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Tipologie di operazioni ai fini Iva, eBook in pdf di 83 pagine.
Aggiornato con esempi sulla dichiarazione Iva 2024, con la Legge Delega di riforma fiscale (L. 111/2023)
Questo ebook ha l’intento di concentrare l’attenzione sulla “qualità” delle operazioni in relazione al loro assoggettamento all’imposta.
Si analizzerà in quali situazioni deve essere applicata l’imposta alle operazioni ed in quali casi non è richiesto.
Si andrà in profondità nel capire quali sono le operazioni alle quali non si applica l’IVA per mancanza di presupposti oggettivo, soggettivo e territoriale.
Successivamente si analizzeranno le operazioni imponibili e quelle alle quali non si applica l’IVA non tanto per mancanza dei presupposti necessari per considerare un’operazione rientrante nel campo dell’imposta, ma quanto perché vi sono delle deroghe che specificamente “detassano” tali operazioni (es. operazioni esenti e non imponibili).
Premessa
1. Quando si applica l’IVA
1.1 Campo di applicazione dell’IVA
1.2 Presupposto oggettivo
1.3 Presupposto soggettivo
1.4 Presupposto territoriale
1.5 Novità della legge delega di riforma fiscale
2. La territorialità dell’imposta
2.1 Cessioni di beni
2.2 Prestazioni di servizi
2.2.1 Servizi “generici”
2.2.2 Servizi “specifici”
2.2.3 Prestazioni complesse
2.2.4 Determinazione della sede del committente
2.2.5 Determinazione dello status del committente
3. Operazioni non soggette
3.1 Assenza del presupposto soggettivo
3.2 Assenza del presupposto oggettivo
3.3 Assenza del presupposto territoriale
3.4 Importazioni non soggette
4. Operazioni esenti
4.1 Adempimenti IVA
4.2 Operazioni finanziarie e assicurative
4.3 Operazioni immobiliari
4.3.1 Locazioni di immobili
4.3.2 Cessioni di immobili
4.4 Operazioni a carattere socio-assistenziale o sanitario
4.4.1 Cessioni gratuite
4.4.2 Prestazioni sanitarie
4.4.3 Prestazioni educative e didattiche
4.4.4 Prestazioni sociali e assistenziali
4.4.5 Prestazioni socio-sanitarie
4.5 Giochi e scommesse
4.6 Oro da investimento
4.7 Consorzi
4.8 Altre fattispecie di esenzione IVA
4.9 Operazioni esenti con diritto alla detrazione
4.10 Novità della Legge n. 111/2023 (legge delega di riforma fiscale)
5. Operazioni non imponibili
5.1 Esportazioni
5.1.1 Esportazioni dirette
5.1.2 Esportazioni tramite commissionario
5.1.3 Esportazioni indirette
5.1.4 Prova dell’esportazione
5.2 Esportatore abituale
5.2.1 Status di esportatore abituale
5.2.2 Acquisti senza applicazione dell’imposta
5.2.3 Obblighi dell’esportatore abituale
5.2.4 Emissione della fattura da parte del fornitore
5.2.5 Contrasto alle frodi mediante utilizzo del falso plafond
5.3 Cessioni intracomunitarie
5.3.1 Operazioni estranee alle cessioni intra
5.3.2 Beni da installare, montare o assiemare in altro Stato UE
5.3.3 Cessioni intracomunitarie assimilate
5.3.4 Adempimenti
5.4 Acquisti intracomunitari
5.4.1 Acquisti intracomunitari assimilati
5.4.2 Esclusioni dagli acquisti intracomunitari
5.4.3 Adempimenti
5.5 Operazioni con San Marino
5.5.1 Cessioni di beni verso San Marino
5.5.2 Acquisti di beni da San Marino
5.5.3 Prestazioni di servizi
6. Reverse charge, autofattura e split payment
6.1 Reverse charge
6.1.1 Reverse charge “esterno”
6.1.2 Reverse charge “interno”
6.1.3 Reverse charge e regime forfettario
6.1.4 Settore edile
6.1.5 Subappalti in edilizia
6.1.6 Settore elettronico
6.2 Autofattura
6.2.1 Acquisto da soggetti extra UE
6.2.2 Acquisto da agricoltori esonerati
6.2.3 Autoconsumo
6.2.4 Omaggi
6.3 Split payment
6.3.1 Ambito oggettivo
6.3.2 Soggetti destinatari
6.3.3 Adempimenti del fornitore
6.3.4 Esigibilità e versamento dell’imposta
7. Indicazione delle operazioni in dichiarazione: esempi
7.1 Split payment
7.2 Operazioni extraterritoriali
7.3 Operazioni intracomunitarie in acquisto
7.4 Esportazioni ed importazioni
7.5 Cessioni intracomunitarie
7.6 Esportatore abituale
7.7 Operazioni esenti
Riferimenti normativi
Legislazione
Prassi
Importazioni ed esportazioni 2024: nuovi prospetti per la gestione delle dichiarazioni di esportazione e delle importazioni.
Nel presente ebook in pdf di 69 pagine, si propone un riepilogo delle regole da seguire, ai fini IVA e doganali, per operare con controparti extra-comunitarie – importazioni ed esportazioni - dando evidenza delle più recenti novità in materia che caratterizzeranno il 2024.
A seguito della reingegnerizzazione delle procedure interne le Dogane stanno attuando, in vari step, diverse modifiche alla documentazione utile per gli operatori che effettuano operazioni di import/export.
Dal 9 giugno 2022 è stato avviato il processo di sostituzione delle bollette doganali di import (generate con il messaggio IM) con il nuovo prospetto dei dati contabili (utilizzo dei messaggi di tipo H). Gli importatori possono reperire i nuovi prospetti dedicati alle importazioni (Riepilogo ai fini contabili – Prospetto sintetico della dichiarazione – Prospetto di svincolo) in autonomia, tramite accesso all’area riservata dell’Agenzia delle Dogane, oppure chiedendo una copia degli stessi allo spedizioniere che ha curato le operazioni in import.
È imminente l’avvio di analoghe procedure reingegnerizzate anche per le operazioni di export. Lo switch-off, fissato al 7 novembre 2023, è stato attualmente prorogato a data da destinarsi.
Nel mentre, gli operatori possono abilitarsi ai servizi interattivi delle Dogane, per iniziare a prendere confidenza con le nuove procedure dedicate alla fase di export.
1. Definizioni e territorio
1.1 Definizioni operazioni economiche
1.2 Definizione ambito territoriale
1.3 Stati esclusi dal territorio comunitario ai fini IVA
1.4 Differenza tra definizioni ai fini Iva e doganali
1.4.1 Territorio doganale comunitario
1.4.2 Territori facenti parte del territorio geofisico della Comunità ma non rientranti nel territorio doganale comunitario
2. Importazioni
2.1 Importazioni ai fini IVA
2.1.1 Determinazione dell’imposta
2.1.2 Contributo in conto stampi
2.1.3 Esempio emissione autofattura per contributo conto stampi con IVA assolta su bolla doganale di import
2.1.4 Detrazione IVA sulle bollette doganali
2.1.5 Registrazione IVA degli acquisti
2.2 Reingegnerizzazione del sistema informatico di sdoganamento all’importazione
2.2.1 Gestione documenti – dichiarazioni doganali
2.2.2 Accesso ai documenti di import
2.2.3 Caso importazione con scarico prospetto di riepilogo ai fini contabili
2.3 Comunicazione delle operazioni transfrontaliere
2.4 Acquisti da fornitori extra UE di beni che si trovano già sul territorio italiano
2.4.1 Caso pratico acquisto di beni che si trovano in Italia da fornitore extra-comunitario con identificazione diretta o rappresentante fiscale italiano
2.5 Acquisti da fornitori extra-UE di beni che arrivano da un paese Ue
2.5.1 Caso pratico acquisto di beni che si trovano in Germania da fornitore extra-comunitario con identificazione diretta in Germania
3. Cessioni all’esportazione
3.1 Accesso all’area riservata dell’Agenzia delle dogane
3.1.1 Monitoraggio degli esiti e ricevute
3.2 Emissione fattura per cessioni verso cliente extra-UE
3.2.1 Esportazione diretta di beni
3.2.2 Esportazioni improprie
3.2.3 Cessione di beni a San Marino
3.2.4 Triangolazione nazionale – IT cede i beni a IT1 e consegna per suo conto in extra-UE
3.3 Operazioni assimilate alle esportazioni
3.3.1 Cessioni non imponibili IVA ai sensi dell’articolo 8 bis
3.4 Prestazioni di servizi rese a committenti extra-UE
4. Sanzioni
Guida operativa a tutti i casi di emissione della nota di credito, ricca di numerosi casi pratici.
eBook in pdf di 46 pagine.
Questa agile monografia, dedicata, tra le note di variazione IVA, alla sola nota di credito, ha lo scopo di organizzare analiticamente e concentrare in poche pagine tutte le sfaccettature di un argomento non complesso ma disorganico, al fine di permettere una consultazione veloce ma senza rinunciare a una fruizione completa.
L'idea di una trattazione organica dell'argomento nasce dalla constatazione che, a fronte di una normativa generica, si registra una copiosa produzione di prassi che affronta specifiche situazioni.
Per agevolare anche il lettore interessato all’applicazione pratica dei concetti esposti, sono stati affrontati i casi pratici più frequenti, con illustrazioni ed esempi.
Premessa
1. Parte generale
1.1 Le caratteristiche
1.2 I termini di emissione
1.3 Il recupero dell’IVA
1.4 Le scritture contabili: l’emissione di una nota di credito
1.5 Le scritture contabili: il ricevimento di una nota di credito
1.6 La nota di credito semplificata
1.7 La nota di credito di sola IVA
2. Approfondimenti
2.1 Restituzione di beni
2.2 Restituzione di beni nel commercio al dettaglio
2.3 Abbuoni e sconti
2.4 Contratti ad esecuzione continuata o periodica
2.5 Errori nell’applicazione dell’IVA
2.6 Accordi transattivi
2.7 Vendita con riserva di proprietà
2.8 Mancato ricevimento del documento estero
2.9 Procedure esecutive individuali
2.10 Procedure concorsuali e assimilate
2.11 Procedure concorsuali avviate prima del 26 maggio 2021
2.12 Split payment
2.13 Imposta di bollo
3.Casi pratici
3.1 Emissione nota di credito elettronica
3.2 Rettifica operazioni con l’estero: acquisto beni intracomunitari
3.3 Rettifica operazioni con l’estero: acquisto beni articolo 17 comma 2 DPR 633/1972
3.4 Rettifica operazioni con l’estero: acquisto di servizi
3.5 Emissione nota di credito in regime forfetario
4. Fonti
4.1 Norme
4.2 Giurisprudenza
4.3 Prassi
Detraibilità Iva e operazioni inesistenti: Il punto dell’evoluzione normativa e giurisprudenziale con particolare riferimento alle fatture in reverse charge.
eBook in pdf di 101 pagine.
In questo approfondimento si esaminerà, in particolare nel settore dell’IVA, l’aspetto tributario e sanzionatorio amministrativo delle false fatturazioni, per poi approfondire il particolarissimo ambito delle operazioni in inversione contabile o Reverse Charge. Risulterà quindi utile alla esposizione affrontare in generale la struttura degli illeciti con riferimento al “genere” degli “illeciti finanziari” per poi concentrarsi sulla “specie” degli “illeciti tributari”.
Lo scopo di questa trattazione è quello di affrontare nell’ambito amministrativo, il tema dell’illiceità dei comportamenti dichiarativi connessi all’utilizzo delle fatture per operazioni inesistenti e fornire una visione di insieme sull’evoluzione della normativa, della giurisprudenziale e della prassi in relazione al dibattuto diritto alla detrazione dell’IVA relativa a fatture per operazioni inesistenti in reverse charge, e sui relativi aspetti sanzionatori amministrativi.
Per esigenze di sintesi, nella descrizione della evoluzione della giurisprudenza, di seguito ci si concentrerà principalmente nell’esame delle operazioni fittizie passive e quindi sul destinatario/utilizzatore della fattura.
Sintesi
Introduzione
1. Le fatture e gli altri documenti per operazioni inesistenti
1.1 La fattura
1.2 Gli “altri documenti”
2. Il concetto di “inesistenza” delle operazioni rappresentate nelle fatture e negli “altri documenti”
2.1 Rilevanza del falso materiale e falso ideologico nelle fatture per operazioni inesistenti
2.2 Le operazioni simulate e le fatture per operazioni inesistenti
2.3 Le principali ipotesi di falsa fatturazione
2.3.1 Le operazioni oggettivamente inesistenti (in tutto o in parte)
2.3.1.1 Le operazioni antieconomiche e il caso del Transfer pricing (paragrafo di completamento)
2.3.1.2 Il concetto di inerenza: il legame tra i concetti di inerenza nell’ambito dei diversi settori delle II.DD. e dell’IVA
2.3.1.3 La rilevanza probatoria del giudizio di congruità dei costi
2.3.2 L’inesistenza giuridica
2.3.3 Le operazioni soggettivamente inesistenti
2.3.3.1 Il rapporto tra le fatture per operazioni soggettivamente inesistenti e gli illeciti amministrativi per erroneità ed incompletezza dei dati delle fatture
2.3.3.2 I soggetti apparenti ed effettivi delle operazioni: le ipotesi di interposizione reale e fittizia
2.3.3.3 Un approfondimento dell’ipotesi di interposizione reale
2.3.3.4 Gli schemi tipici dell’interposizione
3. L’onere della prova
3.1 Onere della prova alla luce del nuovo art. 7 c. 5 bis D. Lgs. 546/1992: Lineamenti generali
3.1.1 La valenza probatoria dei documenti contabili e delle fatture
3.2 Il nuovo art. 7 c. 5 bis D. Lgs. 546/1992
3.3 Il contenuto dell’onere probatorio
3.4 I mezzi di prova
3.5 La posizione processuale delle parti ed il principio di “vicinanza della prova”
3.6 L’attuale assetto dell’onere probatorio per le operazioni soggettivamente e soggettivamente inesistenti
3.6.1 L’introduzione della necessità di valutare l’elemento soggettivo della frode: la “consapevolezza della partecipazione al disegno fraudolento” e la “colpevole incoscienza” del cessionario
3.6.2 La giurisprudenza della Corte di Cassazione: la necessarietà della prova della consapevolezza della partecipazione alla frode o della “colpevole incoscienza”
3.6.2.1 Le ipotesi delle operazioni oggettivamente inesistenti e delle operazioni soggettivamente inesistenti con schema “triangolare"
3.6.2.1.1 L’elemento soggettivo nelle operazioni oggettivamente inesistenti
3.6.2.1.2 L’elemento soggettivo nelle frodi triangolari
3.6.2.2 Il concetto di “ordinaria diligenza”
3.7 Gli indici sintomatici delle operazioni soggettivamente inesistenti elaborati dalla prassi e dalla giurisprudenza
3.7.1 Indizi legati al profilo soggettivo dei partecipanti alla transazione
3.7.2 Indizi legati al profilo oggettivo dei soggetti coinvolti nella transazione
3.7.3 Il valore probatorio degli elementi indice
3.7.4 Il valore probatorio degli elementi indice alla luce della giurisprudenza
4. Detraibilità dell’Iva relativa a fatture per operazioni inesistenti in inversione contabile
4.1 I principi al diritto alla detrazione dell’imposta
4.2 Indetraibilità dell’IVA relativa a fatture per operazioni inesistenti in reverse charge
4.3 Orientamento dell’Amministrazione finanziaria – Circolare 16/E del 2017
4.4 Orientamento della giurisprudenza comunitaria
4.5 Orientamento della giurisprudenza di legittimità
4.5.1 I chiarimenti della sentenza n. 16679/2016 della Cassazione
4.5.2 I chiarimenti delle sezioni unite della Cassazione
4.5.3 Prime sentenze di legittimità post legge di bilancio 2023
4.5.4 Prime sentenze di merito post legge di bilancio 2023
4.6 Legge di bilancio 2023
4.7 L’interpretazione di ASSONIME
4.8 Circolare della Guardia di Finanza del 10 ottobre 2023
4.9 L’aspetto sanzionatorio chiarito durante l’incontro con la stampa specializzata
4.10 L’istituto del ravvedimento per le condotte fraudolente
Bibliografia
eBook in pdf sul regime fiscale in agricoltura di 232 pagine.
IVA, tassazione e aspetti contabili del settore agricolo, analizzati alla luce delle recenti novità normative e di prassi.
Aggiornato con la Legge di Bilancio 2023 e con Normativa e Prassi al mese di febbraio 2023.
Le imposte nell’agricoltura: è davvero un groviglio di norme, di non facile lettura.
L’IVA è oggetto di una disciplina speciale, presente, sì, in un solo articolo che, però, deve considerare anche le regole generali di applicazione del tributo. Ma il quadro normativo è davvero complesso: vi sono comprese le regole specifiche di applicazione e di detrazione dell’imposta, i regimi particolari (esonero, impresa mista, ecc.) e le opzioni (rinuncia al regime di esonero, ecc.). Il tutto, poi, si complica perché devono essere osservati anche gli obblighi strumentali, cioè la fatturazione, le scritture contabili, la liquidazione periodica, ecc.
In materia di imposte dirette, le regole specifiche sulla determinazione del reddito sul possesso dei terreni non sono più sufficienti. Spesso è necessario risolvere dubbi e perplessità operative poiché la linea di confine tra l’attività agricola e l’attività commerciale si è fatta più sfumata a causa delle innovazioni tecniche e gestionali, ma anche fiscali, intervenute. Allora non sempre va applicata la tariffa di reddito agrario poiché l’interprete può ravvisare la presenza di un reddito d’impresa o di un “reddito diverso”.
Il testo, utilizzando un linguaggio semplice, cerca di aiutare soprattutto l’imprenditore agricolo, ma anche il professionista, a risolvere dubbi e perplessità operative che la pratica quotidiana propone.
L’ebook è aggiornato con le ultime novità, quali:
Premessa
Parte I L’imposta sul valore aggiunto nell’agricoltura
1. I regimi IVA in agricoltura
1.1. L’art. 34 del d.P.R. 26 ottobre 1972, n. 633
1.2. L’ambito soggettivo
1.3. L’ambito oggettivo
1.4. L’oggetto del regime speciale
2. L’impresa agricola tipica
2.1. I lineamenti dell’impresa agricola tipica
2.2. L’opzione per la detrazione dell’IVA in maniera ordinaria
2.3. Le operazioni con l’estero
3. Le regole particolari
3.1. Il regime di esonero
3.2. L’impresa agricola mista
3.3. L’impresa agricola in regime ordinario
3.4. Il regime di commissione
3.5. L’impresa agricola e l’esercizio di più attività
3.6. Le forfetizzazioni particolari
4. Le operazioni rilevanti ai fini dell’IVA
4.1. L’esigibilità dell’imposta
4.2. Il volume d’affari
4.3. Le operazioni non imponibili
4.4. Le operazioni esenti
4.5. I beni strumentali
4.6. Le cessioni di aree fabbricabili
4.7. Il trattamento fiscale degli acquisti di terreni
4.8. Le prestazioni di servizi
4.9. L’autoconsumo
4.10. Le cessioni gratuite
4.11. Le operazioni con limitazione alla detrazione
4.12. Le operazioni escluse dal computo della base imponibile
4.13. Le cessioni agli enti pubblici
4.14. La scissione dei pagamenti
4.15. L’affitto dell’azienda agricola
4.16. Gli «imballaggi a perdere»
4.17. Il contributo CONAI
4.18. Gli acquisti di tartufi
4.19. La cessione di tartufi
4.20. Gli acquisti di prodotti selvatici non legnosi e di piante officinali spontanee
4.21. I prodotti selvatici non legnosi non compresi nella classe ATECO 02.30
4.22. La produzione di energia elettrica
4.23. Le cessioni di diritti
4.24. L’integrazione della fattura di acquisto
4.25. La vendita al dettaglio
4.26. Le cessioni di materiali di scarto
4.27. La società semplice
4.28. I sacchetti di plastica
4.29. La regola di detrazione dell’IVA
4.30. La detrazione dell’IVA per gli acquisti di carburante
4.31. Le attività connesse
4.32. Le cessioni di oli vegetali
4.33. Vendita di confezioni di prodotti
4.34. La coltivazione di piante per conto terzi
4.35. La fattoria didattica
4.36. La terapia assistita con animali
4.37. Le cessioni di materiali litoidi e di vegetali
4.38. La “vendita su pianta"
4.39. Le cessioni di animali destinati all’alimentazione di rettili e rapaci
5. Gli obblighi contabili
5.1. La fattura
5.2. L’autofattura
5.3. L’imposta di bollo
5.4. La fattura elettronica
5.5. I problemi operativi della fattura elettronica
5.6. L'acquisto di carburanti
5.7. Il documento di trasporto
5.8. La certificazione fiscale
5.9. Le esportazioni
5.10. Gli acquisti intracomunitari
5.11. Le cessioni intracomunitarie
5.12. Le prestazioni di servizi resi da non residenti
5.13. La dichiarazione delle operazioni intracomunitarie
6. Le scritture contabili
6.1. Le regole generali
6.2. Il registro delle fatture
6.3. Il registro dei corrispettivi
6.4. Il registro di prima nota
6.5. Il registro degli acquisti
6.6. Il registro unico
6.7. Il registro riepilogativo
6.8. La tenuta e la conservazione dei registri
7. Gli adempimenti periodici e dichiarativi
7.1. Le comunicazioni sull’attività
7.2. Le liquidazioni periodiche ed il versamento
7.3. L’utilizzazione del credito IVA
7.4. L’acconto IVA
7.5. I rapporti società-soci
7.6. Lo “spesometro"
7.7. L’esercizio delle opzioni
7.8. L’applicazione dell’IVA in maniera ordinaria
7.9. Le modalità di esercizio delle opzioni
7.10. La dichiarazione annuale
Parte II Le imposte sui redditi in agricoltura
8. L’imprenditore agricolo
8.1. L’imprenditore agricolo nel codice civile
8.2. L’imprenditore agricolo ai fini fiscali
9. L’imposta sul reddito delle persone fisiche
9.1. I redditi fondiari
9.2. Il reddito dominicale
9.2.1. La qualifica e l’imputazione
9.2.2. La determinazione del reddito dominicale (nel testo aggiornato con l’art. 1, comma 909, della l. 28 dicembre 2015, n. 208)
9.2.3. Le variazioni del reddito dominicale
9.2.4. Le perdite dovute ad eventi naturali
9.2.5. I terreni concessi in affitto
9.3. Il reddito agrario
9.3.1. La qualifica e l’imputazione
9.3.2. La determinazione del reddito agrario
9.3.3. La coltivazione del fondo
9.3.4. Le attività «agricole connesse»
9.3.5. Le attività agricole comprese nel reddito agrario
9.3.6. Le attività con reddito d’impresa a determinazione forfetaria
9.3.7. I destinatari della norma agevolativa
9.3.8. La trasformazione e la conservazione dei prodotti agricoli
9.3.9. La conservazione, la manipolazione e la commercializzazione di prodotti
9.3.10. L’attività di trasformazione
9.3.11. Il concetto di prevalenza
9.3.12. Le prestazioni di servizi
9.3.13. I redditi forfetizzati
9.3.14. I redditi occasionali forfetizzati
9.3.15. L’attività di impollinazione e di apicoltura
9.3.16. L’acquisto di prodotti agricoli
9.3.17. La vendita al dettaglio
9.3.18. La coltivazione dei funghi
9.3.19. L’attività di vivaismo
9.3.20. Le case rurali
9.3.21. I redditi di fonte immobiliare
9.3.22. L’agriturismo
9.3.23. L’enoturismo
9.3.24. La produzione di vegetali
9.3.25. Le operazioni di carattere speculativo
9.3.26. L’esproprio e il risarcimento di danni
9.3.27. La produzione di energia elettrica
9.3.28. La mitilicoltura
9.3.29. I trasferimenti di diritti
9.3.30. I raccoglitori occasionali di prodotti selvatici non legnosi
9.3.31. La commercializzazione di prodotti della floricoltura
9.3.32. La produzione del micelio da fungo
9.3.33. Lo smaltimento di fanghi
9.3.34. L’attività di panificazione
9.3.35. La manipolazione su piante ornamentali
9.3.36. L’elicicoltura
9.3.37. I redditi della società semplice
10. L’imposta sul reddito delle società
10.2. La determinazione del reddito
10.3. Le società di capitali in agricoltura
10.4. Le società agricole
10.4.1. La qualifica di società agricola
10.4.2. L’opzione
10.4.3. La determinazione del reddito
10.5. Le società non operative
11. L’IRAP
11.1. I soggetti passivi
11.2. Il valore della produzione netta
11.2.1. Le società di capitali
11.2.2. Le società di persone e le imprese individuali
11.3. Le regole comuni per determinare il valore della produzione netta
11.4. L’imposta
11.5. La cessione di terreni edificabili
11.6. La società semplice che affitta i terreni
11.7. L’impresa agricola e il diritto annuale della CCIAA
11.8. Gli aiuti di Stato
11.9. Il contratto di soccida
12. Gli indici di affidabilità fiscale nell'agricoltura
13. Le agevolazioni per i giovani agricoltori
13.1. La qualifica
13.2 I trasferimenti tra familiari
13.3. Il reddito dei terreni
13.4. L’affitto dei terreni
13.5. La ricomposizione fondiaria
13.6. La detrazione per i canoni pagati per gli affitti dei terreni
13.7. I contributi INPS
13.8. Il contrato di affiancamento
13.9. L’equiparazione professionale
14. La dichiarazione dei redditi
14.1. Il domicilio fiscale
14.2. L’obbligo della dichiarazione dei redditi
14.3. La presentazione della dichiarazione
14.4. I casi pratici della dichiarazione
14.5. L’IRPEF e le addizionali
14.6. Gli oneri deducibili e detraibili
14.7. I versamenti delle imposte
15. Gli obblighi contabili
15.1. L’obbligo contabile
15.2. L’agricoltore esonerato ai fini IVA
15.3. Il produttore agricolo non esonerato ai fini dell’IVA
15.4. La semplificazione contabile
15.5. Le imprese di allevamento
15.6 L’imprenditore commerciale
15.7. La contabilità ordinaria
15.8. Le opzioni
15.9. Il registro dei cereali
APPENDICE NORMATIVA
Il presente approfondimento ha l’obiettivo di fornire una guida pratica alla gestione delle operazioni triangolari IVA nazionali, comunitarie ed extra-comunitarie.
Edizione 2023
I casi proposti pongono in evidenza gli adempimenti IVA e gli oneri documentali che gravano su un operatore nazionale coinvolto in una vendita a catena. Definire correttamente le operazioni sin dell’origine diventa fondamentale poiché, nella maggior parte dei casi, le esigenze commerciali si scontrano con gli adempimenti amministrativi ad esse connesse. La valutazione del rischio fiscale collegato ad un’errata impostazione dell’operazione ai fini IVA diventa basilare oggi che il commercio internazionale ha assunto un peso fondamentale per le società italiane.
I singoli casi pratici sono trattati partendo da una rappresentazione grafica dell’operazione triangolare dove la fatturazione viene rappresentata da una linea continua mentre la movimentazione della merce è illustrata con una linea tratteggiata. L’Italia è indicata in colore verde, i paesi comunitari in blu e quelli extracomunitari in rosso.
Le triangolazioni proposte sono inoltre corredate da una breve analisi tecnica/normativa che serva da guida per la gestione delle criticità di ogni singolo caso.
L’intento degli autori è di fornire una risposta “semplice” a triangolazioni complesse descrivendo le principali fattispecie che possono interessare un’azienda che opera in un contesto internazionale.
Negli esempi sono riportate le indicazioni della Natura delle operazioni seguendo le specifiche tecniche della fatturazione elettronica ed esterometro, nella versione 1.67.1 e seguenti.
Occorre tenere in considerazione che l’invio al SdI dei documenti per effettuare l’integrazione o l’autofattura, ed ottenere una bozza di dichiarazione Iva precompilata, è diventato obbligatorio dal 1° luglio 2022.
1. Triangolazioni nazionali
1.1 IT1 vende a IT2 che a sua volta vende a cliente UE – la merce viaggia da IT1 a UE
1.2 IT1 acquista i beni da fornitore UE e vende al cliente IT2 – la merce viaggia da UE a IT2
1.3 IT1 vende a UE che a sua volta vende a IT2 – la merce resta in IT
2. Triangolazioni comunitarie
2.1 UE1 vende a IT che a sua volta vende a UE2 – la merce viaggia da UE1 a UE2
2.1.1 Designazione del cliente UE2 quale debitore di imposta
2.1.2 UE1 e UE2 nello stesso Stato
2.2 IT vende a UE1 che a sua volta vende a UE2 – la merce viaggia da IT a UE2
2.3 UE1 vende a UE2 che a sua volta vende a IT – la merce viaggia da UE1 a IT
3. Triangolazioni extra-comunitarie
3.1 IT vende a UE che a sua volta vende a Extra-UE – la merce viaggia da IT a Extra-UE
3.2 IT vende a Extra-UE che a sua volta vende in UE – la merce viaggia da IT a UE
3.3 IT acquista da Extra-UE e vende a UE – la merce viaggia da Extra-UE a UE
3.4 Extra-UE vende a UE che a sua volta vende a IT – la merce viaggia da Extra-UE a IT
3.5 IT1 vende a Extra-UE che a sua volta vende a IT2 – la merce resta in IT
3.6 IT acquista da Extra-UE1 e vende a Extra-UE2 – la merce viaggia da Extra-UE1 a Extra-UE2
3.7 IT1 vende a IT2 che a sua volta vende a Extra-UE – la merce viaggia da IT1 a Extra-UE
3.8 IT vende a Extra-UE che a sua volta vende a Extra-UE1 – la merce viaggia da IT a Extra-UE1
3.9 UE vende a Extra-UE che a sua volta vende a IT – la merce viaggia da UE a IT
4. Quadrangolazioni
4.1 Esempio
4.2 Modalità operative
4.2.1 - IT1 nomina un rappresentante fiscale in Francia
4.2.2 - IT2 nomina un rappresentante fiscale in Spagna
4.2.3 - IT1 nomina un rappresentante fiscale in Spagna
Questo ebook si pone l’obiettivo di trattare in maniera organica e dal punto di vista dell’imposta sul valore aggiunto, le operazioni che, coloro i quali intrattengono rapporti con l’estero, possono più frequentemente incontrare.
Le principali novità trattate riguardano:
- Recepimento direttiva quick fixes sul regime di call-of stock
- Regimi OSS e IOSS
- Nuovi controlli sugli esportatori abituali
- Decreto Fiscale e novità sull’esterometro
- Noleggio da diporto a breve e lungo termine
L’ebook sarà suddiviso in quattro sezioni che contraddistinguono le operazioni in base alla tipologia ed al soggetto con il quale ci si rapporta:
- acquisti e cessioni di beni in ambito intracomunitario;
- servizi resi o ricevuti da soggetti Ue;
- acquisti e cessioni di beni in ambito extra Ue;
- servizi resi o ricevuti da soggetti extra Ue.
In ciascuna sezione sarà presentata la normativa di riferimento e spiegata la modalità con cui il contribuente dovrà correttamente confrontarsi relativamente a tali operazioni.
Inoltre, ci sono altri capitoli che riguardano argomenti importanti quali le triangolazioni, le vendite a distanza, la fattura elettronica ed il c.d. esterometro.
Introduzione
1. Le operazioni intracomunitarie di beni
1. Introduzione
1.1. VIES: dal 2020 l’iscrizione è sostanziale
2. Gli acquisti intracomunitari e le operazioni assimilate
2.1. Definizione
2.2. Gli altri acquisti intracomunitari
2.3. Acquisti intracomunitari non soggetti
2.4. Trattamento degli acquisti intracomunitari
3. Le cessioni intracomunitarie
3.1. Definizione
3.2. Le cessioni assimilate
3.3. Trattamento delle cessioni intracomunitarie
3.4. La prova delle cessioni intracomunitarie di beni
3.4.1. Nuove prove dal 2020: trasporto a cura del cedente
3.4.2. Nuove prove dal 2020: trasporto a cura del cessionario
4. Il momento di effettuazione dell’operazione
4.1. Il momento di effettuazione degli acquisti intracomunitari
4.2. Il momento di effettuazione delle cessioni intracomunitarie
5. La fatturazione e registrazione delle operazioni intracomunitarie
5.1. La fatturazione e registrazione degli acquisti intracomunitari
5.2. La fatturazione e registrazione delle cessioni intracomunitarie
6. Le variazioni dell’imponibile
6.1. Variazioni in aumento
6.2. Variazioni in diminuzione
7. Modelli Intrastat
7.1. Novità INTRASTAT dal 2022
7.2. Operazioni da rilevare
7.2.1 Cessioni di beni e servizi resi
7.2.2 Acquisti di beni e servizi ricevuti
7.3 Servizi esenti o non imponibili
7.4 Modalità di presentazione
7.5 Termini e periodicità
7.5.1 Soggetti che iniziano l’attività in corso d’anno
7.5.2 Opzione per la periodicità mensile
7.5.3 Assenza di operazioni nel periodo
7.6 Contenuto dei modelli
7.6.1 Cessioni di beni – contenuto ai fini fiscali
7.6.2. Cessioni di beni – dati statistici
7.6.3. Prestazioni di servizi
7.7. Operazioni con San Marino
7.8. Gli enti non commerciali
7.9. Soggetti in regime forfettario
7.10. Errori od omissioni negli elenchi
7.11. Regime sanzionatorio
7.11.1. Violazioni concernenti i dati fiscali degli elenchi Intrastat
7.11.2. Violazioni concernenti i dati statistici degli elenchi Intrastat
8. Un caso particolare: gli stampi
9. Il call-off stock
2. Le prestazioni di servizi tra soggetti comunitari
1. Introduzione
2. Territorialità dell’IVA e Prestazioni di servizi.
2.1. Premessa
2.2. Modifiche al requisito territoriale
2.3. Territorio dello Stato
2.4. Le prestazioni c.d. “generiche”
2.5. Le deroghe alla regola generale
2.5.1. Le deroghe c.d. “assolute”
2.5.2. Prestazioni di servizi relative a beni immobili
2.5.3. Prestazioni di trasporto passeggeri
2.5.4. Servizi di ristorazione e catering
2.5.5. Locazione di mezzi di trasporto a breve termine
2.5.6. Prestazioni di servizi culturali, artistici, scientifici, sportivi, educativi e simili
2.5.7. Le altre deroghe
2.5.8. Prestazioni di intermediazione
2.5.9. Servizi di prestazioni di trasporto di beni
2.5.10. Prestazioni di lavorazione su beni mobili e prestazioni accessorie ai trasporti
2.5.11. Locazione di mezzi di trasporto non a breve termine
2.5.12. I servizi elettronici
2.5.12.1. One Stop Shop
2.5.12.2. Soglia di protezione
2.5.12.3. Determinazione dello status del committente
2.5.12.4. Determinazione del luogo di stabilimento del committente
2.5.12.5. Obblighi documentali
3. Il momento di effettuazione dell’operazione
4. La fatturazione e registrazione delle prestazioni di servizi tra soggetti comunitari
4.1. Fatturazione delle operazioni
4.2. Registrazione delle operazioni
4.2.1. Prestazioni di servizi in entrata
4.2.2. Prestazioni di servizi in uscita
5. Modelli Intrastat
3. Acquisti e cessioni di beni in ambito extra Ue
1. Introduzione.
2. Le importazioni
2.1. Premessa.
2.2. Beni oggetto di importazione
2.2.1. Operazioni di immissione in libera pratica
2.2.2. Operazioni di temporanea importazione senza esenzione da dazi
2.3. Importazioni non soggette ad IVA
2.4. Determinazione della base imponibile
2.5. I documenti e la contabilità nelle operazioni di importazioni
3. Le esportazioni
3.1. Premessa
3.2. Prova dell’esportazione
3.3. L’esportatore abituale
3.3.1. Soggetti interessati
3.3.2. La verifica dello status di esportatore abituale
3.3.3. Il plafond
3.3.4 Adempimenti dell’esportatore abituale e del suo fornitore.
3.3.5 Adempimenti connessi
3.3.6 Dichiarazione d’intento in dogana
3.3.7. Lo splafonamento
3.3.8. Aspetti sanzionatori
3.3.9. Controlli sugli esportatori abituali
3.3.9.1. Le previsioni della legge di Bilancio 2021
3.3.9.2. Il provvedimento n. 293390 dell’Agenzia delle Entrate
3.4. Un caso particolare: omaggi a soggetti extra Ue
4. Servizi ricevuti o resi in ambito extra Ue
1. Introduzione
2. Territorialità dell’IVA e Prestazioni di servizi
2.1. Premessa
2.2. Le prestazioni c.d. “generiche”
2.3. Le deroghe alla regola generale
2.3.1. Le deroghe c.d. “assolute”.
2.3.2. Prestazioni di servizi relative a beni immobili
2.3.3. Prestazioni di trasporto passeggeri
2.3.4. Servizi di ristorazione e catering
2.3.5. Locazione di mezzi di trasporto a breve termine.
2.3.6. Prestazioni di servizi culturali, artistici, scientifici , sportivi, educativi e simili
2.3.7. Le altre deroghe
2.3.8. Prestazioni di intermediazione
2.3.9. Servizi di prestazioni di trasporto di beni
2.3.10. Prestazioni di lavorazione su beni mobili e prestazioni accessorie ai trasporti
2.3.11. Locazione di mezzi di trasporto non a breve termine
2.3.12. I servizi elettronici
2.5.12.1. One Stop Shop
2.5.12.2. Soglia di protezione
2.5.12.3. Determinazione dello status del committente
2.5.12.4. Determinazione del luogo di stabilimento del committente
2.5.12.5. Obblighi documentali
3. Il momento di effettuazione dell’operazione
4. La fatturazione e registrazione delle prestazioni di servizi tra soggetti non comunitari
4.1. La fatturazione delle operazioni
4.2. Registrazione delle operazioni
4.2.1. Prestazioni di servizi in entrata.
4.2.2. Prestazioni di servizi in uscita
5. Le triangolazioni
5.1. Trasporto a cura o a nome del cedente
5.2. Tipologia di triangolazioni
5.3. Trasporto a cura o a nome dell’operatore intermedio (promotore)
6. Le vendite a distanza
6.1. Vendite a distanza intracomunitarie di beni
6.1.1. definizione di vendita a distanza intracomunitarie
6.1.2. territorialità delle vendite a distanza intracomunitarie
6.1.3. soglia di riferimento
6.1.4. opzione per la tassazione a destinazione
6.1.5. applicazione dell’OSS
6.2. Vendite a distanza di beni importati da territori a Paesi terzi
6.2.1. Definizione di vendite a distanza di beni importati da territori o Paesi terzi
6.2.2. Luogo impositivo delle vendite a distanza di beni importati da territori o Paesi terzi
6.3 L’OSS
6.3.1. Ambito applicativo
6.3.1.1. Regime “Non UE”
6.3.1.2. Regime “UE”
6.3.2. Adesione all’OSS
6.3.3. Adempimenti
6.3.4. Detrazione e rimborso IVA.
6.3.5. Conservazione della documentazione
6.3.6. Cancellazione dall’OSS
6.3.7. Esclusione dall’OSS
6.4. L’IOSS
6.4.1. Ambito applicativo
6.4.2. Funzionamento del regime
6.4.3. Ambito soggettivo
6.4.4. Ambito oggettivo
6.4.5. Vendite a distanza di beni importati
6.4.6. Adesione all’IOSS
6.4.6.1. Termini di esercizio dell’opzione
6.4.7. Momento impositivo
6.4.8. Adempimenti
6.4.9. Detrazione e rimborso
6.4.10. Cancellazione dall’IOSS
6.4.11. Esclusione dall’IOSS.
7. La fattura elettronica e le operazioni con l’estero
1. Fatture emesse verso soggetti esteri
8. Comunicazione delle operazioni transfrontaliere
1. Introduzione
2. Ambito soggettivo
3. Ambito oggettivo.
4. Trasmissione dei dati delle fatture
5. Termini per la trasmissione per le operazioni sino al 31.12.2021
Riferimenti normativi
1. Normativa comunitaria
2. Legislazione
3. Prassi
L’argomento di questo e-book è la disciplina speciale dell’Imposta sul Valore Aggiunto (IVA) prevista per le agenzie di viaggio dall’articolo 74-ter del Decreto del Presidente della Repubblica n° 633 del 1972 e dal Decreto del Ministero delle Finanze di attuazione n° 340 del 1999.
In realtà più che per le agenzie questa disciplina speciale dell’IVA è prevista per alcune operazioni, cioè prestazioni di servizi (dato che le agenzie di viaggio sono imprese che producono e/o commercializzano servizi turistici) riservate dalla legge (in particolare dall’art. 9 della Legge n° 217 del 1983 e dalle leggi regionali che hanno attuato ed attuano questa norma) alle agenzie di viaggio e precisamente:
Questi servizi possono essere organizzati e venduti in proprio dalle agenzie di viaggio oppure essere venduti ai turisti – clienti finali da agenzie di viaggio diverse da quelle organizzatrici sulla base di un mandato senza o con rappresentanza conferito da queste ultime. In questi ultimi casi, le agenzie mandatarie ricevono come compenso delle provvigioni sul venduto che sono esenti dall’IVA se il contratto di mandato è senza rappresentanza.
Infine, dal momento che l’IVA è una imposta comunitaria che non esiste al fuori dell’UE, i servizi turistici che fanno parte di un pacchetto turistico sono esenti dall’IVA se sono resi ai turisti che partecipano al viaggio in tutto od in parte al di fuori dal territorio degli Stati che aderiscono all’Unione Europea.
Sintesi
1. Il regime speciale dell’Imposta sul Valore Aggiunto (IVA) per le agenzie di viaggio: l’articolo 74-ter del DPR n° 633 del 1972 e il Decreto del Ministero delle Finanze n° 340 del 1999 che lo attua.
2. Gli adempimenti formali previsti dal regime speciale dell’Imposta sul Valore Aggiunto (IVA) per le agenzie di viaggio
3. La definizione di pacchetto turistico contenuta nell’art. 33 del Codice del turismo riformata dal Decreto Legislativo n° 62 del 2018
Allegati
Breve panoramica della disciplina comunitaria e nazionale di riferimento dell'imposta sul valore aggiunto nell'e-commerce, con un attenzione particolare alle principali criticità già evidenziate dagli interpreti e sulle possibili soluzioni operative. eBook in pdf di 113 pagine.
Aggiornato con tutte le novità in vigore dal 1° luglio 2021
Nell’ultimo ventennio abbiamo assistito ad una crescita esponenziale delle nuove tecnologie Internet1 che ha contribuito a rimodulare l’economia globale favorendo la nascita e la diffusione di una nuova forma di commercio: il commercio elettronico (o e-commerce).
L’e-commerce si è evoluto negli anni, in sintonia con lo sviluppo del Web, passando da semplice supporto tecnologico, o meglio longa manus, delle transazioni commerciali, attraverso l’invio elettronico di ordini e fatture, alla versione attuale di un vero e proprio mercato virtuale.
Tale fenomeno si inquadra nel più generale contesto della new economy, ossia di quel mercato che utilizza le alte tecnologie o che da esse viene alimentato, tale per cui la trasformazione di attività economiche avviene in conseguenza della capacità delle tecnologie digitali di rendere meno cari e più facili l’accesso, l’elaborazione e l’archiviazione delle informazioni.
Una delle caratteristiche distintive del commercio elettronico è quella di consentire lo svolgimento di operazioni prescindendo da elementi materiali, come il bene ceduto o il luogo di svolgimento dell’attività, che, nelle forme di commercio “tradizionale”, collegano/ricollegano una transazione ad un determinato territorio.
Questo aspetto che si può definire come “dematerializzazione e delocalizzazione” ha rappresentato (rectius rappresenta) l’elemento potenzialmente in grado di rendere inapplicabili i tradizionali criteri di tassazione previsti dagli ordinamenti a livello internazionale e nazionale.
Gli organi comunitari, come meglio si esporrà nel prosieguo, hanno cominciato ben presto ad occuparsi di Internet e di commercio elettronico, elaborando documenti ed emanando una serie di comunicazioni e programmi, con l’obiettivo di adeguare le novità tecniche del commercio elettronico nei meccanismi di un mercato unico e globale.
Nel presente elaborato verranno partitamente analizzate le implicazioni di natura fiscale e tributaria.
In particolare, l’e-book vuole rappresentare un primo approccio alla tematica dei profili fiscali dell’e-commerce e, in questo senso, come si potrà notare attraverso la lettura dello stesso, ben è risaltata la riduttività della definizione stessa di commercio elettronico, quale tipologia di transazioni volte allo scambio di beni o servizi attraverso una rete elettronica, rispetto al complesso processo determinato dallo sviluppo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, che hanno modificato e migliorato i processi produttivi, innovando l’economia nei principali settori.
Come vedremo, l’indagine comunitaria sull’argomento, peraltro, ha confermato che le imprese digitali hanno la capacità di mantenere un certo livello di attività a prescindere dalla presenza di una stabile organizzazione in un paese, intrattenendo relazioni con i consumatori e gli utenti attraverso siti web o altri strumenti digitali; anche quando tali imprese stabiliscono una stabile organizzazione in una giurisdizione, le opportunità offerte dalla tecnologia facilitano l’adozione di strutture idonee a minimizzarne la presenza tassabile in un paese, attraverso una allocazione delle funzioni, dei rischi e delle attività che non riflette la sostanza economica delle operazioni svolte.
Nel testo viene soprattutto affrontato il tema dell’Imposta sul valore aggiunto per le operazioni di commercio elettronico con un focus particolare per le novità introdotte a partire dal gennaio 2015, posto che in tale ambito è di prioritaria importanza individuare i presupposti impositivi ai fini Iva con la consapevolezza, tuttavia, dell’assoluta peculiarità degli aspetti relativi alle cessioni e acquisizioni telematiche rispetto a quelle compiute attraverso l’economia tradizionale.
Tutto questo deve essere poi coniugato con quanto evidenziato dal Consiglio UE in tema di nuove regole di semplificazione degli adempimenti Iva nel settore del commercio elettronico.
Il pacchetto IVA e-commerce che entrerà in vigore dal 1° luglio 2021, come vedremo nella parte finale e conclusiva del presente lavoro, cambia le soglie di franchigia per le importazioni di beni di basso valore da Paesi terzi e le modalità per effettuare la dichiarazione in dogana. Mentre viene abolita la soglia di esenzione dall’IVA, pari a 22 euro per l’Italia, rimangono invariate l’esenzione daziaria e le esclusioni per alcune categorie di prodotti. Viene inoltre previsto un regime semplificato di importazione IOSS, che ha un impatto diretto per gli operatori economici (fornitori/marketplace), in termini di procedure di sdoganamento e modalità di pagamento dell’IVA e vantaggi per i destinatari delle spedizioni, che pagano l’IVA dovuta direttamente all’atto dell’acquisto del bene, con maggior trasparenza e certezza del prezzo finale dell’acquisto on-line.
Ed inoltre, l’abolizione della soglia di 22 euro per l’esenzione dall’IVA all’importazione prevista nel pacchetto IVA e-commerce è la modifica con il maggiore impatto sugli adempimenti doganali per gli operatori economici e per i cittadini che effettuano acquisti tramite i canali di e-commerce. Come risultato di ciò, dal 1° luglio 2021 tutti i beni importati nell'UE, indipendentemente dal loro valore, saranno soggetti a IVA. Resta invece invariata la soglia di esenzione dal pagamento dei dazi all’importazione per spedizioni di valore intrinseco fino a 150 euro, definite anche spedizioni di basso valore.
Introduzione
1. Gli aspetti generali del commercio elettronico
1.1 Premessa. Le definizioni e le classificazioni (nazionali e comunitarie)
1.1.1 Profilo oggettivo
1.1.2 Profilo soggettivo
1.2 Il commercio elettronico in Italia. Genesi della normativa di riferimento
2. L’IVA nel commercio elettronico
2.1 La normativa e-commerce in aderenza ai presupposti vigenti in materia di imposta sul valore aggiunto
2.2 I (crescenti e diffusi) fenomeni di evasione e frode Iva nell’e-commerce
2.3 Il Mini One Stop Shop (c.d. MOSS)
2.3.1. Le modalità di applicazione
2.4 Tavole di sintesi
2.4.1 L’Iva nell’e-commerce indiretto. Inquadramento e adempimenti contabili
2.4.2 L’Iva nell’e-commerce diretto. Inquadramento e adempimenti contabili
2.4.3 Moss («Mini One Stop Shop»)
2.4.3.1 M.O.S.S. regime UE 45
2.4.3.2 M.O.S.S. regime EXTRAUE
2.4.3.3 Esclusioni
2.4.3.4 Dichiarazione e versamenti
2.4.3.5 Aliquote Iva
2.4.3.6 Le piattaforme digitali
2.4.3.7 Riepilogo commercio elettronico diretto
2.4.3.8 Riepilogo commercio elettronico indiretto
3. La Stabile organizzazione (S.O.): genesi e profili generali
3.1 Stabile organizzazione materiale
3.2 Stabile organizzazione personale
3.3 La Stabile organizzazione (S.O.) nel commercio elettronico
3.3.1 Web site, Server, ISP
3.3.2 Le novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2018
3.3.3 La Stabile organizzazione nel comparto Iva. Brevi riflessioni
3.3.4 Le ultime indicazioni della Cassazione in tema di configurazione di S.O. in caso di sede delle riunioni in Italia
3.3.5 Tavola
3.3.6 Tavole di sintesi
4. E-commerce e General Data Protection Regulation (GDPR): il nuovo Regolamento europeo per la protezione dei dati
4.1 La figura del DPO – Data Protection Officer – e ulteriori adempimenti in tema di privacy
4.2 Direttiva NIS - Network and Information Security: il decreto legislativo di recepimento 18 maggio 2018, n. 65
5. Implementazioni in tema di servizi digitali
5.1 Modifiche nel perimetro della territorialità
5.2 l’allargamento delle maglie del MOSS
5.3 Novità in punto di trasmissione telematica dei corrispettivi e comunicazione delle vendite
5.4 La responsabilità dei marketplaces
6. Recenti novità in tema di servizi digitali (i regimi OSS/IOSS)
6.1 La fase di pre-registrazione ai regimi IVA OSS/IOSS sul sito dell’Agenzia delle Entrate
6.2 Schematizzazione delle novità emergenti
Il presente manuale, pdf di 272 pagine, vuole essere un compendio di consultazione per tutte quelle problematiche di tipo tecnico inerenti l’IVA.
Il presente manuale vuole essere un compendio di consultazione per tutte quelle problematiche di tipo tecnico inerenti l’IVA.
In questi ultimi anni, in particolare a partire dal luglio 2018, il campo di applicazione dell’IVA è stato fortemente modificato non tanto dal punto di vista concettuale, quanto dal punto di vista burocratico, da quella che è stata definita “una rivoluzione copernicana”. Stiamo parlando dell’introduzione della fattura elettronica.
Avremo modo di esporre in maniera dettagliata i tratti di tale nuova introduzione, che sotto certi versi ha indotto, a volte, a dover modificare il modo di concepire l’Imposta sul Valore Aggiunto, per ora ci vogliamo focalizzare sugli aspetti generali e di base di imposizione del tributo.
L’IVA riguarda tre soggetti:
Il fornitore deve addebitare al cliente il tributo, proporzionale al corrispettivo contrattuale, e a sua volta deve versarlo all’erario (IVA sulle vendite), al netto del tributo da lui stesso corrisposto ai propri fornitori (IVA sugli acquisti). L’IVA corrisposta ai fornitori di beni e servizi acquistati nell’esercizio di imprese, arti o professioni, può infatti essere detratta dall’IVA sulle operazioni attive, col diritto al rimborso di eventuali eccedenze.
In questo modo l’IVA colpisce il consumo finale, mostrandosi invece neutrale nei passaggi intermedi di beni e servizi tra produttori, commercianti e professionisti.
Premessa.
SEZIONE I - LE OPERAZIONI INTERNE.
1. Aspetti comuni a tutte le operazioni IVA.
1.1 Requisiti formali delle operazioni IVA.
1.2 Requisito oggettivo.
1.3 Requisito territoriale – principio di destinazione.
1.4 Requisito soggettivo.
2. Le operazioni imponibili
2.1 Le cessioni di beni
2.1.1 Le cessioni assimilate.
2.2 Operazioni non considerate come cessioni di beni
2.3 Le prestazioni di servizi
2.4 Le operazioni assimilate alle prestazioni di servizio.
2.5 Le prestazioni gratuite.
2.6 Le operazioni non considerate prestazioni di servizi
3. Operazioni fuori campo IVA.
3.1 La mancanza del requisito soggettivo ed oggettivo.
3.2 Operazioni non considerate cessioni di beni
3.3 Casi risolti dalla prassi
3.4 Le operazioni ex art. 15 escluse dalla base imponibile.
4. Le operazioni esenti
4.1 aspetti generali delle operazioni esenti
4.1.1 Le operazioni finanziarie [art. 10, comma 1, nn. 1), 2)]
4.1.2 I gruppi bancari ed assicurativi che svolgono attività esenti
4.1.3 Le operazioni assicurative.
4.1.4 Le operazioni in valuta estera [art. 10, n. 3), d.P.R. 633/1972]
4.1.5 Le operazioni relative a quote ed azioni sociali [art. 10, n. 4), d.P.R. 633/1972]
4.1.6 La riscossione dei tributi [art. 10, n. 5), d.P.R. 633/1972]
4.1.7 I giochi e le scommesse.
4.1.8 Le operazioni di mandato relative a operazioni ex art. 10, da 1) a 7) [art. 10, n. 9), d.P.R. 633/1972]
4.1.9 Locazioni e cessioni di immobili [art. 10, nn. 8), 8-bis), 8-ter), d.P.R. 633/1972]
4.1.10 Le cessioni di oro da investimento [art. 10, n. 11), d.P.R. 633/1972.
4.1.11 Le operazioni benefiche [art. 10, n. 12), d.P.R. 633/1972.
4.1.12 Le cessioni a popolazioni colpite da calamità naturali [art. 10, n. 13), d.P.R. 633/1972]
4.1.13 I trasporti urbani [art. 10, n. 14), d.P.R. 633/1972]
4.1.14 I trasporti di malati e feriti [art. 10, n. 15), d.P.R. 633/1972]
4.1.15 I servizi postali [art. 10, n. 16), d.P.R. 633/1972]
4.1.16 Le prestazioni sanitarie rese dai professionisti [art. 10, n. 18), d.P.R. 633/1972]
4.1.17 Le prestazioni sanitarie rese da ospedali, cliniche ecc. [art. 10, n. 19), d.P.R. 633/1972]
4.1.18 Le prestazioni educative e didattiche [art. 10, n. 20), d.P.R. 633/1972]
4.1.19 Prestazioni di orfanotrofi, brefotrofi, case di riposo ecc. [art. 10, n. 21), d.P.R. 633/1972]
4.1.20 Le biblioteche, i musei e simili [art. 10, n. 22), d.P.R. 633/1972]
4.1.21 Le prestazioni previdenziali in favore dei dipendenti [art. 10, n. 22), d.P.R. 633/1972]
4.1.22 Le cessioni di organi e sangue, latte, plasma sanguigno umani [art. 10, n. 23), d.P.R. 633/1972]
4.1.23 Le pompe funebri [art. 10, n. 27), d.P.R. 633/1972]
4.1.24 Le prestazioni assistenziali rese in comunità protette [art. 10, n. 27-ter), d.P.R. 633/1972]
4.1.25 Le compagnie baracellari [art. 10, n. 27-quater), d.P.R. 633/1972]
4.1.26 Cessioni di beni per i quali all’atto dell’acquisto non è stata detratta l’IVA [art. 10, n. 27-quinquies), d.P.R. 633/1972]
4.1.27 La pesca marittima [art. 10, n. 27-sexies), d.P.R. 633/1972]
4.2 La detrazione in presenza di operazioni esenti
4.3 Detrazione in base a pro-rata.
4.4 Calcolo del pro-rata.
4.5 Indetraibilità dell’IVA inerente alle operazioni in esame.
4.6 I nuovi termini per l’esercizio della detrazione IVA.
4.7 Il diritto alla detrazione IVA fino al 31/12/2016.
4.8 Il diritto alla detrazione IVA dal 1/1/2017.
SEZIONE II - LE OPERAZIONI CON L’ESTERO.
5. Cessioni di beni o prestazioni di servizi a privati cittadini UE ed extra UE.
5.1 Cessione di beni
5.1.1 Cessioni a privati cittadini UE ed extra UE eseguite in Italia.
5.1.2 Cessioni a privati cittadini UE ed extra UE eseguite mediante trasporto o spedizione.
5.1.3 ll tax free shopping.
5.2 Prestazioni di servizi
5.2.1 L’identificazione dello “status di soggetto passivo”
6. Cessioni di beni e prestazioni di servizi a soggetti passivi UE non iscritti al VIES.
6.1 Modalità di richiesta dell’autorizzazione.
6.2 Soggetti che iniziano ex novo.
6.3 Cosa succede senza autorizzazione.
7. Le operazioni non imponibili
7.1 Le cessioni all’esportazione.
7.1.1 Regime di non imponibilità delle cessioni all’esportazione [art. 8, comma 1, lett. b-bis)]
7.2 Il plafond.
7.3 Le operazioni assimilate alle cessioni all’esportazione ex art. 8-bis, d.P.R. 633/1972 – Comparto navale.
7.4 I servizi internazionali connessi agli scambi internazionali ex art. 9, d.P.R. 633/1972.
7.5 Le operazioni con lo Stato di Città del Vaticano e San Marino ex art. 71, d.P.R. 633/1972.
7.6. Le operazioni non imponibili ex art. 72, d.P.R. 633/1972.
7.7 Le cessioni intracomunitarie ex art. 41, d.l. 331/1993.
7.8 Operazioni triangolari
8. Le importazioni
8.1 Importazioni definitive.
8.2 Operazione di immissione libera pratica.
8.3 Operazioni di perfezionamento attivo.
8.4 Operazioni di ammissione temporanea.
8.5 Reintroduzione di merci precedentemente esportate al di fuori della Comunità europea.
9. Le operazioni intracomunitarie.
9.1 Requisiti dell’acquisto intracomunitario.
9.2 Acquisti intracomunitari assimilati
9.3 Beni spediti e trasportati
9.4 Mezzi di trasporto nuovi
9.5 Altri casi
9.6 Acquisti intracomunitari non soggetti a IVA.
10. Il caso particolare della BREXIT.
SEZIONE III - GLI ASPETTI TECNICI E PRATICI.
11. La detrazione dell’IVA.
11.1 I nuovi termini per l’esercizio della detrazione IVA.
11.2 Quota imputabile a operazioni non soggette.
11.3 Utilizzo di beni e servizi per fini privati