La Circolare del Giorno n. 95 del 06.05.2013

Ai Comuni il potere di decidere il numero di rate e le scadenze per il pagamento della Tares. L'unico vincolo, posto a tutela del contribuente, è quello di pubblicare la delibera (adottata dal Consiglio comunale) almeno 30 giorni prima della data decisa per il versamento.
In assenza di delibere si applicheranno le regole fissate per il 2013 dal decreto sblocca debiti: prima rata a luglio, ed ultima a saldo ad ottobre.
Da ciò si deduce che la prima rata di luglio potrebbe essere anticipata, e quella ultima di ottobre posticipata. Questo è uno dei chiarimenti offerti dal Mef con la circolare 1/DF del 29.04.2013.
L'aspetto relativo alla scadenza di versamento è quello di maggiore interesse per il contribuente, ma nella circolare del ministero vengono fornite una serie di risposte sulle novità introdotte dal decreto sblocca debiti in materia di Tares, in particolare sul regime transitorio della nuova imposta valido per l'anno 2013.

La Circolare del Giorno n. 94 del 03.05.2013

Più tempo per aggiornare la propria posizione al Registro Imprese: grazie al decreto del ministero dello sviluppo economico del 24.04.2013 le imprese e le persone fisiche interessate dovranno inviare l'apposita comunicazione non più entro il 12.05.2013 (vedi nostra CdG n. 86/2013), ma entro il maggior termine del 30.09.2013, sempre tramite la procedura telematica Comunica.
Nel testo del decreto è scritto che la proroga è stata disposta per tener conto della coincidenza di tale adempimento con le altre incombenze a carico delle imprese.
I soggetti interessati sono coloro che erano iscritti nei vecchi ruoli, soppressi ad opera del D.lgs. 59/2010, e che risultavano:
- attivi alla data del 12.05.2012 (se si tratta di imprese);
- inattivi alla data del 12.05.2012 (se si tratta di persone fisiche).
La comunicazione consente nel primo caso di poter continuare l'attività, e nel secondo caso di mantenere il requisito abilitante per l'esercizio dell'attività.

La Circolare del Giorno n. 93 del 03.05.2013

Con la legge di stabilità 2013, il legislatore, intervenendo sulle imposte patrimoniali IVIE e IVAFE dispone, in generale, che:

• le suddette imposte entrano in vigore a partire dal 2012;
• il versamento delle stesse va effettuato, sia in acconto che a saldo, con le stesse modalità e scadenze previste per l’Irpef; pertanto, i versamenti effettuati nel 2012 per l’anno 2011 si considerano eseguiti in acconto per il 2012. A tal fine, con la risoluzione n. 27/E del 19 aprile 2013, l'Agenzia delle Entrate ha ridenominato i codici tributo già istituiti nel 2012 per il versamento di dette imposte ed ha anche istituito i nuovi codici tributo per il versamento degli acconti.
  

• è stato soppresso il regime dei soggetti che prestano lavoro all’estero per lo Stato italiano (o suoi enti) ovvero presso organizzazioni internazionali cui aderisce l’Italia;
• dal 2012, si applica l’aliquota ridotta dello 0,4% per l’immobile estero adibito ad abitazione principale e per le relative pertinenze.
  

• viene cancellato il riferimento, per l’imposta fissa, ai Paesi UE/SEE;
• per i c/c ed i libretti di risparmio detenuti all’estero dalle persone fisiche residenti, l’imposta è dovuta nella misura di €. 34,20;
• l’imposta fissa non è dovuta se il valore medio di giacenza annuo risultante dagli estratti conto e dai libretti non è superiore a €. 5.000.

La Circolare del Giorno n. 92 del 02.05.2013

Con Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 18 aprile 2013, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 26 aprile 2013, sono stati approvati i coefficienti moltiplicatori che consentiranno il calcolo della base imponibile IMU per il 2013 per i fabbricati classificabili nel gruppo catastale “D” non iscritti in Catasto e, quindi, senza rendita certa, interamente posseduti da imprese e distintamente contabilizzati.
Per tali fabbricati, infatti, la base imponibile IMU viene determinata ogni anno, fino all’attribuzione della rendita da parte dell’Agenzia del Territorio, applicando al valore che risulta dalle scritture contabili, al lordo delle quote di ammortamento, i coefficienti approvati annualmente con apposito Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze.