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Dalla “Sopropè” alla Legge 28 giugno 2019 n. 58 - II Edizione.
Il presente lavoro cerca di ricostruire il percorso del principio del contraddittorio endoprocedimentale tributario attraverso le regole normative e i passaggi giurisprudenziali per fornire agli operatori degli spunti pratici a cui eventualmente far riferimento negli atti di difesa del contribuente.
La prima edizione dell’e-book si fermava alle tre ordinanze della Corte Costituzionale del Luglio 2017. Adesso diamo conto della giurisprudenza della Corte di Cassazione degli anni più recenti, della prassi intervenuta sull’argomento, dei tentativi di regolamentazione ed infine dell’approvazione di norme nuove in materia, con la conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34, recante “Misure urgenti di crescita economica e per la risoluzione di specifiche situazioni di crisi”.
Le novità entreranno in vigore per gli accertamenti emessi dopo il 1° luglio 2020, con tutto il tempo per approfondire gli aspetti più spinosi e, riteniamo, per una necessaria e profonda revisione delle regole che denotano non pochi problemi sotto più di un aspetto.
Il rispetto dei diritti della difesa costituisce un principio generale del diritto comunitario che trova applicazione ogniqualvolta l’amministrazione si proponga di adottare nei confronti di un soggetto un atto ad esso potenzialmente sfavorevole. In forza di tale principio i destinatari di decisioni che incidono sensibilmente sui loro interessi devono essere messi in condizione di manifestare utilmente il loro punto di vista in merito agli elementi sui quali l’amministrazione intende fondare la sua decisione. A tal fine essi devono beneficiare di un termine sufficiente.
Tale obbligo incombe sulle amministrazioni degli Stati membri ogniqualvolta esse adottano decisioni che rientrano nella sfera d’applicazione del diritto comunitario, quand’anche la normativa comunitaria applicabile non preveda espressamente siffatta formalità. Trattandosi dell’attuazione del principio in parola e, più in particolare, dei termini per esercitare i diritti della difesa, si deve precisare che, qualora non siano fissati dal diritto comunitario, essi rientrano nella sfera del diritto nazionale purché, da un lato, siano dello stesso genere di quelli di cui beneficiano i singoli o le imprese in situazioni di diritto nazionale comparabili, e, dall’altro, non rendano praticamente impossibile o eccessivamente difficile l’esercizio dei diritti della difesa conferiti dall’ordinamento giuridico comunitario.
Quello appena riportato è, parola più parola meno, il passaggio più significativo della sentenza Sopropè del 18 dicembre 2008 (Causa C‑349/07) della Corte di Giustizia UE. Da questi riferimenti, che poggiano sugli articoli 41, 47 e 48 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea, si è sviluppato un corposo filone giurisprudenziale nazionale sulla base del quale si è progressivamente affermata l’esistenza di un principio generale che attribuisce al contribuente il diritto al contraddittorio preventivo nel procedimento di accertamento e/o riscossione. Preventivo nel senso che non dovrebbe essere possibile emettere atti in contrasto con queste garanzie procedimentali e, nel caso, l’atto emesso sarebbe invalido.
Parallelamente in alcuni provvedimenti normativi tributari si sono introdotti dei passaggi che fanno riferimento alla necessità del contraddittorio mentre, in particolari settori (vedi accertamenti standardizzati) questa garanzia è entrata per via giurisprudenziale. L’insieme è piuttosto eterogeneo e non brilla per sistematicità. Per assicurare quest’ultima, fino al dicembre 2015, era intervenuta la giurisprudenza che era pian piano addivenuta ad un’interpretazione unificante del criterio, scritto o meno che fosse. Così si era prodotto un orientamento via via affermatosi fino alle celebri sentenze delle Sezioni Unite del 18 settembre 2014 (n. 19667-68).
L’inattesa svolta interpretativa arrivata con la nuova pronuncia delle Sezioni Unite (n. 24823 del 9 dicembre 2015) ha riportato verso una situazione non lineare e tutt’altro che definita, sottoposta già recentemente, proprio in virtù di differenze evidenti relativamente a situazioni di fatto assimilabili, al vaglio della Corte Costituzionale.
1. La normativa interna
1.1 Introduzione
1.2 L’articolo 12, comma 7 dello “Statuto”
1.2.1 La norma.
1.2.2 L’ambito di applicazione.
1.2.3 Il computo del termine.
1.2.4 La “particolare” urgenza.
1.2.5 Atto emanato ed atto notificato.
1.2.6 Garanzia statutaria e accertamenti senza accesso in azienda (c.d. “a tavolino”).
1.2.7 L’obbligo di proporre specifiche eccezioni
1.3 Il controllo formale delle dichiarazioni (articolo 36-ter del D.P.R. 600/73)
1.3.1 La regola normativa.
1.3.2 La giurisprudenza.
1.3.3 L’impugnazione dell’esito del controllo formale.
1.4 Dovere di informazione liquidazione dei tributi sulla base delle dichiarazioni (artt. 6 Legge 212/2000 e 36-bis D.P.R. 600/73).
1.4.1 La normativa e la sua recente interpretazione.
1.5 Il nuovo accertamento sintetico (articolo 38 D.P.R. 600/73)
1.5.1 La revisione del 2010
1.5.2 La prassi dell’Agenzia
1.5.3 La giurisprudenza
1.6 Le nuove disposizioni antielusive (art. 1 D.Lgs. 5 agosto 2015, n. 128)
1.6.1 Prima e dopo la riforma del 2015
1.7 Il contraddittorio in materia doganale (art. 11 D.Lgs. 374/90)
1.7.1 La norma del 1990 e l’aggiunta del 2012
1.8 Il contraddittorio in materia di studi di settore e accertamenti standardizzati in genere
1.8.1 La normativa
1.8.2 L’elaborazione giurisprudenziale
1.9. L’ipoteca “esattoriale” (articolo 77, comma 2-bis, DPR 602/73)
1.9.1 La modifica normativa del 2011
1.9.2. La giurisprudenza sulla regola previgente
1.10. Conclusioni
1.10.1 Un contraddittorio “a la càrte”?
2. Le regole europee
2.1. La Carta dei Diritti Fondamentali
2.1.1 Le norme di tutela.
2.1.2 Il valore nel diritto interno della Carta dal lato della giurisprudenza interna
2.1.3 Il valore nel diritto interno della giurisprudenza della Corte di Giustizia
2.1.4 L’effetto espansivo delle tutele della Carta e lo “spill-over effect”
3.L’intervento della Corte di Giustizia e le elaborazioni delle Corti nazionali
3.1. Le principali massime comunitarie
3.1.1 La sentenza Sopropè
3.1.2 La sentenza Kamino International – Datema Worldwide
3.1.3 Considerazioni d’insieme
3.2. L’elaborazione delle sentenze UE da parte del giudice nazionale
3.2.1 La discriminazione a rovescio.
3.2.2 La elaborazione dei principi comunitari in ambito nazionale. Gli albori.
3.2.3 La giurisprudenza di legittimità. La “marcia trionfale” dei principi europei
3.2.4 Il contraddittorio preventivo davanti alla Corte Costituzionale
3.2.5 La questione fa rotta (ancora!) verso le Sezioni Unite
4. Le analisi (e i dubbi) più recenti
4.1 Qualche riflessione preliminare
4.2 Il nuovo passaggio alle Sezioni Unite. La svolta interpretativa
4.2.1 La sentenza delle Sezioni Unite n. 24823 del 9 dicembre 2015.
4.2.2 La vera “distonia”.
4.2.3 Ancora verso la Corte Costituzionale.
4.2.4 La giurisprudenza non (sempre) si allinea alle Sezioni Unite. Breve rassegna 2016-2017.
4.2.5 Le ordinanze della Corte Costituzionale del luglio 2017.
5. Gli anni più recenti e l’intervento normativo
5.1. La giurisprudenza
5.1.1 Le massime della Cassazione 2018-2019, con particolare riferimento alle regole dello “Statuto” sul contraddittorio preventivo.
5.1.2 La sentenza della Sezione Tributaria n. 701/2019.
5.2. La prassi degli ultimi anni
5.2.1 La Circolare 1/2018
5.2.2 La Circolare 19 del 2019
5.3. Gli interventi normativi tentati e quello operato dalla Legge 28 giugno 2019, n. 58
5.3.1 La Legge Delega
5.3.2 Il disegno di legge sulle semplificazioni e il primo progetto di una norma generale
5.3.3 Accertamento parziale e integrativo in relazione al diritto al contraddittorio
5.3.4 La Legge 28 giugno 2019, n. 58
5.3.5 Le nuove regole in vigore dal 1° luglio 2020
5.3.6 Qualche riflessione
5.3.7 Conclusioni
Dopo un’attenta analisi informatica della tecnologia alla base delle monete virtuali - la blockchain - gli Autori di questo libro si soffermano sulla disamina del fenomeno economico “bitcoin”, senza trascurare la prospettiva normativa, particolarmente delicata allo stato attuale.
Il testo contiene anche un approfondimento del trattamento tributario applicato alle transazioni aventi ad oggetto le valute virtuali.
Il potenziale pericolo di riciclaggio e finanziamento del terrorismo messo in atto con l’utilizzo delle criptovalute induce gli Autori stessi a fornire uno strumento per analizzare come la normativa antiriciclaggio possa essere applicata a tale fenomeno, soprattutto in seguito all’adozione della V direttiva antiriciclaggio, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale UE del 19 giugno 2018.
1. La blockchain, il protocollo CryptoNote e le criptovalute, di Federico Leone e Simone Parisella
1.1 Premessa definitoria
1.2 Il funzionamento della blockchain
1.2.1 Riservatezza e pubblicità delle transazioni
1.2.2 Esigenze commerciali, sociali e istituzionali
1.2.3 Il protocollo CryptoNote
1.3 Le varie tipologie di monete virtuali
1.3.1 Bitcoin
1.3.2 Bitcoin Cash
1.3.3 Ripple
1.3.4 Ethereum
1.4 Il crescente interesse globale: opportunità e rischi
2. Inquadramento normativo, di Sabrina Familiari
2.1 La qualificazione giuridica
2.2 Le implicazioni in materia civilistica
2.2.1 La normativa da applicare e le Initial Coin Offering
2.2.2 I futures basati sui bitcoin e la normativa da applicare
2.3 Normativa internazionale
2.3.1 Le posizioni assunte negli ordinamenti giuridici internazionali
3. Evoluzione economica dei bitcoin e delle valute virtuali, di Elena Razza
3.1 Nascita e piattaforme online: cenni
3.1.1 Le valute virtuali come sistema di pagamento
3.1.2 La speculazione e la quotazione di derivati sui bitcoin
3.2 Il trattamento tributario delle transazioni aventi ad oggetto monete virtuali
3.2.1 Applicazione delle imposte indirette alle transazioni aventi a oggetto valute virtuali
3.2.2 Applicazione delle imposte dirette alle transazioni aventi a oggetto valute virtuali
4. L’utilizzo illecito delle monete virtuali, di Ranieri Razzante
4.1 Il contesto
4.2 Il riciclaggio di denaro, reale e/o virtuale
4.3 I software di mixaggio: una minaccia
4.4 Il finanziamento del terrorismo tramite moneta virtuale
Aggiornato con la C.M. n. 14/E del 2019 e le ultime pronunce dell’Agenzia delle Entrate.
Fra le previsioni di maggiore rilevanza contenute nella legge di bilancio 2018 vi sono quelle di cui ai commi 909 ss. dell’art. 1, che introducono, a partire dal 2019, l’obbligo generalizzato di fatturazione elettronica per le operazioni effettuate tra soggetti residenti, stabiliti o identificati in Italia, sia in ambito B2B (business to business), sia in ambito B2C (business to consumer).
L’introduzione di tale obbligo è finalizzata ad agevolare l’azione di contrasto all’evasione fiscale, mettendo a disposizione dell’Amministrazione finanziaria, tramite il Sistema di Interscambio, i dati delle fatture emesse e ricevute per le operazioni effettuate tra soggetti nazionali. I dati delle operazioni potranno dunque essere “incrociati” con quelli relativi ai versamenti IVA, al fine di verificare il corretto assolvimento dell’imposta.
Il presente ebook vuole fornire ai lettori una chiave di lettura utile e pratica per interpretare le disposizioni di legge e gli ultimi documenti di prassi usciti in relazione ad un tema oggi molto sentito quale è la fatturazione elettronica.
Premessa
1. I soggetti interessati alla fatturazione elettronica
Riferimenti normativi
La guida operativa sull'antiriciclaggio, per commercialisti ed esperti contabili, aggiornata alle Regole tecniche pubblicate il 23/01/2019 dal CNDCEC (previa approvazione del Comitato di Sicurezza Finanziaria), redatta con lo scopo assistere il professionista nella corretta esecuzione di tutti gli adempimenti normativi indicando in che modo e quando devono essere assolti.
L’attuale sistema normativo finalizzato a contrastare il fenomeno del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo è disciplinato dal D.lgs. 231/2007 che annovera, tra i soggetti obbligati, i commercialisti e gli esperti contabili.
Nel corso degli anni il Decreto ha subìto varie modifiche, l’ultima delle quali è stata apportata con il recepimento della Direttiva 2015/849 (UE), cosiddetta IV Direttiva antiriciclaggio, con l’entrata in vigore del D.lgs.90/2017 che ha abolito gli obblighi di registrazione - dedicando particolare attenzione alla conservazione dei dati e delle informazioni - introdotto un nuovo sistema di violazioni che tiene conto della gravità del fatto commesso, inserito le cariche pubbliche nazionali nelle liste delle persone politicamente esposte e previsto un registro dei titolari effettivi di società e trust. E’ previsto, inoltre, l’invio di comunicazioni oggettive all’UIF e l’implementazione di sistemi interni di segnalazione (cd. whistleblowing).
Recentemente, le ispezioni antiriciclaggio condotte dalla Guardia di Finanza nei confronti dei professionisti giuridico-contabili hanno portato alla contestazione di pesanti sanzioni amministrative non solo per le omesse segnalazioni di operazioni sospette (SOS) e le mancate comunicazioni sulle infrazioni relative al contante e ai titoli di credito, ma soprattutto per l’inosservanza degli altri obblighi di collaborazione passiva: valutazione del rischio, adeguata verifica e conservazione.
Dal punto di vista penale si è riscontrato un crescente coinvolgimento inconsapevole del professionista nel reato di riciclaggio e autoriciclaggio dovuto alla carenza o alla totale assenza di procedure e metodologie che possano costituire un efficace sistema di controllo interno.
Questa guida operativa, aggiornata alle Regole tecniche pubblicate il 23/01/2019 dal CNDCEC (previa approvazione del Comitato di Sicurezza Finanziaria), è stata redatta con lo scopo assistere il professionista nella corretta esecuzione di tutti gli adempimenti normativi indicando in che modo e quando devono essere assolti.
Verranno illustrati gli aspetti normativi e procedurali, nonché le modalità operative previste dalla circolare 83607/12 del Comando Generale della Guardia di Finanza in relazione ai controlli, ai poteri, alle autorizzazioni che legittimano le visite ispettive, ai diritti e ai criteri di selezione del professionista da sottoporre a controllo e all’utilizzabilità dei dati antiriciclaggio ai fini fiscali.
Saranno analizzate le violazioni amministrative e penali, l’iter del procedimento amministrativo, gli enti competenti alla constatazione e all’irrogazione delle sanzioni, nonché le procedure per proporre ricorso.
L’ultima parte sarà dedicata ad una serie di domande e risposte sugli adempimenti normativi.
1. Gli obblighi antiriciclaggio
1.1 Le Regole tecniche del CNDCEC
1.1.1 Regola tecnica n.1 – Autovalutazione del rischio relativa all’attività professionale
1.1.2 Regola tecnica n.2 – Adeguata verifica della clientela
1.1.3 Regola tecnica n.3 – Conservazione dei dati e delle informazioni
1.2 L’adeguata verifica della clientela
1.2.1 Quando
1.2.2 Tempistica
1.2.3 Come
1.3 L’identificazione del cliente
1.3.1 Identificazione del cliente persona fisica
1.3.2. Identificazione del cliente persona giuridica
1.4 Identificazione del titolare effettivo (beneficial owner)
1.4.1 Identificazione del titolare effettivo persona fisica
1.4.2 Identificazione del titolare effettivo persona giuridica
1.5 Informazioni sullo scopo e sulla natura della prestazione professionale – modalità di esecuzione
1.6 Controllo costante del cliente (monitoraggio)
1.7 Obbligo di astensione
1.8 Adeguata verifica semplificata
1.9 Adeguata verifica rafforzata – requisiti e procedura
1.9.1 Persone politicamente esposte
1.10 Adeguata verifica della clientela da parte di terzi
1.11 Gli obblighi di conservazione
1.11.1 Il fascicolo cliente e la documentazione da conservare
1.12 La segnalazione di operazioni sospette
1.12.1 Sospensione dell’operazione
1.12.2 Tutela della riservatezza e divieto di comunicazione
1.12.3 Deroga all’inoltro della segnalazione
1.12.4 Gli indicatori di anomalia
1.12.5 Indicatori di anomalia connessi al cliente
1.12.6 Indicatori di anomalia connessi alle modalità di esecuzione delle prestazioni professionali
1.12.7 Indicatori di anomalia connessi alle modalità di pagamento dell’operazione
1.12.8 Indicatori di anomalia relativi alla costituzione e all’amministrazione di imprese, società, trust ed enti analoghi
1.12.9 Indicatori di anomalia relativi ad operazioni aventi a oggetto beni immobili o mobili registrati
1.12.10 Indicatori di anomalia relativi ad operazioni contabili e finanziarie
1.12.11 Gli schemi di anomalia emanati dall’UIF
1.12.12 L’inoltro della segnalazione
1.12.13 Procedura di registrazione al portale INFOSTAT-UIF
1.12.14 Procedura di inoltro della segnalazione
2. L’organizzazione dello studio professionale e gli obblighi dei collaboratori
2.1 Le attività di compliance
2.2 Obblighi dei collaboratori di studio
3. Le regole sull’utilizzo del contante
4. Poteri, le autorizzazioni e le metodologie operative della guardia di finanza
4.1 La circolare 83607/12
4.2 Ispezioni e controlli nello studio professionale
4.2.1 La selezione del soggetto da sottoporre a ispezione
4.2.2 L’accesso
4.2.3 Il luogo di esecuzione e la durata dell’intervento 67
4.2.4 Le annualità sottoposte a controllo
4.2.5 L’attività di ricerca documentale
4.2.6 L’acquisizione dei dati digitali
4.2.7 La conclusione della ricerca documentale
4.3 Le fasi dell’ispezione
4.3.1 L’adeguata verifica della clientela e l’individuazione del titolare effettivo
4.3.2 Monitoraggio del cliente
4.3.3 Conservazione dei dati e delle informazioni
4.3.4 La segnalazione di operazioni sospette
4.3.5 Le comunicazioni delle infrazioni sul contante e sui titoli al portatore
4.4 Il verbale di ispezione e il contraddittorio con il professionista
4.5 La conclusione dell’ispezione
4.6 L’utilizzo ai fini fiscali dei dati antiriciclaggio
5. Gli adempimenti del collegio sindacale
5.1 Collegio sindacale, con incarico di controllo contabile, istituito presso i destinatari degli obblighi antiriciclaggio
5.2 Collegio sindacale, senza incarico di controllo contabile, istituito presso i destinatari degli obblighi antiriciclaggio
5.3 Collegio sindacale, con incarico di controllo contabile, istituito presso le società o gli enti non destinatari degli obblighi antiriciclaggio
5.4 Collegio sindacale, senza incarico di controllo contabile, istituito presso le società o gli enti non destinatari degli obblighi antiriciclaggio
6. Le violazioni penali e amministrative
6.1 Sanzioni penali
6.2 Sanzioni amministrative
7. Il procedimento sanzionatorio e gli strumenti di difesa
7.1 Autorità preposte alla contestazione
7.2 Enti preposti all’irrogazione della sanzione
7.3 Termine per la contestazione
7.4 Prescrizione della violazione
7.5 Fase istruttoria
7.6 Il pagamento in misura ridotta (oblazione)
8. Domande e risposte sulle procedure
8.1 Adeguata verifica
8.2 Identificazione cliente
8.3 Identificazione titolare effettivo
8.4 Segnalazione operazioni sospette
8.5 Il fascicolo cliente
8.6 Le operazioni in contanti
8.7 Autoriciclaggio
8.8 Procedimento amministrativo sanzionatorio
Allegati
AV.0 – AUTOVALUTAZIONE DEL RISCHIO (ARTT. 15 e 16 D.LGS. 231/2007)
AV.1 – DETERMINAZIONE DEL RISCHIO EFFETTIVO E DELLA TIPOLOGIA DI ADEGUATA VERIFICA
AV.2 – CHECK-LIST AI FINI DELLA FORMAZIONE DEL FASCICOLO DEL CLIENTE
AV.3 – ISTRUTTORIA CLIENTE
AV.4 – DICHIARAZIONE DEL CLIENTE
AV.5 – DICHIARAZIONE DEL PROFESSIONISTA ATTESTANTE EX ART. 26 D.LGS. 231/2007
AV.6 – DICHIARAZIONE DI ASTENSIONE DEL PROFESSIONISTA
AV.7 – PROCEDURA DI CONTROLLO COSTANTE
Definizioni
Bibliografia
Le nove sanatorie del decreto 119/2018 ed il saldo e stralcio dei debiti, aggiornato con il Decreto Crescita d.l. 34 del 30 aprile 2019, convertito con legge 28 giugno 2019, n.58, riapertura dei termini per l’adesione alla rottamazione delle cartelle e Saldo e stralcio delle cartelle:
Il decreto legge 119 del 23 ottobre 2018, convertito con modificazioni dalla legge 136 del 17 dicembre 2018, ha introdotto una serie di misure agevolative per i contribuenti che sono state enfaticamente etichettate come provvedimenti per la “Pace fiscale”.
A queste si è aggiunta, con i commi da 184 a 198 della legge di bilancio 2019 (legge 145 del 30 dicembre 2018), un’altra definizione agevolata, riservata alle persone fisiche in grave e comprovata situazione di difficoltà economica, il c.d. saldo e stralcio delle cartelle.
Analizzeremo tutte le disposizioni della Pace fiscale, per capire come regolarsi rispetto a ciascuna di esse, concedendoci solo adesso alcune brevi considerazioni di carattere generale.
La pace fiscale è stata definita un condono, o per lo meno è stata annunciata come tale. Certamente del condono ha l’annullamento delle sanzioni addebitate a fronte di comportamenti scorretti da parte del contribuente, e degli interessi. Ma per altri versi non ci troviamo davanti a niente di paragonabile ad un “vero” condono generalizzato , come quello del 2003, ad esempio, quando è stato possibile pagare degli importo irrisori per sanare irregolarità fiscali di qualunque specie ed importo, e soprattutto mettersi al riparo da ogni rivendicazione del Fisco in relazione ai periodi d’imposta condonati.
Le disposizioni della pace fiscale sono accomunate dal vantaggio per il contribuente che aderisce di non pagare le sanzioni e gli interessi dovuti, ma non concedono sconti sulle imposte (se non in casi particolari) e non mettono al riparo in nessun caso da futuri accertamenti.
Gli articoli da 1 a 9 del decreto legge 119/2018 (citato nel prosieguo anche come decreto 119 o solo decreto) sono quelli che contengono i provvedimenti della Pace Fiscale, e saranno tutti analizzati in questo ebook; la legge di bilancio 2019, invece, contiene la disciplina del saldo e stralcio delle cartelle.
Le discipline che affronteremo, quindi, sono:
Decreto 119 |
Rubrica dell’articolo |
Ebook |
Articolo 1 |
Definizione agevolata dei processi verbali di constatazione |
Capitolo 2 |
Articolo 2 |
Definizione agevolata degli atti del procedimento di accertamento |
Capitolo 3 |
Articolo 3 |
Definizione agevolata dei carichi affidati all’agente della riscossione |
Capitolo 5 |
Articolo 4 |
Stralcio dei debiti fino a mille euro affidati agli agenti della riscossione dal 2000 al 2010 |
Paragrafo 7.1 |
Articolo 5 |
Definizione agevolata dei carichi affidati all’agente della riscossione a titolo di risorse proprie dell’Unione Europea |
Paragrafo 5.5 |
Articolo 6 |
Definizione agevolata delle controversie tributarie |
Capitolo 4 |
Articolo 7 |
Regolarizzazione con versamento volontario di periodi di imposta precedenti |
Paragrafo 7.3 |
Articolo 8 |
Definizione agevolata delle imposte di consumo dovute ai sensi dell’articolo 62-quater, commi 1 e 1-bis, del decreto legislativo 26 ottobre 1995, n.504 |
Paragrafo 7.4 |
Articolo 9 |
Irregolarità formali |
Paragrafo 7.2 |
L. di bilancio 2019 |
Saldo e stralcio delle cartelle |
Capitolo 6 |
1. Introduzione: presentazione di tutte le sanatorie
2. La definizione agevolata dei processi verbali di constatazione (art.1)
2.1 La definizione
2.2 I requisiti necessari
2.2.1 I periodi di imposta definibili
2.3 Regole applicative
2.3.1 La proroga di due anni dei termini per l’accertamento
2.3.2 I soggetti trasparenti
2.3.3 Le risorse proprie dell’Unione Europea e l’Iva all’importazione
2.4 Valutazioni di convenienza
3. La definizione agevolata degli atti del procedimento di accertamento (art.2)
3.1 L’oggetto della definizione
3.1.1 Avvisi di accertamento, di rettifica e liquidazione, e atti di recupero
3.1.2 Inviti al contraddittorio
3.1.3 Accertamenti con adesione
3.1.4 Atti di accertamento dell’Agenzia delle dogane
3.2 Le somme dovute e le modalità di pagamento
4. La definizione delle liti pendenti (art.6)
4.1 Introduzione
4.2 L’oggetto della definizione
4.2.1 Esclusioni
4.3 Gli importi dovuti
4.3.1 Controversie relative a sanzioni
4.4 Le modalità di pagamento ed il perfezionamento della definizione
4.5 Gli effetti sui processi tributari in corso
5. La rottamazione delle cartelle (art.3)
5.1 Introduzione
5.2 Come si rottamano le cartelle
5.2.1 Esclusioni e limitazioni
5.2.2 Le modalità di pagamento
5.3 La procedura e gli effetti della rottamazione
5.3.1 Gli effetti sui contenziosi in atto
5.4 Il coordinamento con le precedenti rottamazioni
5.4.1 I soggetti colpiti dalle calamità naturali del 2016
5.5 I carichi che hanno ad oggetto le risorse proprie tradizionali dell’Unione Europea (art.5 del decreto 119)
5.6 La dichiarazione di adesione
6. Il saldo e stralcio delle cartelle
6.1 I presupposti applicativi ed i benefici del saldo e stralcio
6.2 La procedura
7. La riapertura dei termini della rottamazione e del saldo e stralcio
8. Le altre sanatorie
8.1 Lo stralcio
8.2 La sanatoria delle irregolarità formali (art.9)
8.3 La sanatoria per le società ed associazioni sportive
8.3.1 La definizione degli atti del procedimento di accertamento
8.3.2 La definizione delle liti pendenti
8.4 La definizione agevolata delle imposte di consumo (art.8)
9. Le scadenze
10. Appendice normativa
Legge 30 dicembre 2018, n. 145
Raccolta di 69 Formule commentate, estraibili e personalizzabili in word, delle società a responsabilità limitata ordinaria, semplificata e con unico socio, dedicate ai seguenti aspetti della vita della Srl:
› Costituzione e aumento di capitale
› Soci e trasferimento di partecipazioni
› Amministratori
› Decisioni dei soci
› Controllo sulla gestione e sulla contabilità
› Liquidazione
L'opera espone, in maniera sistematica e ragionata, le formule e gli schemi relativi a tutte le operazioni proprie del particolare tipo di società considerato (la società a responsabilità limitata), approntati.
Le formule seguono cronologicamente, ed in sequenza logica, i tempi della vita societaria, dalla costituzione alla vigenza, fino all'estinzione, attraverso gli atti propri dei differenti organi sociali (amministrativi, decisionali e di controllo).
Ad illustrazione di ciascuna delle 68 formule dispiegate nel volume, sono esposti sintetici ma esaurienti cenni generali rubricati "ratio" e una sezione ad hoc chiamata “commento” che inquadra le rispettive tematiche nell'ambito della specifica disciplina normativa
Il testo è corredato da un Indice delle formule, che ne agevolano la diretta applicazione nella pratica professionale.
PARTE PRIMA: LA COSTITUZIONE
PARTE SECONDA: LA GESTIONE
PARTE TERZA: IL BILANCIO
PARTE QUARTA: SCIOGLIMENTO E LIQUIDAZIONE
Decreto Crescita arricchito di novità fiscali, soprattutto nell'ottica della semplificazione.
Nel corso del passaggio parlamentare del testo, infatti, accanto alla riapertura dei termini per la rottamazione ter, spostati al 31 luglio, sono state inserite praticamente tutte le misure contenute nel disegno di legge di semplificazione approvato in prima lettura dalla camera.
Nell'ebook una panoramica completa delle principali novità del testo:
Arrivano quindi, tra l'altro, obbligo all'invito al contraddittorio prima dell'emissione di atti di accertamento, termini più lunghi per l'emissione delle fatture, eliminazione di obblighi di comunicazione duplicati, possibilità di tenere tutta la contabilità in formato elettronico.
Spostati anche i versamenti delle imposte per i contribuenti interessati agli ISA, e di conseguenza anche i termini per la presentazione delle dichiarazioni.
Per le imprese nuove agevolazioni fiscali per le scelte ecocompatibili, incentivi per la riapertura dei negozi nei piccoli centri, agevolazioni per le aggregazioni al Sud.
Per i privati nuove norme per ecobonus e sismabonus destinate a rilanciare gli interventi in questi settori, ma anche una stretta sulle locazioni brevi.
Premessa.
1. Fisco.
1.1 Due mesi in più per modello Redditi e dichiarazione IRAP - Articolo 4-bis.
1.1.1 Niente più documenti in caso di dati già a disposizione delle Entrate.
1.2 Grave irregolarità il mancato rispetto degli impegni alla trasmissione telematica - Articolo 4-ter.
1.2.1 Stretta sui comportamenti irregolari
1.3 Nuovi tributi nell'F24 - Articolo 4-quater.
1.3.1 Anche i contributi scolastici nella delega.
1.3.2 Semplificato il versamento delle addizionali da parte dei sostituti d'imposta.
1.4 Semplificazione in materia di ISA - Articolo 4-quinquies.
1.4.1 Novità in vigore dal 2020.
1.5 Un anno solare la validità della DSU - Articolo 4-sexies.
1.5.1 Aggiornamento solo una volta l'anno.
1.6 Obbligo di invito al contraddittorio - Articolo 4-octies.
1.6.1 Ampliati i termini per la decadenza.
1.6.2 Contraddittorio sempre necessario.
1.6.3 In caso di urgenza.
1.7 Sì al ravvedimento anche in caso di parziale - Articolo 4-decies.
1.7.1 Norma valida solo per i tributi da versare alle Entrate.
1.8 Rientro dei cervelli – Articolo 5.
1.8.1 Agevolazioni più alte e premio per chi si trasferisce al Sud.
1.8.2 Benefici anche senza iscrizione all'AIRE.
1.8.3 Più agevolazioni e minisanatoria anche per i docenti
1.9 Flat tax per i pensionati prolungata a 9 anni – Articolo 5-bis.
1.9.1 Chiarimenti e nuovi termini
1.10 Forfettari sostituti d'imposta – Articolo 6.
1.10.1 Obbligatorio trattenere e versare l'IRPEF.
1.10.2 Retroattive le sanzioni ridotte per l'IVA applicata in eccesso.
1.11 Semplificazione obblighi informativi dei forfetari - Articolo 6-bis.
1.11.1 Le novità con la dichiarazione 2020.
1.12 Fatturazione elettronica Repubblica di San Marino - Articolo 12
1.12.1 Disposizioni di semplificazione.
1.13 Due giorni in più per l'emissione delle fatture - Articolo 12-ter.
1.13.1 Il termine passa da 10 a 12 giorni
1.14 Comunicazioni dei dati delle liquidazioni periodiche dell'imposta sul valore aggiunto – Articolo 12-quater
1.14.1 Stop alla duplicazione degli obblighi
1.15 Obbligatoria la trasmissione telematica dei dati dei corrispettivi - Articolo 12-quater.
1.15.1 Nessuna sanzione per i ritardi limitati nei primi sei mesi di applicazione delle norme.
1.15.2 Raddoppia la possibilità di vincita alla lotteria degli scontrini per chi non paga in contanti
1.15.3 Slittano a settembre i versamenti per i soggetti che applicano gli ISA.
1.16 Cessione anche per i crediti IVA trimestrali – Articolo 12- sexies.
1.16.1 Obbligatorio l'atto pubblico o la scrittura privata autenticata.
1.17 Semplificazioni in materia di dichiarazioni di intento relative all’applicazione dell’IVA -Articolo 12- septies
1.17.1 Niente più obbligo di consegnare copie cartacee.
1.18 Tenuta della contabilità in forma meccanizzata - Articolo 12- octies.
1.18.1 Novità immediatamente operativa.
1.19 Imposta di bollo virtuale sulle fatture elettroniche – Articolo 12-novies.
1.19.1 Integrazione in via automatica.
1.20 Vendita di beni tramite piattaforme digitali - Articolo 13.
1.20.1 Comunicazione obbligatoria.
1.20.2 Imposta evasa a carico di chi elude l'obbligo di comunicazione.
1.21 Reintroduzione della denuncia fiscale per la vendita di alcolici – Articolo 13-bis.
1.21.1 Per la vendita si dovrà presentare la denuncia.
1.22 Disposizioni in materia di pagamento o deposito dei diritti doganali - Articolo 13-ter.
1.22.1 Più strumenti a disposizione.
1.23 Estensione definizione agevolata tributi enti locali - Articolo 15.
1.23.1 Torna la possibilità di rottamare i tributi locali
1.23.2 Rate e modalità di domanda.
1.23.3 Sospese le procedure di recupero per chi presenta la domanda.
1.23.4 Le regole per le multe stradali
1.24 Misure preventive per sostenere il contrasto dell'evasione dei tributi locali - Articolo 15-ter.
1.24.1 Verifica della regolarità dei pagamenti
1.25 Riapertura dei termini per la rottamazione - Articolo 16-bis.
1.25.1 Ancora un mese a disposizione.
1.25.2 I termini di pagamento.
1.26 Stop all'IMU anche per i terreni delle società agricole – Articolo 16-ter.
1.26.1 Efficacia retroattiva.
1.27 Saldo e stralcio dei debiti contributivi degli autonomi solo con delibera ad hoc – Articolo 16-quinquies
1.27.1 Interessate tutte le Casse private.
1.28 Transazioni per somme dovute a INVITALIA - Articolo 32-bis.
1.28.1 Possibile transazione sul debito.
2. Imprese.
2.1 Nuova edizione del superammortamento – Articolo 1.
2.1.1 Proroga fino a fine anno.
2.1.2 Tetto massimo di spesa.
2.2 Taglio dell'IRES – Articolo 2.
2.2.1 Semplificato il sistema.
2.2.2 Le basi per i conteggi
2.2.3 ll riporto negli anni
2.2.4 In caso di consolidato e regime di trasparenza.
2.2.5 Imprese individuali e cumulo dei benefici
2.3 Deducibilità IMU sugli immobili strumentali – Articolo 3.
2.3.1 Agevolazioni in vigore dal prossimo anno.
2.4 Modifiche alla disciplina del Patent box - Articolo 4.
2.4.1 Niente più autorizzazioni preventive.
2.4.2 Disposizioni già operative.
2.5 Aggregazioni d’imprese - Articolo 11.
2.5.1 Agevolate le operazioni effettuate entro il 2222.
2.5.2 Solo imprese di gruppi diversi
2.5.3 Casi di decadenza.
2.6 Estensione del regime di realizzo controllato – Articolo 11-bis.
2.6.1 Neutralità fiscale indotta in presenza di specifici requisiti
2.7 Credito d'imposta carburanti - Articolo 16.
2.7.1 Norma interpretativa.
2.8 Garanzia sviluppo media impresa - Articolo 17.
2.8.1 Spinta per l'ammodernamento.
2.8.2 Più alta la garanzia.
2.8.3 Intervento del Fondo di garanzia PMI su operazioni di sottoscrizione di “Mini-bond”
2.9 Semplificazione per la gestione del Fondo di garanzia per le PMI - Articolo 18.
2.9.1 Stop alla regionalizzazione.
2.9.2 Sostegno al social lending e al crowfunding.
2.9.3 Solo piattaforme accreditate.
2.10 Fondo di rotazione per la concessione di finanziamenti a tasso agevolato - Articolo 18-bis.
2.10.1 Non solo Paesi europei
2.11 Disposizioni in materia di fondi per l'internazionalizzazione- Articolo 18- quater.
2.11.1 Azioni e finanziamenti ai soci
2.11.2 Più elevato l'intervento nel capitale delle imprese dell'area balcanica.
2.11.3 Stretta sulla delocalizzazione.
2.12 Modifiche alla Nuova Sabatini - Articolo 20.
2.12.1 Autocertificazione degli investimenti
2.13 Sostegno alla capitalizzazione per le piccole imprese – Articolo 21.
2.13.1 Rafforzamento della struttura patrimoniale.
2.13.2 Nuovi fondi a disposizione.
2.14 Tempi di pagamento tra le imprese – Articolo 22.
2.14.1 Più dati per valutare l'affidabilità.
2.15 Sostegno all'economia circolare – Articolo 26.
2.15.1 Interessate tutte le imprese manifatturiere.
2.15.2 Progetti per riuso e riciclo.
2.15.3 Finanziamento agevolato o contributo alle spese.
2.15.4 Snellita la gestione delle risorse non utilizzate da Cassa depositi e prestiti
2.16 Disposizioni in materia di rifiuti e di imballaggi – Articolo 26-bis.
2.16.1 Sconto per chi restituisce gli imballaggi usati
2.17 Agevolazioni fiscali sui prodotti da riciclo e riuso – Articolo 26-ter.
2.17.1 Contributo del 25% per i prodotti da riciclo e da riuso.
2.17.2 Agevolazioni anche per chi non usa i prodotti per l'impresa.
2.18 Società di investimento semplice – Articolo 27.
2.18.1 Nuovi gestori specializzati
2.18.2 Tutele per gli investitori
2.18.3 Semplificate le norme amministrative.
2.19 Semplificazioni per la definizione dei patti territoriali e dei contratti d’area – Articolo 28.
2.19.1 Erogazione dei contributi sulla base di una dichiarazione sostitutiva.
2.19.2 Accertamenti sugli interventi per evitare le frodi
2.20 Imprese a tasso zero – Articolo 29.
2.20.1 Fino al 90 per cento la copertura delle spese per donne e giovani
2.20.2 Nuove procedure per aree di crisi e start up innovative.
2.20.3 Sostegno alla digital trasformation.
2.20.4 Progetti anche da gruppi di piccole imprese.
2.21 Agevolazioni per riapertura e l'ampliamento dei negozi di prossimità – Articolo 30-ter.
2.21.1 Intervento solo nei comuni fino a 20.000 abitanti
2.21.2 Niente agevolazioni per chi cede la licenza.
2.21.3 Come ottenere i contributi
2.23 Made in Italy – Articolo 31.
2.23.1 Registro dei marchi storici contro la delocalizzazione.
2.23.2 Sanzioni per le mancate comunicazioni
2.24 Contrasto all’Italian sounding – Articolo 32.
2.24.1 Interventi per le piccole e medie imprese.
2.24.2 Stop alla registrazione di marchi “denigratori”
2.24.3 Voucher 3I– investire in innovazione.
2.24.4 Sostegno alle esportazioni di qualità.
2.25 Incentivo fiscale per promuovere la crescita dell'Italia meridionale - Articolo 44-bis.
2.25.1 Credito d'imposta sulle DTA.
2.25.2 Escluse le società già legate tra loro.
2.25.3 Il versamento del canone.
2.25.4 Decorrenza del regime.
2.26 Credito d'imposta per la partecipazione delle PMI a fiere internazionali - Articolo 49.
2.26.1 Credito d'imposta per esposizione e marketing.
3. Pacchetto casa.
3.1 Niente più sanzioni per la mancata comunicazione della proroga dei contratti con cedolare secca - Articolo 3-bis.
3.2 Semplificazione per i locatori
3.3 Stop alle tasse sui canoni non percepiti in caso di sfratto - Articolo 3-quinquies.
3.3.1 Solo obbligo di convalida dello sfratto.
3.4 Rinnovo di due anni in due anni per il canone concordato Articolo 19-ter.
3.4.1 Il termine vale in assenza di comunicazioni tra proprietario e inquilino.
3.5 Da giugno a dicembre la dichiarazione IMU – Articolo 3-ter.
3.5.1 Misure immediatamente operative.
3.6 Niente dichiarazione per il taglio IMU per comodato e locazioni agevolate - Articolo 3-quater.
3.6.1 Ridotti gli oneri per i proprietari
3.7 Stretta sulle locazioni brevi - Articolo 13-quater.
3.7.1 Solidarietà per i pagamenti da parte degli intermediari
3.7.2 I dati di locatori e ospiti comunicati alle Entrate.
3.7.3 Il codice identificativo.
3.7.4 Fino a 5.000 euro di multa per chi non pubblica il bollino.
3.8 Sisma bonus anche nelle zone a basso rischio – Articolo 8.
3.8.1 Agevolazione con perimetro più ampio.
3.9 Sconto al posto della detrazione per Ecobonus e consolidamento antisimico - Articolo 10.
3.9.1 Taglio del prezzo.
3.9.2 Stessa agevolazione anche per il sismabonus.
3.9.3 Cessione del credito per interventi di risparmio energetico nell'ambito delle ristrutturazioni
3.10 Incentivi per la valorizzazione edilizia – Articolo 7.
3.10.1 Meno tasse di acquisto per le imprese che riqualificano vecchi edifici
3.10.2 I vincoli per la classe energetica.
3.11 Esenzione TASI per gli immobili costruiti e destinati alla vendita – Articolo 7-bis.
3.11.1 Esclusi dall'agevolazione gli immobili dati in locazione.
3.12 Fondo di garanzia imprese in difficoltà settore edile - Articolo 7-ter.
3.12.1 Imprese e finanziamenti
4. Terzo settore.
4.1 Enti Associativi Assistenziali - Articolo 14.
4.1.1 Cresce il numero degli enti interessati
4.2 Obblighi informativi erogazioni pubbliche - Articolo 35.
4.2.1 Attuate le norme della Legge annuale sulla concorrenza del 2017.
4.2.2 Semplificazioni per gli aiuti di Stato alle imprese.
4.3 Semplificazione degli adempimenti per la gestione degli enti del Terzo settore - Articolo 43.
4.3.1 Meno brocrazia.
4.3.2 Trasparenza per le donazioni dai paesi black list
4.3.3 Slitta di un anno l'adeguamento degli statuti
Ebook in pdf che esamina e commenta le disposizioni normative in materia di bilanci di esercizio e consolidati, in particolare la Direttiva bilanci entrata nel vivo della sua attuazione pratica nel 2017, ricco di esempi e casi pratici.
Aggiornato con:
• Decreto MEF 3 agosto 2017 (determinazione della base imponibile IRES e IRAP dei soggetti ITA GAAP e dei soggetti IAS adopter)
• Nuovo principio OIC n. 11 (finalità e postulati del bilancio d’esercizio)
• Nuove indicazioni in nota integrativa
1. Stato dell’arte
1.1 Aspetti generali
1.2 Un bilancio diverso a seconda della dimensione dell’impresa
2. Gli attuali schemi di bilancio: Stato Patrimoniale e Conto Economico
2.1 Aspetti generali
2.2 Le modifiche nei criteri di redazione del bilancio
2.3 Le modifiche negli schemi di bilancio – Stato Patrimoniale
2.4 Le modifiche negli schemi di bilancio – Conto economico
3. Il rendiconto finanziario
3.1 Aspetti generali
3.2 Variazioni finanziarie e variazioni non finanziarie
3.3 Forma e contenuto del rendiconto finanziario
3.4 Rendiconto finanziario consolidato
4. Le modifiche nei criteri di valutazione
4.1 Aspetti generali
4.2 Variazioni nei criteri di valutazione delle singole aree di bilancio
4.3 Norme abrogate
5. Strumenti finanziari e strumenti finanziari derivati
5.1 Introduzione nella normativa nazionale degli strumenti finanziari anche derivati
5.2 Definizione di strumento finanziario
5.2.1 Definizione di strumento finanziario derivato
5.3 Come si valutano gli strumenti finanziari derivati
5.4 Il mercato attivo
5.5 Alcune riflessioni
5.6 Informazioni da fornire in nota integrativa
5.7 Informazioni da fornire nella relazione sulla gestione 79
6. Le modifiche alla nota integrativa
6.1 Analisi delle principali novità
6.2 Le modifiche agli aspetti già esistenti
7. Le modifiche al bilancio consolidato
7.1 Analisi delle principali novità
7.2 Casi di esonero dall’obbligo di redazione del bilancio consolidato
7.3 Casi di esclusione dal consolidamento
7.4 I documenti che compongono il bilancio consolidato
7.5 Le attuali regole per la redazione del bilancio consolidato
7.6 Le modifiche in nota integrativa
7.7 Le modifiche alla relazione sulla gestione
7.8 Pubblicazione del bilancio consolidato
8. Modifiche al bilancio in forma abbreviata
8.1 Il bilancio in forma abbreviata: le sue caratteristiche
8.2 Le innovazioni della riforma
9. Il bilancio delle micro-imprese
10. Gli effetti fiscali delle attuali norme
Appendice normativa
Il budget rappresenta uno strumento fondamentale in termine di programmazione aziendale e pianificazione finanziaria, raggiungendo personalizzazioni tipiche e diversificate per ogni azienda in relazione alle specificità delle stesse.
Infatti, le informazioni presenti nel budget non sono sempre uguali, ma si concretizzano nelle corrette informazioni che ogni azienda ha necessità di predisporre in ordine alle proprie necessità.
Si pensi infatti ad un gruppo di aziende piuttosto che ad una azienda multinazionale oppure ad una singola azienda, ognuna di esse avrà rendicontazioni diverse e modalità esplicative diverse.
Il volume vuole essere una guida agli operatori del settore nell’analisi di bilancio, nella registrazione contabile e nel definire il corretto funzionamento di tutto il processo di budget del personale.
Introduzione
1. Il costo del personale in Bilancio
2. Gli elementi contabili del costo del personale
3. La contabilizzazione del cedolino paga
4. Elementi della retribuzione indiretta
4.1 Le ferie
4.2 La contabilizzazione dei permessi
4.3 La contabilizzazione della Tredicesima e della Quattordicesima mensilità
5. Il trattamento di fine rapporto
5.1 Anticipazione del TFR
6. Budget del personale e costo del lavoro
6.1 Il budget del personale
6.2 Le fasi del budgeting
6.2 Elementi essenziali nel predisporre un budget del personale
6.3 Costi della manodopera: dati per la verifica degli scostamenti
7. Sviluppi di costo e tipologie di contabilizzazione
7.1 Retribuzione (e TFR), costi assistenziali e di previdenza complementare
7.2 Contributi INPS e assicurazione INAIL
7.3 Imponibile fiscale e imponibile contributivo
7.4 Welfare aziendale e flexible benefits
7.5 Costo dell’assenteismo
7.6 Il costo delle sanzioni collegate al licenziamento illegittimo
7.7 Irap
8. La predisposizione del piano del budget del personale
Il testo vuole essere un manuale di riferimento per tutti coloro che operano nel settore del non profit e del mondo cooperativo che si trovano nella necessità di comprendere il nuovo quadro giuridico di riferimento e delle opportunità di finanziamento per associazioni, fondazioni, altri soggetti ed imprese cooperative.
La prima parte del testo definisce tutte le forma giuridiche nelle quali una attività no profit può organizzarsi secondo quanto previsto dal Codice Civile e da leggi speciali, nonché secondo il nuovo Codice del Terzo Settore.
La seconda parte fornisce un quadro aggiornato sulla programmazione europea passando in rassegna tutti i programmi UE che possono essere accessibili ad enti non profit.
La terza parte invece, partendo dalle agevolazioni specifiche per gli Enti del Terzo Settore, offre una panoramica sugli strumenti finanziari pubblici, suddivisi per settore di competenza (cultura, sociale, sport, etc.) e privati nazionali dedicati agli enti non profit e del terzo settore.
Il tutto completato da riferimenti normativi e sitografia.
PREMESSA
CAPITOLO 1 - IL PANORAMA DEGLI ENTI NON PROFIT IN ITALIA
1.1. Introduzione
1.2. Logica economica del non profit. Il terzo settore
1.3. Imprenditorialità del non profit
1.3.1 Assetto aziendale del non profit
1.3.2 Impresa sociale
1.3.3 Le start up
1.4. L’associazionismo non profit
1.4.1 Il volontariato
1.4.2 Le organizzazioni non lucrative di utilità sociale (Onlus)
1.4.3 Le cooperative sociali
1.4.4 Le fondazioni
1.4.5 Le Società operaie di mutuo soccorso
1.4.6 Le organizzazioni non governative (ONG)
1.5. Le organizzazioni profit
1.5.1 Le cooperative
CAPITOLO 2 - LA RIFORMA DEGLI ENTI DEL TERZO SETTORE
2.1 La legge delega
2.2 L’attuazione della delega
2.3 Gli Enti del Terzo Settore (ETS)
2.4 Il regime transitorio
2.5. La personalità giuridica degli Enti del Terzo Settore
2.6 Le agevolazioni per gli Enti del Terzo Settore e le norme comunitarie
2.7 Agevolazioni fiscali ed aiuti de minimis
2.8 Obblighi di pubblicità e trasparenza
CAPITOLO 3 – I FINANZIAMENTI DIRETTI EUROPEI PER IL NON PROFIT
3.1 Commissione Europea e innovazione sociale
3.2 I principali finanziamento diretti UE per il no profit
3.3 Ricerca e innovazione
3.3.1 Horizon 2020
3.4 Ambiente e azione per il clima
3.4.1 LIFE
3.5 Sviluppo e cooperazione internazionale
3.6 Gli Strumenti di Finanziamento
3.6.1 Strumento europeo per la democrazia e i diritti umani (EIDHR)
3.6.2 Strumento che contribuisce alla stabilità e alla pace (IcSP)
3.6.3 Strumento di partenariato (PI)
3.6.4 Strumento per la cooperazione in materia di sicurezza nucleare (INSC)
3.6.5 Development Cooperation Instrument (DCI)
3.6.6 Programma Pan-Africano
3.6.7 Fondo europeo di sviluppo (FES)
3.6.8 Strumento per l’assistenza alla preadesione
3.6.9 Politica europea di vicinato (ENP)
3.6.10 Strumento per la Groenlandia
3.7 Agenzia esecutiva per i consumatori, la salute, l’agricoltura e l’alimentazione (Chafea)
3.7.1 Programma per la salute dell’UE
3.7.2 Una migliore formazione per un’iniziativa alimentare più sicura (BTSF)
3.7.3 Programma di promozione dei prodotti agricoli
3.8 DG Giustizia e consumatori
3.8.1 Programma Giustizia.
3.8.2 Programma diritti, uguaglianza e cittadinanza.
3.8.3 Programma per i consumatori
3.9 Migrazione e affari interni
3.9.1 Fondo Asilo, migrazione e integrazione (AMIF)
3.9.2 Fondo sicurezza interna
3.9.3 Programma Europa per i cittadini
3.10 Occupazione, affari sociali e inclusione
3.10.1 Programma dell’UE per l’occupazione e l’innovazione sociale (EaSI)
3.10.2 Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (FEG)
3.10.3 Fondo di aiuti europei agli indigenti (FEAD)
3.11 Istruzione, cultura, gioventù, lingue e sport.
3.11.1 Europa Creativa.
3.11.2 Erasmus+..
CAPITOLO 4 – LA SCRITTURA DEL PROGETTO EUROPEO.
4.1 L’idea progettuale.
4.2 I principi base. 122
4.3 Il partenariato europeo. 123
4.4 La ricerca dei partner. 123
CAPITOLO 5 – FONDI STRUTTURALI E DI INVESTIMENTO EUROPEI PER L’INNOVAZIONE SOCIALE
5.1 Gli obiettivi sociali di Europa 2020.. 126
5.2 I fondi di investimento collettivo per l’imprenditoria sociale (EuSEF) 128
5.3 La politica di coesione. 130
5.4 I fondi strutturali e di investimento. 131
5.4.1 Fondo Sociale Europeo (FSE) 132
5.4.2 Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) 133
CAPITOLO 6 – COOPERAZIONE TERRITORIALE EUROPEA. 136
6.1 Programmi di Cooperazione Territoriale Europea. 136
6.2 Programmi di cooperazione transfrontaliera (Italia) 137
6.2.1 Italia-Francia Marittimo. 137
6.2.2 Italia-Francia Alcotra. 139
6.2.3 Italia-Svizzera. 140
6.2.4 Italia-Austria. 143
6.2.5 Italia-Slovenia. 144
6.2.6 Italia-Croazia. 147
6.2.7 Grecia-Italia. 148
6.2.8 Italia-Malta. 150
6.3 Programmi di cooperazione transfrontaliera esterna. 151
6.3.1 Italia-Albania-Montenegro. 152
6.3.2 Italia-Tunisia. 153
6.3.3 Mediterranean Sea Basin. 155
6.4 Programmi di cooperazione transnazionale. 157
6.4.1 Adriatic-Ionian (Adrion) 157
6.4.2 Interreg MED.. 159
6.4.3 Interreg CENTRAL EUROPE. 162
6.4.4 Interreg Alpine Space. 164
6.5 Programmi di cooperazione interregionale. 166
6.5.1 Interreg Europe. 166
6.5.2 URABACT III 167
6.5.3 ESPON.. 168
6.5.4 INTERACT III 170
CAPITOLO 7 PROGRAMMI OPERATIVI NAZIONALI 173
7.1 I PON (Programmi Operativi Nazionali) 173
7.1.1 PON per la scuola – competenze e ambienti per l’apprendimento. 174
7.1.2 PON Sistemi di Politiche attive per l’occupazione. 175
7.1.3 PON Inclusione. 178
7.1.4 PON Città Metropolitane. 180
7.1.5 PON Governance e Capacità Istituzionale. 182
7.1.6 PON Iniziativa Occupazione Giovani 184
7.1.7 PON Ricerca e Innovazione. 185
7.1.8 PON Imprese e Competitività. 187
7.1.9 PON Infrastrutture e reti 190
7.1.10 PON Cultura. 192
7.1.11 PON Legalità. 194
CAPITOLO 8 – FINANZIAMENTI ED AGEVOLAZIONI NAZIONALI 199
8.1 Agevolazioni per gli Enti del Terzo Settore (ETS) 199
8.1.1 Finanziamenti agevolati per progetti di rilevante impatto sociale ed occupazionale (Fondazione Italia Sociale) 199
8.1.2 Fondo per il finanziamento di progetti e attività di interesse generale nel terzo settore a livello nazionale. 201
8.1.3 Fondo per il finanziamento di progetti e attività di interesse generale nel terzo settore a livello locale. 202
8.1.4 Contributi per l'acquisto da parte di organizzazioni di volontariato di autoambulanze, autoveicoli per attività sanitarie e beni strumentali 203
8.1.5 Credito d’imposta per le donazioni ad Enti del Terzo Settore (Social Bonus) 204
8.1.6 Detrazione d’imposta per liberalità e contributi associativi ad Enti del Terzo Settore. 205
8.1.7 Accesso al credito agevolato. 207
8.1.8 Titoli di solidarietà. 207
8.1.9 Social lending (peer to peer lending) 209
8.1.10 Il nuovo 5 per mille (in vigore dal 19 luglio 2017) 210
8.1.11 Incentivi fiscali a favore di investitori nel capitale di imprese sociali 212
8.1.12 Fondi per la promozione e lo sviluppo delle imprese sociali 213
8.2 I finanziamenti del Ministero Beni Attività Culturali e Turismo (MIBACT) 214
8.2.1 Fondo Unico per lo Spettacolo (FUS) Contributi per lo spettacolo dal vivo. 214
8.2.2 Agevolazioni per il settore cinematografico. 215
8.2.3 Biblioteche ed istituti culturali 217
8.2.4 Progetti di ricerca scientifica inerenti archivi culturali 217
8.2.5 Credito d’imposta a sostegno degli investimenti pubblicitari incrementali effettuati sui giornali e sulle emittenti radio-televisive a diffusione locale. 218
8.2.6 Progetto Salvaguardia del patrimonio musicale tradizionale a carattere triennale. 219
8.2.7 Fondo nazionale rievocazioni storiche. 220
8.2.8 MigrArtiCinema. 220
8.2.9 MigrArti Spettacolo.
8.2.10 Realizzazione dei centri di produzione artistica, musica, danza e teatro contemporanei
8.2.11 Progetti di sviluppo culturale e sociale delle periferie urbane.
8.2.12 Sostegno di iniziative e manifestazioni turistiche di enti morali, organizzazioni cooperative nazionali, enti senza scopo di lucro
8.2.13 5 per mille alla cultura.
8.2.14 Promozione della musica jazz.
8.2.15 Sillumina – Copia privata per i giovani, per la cultura.
8.2.16 Art bonus, credito di imposta per favorire le erogazioni liberali a sostegno della cultura.
8.2.17 Tax credit creatività.
8.3 Ministero per lo Sviluppo Economico (MISE)
8.3.1 Agevolazioni alla diffusione dell'economia sociale.
8.3.2 Fondo di Garanzia per cooperative ed imprese sociali
8.3.3 I fondi mutualistici per la promozione e lo sviluppo della cooperazione.
8.3.4 Smart & Start Italia - Contributi ed agevolazioni per Start-up Innovative a Vocazione Sociale (SIAVS)
8.3.5 Cooperative-Nuova Marcora.
8.3.6 Nuove imprese a tasso zero.
8.3.7 Cultura Crea.
8.4 Altri soggetti pubblici finanziatori del no profit.
8.4.1 Contributi per il finanziamento di progetti presentati dalle Organizzazioni di Volontariato di Protezione Civile.
8.4.2 Fondo speciale per contributi in conto interessi sui finanziamenti all’impiantistica sportiva.
8.4.3 Fondo di Garanzia per l’impiantistica sportiva.
8.4.4 Credito d’imposta impiantistica sportiva.
8.4.5 Progetti prevenzionali Inail per la sicurezza.
8.5 I finanziamenti delle fondazioni private.
8.5.1 Fondazione con i bambini
8.5.2 Le fondazioni bancarie.
8.5.3 Le banche ed il non profit.