Il calcolo del TFR annuo e dell’imposta sostitutiva sulla rivalutazione - La Circolare del Giorno n. 270 del 16.12.2024

Il Trattamento di fine rapporto (TFR) si qualifica come una voce retributiva che, pur maturando in ragione della vigenza del contratto di lavoro e della prestazione lavorativa resa dal dipendente nel periodo di paga (mensile) di maturazione della stessa, viene liquidata, anziché in un momento immediatamente successivo al termine del periodo di paga di maturazione, in un’unica soluzione alla cessazione del contratto (eccezion fatta per le ipotesi di anticipazione di una quota parte di quanto maturato).

La distanza temporale tra il momento di maturazione del TFR e la sua effettiva liquidazione pone il problema di rivalutare le somme in ragione degli effetti dell’aumento del costo della vita, e tale somma che rappresenta la rivalutazione del TFR è soggetta ad un’imposta sostitutiva calcolata e versata dal datore di lavoro all’Erario, in qualità di sostituto d’imposta, secondo un sistema di acconto – saldo.

Indice

1. Premessa
2. L’accantonamento del TFR annuo
3. La rivalutazione del TFR
4. La tassazione della rivalutazione TFR
5. Acconto imposta sostitutiva rivalutazione TFR
6. Saldo imposta sostitutiva rivalutazione TFR

Il conguaglio previdenziale di fine anno 2024 - La Circolare del Giorno n. 266 del 11.12.2024

L’esigenza del datore di lavoro di procedere al conguaglio di fine anno non è riservata esclusivamente al calcolo di IRPEF lorda, deduzioni, detrazioni, bonus fiscali e addizionali regionali / comunali: per applicare correttamente determinati contributi previdenziali e assistenziali è necessario assumere a riferimento la retribuzione imponibile ai fini INPS totalizzata dal lavoratore da gennaio a dicembre della medesima annualità.

I risultati del conguaglio contributivo vengono dettagliati nel flusso UniEmens da trasmettere mensilmente all’INPS, secondo le istruzioni fornite dallo stesso Istituto con la consueta circolare (ad oggi non ancora pubblicata. Inoltre, i contributi risultanti dalle operazioni di conguaglio sono poi oggetto di versamento all’Istituto con modello F24 entro le scadenze del 16.01.2025 o del 28.02.2025.

Indice

1. Premessa
2. Il massimale contributivo
3. Contributivo aggiuntivo IVS dell’1%
4. Operazioni societarie
5. Fringe benefits e retribuzioni in natura
6. Elementi variabili della retribuzione

Decreto PNRR: dal 01.01.2026 in vigore gli ISAC contributivi - La Circolare del Giorno n. 236 del 08.11.2024

Alla luce dell’urgenza e necessità di contrastare il lavoro irregolare, il recente D.L. 160/2024 introduce, a valere sulle risorse del PNRR, il sistema degli indici sintetici di affidabilità contributiva (ISAC).

Gli indici, previsti per imprese e professionisti dal 01.01.2026, rispondono all’obiettivo di promuovere il rispetto degli obblighi contributivi.

Indice

1. Premessa
2. ISAC dal 01.01.2026
3. Per chi operano gli ISAC
4. Come funzionano gli ISAC
5. Il decreto attuativo
6. I fondi del PNRR
7. Nessuna modifica agli obblighi di versamento dei contributi previdenziali e assistenziali
8. Accessibilità al portale nazionale del sommerso
9. Lista di conformità INL
10. Il lavoro sommerso

Novità contratti a termine 2024 - La Circolare del Giorno n. 206 del 07.10.2024

Il contratto a termine consente di stabilire una durata predeterminata per il rapporto di lavoro subordinato. Grazie a un emendamento al “Decreto Milleproroghe”, è stata prorogata fino al 31.12.2024 la possibilità di stipulare contratti di durata:

• superiore a 12 mesi, ma
• non oltre i 24 mesi,

per esigenze tecniche, organizzative o produttive.

Il “Decreto Lavoro” ha inoltre modificato le causali necessarie per estendere i contratti oltre i 12 mesi, introducendo nuove condizioni legate ai contratti collettivi o esigenze specifiche dell'azienda.

Indice

1. Disciplina del contratto a termine
2. Nuove causali del contratto a termine
3. Proroga dei contratti a termine al 31.12.2024

Indennità ISCRO 2024: domanda entro il 31 ottobre e istruzioni Inps - La Circolare del Giorno n. 178 del 05.09.2024

La circolare Inps n. 84 del 23.07.2024 ha fornito le istruzioni riguardanti i requisiti, l’importo, la durata e le modalità di accesso all’indennità ISCRO, resa strutturale a partire dallo scorso 1° gennaio (a norma della Legge 213/2023 – “Manovra 2024”).

La prestazione, introdotta nelle more di una riforma degli ammortizzatori sociali, ha trovato applicazione in via sperimentale per il triennio 2021 – 2023, a beneficio dei soggetti iscritti alla Gestione separata Inps che esercitano per professione abituale attività di lavoro autonomo.

Come ricordato dall’Inps, per accedere alla prestazione per l’anno corrente gli interessati sono tenuti a presentare l’apposita istanza al medesimo istituto entro il prossimo 31 ottobre.

Indice

1. Premessa
2. Destinatari
3. Requisiti
4. Assenza di pensione
5. Non essere beneficiari di assegno di inclusione
6. Requisiti reddituali
7. Altri requisiti
8. Importo dell’indennità ISCRO
9. Durata
10. Domanda
11. Regime fiscale dell’indennità ISCRO
12. Regime delle incompatibilità

Decreto Coesione: nuovi sgravi contributivi per aziende e professionisti - La Circolare del Giorno n. 128 del 13.06.2024

Gli sgravi contributivi, grazie ad una riduzione dei costi a carico dei datori di lavoro legati all’assunzione di personale dipendente, hanno l’obiettivo di incentivare l’occupazione di determinate categorie lavorative altrimenti suscettibili di incontrare difficoltà nell’inserimento/reinserimento professionale.

In aggiunta agli sgravi strutturali e a quelli sperimentali operativi nell’anno corrente, il D.L. 60/2024 introduce ulteriori misure agevolative a beneficio di quanti assumono giovani under 35, donne cosiddette “svantaggiate” ovvero personale dipendente nella Zona Economica Speciale unica per il Mezzogiorno.

Indice

1. Premessa
2. Bonus giovani
3. Bonus giovani: interessati gli under 35
4. Bonus giovani: maggiorato per il sud
5. Bonus giovani: attenzione ai licenziamenti per GMO
6. Bonus giovani: esonero parzialmente fruito. regime di compatibilità con altre misure
7. Bonus giovani: attesa per l’applicazione in busta paga
8. Bonus donne “svantaggiate”
9. Bonus zona economica speciale (ZES) unica per il mezzogiorno

Gestione Separata, artigiani e commercianti, contributi 2024 - La Circolare del Giorno n. 40 del 23.02.2024

Con la circolare INPS n. 24 del 29.01.2024, sono state rese note le aliquote contributive dovute alla Gestione Separata Inps, per l’anno 2024.

Successivamente, con la circolare INPS n. 33 del 07.02.2024 sono state pubblicate le aliquote contributive dovute da artigiani e commercianti, sempre per il 2024.

In questa circolare il riepilogo dei contributi dovuti.

Indice

1. Premessa
2. Il sistema previdenziale per i titolari di partita iva e per i collaboratori
3. La gestione separata INPS: i soggetti obbligati
4. Le aliquote contributive della gestione separata 2024
5. Il massimale ed il minimale di reddito
6. Lavoratori settore sportivo dilettantistico
7. La ripartizione dell’onere contributivo e le modalità di versamento
8. Gestione artigiani e commercianti

Iscro 2023: presentazione delle domande entro il 31.10.2023 - La Circolare del Giorno n. 198 del 08.09.2023

La “Legge di Bilancio 2021” ha previsto l’Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa (ISCRO), pari al 25% su base semestrale, dell’ultimo reddito da lavoro autonomo con un minimo di 275,38 € mensili e un massimo di 881,23 € mensili. L’indennità è riconosciuta ai lavoratori iscritti alla Gestione Separata Inps che esercitano per professione abituale attività di lavoro autonomo.

La domanda va presentata all'INPS esclusivamente in via telematica, tramite il servizio online, entro il 31.10.2023.

Indice

1. Premessa
2. Ambito oggettivo
3. Assenza di titolarità di trattamento pensionistico diretto o altre forme previdenziali obbligatorie
4. Non essere beneficiari del Reddito di cittadinanza
5. Reddito di lavoro autonomo, nell'anno precedente inferiore al 50% della media dei redditi da lavoro autonomo conseguiti nei 3 anni precedenti
6. Avere dichiarato, nell'anno precedente alla presentazione della domanda, un reddito non superiore a 8.972,04 euro
7. Essere in regola con la contribuzione previdenziale obbligatoria
8. Essere titolari di partita IVA attiva da almeno 4 anni
9. Calcolo, misura, durata e decorrenza della prestazione
10. Presentazione della domanda
11. Decadenza dalla prestazione
12. Regime di incompatibilità

I chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate sui fringe benefit esenti fino a 3.000 euro - La Circolare del Giorno n. 188 del 04.08.2023

Tra le misure principali del Decreto Lavoro (D.L. 48/2023), recentemente convertito in Legge 85/2023, figura la deroga alla soglia di detassazione di 258,23 euro, prevista dal TUIR, per i beni ceduti e i servizi prestati dal datore di lavoro ai dipendenti – detti anche fringe benefit. A differenza, tuttavia, di quanto avvenuto negli anni precedenti, in cui la deroga riguardava indistintamente i lavoratori dipendenti, la misura del D.L. Lavoro ricorre in presenza di determinati requisiti soggettivi, in particolare la convivenza a carico dei figli, come valutata ai fini fiscali, estendendosi inoltre alle somme erogate o rimborsate dai datori di lavoro per il pagamento delle utenze domestiche del servizio idrico integrato, dell’energia elettrica e del gas naturale.

Al fine di chiarire gli aspetti operativi per l’applicazione dell’esenzione fiscale l’Agenzia delle Entrate è intervenuta con la circolare 23/E del 01.08.2023.

Indice

1. Premessa
2. Ambito oggettivo
3. Utenze domestiche
4. Imposta sostitutiva sui premi di risultato
5. Requisiti soggettivi
6. Somme eccedenti la soglia di 3 mila euro
7. Esenzione da tasse e contributi
8. Come si applica l’esenzione a 3.000,00 euro?
9. Informativa ai sindacati
10. Quale rapporto con altre agevolazione fiscali?

Conversione in legge del “Decreto Lavoro” - La Circolare del Giorno n. 160 del 04.07.2023

L’approvazione del “Decreto Lavoro” (D.L. 48/2023) ha rappresentato l’occasione per l’esecutivo di intervenire in tema di riduzione del cuneo fiscale sulle buste paga dei lavoratori dipendenti, dopo gli interventi dell’ultima Manovra di bilancio (Legge 197/2022). 

Ulteriori novità sono arrivate con la conversione del Decreto, con Legge 85/2023 (pubblicata in Gazzetta Ufficiale n. 153 del 03.07.2023), in particolare per quanto riguarda il diritto al lavoro agile per talune categorie lavorative, la detassazione del lavoro notturno nel turismo e la possibilità, per alcuni soggetti che hanno usufruito della “pace fiscale” con riguardo ai contributi previdenziali, di riversare quanto precedentemente oggetto di sgravio (al fine di evitare vuoti contributivi).

Indice

1. Premessa
2. Esonero parziale dei contributi INPS a carico dei lavoratori dipendenti
3. Smart working
4. Detassazione del lavoro notturno nel turismo
5. Beni e servizi ai dipendenti
6. Contratti a termine
7. Le prestazioni occasionali nel turismo e stabilimenti termali
8. Incentivi all’occupazione giovanile
9. Riversamento contributi oggetto dello stralcio dei debiti fino a 1.000 euro