CFC rule ed aliquota Ires applicabile ai redditi esteri - Commento alla Ordinanza di Cassazione n. 19991 del 27 luglio 2018

Cassazione civile  Ordinanza n. 19991 del 27 Luglio 2018 COMMENTO (PDF- 6 pagine)

In materia di società controllate estere, l'ente controllante che sia in perdita fiscale o senza redditi propri - sprovvisto quindi di una sua «aliquota media» - non può invocare per i redditi esteri imputati in trasparenza l'aliquota del 27 per cento, giacché in tal modo reclamerebbe un trattamento agevolato. La misura del 27 per cento è concepita dal legislatore come la soglia minima dell'aliquota media e pertanto non viene in rilievo laddove non vi sia un'aliquota media: unica aliquota applicabile, in tal caso, è l'aliquota ordinaria, nel caso di specie, in virtù della norma applicabile ratione temporis, pari al 33%.

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IL CASO

IL COMMENTO

1. Brevi cenni sulla normativa  CFC

2. La sentenza annotata

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Reati tributari e particolare tenuità del fatto - COMMENTO alla sentenza di Cassazione penale n. 38810 del 22.8.2018

Cassazione penale  Sentenza n. 38810 del 22 Agosto 2018 (PDF - 8 pagine)

L’esclusione della punibilità per particolare tenuità del fatto può essere applicata anche ai reati tributari che prevendono una soglia di punibilità come l’omesso versamento di ritenute, ma solo nel caso in cui sia superata di pochissimo la soglia di rilevanza penale.

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IL CASO

IL COMMENTO

1. Reati tributari ed esimente della particolare tenuità del fatto

2. La sentenza annotata

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Registro: rettifica di valore e atti di comparazione - Commento alla sentenza di Cassazione n. 17226 del 2 luglio 2018

Cassazione civile  Ordinanza n. 17226 del 2 Luglio 2018

In tema di imposta di registro, l'avviso di rettifica e di liquidazione della maggiore imposta, riguardante atti che hanno ad oggetto beni immobili, adottato a seguito di comparazione con beni simili, deve ritenersi adeguatamente motivato, ove contenga la riproduzione del contenuto essenziale dell'atto utilizzato per la comparazione, e cioè delle parti utili a far comprendere il parametro utilizzato per la rettifica, essendo anche in questo modo adempiuto l'obbligo di allegare all'avviso l'atto utilizzato per la comparazione.

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IL CASO

IL COMMENTO

Avvisi di rettifica e liquidazione: obbligo di motivazione e allegazione degli atti

La sentenza annotata

IL TESTO INTEGRALE DELLA SENTENZA

Ritenute d’acconto e prova dell’effettuazione: non solo certificazione- COMMENTO alla sentenza di Cassazione civile n. 18910 del 17.7.2018

Cassazione civile  Sentenza n. 18910 del 17 Luglio 2018 - COMMENTO (PDF - 8 pagine)

Ai fini dello scomputo della ritenuta d'acconto, l'omessa esibizione del certificato del sostituto d'imposta che attesta la ritenuta operata non preclude al contribuente sostituito di provare la ritenuta stessa con mezzi equipollenti, per evitare un duplice prelievo.

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IL CASO

IL COMMENTO

1. RIitenute d'acconto e prova dell'effetuazione:le posizioni dell'Agenzia e della giurisprudenza

2. La sentenza annotata

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Spetta all'Agente della Riscossione provare che nella busta di notifica erano presenti più atti - COMMENTO alla ordinanza di Cassazione n. 15261 12.6.2018

Cassazione Civile – Sezione VI – Sottosezione Tributaria  Ordinanza n. 15261 del 12 Giugno 2018 - Commento (PDF 6 pagine)

Se l'Agente della Riscossione notifica più atti contenuti in una sola busta e il Contribuente ne contesta il contenuto, spetta all’Agente fornire la prova che la busta conteneva due o più comunicazioni. È, infatti, il mittente che ha l’onere di dimostrare che l'involucro conteneva più atti, in quanto secondo l'id quod plerumque accidit, a ogni atto corrisponde una singola spedizione.

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Spese di mantenimento, detrazione per entrambi i coniugi separati - Commento alla sentenza di Cassazione n. 18392 del 12 luglio 2018

Cassazione Civile sentenza n. 18392 del 12 luglio 2018 COMMENTO (PDF - 9 pagine)

La detrazione per i carichi familiari spetta integralmente al coniuge separato che versa l’assegno in favore dei figli, salvo che non risulti la partecipazione al mantenimento della prole,  dell’altro genitore, che pretenda di godere della metà della detrazione. Ad affermarlo la Suprema Corte con sentenza n. 18392  del 12 luglio scorso.

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IL CASO

IL COMMENTO

1.ll regime delle deduzioni e delle detrazioni nei casi di separazione e divorzio

1.1. Regime applicabile all’assegno di mantenimento per i figli

2. Separazione e Imposte indirette

3. La sentenza annotata

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Deposito IVA "virtuale" - Commento alla Ordinanza della Corte di Cassazione n. 14043 del 1 giugno 2018

Cassazione civile Ordinanza n. 14043 del 1 Giugno 2018 NCOMMENTO (PDF - 10 pagine)

Il mancato inserimento del bene all’interno del deposito IVA costituisce una mera violazione formale del sistema del versamento dell’IVA, quando questa è assolta con il meccanismo dell’inversione contabile.

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IL CASO

IL COMMENTO

1. Il deposito IVA disciplinato dall’art. 50-bis del d.l. 30 agosto 1993, n. 331

2. L’ordinanza annotata

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Onere probatorio in capo all'Agente della Riscossione per contestazione della notifica via PEC - Commento alla Ordinanza di Cassazione n. 16173 del 19.6.20

Cassazione Civile – Sezione VI – Sottosezione 3  Ordinanza n. 16173 del 19 Giugno 2018 (PDF - 6 pagine)

L'Agente della Riscossione, di fronte alle contestazioni dell'opponente relative alla notifica a mezzo PEC delle Cartelle di pagamento, ha l'onere di dimostrare di avere provveduto alla regolare notifica di esse in forma di "documento informatico" (e non di mera copia informatica di documento cartaceo), di documentare la corrispondenza tra il messaggio originale e quello trasmesso via PEC, nonché la regolarità della trasmissione telematica dell'atto.

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IL CASO

IL COMMENTO

1. Premessa

2. La decisione

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Schema donazione-vendita e simulazione - Commento alla Ordinanza di Cassazione n. 17128 del 28.6.2018

Cassazione civile Ordinanza n. 17128 del 28 Giugno 2018 (PDF - 6 pagine)

E’ esclusa la natura elusiva della complessiva operazione di donazione dell'immobile da madre a figli e successiva alienazione del bene a terzi, qualora il prezzo del bene ceduto venga effettivamente incassato dai donatari: ciò in quanto la normativa vigente al momento dell’operazione, poneva a carico dell’amministrazione finanziaria la prova, anche presuntiva, che il corrispettivo fosse stato incassato dal donante vero dominus dell'operazione giuridico-economica posta in essere. Rientra infatti nella normale pianificazione della successione da parte dei genitori la volontà di far beneficiare i figli del corrispettivo della vendita, quand’anche le trattative siano state seguite e concluse dai donanti.

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IL CASO

IL COMMENTO

1. Schema donazione -vendita: quando la giurisprudenza ravvisa la simulazione ai fini dell'abbattimento della plusvalenza

2. L' Ordinanza annotata

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Redditometro: onere della prova sul contribuente e principio del favor rei - Commento all'Ordinanza di Cassazione n. 16225 del 25.6.2018

Cassazione Civile Ordinanza n. 16625  del 25 giugno  2018 - Commento (PDF - 8 pagine)

In tema di accertamento cd. sintetico, ove il contribuente deduca che la spesa effettuata deriva dalla percezione di ulteriori redditi di cui ha goduto il proprio nucleo familiare, ai sensi dell' art. 38, comma 6, del D.P.R. n. 600 del 1973, (applicabile "ratione temporis"), è onerato della prova contraria in ordine sia alla disponibilità di detti redditi che all'entità degli stessi ed alla durata del possesso, sicché, sebbene non debba dimostrarne l'utilizzo per sostenere le spese contestate, è tenuto a produrre documenti dai quali emergano elementi sintomatici del fatto che ciò sia accaduto o sia potuto accadere.  In merito poi alle modifiche apportate dal d.lgs. 158/2015, in tema di sanzioni tributarie, il principio del favor rei non è automaticamente applicabile. Ad affermarlo la Suprema Corte con Ordinanza n. 16625 del 25 giugno scorso.

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IL CASO

IL COMMENTO

1. ACCERTAMENTO SINTETICO: LA PROVVISTA DI TERZI VA SEMPRE PROVATA

2. L’ORDINANZA ANNOTATA

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