"I proventi derivanti dalla prostituzione scontano l’Irpef" Commento alla sentenza della cassazione n. 22413 del 4.11.2016

Cassazione Civile Sentenza n. 22413 del 4 novembre 2016" I proventi derivanti dalla prostituzione scontano l’Irpef" COMMENTO (PDF - 10 pagine)

Il reddito da prostituzione o meretricio non costituisce reddito esente, non imponibile e neppure provento da attività illecita, ma rientra tra i redditi diversi, tassabili a norma degli artt. 6 e 67 lett. l) D.p.r. 917/1986, derivanti da lavoro autonomo non esercitato abitualmente, ovvero dalla assunzione di obblighi di fare o promettere. A chiarirlo la Suprema Corte con sentenza  n. 22413, pubblicata il 4 novembre 2016.

Indice

1. Attività di meretricio: rassegna di giurisprudenza comunitaria e nazionale

1.1 rilevanza economica

1.2. rilevanza fiscale

2. La sentenza annotata

"Licenziamento e diritto di critica" Commento alla sentenza di Cassazione lavoro n. 22798 del 9 novembre 2016

Cassazione civile,  sezione lavoro Sentenza  n. 22798 del 09 Novembre 2016 (PDF - 8 pagine)

In tema di esercizio dei diritto di critica da parte del lavoratore nei confronti del datore di lavoro, è necessario che il prestatore si limiti a difendere la propria posizione soggettiva, senza travalicare, con dolo o colpa grave, la soglia del rispetto della verità oggettiva con modalità e termini tali da non ledere gratuitamente il decoro del datore di lavoro o del proprio superiore gerarchico e determinare un pregiudizio per l'impresa (esclusa, nella specie la legittimità del licenziamento per giusta causa, atteso che nella lettera del lavoratore inviata al datore, in cui si contestavano comportamenti scorretti ed offensivi in proprio danno del superiore gerarchico, non si potevano riscontrare elementi denigratori).

Indice

IL CASO

IL COMMENTO

1. Diritto di critica del lavoratore

2. Orientamenti giurisprudenziali 

IL TESTO INTEGRALE DELLA SENTENZA

Regime IVA di gruppo e società di persone: COMMENTO alla sentenza di Cassazione n. 21636 del 26 ottobre 2016

Cassazione civile Sentenza n. 21636 del 26 Ottobre 2016 ( PDF - 6 PAGINE)

Il più favorevole regime di liquidazione dell'IVA di gruppo, in base al quale l'IVA a credito di una società può essere compensata con gli importi dovuti a debito, per la medesima imposta, da altra società appartenente allo stesso gruppo, si applica anche se la società controllante sia una società di persone e non rileva quanto indicato dal D.M. n. 11065/1979, gerarchicamente subordinato alla legge, né, tantomeno, la successiva circolare dello stesso Ministero, dovendosi ritenere una diversa interpretazione lesiva del principio di parità di trattamento rispetto a soggetti che operano nel medesimo mercato.

Indice

IL CASO

IL COMMENTO

1. Regime IVA di gruppo i requisii soggettivi al vaglio della giurisprudenza di legittimità 

2. La sentenza annotata

IL TESTO INTEGRALE DELLA SENTENZA

Infortunio sul lavoro e responsabilità del lavoratore Commento alla sentenza della Cassazione n. 21389 del 21 Ottobre 2016

Cass. civ.,  sezione lavoro  Sentenza  n. 21389 del 21 Ottobre 2016 COMMENTO

E’ insussistente la responsabilità del datore nella causazione dell’infortunio occorso al lavoratore, dal momento che lo stesso aveva provveduto a fornire, a mezzo dei suoi preposti, i necessari mezzi di protezione correttamente calibrati in considerazione dell'intervento da effettuare nonché ad impartire specifiche istruzioni sull'uso degli stessi e che, rispetto al puntuale assolvimento di tutti questi obblighi, la condotta del lavoratore aveva assunto il carattere dell'assoluta imprevedibilità (il caso in esame riguarda l’infortunio di un lavoratore addetto al servizio giardini durante il taglio del ramo di un albero a circa 4 metri di altezza: il lavoratore decise di utilizzare una scala nonostante il datore di lavoro avesse programmato l'intervento mediante uso di un veicolo dotato di cestello elevatore in arrivo nella zona di lavoro).

Indice

IL CASO

IL COMMENTO

1. Art. 2087 c.c. e misure di sicurezza

1.1. Orientamenti giurisprudenziali conformi

2. Infortunio sul lavoro e comportamento abnorme ed imprevedibile del lavoratore: orientamenti giurisprudenziali

IL TESTO INTEGRALE DELLA SENTENZA

Giudizio tributario e assistenza tecnica: quando il ricorso è inammissibile" COMMENTO alla sentenza n. 7591 CTR Campania

Commissione Tributaria Regionale Campania Sentenza del  19 agosto 2016, n. 7591 (PDF - 8 pagine)

L’inammissibilità del ricorso tributario per difetto di assistenza tecnica è subordinato al mancato adempimento dell’ordine, impartito dal giudice, di costituirsi con un difensore abilitato all’esercizio dello jus postulandi. È pertanto compito della Commissione Tributaria Provinciale concedere alla parte un termine perentorio, per consentirle di munirsi di assistenza tecnica, sanando in tal modo il vizio nel quale era incorsa. Soltanto nell’ipotesi in cui la parte non ottemperi all’ordine ricevuto, il ricorso può essere dichiarato inammissibile per difetto o vizio di assistenza.

Indice

IL CASO

ILCOMMENTO

1. La disciplina normativa

2. La sentenza annotata

IL TESTO INTEGRALE DELLA SENTENZA 

Lavori socialmente utili e assegno - Commento alla sentenza di Cassazione lavoro n. 21530 del 25 Ottobre 2016

Cass. civ.,  sezione lavoro - Sentenza  n. 21530 del 25 Ottobre 2016 COMMENTO  (PDF - 8 pagine)

L'art. 8, 3° comma del d.lgs. 468/1997 prevede per i lavoratori utilizzati nell'attività di lavori socialmente utili ovvero nelle attività formative previste nell'ambito dei progetti e non percettori di trattamenti previdenziali, un importo mensile, denominato assegno per i lavori socialmente utili.

Indice

IL CASO

IL COMMENTO

1. D. Lgs. 468/1997: trattamento economico e LSU

2. Giudice competente

3. Orientamenti giurisprudenziali sul trattamento economico al LSU

IL TESTO INTEGRALE DELLA SENTENZA

"Documenti non esibiti: preclusioni amministrative e processuali" COMMENTO alla sentenza n. 21271 del 20.10.2016

Cassazione civile  Sentenza n. 21271 del 20 Ottobre 2016 COMMENTO (PDF 6 pagine)

In tema di accertamento tributario i documenti non esibiti in risposta ad una specifica richiesta da parte dell’amministrazione finanziaria tramite questionario non possono essere considerati né in sede amministrativa né in quella contenziosa a favore del contribuente, se l’Ufficio lo aveva informato delle conseguenze dell’inottemperanza.

Indice

IL CASO

IL COMMENTO

1. Mancata produzione di documenti su richiesta dell'ufficio: preclusioni ed esimenti, orientamenti della giurisprudenza 

2. La sentenza annotata

IL TESTO INTEGRALE DELLA SENTENZA

"Mobbing ed onere della prova del lavoratore" Commento alla Cassazione lavoro n. 20330 cdel 10 ottobre 2016

Cassazione civile,  sezione lavoro Sentenza  n. 20330 del 10 Ottobre 2016 COMMENTO (PDF - 9 pagine)

Il tratto strutturante del mobbing - tale da sottrarlo all'area dei comportamenti che sarebbero confinati nell'ordinaria dinamica, ancorché conflittuale, dei rapporti di lavoro - è la sussistenza di una condotta volutamente prevaricatoria da parte del datore di lavoro volta a emarginare o estromettere il lavoratore dalla struttura organizzativa. Pertanto, in ordine all'onere della prova da offrirsi da parte del soggetto destinatario di una condotta mobbizzante, quest'ultima deve essere adeguatamente rappresentata con una prospettazione dettagliata dei singoli comportamenti e/o atti che rivelino l'asserito intento persecutorio diretto a emarginare il dipendente, non rilevando mere posizioni divergenti e/o conflittuali, fisiologiche allo svolgimento di un rapporto lavorativo.

Indice

IL CASO

IL COMMENTO

1. Evoluzione giurisprudenziale del termine mobbing

2. Onere della prova

2.1. Mobbing e onere della prova : orientamenti giurisprudenziali

IL TESTO INTEGRALE DELLA SENTENZA

Ok all’IRAP per lo studio associato eterogeneo -Commento alla sentenza di Cassazione n. 21164 del 19.10.2016

Cassazione Civile  Sentenza n. 21164 del 19 ottobre 2016 COMMENTO (PDF- 10 pagine)

È tenuto al pagamento dell’IRAP anche lo Studio associato composto da soggetti che hanno competenze professionali diverse, non potendo assumere alcun rilievo la diversità delle competenze esercitate dagli associati, così come la diversità e autonomia della fonte dei rispettivi redditi, dal momento che l'unica prova contraria rilevante rimane non già l'assenza di un apparato organizzativo (in realtà sempre implicito nella struttura associativa dello studio) ma proprio l'assenza di un’associazione.

Indice

IL CASO

IL COMMENTO

1- Presupposti soggettivi e oggettivi dell'IRAP

2. Associazioni professionali e imposta IRAP

3. La sentenza annotata

IL TESTO INTEGRALE DELLA SENTENZA

Lavoratori dell’edilizia e disoccupazione speciale: computo dell'assenza per malattia: Commento alla sentenza di Cassazione n. 21382 del 24.10.2016

Cass. civ.,  sezione lavoro Sentenza n. 21382 del 24 Ottobre 2016 COMMENTO (PDF - 10 pagine)

Ai fini dell'accertamento del requisito contributivo previsto dalla L. 6 agosto 1975, n. 427, art. 9, comma 3, per l'attribuzione del trattamento speciale di disoccupazione a favore dei lavoratori dell'edilizia, non possono essere computati come lavoro prestato i periodi di assenza dal lavoro per malattia, considerato che - come si desume dal D.L. 23 giugno 1995, n. 244, art. 29, comma 1, convertito nella L. 8 agosto 1995, n. 341 - l'integrazione aggiuntiva all'indennità di malattia non è erogata, per tale categoria di lavoratori, dal datore di lavoro, bensì dalla Cassa edile, mentre i contributi dovuti - nella misura del quindici per cento del loro ammontare - ai sensi del D.L. 29 marzo 1991, n. 103, art. 9, convertito nella L. 1 giugno 1991, n. 166, sono da comprendere tra i cosiddetti contributi di solidarietà, che operano in funzione di finanziamento degli istituti previdenziali a vantaggio della collettività dei lavoratori e sono privi di effetti in relazione ai singoli assicurati, nel senso che non concorrono ad incrementare la loro specifica posizione contributiva.

Indice

IL CASO

IL COMMENTO

1. Trattamento speciale di disoccupazione per i lavoratori dell’edilizia

2. Orientamenti giurisprudenziali conformi e difformi

IL TESTO INTEGRALE DELLA SENTENZA