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Guida gratuita in pdf di 28 pagine, agli strumenti operativi per prevenire lo stato di crisi di impresa.
Parte prima
1. Il nuovo imprenditore
2. I nuovi doveri dell’imprenditore (società e ditte individuali)
2.1 Art. 2086 del codice civile
2.2 Art. 3 del D.Lgs. 14/2019
3. Il Sistema di Controllo Interno
Parte seconda
4. Strumenti operativi per l’assetto organizzativo
5. Strumenti operativi per l’assetto amministrativo
6. Strumenti operativi per l’assetto contabile
7. La Check list
8. Il Test pratico
Appendice
RIFERIMENTI NORMATIVI
Informazioni & Credits ..................................................................................................................... 28
Disciplina valida dal 15 luglio 2022
il presente ebook in pdf di 120 pagine, ha l’obiettivo di illustrare le regole per la Composizione negoziata della crisi di impresa, che è una procedura destinata a qualsiasi impresa, senza limitazione di dimensione, e di settore produtttivo (anche le imprese agricole possono attivarla), come disciplinate dal Codice della crisi di impresa (aggiornato con il D.Lgs. 83/2022).
Le altre soluzioni alla crisi di impresa destinate alle imprese, ossia il Piano di risanamento, l’Accordo di ristrutturazione dei debiti, il Concordato preventivo, sono oggetto di altri ebook (qui l'elenco completo), scritti dallo stesso autore del presente testo, così come avviene per le procedure di composizione delle crisi da sovraindebitamento.
L’ebook si articola in 6 capitoli e 3 appendici.
Nel primo capitolo si illustra l’impostazione della procedura della Composizione negoziata della crisi di impresa, per passare poi ad esaminarne le condizioni di accesso, che includono l’esecuzione di un test per la verifica della perseguibilità del risanamento.
Il secondo capitolo è dedicato alla descrizione della procedura nella sua fase iniziale, con l’indicazione dei contenuti della domanda di apertura della procedura, e del suo principale documento, ossia il piano di risanamento, per passare poi al tema della nomina dell’esperto e delle misure cautelari e protettive e delle altre possibili conseguenze dell’avvio della procedura.
Il terzo capitolo si occupa della fase centrale della procedura, a cominciare dalla sua durata, per continuare con le regole di gestione dell’impresa in crisi durante la procedura. Infine si ricordano le misure premiali durante la procedura, e le specificità della procedura in caso di crisi di gruppi di imprese.
Il capitolo 4 richiama i possibili esiti della procedura, e i suoi effetti a lungo termine, mentre i capitoli 5 e 6 sono dedicati a due varianti della procedura della Composizione negoziata della crisi di impresa, ossia la procedura per le imprese sotto-soglia, e quella per il concordato semplificato per la liquidazione del patrimonio, delle quali si esaminano le condizioni di accesso e le varie fasi della procedura, Infine si riportano nel capitolo 7 le varie tappe del protocollo di conduzione della composizione negoziata della crisi di impresa.
Il testo si conclude con 3 appendici:
Introduzione
CAPITOLO 1. L’IMPOSTAZIONE E LE CONDIZIONI PER LA PROCEDURA DELLA COMPOSIZIONE NEGOZIATA DELLA CRISI DI IMPRESA
1.1 L’impostazione della composizione negoziata della crisi di impresa
1.2 Le condizioni per l’accesso alla procedura
1.3 I concetti di squilibrio, crisi e insolvenza
1.4 Il test per la verifica della perseguibilità del risanamento
CAPITOLO 2. L’AVVIO DELLA PROCEDURA DELLA COMPOSIZIONE NEGOZIATA DELLA CRISI DI IMPRESA
2.1 La domanda di apertura della procedura di composizione negoziata
2.2 La documentazione da allegare alla domanda di accesso alla procedura della composizione negoziata
2.2.1 Quadro generale delle indicazioni sulla documentazione
2.2.2 La situazione patrimoniale e economico-finanziaria dell'impresa in crisi
2.2.3 L’impostazione e i contenuti del piano di risanamento
2.2.4 La relazione sull’attività dell’azienda
2.2.5 Il piano finanziario
2.2.6 Le iniziative aziendali per il rilancio dell’impresa in crisi
2.2.7 Le tipologie delle difficoltà economico-finanziarie e patrimoniali dell’impresa in crisi
2.3 La nomina dell’esperto
2.3.1 L’istituzione competente per la nomina dell’esperto
2.3.2 Le qualifiche dell’esperto
2.3.3 L’accettazione della nomina dell’esperto
2.3.4 Il compenso dell’esperto
2.4 La richiesta di misure cautelari e protettive
2.4.1 I contenuti e la procedura per la richiesta di misure cautelari e protettive
2.4.2 La procedura del Tribunale in merito alla richiesta di misure cautelari e protettive
2.5 La sospensione degli obblighi civilistici di ricapitalizzazione e scioglimento
CAPITOLO 3. LA GESTIONE DELLA PROCEDURA DELLA COMPOSIZIONE NEGOZIATA DELLA CRISI DI IMPRESA
3.1 La fase iniziale della procedura di composizione negoziata
3.1.1 Il ruolo dell’esperto
3.1.2 Il ruolo dell’imprenditore in crisi
3.1.3 Il ruolo dei creditori
3.2 La durata della procedura
3.3 La gestione dell’impresa in crisi durante la procedura e le autorizzazioni del Tribunale
3.4 Le misure premiali durante la procedura
3.5 La procedura in caso di crisi di gruppi di imprese
CAPITOLO 4. LA CONCLUSIONE DELLA PROCEDURA DELLA COMPOSIZIONE NEGOZIATA DELLA CRISI DI IMPRESA
4.1 I possibili esiti della procedura
4.2 La conservazione degli effetti della procedura
CAPITOLO 5. LA PROCEDURA DELLA COMPOSIZIONE NEGOZIATA DELLA CRISI DI IMPRESA PER LE IMPRESE SOTTO-SOGLIA
5.1 Le condizioni per l’accesso alla procedura semplificata
5.2 L’avvio della procedura semplificata
5.3 La gestione della procedura semplificata
5.4 La conclusione della procedura semplificata
CAPITOLO 6. IL CONCORDATO SEMPLIFICATO PER LA LIQUIDAZIONE DEL PATRIMONIO
6.1 Le condizioni per l’accesso alla procedura del concordato semplificato
6.2 L’avvio della procedura del concordato semplificato
6.3 L’approvazione della procedura del concordato semplificato
6.4 La conclusione della procedura del concordato semplificato con la liquidazione del patrimonio
CAPITOLO 7. IL PROTOCOLLO DI CONDUZIONE DELLA COMPOSIZIONE NEGOZIATA DELLA CRISI DI IMPRESA
7.1 I contenuti del protocollo
7.2 L’analisi delle linee di intervento previste dal piano di risanamento
7.3 Le indicazioni operative in caso di misure protettive e cautelari
7.4 La gestione dell’impresa durante la procedura
7.5 Lo svolgimento delle trattative con le parti interessate
7.6 La formulazione delle proposte dell’imprenditore in crisi e delle parti interessate
7.7 Il parere dell’esperto in caso di finanziamenti prededucibili
7.8 La rinegoziazione dei contratti
7.9 La cessione dell’azienda
7.10 La stima del valore della liquidazione dell’intero patrimonio
APPENDICE I. QUADRO DI INSIEME DEL CODICE DELLA CRISI DI IMPRESA E DELL’INSOLVENZA (D.LGS. 14/2019)
1. Le principali novità del Codice della crisi di impresa e dell’insolvenza
2. La struttura e le novità del Codice della crisi di impresa e dell’insolvenza
APPENDICE II. QUADRO DI INSIEME DELLE NOVITA’ DEL DECRETO LEGISLATIVO CORRETTIVO 147/2020
APPENDICE III. QUADRO DI INSIEME DELLE NOVITA’ DEL DECRETO LEGISLATIVO CORRETTIVO 83/2022
Utile raccolta di 5 ebook, per un totale di oltre 700 pagine, sulle soluzioni di superamento della crisi di impresa dopo il D.lgs 83/2022.
Disciplina valida dal 15 luglio 2022
Procedure per il superamento delle crisi da sovraindebitamento dopo il Dlgs. 83/2022, eBook di 130 pagine in pdf.
Come piccoli imprenditori, professionisti, lavoratori autonomi e famiglie possono ridurre i propri debiti ed esdebitarsi
Disciplina valida dal 15 luglio 2022
Prima la pandemia del Covid-19, poi la crisi energetica, acutizzata dall’aggressione della Russia contro l’Ucraina, che ha determinato sanzioni e controsanzioni tra l’Ue e il paese guidato da Putin, hanno reso sempre più importante il tema della crisi di impresa, visto che gli operatori economici si sono trovati tra l’incudine dell’aumento dei costi, e il martello di una prospettica crisi economica.
Queste circostanze, unitamente all’entrata in vigore della Direttiva Ue 2019/1023 (cd. direttiva Insolvency), hanno reso necessario intervenire sulla disciplina della crisi di impresa, che era stata del tutto rinnovata dal Decreto Legislativo (D.Lgs.) 12 gennaio 2019, n. 14, contenente il “Codice della crisi di impresa e dell'insolvenza, in attuazione della legge 19 ottobre 2017, n. 155”, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale (GU) n. 38 del 14 febbraio 2019.
Ma le grandi novità di questa nuova disciplina sulla crisi di impresa avevano suggerito di rinviare la sua entrata in vigore per ben 3 volte, per cui dalla data inizialmente prevista di vigenza del Codice della crisi di impresa, ossia il 15 agosto 2020, si è arrivati all’attuale data del 15 luglio 2022, momento dal quale effettivamente il nuovo Codice della crisi di impresa è operativo.
Il presente ebook ha l’obiettivo di illustrare le regole per le soluzioni alla crisi di impresa destinate a famiglie, professionisti, piccoli operatori economici, come disciplinate dal Codice della crisi di impresa (aggiornato con il D.Lgs. 83/2022).
Le soluzioni alla crisi di impresa destinate alle imprese, ossia il Piano di risanamento, l’Accordo di ristrutturazione dei debiti, il Concordato preventivo, la Composizione negoziata della crisi di impresa, sono oggetto di altri ebook, scritti dallo stesso autore del presente testo.
L’ebook si articola in 5 capitoli e 3 appendici.
Nel primo capitolo si illustra l’impostazione comune delle procedure di composizione della crisi da sovraindebitamento, e si ricordano le condizioni da rispettare per potervi accedere, per passare poi a richiamare il ruolo del professionista e dell’Occ, l’Organismo di composizione delle crisi da sovraindebitamento, a cui normalmente si deve rivolgere il debitore (famiglia, professionista, piccolo operatore economico) per avviare le procedure previste dal Codice della crisi di impresa, concludendo quindi con le regole per l’individuazione del Tribunale competente, a cui presentare la domanda di accesso ad alle procedure descritte in questo volume.
Il secondo capitolo descrive la procedura di ristrutturazione dei debiti del consumatore, e comincia con le modalità di attivazione della procedura, ossia con il rispetto delle condizioni per l’avvio della procedura, per proseguire con un richiamo delle prime fasi della procedura stessa. Segue poi l’illustrazione dei documenti più importanti della procedura, ossia il piano di ristrutturazione dei debiti e la proposta di accordo con i creditori, e il richiamo dell’opportunità di una previa trattativa tra debitore e creditori, per continuare con la descrizione dei contenuti della domanda di accesso alla procedura.
Questa prima parte del capitolo si conclude con la spiegazione delle modalità di presentazione della domanda, e l’evidenziazione delle attività dell’Occ in questa prima fase della procedura.
La seconda parte del capitolo è dedicata all’apertura della procedura, e quindi alla descrizione del decreto di apertura, e alle attività di Occ e creditori nell’ambito della procedura. Si arriva così alla terza parte del capitolo, che si occupa della chiusura della procedura, e pertanto della sentenza di omologazione del piano, e delle attività di Occ e creditori dopo questa sentenza, senza trascurare di spiegare cosa succede se il Tribunale nega l’omologazione del piano. Infine, le ultime parti del capitolo provvedono a chiarire cosa avviene durante l’esecuzione del piano, e la revoca dell’omologazione del piano.
Il terzo capitolo delinea la procedura del concordato minore, e la sua struttura replica quella del capitolo precedente, salvo che in questo caso i documenti principali sono la proposta di concordato minore e il piano, e per quanto riguarda i creditori, è prevista una loro votazione in merito alla convenienza del concordato minore. Un’altra differenza rispetto alla procedura precedente è data dalla maggiore complessità della fase di attuazione, che nel caso del concordato minore comporta il serio coinvolgimento di debitore, Occ, giudice.
Il quarto capitolo è centrato sulla procedura di liquidazione controllata, che può essere attivata autonomamente, o come conversione delle due precedenti procedure. Anche questo capitolo rispecchia la struttura dei due precedenti, salvo che in questo caso il documento principale è la domanda di accesso alla procedura, e che non ci può essere nessuna previa trattativa tra debitore e creditori. Inoltre, lo svolgimento di questa procedura è più complessa, e vede l’intervento di vari soggetti, di cui il liquidatore è di gran lunga il più importante. Per cui, dopo un richiamo delle principali tappe della procedura, si illustrano i compiti di liquidatore, debitore, creditori, giudice delegato.
Il quinto capitolo è dedicato all’esdebitazione, che consiste nella cancellazione dei debiti residui dopo la conclusione della procedura di liquidazione controllata.
A questo riguardo si comincia con la spiegazione dell’oggetto dell’esdebitazione e delle ragioni di interesse da parte del debitore per essa, le condizioni per ottenerla, la procedura per assicurarsela, per concludere con la descrizione della procedura specifica del debitore sovraindebitato incapiente.
Infine, il testo si conclude con 3 appendici.
Nella prima si illustrano le principali novità del D.Lgs. 14/2019, la cui lettura può essere utile per avere una visione d’insieme delle modifiche più rilevanti alle varie soluzioni alla crisi di impresa, mentre nella seconda appendice si richiamano sommariamente le novità del Decreto legislativo correttivo 147/2020, così come avviene nella terza appendice, che illustra brevemente quelle del Decreto legislativo correttivo 83/2022.
Introduzione
CAPITOLO 1. QUADRO GENERALE DELLE PROCEDURE DI COMPOSIZIONE DELLE CRISI DA SOVRAINDEBITAMENTO
1. L’impostazione delle procedure di composizione delle crisi da sovraindebitamento
2. Le condizioni per l’accesso alle procedure di composizione delle crisi da sovraindebitamento
3. Il ruolo del professionista
4. Il ruolo dell’Occ e dei gestori della crisi
5. L’individuazione del Tribunale competente
CAPITOLO 2. LA PROCEDURA DI RISTRUTTURAZIONE DEI DEBITI DEL CONSUMATORE
1. L’avvio della procedura di ristrutturazione dei debiti
1.1 Le condizioni per l’avvio della procedura di ristrutturazione dei debiti
1.2 Le prime fasi della procedura di ristrutturazione dei debiti
1.3 Il piano di ristrutturazione dei debiti e la proposta di accordo
1.3.1 La necessità di 2 documenti: il piano e la proposta
1.3.2 Il piano di ristrutturazione dei debiti
1.3.3 La proposta di accordo
1.4 La trattativa tra debitore e creditori
1.5 La domanda di accesso alla procedura di ristrutturazione dei debiti
1.5.1 La disciplina applicabile alla domanda di accesso
1.5.2 I contenuti della domanda di accesso
1.6 La presentazione della domanda di accesso alla procedura di ristrutturazione dei debiti
1.6.1 I soggetti abilitati a presentare la domanda di accesso
1.6.2 Gli effetti della presentazione della domanda di accesso
1.7 Il ruolo dell’Occ (o del professionista che lo sostituisce) nell’avvio della procedura
2. L’apertura della procedura di ristrutturazione dei debiti
2.1 Il decreto di apertura della procedura di ristrutturazione dei debiti
2.2 Le attività dell’Occ nell’ambito della procedura
2.3 Le attività dei creditori nell’ambito della procedura
3. La chiusura della procedura di ristrutturazione dei debiti
3.1 La sentenza di omologazione del piano di ristrutturazione dei debiti
3.2 Le attività dell’Occ dopo la sentenza di omologazione
3.3 Le attività dei creditori dopo la sentenza di omologazione
3.4 La sentenza che nega l’omologazione del piano di ristrutturazione dei debiti e le sue conseguenze
4. L’esecuzione del piano di ristrutturazione dei debiti
5. La revoca dell’omologazione del piano di ristrutturazione dei debiti e i suoi effetti
CAPITOLO 3. IL CONCORDATO MINORE
1. L’avvio della procedura del concordato minore
1.1 Le condizioni per l’avvio della procedura del concordato minore
1.2 Le prime fasi della procedura del concordato minore
1.3 La proposta di concordato minore (e il piano)
1.3.1 La disciplina della proposta di concordato minore (e del piano)
1.3.2 I possibili contenuti del piano
1.3.3 I possibili contenuti della proposta di concordato minore
1.4 La trattativa tra debitore e creditori
1.5 La domanda di accesso alla procedura del concordato minore
1.5.1 La disciplina applicabile alla domanda di accesso
1.5.2 I contenuti della domanda di accesso
1.6 La presentazione della domanda di accesso alla procedura del concordato minore
1.6.1 I soggetti abilitati a presentare la domanda di accesso
1.6.2 Gli effetti della presentazione della domanda di accesso
1.7 Il ruolo dell’Occ (o del professionista che lo sostituisce) nell’avvio della procedura
2. L’apertura della procedura del concordato minore
2.1 Il decreto di apertura della procedura del concordato minore
2.2 Le conseguenze dell’apertura della procedura del concordato minore
2.3 Le attività dell’Occ nell’ambito della procedura
2.4 Le attività dei creditori nell’ambito della procedura
2.4.1 I compiti dei creditori
2.4.2 Il quorum per l’approvazione del concordato minore da parte dei creditori
3. La chiusura della procedura del concordato minore
3.1 La sentenza di omologazione del concordato minore
3.2 Le conseguenze della sentenza di omologazione del concordato minore
3.3 La sentenza che nega l’omologazione del concordato minore e le sue conseguenze
4. L’esecuzione del concordato minore
4.1 Le attività del debitore durante l’esecuzione del concordato minore
4.2 Le attività dell’Occ durante l’esecuzione del concordato minore
4.3 Le attività del giudice durante l’esecuzione del concordato minore
5. La revoca dell’omologazione del concordato minore e i suoi effetti
CAPITOLO 4. LA LIQUIDAZIONE CONTROLLATA
1. L’avvio della procedura di liquidazione controllata
1.1 Le condizioni per l’avvio della procedura di liquidazione controllata
1.2 Le prime fasi della procedura di liquidazione controllata
1.3 La domanda di accesso alla procedura di liquidazione controllata
1.3.1 La disciplina applicabile alla domanda di accesso
1.3.2 I contenuti della domanda di accesso
1.4 La presentazione della domanda di accesso alla procedura di liquidazione controllata ed i suoi effetti
1.5 Il ruolo dell’Occ (o del professionista che lo sostituisce) nell’avvio della procedura
2. L’apertura della procedura di liquidazione controllata
2.1 La sentenza di apertura della procedura di liquidazione controllata
2.2 Le conseguenze dell’apertura della procedura di liquidazione controllata
3. Lo svolgimento della procedura di liquidazione controllata
3.1 Le tappe dello svolgimento della procedura di liquidazione controllata
3.2 Il ruolo del liquidatore nella procedura di liquidazione controllata
3.3 Il ruolo del debitore nella procedura di liquidazione controllata
3.4 Il ruolo dei creditori nella procedura di liquidazione controllata
3.5 Il ruolo del giudice delegato nella procedura di liquidazione controllata
4. La chiusura della procedura di liquidazione controllata e i suoi effetti
CAPITOLO 5. L’ESDEBITAZIONE DEL DEBITORE
1. L’oggetto dell’esdebitazione, e i motivi di interesse per i debitori
2. Le condizioni per l’esdebitazione
3. Il procedimento per ottenere l’esdebitazione
4. L’esdebitazione del debitore sovraindebitato incapiente
APPENDICE I. QUADRO DI INSIEME DEL CODICE DELLA CRISI DI IMPRESA E DELL’INSOLVENZA (D.LGS. 14/2019)
1. Le principali novità del Codice della crisi di impresa e dell’insolvenza
2. La struttura e le novità del Codice della crisi di impresa e dell’insolvenza
APPENDICE II. QUADRO DI INSIEME DELLE NOVITA’ DEL DECRETO LEGISLATIVO CORRETTIVO 147/2020
APPENDICE III. QUADRO DI INSIEME DELLE NOVITA’ DEL DECRETO LEGISLATIVO CORRETTIVO 83/2022
Disciplina valida dal 15 luglio 2022
Il presente ebook in pdf di 177 pagine, ha l’obiettivo di illustrare le regole per una delle 4 principali procedure di soluzione della crisi di impresa, ossia il Concordato preventivo, mentre le altre, il Piano di risanamento, l’Accordo di ristrutturazione dei debiti, e la Composizione negoziata della crisi di impresa, sono oggetto di altri ebook, scritti dallo stesso autore del presente testo.
Prima la pandemia del Covid-19, poi la crisi energetica, acutizzata dall’aggressione della Russia contro l’Ucraina, che ha determinato sanzioni e controsanzioni tra l’Ue e il paese guidato da Putin, hanno reso sempre più importante il tema della crisi di impresa, visto che gli operatori economici si sono trovati tra l’incudine dell’aumento dei costi, e il martello di una prospettica crisi economica.
Queste circostanze, unitamente all’entrata in vigore della Direttiva Ue 2019/1023 (cd. direttiva Insolvency), hanno reso necessario intervenire sulla disciplina della crisi di impresa, che era stata del tutto rinnovata dal Decreto Legislativo (D.Lgs.) 12 gennaio 2019, n. 14, contenente il “Codice della crisi di impresa e dell'insolvenza, in attuazione della legge 19 ottobre 2017, n. 155”, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale (GU) n. 38 del 14 febbraio 2019.
Ma le grandi novità di questa nuova disciplina sulla crisi di impresa avevano suggerito di rinviare la sua entrata in vigore per ben 3 volte, per cui dalla data inizialmente prevista di vigenza del Codice della crisi di impresa, ossia il 15 agosto 2020, si è arrivati all’attuale data del 15 luglio 2022, momento dal quale effettivamente il nuovo Codice della crisi di impresa è operativo. Gli interventi correttivi del Codice della crisi di impresa hanno avuto luogo con 2 diversi decreti legislativi.
Il primo è stato il D.Lgs. 26 ottobre 2020, n. 147, recante “Disposizioni integrative e correttive a norma dell'articolo 1, comma 1, della legge 8 marzo 2019, n. 20, al decreto legislativo 12 gennaio 2019, n. 14, recante Codice della crisi di impresa e dell'insolvenza in attuazione della legge 19 ottobre 2017, n. 155”, pubblicato nella GU n. 276 del 5 novembre 2020.
Il secondo intervento è stato il D.Lgs. 17 giugno 2022, n. 83, “Modifiche al codice della crisi di impresa e dell’insolvenza di cui al decreto legislativo 12 gennaio 2019, n. 14, in attuazione della direttiva (UE) 2019/1023 del Parlamento europeo e del Consiglio del 20 giugno 2019, riguardante i quadri di ristrutturazione preventiva, l’esdebitazione e le interdizioni, e le misure volte ad aumentare l’efficacia delle procedure di ristrutturazione, insolvenza ed esdebitazione, e che modifica la direttiva (UE) 2017/1132 (direttiva sulla ristrutturazione e sull’insolvenza)”, pubblicato nella GU n. 152 del 1 luglio 2022.
Nel frattempo il legislatore del nostro paese aveva introdotto, con la legge 21 ottobre 2021 n. 147 (di conversione del Decreto Legge 118/2021), una nuova procedura di soluzione della crisi di impresa ibrida, la Composizione negoziata per la soluzione della crisi di impresa, che assomiglia sia alla procedura di Composizione della crisi da sovraindebitamento (per i piccoli operatori economici), delineata dalla legge 3/2012, sia alla Composizione assistita della crisi di impresa (per le imprese più grandi), prevista dal Codice della crisi di impresa (ma poi abrogata).
L’ebook, basato su 6 capitoli e 3 appendici, inizia con un capitolo denominato “Quadro generale”, nel quale si presentano le caratteristiche salienti della procedura del Concordato preventivo, sia in termini comparativi con altre soluzioni alla crisi, sia sotto il profilo dell’evoluzione della normativa, con un’attenzione particolare sulle differenze esistenti tra il Concordato preventivo disciplinato dal Codice della crisi di impresa, e quello regolamentato dalla precedente legge fallimentare.
Segue poi un capitolo (il 2) che illustra le condizioni richieste per l’attivazione di questa soluzione concorsuale, per passare poi alla descrizione della procedura del Concordato preventivo, nel cui ambito sono riportate in primo luogo (Cap. 3) le indicazioni per predisporre la domanda (di accesso alla procedura, e di accesso anticipato alla procedura, che eventualmente precede la prima), ed i vari documenti (piano, proposta di concordato, attestazione) necessari per l’avvio del percorso che dovrebbe portare l’impresa ad uscire dallo stato di crisi, grazie al Concordato preventivo.
Successivamente (Cap. 4) si trova una dettagliata descrizione delle varie fasi della procedura, che comprendono l’iscrizione della domanda (di accesso alla procedura del Concordato preventivo, o di accesso anticipato alla procedura) nel registro delle imprese, la decisione del Tribunale di aprire la procedura del Concordato preventivo, e di adottare eventualmente misure cautelari, protettive e di tutela dell’impresa in crisi, la presentazione di proposte di concordato concorrenti, la gestione dell’impresa in crisi durante la procedura, la sollecitazione di offerte di acquisto dell’impresa in crisi concorrenti, l’approvazione del concordato preventivo da parte dei creditori, l’omologazione del concordato da parte del Tribunale, l’eventuale impugnazione della sentenza di omologazione del concordato, con le conseguenti decisioni del Tribunale, senza tralasciare di illustrare in dettaglio il profilo ed i compiti del commissario giudiziale. Infine vengono illustrate le varie possibili situazioni dopo la conclusione della procedura (attuazione, risoluzione, annullamento del concordato).
Viene infine richiamato (Cap. 5) anche il procedimento che scatta a seguito della domanda di accesso anticipato alla procedura del Concordato preventivo. Conclusa la descrizione dei passaggi procedurali, si illustrano (Cap. 6) gli effetti della procedura del Concordato preventivo, che si attivano nelle varie fasi del procedimento.
Come già anticipato, il testo si conclude con 3 appendici:
Introduzione
CAPITOLO 1. QUADRO GENERALE DEL CONCORDATO PREVENTIVO
1.1 L’impostazione del concordato preventivo
1.2 Le differenze tra concordato preventivo e accordo di ristrutturazione dei debiti
1.3 L’evoluzione della disciplina del concordato preventivo
1.4 Le differenze tra la disciplina del D.Lgs. 14/2019 e la precedente normativa
CAPITOLO 2. LE CONDIZIONI PER L’ATTIVAZIONE DELLA PROCEDURA DEL CONCORDATO PREVENTIVO
CAPITOLO 3. L’AVVIO DELLA PROCEDURA DEL CONCORDATO PREVENTIVO
3.1 La domanda di accesso alla procedura del concordato preventivo
3.1.1 Le due tipologie di domanda: accesso ordinario e anticipato alla procedura
3.1.2 L’individuazione del Tribunale competente
3.1.3 I contenuti della domanda di accesso alla procedura del concordato preventivo
3.1.4 I contenuti della domanda di accesso anticipato alla procedura del concordato preventivo
3.2 Il piano di concordato
3.2.1 La disciplina e i contenuti del piano di concordato
3.2.2 Le modalità di redazione del piano sul fronte della situazione economico-finanziaria dell'impresa in crisi
3.2.3 Le modalità di redazione del piano sul fronte delle cause della crisi
3.2.4 Le modalità di redazione del piano sul fronte delle strategie di intervento
3.2.5 Le modalità di redazione del piano sul fronte della descrizione analitica delle modalità e dei tempi di adempimento del piano e della proposta di concordato
3.2.6 Le modalità di redazione del piano sul fronte del piano industriale
3.2.7 Le modalità di redazione del piano sul fronte degli apporti di nuova finanza
3.2.8 Le modalità di redazione del piano sul fronte delle azioni risarcitorie e recuperatorie
3.2.9 Le modalità di redazione del piano sul fronte delle iniziative da adottare in caso di scostamento dagli obiettivi pianificati
3.2.10 Le modalità di redazione del piano sul fronte dell’elenco dei creditori e delle parti interessate, e la loro suddivisione in classi
3.2.11 Le modalità di redazione del piano sul fronte delle ragioni per cui il soddisfacimento dei creditori è non inferiore a quello della liquidazione giudiziale e dell’utilità per i creditori
3.3 La proposta di concordato preventivo
3.4 L’attestazione del piano di concordato e della proposta di concordato
3.4.1 Le qualifiche professionali dell’attestatore
3.4.2 L’oggetto dell’attestazione
3.4.3 Le metodologie dell’attestazione
3.4.4 I possibili esiti dell’attestazione
3.4.5 La relazione di attestazione
CAPITOLO 4. LA PROCEDURA DEL CONCORDATO PREVENTIVO A SEGUITO DELLA DOMANDA DI ACCESSO ALLA PROCEDURA
4.1 L’iscrizione della domanda di accesso alla procedura del concordato preventivo nel registro delle imprese
4.2 La decisione del Tribunale di aprire la procedura del concordato preventivo
4.3 Le decisioni del Tribunale sulle misure cautelari, protettive, e di tutela dell’impresa in crisi
4.3.1 Quadro generale delle misure attivabili dal Tribunale
4.3.2 La procedura per la decisione del Tribunale sulle misure cautelari e protettive
4.3.3 La procedura per la decisione del Tribunale sui finanziamenti prededucibili
4.3.4 La procedura per la decisione del Tribunale sul pagamento di crediti anteriori e rate di mutui
4.3.5 La procedura per la decisione del Tribunale sulla sospensione/scioglimento dei contratti
4.4 La presentazione di proposte di concordato concorrenti
4.5 Il ruolo del commissario giudiziale durante la procedura del concordato preventivo
4.5.1 Il profilo del commissario giudiziale
4.5.2 I compiti del commissario giudiziale
4.6 La gestione dell’impresa in crisi durante la procedura
4.7 La sollecitazione di offerte di acquisto dell’impresa in crisi (o di suoi elementi) in concorrenza
4.8 L’approvazione del concordato preventivo da parte dei creditori
4.8.1 La convocazione dei creditori per la votazione sul concordato
4.8.2 L’informazione dei creditori per la votazione sul concordato
4.8.3 Le contestazioni sul concordato posto in votazione
4.8.4 L’accesso alla votazione sul concordato da parte dei creditori
4.8.5 La votazione sul concordato da parte dei creditori
4.8.6 La formalizzazione dell’esito della votazione sul concordato
4.9 L’omologazione del concordato preventivo da parte del Tribunale
4.10 L’impugnazione della sentenza di omologazione del concordato preventivo
4.11 La decisione del Tribunale sulla sospensione della sentenza di omologazione del concordato preventivo
4.12 La decisione del Tribunale sull’impugnazione della sentenza di omologazione del concordato preventivo
4.13 L’attuazione del concordato preventivo
4.13.1 Le modalità di attuazione del concordato preventivo
4.13.2 La vendita dei beni in attuazione del concordato preventivo
4.13.3 Il ruolo del liquidatore
4.13.4 Le operazioni societarie in attuazione del concordato preventivo
4.14 La risoluzione del concordato preventivo
4.15 L’annullamento del concordato preventivo
CAPITOLO 5. LA PROCEDURA DEL CONCORDATO PREVENTIVO A SEGUITO DELLA DOMANDA DI ACCESSO ANTICIPATO ALLA PROCEDURA
5.1 La decisione del Tribunale di apertura anticipata della procedura del concordato preventivo
5.2 La decisione del Tribunale sulle misure cautelari e protettive
5.3 La revoca del provvedimento di concessione dell’accesso anticipato alla procedura del concordato preventivo
CAPITOLO 6. GLI EFFETTI DEL CONCORDATO PREVENTIVO
6.1 Quadro generale
6.2 Gli effetti della presentazione al Tribunale della domanda di accesso anticipato alla procedura del concordato preventivo
6.3 Gli effetti della decisione del Tribunale di concedere l’accesso anticipato alla procedura del concordato preventivo
6.4 Gli effetti della presentazione al Tribunale della domanda di accesso alla procedura del concordato preventivo
6.5 Gli effetti della decisione del Tribunale di aprire la procedura del concordato preventivo
6.6 Gli effetti dell’omologazione del concordato preventivo
6.7 Gli effetti dell’impugnazione e della revoca dell’omologazione del concordato preventivo
6.8 Le conseguenze penali nell’ambito della procedura del concordato preventivo
6.9 La disciplina della prededucibilità dei crediti
APPENDICE I. QUADRO DI INSIEME DEL CODICE DELLA CRISI DI IMPRESA E DELL’INSOLVENZA (D.LGS. 14/2019)
1. Le principali novità del Codice della crisi di impresa e dell’insolvenza
2. La struttura e le novità del Codice della crisi di impresa e dell’insolvenza
APPENDICE II. QUADRO DI INSIEME DELLE NOVITA’ DEL DECRETO LEGISLATIVO CORRETTIVO 147/2020
APPENDICE III. QUADRO DI INSIEME DELLE NOVITA’ DEL DECRETO LEGISLATIVO CORRETTIVO 83/2022
Le soluzioni extragiudiziali alla Crisi di Impresa e il piano di risanamento dopo il D.lgs. 83/2022 (eBook in pdf di 141 pagine).
Disciplina valida dal 15 luglio 2022
Il presente ebook, ha come primo obiettivo quello di illustrare i suggerimenti per il superamento della crisi di impresa, prima di affidarsi ad una delle procedure previste dal Codice della crisi di impresa, anche attuando le sue previsioni in materia di individuazione anticipata della crisi.
Il secondo scopo è quello di illustrare le regole per il Piano di risanamento, che costituisce la prima soluzione alla crisi di impresa, che è definita “extragiudiziale”, in quanto non richiede un passaggio in Tribunale.
E’ il caso di ricordare che le altre procedure per il superamento della crisi di impresa, ossia l’Accordo di ristrutturazione dei debiti, il Concordato preventivo, e la Composizione negoziata della crisi di impresa, sono oggetto di altri ebook, scritti dallo stesso autore del presente testo. Va sottolineato come il primo capitolo di questo testo, che è dedicato alle soluzioni manageriali per il superamento della crisi di impresa, può offrire numerosi spunti per la redazione del Piano di risanamento, che costituisce l’oggetto del secondo capitolo.
In altre parole, questo ebook, oltre a descrivere la procedura e gli effetti del Piano di risanamento, offre i possibili contenuti dei documenti che devono essere predisposti, non solo per la procedura del Piano, ma anche per gli altri strumenti di regolazione della crisi di impresa, descritti dal D.Lgs. 14/2019 (Accordo di ristrutturazione dei debiti, Concordato preventivo, Composizione negoziata della crisi).
Nel primo capitolo si affronta in primo luogo il tema della crisi di impresa, ossia i fenomeni con cui essa si manifesta, e le relative cause. Si passa poi a delineare i doveri degli imprenditori in crisi (e anche dei creditori), che sono disciplinati dal Codice della crisi di impresa, che includono quelli di individuare tempestivamente il sorgere di una crisi, e di prendere le misure conseguenti per contrastarla.
Successivamente si affrontano questioni come l’approccio alla crisi, le condizioni per il successo di una soluzione alla crisi di impresa, l’autoanalisi dei dati di bilancio, e, argomento forse più utile di tutti, un esempio concreto di iniziative manageriali per l’uscita dalla crisi. A questo punto, rimanendo sul piano pratico, il primo capitolo propone un elenco completo di possibili misure manageriali di rilancio del business, partendo dall’impostazione dell’attività imprenditoriale, e proseguendo con la verifica dell’idea imprenditoriale, da realizzare magari con un Business plan semplificato, per concludersi con le modalità di attuazione dell’idea imprenditoriale e le condizioni per lo sviluppo dell’impresa. Ovviamente, si stratta di indicazioni che potrebbero consentire, ma non assicurare, un’uscita graduale dalle secche della crisi.
Queste misure, però, per esprimere la massima efficacia possibile, dovrebbe essere inquadrate in un piano articolato, che nell’ambito delle soluzioni manageriali alla crisi di impresa prende il nome di Business plan, del quale si offrono due versioni, una semplificata (citata in precedenza), adatta per le microimprese, ed una più analitica, quest’ultima indirizzata evidentemente ad aziende di maggiori dimensioni (Pmi e grandi imprese).
Il secondo capitolo ha per oggetto il Piano di risanamento, che costituisce l’unica soluzione extragiudiziale alla crisi di impresa prevista dal Codice della crisi di impresa, e quindi si caratterizza per la mancanza di particolari formalità, e perfino di una vera e propria procedura. Il Piano di risanamento presuppone anche un successivo accordo di rinegoziazione dei debiti tra debitore e creditori, ma non un’obbligatoria pubblicità, e ciononostante si ottiene il non trascurabile vantaggio di godere di una protezione dell’impresa in crisi, in termini di impossibilità per i creditori di avviare azioni revocatorie per tutti gli atti, i pagamenti e le garanzie concesse su beni dell’impresa in crisi, effettuati dall’impresa in attuazione del piano, a cui si aggiunge quello di evitare sanzioni penali per gli atti effettuati in base al piano stesso.
È’ evidente però che questa soluzione è possibile solo quando la crisi non è conclamata, poiché, in caso contrario, saranno il Pubblico ministero, il Tribunale o i creditori ad intervenire, richiedendo la liquidazione giudiziale. Premesso questo, nel secondo capitolo, dopo aver descritto più in dettaglio l’impostazione di questa soluzione alla crisi, se ne ricordano le condizioni, per passare poi a descrivere i contenuti del Piano di risanamento, le sue caratteristiche, nonché le sue modalità di redazione. Inoltre si illustra l’impostazione del possibile accordo di rinegoziazione dei debiti, e della necessaria attestazione del professionista. Infine, si rammentano in dettaglio gli effetti di questa soluzione alla crisi di impresa.
Il testo si conclude con 3 appendici. Nella prima si illustrano le principali novità del D.Lgs. 14/2019, la cui lettura può essere utile per avere una visione d’insieme delle modifiche più rilevanti alle varie soluzioni alla crisi di impresa, mentre nella seconda appendice si richiamano sommariamente le novità del Decreto legislativo correttivo 147/2020, così come avviene nella terza appendice, che illustra brevemente quelle del Decreto legislativo correttivo 83/2022.
Introduzione
CAPITOLO 1. LA CRISI DI IMPRESA, I DOVERI DEI SOGGETTI COINVOLTI E LE SOLUZIONI MANAGERIALI ALLA CRISI
1. La crisi di impresa
1.1 La definizione di crisi di impresa
1.2 I sintomi di una crisi di impresa
1.3 Le possibili cause di una crisi di impresa
1.4 La consapevolezza dello stato di crisi
2. I doveri dell’impresa in crisi, dei creditori e delle autorità competenti
2.1 I doveri dell’impresa in crisi
2.2 I doveri dei creditori dell’impresa in crisi
2.3 I doveri delle autorità competenti nelle procedure di soluzione alla crisi di impresa
3. La gestione della crisi nelle sue fasi iniziali
3.1 L’approccio alla crisi
3.2 Le condizioni per il successo della soluzione alla crisi di impresa
3.3 L’autoanalisi dei dati di bilancio
3.4 Un esempio di percorso di uscita dalla crisi
4. Il rilancio di un’impresa in crisi attraverso la definizione di un Business plan
4.1 Introduzione
4.2 I passaggi per un’efficace impostazione di un’attività imprenditoriale
4.3 La verifica dell'idea imprenditoriale
4.4 Il contenuto del Business plan semplificato
4.5 L’attuazione dell’idea imprenditoriale
4.6 Le condizioni per lo sviluppo dell'impresa
5. Il Business plan nella versione completa
5.1 Introduzione
5.2 L’Executive summary
5.3 La sezione Impresa
5.4 La sezione Prodotti
5.5 La sezione Analisi di settore
5.6 La sezione Analisi di mercato
5.7 La sezione Strategie di marketing
5.8 La sezione Struttura del management
5.9 La sezione Piano operativo
5.10 La sezione Prospetto finanziario
5.11 Conclusioni
CAPITOLO 2. IL PIANO DI RISANAMENTO
1. Quadro generale del piano di risanamento
1.1 L’impostazione del piano di risanamento
1.2 La natura extragiudiziale ma non unilaterale della procedura del piano di risanamento
1.3 Le differenze tra la disciplina del D.Lgs. 14/2019 e la precedente normativa
2. Le condizioni per l’attivazione della procedura del piano di risanamento
3. I contenuti e le modalità di redazione del piano di risanamento
3.1 I contenuti del piano di risanamento
3.1.1 I temi da trattare nel piano
3.1.2 Le modalità di redazione del piano sul fronte della situazione economico-patrimoniale e finanziaria
3.1.3 Le modalità di redazione del piano sul fronte delle principali cause della crisi
3.1.4 Le modalità di redazione del piano sul fronte delle strategie di intervento per il riequilibrio della situazione finanziaria (e economica)
3.1.5 Le modalità di redazione del piano sul fronte dei tempi necessari per assicurare il riequilibrio della situazione finanziaria
3.1.6 Le modalità di redazione del piano sul fronte dell’elenco dei creditori e dell’ammontare dei loro crediti
3.1.7 Le modalità di redazione del piano sul fronte degli apporti di nuova finanza
3.1.8 Le modalità di redazione del piano sul fronte della tempistica delle azioni da compiersi
3.1.9 Le modalità di redazione del piano sul fronte degli strumenti da adottare nel caso di scostamento tra gli obiettivi e la situazione in atto
3.1.10 Le modalità di redazione del piano sul fronte del piano industriale
3.2 Le caratteristiche del piano di risanamento
3.3 L’impostazione del piano di risanamento dal punto di vista legale
3.4 L’impostazione del piano di risanamento dal punto di vista dei contenuti
3.5 Le modalità di redazione del piano di risanamento
3.5.1 Le questioni da definire per la redazione del piano
3.5.2 La natura dei dati da inserire nel piano
3.5.3 Il grado di dettaglio delle misure del piano
3.5.4 La pubblicizzazione del piano
4. L’accordo di rinegoziazione dei debiti con i creditori
4.1 I contenuti dell’accordo di rinegoziazione
4.2 L’approvazione dell’accordo di rinegoziazione
5. L’attestazione del piano di risanamento
5.1 Le qualifiche professionali dell’attestatore
5.2 L’oggetto dell’attestazione
5.3 Le metodologie dell’attestazione
5.4 I possibili esiti dell’attestazione
5.5 La relazione di attestazione
6. Gli effetti del piano di risanamento
7. L’attuazione del piano di risanamento
APPENDICE I. QUADRO DI INSIEME DEL CODICE DELLA CRISI DI IMPRESA E DELL’INSOLVENZA (D.LGS. 14/2019)
1. Le principali novità del Codice della crisi di impresa e dell’insolvenza
2. La struttura e le novità del Codice della crisi di impresa e dell’insolvenza
APPENDICE II. QUADRO DI INSIEME DELLE NOVITA’ DEL DECRETO LEGISLATIVO CORRETTIVO 147/2020
APPENDICE III. QUADRO DI INSIEME DELLE NOVITA’ DEL DECRETO LEGISLATIVO CORRETTIVO 83/2022
eBook in pdf di 146 pagine sull'accordo di ristrutturazione dei debiti dopo il D.lgs. n. 83/2022 e le sue 5 varianti.
Disciplina valida dal 15 luglio 2022
Il presente ebook, ha l’obiettivo di illustrare le regole per una delle 4 principali procedure di soluzione della crisi di impresa di natura giudiziale, ossia l’Accordo di ristrutturazione dei debiti, mentre le altre, il Piano di risanamento, il Concordato preventivo, e la Composizione negoziata della crisi di impresa, sono oggetto di altri ebook, scritti dallo stesso autore del presente testo.
Va detto però che 3 di queste soluzioni giudiziali (ad esclusione quindi della Composizione negoziata) presentano diverse affinità, a cominciare dalle condizioni di accesso, che sono le stesse della procedura di liquidazione giudiziale, e disciplinate dagli artt. 40-53 del Codice della crisi di impresa. In effetti, l’attivazione dell’Accordo di ristrutturazione dei debiti, così come del Piano di risanamento, e del Concordato preventivo, pur producendo nel corso della procedura effetti in parte diversi (più estesi per il Concordato preventivo), assicurano tutti una protezione piuttosto significativa dell’azienda in difficoltà, con la conseguenza che, almeno in condizioni normali, l’imprenditore in crisi non avrà motivi per non ricorrervi (visto che l’alternativa è la liquidazione giudiziale, o peggio, le azioni esecutive dei creditori sui beni dell’impresa in crisi).
Un secondo elemento comune tra l’Accordo di ristrutturazione e il Concordato preventivo è dato dal fatto che per entrambe le procedure occorre presentare una domanda in Tribunale, i cui contenuti sono sostanzialmente gli stessi. Ma dalla presentazione della domanda in poi le differenze non mancano, sia in termini di procedura, sia in termini di effetti, visto che per il Concordato preventivo questi sono meglio precisati, e più ampli di quelli previsti per l’Accordo di ristrutturazione.
Alla conseguente logica domanda su quale delle due procedure scegliere, si potrebbe rispondere che, in linea di massima, l’Accordo di ristrutturazione dei debiti è la soluzione da preferire quando la crisi, pur essendo grave, è ancora abbastanza gestibile, tanto che è possibile soddisfare integralmente fino al 40% dei propri debiti (o il 70% nel caso dell’Accordo di ristrutturazione agevolato), requisito non richiesto nella procedura del Concordato preventivo, pur essendo anche in quel caso ipotizzabile una ristrutturazione dei debiti.
Il Concordato preventivo diventa pertanto una opzione inevitabile quando le risorse finanziarie a disposizione dell’impresa in crisi sono inferiori al 40% dei debiti aziendali (almeno di quelli esigibili).
Ugualmente, se la necessità di protezione rappresenta per l’imprenditore in crisi la priorità, allora è consigliabile avviare il Concordato preventivo, che consente di avere un quadro più definito delle misure protettive per l’azienda in difficoltà.
L’ebook, basato su 8 capitoli e 3 appendici, inizia con un capitolo denominato “Quadro generale”, nel quale si presentano le caratteristiche salienti della procedura dell’Accordo di ristrutturazione dei debiti, sia in termini comparativi con altre soluzioni alla crisi, sia sotto il profilo dell’evoluzione della normativa, con un’attenzione particolare sulle differenze esistenti tra l’Accordo di ristrutturazione disciplinato dal Codice della crisi di impresa, e quello regolamentato dalla precedente legge fallimentare.
Segue poi un capitolo (il 2) che illustra le condizioni richieste per l’attivazione di questa soluzione concorsuale, per passare poi alla descrizione della procedura dell’Accordo di ristrutturazione, nel cui ambito sono riportate in primo luogo (Cap. 3) le indicazioni per predisporre la domanda (di omologazione dell’accordo e di accesso anticipato alla procedura dell’accordo, che eventualmente precede la prima), ed i vari documenti (piano, accordo, attestazione) necessari per l’avvio del percorso che dovrebbe portare l’impresa ad uscire dallo stato di crisi, grazie all’Accordo di ristrutturazione dei debiti.
Successivamente (Cap. 4) si trova una dettagliata descrizione delle varie fasi della procedura, che comprendono l’iscrizione della domanda (di omologazione dell’accordo, o di accesso anticipato alla procedura dell’accordo) nel registro delle imprese, l’eventuale opposizione dei creditori, le decisioni del Tribunale sulle misure cautelari e protettive, e sugli eventuali finanziamenti prededucibili richiesti dall’imprenditore in crisi, nonché sull’omologazione dell’accordo, o sull’accesso anticipato alla procedura dell’accordo, l’eventuale impugnazione della decisione del Tribunale, che spetta alla Corte di appello valutare.
Viene infine richiamato (Cap. 5) anche il procedimento che scatta a seguito della domanda di accesso anticipato alla procedura dell’Accordo di ristrutturazione dei debiti.
Conclusa la descrizione dei passaggi procedurali, si continua (Cap. 6) con l’analisi delle 5 altre varianti dell’Accordo di ristrutturazione dei debiti (accordo agevolato, accordo ad efficacia estesa, convenzione di moratoria, piano di ristrutturazione, transazione su crediti tributari e contributivi), e infine (Cap. 7) con l’indicazione puntuale degli effetti della procedura, presentando tali conseguenze in funzione dello stato di avanzamento della procedura.
Infine, vi è un capitolo (l’8) che ricorda le modalità di attuazione di questa soluzione concorsuale, una volta che la procedura è completata.
Come già anticipato, il testo si conclude con 3 appendici:
Introduzione
CAPITOLO 1. QUADRO GENERALE DELL’ACCORDO DI RISTRUTTURAZIONE DEI DEBITI
1.1 L’impostazione dell’accordo di ristrutturazione dei debiti
1.2 Le differenze tra accordo di ristrutturazione dei debiti e piano di risanamento
1.3 L’evoluzione della disciplina dell’accordo di ristrutturazione dei debiti
1.4 Le differenze tra la disciplina del D.Lgs. 14/2019 e la precedente normativa
CAPITOLO 2. LE CONDIZIONI PER L’ATTIVAZIONE DELLA PROCEDURA DELL’ACCORDO DI RISTRUTTURAZIONE DEI DEBITI
CAPITOLO 3. L’AVVIO DELLA PROCEDURA DELL’ACCORDO DI RISTRUTTURAZIONE DEI DEBITI
3.1 La domanda di accesso alla procedura dell’accordo di ristrutturazione dei debiti
3.1.1 Le due tipologie di domanda: omologazione dell’accordo e accesso anticipato alla procedura
3.1.2 L’individuazione del Tribunale competente
3.1.3 I contenuti della domanda di omologazione dell’accordo di ristrutturazione dei debiti
3.1.4. I contenuti della domanda di accesso anticipato alla procedura dell’accordo di ristrutturazione dei debiti
3.2 Il piano economico-finanziario
3.2.1 La disciplina e i contenuti del piano economico-finanziario
3.2.2 Le modalità di redazione del piano sul fronte della situazione economico-patrimoniale e finanziaria dell’impresa in crisi
3.2.3 Le modalità di redazione del piano sul fronte delle principali cause della crisi
3.2.4 Le modalità di redazione del piano sul fronte delle strategie di intervento per il riequilibrio della situazione finanziaria
3.2.5 Le modalità di redazione del piano sul fronte dell’elenco dei creditori, e dell’ammontare dei loro crediti
3.2.6 Le modalità di redazione del piano sul fronte degli apporti di nuova finanza
3.2.7 Le modalità di redazione del piano sul fronte della tempistica delle azioni da compiersi
3.2.8 Le modalità di redazione del piano sul fronte del piano industriale
3.2.9 Le modalità di redazione del piano per altri possibili contenuti
3.3 L’accordo di ristrutturazione dei debiti
3.3.1 I contenuti dell’accordo
3.3.2 L’approvazione dell’accordo
3.4 L’attestazione del piano e dell’accordo di ristrutturazione dei debiti
3.4.1 Le qualifiche professionali dell’attestatore
3.4.2 L’oggetto dell’attestazione
3.4.3 Le metodologie dell’attestazione
3.4.4 I possibili esiti dell’attestazione
3.4.5 La relazione di attestazione
CAPITOLO 4. LA PROCEDURA DELL’ACCORDO DI RISTRUTTURAZIONE DEI DEBITI A SEGUITO DELLA DOMANDA DI OMOLOGAZIONE DELL’ACCORDO
4.1 L’iscrizione della domanda di omologazione dell’accordo nel registro delle imprese
4.2 La decisione del Tribunale sulle misure cautelari e protettive, sui finanziamenti prededucibili, e sulla nomina del commissario giudiziale
4.3 L’opposizione alla domanda di omologazione dell’accordo e la rinuncia all’accordo
4.4 La modifica del piano o dell’accordo prima dell’omologazione
4.5 La decisione del Tribunale in merito all’omologazione dell’accordo e alle opposizioni
4.6 L’impugnazione della sentenza di omologazione dell’accordo
4.7 La decisione del Tribunale sulla sospensione della sentenza di omologazione dell’accordo
4.8 La decisione del Tribunale sull’impugnazione della sentenza di omologazione dell’accordo
4.9 La modifica del piano o dell’accordo dopo l’omologazione
4.10 Le condizioni per la conclusione positiva della procedura dell’accordo
CAPITOLO 5. LA PROCEDURA DELL’ACCORDO DI RISTRUTTURAZIONE DEI DEBITI A SEGUITO DELLA DOMANDA DI ACCESSO ANTICIPATO ALLA PROCEDURA
5.1 La decisione del Tribunale sull’accesso anticipato alla procedura dell’accordo
5.2 La decisione del Tribunale sulle misure cautelari e protettive e sui finanziamenti prededucibili
CAPITOLO 6. LA DISCIPLINA DELLE ALTRE VERSIONI DELL’ACCORDO DI RISTRUTTURAZIONE DEI DEBITI
6.1 Le 5 ulteriori versioni dell’accordo di ristrutturazione dei debiti
6.2 L’accordo di ristrutturazione agevolato
6.3 L’accordo di ristrutturazione ad efficacia estesa
6.4 La convenzione di moratoria
6.5 Il piano di ristrutturazione
6.6 La transazione su crediti tributari e contributivi
CAPITOLO 7. GLI EFFETTI DELL’ACCORDO DI RISTRUTTURAZIONE DEI DEBITI
7.1 Quadro generale degli effetti della procedura dell’accordo di ristrutturazione dei debiti
7.2 Gli effetti della domanda di accesso anticipato alla procedura dell’accordo
7.3 Gli effetti della presentazione al Tribunale della domanda di omologazione dell’accordo
7.3.1 Quadro generale degli effetti della domanda di omologazione dell’accordo
7.3.2 La disciplina della prededucibilità
7.3.3 L’esenzione da azione revocatoria per gli atti compiuti in esecuzione dell’accordo
7.4 Gli effetti dell’omologazione dell’accordo
7.5 Gli effetti dell’impugnazione e della revoca dell’omologazione dell’accordo
7.6 Le conseguenze penali nell’ambito della procedura dell’accordo di ristrutturazione
CAPITOLO 8. L’ATTUAZIONE DELL’ACCORDO
APPENDICE I. QUADRO DI INSIEME DEL CODICE DELLA CRISI DI IMPRESA E DELL’INSOLVENZA (D.LGS. 14/2019)
1. Le principali novità del Codice della crisi di impresa e dell’insolvenza
2. La struttura e le novità del Codice della crisi di impresa e dell’insolvenza
APPENDICE II. QUADRO DI INSIEME DELLE NOVITA’ DEL DECRETO LEGISLATIVO CORRETTIVO 147/2020
APPENDICE III. QUADRO DI INSIEME DELLE NOVITA’ DEL DECRETO LEGISLATIVO CORRETTIVO 83/2022
Le modifiche al Codice della crisi di impresa in attuazione della Direttiva UE 2019/1023; eBook in pdf di 174 pagine
D.Lgs. 17.06.2022 n. 83, pubblicato in G.U. il 1° luglio e in vigore dal 15 luglio 2022
L’esecutivo in considerazione del recepimento della direttiva (UE) 2019/1023 del Parlamento europeo e del Consiglio del 20 giugno 2019, che ha modificato la direttiva (UE) 2017/1132 sulla ristrutturazione e sull'insolvenza, e in considerazione del recente intervento legislativo attuato lo scorso anno con il D.L. 118/2021 ha previsto un decreto che modifica in alcune parti il decreto legislativo 14 del 12 gennaio 2019 (di seguito il codice della crisi e dell’insolvenza o CCII” o il codice della crisi).
Questo decreto legislativo, come si preciserà nell’ultimo paragrafo (dove si riporteranno eventuali novità dell’ultim’ora) che precede le conclusioni, è stato approvato dal consiglio dei ministri in data 15 giugno 2022.
Giova ricordare che la direttiva UE aveva come obiettivo quello di ridurre le differenze tra le legislazioni nazionali in tema di gestione della crisi e dell’insolvenza, oltre che dell’esdebitazione, per evitare incertezze e difficoltà per gli investitori nello scegliere se investire in uno stato o in altri in funzione della diversità sui tempi di recupero dei crediti in presenza di procedure fallimentari, oltre che in generale in tema armonizzazione ed efficienza del diritto della crisi di impresa.
Il presente lavoro intende effettuare una ricognizione del decreto del 17 giugno 2022, il cui iter di approvazione si è concluso recentemente, e delle principali modifiche apportate alla norma vigente.
Per una migliore comprensione della riforma introdotta dal nostro esecutivo è importante fare un’analisi della direttiva UE del 2019 a cui il recente decreto è ispirata.
Introduzione
1. La direttiva UE 2019/1023
1.1 La stabilità finanziaria nella prospettiva della direttiva UE
2. Il decreto legislativo n. 83 del 17 giugno 2022 pubblicato in G.U. numero 152 del primo luglio 2022
2.1 Le novità del decreto che recepisce la direttiva UE insolvency
2.2 La composizione negoziata: il nuovo titolo secondo del CCII
2.3 La composizione negoziata e la figura dell’esperto
2.4 La piattaforma telematica nazionale
2.5 I doveri delle parti, la gestione della composizione e le misure protettive e cautelari
2.6 Le autorizzazioni del tribunale e i finanziamenti prededucibili
2.7 La conclusione delle trattative e i gruppi di imprese
2.8 Le misure premiali e le imprese sotto soglia
2.9 Concordato semplificato per la liquidazione del patrimonio articolo 25 - sexies
2.10 Le segnalazioni dell’organo di controllo, dei creditori pubblici qualificati e le segnalazioni delle banche e intermediari finanziari
3. Le altre modifiche rilevanti al codice della crisi di impresa
3.1 L’accesso alle procedure
3.2 Il concordato preventivo
3.3 Le misure cautelari e protettive e le norme sulla transazione
3.4 Il piano di ristrutturazione soggetto ad omologazione (PRO)
3.5 Strumenti di regolazione della crisi e dell’insolvenza
3.6 Ulteriori modifiche di minor rilievo
Conclusioni
Appendice normativa
Gli adempimenti contabili e fiscali nelle procedure concorsuali, eBook in pdf di 106 pagine.
Il presente ebook si propone l’obiettivo di fare il punto su alcuni aspetti contabili e fiscali relativi alle procedure concorsuali.
In particolar modo si proverà a fornire spiegazioni ed esempi sugli aspetti contabili nel fallimento (o futura liquidazione giudiziale secondo il D.Lgs 14/2019).
Vista la prossima entrata in vigore del codice della crisi e dell’insolvenza (più avanti anche CCII), il citato D.Lgs 14 /2019 che è stato rinviato al 15 maggio 2022, i commenti che seguono soprattutto in ambito fallimentare saranno riferiti sia alle norme in vigore (ovvero il R.D. 267/42), sia alla disciplina del CCII che produrrà effetti dal maggio del prossimo anno.
Gli aspetti fiscali riguarderanno sia la procedura di fallimento che quella del concordato preventivo e degli accordi di ristrutturazione dei debiti, che sono contenuti nelle stesse norme ma che hanno un diverso trattamento.
La normativa fiscale è in continua evoluzione e non si esclude anche in funzione della delega per la riforma del diritto tributario che l’esecutivo sta discutendo in questo periodo, che vi possano essere nei prossimi mesi delle novità e delle modifiche alle disposizioni e ai riferimenti citati in questo testo.
In estrema sintesi gli aspetti di maggiore rilevanza sui quali ci si soffermerà sono essenzialmente i seguenti:
Introduzione
1. Gli adempimenti contabili nella liquidazione giudiziale
2. La gestione contabile durante il periodo della procedura
3. La redazione dell’inventario e le fasi iniziali che comportano adempimenti contabili
4. Le questioni contabili relative alla formazione del passivo
5. L’esercizio dell’impresa dopo l’apertura della procedura: questioni contabili
6. Gestione della liquidazione
7. Inventariazione e valutazione dell’attivo
8. Accertamento e formazione del passivo
9. Gli aspetti fiscali e gli adempimenti nella liquidazione giudiziale
10. La responsabilità del curatore rispetto alle pretese tributarie avanzate dal fisco
11. I crediti tributari nel fallimento, i privilegi
12. Conseguenze del fallimento per i creditori: l’IVA e le perdite su crediti
13. La transazione fiscale nel concordato pre-fallimentare e negli accordi di ristrutturazione dei debiti
14. Le impose dirette nelle procedure concorsuali del concordato art. 160 e dei piani attestati art. 67 e degli accordi di ristrutturazione art. 182 bis della legge fallimentare
14.1 Il concordato preventivo
14.2 Imposte sui redditi e IRAP per il debitore nel concordato preventivo
14.3 Plusvalenze nel concordato preventivo
14.4 Imposte dirette l’incidenza sulla fiscalità del creditor e nel concordato
14.5 Piano di risanamento
14.6 Imposte dirette nel piano di risanamento
14.7 Regole fiscali per il creditore nel piano di risanamento
14.8 A ccordo di ristrutturazione dei debiti omologato ai sensi dell’art. 182 bis l.fall.
14.9 Imposte sui Redditi e IRAP per il debitore negli ADR
14.10 Imposte sui Redditi e IRAP per il creditore negli ADR
15. Aspetti contabili e di bilancio relativi alle procedure di ristrutturazione dei debiti
16. Normativa richiamata nel testo: si riportano solo i commi richiamati
Manuale pratico in pdf di 81 pagine, sul nuovo sovraindebitamento previsto dalla Legge 3/2012 alla luce delle modifiche apportate dalla Legge 137/2020.
Semplificazioni in materia di accesso alle procedure di sovraindebitamento per le imprese e i consumatori.
Le novità in vigore dal 25 dicembre 2020
La Legge 18 dicembre 2020 n. 176 ha apportato importanti modifiche alla Legge 27 gennaio 2012 n. 3 con l’intento di favorire l’accesso alle procedure da sovraindebitamento in considerazione che l’attuale fase pandemica porterà inevitabilmente ad aumentare i soggetti interessati all’accordo, o al piano del consumatore o alla procedura di liquidazione dei beni.
Sono stati istituiti anche nuovi istituti giuridici che sono presenti nel nuovo CCII, quali le procedure familiari, l’esdebitazione del debitore incapiente che non ha nulla da offrire ai suoi creditori, la valutazione del merito creditizio in occasione dell’accesso a prestiti sia per la procedura di accordo che quella del piano del consumatore, la tanto attesa falcidia del debito per iva e ritenute, la tutela rinforzata sull’abitazione principale o sui beni strumentali in caso di continuità aziendale, le modifiche ai contratti di finanziamento con cessione del quinto, gli effetti sui soci che nelle società sono illimitatamente responsabili, l’omologa in caso di mancata adesione dell’amministrazione finanziaria.
Altre novità minori riguardano i contenuti delle relazioni particolareggiate, i termini di comunicazione ai creditori istituzionali, le azioni che può compiere il liquidatore dei beni nella procedura liquidatoria.
Le novità sono in vigore dal 25 dicembre 2020 e si applicano a tutte le procedure pendenti;
per il 1° settembre 2021 è previsto l’entrata in vigore del CCII, salvo ulteriori rinvii.
L’e-book evidenzia tutte le novità attraverso l’analisi in particolare della procedura dell’accordo, del piano del consumatore, della liquidazione dei beni individuando per ogni procedura i compiti del debitore, del gestore della crisi, del giudice.
Le novità riguardano:
Trovano trattazione anche l’esdebitazione secondo la vecchia Legge 3/2012, le sanzioni applicabili al debitore e all’OCC e la costituzione ed il funzionamento degli OCC.
Nell’ultima parte vengono trattati gli effetti della pandemia sulle varie procedure da sovraindebitamento.
Premessa
1. Definizione di sovraindebitamento
1.1 La definizione di sovraindebitamento secondo la Legge 3/2012
2. Soggetti ammessi
2.1 I soggetti ammessi ai sensi della Legge 3/2012
2.2 Il consumatore fideiussore
3. Procedure familiari
4. Proposta del debitore
4.1 La falcidia del debito iva
4.2 L'inammissibilità
4.3 Gli effetti sui soci illimitatamente responsabili
4.4 La modifica al contenuto del piano del consumatore per i contratti di finanziamento con cessione del quinto
4.5 La tutela rinforzata dell’abitazione principale
4.6 La tutela rinforzata sui beni strumentali in caso di continuità aziendale
4.7 Il termine per le comunicazioni ai creditori istituzionali
5. Deposito e contenuto della proposta
6. Contenuti delle relazioni particolareggiate
7. Accordo di composizione della crisi
7.1 La procedura di accordo
7.2 La fase iniziale
7.3 La formazione della proposta
7.4 I contenuti della relazione particolareggiata nell’ accordo di composizione
7.5 Il procedimento
7.6 Il raggiungimento dell’accordo
7.7 L’omologazione dell’accordo
7.8 Il merito creditizio nell’accordo
7.9 L’omologa dell’accordo in mancanza di adesione dell’Amministrazione Finanziaria
7.10 L’esecuzione dell’accordo
7.11 L’impugnazione e la risoluzione dell’accordo
8. Il piano del consumatore
8.1 La procedura di piano del consumatore
8.2 Il procedimento
8.3 Il merito creditizio nel piano del consumatore
8.4 La relazione particolareggiata nel piano del consumatore
8.5 Gli effetti dell’omologa
8.6 L’esecuzione del piano del consumatore
8.7 La revoca e la cessazione degli effetti dell’omologazione del piano del consumatore
9. Liquidazione del patrimonio
9.1 La procedura di liquidazione dei beni
9.2 La conversione della procedura di composizione in liquidazione
9.3 Il decreto di apertura della liquidazione
9.4 L’inventario e l’elenco dei creditori-adempimenti del liquidatore
9.5 La domanda di partecipazione alla liquidazione
9.6 La formazione del passivo
9.7 La liquidazione
9.8 Le azioni del liquidatore
10. L’esdebitazione
10.1 L’esdebitazione secondo l’art. 14-terdecies
10.2 L’esdebitazione secondo l’art. 14-quaterdecies - Debitore incapiente
11. Sanzioni
11.1 Le sanzioni per il debitore
11.2 Le sanzioni per l’OCC
12. Gli organismi di composizione della crisi (OCC)
12.1 La costituzione ed il funzionamento degli OCC
12.2 I compiti e le funzioni del Gestore della crisi
12.3 Il professionista delegato
12.4 I compensi
12.5 La formazione
13. Entrata in vigore
14. Provvedimenti in materia nel periodo di emergenza economica da covid-19
14.1 Accordo di composizione e piano del consumatore
14.2 Liquidazione del patrimonio
Riferimenti normativi