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Guida all’individuazione del titolare effettivo e alla prima comunicazione al Registro
Aggiornato con il decreto MIMIT del 29/9/2023 GU n 236 del 9 ottobre 2023 e la sentenza TAR Lazio N. 06839/2024 REG.PROV.COLL. – N. 15566/2023 REG.RIC. che ha respinto il ricorso presentato il 6/12/2023
eBook in pdf di 65 pagine.
L’operatività del Registro dei Titolari effettivi, offre ai “Soggetti obbligati” l’opportunità concreta ed efficace di verificare ed, eventualmente, validare le informazioni che possono già desumersi dal rapporto o richiedersi alla Clientela, così come pure quelle acquisite autonomamente, anche con riguardo al complesso di operazioni compiute in costanza di rapporto, o di altri rapporti precedentemente intrattenuti, o all'instaurazione di ulteriori rapporti.
L’opera è aggiornata al D.Lgs. 125/2019 che ha recepito la Direttiva 2018/843 del 30 maggio 2018 (la cd V direttiva Antiriciclaggio) e alle Regole Tecniche e Linee guida emanate dagli Organismi di autoregolamentazione.
Dal 10 ottobre 2023 le imprese-persone giuridiche, le persone giuridiche private, i trust e gli istituti giuridici affini ai trust devono comunicare entro 60 giorni i loro “titolari effettivi” agli uffici del registro delle imprese.
Considerando tale termine, la scadenza per la trasmissione delle domande era stata prevista per lo scorso 11 dicembre 2023, senonché, in ragione dei sei ricorsi presentati IL 6 DICEMBRE 2023, innanzi al TAR Lazio e a causa del provvedimento di sospensione dei termini deciso dal Giudice della Sezione IV, si è dovuto attendere l’esito del giudizio in ordine all’operatività del Registro dei titolari effettivi anche in relazione a trust e fiduciarie che avevano presentato il ricorso.
Una vicenda che nemmeno le sei sentenze del TAR Lazio (Sez. IV TAR Lazio, Sentenze del 09 aprile 2024, nn. 6837, 6839, 6840, 6841, 6844, 6845) sembrano riuscite a districare definitivamente.
Allo stato dei fatti, tuttavia, il rispetto per il principio della certezza del diritto, ci impone di rilevare che per effetto della decisione del TAR Lazio, cessa il periodo di sospensione dei termini e si configura la reviviscenza dei termini di iscrizione al Registro dei Titolari effettivi e, pertanto, riprende a decorrere il termine dei 60 giorni di cui al DM 29 settembre 2023 (pubblicato il 9/10/2023 in G.U.) che accerta la piena operatività del sistema di trasmissione delle comunicazioni del titolare effettivo.
Ne consegue che IL TERMINE DEI 60 GIORNI E’ SCADUTO GIA’ IN DATA 11 APRILE 2024.
Il presente Fascicolo n. 12 in pdf fa parte anche della Collana "Atlante Antiriciclaggio"
Presentazione del Fascicolo n. 12
1. Premessa
2. Analisi di contesto
3. L'identificazione del titolare effettivo
4. Il Registro dei titolari effettivi
5. Comunicazione del titolare effettivo
5.1 Prima comunicazione
5.1.1 Iscrizione di “primo popolamento del registro”
5.1.2 Soggetti neocostituiti
5.2 Comunicazione di variazioni della titolarità effettiva
5.3 Comunicazioni annuale
5.4 Obbligo di sottoscrivere la comunicazione
5.5 Ufficio del registro delle imprese
5.6 Scadenze e sanzioni
6. Il modulo TE
6.1 La struttura del modulo
7. Approfondimento sul Registro dei titolari effettivi analisi comparata delle disposizioni vigenti in Italia, nell’Unione europea, negli Stati Uniti e nella Repubblica di San Marino
di Emanuela Montanari
7.1 Il registro dei titolari effettivi in Italia
7.2 L’individuazione del titolare effettivo
7.3 La nozione di “titolare effettivo reale”
7.4 Il registro dei titolari effettivi nell’Unione Europea - Direttiva 849/2015 IV Direttiva AML modificata dalla Direttiva 843/2018 V Direttiva AML
7.5 Proposta di Regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo alla prevenzione dell'uso del sistema finanziario a fini di riciclaggio o finanziamento del terrorismo COM(2021) 420 final
7.6 Nuove misure Ue contro il riciclaggio e il finanziamento del terrorismo
7.7 Informazioni sulla titolarità effettiva
7.8 Accesso alle informazioni
7.9 Il Registro dei titolari effettivi negli USA
7.10 Società segnalanti
Quadro evolutivo della moneta elettronica, delle valute digitali e delle cripto attività.
eBook in pdf di 88 pagine
Il quadro evolutivo della moneta elettronica, delle valute digitali e delle cripto attività non ha la presunzione di fornire una informativa completa delle regole e dei processi che sono alla base della “rappresentazione digitale di valore o di diritti” e che aleggiano nel cuore dell’evoluzione, ma ha la pretesa di districarsi in fenomeni complessi, dal linguaggio tecnico che sintetizzano una “rivoluzione in atto” i cui contenuti legali-economico–patrimoniali-finanziari impattano sia sul mondo reale (o meglio semi-reale) in cui viviamo tutti i giorni, sia sul mondo completamente virtuale, quando i due mondi interloquiscono o meglio, quando siamo noi a interloquire attraverso i due mondi e, soprattutto, quando decidiamo di operare nella “dimensione virtuale” per cogliere le affascianti ma insidiose nuove opportunità.
Il presente Fascicolo n. 11 in pdf fa parte anche della Collana "Atlante Antiriciclaggio"
1. Premessa
2. La sintesi
3. La genesi
3.1 Premessa
3.2 Il principio della scarsità
3.3 Il principio della validazione dei blocchi
3.4 I principi della moneta
3.4.1 La valuta virtuale come mezzo di scambio
3.4.2 La valuta virtuale come unità di conto
3.4.3 La valuta virtuale come riserva di valore
3.4.4 Conclusioni
4. L’analisi
4.1 Le caratteristiche della moneta elettronica
4.2 Le valute virtuali: caratteristiche
4.2.1 Le peculiarita delle valute virtuali
4.2.2 I modelli delle valute virtuali quale moneta virtuale
4.2.3 Gli “attori” e i fruitori del sistema bitcoin
4.2.4 Gli “attori” e i fruitori del bitcoin
4.2.5 Le caratteristiche funzionali delle valute virtuali
4.3 L’esecuzione delle transazioni con la blockchain
4.3.1 Premessa
4.3.2 I coin e le ico “inizial coin offering”
4.4 La rappresentazione delle cripto-attività
4.4.1 La forma delle monete virtuali - i token
4.4.2 La graduazione squisitamente economica dei token
4.5 I token e la loro fungibilità
4.5.1 I token non fungibili -gli nft “non fungible token”
4.5.2 Gli NFT nel loro ambiente: il metaverso
4.6 Le cripto-attività
4.7 Considerazioni
5. I rischi
5.1 Premessa
5.2 Le comunicazioni di Banca d’Italia
6. La tecnologia
6.1. DLT /blockchain
6.2. La tecnologia blockchain
6.3. Tipologie di DLT
6.4. DLT - sintesi
6.5. Gli obiettivi delle tecnologie DLT/Blockchain
6.6. Le caratteristiche della DLT/Blockchain
6.7 Le transazioni su DLT
7. Il mercato
8. Gli operatori
8.1 La funzione degli exchange /operatori in valute virtuali
8.2 Gli exchange domestici: gli operatori di valute virtuali (O.V.V)
8.3 L’ iscrizione nella sezione speciale del registro
8.4 Il registrio degli operatori professionali tenuto dall’OAM
8.5 L’avviamento del nuova sezione del registro
8.6 I compiti dell’OAM connessi all’iscrizione
8.7 Chi deve iscriversi nella sezione speciale del registro dei cambiavalute
8.8 Obblighi specifici dei prestatori di servizi
8.9 Le comunicazioni all’OAM degli operatori relative ai propri clienti
9. La vigilanza
9.1 La vigilanza della Banca d’Italia
9.2 La vigilanza dell’OAM
9.3 La vigilanza della CONSOB
9.4 Il controllo della guardia di finanza e delle forze di polizia
10. Le norme vigenti
10.1. Le norme connesse: la gestione dei dati
10.2: La normativa antiriciclaggio e il finanziamento al terrorismo
10.2.1. Premessa
10.2.2. Natura del riciclaggio e del finanziamento al terrorismo
10.2.3 La direttiva antiriciclaggio
10.2.4. Il decreto antiriciclaggio
10.2.5. Le comunicazioni UIF concernenti le Valute Virtuali
10.2.6 Le linee guida concernenti l’applicazione FATF-GAFI.ORG
10.2.7 Presidi e procedure aziendali
10.2.8 Sanzioni
10.3. Le norme attuali: le norme tributarie
10.3.1. Premessa
10.3.2. La genesi fiscale
10.3.3. Le norme fiscali applicate
10.4 Le norme attuali connesse – la validazione temporale
10.5 Norme contabili
11. Norme a venire: le regolamentazioni europee
11.1. La strategia in materia di finanza digitale
11.2. La proposta europea – MiCAR - delle criptoattività
11.2.1 Premessa
11.2.2. Contenuto della proposta
11.2.3 La prossima moneta elettronica – gli EMT
11.3 Proposta di REGOLAMENTO DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO relativo ad un regime pilota per le infrastrutture di mercato basate sulla tecnologia di registro distribuito
11.3.1 Premessa
11.3.2 Base giuridica
11.4. L’euro digitale
11.4.1 La premessa
11.4.2 L’obiettivo
11.4.3 Il connubio
11.4.4 L’impiego
11.4.5 Il paragone
11.4.6. I tempi di implementazione
11.4.7 Alcuni aspetti significativi collaterali
12. Considerazioni finali
13. Le definizioni
ALTRE DEFINIZIONI SINTETICHE
L’opera è aggiornata al D.Lgs. 125/2019 che ha recepito la Direttiva 2018/843 del 30 maggio 2018 (la cd V direttiva Antiriciclaggio) e alle Regole Tecniche e Linee guida emanate dagli Organismi di autoregolamentazione. Inoltre l'aggiornamento/integrazione tiene conto anche delle novità operative dettate da OAM e Guardia di Finanza in relazione a quanto il D.Lgs. 92/2017 fissa per i "compro oro" con particolare attenzione agli effetti dell'istituzione di un registro degli operatori compro oro professionali.
Fascicolo n. 2 in pdf fa parte anche della Collana "Atlante Antiriciclaggio", ed è dedicato a Gallerie d’arte o case d’asta e soggetti che esercitano attività di commercio di cose antiche, il commercio di opere d’arte o che agiscono in qualità di intermediari nel commercio delle medesime opere, nonché operatori professionali in oro.
Il presente Fascicolo è dedicato all’analisi tecnico operativa dell’impianto normativo Antiriciclaggio e, più specificamente, alla serie di obblighi che il legislatore ha posto a carico di una particolare categoria di “Soggetti obbligati” che è quella delle Gallerie d’arte, Case d’asta e soggetti che esercitano attività di commercio di cose antiche, il commercio di opere d’arte d’arte1 o che agiscono in qualità di intermediari nel commercio delle medesime opere, nonché degli operatori professionali in oro.
Per effetto del recepimento della V direttiva AML sono inseriti tra i destinatari degli obblighi Antiriciclaggio i soggetti che commerciano in cose antiche e opere d’arte o che agiscono in qualità di intermediari nel commercio delle stesse, anche quando tale attività è effettuata da gallerie o case d’asta o quando tale attività sia effettuata all’interno di porti franchi, nei casi in cui il valore dell’operazione sia pari o superiore a 10.000 euro.
La metodologia espositiva utilizzata dall’Autore, nonché Curatore editoriale dell’Opera, si fonda sull’analisi globale del vigente quadro normativo in materia di Antiriciclaggio e mette a disposizione del professionista/lettore, l’esame del contenuto dei s ingoli adempimenti contestualizzandone la portata rispetto alla peculiarità delle attività svolte da coloro che operano nell’ambito delle Case d’asta, Gallerie d’arte, dei Mercanti e intermediari nella vendita di opere d’arte, nonché degli operatori professionali in oro.
Premessa
1. Analisi del contesto ed esame normativo
1.1 Analisi di contesto
1.2 Il riciclaggio: definizione e aspetti tecnici
1.3 La disciplina normativa nazionale in materia di riciclaggio e autoriciclaggio
1.4 Il Decreto Legislativo 231/2007 modificato dal D.Lgs. 125/2019 (recepimento della V direttiva AML)
2. Obblighi Antiriciclaggio
2.1 I nuovi obblighi Antiriciclaggio per i soggetti che esercitano attività di commercio di opere d’arte e gli operatori professionali in oro
2.2 obblighi di identificazione e adeguata verifica della clientela tenendo conto dei casi in cui si dovranno applicare le misure rafforzate o quelle semplificate
2.2.1 Esternalizzazione di funzioni e assolvimento degli obblighi
2.2.2 Obbligo astensione
2.3 obblighi di conservazione dei documenti, i dati e le informazioni utili a prevenire, individuare o accertare eventuali attività di riciclaggio o di finanziamento del terrorismo
2.4 Obbligo di Segnalazione delle Operazioni Sospette (S.O.S.)
2.5 Obbligo di comunicazione al Ministero dell'economia e delle finanze delle infrazioni per il superamento della soglia di spendibilità del contante
2.6 Obbligo di formazione Antiriciclaggio
2.7 Obbligo di adottare presidi e procedure, adeguati alla natura e alla dimensione dello Studio, al fine di mitigare e gestire i rischi di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo
3. Considerazioni conclusive
4. Allegati
V Direttiva e legislazione Antiriciclaggio: principali adempimenti e relative sanzioni - Vademecum per operatori non finanziari
Check list – Adempimenti antiriciclaggio 2020 - V Direttiva AML
Modulo di segnalazione al Ministero dell’economia di trasferimenti di denaro contante effettuato a qualsiasi titolo tra soggetti diversi per importi pari o superiori a 3.000,00 euro
V Direttiva Antiriciclaggio - Scheda per la valutazione del cliente secondo l’approccio basato sul rischio
Antiriciclaggio e prestatori di servizi relativi a società e trust
L’opera è aggiornata al D.Lgs. 125/2019 che ha recepito la Direttiva 2018/843 del 30 maggio 2018 (la c.d. V direttiva Antiriciclaggio) e alla Direttiva UE 2018/822/UE (cd DAC6) approvata il 28 maggio 2018.
Il presente Fascicolo n. 10, fa parte della Collana "Atlante Antiriciclaggio" costituisce un focus dedicato ai “prestatori di servizi relativi a società e trust” ovvero ai “Soggetti obbligati” di cui al comma 5, lett. a) dell’art. 3 del D.Lgs. 231/2007.
A partire già dal 10/11/2019 sono in vigore novità relative all’individuazione del titolare effettivo dei trust e di altri tipi di istituti giuridici, fra cui le fiduciarie, che presentino assetto e funzioni analoghe a quelli dei trust. Il Legislatore comunitario, già per effetto di quanto statuito dal contenuto della Direttiva UE 2001/97/CE (cd II direttiva AML) modificando la precedente Direttiva del 1991, aveva inserito nel novero dei soggetti destinatari degli obblighi Antiriciclaggio, i professionisti che, in considerazione dell’attività svolta, risultassero “suscettibili di utilizzo a fini di riciclaggio”. Si trattava dell’art. 2 bis, la cui introduzione ha segnato la riferibilità degli obblighi Antiriciclaggio anche a “5) notai e altri liberi professionisti legali quando prestano la loro opera: a) assistendo i loro clienti nella progettazione o nella realizzazione di operazioni riguardanti: …. v) la costituzione, la gestione o l'amministrazione di trust, società o strutture analoghe”.
L’analisi di cui al presente Volume consentirà ai prestatori di servizi di società e trust di rilevare i profili operativi per il corretto adempimento degli obblighi AML in termini di contributo proattivo all’azione di prevenzione e contrasto al fenomeno del riciclaggio che sono chiamati a svolgere in qualità di componenti del c.d. team Antiriciclaggio.
Antiriciclaggio per prestatori di servizi di gioco.
L’opera è aggiornata al D.Lgs. 125/2019 che ha recepito la Direttiva 2018/843 del 30 maggio 2018 (la cd V direttiva Antiriciclaggio) e alla Direttiva n. 2018/822/UE (cd DAC6) approvata il 28 maggio 2018.
Il presente Fascicolo n. 9 in pdf fa parte anche della Collana "Atlante Antiriciclaggio" costituisce un focus dedicato agli “operatori di gioco on line […]”; “operatori di gioco su rete fisica […]” e “i soggetti che gestiscono case da gioco”, ovvero alla categoria di “Soggetti obbligati” di cui al comma 6 dell’art. 3 del decreto Antiriciclaggio.
Il Legislatore comunitario, già per effetto di quanto statuito dal contenuto della Direttiva 849/2015 (cd IV direttiva), ha mostrato una particolare attenzione verso il settore del gioco d’azzardo che come noto costituisce per le organizzazioni criminali un pericoloso canale di riciclaggio di denaro sporco. La quinta direttiva AML (Direttiva 843/2018 UE) in linea con la precedente direttiva, ha stabilito ulteriori misure di prevenzione e contrasto del riciclaggio da applicarsi alla suddetta categoria di destinatari degli obblighi.
Tali misure che puntano a garantire una maggiore trasparenza dei flussi finanziari sospetti sono state recepite dal D.Lgs. 125/2019 che ha modificato, ulteriormente, il D.Lgs. 231/2007.
Ecco quindi che il Titolo IV “Disposizioni specifiche per i prestatori di servizi di gioco” (artt. 52 54) del menzionato decreto Antiriciclaggio pone a carico dei prestatori di servizi di gioco l’obbligo di adottare misure per la mitigazione del rischio e di adeguata verifica della clientela, nonché di offrire idonee garanzie in ordine alla conservazione dei dati relativi ai clienti e alle operazioni da questi effettuate.
L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha emanato, il 15 febbraio 2019, le “Linee guida ad ausilio dei concessionari di gioco in materia di antiriciclaggio, con disposizioni specifiche per i settori del bingo, del gioco a dist anza, delle scommesse a quota fissa ippiche e sportive e dei video lottery terminal”.
Si tratta di un documento che elenca una serie di adempimenti che si aggiungono a quelli già previsti dal D.Lgs. 231/2007 in via generale e che devono essere rispettati dai titolari di concessioni di gioco. In virtù di tali Linee guida vengono previste misure minime per lo svolgimento delle attività di prevenzione, lasciando al concessionario la possibilità di adottare misure integrative; vengono, inoltre, individuati i comportamenti da sottoporre a monitoraggio ai fini della rilevazione di possibili anomalie, fermo restando quanto disposto dagli indi catori e schemi di anomalia elaborati dalla UIF.
I concessionari di gioco sono tenuti ad adottare procedure e sistemi di controllo idonei a mitigare e gestire i rischi di riciclaggio e finanziamento del terrorismo, attuando procedure che devono consentire di verificare la corretta attività svolta anche per il tramite di distributori ed esercenti e devono essere adeguati ai rischi delle tipologie di gioco, delle aree geografiche nelle quali si svolge l’offerta di gioco, della specifica clientela dei punti vendita e dell’impossibilità o difficoltà nell’identificazione del cliente.
A ciò si aggiunge l’obbligo per i concessionari di curare la formazione e l’aggiornamento del personale preposto alle attività di adempimento degli obblighi Antiriciclaggio. Il settore del gaming, negli ultimi anni, ha mostrato di essere oggetto di concrete infiltrazioni da parte della criminalità organizzata a causa delle sue potenzialità di trasferimento monetario e di infiltrazione criminale.
Ciò se da una parte ha comportato un intensificarsi degli interventi ispettivi presso concessionari del comparto giochi e scommesse , dall’altra, - stando a quanto emerge dal Rapporto 2018 sull'attività svolta dall'Unità di Informazione Finanziaria per l’Italia – ha fatto registrare un’impennata del numero di Segnalazioni di Operazioni Sospette giunte dagli operatori di gioco che sono raddoppiate, rispetto al 2017 (da 2.600 a 5.067).
L’analisi di cui al presente Volume consentirà ai prestatori di servizi di gioco di rilevare i profili operativi per il corretto adempimento degli obblighi AML in termini di contributo proattivo all’azione di prevenzione e contrasto al fenomeno del riciclaggio che sono chiamati a svolgere in qualità di componenti del cd team Antiriciclaggio.
Antiriciclaggio per Guardie giurate, trasporto e custodia denaro e titoli e recupero crediti.
L’opera è aggiornata al D.Lgs. 125/2019 che ha recepito la Direttiva 2018/843 del 30 maggio 2018 (la cd V direttiva Antiriciclaggio).
Il presente Fascicolo n. 8 in pdf fa parte anche della Collana "Atlante Antiriciclaggio" e costituisce un focus dedicato all’analisi tecnico operativa dell’impianto normativo Antiriciclaggio e, più specificamente, alla serie di obblighi che il Legislatore ha posto a carico di coloro che svolgono trasporto e custodia di denaro e titoli o valori a mezzo di guardie particolari giurate, nonché di soggetti che muniti della licenza ex art. 115 TULPS svolgono attività di recupero stragiudiziale crediti per conto di terzi.
Antiriciclaggio per mediatori creditizi, agenti in attività finanziaria, prestatori di servizi di cambio di valuta virtuale e di portafoglio digitale.
L’opera è aggiornata al D.Lgs. 125/2019 che ha recepito la Direttiva 2018/843 del 30 maggio 2018 (la cd V direttiva Antiriciclaggio).
Il presente Fascicolo n. 7 in pdf fa parte anche della Collana "Atlante Antiriciclaggio" costituisce un focus dedicato ai mediatori creditizi creditizi, agenti in attività finanziaria, prestatori di servizi cambio, compresi (novità 2020) i servizi di cambio tra valute virtuali e valute aventi corso legale, nonché ai prestatori di servizi di portafoglio digitale.
Per effetto dei suddetti interventi normativi il Legislatore comunitario ha voluto attribuire alla trasparenza del sistema finanziario un significato di fondamentale import anza, mostrando una crescente attenzione verso l’azione di prevenzione del riciclaggio più che a quella di contrasto al fenomeno. L’impianto normativo in materia di Antiriciclaggio punta, dunque, a intercettare in maniera tempestiva i flussi finanziari sospetti come metodo per l’efficace contrasto al riciclaggio di denaro sporco e al finanziamento del terrorismo.
È evidente che il successo di tale azione preventiva è determinato dal corretto adempimento degli obblighi posto a carico dei “Soggetti obbligati” tra i quali hanno trovato inserimento nuove categorie, ovvero: i Mercanti d’arte (oggetto di approfondimento nel Fascicolo n. 2 di questa Raccolta editoriale) e i prestatori di servizi di cambio tra valute virtuali e valute legali e i prestatori di servizi di portafoglio digitale (oggetto di approfondimento nel presente Fascicolo n. 7 dell’Atlante dell’Antiriciclaggio).
L’analisi di cui al presente Volume consentirà di porre in evidenza quanto decisivo sia il ruolo che i mediatori creditizi, gli agenti in attività finanziaria, i prestatori di servizi cambio, compresi i servizi di cambio tra valute virtuali e valute aventi corso legale (oltre che consulenti banche avvocati e commercialisti) sono chiamati a interpretare all’interno del c.d. team Antiriciclaggio.
L’opera è aggiornata al D.Lgs. 125/2019 che ha recepito la Direttiva 2018/843 del 30 maggio 2018 (la cd V direttiva Antiriciclaggio).
Il presente Fascicolo n. 6 in pdf fa parte anche della Collana "Atlante Antiriciclaggio" costituisce un focus dedicato agli intermediari bancari e finanziari, nonché alle imprese di assicurazione.
Rispetto al settore bancario, l’analisi proposta nel presente Volume tiene conto delle disposizioni in materia di adeguata verifica della clientela pubblicate, in data 30/07/2019, da Banca d’Italia e in vigore già dal 1/01/2020. Banca d’Italia, nello stesso documento, precisa che in relazione ai clienti acquisiti prima dell’entrata in vigore delle nuove disposizioni, per i quali erano previste forme di esenzione dagli obblighi di adeguata verifica, i dati e i documenti identificativi eventualmente mancanti dovranno essere raccolti al primo contatto utile, e comunque non oltre il 30 giugno 2020.
Gli intermediari bancari e finanziari potranno così garantire l’identificazione e la valutazione dei rischi di riciclaggio e finanziamento del terrorismo terrorismo, per la mitigazione del rischio e per la corretta gestione del rischio di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo già prima di procedere all'esecuzione del mandato conferitogli dal cliente.
L’opera è aggiornata al D.Lgs. 125/2019 che ha recepito la Direttiva 2018/843 del 30 maggio 2018 (la cd V direttiva Antiriciclaggio).
Il presente Fascicolo n. 5 in pdf fa parte anche della Collana "Atlante Antiriciclaggio" e costituisce un focus dedicato agli agenti in affari che svolgono attività in mediazione immobiliare in presenza dell'iscrizione al Registro delle imprese, ai sensi della legge 3 febbraio 1989, n. 39391 “anche quando agiscono in qualità di intermediari nella locazione di un bene immobile e, in tal caso, limitatamente alle sole operazioni per le quali il canone mensile è pari o superiore a 10.000 euro”
E', quanto mai, importante che le “buone pratiche” che gli agenti della mediazione immobiliare e gli intermediari nella locazione potranno dimostrare di aver adottato, in termini di autovalutazione del rischio (ex artt. 15 e 16 del decreto Antiriciclaggio) siano idonee a contemplare la conservazione dei documenti, dati e informazioni, nonché la messa a disposizione delle Autorità competenti, in caso di controllo.
Gli agenti della mediazione immobiliare e gli intermediari nella locazione – così come tutti i “Soggetti obbligati” e, perciò destinatari degli obblighi AML – devono tener presente che l’attività di controllo che le Autorità di Polizia competenti svolgono in materia di Antiriciclaggio, potranno interessare il proprio Studio professionale per due ordini di ragioni: un controllo “mirato” di natura preventiva (quindi, di tipo amministrativo) volto ad accertare il corretto adempimento degli obblighi AML da parte del professionista assoggettato al controllo; un controllo “specifico” di natura repressiva (quindi, di tipo penale) volto a contrastare l’attività di riciclaggio perpetrata da un soggetto “attenzionato” dalle Autorità e rispetto al quale le indagini hanno potuto appurare un collegamento con l’attività professionale svolta dall’Agente immobiliare che sarà, pertanto, coinvolto nell’attività di indagine e che dovrà essere in grado di dimostrare l’estraneità ai fatti di rilevanza penale. Nella prima ipotesi di controllo, in linea di massima, l’Agente immobiliare sarà assoggettato a un’attività di ispezione a cura dei militari del Nucleo Speciale di Polizia Valutaria del Corpo della Guardia di Finanza (o del territoriale Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria, a ciò delegato) mentre, invece, nella seconda ipotesi, l’attività di indagine sarà svolta dalla Direzione Investigativa Antimafia.
L’opera è aggiornata al D.Lgs. 125/2019 che ha recepito la Direttiva 2018/843 del 30 maggio 2018 (la cd V direttiva Antiriciclaggio).
Fascicolo n. 4 in pdf fa parte anche della Collana "Atlante Antiriciclaggio" ed è dedicato ai profili applicativi della normativa Antiriciclaggio avvocati e notai:
Il presente fascicolo mira a costituire uno “strumento di supporto” per il Notaio e l’Avvocato nell’attività che dovranno svolgere per assicurare il corretto adempimento degli obblighi che gli competono in materia di Antiriciclaggio.
Nell’ottica di contestualizzare il rischio correlato al fenomeno del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo nel contesto dell’organizzazione dell’attività professionale dello Studio Notarile e/o Legale e in quella di illustrare la metodologia per una corretta gestione del rischio, il fascicolo mette a disposizione del professionista l’analisi tecnico-operativa dell’impianto normativo Antiriciclaggio e, più specificamente, alla serie di obblighi che il Legislatore ha posto a carico di questa particolare categoria di soggetti obbligati: quella dei Notai e degli Avvocati.
La metodologia espositiva utilizzata dall’Autore, nonché Curatore editoriale dell’Opera, si fonda sull’analisi globale del vigente quadro normativo in materia di Antiriciclaggio e mette a disposizione del lettore, l’esame del contenuto delle Regole Tecniche emanate dal CNN e dal CNF che risulteranno, di volta in volta, contestualizzate rispetto a quanto sancito sul piano normativo (in virtù del D.lgs. 231/2007 e ss.mm.) e sul piano regolamentare (per effetto delle Linee guida adottate dagli stessi menzionati Organismi di autoregolamentazione).
Pertanto, il lettore potrà beneficiare dei contenuti inseriti all’interno delle tabelle schematiche che riportano sia quanto sancito dal D.lgs. 231/2007 (così come modificato per effetto del recepimento della V direttiva AML) sia il riepilogo di quanto espresso nelle Regole Tecniche e nelle Linee guida adottati dal CNF e dal CNN.
Tale soluzione espositiva - frutto di uno sforzo di esemplificazione - risulterà particolarmente efficace, oltre che per una migliore lettura e comprensione, soprattutto, per una più agevole applicazione delle regole che garantiscono il corretto adempimento degli obblighi in materia di Antiriciclaggio.
Sul piano pratico, tanto il Notaio quanto l’Avvocato sono tenuti a effettuare la corretta applicazione dell’adeguata verifica della clientela, procedendo all’acquisizione di copia dei documenti d’identità, delle visure e della documentazione necessaria all’identificazione dell’eventuale Titolare effettivo, nonché a effettuare la Segnalazione di Operazione Sospetta alla UIF, nei casi di rischio di riciclaggio o di finanziamento del terrorismo.
Il professionista, inoltre, è tenuto ad applicare procedure calibrate in funzione del rischio per attribuire a ciascun cliente un’adeguata classe di rischio, effettuando periodici monitoraggi e controlli, favorendo così una migliore allocazione delle risorse nella lotta per la prevenzione e il contrasto del fenomeno del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo.
Avvocati e Notai dovranno dimostrare di aver adottato le best practice, in termini di autovalutazione del rischio (ex artt. 15 e 16 del decreto Antiriciclaggio) contemplando la conservazione dei documenti, dati e informazioni, nonché la messa a disposizione delle Autorità competenti, in caso di controllo.
Premessa
Breve presentazione del Fascicolo n. 4 dedicato a Notai e Avvocati
Analisi di contesto
Parte generale - il quadro normativo Antiriciclaggio
1.1 Profili evolutivi del quadro normativo Antiriciclaggio
1.2 Il perimetro di applicazione degli obblighi Antiriciclaggio ai sensi del novellato d.lgs. 231/2007
Parte speciale I - Le regole tecniche Antiriciclaggio per i notai
Premessa
1.1 CAPO I Ambito di applicazione: Regola Tecnica n.1
1.2 CAPO II Disciplina transitoria - Artt. 11, comma 2, e art. 23, comma 2, del D.lgs. n. 90/2017: Regola Tecnica n.2
1.3 CAPO III Procedure e metodologie di analisi e valutazione del rischio di riciclaggio e finanziamento del terrorismo cui i professionisti sono esposti nell’esercizio della propria attività: Regola Tecnica n.3
1.4 CAPO IV Adeguata verifica della clientela: Regola Tecnica da n. 4 a n. 8
1.5 CAPO V Conservazione: Regola Tecnica n. 9 e n. 10
Parte II - Le regole tecniche Antiriciclaggio per gli avvocati
Premessa
2.1 Le Regole Tecniche del CNF “In materia di procedure e metodologia di analisi e valutazione del rischio di riciclaggio e finanziamento del terrorismo, di controlli interni, di adeguata verifica, anche semplificata, della clientela e di conservazione”
2.2 Profili applicativi delle Regole Tecniche del CNF in relazione Documento contenente i criteri e metodologie di analisi e valutazione del rischio AML
2.2.1 Misure semplificate di adeguata verifica di situazioni di basso rischio
2.2.2 Il processo di “autovalutazione” per l’Avvocato: identificazione dei passaggi per una corretta redazione del “documento di valutazione” di cui all’art. 15, comma 2.
Parte III - Il presidio Antiriciclaggio dello studio notarile e dello studio legale
3.1 Il Presidio Antiriciclaggio
3.2 Obbligo di comunicazione al Ministero dell'Economia e delle Finanze delle infrazioni per il superamento della soglia di spendibilità del contante
3.3 Formazione del Responsabile Antiriciclaggio e del personale (dipendenti e collaboratori)
Considerazioni conclusive
Allegati
Fac-simile verbale di riunione formativa
Check list – Adempimenti Antiriciclaggio 2020
Scheda per la valutazione del cliente secondo l’approccio basato sul rischio