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Il presente e-Book, pdf di 160 pagine, intende fornire il quadro completo delle modifiche previste al codice penale e di procedura penale, evidenziando quanto entra immediatamente in vigore e tutte le ricadute pratiche della riforma.
Al fine di elaborare proposte di riforma in materia di processo e di sistema sanzionatorio penale, la ministra Cartabia ha istituito presso l'Ufficio legislativo del Ministero della Giustizia una commissione di studio, presieduta dal Presidente emerito della Corte costituzionale, Giorgio Lattanzi.
Perseguendo l'obiettivo di «superare il luogo comune e la cultura del carcere, come unica o comunque irrinunciabile, risposta al reato», la Commissione sottolinea anzitutto, nella sua relazione finale presentata al Guardasigilli, l'improrogabilità di una riforma organica della disciplina della pena pecuniaria e, in particolare, dei meccanismi di conversione della stessa, tramite l'adozione di un sistema basato sulle “quote” che consenta di commisurare la pena alla gravità del fatto e alle condizioni economiche del condannato.
In questa cornice si inserisce la riforma delineata dal disegno di legge S 2353, denominato Delega al Governo per l'efficienza del processo penale nonchè in materia di giustizia riparativa e disposizioni per la celere definizione dei procedimenti giudiziari, ora all'esame del Parlamento. Tale progetto di riforma nasce in un contesto del tutto peculiare, trattandosi di un emendamento a un disegno di legge presentato lo scorso anno dalla precedente compagine governativa (disegno di legge AC 2435).
Di qui, nella Gazzetta Ufficiale n. 237 del 4 ottobre 2021 è stata pubblicata la legge n. 134 del 27 settembre 2021 Delega al Governo per l'efficienza del processo penale nonché in materia di giustizia riparativa e disposizioni per la celere definizione dei procedimenti giudiziari. La legge, che in vigore il 19 ottobre 2021, si compone di due articoli:
Luigi Tramontano
Giurista, già docente a contratto presso la Scuola di Polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza è autore di numerosissime pubblicazioni giuridiche ed esperto di tecnica legislativa, curatore di prestigiose banche dati legislative e direttore scientifico di corsi accreditati di preparazione per l’esame di abilitazione alla professione.
Introduzione
1. I contenuti della riforma
1.1 Oggetto e procedimento (Articolo 1, commi da 1 a 4)
1.2 Processo penale telematico (Articolo 1, comma 5)
1.3 Notificazioni all’imputato. (Articolo 1, comma 6)
1.4 Processo in assenza (Articolo 1, comma 7)
1.5 Utilizzo delle videoregistrazioni e dei collegamenti a distanza (Articolo 1, comma 8)
1.6 Indagini preliminari e udienza preliminare (Articolo 1, comma 9)
1.7 Procedimenti speciali (Articolo 1, comma 10)
1.8 Giudizio (Articolo 1, comma 11)
1.9 Procedimento davanti al tribunale in composizione monocratica (Articolo 1, comma 12)
1.10 Impugnazioni (Articolo 1, comma 13)
1.11 Amministrazione dei beni in sequestro ed esecuzione della confisca (Articolo 1, comma 14)
1.12 Condizioni di procedibilità (Articolo 1, comma 15)
1.13 Esecuzione delle pene pecuniarie (Articolo 1, comma 16)
1.14 Sanzioni sostitutive delle pene detentive brevi (Articolo 1, comma 17)
1.15 Giustizia riparativa (Articolo 1, commi da 18 a 20)
1.16 Disposizioni in materia di esclusione della punibilità per particolare tenuità del fatto (Articolo 1, comma 21)
1.17 Disposizioni in materia di sospensione del procedimento penale con messa alla prova dell’imputato (Articolo 1, comma 22)
1.18 Disciplina sanzionatoria delle contravvenzioni (Articolo 1, comma 23)
1.19 Disposizioni in materia di controllo giurisdizionale della legittimità della perquisizione (Articolo 1, comma 24)
1.20 Disposizioni in materia di comunicazione della sentenza (Articolo 1, comma 25)
1.21 Ufficio per il processo penale (Articolo 1, commi da 26 a 28)
2. Norme immediatamente vigenti
2.1 Disposizioni in materia di prescrizione del reato (Articolo 2, comma 1)
2.2 Disposizioni in materia di ragionevole durata dei giudizi di impugnazione (Articolo 2, commi da 2 a 6)
2.3. Compiuta identificazione della persona sottoposta ad indagini e dell’imputato (Articolo 2, commi da 7 a 10)
2.4 Modifiche in materia di tutela della vittima di reato (Articolo 2, commi 11-13)
2.5 Disposizioni in materia di garanzie dei detenuti (Articolo 2, comma 14)
2.6 Disposizioni in materia di arresto obbligatorio in flagranza (Articolo 2, comma 15)
2.7 Comitato tecnico-scientifico per il monitoraggio sull’efficienza della giustizia penale, sulla ragionevole durata del procedimento e sulla statistica giudiziaria (Articolo 2, commi 16-17)
2.8 Piano per la transizione digitale della amministrazione della giustizia (Articolo 2, commi 18-19)
2.9 Comitato tecnico-scientifico per la digitalizzazione del processo (Articolo 2, commi 20-21)
2.10 Disposizioni finanziarie (Articolo 2, commi 22-24)
Appendice
Guida operativa e strumenti utili per la gestione del rischio COVID-19 nelle attività commerciali, nelle aziende e nei cantieri aggiornata al decreto legge n. 127 del 21 settembre 2021 (estensione obbligo Green Pass).
Percorso guidato per la realizzazione dei documenti:
Questa pubblicazione è nata allo scopo di fornire strumenti utili e indicazioni da seguire nella gestione dell’emergenza legata alla diffusione dell’infezione da COVID-19 nei luoghi di lavoro e nei cantieri.
Si è voluto dare un taglio pratico al testo, sulla base dell’esperienza maturata nella consulenza dall’inizio della pandemia, con:
utilizzabili per gestire il rischio di contagio da COVID-19.
La nuova edizione del testo è stata redatta alla luce dell’evoluzione della pandemia ma, soprattutto, dell’aggiornamento normativo (ultimo fra tutti l’introduzione dell’obbligo del Green Pass sul luogo di lavoro): gli autori hanno rivisto e adeguato le indicazioni e i file utili per gestire correttamente il rischio di contagio da COVID-19.
Inoltre, anche questa nuova edizione contiene dei documenti in word editabili: check list, esempi di protocolli precompilati, procedure, istruzioni, segnaletica e schede per integrare il POS e il PSC.
Nell'eBook sono riportate le possibili soluzioni pratiche suddividendo le tipologie di imprese in sette gruppi:
Autori
Carmine Moretti
Ingegnere ambientale, è consulente aziendale e titolare dello studio TMA srl di Bologna. Dal 2003 si occupa di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro, formazione e ambiente. È consulente per aziende con sedi dislocate in varie regioni del territorio nazionale. Negli ultimi anni ha realizzato e curato diverse pubblicazioni in materia di sicurezza sul lavoro.
Marco Ballardini
Ingegnere ambientale, è consulente aziendale e formatore. Dopo aver lavorato per 10 anni nel settore petrolifero come tecnico specializzato e responsabile di cantiere, dal 2016 ha avviato la collaborazione con lo studio TMA srl di Bologna, occupandosi di consulenza e formazione in ambito sicurezza e salute sul lavoro e sistemi di gestione (ISO 9001 / ISO 14001 / ISO 45001).
1. Introduzione
2. Green Pass
3. Check-list Protocollo aziendale prevenzione contagio COVID-19
4. Protocollo aziendale prevenzione contagio COVID-19 - Aziende
5. Protocollo Aziendale prevenzione contagio COVID-19 - Cantieri
6. Aggiornamento del PSC COVID-19
6.1. Aggiornamento dei Costi della Sicurezza COVID-19
6.2. PSC - Misure specifiche aggiuntive COVID-19
6.3. Compiti del Coordinatore della Sicurezza COVID-19
7. Aggiornamento del POS COVID-19
7.1. POS - Misure specifiche aggiuntive COVID-19
7.2. Adempimenti specifici del Datore di Lavoro COVID-19
8. Documenti editabili allegati all’eBook COVID-19
8.1. Tabella degli adempimenti in base alla tipologia di attività
8.2. Modelli COVID-19
8.3. Procedure COVID-19
8.3.1. Istruzioni COVID-19
8.3.2. Segnaletica COVID-19
Superbonus 110: Come evitare e gestire il contenzioso, eBook in pdf di 144 pagine che, senza pretesa di esaustività, affronta quello che potrà essere il contenzioso nascente dalle procedure di applicazione della normativa sul Superbonus, analizzando:
Vengono trattati non solo gli aspetti civilistici, in particolare in tema di responsabilità delle diverse figure coinvolte, ma anche quelli tributari e penalistici.
Infatti, l'applicazione della suddetta normativa, ha implicazione su più livelli, interessando diverse tipologie di professionisti e potenziali profili di illegittimità.
La volontà degli autori è dunque quella di guidare il giurista che, nel breve periodo, si troverà presumibilmente ad affrontare un'ampia e complessa casistica in materia.
1. Profili civili e tributari
1.1 Aspetti introduttivi
1.1.1 Il Decreto Rilancio: scopo della norma sul Superbonus 110% e disciplina di riferimento
1.2 Ambito oggettivo: interventi principali o “trainanti” ed interventi “trainati”
1.2.1 Interventi trainanti
1.2.1.1 Requisiti degli interventi ammessi al Superbonus 110%
1.2.2 Interventi Trainati
1.3 Ambito soggettivo: a chi spetta l’agevolazione
1.3.1 Lettera a), comma 9, art. 119 Decreto Rilancio – Condomini e persone fisiche - edifici da due a quattro unità immobiliari
1.3.2 Lett. b) comma 9, dell’art. 119 Decreto Rilancio - Persone fisiche, al di fuori dell’esercizio di attività di impresa, arti e professioni
1.3.3 Lett. c), Comma 9, art. 119 Decreto Rilancio - istituti autonomi case popolari (IACP) comunque denominati - enti con medesime finalità sociali
1.3.4 Lett. d), Comma 9, art. 119 Decreto Rilancio – cooperative di abitazione a proprietà indivisa
1.3.5 Lett. d-bis) - e), Comma 9, art. 119 Decreto Rilancio – Organizzazioni non lucrative di utilità sociale - organizzazioni di volontariato - associazioni di promozione sociale – Associazioni e società sportive dilettantistiche – Enti religiosi
1.4 L’agevolazione fiscale
1.5 La misura della detrazione
1.6 Facoltà alternative alla detrazione fiscale
1.6.1 Lo “sconto in fattura”
1.6.2 La cessione del credito
1.6.3 Modalità di adesione alle alternative alla detrazione
1.7 Profili di responsabilità
2. La nuova CILA-Superbonus
2.1 Semplificazione del sistema dei titoli abilitativi edilizi
2.2 Il comma 13-ter dell'art. 119 D.L. "Rilancio"
2.2.1 Esame del primo periodo: la qualificazione degli interventi come manutenzione straordinaria
2.2.1.1 Gli interventi edilizi ricompresi nel regime abilitativo semplificato
2.2.1.2 La nuova “CILA-Superbonus”
2.2.1.3 Profili di diritto intertemporale
2.2.1.4 Interventi Superbonus connessi ad altre opere
2.2.1.5 CILA-Superbonus e immobili vincolati
2.2.2 Esame del secondo e del terzo periodo: i contenuti della CILA-Superbonus
2.2.2.1 Considerazioni generali
2.2.2.2 Il modulo unificato approvato dalla Conferenza Stato-Regioni
2.2.3 Esame del quarto periodo: la decadenza dal beneficio fiscale
2.3 Il comma 13-quater dell'art. 119 D.L. "Rilancio": gli abusi edilizi presenti nell’immobile oggetto di intervento
2.4 Il comma 13-quinquies dell'art. 119 D.L. "Rilancio": edilizia libera, varianti in corso d’opera e segnalazione certificata di agibilità
2.4.1 Esame del primo periodo: l’attività edilizia libera
2.4.2 Esame del secondo periodo: le varianti in corso d’opera
2.4.3 Esame del terzo periodo: la segnalazione certificata di agibilità
3. Profili penali
3.1 Premessa: aspetti generali
3.2 Le attestazioni e le asseverazioni
3.2.1 I soggetti abilitati al rilascio delle attestazioni e delle asseverazioni
3.2.2 La qualificazione giuridica delle asseverazioni e attestazioni di congruità e conformità
3.2.3 Profili di rilevanza penale connessi alla fase della progettazione e del controllo preventivo dell’immobile e della fase realizzativa degli interventi: i reati di falso
3.3 Profili di rilevanza penale connessi alla fase dell’ottenimento del beneficio fiscale del superbonus: frodi e reati tributari
3.3.1 Le ipotesi di truffa e di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato
3.3.2 I reati tributari configurabili
3.3.3 L’indebita compensazione (art. 10 quater D.Lgs. 74/2000)
3.4 La responsabilità amministrativa degli enti ex D.Llgs. 231/2001
eBook in pdf di 59 pagine sulla disciplina del credito al consumo, del credito immobiliare ai consumatori (mutui casa ed altri prestiti garantiti da ipoteca) e del prestito vitalizio ipotecario.
Aggiornato al Decreto-Legge n. 73 del 2021 (Decreto “Sostegni-bis”) che ha modificato la disciplina del credito al consumo e quella del credito immobiliare ai consumatori.
Le tipologie dei contratti di credito ai consumatori sono tre:
Infine, segnaliamo che la trattazione della disciplina di queste forme di credito destinate ai consumatori è arricchita da esempi numerici finalizzati a far capire come queste funzionano concretamente nella pratica dal punto di vista finanziario.
In particolare, per quanto riguarda il prestito vitalizio ipotecario, abbiamo elaborato questi esempi ed integrato i contenuti del testo con le principali innovazioni introdotte nella pratica dai contratti di questo tipo che propongono le più importanti banche italiane.
1. La disciplina legislativa del credito al consumo ordinario (non garantito): gli articoli da 121 a 126 del decreto legislativo n° 385 del 1993 (testo unico delle leggi bancarie)
1.1 La disciplina del credito ai consumatori ordinario (non garantito) riformata dall’art. 1° del Decreto Legislativo n° 141 del 2010: concetti generali ed ambito di applicazione
1.2 Il diritto all’informazione precontrattuale del consumatore
1.3 La disciplina del contratto di credito al consumatore
1.4 Il diritto di recesso dal contratto del consumatore
1.5 L’inadempimento del fornitore di beni o servizi, il rimborso anticipato e la cessione del credito al consumo
1.6 Le sanzioni amministrative per le violazioni della disciplina del credito ai consumatori
1.7 Appendice: il sistema pubblico di prevenzione delle frodi nel settore del credito al consumo basate sul furto di identità
2. La nuova disciplina del credito immobiliare ai consumatori (mutui-casa ed altri prestiti garantiti da ipoteca) introdotta nel testo unico bancario dal decreto legislativo n° 72 del 2016
2.1 Le fattispecie e le caratteristiche del credito immobiliare ai consumatori
2.2 La disciplina applicabile ai contratti di credito immobiliare ai consumatori
2.3 I vari aspetti del contratto di credito immobiliare ai consumatori: le parti, il compenso dell’operazione, gli obblighi precontrattuali e quelli di informazione, i servizi di consulenza creditizia ai consumatori
2.4 La verifica del merito creditizio e la valutazione dell’immobile del consumatore
2.5 L’inadempimento del contratto di credito immobiliare da parte del consumatore e gli altri aspetti di questo contratto
3. La disciplina del prestito vitalizio ipotecario
3.1 La storia del prestito vitalizio ipotecario
3.2 Gli elementi essenziali del prestito vitalizio ipotecario
3.3 L’ipoteca che garantisce il prestito e l’escussione della garanzia
3.4 L’eventuale rimborso graduale degli interessi e delle spese del prestito
3.5 Le norme di attuazione del prestito vitalizio ipotecario: gli obblighi informativi precontrattuali e contrattuali del finanziatore ed i casi in cui questo può chiedere il rimborso integrale del prestito
Allegati
La nuova disciplina delle ritenute negli appalti, soggetti coinvolti e gli adempimenti richiesti dalla normativa, aggiornato con i chiarimenti da parte dell’Agenzia delle Entrate con le risposte alle istanze di interpello n. 283 e n. 525 del 2021; pdf di 51 pagine
Aggiornato con:
L’art. 4 del D.L. n. 124 del 2019 convertito ha introdotto il nuovo art. 17-bis nel D.Lgs. n. 241 del 1997, che deroga al precedente art. 17, comma 1 in materia di versamenti e compensazioni nell’ambito dei contratti di appalto o di prestazione di opere e servizi.
Questa norma mira a limitare i casi di omesso versamento di ritenute fiscali operate sui redditi di lavoro dipendente ed assimilati nell’ambito dei lavori eseguiti da imprese appaltatrici, affidatarie e subappaltatrici, attraverso un meccanismo di controllo da parte del committente.
Con il presente ebook ci poniamo l’obiettivo di analizzare la disciplina spiegando in modo specifico i soggetti coinvolti e gli adempimenti richiesti dalla normativa.
Premessa
1. Introduzione
1.1 Quadro normativo
1.2 Decorrenza della normativa
1.3 Obiettivi della normativa
2. Ambito soggettivo di applicazione
2.1 Soggetti inclusi
2.2 Soggetti esclusi
2.3 Catene di soggetti
2.4 Interpretazione da Assonime
3. Ambito oggettivo di applicazione
3.1 Premessa
3.2 Cause di esonero
3.3 Presupposti di applicabilità della norma
3.3.1 Affidamento a un’impresa del compimento di un’opera o più opere o di uno o più servizi di importo complessivo annuo superiore ad Euro 200.000
3.3.2 Affidamento del compimento delle opere o servizi tramite contratti di appalto, subappalto, affidamento a soggetti consorziati o rapporti negoziali comunque denominati
3.3.3 Il prevalente utilizzo di manodopera
3.3.4 Presso le sedi di attività del committente
3.3.5 Con l’utilizzo di beni strumentali di proprietà del committente o ad esso riconducibili in qualunque forma
3.4 La certificazione dell’Agenzia delle Entrate
Allegato A del provvedimento dell’agenzia delle Entrate
Allegato B del provvedimento dell’agenzia delle Entrate
4. Obblighi
4.1 Divieto di compensazione
4.2 Invio dei dati da parte degli affidatari e controlli da parte del committente
4.3 Sospensione dei pagamenti da parte del committente
5. Aspetti sanzionatori
6. Novità emergenza COVID-19
6.1 Chiarimenti della C.M. n. 8/E del 2020
6.2 Il Decreto Liquidità
6.3 La C.M. n. 9/E del 2020
7. L’angolo operativo: riflessioni e risposte ad alcune questioni
7.1 requisiti per applicazione della norma
7.2 contratto di distacco
7.3 certificazione
7.4 Compensazione
7.5 Limite dei 200.000 Euro
7.6 Quali sono i controlli a carico del revisore legale?
7.7 DURF per le imprese in split payment
7.8 Escluso controllo delle ritenute per il periodo anteriore alla Amministrazione Straordinaria
Riferimenti normativi
Legislazione
Prassi
Dottrina
eBook in pdf di 93 pag. sulle gestioni previdenziali di autonomi e professionisti ed esonero parziale contributivo 2021, arricchito da alcuni esempi pratici.
Il tema dei contributi previdenziali assume fondamentale importanza nell’ambito della programmazione delle somme da pagare da parte dei contribuenti: l’entrata in vigore di alcuni sistemi di tassazione infatti (regime c.d. “forfettario”, ad esempio) riduce infatti in molti casi sensibilmente il carico fiscale, senza però avere conseguenze anche sul “lato previdenziale”.
Risulta quindi fondamentale, sia per i contribuenti che per i relativi consulenti, avere piena coscienza (e padronanza) della disciplina previdenziale applicabile alle diverse figure professionali e commerciali – INPS (IVS/Gestione separata), casse previdenziali autonome eccetera – al fine di comprendere e calcolare correttamente gli importi da adempiere annualmente per i contributi da versare.
Inoltre, a seguito dell’emergenza sanitaria ancora in corso nel 2021, il legislatore è intervenuto in ambito previdenziale al fine di garantire, ai soggetti che soddisfano i requisiti richiesti dalla normativa, l’esonero dal versamento dei contributi fino ad un massimo di 3.000 euro a persona (Legge di Bilancio 2021 e Decreto “Sostegni”). Questo, evidentemente, al fine di tutelare i soggetti maggiormente colpiti dall’epidemia da Covid-19, assicurando una più rapida ripresa dei traffici economici.
Lo sgravio dei contributi risulta quindi, alla data odierna, un istituto a cui rivolgere particolare attenzione da parte di contribuenti, in particolare per coloro che, potendone usufruirne, hanno modo di ridurre gli ammontari da versare (o parte di essi). A questo fine risulta però parimenti importante tenere conto della scadenza per la domanda di esonero, fissata ad oggi – fatti salvi ulteriori rinvii rispetto all’originaria scadenza:
Introduzione
1. La Gestione IVS: Artigiani e Commercianti
1.1 Soggetti obbligati
1.1.1 L’Artigiano
1.1.2 Il Commerciante
1.1.3 Esempi
1.1.3.1 Esempio 1
1.1.3.2 Esempio 2
1.1.3.3 Esempio 3
1.2 Premessa su contribuzione Artigiani e Commercianti
1.3 Determinazione della base imponibile
1.3.1 Imprenditori in contabilità ordinaria
1.3.2 Imprenditori in contabilità semplificata
1.3.3 Contribuenti forfetari
1.3.4 Contribuenti in regime dei minimi
1.3.5 Professionisti
1.3.6 Soci di società di persone
1.3.6.1 Esempio operativo
1.3.7 Soci di società di capitali
1.3.8 Riepilogo
1.4 Determinazione della base imponibile: casi particolari
1.4.1 Redditi inferiori al minimale
1.4.2 Inizio o fine attività in corso d’anno
1.4.3 Cessione di azienda
1.5 Determinazione del contributo
1.5.1 Le aliquote contributive
1.5.1.1 Le aliquote contributive – anno 2020
1.5.1.2 Le aliquote contributive (anno 2021)
1.5.2 Il reddito minimale
1.5.2.1 Il reddito minimale – anno 2020
1.5.2.2 Contributo sul reddito minimale – 2020
1.5.2.3 Il reddito minimale – anno 2021
1.5.2.4 Contributo sul reddito minimale – anno 2021
1.5.3 Il reddito massimale
1.5.3.1 Il reddito massimale – 2020
1.5.3.2 Il reddito massimale – 2021
1.6 Termini di versamento
1.7 Modalità di versamento
1.7.1 La causale contributo
1.8 Esempi determinazione IVS
1.8.1 Determinazione IVS: Artigiano
1.8.2 Determinazione IVS: Artigiano con reddito superiore al massimale
1.8.3 Determinazione IVS: Commerciante che ha cessato l’attività in corso d’anno
1.9 Contribuzione e Modello Redditi
1.9.1 Il quadro RR
1.9.2 La deducibilità dei contributi versati
1.10 Esempio completo: impresa familiare artigiana
2. La Gestione Separata INPS
2.1 Premessa
2.2 Soggetti obbligati
2.3 I soggetti esclusi
2.4 Le aliquote contributive
2.5 Il massimale contributivo
2.6 Esercenti arti e professioni iscritti alla gestione separata INPS
2.6.1 La base imponibile
2.6.1.1 Contribuenti forfetari
2.6.1.2 Contribuenti in regime dei minimi
2.6.1.3 Riepilogo
2.6.2 Le aliquote contributive
2.6.3 Il massimale reddituale
2.6.4 Determinazione del contributo
2.6.5 Termini di versamento
2.6.6 Modalità di versamento
2.6.6.1 Causale contributo
2.6.7 Contribuzione e modello redditi
2.6.7.1 Il quadro RR
2.6.7.2 La deducibilità dei contributi versati
2.6.8 Esempio
3. Le casse professionali
3.1 Casse professionali “autonome”
3.2 Soggetti obbligati
3.3 Iscrizione “residuale” alla Gestione separata
4. L’esonero contributivo
4.1 Il quadro normativo di riferimento
4.2 I soggetti destinatari
4.3 I soggetti esclusi
4.4 I requisiti economici
4.4.1 Requisito 1: il calo del fatturato
4.4.2 Requisito 2: il reddito 2019 inferiore 50.000
4.5 Ulteriori requisiti
4.6 Contributi oggetto dell’esonero
4.7 Limite massimo di esonero contributivo
4.8 Presentazione domanda di esonero INPS
4.9 Presentazione domanda di esonero professionisti c.d. ordinistici
4.10 Presentazione domanda di esonero dei lavoratori autonomi e dei collaboratori di cui alla Legge n. 3/2018 in quiescenza
4.10.1 Iscritti alla Gestione separata INPS
4.10.2 Iscritti a Enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza
4.11 Esempio Gestione Artigiani e Commercianti
4.12 Esempio professionista iscritto alla Gestione separata INPS
4.13 Schema riepilogativo: importi oggetto di sgravio e da versare
eBook in pdf di 215 pagine sui regimi contabili minori:
contabilità semplificata e scritture contabili.
1. Il regime forfetario
1.1 Premessa
1.2 Regime forfetario 2019 a confronto con le regole del 2018
1.3 Regime forfetario 2020
1.3.1 Le criticità del regime
1.4 Norme applicabili
1.4.1 Ambito soggettivo
1.4.2 Requisiti necessari per l’applicazione del regime
1.5 Requisiti di ammissione al nuovo regime dei forfetari
1.5.1 Ingresso nel regime dei contribuenti forfetari
1.6 Durata del regime forfetario
1.7 Soggetti esclusi dal regime forfetario
1.7.1 Regimi speciali IVA
1.7.2 Soggetti non residenti
1.7.3 Cessione di fabbricati e relative porzioni o di terreni edificabili
1.7.4 Partecipazione in società
1.7.4.1 Le partecipazioni in società di persone
1.7.4.2 La partecipazione in s.r.l.
1.7.5 Soggetti che nell’anno precedente hanno percepito redditi di lavoro dipendente e/o assimilati di importo superiore a 30.000 euro
1.8 Determinazione del reddito
1.8.1 Principali caratteristiche del regime
1.8.2 Principio di cassa
1.8.3 Trattamento fiscale delle perdite
1.8.4 Imposta sostitutiva
1.9 Nuove iniziative produttive
1.10 Passaggio di regime
1.11 Disapplicazione del regime
1.12 Accertamento, riscossione, sanzioni e contenzioso
2. Il regime dei minimi
2.1 Premessa
2.2 Norme applicabili
2.2.1 Ambito soggettivo
2.2.2 Requisiti necessari per l’applicazione del regime
2.3 Requisiti di ammissione al regime dei minimi
2.3.1 Ingresso nel regime dei contribuenti minimi
2.4 Durata del regime dei minimi
2.5 Inizio effettivo dell’attività
2.6 Soggetti esclusi dal regime dei minimi
2.6.1 Regimi speciali IVA
2.6.2 Partecipazione in società
2.7 Regime dei contribuenti minimi (art. 1, commi 96-117, della L. n. 244/2007)
2.7.1 Principali caratteristiche del regime
2.7.2 Determinazione del reddito
2.7.3 Principio di cassa
2.7.4 Trattamento fiscale delle perdite
2.7.5 Imposta sostitutiva
2.7.6 Determinazione del reddito dell’esercizio precedente a quello dei minimi
2.8 Passaggio di regime
2.9 Disapplicazione del regime
2.10 Accertamento, riscossione, sanzioni e contenzioso
3. Contabilità semplificata
3.1 Premessa
3.2 Il nuovo regime di cassa
3.3 Soggetti interessati
3.4 Determinazione del reddito delle imprese minori
3.5 Passaggio di regime
3.6 Criterio di cassa
3.7 Le norme a base dell’art. 66 del TUIR
3.7.1 Beni relativi all’impresa
3.7.2 Norme generali sui componenti del reddito d’impresa
3.7.3 Norme generali sulle valutazioni
3.7.4 Ricavi
3.7.5 Plusvalenze
3.7.6 Sopravvenienze attive
3.7.7 Dividendi
3.7.8 Proventi immobiliari
3.7.9 Spese per prestazioni di lavoro
3.7.10 Proventi non computabili nella determinazione del reddito
3.7.11 Oneri contributivi e di utilità sociale
3.7.12 Minusvalenze e sopravvenienze passive
3.8.13 Ammortamento
3.8.13.1 Ammortamento dei beni materiali
3.8.13.2 Ammortamento dei beni immateriali
3.8.13.3 Spese di manutenzione
3.8.13.4 Beni in leasing
3.8.14 Spese relative a più esercizi
3.8.15 Auto aziendali
3.8.16 Accantonamenti di quiescenza e previdenza
3.8.17 Interessi passivi
3.9 L’irrilevanza delle rimanenze
3.10 Perdite fiscali
3.11 Applicazione del regime ed opzioni
4. Scritture contabili
4.1 Premessa
4.2 Scritture contabili delle imprese
4.3 Scritture contabili dei professionisti
4.4 Adempimenti formali del contribuente forfetario
4.5 Scritture contabili dei semplificati
4.6 Esercizio dell’opzione o della revoca
4.7 Cessazione della pluralità dei soci e prosecuzione da parte del socio superstite
4.7.1 Dichiarazione dei redditi e IRAP
4.7.2 Dichiarazione annuale IVA
Nella “versione” collaborativa dell’accertamento emersa negli anni più recenti (con la tendenza a favorire la definizione spontanea delle violazioni da parte dei contribuenti rispetto alla notifica di un atto impositivo, o comunque con l’estensione del contraddittorio e degli istituti alternativi al contenzioso), anche l’accertamento sintetico – previsto dall’art. 38, co. 4, del D.P.R. n. 600/1973 - si è trasformato in strumento di “persuasione fiscale”.
Data la vocazione dello strumento, all’individuazione e al recupero dell’evasione fiscale “diffusa” delle persone fisiche, la sua applicazione nel corso degli anni è stata discontinua e spesso affiancata ad altri metodi di accertamento (ad esempio studi di settore e indagini finanziarie).
Astrattamente possibile sulla base di ogni tipo di riscontro che attesti una maggior capacità contributiva del contribuente, l’accertamento sintetico risulta in realtà condizionato all’emanazione di un decreto periodico con l’elencazione puntuale degli elementi di spesa e degli investimenti privati utili al calcolo.
Si tratta del “redditometro”, sostanzialmente corrispondente a un “algoritmo” che, acquisiti determinati dati, restituisce un reddito “sintetico” utilizzabile sia per la programmazione dei controlli fiscali, sia, ricorrendone i presupposti, per la rettifica della situazione reddituale “manifesta” del contribuente.
Dopo una fase caratterizzata da incertezze applicative e riorientamenti delle linee guida dei controlli, l’accertamento sintetico / redditometrico riparte nel 2021 con un nuovo decreto ministeriale, da sperimentare in un diverso contesto economico – sociale e con una differente cornice normativa.
1. Accertamento e accertamenti
1.1 L’accertamento in generale.
1.1.1 Accertamento analitico.
1.1.2 Accertamento analitico-induttivo.
1.1.3 Accertamento induttivo puro.
1.1.4 Accertamento parziale.
1.1.5 Accertamento integrativo.
1.1.6 I termini temporali per l’accertamento.
1.2 Evitare il contenzioso.
1.2.1 Ravvedimento operoso.
1.2.1.1 Aspetti generali
1.2.1.2 Omessi versamenti
1.2.1.3 Riduzioni fino ai 90 giorni
1.2.1.4 Riduzioni oltre i 90 giorni
1.2.1.5 Precisazioni
1.2.1.6 Violazioni definibili
1.2.1.7 Violazioni dichiarative nei primi 90 gg.
1.2.1.8 Violazioni dichiarative oltre i 90 giorni
1.2.1.9 Ravvedimento della violazione constatata.
1.2.1.10 Dichiarazione integrativa / correttiva.
1.2.2 Accertamento con adesione.
1.2.2.1 Il procedimento.
1.2.2.2 L’istanza del contribuente.
1.2.2.3 I tempi previsti
1.2.2.4 L’atto di definizione.
1.2.2.5 Effetti sulle sanzioni
1.2.2.6 Effetti penali
1.2.2.7 Il contraddittorio generalizzato.
1.2.3 Reclamo - mediazione.
1.2.4. Conciliazione giudiziale.
2. L’accertamento sintetico.
2.1 Aspetti generali
2.1.1 Basi normative.
2.1.2 I decreti sul redditometro.
2.1.2.1 Il decreto del 2012.
2.1.2.2 Il decreto del 2015.
2.2 Funzionamento.
2.2.1 Cosa è “spesa”?.
2.2.1.1 Redditi, risparmi e finanziamenti
2.2.1.2 Incrementi patrimoniali
2.2.2 Lo scostamento minimo di 1/5.
2.2.3 Obbligo di collaborazione?.
2.2.4 La prova da fornire.
2.2.5 Indicatori di spesa.
2.2.6 Il nucleo familiare.
2.2.7 Ante e post 2010.
2.3 Indicazioni dell’Agenzia.
2.3.1 Ante parere del Garante privacy.
2.3.2 Post parere del Garante privacy.
2.3.3 Evoluzioni in materia di privacy.
2.4 Contraddittorio “speciale”
2.5 Modifiche 2018.
3. Il redditometro “versione 2021”.
3.1 Aspetti generali
3.2 Funzionamento.
3.2.1 Elementi indicativi di capacità contributiva.
3.2.2 Spesa ricostruita induttivamente.
3.2.3 Rilevazione dei prezzi
3.2.4 Quota di risparmio.
3.2.5 Attribuzione delle spese al contribuente.
3.2.6 Ricostruzione del reddito.
3.2.6.1 incrementi patrimoniali
3.2.7 Contraddittorio e dimostrazioni
3.3 Elementi di novità.
3.3.1 Vantaggi
3.3.2 Criticità segnalate.
3.3.3 Tornano le spese medie ISTAT.
3.3.4 Difesa del contribuente.
3.3.4.1. Dimostrazioni possibili
TABELLA A: contenuto induttivo degli elementi indicativi di capacità contributiva.
TABELLA B: tipologie di nuclei familiari e aree territoriali di appartenenza.
Redditometro - esempio.
Bibliografia.
Credito d’imposta per i locatori che hanno ridotto o sono intenzionati a ridurre il canone per il 2021. Interessati gli appartamenti destinati a prima casa nei Comuni ad alta tensione abitativa. Obbligatoria la residenza anagrafica dell’inquilino per accedere all’agevolazione. Il bonus è riconosciuto anche in caso di locatori in regime IVA, non solo persone fisiche.
Oltre al bonus per il 2021 è stata prevista la cancellazione dell’IMU per gli sfratti in corso, in questo caso solo per le persone fisiche. Sarà rimborsata la prima rata versata.
Nell’ebook tutte le novità per i locatori di immobili per uso abitativo.
Indice
Premessa
1. I contratti interessati al bonus
1.1.1 Le regole di legge
1.1.2 Le comunicazioni
1.1.3 Rinnovo e scelte del conduttore
1.1.4 Vendita e diritto di prelazione
1.2 La disdetta alla seconda scadenza
1.3 Le regole specifiche per i contratti 4+4
1.4 I contratti stipulati in base agli acordi territoriali
1.4.1 Gli accordi territoriali
1.4.2 L’obbligo di “asseverazione” del contratto
1.5 Regime fiscale
1.6 Solo Comuni ad alta tensione abitativa
2. L’accordo di riduzione del canone
2.1 Accordi per tutti i contratti
2.2 Come stipulare l'accordo
2.3 I vantaggi fiscali
3. La registrazione del nuovo canone
22 3.1 Il modello RLI
3.2 I dati generali
3.3 L’accordo di rinegoziazione
3.4 Durata e importo del nuovo canone
3.5 dati di chi presenta il modello
3.6 Conduttori e locatori
3.7 Le modalità di registrazione
4. Il contributo a fondo perduto
4.1 La norma
4.2 Contratti e regole
4.3 Gli importi
4.4 Le somme effettivamente disponibili
5. La richiesta del contributo
5.1 Un solo canale per l’invio
5.2 La domanda passo per passo
6. Sfratti e IMU
6.1 Stop alle tasse sul canone
6.2 Esenzione IMU in caso di sfratto bloccato
Appendice Normativa
La definizione di Ente del Terzo Settore è centrata, sotto il profilo oggettivo, sullo svolgimento in via esclusiva o principale di una o più attività di interesse generale per il perseguimento, senza scopo di lucro, di finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale.
Ciononostante, con l’entrata in vigore della Riforma, l’attenzione di operatori e professionisti si è da subito concentrata sulle attività diverse da quelle di interesse generale. Nonostante ciò, per affrontare adeguatamente il tema delle attività diverse occorre innanzitutto tracciare i confini delle attività di interesse generale. A queste è perciò dedicato l’intero primo capitolo.
Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale n. 177 del 26 luglio scorso del decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali 19 maggio 2021, n. 107 - Regolamento ai sensi dell'articolo 6 del decreto legislativo n. 117 del 2017 (Codice del Terzo settore), concernente l'individuazione di criteri e limiti delle attività diverse, è stato finalmente fornito un tassello fondamentale verso il completamento della disciplina introdotta con la Riforma del Terzo Settore.
Il decreto, i cui contenuti sono illustrati ed approfonditi nel secondo capitolo, definisce i caratteri della strumentalità e della secondarietà che devono connotare le attività diverse degli Enti del Terzo Settore per la loro permanenza nel Registro Unico Nazionale.
Considerazioni introduttive 6
1. Le attività di interesse generale 7
1.1 Tassatività dell’elenco di cui all’articolo 5 del Codice del Terzo Settore. 10
1.1.1 Interventi e servizi sociali 10
1.1.2 Interventi e prestazioni sanitarie 11
1.1.3 Prestazioni socio-sanitarie 12
1.1.4 Educazione, istruzione e formazione professionale 13
1.1.5 Interventi e servizi finalizzati alla salvaguardia dell’ambiente, all’utilizzo accorto delle risorse
naturali e alla tutela degli animali 14
1.1.6 Interventi di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale e del paesaggio 15
1.1.7 Formazione universitaria e post-universitaria 16
1.1.8 Ricerca scientifica di particolare interesse sociale 17
1.1.9 Organizzazione e gestione di attività culturali, artistiche o ricreative di interesse sociale 19
1.1.10 Radiodiffusione sonora a carattere comunitario 20
1.1.11 Organizzazione e gestione di attività turistiche di interesse sociale, culturale o religioso 20
1.1.12 Formazione extra-scolastica 22
1.1.13 Servizi strumentali ad enti del Terzo settore 22
1.1.14 Cooperazione allo sviluppo 23
1.1.15 Commercio equo e solidale 24
1.1.16 Servizi finalizzati all'inserimento o al reinserimento nel mercato del lavoro 25
1.1.17 Alloggio sociale 26
1.1.18 Accoglienza umanitaria ed integrazione sociale dei migranti 27
1.1.19 Agricoltura sociale 27
1.1.20 Organizzazione e gestione di attività sportive dilettantistiche 28
1.1.21 Beneficenza 30
1.1.22 Promozione della cultura della legalità, della pace tra i popoli, della nonviolenza e della
difesa non armata 31
1.1.23 Promozione e tutela dei diritti umani, civili, sociali e politici, nonché dei diritti dei
consumatori e degli utenti delle attività di interesse generale, promozione delle pari opportunità e
delle iniziative di aiuto reciproco, incluse le banche dei tempi e i gruppi di acquisto solidale 32
1.1.24 Cura di procedure di adozione internazionale ai sensi della legge 4 maggio 1983, n. 184 33
1.1.25 Protezione civile 34
1.1.26 Riqualificazione di beni pubblici inutilizzati o di beni confiscati alla criminalità organizzata 34
1.2 Svolgimento in via esclusiva o principale 34
2. Le attività diverse da quelle di interesse generale 35
2.1 Requisito formale: la previsione statutaria 36
2.1.1 I rami ETS degli enti religiosi civilmente riconosciuti 37
2.1.2 Esercizio di attività diverse in assenza di previsione statutaria 37
2.2 Requisito qualitativo: natura strumentale alla realizzazione delle specifiche finalità civiche,
solidaristiche e di utilità sociale 38
2.3 Requisito quantitativo: carattere secondario. Quale criterio utilizzare? 39
2.3.1 Secondarietà civilistica e secondarietà fiscale 40
2.4 Attestazione del carattere secondario e strumentale nei documenti di bilancio 41
2.5 I controlli 42
2.5.1 Le verifiche dell’organo di controllo 42
2.5.2 I controlli degli uffici del RUNTS: gli obblighi di comunicazione da parte degli ETS e le
sanzioni 42
2.5.3 I controlli della guardia di finanza 43
2.6 Casistica e rapporti con le attività di raccolta fondi di cui all’articolo 7 CTS 43
2.6.1 Attività che perseguono in via diretta la mission dell’ETS 44
2.6.2 Attività di mero supporto finanziario. Il caso delle sponsorizzazioni e i charity shop 45
2.7 Entrata in vigore del Decreto e sua effettiva operatività 47