Inserisci l'e-mail con la quale ti sei registrato su FISCOeTASSE.com
Entra con le tue credenziali BusinessCenter o SiteCenter. Password dimenticata?
Il Kit è un utile strumento di preparazione per i candidati alle 2 prove scritte e alla prova orale del Concorso INPS per 1858 Consulenti di Protezione sociale, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell'1 ottobre 2021. Il kit contiene i 2 manuali contenenti una sezione teorica e una selezione di quiz con risposta commentata su tutte le materie richieste dal bando.
Nelle sezioni online collegate ai singoli volumi contenuti nel kit sono presenti: - simulatori di quiz per effettuare esercitazioni; - quiz di lingua inglese e di informatica; - aggiornamenti normativi.
IL KIT COMPLETO COMPRENDE:
CONCORSO 1858 CONSULENTI DI PROTEZIONE SOCIALE INPS PRIMA PROVA SCRITTA E ORALE AA.VV. - Ottobre 2021 - codice 54731
CONCORSO 1858 CONSULENTI DI PROTEZIONE SOCIALE INPS SECONDA PROVA SCRITTA E ORALE AA.VV. - Ottobre 2021 - codice 54748
Il volume è dedicato alle problematiche di natura giuridica, civilistica, lavorativa, tributaria, contabile e concorsuale che i soggetti coinvolti si trovano a dover affrontare, nel momento in cui decidono di affittare un’azienda.
Aggiornato con:
In particolar modo, vengono approfonditi i rapporti di lavoro con il personale, le situazioni contrattuali con clienti e fornitori, i nodi più intricati circa i numerosi adempimenti fiscali (IVA, imposta di registro, imposte sui redditi, IRAP, ISA, ammortamento e cessione dei beni strumentali), la corretta tenuta delle scritture contabili relative a questo tipo di operazione, gli sviluppi di eventuali procedure concorsuali che coinvolgano l’azienda, fino alle tematiche successorie ed al proseguimento dell’attività imprenditoriale da parte degli eredi.
Il tutto, con l’ausilio di schede pratiche di riepilogo e del riferimento alla più rilevante produzione giurisprudenziale attinente alla materia.
L’edizione tiene conto delle modifiche introdotte dal Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza (d.lgs. 12 gennaio 2019, n. 14) e dei documenti di prassi più recenti.
Sergio Mogorovich
Dottore Commercialista in Gorizia, già vicepresidente della Commissione Nazionale di Studio dei Dottori Commercialisti per le imposte indirette, ha fatto parte del Gruppo Ristretto per lo Studio del “Contenzioso Tributario” del C.N.D.C.E.C. È autore di pubblicazioni specializzate in materia tributaria e collabora con importanti quotidiani e riviste del settore.
Parte I Le regole civilistiche
1 L’usufrutto di azienda
1 I lineamenti del diritto di usufrutto
2 L’usufrutto dell’azienda
2 Le caratteristiche del contratto di affitto
1 La nozione di affitto
2 La nozione di locazione
3 Le caratteristiche dell’affitto
4 Gli effetti del contratto di affitto
5 La tutela dell’avviamento
6 La locazione di immobile o l’affitto di azienda
3 Il concetto di azienda nella legislazione
1 Il codice civile
2 I beni aziendali e le pertinenze
3 La proprietà dell’azienda e la titolarità dell’impresa
4 Le autorizzazioni all’esercizio dell’attività
5 L’imposta sul valore aggiunto
6 Le imposte sui redditi
4 La posizione dell’affittuario
1 Il passaggio della gestione all’affittuario
2 La posizione dell’affittuario
5 Il trasferimento della gestione dell’azienda
1 La regola civilistica
2 Il contratto di trasferimento della gestione
3 Il pensiero della Corte di cassazione
6 La responsabilità fiscale dell’affittuario dell’azienda
1 La responsabilità fiscale nell’affitto di azienda
2 La limitazione della responsabilità
3 La legittimazione impositiva
4 L’ipotesi elusiva
7 L’affitto di azienda e i rapporti familiari
1 L’impresa familiare
2 L’azienda cogestita
3 L’unione civile
4 La convivenza di fatto
8 I crediti e i debiti dell’azienda ceduta in affitto
1 Il problema
2 La cessione dei crediti
3 La cessione dei debiti
4 I debiti e l’affittuario
5 La responsabilità dell’affittuario e i libri contabili
6 Gli effetti dell’esistenza di debiti
7 L’accollo dei debiti del proprietario dell’azienda
8 La conoscenza del debito
9 Gli effetti del trasferimento della gestione dell’azienda
1 Premessa
2 La successione dei contratti
3 I crediti pregressi
4 I debiti pregressi ed il proprietario dell’azienda
5 I debiti pregressi e l’affittuario dell’azienda
6 I debiti di lavoro
10 L’affitto di azienda
1 Il concetto di azienda
2 Il complesso dei beni e l’organizzazione
3 Il trasferimento di azienda o di beni
4 La forma del trasferimento
5 I rapporti patrimoniali nella famiglia
6 I beni aziendali in godimento
7 I rapporti giuridici
11 Il divieto di concorrenza
1 La previsione normativa
2 La cessione di quote
3 Lo sviamento della clientela
4 La restituzione dell’azienda affittata
5 Il contratto di comodato di azienda
12 L’affitto di azienda nel fallimento
1 La dichiarazione di fallimento
2 La concessione in affitto dell’azienda fallita
3 L’aspetto procedurale
4 L’aspetto fiscale
5 L’affitto dell’azienda posseduta dal fallito
6 La cessione dell’azienda nella procedura fallimentare
7 L’equo indennizzo per la risoluzione anticipata
8 La nuova disciplina dell’affitto di azienda nel fallimento
8.1 I lineamenti della nuova disciplina
8.2 Gli effetti del fallimento sui contratti in corso
8.3 L’affitto dell’azienda fallita
8.4 I problemi operativi
8.5 Il concordato preventivo
13 L’azienda e il sistema della pubblicità
1 I diritti sull’azienda
2 L’iscrizione nel registro delle imprese
3 L’efficacia dell’iscrizione nel registro delle imprese
4 L’iscrizione iniziale dell’affittuario
5 L’iscrizione di atti che riguardano la gestione dell’impresa
6 La funzione di pubblicità dell’iscrizione nel registro delle imprese
14 I problemi operativi dell’affitto di azienda
1 Il trasferimento della gestione di azienda
2 Il divieto di concorrenza
3 I poteri dell’affittuario
4 Il contratto di locazione di immobile
5 Il dilemma tra l’affitto di azienda e la locazione di immobile
6 L’immobile e l’azienda in un centro commerciale
7 La retrocessione dell’azienda
8 La responsabilità del proprietario per il periodo di affitto
9 La cessione dell’azienda in affitto al figlio
10 La responsabilità del trasferimento della gestione
11 La posizione INPS del locatore
12 La posizione del proprietario dell’immobile
13 La dichiarazione di fallimento
14 Il subaffitto di azienda
15 Le somme dovute ai dipendenti dell’azienda affittata
16 I rapporti di agenzia e rappresentanza di commercio
17 I contratti di leasing
18 I contratti di assicurazione
19 La conservazione dell’efficienza aziendale
20 Il contratto di franchising
21 Lo scioglimento del contratto
22 Il conferimento dell’azienda affittata
15 I problemi pratici dell’affitto di azienda
1 I caratteri generali sull’affitto di azienda
2 L’affitto di azienda e i beni immobili
3 L’avviamento
4 I rapporti di lavoro
5 I rapporti con i creditori
6 Il rischio
7 I contratti di agenzia e di rappresentanza di commercio
8 L’affitto e l’avviamento nella risoluzione del contratto
9 Il recesso dal contratto
10 La risoluzione del contratto
11 L’estinzione del contratto
12 La solidarietà per i debiti
13 L’azienda di proprietà del minore
14 La traslazione dei tributi
16 Il rapporto di lavoro nel trasferimento di azienda
1 Il dovere di informativa
2 La disciplina civilistica
3 La deroga alla normativa
4 Il ramo di azienda
5 Il rapporto di lavoro
6 I diritti dei dipendenti
7 La cessazione del rapporto
17 Le indicazioni operative per l’affitto di azienda
1 I profili dell’accordo tra le parti
2 La posizione dell’affittante
3 La posizione dell’affittuario
4 Le clausole contrattuali
4.1 Gli obblighi reciproci
4.2 La durata del contratto di affitto
4.3 La successione nei contratti
4.4 I rapporti di lavoro
4.5 I crediti e i debiti
4.6 Il trasferimento delle scorte di magazzino
5 Il conguaglio al termine del contratto
6 I beni demaniali
18 Le valutazioni preliminari per la stesura del contratto di affitto di azienda
1 L’esame preliminare
2 La forma del contratto
3 L’aspetto soggettivo delle parti
4 L’oggetto del contratto
5 I contratti stipulati dall’affittante
6 Il rapporto di locazione dell’immobile
7 Le clausole di garanzia
8 Le clausole di estinzione del contratto
9 Il contratto di locazione finanziaria di azienda
10 I contratti di locazione finanziaria di beni
– Schema di Contratto di affitto dell’unica azienda di un imprenditore individuale
– Schema di Contratto di affitto di ramo di azienda
Parte II Le regole fiscali
19 L’inquadramento fiscale dell’affitto di azienda
1 La qualificazione fiscale dell’attività d’impresa
2 L’affitto di azienda nell’IVA
2.1 L’affitto e le prestazioni di servizi
3 La qualificazione di esercizio di attività di impresa
3.1 La legge 17 febbraio 1985, n. 17
3.2 La cessazione dell’attività
4 Le imposte sui redditi
4.1 L’imprenditore che affitta l’unica azienda
4.2 L’imprenditore che affitta un ramo di azienda o una delle aziende
20 I problemi operativi di natura fiscale dell’affitto di azienda
1 L’ imposta sul valore aggiunto
1.1 La rilevanza dell’affitto di azienda
1.2 Il trasferimento del plafond per gli acquisti agevolati
1.3 La fatturazione
1.4 La cambiale rilasciata a garanzia
1.5 L’affitto di azienda con beni immobili
2 L’imposta di registro
2.1 La registrazione del contratto
2.2 La riduzione dell’importo dei canoni
2.3 Il contratto non registrato
2.4 La trasformazione in contratto di locazione
2.5 L’atto di modifica del contratto
3 Le imposte sui redditi
3.1 La natura dei canoni
3.2 La determinazione del reddito per l’affittante
3.3 Le agevolazioni fiscali
3.4 La svalutazione dei crediti
3.5 La liquidazione di somme per la risoluzione dei rapporti di lavoro
3.6 Il contratto di locazione finanziaria di beni
3.7 Le spese di manutenzione e riparazione
4 La norma antielusione
5 Le società non operative
6 L’affittante e gli ISA
7 L’IRAP
8 Gli studi di settore
9 Gli indici di affidabilità fiscale
9.1 L’innovazione normativa
9.2 L’adeguamento del profilo di affidabilità
9.3 I benefici riconosciuti
9.4 La misurazione dell’affidabilità fiscale
10 La gestione delle scorte
11 Il valore di avviamento
12 L’IMU
13 Il credito d’imposta per attività di ricerca e sviluppo
21 L’ammortamento dei beni strumentali nell’affitto di azienda
1 I termini del problema
2 Le regole del codice civile
3 Il privilegio dell’affittuario
4 Il calcolo e la rappresentazione contabile delle quote di ammortamento
22 Gli effetti dell’ammortamento alla cessazione dell’affitto dell’azienda
1 Il quadro normativo
2 L’ammortamento fatto dall’affittuario
3 La posizione dell’affittante
23 La cessione dei beni strumentali nell’affitto di azienda
1 La posizione dell’affittante e dell’affittuario
2 La cessione dei beni strumentali
24 L’affitto di azienda nella dichiarazione annuale IVA
1 La disciplina del contratto ai fini dell’IVA
2 La rilevanza impositiva
3 L’affitto dell’unica azienda dell’imprenditore individuale
4 L’affitto di un ramo di azienda dell’imprenditore individuale
5 La società affittante
6 L’affittuario
7 Gli effetti ai fini delle imposte sui redditi
Parte III Aspetti complementari
25 Le scritture contabili per l’affitto dell’azienda
1 Il patrimonio aziendale
2 La posizione dell’affittante
3 La posizione dell’affittuario
26 La cessione d’azienda nelle procedure concorsuali
1 Il quadro di riferimento
2 La cessione dell’azienda prima della procedura concorsuale
2.1 Il fallimento
2.2 Il concordato preventivo e l’amministrazione controllata
3 La cessione dell’azienda nel corso delle procedure concorsuali
3.1 Il fallimento
3.2 I risvolti fiscali
3.3 I debiti
3.4 I rapporti di lavoro
3.5 I contratti di locazione
4 Il concordato preventivo
5 L’amministrazione controllata
27 La successione nell’azienda affittata
1 La problematica
2 Il decesso dell’imprenditore che ha affittato l’unica azienda
3 La continuazione dell’attività da parte di un solo erede
4 La scadenza del contratto di affitto di azienda
5 L’aspetto previdenziale
6 La cessione dell’azienda affittata dal de cuius
28 Il contratto di rent to buy di azienda
1 I lineamenti del contratto
La precedente edizione di questo volume ha inteso fornire il primo strumento di gestione del percorso di avvicinamento al c.d. "orale rafforzato". L'impatto della pandemia globale ha costretto ad un radicale ripensamento dell'esame forense, condotto per la prima volta nel 2021 con questa inedita modalità.
L'esperienza del primo anno di "orale rafforzato", modalità che sarà replicata anche questanno, ha rivelato la misura e le insidie di questa nuova prova, la cui preparazione esige strumenti appositamente confezionati. L'esame tradizionale incentrato su tre scritti (redazione di due pareri e di un atto) è stato sostituito da un quesito pratico, da risolvere e da esporre oralmente. L'attenzione al caso è la vera protagonista del nuovo esame: in soli trenta minuti, il candidato dovrà esaminare una traccia, consultare i codici e stendere una bozza analitica di aiuto alla memoria. In pratica una gara di velocità! Analogamente, lo studio della classica manualistica universitaria può risultare dispersivo e controproducente. L'esperienza acquisita nel primo anno d'esame ha infatti rivelato che lo studio mnemonico di un manuale o di un compendio non fornirebbe gli strumenti indispensabili a dare soluzione ai casi pratici assegnati dalle commissioni; questi ultimi finalizzati ad indagare la capacità di ragionamento e di gestione degli strumenti processuali da parte del candidato. In punto di procedura l'esame, infatti, rivela le peculiarità di uno scritto mascherato: per formulare una linea difensiva nellinteresse del cliente occorre infatti padroneggiare le diverse tipologie di atto ordinariamente assegnate alle prove scritte, così come i profili ad esse strettamente connessi (competenza, procedibilità, formule assolutorie, ecc.).
Questo volume, ampliato e integrato alla luce dell'esperienza acquisita nel primo anno di prove, intende fornire due insostituibili strumenti: la conoscenza essenziale degli elementi procedurali relativi agli atti ricorrenti nella vita professionale e l'esercizio guidato su casi concreti delle due materie.
AUTORE Marco Zincani Avvocato patrocinatore in Cassazione, presidente e fondatore di Formazione Giuridica, scuola d'eccellenza nella preparazione all'esame forense presente su tutto il territorio nazionale. Docente e formatore in venti città italiane, Ph.D., Autore di oltre quattrocento contributi diretti alla preparazione dell'Esame di Stato. È l'ideatore del sito wikilaw.it e del gestionale Desiderio, il più evoluto sistema di formazione a distanza per esami e concorsi pubblici. È Autore della collana Esame Forense.
Aggiornato con le prime novità legislative e giurisprudenziali 2021, il testo si configura come un supporto indispensabile per il giurista che deve affrontare il procedimento di appello e il ricorso per Cassazione. Di immediata comprensione, la trattazione fornisce al Professionista gli strumenti giuridici e le soluzioni applicative per elaborare la migliore strategia da adottare in sede di giudizio, evitando di incorrere in errori. In particolare l'opera contiene:
- focus che puntualizzano la questione in diritto;
- schemi e tavole sinottiche che riassumono i concetti in commento e gli aspetti processuali;
- quesiti giurisprudenziali posti alla fine di ciascun capitolo.
AUTORI
Alberto Caveri Equity partner di RP Legal &Tax. Avvocato cassazionista dal 1999 opera prevalentemente nellambito del contenzioso ordinario ed arbitrale. Antonio Gerardo Diana Studioso dell'evoluzione dei diritti. Ha pubblicato molteplici volumi per importanti editori giuridici.
Gianluca Falco Magistrato, Referente Distrettuale del C.S.M. per l'informatica e per l'Innovazione, già Referente Distrettuale della Scuola Superiore della Magistratura per la Formazione Decentrata dei Magistrati. È autore di monografie, antologie, articoli, note a sentenza, nonché autore e curatore di opere collettanee.
Il nuovo decreto legge 77/2021 (c.d. decreto Semplificazioni bis) convertito dalla legge 108/2021 definisce una serie di prescrizioni normative che operano delle modifiche e delle semplificazioni di procedure relative ai contratti pubblici in generale, ai contratti di interventi che ricadono nel PNRR, PNC e a quelli afferenti allambito dei fondi strutturali cofinanziati dallUnione europea. In considerazione di questi elementi la struttura del quaderno è stata costruita secondo un indice che evidenziasse i singoli aspetti che vengono modificati o integrati dal nuovo provvedimento nei settori indicati. Questa impostazione è sostenuta dalla scelta di rendere immediatamente riconoscibile gli argomenti da approfondire potendo, così, individuare facilmente i vari punti del volume dove trovare le informazioni cercate. I singoli argomenti sono stati, quindi, organizzati con le informazioni di natura normativa necessarie ad inquadrare i punti di riferimento affiancando tabelle e schemi di sintesi utili a dare immediata leggibilità alle procedure e alle attività da compiere da parte dei vari soggetti impegnati nella realizzazione degli interventi. In questo modo si è cercato di conseguire alcuni obiettivi che sono: la facilità di riconoscimento dei vari argomenti; laggiornamento normativo determinato dal nuovo provvedimento; la costruzione delle informazioni secondo una precisa finalità operativa delle procedure analizzate; linserimento di commenti e analisi di approfondimento per favorire la piena comprensione dei processi e delle loro conseguenze. In coerenza con questa impostazione, lintera struttura del quaderno cerca di rafforzare una esposizione dei contenuti rivolta alla gestione delle informazioni in modalità operativa in modo da facilitare il percorso degli operatori chiamati a svolgere le loro mansioni negli ambiti analizzati. Marco Agliata Architetto, libero professionista impegnato nei settori della programmazione, esecuzione e monitoraggio di opere pubbliche e private negli ambiti dei beni culturali, ambientali, gestione del territorio e nelledilizia. Svolge attività di consulenza per enti pubblici sullattuazione e monitoraggio degli interventi finanziati con risorse nazionali e afferenti ai programmi cofinanziati dai fondi strutturali dellUnione europea. Esperienza lavorativa consolidata allestero e in Italia nella realizzazione, direzione dei lavori e gestione di interventi negli ambiti indicati. È autore di numerose pubblicazioni in materia di procedure per la realizzazione di opere pubbliche e svolge attività di formazione sullaggiornamento della normativa del codice dei contratti pubblici e sulla progettazione, affidamento ed esecuzione degli interventi.
Il testo intende fornire le corrette chiavi di lettura del nuovo impianto dell'armonizzazione contabile, soffermandosi in particolar modo sulle rilevanti connessioni ed influenze che esso esercita anche sui restanti sistemi di misurazione e sui principali meccanismi operativi caratterizzanti la funzionalità dell'ente locale.
Il volume ha come primaria finalità quella di rendere agevole la comprensione delle logiche sottostanti alla predisposizione del bilancio armonizzato rendendolo familiare ad un'ampia fascia di potenziali soggetti decisori e fruitori.
L'idea di fondo che spinge gli Autori è che, per comprendere le logiche inerenti alla predisposizione e alla gestione del bilancio, occorra essere pienamente consapevoli delle numerose relazioni che intercorrono tra tale strumento cardine del processo di programmazione e le conseguenti fasi della gestione, per poter procedere in sequenza con opportune valutazioni da realizzare in sede di consuntivazione, utili poi per sviluppare in modo integrato anche il complesso sistema di controlli interni e per rendicontare in modo trasparente l'operato dell'ente anche alla collettività.
In particolare l'opera approfondisce i temi centrali dell'armonizzazione contabile al fine di una corretta interpretazione dell'organizzazione dell'ente locale relativamente: al processo di pianificazione strategica e di programmazione di mandato, soffermandosi sulle finalità informative sottostanti al DUP e sulla relativa articolazione nelle due sezioni previste (SeS e SeO); alle fasi e agli strumenti di programmazione e gestione del nuovo bilancio armonizzato; alla rendicontazione finanziaria ed economico-patrimoniale; alle finalità informative e alle caratteristiche del bilancio consolidato del gruppo ente locale; alla valenza informativa che il legislatore attribuisce al cosiddetto Piano degli indicatori. Il testo è completato da esemplificazioni e casi pratici concernenti alcune modalità di sviluppo e risoluzione messe a punto dagli enti locali in questa prima fase di attuazione del processo di riforma, nonché da una serie di casistiche tratte dalle esperienze maturate dagli Autori nello svolgimento della loro attività professionale.
Per il taglio operativo e schematico, l'opera è destinata ai responsabili ed al personale dei servizi finanziari di enti locali, ai loro revisori nonché agli amministratori ed ai consiglieri. Grazie al linguaggio semplice ed immediato utilizzato, il testo è altresì rivolto al pubblico degli studenti di corsi universitari e post lauream (Master e Corsi di Alta Formazione).
Gli Autori Marco Castellani Dottore commercialista, revisore e consulente di enti locali, componente della Commissione ARCONET presso il MEF, docente in corsi di formazione, pubblicista. Presidente ANCREL (Associazione Nazionale Certificatori e Revisori Enti Locali)
Luca Mazzara Direttore del Master in City Management, del Corso di alta formazione universitaria in Pianificazione e controllo strategico degli enti locali e del Corso di specializzazione per Manager delle Unioni. Fondatore e responsabile scientifico di Strategic Lab, Università di Bologna, Scuola di Economia, Management e Statistica, Campus di Forlì. Docente nel progetto di formazione istituzionale sull'armonizzazione contabile del MEF-Ragioneria Generale dello Stato in collaborazione con Ministero dell'Università, dell'Istruzione e della Ricerca, ANCI, UPI, IFEL, FORMAP e FUAP. Docente nellambito dei corsi-concorso per Segretari comunali per la Scuola Superiore delle Pubblica Amministrazione Locale prima e, successivamente, per il Ministero dell'Interno. Autore di pubblicazioni in tema di pianificazione, programmazione e controllo delle performance nelle autonomie locali.
Capitolo I - Il documento unico di programmazione: finalità informative e linee di sviluppo
Capitolo II - Programmazione e gestione del bilancio armonizzato
Capitolo III - Il rendiconto armonizzato
Capitolo IV - Il bilancio consolidato
Capitolo V - Il piano degli indicatori e dei risultati attesi
Aggiornata con la più recente normativa e giurisprudenza di settore, la III edizione di quest’apprezzatissima Opera analizza i principi generali della responsabilità condominiale nei confronti dei diritti dei singoli condomini sulle cose comuni, nonché rispetto alla figura dell’amministratore.
Questa edizione mantiene gli schemi, le tabelle e le formule riassuntive introdotti dalla precedente edizione; la trattazione prende in esame la figura dell’amministratore in particolare, la nomina, la revoca e gli obblighi connessi ed esplica la responsabilità e i poteri dell’assemblea condominiale e le questioni concernenti la rappresentanza nel condominio.
Indispensabile strumento per il Professionista che deve risolvere le controversie condominiali in ambito giudiziale e stragiudiziale, il testo fornisce indicazioni sulle strategie di difesa da adottare.
Riccardo Mazzon
Avvocato Cassazionista del Foro di Venezia. Ha svolto funzioni di Vice Procuratore onorario presso la Procura di Venezia negli anni dal 1994 al 1996.
Prefazione alla prima edizione
Prefazione alla seconda edizione
Prefazione alla terza edizione
– Capitolo I Interesse ad agire e legittimazione in ordine alle parti comuni dell’edificio condominiale
1. L’interesse ad agire e a resistere (legittimazione all’accertamento della natura condominiale d’una parte dell’edificio)
1.1. Segue: la domanda di accertamento negativo della qualità di condomino
2. Il c.d. “condominio di edifici” sorge ipso iure et facto senza bisogno di apposite manifestazioni di volontà o altre esternazioni
2.1. Segue: la costituzione ipso iure et facto del supercondominio e la sua rappresentanza (anche processuale)
2.2. Segue: corollari
3. Cosa s’intende per “edificio”, “suolo” e “condomino”?
4. Parti comuni dell’edificio ed elencazione proposta dall’articolo 1117 del codice civile
4.1. Segue: il primo gruppo individuato dall’articolo 1117 del codice civile
4.2. Segue: il secondo gruppo individuato dall’articolo 1117 del codice civile
4.3. Segue: il terzo gruppo individuato dall’articolo 1117 del codice civile
5. L’applicazione concreta dell’articolo 1117 del codice civile
6. Singole parti potenzialmente comuni: lastrico solare, parcheggio, muro di sostegno
6.1. Segue: scale, pianerottoli, canali di scarico e cortili
6.2. Segue: portineria, alloggio del portiere, sottotetto, canna fumaria, muri perimetrali, sottosuolo
6.3. Segue: balconi, volumi tecnici, elementi decorativi et similia
6.4. Segue: il problema del cortile condominiale soggiacente a pattuizione avente ad oggetto l’attribuzione del c.d. “diritto reale di uso esclusivo”
6.5. Segue: la c.d. colonna d’aria
6.6. Segue: le autorimesse e i locali commerciali
6.7. Segue: parti comuni di edifici limitrofi ed autonomi insistenti sull’area appartenente al proprietario di uno solo degli stessi
– Capitolo II Tutela giuridica dei diritti sulle cose comuni esistenti in capo ai singoli condomini
1. Il diritto di ciascun condomino sulle cose comuni è automatico ed irrinunciabile
1.1. Segue: usurpazione del bene comune e usucapione di un diritto di servitù
1.2. Segue: il nuovo quarto comma dell’articolo 1118 del codice civile e la possibilità di rinunciare all’utilizzo dell’impianto centralizzato di riscaldamento o di condizionamento
2. Modalità particolari d’utilizzo delle cose comuni: cortile, lastrico solare, scogliera, manufatti su proprietà comune, aperture nel muro perimetrale
3. Come impedire le attività che incidono negativamente sulle destinazioni d’uso delle parti comuni
4. Applicabilità dei principi anche in caso di condominio minimo, supercondominio, consorzio, edilizia popolare ed economica, villette a schiera (condominio orizzontale)
– Capitolo III Indivisibilità delle parti comuni e divisione in più condomini
1. Le parti comuni dell’edificio non sono soggette a divisione
1.1. Segue: la ratio diversa e le differenti tutele fornite, in tema di divisione di beni comuni, dagli artt. 1119 e 1112 c.c.
2. La possibilità di suddividere un condominio in più condomini separati
– Capitolo IV Le modificazioni della cosa comune che comportano vera e propria innovazione
1. Alterare l’entità materiale del bene ovvero determinare la trasformazione della sua destinazione costituisce innovazione
1.1. Segue: limiti alle innovazioni utili, altrimenti sempre consentite
2. Le innovazioni della cosa comune che comportano oneri di spesa per tutti i condomini
3. I parcheggi e il principio di solidarietà sociale, sancito dall’art. 2 della Carta costituzionale, che prevale sulla disciplina privatistica interna di utilizzo degli spazi comuni condominiali di cui agli artt. 1120 e 1121 c.c.
4. Il recupero del patrimonio edilizio esistente: tutti i proprietari facenti parte del condominio sono obbligati a concorrere alle spese necessarie
5. L’eliminazione delle barriere architettoniche: i beneficiari non sono solo i mutilati ed invalidi civili, ma tutti coloro che, per qualsiasi causa, hanno una capacità motoria ridotta o impedita in forma permanente o temporanea
5.1. Segue: l’installazione di un ascensore nel vano scale da parte del singolo condominio
6. Il risparmio e l’uso razionale dell’energia: le innovazioni che hanno ad oggetto opere e interventi previsti per la produzione di energia, mediante l’utilizzo di impianti di cogenerazione, fonti eoliche, solari o comunque rinnovabili
7. La sostituzione dell’impianto di riscaldamento centralizzato: progetto e realizzazione
8. Le innovazioni vietate ex art. 1120 del codice civile: stabilità e sicurezza del fabbricato, decoro architettonico e inservibilità all’uso o al godimento anche di un solo condomino
9. Quando la modificazione non assume rilievo tale da assurgere ad innovazione ma risponde allo scopo di un uso del bene più intenso e proficuo (c.d. mera modificazione)
9.1. Segue: parziale ricostruzione del tetto comune, tenda avvolgibile, abbaini e finestre, posti auto, nuovo ingresso all’unità immobiliare di proprietà esclusiva, opere realizzate su parti comuni poste all’ultimo piano
10. Gli atti di manutenzione straordinaria non costituenti innovazione: adeguamento a normative cogenti ed effettuazione di riparazioni necessarie
11. Il condomino interessato che decide di pagare interamente l’innovazione e le cc.dd. innovazioni gravose e voluttuarie
11.1. Segue: l’esempio del nuovo ascensore installato da un gruppo di condomini – regime proprietario dell’innovazione
– Capitolo V Gli obblighi propter rem da rispettare nell’esecuzione di opere su cose di proprietà o uso individuale
1. Le opere che insistono nella proprietà esclusiva del singolo condomino non devono arrecare danno alla proprietà comune
1.1. Segue: il danno e l’azione reale a tutela del decoro architettonico, in particolare
1.2. Segue: applicazioni giurisprudenziali – divisione dell’appartamento in più unità, realizzazione di opere pertinenziali, varco nel muro divisorio, violazione delle norme sulle distanze legali, edifici plurifamiliari, serbatoio nel sottosuolo del cortile, trasformazione del tetto in terrazzo
2. Il nuovo articolo 1122-bis del codice civile: gli impianti non centralizzati per la ricezione radiotelevisiva e per l’accesso a qualunque altro genere di flusso informativo nonché l’installazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili
3. L’articolo 1122 del codice civile non vieta di mutare la semplice destinazione della proprietà esclusiva
4. Divieti e limiti di destinazione alle facoltà di godimento dei condomini sulle unità immobiliari in proprietà esclusiva inseriti in regolamenti condominiali
– Capitolo VI Spese condominiali e tabelle millesimali
1. Spese che vanno sostenute da tutti i condomini in misura proporzionale al valore della proprietà di ciascuno
1.1. Segue: l’anomalia relativa alle ipotesi di rinuncia o distacco dall’impianto di riscaldamento centralizzato
1.2. Segue: le deroghe convenzionali, in particolare
1.3. Segue: esempi giurisprudenziali – cappotto termico e guaine, convocazione dell’assemblea ordinaria e spedizione del verbale, consumo idrico, potatura alberi, interventi di ristrutturazione (funzione), portiere, acconti, messa in sicurezza del balcone
2. Spese ripartite in proporzione all’uso che ciascuno può farne: parti e servizi che per loro natura sono destinati a fornire utilità diverse ai singoli condomini
2.1. Segue: esempi giurisprudenziali – spese effettuate per fini individuali
3. Nel c.d. condominio parziale le spese relative alla manutenzione di scale, cortili, lastrici solari ovvero opere od impianti destinati a servire una parte soltanto dell’intero fabbricato sono a carico soltanto del gruppo di condomini che ne trae utilità
4. Le tabelle millesimali: hanno funzione accertativa e valutativa delle quote condominiali ma non incidono sui diritti reali spettanti a ciascun condomino
4.1. Segue: accettazione che le quote nel condominio vengano determinate in modo difforme da quanto previsto negli artt. 1118 c.c. e 68 disp. att. c.c.
4.2. Segue: applicazioni giurisprudenziali – forma scritta, tabella di fatto, maggioranze, legittimazione passiva, impugnazione, rettifica o modifica, divisione orizzontale, condominio minimo
5. Manutenzione e sostituzione di scale ed ascensori, in particolare
6. Manutenzione e ricostruzione di soffitti, volte e solai
7. Lastrici solari d’uso esclusivo (cui vanno equiparate le terrazze a livello)
– Capitolo VII La riscossione delle spese condominiali
1. Il decreto ingiuntivo provvisoriamente esecutivo consente la riscossione della quota delle spese condominiali che il singolo condomino non ha pagato
1.1. Segue: ancora sull’opposizione al decreto ingiuntivo – le novità emergenti dall’orientamento espresso da Cass. civ., Sez. U., 14 aprile 2021, n. 9839
1.1.1. Segue: excursus storico e precedenti
1.1.2. Segue: le motivazioni che sorreggono il nuovo orientamento giurisprudenziale
1.1.3. Segue: la nuova interpretazione vale tanto per il vizio della nullità quanto per quello dell’annullabilità
1.1.4. Segue: il vizio dell’annullabilità deve essere proposto esclusivamente in via riconvenzionale e non in via di mera eccezione
1.1.4.1. Segue: la domanda di annullamento della deliberazione assembleare può essere proposta anche “in via principale”, nell’ambito di autonomo giudizio
2. La prova scritta idonea ad ottenere il decreto ingiuntivo: il verbale dell’assemblea che approva il rendiconto
2.1. Segue: valore probatorio attribuibile al riconoscimento, in sede di approvazione del bilancio condominiale, dei debiti pregressi dei condomini
2.2. Segue: quando sorge l’obbligazione, legittimazione passiva, spese escluse, compensazione, prescrizione, diffida, esigibilità, mancata approvazione della delibera
3. Disciplina generale: l’amministratore non abbisogna di autorizzazione assembleare, è tenuto a comunicare ai creditori i dati dei condomini morosi e può sospendere il condomino moroso dalla fruizione dei servizi comuni suscettibili di godimento separato
3.1. Segue: inapplicabilità del principio dell’apparenza del diritto; chi subentra nei diritti di un condomino è obbligato solidalmente con questo al pagamento dei contributi relativi all’anno in corso e a quello precedente
3.2. Segue: l’amministratore del condominio ha diritto di riscuotere contributi e spese condominiali direttamente ed esclusivamente dal proprietario dell’appartamento, ancorché locato a terzi
4. Nel caso di alienazione di unità immobiliare, deve contribuire alle spese per la conservazione delle parti comuni chi riveste la qualità di condomino nel momento in cui si eseguono i lavori ovvero rileva la data di approvazione della spesa da parte dell’assemblea?
5. Particolarità: spese inerenti al diritto reale di abitazione
5.1. Segue: l’obbligazione meramente parziaria che investe i condomini
5.2. Segue: accordo simulatorio delle quietanze relative all’avvenuto pagamento degli oneri condominiali intervenuto tra un condomino e l’ex amministratore
– Capitolo VIII La sopraelevazione dell’edificio
1. Al proprietario dell’ultimo piano dell’edificio è consentito elevare nuovi piani o nuove fabbriche, salvo che risulti altrimenti dal titolo
1.1. Segue: il diritto di sopraelevazione può essere oggetto di un negozio autonomo di trasferimento a favore di altro condomino o di terzi
2. Il diritto di elevare nuovi piani o nuove fabbriche è derogabile
3. Cosa succede se l’ultimo piano appartiene pro indiviso a più proprietari?
4. Come sopraelevare: modalità ed effetti
4.1. Segue: opere di trasformazione del tetto, apertura di abbaini, altane
5. Casi in cui non è ammessa la sopraelevazione: condizioni statiche dell’edificio, aspetto architettonico e notevole diminuzione di aria o luce per i piani sottostanti
5.1. Segue: l’azione consentita ai condomini che vogliano opporsi alla sopraelevazione
5.2. Segue: il divieto di sopraelevazione per inidoneità delle condizioni statiche dell’edificio, in particolare
6. L’aspetto architettonico: l’intervento edificatorio in sopraelevazione deve rispettare lo stile del fabbricato e non rappresentare una rilevante disarmonia in rapporto al preesistente complesso
7. Il condomino che sopraeleva è tenuto a corrispondere ai proprietari degli altri piani un’indennità determinata con riferimento al valore dell’area comune su cui sorge l’edificio
7.1. Segue: il condomino che sopraeleva sarà anche tenuto a ricostruire il lastrico solare che tutti i (o parte dei) condomini avevano il diritto di usare
7.2. Segue: l’indennità quale debito per responsabilità da atto lecito
7.3. Segue: edilizia popolare ed economica ed edifici costruiti con il contributo dello Stato nelle zone colpite da terremoto
– Capitolo IX Il perimento dell’edificio
1. Il perimento totale o per una parte che rappresenti i tre quarti dell’edificio condominiale determina l’estinzione del condominio per mancanza dell’oggetto
1.1. Segue: ricostruire le parti comuni del fabbricato che siano andate distrutte e che siano indispensabili per ripristinare l’esistenza e il godimento del bene di dominio individuale
1.2. Segue: redazione delle tabelle millesimali dopo lo scioglimento della comunione derivante dalla ricostruzione in maniera difforme di un edificio andato distrutto
2. Il diritto di ciascuno dei condomini di richiedere la vendita all’asta del suolo e dei materiali nel caso di perimento totale o per una parte che rappresenti i tre quarti dell’edificio condominiale nonché altre facoltà e diritti
3. Nel caso perisca una parte minore dei tre quarti del valore dell’edificio l’assemblea dei condomini delibera circa la ricostruzione delle parti comuni dell’edificio medesimo
4. Quando un condomino non intenda partecipare alla ricostruzione dell’edificio egli dovrà cedere agli altri condomini i suoi diritti (anche sulle parti di sua esclusiva proprietà)
5. Il caso della ricostruzione o della riparazione di edifici distrutti o danneggiati da eventi sismici
– Capitolo X Amministratore: nomina, revoca ed obblighi connessi
1. La nomina dell’amministratore e gli adempimenti ad essa istantaneamente connessi
1.1. Segue: la nullità della nomina dell’amministratore in assenza di specifica indicazione del suo compenso
1.2. Segue: la facoltà dei condomini di ottenere l’esibizione di registri e documenti contabili condominiali in qualsiasi tempo
2. La revoca (o le dimissioni) dell’amministratore
2.1. Segue: la nuova versione dell’articolo 64 delle disposizioni per l’attuazione del codice civile e disposizioni transitorie, in particolare
2.2. Segue: l’istituto della prorogatio imperii opera non solo nei casi di scadenza del termine di cui all’art. 1129, comma 2, c.c. o di dimissioni, ma anche nei casi di revoca o di annullamento per illegittimità della relativa delibera di nomina
3. Nomina e revoca giudiziali dell’amministratore: aspetti processuali
4. I requisiti richiesti dal nuovo articolo 71-bis delle disposizioni per l’attuazione del codice civile per poter svolgere l’incarico di amministratore
– Capitolo XI Diritti e doveri generalmente associati alla figura dell’amministratore
1. I compiti dell’amministratore previsti dall’art. 1130 del codice civile così come integralmente ridefinito dalla legge n. 220 dell’11 dicembre 2012
2. Il compito di difendere la validità delle deliberazioni dell’assemblea dei condomini rientra nel compito di eseguire le stesse, ex art. 1130 c.c., n. 1
2.1. Segue: il compito di curare l’osservanza del regolamento condominiale nel caso un condomino adibisca la propria unità immobiliare ad attività vietata dal regolamento condominiale medesimo
2.2. Segue: l’erogazione delle spese di manutenzione ordinaria e di quelle relative ai servizi comuni essenziali non richiede la preventiva approvazione dell’assemblea
3. Il potere dell’amministratore di compiere atti conservativi dei diritti inerenti alle parti comuni dell’edificio, in particolare
3.1. Segue: esemplificazioni: spazi a parcheggi in misura proporzionale alla cubatura totale dell’edificio, tutela del decoro architettonico, rimozione di finestre da taluni condomini aperte abusivamente, azioni reali che esulano dal novero degli atti meramente conservativi
3.1.1. Segue: i contratti stipulati dall’amministratore in assenza di previa delibera assembleare
3.1.2. Segue: implicazioni penali dell’obbligo di conservazione e manutenzione delle parti comuni dell’edificio condominiale
4. Importanza della prassi applicativa nell’interpretazione delle prescrizioni del regolamento aventi natura meramente organizzativa
5. L’annuale rendiconto condominiale si compone di un registro di contabilità, di un riepilogo finanziario, nonché di una nota sintetica esplicativa
5.1. Segue: nessun principio normativo obbliga, nell’approvazione dei bilanci consuntivi del condominio, all’osservanza di una rigorosa sequenza temporale nell’esame dei vari rendiconti
5.2. Segue: gli effetti dell’approvazione del rendiconto nella giurisprudenza più recente
5.3. Segue: il diritto di prendere visione e di ottenere il rilascio di copia dall’amministratore dei documenti attinenti all’adempimento degli obblighi da questo assunti
6. All’amministratore del condominio è riconosciuta una rappresentanza anche sostanziale che fa ricadere direttamente sul rappresentato gli effetti della dichiarazione dell’amministratore medesimo
– Capitolo XII Legittimazione attiva e passiva dell’amministratore in ambito civile, penale ed amministrativo
1. L’art. 1131 c.c. non ha subito modifiche da parte della legge n. 220 dell’11 dicembre 2012: quella dell’amministratore è una rappresentanza volontaria e, nell’esercizio delle funzioni, l’amministratore assume la veste del mandatario
2. Quando l’amministratore può agire in giudizio senza alcuna autorizzazione?
3. Impugnare atti amministrativi, costituirsi parte civile nel processo penale e presentare querela
4. I principi generali che sostengono la legittimazione ad agire dell’amministratore
4.1. Segue: la disposizione contenuta nell’art. 1131 c.c. in ordine ai poteri di rappresentanza anche giudiziaria dell’amministratore del condominio non ha carattere esclusivo
4.2. Segue: l’esistenza dell’organo rappresentativo unitario non priva i singoli condomini del potere di agire a difesa di diritti connessi alla detta partecipazione
4.2.1. Segue: casi in cui il principio non trova applicazione
4.2.1.1. Segue: le azioni reali, in particolare
4.3. Segue: ulteriori corollari
5. La legittimazione passiva in particolare
5.1. Segue: ulteriori corollari – azioni possessorie, impugnazioni, carenza di poteri e ratifica, inefficacia di limitazioni, effetti condanna amministratore
5.2. Segue: l’azione di nullità del regolamento c.d. contrattuale
5.3. Segue: la domanda di accertamento negativo della qualità di condomino
6. Ulteriore casistica: opposizione atti esecutivi, esproprio area condominiale, supercondominio, capacità a testimoniare, opposizione a decreto ingiuntivo, somme dovute per gestione comune, funzionamento impianti condominiali
7. Quando manca il legale rappresentante dei condomini chi intenda iniziare o proseguire una lite contro i partecipanti a un condominio può richiedere la nomina di un curatore speciale
7.1. Segue: esempi applicativi – supercondominio sprovvisto di specifico amministratore, amministratore che non può notificare atto a se stesso
– Capitolo XIII La separazione della responsabilità del condomino dissenziente in ordine alle conseguenze della lite per il caso di soccombenza
1. Solo qualora l’assemblea dei condomini abbia deliberato di promuovere una lite o di resistere a una domanda il condomino dissenziente può separare la propria responsabilità in ordine alle conseguenze della lite per il caso di soccombenza
1.1. Segue: formalità dell’atto di dissenso e diritto di rivalsa del condomino dissenziente
1.2. Segue: l’esonero del condomino dissenziente va oltre l’onere di partecipare alla rifusione delle spese di giudizio in favore della controparte per comprendere anche l’onere di partecipare alle spese affrontate dal condominio per la propria difesa
2. Non si versa nell’ipotesi dell’art. 1132, comma 1, c.c., ove non sia stata l’assemblea a deliberare la lite attiva o passiva
3. Esito della lite favorevole: il condomino dissenziente che ne abbia tratto vantaggio è tenuto a concorrere nelle spese del giudizio che non sia stato possibile ripetere dalla parte soccombente
4. I due gruppi d’interesse in caso di liti tra singoli condomini e condominio: non possono essere poste a carico di coloro che hanno promosso la lite le spese sostenute dal condominio per resistere in giudizio
– Capitolo XIV Provvedimenti ed inerzie dell’amministratore: disciplina e rimedi
1. I provvedimenti presi dall’amministratore sono obbligatori per i condomini sempre che rientrino nell’ambito dei suoi poteri
2. La legittimazione del condomino ad agire non in sede contenziosa bensì (in sede) di volontaria giurisdizione giusta il disposto dell’art. 1105 c.c.
3. Il condomino può anticipare spese per la conservazione e la manutenzione delle parti comuni ma il rimborso delle medesime è riconosciuto soltanto per le spese urgenti
3.1. Segue: la prova dell’indifferibilità della spesa incombe sul condomino che chiede il rimborso e il credito del condomino ha carattere pecuniario e non di valore
3.1.1. Segue: corollari – compensazione con il credito del condominio, accordo maturato in assemblea, terrazzo di proprietà esclusiva
3.2. Segue: se la spesa non è urgente nessuna azione spetta al condomino, neppure quella di arricchimento
3.3. Segue: l’articolo 1134 del codice civile si applica tanto al c.d. condominio minimo quanto alla comunione non condominiale
– Capitolo XV L’assemblea condominiale: essenza e funzionamento
1. L’assemblea, quale organo destinato ad esprimere la volontà collettiva dei partecipanti, può deliberare qualunque provvedimento che persegua una finalità condominiale
2. L’articolo 1135 del codice civile così come modificato dall’articolo 13 della legge n. 220 dell’11 dicembre 2012
3. L’elenco delle attribuzioni dell’assemblea contenuto nell’art. 1135 c.c. deve considerarsi meramente esemplificativo: corollari
4. Ulteriori interpretazioni giurisprudenziali: assunzione liti processuali; compenso aggiuntivo amministratore; portata dell’approvazione del bilancio consuntivo; accertamento responsabilità in capo al singolo condomino; anticipazioni effettuate dall’amministratore; indicazione dell’elenco delle materie da trattare nell’avviso di convocazione dell’assemblea
4.1. Segue: limiti nel constatare responsabilità del singolo condomino; limiti nel constatare ambito dei beni comuni ed estensione delle proprietà esclusive; manutenzione straordinaria dell’edificio condominiale senza previa approvazione o successiva ratifica dell’assemblea; spettano all’assemblea le decisioni circa la necessità di procedere alla riparazione, ricostruzione e sostituzione degli elementi strutturali del lastrico o della terrazza a livello; criteri di semplicità e snellezza che presiedono alle vicende dell’amministrazione condominiale
4.2. Segue: condominio minimo; autorizzare l’amministratore a richiedere ai condomini pagamenti provvisori; approvazione da parte dell’assemblea condominiale del rendiconto consuntivo; transazioni afferenti a spese d’interesse comune; spese di manutenzione ordinaria e relative ai servizi comuni essenziali; approvazione del rendiconto e valore di riconoscimento di debito
4.3. Segue: particolari, ulteriori effetti dell’approvazione del rendiconto consuntivo, estensione della proprietà comune, divisione delle parti comuni, acconto concernente la gestione condominiale dell’anno successivo, transazione, ratifica
– Capitolo XVI Costituzione dell’assemblea e validità delle deliberazioni
1. Le novità introdotte dall’articolo 1136 del codice civile così come integralmente sostituito dall’articolo 14 della legge n. 220 dell’11 dicembre 2012
2. I quorum per la regolare costituzione dell’assemblea in prima convocazione e per la validità, in tale sede, delle deliberazioni
3. La regolare costituzione dell’assemblea in seconda convocazione e la validità, in tale sede, delle deliberazioni
4. Deliberazioni che devono sempre essere approvate con un numero di voti che rappresenti la maggioranza degli intervenuti e almeno la metà del valore dell’edificio
5. Deliberazioni che devono sempre essere approvate con un numero di voti che rappresenti la maggioranza degli intervenuti ed almeno i due terzi del valore dell’edificio
6. Regolare convocazione dell’assemblea, c.d. “ordine del giorno” e verbalizzazione della riunione: forma e contenuto della verbalizzazione, in particolare
6.1. Segue: l’assemblea può essere convocata in via straordinaria dall’amministratore quando questi lo ritenga necessario ovvero quando ne sia fatta richiesta da almeno due condomini che rappresentino un sesto del valore dell’edificio
6.2. Segue: l’avviso di convocazione è un atto unilaterale recettizio a contenuto non negoziale che si presume noto al destinatario nel momento in cui esso perviene all’indirizzo di quest’ultimo
6.3. Segue: l’ordine del giorno è un elenco specifico degli argomenti oggetto di discussione all’assemblea convocata così da poter far comprendere i termini essenziali di detti argomenti
6.4. Segue: l’avviso di convocazione deve essere comunicato almeno cinque giorni prima della data fissata per l’adunanza in prima convocazione a mezzo di posta raccomandata, posta elettronica certificata, fax o tramite consegna a mani
7. Legittimazione e rappresentanza nella partecipazione all’assemblea condominiale
7.1. Segue: il c.d. supercondominio
7.2. Segue: usufruttuario e nudo proprietario
7.3. Corollari: partecipazione ad un’assemblea condominiale di un soggetto estraneo ovvero privo di legittimazione, conflitto di interessi dei condomini morosi, clausola del regolamento di condominio volta a limitare il potere dei condomini di farsi rappresentare nelle assemblee
8. Regole per un ordinato e corretto svolgimento dell’assemblea condominiale
8.1. Segue: il c.d. condominio parziale, in particolare
9. L’assemblea nel c.d. “condominio minimo”, nei consorzi e negli alloggi di edilizia pubblica residenziale
– Capitolo XVII Impugnazione delle delibere assembleari: nullità ed annullabilità
1. Le novità introdotte dall’articolo 15 della legge n. 220 dell’11 dicembre 2012 modificando l’articolo 1117 del codice civile: la sospensione dell’efficacia della delibera condominiale, in particolare
2. Le deliberazioni prese dall’assemblea sono obbligatorie per tutti i condomini
2.1. Segue: le deliberazioni assembleari non sono irrevocabili e possono essere modificate o revocate da una valida deliberazione successiva
3. L’annullamento delle delibere condominiali nel termine perentorio di trenta giorni decorrente dal momento in cui il condomino dissenziente abbia avuto adeguata conoscenza dell’effettivo contenuto della decisione che egli reputi lesiva dei propri interessi
3.1. Segue: l’art. 1137 c.c. non disciplina la forma delle impugnazioni delle deliberazioni condominiali sicché esse vanno effettuate tramite atto di citazione
3.2. Segue: interesse e legittimazione ad agire
3.2.1. Segue: il condomino che intende impugnare una delibera dell’assemblea deve allegare e dimostrare che da quella deliberazione deriva un apprezzabile pregiudizio personale, in termini di mutamento della propria posizione patrimoniale
3.3. Segue: la pronuncia di annullamento di una delibera assembleare riveste unicamente un effetto caducatorio
4. I vizi comportanti annullabilità: irregolare costituzione dell’assemblea, maggioranze inferiori a quelle prescritte dalla legge o dal regolamento condominiale, vizi formali, violazione di prescrizioni di qualunque fonte (legali, convenzionali, regolamentari), generiche irregolarità attinenti al procedimento di convocazione o di informazione dell’assemblea
4.1. Segue: esempi concreti di delibere annullabili – ripartizione in concreto delle spese condominiali adottata in violazione di criteri già stabiliti, violazione di una norma del regolamento condominiale, mancata conoscenza della data di prima convocazione, mancata disponibilità della documentazione contabile, compensazione delle spese condominiali, mancanza di saldi di gestione certi
4.1.1. Segue: inadeguatezza del criterio distintivo tra delibere nulle ed annullabili con riferimento alle deliberazioni assembleari aventi ad oggetto la ripartizione, tra i condomini, delle spese afferenti alla gestione delle cose e dei servizi comuni in violazione dei criteri stabiliti dalla legge o dal regolamento condominiale contrattuale
4.1.2. Segue: il contrasto giurisprudenziale che ha sollecitato Cass. civ., Sez. U., 14 aprile 2021, n. 9839
4.1.3. Segue: termini e precisazioni illustrate da Cass. civ., Sez. U., 14 aprile 2021, n. 9839 – i concetti di nullità e annullabilità
4.1.4. Segue: lo spazio che nella disciplina codicistica del condominio residua per la categoria della “nullità” con riguardo alle deliberazioni dell’assemblea dei condomini
4.1.5. Segue: casi specifici nei quali la deliberazione dell’assemblea dei condomini deve ritenersi affetta da nullità: mancanza originaria degli elementi costitutivi essenziali, impossibilità dell’oggetto, in senso materiale o in senso giuridico, illiceità
4.1.6. Segue: destino delle deliberazioni assembleari che ripartiscono le spese condominiali in violazione dei criteri stabiliti dalla legge o dal regolamento condominiale contrattuale, in particolare
5. La nullità delle delibere condominiali quale figura residuale, creata dalla dottrina e dalla giurisprudenza per i vizi più gravi
5.1. Segue: esemplificazioni giurisprudenziali – spese pro quota sostenute dal condominio per il difensore, spese di esercizio dell’impianto di riscaldamento centralizzato, divieto sostanziale di utilizzazione generalizzata delle parti comuni, smantellamento della canna fumaria a cura e spese del condomino
5.1.1. Segue: obbligo risarcitorio in capo a singoli condomini ed a favore di altri, estensione dei diritti di proprietà esclusiva dei singoli
5.1.2. Segue: diritto di uso esclusivo, balconi, cappotto termico, canna fumaria, spese di riscaldamento, commissione ristretta di condomini
6. Corollari: sostituzione della delibera condominiale, delibera condominiale assunta all’unanimità e sottoscritta da tutti i condomini
6.1. Segue: legittimazione ed interesse ad impugnare la delibera asseritamente viziata
6.2. Segue: sindacato dell’autorità giudiziaria, appello avverso la sentenza che abbia deciso sull’impugnazione, clausola compromissoria in deroga all’articolo 1137 del codice civile
6.3. Segue: ratifica con efficacia retroattiva dell’attività dell’amministratore, deliberazioni aventi contenuto negativo, decisioni circa la necessità di procedere alla riparazione della copertura dell’edificio
– Capitolo XVIII Il regolamento condominiale
1. Il regolamento condominiale: una sorta di statuto della collettività condominiale, fonte di obblighi e diritti per i singoli condomini
2. La concreta formazione del regolamento condominiale
2.1. Segue: le (ulteriori) limitazioni imposte dall’articolo 72 delle disposizioni di attuazione al codice civile
2.2. Segue: le norme del regolamento possono vietare di possedere o detenere animali domestici?
2.3. Segue: per la formazione (o la modifica) del regolamento di condominio (contrattuale o non contrattuale) è richiesta la forma scritta ad substantiam
2.4. Segue: le nullità conseguenti alla violazione del quarto comma dell’art. 1138 del codice civile, in particolare – autorizzazione a stare in giudizio, termine di decadenza per chiedere l’annullamento di una delibera, rinuncia all’impianto centralizzato
3. Il c.d. regolamento contrattuale: può vincolare tutti i condomini nonché i successivi aventi causa anche con clausole che restringono poteri e facoltà dei singoli condomini sulle loro proprietà esclusive (servitù reciproche)
3.1. Segue: è il principio dell’autonomia privata che consente alle parti di stipulare convenzioni che limitano il diritto dominicale di tutti o di alcuni dei condomini sulle parti di loro esclusiva proprietà
3.2. Segue: il regolamento condominiale non ha natura contrattuale di per sé ma solo in relazione a quelle clausole limitatrici dei diritti dei condomini sulle proprietà esclusive o comuni ovvero attribuenti ad alcuni condomini maggiori diritti rispetto a quelli degli altri
3.3. Segue: diritti di servitù trascrivibili nei registri immobiliari, oneri reali e obbligazioni propter rem (entrambi non trascrivibili)
3.4. Segue: il divieto di porre in essere determinati usi delle unità immobiliari di proprietà esclusiva, in particolare
3.4.1. Segue: esempi concreti – casa di riposo per anziani, bed and breakfast/affittacamere, ristorante/birreria, asilo nido
3.5. Segue: l’interpretazione del regolamento contrattuale di condominio da parte del giudice del merito dev’essere storicamente orientata
3.6. Segue: le norme regolamentari possono imporre limitazioni al godimento degli immobili di proprietà esclusiva secondo criteri anche più rigorosi di quelli stabiliti in tema di immissioni lecite dall’articolo 844 del codice civile
3.7. Segue: l’azione di nullità del regolamento “contrattuale” di condominio è esperibile da uno o più condomini nei confronti di tutti gli altri (litisconsorzio necessario)
4. Il condomino che abbia locato la propria unità abitativa ad un terzo risponde nei confronti degli altri condomini delle violazioni al regolamento condominiale consumate dal proprio conduttore
4.1. Segue: condanna a cessare lo svolgimento dell’attività ritenuta contraria al regolamento di condominio nell’immobile locato emessa nei confronti del conduttore
5. Aspetti concreti degni di particolare attenzione: struttura organica di un edificio, violazione di norma di natura procedimentale, obligatio propter rem e vincoli di natura reale, comunicare i mutamenti degli indirizzi e i trasferimenti delle unità immobiliari, inadimpleti non est adimplendum, clausola compromissoria
5.1. Segue: tutela del decoro architettonico, omessa sottoscrizione del verbale dell’assemblea condominiale ad opera del presidente, condominio c.d. minimo, trascrizione registri immobiliari, impianto di riscaldamento centralizzato, uso dell’ascensore accompagnati da animali domestici, richiamo per relationem delle clausole del regolamento
6. Sanzioni a seguito di infrazioni al regolamento di condominio: devono essere previste dal regolamento medesimo
7. Il registro indicato dal terzo comma dell’articolo 1138 del codice civile e dal numero 7) dell’art. 1130, medesimo codice
– Capitolo XIX Il condominio nel processo e nella mediazione obbligatoria
1. La competenza per materia del Giudice di Pace: cause relative alla misura e alle modalità d’uso dei servizi di condominio di case
1.1. Segue: il problema del superamento della soglia di normale tollerabilità, ex art. 844 c.c.
2. Le controversie che vedono messo in discussione il diritto stesso del condomino ad un determinato uso della cosa comune rimangono soggette agli ordinari criteri della competenza per valore
3. Competenza per valore del Giudice di Pace: cause relative a beni mobili di valore non superiore a cinquemila euro
4. Competenza per territorio: luogo dove si trovano i beni comuni o la maggior parte di essi
4.1. Segue: casi nei quali l’articolo 23 del codice di procedura civile non si applica – consorzi, casi in cui l’amministratore del condominio agisca per il conseguimento del compenso, azione di rivalsa del coerede
5. La mediazione obbligatoria: per controversie in materia di condominio si intendono quelle derivanti dalla violazione o dall’errata applicazione delle disposizioni del libro terzo, titolo VII, capo II, del codice e degli articoli da 61 a 72 delle disposizioni per l’attuazione del codice
5.1. Segue: la procedura di mediazione obbligatoria si applica anche ai procedimenti per la revoca dell’amministratore di condominio
5.2. Segue: effetti collaterali della procedura di mediazione obbligatoria – sospensione feriale del termine per l’impugnazione delle delibere assembleari e (presunta?) responsabilità per mancata adesione
5.3. Segue: partecipazione dell’amministratore alla procedura di mediazione, partecipazione dell’avvocato delegato, effetto interruttivo della domanda di mediazione
Bibliografia
Indice analitico
Elenco delle principali abbreviazioni delle riviste
Da bizzarri soggetti ansiosi di mostrarsi in un tripudio di selfie, gli influencer hanno acquisito una riconoscibilità che si collega con il loro valore e la loro spendibilità sul mercato: si tratta di igers, blogger, youtuber e creator che vivono grazie alla propria social influence attraverso la connessione con il proprio pubblico.
L'influencer è dunque una figura professionale nuova, con competenze distintive e vere e proprie "regole di ingaggio", sia con i propri fan che con le aziende che intendono usarne la visibilità per promuovere prodotti o servizi. Questo testo traccia un percorso composto da teoria, consigli pratici ed esempi sia italiani che internazionali, individua le linee guida essenziali per comprendere come avvicinarsi al mondo degli influencer e definire un modello da applicare a sé stessi, a un prodotto o a un brand, analizza le opportunità anche professionali che i nuovi media mettono a disposizione.
AUTORE : Claudia Di Fabio Laureata in Giurisprudenza e in Scienze della comunicazione si occupa attivamente di web e digital marketing dal 2002. Dal 2010 è docente di Digital Marketing presso l'Istituto Europeo di Design e ha tenuto corsi di Storytelling per i nuovi media (esperimenti di micro narrazioni). La sua esperienza con realtà come Telecom, Sky, Viacom, Rai, Unicef e molte altre le ha permesso di unire la passione per i social media e il linguaggio della rete con lorganizzazione e lideazione pratica di campagne comunicative aziendali e istituzionali.
Il manuale, utile supporto per la preparazione ottimale agli esami di Stato per l'abilitazione alla professione e per i corsi di formazione alternativi al tirocinio, è giunto alla terza edizione aggiornata che si presenta rinnovata e ampliata nei contenuti. Si tratta di un utile strumento di consultazione per la pratica professionale, trattando le varie competenze del Geometra (Tecnico in Costruzioni, Ambiente e Territorio) sia dal punto di vista teorico che operativo. Tutti gli argomenti trattati sono resi semplici con esempi di applicazione a casi concreti affrontati nell'attività professionale dell'autore.
La prima parte del manuale è inerente alla preparazione dell'Esame di Stato, analizzando i contenuti e le strategie da adottare per le prove d'esame, i cui concetti si possono trasportare alla pratica professionale nei colloqui di lavoro, con i clienti, e con le persone con cui ci si rapporta quotidianamente.
La seconda parte del manuale approfondisce le diverse materie tecnico-scientifiche, trattandole nel contesto professionale di applicazione. Vengono richiamati i concetti base, per poter meglio affrontare lo studio e l'approfondimento delle diverse discipline tecniche. Le varie discipline trattate sono: Topografia, Estimo, Successioni, Condominio, Catasto, Urbanistica ed Edilizia, Nozioni di Prestazione Energetica, Cenni di Sicurezza Cantieri, Nozioni di Prevenzione incendi. Completa il manuale una utilissima appendice con il vademecum per la verifica di conformità edilizia, urbanistica e catastale, indispensabile per la due diligence immobiliare.
Associata al volume si trova una ricca selezione di materiali online, tra cui i temi delle prove d'esame (dal 1987 ai giorni nostri), le norme di riferimento per la professione, esempi di pratiche svolte, fac-simile di modulistica e di relazioni editabili
AUTORE Emilio Niglis De Lutiis Geometra libero professionista. Esercita la propria attività professionale dal 1981 con una formazione di alto livello che ne contraddistingue il profilo. Ha ricoperto lincarico di commissario negli esami di abilitazione alla professione. Formatore e docente nei corsi di certificazione energetica e di comunicazione per la sicurezza, è coordinatore del corso di preparazione geometri agli esami di abilitazione alla professione del Collegio Geometri e Geometri Laureati di Milano.
Il volume si presenta come utile strumento di preparazione alla prova preselettiva e alla prova scritta dei bandi di concorso per 70 Istruttori amministrativi e 50 Collaboratori amministrativo contabili, indetto dalla Regione Piemonte.
Il testo propone una trattazione teorica sulle materie richieste ai candidati durante le prove concorsuali, ovvero: - Diritto amministrativo; - Contabilità regionale e tributi regionali; - Privacy, prevenzione della corruzione e trasparenza; - Reati contro la P.A.; - Codice di comportamento dei dipendenti delle P.A.; - Contratti pubblici; - Logica matematica e Cultura generale (online); - Diritto regionale (online); - Ordinamento Regione Piemonte (online).
Ogni sezione è seguita da una selezione di quiz a risposta multipla svolti e commentati per un breve ripasso e una rapida verifica di quanto appreso. Nella sezione online collegata, raggiungibile seguendo le istruzioni riportate in fondo al libro è disponibile anche un simulatore di quiz online.
A cura di Stefano Bertuzzi Con i contributi di: C. Brugoni, G. Cottarelli, P. Carone, M. Ventura
