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Nell’odierno processo civile il giudice chiede sempre al CTU di tentare la conciliazione della controversia; le prassi diffuse negli uffici giudiziari ormai – superando i limiti imposti dalla normativa – hanno fatto diventare l’esperimento conciliativo una delle attività più importanti del CTU. Ma conciliare due o più soggetti in lite in una causa giudiziaria richiede impegno, dedizione e specifiche competenze che oggi la stessa riforma Cartabia prevede espressamente all’art. 3 del DM 109/2023; nessuno tuttavia si è mai preoccupato di formare il consulente in tali importanti compiti. Molte sono le domande e i dubbi dei CTU su questo aspetto. Il testo, volutamente pratico ed agile, vuole fornire un supporto operativo consentendo al lettore di acquisire le capacità per proporre, condurre e concludere positivamente l’esperimento conciliativo della vertenza. L’autore è stato il primo nel panorama editoriale a curare ed approfondire con volumi tale importante tema sin dal 2004 e con questo prezioso testo e con le indubbie doti riconosciutegli prende per mano il CTU e lo conduce allo svolgimento dell’importante e delicato compito, nobilitando così la definizione di CTU conciliatore.
Paolo Frediani
Geometra libero professionista; consulente tecnico forense nei settori civili e penali dal 1990; libero docente in corsi di formazione professionale dal 1999; professore a contratto Università di Pisa; docente presso la Scuola Superiore della Magistratura; autore e pubblicista. Grande esperto e cultore della conciliazione, ha intuito tra i primi le sue potenzialità nell’alveo endoperitale sin dai primi anni 2000 con pubblicazioni dedicate.
Prefazione
Prologo
1. Il consulente tecnico d’ufficio e la conciliazione
1.1 Il CTU incontra la conciliazione
1.2 Il ruolo di conciliatore del consulente tecnico di ufficio
1.3 I tre saperi del CTU
1.4 La riforma Cartabia
2. I conflitti
2.1 Il conflitto e le sue manifestazioni
2.2 Ordine avversariale e ordine non avversariale
3. Tecniche e strumenti per la gestione del tentativo di conciliazione
3.1 Il CTU conciliatore: tecniche e strumenti indispensabili
3.2 La negoziazione
3.3 La comunicazione ed i suoi principali presupposti
3.3.1 I livelli della comunicazione
3.3.2 L’ ascolto attivo e le interferenze nel processo comunicativo
3.3.3 Suggerimenti per una comunicazione efficace
3.3.4 La comunicazione nella dimensione interpersonale
3.3.5 Scoprire le personalità e le individualità
3.3.6 Gestione della comunicazione con i soggetti in collera
3.4 Il problem solving
3.5 Tecniche di gestione delle situazioni conflittuali
4.La conciliazione del consulente tecnico di ufficio: norme e peculiarità
4.1 La conciliazione nella procedura art. 696-bis c.p.c.
4.2 La conciliazione in materia di esame contabile (art. 198 c.p.c.)
4.3 La conciliazione richiesta (costantemente) dal giudice
4.4 Gli accordi o i mancati accordi (ed i loro effetti)
4.5 Casi di impercorribilità
4.6 Peculiarità della conciliazione del CTU
4.6.1 Peculiarità psicologiche
4.6.2 Peculiarità normative
4.6.3 Peculiarità gestionali
4.7 La dimensione non solo economica degli accordi
5. Gestione e conduzione del tentativo di conciliazione del CTU
5.1 Introduzione e impostazione del tentativo: le fasi di cognizione e di negoziazione
5.2 Una riflessione necessaria: il modello di conciliazione del consulente tecnico d’ufficio
5.3 I rapporti con i professionisti e con le parti e le loro criticità
5.4 L’incontro preparatorio (o preliminare)
5.5 L’incontro di conciliazione
5.5.1 Aspetti preliminari
5.5.2 Le fasi dell’incontro di conciliazione
5.5.3 La conclusione
6. Caso di conciliazione svolti (e risolti)
6.1 Introduzione
6.2 Il caso Franchini - Impresa Kappazeta srl: l’acquisto dell’abitazione.
6.3 Il caso Barberi – Impresa Generale Diamante Costruzioni e Restauri srl: la costruzione della villa
6.4 Il caso dei fratelli Morelli: lo scioglimento della comunione ereditaria
Epilogo
La Patente a Crediti nei cantieri edili - Libro di carta di 120 pagine
Aggiornato al decreto attuativo n. 132 del 18 settembre 2024 e alla Circolare INL n. 4 del 23 settembre 2024.
Data di uscita 04/10/2024
La Patente a Crediti nei cantieri o, meglio, il “sistema di qualificazione delle imprese” è un efficace metodo di accreditamento delle imprese più virtuose in termini prevenzionistici. Con la pubblicazione del decreto 18 settembre 2024, n. 132, il sistema (in vigore dal 1° ottobre 2024) impone ad imprese, lavoratori autonomi, datori di lavoro e responsabili della sicurezza di porre in essere tutte le attività di controllo e monitoraggio per garantire la sicurezza dei lavoratori nei cantieri edili. Questo testo rappresenta le “istruzioni d’uso” necessarie per gestire con efficacia l’applicazione della nuova disposizione normativa e fornisce un supporto per affrontare le criticità presenti nel testo di legge. Il testo propone l’analisi della normativa e come attivare e gestire la patente a punti; contiene la lista completa delle conformità e le indicazioni delle responsabilità in capo ai diversi attori coinvolti (datore di lavoro, dirigente, preposto, lavoratore autonomo). Completa il testo un comodo file excel di uso operativo con il gestore/contatore delle decurtazioni.
Danilo G. M. De Filippo
Ingegnere meccanico, da sempre impegnato nella materia della sicurezza sui luoghi di lavoro, è stato insignito dell’Onorificenza di Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana. Ispettore Tecnico del Lavoro, appartenente all’Albo dei formatori per l’INL, è anche docente esterno ed autore di numerosi testi e pubblicazioni in materia di sicurezza sul lavoro oltre ad essere parte attiva nell’organizzazione di eventi per la più ampia diffusione della prevenzione degli incidenti sul lavoro.
Introduzione
1. Premessa “storica” alla norma
2. L’iter: dal d.l. n. 19/2024 alla l. n. 56/2024
3. La nuova norma “in pillole”
3.1 Riferimenti normativi
3.2 A chi si rivolge
3.3 Requisiti per il conseguimento
3.4 Contenuti della patente
3.5 Dotazione iniziale dei crediti
3.6 Le decurtazioni
3.7 Condizioni di operabilità
3.8 Modalità di recupero dei crediti
3.9 Il provvedimento di sospensione della patente
3.10 Esonero dal possesso della patente
3.11 Le imprese straniere
3.12 Revoca della patente
4. Il conseguimento della patente
5. La gestione della patente
6. Le responsabilità del committente
7. I “responsabili” delle decurtazioni
7.1 Il datore di lavoro
7.2 Il dirigente
7.3 Il preposto
7.4 Il lavoratore autonomo
8. La lista di conformità
9. Vigilanza, decurtazioni e sanzioni
10. La patente e la formazione
11. Esempi di dotazione della patente
12. Esempi di decurtazioni alla patente
13. Resoconto sulle criticità della norma
Conclusioni
Appendice
MATERIALI ON LINE
Il manuale si compone in questa nuova edizione di tre parti.
La prima parte costituisce una guida allo svolgimento dell’incarico in ambito civile: iscrizione all’Albo, nomina, adempimenti e operazioni di consulenza tecnica, verbale e relazione, responsabilità e sanzioni, oltre alla consulenza tecnica preventiva ex art. 696 bis c.p.c.
La seconda parte approfondisce l’analisi della procedura in materia penale con particolare riferimento alla consulenza tecnica del P.M. e alla perizia disposta dal GUP e dal Tribunale penale.
La terza parte, dedicata alla liquidazione dei compensi, commenta sistematicamente le disposizioni del Testo Unico delle spese di giustizia ed affronta gli aspetti pratici dell’attività in campo civile e penale attraverso l’illustrazione dell’attuazione pratica di una consulenza tecnica in sede civile e di una per il pubblico ministero (ex art. 359 c.p.p.), nonché di una perizia in sede penale.
Gennaro Brescia
Dottore Commercialista e Revisore legale, svolge attività di curatore fallimentare e commissario giudiziale, nonché di consulente tecnico e perito in campo civile e penale presso vari Tribunali e Corti di Appello. Ha altresì maturato significative esperienze professionali quale arbitro e conciliatore ed è componente della Commissione di studio ausiliari di giustizia del CNDCEC. Relatore in convegni su tematiche fallimentari, di consulenza tecnica e perizia nel campo civile e penale, oltre che in materia di misure di prevenzione. Ha pubblicato numero se opere per la Maggioli Editore.
Presentazione alla IX edizione
Parte I – La consulenza nel processo civile
1 La consulenza tecnica nel c.p.c.
Premessa
1.1 Albo ed Elenco nazionale dei consulenti tecnici
1.2 Requisiti per l’iscrizione all’Albo dei consulenti
1.3 Domande di iscrizione all’Albo dei c.t.u
1.4 Revisione dell’Albo e mantenimento della iscrizione, sospensione e cancellazione volontaria
1.5 Distribuzione e vigilanza sugli incarichi
1.6 Ammissione della consulenza tecnica
1.6.1 Modalità
1.6.2 Affidamento dell’incarico
1.7 Nomina del consulente tecnico
1.8 Formulazione dei quesiti
1.9 Consulenza tecnica e ambiti territoriali
1.10 La figura del consulente tecnico di parte
1.11 Comunicazione dell’ordinanza di nomina
1.12 Astensione e ricusazione del consulente
1.12.1 Astensione
1.12.2 Ricusazione
1.13 Il giuramento del consulente tecnico
1.14 Adempimenti e operazioni di consulenza tecnica
1.14.1 Attività del consulente tecnico
1.14.2 Comunicazione alle parti dell’inizio delle operazioni di consulenza tecnica
1.14.3 Successive comunicazioni. Prosecuzione delle operazioni e rinvii
1.14.4 Comunicazioni e operazioni nel caso di accertamenti di natura contabile
1.14.5 Utilizzo di collaboratori e autorizzazioni
1.14.6 Chiarimenti e informazioni richiesti alle parti e/o raccolti da terzi
1.14.7 Esame di atti e documenti di causa da parte del c.t.u.
1.14.8 Acquisizione di documentazione da parte del c.t.u.
1.14.9 Poteri di acquisizione del c.t.u. ex art. 194 c.p.c. e nell’esame contabile
1.15 Aspetti di “procedimentalizzazione” del contraddittorio tecnico dinnanzi al c.t.u.
1.16 Verbale delle operazioni compiute e relazione di consulenza tecnica
1.17 Elementi della relazione
1.18 Termine per il deposito della relazione
1.19 Esame contabile
1.20 Cause di nullità della relazione di c.t.u.
1.21 Risoluzione delle questioni e intervento del giudice ex art. 92 disp. att. c.p.c.
1.22 Valutazione della consulenza tecnica da parte del giudice
1.22.1 La consulenza tecnica quale fonte di prova: c.t.u. deducente e percipiente
1.22.2 Richiesta di chiarimenti, rinnovazione della c.t.u. e sostituzione del consulente
1.23 Responsabilità del consulente tecnico e relative sanzioni
1.23.1 La responsabilità del c.t.u.
1.23.2 Le varie ipotesi di responsabilità
1.24 La consulenza tecnica di parte
1.24.1 Termine per la nomina, onorari ed efficacia probatoria della c.t. di parte
1.24.2 Responsabilità del consulente di parte e consulenze stragiudiziali
1.25 La consulenza tecnica preventiva ex art. 696-bis c.p.c.
1.26 La consulenza tecnica nel giudizio in appello . 282
1.27 Aspetti deontologici delle funzioni di consulente tecnico e di perito
1.28 Attuazione pratica di una consulenza tecnica in sede civile
1.28.1 Formulazione dei quesiti e affidamento dell’incarico
1.28.2 Inizio operazioni di consulenza tecnica
1.28.3 Verbale delle operazioni
1.28.4 Operazioni di consulenza tecnica
1.28.5 La relazione di consulenza tecnica
1.28.6 La richiesta di liquidazione dei compensi
1.28.7 La fatturazione del compenso dell’ausiliario in materia civile (l’orientamento dell’Agenzia delle entrate e le relative criticità)
Parte II – La consulenza e la perizia nel processo penale
1 La perizia e la consulenza tecnica nel c.p.p.
1.1 Rilievi e accertamenti tecnico-scientifici
1.2 Perizia e consulenza tecnica in sede penale
1.2.1 Il principio di facoltatività della prova peritale ex art. 220 c.p.p.
1.2.2 La determinazione dell’oggetto dell’indagine peritale
1.2.3 Normativa di riferimento
1.2.4 Singole fattispecie
1.3 Albo dei periti
1.4 Nomina del perito
1.5 Operazioni peritali e relazione di perizia
1.5.1 Operazioni preliminari alla perizia
1.5.2 Adempimenti del perito e relazione di perizia
1.6 Poteri e facoltà del perito
1.6.1 Potere di consultare atti, documenti e cose
1.6.2 Potere di richiesta di notizie
1.6.3 Potere di presenziare all’esame e all’assunzione delle prove
1.7 Audizione del perito nel dibattimento
1.8 La valutazione dei risultati della perizia
1.9 Responsabilità del perito e relative sanzioni
1.9.1 Responsabilità disciplinare
1.9.2 Responsabilità civile
1.9.3 Responsabilità penale
1.9.4 Obbligo di assumere l’incarico
1.9.5 Falsa perizia
1.9.6 Frode processuale
1.9.7 Sanzioni per corruzione in atti giudiziari
1.9.8 Omessa o ritardata denuncia di reato
1.9.9 Responsabilità penale del consulente tecnico nel processo penale
1.10 La perizia nella prassi
1.10.1 La perizia nell’incidente probatorio
1.10.2 La perizia nel dibattimento
1.11 Incarichi collegiali e ausiliari del perito
1.12 La consulenza tecnica in sede penale
1.13 Il consulente tecnico: attività e natura
1.14 Il ruolo del consulente tecnico nel processo penale
1.15 I poteri dei consulenti tecnici di parte nominati dal Pubblico Ministero e/o eventualmente dalla difesa
1.16 Incompatibilità all’assunzione del ruolo di consulente tecnico
1.17 Individuazione del consulente e l’oggetto dell’accertamento
1.18 Il consulente tecnico e la ricerca della prova
1.19 Analisi delle singole fattispecie
1.20 Il consulente tecnico del P.M. nell’indagine preliminare
1.20.1 Consulenti tecnici del Pubblico Ministero (art. 359 c.p.p.)
1.20.2 Accertamenti tecnici non ripetibili (art. 360 c.p.p.)
1.20.2.1 I soggetti da “avvisare”
1.20.2.2 Le modalità dell’avviso
1.20.2.3 L’utilizzabilità dei risultati dell’accertamento
1.20.2.4 L’avviso ex art. 415 c.p.p. e le consulenze successive all’esercizio dell’azione penale
1.20.3 Consulenza tecnica nel caso di incidente probatorio (art. 392 c.p.p.)
1.21 La consulenza tecnica nell’udienza preliminare
1.22 La consulenza tecnica extraperitale
1.22.1 Il consulente tecnico, ex art. 233 c.p.p., in dibattimento
1.23 La consulenza tecnica endoperitale
1.24 La valutazione della consulenza
1.25 Obbligo di deposito preventivo delle perizie e delle consulenze tecniche
1.26 Modalità di esame del perito e dei consulenti tecnici
1.27 Aspetti procedurali sulla utilizzabilità dibattimentale dei risultati degli accertamenti tecnico-scientifici
1.28 Attuazione pratica di una perizia in sede penale
1.28.1 Formulazione dei quesiti e inizio delle operazioni peritali
1.28.2 Verbale delle operazioni
1.28.3 Operazioni peritali
1.29 Attuazione pratica di una consulenza tecnica ex art. 359 c.p.p.
1.29.1 Conferimento dell’incarico e formulazione dei quesiti
1.29.2 Operazioni di consulenza tecnica (ex art. 359 c.p.p.)
Parte III – La liquidazione dei compensi in campo civile e penale
1 Normativa di riferimento
Premessa
1.1 Le tariffe ministeriali e la valutazione della loro adeguatezza
1.2 Il d.P.R. 30 maggio 2002, n. 115 e il d.m. 30 maggio 2002
1.3 La disciplina stabilita dalla legge 8 luglio 1980, n. 319 e dal d.P.R. 30 maggio 2002, n. 115 (Testo unico delle spese di giustizia)
2 Il compenso del consulente tecnico d’ufficio
2.1 Gli ausiliari del magistrato nel processo penale e nel Testo unico delle spese di giustizia
2.2 L’individuazione della voce della tabella di riferimento
2.2.1 Incarico unitario e accertamenti plurimi
2.3 L’individuazione del valore di riferimento
2.4 L’aumento degli onorari ai sensi dell’art. 52, comma 1, del d.P.R. 30 maggio 2002, n. 115 (ex art. 5, legge 8 luglio 1980, n. 319)
2.5 L’aumento degli onorari per dichiarata urgenza e per prestazioni di breve durata
2.6 La proroga del termine di deposito e le sanzioni in caso di ritardo
2.7 L’incarico collegiale
2.8 La liquidazione delle indennità e delle spese di viaggio
2.9 La liquidazione del rimborso delle spese
2.10 L’ausilio di coadiutori e altri prestatori d’opera
2.11 La parte onerata al pagamento del compenso all’ausiliario
3 Fattispecie particolari
3.1 Premessa
3.2 La perizia e la consulenza tecnica in materia amministrativa, contabile e fiscale (art. 2, d.m. 30 maggio 2002)
3.3 La perizia e la consulenza tecnica in materia di valutazione (art. 3, d.m. 30 maggio 2002)
3.4 La perizia e la consulenza tecnica in materia di bilancio (art. 4, d.m. 30 maggio 2002)
3.5 La perizia e la consulenza tecnica in materia di inventari, rendiconti e situazioni contabili (art. 5, d.m. 30 maggio 2002)
3.6 La perizia e la consulenza tecnica in materia di rapporto di lavoro (art. 10, d.m. 30 maggio 2002)
3.7 La perizia e la consulenza tecnica in materia edilizia (art. 11, d.m. 30 maggio 2002)
3.8 La perizia e la consulenza tecnica in materia di rispondenza a prescrizioni di progetto, contratti, capitolati e norme (art. 12, d.m. 30 maggio 2002)
3.9 La perizia e la consulenza tecnica in materia di estimo (art. 13, d.m. 30 maggio 2002)
3.10 La perizia e la consulenza tecnica in materia medico-legale (artt. 20 e 21, d.m. 30 maggio 2002)
3.11 La perizia e la consulenza tecnica in materia psichiatrica (art. 24, d.m. 30 maggio 2002)
4 Il decreto di liquidazione del magistrato
4.1 La domanda di liquidazione
4.2 Il decreto di liquidazione del magistrato
4.3 Il titolo di pagamento e i successivi adempimenti
4.4 Responsabilità delle parti per il pagamento delle spese e del compenso al consulente tecnico d’ufficio
4.5 L’opposizione al decreto di liquidazione del magistrato
La cronaca e le cause pendenti in tribunale ci raccontano che la vita in condominio è spesso fonte di discussioni. L’abuso degli spazi comuni, la suddivisione delle spese, la revoca dell’amministratore, che non risponde mai al telefono, ma anche la convivenza con l’odore di soffritto e il cane del vicino, le spese personali o condominiali?
Uno sguardo all’indice ci consente di riconoscere i casi in cui ognuno di noi, almeno una volta nella propria esperienza, si è imbattuto.
Questa pratica guida, che nasce dalla lunga esperienza in trincea nel mondo del condominio dell’Autore, non solo come avvocato, ma anche come giornalista, è scritta in modo chiaro e comprensibile a tutti, professionisti e non, amministratori e condòmini, per fornire la chiave per risolvere i problemi più ricorrenti.
Luca Santarelli
Avvocato cassazionista, giornalista pubblicista, politico e appassionato d’arte. Da sempre cultore del diritto condominiale che ritiene materia da studiare non solo sotto il punto di vista giuridico. Già autore di monografie, dal 2001 firma rubriche nel quotidiano la Nazione del gruppo QN e dal 2022 tiene rubriche radiofoniche per Radio Toscana. Relatore a numerosi convegni nel territorio nazionale, isole comprese.
Prefazione
Premessa
1. Il chi e il come del condominio
Condominio e condomino: le definizioni chiave
2. Una scelta difficile: in che mani mi metto?
Come scegliere l’amministratore
3. Il difficile divorzio dall’amministratore
Come e quando il singolo condomino può revocare l’amministratore. La revoca giudiziaria
4. Nomina del nuovo amministratore: passaggio di consegne o incontro di pugilato?
I problemi nel cambio dell’amministratore e l’importanza del passaggio di consegne
5. La galleria d’arte dei quadri dell’assemblea di condominio
Come avviene l’assemblea e come l’ha scritta il legislatore
6. Se non vedo non credo (fidarsi è bene ma .)
L’accesso ai documenti del condominio.
7. Un decalogo: 10 cose da sapere per decifrare un verbale di assemblea
Come esaminare un verbale assembleare: casi di nullità e di annullabilità
8. No! Non mi sta bene!
Come prendere in “pugno” la situazione: l’impugnazione del verbale
9. “Vado a vivere in condominio”
Come acquistare un immobile in condominio
10. Oneri e onori
I doveri e gli obblighi dell’amministratore
11. E questa è casa mia! E qui comando io! Siamo sicuri?
Ristrutturare l’immobile: cosa può fare e non fare il proprietario-condomino: dal fotovoltaico all’impianto di videosorveglianza
12. Quando il lavoro chiama, l’amministratore risponde
I lavori urgenti che l’amministratore deve eseguire senza delibera e quelli non urgenti e i diritti dei condomini
13. Registri sottovalutati, ma molto utili
Il prezioso registro dell’anagrafe condominiale; il registro di nomina e revoca dell’amministratore; il registro dei verbali; il registro di contabilità
14. Il denaro non è tutto, ma .
Uso del conto corrente condominiale
15. Un condomino in debito è un mal comune
Debito di un condomino, problema del condominio
16. Soffritti e rumori: cambio casa?
I rumori e gli odori nello stabile condominiale
17. Il problema non è il cane, ma il suo padrone
La non facile convivenza tra animali e condominia
18. Mi casa es tu casa
Uso e abuso del bene comune, dal sottotetto ai pianerottoli
19. Dividiamo o facciamo alla romana?
Rifacimento delle terrazze: spesa personale o condominiale?
20. Facciamo i conti a casa!
Le tabelle millesimali: approvazione, modifica e contestazione
21. La Magna Charta del condominio
Il potere e i limiti del regolamento condominiale
22. Tutto quello che c’è da sapere prima del grande passo
La diagnosi prima di acquistare una unità immobiliare in condominio
23. Divorzio nel condominio
La scissione nel condominio
24. Sali a piedi o in ascensore?
Il non facile iter per installare l’ascensore nel condominio
Conclusioni
Indice analitico
Il Kit comprende:
- Le Comunità Energetiche Rinnovabili. Ratio -Legislazione - Regolamentazione - Commento - Formulario.
- Comunità Energetiche Rinnovabili (CER): Strategie, Norme e Applicazioni. Tecnologie, Valutazioni economico-finanziarie e Casi applicativi.
È stato pubblicato il decreto del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica che stimola la nascita e lo sviluppo delle Comunità energetiche rinnovabili e dell’autoconsumo diffuso in Italia.
Il testo individua due strade per promuovere lo sviluppo nel Paese delle CER: un contributo a fondo perduto fino al 40% dei costi ammissibili, finanziato dal PNRR e rivolto alle comunità i cui impianti sono realizzati nei comuni sotto i cinquemila abitanti e una tariffa incentivante sull’energia rinnovabile prodotta e condivisa per tutto il territorio nazionale.
Nella sezione online collegata sono disponibili i modelli in formato editabile .docx per la costituzione e l’accesso agli incentivi delle Comunità Energetiche Rinnovabili.
Lucio Berardi
Avvocato Cassazionista con doppia laurea in Giurisprudenza ed Economia conseguite presso l’Università di Bologna. Ha maturato una significativa esperienza legale in ambito urbanistico-edilizio, nel contenzioso amministrativo (TAR, Consiglio di Stato e Corte dei
Conti) e tributario. Ha ricoperto il ruolo di Presidente e Amministratore Delegato di società partecipate pubblicoprivate. È Founder e Head of Legal di Go Global Group srl, società che si occupa dello sviluppo di progetti multidisciplinari in ambito di energie rinnovabili per primarie aziende del settore e Pubbliche Amministrazioni.
Fabiana Cambiaso
Architetto e ingegnere civile-ambientale, Master di II livello in Tecnologie sostenibili per l’ambiente e in Management della città e del territorio, ha frequentato il Dottorato in Progettazione Ambientale specializzandosi nei temi energetici e delle nature-based solutions. Consigliere Nazionale ANTEL, membro della Commissione Appalti dell’Ordine degli Ingegneri di Roma e Provincia, Funzionario al Dipartimento Lavori Pubblici di Roma Capitale prima, attualmente nello staff dell’Assessore al Patrimonio e politiche abitative. Autrice di pubblicazioni in Italia e all’estero sui temi energetici ambiental
Le Comunità Energetiche Rinnovabili
Capitolo 1 – Introduzione (il ruolo delle Comunità Energetiche nella transizione energetica)
Capitolo 2 – Le Comunità Energetiche: evoluzione del quadro normativo e regolatorio
2.1. Il quadro normativo europeo e italiano
2.2. Il primo disposto normativo e regolatorio “transitorio” sulle CER » 27
2.2.1. Condizioni di associazione
2.2.2. Modalità operative di condivisione
2.2.3. Diritti-doveri dei clienti finali associati
2.3. Il ruolo attuativo di ARERA e del GSE
2.3.1. La disciplina dei procedimenti di regolazione di ARERA: la consultazione preventiva per iscritto
2.3.2. Il modello regolatorio virtuale delle CER
2.3.3. Evoluzione del quadro regolatorio
2.3.4. Il GSE (Gestore dei Servizi Energetici)
2.3.5. Il Ministero dello sviluppo economico (oggi MASE)
2.4. La nascita delle CER (Comunità Energetiche Rinnovabili) e la continua evoluzione del quadro regolatorio
2.4.1. La nuova disciplina regolatoria (attualmente in vigore)
2.5. I numeri delle CER in Italia e in Europa
Capitolo 3 – La costituzione e gestione delle CER
3.1. Aspetti legali
3.1.1. Tipologie di configurazione ammesse al servizio di valorizzazione e incentivazione dell’energia elettrica condivisa: Comunità Energetica Rinnovabile e Gruppo di Autoconsumatori che agiscono collettivamente
3.1.2. Contributi economici a favore delle CER e AUC
3.1.2.1. Cumulabilità e compatibilità con altri incentivi
3.1.3. Requisiti generali delle configurazioni
3.1.4. Requisiti specifici per le CER
3.1.5. Elementi essenziali atto costitutivo e Statuto
3.1.6. Procedura di richiesta di accesso ai contributi
3.1.6.1. Modalità di presentazione della richiesta di accesso ai contributi
3.1.6.2. Data di decorrenza del servizio di valorizzazione e incentivazione
3.1.6.3. La richiesta di accesso al servizio specifica per le Comunità di Energia Rinnovabile
3.1.6.4. Procedimento di valutazione della richiesta
3.1.7. Contratto per il riconoscimento del servizio ed erogazione dei corrispettivi
3.2. Aspetti tecnico-economici
3.2.1. Regolazione delle partite economiche relative all’energia elettrica condivisa
3.2.1.1. Corrispettivi a copertura dei costi amministrativi
3.2.2. Modalità di profilazione dei dati di misura
3.2.2.1. Modalità di profilazione dei dati nei punti di connessione non trattati orari (e trattati orari nel caso di invio dati incompleti)
3.3. Aspetti fiscali e doganali: limiti alla neutralità fiscale delle CER e AUC
3.3.1. La tassazione delle somme corrisposte dal GSE alle CER e AUC
3.3.1.1. Trattamento IVA sulla tariffa premio e sul ristoro delle componenti tariffarie
3.3.1.2. Trattamento IVA sul corrispettivo per la vendita di energia (RID)
3.3.1.3. Trattamento delle imposte dirette (IRPEF e IRES) sulla tariffa premio e sul ristoro delle componenti tariffarie
3.3.1.4. Trattamento delle imposte dirette (IRPEF e IRES) sul corrispettivo per la vendita di energia (RID)
3.3.2. La tassazione dei soggetti aderenti alle CER e dei terzi produttori
3.3.3. Le imposte indirette: le accise
Capitolo 4 – Costruzione e gestione di un impianto fotovoltaico
4.1. Aspetti legali
4.1.1. Le autorizzazioni per gli impianti alimentati da fonti rinnovabili
4.1.1.1. Aree idonee all’istituzione degli impianti FER
4.1.1.2. Regimi amministrativi per la costruzione e gestione di impianti FER
4.1.2. I permessi edilizi
4.1.3. Il Modello UNICO per la realizzazione, la connessione e l’esercizio di piccoli impianti fotovoltaici sui tetti degli edifici o si strutture e manufatti diversi
4.1.3.1. Gli obiettivi di semplificazione della Direttiva RED II
4.1.3.2. Il contenimento dei costi energetici: il decreto energia
4.1.3.3. Il nuovo Modello UNICO (attualmente in vigore)
4.1.4. Le pratiche doganali
4.1.4.1. La licenza di esercizio
4.1.4.2. Officina elettric
4.1.4.3. La Dichiarazione annuale di consumo
4.1.4.4. Controlli e sanzioni amministrative
4.1.5. Il Ritiro Dedicato o la vendita dell’energia
4.1.5.1. Il Ritiro Dedicato
4.1.5.2. Prezzi minimi garantiti nei casi in cui gli impianti di produzione non accedano al Ritiro Dedicato... » 108
4.1.5.3. Vendita energia: i contratti di lungo termine di energia rinnovabile (PPA)
4.1.6. Le “Solar Belt” e la Linea diretta: applicazioni per l’industria
4.1.6.1. Le “Solar Belt”
4.1.6.2. Linea diretta: linea elettrica privata per autoconsumo
4.2. Aspetti fiscali e profili catastali
4.2.1. Le detrazioni fiscali delle persone fisiche e giuridiche
4.2.1.1. Compatibilità tra bonus ristrutturazione e Ritiro Dedicato (o scambio sul posto)
4.2.2. L’ammortamento degli impianti fotovoltaici
4.2.2.1. Profili catastali
4.2.2.2. Profili fiscali
4.2.3. L’ammortamento degli impianti fotovoltaici e il credito d’imposta (ex superammortamento)
4.2.4. Condominio e fotovoltaico: un nuovo contribuente, la Società di fatto
4.2.5. Il Superbonus fotovoltaico e le Comunità Energetiche: rapporto tra detrazioni edilizie e CER
4.2.5.1. Rapporto tra Comunità Energetiche e Superbonus
Capitolo 5 – Normativa di riferimento come modificata da ARERA con il Testo Integrato Autoconsumo Diffuso (TIAD) e dal MASE con il decreto attuativo CER (in attesa del via libera della Commissione UE)
5.1. Il Testo Integrato Autoconsumo Diffuso
5.1.1. Definizioni univoche per tutte le varie configurazioni di autoconsumo diffuso
5.1.2. Individuazione delle aree sottese alle configurazioni di autoconsumo: la cabina primaria e la zona di mercato
5.1.2.1. La cabina primaria
5.1.3. Procedure operative semplificate per la costituzione e la gestione delle configurazioni
5.1.4. Conferma del modello regolatorio virtuale
5.2. Il decreto MASE di regolamentazione degli incentivi per la condivisione dell’energia
5.2.1. I requisiti per l’accesso agli incentivi
5.2.1.1. I requisiti prestazionali e di tutela ambientale necessari per rispettare il principio del “Do No Significant Harm” (DNSH)
5.2.1.2. Le regole operative su proposta del GSE
5.2.1.3. Verifica preliminare di ammissibilità
5.2.2. Determinazione delle tariffe incentivanti e periodo di diritto
5.2.3. Contributo a fondo perduto di matrice PNRR nei piccoli comuni
Allegati
1. Atto costitutivo e Statuto di una Comunità Energetica Rinnovabile, redatto secondo le indicazioni previste per legge e dalla disciplina “transitoria” (in attesa della pubblicazione definitiva del nuovo decreto attuativo MASE)
2. Modello Istanza di una Comunità di Energia Rinnovabile per l’accesso al servizio di valorizzazione ed incentivazione dell’energia elettrica condivisa, redatto secondo le indicazioni previste per legge e dalla disciplina “transitoria” (in attesa della pubblicazione definitiva del nuovo decreto attuativo MASE)
3. Modello Istanza di un gruppo di autoconsumatori per l’accesso al servizio di valorizzazione ed incentivazione dell’energia elettrica condivisa, redatto secondo le indicazioni previste per legge e dalla disciplina “transitoria” (in attesa della pubblicazione definitiva del nuovo decreto attuativo MASE)
4. Modello Mandato dei clienti finali e/o produttori della CER al Referente, redatto secondo le indicazioni previste per legge e dalla disciplina “transitoria” (in attesa della pubblicazione definitiva del nuovo decreto attuativo MASE)
Comunità Energetiche Rinnovabili (CER): Strategie, Norme e Applicazioni
Presentazione
di Fabrizio Mazzenga
Presentazione - Osservatorio delle Comunità Energetiche - CER
di Alfonso Scarano
Prefazione
di Fabiana Cambiaso
Introduzione
di Giuseppe Milano
PARTE PRIMA
FOCUS GIURIDICO
Capitolo I – Quadro normativo europeo CER
di Fabiana Cambiaso
1. Contesto normativo europeo
1.1 CER in Danimarca
1.1.1 Middelgrunden Wind Farm
1.1.2 Hvide Sande
1.2 CER in Germania
1.2.1 La comunità energetica di Feldheim
1.2.2 La comunità energetica di Wildpoldsried
1.2.3 Cooperativa Bioenergy Village Jühnde
1.2.4 La città di Dardesheim
1.3 CER in Francia
1.3.1 Pénestin
1.3.2 Prémian
1.4 CER in Austria
1.4.1 Reichenauer Strasse, 62-66
1.5 CER in Spagna
1.5.1 Crevillent
1.5.2 Edinor
2. Punti chiave
Capitolo II – Quadro normativo italiano CER
di Fabiana Cambiaso
1. Contesto normativo italiano
1.1 Dati secondo il Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC)
1.2 PNRR per le comunità energetiche
2. Le CER in Italia
2.1 Diffusione delle comunità energetiche in Italia
2.2 CER nei comuni
2.2.1 Caso studio: AUC di Pinerolo
2.2.2 Caso studio: CER di Ussaramanna
2.2.3 Caso studio: CER di Solisca
2.2.4 Caso studio: CER di Crema
2.2.5 Caso studio: la smart grid di Benetutti per una comunità energetica autonoma
3. Quali incentivi
4. D.l. Energia nel decreto MASE investimenti su rinnovabili
4.1 Tariffe incentivate
4.2 Contributo a fondo perduto
Capitolo III – Comunità energetiche: il ruolo delle amministrazioni territoriali
di Fabiana Cambiaso
1. Gli enti locali come soggetti propulsori
2. Il ruolo dei comuni
2.1 Il comune: ente promotore o ente aderente
2.2 Esperienze di amministrazioni locali
2.2.1 Il programma scozzese CARES
2.2.2 GECO progetto collettivo di condivisione dell’energia
2.2.3 Il progetto RECOCER
3. Esempio documenti di supporto
3.1 Cabine primarie
3.2 Avvisi di manifestazione di interesse
3.3 Delibera di approvazione Statuto
3.4 Atto di ripartizione costi
3.5 Nomina rappresentante CER
Capitolo IV – Comunità energetiche: il progetto del Comune di Roma
di Edoardo Zanchini
1. La delibera di indirizzi per le CER nel Comune di Roma
2. La spinta delle CER a Roma
PARTE SECONDA
FOCUS TECNOLOGIE
Capitolo V – CER e vantaggi dell’autosufficienza energetica
di Fabiana Cambiaso e Alfonso Scarano
1. Storia e sviluppo delle CER
2. Evoluzione tecnologica e CER
2.1 Integrazione e gestione delle reti
2.2 Decentralizzazione e democratizzazione dell’energia
2.3 Riduzione delle emissioni e sostenibilità ambientale
3. L’importanza dell’autosufficienza energetica
3.1 Gruppo di autoconsumo o comunità energetiche
3.1.1 Esempio di autoconsumo contro la povertà energetica
4. Vantaggi dell’adesione a una CER
5. Soggetti coinvolti
5.1 Requisiti essenziali per la formazione di una CER
5.1.1 Visione e missione
5.1.2 Forma giuridica e struttura organizzativa
5.1.3 Analisi delle risorse
5.1.4 Piano di finanziamento
5.1.5 Comunicazione efficace
6. Fasi della costituzione di una CER
7. Come si costituiscono le CER
8. Considerazioni.
Capitolo VI – Fotovoltaico (tipologie, componenti e prestazioni)
di Attilio Piattelli e Carlo Zuccaro
1. La tecnologia fotovoltaica e la generazione distribuita
1.1 La tecnologia fotovoltaica al servizio delle comunità energetiche
1.2 Nuovo parametro di prestazione del sistema fotovoltaico: la numerosità dei soci della comunità energetica servita
1.3 Le specificità autorizzative e normative legate alla tecnologia fotovoltaica per le CER
Capitolo VII – Eolico (tipologie, componenti e prestazioni)
di Flavio Friburgo
1. Eolico: differenti tipologie di funzionamento
1.1 Il grande eolico
1.1.1 Generatori sincroni e asincroni
1.1.2 Altre migliorie tecnologiche
1.2 Il microeolico per autoconsumo
2. Elementi costitutivi di un impianto eolico
3. Progetto di un impianto eolico
3.1 Aspetti normativi attuali
3.2 Vantaggi della tecnologia eolica
3.3 Reale impatto di un impianto eolico
3.4 Best practice di progettazione
Capitolo VIII – Biodigestori/biomasse (tipologie, componenti e prestazioni)
di Fabiana Cambiaso e Marco Baudino
1. Nuove sfide per la produzione di biogas
1.1 I mini-impianti ad alta efficienza
2. L’esperienza di Future Power
2.1 Come funziona un impianto
2.2 Il caso di Murimoos – Comunità agro-tecnologico-sociale
Capitolo IX – Agrivoltaico (tipologie, componenti e prestazioni)
di Fabiana Cambiaso
1. Tipologie e soluzioni per l’agrivoltaico
1.1 Quali le coltivazioni
1.2 Avviare un progetto agrivoltaico
1.2.1 Requisiti
1.2.2 Costi
1.2.3 Guadagni potenziali
2. Incentivi e agevolazioni
2.1 Chi può accedere agli incentivi
3. Procedure autorizzative
3.1 Le semplificazioni
4. Quali i vantaggi
Capitolo X – Geotermia e pompe di calore
di Fabiana Cambiaso
1. Possibili impieghi della geotermia
2. Principi di funzionamento delle pompe di calore geotermiche
2.1 Sistemi a ciclo chiuso
2.2 Sistemi a ciclo aperto
3. Quadro normativo e autorizzativo
3.1 Quali prescrizioni tecniche
3.2 Vantaggi, svantaggi, costi
PARTE TERZA
FOCUS VALUTAZIONI ECONOMICO-FINANZIARIE
Capitolo XI – Tecnologie della governance
di Alfonso Scarano, Marco Ferraresi, Diego Pellegrino e Domenico Passarella
1. Tipologie di configurazione - Schema tecnico delle connessioni di un sistema di consumo collettivo locale di energia rinnovabile - CER
2. Procedimento di raccolta dati e rendicontazione dei consumi elettrici
3. Considerazioni conclusive
Capitolo XII – Valutazione economico-finanziaria
di Alfonso Scarano e Armando Pugno
1. La valutazione del potenziale di produzione elettrica
2. Curve di produzione e curve di consumo
3. Costi iniziali, manutenzione e smaltimento
4. Fonti di finanziamento
5. Valutazione dei rischi
6. Indicatori finanziari
7. Valutazione di impatto ambientale, sociale e di governo
Allegato - Presentazione di un esempio di business plan e analisi di sensitività
Capitolo XIII – Strumento di simulazione delle CER: RECON di ENEA
di Matteo Caldera e Fabio Moretti
1. Le principali caratteristiche del simulatore
2. I dati di input
3. I risultati della simulazione
4. Esempio di analisi energetica ed economico-finanziaria in RECON
5. Riferimenti bibliografici
PARTE QUARTA
CASI STUDIO
Capitolo XIV – Best practice e casi studio
di Fabiana Cambiaso
1. San Giovanni a Teduccio: prima comunità energetica e solidale d’Italia
2. La Comunità di Energia Rinnovabile (CER) Energy City Hall
3. CER Common Light
4. Comunità energetica di Area Vasta
5. Valpellice: prima CER sportiva ad impatto zero ed ecumenica
6. Comunità Energetica rinnovabile di Biccari
7. Riccomassimo: prima comunità energetica rinnovabile del Trentino
8. La comunità energetica solidale nel Municipio VIII di Roma
9. A Ragusa la prima comunità energetica agricola italiana di autoconsumo collettivo
10.Energia Verde Connessa: la prima CER di imprese
11.Sestri Levante: la CER di quartiere
12.Verso il Futuro, la CER a piccola dimensione
13.Energia agricola: CER a km zero
14.Parma: la CER del quartiere Lubiana
Conclusioni
di Giuseppe Milano
Gli Autori
Tanto più dopo il nuovo Codice dei contratti pubblici (D.Lgs. 36/2023) e dopo il decreto sul riordino della disciplina dei servizi pubblici locali (D.Lgs. 201/2022), gli affidamenti diretti in house rappresentano uno strumento utile per la realizzazione di opere e servizi pubblici, quando il contesto di riferimento non consente di ricorrere all’evidenza pubblica o quando la gestione in autoproduzione rappresenta una soluzione di maggior efficienza e convenienza per la collettività di riferimento, ma non solo.
Benché nel recente passato la normativa, la giurisprudenza e gli orientamenti dell’ANAC abbiano reso sempre più complicato ricorrere all’affidamento in house, richiedendo motivazioni particolarmente rigorose e un’attività istruttoria molto approfondita, nell’attuale periodo storico incentrato sugli obiettivi del PNRR e del Next Generation EU, si intravede un nuovo spiraglio di luce per l’in house, di cui i nuovi testi normativi riconoscono la centralità e l’importanza e che può costituire lo strumento per raggiungere l’efficienza ricercata in tempi brevi.
Perciò, attraverso una visione evolutiva dell’affidamento in autoproduzione, questo volume intende fornire alle amministrazioni pubbliche e agli utenti gli strumenti pratici per realizzare un modello di in house che sia funzionante, legittimo e rispettoso degli orientamenti giurisprudenziali e legislativi, soprattutto guardando al futuro nello scenario ridisegnato dal D.Lgs. 36/2023 e dal D.Lgs. 201/2022.
In particolare, nel testo, vengono descritti ai lettori tutti i passaggi per la realizzazione in concreto di un modello in house ed illustrati nel dettaglio gli schemi e format di delibere e di regolamenti, di patti parasociali e clausole statutarie, utili a conseguire un valido affidamento diretto in autoproduzione, che sia al passo con i tempi.
Avv. Daniela Anselmi
Avvocato amministrativista, fondatrice dello studio legale Anselmi&Associati. Presidente dell’Associazione Avvocati Amministrativisti Liguri e Vice-presidente dell’Unione Nazionale Avvocati Amministrativisti. Consulente di numerose imprese pubbliche e private, oltreché di pubbliche amministrazioni, ricopre ruoli di consulenza anche verso istituzioni nazionali (Invitalia e Utilitalia). Docente e relatrice in numerosi convegni in tema di appalti, concessioni e partenariato pubblico-privato, è esperta sia nel contenzioso in materia di contrattualistica pubblica, sia di servizi pubblici e regolazione del mercato.
Avv. Federico Smerchinich
Avvocato amministrativista presso Anselmi&Associati in materia di appalti, concessioni, servizi pubblici e regolazione del mercato. Autore di saggi e docente in tema di contrattualistica pubblica, servizi pubblici e regolazione, concorrenza e diritto processuale amministrativo. È membro del Comitato scientifico della rivista “Public Utilities”.
Avv. Chiara De Martino
Avvocato amministrativista presso Anselmi&Associati in materia di contrattualistica pubblica, servizi pubblici e regolazione del mercato.
Premessa alla II edizione
Introduzione, di Federico Smerchinich
Capitolo I
La società in house: tra panorama normativo, giurisprudenza, visione di ANAC e la relazione ex art. 14, comma
3, d.lgs. n. 201/2022
di Federico Smerchinich
Parte I – Normativa
1. In house e Testo unico sulle società a partecipazione pubblica
2. In house e d.lgs. n. 201/2022 di riordino della disciplina dei servizi pubblici locali di rilevanza economica
3. In house e nuovo Codice dei contratti pubblici, d.lgs. n. 36/2023
4. In house e Testo unico degli enti locali: lo stretto rapporto tra società in house e azienda speciale
5. La relazione ex art. 14, comma 3, d.lgs. n. 201/2022. Accenni e rinvio
Parte II – Giurisprudenza
6. In house e Corte di Giustizia
7. In house e Corte Costituzionale
8. In house e giurisprudenza amministrativa
9. Il fil rouge tra le diverse giurisdizioni
Parte III – Le Linee guida ANAC
10. Obiettivi e scopi delle Linee guida ANAC
11. Il parere del Consiglio di Stato sulle Linee guida
12. La posizione delle altre Autorità indipendenti
Parte IV – La relazione ex art. 34, comma 20, d.l. n. 179/2012
13. Il contenuto e la funzione della relazione
14. Gli elementi su cui porre maggiore attenzione: il controllo analogo e la motivazione
14.1. Sul controllo analogo
14.2. Sulla motivazione
14.3. Istruttoria e valutazione preliminare del mercato, accenni e rinvio
Parte V – Gli affidamenti da parte delle società in house
15. Le società in house enti affidanti
Capitolo II
In house tra evoluzione, efficienza, futuro, figure affini e contestazione in giudizio
di Daniela Anselmi e Chiara De Martino
1. Ascesa, abuso, limiti e prospettive dell’in house
2. La ricerca dell’efficienza nell’affidamento in house
3. Le strade evolutive dell’in house: il rapporto con il partenariato pubblico-privato, le operazioni straordinarie e l’azienda speciale
4. Il socio di una società in house
5. La contestazione in giudizio della scelta in house
6. Le possibili prospettive di cui al d.lgs. n. 201/2022 in materia di servizi pubblici
Capitolo III
Percorsi, passaggi e modelli per la costruzione dell’affidamento in house
di Daniela Anselmi e Federico Smerchinich
Parte I – Il momento della scelta
1. Inquadramento dell’affidamento che si deve realizzare
2. Valutazione delle caratteristiche di fatto del mercato di riferimento ex art. 14, comma 2, d.lgs. n. 201/2022. Interrogazione preliminare del mercato
3. Verifica della sostenibilità economica delle scelte e dell’elemento qualitativo
4. Analisi giuridica della situazione fattuale
5. Deliberazione della scelta in house/evidenza pubblica/altra forma di gestione (es. azienda speciale)
6. Relazione ex art. 14, comma 3, d.lgs. n. 201/2022
Parte II – Se la scelta ricade sull’in house...
Caratteristiche della società affidataria
7. Redazione di un cronoprogramma
8. Le Linee guida sull’affidamento in house
9. Individuazione della società a cui affidare il servizio / costituzione della società a cui affidare il servizio (Newco)
10. Capitali della società in house e finanziamenti pubblici
11. La prevalenza dell’attività
12. Istituzione di meccanismi per il controllo analogo: statuto, patti parasociali, Comitati per il controllo analogo, regolamenti
Parte III – Se la scelta ricade sull’in house...
Adempimenti amministrativi
13. Delibera di affidamento del servizio e motivazione ex art. 17 d.lgs. n. 201/2022
14. Stipula della convenzione/contratto di servizio
15. Verifica della corretta esecuzione del servizio, monitoraggio
della permanenza dei requisiti in house e analisi dei risultati
APPENDICE
• Decreto legislativo 23 dicembre 2022, n. 201
• Decreto legislativo 31 marzo 2023, n. 36 (estratto)
• Schema di Linee guida affidamenti in house
• Parere del Consiglio di Stato 7 ottobre 2021, n. 1614
Il D.Lgs. 31 marzo 2023, n. 36 “Codice dei contratti pubblici” ha innovato per l’ennesima volta la contrattualistica pubblica con una completa riscrittura della normativa.
Si tratta di un testo normativo molto complesso ed articolato; 5 libri divisi in 229 articoli e 38 allegati che vanno a sostituire i regolamenti e le linee guida dell’ANAC adottati in attuazione del D.Lgs. 50/2016.
Il presente lavoro, che non costituisce il solito manuale dottrinario, ha l’obiettivo di fornire agli operatori del settore un agile strumento per la definizione della documentazione amministrativa necessaria allo svolgimento delle principali procedure di gara per appalti di lavori pubblici, ovvero l’aperta, la ristretta e la negoziata.
Per ciascuna delle citate procedure sono stati elaborati un breve excursus, ove si evidenziano gli aspetti caratterizzanti la procedura stessa, gli schemi di atti principali, quali bandi, disciplinari e lettere di invito con relativi allegati necessari all’indizione delle diverse gare, schemi di dichiarazioni da rendere dai componenti la commissione e schemi di verbali di gara.
Il tutto è stato suddiviso in base all’importo della procedura da avviare (come disciplinato dalla normativa) e al criterio di aggiudicazione che si vuole utilizzare.
Nella modulistica riportata, per le procedure afferenti agli investimenti pubblici finanziati, in tutto o in parte, con le risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) nonché del Piano nazionale per gli investimenti complementari al PNRR (PNC), sono state riportate le clausole da inserire per dare attuazione alle disposizioni ivi previste.
La modulistica riportata nel volume è già stata impiegata in svariate procedure con risultati soddisfacenti; chiaramente si tratta di modelli che possono comunque ulteriormente essere integrati, adeguati e personalizzati dalle singole stazioni appaltanti in base al loro modus operandi.
Considerato che in base al D.Lgs. 36/2023 il limite della procedura negoziata per il settore dei lavori pubblici è stato elevato alla soglia europea, si è ritenuto necessario inserire nel formulario la documentazione necessaria alla creazione dell’elenco degli operatori economici per consentire di addivenire facilmente alla scelta degli operatori da invitare alle singole gare di procedura negoziata indette dalla stazione appaltante.
A completamento ed in chiusura, al fine di evitare all’operatore di dover svolgere continue ricerche, si è predisposta una breve raccolta di norme, decreti ed atti dell’ANAC richiamati nella documentazione contenuta nel formulario.
Alberto Ponti
Avvocato amministrativista, esperto in Contrattualistica pubblica, già Vice Segretario Generale, autore di diverse pubblicazioni inerenti all’attività della Pubblica Amministrazione, Docente per il personale delle Pubbliche Amministra
Prefazione
CAPITOLO I – LA PROCEDURA APERTA
• La procedura aperta nei lavori pubblici dopo il nuovo Codice dei contratti pubblici (D.Lgs. 31 marzo 2023, n. 36 e s.m.i.)
1. La procedura aperta
2. Pubblicazione degli avvisi e dei bandi di gara
2.1 Preinformazione
2.2 Pubblicazione di bandi e avvisi (pubblicazione a livello europeo)
2.3 Pubblicazione di bandi e avvisi (pubblicazione a livello nazionale)
2.4 Pubblicazione gare di importo inferiore alla soglia comunitaria
2.5 Disponibilità elettronica dei documenti di gara
3. Tempi da accordare per la presentazione delle offerte
4. Flow-chart della procedura
– Bando per procedura aperta
– Disciplinare di gara per lavori di importo fino alla soglia comunitaria - criterio prezzo più basso
– Disciplinare di gara per lavori pubblici - criterio offerta economicamente più vantaggiosa
– Verbale di gara per procedura aperta per lavori - criterio prezzo più basso
– Verbale di gara per procedura aperta per lavori - criterio offerta economicamente più vantaggiosa
– Determinazione di approvazione verbali di gara e aggiudicazione
– Decisione a contrattare con procedura aperta
CAPITOLO II – LA PROCEDURA RISTRETTA
• La procedura ristretta nei lavori pubblici dopo il nuovo Codice dei contratti pubblici (D.Lgs. 31 marzo 2023, n. 36 e s.m.i.)
1. La procedura ristretta e termini presentazione domande e offerte
2. Forme di pubblicità
2.1 Pre-informazione
2.2 Pubblicazione di bandi e avvisi (pubblicazione a livello europeo)
2.3 Pubblicazione di bandi e avvisi (pubblicazione a livello nazionale)
2.4 Pubblicazione gare di importo inferiore alla soglia comunitaria
2.5 Disponibilità elettronica dei documenti di gara
3. Flow-chart della procedura
– Bando per procedura ristretta
– Comunicazione numero ai fini del sorteggio delle ditte da invitare alla procedura
– Verbale delle operazioni di sorteggio delle ditte da invitare alla procedura ristretta per l’esecuzione dei lavori
– Lettera invito procedura ristretta per lavori di importo inferiore a 150.000 euro - criterio prezzo più basso
– Lettera invito procedura ristretta per lavori di importo inferiore a 150.000 euro - criterio offerta economicamente più vantaggiosa
– Lettera invito procedura ristretta per lavori di importo superiore a 150.000 euro - criterio prezzo più basso
– Lettera invito procedura ristretta per lavori di importo superiore a 150.000 euro - criterio offerta economicamente più vantaggiosa
– Schema decisione a contrattare con procedura ristretta
CAPITOLO III – LA PROCEDURA NEGOZIATA
• La procedura negoziata nei lavori pubblici dopo il nuovo Codice dei contratti pubblici (D.Lgs. 31 marzo 2023, n. 36 e s.m.i.)
1. La procedura negoziata
2. Procedura negoziata nei contratti sotto soglia (art. 48 ss. del D.Lgs. 36/2023 e s.m.i.)
3. Procedura competitiva con negoziazione (art. 73 del D.Lgs. 36/2023 e s.m.i.)
4. Procedura negoziata senza previa pubblicazione del bando di gara (art. 76 del D.Lgs. 36/2023 e s.m.i.)
5. Forme di pubblicità e termini
6. Flow-chart della procedura
– Lettera invito procedura per lavori di importo inferiore a 150.000 euro - criterio prezzo più basso
– Lettera invito procedura per lavori di importo inferiore a 150.000 euro - criterio offerta economicamente più vantaggiosa
– Lettera invito procedura negoziata per lavori di importo superiore a 150.000 euro e inferiore alla soglia comunitaria - criterio prezzo più basso
– Lettera invito procedura negoziata per lavori di importo superiore a 150.000 euro e inferiore alla soglia comunitaria - criterio offerta economicamente più vantaggiosa
– Relazione delle operazioni di procedura negoziata per l’esecuzione dei lavori - criterio prezzo più basso
– Relazione delle operazioni di procedura negoziata per l’esecuzione dei lavori - criterio offerta economicamente più vantaggiosa
– Decisione a contrattare con procedura negoziata (art. 17, c. 1 D.Lgs. n. 36/2023)
– Verbale delle operazioni per sorteggi senza ausilio di piattaforma delle ditte da invitare alla procedura negoziata per l’esecuzione dei lavori
CAPITOLO IV – PROCEDURA ISTITUZIONE ELENCO OPERATORI ECONOMICI
– Avviso per la formazione dell’elenco degli operatori economici per l’espletamento di procedure negoziate per l’esecuzione di lavori pubblici
– Provvedimento per istituzione elenco operatori economici per esecuzione lavori
– Provvedimento per approvazione elenco operatori economici per esecuzione lavori
– Comunicazione numero ai fini del sorteggio ditte da invitare alle diverse procedure
CAPITOLO V – PROCEDURA PER AFFIDAMENTO LAVORI DI SOMMA URGENZA EX ART. 140 D.LGS. N. 36/2023 E S.M.I.
– Determinazione lavori di somma urgenza – approvazione perizia – presa d’atto dell’affidamento dei lavori (art. 140, D.Lgs. n. 36/2023 e s.m.i.)
– Ordine di servizio lavori di somma urgenza (art. 140, D.Lgs. n. 36/2023 e s.m.i.)
– Verbale di esecuzione lavori di somma urgenza (art. 140, D.Lgs. n. 36/2023 e s.m.i.)
CAPITOLO VI – NORMATIVA E PRASSI DI RIFERIMENTO
• Normativa e prassi ministeriale
– Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, comunicato 30 giugno 2023, n. 6212 – Comunicato relativo alle Linee guida per la compilazione del modello di formulario di Documento di gara unico europeo (DGUE) approvato dal Regolamento di esecuzione (UE) 2016/7 della Commissione del 5 gennaio 2016
• Documentazione ANAC
– ANAC, determinazione n. 4 del 7 luglio 2011 – Linee guida sulla tracciabilità dei flussi finanziari ai sensi dell’articolo 3 della legge 13 agosto 2010, n. 136, aggiornata con delibera n. 556 del 31 maggio 2017 e con delibera n. 371 del 27 luglio 2022
– ANAC, delibera 20 dicembre 2022, n. 621 – Attuazione dell’art. 1, commi 65 e 67, della legge 23 dicembre 2005, n. 266, per l’anno 2023
– ANAC, delibera 20 giugno 2023, n. 261 – Adozione del provvedimento di cui all’articolo 23, comma 5, del decreto legislativo 31 marzo 2023, n. 36 recante “Individuazione delle informazioni che le stazioni appaltanti sono tenute a trasmettere alla Banca dati nazionale dei contratti pubblici attraverso le piattaforme telematiche e i tempi entro i quali i titolari delle piattaforme e delle banche dati di cui agli articoli 22 e 23, comma 3, del codice garantiscono l’integrazione con i servizi abilitanti l’ecosistema di approvvigionamento digitale”
– ANAC, delibera 20 giugno 2023, n. 262 – Adozione del provvedimento di cui all’articolo 24, comma 4, del decreto legislativo 31 marzo 2023, n. 36 d’intesa con il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e con l’Agenzia per l’Italia Digitale
– ANAC, delibera 20 giugno 2023, n. 263 – Adozione del provvedimento di cui all’articolo 27 del decreto legislativo 31 marzo 2023, n. 36 d’intesa con il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti recante “Modalità di attuazione della pubblicità legale degli atti tramite la Banca dati nazionale dei contratti pubblici”
– ANAC, delibera 20 giugno 2023, n. 264 – Adozione del provvedimento di cui all’articolo 28, comma 4, del decreto legislativo n. 31 marzo 2023, n. 36 recante individuazione delle informazioni e dei dati relativi alla programmazione di lavori, servizi e forniture, nonché alle procedure del ciclo di vita dei contratti pubblici che rilevano ai fini dell’assolvimento degli obblighi di pubblicazione di cui al decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33
– ANAC, delibera 20 giugno 2023, n. 265 – Provvedimento adottato ai sensi dell’articolo 186 commi 2 e 5, del decreto legislativo n. 36 del 31 marzo 2023, recante “Indicazioni sulle modalità di calcolo delle quote di esternalizzazione dei contratti di lavori, servizi e forniture da parte dei titolari di concessioni di lavori e di servizi pubblici non affidate conformemente al diritto dell’Unione europea”
– ANAC, delibera 20 giugno 2023, n. 266 – Regolamento per l’assegnazione d’ufficio di una stazione appaltante o centrale di committenza qualificata, ai sensi dell’art. 62, comma 10, del D.Lgs. 31 marzo 2023, n. 36
– ANAC, delibera 20 giugno 2023, n. 267 – Regolamento in materia di pareri di precontenzioso di cui all’art. 220, commi 1 e 4 del decreto legislativo 31 marzo 2023, n. 36
– ANAC, delibera 20 giugno 2023, n. 268 – Regolamento sull’esercizio dei poteri di cui all’articolo 220, commi 2, 3 e 4 del decreto legislativo 31 marzo 2023, n. 36 (Legittimazione straordinaria)
– ANAC, delibera 20 giugno 2023, n. 269 – Regolamento sull’esercizio dell’attività di vigilanza collaborativa in materia di contratti pubblici
– ANAC, delibera 20 giugno 2023, n. 270 – Regolamento sull’esercizio dell’attività di vigilanza in materia di contratti pubblici
– ANAC, delibera 20 giugno 2023, n. 271 – Regolamento sull’esercizio del potere sanzionatorio dell’Autorità in materia di contratti pubblici, ai fini dell’adeguamento alle nuove disposizioni del decreto legislativo 31 marzo 2023, n. 36
– ANAC, delibera 20 giugno 2023, n. 272 – Regolamento per la gestione del Casellario informatico dei contratti pubblici di lavori, servizi e forniture, ai sensi dell’art. 222, comma 10, del D.Lgs. 31 marzo 2023, n. 36
• Documentazione Agenzia delle entrate
– Agenzia delle entrate, provvedimento 28 giugno 2023, prot. n. 240013/2023 – Individuazione delle modalità telematiche di versamento dell’imposta di bollo, di cui all’art. 18, c. 10, del D.Lgs. 31 marzo 2023, n. 36, che l’appaltatore assolve al momento della stipula del contratto
– Agenzia delle entrate, risoluzione 28 giugno 2023, n. 37 – Istituzione dei codici tributo per il versamento, tramite modello “F24 Versamenti con elementi identificativi” (F24 ELIDE), dell’imposta di bollo, di cui all’articolo 18, comma 10, del decreto legislativo 31 marzo 2023, n. 36, che l’appaltatore assolve al momento della stipula del contratto
Le funzioni di Consulente Tecnico d’Ufficio (CTU) hanno con il tempo assunto sempre più rilevanza e centralità nel processo in contrasto al fatto che per moltissimo tempo non se ne sia mai curata una qualificazione ed una spe-
cializzazione.
Cosicché, complice anche la crisi economica che ha attraversato il mondo delle professioni, molti sono i consulenti negli anni iscritti negli elenchi dei tribunali con scarse conoscenze e poche sensibilità degli ambiti in cui si trovano ad operare.
L’autore, con l’abilità e la preparazione riconosciute, anche in questa seconda edizione aggiornata alle disposizioni della c.d. Riforma Cartabia, che giunge a quattro anni dalla prima, è riuscito a compendiare in un testo snello e di facile consultazione tutto il sapere, complesso e diversificato, del Consulente Tecnico.
L’opera, in un quadro di sintesi strutturata con riflessi operativi, analizza le funzioni, gli ambiti processuali, le regole procedimentali, le responsabilità e le pratiche attività del Consulente Tecnico di Ufficio nei diversi momenti dell’incarico; l’analisi è arricchita di esempi, di tabelle esemplificative osservare/fare, di sezioni Faq e normative di riferimento e, al termine di ogni capitolo, dei Focus con i quali l’autore non rinuncia ad approfondimenti monotematici innovativi per contenuti e che rivelano bene il carattere dell’opera: semplice ma non semplicistica.
Insomma tutto quello che un Consulente Tecnico d’Ufficio dovrebbe conoscere della propria attività: dalle norme di riferimento, all’albo ed all’elenco nazionale dei consulenti tecnici, da come svolgere le operazioni di consulenza alla relazione peritale, dai metodi e strategie per lo svolgimento dell’esperimento conciliativo a come richiedere il compenso al giudice fino alle responsabilità nei diversi profili.
Completa il lavoro l’appendice con le maggiori formule per il Consulente Tecnico ed un pratico glossario dei termini in uso.
Paolo Frediani
Geometra libero professionista, svolge attività di consulente, perito ed ausiliario nella pubblica giurisdizione. Dal 1999 è libero docente in corsi di formazione e partecipa, in qualità cultore delle materie, a seminari e convegni. È docente presso la Scuola Superiore della Magistratura e a contratto presso Università di Pisa – Dipartimento Ingegneria Civile e Industriale nel corso di Laurea “Tecniche per le costruzioni civili e la Gestione del Territorio”. È autore di volumi e trattati sulla materia per i maggiori editori italiani. Collabora con quotidiani e portali d’informazione giuridica. In qualità di esperto è componente della Commissione estimo e attività peritali del Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati.
Premessa alla seconda edizione
Premessa alla prima edizione
Capitolo 1 – Il consulente tecnico d’ufficio
1.1 Chi è il CTU
1.2 Finalità della consulenza tecnica d’ufficio
1.3 Obblighi del CTU
1.4 Nomina del CTU
1.5 Astensione e ricusazione del CTU
1.6 Ruolo di pubblico ufficiale
1.7 Attività del CTU
1.8 Albo dei consulenti tecnici dopo la “Riforma Cartabia”
1.9 Processo civile telematico (PCT)
1.10 Attuali criticità nelle funzioni di consulente tecnico
• Norme di riferimento
• FAQ
• Il Focus: La terzietà e l’indipendenza del consulente tecnico d’ufficio
Capitolo 2 – Istituti processuali e regole procedimentali
2.1 Riforma Cartabia
2.2 Principi dell’ordinamento processuale
2.3 Valutazione della consulenza
2.4 I procedimenti del settore civile
2.4.1 Procedimento cautelare
2.4.2 Processo di cognizione
2.4.3 Processo esecutivo
2.4.4 Consulenza tecnica preventiva ai fini della composizione della lite (art. 696-bis c.p.c.)
2.5 Le norme codicistiche
• Norme di riferimento
• FAQ
• Il Focus: Gli obblighi derivanti dal giuramento del consulente
Capitolo 3 – Le attività del consulente tecnico d’ufficio
3.1 Udienza di affidamento dell’incarico
3.2 Fase preparatoria delle operazioni peritali
3.3 Comunicazione delle operazioni peritali
3.4 Sessione di apertura lavori peritali (inizio attività)
3.5 Accesso ai luoghi oggetto d’indagine peritale
3.6 Documenti nelle attività del consulente tecnico
3.7 Processo verbale delle operazioni
3.8 Consulenti di parte ed attività nel loro contraddittorio
3.9 Tentativo di conciliazione
3.10 La relazione peritale
3.11 Chiarimenti e supplemento di consulenza
• Norme di riferimento
• FAQ
• Il Focus: Il principio del contraddittorio e il diritto alla difesa nelle attività del consulente tecnico d’ufficio
Capitolo 4 – Il tentativo di conciliazione
4.1 Funzioni conciliative del consulente tecnico d’ufficio
4.2 Impostazione operativa del tentativo di conciliazione del consulente tecnico d’ufficio: la fase di cognizione e la fase di negoziazione
4.3 Il modello di conciliazione
4.4 I rapporti con i protagonisti del procedimento
4.4.1 I consulenti tecnici di parte
4.4.2 I difensori
4.4.3 Le parti
4.5 L’incontro preparatorio
4.6 L’incontro di conciliazione
4.6.1 Aspetti preliminari ed organizzativi
4.6.2 Le fasi dell’incontro di conciliazione
4.6.2.1 Fase congiunta iniziale (1a fase)
4.6.2.2 Fase separata o individuale (2a fase)
4.6.2.3 Fase congiunta finale (3a fase)
4.6.2.4 La conclusione
• Norme di riferimento
• FAQ
• Il Focus: La conciliazione del CTU nel caso Martini – Impresa I.K.T. costruzioni s.r.l.
Capitolo 5 – I compensi del consulente tecnico d’ufficio
5.1 Tariffe vigenti
5.2 Analisi degli aspetti più rilevanti della norma d.P.R. 30 maggio 2002, n. 115 ‘‘Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di spese di giustizia’’
5.2.1 Misura degli onorari (art. 50)
5.2.2 Determinazione degli onorari variabili e aumento di quelli fissi e variabili (art. 51)
5.2.3 Aumento e riduzione degli onorari (art. 52)
5.2.4 Incarichi collegiali (art. 53)
5.2.5 Indennità e spese di viaggio (art. 55)
5.2.6 Spese per l’adempimento dell’incarico (art. 56)
5.2.7 Domanda di liquidazione e decadenza del diritto per testimoni, ausiliari del magistrato e aventi titolo alle trasferte (art. 71)
5.2.8 Opposizione al decreto di pagamento (art. 170)
5.3 Profili applicativi
5.3.1 Cogenza delle tariffe giudiziarie
5.3.2 Scelta del criterio di liquidazione.
5.3.3 Valore di riferimento per l’applicazione delle tabelle allegate al decreto ministeriale n. 182/2002
5.3.4 Applicazione cumulata di tabelle
5.3.5 Importo massimo delle tabelle
5.3.6 Aumento degli onorari
5.3.7 Discrezionalità del giudice nell’applicazione degli onorari variabili
5.3.8 Compenso degli ausiliari esperti
5.3.9 Rapporto tra articoli 11 e 12 delle tabelle allegate al decreto ministeriale n. 182/2002
5.3.10 Compenso nei casi di conciliazione
5.3.11 Compenso nei casi di chiarimenti o di supplemento di consulenza
5.3.12 Onorari a vacazioni
5.3.13 Decreto di liquidazione
5.3.14 Solidarietà del compenso del consulente
5.3.15 Spese del consulente
5.4 Istanza di liquidazione
5.4.1 Premesse
5.4.2 Modello di istanza per liquidazione degli onorari e delle spese
• Norme di riferimento
• FAQ
• Il Focus: L’opposizione alla liquidazione giudiziaria
Capitolo 6 – Le responsabilità del consulente tecnico d’ufficio
6.1 Responsabilità disciplinare
6.2 Responsabilità civile
6.3 Responsabilità penale
• Norme di riferimento
• FAQ
• Il Focus: Le particolari responsabilità del CTU derivanti dalla funzione di pubblico ufficiale
APPENDICE
Formulario
Formula 1 – Istanza di astensione dall’incarico
Formula 2 – Istanza per differimento dell’udienza di conferimento d’incarico
Formula 3 – Istanza per concessione autorizzazioni
Formula 4 – Istanza per chiarimento del quesito
Formula 5 – Istanza per nomina di esperto ausiliario
Formula 6 – Istanza per autorizzazione accesso ai luoghi
Formula 7 – Istanza ai sensi dell’art. 92 disp. att. c.p.c.
Formula 8 – Processo verbale delle operazioni peritali di apertura
Formula 9 – Processo verbale di ripresa delle operazioni peritali
Formula 10 – Discorso di presentazione all’esperimento conciliativo
Formula 11 – Processo verbale di conciliazione (accordo ai sensi della norma art. 696-bis ovvero art. 198 c.p.c.)
Formula 12 – Scrittura di accordo (accordo al di fuori della norma)
Formula 13 – Istanza per la liquidazione di onorari e spese
Formula 14 – Istanza di revoca dell’incarico per avvenuta conciliazione
Glossario
Indice analitico
• Responsabile unico di progetto • Responsabile di fase • Direttore di esecuzione / direttore lavori • Direttore operativo
Tra le novità introdotte dal nuovo Codice dei contratti pubblici (D.Lgs. 31 marzo 2023, n. 36) una delle più rilevanti riguarda la nuova figura del RUP. Pur mantenendo lo stesso acronimo del pregresso Codice, il RUP da Responsabile Unico del Procedimento diventa Responsabile Unico di Progetto.
Il suo ruolo cambia radicalmente e non coincide più con quello del responsabile del (singolo) procedimento di cui alla legge 241/1990; ora è preposto al coordinamento di tutto l’iter procedimentale dell’appalto: fase di progettazione, fase di programmazione, fase di affidamento, fase di esecuzione. Il RUP è cabina unica di regia a garanzia di un coordinamento centralizzato.
A supportare il RUP si affianca, oltre alla tradizionale figura del Direttore dei lavori/Direttore dell’esecuzione, la nuovissima figura del Responsabile di fase, il quale può essere nominato con il compito di governare la fase dell’affidamento del contratto o le fasi di progettazione, programmazione ed esecuzione.
A gestire quest’ultima fase potremmo, pertanto, trovare sia un Direttore dell’esecuzione, sia un Responsabile di fase. Nulla esclude, poi, che il Responsabile di fase possa anche ricoprire il ruolo di Direttore dell’esecuzione oppure che il RUP svolga la funzione di Direttore dell’esecuzione (per gli appalti nei quali non è obbligatorio nominare un soggetto distinto a cui affidare la direzione dell’esecuzione/dei lavori), facendosi coadiuvare dal responsabile di fase.
Infine, sia il Direttore dell’esecuzione sia il RUP (quando svolge le funzioni di Direttore dell’esecuzione) possono avere alle proprie dipendenze Direttori operativi con funzioni ausiliarie.
In sostanza, potrebbero essere presenti quattro differenti tipologie di responsabili, coinvolti a vario titolo – a volte alternativamente, a volte cumulativamente –, nella gestione delle varie fasi dell’intervento.
Il volume, che vuole offrire un supporto a livello sia teorico che pratico-operativo, è così strutturato: una prima parte in cui sono illustrati i ruoli di Direttori e Responsabili, una seconda parte dedicata alla modulistica.
Salvio Biancardi
Funzionario di primario comune, autore di pubblicazioni e docente in corsi di formazione.
Premessa
1. Le quattro figure cardine coinvolte nella gestione degli appalti pubblici
1.1 Il responsabile del procedimento nella legge 241/1990
1.2 Il RUP nel codice dei contratti e nell’allegato I.2
1.2.1 Le nuove regole.
1.2.2 La relazione illustrativa
1.2.3 Disciplina di riferimento
1.2.4 Il momento della nomina del responsabile di progetto
1.2.5 L’individuazione del RUP
1.2.6 RUP privo dei requisiti di competenza necessari
1.2.7 Struttura di supporto al RUP
1.2.8 I requisiti professionali necessari per ricoprire il ruolo di RUP
1.2.9 Compiti del RUP
1.2.10 Compiti del RUP comuni a tutti i contratti e le fasi
1.2.11 Compiti del RUP nella fase di affidamento
1.2.12 Compiti del RUP nella fase di esecuzione
1.2.13 Competenze del RUP nel caso di acquisti aggregati, acquisti centralizzati e accordi tra amministrazioni
1.2.14 Pubblicità del nominativo
1.2.15 Piano di formazione del personale
1.2.16 Appalti di lavori con la formula del contraente generale
1.2.17 Centrali di committenza e aggregazione di stazioni appaltanti
1.2.18 RUP e commissione di gara
1.2.19 RUP e conflitto di interessi
1.3 Il responsabile di fase
1.4 Il direttore dell’esecuzione e il direttore dei lavori
1.4.1 RUP e direttore dei lavori
1.4.2 RUP e direttore dell’esecuzione
1.5. Il direttore operativo
1.5.1 Il direttore operativo negli appalti di forniture e servizi
1.5.2 Il direttore operativo negli appalti di lavori
2. Istituti giuridici relativi alla fase di programmazione dell’appalto
2.1 La disciplina recata dall’art. 37 del codice
2.2 L’allegato I.5 del codice riguardante la programmazione
2.2.1 Le definizioni
2.2.2 Contenuti, livello di progettazione minimo, ordine di priorità del programma triennale dei lavori pubblici, dei relativi elenchi annuali e aggiornamenti
2.2.3 Criteri di inclusione delle opere pubbliche incompiute nei programmi triennali di lavori pubblici e nei relativi elenchi annuali
2.2.4 Modalità di redazione, approvazione, aggiornamento e modifica del programma triennale dei lavori pubblici e del relativo elenco annuale. Obblighi informativi e di pubblicità
2.2.5 Contenuti e ordine di priorità del programma triennale degli acquisti di forniture e servizi
2.2.6 L’ordine di priorità da rispettare
2.2.7 Modalità di redazione, approvazione, aggiornamento e modifica del programma triennale degli acquisti di forniture e servizi. Obblighi informativi e di pubblicità
2.2.8 Mancata redazione del programma
2.2.9 Modifica del programma in corso d’anno
2.2.10 Appalti di forniture e servizi non previsti nel programma
2.2.11 Pubblicazioni relative alle modifiche dei programmi
2.2.12 Modalità di raccordo con la pianificazione dell’attività dei soggetti aggregatori e delle centrali di committenza ai quali le stazioni appaltanti delegano la procedura di affidamento
2.2.13 Disposizioni transitorie e finali
3. Istituti giuridici relativi alla fase di progettazione dell’appalto
3.1 La progettazione
3.1.1 La progettazione di lavori
3.1.2 La progettazione di servizi e forniture
3.1.3 Disciplina comune in materia di progettazione di appalti di lavori, servizi e forniture
3.1.4 Verifica della progettazione per i lavori
4. Istituti giuridici relativi alla fase di affidamento dell’appalto
4.1 Il RUP e la durata della procedura d’appalto. L’affidamento dell’appalto
4.1.1 Durata dei procedimenti di gara
4.1.2 Le fasi della procedura d’appalto
4.2 Il RUP e l’anomalia dell’offerta nel nuovo codice
4.2.1 Offerte anomale
4.2.2 Cosa prevede la relazione illustrativa
4.2.3 Cosa prevede il codice per le procedure nel sopra soglia (art. 110)
4.2.4 Cosa prevede il codice per le procedure nel sotto soglia (art. 54)
4.2.5 Sequenza procedimentale
4.2.6 Chi effettua l’accertamento di anomalia
4.2.7 L’allegato II.2
4.3 Il RUP e la commissione di gara
4.3.1 La commissione giudicatrice
4.3.2 Compiti, poteri e responsabilità della commissione. Regole da rispettare nello svolgimento dei lavori. I verbali di gara
4.3.3 Il principio di pubblicità delle sedute del seggio di gara
4.3.4 Il principio di continuità delle operazioni di gara
4.4 Le decisioni del RUP in merito alle cause di esclusione automatica dell’operatore economico
4.4.1 Cause di esclusione non automatica
4.4.2 L’allegato II.10
4.4.3 Altre disposizioni
4.5 RUP e avvalimento dei requisiti
4.5.1 Le novità principali
4.5.2 I contenuti dell’art. 104
4.5.3 Modalità operative
4.5.4 Dichiarazioni mendaci e verifica dei requisiti
4.5.5 La responsabilità solidale
4.5.6 Esecuzione dell’appalto
4.5.7 Le verifiche del RUP
4.5.8 Albo dei gestori ambientali
4.5.9 Prestazioni svolte esclusivamente dall’offerente
4.5.10 Avvalimento finalizzato a migliorare l’offerta
4.6 RUP e garanzia provvisoria
4.6.1 Esenzione dalla garanzia provvisoria
4.6.2 Le nuove percentuali previste per la garanzia provvisoria
4.6.3 Le modalità di costituzione della garanzia provvisoria
4.6.4 Garanzia mediante cauzione
4.6.5 Garanzia mediante fideiussione
4.6.6 Riduzione della garanzia
4.6.7 Cumulo delle riduzioni e oneri del concorrente per fruire delle riduzioni
4.6.8 Impegno del garante
4.6.9 Altre regole sulla garanzia
4.6.10 Casi di non applicazione delle regole sulla garanzia
4.7 RUP e garanzia definitiva
4.7.1 Rinuncia alla garanzia definitiva nel sotto soglia e nel sopra soglia
4.7.2 Le nuove percentuali previste per la garanzia definitiva
4.7.3 Le modalità di costituzione della garanzia definitiva
4.7.4 Garanzia mediante cauzione
4.7.5 Garanzia mediante fideiussione
4.7.6 Garanzie fideiussorie ed assicurative secondo gli schemi tipo
4.7.7 Garanzie fideiussorie ed assicurative in caso di raggruppamenti
4.7.8 Riduzione della garanzia definitiva
4.7.9 Cumulo delle riduzioni e oneri del concorrente per fruire delle riduzioni
4.7.10 Rischi garantiti
4.7.11 Incameramento della garanzia definitiva
4.7.12 Mancata costituzione della garanzia definitiva
4.7.13 Cessazione degli effetti della garanzia definitiva
4.7.14 Reintegra della garanzia definitiva
4.7.15 Pagamento della rata di saldo
4.7.16 Sostituzione della garanzia definitiva con una ritenuta
4.8 Il RUP e la gestione dell’accesso agli atti negli appalti
4.8.1 Norme procedimentali e processuali in materia di accesso agli atti
4.9 RUP ed incentivi tecnici nel nuovo codice
4.9.1 La disciplina contenuta nell’art. 45
4.9.2 L’elencazione contenuta nell’allegato I.10
4.9.3 La relazione illustrativa
4.9.4 Permane il dubbio se sia incentivabile l’affidamento diretto
4.9.5 Le novità riguardanti gli incentivi tecnici in sintesi
5. Istituti giuridici relativi alla fase esecutiva dell’appalt
5.1 Il RUP e la modifica del contratto in corso di esecuzione
5.2 Il principio di conservazione dell’equilibrio contrattuale
5.3 I casi di modifica del contratto
5.3.1 La rinegoziazione del contratto
5.3.2 Il quinto d’obbligo
5.3.3 L’opzione di proroga
5.3.4 La proroga tecnica
5.3.5 Autorizzazione del RUP
5.3.6 Pubblicità delle modifiche
5.3.7 Obblighi di comunicazione all’ANAC
5.4 La revisione del prezzo d’appalto
5.5 Il RUP ed il controllo tecnico contabile e amministrativo dell’appalto
5.6 La verifica di conformità e il collaudo
5.7 Risultato negativo del collaudo e risoluzione del contratto
5.8 Penali
5.9 Sospensione dell’esecuzione dell’appalto
5.9.1 Sospensione disposta dal direttore dell’esecuzione
5.9.2 Sospensione disposta dal RUP
5.9.3 Durata della sospensione
5.9.4 Sospensione per cause di forza maggiore
5.9.5 Trascrizione delle contestazioni
5.9.6 Proroga del termine
5.9.7 Ultimazione del contratto
5.9.8 Altre cause di sospensione disposte dalla stazione appaltante
5.9.9 Applicazione delle disposizioni sulla sospensione agli appalti di servizi e forniture
6. Modulistica
Modello n. 1 – Schema di atto di nomina del responsabile del progetto
Modello n. 2 – Schema di atto di nomina del responsabile di fase
Modello n. 3 – Schema di atto di nomina del direttore dell’esecuzione/direttore dei lavori
Modello n. 4 – Schema di atto di nomina del direttore operativo di servizi e forniture/lavori
Modello n. 5 – Richiesta di spiegazioni su anomalia
Modello n. 6 – Lettera di contestazione di penali
• Il regime transitorio
• Il nuovo “Responsabile Unico di Progetto”
• Le novità in tutto il ciclo dell'appalto
• Le procedure sotto e sopra soglia
Con il D.Lgs. n. 36 del 31 marzo 2023 è stato approvato il nuovo Codice dei contratti pubblici, emanato in attuazione della Legge delega n. 78/2022.
Sia le innovazioni che le discontinuità rispetto al D.Lgs. 50/2016 sono significative e profonde.
Pertanto, questo volume intende essere una GUIDA OPERATIVA, per un primo sicuro orientamento nella complessa e articolata disciplina DEL NUOVO CODICE, privilegiando una descrizione chiara, un linguaggio semplice e un approccio sistematico.
Inoltre, questo nuovo Codice si presenta come il primo testo unico “autoapplicativo” essendo già incorporata nei suoi allegati la normativa di dettaglio di natura regolamentare.
Nel manuale sono incorporati:
• Box di sintesi su cosa cambia
• Il testo integrale del nuovo codice 2023
L’esigenza prioritaria di valorizzare gli appalti pubblici come leva strategica per la ripresa dell’economia, il rilancio degli investimenti e l’attuazione del PNRR, hanno condotto il legislatore ad un radicale mutamento di prospettiva nella regolazione della materia, orientandola verso i nuovi principi del “risultato”, della “fiducia” e dell’“accesso al mercato”.
Il drammatico contesto economico-sociale, indotto prima dalla lunga pandemia e ulteriormente aggravato dal conflitto russo-ucraino, e la ineludibile necessità di garantire un’efficace e tempestiva ripresa, hanno anche richiesto la conversione di molte delle recenti misure emergenziali e transitorie in norme a “regime ordinario” (procedure di affidamento, tempi di espletamento dei procedimenti di aggiudicazione, rinegoziazione e revisione prezzi, soglie degli affidamenti diretti e procedure semplificate, ecc.).
Alessandro Massari
Avvocato specializzato in contrattualistica pubblica, direttore del mensile “Appalti&Contratti” e della rivista internet appaltiecontratti.it
Introduzione
Capitolo I
Genesi e struttura del nuovo codice
1. La genesi del nuovo codice
2. Le linee portanti e le innovazioni più rilevanti del nuovo codice
3. Struttura del nuovo codice
4. Ambito di applicazione
5. Entrata in vigore, regime transitorio, abrogazioni
5.1. Il regime transitorio
5.2. Ulteriori disposizioni
5.3. Abrogazioni
6. Le norme definitorie
7. I settori speciali
8. Il partenariato pubblico-privato
Capitolo II
I nuovi principi generali
1. I nuovi principi generali
2. I “super principi”: risultato, fiducia e accesso al mercato
2.1. Il principio del risultato
2.2. Il principio della fiducia
2.3. Il principio di accesso al mercato
2.4. La natura “fondante” dei primi tre principi
3. Gli altri principi generali
3.1. Principi di buona fede e di tutela dell’affidamento
3.2. Principi di solidarietà e di sussidiarietà orizzontale. Rapporti con egli enti del Terzo settore
3.3. Principio di auto-organizzazione amministrativa
3.4. Principio di autonomia contrattuale. Divieto di prestazioni d’opera intellettuale a titolo gratuito
3.5. Principio di conservazione dell’equilibrio contrattuale
3.6. Principi di tassatività delle cause di esclusione e di massima partecipazione
3.7. Principio di applicazione dei contratti collettivi nazionali di settore
4. Il conflitto di interessi
5. Il rinvio esterno
Capitolo III
Il Responsabile unico di progetto e i responsabili di fase
1. Dal “RUP” ... al “RUP”: il Responsabile unico di progetto
2. Il supporto al RUP
3. La possibilità per il RUP di essere nominato membro/presidente della commissione giudicatrice
4. L’allegato I.2 e le norme di dettaglio
4.1. Nomina del RUP e supporto
4.2. Requisiti di professionalità del RUP per appalti, concessioni di lavori e per servizi attinenti all’ingegneria e all’architettura
4.3. Requisiti di professionalità del RUP nei contratti di servizi e forniture
4.4. Compiti del RUP comuni a tutti i contratti e le fasi
4.5. Compiti specifici del RUP per la fase dell’affidamento
4.6. Compiti specifici del RUP per la fase dell’esecuzione
4.7. Il RUP negli acquisti aggregati, negli acquisti centralizzati e in caso di accordi tra amministrazioni
Capitolo IV
Le fasi e i tempi della procedura di affidamento e della stipula del contratto
1. Le fasi della procedura di affidamento e i tempi di conclusione delle procedure
2. La “decisione di contrarre”
3. I nuovi termini contingentati per la conclusione delle procedure di affidamento
4. La verifica dei requisiti va disposta prima dell’aggiudicazione
5. L’esecuzione anticipata e l’esecuzione d’urgenza
6. La stipula del contratto
Capitolo V
La digitalizzazione del ciclo di vita dei contratti, la trasparenza e l’accesso agli atti
1. La digitalizzazione del ciclo di vita dei contratti
2. Trasparenza e pubblicità: la centralità della Banca dati nazionale dei contratti pubblici
3. Procedure elettroniche automatizzate e intelligenza artificiale
4. Anagrafe degli operatori economici partecipanti agli appalti
5. Strumenti centralizzati e procedure elettroniche
6. Accesso agli atti
Capitolo VI
Programmazione e progettazione
1. La programmazione
1.1. Programmazione e progettazione delle infrastrutture strategiche e di preminente interesse nazionale
2. Il dibattito pubblico
3. La progettazione
4. La verifica della progettazione
5. L’appalto integrato
6. Gli incentivi tecnici
Capitolo VII
Le procedure sotto soglia
1. Le procedure sotto soglia
2. L’ambito di applicazione e la variabile dell’interesse transfrontaliero
3. Il principio di rotazione
4. Le procedure sotto soglia: la stabilizzazione delle soglie e della disciplina “emergenziale”
4.1. La posizione critica dell’ANAC
4.2. L’affidamento diretto e il conflitto di interessi nel comunicato del Presidente ANAC dell’11 gennaio 2023
5. Le procedure sotto soglia delle imprese pubbliche operanti nei “settori speciali”
6. La disciplina di dettaglio dell’allegato II.1: le indagini di mercato
7. La disciplina di dettaglio dell’allegato II.1: gli elenchi aperti
8. La commissione giudicatrice e il ruolo del RUP
9. La semplificazione nella verifica dei requisiti
10. Le garanzie negli appalti sotto soglia
11. L’esclusione automatica delle offerte anomale
11.1. L’allegato II.2 e i “Metodi di calcolo della soglia di anomalia per l’esclusione automatica delle offerte”
12. Termini dilatori e stipula del contratto
Capitolo VIII
Istituti e clausole comuni nelle procedure di aggiudicazione
1. Istituti e clausole comuni nelle procedure di aggiudicazione
2. Appalti esclusi nei settori ordinari
3. Le clausole sociali e i criteri ambientali minimi
3.1. Le clausole sociali
3.2. I criteri ambientali minimi
4. Suddivisione in lotti
5. L’accordo quadro
6. La clausola di revisione prezzi
7. Contratti riservati
Capitolo IX
I soggetti: le stazioni appaltanti e gli operatori economici
1. Le stazioni appaltanti
1.1. Aggregazione e centralizzazione delle committenze
1.2. Il sistema di qualificazione delle stazioni appaltanti e delle centrali di committenza
1.3. Appalti che coinvolgono stazioni appaltanti di Stati membri diversi
2. Gli operatori economici
2.1. Operatori economici per l’affidamento dei servizi di architettura e di ingegneria
2.2. Consorzi non necessari
2.3. Raggruppamenti temporanei e consorzi ordinari di operatori economici
2.3.1. La disciplina del RTI dopo la sentenza CGUE, sez. IV, 28 aprile 2022, C-642/20
Capitolo X
Le procedure di scelta del contraente nei settori ordinari
1. Le procedure di scelta del contraente nei settori ordinari
1.1. L’equiparazione delle procedure e i presupposti per le “procedure flessibili”
1.2. Le offerte inammissibili
1.3. Le altre modifiche
2. La procedura aperta
3. La procedura ristretta
4. La procedura competitiva con negoziazione
5. Il dialogo competitivo
6. Partenariato per l’innovazione
7. La procedura negoziata senza pubblicazione di un bando
7.1. Le procedure negoziate senza bando “emergenziali” e le ragioni della mancata conferma
7.2. Le consultazioni preliminari di mercato
Capitolo XI
Lo svolgimento delle procedure
1. Lo svolgimento delle procedure
2. Gli atti preparatori
2.1. Consultazioni preliminari di mercato
2.2. Specifiche tecniche ed etichettature
2.3. Avvisi di pre-informazione
2.4. Documenti di gara
3. I bandi, gli avvisi e gli inviti
3.1. Bandi e avvisi: contenuti e modalità di redazione
3.2. Pubblicazione a livello europeo
3.3. Pubblicazione a livello nazionale
3.4. L’avviso volontario per la trasparenza preventiva
3.5. Disponibilità digitale dei documenti di gara
3.6. Inviti ai candidati
3.7. Informazione ai candidati e agli offerenti
4. La documentazione dell’offerente e i termini per la presentazione delle domande e delle offerte
4.1. Domande, documento di gara unico europeo, offerte
5. Fissazione dei termini per la presentazione delle domande e delle offerte
6. La commissione di gara
7. I requisiti di ordine generale
7.1. Profili generali e innovativi
7.2. Cause di esclusione automatica
7.3. Cause di esclusione non automatica
7.4. Disciplina dell’esclusione
7.5. Cause di esclusione di partecipanti a raggruppamenti
7.6. L’illecito professionale
7.7. La verifica del possesso dei requisiti
7.8. Requisiti di ordine speciale
7.9. Requisiti di partecipazione a procedure di lavori di rilevante importo
8. Soccorso istruttorio
9. Impegni dell’operatore economico
10. Avvalimento
11. Le garanzie per la partecipazione alla procedura
11.1. La garanzia provvisoria nelle procedure sotto soglia
12. La selezione delle offerte
12.1. Principi generali in materia di selezione
12.2. Criteri di aggiudicazione
12.3. Reputazione dell’impresa
13. Offerte anomale
14. La post-informazione
14.1. Avvisi relativi agli appalti aggiudicati
14.2. Relazioni uniche sulle procedure di aggiudicazione degli appalti
Capitolo XII
L’esecuzione dell’appalto
1. L’esecuzione dell’appalto
2. Direzione dei lavori e dell’esecuzione dei contratti
3. Controllo tecnico contabile e amministrativo
4. Collaudo e verifica di conformità
5. Garanzie definitive
5.1. Garanzie per l’esecuzione di lavori di particolare valore
6. Subappalto
7. Le modifiche dei contratti in corso di esecuzione
8. La sospensione dell’esecuzione
9. La risoluzione del contratto
10. Il recesso
11. Esecuzione o completamento di lavori, servizi o forniture nel caso di procedura di insolvenza o di impedimento alla prosecuzione dell’affidamento con l’esecutore designato
12. Anticipazione, modalità e termini di pagamento del corrispettivo
13. Penali e premi di accelerazione
Capitolo XIII
Appalti di servizi sociali
1. Appalti di servizi sociali e assimilati
2. Servizi alla persona
3. Gli appalti riservati
4. Servizi di ristorazione
4.1. I servizi sostitutivi di mensa
Capitolo XIV
Contenzioso e ANAC
1. Le modifiche al codice del processo amministrativo
2. I rimedi alternativi alla tutela giurisdizionale
2.1. L’accordo bonario per i lavori
2.2. L’accordo bonario per servizi e forniture
2.3. La transazione
2.4. L’arbitrato
2.4.1. La Camera arbitrale presso l’ANAC
2.5. Il Collegio consultivo tecnico
2.6. Il precontenzioso ANAC
3. L’Autorità nazionale anticorruzione
4. Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e struttura tecnica di missione
Codice dei contratti pubblici
D.lgs. 31 marzo 2023, n. 36
LIBRO I - DEI PRINCIPI, DELLA DIGITALIZZAZIONE, DELLA PROGRAMMAZIONE, DELLA PROGETTAZIONE
dall'art. 1 all'art. 47
LIBRO II - DELL’APPALTO
dall'art. 48 all'art. 140
LIBRO III - DELL’APPALTO NEI SETTORI SPECIALI
dall'art. 141 all'art. 173
LIBRO IV - DEL PARTENARIATO PUBBLICO-PRIVATO E DELLE CONCESSIONI
dall'art. 174 all'art. 208
LIBRO V - DEL CONTENZIOSO E DELL’AUTORITÀ NAZIONALE ANTICORRUZIONE. DISPOSIZIONI FINALI E TRANSITORIE
dall'art. 209 all'art. 229
ALLEGATI
Allegato I.1 – Definizioni dei soggetti, dei contratti, delle procedure e degli strumenti
Allegato I.2 – Attività del RUP
Allegato I.3 – Termini delle procedure di appalto e di concessione
Allegato I.4 – Imposta di bollo relativa alla stipulazione del contratto
Allegato I.5 – Elementi per la programmazione dei lavori e dei servizi. Schemi tipo
Allegato I.6 – Dibattito pubblico obbligatorio
Allegato I.7 – Contenuti minimi del quadro esigenziale, del documento di fattibilità delle alternative progettuali, del documento di indirizzo della progettazione, del progetto di fattibilità tecnica ed economica e del progetto esecutivo
Allegato I.8 – Verifica preventiva dell’interesse archeologico
Allegato I.9 – Metodi e strumenti di gestione informativa digitale delle costruzioni
Allegato I.10 – Attività tecniche a carico degli stanziamenti previsti per le singole procedure
Allegato I.11 – Disposizioni relative all’organizzazione, alle competenze, alle regole di funzionamento, nonché alle ulteriori attribuzioni del Consiglio superiore dei lavori pubblici
Allegato I.12 – Opere di urbanizzazione a scomputo del contributo di costruzione
Allegato I.13 – Determinazione dei parametri per la progettazione
Allegato I.14 – Criteri di formazione ed aggiornamento dei prezzari regionali
Allegato II.1 – Elenchi degli operatori economici e indagini di mercato per gli affidamenti di contratti di importo inferiore alle soglie di rilevanza europea
Allegato II.2 – Metodi di calcolo della soglia di anomalia per l’esclusione automatica delle offerte
Allegato II.3 – Soggetti con disabilità o svantaggiati cui può essere riservata la partecipazione ad appalti
Allegato II.4 – Qualificazione delle stazioni appaltanti e delle centrali di committenza
Allegato II.5 – Specifiche tecniche ed etichettature
Allegato II.6 – Informazioni in avvisi e bandi
Allegato II.7 – Caratteristiche relative alla pubblicazione
Allegato II.8 – Rapporti di prova, certificazioni delle qualità, mezzi di prova, registro on line dei certificati e costi del ciclo vita
Allegato II.9 – Informazioni contenute negli inviti ai candidati
Allegato II.10 – Violazioni gravi degli obblighi relativi al pagamento delle imposte e tasse o dei contributi previdenziali
Allegato II.11 – Registri professionali o commerciali per operatori economici di altri Stati membri (allegato XI direttiva 2014/24/UE)
Allegato II.12 – Sistema di qualificazione e requisiti per gli esecutori di lavori. Requisiti per la partecipazione alle procedure di affidamento dei servizi di ingegneria e architettura
Allegato II.13 – Certificazioni e marchi rilevanti ai fini della riduzione della garanzia
Allegato II.14 – Direzione dei lavori e direzione dell’esecuzione dei contratti. Modalità di svolgimento delle attività della fase esecutiva. Collaudo e verifica di conformità
Allegato II.15 – Criteri per la determinazione dei costi per gli accertamenti di laboratorio e le verifiche tecniche
Allegato II.16 – Informazioni a livello europeo relative alla modifica di contratti in corso di esecuzione
Allegato II.17 – Servizi sostitutivi di mensa
Allegato II.18 – Qualificazione dei soggetti, progettazione e collaudo nel settore dei beni culturali
Allegato II.19 – Servizi di ricerca e sviluppo
Allegato II.20 – Appalti e procedure nel settore difesa e sicurezza
Allegato IV.1 – Informazioni da inserire nei bandi di concessione di cui all’articolo 182
Allegato V.1 – Compensi degli arbitri
Allegato V.2 – Modalità di costituzione del Collegio consultivo tecnico
Allegato V.3 – Modalità di formazione della Cabina di regia