Irap commercialista con attività di sindaco e cessione di diritti d’autore COMMENTO alla ordinanza di Cassazione n.12052 del 17.5.2018

Cassazione civile  Ordinanza n. 12052 del 17 Maggio 2018 (PDF - 6 pagine)

In tema di Irap, il dottore commercialista che svolga anche attività di sindaco e revisore di società non soggiace a detta imposta per il reddito netto di tali attività, in quanto soggetta ad imposizione è unicamente l'eccedenza dei compensi rispetto alla produttività auto-organizzata, fermo l'onere del contribuente di provare la separatezza dei redditi di cui predica lo scorporo.

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IL CASO

IL COMMENTO

1. IRAP del commercialista che esercita anche assitivà di sindaco, amministratore o altre attivita : orientamenti della giurisprudenza

2. La sentenza annotata

IL TESTO INTEGRALE DELLA SENTENZA

Operazioni inesistenti e onere probatorio - Commento alla ordinanza di Cassazione n. 11873 del 15.5.2018

Cassazione civile  - Ordinanza n. 11873 del 15 Maggio 2018 - COMMENTO (PDF - 8 pagine)

In tema di IVA, qualora l'Amministrazione finanziaria contesti al contribuente l'indebita detrazione di fatture, in quanto relative ad operazioni inesistenti, spetta all'Ufficio fornire la prova che l'operazione commerciale, oggetto della fattura, non è mai stata posta in essere, indicando gli elementi anche indiziari sui quali si fonda la contestazione, mentre è onere del contribuente dimostrare la fonte legittima della detrazione o del costo altrimenti indeducibili, non essendo sufficiente, a tal fine, la regolarità formale delle scritture o le evidenze contabili dei pagamenti, in quanto si tratta di dati e circostanze facilmente falsificabili.

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IL CASO

IL COMMENTO

1. Fatture per operazioni inesistenti : trattamento IVA e onere probatorio

2. L' ordinanza annotata

IL TESTO INTEGRALE DELLA SENTENZA

La falsa attestazione nell’F24 integra la falsità ideologica in atto pubblico - Commento alla asentenza di Cassazione penale n. 18803 del 2.5.2018

Cassazione Penale – Sezione V  Sentenza n. 18803 del 2 Maggio 2018 COMMENTO (PDF - 8 pagine)

Configura il reato di cui all’art. 483 c.p. la condotta di colui che abbia falsamente attestato, in un modello di pagamento unificato delle imposte (F24), di essere stato autorizzato da un terzo a portare alcuni crediti fiscali da quest’ultimo vantati, in compensazione con i propri debiti fiscali per imposte non versate.

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IL CASO

IL COMMENTO

1. La norma penale

2. Il parere della Cassazione

IL TESTO INTEGRALE DELLA SENTENZA

Operazioni inesistenti, il PVC a supporto del quadro indiziario - Commento alla ordinanza di Cassazione n. 10401

Operazioni inesistenti e PVC - Cass. n. 10401/2018 - Commento (PDF 8 pagine)

In tema di Iva, l'Amministrazione finanziaria che contesti la fatturazione di operazioni soggettivamente inesistenti e neghi il diritto del contribuente a portare in detrazione la relativa imposta, deve provare, anche in via indiziaria, che la prestazione non è stata resa dal fatturante, anche mediante la produzione in giudizio del PVC, così da mettere in condizione il giudice di valutare gli elementi indiziari della dedotta inesistenza delle operazioni commerciali. A chiarirlo la Suprema Corte con ordinanza n. 10401 del 2 maggio 2018

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IL CASO

IL COMMENTO: 

1. FATTURE PER OPERAZIONI INESISTENTI: RIPARTIZIONE DELL’ONERE DELLA PROVA TRA FISCO E CONTRIBUENTE

2.OPERAZIONI SOGGETTIVAMENTE INESISTENTI

3. L’ORDINANZA ANNOTATA

IL TESTO INTEGRALE DELL'ORDINANZA

Rimborso Iva: prescrizione dopo 10 anni dall’esposizione in dichiarazione . Commento alla ordinanza della Corte di Cassazione n. 11628 del 14.5.2018

Cassazione civile Ordinanza n. 11628 del 14 Maggio 2018 COMMENTO

In materia di IVA, l'esposizione di un credito di imposta nella dichiarazione dei redditi fa sì che non occorra, da parte del contribuente, al fine di ottenere il rimborso, alcun altro adempimento, dovendo solo attendere che l'Amministrazione finanziaria eserciti, sui dati esposti in dichiarazione, il potere-dovere di controllo secondo la procedura di liquidazione delle imposte ovvero attraverso lo strumento della rettifica della dichiarazione. Ne deriva che il relativo credito del contribuente è soggetto all'ordinaria prescrizione decennale ex art. 2946 Codice civile - e non al termine biennale di decadenza previsto dall'art. 21, comma 2, del D.Lgs. n. 546/1992.

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IL CASO

IL COMMENTO

1. Rimborso IVA ed effetti dell'indicazione in dichiarazione

2.L' ordinanza annotata

IL TESTO INTEGRALE DELLA SENTENZA

Onere delle prova per operazioni inesistenti - Commento alla sentenza di Cassazione lavoro n. 9675 del 19.4.2018

Cassazione civile  Sentenza n. 9675 del 19 Aprile 2018  COMMENTO (PDF - 10 pagine)

In caso di contestazione per l’utilizzo di fatture per operazioni oggettivamente inesistenti, l’Agenzia assolve l’onere probatorio dimostrando la non operatività del soggetto che ha emesso le fatture contestate; spetterà, invece, al contribuente, destinatario delle predette fatture, fornire prova di aver agito in buon fede e di non essere a conoscenza della frode messa in atto dal suo fornitore.

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IL CASO

IL COMMENTO

1. Disciplina delle società di comodo art. 30 legge n.  724/1994

2. La sentenza annotata

IL TESTO INTEGRALE DELLA SENTENZA

Regime del margine sui veicoli usati e buona fede - Commento alla ordinanza di cassazione n. 9995 del 24.4.2018

Cassazione civile  Ordinanza n. 9995 del 24 Aprile 2018

Qualora l'Amministrazione finanziaria contesti al contribuente  di avere indebitamente fruito del regime del margine, spetta a quest'ultimo fornire la prova liberatoria, che - per quanto riguarda i presupposti soggettivi del regime applicato - si risolve nella dimostrazione della sua buona fede, intesa non solo come assenza di consapevolezza che il suo acquisto si iscrivesse in un contesto di un'evasione dell'IVA, ma anche come uso della necessaria diligenza, ossia come adozione di tutte le misure ragionevolmente esigibili nei confronti di un operatore accorto. 

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IL CASO

IL COMMENTO

1.REGIME DEL MARGINE: CESSIONE DI AUTOVEICOLI USATI E BUONA FEDE DEL CESSIONARIO

2. L'ORDINANZA ANNOTATA

IL TESTO INTEGRALE DELL'ORDINANZA

"Notifica atti del processo tributario con corriere privato inesistente" Commento alla sentenza di Cassazione n. 8089 del 3.4.2018

Cassazione civile Ordinanza n. 8089 del 3 Aprile 2018 COMMENTO (PDF - 8 pagine)

In caso a notifica a mezzo posta privata del ricorso tributario di primo grado è inesistente, come tale non suscettibile di sanatoria in conseguenza della costituzione in giudizio delle controparti.   Sul punto infatti esiste l’esclusiva in capo a Poste Italiane S.p.A., quale fornitore del servizio postale universale, dei servizi inerenti le notificazioni a mezzo posta e di comunicazioni a mezzo posta connesse con la notificazione di atti giudiziari di cui alla L. 20.11.1982 n. 890 e successive modificazioni.  L’abrogazione di tale esclusiva, avvenuta con l’art. 1, comma 57, lett. b) della legge 124 del 2017, è avvenuta solo a decorrere 10 settembre 2017 e necessita ancora della relativa attuazione con il rilascio delle licenze individuali agli operatori privati.

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IL CASO

IL COMMENTO

1. Notifica di atti processuali con correire privato: indirizzi giurisprudenziali

2. L' ordinanza annotata

IL TESTO INTEGRALE DELLA SENTENZA

Emendabilità dichiarazione dei redditi in giudizio oltre i termini dell’integrativa - Commento alla sentenza di Cassazione n. 9849 del 20.4.2018

Cassazione Civile – Sezione Tributaria Sentenza n. 9849 del 20 Aprile 2018 COMMENTO (PDF 10 pagine)

Il contribuente, indipendentemente dalle modalità e termini di cui alla dichiarazione integrativa, e dall’istanza di rimborso, in sede contenziosa, può sempre opporsi alla maggiore pretesa tributaria dell’Amministrazione Finanziaria, allegando errori, di fatto o di diritto, commessi nella redazione della dichiarazione, incidenti sull’obbligazione tributaria. Ciò in quanto oggetto del contenzioso giurisdizionale è l’accertamento circa la legittimità della pretesa impositiva, quand’anche fondata sulla base di dati forniti dal contribuente.

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IL CASO

IL COMMENTO

1. Emendabilità dichiarazione:  contrasto normativo e orientamento giurisprudenziale

2. La sentenza annotata

IL TESTO INTEGRALE DELLA SENTENZA

Imprese in contabilità semplificata e prospetto rimanenze - Commento alla ordinanza di Cassazione n. 89007 del 11.4.2018

Cassazione civile Ordinanza n. 8907 dell’11 Aprile 2018 COMMENTO (PDF 6 pagine)

Anche le imprese minori a contabilità semplificata devono indicare il valore delle rimanenze, con valutazione distinta per categorie omogenee. Questa l'affermazione della Cassazione nell'ordinanza in oggetto.

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IL CASO

IL COMMENTO

1. Prospetto delle rimanenze e potere accertativo degli uffici

2.La sentenza annotata

IL TESTO INTEGRALE DELLA SENTENZA