tax 15% per i contribuenti con ricavi o corrispettivi fino a 65.000 euro già dal 2019 e del 20% fino al 100.000 dal 2020. Per molte di queste misure saranno necessari provvedimenti attuativi. Nell'ebook una guida, comma per comma, suddivisa per settori di interesse per rendere più agevole individuare tutte le novità più importanti e significative per l'attività professionale.
Premessa.
1. Accise e IVA
1.1 Stop aumento IVA per il 2019 – Comma 2.
1.2 Dispositivi medici con la stessa aliquota dei medicinali – Comma 3.
1.3 IVA ridotta per gli ingredienti di panetteria – Comma 4.
1.4 Niente ribasso per le accise sui carburanti – Comma 5.
2. Agricoltura
2.1 Giù l'accisa sulla birra e agevolazioni per i birrifici artigianali – Commi 689-691.
2.2 Imposta sostitutiva per la raccolta funghi occasionale - Commi 692-698.
2.3 Possibile opzione per il forfettario anche per i coltivatori di funghi – Comma 699.
2.4 Per gli imprenditori agricoli ammessa anche la vendita diretta di prodotti altrui – Comma 700.
2.5 Familiari coadiuvanti con regime fiscale agevolato – Comma 705.
2.6 Agevolazioni per i biocarburanti – Commi 953-957.
3. Casa
3.1 Proroga ecobonus, bonus casa, bonus mobili – Comma 67.
3.2 Bonus verde ancora per un anno – Comma 68.
3.3 Più soldi per il Fondo di garanzia prima casa - Commi 658-559.
3.4 Esclusione dall' ISEE degli immobili inagibili – Comma 986.
3.5 IMU per gli immobili in comodato – Comma 1092.
3.6 TARI sempre sulla produzione media di rifiuti - Comma 1093.
3.7 Maggiorazione TASI confermata anche per il 2019 Comma – 1133.
4. Ecobonus auto.
4.1 Super sconto per l'acquisto di auto elettriche – Commi 1031-1035.
4.2 Detrazione fiscale per le colonnine di ricarica - Comma 1039-1041.
4.3 Imposta sulle auto inquinanti - Comma 1042.
4.4 Incentivi rottamazione per motocicli elettrici - Commi 1057-1064.
4.5 Riduzione della tassa automobilistica per i veicoli storici - 1048.
5. Famiglia
5.1 Sale la detrazione IRPEF per i cani guida per i non vedenti – Comma 27.
5.2 Cedolare secca sulle locazioni di negozi – Comma 59.
5.3 Cedolare secca – Comma 1127.
5.4 Canone RAI – Commi 89-90.
5.5 Reddito di cittadinanza e pensioni quota 100 -Commi 255-259.
5.6 Sostegno alla famiglia – 487- 488.
5.7 Rimborso risparmiatori truffati - 493- 508.
5.8 Card cultura per i diciottenni – Comma 604.
5.9 Sport bonus – Commi 621-628.
5.10 Bonus parchi e recupero aree dismesse - Commi 156-161.
5.11 Terreni agricoli alle famiglie – Commi 654-656.
6. Fisco e riscossione.
6.1 Professionisti e autonomi
6.2 Revisione del regime forfetario – Commi 9-11.
6.3 Deducibilità IMU immobili strumentali – Comma 12.
6.4 Imposta sostitutiva per lezioni private e ripetizioni – Commi 13-16.
6.5 Flat tax al 20 per cento per partite IVA con ricavi tra 65.000 e 100.000 euro annui – Commi 17-22.
6.6 Riporto delle perdite per i soggetti IRPEF - Commi 23- 26.
6.7 Il periodo transitorio.
6.8 Fatturazione elettronica degli operatori sanitari – Commi 53-54.
6.9 Estromissione agevolata beni strumentali per le imprese individuali – Comma 66.
6.10 Indennizzo per fine attività commerciale - 283-284.
6.11 Rivalutazione terreni e partecipazioni con aliquota più elevata – 1053-1054.
7. Imprese.
7.1 Interessi passivi società immobiliari – Commi 7-8.
7.2 Nuova web tax al 3 per cento – Commi 35-50.
7.3 Stop alle riduzioni IRES per enti no-profit e IACP – Commi 51-52.
7.4 Ex IPAB nel Codice del Terzo Settore – Commi 82-83.
7.5 Esonero obbligo di fatturazione nei contratti di sponsorizzazione – Comma 56.
7.6 Credito d’imposta adeguamento tecnologico per invio telematico dei corrispettivi – Comma 55.
7.7 Rimborso pieno per le accise per gli autotrasportatori – Commi 57-58.
7.8 Proroga e rimodulazione dell’iperammortamento per le imprese 4.0 – Commi 60-65 e 228.
7.9 Revisione del credito d’imposta per ricerca e sviluppo – Commi 70-71.
7.10 Credito d'imposta per il riciclaggio della plastica – Commi 73-77.
7.11 Proroga di un anno per il credito d'imposta per la formazione 4.0 – Commi 78-81.
7.12 Abrogata l'IRI - Comma 1055.
7.13 Differimento della deduzione delle svalutazioni e perdite su crediti (Rimodulazione DTA) - Comma 1056
7.14 Facoltà di applicazione dei principi contabili internazionali - 1070-1071.
7.15 Deducibilità delle quote di ammortamento del valore dell’avviamento e di altri beni immateriali - 1079
7.16 Abrogazione dell’Aiuto alla crescita economica – ACE – Comma 1080.
7.17 Ridotte le detrazioni IRAP – Commi 1085-1087.
7.18 Agevolazioni Zona Franca Urbana Sisma Centro Italia e Genova– Comma 759 e 1020.
7.19 Revisione crediti d'imposta cinema e prodotti editoriali - Commi 805-810.
7.20 Credito d'imposta edicole - Commi 806-809.
7.21 Rivalutazione dei beni e delle quote societarie- Commi 940-950.
8. Riscossione.
8.1 Saldo e stralcio cartelle – Commi 184-189.
8.2 Domanda entro il 30 aprile per il saldo e stralcio.
8.3 I controlli sull'ISEE.
8.4 Proroga e sospensione di termini in materia di adempimenti e versamenti tributari e contributivi – Commi 991-998
8.5 Sale il PREU - Comma 1052.
8.6 Rideterminazione dell’acconto dell’imposta sulle assicurazioni – 1066.
8.7 Interpretazione autentica in tema di imposta di registro – Comma 1084.
9. Occupazione e sostegno alle imprese.
9.1 Tassazione agevolata su utili reinvestiti e incremento dell’occupazione – Commi 28-34.
9.2 Le modalità di calcolo.
9.3 Le regole per i soggetti IRPEF.
9.4 Proroga dell'incentivo all'occupazione nel Mezzogiorno - Comma 247.
9.5 Incentivi per l’assunzione di giovani conducenti nel settore dell’autotrasporto – Commi 291-295.
9.6 Bonus occupazionale per giovani eccellenze - Commi 706-717.
9.7 Potenziata la misura “Resto al Sud” – Comma 601.
9.8 Voucher Manager per le PMI - Commi 228-230-231.
9.9 Rifinanziamento della “Nuova Sabatini” - Comma 200.
9.10 Portali per la raccolta di capitali on-line per le PMI - Commi 236-238-240.
9.11 Aumenta il tetto dei contanti per gli acquisti turistici - 245.
10. Pensioni
10.1 Taglio indicizzazione per le pensioni elevate - Commi 260-269.
10.2 Contributo di solidarietà sulle pensioni d'oro – Commi 216-263.
10.3 Imposta sostitutiva per i titolari di pensioni estere che si trasferiscono al Sud – Commi 273-274.
Nell'ebook in pdf di 107 pagine, la guida alla lettura comma per comma di tutte le novità delle norme fiscali dopo la conversione in legge del decreto del 119/2018 (LEGGE 17 dicembre 2018 n. 136 - GU n. 293 del 18.12.2018).
La pace fiscale è legge.
Dalla rottamazione ter delle cartelle alla sanatoria per i redditi non dichiarati, sono definitivamente operative tutte le misure contenute nel decreto 119 del 23 ottobre 2018 destinate a consentire di chiudere i conti con il Fisco a condizioni particolarmente vantaggiose, con rateizzazioni fino a 10 anni e tasso d'interesse ridotto per la definizione agevolata non solo delle cartelle ma anche di accertamenti, verbali di constatazione e liti.
Entro fine anno completato anche lo stralcio dei debiti fino a 1.000 euro affidati agli agenti della riscossione dal 2000 al 2010. Con il passaggio parlamentare dal decreto sono sparite le norme sul condono fiscale in caso di dichiarazioni non veritiere ed è stata introdotta una nuova sanatoria per le irregolarità formali commesse fino al 31 ottobre 2017.
Nel decreto anche diverse norme di semplificazione in materia di IVA in vista dell'avvio dell'obbligo generalizzato di fattura elettronica, a partire dalla possibilità di differire di 10 giorni la fattura stessa. Dal luglio del prossimo anno, poi, il processo tributario diventa totalmente telematico. Diverse le novità inserite a partire da una più stretta e diretta collaborazione tra Agenzia delle entrate e Guardia di finanza che potrà anche accedere ai dati dell'archivio dei rapporti finanziari. Nuove agevolazioni fiscali per i residenti, privati e imprese, a Campione d'Italia, norme che rendono obbligatoria la verifica dei beneficiari di assicurazioni sulla vita e titolari di conti dormienti.
Prorogato il bonus bebè e introdotta una tassa sui money transfer.
Premessa
CAPO I - DISPOSIZIONI IN MATERIA DI PACIFICAZIONE FISCALE
1. Modifica della soglia di accesso all'interpello sui nuovi investimenti - Art. 01
1.1 Accesso più ampio
1.2 Validità dal 2019
2. Definizione agevolata dei processi verbali di constatazione - Art. 1
2.1 La procedura operativa
2.2 I termini dei pvc
2.3 I redditi da partecipazione
2.4 Solo imposte niente sanzioni
2.5 Rate e scadenze
3. Definizione agevolata degli atti del procedimento di accertamento - Art. 2
3.1 Gli atti interessati
3.2 Stop alle sanzioni anche per gli accertamenti con adesione
3.3 Niente sanatoria per gli atti relativi alla voluntary disclosure
3.4 Proroga per il reverse charge
4. Definizione agevolata dei carichi affidati all’agente della riscossione - Art. 3
4.1 Vecchie e nuove procedure
4.2 Cartelle e pagamenti
4.3 Stop ai pignoramenti per chi presenta la domanda
4.4 Le regole per le dilazioni
4.5 Definibili anche gli atti in caso di sovraindebitamento
4.6 In caso di procedura concorsuale
4.7 Le norme per Agenzia delle entrate-Riscossione
4.8 Nuove agevolazioni anche per chi ha aderito alle precedenti rottamazioni
5. Stralcio dei debiti fino a mille euro affidati agli agenti della riscossione dal 2000 al 2010 - Art. 4
5.1 Operazione da chiudere entro dicembre
5.2 Niente stralcio per le risorse comunitarie
6. Definizione agevolata dei carichi affidati all’agente della riscossione a titolo di risorse proprie UE - Art. 5
6.1 Procedura di adesione ad hoc
7. Definizione agevolata delle controversie tributarie- Art. 6
7.1 Niente sanzioni se si rinuncia subito
7.2 Versamento del 15 per cento per le controversie sulle sole sanzioni
7.3 La data di notifica
7.4 Versamenti e rate
7.5 In caso di pagamenti già parzialmente effettuati
7.6 Sospensione del giudizio a domanda
8. Pace fiscale per le associazioni sportive dilettantistiche- Art. 7
8.1 Definizione super agevolata degli accertamenti e delle liti
8.2 I casi di esclusione
9. Definizione agevolata delle imposte di consumo per le e-cig - Art. 8
9.1 I soggetti interessati
9.2 Domanda entro aprile 2019
9.3 Le modalità di pagamento
10. Sanatoria per le irregolarità formali - Art. 9
10.1 Le irregolarità sanabili
10.2 Niente sanatoria per i capitali all'estero
10.3 La destinazione delle nuove entrate
11. Sanzioni per assegni senza clausola di trasferibilità - Art. 9-bis
11.1 Tetto massimo pari al 10% dell'importo
CAPO II - DISPOSIZIONI IN MATERIA DI SEMPLIFICAZIONI FISCALI E DI INNOVAZIONE DEL PROCESSO TRIBUTARIO
12. Disposizioni di semplificazione per l’avvio della fatturazione elettronica - Art. 10
12.1 Niente e-fattura per le società sportive dilettantistiche
12.2 Il periodo di rodaggio
12.3 I soggetti interessati
12.4 Conservazione gratuita fatture solo tramite Sogei
13. Niente duplicazione di oneri per gli operatori sanitari – Art. 10-bis
13.1 Esenzione solo per le fatture destinate alla dichiarazione precompilata
14. Disposizioni di semplificazione in tema di emissione delle fatture – Art. 10-ter
14.1 Provvedimento ad hoc delle Entrate
15. Disposizioni di semplificazione in tema di emissione delle fatture – Art. 13
15.1 Più tempo per tutti i soggetti IVA
15.2 Il rinvio va indicato in fattura
16. Disposizioni di semplificazione in tema di annotazione delle fatture emesse - Art. 14
16.1 Nuovi termini operativi
17. Disposizioni di semplificazione in tema di registrazione degli acquisti - Art. 15
17.1 Annotazioni senza numero
18. Semplificazioni in tema di detrazione dell’IVA - Art. 14
18.1 Tempi coordinati con il rinvio dell'emissione
19. Dichiarazione IVA precompilata dal 2020 - Art. 15
19.1 E-fattura solo per i soggetti stabiliti in Italia
19.2 In arrivo la dichiarazione IVA precompilata
19.3 Stop alla tenuta dei registri degli acquisti
20. Cause rifiuto e-fatture da parte della P.A. - Art. 15-bis
20.1 Chiarite tutte le modalità
21. Parte il processo tributario telematico - Art. 16
21.1 Le nuove regole per notifiche e deposito degli atti
21.2 Notifica telematica anche per i procedimenti in corso
21.3 Al via anche le udienze a distanza
22. Accesso all'archivio dei rapporti finanziari per la Guardia di finanza - Art. 16-quater
22.1 Accesso ad ampio raggio
23. Verifiche sulle società in perdita sistemica - Art. 16-quinquies
23.1 Accesso ad ampio raggio
24. Più scambio di dati tra Entrate e GdF - Art. 16-sexies
24.1 Più dati per i controlli antievasione
25. Provvedimenti cautelari per violazioni tributarie più veloci- Art. 16-septies
25.1 Semplificate le procedure per l'autorizzazione
CAPO III - ALTRE DISPOSIZIONI FISCALI
26. Da luglio obbligo di trasmissione degli scontrini alle Entrate - Art. 17
26.1 Scontrini trasmessi giornalmente
26.2 Bonus per l'adeguamento dei registratori di cassa
26.3 Sì alla conservazione solo elettronica del registro dei corrispettivi
26.4 Registro degli incassi confermato per chi opera in contabilità semplificata
27. Lotterie solidali per il Terzo settore - Art. 18
27.1 Estrazione a sorte contro l'evasione fiscale
27.2 Al via le lotterie filantropiche
28. Estensione del gruppo IVA ai Gruppi Bancari Cooperativi - Art. 20
28.1 La disciplina generale
28.2 Le regole per gli istituti
29. Sospensione temporanea delle minusvalenze nei titoli non durevoli- Art. 20-quater
29.1 Norme contro le turbolenze del mercato
30. Ricerca dei beneficiari delle polizze e dei conti dormienti- Art. 20-quinquies
30.1 Pagamento automatico ai beneficiari delle polizze
30.2 Comunicazione delle banche ai titolari dei conti correnti
31. Prorogato per il 2019 il bonus bebé - Art. 20-quinquies
31.1 Interessati i neo genitori con ISEE fino a 25.000 euro
32. Modifiche al Codice del Terzo settore - Art. 24-ter
32.1 Deroga al limite dei rimborsi spese per le attività strumentali
32.2 Nuove norme per i titoli di solidarietà
32.3 Cambia il limite dei ricavi per gli enti non commerciali
32.4 Detraibili tutte le donazioni
33. Imposte più leggere per i residenti a Campione - Art. 25-octies
33.1 Aumentano le agevolazioni sull'IRPEF
33.2 Misure fiscali a sostegno delle imprese
34. Imposta sulle rimesse di denaro extra UE - Art. 25-novies
34.1 Imposta con valore minimo di 10 euro
35. Agevolata l'affrancazione dal vincolo per la vendita di immobili di edilizia residenziale pubblica - Art. 25-decies
35.1 Possibile anche sanare vendite già effettuate
Appendice normativa
DECRETO-LEGGE 23 ottobre 2018, n. 119 Disposizioni urgenti in materia fiscale e finanziaria (estratto)
Aggiornato con il D.Lgs. n 62/2018.
Nello svolgimento di alcune attività è prevista l’applicazione di regole speciali ai fini IVA.
In particolare sono previsti regimi speciali IVA:
Nel presente ebook analizzeremo i regimi che, appunto, hanno delle regole particolari di applicazione dell’IVA.
Premessa
1. Regime speciale del “Mini One Stop Shop” (MOSS)
1.1 Ambito soggettivo
1.2 Ambito oggettivo
1.3 Regime UE
1.4 Regime non UE
1.5. Esonero da adempimenti IVA
1.6 Dichiarazione trimestrale e versamento
1.7 MOSS e regimi fiscali agevolati
1.8 Registrazione, cancellazione ed esclusione dal regime
1.9 Riforma della disciplina
2. Regime speciale per i produttori agricoli
2.1 Definizione di produttore agricolo ai fini IVA
2.2 Regime speciale
2.3 Prodotti agricoli per i quali non si applica la detrazione forfetaria
2.4 Esportazioni e cessioni intracomunitarie
2.5 Imprese agricole “miste”
2.6 Adempimenti contabili
2.7 Separazione delle attività
2.8 Attività agricole connesse
2.9 Regime di esonero
2.10 Cessazione del regime di esonero
2.11 Opzione per il regime ordinario
2.12 Rettifica della detrazione
2.13 Le percentuali di compensazione
3. Il regime speciale delle agenzie di viaggio
3.1 Ambito soggettivo
3.2 Ambito oggettivo
3.3 Ambito territoriale
3.4 Momento impositivo
3.5 Fatturazione e registrazione
3.5.1 Registrazione della fattura riepilogativa delle provvigioni
3.6 Liquidazione e versamento
3.7 Detrazione dell’IVA
3.8 Operazioni escluse dal regime speciale
4. Il regime speciale dell’editoria
4.1 Ambito oggettivo
4.2 Ambito soggettivo
4.3 Operazioni con l’estero
4.4 Modalità di determinazione dell’imposta
4.4.1 Sistema delle copie vendute
4.4.2 Sistema di forfetizzazione della resa
4.5 Prodotti editoriali elettronici
4.6 Aliquota d’imposta
5. Rottami e altri materiali di recupero
5.1 Ambito soggettivo
5.2 Ambito oggettivo
5.2.1 Definizione di rottame, di cascame e di avanzi
5.2.2 Definizione di semilavorati non ferrosi
5.2.3 Rottami oggetto di lavorazione
5.2.4 Prestazioni di trasporto
5.2.5 Rottami e rifiuti
5.3 Obblighi del cedente
5.4 Obblighi del cessionario
5.5 Operazioni tra soggetti non stabiliti in Italia
5.6 Esportazioni e importazioni
5.7 Priorità nei rimborsi IVA
6. Il regime del margine
6.1 Ambito oggettivo
6.2 Ambito soggettivo
6.3 Requisito territoriale
6.4 Metodo di applicazione
6.4.1 Metodo analitico
6.4.2 Metodo forfetario
6.4.3 Metodo globale
6.5 Detrazione IVA
6.6 Fatturazione
6.7 Obblighi di registrazione
6.8 Operazioni con l’estero
6.8.1 Operazioni intracomunitarie
6.8.2 Operazioni extra UE
7. Attività spettacolistiche
7.1 Presupposto oggettivo e aliquote IVA applicabili
7.2 Servizi accessori
7.3 Momento impositivo
7.4 Consumazioni nei locali da ballo – aliquota IVA
7.5 Certificazione dei corrispettivi
7.6 Adempimenti IVA
7.7 Regime IVA forfettario
7.8 Contabilità separata
Riferimenti normativi
Legislazione
Prassi