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Aggiornato con il D.Lgs. n 62/2018.
Nello svolgimento di alcune attività è prevista l’applicazione di regole speciali ai fini IVA.
In particolare sono previsti regimi speciali IVA:
Nel presente ebook analizzeremo i regimi che, appunto, hanno delle regole particolari di applicazione dell’IVA.
Premessa
1. Regime speciale del “Mini One Stop Shop” (MOSS)
1.1 Ambito soggettivo
1.2 Ambito oggettivo
1.3 Regime UE
1.4 Regime non UE
1.5. Esonero da adempimenti IVA
1.6 Dichiarazione trimestrale e versamento
1.7 MOSS e regimi fiscali agevolati
1.8 Registrazione, cancellazione ed esclusione dal regime
1.9 Riforma della disciplina
2. Regime speciale per i produttori agricoli
2.1 Definizione di produttore agricolo ai fini IVA
2.2 Regime speciale
2.3 Prodotti agricoli per i quali non si applica la detrazione forfetaria
2.4 Esportazioni e cessioni intracomunitarie
2.5 Imprese agricole “miste”
2.6 Adempimenti contabili
2.7 Separazione delle attività
2.8 Attività agricole connesse
2.9 Regime di esonero
2.10 Cessazione del regime di esonero
2.11 Opzione per il regime ordinario
2.12 Rettifica della detrazione
2.13 Le percentuali di compensazione
3. Il regime speciale delle agenzie di viaggio
3.1 Ambito soggettivo
3.2 Ambito oggettivo
3.3 Ambito territoriale
3.4 Momento impositivo
3.5 Fatturazione e registrazione
3.5.1 Registrazione della fattura riepilogativa delle provvigioni
3.6 Liquidazione e versamento
3.7 Detrazione dell’IVA
3.8 Operazioni escluse dal regime speciale
4. Il regime speciale dell’editoria
4.1 Ambito oggettivo
4.2 Ambito soggettivo
4.3 Operazioni con l’estero
4.4 Modalità di determinazione dell’imposta
4.4.1 Sistema delle copie vendute
4.4.2 Sistema di forfetizzazione della resa
4.5 Prodotti editoriali elettronici
4.6 Aliquota d’imposta
5. Rottami e altri materiali di recupero
5.1 Ambito soggettivo
5.2 Ambito oggettivo
5.2.1 Definizione di rottame, di cascame e di avanzi
5.2.2 Definizione di semilavorati non ferrosi
5.2.3 Rottami oggetto di lavorazione
5.2.4 Prestazioni di trasporto
5.2.5 Rottami e rifiuti
5.3 Obblighi del cedente
5.4 Obblighi del cessionario
5.5 Operazioni tra soggetti non stabiliti in Italia
5.6 Esportazioni e importazioni
5.7 Priorità nei rimborsi IVA
6. Il regime del margine
6.1 Ambito oggettivo
6.2 Ambito soggettivo
6.3 Requisito territoriale
6.4 Metodo di applicazione
6.4.1 Metodo analitico
6.4.2 Metodo forfetario
6.4.3 Metodo globale
6.5 Detrazione IVA
6.6 Fatturazione
6.7 Obblighi di registrazione
6.8 Operazioni con l’estero
6.8.1 Operazioni intracomunitarie
6.8.2 Operazioni extra UE
7. Attività spettacolistiche
7.1 Presupposto oggettivo e aliquote IVA applicabili
7.2 Servizi accessori
7.3 Momento impositivo
7.4 Consumazioni nei locali da ballo – aliquota IVA
7.5 Certificazione dei corrispettivi
7.6 Adempimenti IVA
7.7 Regime IVA forfettario
7.8 Contabilità separata
Riferimenti normativi
Legislazione
Prassi
Aggiornato con il nuovo principio OIC 11 e con gli emendamenti del 29 Dicembre 2017.
Con la pubblicazione del decreto legislativo 18 agosto 2015, n. 139 sulla Gazzetta Ufficiale del 4 settembre 2015 si e? completato l’iter di recepimento della direttiva 2013/34/UE. Tale decreto ha aggiornato la disciplina del codice civile in merito ai bilanci d’esercizio e la disciplina del d.lgs. 127/1991 in tema di bilancio consolidato. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) ha articolato il recepimento nell’ordinamento nazionale della attuale direttiva contabile conclusosi il 20 dicembre 2016 in due fasi:
Gli impatti più significativi delle nuove norme riguardano l’introduzione del costo ammortizzato per l’iscrizione dei crediti, dei debiti e dei titoli di debito, dalla valutazione al fair value dei derivati, dall’eliminazione dei costi di ricerca e pubblicità tra gli oneri pluriennali capitalizzabili nonché dall’eliminazione della sezione straordinaria del conto economico.
Nel testo non si e? tenuto conto delle ricadute fiscali delle nuove norme ma si e? dedicato l’ultimo capitolo a tali considerazioni.
Nel 2018 e? prevista l’emissione del principio contabile OIC 11 Finalità e postulati del bilancio che presta interessanti considerazioni.
Nel 2016 dopo aver ricevuto i pareri del Ministero dell’Economia e delle Finanze, Banca d’Italia, Consob, Ivass ed Agenzia delle Entrate, l’OIC ha pubblicato i seguenti principi contabili, le cui novità sono esaminate successivamente:
• OIC 9 Svalutazioni per perdite durevoli di valore delle immobilizzazioni materiali e immateriali
• OIC 10 Rendiconto finanziario
• OIC 12 Composizione e schemi del bilancio d’esercizio
• OIC 13 Rimanenze
• OIC 14 Disponibilità liquide
• OIC 15 Crediti
• OIC 16 Immobilizzazioni materiali
• OIC 17 Bilancio consolidato e metodo del patrimonio netto
• OIC 18 Ratei e risconti
• OIC 19 Debiti
• OIC 20 Titoli di debito
• OIC 21 Partecipazioni
• OIC 23 Lavori in corso su ordinazione
• OIC 24 Immobilizzazioni immateriali
• OIC 25 Imposte sul reddito
• OIC 26 Operazioni, attività e passività in valuta estera
• OIC 28 Patrimonio netto
• OIC 29 Cambiamenti di principi contabili, cambiamenti di stime contabili, correzione di errori, fatti intervenuti dopo la chiusura dell’esercizio
• OIC 31 Fondi per rischi e oneri e trattamento di fine rapporto
• OIC 32 Strumenti finanziari derivati.
Sono stati inoltre abrogati l’OIC 22 Conti d’ordine e l’OIC 3 Le informazioni sugli strumenti finanziari da includere nella nota integrativa e nella relazione sulla gestione.
Nel testo non sono considerati il principio OIC 32 Strumenti finanziari derivati in quanto molto voluminoso e spesso poco applicato da medie e piccole imprese e tutte le agevolazioni previste per i bilanci redatti in forma abbreviata e per le micro-imprese. In tal caso si rimanda il lettore alla consultazione nei singoli principi degli aspetti applicabili ai bilanci in forma abbreviata e gli esempi acclusi e del principio OIC 32.
1. Introduzione: le novità dei principi contabili
1.1 Aspetti di generale applicazione e novità nei principi contabili
Parte I - Il bilancio d’esercizio e consolidato
2. OIC 11 Finalità e postulati del bilancio d’esercizio
2.1. Le novità
2.2 Determinazione del trattamento contabile delle fattispecie non previste dagli OIC
2.3 Rilevanza
2.4 Sostanza economica
3. OIC 12 Composizione e schemi del bilancio d’esercizio
3.1 Le novità dal 1° gennaio 2016 del d.lgs. 139/2015, come da direttiva 2013/34/UE
3.2 Altri aspetti di novità
4. OIC 10 Rendiconto finanziario
4.1 Le novità dal 1° gennaio 2016 del d.lgs. 139/2015, come da direttiva 2013/34/UE
4.2 Sintesi degli aspetti principali
4.3 Attività di investimento
4.4 Attività di finanziamento
5. OIC 17 Bilancio consolidato e metodo del patrimonio netto
5.1 Le novità dal 1° gennaio 2016 del d.lgs. 139/2015, come da direttiva 2013/34/UE
5.2 Nozioni di controllo e collegamento
Parte II - Le aree di bilancio
6. OIC 13 Rimanenze
6.1 Le novità dal 1° gennaio 2016 del d.lgs. 139/2015, come da direttiva 2013/34/UE
6.2 Sintesi degli aspetti principali
6.3 Oneri finanziari capitalizzati nelle rimanenze
6.4 Principi di valutazione delle rimanenze
7. OIC 14 Disponibilità liquide
7.1 Le novità dal 1° gennaio 2016 del d.lgs. 139/2015, come da direttiva 2013/34/UE
8. OIC 15 Crediti
8.1 Le novità dal 1° gennaio 2016 del d.lgs. 139/2015, come da direttiva 2013/34/UE
8.2 Cancellazione dei crediti
8.3 Definizioni
8.4 Fondo svalutazione crediti
9. OIC 16 Immobilizzazioni materiali
9.1 Le novità dal 1° gennaio 2016 del d.lgs. 139/2015, come da direttiva 2013/34/UE
9.2 Sintesi degli aspetti principali
10. OIC 9 Svalutazione per perdite durevoli di valore delle attività materiali e immateriali
10.1 Le novità del d.lgs. 139/2015, come da direttiva 2013/34/UE
10.2 Sintesi degli aspetti principali
10.3 Profili generali
10.4 Indicatori di potenziali perdite di valore
10.5 Determinazione del valore recuperabile
10.6 Determinazione del valore equo (fair value)
10.7 Determinazione del valore d’uso
10.8 Rilevazione della perdita durevole di valore per una UGC e per l’avviamento
10.9 Approccio semplificato alla determinazione delle perdite durevoli di valore
10.10 Valutazione della recuperabilità delle immobilizzazioni
10.11 Nota integrativa
11. OIC 18 Ratei e risconti
11.1 Le novità dal 1° gennaio 2016 del d.lgs. 139/2015, come da direttiva 2013/34/UE
11.2 Maxi canone
12. OIC 19 Debiti
12.1 Le novità dal 1° gennaio 2016 del d.lgs. 139/2015, come da direttiva 2013/34/UE
13. OIC 20 Titoli di debito
13.1 Le novità dal 1° gennaio 2016 del d.lgs. 139/2015, come da direttiva 2013/34/UE
14. OIC 21 Partecipazioni
14.1 Le novità dal 1° gennaio 2016 del d.lgs. 139/2015, come da direttiva 2013/34/UE
15. OIC 23 Lavori in corso su ordinazione
15.1 Le novità dal 1° gennaio 2016 del d.lgs. 139/2015, come da direttiva 2013/34/UE
16. OIC 24 Immobilizzazioni immateriali
16.1 Le novità dal 1° gennaio 2016 del d.lgs. 139/2015, come da direttiva 2013/34/UE
17. OIC 25 Imposte sul reddito
17.1 Le novità dal 1° gennaio 2016 del d.lgs. 139/2015, come da direttiva 2013/34/UE
17.2 Classificazione e contenuto delle voci
17.3 Compensazione di attività e passività tributarie
17.4 Rilevazione della fiscalità corrente e differita
17.5 Differenze permanenti e differenze temporanee
17.6 Imposte differite
17.7 Imposte differite attive e anticipate
17.8 Perdite fiscali
18. OIC 26 Operazioni, attività e passività in valuta estera
18.1 Le novità dal 1° gennaio 2016 del d.lgs. 139/2015, come da direttiva 2013/34/UE
18.2 Aspetti principali di OIC 26
18.3 Definizioni
18.4 Classificazione e contenuto delle voci
18.5 Rilevazione iniziale
18.6 Valutazione e rilevazioni successive
18.7 Conversione delle poste monetarie in valuta estera
18.8 Conversione delle poste non monetarie in valuta estera
19. OIC 28 Patrimonio netto
19.1 Le novità dal 1° gennaio 2016 del d.lgs. 139/2015, come da direttiva 2013/34/UE
19.2 Classificazione e contenuto delle voci
19.3 La destinazione dell’utile dell’esercizio
19.4 La rilevazione iniziale delle riserve
19.5 Utilizzazione delle riserve
19.6 La rinuncia del credito da parte del socio
20. OIC 31 Fondi per rischi ed oneri e trattamento di fine rapporto
20.1 Le novità dal 1° gennaio 2016 del d.lgs. 139/2015, come da direttiva 2013/34/UE
20.2 Sintesi degli aspetti rilevanti di OIC 31
21. OIC 29 Cambiamenti di principi, cambiamenti di stime contabili, correzione di errori, fatti intervenuti dopo la chiusura dell’esercizio
21.1 Le novità dal 1° gennaio 2016 del d.lgs. 139/2015, come da direttiva 2013/34/UE
21.2 Rilevazione in bilancio dei cambiamenti di principi contabili
21.3 Cambiamenti di stime contabili
21.4 Correzioni di errori
21.5 Classificazione degli effetti di nuovi principi contabili
21.6 Cambiamenti di stime contabili
21.7 Correzioni di errori
21.8 Fatti intervenuti dopo la chiusura dell’esercizio
Parte III - Effetti fiscali delle nuove norme
22. Ultime modifiche nei principi contabili
23. Gli effetti fiscali dei nuovi principi contabili
Una Legge di bilancio orientata quest'anno principalmente alla crescita.
Confermato l'impianto nel passaggio parlamentare anche se il testo è stato arricchito di numerose novità e si compone ora di un unico articolo con ben 1.247 commi.
Le misure fiscali contenute nella manovra sono dunque per la gran parte incentivi agli investimenti di privati ed imprese. Nutrito il pacchetto di detrazioni in favore della casa, con l'ampliamento della possibilità di cessione dell'ecobonus, il neo arrivato “bonus verde” e la detrazione Irpef del 19% per i premi pagati in relazione a polizze assicurative contro alluvioni e terremoti. Arrivano poi una serie di nuovi crediti d'imposta per favorire gli investimenti, mentre sono confermati super e iper ammortamento ancora per un anno, e arrivano incentivi per la quotazione delle piccole e medie imprese. Per quel che riguarda la lotta all'evasione vera e propria la principale novità, peraltro ampiamente annunciata, è l'obbligo di fattura elettronica anche nei confronti dei privati, ma a partire dal 2019, mentre dal luglio 2018 arriva lo stop al pagamento degli stipendi in contanti. Introdotta anche la web tax con aliquota al 3%, ma di fatto l'imposta è ancora in fase di definizione e in ogni caso riguarderà solo le grandi imprese, ad esclusione dei colossi dell'e-commerce. Sterilizzato l'aumento dell'Iva ancora per un anno, e si conferma anche il blocco per i tributi locali. Sul fronte del lavoro diventa strutturale la riduzione del cuneo fiscale per le nuove assunzioni di giovani a tempo indeterminato, mentre per i professionisti vengono in parte riscritte le misure appena varate sull'equo compenso. Per quel che riguarda invece la previdenza, cambieranno, ma solo dal 2021, le modalità di adeguamento dei requisiti pensionistici alle attese di vita, mentre sono resi più flessibili i requisiti per l'accesso all'APE sociale per le donne e i dipendenti a tempo determinato. Infine per la prima volta, si prevede un pacchetto di misure dedicate esclusivamente allo sport.
Nell'ebook tutte le principali novità del ddl sottoposto all'esame del Parlamento suddivise in quatto macroaree: misure per la casa, sostegno alle imprese, nuove detrazioni IRPEF e lotta all'evasione, lavoro e previdenza.
Sommario
1. MISURE PER LA CASA
1.1 Ecobonus tra conferme e restrizioni
1.1.1 Le misure previste dalla manovra
1.1.2 La riduzione della detrazione per infissi e caldaie
1.1.3 Le regole per le detrazioni in condominio
1.1.4 L'ecobonus per i micro-coogeneratori in condominio
1.1.5 Il bonus per consolidamento e risparmio energetico
1.1.6 In arrivo nuovi requisiti tecnici
1.1.7 Cessione dell'ecobonus anche per i lavori sui singoli immobili
1.1.8 Detrazione interventi di efficienza energetica IACP e cooperative a proprietà indivisa
1.2 Ristrutturazioni e sismabonus
1.2.1 Lavori con aliquota al 50% fino al 31 dicembre 2018
1.2.2 Bonus mobili anche nel 2018
1.2.3 Detrazione interventi antisismici estesa agli IACP
1.2.4 Interpretazione autentica per l'applicazione dell'IVA sui i beni significativi
1.3 La detrazione per il verde.
1.3.1 Il bonus per i giardini
1.3.2 Le modalità di pagamento
1.4 Cedolare e imposte locali
1.4.1 I contratti agevolati dalla cedolare ridotta
1.4.2 Stop agli aumenti per IMU e TASI anche per il 2018
1.4.3 Per la TARI rinvio di un anno delle nuove regole
1.4.4 Stop all'IMU per i rigassificatori
1.4.5 Nuovo accatastamento per le strutture portuali
2. SOSTEGNO ALLE IMPRESE
2.1 Gli aumenti IVA slittano al 2019
2.2 Proroga del super-ammortamento per l'innovazione
2.2.1 Agevolazione con aliquota ridotta al 30%
2.2.2 Iper ammortamento per l'innovazione tecnologica
2.2.3 Ammessa la sostituzione dei beni senza perdita di agevolazioni
2.3 Rifinanziata la “Nuova Sabatini”
2.3.1 A disposizione 330 milioni in più
2.4 Credito d'imposta per la formazione 4.0.
2.4.1 Agevolazione fiscale per tre anni ma solo per corsi specifici
2.4.2 Obbligo di certificazione dei costi
2.5 Bonus per il sostegno di attività produttive e commerciali
2.5.1 Credito d'imposta per la riqualificazione delle strutture termali
2.5.2 Credito d'imposta per le imprese culturali
2.5.3 Credito d’imposta per acquisti di prodotti di plastiche provenienti da raccolta differenziata
2.5.4 Credito d'imposta per le librerie
2.6 Bonus fiscale per sostegno alla quotazione delle pmi
2.6.1 Credito d'imposta per le spese di consulenza finalizzate all'ingresso in Borsa
2.6.2 Un decreto per l'attuazione delle norme
2.7 Agevolazioni per il settore agricolo
2.7.1 Deducibilità IRAP per i lavoratori stagionali
2.7.2 Per l'enoturismo stesso regime fiscale agevolato dell'agroturismo
2.7.3 Sconti fiscali per l'apicultura in zone montane
2.8 Interventi per il risparmio gestito
2.8.1 Le società immobiliari entrano nei PIR
2.8.2 Niente IRES per le SIM
2.9 Agevolazioni per lo sport e le società sportive
2.9.1 Fiscalmente incentivato l'ammodernamento degli impianti
2.9.2 Attività a scopo di lucro
2.9.3 Sale la soglia dei redditi esclusi da imposta
2.10 Più soldi per le imprese del Sud
2.10.1 Al via nuovo un Fondo pluriennale aperto ai privati
3. NUOVE IMPOSTE E LOTTA ALL'EVASIONE
3.1 Fattura elettronica dal 1019 con dichiarazioni precompilate da parte dell'Agenzia
3.2 Dichiarazione precompilata e altre agevolazioni per professionisti e imprese in contabilità semplificata che optano da subito per la fattura elettronica
3.2.1 Anticipo al 1° luglio della e-fattura per appalti e settore dei carburanti
3.3 Disposizioni di contrasto alle frodi nel settore degli olii minerali
3.3.1 Nuove sanzioni per le violazioni IVA
3.3.2 Modifiche al gruppo IVA
3.3.3 Web tax dal 2019 ma solo per i grandi operatori
3.3.4 Imposta la 26% sui guadagni da prestiti su piattaforme on line
3.3.5 Slitta di un anno l'addio agli studi di settore
3.3.6 Scende la soglia per la verifica dei debiti fiscali dei creditori della Pubblica Amministrazione
3.3.7 Riallineamento valori contabili operazioni su partecipate estere
3.3.8 Nuove regole per la tassazione degli utili da partecipazione in società residenti in Stati regime fiscale privilegiato
3.3.9 Stretta sulle società cooperative
4. IRPEF, DETRAZIONI E SCADENZE FISCALI
4.1 Detrazione affitto per studenti fuori sede
4.2 Detrazione trasporto pubblico
4.3 Aumento detrazione per i figli a carico e bonus bebè
4.4 Detrazione del 19% delle spese per studenti con disturbo specifico di apprendimento
4.5 Al via lo sconto per le polizze a tutela dei danni sugli immobili
4.6 Credito d'imposta per gli strumenti musicali nuovi
4.7 Al 26% la tassazione di tutte le plusvalenze anche relative a partecipazioni qualificate
4.8 Nuovo regime fiscale per le plusvalenze derivanti da vendita di azioni in sostituzione di premi di produttività
4.9 Rivalutazione terreni
4.10 Imposta di registro ridotta per gli atti di trasformazione del territorio
4.11 Più tempo per i versamenti IRPEF per le popolazioni colpite dagli eventi sismici del 2016
4.12 Stop al contante per gli stipendi
4.13 La Comunicazione Unica slitta al 31 ottobre
4.14 Scadenza al 23 luglio per il 730
5. LAVORO E PREVIDENZA
5.1 Più tutele nelle norme sull'equo compenso
5.2 Ridotti i termini di pagamento degli acconti per gli appalti pubblici
5.3 Si amplia la platea per il bonus da 80 euro
5.3.1 Sgravi contributivi per i neo assunti
5.4 Contributo ad hoc per le cooperative sociali
5.5 Adeguamento dei requisiti pensionistici agli incrementi della speranza di vita
5.6 Stabilizzazione e semplificazione "Rendita integrativa temporanea anticipata"
Guida ai permessi per l’installazione di:
- tettoie e pensiline
- tende da sole e pergotende
- chioschi e dehors
- piscine e box auto
- gazebo e arredi per esterni
- serre da giardino
- case mobili
- capanni per attrezzi
Aggiornato ai decreti SCIA 1 (d.lgs. 126/2016) e SCIA 2 (d.lgs. 222/2016).
L'ebook, di 123 pagine, tiene conto delle recentissime sentenze del Consiglio di Stato n. 306 e 543 del 2017
Utilizzare al meglio gli spazi esterni è una legittima aspirazione di ogni proprietario e, normalmente, ciò avviene tramite l’installazione di strutture leggere idonee allo scopo: pergolati, tettoie, gazebi ed altri elementi di arredo.
Ma quanti si domandano, prima di procedere, se sia necessario o meno premunirsi di un idoneo titolo abilitativo?
La presente guida si pone lo scopo di fornire la definizione delle diverse tipologie di installazioni possibili negli spazi esterni e di individuare il relativo titolo edilizio necessario alla luce della giurisprudenza più recente e del dato normativo: solo così, infatti, sarà possibile evitare errori e conseguenti sanzioni.
Lo stile agile e veloce, l’utilizzo di un linguaggio semplice e chiaro, unitamente alle immagini e alla rassegna della casistica più interessante rappresentano le caratteristiche del presente e-book, che si rivolge a quanti desiderano informarsi prima di procedere a migliorare i propri spazi esterni.
Questa nuova edizione dell'ebook è aggiornato ai decreti SCIA 1 (d.lgs. 126/2016) e SCIA 2 (d.lgs. 222/2016) e tiene conto delle recentissime sentenze del Consiglio di Stato n. 306 e 543 del 2017
Contiene una tabella riassuntiva dove, per singola tipologia di intervento si indicano i titoli abilitativi richiesti e gli estremi delle sentenze più importanti che hanno individuato tali fattispecie.
L'ebook è stato ampliato con inserimento di ulteriori tre casistiche di opere da esterno: Serre da giardino; Case mobili; Capanni per attrezzi.
Premessa alla prima edizione
Premessa alla seconda edizione
1. Alcune osservazioni preliminari
1. Individuare correttamente la tipologia di intervento
2. L’importanza dei regolamenti comunali, degli strumenti urbanistici locali e del rispetto dei vincoli
3. Gli aspetti condominiali
4. Individuare il titolo edilizio necessario
5. La consulenza tecnica.
6. La precarietà e la pertinenzialità in edilizia: cenni
2. La tettoia
1. Definizione
2. Titolo edilizio necessario
3. Casi concreti
4. La trasformazione di una tettoia in veranda
3. Il pergolato
1. Definizione
2. Differenza fra pergolato e tettoia
3. Titolo edilizio necessario
4. Il gazebo
1. Definizione
2. Titolo edilizio necessario
5. La pensilina
1. Definizione
2. Titolo edilizio necessario
6. Le tende da sole
1. Definizione
2. Titolo edilizio necessario
7. La veranda
1. Definizione
2. Titolo edilizio necessario
8. I dehors
1. Definizione
2. Titolo edilizio necessario
9. La pergotenda
1. Definizione
2. Titolo edilizio necessario
10. La pompeiana
1. Definizione
2. Titolo edilizio necessario
11. Il chiosco
1. Definizione
2. Titolo edilizio necessario
12. Le inferriate
1. Definizione
2. Titolo edilizio necessario
13. Gli arredi da giardino
1. Definizione
2. Titolo edilizio necessario
14. Box auto a pantografo o a chiocciola
1. Definizione
2. Titolo edilizio necessario
15. Le piscine
1. Definizione
2. Titolo edilizio necessario
16. La pavimentazione
1. Definizione
2. Titolo edilizio necessario
17. Le piccole serre da giardino
1. Definizione
2. Il titolo edilizio necessario
18. Le casette mobili
1. Definizione
2. Il titolo edilizio necessario
Appendice
Tabella riassuntiva: titolo edilizio per tipo di intervento con riferimenti giurisprudenziali
Modulistica
Cosa cambia dopo la riforma del fondo centrale di garanzia.
La riforma introduce importanti novità all’utilizzo del Fondo, tra le principali un modello di rating per selezionare i soggetti beneficiari della garanzia in sostituzione dell’attuale criterio del credit scoring.
Il modello di rating darà l’opportunità a banche e intermediari finanziari di acquisire automaticamente i dati contabili e fiscali dei soggetti beneficiari (PMI), mediante collegamenti telematici con banche dati pubbliche e con l’Agenzia delle entrate.
Il Fondo Centrale di Garanzia è ormai universalmente riconosciuto sia dal Sistema bancario che da quello imprenditoriale come lo strumento di politica industriale più importante del paese. La considerevole leva finanziaria che sviluppa nelle sue diverse forme di garanzia (diretta, controgaranzia, riassicurazione e di portafoglio) ha convinto gli ultimi governi a rafforzare la dotazione finanziaria che di anno in anno ha accumulato cifre importanti che, almeno finora, sono state intaccate solo marginalmente dai crediti che via via si sono andati deteriorando.
La preoccupazione del Governo ed in particolare dei Ministeri: dello Sviluppo Economico e del Ministero dell’Economia e Finanze che firmano insieme tutta la normativa secondaria, è stata quella di cercare di “razionalizzare” il sistema degli accantonamenti per cercare di aumentare se possibile la leva, ma soprattutto per allineare l’utilizzo dei fondi accantonati al profilo di rischio del portafoglio garantito.
Per questo motivo la pietra di volta della Riforma del Fondo è il Rating. Il Ministero, per effettuare i giusti accantonamenti, si è dotato di un sistema di rating molto simile a quello delle banche.
In questo testo gli autori Antonio Cusimano e Alfonso Rizzo hanno analizzato in particolare il modello che regola l’assegnazione del punteggio in 5 fasce, di cui 4 garantibili e una esclusa, misurando con un range di PD (Probability Default) le aree, definendole di sicurezza, di solvibilità, di vulnerabilità, di pericolosità e di rischiosità, escludendo dalla possibilità di garanzia solo quest’ultima fascia.
I rating hanno una PD che va da un minimo dello 0,12% ad un massimo del 9,43% di tasso di default, ricomprendendo un panorama imprenditoriale vicino al totale delle imprese oggi operanti sul territorio nazionale.
In effetti la scelta del nostro Ministero è stata quella di poter favorire al massimo la garantibilità delle imprese con percentuali che varieranno a seconda della classe di rischio: maggiore sarà il rischio che viene calcolato dal modello, maggiore sarà la percentuale di garanzia assegnata alla Banca che finanzia l’imprenditore.
Le migliori aziende, ad esempio, saranno garantite solo per operazioni di medio/lungo termine e per un 30% del rischio, mentre le imprese più rischiose manterranno sempre l’80% di garanzia.
Sul tema della percentuale di garanzia sarà importantissima la possibilità delle Regione e di Enti finanziari e non che possono portare tutte le fasce alla garanzia massima concedibile, sia nella forma diretta che in quella di controgaranzia e riassicurazione attraverso l’istituto del “fund raising”.
Si è poi cercato di mantenere la tutela per alcuni settori, per investimenti particolari come la Sabatini e tipologie di imprese come ad esempio le Startup Innovative o le imprese femminili che oltre ad avere l’80% di garanzia avranno un percorso semplificato per l’ammissione e non pagheranno commissioni.
Gli stessi criteri e semplificazioni spettano anche ad esempio a tutti quei piccoli imprenditori che difficilmente riescono ad accedere al credito bancario, attraverso il Microcredito.
In questo caso, come per l’imprenditoria femminile, il Microcredito viene concesso anche attraverso l’emissione di un voucher che l’imprenditore può ottenere direttamente inserendo alcune semplici informazioni all’interno del portale del Fondo Centrale di Garanzia e poi presentarsi direttamente in Banca con il Certificato di Garanzia valido per un periodo entro il quale la Banca deve comunicare la sua disponibilità a finanziare il Beneficiario, attraverso la conferma sul portale.
Insomma la nuova riforma oltre che a garantire un migliore utilizzo dei fondi stanziati, consentirà una più attenta gestione delle garanzie concesse, con la speranza che il sistema bancario possa continuare a sostenere la ripresa attraverso il finanziamento a quella parte delle imprese che nel periodo di crisi hanno sofferto ma, godendo ancora dell’attenzione dei mercati, possono uscire dalla crisi e riprendere a creare ricchezza per loro stessi e per le loro maestranze.
La riforma, tra le altre, cose ha confermato per il sistema bancario la possibilità di utilizzare il moderno strumento delle “Tranched Cover”, più agile e veloce, considerato il fatto che la garanzia viene concessa a priori alla Banca, su un portafoglio target segmentato per fasce di rischio in maniera equilibrata. Sarà poi la Banca a garantire che il target alla fine sia rispettato. Il Fondo garantirà il portafoglio con una copertura cosiddetta “cappata” che tiene conto, come previsto dalle normative di vigilanza della BCE, del rischio assunto dalla banca per le prime perdite, Il rischio viene calcolato o sulla base di un sistema di rating interno (per le Banche cosiddette IRB), o attraverso la certificazione delle agenzie ECAI (per le Banche ancora Standard e quindi non certificate da BCE).
Tra l’altro la riforma ha previsto la possibilità per le Banche di presentarsi come “Multi Originator”, consentendo così di creare “pool” di Banche Piccole o utilizzare le Banche IRB come Capofila di banche Standard e creare in questo modo un ulteriore forma di Risk sharing.
In conclusione voglio solo ricordare che il rating è già in corso di test da parte del Sistema bancario che lo utilizza per garantire i finanziamenti concessi ai sensi della cosiddetta Nuova Legge Sabatini, con risultati che sono in corso di verifica e che ci auguriamo confermino la bontà delle scelte del Governo.
Prefazione
1. La Riforma del Fondo di Garanzia
1.1 Fonte Normativa
1.2 Principali elementi della Riforma
1.3 Le caratteristiche dei soggetti beneficiari
1.4 La tipologia delle garanzie
2. Il nuovo modello di rating
2.1 Il nuovo modello di rating
2.2 Classificazione dei soggetti beneficiari
2.3 Forma giuridica tipologia
2.3.1 Società di capitali
2.3.2 Ditta Individuale
2.3.3 Altre forme giuridiche
2.4 Settore di attività economica
2.4.1 Settore Industria
2.4.2 Settore Commercio
2.4.3 Settore Servizi
2.4.4 Settore Immobiliare 68 Attività Immobiliari
2.4.5 Settore Edilizia
3. Modulo economico-finanziario
3.1 Aspetti generali del modulo
3.2 M.1.A Società di capitali - Settore industria
3.3 M.1.B Società di capitali - Settore commercio
3.4 M.1.C Società di capitali - Settore servizi
3.5 M.1.D Società di capitali - Settore immobiliare
3.6 M.1.E Società di capitali - Settore edilizia
3.7 Esempio Calcolo Valore (EF) Società di Capitali con Fatturato Inferiore a € 500.000
3.8 Esempio Calcolo Valore (EF) Società di Capitali con Fatturato Superiore a € 500.000
3.9 M.1.F Società di persone e ditte individuali in contabilità ordinaria - Settore industria
3.10 M.1.G Società di persone e ditte individuali in contabilità ordinaria - Settore commercio
3.11 M.1.H Società di persone e ditte individuali in contabilità ordinaria - Settore servizi
3.12 M.1.I Società di persone e ditte individuali in contabilità ordinaria - Settore immobiliare
3.13 M.1.J Società di persone e ditte individuali in contabilità ordinaria - Settore edilizia
3.14 Esempio Calcolo Valore (EF) Società di Persone e Ditte Individuali in Contabilità Ordinaria con Fatturato Inferiore a € 500.000
3.15 Esempio Calcolo Valore (EF) Società di Persone e Ditte Individuali in Contabilità Ordinaria con Fatturato Superiore a € 500.000
3.16 M.1.K Società di persone e ditte individuali in contabilità semplificata - Settore industria
3.17 M.1.L Società di persone e ditte individuali in contabilità semplificata - Settore commercio
3.18 M.1.M Società di persone e ditte individuali in contabilità semplificata - Settore servizi
3.19 M.1.N Società di persone e ditte individuali in contabilità semplificata - Settore immobiliare
3.20 M.1.O Società di persone e ditte individuali in contabilità semplificata – Settore edilizia
3.21 Esempio Calcolo Valore (EF) Società di Persone e Ditte Individuali in Contabilità Semplificata
4. Modulo Andamentale
4.1 Aspetti generali
4.2 Credit Bureau Crif
4.3 Credit Bureau Cerved
4.4 Centrale dei rischi
4.5 M.2.A Società di capitali – Credit Bureau
4.6 M.2.B Società di capitali – Centrale dei rischi
4.7 M.2.C Società di persone – Credit Bureau
4.8 M.2.D Società di persone – Centrale dei rischi
4.9 M.2.E Ditte individuali – Credit Bureau
4.10 M.2.F Ditte individuali – Centrale dei rischi
5. Integrazione tra i moduli e valutazione complessiva
5.1 Aspetti generali
5.2 Matrice di integrazione società di capitali
5.3 Matrice di integrazione società di persone e ditte individuali
6. Pregiudizievoli
6.1 Pregiudizievoli
7. Ammissibilità all’intervento del Fondo di Garanzia
7.1 Ammissibilità all’intervento del Fondo
8. Le nuove coperture del Fondo Centrale di Garanzia
8.1 Aspetti generali
8.2 Le nuove coperture della Garanzia Diretta
8.3 Le nuove coperture della Riassicurazione
8.4 Tipologie di operazioni finanziarie
Aggiornato con i Decreti attuativi del MEF 27 giugno 2017 e 13 luglio 2017
Split payment
• soggetti coinvolti
• applicazione
• esclusioni
• fatturazione
• esigibilità e liquidazione del tributo
• versamento dell’iva
• disciplina transitoria
• sanzioni e accertamento
• registrazioni contabili
• crediti iva e rimborsi
Indice
Capitolo 1 - Lo Split payment: il presupposto soggettivo e l’ambito applicativo
1 Lo split payment – cenni introduttivi
1.1 Il profilo soggettivo: la prima applicazione del meccanismo
1.1.1 L’estensione ai soggetti ritenuti “affidabili”
1.1.2 Gli enti pubblici non economici
1.1.3 L’estensione ai professionisti e le altre prestazioni soggette a ritenuta
1.2 Il “perimetro applicativo della scissione dei pagamenti
1.2.1 I corrispettivi non fatturati: le attività al dettaglio di cui all’art. 22 del d.p.r. n. 633/1972
1.2.2 Le esclusioni: i regimi speciali iva
1.2.3 Le altre esclusioni
Capitolo 2 - Il meccanismo, l’esigibilità del tributo, obblighi ed adempimenti
2.1 Il meccanismo applicativo e gli effetti sulle liquidazioni - cenni
2.2 La fatturazione
2.3 L’esigibilità del tributo - cenni
2.3.1 Esigibilità in base al criterio di cassa
2.3.2 Esigibilità in base alla registrazione della fattura
2.3.3 Esigibilità in base al momento di ricezione della fattura
2.4 Le note di variazione
2.5 Gli errori nell’applicazione dell’Iva
2.6 La liquidazione del tributo: esigibilità al momento del pagamento
2.7 La liquidazione del tributo: esigibilità al momento della ricezione della fattura
2.8 La liquidazione del tributo: esigibilità al momento della registrazione della fattura
2.9 Il versamento dell’Iva
2.10 Il versamento dell’Iva: la disciplina transitoria
2.11 L’entrata in vigore delle nuove disposizioni
2.11.1 La fase transitoria
2.11.2 La disciplina transitoria: le prestazioni verso gli enti pubblici non economici
2.12 Le sanzioni e l’attività di accertamento
Capitolo 3 - Gli obblighi contabili
3.1 Le registrazioni contabili
3.1.1 Le registrazioni contabili del cedente/prestatore
3.1.2 Le registrazioni contabili dell’ente (o della società) destinatario della prestazione
Capitolo 4 - Lo split payment: l’incremento dei crediti Iva e la disciplina dei rimborsi
4. Premessa
4.1 Le operazioni soggette alla scissione dei pagamenti ed il calcolo dell’aliquota media al fine del rimborso dell’eccedenza
4.2 I rimborsi Iva in via prioritaria
4.2.1 I rimborsi iva più veloci
Da manovrina a testo omnibus.
Come al solito anche per il decreto 50/2017 il passaggio parlamentare ha comportato un notevole arricchimento delle misure.
Il Senato ha dato il via libera definitivo al disegno di legge di conversione del Dl 50/2017, i sì sono stati 144, i no 104, un solo astenuti. La legge di conversione n. 96 del 21 giugno 2017 è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale n. 144 del 23 giugno nel suppl. ord. n. 31. Tutte le modifiche approvate con la legge di conversione in vigore dal 24 giugno 2017.
Tra le principali novità l'anticipazione dei rimborsi da conto fiscale a fronte dell'ampliamento dell'applicazione dello split payment, che, nonostante le proteste toccherà anche i professionisti a partire dal 1° luglio. Introdotta la possibilità di compensare le cartelle fiscali con i crediti verso la PA anche per il 2017. Con la nuova versione del decreto viene poi fatto un passo in avanti per l'introduzione del sistema premiale che fa perno sugli indici sintetici di affidabilità fiscale destinati a prendere il posto degli studi di settore. Ampliata anche la portata della rottamazione delle liti fiscali estesa a quelle avviate fino alla data di entrata in vigore del Decreto (24 aprile 2017).
Allentata, poi, la stretta sull'ACE. Tra le altre novità l'anticipazione della web tax, un maxisconto fiscale per l'acquisto di immobili antisismici ristrutturati da imprese, la cessione del credito per i soggetti incapienti per gli interventi di risparmio energetico, e sempre in tema di fiscalità sugli immobili le nuove disposizioni per le società estere per far sì che Airbnb non possa evitare di applicare la cedolare sugli affitti. Introdotte nel decreto le nuove norme sul lavoro occasionale, e conferma strutturale delle mediazioni per le liti in tema di successione e condominio. Nell'ebook l'analisi punto per punto delle disposizioni fiscali.
Premessa
Disposizioni in materia di entrate.
1. Disposizioni per il contrasto all'evasione fiscale - Art. 1.
1.1 Il meccanismo di applicazione.
1.2. Gli adempimenti dei fornitori
1.3 La lista dei nuovi committenti pubblici
1.4 Le società quotate.
1.5 Rimborsi sprint
2. La web tax - Art. 1-bis.
2.1 Le società interessate.
2.2. Procedura e sanzioni
3. Modifiche alla riapertura della voluntary disclosure - Art. 1-ter.
3.1 Credito d'imposta per i redditi da lavoro all'estero.
3.2 Lo sconto sulle sanzioni
4. Disposizioni in materia di rilascio del certificato di regolarità fiscale e di erogazione dei rimborsi – Art. 1-quater.
4.1 Subito il certificato per chi rottama le cartelle
5. Modifiche all'esercizio del diritto alla detrazione IVA - Art. 2.
5.1 Stretta sul diritto alla detrazione IVA.
5.2. Cambiano i termini per la registrazione delle fatture.
6. Disposizioni in materia di contrasto alle indebite compensazioni – Art. 3.
6.1 La nuova soglia per il visto di conformità.
6.2 Il recupero in caso di utilizzo indebito.
6.3 I servizi dell'Agenzia per le compensazioni
6.4 Stop alle compensazioni per pagare le cartelle.
7. Regime fiscale delle locazioni brevi – Art. 4.
7.1 L'emersione del nero.
7.2 I contratti interessati
7.3 Gli obblighi degli intermediari
7.4 Le sanzioni
7.5 Il rappresentante fiscale.
7.6 La tassa di soggiorno.
8. Lavoratori rimpatriati e obblighi di residenza - Art. 4 comma 7-bis.
8.1 Due anni di residenza per non perdere i benefici
9. Cessione delle detrazioni per interventi di incremento dell’efficienza energetica nei condomini – Art. 4-bis.
9.1 I contribuenti incapienti
9.2 La maxi detrazione.
10. Rideterminazione delle aliquote dell’ACE – Art. 7.
10.1 La nuova aliquota di rendimento.
10.2 Le regole di base.
10. 3 I ritocchi nella Legge di bilancio per il 2017.
10.4 I riflessi sull'acconto.
11. Disposizioni in materia di pignoramenti immobiliari - Art. 8.
11.1 I nuovi conteggi sul patrimonio.
11.2 Ipoteche valide anche in assenza di riferimento alle planimetrie.
12. Avvio della sterilizzazione delle clausole di salvaguardia concernenti le aliquote IVA e Accise - Art. 9.
12.1 Aumento IVA 10 per cento dimezzato per il 2018.
12.2 Slitta di un anno l'aumento delle accise sui carburanti
13. Indici sintetici di affidabilità fiscale - Art. 9-bis.
13.1 Scala di affidabilità da 1 a 10.
13.2 I vantaggi per chi è in regola.
13.3 Le sanzioni per chi omette dati rilevanti
14. Compensazione somme iscritte a ruolo – Art.9- quater.
14.1 Entro luglio le norme operative.
15 - Rimodulazione del credito d’imposta per le imprese alberghiere – Art. 12-bis.
15. 1 Vietato cedere i beni prima di otto anni
16. Incentivi per l'acquisto di case antisismiche – Art. 46-quater.
16.1 Maxibonus fiscale fino all'85 per cento del costo.
Disposizioni in materia di giustizia tributaria.
17. Reclamo e Mediazione - Art. 10.
17.1 Più alto il valore delle liti per la mediazione.
17.2 I procedimenti interessati
17.3 La responsabilità degli agenti della riscossione.
18. Definizione agevolata delle controversie tributarie – Art. 11.
18.1 Le liti interessate e quelle escluse.
18.2 Le somme da versare per la sanatoria.
18.3 Le modalità operative.
18.4 In caso di domanda di rottamazione delle cartelle.
18.5 Gli importi già versati
18.6 La sospensione dei giudizi
18.7 Il no alla rottamazione.
18.8 Enti territoriali con più spazio di manovra.
19. Messa a regime della disciplina della mediazione obbligatoria civile – Art. 11.ter.
19.1 Dal condominio alle liti bancarie.
Misure per il lavoro, la produttività delle imprese e gli investimenti
20. APE - Art. 53.
20.1 I requisiti richiesti
20.2 I lavoratori interessati
21. Documento Unico di Regolarità Contributiva - Art. 54.
21.1 Sufficiente la domanda.
22. Disciplina delle prestazioni occasionali. Libretto di famiglia. Contratto di prestazione occasionale - Art. 54-bis.
22.1 Committenti e importi
22.2 Il Libretto Famiglia.
22.3 I contratti per le imprese.
23. Premi di Produttività - Art. 55.
23.1 Spinta agli accordi aziendali
24. Niente dichiarazione per i conti cointestati con i transfrontalieri - Art. 55- quinquies.
24.1 Interessati coniuge e familiari di primo grado.
25. Patent Box - Art. 56.
25.1 L'uscita dei marchi dalle agevolazioni
25.2 L'applicazione delle disposizioni
26. Attrazione investimenti - Art. 57.
26.1 Nuove opportunità per PMI costituite come srl
26.2 Più agevolazioni per gli investimenti qualificati degli enti di previdenza.
26.3 Agevolazioni sui contratti di lavoro nelle le start up.
27. Incentivi fiscali agli investimenti pubblicitari incrementali su quotidiani, periodici e sulle emittenti televisive e radiofoniche locali e misure di sostegno alle imprese editoriali di nuova costituzione - Art. 57-bis.
27.1 Fisco più leggero.
28. Modifiche alla disciplina dell'imposta sul reddito di impresa: disciplina del trattamento delle riserve imposta sul reddito di impresa presenti al momento della fuoriuscita dal regime - Art. 58.
28.1 Credito d'imposta contro la doppia tassazione.
29. Transfer pricing - Art. 59.
29.1 Le nuove modalità di calcolo.
29.2 Le regole per la rettifica in diminuzione.
Normativa.
Il testo analizza gli aspetti dell’amministrazione condominiale, soffermandosi sulle tematiche riguardanti le violazioni in riferimento alla fiscalità e contabilità del condominio.
Si valuta la responsabilità dell’amministratore nelle singole casistiche.
Si spiega come comportarsi nelle verifiche fiscali.
Parte I
Responsabilità fiscale dell’amministratore di condominio in proprio
1. Natura giuridica dell’amministratore di condominio
1.1 IRPEF
1.2 IVA
2. Problematiche IRAP
3. Regime contabile
4. Tenere la contabilità distinta: contabilità amministratore di condominio – contabilità condominio
5. Studio di settore
6. Movimentazioni bancarie
7. Risposte ai questionari
8. Come comportarsi durante le verifiche fiscali
9. Concetto di rifiuto espresso di esibizione di registri, atti e documenti
10. Appropriazione indebita
11. Tipi di accertamento: analitico o induttivo-condizioni
Parte II
Responsabilità fiscale dell’amministratore di condominio per non aver adempiuto agli obblighi del condominio
1. Rottamazione ruoli
2. Condono liti fiscali pendenti
3. Ritenute sui corrispettivi dovuti dal condominio ai professionisti
3.1 Sostituto d’imposta: le certificazioni
3.2 Modello 770
3.3 Quadro AC del modello unico
4. Agevolazioni fiscali
4.1 Adempimenti fiscali
5. Imposta Municipale Propria (IMU)
6. TARI
7. Tassa per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche (TOSAP)
8. Imposta di bollo e registro
9. Fatturazione falsa soggettivamente e oggettivamente
Utile raccolta di 17 Formule, prelevabili in word, adoperate nella Conciliazione Tributaria, ognuna delle quali commentate con i casi di utilizzo.
1. INTERPELLO ORDINARIO (ART. 11, COMMA 1 LETT. A) L. N. 212/2000)
2. INTERPELLO PROBATORIO (ART. 11, COMMA 1 LETT. B) L. N. 212/2000)
3. INTERPELLO ANTI-ABUSO (ART. 11, COMMA 1 LETT. C) L. N. 212/2000)
4. INTERPELLO DISAPPLICATIVO (ART. 11, COMMA 2 L. N. 212/2000)
5. INTERPELLO SUI NUOVI INVESTIMENTI (ART. 2, D. LGS. N. 147/2015)
6. ISTANZA, PER LA DEFINIZIONE DEGLI ACCORDI PREVENTIVI, AVENTE AD OGGETTO IL VALORE NORMALE DELLE OPERAZIONI DI CUI AL COMMA 7 DELL’ART. 110 DEL D.P.R. 22 DICEMBRE 1986, N. 917
7. ISTANZA, PER LA DEFINIZIONE DEGLI ACCORDI PREVENTIVI, AVENTE AD OGGETTO L’APPLICAZIONE AD UN CASO CONCRETO DI NORME, ANCHE DI ORIGINE CONVENZIONALE, CONCERNENTI L’EROGAZIONE O LA PERCEZIONE DI DIVIDENDI, INTERESSI O ROYALTIES A O DA SOGGETTI NON RESIDENTI
8. ISTANZA, PER LA DEFINIZIONE DEGLI ACCORDI PREVENTIVI, AVENTE AD OGGETTO L'APPLICAZIONE AD UN CASO CONCRETO DI NORME, ANCHE DI ORIGINE CONVENZIONALE, CONCERNENTI L'EROGAZIONE O LA PERCEZIONE DI ALTRI COMPONENTI REDDITUALI A O DA SOGGETTI NON RESIDENTI
9. ISTANZA, PER LA DEFINIZIONE DEGLI ACCORDI PREVENTIVI, AVENTE AD OGGETTO L’APPLICAZIONE AD UN CASO CONCRETO DI NORME, ANCHE DI ORIGINE CONVENZIONALE, CONCERNENTI L’ATTRIBUZIONE DI UTILI O PERDITE ALLA STABILE ORGANIZZAZIONE IN UN ALTRO STATO DI UN’IMPRESA RESIDENTE OVVERO ALLA STABILE ORGANIZZAZIONE IN ITALIA DI UN SOGGETTO NON RESIDENTE
10. DEDUZIONI DIFENSIVE DEL CONTRIBUENTE (EX ART. 16, COMMA 4, D.LGS. N. 472/1997)
11. DEFINIZIONE AI SENSI DELL’ART. 16, COMMA 3, DEL D.LGS. N. 472/1997
12. RICHIESTA DI ANNULLAMENTO PER AUTOTUTELA
13. DOMANDA DI ACCERTAMENTO CON ADESIONE AI SENSI E PER GLI EFFETTI DEL D.LGS. N. 218 DEL 1997
14. ISTANZA DI CONCILIAZIONE GIUDIZIALE
15. VERBALE DI PUBBLICA UDIENZA
16. PROCESSO VERBALE DI CONCILIAZIONE
17. PROPOSTA DI CONCILIAZIONE GIUDIZIALE (FUORI UDIENZA)
Con Formula per l’attribuzione della pensione di reversibilità (le formule sono scaricabili per essere compilate e stampate).
Aggiornato con la Legge Cirinnà (L. 20 maggio 2016, n. 76).
Con questo e-book si vuole iniziare una nuova avventura.
Una nuova Collana che abbiamo pensato di chiamare Pillole di Diritto dedicato a coloro che si stanno preparando per un esame o un concorso e non hanno tempo per cercare note autori, articoli, sentenze o che vogliono approfondire velocemente alcuni aspetti di un istituto.
L’e-book con il quale parte questa nuova iniziativa editoriale, è dedicata alla successione del coniuge superstite ed ai relativi aspetti che ruotano intorno alla sua vocazione. Le norme in tema di successione del coniuge superstite, recate dalla Novella del 1975, sono di difficile applicazione per la famiglia del XXI Secolo.
Davanti ad una famiglia in così rapida evoluzione sorge il sospetto, largamente motivato, della inadeguatezza del sistema successorio, specie se si guarda alla soluzione successoria prevista all’interno del II Libro del codice civile che non ha subito grandi trasformazioni dal 1942, a parte s’intende le modifiche subite per effetto della riforma del Diritto di Famiglia, per non parlare dell’introduzione del patto di famiglia e l’introduzione di un nuovo comma all’interno dell’articolo 563 del codice civile, il quale, a sua volta, dà ingresso nel nostro ordinamento all’inedita figura dell’ “atto stragiudiziale di opposizione alla donazione”.
La L. 19 maggio 1975, n. 151, di riforma del diritto di famiglia, ha inciso sulle norme successorie attraverso un’unica innovazione, a carattere formale, apportata al testo dell’art. 536 c.c..
Ma non solo.
Il nuovo ordine nell’elenco dei legittimari rispecchia soprattutto la nuova valutazione sul piano della rilevanza successoria, delle singole relazioni familiari, più aderente ai principi costituzionali, così che si può affermare che il baricentro della vocazione all'eredità, a seguito della riforma del diritto di famiglia, viene spostato dalla famiglia parentale alla famiglia coniugale e cioè a quella nucleare prevista dalla Carta Costituzionale.
Ha spostato l'ordine in cui i legittimari erano indicati ed ha portato il coniuge superstite dall'ultimo posto al primo manifestando così l'aspetto più rivoluzionario della riforma del sistema successorio: l'attribuzione al coniuge della qualità di erede e il suo ingresso nella prima cerchia dei successori, dalla quale fino ad allora era stato escluso.
Parte della dottrina ritiene utile la modifica della relativa normativa, magari rivedendo l’intero impianto della successione necessaria.
Opportuno forse, rimeditare il sistema di successione necessaria, reputato, se non altro, sbilanciato, con riferimento, soprattutto, ai diritti spettanti al coniuge superstite.
PARTE I
1. La successione necessaria
2. La natura della successione necessaria
3. I legittimari
4. La riforma del diritto di famiglia
5. Il coniuge
6. Conclusioni
PARTE II
1. La riserva a favore del coniuge separato
2. I diritti di uso e di abitazione sulla casa adibita a residenza familiare
3. Il diritto di abitazione del convivente di fatto superstite
4. Il de cuius può per testamento lasciare il solo usufrutto sull’asse ereditario al coniuge superstite?
5. La convivenza quale requisito per la corretta qualificazione di residenza familiare
6. L’incidenza “quantitativa” dei diritti di abitazione ed di uso
7. Esempio applicativo
8. Il calcolo del valore dei diritti di abitazione e uso
9. La casa adibita a residenza familiare
10. Il regime di comunione con eventuali terzi
11. La questione della spettanza del legato ex lege al coniuge separato senza addebito
12. L’esclusione della successione del coniuge separato con addebito
13. Il diritto all’assegno vitalizio
14. I soggetti obbligati a corrispondere l’assegno
15. I criteri di quantificazione dell’assegno vitalizio
PARTE III
1. La pensione di reversibilità. Nozione
2. La natura giuridica della pensione di reversibilità in favore del coniuge divorziato
3. I criteri di ripartizione della pensione di reversibilità
Formulario:
Giurisprudenza
PARTE IV
1. La disciplina successoria secondo la Legge Cirinnà
2. Il rifiuto alla reversibilità non è discriminatorio per gli uniti civilmente dopo i 60 anni