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La legge di Bilancio spazia tra misure di tutti i generi, ma quest'anno si caratterizza per una particolare attenzione all'ambiente e all'innovazione tecnologica. Premiate famiglie e imprese che investono nel risparmio energetico con agevolazioni fiscali e crediti d'imposta. Nuove tasse destinate a pesare soprattutto sui comportamenti più dannosi sia per la salute che per l'ambiente. Focus anche sul settore agricolo. Di rilievo la riforma dell'IMU.
Nell'e-book tutte le novità comma per comma suddivise per argomenti in modo da facilitare la lettura.
Principali argomenti trattati:
ACCISE E IVA
Rimodulate le clausole di salvaguardia con lo slittamento dell'incremento delle accise al 2021. Stop anche all'aumento delle aliquote IVA per il 2020 e revisione parziale dei ritocchi previsti a partire dal 2021.
AGRICOLTURA
Mix di misure a favore degli agricoltori, dalla proroga dell'esenzione sui redditi dominicali ed agrari allo sconto per gli operatori florivivaistici, all'esenzione dai contributi per i giovani agricoltori. Incentivati gli investimenti in innovazione, nel bio e in favore delle imprese femminili con finanziamenti e crediti d'imposta ad hoc.
CASA
Ridotta a regime l'aliquota della cedolare secca sulle locazioni abitative a canone concordato. Prorogate le detrazioni per interventi di efficienza energetica, di ristrutturazione edilizia e per l'acquisto di mobili e grandi elettrodomestici. Introdotto il bonus facciate. Abolita la TASI ma a gettito invariato, quindi con aumento delle aliquote di base dell'IMU.
FAMIGLIA
Pacchetto di interventi in favore di consumatori e famiglie. Arriva il rimborso delle spese pagate con carte e bancomat. Addio alle “bollette pazze” e riduzione da cinque a due anni della prescrizione. Aumentano i bonus bebè e per l'asilo nido. Ridotte le detrazioni per i redditi oltre i 120.000 euro. Tracciabilità per tutte le spese detraibili.
FISCO
Arrivano sugar tax e plastic tax. Niente imposte per le imprese che usano materiali riciclati o producono contenitori compostabili. Tassazione più pesante sulle auto aziendali più inquinanti e sui buoni pasto cartacei. Norme più stringenti per l'accesso al regime forfettario. Riapertura rivalutazione terreni e partecipazioni. Aumento del PREU e tasse sulle vincite
IMPRESE
Si allunga la lista dei crediti d'imposta riconosciuti a fronte degli investimenti delle imprese. Previsti finanziamenti ad hoc per la tutela ambientale. Ripristinato dal 2019 il meccanismo fiscale di Aiuto alla crescita economica – ACE, riaperta la facoltà di rivalutazione di beni di impresa e dell’estromissione dei beni strumentali. Dal 2021 l'IMU diventa interamente deducibile. Agevolazioni per il Sud.
LAVORO
Agevolazioni per l'assunzione di giovani. Confermato il bonus per le giovani eccellenze.
PENSIONI
Ape sociale e “Opzione donna” anche per il 2020. Rivisto dal 2021 il meccanismo di indicizzazione delle pensioni.
RISCOSSIONE ENTI LOCALI
Cambia la riscossione degli enti locali che avranno maggiori poteri. Previsto l'atto unico per accertamento e riscossione. Tempi più veloci per fermo e ipoteche. Escluse dalla nuova normativa le multe stradali.
Premessa.
1. Accise e IVA.
1.1 Slittamento aumento accise gasolio e benzina – Comma 2.
1.2 Stop all'aumento IVA per il 2020 - 3.
1.3 Accisa ridotta per il gasolio commerciale solo per veicoli non inquinanti - 630.
1.4 Riviste le aliquote di accisa per prodotti energetici utilizzati per la produzione di energia elettrica - 631.
1.5 Accise sui tabacchi e imposta su filtri e cartine – 659-660.
2. Agricoltura.
2.1 Fondo per gli investimenti innovativi delle imprese agricole - 123.
2.2 Proroga esenzione IRPEF redditi dominicali e agrari - 183.
2.3 Determinazione reddito degli imprenditori agricoli florovivaistici - 225.
2.4 Esonero contributivo per i giovani agricoltori - 503.
2.5 Mutui a tasso zero per l'imprenditoria femminile -504-506.
2.6 Promozione made in Italy - 508.
2.7 Sostegno alle nuove piantagioni di alberi - 509.
2.8 Oleoturismo - 513-514.
2.9 Contributi per innovazione e coltivazioni bio - 520-522.
2.10 Agevolazioni per la produzione di biogas – 524-527.
3. Casa.
3.1 Aliquota cedolare - 6.
3.2 Sconto al posto dell'ecobonus per i lavori condominiali - 70.
3.3 Fondo di garanzia per i condomini per l'efficientamento energetico - 91.
3.4 Credito d'imposta monitoraggio sicurezza statica – 118.
3.5 Proroga ecobonus, detrazioni ristrutturazioni e bonus mobili – 175.
3.5.1 Ecobonus.
3.5.2 Interventi di ristrutturazione edilizia.
3.5.3 Detrazioni fiscali per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici
3.6 Stop per i privati allo sconto in fattura al posto dell'ecobonus - 176.
3.7 Bonus facciate - 219-224.
3.8 Sostegno all'acquisto e alla locazione della prima casa - 233-234.
3.9 Unificazione IMU TASI 738-781.
3.9.1 La definizione di prima casa.
3.9.2 Base imponibile e aliquote.
3.9.3 Esenzioni, riduzioni e pagamento.
3.9.4 Casi particolari e obbligo di dichiarazione.
3.9.5 Accertamento e sanzioni
4. Famiglia.
4.1 Più tempo per le domande al Fondo indennizzo risparmiatori - 236-238.
4.2 Premio in denaro per le spese pagate con carte e bancomat - 288-290.
4.3 Disposizioni a tutela degli utenti in materia di “bollette pazze” - 291-295.
4.3.1 Prescrizione biennale per le bollette.
4.4 Bonus bebè – 339 -342.
4.5 Bonus asilo nido 343.
4.6 Detrazione per studi musicali per i contribuenti a basso reddito 346-347.
4.7 Esenzione canone RAI per gli anziani a basso reddito – 355-356.
4.8 Bonus cultura diciottenni - 18app – 357-358.
4.9 Tetto più elevato per la detrazione delle spese veterinarie – 361.
4.10 Contributo per l'acquisto di sostituti del latte materno - 456.
4.11 Riduzione detrazioni IRPEF per redditi oltre i 120.000 euro – 629.
4.11.1 Le spese tagliate fuori
4.12 Tracciabilità delle spese detraibili - 679-670.
5. Fisco.
5.1 Proroga sport bonus - 177-179.
5.2 Norme per Campione d’Italia - 559-580.
5.2.1 Base imponibile e aliquote.
5.2.2 Modifiche all'applicazione territoriale di IVA e accise.
5.2.3 Agevolazioni imposte dirette e IRAP.
5.3 Fringe benefit auto aziendali - 632-633.
5.4 Imposta sui contenitori di plastica usa e getta - 634-652.
5.4.1 Importo e pagamento.
5.5 Incentivi per le aziende produttrici di manufatti in plastica e compostabile 653-658.
5.6 Sugar tax – 661-676.
5.7 Aumenta la quota non imponibile per i buoni pasto elettronici - 677.
5.8 Al via la web tax modificata – 678.
5.9 Analisi di rischio evasione - 681-686.
5.9.1 Al via i controlli sui dati bancari
5.10 Revisione del regime forfettario – 691-692.
5.10.1 Regime premiale per le fatture elettroniche.
5.11 Rivalutazione terreni e partecipazioni - 693-694.
5.12 Sale l'imposta sostitutiva per le vendite infraquinquennali di immobili – 695.
5.13 IVIE e IVAFE anche per enti non commerciali e società non di capitali – 710-711.
5.14 IVA noleggio imbarcazioni da diporto – 725-726.
5.15 Aumento del PREU e tasse sulle vincite – 731-735.
5.15.1 Sale la tassa sulle vincite.
6. Imprese.
6.1 Deducibilità IMU dal reddito d'impresa – 4-5, 772-773.
6.2 Finanziamento per investimenti per l'efficienza energetica - 90.
6.3 Contributi all’autotrasporto di persone per rottamazione veicoli inquinanti – 113-117.
6.4 Credito d'imposta per investimenti in beni strumentali - Commi 184-197.
6.4.1 Arco temporale e beneficiari
6.4.2 Investimenti e ammontare del bonus.
6.4.3 Utilizzo del credito.
6.4.4 In caso di vendita dei beni acquisti con le agevolazioni
6.4.5 Coordinamento con le norme su super e iper ammortamento.
6.5 Nuovo credito d'imposta per ricerca e sviluppo – 198-209.
6.5.1 Le tipologie di investimento.
6.5.2 Il credito per le attività di innovazione tecnologica e design.
6.5.3 Ammontare del credito.
6.5.4 Certificazioni e controlli
6.6 Proroga del credito d’imposta formazione 4.0 - Commi 210-217.
6.7 Credito d'imposta investimenti sisma Centro Italia – 218.
6.8 Nuova Sabatini, investimenti SUD ed investimenti eco-sostenibili delle PMI - 226-229.
6.9 Ripristino dell'ACE – 287.
6.10 Più fondi per il piano straordinario per la promozione del Made in Italy -297-298.
6.11 Proroga del credito d’imposta in favore delle PMI per la partecipazione a manifestazioni internazionali di settore – 300.
6.12 Proroga del credito d'imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno – 319.
6.13 “Resto al Sud” - 320.
6.14 Fondo “Cresci al Sud” -321-326.
6.15 Credito d’imposta per la vendita al dettaglio di giornali – 393.
6.16 Estromissione beni strumentali - 690.
6.17 Rivalutazione dei beni d'impresa – 696-705.
6.17.1 Rate e versamenti
6.18 Differimento deduzione di componenti negative IRES – 714-715.
7. Lavoro.
7.1 Sgravio contributivo apprendisti - 8.
7.2 Riduzione tariffe INAIL - 9.
7.3 Esonero contributivo per favorire l'occupazione giovanile - 10.
7.4 Conferma nel 2020 del bonus occupazione giovani eccellenze - 11.
7.5 Esenzione fiscale per la liquidazione anticipata della NASPI per i soci delle coop – 12.
7.6 Esclusione dalla contribuzione aggiuntiva per il lavoro stagionale – comma 13.
8. Pensioni
8.1 Proroga di un anno per l'Ape sociale - 473.
8.2 Prorogata l'Opzione donna – 476.
8.3 Rivalutazione automatica assegni pensionistici – 477-478.
9. Riscossione enti locali
9.1 Nuova disciplina del versamento delle entrate degli enti locali - 784-815.
9.1.1 Accesso diretto all'Anagrafe Tributaria.
9.1.2 Arriva l'atto unico per accertamento e riscossione.
9.1.3 La rateizzazione del debito.
9.1.4 L'Albo dei concessionari
9.1.5 Gratuite trascrizioni, iscrizioni e cancellazioni di pignoramenti ed ipoteche.
9.2 Canone unico per occupazione del suolo pubblico - 816-847.
Questa opera in pdf rappresenta un valido supporto, una utile lettura, una guida esplicativa, per migliorare l’approccio alla materia dell'antiriciclaggio per i Commercialisti, fornendo dei validi strumenti alla comunità dei professionisti richiamati dalla norma; i Dottori Commercialisti, inoltre, vi troveranno una disamina completa ed illustrata delle Regole e le Linee Guida a loro destinate in vista della decorrenza normativa del 1° gennaio 2020.
In questo volume si procede all’analisi contestuale delle tre Regole Tecniche e delle Linee guida, con riferimento alle modifiche che il D.Lgs. 125/2019 ha apportato al D.Lgs. 231/2007 (decreto Antiriciclaggio) proprio con l’obiettivo di agevolare, ulteriormente, l’azione di Commercialisti ed Esperti contabili.
› Obblighi e adempimenti
› Valutazione del rischio
› Adeguata verifica della clientela
› Segnalazione di operazioni sospette
In una sana economia le aziende e le imprese, non dovrebbero combattere, oltre che con le regole di mercato e la crisi economica, anche con le realtà economiche “sporche”, generate da attività illecite, che minano inevitabilmente i principi di libera concorrenza, inquinando il tessuto economico.
Definire la normativa antiriciclaggio un inevitabile strumento di contrasto che una Nazione moderna è obbligata a recepire nel proprio impianto normativo, è assodato ormai da tempo, e la tendenza alla cooperazione (forzata) tra gli Stati, per contrastare il fenomeno, è una delle conseguenze naturali. Questa situazione che investe le economie globali moderne, in Italia è avvertita, ma una endemica e capillare consapevolezza richiede una particolare attenzione ed applicazione nella divulgazione tra le categorie coinvolte.
La “passione” dell’autore per l’antiriciclaggio, è indirizzata anche a questa utile finalità.
La precisa e puntuale esposizione del fenomeno, accompagna il lettore, illustrando la sua manifestazione, la sua natura, la sua genesi, arrivando all’ultima versione della Direttiva AML/FDT, la V, passando per le Regole Tecniche e le Linee Guida pubblicate dal CNDCEC nel 2019 (per quello che riguarda i Dottori Commercialisti).
Assolutamente importante e utile, lo schema riguardante tutte le categorie interessare dal provvedimento (ovvero i soggetti obbligati non vigilati).
Nello schema si rinviene immediatamente l’intervento degli Organismi di autoregolamentazione in materia di Regole Tecniche, Linee Guida, modalità di inoltro delle Segnalazioni di Operazione Sospetta (SOS). In tema di S.O.S., a margine si segnala che il primo passo per una puntuale organizzazione dello studio in materia di AML/FDT, è l’accreditamento nella piattaforma "AS SOS" (la piattaforma Software da utilizzare per le segnalazioni di operazioni sospette di riciclaggio/finanziamento del terrorismo ai sensi dell’art. 43 del d.lgs. 21 novembre 2007, n. 231. - rinvenibile all'indirizzo https://antiriciclaggiopro.it/).
La registrazione non prevede particolari difficoltà, consente di gestire una segnalazione senza obbligatoriamente inviarla subito, lasciando al professionista la possibilità di definirne le fasi di memorizzazione provvisoria, prima dell’inoltro, permettendo una valutazione compiuta di tutti gli aspetti oggettivi e soggettivi, acquisiti nell’ambito dell’attività svolta ovvero a seguito del conferimento di un incarico.
L’autore si sofferma, poi, sull’importanza del ruolo che gli Organismi di Autoregolamentazione avranno nel prossimo futuro, visto il diretto coinvolgimento rinvenibile nella V Direttiva AML/FDT.
Questo Ebook è il Fascicolo n. 1 della Collana "Atlante Antiriciclaggio".
Prefazione
Introduzione
Premessa
Premessa metodologica
Il quadro normativo Antiriciclaggio - Ambito oggettivo e soggettivo di applicazione del D.Lgs. 231/2007
Le regole tecniche per i commercialisti e gli esperti contabili
1. La Regola Tecnica n. 1 “Autovalutazione del rischio” (artt. 15-16 d.lgs. 231/2007)
2. La Regola Tecnica n. 2 “Adeguata verifica della clientela” (artt. 17-30 d.lgs. 231/2007)
2.1 Valutazione del rischio
2.1.1 Valutazione del rischio inerente
2.1.2 La valutazione del rischio specifico
2.1.3 Determinazione del rischio effettivo
2.2 Prestazioni professionali
2.3 Adeguata verifica ordinaria
2.4 Adeguata verifica semplificata
2.5 Adeguata verifica rafforzata
2.6 Persone politicamente esposte
2.7 Titolare effettivo
3.La Regola Tecnica n. 3 “Conservazione dei dati e delle informazioni” (artt. 31, 32 e 34 d.lgs. 231/2007)
4. Considerazioni conclusive
L’alternativa alle liti fiscali.
Il controllo delle informazioni fornite dai contribuenti con le dichiarazioni e comunicazioni fiscali rappresenta, rispetto a queste ultime, una fase successiva che rimette in discussione gli elementi conosciuti dal fisco: nel caso dei controlli “formali”, che hanno cadenza sistematica, l’attività è intesa a correggere le dichiarazioni presentate, mentre il controllo “sostanziale”, eventuale ma programmato all’interno di una determinata “platea” di contribuenti, pone in essere un riesame più approfondito dei comportamenti fiscali.
Data la complessità tecnica della materia tributaria, si tratta spesso di un riesame non convergente con l’opinione del contribuente, che, ancorché obbligato alla collaborazione rispetto alle esigenze del controllo, è legittimato a “resistere” e a contraddire le conclusioni dell’ufficio.
Questa attività di resistenza e contraddittorio attivo si traduce in istituti normativamente previsti, approntati dal legislatore con la finalità di giungere, in caso di controllo e accertamento, a una rideterminazione il più possibile corretta e “consensuale” delle basi imponibili, in vicende strutturalmente caratterizzate da incertezza in fatto e in diritto.
Altri istituti sono finalizzati a regolarizzare violazioni semplici, tipicamente quelle relative agli omessi o tardivi versamenti, o a dimenticanze riconosciute dal contribuente e non suscettibili di incidere sulla corretta rappresentazione della situazione fiscale / contributiva.
In particolare, il presente lavoro si occuperà delle condizioni e modalità attuative del contraddittorio in fase di verifica, cioè prima dell’accertamento (nella prospettiva, per il contribuente, della riduzione degli importi accertabili o dell’archiviazione del verbale), nonché:
Inoltre, ci si occuperà del ravvedimento operoso, cioè della possibilità di regolarizzare le violazioni (relative sia ai versamenti che alle dichiarazioni fiscali) prima che per tali violazioni venga notificato al contribuente un atto impositivo, versando una semplice frazione della sanzione ordinariamente applicabile.
Non vengono invece trattate le forme di definizione che più specificamente interessano la fase del contenzioso tributario (reclamo – mediazione e conciliazione giudiziale), né le definizioni a carattere temporaneo come ad esempio quelle delle norme – relativamente recenti - in materia di “pace fiscale”.
1. Verifiche fiscali e contraddittorio
1.1 La partecipazione nel corso delle verifiche fiscali
CONTRADDITTORIO E VERIFICA
1.1.1 Partecipazione all’inizio della verifica
1.1.2 Contraddittorio in corso di verifica
1.1.3 Tempi previsti
1.1.4 Diritto di assistere alle operazioni
1.1.5 Ulteriori diritti del contribuente
1.1.6 Mancata risposta agli inviti
1.1.7 Conclusione della verifica
1.1.8 Mancata presentazione
1.1.9 Valore probatorio delle dichiarazioni
1.1.10 Accertamento
1.2 Segreto e privacy
TUTELA DEI DATI E DELLE INFORMAZIONI
1.2.1 Segreto professionale
1.2.2 Privacy
1.3 Contraddittorio fiscale
CONTRADDITTORIO
1.3.1 Obbligo di contraddittorio
1.3.1.1 Diritto comunitario
1.3.2 Durante la verifica
1.3.3 In fase di accertamento
1.3.4 Mancata instaurazione
1.3.5 Indirizzi ufficiali
1.3.6 Intervento della Consulta
1.3.7 Innovazioni del 2019
1.3.7.1 Ipotesi di esclusione
1.3.7.2 Contraddittorio nelle indagini finanziarie
2. Patti con il fisco
2.1 Accertamento con adesione
ASPETTI GENERALI
2.1.1 Condizioni ed ambito di applicazione
2.1.2 Procedimento
2.1.2.1 Avvio su iniziativa dell’Ufficio
2.1.2.2 Istanza del contribuente
2.1.3 Sospensione dei termini per l’impugnazione
2.1.4 Adesione e PEC
2.1.5 Controlli
2.1.6 Competenza dell’Ufficio
2.1.7 Imposte indirette
2.2 Atto di accertamento
CONCLUSIONE DELL’ITER
2.2.1 Motivazione
2.2.2 Rappresentanza
2.2.3 Adesione e contraddittorio
2.2.4 Atto di definizione
2.2.5 Effetti
2.2.5.1 Inibizione dei poteri degli uffici
2.2.5.2 Effetti sulle sanzioni
2.2.5.3 Effetti penali
2.2.6 Sopravvenuta conoscenza di nuovi elementi
2.2.7 Perfezionamento dell’adesione
2.2.7.1 Problemi della fase di perfezionamento dell’accordo
2.2.7.2 Lieve inadempimento
2.2.7.3 Sanzioni comunque applicabili
2.2.8 Scomputo delle perdite
2.2.8.1 Precisazioni
2.2.8.2 Perdite di periodo
2.2.8.3 Perdite e adesione
3. Autotutela
3.1 Vizi dell’atto e autotutela
ASPETTI GENERALI
3.1.1 Inquadramento
3.1.2 Finalità dell’istituto
3.1.3 Quadro normativo
3.1.4 Presupposti
3.1.5 Tutela giurisdizionale
3.1.6 Atti definitivi
3.1.7 Autotutela sostitutiva
3.1.8 Danno da mancata autotutela
3.1.9 Non obbligatorietà
3.2 Autotutela e ricorso
GIURISDIZIONE
3.2.1 Indirizzi della Cassazione
3.2.2 Cessazione della materia del contendere
3.2.3 Autotutela e cessazione
3.2.4 Giudicato
3.3 Autotutela in caso di nuovi indirizzi della PA
INDIRIZZI SOPRAVVENUTI
3.3.1 IRAP e autonoma organizzazione
3.3.2 Effetto dei nuovi indirizzi
4. Ravvedimento operoso
4.1 Definizione delle “omissioni”
ASPETTI GENERALI
4.1.1 Aspetti generali
4.1.2 Omessi versamenti
4.1.2.1 Riduzioni fino ai 90 giorni
4.1.2.2 Riduzioni oltre i 90 giorni
4.1.3 Precisazioni
4.1.4 Termini per l’accertamento
4.2 Perimetro oggettivo
4.2.1 Violazioni definibili
4.2.1.1 Violazioni dichiarative nei primi 90 gg
4.2.1.2 Violazioni dichiarative oltre i 90 giorni
4.2.1.3 Ravvedimento della violazione constatata
4.3 Violazioni non sanzionabili ed esimenti
4.3.1 Precisazioni
4.3.2 Esimente penale
4.3.3 Interessi da ravvedimento operoso
4.3.4 Remissione in bonis
4.4 Dichiarazione integrativa / correttiva
4.4.1 Correzione di errori
4.4.2 Dichiarazione tardiva
4.4.3 Acconti
4.4.4 Dichiarazione integrativa e omessi versamenti
4.4.5 Dichiarazione omessa
4.4.6 Erronea imputazione a periodo
4.4.7 Tassazione del componente positivo
4.4.8 Rettifiche positive e negative
5. Interpelli
5.1 Dialogo contribuenti - fisco
ASPETTI GENERALI
5.1.1 Diritto di interpello
5.1.2 Tipologie di interpelli
5.1.2.1 Interpello ordinario puro e qualificatorio
5.1.2.2 Interpello probatorio
5.1.2.3 Interpello anti-abuso
5.1.2.4 Interpello disapplicativo
5.2 Regole comuni
5.2.1 Preventività e controlli
5.2.2 Contenuto delle istanze
5.2.3 Regolarizzazione
5.2.4 Integrazione documentale
5.2.5 Risposta dell’amministrazione
5.2.6 Inammissibilità
5.2.7 Rinuncia
5.3 Effetti successivi
5.3.1 Contenzioso
5.3.2 Segnalazioni
5.3.3 Sanzioni
5.4 Procedura
5.4.1 Presentazione dell’istanza
5.5 Pubblicità degli interpelli
5.4.2 Indirizzi dell’Agenzia
5.4.3 Considerazioni
5.4.4 Pubblicazione generalizzata
Riferimenti normativi
Ebook in pdf di 228 pag. che assiste i professionisti e gli operatori negli adempimenti amministrativi, fiscali, contabili e previdenziali inerenti l'attività di vendita dei generi di monopolio. L'ebook affronta il regime speciale Iva in tutti i suoi aspetti dal Regime monofase dei tabacchi lavorati.
Conclude l'ebook un capitolo dedicato agli aspetti contabili e alle registrazioni delle scritture tipiche relativi a: aggi e compensi, rivendita di tabacchi , gioco del lorro, Bingo.
Aggiornato con:
1. Aspetti amministrativi
1.1 Premessa.
1.2 Le altre attività rinvenibili in una rivendita di generi di monopolio.
1.2.1 Tabella per i titolari di rivendite di generi di monopolio.
1.3 Disposizioni in materia di vendita di prodotti del tabacco.
1.4 Liberalizzazione del settore commerciale contenuta nel d.l. n.223/2006.
1.5 Adempimenti per l’avvio dell’attività.
1.5.1 Rivendite speciali
1.5.2 Patentini
1.5.3 Distributori automatici
1.5.4 Depositi di prodotti succedanei del tabacco.
1.5.5 Apertura di una ricevitoria del lotto.
1.5.6 Vendita tabacchi on line.
1.6 Adempimenti presso il Registro delle imprese.
1.6.1 L’avvio della Comunicazione Unica.
1.6.1.1 Procedura e modulistica.
1.6.1.2 Adempimenti assolti tramite la Comunicazione Unica.
1.6.1.3 Verifiche da parte del Registro delle imprese.
1.6.1.4 Trasferimento telematico alle Amministrazioni interessate.
1.6.2 Il diritto annuale a favore della Camera di commercio.
1.7 Posta elettronica certificata.
Parte II – Aspetti fiscali
2. Le imposte dirette.
2.1 Premessa.
2.2 Produzione e commercializzazione di tabacchi: adempimenti fiscali
2.3 Imposte sui redditi
2.3.1 Beni relativi all’impresa.
2.3.2 Redditi d’impresa.
2.3.3 Determinazione del reddito d’impresa.
2.4 Norme generali sui componenti del reddito d’impresa.
2.4.1 Principio di derivazione rafforzata.
2.5 Ricavi
2.6 Plusvalenze.
2.7 Dividendi
2.8 Spese per prestazioni di lavoro.
2.9 Interessi passivi
2.10 Deducibilità di alcuni costi
2.11 Imprese minori
2.12 L’aggio e le imposte dirette.
2.12.1 Operazioni di rivendita di schede telefoniche.
2.13 Il problema della contabilizzazione dell’aggio.
2.14 Deducibilità dei valori bollati fuori corso.
2.15 Adempimenti contabili
2.16 Cessione d’azienda.
2.17 Sigarette elettroniche.
3. L’imposta sul valore aggiunto.
3.1 Premessa.
3.2 Imposta sul valore aggiunto: caratteri generali
3.3 Regime monofase per i tabacchi lavorati
3.4 Art. 2 del d.P.R. n. 633/1972.
3.5 Art. 10 del d.P.R. n. 633/1972.
3.5.1 Il gioco del Bingo.
3.6 Art. 74 del d.P.R. n. 633/1972.
3.7 Determinazione del pro rata.
3.8 Rivendita bar e tabacchi. Esempi di determinazione del pro rata.
3.9 Aggio e percentuale di detrazione Iva.
3.9.1 Detrazione Iva per operazioni di cui all’art. 74, comma 1, del d.P.R. n. 633 del 1972.
3.10 Formula della percentuale di detrazione.
3.11 Rivendita di generi di monopolio. Rilevazione degli incassi e relativa registrazione.
3.12 La soppressione della bolla d’accompagnamento.
3.13 Imposta di bollo e vendita di generi di monopolio.
3.14 I soggetti esonerati dall’obbligo della certificazione dei corrispettivi
3.15 Accisa.
4. L’IRAP.
4.1 Premessa.
4.2 Soggetti passivi
4.3 Valore della produzione netta.
4.4 Determinazione della base imponibile.
4.4.1 Società di persone ed imprese individuali
4.4.2 Soggetti che si avvalgono di regimi forfetari
4.5 Aliquota.
4.6 Dichiarazione.
Parte III – Aspetti previdenziali
5. Aspetti previdenziali
5.1 Premessa.
5.2 Adempimenti per la gestione dell’attività.
5.2.1 Versamenti
5.2.2 Soci di S.r.l.
5.2.3 Contributi eccedenti il minimale.
5.2.4 Prescrizione.
5.2.5 Sanzioni
5.2.6 Contribuzione volontaria, riscatto, ricongiunzione.
5.2.7 Deducibilità.
5.2.8 Prestazioni
5.3 Inail
Parte IV – Indice sintetico di affidabilità fiscale.
6. Indice sintetico di affidabilità fiscale.
6.1 Premessa.
6.2 Cosa sono gli ISA..
6.3 Modelli di business.
6.4 Indicatori elementari
6.5 Ricavi per addetto.
6.6 Reddito per addetto.
6.7 Durata e decumulo delle scorte.
6.8 Indicatori elementari di anomalia.
Parte VI – Aspetti contabili
7. I profili contabili
7.1 Premessa.
7.2 La contabilità ordinaria.
7.3 Registrazione unica di aggi e compensi
7.4 Scritture contabili della rivendita di tabacchi
7.5 Scritture contabili del gioco del lotto.
7.6 Scritture contabili del gioco del Bingo.
7.7 Scritture contabili di fine esercizio
Aggiornato al Decreto-Legge n° 34 del 2019 – “Decreto Crescita”
- Tipologie di B&B
- Forme giuridiche dell’attività
- Regimi fiscali
Questo e-book tratta la disciplina della struttura ricettiva denominata “Bed & Breakfast” (B&B) in Puglia, regione in cui tale tipologia di ospitalità turistica ha ottenuto un grosso successo, raggiungendo, nel 2018[1], le 3.740 strutture attive con 27.595 posti letto che hanno ospitalo 339.000 turisti (arrivi) per 882.600 pernottamenti (presenze). Dato che il numero di B&B pugliesi è in costante crescita da quasi vent’anni e che questa è un’attività con un forte turn over, ogni anno vi sono fra le 400 e le 500 nuove aperture.
Di conseguenza, per soddisfare la forte domanda di informazioni su tale attività, questo testo cerca di fornire un’analisi quanto più completa e chiara possibile di tutte le problematiche civilistiche (tipologie di B&B, forma giuridica, amministrazione), fiscali (imposte dirette e indirette), amministrative (avvio dell’attività, obblighi di chi la esercita, controlli e sanzioni) relative all’esercizio di un B&B. Esso si conclude con una piccola analisi di mercato che ne mostra l’evoluzione dal 2003 al 2018 in termini di offerta (strutture attive e posti letto disponibili) e di domanda turistica (arrivi e presenze turistiche ospitate) e ne quantifica il fatturato medio potenziale.
[1] Ultimo anno per cui sono disponibili i dati statistici sui B&B a livello provinciale.
Presentazione.
1. La definizione di Bed & Breakfast (B&B) nella Legge Regionale pugliese n° 27 del 2013. Servizi e requisiti minimi obbligatori dell’attività.
2. La tipologia “familiare – occasionale” dell’attività di B&B e la sua amministrazione.
3. Il regime fiscale dell’attività di B&B a conduzione familiare (non imprenditoriale).
4. La tipologia “imprenditoriale – professionale” dell’attività di B&B. La sua gestione in forma societaria. I regimi fiscali possibili
5. La segnalazione certificata di inizio attività (S.C.I.A.) con cui si avvia l’attività di Bed & Breakfast
6. Gli obblighi di chi esercita l’attività di B&B. La sospensione ed il trasferimento dell’attività.
7. I controlli sulle attività di B&B e le sanzioni amministrative per le violazioni degli obblighi previsti dalla Legge Regionale 27/2013.
8. Conclusioni sulla disciplina dei B&B contenuta nella Legge Regionale 27/2013.
9. Le differenze tra i B&B e le strutture ricettive previste dalla Legge Regionale pugliese n° 11 del 1999: residenze turistiche o residence, case per vacanza ed affittacamere.
10.I B&B e l’albergo diffuso. L’ospitalità rurale familiare.
I principali dati statistici sui B&B in Puglia e sui loro flussi turistici dal 2003 al 2018.
APPENDICE I: Facsimile di Segnalazione di inizio attività di un Bed & Breakfast a conduzione familiare (non imprenditoriale).
APPENDICE II: Facsimile di Segnalazione di inizio attività di un Bed & Breakfast gestito in forma imprenditoriale
Allegati
la Legge Regionale Pugliese n° 27 del 2013 e le norme collegate.
Legge Regione Puglia n° 27 del 2013 - Disciplina dell’attività ricettiva di Bed and Breakfast (B&B).
Regio Decreto n. 773 del 1931 – Testo Unico delle leggi di pubblica sicurezza.
Legge Regionale n° 11 del 1999.
Legge Regionale n° 49 del 2017.
DECRETO-LEGGE N. 34 DEL 2019 (CONVERTITO IN LEGGE N. 58 DEL 2019) – Misure urgenti per la crescita economica (“Decreto crescita”).
Il Marchio d'impresa. valorizzazione, tutela e strategie, contenenete focus operativi e modelli di contratto.
Analisi normativa aggiornata al Decreto crescita 34/2019
L'opera si distingue per l’attenzione, quasi monopolizzante, rispetto alla più ampia analisi dell’istituto del marchio, che gli autori rivolgono verso i sistemi di valutazione e valorizzazione del marchio utilizzando un approccio interdisciplinare, giuridico ed economico-aziendale.
La valutazione economica dei marchi d’impresa coinvolge questioni giuridiche ed economiche che hanno importanti risvolti operativi sia nell’attività d’impresa che - sempre più di frequente – anche negli studi professionali.
Il marchio, per sua natura, riveste la funzione distintiva all’interno delle componenti intangibili della gestione, ovvero è in grado di rendere identificabile il produttore del bene su cui è apposto o riconoscibile il soggetto che eroga il servizio contraddistinto dal marchio stesso, i suoi principi ispiratori, i valori etici, la sua storia. Specialmente negli ultimi anni, sembra aver assunto preminente rilevanza, l’altra funzione tipica del marchio: la capacità attrattiva. Il marchio, come noto, funge da catalizzatore delle attenzioni dei consumatori e degli utenti, i quali sulla base di una pregressa esperienza maturata – per effetto dell’acquisto di un prodotto o della fruizione di un servizio – sono propensi a orientare le successive scelte d’acquisto “attratti” da prodotti e servizi che - quandanche nuovi o non conosciuti - proprio in ragione del marchio che li contraddistingue sul mercato.
Il marchio, dunque, può diventare sinonimo di qualità, di garanzia, di precisione e – in molti casi – di attenzione verso obiettivi di rilevanza sociale o etica e di sensibilità per le problematiche legate ai temi di portata generale, come l’ecologia.
Il marchio, infatti, è capace di sintetizzare quella serie di valori che consentono di indirizzare le scelte di acquisto verso l’output di un produttore piuttosto che di un altro. Quello stesso marchio conosciuto sul mercato come sinonimo di precisione e attenzione verso il prodotto finale, sarà un chiaro segnale delle competenze interne all’azienda, inclusa l’efficienza del sistema di produzione adottato e della qualità dei processi, in relazione alla capacità di soddisfare i bisogni e le attese dei consumatori e della collettività più in generale.
Anche in virtù di quanto sin qui esposto, è innegabile che il marchio d’impresa e, più in generale, tutti gli asset intangibili siano delle importanti risorse aziendali caratterizzati da immaterialità e sviluppate internamente che offrono un altrettanto importante contributo in termini di generazione, sviluppo e condivisione del valore dell’azienda, collocandosi tra quelle risorse aziendali che più di altre partecipano al raggiungimento di vantaggi competitivi sostenibili dall’azienda.
Premessa del curatore editoriale:
Prof. Alessandro Giosi
Professore Associato di Economia Aziendale presso l'Università LUMSA di Roma
Il presente Volume, scritto con sapiente competenza e riflessione critica, dall’Avv. Roberto Sarra e dal Dott. Giuseppe Miceli, si distingue proprio per l’attenzione – quasi monopolizzante, rispetto alla più ampia analisi dell’istituto del marchio - che i due fini giuristi rivolgono verso i sistemi di valutazione e valorizzazione del marchio utilizzando un approccio interdisciplinare, giuridico ed economico-aziendale.
Si evince, dalla lettura dell’opera, come una strategica valorizzazione del marchio – o del brand, inteso come evoluzione del marchio – possa consentire di concquistare un maggiore appeal sul mercato concorrenziale, rispetto ai competitor. Ma, soprattutto, ciò che viene acutamente messo in risalto è la propedeutica importanza del processo di valutazione economico-contabile del marchio.
L’impresa moderna e lo studio professionale innovativo, financo la pubblica amministrazione per ottimizzare la propria brand reputation, potranno utilizzare questo testo come uno strumento operativo che gli consentirà di operare – per proprio conto o a beneficio dei propri clienti/utenti - la valutazione del marchio con un approccio interdisciplinare, che consideri trasversalmente differenti aspetti, ottenendo risultati apprezzabili sul piano economico-finanziario. Ecco perché, vengono sviluppati, con un approccio operativo, i principali metodi per la stima del valore di mercato dei marchi.
Particolarmente utile è, inoltre, la modulistica che viene riportata in addendum a un libro che non può mancare nel cassetto del professionista 2.0.
La realizzazione di quest’opera mi vede artefice – prima ancora che partecipe - di un rapporto di collaborazione scientifica maturato tra i due Autori che con questo volume hanno voluto posare la “prima pietra” di un progetto strutturato di master universitario in materia di Intellectual Property Management che avrò cura dirigere.
Un’iniziativa fortemente rappresentativa di quanto proficuo e costruttivo possa risultare il rapporto sinergico e programmatico tra il mondo accademico-universitario e l’apparato professionale-imprenditoriale di cui, molto spesso, il nostro sistema formativo è stato deficitario.
Prefazione
Premessa del curatore editoriale
1. Impresa e diritti di proprietà: il marchio d’impresa
1.1 Il marchio d’impresa: disciplina e caratteri
1.2 La funzione distintiva e la capacità attrattiva del marchio
1.3 Requisiti e tipologie del marchio
1.4 I confini territoriali del marchio
1.5 Registrazione del marchio
1.6 Cause di estinzione del marchio
1.7 Tutela del marchio
1.8 La circolazione del marchio: cessione e licenze
2. Valorizzazione del marchio e strategia d’impresa
2.1 La valorizzazione e tutela del marchio
2.2 Valutazione e identificazione dei beni immateriali
2.3 I principi contabili nazionali
2.4 La valutazione dei costi legati alla IP
2.5 I metodi fondati sui costi
2.5.1 Il metodo del costo storico
2.5.2 Il metodo del costo di riproduzione
2.6 I metodi reddituali
2.6.1 Premium Price
2.6.2 Royalties Method
2.6.3 Metodo Comparativo
3. Il trasferimento del marchio
3.1 Trasferimento e licenza d’uso del marchio
3.2 Le licenze di Marchio
3.2.1 Lease back: monetizzazione degli asset di proprietà industriale
3.2.2 IP Asset Backed Securitization
3.2.3 IP Sale and Lease Back
4. Focus operativi
FOCUS 1: Rassegna dei principali provvedimenti normativi in materia di marchi
FOCUS 2 case study: la valutazione del marchio nelle procedure concorsuali
5. Modelli
5.1 Contratto di cessione di marchio
5.2 Contratto di licenza di marchio
Considerazioni conclusive del curatore editoriale
Bibliografia/Sitografia
Aggiornato con il Decreto crescita (convertito in Legge n. 58/2019)
Il testo è rivolto principalmente a professionisti e consulenti del settore, ma – grazie ad un approccio operativo, caratterizzato da esemplificazioni, casi pratici, tabelle e modulistica – si propone anche come una guida pratica per chi voglia intraprendere un’attività turistico-ricettiva o semplicemente desideri gestire al meglio un business già consolidato.
• Costituzione e gestione
• Lineamenti giuridici
• Criteri organizzativi
• Scritture contabili
• Bilancio e nota integrativa
• Rendiconto finanziario
• Regime fiscale
• IVA
• Imposte dirette
Gli argomenti trattati, tutti corredati da numerosi e circostanziati riferimenti normativi e di prassi, spaziano dai profili civilistici, tra cui la scelta della più idonea forma giuridica per l’esercizio dell’attività, a quelli più propriamente giuridici, fra i quali spiccano quelli relativi al contratto di deposito in albergo e alla delicata questione della responsabilità dell’albergatore per le cose portate o consegnate in albergo.
Dai suggerimenti organizzativi e gestionali si passa agli obblighi contabili ed ai numerosi adempimenti amministrativi.
La parte finale è dedicata alla disciplina tributaria delle strutture alberghiere: partendo da una dettagliata analisi dei molteplici risvolti e utilizzi della fatturazione elettronica (cui è stato dedicato un intero capitolo), si esamina successivamente il trattamento dell’IVA e delle relative detrazioni, per poi dare cenni sulle semplificazioni e agevolazioni previste per i contribuenti in regime forfetario, fino a concludere
con gli aspetti dell’imposizione diretta, tra cui la controversa imposta di soggiorno e di sbarco.
1 Lineamenti giuridici
1.1 Le strutture ricettive
1.2 La classificazione delle strutture ricettive alberghiere e paralberghiere
1.3 La classificazione delle strutture ricettive extralberghiere
1.4 La classificazione delle strutture ricettive all’aperto
1.5 Le strutture ricettive di mero supporto
1.6 Le attività professionali collegate alle strutture ricettive: il servizio di direzione e quello di ricevimento
1.6.1 Il servizio ai piani e il servizio di ristorazione
1.6.2 Il servizio bar e il servizio economato
1.6.3 Il servizio amministrativo ed altri servizi
1.7 La forma giuridica: impresa individuale, impresa societaria e associazione in partecipazione
1.8 La forma giuridica: impresa individuale
1.9 La forma giuridica: l’impresa coniugale
1.10 La forma giuridica: l’impresa familiare
▶▶ Allegato A – Atto dichiarativo d’impresa familiare ai sensi dell’art. 230 bis c.c.
1.11 La forma giuridica: la società irregolare
1.12 La forma giuridica: la società in nome collettivo
1.13 La forma giuridica: la società in accomandita semplice
1.14 La forma giuridica: la società per azioni
1.15 La forma giuridica: la società a responsabilità limitata
1.16 La forma giuridica: la S.R.L. unipersonale
1.17 La forma giuridica: la S.R.L. semplificata
▶▶ Allegato B – Differenze tra S.R.L. e S.R.L.S
1.18 La scelta della forma giuridica per l’esercizio dell’attività alberghiera: l’impresa individuale e l’impresa societaria
1.19 La scelta della forma giuridica per l’esercizio dell’attività alberghiera: la società di persone e la società di capitali
▶▶ Allegato A – Tabella di raffronto tra la S.N.C. e la S.A.S
▶▶ Allegato B – Tabella di raffronto tra la S.R.L. e la S.P.A
1.20 L’associazione in partecipazione
1.21 Il contratto di deposito in albergo
1.22 La responsabilità dell’albergatore per le cose portate in albergo
1.23 La responsabilità dell’albergatore per le cose consegnate in albergo
1.24 Aspetti giuridici dell’azienda agrituristica
2 Gli adempimenti costitutivi
2.1 I piani d’impianto di un’impresa alberghiera
2.2 Il piano degli investimenti a lungo termine
▶▶ Allegato A – Piano degli investimenti a lungo termine di un albergo da acquisire in proprietà
▶▶ Allegato B – Piano degli investimenti a lungo termine di un albergo da arredare e da condurre in locazione
2.3 Il preventivo economico
▶▶ Allegato A – Preventivo economico di un albergo da acquisire in proprietà
▶▶ Allegato B – Preventivo economico di un albergo da arredare e da condurre in locazione
2.4 Il preventivo finanziario
▶▶ Allegato A – Preventivo finanziario di un albergo da acquistare in proprietà
▶▶ Allegato B – Preventivo finanziario di un albergo da arredare e da condurre in locazione
2.5 Gli adempimenti amministrativi per l’avvio e l’esercizio delle strutture turistico-ricettive
2.6 La licenza comunale per l’esercizio di albergo
2.7 La licenza comunale per l’esercizio di albergo e di ristorante
2.8 L’iscrizione al registro delle imprese o al REA
▶▶ Allegato A – Modulistica del registro delle imprese
2.9 La posta elettronica certificata (PEC)
2.10 La dichiarazione di inizio attività all’Agenzia delle Entrate
2.11 Il pagamento dell’imposta di registro
2.12 Altri adempimenti costitutivi: la comunicazione unica e la segnalazione certificata di inizio attività
2.13 Altri adempimenti costitutivi: le scritture contabili civilistiche e fiscali
▶▶ Allegato A – Termini degli adempimenti costitutivi per tipo di società
▶▶ Allegato B – Libri legali e fiscali obbligatori per impresa individuale e società
2.14 Le semplificazioni contabili
2.15 La tenuta e la conservazione dei libri contabili
2.16 I termini di conservazione dei registri e della documentazione contabile
▶▶ Allegato A – Tabella termini di conservazione delle scritture contabili
▶▶ Allegato B – Tabella termini di controllo dichiarazioni fiscali
2.17 I vantaggi della tenuta della contabilità ordinaria
2.18 La comunicazione di apertura dell’albergo agli enti
3 Gli aspetti contabili
3.1 La main-courante (o giornale d’albergo)
3.2 La scheda di dichiarazione delle generalità
▶▶ Allegato A – Dati da trasmettere alle questure
3.3 II modello ISTAT C/59
3.4 Il libro arrivi e partenze
3.5 Gli indici statistici alberghieri
3.6 Il registro degli acquisti
3.7 Il registro dei corrispettivi
▶▶ Allegato A – Cessioni e prestazioni di servizi non soggette all’obbligo di certificazione (Art. 2, del D.P.R. 21 dicembre 1996, n. 696, richiamato dall’art. 1, del D.M. 10 maggio 2019)
3.8 Il registro delle fatture
3.9 Il registro riepilogativo
3.10 Il registro dei beni ammortizzabili
3.11 La prima nota
3.12 Le scritture di costituzione
3.13 Gli aspetti contabili della carta di credito
3.14 Le scritture di gestione
3.15 Le condizioni e il contenuto del bilancio in forma abbreviata
▶▶ Allegato A – Stato patrimoniale in forma abbreviata
▶▶ Allegato B – Conto economico in forma abbreviata (art. 2435 bis del D.Lgs. 6/2003)
▶▶ Allegato C – Clausole generali e principi di redazione del bilancio
3.16 Le condizioni e il contenuto del bilancio delle micro-imprese
▶▶ Allegato A – Parametri ed obblighi connessi alle classi dimensionali delle imprese
3.17 Il contenuto della nota integrativa
3.18 La relazione sulla gestione
3.19 Il rendiconto finanziario
3.20 Approvazione del bilancio nella S.R.L
▶▶ Allegato A – Scheda adempimenti da osservare per l’approvazione del bilancio nella S.R.L. (questa tabella è redatta supponendo che la decisione dei soci sia stata adottata secondo il metodo assembleare)
▶▶ Allegato B – Rappresentazione grafica degli adempimenti connessi al bilancio d’esercizio delle S.R.L.
4 L’ex ricevuta fiscale e la fattura elettronica
4.1 L’ex ricevuta fiscale
4.2 Le motivazioni della fattura elettronica nel Provvedimento dell’Agenzia delle Entrate del 30 aprile 2018
4.3 La procedura da seguire per l’iscrizione al SdI gestito dal Ministero dell’Economia e delle Finanze
4.4 La fattura elettronica: le modalità della trasmissione
4.5 La fattura elettronica: la trasmissione al SdI e i controlli sui file
4.6 La fattura elettronica: la domiciliazione
4.7 La fattura elettronica: la data di emissione e di ricezione
4.8 La fattura elettronica: la nota di variazione e l’autofattura
4.9 La conservazione delle fatture elettroniche
4.10 I servizi ausiliari offerti dall’Agenzia delle Entrate
4.11 Gli incentivi per la fatturazione elettronica
4.12 La delega agli intermediari per la fatturazione elettronica ed i servizi delegabili
4.13 La riservatezza nel trattamento dei dati delle fatture elettroniche
4.14 La quietanza sulle fatture elettroniche
4.15 Il registratore telematico di cassa
4.16 Il documento commerciale, con valenza fiscale, in uso con il registratore telematico
5 L’IVA
5.1 Il meccanismo dell’imposta
5.2 Il momento d’imponibilità all’IVA
5.3 Le prestazioni alberghiere e di somministrazione di alimenti e bevande
5.4 Le aliquote dell’IVA nella costruzione e nella locazione di complessi ricettivi
5.5 L’aliquota dell’IVA nell’intermediazione della locazione di immobili ad uso turistico
5.6 L’aliquota dell’IVA nelle aziende agrituristiche e nelle case per ferie
5.7 Il rimborso delle spese
5.8 Il volume d’affari
5.9 La dichiarazione di variazione all’IVA
5.10 L’esercizio di più attività
5.11 Gli omaggi e l’IVA
5.12 La liquidazione periodica e la dichiarazione annuale dell’IVA
▶▶ Allegato A – Termini di emissione e registrazione delle fatture, nonchè modalità di liquidazione dell’imposta
▶▶ Allegato B - Termini di liquidazione periodica dell’IVA
▶▶ Allegato C – Schema di liquidazione periodica dell’IVA
5.13 L’acconto dell’IVA
5.14 Gli aspetti fiscali del telefono fisso e mobile
5.15 Gli aspetti fiscali delle autovetture, degli autobus, dei motocicli, ecc
5.16 La detraibilità dell’IVA sull’ampliamento della struttura alberghiera
5.17 La detraibilità dell’IVA relativa ai costi di manutenzione straordinaria dell’immobile locato
5.18 La detraibilità dell’IVA relativa ai costi di manutenzione straordinaria di immobili abitativi destinati ad attività turistico-alberghiera
5.19 L’attività ricettiva e le prestazioni di cure termali
5.20 Le prestazioni alberghiere a clienti pagate da agenzie straniere
5.21 Le residenze sanitarie assistenziali, le case di riposo per anziani, le colonie, ecc.
5.22 L’attività di affittacamere
5.23 Le semplificazioni e le agevolazioni dei contribuenti in regime forfetario
▶▶ Allegato A – Prospetto di valori di ricavi e di redditività per settore di attività nel regime forfetario
▶▶ Allegato C – Fattura d’impresa ricettiva che adotta il regime forfetario
5.24 La pulizia delle strutture ricettive affidata a imprese
6 L’imposizione diretta
6.1 Il momento di effettuazione delle operazioni ai fini delle imposte dirette
▶▶ Allegato A – Tabella differente momento impositivo ai fini dell’IVA e delle imposte dirette
6.2 I costi di gestione e il criterio di inerenza
6.3 I criteri di competenza, di certezza e di determinabilità
6.4 Il diritto al rimborso della maggiore imposta versata per l’ascrivibilità di maggiori costi in un periodo d’imposta rivenienti dal loro disconoscimento in altro periodo d’imposta
6.5 L’emendabilità della dichiarazione dei redditi
6.6 La deducibilità delle spese alberghiere e di ristorazione da parte del cliente
6.7 L’ammortamento dei beni materiali
6.8 I costi di manutenzione, riparazione, ammodernamento e trasformazione
6.9 La deducibilità delle tasse e delle imposte
▶▶ Allegato A – Prospetto sulla deducibilità dei tributi
6.10 I ricavi
6.11 Le plusvalenze e le minusvalenze
6.12 La distruzione di generi alimentari e la deduzione dal reddito
▶▶ Allegato A – Schema riassuntivo delle presunzioni di cessione e di acquisto di beni
▶▶ Allegato B – Comunicazione di distruzione o trasformazione di beni
▶▶ Allegato C – Dichiarazione sostitutiva di atto notorio per la distruzione/trasformazione dei beni
6.13 Gli omaggi e le imposte sul reddito
6.14 Le provvigioni agli intermediari
▶▶ Allegato A – L’IVA nelle prestazioni generiche tra intermediario e committente nei Paesi della UE ed extra UE
▶▶ Allegato B – L’IVA nella fatturazione tra agente e preponente nelle intermediazioni generiche nei Paesi della UE ed extra UE
6.15 Il reddito delle imprese ricettive in contabilità semplificata
▶▶ Allegato A – Tabella momento impositivo con pagamenti diversi dal contante
6.16 L’imposta regionale sulle attività produttive (IRAP)
6.17 La tassazione delle società di persone
6.18 La tassazione delle società di capitali in capo alla società erogante ed ai soci
▶▶ Allegato A - Tassazione utili, prodotti dal 1° gennaio 2018, da società di capitali residente a persona fisica, in possesso di partecipazioni qualificate e non
6.19 Gli acconti delle imposte
6.20 I termini di versamento delle imposte
6.21 L’imposta di soggiorno e l’imposta di sbarco
Il nuovo incentivo alla crescita delle imprese, la c.d. “mini IRES” dopo la conversione del Decreto crescita (Legge n. 58/2019).
Il d.l. Crescita ha riscritto interamente la disciplina della cd. Mini-IRES, che era stata introdotta dalla legge di bilancio 2019 a fronte dell’abrogazione dell’ACE e della mancata proroga del super-ammortamento. La nuova agevolazione appare indubbiamente molto semplificata per quanto concerne le modalità di calcolo del beneficio, essendo determinata unicamente con riguardo all’incremento patrimoniale derivante dalla non distribuzione degli utili. È, infatti, venuta meno l’ulteriore condizione prevista nella versione previgente del reinvestimento di tali utili in incrementi occupazionali e nuovi investimenti.
Come evidenziato dalla relazione illustrativa, la revisione della mini-IRES è volta a introdurre “un nuovo incentivo volto a individuare una modalità di tassazione agevolata ai fini IRES relativamente semplice e pur sempre con la finalità di agevolare gli utili non distribuiti. La nuova aliquota ridotta dell’IRES, applicabile al reddito di impresa dichiarato, è correlata quindi al solo reimpiego degli utili. Si prevede a regime l’applicazione di un’aliquota ridotta pari al 20,5 per cento sugli utili reinvestiti, a prescindere dalla destinazione specifica degli stessi all’interno dell’organizzazione”.
Tale agevolazione è stata battezzata dai primi commentatori come “mini IRES” dando rilievo appunto al particolare meccanismo dell’agevolazione che non agisce in diminuzione sulla determinazione della base imponibile, ma riduce l’aliquota di imposta su una parte dell’imponibile (pari agli utili accantonati) .
Il meccanismo dell’agevolazione è rimasto invariato, ma, rispetto all’originaria formulazione, la normativa vigente rivede al ribasso la riduzione dell’aliquota IRES che è passata da 9 a 1,5 punti percentuale per il 2019 (fino ad arrivare a 4 punti percentuali a regime dal 2023).
Va evidenziato che il beneficio non è limitato alla sola IRES, essendo fruibile anche dai soggetti IRPEF, ma l’individuazione della disciplina applicabile è demandata a un apposito provvedimento attuativo.
La nuova disciplina si applica a decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2018 (vale a dire dal periodo di imposta 2019 per i soggetti “solari”). È stato sottolineato come non vi sia una disposizione ad hoc per la misura degli acconti da versare per il 2019, per i quali, di conseguenza, si osserverà la disciplina ordinaria, senza obbligo di alcuna rettifica finalizzata, per esigenze erariali di “cassa”, a non tener conto del mutato contesto normativo in via previsionale.
Come si avrà modo di analizzare nel prosieguo, la nuova disciplina – che va a sostituire la prima versione della Mini IRES sicuramente non di agevole applicazione – presenta una notevole semplificazione, ma indubbiamente l’incentivo, con la riduzione del beneficio, ha perso molto del suo appeal.
1. Premessa
2. Ambito soggettivo
2.1 Soggetti ammessi
2.2. Enti creditizi e finanziari
2.3 Soggetti esclusi
2.3 Cumulabilità con altre agevolazioni
3. Meccanismo dell’agevolazione
3.1 Riduzione dell’aliquota di imposta
4. Gli utili accantonati a riserve “disponibili”
4.1 Riserve di utili “non disponibili”
5. Il riporto in avanti dell’eccedenza di utile
6. Il meccanismo agevolativo per i soggetti in consolidato fiscale e trasparenza fiscale
6.1 Consolidato fiscale
6.2 Trasparenza fiscale
7. L’applicazione dell’agevolazione per i soggetti IRPEF
Appendice normativa
Decreto legge 30 aprile 2019 - Misure urgenti di crescita economica e per la risoluzione di specifiche situazioni di crisi (G.U. n. 100 del 30 aprile 2019 - Legge n. 58 del 28 giugno 2019, convertito con modifiche) (estratto)
Con lo sviluppo dell’attività di revisione legale si sono nel frattempo sviluppati notevolmente gli altri servizi di revisione e gli altri incarichi del revisore. La necessità di sviluppare i servizi professionali a tale riguardo porta necessariamente ad una varietà di servizi che il revisore deve saper svolgere e a nuove professionalità.
In tal veste è sembrato opportuno fare un punto della situazione (peraltro in costante evoluzione) per cercare di fornire dei riferimenti utili ai professionisti che operano nel settore.
Nel testo non sono naturalmente citati tutti i servizi possibili, ma solo i principali che la prassi economica attualmente richiede considerando che l’evoluzione delle cose ne produrrà sempre di nuovi.
Si è quindi cercato di analizzare gli aspetti generali dei servizi che possono essere resi distinguendo tra revisione completa, revisione limitata e altre tipologie di servizi.
Si è poi focalizzata l’attenzione sui servizi ed incarichi imposti dalla legge suddividendoli tra quelli previsti dal Codice Civile, da altre leggi speciali e le attestazioni ai fini fiscali. Infine ci si è concentrati sui servizi che non richiedono alcuna relazione del revisore come l’assistenza contabile, la due diligence e le agreed upon procedures che spesso sono assegnate da specifici incarichi.
Sono forniti alcuni esempi di relazioni da utilizzare a seconda delle diverse circostanze, se richieste.
Il tutto nella speranza che questo testo possa essere utile ai professionisti.
Prefazione
1. Aspetti generali e tipi di incarichi
2. Incarichi imposti dalla legge
2.1 Incarichi imposti dal Codice Civile
2.1.1 Limitazioni alla circolazione delle azioni
2.1.2 Annullamento di azioni possedute da una controllata
2.1.3 Acconti sui dividendi
2.1.4 Recesso del socio
2.1.5 Azioni riscattabili
2.1.6 Aumento di capitale con esclusione del diritto di opzione
2.1.7 Parere sulla congruità del prezzo di emissione delle azioni
2.1.8 Patrimoni destinati a specifici affari
2.1.9 Direzione e coordinamento
2.1.10 Congruità del rapporto di cambio in caso di fusione
2.1.11 Congruità del rapporto di cambio in caso di scissione
2.1.12 Fusione con indebitamento
2.1.13 Conferimenti in natura in SRL
2.1.14 Perdite nella S.r.l.
2.1.15 Asseverazione a tutela dei creditori
2.1.16 Cooperativa che ha perso la mutualità prevalente
2.1.17 Bilanci intermedi e bilancio finale di liquidazione
2.2 Altri incarichi
2.3 Attestazioni ai fini fiscali
3. Altri incarichi di assurance
4. Altri servizi che non forniscono assurance
4.1 Assistenza contabile
4.2 Due diligence
4.3 Agreed upon procedures
Bibliografia
Dalla “Sopropè” alla Legge 28 giugno 2019 n. 58 - II Edizione.
Il presente lavoro cerca di ricostruire il percorso del principio del contraddittorio endoprocedimentale tributario attraverso le regole normative e i passaggi giurisprudenziali per fornire agli operatori degli spunti pratici a cui eventualmente far riferimento negli atti di difesa del contribuente.
La prima edizione dell’e-book si fermava alle tre ordinanze della Corte Costituzionale del Luglio 2017. Adesso diamo conto della giurisprudenza della Corte di Cassazione degli anni più recenti, della prassi intervenuta sull’argomento, dei tentativi di regolamentazione ed infine dell’approvazione di norme nuove in materia, con la conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34, recante “Misure urgenti di crescita economica e per la risoluzione di specifiche situazioni di crisi”.
Le novità entreranno in vigore per gli accertamenti emessi dopo il 1° luglio 2020, con tutto il tempo per approfondire gli aspetti più spinosi e, riteniamo, per una necessaria e profonda revisione delle regole che denotano non pochi problemi sotto più di un aspetto.
Il rispetto dei diritti della difesa costituisce un principio generale del diritto comunitario che trova applicazione ogniqualvolta l’amministrazione si proponga di adottare nei confronti di un soggetto un atto ad esso potenzialmente sfavorevole. In forza di tale principio i destinatari di decisioni che incidono sensibilmente sui loro interessi devono essere messi in condizione di manifestare utilmente il loro punto di vista in merito agli elementi sui quali l’amministrazione intende fondare la sua decisione. A tal fine essi devono beneficiare di un termine sufficiente.
Tale obbligo incombe sulle amministrazioni degli Stati membri ogniqualvolta esse adottano decisioni che rientrano nella sfera d’applicazione del diritto comunitario, quand’anche la normativa comunitaria applicabile non preveda espressamente siffatta formalità. Trattandosi dell’attuazione del principio in parola e, più in particolare, dei termini per esercitare i diritti della difesa, si deve precisare che, qualora non siano fissati dal diritto comunitario, essi rientrano nella sfera del diritto nazionale purché, da un lato, siano dello stesso genere di quelli di cui beneficiano i singoli o le imprese in situazioni di diritto nazionale comparabili, e, dall’altro, non rendano praticamente impossibile o eccessivamente difficile l’esercizio dei diritti della difesa conferiti dall’ordinamento giuridico comunitario.
Quello appena riportato è, parola più parola meno, il passaggio più significativo della sentenza Sopropè del 18 dicembre 2008 (Causa C‑349/07) della Corte di Giustizia UE. Da questi riferimenti, che poggiano sugli articoli 41, 47 e 48 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea, si è sviluppato un corposo filone giurisprudenziale nazionale sulla base del quale si è progressivamente affermata l’esistenza di un principio generale che attribuisce al contribuente il diritto al contraddittorio preventivo nel procedimento di accertamento e/o riscossione. Preventivo nel senso che non dovrebbe essere possibile emettere atti in contrasto con queste garanzie procedimentali e, nel caso, l’atto emesso sarebbe invalido.
Parallelamente in alcuni provvedimenti normativi tributari si sono introdotti dei passaggi che fanno riferimento alla necessità del contraddittorio mentre, in particolari settori (vedi accertamenti standardizzati) questa garanzia è entrata per via giurisprudenziale. L’insieme è piuttosto eterogeneo e non brilla per sistematicità. Per assicurare quest’ultima, fino al dicembre 2015, era intervenuta la giurisprudenza che era pian piano addivenuta ad un’interpretazione unificante del criterio, scritto o meno che fosse. Così si era prodotto un orientamento via via affermatosi fino alle celebri sentenze delle Sezioni Unite del 18 settembre 2014 (n. 19667-68).
L’inattesa svolta interpretativa arrivata con la nuova pronuncia delle Sezioni Unite (n. 24823 del 9 dicembre 2015) ha riportato verso una situazione non lineare e tutt’altro che definita, sottoposta già recentemente, proprio in virtù di differenze evidenti relativamente a situazioni di fatto assimilabili, al vaglio della Corte Costituzionale.
1. La normativa interna
1.1 Introduzione
1.2 L’articolo 12, comma 7 dello “Statuto”
1.2.1 La norma.
1.2.2 L’ambito di applicazione.
1.2.3 Il computo del termine.
1.2.4 La “particolare” urgenza.
1.2.5 Atto emanato ed atto notificato.
1.2.6 Garanzia statutaria e accertamenti senza accesso in azienda (c.d. “a tavolino”).
1.2.7 L’obbligo di proporre specifiche eccezioni
1.3 Il controllo formale delle dichiarazioni (articolo 36-ter del D.P.R. 600/73)
1.3.1 La regola normativa.
1.3.2 La giurisprudenza.
1.3.3 L’impugnazione dell’esito del controllo formale.
1.4 Dovere di informazione liquidazione dei tributi sulla base delle dichiarazioni (artt. 6 Legge 212/2000 e 36-bis D.P.R. 600/73).
1.4.1 La normativa e la sua recente interpretazione.
1.5 Il nuovo accertamento sintetico (articolo 38 D.P.R. 600/73)
1.5.1 La revisione del 2010
1.5.2 La prassi dell’Agenzia
1.5.3 La giurisprudenza
1.6 Le nuove disposizioni antielusive (art. 1 D.Lgs. 5 agosto 2015, n. 128)
1.6.1 Prima e dopo la riforma del 2015
1.7 Il contraddittorio in materia doganale (art. 11 D.Lgs. 374/90)
1.7.1 La norma del 1990 e l’aggiunta del 2012
1.8 Il contraddittorio in materia di studi di settore e accertamenti standardizzati in genere
1.8.1 La normativa
1.8.2 L’elaborazione giurisprudenziale
1.9. L’ipoteca “esattoriale” (articolo 77, comma 2-bis, DPR 602/73)
1.9.1 La modifica normativa del 2011
1.9.2. La giurisprudenza sulla regola previgente
1.10. Conclusioni
1.10.1 Un contraddittorio “a la càrte”?
2. Le regole europee
2.1. La Carta dei Diritti Fondamentali
2.1.1 Le norme di tutela.
2.1.2 Il valore nel diritto interno della Carta dal lato della giurisprudenza interna
2.1.3 Il valore nel diritto interno della giurisprudenza della Corte di Giustizia
2.1.4 L’effetto espansivo delle tutele della Carta e lo “spill-over effect”
3.L’intervento della Corte di Giustizia e le elaborazioni delle Corti nazionali
3.1. Le principali massime comunitarie
3.1.1 La sentenza Sopropè
3.1.2 La sentenza Kamino International – Datema Worldwide
3.1.3 Considerazioni d’insieme
3.2. L’elaborazione delle sentenze UE da parte del giudice nazionale
3.2.1 La discriminazione a rovescio.
3.2.2 La elaborazione dei principi comunitari in ambito nazionale. Gli albori.
3.2.3 La giurisprudenza di legittimità. La “marcia trionfale” dei principi europei
3.2.4 Il contraddittorio preventivo davanti alla Corte Costituzionale
3.2.5 La questione fa rotta (ancora!) verso le Sezioni Unite
4. Le analisi (e i dubbi) più recenti
4.1 Qualche riflessione preliminare
4.2 Il nuovo passaggio alle Sezioni Unite. La svolta interpretativa
4.2.1 La sentenza delle Sezioni Unite n. 24823 del 9 dicembre 2015.
4.2.2 La vera “distonia”.
4.2.3 Ancora verso la Corte Costituzionale.
4.2.4 La giurisprudenza non (sempre) si allinea alle Sezioni Unite. Breve rassegna 2016-2017.
4.2.5 Le ordinanze della Corte Costituzionale del luglio 2017.
5. Gli anni più recenti e l’intervento normativo
5.1. La giurisprudenza
5.1.1 Le massime della Cassazione 2018-2019, con particolare riferimento alle regole dello “Statuto” sul contraddittorio preventivo.
5.1.2 La sentenza della Sezione Tributaria n. 701/2019.
5.2. La prassi degli ultimi anni
5.2.1 La Circolare 1/2018
5.2.2 La Circolare 19 del 2019
5.3. Gli interventi normativi tentati e quello operato dalla Legge 28 giugno 2019, n. 58
5.3.1 La Legge Delega
5.3.2 Il disegno di legge sulle semplificazioni e il primo progetto di una norma generale
5.3.3 Accertamento parziale e integrativo in relazione al diritto al contraddittorio
5.3.4 La Legge 28 giugno 2019, n. 58
5.3.5 Le nuove regole in vigore dal 1° luglio 2020
5.3.6 Qualche riflessione
5.3.7 Conclusioni