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A causa della comparsa di casi di trasmissione di COVID-19, il Governo ha emanato una serie di provvedimenti per la gestione ed il contenimento dell’emergenza sanitaria in atto e per il sostegno economico alle famiglie, ai lavoratori ed alle imprese; in particolare, possiamo qui così riassumere i riferimenti normativi in materia di lavoro:
Nel presente ebook in pdf di 37 pagine, verranno analizzate le singole misure, cercando di risolvere i principali interrogativi, attraverso domande e risposte.
Premessa
1. Licenziamento
2. Ammortizzatori sociali
3. Permessi/congedi/voucher
4. Indennità Euro 600
5. Lavoro agile/smart working
Aggiornato con il DL 23 dell'8 aprile 2020.
• Benefici fiscali, agevolazioni, sospensioni e rinvii degli adempimenti tributari
• Il problema degli avvisi bonari e accertamenti con adesione
• Effetti del lockdown della Giustizia nell’ambito del processo tributario
• Rinvio sul Codice della Crisi d’Impresa
• Nuovi criteri per la redazione del bilancio
Il presente lavoro prende in analisi i provvedimenti fiscali e tributari emanati dal Governo e già in parte convertiti in legge ed in particolare:
In ragione del sovrapporsi di più provvedimenti si è avuto cura nel capitolo dedicato alle misure fiscali di sospensione e rinvio dei versamenti e degli adempimenti tributari di evidenziare in “grassetto”, per una più agevole lettura, quelle parti del testo del decreto Cura Italia modificati a seguito della conversione in legge. Merita osservare che quasi nessuna, per non dire la totalità, delle proposte di modifiche giunte dai più parti (in particolare il CNDCEC ebbe ad elaborare un articolato progetto di legge) sono rimaste del tutto ignorate.
In questo quadro, e soprattutto in considerazione della fiducia posta con il maxiemendamento, è sostanzialmente impossibile ipotizzare interventi di modifica alla Camera dei Deputati: da un lato per questioni di tempo evidentemente connesse all’emergenza sanitaria; dall’altro per evitare passaggi e riletture del testo definitivo.
Il presente lavoro si propone quindi di essere una guida – per quanto possibile completa – in ordine a tutti i benefici fiscali, le agevolazioni, le sospensioni ed i rinvii degli adempimenti tributari stabiliti dalla normativa ad oggi vigente.
A tal fine nel capitolo V, nel paragrafo relativo alle novità fiscali introdotte dal c.d. Decreto Liquidità, è stata riportata la Tabella Illustrativa predisposta dalla Agenzia delle Entrate.
Allo stesso modo sono state analizzate nel dettaglio le singole disposizioni fiscali con le indicazioni ed i contenuti delle Circolari dell’Agenzia fino ad oggi emanate.
Del pari si è voluto analizzare in uno specifico capitolo alcune questioni controverse derivanti dalla mancanza di ogni previsione da parte del legislatore. Come ad esempio l’inesistenza di previsioni finalizzate al rinvio dei versamenti relativi agli avvisi bonari, agli accertamenti con adesione, alla conciliazione in sede di reclamo o giudiziale. Questione che – al di là della loro rilevanza giuridica – pongono seri interrogativi nel quotidiano lavoro di commercialisti e consulenti fiscali.
Un altro capitolo è poi dedicato agli effetti del lockdown della Giustizia nell’ambito del processo tributario. Da una iniziale sospensione fino al 15 aprile 2020 si è giunti ad una proroga al 11 maggio 2020 con le inevitabili questioni che si porranno alla ripresa dell’attività.
L’ultimo capitolo è infine dedicato agli interventi di rinvio sul Codice della Crisi d’Impresa, sull’improcedibilità delle istanze di fallimento e sui nuovi criteri dettati in materia di redazione del bilancio, riduzione del capitale sociale e postergazione del finanziamento soci.
Il risultato finale degli interventi legislativi è quello di una disciplina frammentata e parcellizzata, ove vengono differenziate agevolazioni, sospensioni e rinvii per categorie produttive, entità del fatturato, natura e tipologie di contribuenti e, non ultimo, anche per aree geografiche. Un complesso di disposizioni eterogenee e, spesso, di difficile interpretazione anche solo per individuare quali adempimenti sono compresi o meno nelle previsioni.
Può definirsi clamorosa la mancata previsione di una ipotesi di “forza maggiore” idonea a consentire “il recupero dei benefici” a coloro che, per ragioni connesse all’emergenza epidemiologica, non potranno fruire, incolpevolmente e tempestivamente, dei benefici riconosciuti.
Prefazione
1. Il caso coronavirus ed i Diritti: maneggiare con attenzione
1.1 Lo stato di emergenza
1.2 L’emergenza nella legislazione fiscale: l’art. 12 D.lgs n 159 del 2015
2. I criteri generali di interpretazione della normativa
2.1 La natura eccezionale del D.L. n. 18 del 2020, il divieto di analogia e la ratio legis
2.2 L’interpretazione delle disposizioni tributarie e fiscali
3. La sospensione dei termini processuali nel processo tributario tra Decreto Cura Italia e Decreto Liquidità
3.1 Premessa
3.2 L’art. 83 D.L. 17 MARZO 2020: il comma 21
3.3 La sospensione dei termini per la domanda di accertamento con adesione ex art. 6 D.lgs n 218 del 1997
4. L’omessa disciplina del rinvio dei termini: dall’avviso bonario al ravvedimento operoso 24
4.1 I versamenti relativi agli avvisi bonari, i procedimenti di adesione, reclamo mediazione e conciliazione giudiziale
4.2 Il ravvedimento operoso
5. La sospensione dei versamenti e degli adempimenti tributari dal Decreto Cura Italia al Decreto Liquidità
5.1 La sospensione dei versamenti: l’art. 62 del D.L. n 18 del 2020 e le ulteriori disposizioni fiscali. Le modifiche in sede di conversione al Senato del maxiemendamento del Governo.
5.2 I nuovi termini di decadenza e prescrizione modficati dal maxiemendamento
5.3 Le novità fiscali introdotte dal D.L. n 23 del 2020
5.4 Le ulteriori sospensioni
5.5 Emergenza epidemiologica e cause di forza maggiore
5.6 Le esimenti e la legislazione eccezionale: indifferibilità di un intervento
6. Il credito di imposta per crediti deteriorati e le ulteriori misure societarie e processuali in tema di procedure concorsuali
6.1 Il credito di imposta per i crediti deteriorari DTA – Cura Italia
6.2 Decreto liquidità: Il differimento dell’entrata in vigore del Codice della Crisi d’Impresa, nuovi criteri di redazione del bilancio e riduzione del capitale sociale, postergazione finanziamento soci
L’opera in pdf misura l’impatto dell’evento pandemia COVID-19 (c.d.: “coronavirus”), e delle misure assunte dallo Stato sui contratti di locazione.
Il presente contributo, redatto nell’immediatezza dell’evento e nel corso della fase emergenziale, quindi con ogni limite derivante da eventuali modifiche operate in corso di redazione e pubblicazione, da parte
del legislatore per c.d. “d’urgenza”, vuole fornire una prima guida, utile ad affrontare le tematiche che coinvolgono e coinvolgeranno la materia locatizia, in ordine all’impatto conseguente al lock down, specie in relazione agli obblighi delle parti contraenti. Il testo si completa con esempi di lettere di recesso e risoluzione, nonché di richiesta di riduzione del canone.
Lo sforzo dell’autore si è concentrato sull’applicazione degli istituti esistenti dal diritto positivo al nuovo fenomeno emergenziale covid-19, verificando la possibile estensione analogica con altri tipi di eventi di forza maggiore (guerra e terremoti), aventi parimenti i caratteri dell’imprevedibilità ed inevitabilità e, ciò tanto con rilievo all’adempimento dell’obbligazione primaria di pagamento del canone, quanto sull’istituto del recesso per “gravi motivi” ed alle ricadute sugli altri istituti: indennità di avviamento commerciale (art. 34 L. 392/78) e clausola risolutiva espressa (art. 1456 c.c.), non senza lesinare suggerimenti teorici e pratici.
Infine, si è ipotizzato di individuare le conseguenze processuali derivanti dall’impatto del fenomeno covid 19 in materia locatizia (procedimenti sommari e rito locatizio), prefigurando le possibili soluzioni al problema, in termini di applicazione degli istituti esistenti, con ogni limite interpretativo derivante dalla novità dei fatti coinvolti e non esistendo nel panorama giurisprudenziale italiano nulla di simile.
1. Inquadramento generale del problema e gestione dell’emergenza, il Covid-19 ed i rapporti giuridici pendenti
2. I rimedi tradizionali offerti dal diritto positivo: impossibilità sopravvenuta, eccessiva onerosità, riconduzione del contratto ad equità
2.1. La mora del debitore e la perpetuatio obligationis
3. I provvedimenti emergenziali e l’adempimento dell’obbligazione di pagamento dei canoni nei contratti di locazione di immobili urbani
4. Il recesso per “giusta causa” nei contratti di locazione di immobili urbani commerciali
5. Le ricadute processuali dell’inadempimento, le azioni esercitabili ed i rimedi offerti dall’ordinamento
Estratto delle massime di riferimento
- Cassazione civile, Sezione 1^, 26.01.2018, n. 2047
- Cassazione civile, Sezione 2^, 24.4.2009, n. 9816
- Cassazione civile, Sezione 1^, 20.4.1994, n. 3775, in Corriere giur., 1994, p. 566, con nota di Carbone, La buona fede come regola di governo della discrezionalità contrattuale
- Cassazione civile, Sezione 2^, 24.04.2009, n. 9816, in Guida al diritto 2009, 26, p. 52
- Cassazione civile, Sezione 3^, 24.07.2007, n. 16315
Formulario
1. Lettera di recesso del conduttore per “gravi motivi”, inerenti il coronavirus
2. Lettera di richiesta del conduttore sospensione/riduzione pagamento canone, per evento coronavirus
3. Scrittura privata risoluzione anticipata del contratto di locazione
4. Scrittura privata integrativa di modifica del canone
5. Contratto di locazione ex art. 27, L. 392/78 con clausola di forza maggiore
Bibliografia
Ebook in pdf di 77 pagine su emergenza, diritti e giustizia all'epoca di questa legislazione eccezionale dovuta all'emergenza da Coronavirus. Prime riflessioni sul D.L. n. 18 del 17 marzo 2020.
Lo stato di emergenza è stato proclamato con la Delibera del Consiglio dei Ministri del 31 gennaio 2020 (Dichiarazione dello stato di emergenza in conseguenza del rischio sanitario connesso all’insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili), ai sensi dell’art. 7, comma 1, lett. c) del d.lgs n. 1 del 2018 (Codice della Protezione civile).
In questo quadro è importante ed indispensabile, per il giurista e per tutte le parti del processo, cogliere il richiamo a non avanzare argomenti formalistici in una situazione dove, certamente, la Giustizia e, soprattutto, i principi della Costituzione saranno messi a dura prova. È indispensabile individuare – tanto per l’applicazione quanto per l’interpretazione delle singole norme – delle linee guida univoche che non si disperdano in speciosità accademiche o, peggio, strumentali a finalità estranee di quelle che informano la legislazione d’emergenza. Ma questo dovrà essere supportato da un legislatore capace di formulare interventi chiari e rigidamente ancorati a quelle linee guida. Esse a loro volta non possono che essere identificate nel senso profondo che devono avere gli interventi di natura eccezionale: la tutela del diritto alla Salute ex art. 32 Costituzione ed il correlativo sacrificio degli altri principi costituzionali (comunque sotto ordinati nella emergenza sanitaria) nei limiti strettamente necessari.
1. Il caso coronavirus ed i Diritti: maneggiare con attenzione
1.1 Lo stato di emergenza
1.2 Le occasioni perdute e le occasioni da non perdere. Giustizia e Carcere
2. I criteri generali di interpretazione della normativa
2.1 La natura eccezionale del D.L. n. 18 del 2020, il divieto di analogia e la ratio legis
2.2 La legge eccezionale ed i limiti della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo
3. L’art. 83 D.L. 17 marzo 2020 n. 18. Il regime della sospensione dei termini e la disciplina del processo
3.1 Premessa
3.2 ART. 83 D.L. 17 MARZO 2020: COMMA 1 E 2
3.2.1 Casi particolari: l’iscrizione a ruolo del pignoramento presso terzi e dell’atto di citazione già notificati anteriormente al 9 marzo 2020
3.2.2 Segue casi particolari: I termini per i pagamenti rateali delle pene pecuniarie ai sensi dell’art. 133 ter c.p.
3.3 ART. 83 D.L. 17 MARZO 2020: COMMA 3 lett. a)
3.3.1 Cause relative ad alimenti o ad obbligazioni alimentari derivanti da rapporti di famiglia, di parentela, di matrimonio o di affinità
3.4 ART. 83 D.L. 17 MARZO 2020: COMMA 3 lett. b), c) e comma 4
4.5 ART. 83 D.L. 17 MARZO 2020: COMMA 5, 6 e 7
3.5.1 La celebrazione delle udienze civili e penali
3.6 ART. 83 D.L. 17 MARZO 2020: COMMA 8 e 9
3.7 ART. 83 D.L. 17 MARZO 2020: COMMA 10, 11 e 12
3.8 ART. 83 D.L. 17 MARZO 2020: COMMA 13, 14 e 15
3.9 ART. 83 D.L. 17 MARZO 2020: COMMA 21
3.9.1 La sospensione dei termini per la domanda di accertamento con adesione ex art. 6 D.lgs n 218 del 1997
3.9.2 Gli accertamenti esecutivi
4. D.L. 17 marzo 2020 n. 18. Le misure giuslavoristiche
4.1 Premessa
4.2 ART. 46 D.L. 17 MARZO 2020
4.2.1 I licenziamenti non soggetti a sospensione
4.3 Breve panoramica sugli interventi a sostegno del lavoro
4.4 Il Protocollo di Intesa Governo Sindacati
5. Le misure in materia di detenzione domiciliare e permessi premio
5.1 ART. 83 D.L. 17 MARZO 2020: ART. 123
5.2 ART. 83 D.L. 17 MARZO 2020: ART. 124
5.3 Osservazioni conclusive
Ebook gratuito in pdf di 157 pagine sulle conseguenze alle violazioni del del DPCM dell’8/03/2020 contenente misure in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19 sull'intero territorio nazionale.
La diffusione del virus noto come Coronavirus altresì chiamato "Sindrome respiratoria acuta grave coronavirus 2" (SARS-CoV-2) e la malattia che ne è scaturita, vale a dire “COVID-19” (dove "CO" sta per corona, "VI" per virus, "D" per disease e "19" indica l'anno in cui si è manifestata)”, ha indotto giustamente il Governo ad adottare una serie di misure volte a contenere l’espandersi di questo pericoloso germe patogeno.
Orbene, scopo del presente scritto è quello di analizzare le principali conseguenze penali che possono scaturire dalla mancata osservanza delle prescrizioni normative imposte per contenere e gestire questa emergenza epidemiologica.
A tal proposito verranno prima analizzate sinteticamente queste misure normative, per poi esaminare gli illeciti penali che, ad avviso di chi scrive, potrebbero maggiormente configurarsi ove tali misure non dovessero essere osservate nonché altri che, pur apparentemente potrebbero ritenersi sussistenti, in realtà non sembrano esserlo (in tutto o almeno in parte).
Prefazione
1. Le misure normative approntate in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19
Introduzione
1.1 Il d.l. 23 febbraio 2020, n. 6
1.2 Il d.P.C.M. del 23 febbraio 2020
1.3 Il d.P.C.M. del 25 febbraio 2020
1.4 Il d.P.C.M. del 1 marzo 2020
1.5 Il d.l., 2 marzo 2020, n. 9
1.6 Il d.P.C.M. del 4 marzo 2020
1.7 Il d.l., 8 marzo 2020, n. 11
1.8 Il d.P.C.M. dell’8 marzo 2020
1.9 Il d.P.C.M. del 9 marzo 2020
1.10 Il d.P.C.M. dell’11 marzo 2020
1.11 Il d.l. del 17 marzo del 2020, N. 18
2. Le contravvenzioni concernenti l’ordine pubblico e la tranquillità pubblica
Sommario
Premessa
2.1 Inosservanza dei provvedimenti dell’autorità
2.1.1 In cosa consiste questo reato
2.1.2 Brevi cenni sui profili procedurali
2.1.3 Perché questo illecito penale può rilevare nel caso di specie
2.2 Rifiuto d’indicazioni sulla propria identità personale
2.2.1 In cosa consiste questo reato
2.2.2 Brevi cenni sui profili procedurali
2.2.3 Perché questo illecito penale può rilevare nel caso di specie
3. Delitti colposi contro la salute pubblica
Sommario
Premessa
3.1 Epidemia nella forma colposa
3.1.1 In cosa consiste questo reato
3.1.2 Brevi cenni sui profili procedurali
3.1.3 Questo illecito penale può rilevare nel caso di specie?
4. Delitti contro la fede pubblica
Sommario
Introduzione
4.1 Falsità ideologica commessa da privato in atto pubblico e falsa attestazione o dichiarazione a un pubblico ufficiale sulla identità o su qualità personali proprie o di altri
4.1.1 In cosa consistono questi reati
4.1.2 Brevi cenni sui loro profili procedurali
4.1.3 Quale di questi illeciti penali può rilevare nel caso di specie?
5. Delitti dei privati contro la pubblica amministrazione
Sommario
Introduzione
5.1 Resistenza a un pubblico ufficiale
5.1.1 In cosa consiste questo reato
5.1.2 Brevi cenni sui profili procedurali
5.1.3 Perché questo illecito penale può rilevare nel caso di specie
Conclusioni
Indice analitico – alfabetico
Riferimenti normativi
DELIBERA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 31 gennaio 2020
DECRETO-LEGGE 23 febbraio 2020 n.6
LEGGE 5 marzo 2020 n. 13
DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 23 febbraio 2020
DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 25 febbraio 2020
DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 1° marzo 2020
DECRETO-LEGGE 2 marzo 2020 n. 9 (stralcio)
DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 4 marzo 2020
DECRETO-LEGGE 8 marzo 2020 n. 11
DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 8 marzo 2020
DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 09 marzo 2020
DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 11 marzo 2020
DECRETO-LEGGE 17 marzo 2020, n. 18.
Il presente lavoro intende illustrare le origini del contratto di leasing finanziario, le ragioni che ne hanno consentito una larga diffusione nei rapporti commerciali, l’evoluzione del dibattito dottrinale e giurisprudenziale che ha interessato questo istituto giuridico nonché i relativi aspetti di natura civile e fiscale.
L’esigenza di scrivere un libro sul leasing finanziario nasce dalla constatata diffusione che tale strumento di finanziamento ha avuto sia nei rapporti tra imprenditori sia nei rapporti tra imprenditori e consumatori.
Per le imprese esso costituisce, soprattutto in periodi di crisi economica, un utile strumento di finanziamento in quanto consente di ottenere la disponibilità di beni strumentali all’esercizio dell’attività di impresa senza l’investimento di grossi capitali. Dall’operazione economica derivante dal contratto in esame, inoltre, derivano una serie di vantaggi di natura fiscale per le imprese.
Proprio in ragione del notevole impatto fiscale che questo tipo di contratto può avere sull’economia dell’impresa (e non solo), il presente volume si prefigge l’obiettivo di accompagnare il lettore nell’interpretazione nonché nel corretto e consapevole utilizzo dei principi contabili e fiscali che, ad oggi, governano la materia.
› Qualificazione giuridica
› Aspetti contrattuali e ambiti di applicazione
› Leasing e procedure concorsuali
› Revocatoria del contratto
› Disciplina contabile
› Deducibilità dal reddito di impresa e di lavoro autonomo
› Tipologie particolari di leasing
› Il leasing nelle altre imposte
Introduzione
Parte I
Premesse
1 Definizione giuridica del contratto di leasing
1.1 La qualificazione giuridica del contratto di leasing prima della Legge n. 124/2017
1.2 Le principali tipologie di leasing
1.2.1 Il leasing operativo
1.2.2 Il leasing finanziario
1.2.3 Il leasing traslativo
1.2.4 Il leasing di godimento
1.2.5 Questioni processuali: il rito applicabile
1.3 La qualificazione giuridica del contratto di leasing dopo la Legge n. 124/2017
1.4 Il leasing secondo i Principi contabili nazionali ed internazionali
1.4.1 Rappresentazione in bilancio e Nota integrativa – OIC 12
1.4.2 Rappresentazione in bilancio e Nota integrativa – IFRS 16
Parte II
Disciplina civilistica
2 Il contratto di leasing
2.1 Le parti del contratto di leasing e le rispettive obbligazioni
2.1.1 Il concedente
2.1.2 Il fornitore
2.1.3 L’utilizzatore
2.2 L’oggetto del contratto di leasing
2.3 Le clausole maggiormente usate nei contratti leasing
2.4 Le vicende patologiche del contratto di leasing
2.4.1 La risoluzione del contratto per inadempimento dell’utilizzatore nella Legge n. 124/2017
2.4.2 La risoluzione del contratto per inadempimento del fornitore
2.4.3 La risoluzione del contratto per inadempimento del concedente
2.5 Il perimento e i vizi del bene
2.5.1 Il perimento e i vizi del bene prima della consegna all’utilizzatore
2.5.2 Il perimento e i vizi del bene dopo la consegna all’utilizzatore
3 Le diverse applicazioni del contratto di leasing
3.1 Leasing di beni mobili strumentali
3.1.1 Leasing finanziario di beni mobili registrati: gli autoveicoli
3.1.2 Il leasing nautico
3.1.3 Il leasing di aeromobile
3.1.4 Il leasing informatico
3.1.5 Art leasing
3.2 Il leasing immobiliare5
3.2.1 Leasing immobiliare e figure affini
3.2.2 Il leasing immobiliare ad uso commerciale e ad uso abitativo
3.3 Sale and lease back
3.4 Leasing azionario
3.5 Leasing internazionale
4 Il leasing e le procedure concorsuali
4.1 Il leasing e il fallimento
4.1.1 Il fallimento dell’utilizzatore
4.1.2 Il fallimento del concedente
4.1.3 La risoluzione del contratto di leasing ante-fallimento
4.1.4 Il fallimento e la Legge n. 124/2017
4.2 Il leasing e il concordato preventivo
4.2.1 Scioglimento e sospensione
4.2.2 Autorizzazione da parte del giudice delegato o del Tribunale ed effetti
4.2.3 Le conseguenze dello scioglimento del contratto di leasing
4.2.4 Le previsioni del Codice della Crisi d’impresa
4.2.5 Le conseguenze dello scioglimento del contratto di locazione finanziaria secondo il CCRI
4.3 Il leasing e le altre procedure concorsuali
4.3.1 Liquidazione coatta amministrativa
4.3.2 Amministrazione straordinaria delle grandi imprese in stato d’insolvenza
5 La revocatoria del contratto di leasing
5.1 La revocatoria ordinaria del contratto di leasing
5.2 La revocatoria fallimentare e il leasing
5.2.1 La revocatoria del contratto di leasing
5.2.2 La revocatoria della risoluzione del contratto di leasing................. Pag. 167
5.2.3 La revocatoria dei canoni di leasing ............................................... » 169
5.3 La revocatoria ordinaria esercitata in sede fallimentare e il leasing........... 169
Parte III
Disciplina contabile e fiscale
6 Rilevazione contabile del leasing e criteri fiscali di deduzione................... 172
6.1 Le modalità di rilevazione contabile del leasing: il metodo patrimoniale
ed il metodo finanziario.............................................................................. » 172
6.2 La contabilizzazione del leasing secondo le regole IAS............................ » 175
6.2.1 La contabilizzazione del leasing: il metodo finanziario.................. » 175
6.2.2 La contabilizzazione del leasing operativo: il metodo patrimoniale......................................................................................................
» 183
6.2.3. Operazioni di vendita e retrolocazione............................................ 185
6.3 La contabilizzazione del leasing secondo le regole civilistiche e gli OIC:
il metodo patrimoniale................................................................................ » 186
6.3.1 Gli effetti distorsivi del metodo patrimoniale sulla rappresentazione
contabile del leasing ............................................................. » 190
7 Individuazione della data di stipula del contratto ai fini della deducibilità
dei canoni.................................................................................................... » 192
7.1 Premessa..................................................................................................... » 192
7.2 D urata contrattuale e fiscale del leasing. Criteri di deducibilità................. » 193
7.3 D urata contrattuale superiore a quella minima fiscale................................ » 195
7.4 D urata contrattuale inferiore a quella minima fiscale................................. » 196
7.5 Implicazioni fiscali alla scadenza del contratto.......................................... » 197
7.6 Cessione anticipata del contratto................................................................ » 198
8 Il leasing nella disciplina del reddito d’impresa.......................................... » 202
8.1 Regole di deducibilità applicabili alle diverse categorie di beni................ » 202
8.1.1 Leasing di beni mobili strumentali.................................................. » 205
8.1.2 Leasing di beni immobili strumentali............................................. » 205
8.1.3 Leasing di beni immateriali............................................................. » 206
8.1.4 Leasing di automezzi....................................................................... » 207
8.1.5 Leasing di terreni edificabili............................................................ » 207
8.1.6 Leasing azionario ........................................................................... » 208
8.1.7 Il maxicanone.................................................................................. » 209
8.2 Deducibilità degli interessi impliciti nei canoni di leasing......................... » 209
8.3 Le manutenzioni sui beni condotti in leasing............................................. » 213
8.3.1 Spese di manutenzione ordinaria su beni di terzi............................ 213
8.3.2 Spese di manutenzione straordinaria su beni di terzi ..................... Pag. 214
8.4 I contributi in conto canoni di leasing........................................................ » 215
8.5 Super ammortamento.................................................................................. » 216
8.5.1 Ambito di applicazione soggettivo.................................................. » 216
8.5.2 Beni agevolabili.............................................................................. 217
8.5.3 Territorialità dell’investimento........................................................ 218
8.5.4 Modalità di deduzione della maggiorazione con riferimento ai
beni acquistati in leasing................................................................. » 219
8.5.5 Condizioni per usufruire dell’agevolazione in caso di leasing e
regole di applicazione...................................................................... » 220
8.6 L’iper ammortamento e la maggiorazione del 40 per cento per i beni immateriali......................................................................................................
» 221
8.6.1 L’iper ammortamento: ambito soggettivo ed oggettivo.................. » 222
8.6.2 Maggiorazione del 40 per cento per i beni immateriali: ambito
soggettivo ed oggettivo................................................................... » 223
8.6.3 Modalità di deduzione della maggiorazione con riferimento ai
beni acquistati in leasing................................................................. » 223
8.6.4 Condizioni per usufruire dell’agevolazione in caso di leasing e
regole di applicazione...................................................................... » 224
8.7 La Legge di Bilancio 2018......................................................................... » 226
8.8 Legge di Bilancio 2019 e Decreto Crescita ............................................... 227
8.9 Legge di Bilancio 2020............................................................................... 228
8.10 Il sale and lease back ................................................................................. » 232
8.11 Regole di deducibilità per i soggetti IAS adopter...................................... 235
9 Il leasing nella disciplina del reddito di lavoro autonomo.......................... » 240
9.1 Regole di deducibilità................................................................................. » 240
9.1.1 Le modifiche all’art. 54 del TUIR. La deroga al principio di
cassa................................................................................................ » 240
9.2 Leasing dei beni immobili strumentali....................................................... » 242
9.2.1 Leasing di immobili strumentali ad uso esclusivo.......................... » 242
9.2.2 Beni immobili ad uso promiscuo.................................................... » 244
9.3 Leasing dei beni mobili strumentali........................................................... » 245
9.3.1 Mezzi di trasporto........................................................................... » 246
9.3.2 Prodotti tecnologici......................................................................... » 248
9.4 Regime Iva dei canoni di leasing per autoveicoli stradali......................... » 249
9.5 D isciplina Irap dei canoni di leasing........................................................ » 249
10 Tipologie particolari di leasing...................................................................... » 252
10.1 Il leasing immobiliare abitativo.................................................................. » 252
10.1.1 Differenze con istituti simili............................................................ » 256
10.1.2 Leasing immobiliare abitativo ai fini Irpef.................................. » 258
10.1.3 Leasing immobiliare abitativo ai fini delle imposte indirette.......... Pag. 259
10.2. Il leasing degli impianti fotovoltaici........................................................... » 265
10.2.1 Trattamento fiscale dei canoni di leasing........................................ 265
10.2.2 Trattamento fiscale ai fini IVA......................................................... » 269
10.2.3 Trattamento fiscale ai fini delle imposte di registro........................ 270
10.2.4 Trattamento fiscale ai fini delle imposte ipocatastali...................... » 272
10.2.5 Trattamento fiscale delle cessioni a società di leasing da ente pubblico.................................................................................................
» 272
10.3 Il leasing nautico......................................................................................... 273
10.3.1 Trattamento fiscale del leasing di unità adibite ad uso diportistico... » 273
10.3.2 Indici di anomalia nei contratti........................................................ » 279
10.3.3 La giurisprudenza sugli schemi abusi............................................. » 280
11 Il leasing e le altre imposte............................................................................ » 283
11.1 Leasing ai fini IRAP................................................................................... 283
11.1.1 Società di capitali ed enti commerciali........................................... » 283
11.1.2 Società di persone ed imprese individuali....................................... » 284
11.1.3 Il leasing immobiliare..................................................................... » 285
11.2 Leasing ai fini IUC...................................................................................... 286
11.2.1 Leasing ai fini IMU......................................................................... » 287
11.2.2 Leasing ai fini TASI........................................................................ » 289
11.2.3 Leasing ai fini TARI........................................................................ » 290
Bibliografia........................................................................................................... » 293
Sitografia............................................................................................................... » 296
Gli Autori............................................................................................................... » 297
La seconda edizione di questo testo, aggiornato tenendo conto delle novità introdotte dal Dl 24 ottobre 2019, n. 123, convertito, con modificazioni, dalla Legge 12 dicembre 2019, n. 156, dal Dl 26 ottobre 2019, n. 124, convertito con modificazioni dalla Legge 19 dicembre 2019, n. 157, e dalla legge di bilancio 2020 (Legge 27 dicembre 2019, n. 160, art. 1, c. 692), si propone di essere una guida per tutti coloro che vogliono avviare un’impresa, si snoda seguendo la nascita e lo sviluppo di un’azienda, fornisce le più importanti informazioni per mettersi in proprio, esamina l’intero processo di elaborazione del business plan, chiarisce gli adempimenti da mettere in atto per l’avvio dell’attività e affronta le problematiche burocratiche e amministrative che potrebbero sorgere, anche con riferimento alla scelta della forma giuridica e del regime fiscale.
Fra le novità di questa edizione, rispetto a quella precedente, è da evidenziare il ripristino (seppur con qualche variazione) dei previgenti paletti che consentivano l'accesso al regime forfetario e delle cause ostative. Per tali soggetti, poi, è previsto un regime premiale laddove adottino la fattura elettronica in luogo di quella cartacea (si ricorda, infatti, che per i contribuenti in regime forfetario non è previsto l'obbligo di emissione della fattura elettronica negli scambi B2B). Abrogato, ancora prima della sua entrata in vigore, il regime agevolato per imprenditori individuali che prevedeva l'applicazione di una flat tax al 20% sui ricavi superiori a 65mila euro e fino a 100mila euro.
Rivisto e ampliato anche il capitolo relativo alla trasmissione telematica dei corrispettivi con particolare riferimento alle sanzioni previste in caso di inadempimento.
Fra i finanziamenti e le agevolazioni, è stato rivisto l'incentivo Resto al Sud, posto che la legge di bilancio 2020 ha stabilito che, per gli anni 2019 e 2020, il requisito del limite di età si intende soddisfatto se posseduto alla data del 1° gennaio 2019 e che il Dl 24 ottobre 2019, n. 123, convertito, con modificazioni, dalla Legge 12 dicembre 2019, n. 156, ha esteso l'applicazione della misura anche ai territori dei comuni delle regioni Lazio, Marche e Umbria. Sempre in riferimento agli strumenti agevolativi, si ricorda che la legge di bilancio 2020 è intervenuta anche rifinanziando la cd. Nuova Sabatini con 540milioni di euro e estendendo il credito d'imposta concesso per gli investimenti nelle ZES ai beni acquisiti entro il 31 dicembre 2022 (anziché entro il 31 dicembre 2020).
Fra i nuovi strumenti agevolativi che trovano spazio nella seconda edizione di questo testo vi è da citare il crowdfunding ossia un particolare canale di finanziamento che prevede la raccolta di capitale tramite piattaforme online.
Dopo aver fornito una chiara definizione di cosa sia un’impresa nonché del ruolo e delle responsabilità dell’imprenditore, la guida consente al lettore di procedere lungo quel complesso viaggio che conduce all’avvio di un’attività d’impresa. A partire dalla redazione del business plan, l’unico strumento che permette di comprendere ogni aspetto legato all’avvio dell’attività e che consente all’imprenditore di valutare le potenzialità del progetto e misurare la sostenibilità economica e finanziaria dell’impresa.
Al lettore, quindi, saranno forniti tutti gli spunti e i suggerimenti utili a compilare un efficace business plan e condurre una corretta analisi dei fattori interni ed esterni: analisi di mercato, analisi SWOT, analisi del break even, analisi Make Or Buy.
Individuato il tipo di attività e verificata la profittabilità dell’idea, il neo imprenditore è chiamato a scegliere la forma giuridica in base alla quale costituire l’impresa. Tale scelta è spesso influenzata dal fabbisogno finanziario: se l’imprenditore, da solo, è in possesso del capitale necessario può sicuramente dare vita ad un’impresa individuale; diversamente dovrà ricorrere ad una società, dove due o più persone si mettono insieme per perseguire un fine comune.
La scelta non è facile poiché ad ogni forma giuridica corrispondono diverse responsabilità nei confronti dei soggetti terzi (rispondere delle obbligazioni con il patrimonio personale oppure limitare tale responsabilità alla sola quota conferita) e autonomia decisionale. L’imprenditore, pertanto, dovrà trovare il giusto equilibrio tra tali elementi.
Tutte le imprese sono chiamate a rispettare una serie di adempimenti amministrativi, fiscali e tributari. Alcuni di questi possono dipendere dal particolare regime fiscale adottato. Quando si parla di regime contabile e fiscale si intende l’insieme delle complessità, degli adempimenti e delle formalità che l’impresa deve osservare nonché l’insieme dei documenti che l’impresa deve conservare per essere in regola con il fisco e con il codice civile. Alcune imprese, ad esempio, determinano il reddito in maniera forfetaria o applicano un regime di contabilità semplificata.
A questo punto non resta altro da fare che dare vita all’impresa.
La procedura per comunicare l’avvio dell’attività è molto snella: una sola comunicazione da inviare al Registro delle Imprese - la Comunicazione Unica, per l’appunto - consente di espletare tutti gli adempimenti necessari quali, ad esempio, l’apertura della partita IVA, l’iscrizione presso il registro delle imprese, gli adempimenti ai fini previdenziali e assicurativi. L’impresa è immediatamente operativa. La SCIA, infatti, consente di iniziare l’attività nel momento stesso della presentazione al SUAP.
Sotto l’aspetto operativo, questa guida fornisce le principali istruzioni in tema di IVA (liquidazione, versamento, dichiarazione e rimborso), fatturazione elettronica (formato XML, Sistema di Interscambio, termini di emissione e modalità di trasmissione) e trasmissione telematica dei corrispettivi (il cosiddetto scontrino elettronico).
Di grande utilità risultano, infine, i capitoli dedicati ai finanziamenti e alle agevolazioni destinati a chi avvia una nuova impresa e al bilancio, con tutte le novità introdotte dal D.Lgs. 139/2015.
Introduzione
1. Cultura d’impresa
1.1 Impresa e imprenditore
1.1.1 Classificazione delle imprese
1.1.2 Libertà d'impresa
1.1.3 Impresa, azienda e ditta
1.1.4 L’imprenditore
1.1.5 Caratteristiche dell’imprenditore
1.1.6 Bisogni e idee
1.1.7 Obiettivi
1.2. Imprenditoria femminile
1.3 Franchising
1.3.1 Definizione di franchising
1.3.2 I numeri del franchising
1.3.3 Normativa
1.3.4 Tipologie di franchising
1.3.5 Contratto
1.3.6 Diritto d’ingresso e royalties
1.3.7 Obblighi dell’affiliante
1.3.8 Obblighi dell’affiliato
2. Business plan
2.1 Introduzione al business plan
2.2 Funzioni del business plan
2.3 Forma del business plan
2.4 Contenuto del business plan
2.4.1 Executive summary
2.4.2 Descrizione dell’impresa
2.4.3 Descrizione dei beni e dei servizi
2.4.4 Imprenditore, soci e risorse umane
2.4.5 Analisi di mercato
2.4.5.1 Analisi SWOT
2.4.6 Marketing
2.4.7 Piano finanziario, economico e patrimoniale
2.4.7.1 Ricavi di vendita
2.4.7.2 Costi operativi
2.4.7.2.1 Costi variabili, costi fissi e costi totali
2.4.7.3 Break even point
2.4.8 Analisi Make Or Buy
2.4.9 Margine di contribuzione
2.4.10 Rendiconto finanziario
2.4.11 Indicatori di equilibrio
3. Strumenti
3.1 Introduzione ai nuovi strumenti per l'impresa
3.2 Firma digitale
3.3 Posta elettronica certificata (PEC)
3.4 SPID
4. Forme giuridiche
4.1 Tipologie di imprese
4.2 Impresa individuale
4.3 Impresa familiare
4.4 Impresa coniugale
4.5 Società di persone
4.5.1 Società in nome collettivo
4.5.1.1 Atto costitutivo
4.5.1.2 Deposito dell’atto costitutivo
4.5.1.3 Modificazioni dell’atto costitutivo
4.5.2 Società in accomandita semplice
4.5.2.1 Atto costitutivo
4.6 Società di capitali
4.6.1 Società per azioni
4.6.6.1 Atto costitutivo
4.6.1.2 Statuto
4.6.1.3 Deposito dell’atto costitutivo
4.6.1.4 Sottoscrizione delle azioni
4.6.1.5 Assemblea
4.6.1.6 Conferimenti
4.6.1.6.1 Conferimenti in denaro
4.6.1.6.2 Conferimenti in natura
4.6.1.6.3 Conferimenti di valori mobiliari
4.6.1.7 Organizzazione delle società per azioni
4.6.1.7.1 Sistema tradizionale
4.6.1.7.2 Sistema dualistico
4.6.1.7.3 Sistema monistico
4.6.2 Società in accomandita per azioni
4.6.2.1 Atto costitutivo
4.6.2.2 Modificazioni dell’atto costitutivo
4.6.3 Società a responsabilità limitata
4.6.3.1 Atto costitutivo
4.6.3.2 Modificazioni dell’atto costitutivo
4.6.3.3 Conferimenti
4.6.3.3.1 Conferimenti in denaro
4.6.3.3.2 Conferimenti in natura
4.6.3.4 Organizzazione delle società a responsabilità limitata
4.6.3.4.1 Amministratori
4.6.3.4.2 Sindaco e revisione legale dei conti
4.6.3.5 Srl con capitale inferiore a euro 10mila
4.6.4 Società a responsabilità limitata semplificata
4.6.4.1 Atto costitutivo
5. Regimi fiscali
5.1 Introduzione ai regimi fiscali
5.2 Regime ordinario
5.3 Regime semplificato
5.3.1 Metodo 1
5.3.2 Metodo 2
5.3.3 Metodo 3
5.3.4 Regime di cassa
5.4 Regime forfetario
5.4.1 Requisiti di accesso
5.4.2 Cause di esclusione
5.4.3 IVA
5.4.4 Imposte sui redditi
5.4.5 Opzione per il regime ordinario
5.4.6 Scritture contabili
5.4.7 Ritenuta d’acconto
5.4.8 Regime contributivo agevolato
5.4.8.1 Misura dell’agevolazione
5.4.8.2 Accredito contributivo
5.4.8.3 Accesso al regime agevolato
5.4.8.3.1 Modalità di accesso per i soggetti già esercenti attività d’impresa
5.4.8.3.2 Modalità di accesso per i titolari di imprese di nuova costituzione
5.4.8.4 Uscita dal regime agevolato
5.4.8.4.1 Uscita naturale dal regime
5.4.8.4.2 Uscita per scelta del contribuente
5.4.8.4.3 Uscita per assenza del requisito
5.4.9 Fatturazione elettronica
5.4.10 Regime forfetario e lavoratori rimpatriati
5.5 Regime agevolato per imprenditori individuali (flat tax)
6. Adempimenti per l’avvio
6.1 Introduzione
6.2 Registro delle imprese
6.2.1 Soggetti obbligati
6.3 Comunicazione Unica
6.3.1 Software, servizi e piattaforme
6.3.1.1 ComunicaStarweb
6.3.1.2 Pratica semplice
6.3.1.3 Fedra e ComUnica
6.4 Documenti e moduli da trasmettere
6.4.1 Moduli per l’Agenzia delle entrate
6.4.2 Moduli per l’Inps
6.4.3 Moduli per l’Inail
6.4.4 SUAP e SCIA
6.4.4.1 Introduzione
6.4.4.2 Sportello unico delle attività produttive (SUAP)
6.4.4.2.1 Il portale «Impresa in un giorno»
6.4.4.3 Segnalazione certificata di inizio attività (SCIA)
7. IVA e fatturazione elettronica
7.1 Disciplina dell’imposta sul valore aggiunto
7.1.1 Introduzione all’IVA
7.1.2 Ambito di applicazione
7.1.3 Base imponibile
7.1.4 Aliquote
7.1.5 Liquidazione e versamento
7.1.6 Rimborso IVA
7.1.7 Dichiarazione IVA
7.1.7.1 Soggetti esonerati
7.1.7.2 Modalità di versamento
7.1.8 Acconto IVA
7.1.8.1 Soggetti obbligati
7.1.8.2 Soggetti esonerati
7.1.8.3 Modalità di calcolo
7.1.8.3.1 Metodo storico
7.1.8.3.2 Metodo previsionale
7.1.8.3.3. Metodo analitico
7.1.8.4 Modalità di versamento
7.2 Fatturazione elettronica
7.2.1 Emissione della fattura
7.2.2 Definizione di fattura elettronica
7.2.3 Formato XML
7.2.4 Sistema di Interscambio
7.2.5 Contenuto della fattura
7.2.6 Fattura semplificata
7.2.7 Termine di emissione
7.3 Trasmissione telematica dei corrispettivi
7.3.1 Introduzione
7.3.2 Distributori automatici
7.3.3 Benzina e gasolio per motori
7.3.4 Soggetti con volume d’affari superiore a euro 400mila
7.3.5 Avvio generalizzato dell’obbligo di trasmissione
7.3.6 Termine di trasmissione
7.3.7 Sanzioni
8. Finanziamenti e agevolazioni
8.1 Resto al Sud
8.1.1 Soggetti beneficiari
8.1.2 Soggetti non ammessi
8.1.3 Investimenti ammessi
8.1.4 Finanziamento e contributo
8.1.5 Presentazione della domanda
8.2 Nuova Sabatini
8.2.1 Soggetti beneficiari
8.2.2 Soggetti non ammessi
8.2.3 Scadenza
8.2.4 Investimenti ammessi
8.2.5 Finanziamenti e contributi
8.2.5.1 Finanziamenti
8.2.5.2 Contributi
8.2.5.3 Manifattura digitale
8.2.5.4 Sostegno alla capitalizzazione
8.2.6 Presentazione della domanda
8.2.7 Concessione del contributo
8.2.7.1 Finanziamenti di importo non superiore a euro 100mila
8.3 Nuove imprese a tasso zero
8.3.1 Soggetti beneficiari
8.3.2 Investimenti ammessi
8.3.3 Presentazione della domanda
8.3.4 Piano d’impresa
8.3.5 Valutazione delle domande
8.3.6 Concessione del finanziamento
8.3.7 Novità del decreto Crescita
8.4 Zone economiche speciali (ZES)
8.4.1 Disciplina delle ZES
8.4.2 Definizione di ZES
8.4.3 Agevolazioni
8.4.4 Condizioni
8.4.5 Attuazione delle ZES
8.4.6 Istituzione delle ZES
8.4.7 Comunicazione all’Agenzia delle entrate
8.5 Crowdfunding
8.5.1 Equity based crowdfunding
8.5.2 Reward based crowdfunding
8.5.3 Lending crowdfunding
8.6 Il portale «Incentivi.gov»
9. Bilancio
9.1 Introduzione al bilancio
9.2 Principi di redazione del bilancio
9.3 Stato patrimoniale
9.4 Conto economico
9.5 Rendiconto finanziario
9.6 Nota integrativa
9.7 Bilancio in forma abbreviata
9.8 Bilancio delle micro-imprese
9.9 Analisi di bilancio
9.9.1 Equilibrio finanziario
9.9.1.1 Capitale Circolante Netto
9.9.1.2 Indice di capitalizzazione
9.9.1.3 Indice di indebitamento (leverage)
9.9.2 Equilibrio economico
9.9.2.1 Return on Equity (ROE)
9.9.2.2 Return on Investment (ROI)
L’internazionalizzazione vede sempre più le imprese nazionali coinvolte in operazioni a cui partecipano più soggetti esteri, sia comunitari che extracomunitari. Talvolta le operazioni poste in essere pongono gli operatori di fronte a problematiche e dubbi operativi di non facile ed immediata soluzione.
Il presente ebook vuole essere una guida per quanti si trovano a dover gestire da un punto di vista fiscale operazioni con l’estero. Le risposte sono elaborate con lo scopo di offrire soluzioni ai più frequenti dubbi interpretativi che si hanno nella pratica quotidiana.
Premessa
1. Territorialità dell’imposta
1. Vendita di un bene immobile estero
2. Acquisto da extra UE ed introduzione in un deposito doganale
3. Riparazione di un macchinario da operatore UE e territorialità IVA
4. Riparazione di un macchinario da operatore extra Ue e territorialità IVA
5. Cessione di beni effettuata a bordo di navi
6. Cessione di beni a bordo di un aereo
7. Cessione di un bene immobile in Italia da parte di soggetto estero
8. Cessione di un bene mobile non presente nel territorio dello Stato
9. Prestazione di consulenza
10. Trasporto merci da operatore UE verso soggetto passivo italiano
11. Trasporto merci da operatore italiano verso soggetto passivo italiano
12. Trasporto merci da operatore italiano verso soggetto passivo UE
13. Ristrutturazione di immobile situato in Italia
14. Trasporto passeggeri
15. Trasporto di beni per conto di un privato
16. Trasporto di beni per conto di un soggetto passivo
17. Trasporto di beni per conto di un soggetto passivo tra due Paesi extra UE
18. Assistenza tecnica a privato extra UE
19. Intermediazione su immobile in Italia
20. Intermediazione nel settore alberghiero
21. Intermediazione bene mobile
22. Intermediazione verso privato consumatore
23. Intermediazione internazionale
24. Noleggio a breve termine e utilizzo nella UE
25. Noleggio a breve termine ed utilizzo in Italia
26. Noleggio a lungo termine verso soggetto IVA UE
27. Noleggio a lungo termine verso privato
28. Noleggio a lungo termine verso privato extra UE
2. Scambi intracomunitari di beni
29. Acquisto intracomunitario e presupposti
30. Cessione intracomunitaria e presupposti
31. Acquisto intracomunitario da ente non commerciale
32. Reso in ambito intracomunitario
33. Fornitura di beni destinati a essere installati, montati o assiemati dal fornitore in un altro Stato membro dell’UE
34. Fornitura di impianto ad un operatore dell’UE
35. Trasferimento di beni in Italia da un altro Stato membro UE – lavorazione e successiva cessione all’esportazione dei beni
36. Consegna dei beni in garanzia nella UE
37. Acconti a fornitori UE
38. Acquisto e vendita di beni nello stesso Stato UE
39. Omaggi di beni ricevuti da Paesi comunitari
3. Esportazioni
40. Esportazione con e-fattura
41. Cessione all’esportazione con trasporto a cura del cessionario – prova di uscita dei beni dal territorio UE
42. Effetti delle note di credito sul plafond
43. Consegna dei beni in garanzia fuori dalla UE
44. Esportazione: cessionario esportatore abituale e plafond
45. Cessione di attività e subentro nel plafond
4. Le importazioni
46. Beni di provenienza extracomunitaria importati in Spagna per essere successivamente ceduti con trasporto in Svizzera
47. Base imponibile IVA nelle operazioni di importazione
48. Importazione in reverse charge
49. Importazione e detrazione IVA
50. Importazione con immissione in deposito
5. Le triangolazioni
51. Triangolazione con intervento di soggetto extra UE
52. Triangolazione comunitaria nazionale: IT1 – IT2 - UE
53. Triangolazione comunitaria nazionale: IT1 – UE – IT2
54. Triangolazione comunitaria nazionale: UE - IT1 – IT2
55. Triangolazione comunitaria: UE – UE – IT
56. Triangolazione comunitaria: UE –IT -UE
57. Triangolazione comunitaria: IT –UE-UE
58. Triangolazione EXTRA UE -IT-UE
59. Triangolazione UE-EXTRA UE -IT
60. Triangolazione EXTRA UE –UE-IT
61. Triangolazione IT-IT-EXTRA UE
62. Triangolazione IT-EXTRA UE-IT
63. Triangolazione IT-EXTRA UE-EXTRA UE
64. Triangolazione UE-IT-EXTRA UE
65. Triangolazione EXTRA UE – IT -IT
66. Triangolazione EXTRA UE – IT –EXTRA UE
67. Triangolazione EXTRA UE -EXTRA UE-IT
6. Scambi di beni con San Marino
68. Cessioni ad operatore economico di San Marino
69. Acquisti di beni da San Marino
70. San Marino e fattura elettronica
71. San Marino e prestazioni di servizi
7. Brexit
72. Conseguenze ai fini IVA della Brexit
73. Acquisti e cessioni di beni e Brexit
74. Prestazioni di servizi generiche e Brexit
75. Identificazione in Italia di operatore del Regno Unito e Brexit
76. Rimborso imposta assolta nel Regno Unito e Brexit
77. Cessioni a viaggiatori e Brexit
Riferimenti normativi
Legislazione
Prassi
eBook in pdf completo sugli aspetti della scissione delle società, in particolare vengono trattati gli:
La scissione aziendale identifica quel complesso e articolato fenomeno della dinamica economica e gestionale d’impresa attraverso cui un’azienda, economicamente e giuridicamente autonoma, trasferisce tutto, o parte del suo patrimonio, ad altre aziende, già esistenti e/o da organizzare.
1. Aspetti giuridici
1. La scorporazione e la scissione delle società e il codice civile
2. Le motivazioni della scissione
3. La scissione e la riduzione del capitale sociale
4. La definizione di scissione e le sue forme
Allegato A – La scissione in grafica
5. L’ambito di applicazione soggettiva della scissione
6. Il progetto di scissione
Allegato A – Progetto di scissione della società
7. La situazione patrimoniale di scissione
8. La relazione degli amministratori nella scissione
9. La relazione degli esperti nella scissione
10. La stima dei conferimenti in natura
11. La pubblicità del progetto di scissione
12. La delibera di scissione
13. La pubblicità della delibera di scissione
14. L’opposizione alla delibera di scissione da parte dei creditori
15. L’azione revocatoria fallimentare ad opera dei creditori, in assenza di opposizione e di domanda di nullità e/o invalidità della stessa
16. L’azione revocatoria ordinaria ad opera dei creditori, in assenza di opposizione e di domanda di nullità e/o invalidità della stessa
17. L’impugnazione della delibera di scissione da parte dei soci
18. L’atto di scissione e la sua pubblicità
19. Il quorum assembleare per la scissione e la forma del contratto
20. L’invalidità della scissione negativa
21. Gli effetti temporali e obbligatori della scissione
22. Gli effetti della scissione per la società scissa
23. Gli effetti della scissione sui soci e sui creditori
24. I limiti della responsabilità civilistica per i debiti della società scissa
25. La minore tutela dei crediti civilistici rispetto ai crediti dell’Erario è legittima nella scissione
Allegato A – Differente motivata tutela tra crediti tributari e crediti civili nella scissione
26. La successione nel processo in occasione della scissione
27. Gli adempimenti del collegio sindacale durante la scissione
Allegato A – Norme di comportamento del Collegio sindacale
Allegato B – V.31. Verbale dell’attività di vigilanza sull’operazione di scissione
28. Il computo dei termini nella scissione
29. La procedura di scissione
30. Gli schemi degli adempimenti nella scissione
Allegato A – Gli adempimenti civilistici nella scissione di società
Allegato B – Scadenzario grafico degli adempimenti di scissione tra società di capitali
Allegato C – Gli adempimenti fiscali nella scissione di società
2. Aspetti fiscali della scissione: l’IVA e le altre imposte indirette
1. Premessa
2. La scissione e l’IVA
3. La scissione e le operazioni esenti (calcolo del pro-rata)
4. La rettifica della detrazione d’imposta e i beni ammortizzabili
5. La dispensa da adempimenti per le operazioni esenti
6. Gli acquisti in sospensione d’imposta
7. La fatturazione ad esigibilità differita
8. La mancata ricezione delle fatture passive e la loro intestazione alla società scissa
9. La liquidazione periodica dell’IVA
10. Le variazioni dell’IVA e le detrazioni non contabilizzate
11. L’acconto dell’IVA
12. La liquidazione dell’IVA delle società controllanti
13. La scissione e il trasferimento di aziende gestite con contabilità separata
14. La scissione e il trasferimento di aziende gestite con contabilità unificata
15. La dichiarazione annuale dell’IVA
16. I tributi minori nella scissione
3. Aspetti fiscali della scissione: l’imposizione diretta
1. La normativa sulla scissione nell’imposizione diretta
2. La decorrenza della scissione ai fini fiscali
Allegato A – Prospetto decorrenza della scissione ai fini civilistici e fiscali
3. Le plusvalenze e le minusvalenze: generalità
4. Le plusvalenze e le minusvalenze nella società scissa
5. La neutralità fiscale
6. Gli avanzi e i disavanzi da scissione: generalità
7. Gli avanzi e i disavanzi da scissione: effetti fiscali
Allegato A – Istruzioni al quadro RV del mod. Redditi 2019
8. I soci delle società partecipanti alla scissione e il cambio delle partecipazioni
9. Il criterio per la suddivisione del costo fiscale della partecipazione dei soci a seguito della scissione
10. Il cambio delle partecipazioni azionarie quando il socio tiene la contabilità ordinaria
11. La scissione negativa
12. L’individuazione del patrimonio netto
13. Gli effetti della scissione sulle posizioni soggettive, sui fondi di ammortamento, sui fondi di accantonamento, ecc.
14. Gli effetti della scissione sul magazzino e sui titoli
15. Gli effetti della scissione sulle quote di ammortamento
16. I fondi e le riserve nella scissione
17. Le perdite pregresse e il test di vitalità
18. Le perdite pregresse e la retrodatazione degli effetti fiscali della scissione
19. Gli obblighi tributari trasferiti alle società beneficiarie
20. La responsabilità delle società partecipanti alla scissione per i debiti tributari della società scissa, secondo la giurisprudenza della Corte di Cassazione
21. Gli acconti d’imposta e le ritenute d’acconto
22. La dichiarazione dei redditi della società scissa
23. La dichiarazione dell’IRAP della società scissa
24. L’imposta sostitutiva per affrancare il disavanzo da scissione
25. L’imposta sostitutiva sull’avviamento, marchi d’impresa e altre attività immateriali
Allegato A – Differenze tra affrancamento dell’art. 176, del D.P.R. n. 917/1986 e dell’art. 15, del D.L. n. 185/2008
26. La scissione e le disposizioni antielusive
27. L’interpello “o ruling” anti-abuso nella scissione
Allegato A – Indirizzi di posta elettronica certificata (PEC)
Allegato B – Grafico della procedura dell’istanza di interpello
28. Le agevolazioni fiscali nelle fusioni e nelle scissioni
4. Aspetti contabili
1. La differenza di scissione da concambio
2. La differenza di scissione da annullamento
3. Le scritture contabili della società scissa
4. Le scritture contabili delle società beneficiarie
Guida alla disciplina del funzionamento dei depositi IVA e alle nuove regole di assolvimento dell'Iva decorrenti dal 1° aprile 2017, aggiornata con l'entrata in vigore dal 1° gennaio 2020, delle novità introdotte con il regolamento di esecuzione (UE) 2018/1912 del Consiglio del 4 dicembre 2018 e della direttiva UE 2018/1919 del Consiglio del 7 dicembre 2018.
• Il deposito fiscale ai fini dell’IVA
• La rilevazione dei movimenti dei beni
• Le operazioni agevolate
• L’estrazione dei beni dal deposito IVA
• La garanzia per l’IVA sull’estrazione dei beni immessi in libera pratica dal deposito IVA
• L’applicazione dell’IVA
• L’estrazione dei beni dal deposito IVA con la dichiarazione d’intento
• Le prestazioni di servizi inerenti al deposito IVA
• I risvolti operativi ai fini dell’IVA
• L’attività del depositario quale rappresentante fiscale
• La disciplina speciale per benzina, gasolio e altri prodotti carburanti e combustibili
• Il contratto di call-off stock
• Il contratto di consignment stock
• La fattura elettronica
• Le nuove condizioni per effettuare la cessione intracomunitaria
• Le operazioni intracomunitarie a catena
• La prova del trasporto intracomunitario
• Appendice
Dal 1° aprile 2017, la disciplina del funzionamento dei depositi IVA segue le nuove regole fissate con l’art. 4, commi 7 e 8, del d.l. 22 ottobre 2016, n. 193. Talune regole sono semplificate in quanto nel deposito IVA possono essere introdotti beni senza alcuna distinzione di carattere merceologico né di carattere soggettivo tra operatori nazionali o comunitari o extracomunitari.
Inoltre, qualsiasi operatore può procedere all’estrazione dei beni essendo stati soppressi gli obblighi di essere iscritti alla CCIAA da almeno un anno e di attestare l’effettiva attività e la regolarità dei versamenti dell’IVA.
Restano invariate le regole da seguire per effettuare le estrazioni dei beni introdotti a seguito di acquisti intracomunitari (per cui la fattura deve essere integrata con l’IVA). Per i beni immessi in regime di libera pratica le regole procedurali sono diventate definitive con la pubblicazione del d.m. 23 febbraio 2017.
Tuttavia, le novità, non gradite, sono individuate con il fatto che l’estrazione fatta da un operatore nazionale comporta il versamento dell’IVA con il modello F24, ma senza la possibilità di beneficiare della compensazione con eventuali crediti. Tale regola comporta, quindi un’immediata entrata erariale, ma, contemporaneamente, anche il formarsi di una situazione creditoria. Va prestata attenzione al fatto che l’imposta è dovuta da chi procede all’estrazione dei beni ma deve essere versata dal gestore del deposito in suo nome e per suo conto, essendo solidalmente responsabile dell’adempimento, anche in ordine alle sanzioni. Qualora l’operatore utilizzi la c.d. “lettera d’intento”, il gestore deve effettuare il c.d. “riscontro telematico”.
L’inosservanza di tali incombenze è valutata ai fini della revoca dell’autorizzazione a gestire il deposito.
Dal 1° gennaio 2020 sono entrate in vigore le novità introdotte con il regolamento di esecuzione (UE) 2018/1912 del Consiglio del 4 dicembre 2018 e della direttiva UE 2018/1919 del Consiglio del 7 dicembre 2018. Sono norme di immediata applicazione, pur non essendo ancora recepite nella legislazione italiana, che apportano novità sostanziali quali l’efficacia sostanziale (e non formale) del codice identificativo IVA
del cessionario comunitario che deve essere indicato nella fattura emessa e nei modelli INTRASTAT relativi alla cessione intracomunitaria, la prova della cessione intracomunitaria ai fini della regola di “non imponibilità ai fini dell’IVA”.
A ciò vanno aggiunte le semplificazioni procedurali relative ai contratti in regime di call-off stock (che si aggiungono a quelle di “consignment stock), e alle “cessioni intracomunitarie a catena.”
Le novità non sono di poco conto, anche in relazione alle nuove procedure introdotte, che per la loro applicazione pratica hanno la necessità di ottenere opportuni e tempestivi chiarimenti ufficiali, valorizzando l’istituto dei depositi IVA e delle recenti novità.
Presentazione
Depositi fiscali IVA: la normativa dal 1° aprile 2017
1. Il deposito fiscale ai fini dell’IVA
1. L’istituto del deposito fiscale
2. La definizione di deposito IVA
3. I beni che possono essere immessi nel deposito IVA
4. I soggetti abilitati alla gestione dei depositi IVA
4.1. I depositi IVA per i quali non è prevista l’autorizzazione
4.2. I depositi IVA per i quali è richiesta l’autorizzazione
2. La rilevazione dei movimenti dei beni
1. La movimentazione dei beni
2. L’introduzione e l’estrazione dei beni
3. Il controllo sulla gestione del deposito
4. L’irregolare introduzione di beni nel deposito
3. Le operazioni agevolate
1. Le operazioni agevolate ammesse nei depositi IVA
2. Le operazioni che presuppongono la contestuale introduzione fisica dei beni nel deposito IVA
2.1. Gli acquisti intracomunitari di beni eseguiti mediante introduzione nel deposito IVA
2.2. L’immissione in libera pratica di beni destinati ad essere introdotti nel deposito IVA
2.3. Le cessioni di beni eseguite mediante introduzione nel deposito IVA
2.4. Le cessioni di beni elencati nella tabella A-bis allegata al d.l. 30 agosto 1993, n. 331
3. Le operazioni che sono eseguite sui beni che si trovano nel deposito IVA
3.1. Le cessioni di beni custoditi nel deposito IVA
3.2. Le prestazioni di servizi rese sui beni custoditi nel deposito IVA
3.3. Il trasferimento dei beni in altro deposito IVA
4. L’estrazione dei beni dal deposito IVA
1. Le modalità di estrazione dei beni dal deposito IVA
2. Le cessioni all’estero
2.1. Le cessioni intracomunitarie
2.2. Le cessioni all’esportazione
2.3. L’utilizzazione o la commercializzazione in Italia
3. Il consignment stock
4. Il destinatario della lettera d’intento
5. La garanzia per l’IVA sull’estrazione dei beni immessi in libera pratica dal deposito IVA
1. Le regole dell’estrazione
2. I requisiti di affidabilità
3. L’attestazione della garanzia
4. L’esclusione della garanzia
6. L’applicazione dell’IVA
1. Il momento rilevante per l’applicazione dell’IVA
2. La base imponibile
3. Le modalità di versamento dell’IVA
4. I beni di provenienza extracomunitaria immessi in libera pratica
5. I soggetti tenuti all’osservanza degli obblighi
6. Il soggetto interessato da più fattispecie
7. L’estrazione dei beni dal deposito IVA con la dichiarazione d’intento
8. Le prestazioni di servizi inerenti al deposito IVA
1. La rilevanza delle prestazioni di servizi
2. L’individuazione delle prestazioni di servizi
9. I risvolti operativi ai fini dell’IVA
1. La detrazione dell’IVA
2. La mancata introduzione di beni immessi in libera pratica
3. Le indicazioni nella dichiarazione annuale IVA
10. L’attività del depositario quale rappresentante fiscale
1. I soggetti passivi
2. La regola
3. La responsabilità solidale del gestore del deposito per il pagamento dell’IVA
11. La disciplina speciale per benzina, gasolio e altri prodotti carburanti e combustibili
12. Il contratto di call-off stock
1. Il quadro normativo
2. La qualificazione del contratto
3. L’esclusione del “trasferimento dei beni a se stesso”
4. La decadenza della condizione sospensiva
5. Il registro dei movimenti
13. Il contratto di consignment stock
1. I profili contrattuali
2. La gestione fiscale
2.1. La regola
2.2. Gli adempimenti per la gestione in ambito comunitario
2.3. La gestione degli adempimenti in ambito extracomunitario
3. La stabile organizzazione
14. La fattura elettronica
1. La regola operativa
2. Le autofatture
3. L’inversione contabile
4. I depositi IVA
5. L’esterometro
15. Le nuove condizioni per effettuare la cessione intracomunitaria
1. L’archivio VIES
16. Le operazioni intracomunitarie a catena
1. L’innovazione normativa
2. La c.d. “triangolazione comunitaria”
3. Le operazioni “a catena”
17. La prova del trasporto intracomunitario
1. La norma interna
2. La presunzione del trasporto intracomunitario
Appendice
Normativa e Prassi